LETTERA APERTA AL COLLEGA DEL CORRIERE DELLA SERA FABRIZIO PERONACI – Il pessimo giornalismo ha trasformato in una trentennale farsa a puntate quella che doveva essere la tragedia privata della scomparsa di Emanuela Orlandi

DATA LA PROSECUZIONE E L’AGGRAVARSI DELLE SCORRETTEZZE DA ME DOCUMENTATE IN QUESTA LETTERA APERTA E DATO IL SILENZIO DEL DESTINATARIO, RITENGO OPPORTUNO RITARDARE DI QUALCHE GIORNO IL NUOVO ARGOMENTO DEL BLOG. GRAZIE PER LA COMPRENSIONE.

Egregio collega Fabrizio Peronaci,

l’altro ieri 21 aprile 2012 sulla pagina Facebook del gruppo denominato petizione.emanuela@libero.it – Gruppo ufficiale fondato da Pietro Orlandi è comparso il seguente tuo appello:

“UN’INVESTIGAZIONE PER EMANUELA
cari amici, chiedo un aiuto a quanti di voi abbiano tempo e un certo fiuto per l’investigazione.
In breve la questione è la seguente: sarebbe molto, molto importante riuscire a trovare riscontri sulla presenza a Roma nel giugno del 1983 (cercando su Internet o da altri fonti) del principe erede del Liechtenstein Hans-Adam.
Come io e Pietro raccontiamo nella nuova edizione di “Mia sorella Emanuela” (a pag 289), Alì Agca ha espressamente accusato Hans-Adam (ancora oggi regnante) di aver partecipato a una sorta di vertice in Vaticano avvenuto l’11 giugno 1983 (tra i presenti ci sarebbe stato anche il cardinal Casaroli), nel quale fu deciso il sequestro e il trasferimento di Emanuela nel piccolo paese del centro Europa. Se questo racconto fosse confermato da un documento che attesti la presenza a Roma in quei giorni di Hans-Adam, capite bene che avremmo trovato un riscontro fondamentale alle dichiarazioni del presunto pazzo Agca.
Io da settimane sto navigando su Seby Interlandinet, ma non ho avuto la fortuna di trovare il link giusto… Qualcuno ci prova? ciao a tutti, f.”.

Non intendo giudicarne il contenuto, ma rilevo che tale appello segue l’ennesima asserita “rivelazione” lanciata la sera prima, venerdì 20 aprile, da te e dall’avvocato Ferdinando Imposimato nel corso del programma Metropolis di RomaUnoTv dando ampio credito alle affermazioni del cittadino turco Alì Mehmet Agca, noto anche per essersi definito “unico Gesù Cristo in terra”. Affermazioni non a caso riportate – come tu stesso specifichi nell’appello – nella nuova edizione del libro tuo e del cittadino vaticano Pietro Orlandi. Questo è il link del video che su Youtube immortala il lancio delle nuove “rivelazioni”, come al solito disinvoltamente opposte alle “rivelazioni” precedenti:  http://www.youtube.com/watch?v=m4RVS0oJjQI
Premetto che non si capisce perché si insista a ingannare il pubblico continuando a presentare Imposimato come esperto che si è occupato del caso Orlandi quando era giudice istruttore a Roma, mentre invece come magistrato non se ne è mai potuto occupare perché già uscito dalla magistratura. Premetto anche che da almeno 12 anni lo stesso Imposimato ha più volte pubblicamente affermato che “rientrato Agca in Turchia, Emanuela Orlandi sarò sicuramente liberata”. S’è visto…. Premetto infine che è strano, anche dal punto di vista deontologico, che lo stesso Imposimato dopo essere stato il legale di Agca, quando questi era detenuto nel carcere di Ancona, sia infine diventato il legale della signora Maria Pezzano, madre di quella Emanuela Orlandi che lo stesso Imposimato sostiene da anni e anni essere stata rapita in favore proprio del suo ex cliente Agca. Tu non lo trovi almeno un po’ strano o che quanto meno sia un piccolo caso di conflitto di interessi? O vogliamo sostenere che il conflitto di interesse esiste solo se riguarda Silvio Berlusconi?
Ciò premesso, noto che la “rivelazione” del 20 sera in tv e il suo rilancio su Facebook il giorno dopo seguono lo stesso schema di un’altra “rivelazione”, quella del 17 giugno dell’anno scorso sempre su RomaUnoTv, e rilanciata il giorno dopo da te sul Corriere della Sera. Mi riferisco alla “rivelazione” lanciata in diretta telefonica dall’asserito “ex agente segreto del Sismi” con nome in codice “Lupo”, in realtà il pataccaro Luigi Gastrini, nel corso della puntata di Metropolis visibile sul seguente link: http://www.youtube.com/watch?v=qNgtvibZGts .

Ho deciso di inviarti questa e-mail perché proprio riguardo Gastrini ci sono stati nei miei confronti tuoi comportamenti piuttosto gravi, oltre che non proprio commendevoli dal punto di vista professionale. Vediamo quali.

+ 1) – Appare strano che il signor Gastrini pur vivendo in uno sperduto paesino del Bergamasco sapesse che la sera di quel 17 giugno RomaUnoTv avrebbe avuto come ospiti te e Pietro Orlandi, invitati a parlare del vostro libro “Mia sorella Emanuela”. Strano o no, sta di fatto che Gastrini ha telefonato in diretta mentre tu e Orlandi eravate in studio.

+ 2) – Nel corso della telefonata l'”ex 007 Lupo” ha detto che Ercole Orlandi, padre di Pietro e di Emanuela, all’epoca della scomparsa della figlia trafficava con l’Antonveneta. Purtroppo però l’Antonveneta è nata molti anni DOPO il 1983. Per l’esattezza, è nata il 24 giugno 1996: vale a dire, ben 16 anni DOPO quanto asserito dall’asserito “ex 007 Lupo”! Come puoi apprendere tramite il link http://it.wikipedia.org/wiki/Banca_Antonveneta è nata “dalla fusione paritetica (avvenuta in data 24 giugno 1996) di due banche cooperative aventi sede in Padova, Banca Antoniana e Banca Popolare Veneta, dalla successiva aggregazione di una serie di banche locali e dall’incorporazione di Banca Nazionale dell’Agricoltura (BNA) nel 2000″.

Non trovi che un bravo giornalista, per giunta del Corsera, avrebbe dovuto se non accorgersi subito di questo non trascurabile particolare almeno accertarlo in seguito? Si tratta comunque di un particolare che rendeva immediatamente chiaro, e provato, che la persona al telefono non stava facendo una “rivelazione”, come si è sostenuto con clamore, ma stava invece raccontando balle.
A voler essere pignoli, per capire che si trattava di balle poteva bastare la sua affermazione “Emanuela è viva, chiusa in un manicomio a Londra”: a Londra infatti, e nell’intera Inghilterra, NON esistono manicomi, peraltro chiusi da molti anni anche in Italia. Accorgersi di questa frottola del “Lupo” non è da tutti, forse non lo si può pretendere neppure da un giornalista del Corsera, dati i tempi in cui viviamo. Il giorno dopo però se n’erano già accorti gli sconosciuti colleghi di un giornaletto online, che lo hanno infatti subito scritto, come si può leggere con il seguente link: http://www.giornalettismo.com/archives/130176/emanuela-orlandi-e-a-londra/ . E tralasciamo che lo abbia appurato e scritto al volo anch’io. Però a un buon giornalista la fesseria sull’Antonveneta non poteva passare inosservata a lungo: per accorgersene sarebbe bastato anche a te un veloce controllo tramite Google. Non trovi?

+ 3) – Domenica 19 giugno hai pubblicato a pagina 3 del Corsera la seguente intervista “bomba” all’asserito “ex 007″: http://archiviostorico.corriere.it/2011/giugno/19/Troppi_soldi_troppi_poteri_ballo_co_10_110619002.shtml . Se l’intervista è apparsa in edicola il 19 significa che l’hai scritta il giorno prima, sabato 18: vale a dire, meno di 24 ore dopo la “rivelazione” del bergamasco Gastrini. Evidentemente l’”ex agente segreto” doveva essersi premurato di lasciare il suo numero di telefonino al centralino di RomaUnoTv. Non me ne intendo di agenti segreti, neppure ex, ma c’è chi trova strano che abbia lasciato un suo recapito telefonico. Ciò che però lascia molto sorpresi e ancor più perplessi è che, anziché dargli quanto meritava dopo una doverosa verifica sull’Antonveneta, hai continuato a dargli credito avvalorando tutte le frottole che tuo tramite raccontava ai lettori del Corriere della Sera. Compreso il fatto che possedesse una fazenda in Brasile e che faceva la spola con quel Paese. Qualunque collega gli avrebbe chiesto il nome della località della fazenda e almeno un numero di telefono per poter fare qualche domanda di accertamento, e magari avrebbe chiesto come si fa a vivere in Brasile e mandare avanti una fazenda senza conoscere neppure una parola di brasiliano. Si sarebbe evitata così la nuova farsa del continuare a parlare in più sedi di “nuove rivelazioni sul caso Orlandi”. E si sarebbe evitato il conseguente ingannare ancora una volta l’opinione pubblica.

+ 4) – Si sarebbe anche evitato un tentativo di truffa nei miei confronti, con annesse minacce di morte, da parte di un avvocato milanese – buon conoscente di Gastrini e di sua figlia – il cui nome ho depositato da un notaio assieme alla documentazione della deprecabile vicenda. Non so se la truffa sia stata tentata solo con me o anche con altri. A dire dell’avvocato in questione, anche con altri. Come che sia, la truffa tentata con me consisteva nello spillare un bel po’ di quattrini a qualche giornale in cambio “della liberazione della Orlandi a Londra” e dell’”esplosivo dossier pieno di altri segreti” asseritamente in mano all’”ex 007”. Nei giorni successivi, dato che non sono propriamente uno sprovveduto né un novellino, le pretese sono man mano calate, fino ad accontentarsi di “appena” 100.000 euro per un “libro verità” sul caso Orlandi.

+ 5) – Il tentativo di truffa si sarebbe potuto evitare, invece c’è stato. C’è stato grazie al tuo avvalorare le gravi frottole di Gastrini senza fare neppure uno straccio di verifica. E’ strano che tu non abbia mai fatto neppure mezza verifica ed è stranissimo che quando ti ho inviato notizia molto dettagliata del tentativo di truffa nei miei confronti tu abbia accuratamente evitato di parlarne. Eppure sarebbe stata un’ottima occasione per evitare altre illusioni alla famiglia Orlandi e altre truffe all’opinione pubblica. Oltre che una buona occasione per avvertirla con vari mesi di anticipo su quanto infine formalizzato solo nel marzo di quest’anno dalla Procura della Repubblica di Bolzano, vale a dire che Gastrini è quanto meno un cacciaballe ( http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2012/03/06/news/caso-orlandi-la-procura-accusa-l-agente-lupo-1.4356708 ).
Hai preferito ignorare quanto ti ho scritto lo scorso 5 agosto per avvertirti: “La faccenda Lupo mi ha shockato, tanto è evidentemente fasulla. Oltretutto, ci ha tentato alla grande anche con me. Una storia pazzesca”. Forse è comprensibile che tale mia frase tu l’abbia ignorata, ma non è invece comprensibile che tu abbia ignorato anche la dettagliata descrizione di quella “storia pazzesca” che il 6 settembre ti ho inviato con il seguente link: http://www.pinonicotri.it/2011/08/il-lupo-007-deve-avermi-scambiato-per-cappuccetto-rosso-mi-e-stata-fatta-a-suo-nome-una-bella-proposta-truffa-trovami-4-milioni-di-euro-che-facciamo-liberare-emanuela-orlandi-cifra-poi-scesa-c/ . Il tuo disinteresse è ancor più strano alla luce del fatto che il mio racconto confermava e aggravava i sospetti della Procura della Repubblica di Bolzano, dei quali tu stesso avevi dato conto il 4 settembre con il seguente articolo:

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_settembre_4/orlandi-indagato-agente-lupo-1901438127200.shtml .

Le notizie che ti avevo inviato avresti potuto, e credo dovuto, utilizzarle per far sapere ai lettori già ai primi di settembre che quella che per la Procura di Bolzano era ancora solo un’ipotesi accusatoria aveva dei riscontri tali da renderla qualcosa più di un’ipotesi. Invece Gastrini veniva miracolato una seconda volta: la prima volta non t’eri accorto della clamorosa balla sull’Antonveneta, la seconda volta non hai reso noto quanto da me raccontato, evitando così di inchiodare il pataccaro. Cosa che ha permesso ai lettori di pensare per altri 6 mesi che i sospetti della Procura di Bolzano potessero essere infondati.

+ 6) – Nell’articolo che ti ho inviato non solo non facevo il nome dell’avvocato, ma mi limitavo a parlare di “un professionista che conosco da 30 anni” evitando di dire che fosse un avvocato. Eppure il giorno dopo l’avvocato in questione mi ha telefonato inferocito per rimproverarmi pesantemente di avere rivelato “l’offerta” di Gastrini. Nel corso della telefonata mi ha spiegato che ad avvertirlo del mio articolo eri stato tu. Tant’è che il 7 settembre non ho indugiato a inviarti una mail con scritto quanto segue:
“Caro Peronaci, credo sarebbe stato più completo contattare anche me anziché” l’avvocato in questione, del quale qui taccio il nome scritto nella mail, “che peraltro io non ho mai nominato e col quale evidentemente dovevi essere già in contatto per la faccenda del truffatore Gastrini. Inoltre non capisco il tuo non rispondere mai alle mie mail, che oltretutto contengono notizie. Non fare l’errore di confondere la mia cortesia e disponibilità con la debolezza o peggio ancora con la dabbenaggine”.

+ 7) – Evidentemente però devi avere fatto davvero una tale confusione. Il 15 settembre ho pubblicato infatti su un giornale online il seguente articolo: http://www.blitzquotidiano.it/opinioni/nicotri-opinioni/rapimento-emanuela-orlandi-la-farsa-del-960384/ , dove non parlavo più solo di un “professionista”, ma meno genericamente di un avvocato. E in tarda mattinata, attorno alle 12, ho ricevuto puntuale come un treno svizzero una telefonata di quell’avvocato: il quale, dopo avere urlato che lo avevi di nuovo avvertito tu, ha minacciato non solo di spaccarmi la faccia, ma anche di uccidermi. Aggiungendo in tono minaccioso: “Sai bene che sono in grado di farlo!”. Esagerazioni, immagino. Ma poco gradevoli e per nulla rassicuranti. Comunque illecite.
Come vedi, le cose sono andate un po’ troppo oltre.

Per un pezzo sono stato indeciso se contestarti o meno il tuo comportamento. Ho infine deciso di farlo a causa dell’accavallarsi di notizie da te scritte sul Corsera e riportate sulla citata pagina Facebook per annunciare “svolte” e “novità importanti” che però non solo non arrivano mai, ma – esattamente come le “rivelazioni” del “Lupo” – si rivelano tutte puntualmente di segno diametralmente opposto a quello annunciato. L’altro ieri la nuova pagliacciata, pardòn la “nuova pista”: centrata sul solito Agca e riguardante questa volta il Liechtenstein…. Checché ne pensi Pietro Orlandi o chi per lui, credo si debba porre un limite al degrado della trasformazione in farsa pubblica e show a puntate di quella che è semmai una tragedia privata.
A farmi decidere di scrivere e inviare questa e-mail ha contribuito anche l’esibizione dell’accanimento contro la sepoltura di Enrico De Pedis nella basilica di S. Apollinare. De Pedis sarà stato anche un grande criminale, ma come possiamo dirlo con certezza, senza violare la legge, visto che è morto completamente incensurato, sempre assolto in tutti i processi? Assolto, non graziato dalle leggi “ad personam” o dalle scadenze dei termini come altri personaggi. E se crediamo ai “supertestimoni” che si sono fatti avanti solo quando hanno capito che potevano fare qualunque “rivelazione”, cioè raccontare qualunque balla come ha fatto per esempio tra gli altri Maurizio Giorgetti, come facciamo poi a non credere ai vari Mitrokhin, Sgaramella, “conte Igor”, ecc., quando accusano non un De Pedis, ma un Romano Prodi, un Massimo D’Alema e altri ancora?
Perché continuare a ciarlare di santi, papi e cardinali sepolti in S. Apollinare pur di sparare contro il cadavere di De Pedis? Basta una verifica in loco per appurare che in S. Apollinare NON c’è sepolto neppure l’ombra di mezzo cardinale. Perché continuare a barare parlando di “sepoltura misteriosa” se il magistrato romano Andrea De Gasperis ha già chiarito tutto nel 1997, vale a dire ben 15 anni fa? Solo un africano mancato come il parlamentare Walter Veltroni può gridare vittoria perché ha scoperto che S. Apollinare non gode dell’extraterritorialità, bensì del “privilegio dell’extraterritorialità”, che è evidentemente la stessa cosa. Questa assurda veltronata dimostra semmai a quale punto di sfarinanento è arrivato anche il suo partito e a cosa i partiti stanno riducendo il parlamento.

Nella mia vita non solo professionale sono stato testimone e protagonista di due lunghe campagne giornalistico giudiziarie basate sul nulla più assoluto, o meglio sulla prevaricazione e sull’uso strumentale e artefatto di “testimoni” e “prove”: la lunga campagna per la “pista anarchica” della strage di piazza Fontana e delle altre bombe del 12 dicembre 1969 e la lunga campagna iniziata con il “blitz” del 7 aprile 1979.
La prima pista è crollata grazie anche e soprattutto al mio apporto, che da studente fuori corso in Fisica mi ha permesso di entrare nel giornalismo dalla porta principale. La seconda mi ha visto drammaticamente coinvolto, ma giornalista a schiena dritta anche in quella situazione, ed è infine crollata nel ridicolo da sola. Tant’è che hanno dovuto riciclarla dalla tragedia Moro a tutt’altro molto più indeterminato.
Ecco perché provo un particolare disgusto per il giornalismo che si basa sempre e solo sul lancio delle accuse, senza mai sottoporle a controlli e verifiche, e che si nutre continuamente di “scoop” uno più inconcludente dell’altro. Per giunta senza mai ammettere neppure una volta i propri errori e avere la dignità di chiedere scusa alle persone calpestate.

Data la gravità dei fatti, invio la presente per conoscenza al collega Ferruccio De Bortoli, direttore responsabile del Corriere della Sera, e al collega Massimo Alberizzi, membro del Comitato di Redazione.
Un saluto.
pino nicotri

896 commenti
« Commenti più vecchi
  1. Linosse
    Linosse says:

    X C.G. 849
    Qualcosa e qualcuno si sta muovendo:
    Da don Chisciotte
    “Il Tribunale di Kuala Lampur (Malesia), ha emesso un’altra condanna per crimini di guerra nei confronti di Bush e Blair. Questa volta la condanna è stata applicata anche a sette dei suoi collaboratori che lo hanno seguito durante il suo periodo di presidenza, tra questi ci sono pure Dick Cheney e Donald Rumsfeld, che hanno servito gli States come Vice presidente e Ministro della difesa.

    Tutti sono stati riconosciuti colpevoli per le torture comesse a Guantanamo Bay e Abu Ghraib. Il Tribunale è nato da un’iniziativa dell’Ex premier Malesiano Mahathir Mohamad. La sentenza è stata inviata alla Corte Penale Internazionale. ”
    L.

  2. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Linosse
    …e passerà tra le mani di Dermot Groome, prof statunitense di diritto internazionale.
    Immagino già come andrà a finire, ovvero a capra e cavoli quando si tratta di mettere alla sbarra cittadini US.

    P.S.: questo Groome, rinfaccia giustamente a Mladic la tentata pulizia etnica in Bosnia. Chissà se qualcuno gli ha consigliato di dare anche un occhiata dalle parti della Palestina dove, in gran parte, la pulizia etnica è già un dato di fatto.

    Credo che lo strabismo imperante, l’ipocrisia perniciosa dei due pesi e due misure continuerà all’infinito.
    Come ben sappiamo, ci sono morti di Serie A e quelli di Serie B, alla faccia della giustizia.

    C.G.

  3. sylvi
    sylvi says:

    x Peter 851

    Certamente in quattro giorni non fa miracoli!
    Ma se è sicuro di quel che vuole vedere…qualcosa capisce!
    A me della Puglia manca il Salento, ma per libera scelta, perchè avevo “affettato” la Puglia… e il Salento restava sempre in attesa…
    Noi abbiamo sempre “affettato” i posti dove andavamo…per evitare corse inconcludenti che poi avrebbero prodotto solo stanchezza.
    E così in tutta Europa mi restano numerosissime “fette” che non ho esplorato!
    In Inghilterra ad esempio mi manca la Cattedrale di York… sob, sob…ma ho visto “minuzie” che lei sicuramente non conosce!
    Nell’Abbazia benedettina , poi elevata a Cattedrale di Chester, ad esempio, ho visto un coro ligneo fra i più belli in assoluto…da perderci mezza giornata.

    Ma tornando alla Puglia , ci siamo fermati a Bari.
    Il Gargano e l’interno di Foggia ci ha incuriosito parecchio, per molti motivi;
    Vieste e Peschici ,circa trentanni fa , non erano ancora esageratamente rovinati…e a Vieste restano ancora le migliori orecchiette con salsa al pomodoro e basilico che io abbia mai mangiato!
    Una visita veloce, per lavoro, pochi anni fa ci ha fatto fuggire precipitevolissimevolmente.
    Non ci metteremo più piede!
    La stessa cosa vale, da quel che mi dicono, per le Tremiti.
    Quando ci siamo stati noi, metà anni ’70, eravamo pochi gatti, come turisti…ed eravamo andati in campeggio, perchè oltre al Touring Club non è che ci fosse molto da scegliere!
    Ricordo che nel traghetto abbiamo conosciuto tre ragazzi di Lecce che facevano la nostra stessa esperienza.
    Erano dotati di parecchi viveri di sopravvivenza, forniti dalle loro mamme: salse di pomodoro soprattutto. Favolose!
    Abbiamo deciso di condividere l’esperienza!
    Mio marito faceva pesca subacquea; loro erano bravissimi a raccogliere soprattutto ricci di mare che sapevano acconciare in mille modi.
    Abbiamo passato quattro giorni o immersi in mare o seduti a tavola. Con una compagnia veramente simpatica, che ancora ricordiamo.
    Era la prima volta che ci siamo “scontrati” gomito a gomito con pugliesi. E’ stata una bella esperienza!
    A S. Nicola a malapena siamo andati a visitare la Chiesa , prima di perdere il traghetto.

    Però…a Vieste dove avevamo parcheggiato la macchina, una spider appetibile targata UD, a fianco della Caserma dei Carabinieri…quando siamo tornati l’abbiamo ritrovata integra, ma letteralmente foderata di sputi e catarri!!!
    Eravamo contenti così!

    Non dispero ancora di andare nel Salento…ma in aereo e con macchina a noleggio!

    Sylvi

  4. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Mi hai fatto pensare alla Calabria.

    Verso la fine degli anni 40, fecimo un viaggio da Milano in Sicilia in auto.
    Le strade litorali erano ancora danneggiate dalla guerra, cosi’ ci tocco’ di prendere la strada montagnosa della Calabria.
    piccoli centri come scolpiti nella roccia, donne in costume locale, come nelle cartoline, assenza assoluta di negozi, era come nel medioevo.

    Ricordo i fichi coperti di rugiada al primo mattino….
    Passando per un piccolo paesino ci fermammo per chiedere se si poteva trovare del cibo, ci fecero entrare, stavano per mettersi a tavola per il pranzo di mezzogiorno.

    Si alzarono tutti e ci cedettero il loro pranzo….un bel piatto abbondantissimo di gnocchi, non vollero niente.

    Uno dei loro figli era studente a Roma ed essendo estate era in vacanza con un amico romano.

    Ma i genitori e le donne della famiglia erano come se il tempo si fosse fermato.

    Immagino che ci siano ancora posti cosi’, non solo in Italia ma anche qui.

    Ciao,
    Anita

  5. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Sylvi.

    Anche io ero dalle parti di Vieste, Gargano, taaanti anni fa con una bella morosa e la mia Fiat 850 Coupè. Aveva il cilindro della serrartura rotto e non potevo chiudere l’auto. Non mi è mai stato rubato niente. Al ritorno feci tappa al campeggio di Monte Olimpino sopra Como.
    Bene, lì, dentro al campeggio, con l’auto a fianco della canadese, mi fotterono la Rolleiflex a cui tenevo molto e che a quei tempi costava l’ira d’iddio..

    Pensa, feci a nuoto pinnato (e ritorno) fino all’ isolotto di Mattinata. Davvero!
    A quei tempi ero un pesce…

    C.G.

  6. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Forse può interessare all’Anita, leggo:

    “Il dato è di quelli destinati a restare incisi da qualche parte. I bambini bianchi di origine caucasica non sono più la maggioranza negli Usa. Tre mesi dopo il censimento del 2010 il passaggio, oggi la certificazione. Il 50,1 degli americani sotto un anno non è bianco – può essere bianco ispanico, contato a parte. Ci sono Stati dove le minoranze pesano in maniera determinante e Stati dove la maggioranza è ancora nettamente bianca. Ma non per molto ancora. Nonostante gli evangelici facciano figli a quintali non riescono a tenere il ritmo delle minoranze. Nel 2042, si dice, i bianchi saranno una minoranza. Per ora sono una maggioranza grigia.L’età media dei bianchi è 42 anni, quella degli ispanici 28. Una delle conseguenze di questa maggiore età media è il conservatorismo: i bianchi votano più repubblicano, sono meno aperti su molte questioni, hanno meno speranze e fiducia nel futuro. Sono spesso più ricchi e temono di divenirlo meno – così almeno la pensavano quelli del Tea Party nel 2010, in grande maggioranza bianchi e over40. Ma in fondo queste sono categorie superate. In una società davvero multirazziale come quella Usa sta diventando le distinzioni cadranno. Sarà un processo lento ma inesorabile: le coppie miste sono pure una delle novità demografiche della società Usa. Tra i giovani, a New York, è una cosa che si nota in strada. Ci saranno problemi, tensioni, aggiustamenti. E qui e la qualche suprematista di qualche tipo o genitore religioso di altro commetterà qualche crimine razziale. In alcuni Stati i repubblicani stanno tornando a forme di razzismo velato con leggi sull’immigrazione chiaramente anti-latinos. E i gruppi che incitano all’odio razziale sono in aumento da qualche anno. Sono brutti fenomeni, ma passeggeri. Ai repubblicani le posizioni anti-immigrati e diversi prima o poi gli costeranno caro in termini elettorali. Magari non nel 2012, che i bianchi sono ancora sovrarappresentati elettoralmente (circa 60% aventi diritto, più del 70 dei voti espressi). Poi la storia farà il suo corso. In fondo, nel 2008, gli Usa hanno eletto un presidente mezzo africano, vissuto in Indonesia e sposato con una nera americana.”

    (Fonte: L’Unità, 17.12.2012)

  7. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    ti ho inviato la “Gioconda” elettronica!
    Mettila dritta, che io non so farlo!
    ciao
    Sylvi

  8. sylvi
    sylvi says:

    caro C.G.

    mio marito ha sempre dormito abbracciato alla sua Nikon…io stavo sempre un po’ più in là.
    Ma dormire abbracciato alla spider , una Lancia non so che, era più scomodo!!!
    Con una 850 coupè mi ha corteggiato!!!
    Colpita e affondata!!! eh, eh, eh.

    Sylvi

  9. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,

    l’ho appena vista, un capolavoro.

    Appunto pensavo che non doveva essere su un lato.
    La mettero’ dritta quando la passo nel tuo folder.
    Complimenti a tuo figlio….ed il suo vero spirito Americano di non farsi abbattere ma di saper cambiare direzione e di ricrearsi.

    Ti scriverò; piu’ tardi.

    Ti abbraccio,
    Anita

  10. Anita
    Anita says:

    x C.G. -857-

    Lo sappiamo da tempo, l’ho scritto su questo forum da qualche anno in su.

    Infatti ho anche scritto che la popolazione americana cambiera’ anche fisicamente, le minoranze sono molte piu’ piccole, molti sono part indio dal sud e centro America.

    Abbiamo gia’ il 13% di non American born.

    Anita

  11. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Signora Anita,
    sapeva anche, ne è cosciente, che i potenziali elettori repubblicani (quindi quelli della sua parte politica) stanno tornando a forme di razzismo con leggi sull’immigrazione chiaramente discriminatorie e che i gruppi che incitano all’odio razziale, ovviamente di destra conservatrice tipo Tea Party, da qualche anno sono in aumento?

    Il tutto, se lo sapeva, non le smuove neanche un pelo dei suoi
    (eventuali) baffi?

    Un’altra cosa: che io sappia, voi cosidetti conservator-moderati (sic!) tenete molto alla forma patriottica quando si parla del “President of the United States” senza fare sottigliezze o distinzioni su quale schieramento lui appartenga. Dite che è il presidente di tutti i cittadini US e che quindi, al di fuori del ruolo politico, va rispettato.
    Vuole ripetere su questo blog, per cortesia, come ultimamente lei ha apostrofato il signor Obama, il presidente, quindi anche SUO presidente?

    So già che non risponderà.
    Comunque grazie e buona giornata.

    C.G.

  12. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Linosse,

    …A che serve il programma ,bisogna essere aperti a qualunque situazione .

    Allora è il momento di girare con le “chiappe ben strette”,poichè come sempre si è dimostrato “il nuovo che avanza” avanza sempre in una direzione che è nota …tipico del volo degli “uccelli paduli”, mai però che mirino alle chiappe dei” benpensanti” ..hanno una predilezione per le nostre..

    Il brano di cui sopra è una mia traduzione particolare dalla prima “decade” di Tito Livio!

    un caro saluto

    cc

    Ovviamente la Sylvi che è maestra tradurrà diversamente.., non mi stupisco ..morta una lega se ne fa un’altra..!Apertitica , apolitica , pura come l’acqua del PO, alla foce dopo che ha ricevuto l’acqua dell’Isonzo e del Piave..acqua benedetta ..dagli DEI del Furlan e del Veneto !

  13. controcorrente
    controcorrente says:

    X Anita 838

    La ricerca scientifica è partita tanto tempo fa, e conferma sempre gli stessi dati…

    cc

    ps-Vale sempre l’articolo quinto della Costituzione Materiale..salvi imprevisti,che ogni tanto si manifestano..in quel caso tocca agli altri tenersi le chiappe strette..sai ,urlate come Aquile ferite , quando tocca a Voi !

  14. sylvi
    sylvi says:

    L’Isonzo scorrendo
    Mi levigava
    Come un suo sasso….G. Ungaretti

    Si vide il Piave rigonfiar le sponde
    e come i fanti combattevan l’onde.
    Rosso del sangue del nemico altero,
    il Piave comandò: Indietro va, o straniero!A. Mario

    x CC

    Due fiumi “sacri” alla Patria, che non sarebbe la Padania!
    Sono stata alle sorgenti di entrambi; il primo nasce in Slovenia, il secondo a Cima Sappada.
    Anche la foce di entrambi non c’entra proprio niente con le acque del TUO PO.
    Mentre tieni strette le tue chiappe…ripassa la geografia!!!

    Sono sicura di averti risposto come avresti gradito!

    Ps: La Lega? O si squaglia o comanderanno quelli della Liga Veneta. Padania addio!
    E i problemi li risolveranno in altro modo!!!
    Sbagli a ridacchiare!

    Buonanotte
    Sylvi

  15. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Negli US siamo LIBERI di apostrofare il Presidente come ci pare e piace. (almeno fino ad ora)

    Questo e’ il presidente piu’ divisorio che sia mai esistito.

    Perfino il suo ex Pastore Rev. Jeremiah Wright gli e’ andato contro.

    Sa quello che era come suo zio, che ha battezzato le due figlie, del quale era parte della Trinity Church per oltre 20 anni.

    Che poi BHO gli imposto di stare zitto perche’ gli rovinava il suo piano per la presidenza…..

    Il Pastore sbraitava “God damn America” a tutta voce ma dopo tutti quegli anni BHO non lo aveva mai sentito.

    Ha sentito per caso il libro di BHO “Dreams from my Father” letto dallo stesso BHO?

    E’ per radio e TV, si puo’ audio download su Kindle.

    Si informi anche di cosa faceva a scuola, negli ultimi due anni delle superiori, era quasi sempre assente, ed ha continuato anche dopo.
    Parole sue, sul libro.

    E non mi porti paragoni, perche’ paragoni non ce ne sono.

    Anita

  16. Linosse
    Linosse says:

    Caro CC 855
    Come direbbe Tito Livio il movimento 5stelle ,non avendo una ideologia di riferimento particolare ma tante disponibili e tutte bbuone per l’uso, più che interclassista si potrebbe inquadrare come “movimento interchiappista.”
    Alla fine il nuovo che avanza si ripete con monotonia.
    Ocio!
    L.

  17. Shalom: un po' alla volta riusciranno a segare anche il cristianesimo
    Shalom: un po' alla volta riusciranno a segare anche il cristianesimo says:

    http://nena-news.globalist.it/?p=19475

    NABLUS, TOMBA DI GIUSEPPE TORNA AL CONTROLLO DEI RABBINI
    Una corte religiosa ha concesso la custodia legale ed amministrativa del luogo sacro, che si trova in area A, a due rabbini. Gli accordi di Oslo pero’ assegnano questo luogo sacro ai palestinesi.

    MARTA FORTUNATO

    Beit Sahour (Cisgiordania), 18 maggio 2012, Nena News – Rivendicata per anni da israeliani e palestinesi, la tomba di Giuseppe costituisce una delle principali questioni religiose e politiche irrisolte tra Autorità Nazionale Palestinese (Anp) ed esercito israeliano. Questo importante luogo religioso che sorge all’ingresso del campo profughi di Balata, a Nablus, con gli Accordi di Oslo, nel 2000, è stato dichiarato area A, ed è passato sotto il controllo militare e civile dell’Anp. Tuttavia da quel momento migliaia di coloni israeliani provenienti da tutta la Cisgiordania hanno sfidato le autorità palestinesi con l’appoggio e la protezione dell’esercito israeliano ed hanno organizzato decine di incursione notturne al sito religioso al fine di svolgere i loro riti sacri. Ciò ha dato vita ad una disputa irrisolta tra palestinesi ed israeliani.

    E proprio ieri, a decidere è stata una corte rabbinica. Secondo quanto riportato dalla versione on-line del quotidiano israeliano Haaretz, la corte rabbinica di Gerusalemme ha concesso la custodia amministrativa e legale della tomba di Giuseppe a due rabbini responsabili di gestire ed organizzare le visite al luogo sacro. Shlomo Ben Shimon e Mordechai Gross, due rabbini a capo dell’organizzazione Shechem Ehad (Una Nablus), avevano chiesto alla corte di essere riconosciuti come gli unici custodi legali. La richiesta, secondo quanto hanno dichiarato, proveniva da “alcuni ufficiali dell’esercito” che avevano chiesto loro di creare “un’entità legale che fosse responsabile della gestione, l’amministrazione e la supervisione del sito” con lo scopo di aumentare il numero di visitatori. La risposta della corte non si è fatta attendere e ha concesso alle due figure religiose un permesso di 18 mesi per approvare le richieste di visita da parte dei fedeli ebrei.

    Tuttavia l’esercito israeliano non sembra essere d’accordo con la decisione del tribunale rabbinico. “Le visite alla tomba di Giuseppe sono coordinate dall’amministrazione Civile e decise dalla Polizia Israeliana, in coordinamento con le figure rabbiniche, tra cui i rabbini citati, e l’Autorità Palestinese”. Ed un’altra fonte militare, citata da Haaretz, ha riferito che l’esercito israeliano non avrebbe nessuna intenzione di modificare lo status quo della tomba. Se le dichiarazioni di quest’ultima fonte fossero attendibili, significherebbe che la corte ha abusato della propria autorità.

    “Ci sono continui problemi tra israeliani e palestinesi davanti alla tomba di Giuseppe” ha raccontato a Nena News Ibrahim, residente nel campo profughi di Balata – i coloni israeliani arrivano di notte, protetti e scortati dall’esercito israeliano, invadendo le strade della città. Molto spesso si verificano scontri”. La tomba infatti costituisce un vero e proprio luogo di pellegrinaggio per gli ebrei: ogni mese, da mezzanotte alle 4 di mattina più di 20000 israeliani fanno visita al luogo sacro. E spesso vengono effettuati raid notturni senza il coordinamento concesso dall’Autorità Palestinese. Negli ultimi anni ci sono stati più di 36 incursioni di coloni israeliani all’interno della tomba senza che fosse stato concesso loro il permesso.

    “E’ una moschea musulmana” ha dichiarato al quotidiano degli Emirati Arabi Uniti Gulf News Ayman Dwaikat, capo del dipartimento degli affari islamici di Nablus – il sito è stato costruito con un’abside che indica la direzione della Mecca”. Solo nel 1970 un comandante militare israeliano ha visitato la tomba e ha deciso di restaurare il luogo sacro. “Durante il restauro Israele ha aggiunto delle scritte bibliche in arabo, ebraico e inglese sulle pareti e il 10 novembre 1982 le autorità israeliane hanno confiscato il sito e costruito una scuola religiosa” ha continuato.

    Successivamente ai palestinesi è stato proibito l’accesso e dal 1984 i coloni israeliani hanno iniziato a celebrare i propri riti religiosi all’interno della tomba. Per i palestinesi la tomba ospiterebbe le spoglie di un santo palestinese di nome Yousuf Dwaikat, mentre per gli ebrei nel sito riposa il corpo del profeta Giuseppe.

    Dal 2000 la tomba è passata sotto il controllo militare e civile dell’Autorità Palestinese. Tuttavia ogni mese migliaia di coloni invadono il luogo sacro bloccando le strade e la vita quotidiana degli abitanti palestinesi. Nena News

  18. rodolfo
    rodolfo says:

    Dal 2000 la tomba è passata sotto il controllo militare e civile dell’Autorità Palestinese. Tuttavia ogni mese migliaia di coloni invadono il luogo sacro bloccando le strade e la vita quotidiana degli abitanti palestinesi.


    Non capisco…invadono bloccano…
    A Lourdes o a Petralcina pure…invadono? Bloccano?
    Non dovrebbe essere un affare per i Palestinesi….vedersi arrivare tanti fedeli una volta al mese?
    Perche´si vuol vedere solo il negativo?
    R

  19. rodolfo
    rodolfo says:

    Francia, Hollande si taglia lo stipendio
    Con lui anche il premier e i ministri
    Guarda Le 17 donne del governo Ayrault – video
    Emolumenti ridotti per l’esecutivo del presidente socialista. Adottato il principio della riduzione della remunerazione mensile lorda del presidente e del primo ministro: da 21.300 a 14.910 euro, dei ministri da 14.200 a 9.940 euro


    Be´…e´sempre una bella retribuzione … un povero diavolo per quella somma deve lavorare almeno 5 mesi.
    Rodolfo

  20. rodolfo
    rodolfo says:

    Cari proletari….niente allarmismi……con il mio 235 non intendevo dire veramente quello ma:-
    Vediamo un po´ cosa dice la definizione di proletariato :-
    Il proletariato e i proletari (dal latino proletarii o capite censi[1]) costituiscono la classe sociale il cui ruolo, nel sistema di produzione capitalistico, è quello di prestare la propria forza lavoro dietro il compenso del salario. Quindi il proletariatoclasse sociale di operai che hanno come sola ricchezza la prole, cioè i figli.


    .
    I figli come ricchezza? Macche´ vogliamo far ridere i polli…oggi i figli li devi mantenere fino a tarda eta´…e quando hanno finalmente un lavoro….chi si e´visto si e´visto.
    oh…intendiamoci…io pur facendo parte del proletariato…sono dell´idea che una persona deve essere retribuita secondo le proprie capacita´…. quello che non deve succedere sono le esagerazioni….dunque credo che se un uomo e´riuscito attraverso le sue capacita´a diventare ministro della Repubblica Francese …che una retribuzione di 14.000 euro al mese e´corrispondente e proporzionale alla sua carica.
    Io da ragazzo giocavo a calcio…facevo teatro e cantavo…gli amici quando torno al paese….mi dicono …ach Rodolfo se tu avessi continuato a giocare con quel dribbling che avevi…..ahhh….se avessi continuato a cantare….si daccordo …ma io mi sono perso in meandri di avventure….sono di consequenza un fallito ed e´solo colpa mia…le mie emozioni e le mie debolezze l´ hanno fatta da padrone e sono rimasto fregato….dunque perche´ lamentarmi?
    Son felice a vedere mio figlio Rafael guadagnare tanto mentre studia ….tanto quanto io non ho guadagnato mai…ha delle capacita´…e le sfrutta….non e´scemo come sue padre,,,non e´un debole….manda le donne a quel paese…cosa che io non son mai riuscito a fare….forse ha imparato dagli errori del padre….e va bene cosi.
    Io amo il capitalismo all´Americana….sai fare allora SEI…. non sai fare allora non sei….basta!!!!
    Ed io non ho saputo fare…e non mi lamento…il mondo e´sempre stato fatto e sempre lo sara´ da capaci e incapaci….che i capaci debbano essere messi al livello o solo poco piu´degli incapaci …lo trovo ingiusto e frustante…..
    per i capaci s´intende.
    Rodolfo

  21. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo

    Le troppe regole stanno schiacciando il capitalismo Americano.

    L’America o il backbone della Nazione sono le piccole imprese.

    Adesso tra permessi, tasse, regole, controlli, etc……i bambini non possono neanche piu’ vendere la limonata davanti ai loro giardini.
    Le scuole hanno le “bake sales” cioe’ in varie occasioni i genitori portano vassoi di biscotti, cup cakes, torte….fatte in casa, i procedimenti delle vendite vanno o alla scuola o a carita’.

    Queste sono cose tradizionali….stanno abolendo anche questa tradizione, ci vogliono permessi, controlli, etc…..

    Una buona parte dei miei vicini, diversi ora scomparsi, hanno creato industrie dal loro garage, cantine, capannoni…..potevano stampare gioielleria e venderla ai negozi alla dozzina.

    Catamore, la seconda piu’ grande casa di costume jewelry, nata durante la guerra stampando articoli religiosi nel garage di un vicino, ci sino storie cosi’ a milioni.

    Catamore non esiste piu’ fu acquistata da un ditta dell’UK ed ando’ a rotoli in poco tempo, gli importi del materiala dalla Cina certo non furono d’aiuto.

    Cata-more deriva dai cognomi Catanzaro e Amore.

    Le piccole industrie esistenti devono diversificarsi di continuo per esistere, Sylvi ne ha parlato di recente.

    La mia vicina di fronte con un figlio mandano avanti una ditta di “findings”, esistono ancora perche’ si sono diversificati, ridotti, la signora si era ritirata a 70 anni……adesso ne ha 78 e va in fabbrica ogni giorno, per aiutare il figlio a mandare avanti la carretta.

    Le regole, banche, tasse, benefici, etc…..li soffocano.

    Le nuove regole non permetteranno la vendita delle Girl Scouts cookies.

    Stanno togliendo l’incentiva di provare, fallire, ricominciare…..

    Troppo intervento governativo, ed io ho solo toccata la punta dell’iceberg.

    Anita

  22. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    le troppe regole è da parecchio che ci soffocano, perdendo di vista il senso del lavoro che facciamo.

    Noi ins. eravamo già diventati degli scribacchini, quindici anni fa; la stessa cosa era per i medici e soprattutto per i Primari.
    Il mio amico mi diceva spesso, è appena andato in pensione, che -l’unico paziente che ormai vedo se tu.-
    E lo diceva con grande amarezza!
    Così in tutti gli ambiti di lavoro, a nessuno è concessa la responsabilità di quello che fa e i mezzi e gli strumenti per farlo bene.
    Si è mortificata ogni professionalità, si è rimandato tutto “agli ordini che piovono dall’alto”.

    Noi facevamo delle bellissime feste a scuola; materna-elementare -media…dove il più grande accoglieva il più piccolo.
    Le madri facevano a gara con torte pasticcini…i padri chiedevano ferie per venire a fare i pagliacci.
    Organizzavamo mega gite scolastiche anche in Austria, in Yugoslavia, con passaporti collettivi… e le scuole si spopolavano.
    Tutto affidato alla responsabilità e al buon senso di genitori e insegnanti…ma anche alla loro voglia di partecipare.
    Tutto finito!!!…la torta della mamma potrebbe essere sporca…avvelenata…chissà…tutto deve essere incartato e asettico.
    I genitori preferiscono criticare in continuazione l’operato degli insegnanti…gli ins. se ne fregano e non prendono nessuna decisione che non sia uno striminzito programma su fogli fotocopiati.
    I Presidi sfuggono come anguille…i Direttori Regionali sono di nomina politica.
    Così tutto finisce lì…nei partiti!
    Ed è la stessa storia in ogni categoria di lavori…intendo quelli di pubblico servizio che io definirei di pubblico disservizio!!!

    Il disservizio ha infettato anche le attività private.
    Si è fatto di ogni erba un fascio, grandi- piccole-medie imprese tutte nello stesso calderone come doveri verso lo Stato; come diritti….i più furbi e ammanigliati alla politica sopravvivevano a spese di Pantalone, gli altri,… soffocati da regole anche assurde, carte e tasse, tiravano a campare fra evasioni o sacrifici enormi.

    Sicuramente tutto questo è stato anche amplificato dalla cosidetta globalizzazione.
    Il mondo che si muove e comunica senza reti di protezione ha messo in discussione tutte le regole che gli Stati si erano dati dopo la IIGM.
    Bisogna ricominciare da capo, ma nel frattempo le termiti, le sanguisughe e tutte le famiglie dei parassiti hanno risucchiato il legno e il sangue sul quale ci appoggiavamo.

    E’ un grande caos, del quale è difficile immaginare come ne usciremo.
    Non temo per me…penso ai giovani e ai piccoli che dovranno inventarsi un nuovo mondo.
    Però io tengo duro per sorreggersi; credo che tutti noi “vecchi” dobbiamo farlo…perchè non è vero che “sofferto e sacrificato una volta” poi basta!!!…Non è mai finita!

    Mia madre diceva sempre:
    – o morir giovani…o passarle tutte!-

    Ti abbraccio
    Sylvi

  23. Shalom: Fino a quando la comunità di Roma tollerera' gli intolleranti?
    Shalom: Fino a quando la comunità di Roma tollerera' gli intolleranti? says:

    http://frammentivocalimo.blogspot.it/2012/05/giorgio-gomel-fino-quando-la-comunita.html

    Giorgio Gomel :Fino a quando la comunità di Roma tollererà gli intolleranti?

    l 22 marzo si è svolta una cerimonia nella Sinagoga di Lungotevere Cenci per commemorare le vittime dell’orribile attentato alla scuola ebraica di Tolosa. La cerimonia è stata sobria, toccante. Ma, poco prima, è accaduto qualcosa di grave, di cui vorrei riferire ai lettori di HK. Appena qualche mese fa ho subito l’offesa di scritte insultanti e manifesti intimidatori contro di me sui muri della scuola ebraica di Portico d’Ottavia. Vi è stata una condanna di tali atti da parte del Consiglio della CER e del Presidente dell’UCEI. Ma non si è affrontato con serietà il tema dell’intolleranza, di cui questa Comunità è malata.
    Appena entrato in Sinagoga, un individuo – lo stesso che nel giugno 2001 mi aggredì nel corso di una manifestazione dinanzi all’Ambasciata in solidarietà con le vittime di un efferato attentato in una discoteca di Tel Aviv – mi insulta, cerca di cacciarmi, spalleggiato da un altro più giovane, esagitato, sotto gli occhi traumatizzati della gente.
    Alcuni li trattengono, alla fine li portano via. Quando altri intervengono per sedare gli animi, insultano anche questi nello sbigottimento della gente. Poi la cosa si placa. Il Presidente Pacifici viene a dirmi che la cosa gli dispiace. Lo ringrazio e gli dico che forse avrò bisogno di “protezione” all’uscita. Esco poi da solo alla fine della preghiera, in mezzo alla folla. Qualcuno, alle mie spalle, commenta ad alta voce : qui c’è odore di merda. Immagino, riferito agli olezzi che io emetto.
    Che fare? L’ennesima lettera di protesta a Shalom? La solita esortazione al rispetto dell’altro, alla non-violenza ?
    Ditemi voi se tutto ciò è sopportabile, se gli ebrei italiani – come individui, come collettività, come istituzioni rappresentative – possono tollerare ancora tale degrado. Se la Sinagoga e i suoi dintorni sono il territorio posseduto da alcuni e gli “altri” che non si conformano, che hanno opinioni diverse, vanno espulsi.
    Con gente così, non abbiamo bisogno di antisemiti.
             Fino a quando la comunità di Roma tollererà gli intolleranti?
    Giorgio Gomel

  24. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,

    ti ho scritto per oltre mezzora ed alla fine cercavo una parola in Italiano ed ho cliccato in alto a destra, ho perso tutto….

    My bad, sorry.

    Buona notte,
    Anita

  25. Linosse
    Linosse says:

    La confusione economica è grande sotto il cielo.

    Caro CC vorrei che rispondessi a questo:

    Che cos’è CC lo spread.
    Forse un nemico di famiglie,
    un autentico farabutt
    che prima ti entra in casa
    quatt quatt ,ti s’infila dappertutt
    e poi ti ritrovi poverett?
    Son preoccupat
    perchè sai CC lo spread
    quando meno te l’aspett
    ti s’infila dappertutt
    e financo dentro al lett.
    In attesa,un saluto
    L.

  26. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Davvero, adesso mettono bombe anche presso una scuola!
    Ma questi figli di, non hanno anche loro dei figli che vanno a scuola?
    Di kekkazzo di gente si tratta?

    C.G.

  27. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,

    ti ho rinviata la Gioconda…dritta.

    Forse e’ stato una mano dal cielo che ha fatto sparire il mio post di ieri sera, sarebbero nate troppe polemiche ed anche domande sulle quali non ho risposta.

    Spesso bisogna misurare e ponderare le parole….credo che tu mi capisca.

    E’ un vero peccato che con regole assurde stiano distruggendo tutto cio’ che era bello e spontaneo, che faceva avvicinare le persone invece dei robot che stiamo diventando.

    Noi abbiamo un ribelle, durante i mesi estivi avra’ raduni in stadi immensi, gia’ presi in affitto.

    Il primo sara’ in uno stadio con la capacita’ di 50’000 persone, gia’ con 44’000 adesioni….ci sara’ di tutto, le limonate, i biscotti, le torte , pasticcini e abbracci, tutto cio’ che e’ diventato tabu’.
    Si chiama: “National Lemonade stand”

    -National Lemonade stands and bake sales and hug-a-thons-

    Piu’ avanti ci sara’ un’altro evento, un raduno dei “Tea Parties” con adesioni gia’ quasi al colmo e….con migliaia di Europei.

    Siamo stufi di questo insidioso Government take over, ci stanno soffocando in ogni aspetto della nostra vita, grazie ai mandati di Obama & Co.

    Ti abbraccio,
    Anita

  28. Antonio Goglia
    Antonio Goglia says:

    Antonio Goglia

    Oggetto: relazione circa la telefonata dell’ americano del 5/7/1983- conclusioni circa l’identità dello stesso americano o del suo mandante.

    Gentile Dottor Nicotri,

    quando Emanuela fu rapita avevo quattordici anni, ricordo l’estate afosa e l’ansia per la sorte di questa giovinetta che, ogni sera, speravamo fosse restituita ai suoi genitori.

    Vengo subito al dunque e sarò molto breve, mi chiamo Antonio Goglia e sono nato il 31/8/1969, mi sono laureato in Scienze Politiche, ho avuto l’onore di servire nell’Arma dei Carabinieri ed attualmente sono un impiegato del Comune di Napoli.

    La vicenda in parola mi ha sempre appassionato ed addolorato, non ho mai perso una puntata di un programma televisivo dove si discutessero sviluppi della vicenda ed adesso che credo di aver capito tutto mi sembrano tutte grosse sciocchezze.

    Tutte, tranne la sostanziale solidarietà massonica del clero romano.

    Non l’annoierò oltre:alcuni anni fa la trasmissione “Chi l’ha visto” fece risentire la prima telefonata dell’americano e chiese la collaborazione dei telespettatori per la decifrazione del senso di alcuni numeri che l’americano si lasciò sfuggire.

    1) Secondo la mia tesi quei numeri corrispondono a quelli del treno che all’epoca da Roma Termini proseguiva per Livorno e Pisa (linea adriatica) fermandosi anche alla stazione di Roma San Pietro (pressi di salita Monte del Gallo) e svolgendo, quindi un servizio di proto- metropolitana comodo ed utile.

    2) l’opinione pubblica e gli inquirenti decisero di chiamare americano l’uomo al telefono proprio perché si esprimeva con accento appunto sassone e parlava ad altri nord americani, probabilmente. L’opinione pubblica fu inoltre quasi completamente concorde nel ritenere che l’uomo al telefono fosse non solo americano, ma anche un sacerdote, un prelato, un religioso vicino agli ambienti vaticani.

    3) Si, ma chi sono i sacerdoti americani a Roma? Beh, nella capitale ha sede l’American Church of Rome, espressione dei Padri Paolisti (U.S. Episcopal Priests) che ha sede nella Basilica di Santa Susanna a Termini nei pressi dell’omonima stazione collegata a quella di S. Pietro proprio da un treno, successivamente detto Frecciabianca, contrassegnato dal numero 9768, quello citato dal telefonista americano nella telefonata del 5/7/1983.

  29. Anita
    Anita says:

    x Antonio Goglia

    Gentile Sig. Goglia,

    scusi se mi intrometto, lei scrive di un accento sassone, da quel che so e’ un accento dialettale Germanico della Sassonia.

    Mentre Anglo-Sassone si riferisce ad “Anglo-Saxon” o Old English, non usato negli US da chissa’ quando.

    Posso sempre essere corretta…..

    Grazie,
    Anita

    PS:
    Sono cittadina Americana da oltre mezzo secolo.

  30. sylvi
    sylvi says:

    Il Baden- Wurtemberg non sta in America e nemmeno in Cina.
    Sta in Germania e ha per capitale Stoccarda.
    Zona ricca, che ha salari operai del 30% maggiori che in Italia, uno sviluppo industriale, soprattutto tecnologico, che può competere solo con gli US.
    Il sindacato IgM e la corrispondente Confindustria hanno firmato, senza scioperi, un contratto che allieterà gli operai svevi: + 4.3%.
    Ben superiore all’inflazione!
    Inoltre hanno migliorato le condizioni di precari e apprendisti.
    E questo contratto farà da pesce pilota a tutta la Germania!
    Più produzione, più soldi, più gira l’economia.
    Gli svevi non producono magliette e calzini, perciò la Cina ha poco da copiare!
    E noi italiani??? per non parlare degli altri, inglesi e francesi compresi, sembriamo il ricco Epulone e Lazzaro della Parabola di Gesù. Epulone che gozzoviglia e Lazzaro accovacciato sotto il tavolo che aspetta gli avanzi!

    Dobbiamo aspettare che entrambi muoiano per andare il primo all’Inferno e il secondo in Paradiso dove può vendicarsi negando al ricco fra le fiamme una goccia d’acqua?
    Ma oggi che è domenica, un cristiano non può approvare una tale vendetta nell’Aldilà; Lazzaro deve dare l’acqua al ricco Epulone, magari pensando che se lui, invece di stare accovacciato aspettando le briciole che cadevano dalla tavola imbandita, fosse andato in cucina a lavare i piatti si sarebbe legittimamente guadagnato il suo cibo!

    Amen
    Sylvi

  31. rodolfo
    rodolfo says:

    Euro o non Euro….cara Sylvi….girala come vuoi sempre cucuzza e´.
    Son sempre 20 anni la differenza tra la Germania e l´Italia che non recupera …anzi.
    Su questa cosa bisogna metterci una pietra sopra 20 ANNI.
    Pensa solo in quali condizioni hanno trovato la Germania dell´est…
    che ora nonostante qualche difficolta´ se la passano meglio che nel nostro sud Italia. Non so se bisogna rassegnarsi a questa situazione….so che a noi manca qualcosa…..e quella e´la mentalita´ del tedesco….
    un caro saluto
    Rodolfo

  32. rodolfo
    rodolfo says:

    Mentre la rabbia dei Greci verso la cancelliera Merkel e la germania assume toni fuori dal comune….
    Rodolfo

  33. sylvi
    sylvi says:

    Già…e nel frattempo i greci si perderanno quel 15/20% di tedeschi che andavano in vacanza in Grecia.
    I tedeschi andranno ad ingrassare Croazia soprattutto, Italia e Spagna.
    Conosco tedeschi e danesi, frequentatori delle coste yugoslave, che si sono fermati a Grado al tempo della guerra.
    Non sono più tornati in Croazia, sono diventati assidui frequentatori di Grado…da ventanni!
    Mors tua vita mea!
    I greci si stanno martellando…i gingilli!

    Ps: Sono stata a giocare con mio nipote.
    Ho pensato a te. Spero che il tuo piccolino cresca bene!

    ciao
    Sylvi

  34. rodolfo
    rodolfo says:

    Cara Sylvi
    Il piccolino oramai son mesi che non lo vedo…si sono trasferiti a Berlino inseme alla mamma..che ha li ancora i genitori. E´una storia ormai finita.
    Ma ti ringrazio di cuore per il pensiero. Non e´di tutti
    Ariciao
    Rodolfo

  35. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Non fare il pirla!
    C’è sempre qualcuno pronto a aiutare. Anche il Cerutti, per quel che può.
    Fatti dare da Anita oppure da Pino la mia mail e mettiti SUBITO in contatto con me. Non siamo poi tanto distanti e se hai voglia e te la senti ti ospito a casa mia finchè non passa ‘a nuttata!

    C.G.

  36. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI

    Pubblico lo stesso argomento come fosse la nuova puntata, in modo da farlo durare e nel contempo evitare che per inviare un commento ci si debba sorbire un download di quasi 900 post.
    Un saluto.
    pino nicotri

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