Ma Tartaglia era armato di duomo e crocefisso, attrezzi non proprio di sinistra, e Maroni e La Russa si sono dimostrati incapaci, altro che l’ondata di balle degli untori e dei mazzieri mediatici. A Togliatti spararono, ma non ci fu la reazione indecente stile berluscones sull’orlo di una crisi di nervi. Mentre i suoi scoppiano di odio più del solito, Berlusconi saggiamente parla di amore. Sicuri quindi che sconfesserà almeno l’odio seminato da anni a piene mani per esempio da radio Padania, eccogli qualche domanda in tema di amore

Ma Massimo Tartaglia contro Silvio Berlusconi non ha scagliato una piccola riproduzione del Duomo di Milano, cioè di una chiesa? E non gli hanno trovato nella sua borsa o valigetta un crocifisso di gesso lungo 30 centimetri? E allora come cavolo fanno i mazzieri di Berlusconi e i volenterosi untori al suo servizio a voler addebitare il gesto di quel disturbato psichico a chi non vuole più Berlusconi al governo anziché ai disturbi psichici di evidente stampo anche religioso di quel poveraccio di Tartaglia? E come mai i vari leader di “sinistra” fanno finta di non capire che chi va in giro con un crocifissone e riproduzioni di chiese può essere pericoloso a causa di possibili turbe “religiose”, tra tutte le più devastanti come dimostra a iosa la Storia? Possibile che il nanismo delle personalità dei leader della sinistra arrivi a un tal punto di bassa statura e di autocensura nei confronti di tutto ciò che sa di clero? Se si vuole per forza dare la colpa a qualcuno che ha “soffiato sul fuoco” di una mente psicolabile come quella di Tartaglia si potrebbe più realisticamente puntare il dito contro certe predicazioni clericali che da sempre divorano le menti non solo dei più deboli spingendoli ai gesti più scemi e a quelli più orrendi.Non voglio neppure prendere in considerazione gli arzigogoli dei vari Feltri, più demenziali, malsani e irresponsabili del demenziale gesto di Tartaglia. Chi è pagato per avvalorare menzogne come le forniture di uranio del Niger a Saddam per “le atomiche irachene”, argomento nel quale si distinse il settimanale Panorama, proprietà di Berlusconi grazie alla corruzione di almeno un magistrato,  o chi è pagato per accoltellare alla schiena i Dino Boffo facendo finta che le “bagattelle” siano grandi colpe, non può essere contrastato sul piano razionale e dialogico: i farneticatori un tanto al chilo vanno lasciati al giudizio della Storia, il cui bidone della spazzatura è già strapieno di mentitori prezzolati.
Gli starnazzatori di responsabilità della sinistra e/o del giornale la Repubblica nel pessimo gesto di Tartaglia sono gli stessi mascalzoni che assolvevano da ogni responsabilità il Roberto Calderoli che esibendo una “canotta” offensiva contro Maometto suscitava manifestazioni di proteste nel mondo arabo finite con un buon numero di morti. Capisco ragionare con il culo, ma qui si tratta di culi non come quello della Carfagna, che Dio lo benedica e che molti se lo godano, bensì di culi come quello di un Giuliano Ferrara, modello cioè “che Dio ce ne scampi e liberi!”.

In fatto di cialtroni e cialtroneria vale la pena soffermarsi solo su due casi. Il primo è il caso del ministro Alfano, che da bravo ministro della Giustizia forse un po’ troppo al servizio degli interessi privati di Berlusconi ha della giustizia e dei processi una idea vaga. Alfano infatti, senza fare neppure mezza indagine e senza uno straccio di prova, ha già emesso la sentenza: il gesto di Tartaglia è il risultato delle agitazioni varie, di piazza e non di piazza, contro Silvio Berlusconi. La scemenza di questo modo di (s)ragionare è tale che viene la voglia di far notare al signor ministro come non si renda conto che dovrebbe allora di conseguenza concludere che Spatuzza ha detto il vero. Ci sono infatti semmai più indizi a sostegno di quanto ha detto Spatuzza che di quanto ha sentenziato senza arrossire di vergogna Alfano.

Il secondo caso è la “testimonianza” del tale, ovviamente intruppato tra i fans del Cavaliere, che ha dichiarato di avere visto Tartaglia farsi avanti “a mani libere” e ricevere da qualcuno “un oggetto pesante” poco prima di scagliarlo contro Berlusconi. Anzi, un oggetto talmente “pesante” che una volta caduto in terra si è sentito distintamente un “rumore enorme” nonostante il baccano della folla…. Già un tale lessico dovrebbe consigliare una visita controllo se non da uno strizzacervelli almeno da un buon otorino. Il problema però è che Tartaglia le mani non poteva affatto averle libere, visto che il crocifissone glielo hanno trovato in una borsa: forse che la borsa la teneva con i denti? Forse la stringeva con un piede anziché con una mano o con un braccio? O forse la teneva infilata tra le chiappe? Qui siamo ai “misteri” come quelli della scomparsa di Emanuela Orlandi o della morte del trans Brenda, il (o la?) preferito di Marrazzo. L’unico mistero del caso Orlandi è come faccia il giornalismo ad avere bevuto e continuare a bere tante minchiate. E l’unico mistero del caso Brenda è come facciano i lettori e i telespettatori a dare retta ai malati di misterite acuta: Brenda è morta soffocata in un buco di appartamento chiuso a chiave dall’interno e con la chiave ancora nella toppa! Anche un deficiente capisce che NON può esserci nessun killer: da dove sarebbe uscito, se non ci sono finestre e se l’unica porta era chiusa dall’interno, per giunta con la chiave ancora infilata nella serratura?! Ah, già, forse è fuggito passando a mo’ di ectoplasma dai muri di cemento armato….. Povera Italia!

Il ministro Maroni anziché annunciare bavagli a Internet e alle manifestazioni dovrebbe dimettersi data l’inettitudine dimostrata dalla polizia. In particolare, dal poliziotto che ai due che gli hanno segnalato Tartaglia PRIMA del lancio ha continuato a stare incollato al telefonino e ha risposto loro “Rivolgetevi al 113″! Ed è da chiarire il ruolo del ministro La Russa, se è vero che è stato l’ideatore e l’organizzatore della manifestazione, alla quale partecipavano in massa i suoi fedelissimi di Milano, gente che è rimasta ferma ai tempi del Msi, se non della Repubblica di Salò.

Il dramma è che il mare di cazzate inverosimili sparate dai mazzieri e dai volenterosi opinion leader (!) al servizio della resistibile ascesa del Cavaliere fotografa purtroppo una realtà reale: fotografa cioè il livello e il modo di (s)ragionare che ormai va per la maggiore in quello che è diventato lo Strapaese del reality.  Lo Strapaese che si avvia a passo di serial televisivo e con le mutande griffate verso il declino e verso qualcosa che da un annetto io definisco “pericolo di barricate stile banlieue” e che la stampa estera ora definisce “pericolo di violenze”.

Tralasciamo dunque il ciarpame e a Berlusconi che pur ferito in volto risponde parlando d’amore rivolgiamo gli auguri di pronta guarigione. E qualche altra domanda:

- signor primo ministro, lei giustamente ha dichiarato che l’amore vince su tutto. Una dichiarazione che le fa onore. Ci spiega quindi che tipo di amore è quello dei leghisti che fanno parte del suo governo e propongono spesso e volentieri di affondare a cannonate i barconi dei poveri cristi extracomunitari che cercano scampo in Italia?

- Lei è certamente al corrente di quanto diffuso da radio Padania, emittente della Lega Nord, asse portante del suo governo, contro gli extracomunitari e gli zingari, a volte minacciati di caccia all’uomo dalle telefonate degli ascoltatori. Di che tipo di amore si tratta secondo lei?

- Alla periferia di Milano il campo nomadi di Opera è stato incendiato, per fortuna senza vittime. Di che amore si è trattato in questo caso? Amore per le fiamme, si direbbe, ma non ritiene sia un amore pericoloso? E i forsennati che vogliono addebitare a tutti i costi alla sinistra e ai giornali Repubblica e L’espresso il gesto di Tartaglia non dovrebbero quindi – se fossero onesti, ma lei sa bene che non lo sono – a maggior motivo addebitare a radio Padania, cioè alla Lega, quell’incendio?

- Che tipo di amore è quello dell’onorevole Borghezio che in comizio elettorale grida “Marocchini di merda!”? Amore per l’impunità, si direbbe, visto anche che i magistrati si sono ben guardati da muovere un dito.

- Che tipo di amore è quello dei leghisti del suo governo che fanno il tifo per i baristi che accoppano a sprangate un poveraccio, ovviamente extracomunitario, che ha rubato una scatoletta di biscotti?
– Che tipo di amore è quello dei leghisti del suo governo che fanno il tifo per i tabacchini che rincorrono per strada accoppandoli a revolverate dei disgraziati che hanno il torto, certo grave, di averlo rapinato di un po’ di quattrini?
– Che tipo di amore è quello dei leghisti del suo governo che fanno il tifo per i gioiellieri che corrono in strada per uccidere a revolverate chi gli ha spaccato la vetrina forse con l’intenzione di rubarne il contenuto?
– Restando sempre in tema di amore, che amore per la donna è quelle delle sue televisioni che hanno ridotto la donna a corpo da esibire nei modi più incredibili anche nelle occasioni più stupide?
– Non vorremmo violare la sua privacy, per carità!, ma che tipo di amore è quello per sua moglie se lei stesso si vanta di essere tuttora un discreto tombeur de femmes? Per educazione, non le rivolgiamo la stessa domanda riguardo la sua prima consorte.
– Parlando invece di amore in senso lato, che amore per la verità è quello di chi, come lei, cerca di sottrarsi in tutti i modi agli accertamenti di giustizia?
– Sempre in tema di amore in senso lato, che amore per la verità è quello di chi, come lei, si trappa i capelli – trapiantati o no – accusando i magistrati di complotto quando invece negli Stati Uniti un presidente, per l’esattezza Bill Clinton, s’è lasciato interrogare senza protestare da un apposito magistrato e ha dovuto anche mostrare il suo pene a una commissione medica perché controllasse se lo aveva davvero ricurvo come sosteneva una sua accusatrice di molestie? Da notare, signor primo ministro, che Clinton, contrariamente a lei, era stato senza alcun dubbio eletto dal popolo senza mediazioni di sorta, eppure avrebbe potuto senza scandalo alcuno essere cacciato dalla Casa Bianca con la procedura di impeachment. Procedura banalmente prevista dalle leggi, senza che nessuno si ammali di complottivite acuta.
– Che amore è per l’eguaglianza dei cittadini e l’onestà del ragionare quello del suo ministro della Giustizia Angelino Alfano – e di chi ragiona come lui – che senza nessuno straccio di prova e neppure di indizio scarica su chi non la vuole al governo la responsabilità dell’aggressione di Massimo Tartaglia mentre invece getta direttamente nella spazzatura sia le testimonianze tipo Spatuzza, che peraltro noi non abbiamo mai perso su serio, e sia le condanne confermate in Cassazione di un corruttore di magistrati come Cesare Previti?
– Ci scusi, ma a proposito di amore e Previti, che tipo di amore per la legalità, l’onestà e la decenza è quello insito nel suo tentativo di far nominare ministro della Giustizia uno come Previti ben sapendo, stando alla sentenza della Cassazione, che corrompeva per lei magistrati onde scippare la proprietà della Mondadori? Forse il suo era amore, sì, ma per Previti anziché per la Repubblica italiana?
– Che amore per il senso di responsabilità è quello del ministro dell’Interno Roberto Maroni, che anziché dimettersi per la strafottenza di un poliziotto avvertito da due persone della pericolosità di Tartaglia ha continuato a telefonare col cellulare e ha risposto loro di rivolgersi al 113?

- Che amore verso i giovani e la democrazia è il suo, signor primo ministro, se dal palco del comizio si mette a gridare “Vergognatevi” a un gruppo di giovani e di cittadini italiani che legittimamente esprimono un pacifico dissenso fatto di parole e slogan? Davvero lei è convinto che debbano vergognarsi tutti coloro che, in Rai come in piazza Duomo, non sono d’accordo con lei e non la incensano? Non le pare che più che di amore per il confronto democratico il suo sia amore solo per lei stesso?

- Che tipo di amore è quello di chi, come lei, ha installato una propria figlia a capo di un impero editoriale ottenuto, come la Mondadori, corrompendo almeno un magistrato per scipparlo ai legittimi proprietari? Certo, il suo è l’amore di un padre per una propria figlia, ma non le pare un amore piuttosto diseducativo, oltre che amore per il potere e l’accaparramento?
– Che tipo di amore per l’obiettività è quello dei suoi sostenitori e mazzieri mediatici che accusano la sinistra per il gesto di Tartaglia dopo avere a suo tempo negato qualunque responsabilità morale del leghista Calderoli nelle manifestazioni di protesta provocate in un Paese islamico dall’esibizione in diretta tv della T-shirt offensiva contro Maometto e finite con vari morti?
– Che tipo di amore per la democrazia e la legalità è quello dei suoi ministri che accusano ormai di eversione perfino le manifestazioni pacifiche come quella del 5 dicembre contro di lei come primo ministro e qualunque critica nei suoi confronti fino a voler “regolamentare”, cioè di fatto imbavagliare, Internet e manifestazioni?
– Che tipo di amore per il senso delle proporzioni e la pacifica convivenza sociale è l’insistere dei suoi sostenitori e mazzieri mediatici nel voler spacciare il gesto inconsulto di Tartaglia per una sorta  di dichiarazione di guerra civile quando a Togliatti capitò di molto peggio e i comunisti reagirono molto meglio? Lei ha 70 anni suonati e ha anche studiato. Possibile non sappia che a suo tempo al leader comunista Palmiro Togliatti addirittura spararono, e che non si trattava di malati di mente come Tartaglia? Possibile che lei non sappia che Togliatti e i comunisti reagirono con inviti e ordini alla calma anziché con i malcelati inviti all’assalto dell’opposizione come invece fanno oggi i vari capi e capetti del suo partito?
– Che tipo di amore per la verità e le persone è quello di chi, come lei, mette un Vittorio Feltri alla direzione de Il Giornale e scopre che ha massacrato un Dino Boffo spacciando per chissà che documenti giudiziari che lo stesso Feltri deve poi ammettere fossero solo “bagattelle”?

– Che tipo di amore per il libero mercato è quello di liberisti che, come lei, possiedono aziende televisive e sono a capo di un governo che prende iniziative contro concorrenti come Murdoch per fare smaccatamente gli interessi delle proprie aziende, Mediaset in questo caso?
– Che amore è per la trasparenza e la verità questa reazione contro l’opposizione a base di latrati e voli pindarici privi di logica e tale da far nascere il sospetto che ci sia davvero da parte sua qualcosa da nascondere? Il sospetto che quindi i suoi subordinati politici e mazzieri mediatici intimidiscano la sinistra e ancor più la magistratura affinché questo qualcosa resti nell’ombra.

- Termino, egregio signor primo ministro,  chiedendole che tipo di amore per la propria persona è quello di chi, come lei, premia anche con posti in parlamento e comunque in ogni caso non licenzia i propri sottoposti scoperti dalla magistratura a corrompere magistrati italiani o avvocati inglesi o a fare altre cose riprovevoli?

Il fatto che Berlusconi si guarderà bene dal rispondere a questa e alle altre domande non ci impedisce di fargli i migliori auguri di guarigione e di deprecare i gesti inconsulti come quello che poteva capitare a qualunque altro leader politico, ma che comunque è capitato al lui.

287 commenti
« Commenti più vecchi
  1. sylvi
    sylvi says:

    caro Linosse,

    mi sembri persona concreta, al di là delle idee che possono dividere.
    Questo è tempo di accogliere progetti unitari, da ovunque vengano!
    Ci possono essere pifferai,… ma fra i topolini ci sono quelli che seguono qualsiasi musica, quelli che scelgono il pifferaio meno stonato e quelli che vogliono decidere chi sarà il loro pifferaio.

    Io sono sinceramente disponibile a seguire un pifferaio che suona con me, non per me. Un’orchestrina, insomma!
    Sarà perchè a casa mia c’è sempre stata musica polifonica, sarà perchè mi sono veramente stufata di aver a che fare con suonatori individuali di ogni risma, …io non sento molti musici disposti a formare un’orchestra, …stante le cose… sarebbe meglio che ognuno si scegliesse l’orchestra che più lo aggrada!

    Non ho passato quarant’anni di matrimonio facendo la vittima;
    sono venuta a patti, a volte molto indigesti, mio marito pure!
    Diciamo che l’Italia è un menage a troi, ma volendo ce la potremmo fare!!!
    Però io sono stufa e arcistufa di essere presa per i fondelli da chi crede di essere più furbo di me!

    Credimi, sono meno sola di quanto appaia, e Bossi non c’entra da queste parti!!!

    Ps: io so nuotare ma temo fortissimamente le meduse urticanti.
    Dopo la prima esperienza ci sto attentissima!

    mandi Sylvi

  2. Anita
    Anita says:

    x Ber

    Caro Ber,
    la battaglia di usare le nostre risorse continua, con i democratici in comando non si vedranno molti risultati, il Presidente l’ha detto bello e chiaro che preferisce chiudere le miniere di carbone e mandare interi Stati in rovina, non ci sono soldi allocati per le raffinerie, ha fermato le tubazioni del Gas proveniente dall’Alaska.
    Sarah Palin era furiosa, miliardi spesi per le tubazioni e ben poco usate…
    G.W.Bush si e’ battuto per anni per usare un piccolo lembo di terra nell’Anwr, Alaska, ma altro non e’ stato concesso.

    Spingono per le risorse rinnovabili, neccessarie, ma ci vogliono anni per svillupparle e per retrofit sia l’industria, le auto ed anche le case.

    Ricordati che gli US non sono la Danimarca……

    Vogliono spingere le lampadine a spirale, costano molto e non sono efficenti, la GE sta chiudendo le loro fabbriche di lampadine comuni e la produzione delle nuove lampadine verra’ dalla….. Cina.

    Ci stiamo faccendo una scorta di lampadine e riflettori prima che spariscano dalla circolazione.
    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    La nevicata fino ad ora ci ha portato 63cm. di neve, finira’ verso sera.
    Le strade minori sono impassabili, sono spalate ma molto scivolose, non ho ancora vista un auto, solo i trucks degli spalaneve, privati e della citta’.

    Ciao, Anita

    PS: Le scorte di riserva sono necessarie, nella stagione degli uragani, il golfo del Messico e’ il piu’ colpito, a volte e’ stato chiuso per delle settimane o anche mesi.

  3. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Pino,

    c’è muffa ,molta muffa e incrostazioni.
    Molte delle osservazioni, qualcuna per certi versi anche parzialmente corretta o con delle venature di verità, non escono da una visone “piccina”che è tipica delle italiche genti.
    C’è un che di perverso,di stupido,nella ripetizione di errori di visuale che hanno portato a dei grandi drammi nella nostra pur breve storia nazionale.
    Noi giungiamo sempre sugli eventi che contano con il ritardo classico di chi non è mai stato in forma, con la presunzione di ottenere dei risultati senza allenamento , tipica dei furbi.

    E abbiamo sempre le scuse pronte…la colpa è del lassismo,la colpa è dei meridionali,la colpa è dei sindacati,la colpa è la colpa di coloro che non hanno governato e sono colpevoli proprio per questo…mai una analisi sui fatti, e sì perchè l’analisi sovente permette di guardarsi “dentro le mutande” per scoprire che la puzza viene proprio di lì e non dall’esterno.

    Personalmente sono preso da un senso di” straniamento”,e credo anche che certe risposte di uroburo a volte un tantino sopra le righe vengano proprio dalla constatazione dell’inutilità palese di risposte come la tue, e di tanti tematiche che sono state trattatie anche in questo blog.

    Lo straniamento mi permette di guardare le cose con prospettive distorte come nell’arte, quasi che io non facessi ormai più tardi del paesaggio osservato..sempre però nella perfetta convinzione che i nodi vengono al pettine,sempre.
    Triste consolazione , ma sovente è bello vedere il grande spettacolo del Circo, con maghi,illusionisti, profeti, giullari e saltimbanchi e un popolo plaudente, che da una stagione all’altra continua a vedere sempre lo stesso spettacolo idiota,pensando che sia una novità.

    cc

  4. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,

    -…egoismo gretto e localistico…-

    di che parte di Italia parla?
    Che hanno fatto al sud per 60anni?
    Io posso permettermi il lusso di queste affermazioni, perchè vivo
    in un’Italia spremuta e umiliata!

    -Fasin di besoi- ( facciamo da soli) c’era scritto sui muri del terremoto!
    La dice lunga sulla fiducia in uno Stato Nazionale!

    Recuperare la fiducia….bella sfida!

    Sylvi

  5. Faust ... ma... cchissaa..
    Faust ... ma... cchissaa.. says:

    … Mi piace Umberto Galimberti, prima di scatenarmi nellaquisto delle tante sue pubblicazioni e lho scoperto solo Ora… se cchi lo conosce mi puo consigliare …. da dove cominciare… grazie!!
    … cc tu lo conosci…??
    Faust

  6. Linosse
    Linosse says:

    X Sylvi
    Forse sarebbe meglio un coro,lo sosteneva anche il “prete rosso”(M.T., mi sbaglio?)
    Come orchestra ridotta (un trio)vorrei che si inizi a suonare,al meglio delle possibilità,un pezzo come questo.
    http://www.youtube.com/watch?v=R7ixGAOwCiQ
    Per il momento è meglio ascoltare,poi …chissà!
    L.

  7. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Faust.
    In quel film Bob Dylan scrisse per la sua Ballade of Easy Ryder:
    “..il fiume scorre verso il mare. Il fiume va dove voglio andare io. Scorri, o fiume, oltre l’albero verde. Scorri, o fiume, verso il mare..”

    C’è tanto Jack Kerouac dentro, tanto On the Road.
    Bei tempi..
    C.G.

  8. Anita
    Anita says:

    x Ber

    “Se gli usa non comperassero sul mercato,ma prendessero dalle proprie riserve,…il prezzo diminuirebbe di circa la metà e tanti soldi risparmiati andrebbero alle risorse interne dei paesi morti di fame come l’Italia e ai paesi del terzo mondo….”
    ________________________________________________

    Ti sei dimenticata la CINA che si sta accapparrando il piu’ disponibile…di tutto.

    Anita

  9. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    -Fasin di besoi- ( facciamo da soli) c’era scritto sui muri del terremoto!
    La dice lunga sulla fiducia in uno Stato Nazionale!
    ________________________________________________

    Notato anche qui negli US.

    Daltra parte succede lo stesso anche da noi, quando succedono disastri naturali, gli stati del sud sono dipendenti al cento per cento.
    Gli Stati del Centro e Nord America si danno da fare da soli, eventualmente ricevono ricompense federali, ma i cittadini si sbracciano ad aiutarsi da soli. (Fasin di besoi)

    Un abbraccio, Anita

  10. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Il localismo diventa gretto e stupido, quando si è incapace di guardarsi intorno e capire quello che succede nel mondo.
    O se si guarda intorno lo fa con l’occhio del furbo ,che tromboneggia e si glorifica delle antiche tradizioni,No mentre il mondo cambia e in fretta, noi siamo rimasti “fasciti”nella mentalità della piccola borghesia e nella sostanziale incapacità delle nostre classi dirigenti.
    Non abbiamo mai avuto una elite degna di questo nome poichè poi chi ci governa nei momenti di digfficoltà è sempre l’espressione della meschinità bottegaia.
    E meno male che nel partito della Dc, quell’indistinto magma di interessi,qualche volta sono usciti personaggi con almeno la qualità di capire il senso del limite e dell’opportunità, poichè oggi saremmo maggiormente malmessi…ma c’è sempre tempo per rimediare al buono..e in fretta in genere quando si va verso il peggio ,si va velocemente!

    cc

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Mi scusi, ma il suo comportamento lo decide lei o la mafia siciliana? Se è uso comune rubare, o uccidere i “rivali”, lo posso forse fare anch’io? La politica della Padania è certo anche frutto di clamorosi errori e vizi del Sud, ma alimentati ad arte prima dagli Usa per lo sbarco militare in Sicilia e poi dall’intero sistema di potere incentrato sulla DC successivamente sostituita dai berluscones. Per non dire della Chiesa. Ma non è obbligatorio avere reazioni grette. Se c’è della merda in casa, credo sia meglio pulire anziché aggiungerne altra. Non è d’accordo?
    Un saluto.
    pino

  12. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Komare!! (116)
    Come si permette di annoverarmi nel calderone dei suoi (sob!) spasimanti?
    Guardi che Cerutti detto il Gino non ” spasima”, non ha mai spasimato per qualche gonnella sui generis.
    Da giovane lo chiamavano ” il tacco del Giambellino”.
    Tanto era bravo a ballare che le ragazze facevano a gara per assicurarsi un rock’n roll insieme a lui con quel ciuffo e con quel pettorale su cui ci addrizzava i chiodi storti.
    Eppure non ha mai fatto il guappo, tutto preso com’era a rincorrere le Lambrette.
    Così, detto tanto per mettere i puntini sulle i.
    Buonaseeeera.
    C.G.

  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x marco temepsta

    Caro Marco,

    abito in estrema periferia, i campi e i sentieri sono coperti di neve ghiacciata. Nulla di meglio di una bella passeggiatona a passo sostenuto. I 7 gradi sotto zero mi ricordano il freddo cane che mi accolse da bambino al mio secondo o terzo anno a Verona: 14 sotto zero. E le mie passeggiate a Padova da adulto (non per questo maturo….), quando non capivo perché mai, vestito di soli jeans, maglione e giubbotto da marinaio, mi sentivo pizzicare il viso e le gambe finché non notai il grosso termometro di vetro sull’esetrno di una farmacia: 16 sotto zero! Quando ero studente universitario non capico perché in pieno inverno, con nebbione e freddo cane, la gente mi guardasse in modo strano mentre camminavo con l’eskimo mangiando un gelato, ovviamente preso nella ottima gelateria di Prato della Valle.
    Amo il sole, il caldo tosto e il mare. Ma il freddo secco mi piace pure.
    Durante la camminatone di questo tipo, con neve e gelo, mi viene da chiedermi cosa provavano quei disgraziati di alpini mandati in massa al massacro in Urss. La loro non era una passeggiata di appena una o due ore e non avevano le scarpe, i giubbotti e il vitto che abbiamo noi.
    Come vedi, sono malato, di un morbo grave: la Storia.
    Dopo il 5 direi che con Uro, Faust, CC, magari AZ e chi altro può e vuole, possiamo trovarci di nuovo al Merluzzo felice.
    Un salutone.
    pino
    P.S. P’scrà me ne vok’a Bbari.

  14. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    la Cina fa i contratti con i paesi ricchi di petrolio e non lo paga.
    Con la Nigeria ha fatto un contratto per la costruzione della ferrovia, in cambio di petrolio.
    Intando a casa sua sta coprendo interi territori di pannelli solari.
    Sono finiti i cinesi della regina vittoria.
    Ciao,Ber

  15. Linosse
    Linosse says:

    X CC
    A proposito di orchestre ed orchestrali,ricordo il Felliniano “Prova di orchestra” in particolare il finale con la grande palla che comincia a demolire l’edificio in cui si svolgono le prove.Molto attuale,bisogna cambiare la grossa palla demolitrice con le grosse BALLE che ci raccontano ,in primis quesi governanti per caso e noi dovremmo anche farci abbindolare “con amore e senza odio”.
    Vabbè che si avvicina il Natale ma non esageriamo!!!!!!!!!!
    L.

  16. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Pino.
    Mannaggia…
    Ma qualche volta mi aggrego anch’io.
    Questo è poco ma sicuro.
    C.G.

  17. sylvi
    sylvi says:

    caro Faust,

    anni fa ho cominciato a leggere U. Galimberti sull’ultima pagina di
    D Donna dove scriveva di scuola e varia umanità.

    Ho cercato e letto i suoi libri che parlavano soprattutto di scuola ed educazione.
    Il mio consiglio è : comincia da dove ti è affine.
    Lo stimo molto perchè sa spaziare nelle pieghe più nascoste dell’umano ed è chiaro e conciso.
    Non so darti titoli, perchè sono piuttosto incasinata con la mia bibliotechina.
    Una bravissima signora che mi aiuta ha pensato di riordinare per altezza anzichè per argomento!!!
    Devo trovare la voglia di rimediare e speriamo con il nuovo anno!
    Leggilo, merita!

    mandi Sylvi

  18. Anita
    Anita says:

    x Ber

    Negli US usiamo solar panels dal 1980.
    In California ci sono vaste zone coperte di pannelli solari.
    Secondo gli Stati vediamo anche sulla bolletta elettrica la percentuale dell’energia solare usata.
    Ci vuole il sole, spesso carente nel nord est.

    http://www.borregosolar.com/

    La Cina li fabbrica a poco prezzo, presto li importeremo totalmente dalla Cina…come fate voi in Italia.

    Ciao, Anita

  19. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,

    ehhhh, troppo facile tirarmi in ballo con gli alpini in Russia!!!
    Le dirò che ogni volta che pelo una patata o una carota soffro a gettare le bucce nel compost.
    Mio padre e i suoi compagni sarebbero stati felici di mangiarle!

    Non è stato il freddo a ucciderli, nè la fame, lo abbiamo capito tutti.
    Li ha uccisi il fascismo prima , poi ne ha ucciso la dignità e la memoria il comunismo, dopo!
    Sono furlana, non mi farà cambiare idea!
    Sylvi

  20. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Pino, Baar, senza la i finale. Bari in barese si pronuncia esattamente come Berna in bernese: Baar.

  21. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    La buccia delle patate era la dieta dei militari Italiani sul Carso durante la prima guerra mondiale.
    Poveretti, senza scarpe o stivali, li toglievano ai morti, spesso con ancora una gamba o un piede dentro……..
    Mio Papa’ era reduce, ci ando’ volontario, sotto eta’.

    Anita

  22. Anita
    Anita says:

    x Cerutti Gino

    Komare!! (116)
    _________________________________________________

    Non c’e’ niente di mio nel post #116

    Lei e’ fortunato, io non ho avuto molto tempo per ballare…..

    Anita

  23. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Ahhhhh, ma allora lo fa apposta! Io che voglio farle cambiare idea? Ma quando mai?
    Piuttosto, a proposito di dignità e memorie tradite: è ormai storicamente assodato che le centinaia di processi contro i nazisti per le efferatezze e non i pochi eccidi consumati in Italia sono stati insabbiati per non irritare la Germania – e meno male che era democratica! – ed evitare così che non entrasse nalla Nato contro i mangiabambini dell’Urss. A decidere i vergognosi e anzi infami insabbiamente di quei processi era il ministro della Difesa, tra i quali soprattutto un certo Giulio Andreotti, che non mi pare fosse iscritto al Pci e che fosse culo e camicia con Mosca, ma con il Vaticano e in particolare con Pio XII.
    Se gli alpini di Mosca o di Vienna o di Berlino o della Cina dovessero invadere lItalia, non credo che né lei né altri – e francamente neppure io – li accoglierebbero con pizze calde e mazzi di fiori. Anzi, a giudicare da come abbiamo trattato le genti, militari e civili, dei Paesi che abbiamo invaso nel ‘900, è evidente che li tratteremmo anche molto peggio di come prevedono usi e leggi militari.
    Quello che ci frega, e che consegna il potere al Cavaliere di turno e al clero più parassita, è il nostro non voler mai fare i conti con la nostra Storia, cioè con la nostra realtà. Siamo troppo abituati a nascondere l’immondizia sotto il tappeto, o a gettarla in strada a Capodanno. Teniamo molto alla bella cravatta, ma molto meno alle mutande pulite.
    Un saluto.
    pino

  24. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x marco tempesta

    Mi hai preceduto! Stavo giuto pensando di correggere quel “Bbari” con un più barese “Bar'”.
    Ciau, neh.
    pino

  25. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    anche mio suocero, classe 1999, ha passato tutto questo, ma era vincitore, era un eroe! (come si dice oggi!).
    Era un ragazzo del ’99.
    Anche se lui avrebbe preferito stare dalla parte dei vinti!

    Nella seconda guerra mondiale eravamo costretti a sentirci italiani, eravamo costretti a dire “combattiamo per la Patria”, eravamo costretti a disquisire sulle “sacre frontiere”.
    Poi eravamo costretti a disquisire sui fascisti e sui comunisti.
    Qui le cose erano molto confuse; certo era ,che due assolutismi si fronteggiavano e come piace dire a CC, sempre i soliti …ne andavano di mezzo!!!

    Si dovrebbe aver superato tutto questo,ma…in questo blog, e non solo, si dice che …si deve superare solo quello che ci fa comodo, a noi, vincitori!
    Non aggiungo altro!

    Io non rivoglio indietro le vite che Mussolini ha mandato al macello; rivoglio imdietro l’onore e la dignità delle vittime che i comunisti italiani, NON RUSSI, hanno tolto alla Storia.

    L’ho promesso a mia nonna! Non sarei stata mai zitta!

    Tu vivi in una Nazione dove si rispettano i morti.
    Qui non è così, come puoi notare da certi commenti.

    Ti abbraccio Sylvi

  26. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,

    lei dimentica che io mi sono sempre sentita scismatica da Roma.
    E penserebbe che io non abbia incluso Andreotti nel mio scisma personale?
    che nelle mie “simpatie” viene immediatamente dopo Togliatti e immediatamente prima del baffino inciucioso?

    Il resto l’ho scritto ad Anita.
    Vado a leggere un libro, grosso e impegnativo
    che il suo amico definirebbe “illogico”!

    Buonanotte Sylvi

  27. sylvi
    sylvi says:

    x Pino

    Prima di mollare la tastiera, vorrei aggiungere che miei parenti emigrati, subito prima della guerra, negli US e in Sudafrica furono “ospiti” di campi di lavoro:
    Il compenso per il loro lavoro fu regolarmente pagato in Italia.
    Andreotti cassiere!
    Lei che, per professione, è più informato di me, ha idea di come Andreotti spese quei soldi?

    Forse lo sappiamo entrambi!

    Sylvi

  28. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    “anche mio suocero, classe 1999, ha passato tutto questo, ma era vincitore, era un eroe! (come si dice oggi!).”
    ___________________________________________

    Forse volevi dire del 1899?
    Mio papa’ era del 1900, e’ andato volontario giovanissimo, all’insaputa di sua mamma, mia nonna, rimasta vedova con 4 figli maschi ed una femmina.

    Mio papa’ si rovino’ la salute, ritorno’ ammalato, denutrito e con pleurite ad ambedue i polmoni, secca da un lato ed umida dall’altro…cosa che lo persegiuto’ per molti anni, direi per sempre.

    Aveva sentimenti patriotici, se l’avessero preso sarebbe andato in tutte le guerre fino a quella in Etiopia.

    Ho parecchie medaglie di guerra, date sul campo…me le sono fatta mandare dopo la sua morte, pensando che sarebbero andate perse.
    Adesso ho lo stesso dilemma, quando me ne vado io, a chi lascio le medaglie?
    Nessuno dei miei nipoti e’ interessato nel passato.
    Tanto piu’ che solo i miei figli hanno conosciuto il nonno, sia pur brevemente, ed anche loro non ci sono piu’.

    Forse mettero’ le medaglie in cornice, con la foto di mio papa’….
    Ne ho una di quando si e’ arruolato, sembra un bambino vestito da militare, era fanteria pesante.
    Peccato che mancano le mostrine.

    Un caro abbraccio,
    Anita

  29. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Ahhhh, ma lei incredibile. Sylvi, io parlo di “noi”, noi italiani tutti e in quanto tale, NON di lei in particolare. Parlo dei difetti di tutti “noi”, NON dei suoi. Che poi i suoi eventuali difetti e magari anche i miei siano quelli tipici degli “ittagliani”, come direbbe Uroburo, questo è un altro discorso. Per sfortuna, NON è lei la causa dei nostri guai, se lo fosse allora i guai sarebbero di sicuro risolvibili, magari litigando. La causa dei nostri guai siamo NOI, la classe politica che NOI esprimiamo, il clero che noi NON eleggiamo ma che NOI alimentiamo e seguiamo supinamente (ho detto NOI, NON lei).
    Purtroppo però il problema è ben più grande, ed è l’eurocentrismo della cultura occidentale. Non so se riuscirò a portare atermine un lavoro che ho iniziato vari anni or sono, ma le falsificazioni da noi operate nella Storia sono molte, stupefacenti ed enormi. La “modernità”, con la quale ci riempiamo la bocca e in nome della quale sfruttiamo il mondo e riteniamo gli altri dei “selvaggi” o quasi, secondo uno schema che peraltro dura fin dall’impero romano, non solo è intrisa di sangue (altrui), ma si basa su falsificazioni e soprusi giganteschi. Le faccio un solo esempio, e noti bene che NON riguarda i libri “sacri”, cioè le balle e le atrocità della bibbia bevute come oro colato e perfino come grandi valori morali, ma tutt’altro: riguarda la Rivoluzione Francese, quell’episodio storico cioè senza il quale baceremmo ancora il culo ai parassiti della nobiltà e del clero e vivremmo il mondo come una valle di lacrime. Lei lo ha mai saputo che la Rivoluzione Francese deve non poco alla rivolta degli schiavi neri di S. Domingo e Haiti? Al massimo si ammette che i soldati francesi mandati negli Usa per aiutare gli “americani” a combattere l’eterna nemica dei francesi (e dell’Europa, aggiungo), cioè l’Inghilterra, al ritorno in patria portarono ideali e fermenti libertari appresi in America. Cioè in quella del Nord. Ma sul grande contribuito dei “giacobini neri” caraibici il nostro silenzio, razzista, è totale. Più spesso e più resistente della corazza di un carro armato Merkawa, non so se mi spiego….
    L’Illuminismo ha enormi merito, a partire da quello di averci tolto dall’oscurantismo bestiale nel quale ci teneva immersi la Chiesa, ma ha un torto tanto grande quanto ignoto: a partire da Voltaire, altra figura alla quale dobbiamo molto, ha gettato nella spazzatura l’enorme contributo alle scienze, europee of course, dato dal vicino e Medio Oriente del periodo ellenistico. E’ per questo che nonostante Newton abbia ammesso con onesta che siamo “nani sulle spelle di giganti”, dove i giganti erano gli scienziati di quasi 2.000 anni prima, in Italia e in Europa ci illudiamo o meglio nascondiamo che i vari Galilei e Michelngelo, compreso l’onesto Newton, hanno copiato di sana pianta ciò che era stato trovato nella Spagna araba, perché salvato dagli arabi e dai bizantini, e che altro non era se non la molto avanzata scienza di quasi 2000 anni prima. I famosi e meravigliosi disegni del corpo umano fatti da Michelangelo? Molto belli. Ma copiati. Come moltissimo altro.
    Le assicuro che non si vive meglio conoscendo più verità di quelle che ci servono per campare fottendocene allegramente. Anche perché si scopre che oltre ad averci avvelenato buona parte dell’infanzia e dell’adolescenza con le ossessioni ocntro il sesso ci hanno anche ingannato – continuano e contineranno a ingannarci – su un mucchio di altre cose. “Armadio della vergogna” e strage di piazza Fontana compresa.
    Se pensiamo di arginare la marea cinese e indiana – e dei vari altri popoli che abbiamo sfruttato e che si stanno velocemente industrailizzando – con le nostre frottole, anziché ridefinire i rapporti in base alla realtà anche pregressa dei fatti e a una maggiore umiltà, stiamo freschi. O meglio: siamo finiti. L’America del Sud ha già superato di molto Castro e Alliende, perché erano di fatto persone di pensiero europeo, occidentale. Ora si fanno avanti i nipoti dei “giacobini neri”, gli indios e i meticci di varia caratura. Che, a differenza di Castro e Alliende, NON parlano la nostra lingua, NON pensano come noi. O meglio: siamo noi che NON pensiamo e NON abbiamo mai voluto pensare come loro.
    Una delle cose più oscene che si notano in Centro e Sud America e l’abbondanza di monumenti ai vari “Libertador”, che però erano sempre e solo oppressori bianchi che lottavano per “liberare” il propio potere dall’Europa, ma NON di liberare e trattare non a pedate gli indios sfruttai come bestie. Garibaldi “eroe dei due mondi”? Sì, però nel mondo aldilà dell’Atlantico se n’è fottuto anche lui degli indios, l’enorme maggioranza della popolazione, e contribuiva semmai ad aiutare la “Liberaciòn” degli struttatori bianchi dal colonialismo europeo. Deve essere per questo che poi in Sicilia, sbarcato con i Mille, cui si sono aggiunti moltissimi mandati dai Savoia facendo finta di niente, dopo i primi trionfi, con annesse illusioni dei poveri siciliani contadini e sfruttati, ha venduto il culo ai baroni, all'”onorata società” e ai suoi gabellieri, diventati così mazzieri per “calmare” il popolo e infine diventati mafiosi con la benediazione degli Usa dello sbarco in Sicilia e della DC. Dove la C, mia cara Sylvi, NON sta per Comunista, ma per Cristiana.
    Beh, per oggi basta. Ora preparo il nuovo argomento.
    Un caro saluto.
    pino

  30. peter
    peter says:

    xMarco
    ah, ma vi ci mettete anche voi? e Pino, intendo. L’Ita-lia (nave senza nocchiero etc etc) e’ gia’ divisa in 20 regioni, ed a voi vi pare il caso si sminuzzare una regione in piu’ parti? Poi Marco aggiunge timidamente che ha preso da ‘mammasa’ di Cagliari, tutta un’altra cosa…mah.
    Le diro’, sig. T., credo sia ora di tornare al lei tra me e lei. Mi stia bene, si goda Han-del, Vivaldi el il Carpen-tiere, e si riconosca pure in qualsiasi pezzo geografico le aggrada. Rincorrere la friulana sulla china del provin-cial-ismo e ‘diversita’ e’ davvero patetico. E che dio protegga i noci (non le noci, per quanto dolenti) con buona pace del povero Carducci

    Peter

  31. peter
    peter says:

    xPino

    che l’Inghilterra fosse o sia ‘nemica dell’Europa’ e’ proprio una str…ata, senza mezzi termini. E’ un paese che pecca d’insularita’, ma i francesi hanno sempre peccato del piu’ bieco nazionalismo. Come del resto i tedeschi. In ogni caso, ora sono tutti dei paesi laici, a differenza dell’Italia che come lei ben dice e’ rimasta una soffocante sagrestia. E quanti salti sugli specchi fanno i preti (e le varie Sylvi) per dimostrare il contrario!
    Il mondo moderno, e l’Europa, non sarebbero riconoscibili senza l’assetto datogli storicamente dagli inglesi, la loro lingua e la loro cultura. Per una volta, concordo con quel tale che questo sia il migliore dei mondi possibili, perche’ tra gli innumerevoli possibili ha il pregio di essere quello reale.

    un saluto

    Peter

  32. peter
    peter says:

    xSylvi la ‘pasionaria della croce’

    ma non diceva giorni fa che chi parla ‘male’ dei preti dev’essere per forza un ex-seminarista?! ora dice che l’unica a conoscerli e’ lei, che sa cantare il te deum!
    Per quanto ne sa lei, io potrei anche essere un sacerdote o un ex-sacerdote…

    Peter

  33. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Certo, il mondo di oggi è stato di fatto plasmato dalla flotta militare inglese. Sono stato riduttivo, al limite della stronzaggine, a dire che l’Inghilterra è sempre stata ed è nemica dell’Europa, perché in realtà volevo dire nemica dell’unità dell’Europa o dell’eccessiva estensione su di essa di un singolo potere di una corona o di un governo europeo.
    In realtà l’Inghilterra ha avuto un ruolo importante nell’avvio del processo di egemonia della Chiesa sull’Europa, quindi in definitiva di formazione dell’Europa stessa. Il papa inviò in Inghilterra non ricordo ora quale membro del clero, che riuscì a convertire al cattolicesimo una intera corte, e quindi un intero popolo, e da qui partì poi una missione di evangelizzazione nell’Europa germanica che si rivelò preziosa in seguito. Siamo in tempi anteriori a Carlo Magno, mi pare sia grosso modo l’epoca di S. Patrizio. Mi scuso per le imprecisioni, ma data l’ora tarda sono stanco e assonnato.
    Buona notte.
    pino
    P. S. Grazie per la tirata di orecchie.

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  1. […] Ma Tartaglia era armato di duomo e crocefisso, altro che l’ondata di… […]

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