Non c’è bisogno di Spatuzza. E neppure di aspettare Godot. In un Paese civile per cacciare Berlusconi basta e avanza il tentativo nel suo primo governo di far diventare ministro della Giustizia il suo avvocato personale usato per corrompere magistrati: Cesare Previti. Che la Cassazione ha condannato in via definitiva scrivendo chiaro e tondo che la sentenza scippa Mondadori l’ha comprata in combutta con Berlusconi. Caso Boffo: Feltri ammette che avevo ragione io. Il grande “No Berlusconi Day”: opera della e-generation e del popolo del web che già a novembre dell’anno scorso ho definito come inevitabili e sottovalutati scavatori della fossa per il Cavaliere e il suo impero mediatico

“L’enorme afflusso di gente alla manifestazione per la libertà di informazione dimostra che urge una manifestazione nazionale contro il governo Berlusconi e il suo capo. Che politicamente, oltre che moralmente, somiglia ormai a un cadavere”. E’ il titolo della puntata del 3 ottobre (  http://www.pinonicotri.it/?p=1413 ), scritta al ritorno dalla grande manifestazione di Roma contro i continui attacchi al giornalismo e quindi alla libertà di stampa e alla qualità della democrazia.  Siamo stati i primi a far notare che una manifestazione nazionale contro Berlusconi e il suo governo, andata finalmente in porto il 5 dicembre, era ormai inderogabile. Piano piano se ne sono resi conto anche tutti coloro che l’hanno miracolosamente messa in piedi, organizzata materialmente e portata a buon fine, vale a dire gli altri grilli parlanti “fuori gioco” come me, ossia l’anonimo popolo del web, dei blog, dei social network  e di Facebook, la e-generation che non ha accesso alla tv e alla grande stampa e non conta nulla nei partiti. Salvo essere da questi corteggiati come portaborracce, esattamente come a suo tempo sono stati corteggiati il movimento studentesco, gli extraparlamentari, il movimento femminista, ecc., prima di essere presi a bastonate perché irriducibili al mercato della vacche che dài oggi e dài domani ha portato il parlamento e l’Italia intera nella morta gora nella quale galleggiamo annaspando sempre di più. Il ruolo di questa e-generation come scavatori della fossa per Fininvest-Mediaset e Berlusconi lo avevo già previsto e scritto in una puntata del blog nel novembre dell’anno scorso, come ho voluto ricordare nel Post Scriptum numero 2 in fondo a questa puntata.

Come è noto, Berlusconi in 15 anni si è fatto confezionare 18 leggi su misura per proteggere i propri interessi, non sempre trasparenti, e proteggere se stesso dalla giustizia, e ora tenta disperatamente con la 19esima: sepolto il lodo Alfano ci riprova con il “processo breve” oppure con la non processabilità del capo del governo finché è in carica oppure con qualche altra trovata dei suoi servitori in livrea doppia, di ministro della Repubblica italiana, che in tale veste è tenuto a fare gli interessi dell’Italia intera, e di avvocato del Signore d’Arcore, veste nella quale  in cambio di grasse parcelle si acconciano alle invenzioni di leggi e ai tentativi di altre leggi sempre più indecorosi in nome degli interessi privati del loro straricco cliente spacciati impudicamente per interesse generale. Mi chiedo se il cosiddetto ministro della Giustizia Angelino Alfano si faccia la barba ogni mattina, e se quando si rade si guarda allo specchio.

Alfano dovrebbe magari arrossire per essere stato voluto alla Giustizia dalla stessa persona che a suo tempo ci voleva Previti. Il siciliano Alfano è certo in grado ci capire che nelle persone oneste questo suo essere un successore di Previti può sucitare se non quale sospetto almeno qualche comprensibile disagio. Ad esempio, chiedendosi se per caso  Alfano abbia o abbia avuto un qualche lato o un qualche ruolo per così dire previtiano. Come che sia, il signor ministro dovrebbe vergognarsi per avere rivendicato “la logica aziendale” nella conduzione del proprio dicastero, rivendicazione con la quale ha voluto ribattere a chi lo accusava di logica aziendale intendendo la logica di difendere a tutti i costi dal nornale corso della giustizia le aziende di Berlusconi inventando altre leggi “ad Berlusconem”. Alfano infatti dovrebbe sapere che in Italia le aziende non campano senza succhiare soldi allo Stato, i “grandi” imprenditori sanno fare gli imprenditori solo facendosi regalare danaro, suolo pubblico e facilitazioni varie per le loro aziende, pronti a minacciare chiusura di impianti, come fa la Fiat e ventila la signora Emma Marcegaglia, se lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni e quant’altro – magari la Comunità Europea – non continuano le regalie e le sovvenzioni a fondo perduto. Non parliamo poi delle aziende bancarie, somiglianti spesso a grassatori. Che anche la Giustizia venga condotta con una tale “logica aziendale”, e che per giunta il suo ministro lo rivendichi, fa solo venire i brividi. Non vorremmo che anche l'”azienda” gestita dal ministro Alfano dovesse ritirare dal mercato – come deve fare ingloriosamente la Fiat – ben 500 mila auto perché l’asse del volante si può rompere…. Poiché la Giustizia non produce auto ma – come dice lo stesso nome – giustizia, penale e civile tramite le relative sentenze, 500 mila sentenze taroccate nel volante in malora sarebbero una tragedia nazionale. Caro Alfano, prenda appunti: e prima di parlare si accerti che il cervello sia inserito.

Dei ministri come Mara Carfagna preferisco invece non chiedermi niente, onde evitare di scendere a livelli da angiporto. Il governo Berlusconi ha inventato anche i ministri peto, di rarefatta inconsistenza a mo’ di flatulenze. Talmente rarefatta che per tentare di uscire dal nulla si inventano le solite crociate contro la prostituzione, vecchio e sporco trucco per accattivarsi i benpensanti, o meglio le loro mogli visto che i clienti più redditizi delle escort e affini – in altre parole i puttanieri più incalliti – sono da che mondo e mondo proprio i benpensanti, i moralisti e gli untori di varia natura, da palazzo Grazioli in giù. Poi ci sono i ministri che pur di guadagnarsi un po’ di mercato “politico” e di attenzione oltre il perimetro delle proprie mutande vendono al Vaticano il potere di nomina di decine di migliaia di insegnanti della scuola pubblica della Repubblica italiana.

Ma non divaghiamo. Dicevo di Berlusconi. E del cosiddetto ministro della Giustizia Diavolino, pardon, Angelino Alfano. Non seguo le cronache del processo che vede le narrazioni di Gaspare Spatuzza, condannato all’ergastolo per mafia e omicidi vari (mi pare siano una 40ina). Non le seguo per due motivi. Il primo è che si tratta di cose note da anni in ambienti neppure tanto ristretti se erano note anche a me. Mi risulta, peraltro, si dica da tempo che ci sia anche di peggio, vale a dire non solo racconti. Come si desume per esempio da quanto ha detto “fuori onda” Gianfranco Fini, che, scafato uomo di mondo e di palazzo com’è, non può certo avere detto ciò che ha detto spinto solo da quanto riferiscono i giornali dei racconti di Spatuzza.

Il secondo motivo è che _ volendo – per cacciare Berlusconi non c’è affatto bisogno di aspettare Godot, Spatuzza o altre scandalose storie documentate,  come per esempio la corruzione dell’avvocato Mills perché mestolasse nel torbido onde far risultare candori inesistenti. Se non avessimo una sinistra cialtrona e molto compromessa, per cacciare Berlusconi – volendo farlo – basterebbe una sola cosa, storicamente certa, documentata, confermata in modo ormai inappellabile e non affidata solo alle “chiacchiere” e alle “menzogne” di uno o mille Spatuzza. Una cosa, oltretutto, avvenuta ben 14-15 anni fa e assolutamente inconfutabile: il tentativo di Berlusconi di assegnare la poltrona di ministro della Giustizia al suo disonesto avvocato di fiducia, disonesto in quanto corruttore di magistrati per comprare sentenze disoneste ma utili ad allargare l’impero del suo unico datore di lavoro, vale a dire Sua Emittenza diventato addirittura capo del governo.

Corruttore, si badi bene, non per iniziativa propria e all’insaputa del suo datore di lavoro, Berlusconi Silvio, ma per mandato di questi e in concorso con lui. Come ha scritto a chiare lettere la sentenza della Corte di Cassazione del luglio 2007 di conferma della nota condanna di Previti per avere corrotto un magistrato al fine di dirottare disonestamente nelle mani di Berlusconi la casa editrice Mondadori. Sentenza di terzo grado e quindi inappellabile, passata in giudicato. Se i leccapiedi di Berlusconi sbraitano sempre (beninteso: solo quando tocca al loro capo e ai suoi sodali, certo non quando capita ai poveri disgraziati o a gente di sinistra, ché allora vale subito la presunzione anzi la certezze della colpevolezza) che fino alla sentenza di terzo grado deve valere, giustamente, la presunzione di innocenza, ebbene di fronte alla sentenza di terzo grado dovrebbero, per coerenza, concludere che se è di condanna, come in questo caso, allora non si può più parlare di presunzione di innocenza, ma di  certezza della colpevolezza.

Leggiamo cosa c’è scritto nella sentenza della Cassazione, datata, ripeto, luglio  2007: “A norma del 110, 319 ter e 321 del codice penale perché Berlusconi Silvio, Previti Cesare, Acampora Giovanni, Pacifico Attilio in concorso tra loro…. promettevano e versavano somme di denaro a Metta Vittorio, magistrato della Corte di Appello di Roma, affinché questi violasse i propri doveri di imparzialità…. allo scopo di favorire la famiglia Mondadori/Formenton – e in conseguenza Silvio Berlusconi – nel giudizio che la vedeva opposta dinanzi alla Corte di Appello civile di Roma alla Cir dell’ing. Carlo De Benedetti”. Da notare che Berlusconi non venne condannato, come invece capitò agli altri suoi coimputati – solo per intervenuta prescrizione, perché colpevole del reato di corruzione semplice e non del reato di quella aggravata, reato quest’ultimo entrato in vigore poco dopo il mercato delle vacche tra Previti e Metta. Mercato che permise a Sua Emiitenza di derubare De Benedetti, e quindi Carlo Caracciolo ed Eugenio Scalfari, della casa editrice Mondadori ed annesse testate giornalistiche quali Panorama e le varie altre.

Una delle conseguenze di quella porcheria è che a capo dell’impero editoriale Mondadori, con annessi e connessi, siede abusivamente una figlia di Berlusconi. Un altra conseguenza di quell’atto delinquenziale è che da allora ad oggi il Chiavaliere ha potuto disporre di vari giornali proni ai suoi piedi e perciò pronti a sostenerlo nelle sue magagne e campagne, anche attaccando furiosamente i magistrati “comunisti” e le “toghe rosse”. Non a caso la direzione del settimanale Panorama è andata a individui come Giuliano Ferrara, che di Berlusconi è stato anche un ministro più grasso che grande, e come Carlo Rossella, colui che ha avvalorato su Panorama la bufala del”uranio del Niger per le atomiche di Saddam” pur di permettere l’invasione dell’Iraq, cara a George Bush figlio e quindi necessariamente ingoiata da Berlusconi in quanto difficilmente inattaccabile da “pressioni” Usa e annessa Cia grazie quanto meno alle imprese corruttorie giudiziarie e stili di vita sessuale venute comunque a galla.

Anziché mitridatizzare l’opinione pubblica con la ormai ventennale narrazione infinita e la conta minuziosa dei reati consumati e/o addebitati a Berlusconi, con il risultato di stordirla e assuefarla, e magari anche di indispettirla, con quello che resta un oceano di chiacchiere prive di efficacia politica, la sinistra avrebbe dovuto limitarsi a puntare i piedi sul tentativo di Berlusconi di mettere la faina Previti nel pollaio della Giustizia. Furbata surrettizia e disonesta che in qualunque altro Paese civile, specie se Europeo o comunque occidentale, avrebbe stroncato sul nascere la carriera politica di chi l’avesse tentata. Con una aggravante: Berlusconi non riuscì a truffare gli italiani tutti con Previti alla Giustizia, ma riuscì comunque a farlo nominare addirittura ministro della Difesa. Dicastero di non secondaria importanza, che oltretutto ha le mani in pasta con i servizi segreti visto che vi fa capo il Sismi, che è per l’appunto il servizio segreto militare. La nomina di Previti è una delle varie onte che i nostri militari, e quindi la nostra dignità e il nostro onore nazionali, hanno dovuto subire.

E a proposito di servizi segreti: come forse ricorderete, dopo l’improvviso viaggio di Berlusconi dal suo amico Putin in Russia scrissi che m’era arrivata voce che il Chiavaliere fosse partito, accampando un torcicollo e lasciando in asso perfino il re e la regina di Giordania in visita di Stato a Roma, per farsi dare documenti del Kgb, come si chiamavano in sigla i servizi segreti di Mosca quando esisteva l’Unione Sovietica, utili a “dialogare” proficuamente con il nostro presidente della Repubblica. Giorgio Napolitano è stato infatti un dirigente di spicco del Partito comunista italiano, che con Mosca ha sempre avuto rapporti robusti e gagliardi, ed è stato indicato da un vecchio rapporto della questura di Napoli come un dirigente di “apparati clandestini dei comunisti”.

Dopo il recente viaggio di Berlusconi in un altro Paese dell’ex Unione sovietica, vale a dire nella Bielorussia del poco democratico Alexander Lukashenko, leggo su Il Giornale, proprietà formalmente del fratello di Silvio, ma sempre più chiaramente nella manica e al servizio di quest’ultimo, che Lukashenko ha regalato al nostro primo ministro “alcun dossier del Kgb”. Pare riguardino – pensa un po’! – dirigenti comunisti del tempo che fu. Se ho capito bene, riguardano il trattamento dei pochi sopravvissuti della massa di alpini – e gli altri militari? – mandati al massacro in Unione Sovietica con la demenziale invasione della seconda guerra mondiale. Articolo a firma di Renato Farina, portato in parlamento da Berlusconi dopo essere stato cacciato dalla professione dall’Ordine dei giornalisti per amicizie per così dire eccessive nel nostro servizio segreto militare.

Naturalmente Farina – che mi ha querelato (pretende la modica cifra di 100 mila euro) per non ho capito bene cosa riguardante una puntata del mio defunto blog a L’espresso, nonostante io abbia sempre difeso il suo diritto costituzionale a scrivere sui giornali anche dopo l’espulsione dalla professione – protesta la sua innocenza, come del resto fanno un po’ tutti, da Previti a Dell’Utri, da Cosentino e famiglia Mastella allo stesso Berlusconi. Motivo per cui è però sorprendente, illogico e molto imbarazzante che chi definisce sempre innocenti tutti i condannati della propria parrocchia e inattendibili tutte le pronunce della magistratura e degli ordini professionali a loro carico poi invece definisca subito colpevoli, senza neppure l’ombra di uno straccio di processo, anzi senza neppure un decimo di avviso di garanzia, i “comunisti”. Dove sono la logica e l’attendibilità di un tale comportamento? Onestà o faziosità? Informazione o propaganda? Va bene che il nostro sport nazionale preferito è l’uso dei due pesi e due misure, ma un po’ più di decenza non guasterebbe.

L’altra nota comica è che i vari gagliardi difensori a oltranza della legalità berlusconista irridono alle prove documentali, come le foto e le registrazioni di conversazioni esibite per esempio dalle D’Addario, però poi raccattano qualunque chiacchiera malevola contro “i comunisti”, o contro gli extracomunitari, e la spacciano come Verità. E con quale sussiego ammanniscono il proprio prodotto “giornalistico” con le annesse “verità” e spiegano le loro acrobazie i vari Feltri, Minzolini, Belpietro e compagnia cantante…
Ah, povera Italia….

P. S. 1) – Vittorio Feltri ha dunque ammesso che avevo ragione io. Peccato lo ammetta solo ora, a danno fatto. O meglio: a messaggio ben recapitato ai reali destinatari e debitamente recepito… Dalla Perdonanza alla Mignottanza. Appunto.

2) – Ecco cosa ho scritto già nel novembre dell’anno scorso, nella puntata http://www.pinonicotri.it/?paged=22 , riguardo giovani di oggi, i giovani della e-generation, e il loro inevitabile scavare la fossa alla Fininvest e a Berlusconi. Era il periodo delle proteste studentesche contro la “riforma” Gelmini. Ho avuto fiuto: la grande manifestazione di oggi contro Berlsusconi capo del governo è stata infatti organizzata proprio dalla e-generation di cui parlavo. Aggiunto questo commenti come post scriptum nel testo della puntata attuale.
————————————
Ma questa “onda” lunga contro la “riforma” Gelmini annuncia un nuovo ’68? Premetto che questa cosiddetta riforma qualcosa di buono ce l’ha, o meglio l’avrebbe se non fosse di fatto solo una legge di taglio di spesa, per esempio trovo buona la reintroduzione della materia chiamata Educazione civica. Ma senza fondi per preparare, assumere e qualificare i relativi insegnanti, la nuova materia non sarà neppure da lontano una materia utile a insegnare ai giovani l’educazione civica, bene quanto mai prezioso e necessario, bensì un’altra ora di ricreazione. Come era già ai tempi in cui andavo al liceo io, ahimè long time ago. Ciò premesso, credo che questa nuova ondata di proteste giovanili abbia comunque un dato nuovo e interessante. Non credo affatto che siano “strumentalizzati” dalla sinistra, come ripete chi è uso strumentalizzare tutto e tutti – ministri e ministre comprese – e all’uopo farsi strumentalizzare se gli fa tornaconto. Magari la sinistra avesse la capacità di “strumentalizzare” così tanta gente e in particolare così tanti giovani…
Credo invece che questo exploit di proteste, sbagliate o giuste che siano per quanto riguarda l’obiettivo dichiarato, vale a dire la miopia della occhialuta Gelmini, sia la dichiarazione pubblica, forte e chiara, delle nuove generazioni che si sono rotte i coglioni di fare da spettatori televisivi, da oggetti per le griffe e le mode più sceme e da acquirenti di beni di consumo.
Questa generazione di giovani e giovanissimi NON ha la mentalità da TV, così come la generazione della tv NON ha la mentalità da cinema, con buona pace dei Uòlter che sono rimasti indietro, fermi all’era dei film, rispetto la realtà, che era diventata l’era della tv. Questa è la generazione del computer, o meglio: di Internet. Il computer senza Internet è infatti solo una macchina per scrivere più moderna e/o una calcolatrice. Con Internet il computer è invece tutt’altra cosa. Che cosa? La fuga dalla sedentarietà e dalla socialità formato televisivo o bar sotto casa, formato famiglia non numerosa e per giunta spesso in crisi, visto anche che la socialità fatta di persone in carne e ossa è scomparsa perché sono scomparsi i luoghi fisici della socializzazione. E’ la fuga dai quartieri dormitori, ma anche dalla gabbia d’oro dei quartieri alti.
Insomma, a me sembra che questi giovani abbiano rotto le catene della socialità imposta dall’alto, scandita dalla tv o dalla scuola sempre meno qualificata, scandita dal provincialismo e dal localismo, “padano” o no, fatto del proprio metro quadro dove si vive. Rotte quelle catene, si sono inventati nuovi tipi di socialità incontrollabile. Alla faccia della miseria e dei fallimenti di noi genitori, ‘68ttini compresi, della scuola, della parrocchia, del quartiere, del tifo calcistico, ecc., la socialità di questi giovani è la socialità via Internet, via facebook, via e-mail, via sms, via Google, via Skype, via chat, via youtube, via webcam, via web tv. Noi adulti quando spegniamo il computer ci ritroviamo soli: senza l’altra metà del cielo, quale che esso sia, e cioè senza odori altrui, senza sguardi altrui, senza sospiri altrui, senza sorrisi altrui, senza l’emozione di calligrafie tanto attese… Insomma, diciamocela tutta: senza calore umano, cioè senza vita. Che non sia quella “virtuale”.
Noi adulti con Internet al massimo ci ingozziamo di porno e di e-mail, se va bene anche di ricerche e approfondimenti di argomenti – i più disparati – tramite i motori di ricerca, che permettono di accumulare in una giornata quello che fino a pochi anni fa richiedeva mesi di ricerche, non di rado in biblioteche sparse nel vasto mondo. I giovani dell’”onda” contro la Gelmini invece con questi strumenti “post” moderni si stanno costruendo una socialità vera, la propria modernità, anzi la propria attualità. Ma il dato più importante, ai fini della politica e della “rottura” non solo generazionale, è che usare più Internet anziché farsi usare dalla TV e/o dalla play station significa essere fuori dalla propaganda, dalla pubblicità e dagli interessi che hanno creato l’era berluscona, vale a dire non solo la fortuna e il potere di Berlusconi, ma anche la subalternità della sinistra al mezzo televisivo e, di conseguenza, a Berlusconi, al suo sistema di potere e alla mentalità berluscona. La subcultura ormai NON è solo quella dei berluschini, ma anche quella dei uòlterini: sono infatti tutti espressione di un passato che sta passando, e anzi per molti versi è già passato e c’è il rischio che ce lo spazzino via del tutto da una parte la mega crisi finanziaria e dall’altra la mega concorrenza di un miliardo e mezzo di cinesi e un miliardo di indiani, più gli altri a seguire.
Da notare che l’uscita in massa o almeno la forte riduzione della dipendenza dei giovani dal circuito televisivo significa anche picconare gli interessi economici e la base del potere politico di Berlusconi Silvio. Stare sulla web tv significa NON stare su Mediaset e neppure sulla Rai, satellite o non satellite, digitale terrestre o non digitale terrestre. Il che significa NON solo evitare di bere le loro porcherie e relativi modelli di vita, ma anche diminuirne l’audience, e quindi il budget, la capacità di dare “consigli per gli acquisti”. Alla lunga, Mediaset – cioè Sua Emittenza il pluri capo di governo Berlusconi – rischia di diventare una cosa come le altre, non più la pompa di benzina che ha alimentato il panzer berluscone.

225 commenti
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  1. Altro che la merdosa retorico militare! E i kosovari ammazzati pure loro dal nostro uranio impoverito? Quelli se la pigliano nel culo
    Altro che la merdosa retorico militare! E i kosovari ammazzati pure loro dal nostro uranio impoverito? Quelli se la pigliano nel culo says:

    CAGLIARI – Il tribunale di Roma ha condannato il ministero della Difesa ad un risarcimento di 1,4 milioni ai familiari di un militare sardo morto alcuni anni fa per presunta contaminazione da uranio impoverito.

    La notizia è stata resa nota dal sito http://www.vittimeuranio.com, secondo cui – stando ad un bilancio del gruppo operativo interforze della Sanità Militare – in Italia sarebbero 250 i morti e 1991 i malati per possibile contaminazione da uranio.

    La sentenza di Roma giunge a meno di un anno di distanza da un’altra condanna simile inflitta alla Difesa dal tribunale civile di Firenze: il caso riguardava un paracadutista reduce dalla missione Ibis in Somalia, risarcito con 545 mila euro e deceduto un mese dopo.

    Secondo il sito, inoltre, proprio in questi giorni sarebbe morto un altro militare, sempre per la contaminazione da uranio. Si tratterebbe di un sottufficiale dell’Esercito della provincia di Cagliari, che ha prestato servizio nel poligono di Teulada. “Mio padre – racconta la figlia – ha sofferto per una mielodisplasia linfatica degenerata in seguito, nonostante lunghe cure, in leucemia mieloide acuta, causa tre mesi fa del suo decesso”

  2. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Ber,
    ma sei proprio sicuro che serva l’aereo? Il treno mi sembra comodissimo e poi a Milano vengo a prenderti io. Comunque gli aeroporti più vicini sono Malpensa, Linate o, al peggio,. Bergamo che è un po’ più lontano. Un caro saluto U.

  3. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente

    WOW, “l’attentissima Anita”, non glielo dire a Uroburo, lui dice che sono smemorata…

    Senza scherzi, ringrazio il cielo di avere una memoria di ferro, mio marito era sempre in meraviglie, anche in casa posso trovare tutto a occhi chiusi e la mia casa e’ piena come un uovo.

    Fin che dura……………. ;-)

    Ciao, Anita

  4. AZ Cecina LI
    AZ Cecina LI says:

    Questa sera ho guardato la trasmissione Report di Rai3, un’inchiesta sulla sanità privata, Lazio, Lombardia, Romagna, Puglia, Ciarrapico, Angelucci, Tarantini (quello delle escort) e Tedesco dimesso da Vendola perché indagato in puglia e mandato in senato dal PD.
    Una sequenza di un’ora di abusi, prepotenze, conflitti di interesse e di ruberie varie, alla fine della trasmissione avevo il mal di stomaco, ma per quel mal di stomaco ho inviato una e mail di ringraziamento alla redazione. Quando le varie brutture ti arrivano a piccole dosi rischi l’assuefazione, quando però come ieri sera te ne scaricano sulla coscienza un tir tutto in una volta, allora sei costretto a prendere atto che vivi in una società marcia, ma talmente marcia che sei costretto a domandarti “ma io nel mio piccolo posso fare qualcosa per togliere un po’ di marciume?”
    Fortunatamente la trasmissione si è conclusa con un servizio sugli impiantatori abusivi di verde pubblico, Rincuora un poco vedere che in questo disgraziato paese ci sono ancora persone che si preoccupano di abbellire spazi della collettività, non farà passare il mal di stomaco di cui sopra ma almeno attenua un po’ il bruciore, come un Alkaselzer dopo una impepata di cozze.

    Buona notte
    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  5. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x AZ

    Ma l’ottimo e abbondante Berlusconi vedrai che tirerà fuori dai guai anche quei delinquenti grassatori della salute pubblica e del dolore dei malti. Il marciume dello Strapaese s’è fatto governo, altro che balle. Mi viene in mente un titolo del primissimo L’Espresso: “Capitale corrotta, Paese infetto”. E’ passata una vita, ma siamo allo stesso punto. Anzi peggio: “Capitale corrotta e sbracata, Paese sbracato e marcio”. Per fortuna esiste anche il Paese che non si ingozza di merda berluscona e che inizia a protestare sempre meno timidamente. Sarà comunque dura: le cose sono arrivate a un punto pericoloso. Sento nell’aria odore da ’69 finito in piazza Fontana. Uno scontro, duro e prolungato, mi pare inevitabile. La sinistra (?) farebbe bene a riflettere su quanto sta accadendo in Grecia da almeno un anno e da quanto è accaduto a Parigi non molto tempo fa.
    ‘Notte.
    pino

  6. ber
    ber says:

    Caro Uro,
    per andare in Inghilterra ci serve l’aereo,…forse Bergamo e’ quello servito da Rainair.
    Ciao,Ber

  7. ber
    ber says:

    x Antonio,
    come diceva giustamente Pino,il malgoverno dura da quaranta anni,…tutti sono impelagati e quindi ” nessuno puo’ denunciare nessuno”.

    Come risolvere il problema?

    Io,…da buon utopista creerei amministrazioni virtuali,…amministratori che pagano fatture serie e controllate da revisori di conti di provata onesta’,…a gente o societa’ che non si “conosce personalmente”,…via internet,…e che quindi non si puo’ mettere d’accordo sulle tangenti.

    Il popolo della rete si sta formando adesso,che si dia uno statuto e una strttura,…si possono anche votare:
    I candidati,con curriculum vitae comprovanti la professione e la
    passata esperienza sul campo specifico,…”si candideranno e il
    “popolo della rete” votera'”.
    Ogni individuo fara’ il suo resoconto a tutti,…e ogni cittadino si scegliera’,…senza spese suppletive,…dove farsi curare.

    Il popolo della rete e’ una grande risorsa e se non si organizza
    subito dandosi una suastruttura,…i partiti ci metteranno le mani,
    distruggendola.
    Ciao,Ber

  8. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Raramente mi inkazzzo (con tre zeta) ma sentendo il Presidente Napolitano che alla pressante domanda dei familiari delle vittime di Piazza Fontana di cui 1l 12 ricorre il quarantesimo, di aprire e rendere pubblici pubblici i dossier di quella mattanza, risponde così (cito):
    “Lezione che non va dimenticata, contrasti non sfocino in tensioni tali da minacciare la vita civile”, frase detta per non dire niente,
    divento una belva.
    Anche lui!
    Ha ragione U., questo dannato Paese non si potrà più salvare.
    C.G.

  9. alessandro
    alessandro says:

    Per Uroburo((((((((e per Faust))))))))):
    ci terrei a una precisazione:
    lei scrive:”””la follia non comprende nulla se non in modo del tutto distorto(e forse si limita a vivere senza comprendere)”””:

    si evince che ,secondo lei, tra follia e conoscenza, non esisterebbe nessun nesso per cui, insomma, il folle non sarebbe in condizione di capire la vita.
    Le cose, secondo me, sono un po´ diverse.
    Prendiamo il caso di un famoso scrittore, Strindberg:egli SAPEVA di essere folle(basta leggersi L´arringa di un pazzo).
    Studiando il caso strindberg,Jaspers scrive:
    “””emerge in modo incontestabile una coincidenza scientificamente dimostrata tra il piu´ alto grado dello sviluppo creativo e il momento piu´ eclatante dell´esplosione della turba patologica.Questo dato, che richiede ulteriori conferme in campo patografico, e´ comunque significativo anche per il fatto che sembra modificare l´opinione comune, secondo cui malattia mentale equivale a un completo disfacimento emotivo e psicologico, mentre per Stridberg tale coincidenza non appare assolutamente comprovata.”””(Genio e follia.Strindberg e Van Gogh).
    Le opere di Stridberg( vedi pure Inferno) e certi scritti di Jaspers ci fanno comprendere che esistono due tipi di follia:
    una come il contrario della ragione( e´ quella a cui ti riferisci tu), l´ altra come cio´ che precede la stessa distinzione tra ragione e follia.
    A conoscere il primo tipo di follia e´ la psicologia e la psicanalisi che ,invece, non possono conoscere la seconda forma di follia:qui esiste la creazione artistica attraverso la quale c´e´ chi sacrifica la sua mente e mette la sua Parola contro ragione e logia per un´ ulteriorita´ di senso.
    Pensare che la follia, in questa forma, non sia in grado di comprendere le cose mi pare una considerazione completamente insensata, perche´ qui la patologia (?) non e´ da cercare nella malattia, ma “in quel patire(pathos) che si fa parola(loghia)”””(Galimberti.La casa di psiche).
    Questo discorso non vale solo per Stridberg ma pure per Van Gogh,Hölderlin, ad es., e il nostro Campana, almeno.
    Insomma, esiste una terra “estranea” alla ragione che bisogna saper frequentare perche´ se no il dolore sara´ sempre vissuto non con coraggio ma come disperazione, perche´ se no non sapremo parlare se non in modo sempre piu´ tecnico e impersonale, perche´ se no invece di abitare l´Aperto(che, secondo Heidegger, e´ il luogo in cui puo´ darsi un´ ETICA ORIGINARIA) abiteremo il “chiuso”.
    Diventa allora necessario arrischiarsi all´Aperto.
    I folli cantano cio´ che il pensiero raziocinante tace.
    La ragione della scienza, della tecnica, della politica, dell´economia, della religione…………non fa altro che DIVIDERE:ognuna di esse ha la sua morale ma nessuna conosce quella che Hölderlin chiama “la misura a tutti comune” dove e´ possibile riconoscere un´etica originaria, e dove non c´e´ nessun potere.
    Per cui esiste una follia che e´ in grado di scoprire le tracce del vero.
    E se, oggi, fosse proprio la follia la condizione di ogni autenticita´?
    “Nur narr, nur dichter:solo pazzo, solo poeta:Nietzsche”.
    Concludo:
    Pensare che Tutta la follia rientri nel campo della malattia e che non sia in grado di comprendere e´ un pensiero sbagliato:non da il giusto valore a coloro i quali attraverso la follia e con il sacrificio di una parte di se´, ci hanno lasciato le loro Perle nelle quali vive ancora,non la loro follia, ma la loro vita, il loro cuore e certe traccie squisite di conoscenza taciutedalla ragione.
    Come si fa,Uroburo, a scrivere queela frase allora e a negare tutto questo?Come si fa?

  10. alessandro
    alessandro says:

    Qualcuno puo´ darmi l´indirizzo di faust al quale intendo mandare una e-mail?Grazie!

  11. alessandro
    alessandro says:

    Per Faust.
    Il post 60 e´ anche per te.
    Ora, la frase di Uroburo che anche tu riporti in un post a Ber mi e´ dispiaciuta e ho scitto i motivi.
    La tua frase, per cui grazie ad Uroburo avresti “””capito il significato\o\ distinzione di un folle…ed ha fatto centro”””
    non solo mi e´ dispiaciuta ma mi ha procurato un certo dolore.
    Perche?
    Credo che tutto quello che ho teste´ replicato a Uroburo, al di la´ dei riferimenti culturali, tu lo sappia perfettamente e meglio di me…………..non attraverso la ragione,pero´, ma tramite la passione.
    Tu, Faust, sai esattamente cosa ho voluto significare.
    Allora, dannazione,mi son chiesto:
    ” se Faust sente quello che ho scritto come ha potuto scrivere quella frase?””
    Qui rispondersi e´ piu´ difficile,perche´ ,in questo caso, non siamo dentro il campo delle idee, siamo dentro l´uomo, e io non ti conosco.
    Tento. ingenuamente, una risposta(per cio´ che piu´ valere)
    che ti mandero´ per e- mail.ciao.
    (deciderai tu se riportarla qui ono).

  12. JoJo, cuggino di Faust
    JoJo, cuggino di Faust says:

    Caro Alessandro, piacere sono JoJo, cuggino di Faust… ho appena inviato a Pino, notizie di Faust… mio cuggino mi ha mandato un link anche x te…

    http://www.youtube.com/watch?v=-STN2ClXVUg&feature=fvw

    …ascolta musica e parla da solo… cosa dici devo chiamare… qualcuno… qui di fronte ccè un osteria… provero lli…
    continua…
    JoJo, cuggino di Faust

  13. JoJo, cuggino di Faust
    JoJo, cuggino di Faust says:

    caro alessandro, ti do linirizzo di mio cuggino Faust… è un momentaccio… ha un diavolo x capello… ma tu scrivigli lo stesso..
    nikcometa@live.it
    non ti assicuro che oggi legga le mail… peroo!!!
    JoJo, cuggino di Faust

  14. ber
    ber says:

    ….senza un po’ di pazzia non si vive e non si inventa niente.
    Senza il genio del pazzo c’e’ solo miseria mentale.
    Ciao a tutti,Ber

  15. JoJo, cuggino di Faust
    JoJo, cuggino di Faust says:

    … cara Anita, piacere sono JoJo, cuggino di Faust… Ha provato asscrivere due righe ed un triangolo… ma lantispam non capisce e lo butta in angolo, nel cestino del Re… cciappel chel ghe… se avro altre notizie su mio cuggino… le posteroo… non mancheroo…
    JoJo, cuggino di Faust

  16. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Alessandro,
    c’è un proverbio crucco che dice Ein mal, kein mal. Ora che ci possa essere stato qualche folle geniale (a vari livelli ma soprattutto in campo artistico e letterario, anche se ce ne sono stati in politica ed in filosofia) non cambia il dato statistico: nella stragrande maggioranza dei casi “la follia non comprende nulla se non in modo del tutto distorto(e forse si limita a vivere senza comprendere)”. Le eccezioni rimangono eccezioni anche se particolarmente brillanti. I nome di persone psichicamente malate che hanno eccelso in alcuni campi sono molto più numerosi dei cinque che lei ha fatto. Rimangono però una piccolissima minoranza rispetto alla grande massa dei malati di mente per i quali invece la malattia mentale “equivale a un [completo] disfacimento emotivo e psicologico” (a prescindere dal fatto che la parola “completo disfacimento” non può essere accettata perchè vera solo in un numero assai limitato di situazioni).
    Io temo che lei abbia una visione estetica, letteraria o filosofica della malattia mentale. La realtà è un tantino diversa da queste simpatiche romanticherie. L’affermazione di Jaspers (“una coincidenza scientificamente dimostrata tra il piu´ alto grado dello sviluppo creativo e il momento piu´ eclatante dell´esplosione della turba patologica) in certi casi è del tutto falsa: quando la malattia è esplosa in Nietzsche, il filosofo non ha più scritto un solo rigo. In realtà bisognerebbe conoscere molto, molto bene la biografia degli uomini a cui ci si riferisce, pena il dire fantasiose sciocchezze.
    Questo rimane vero soprattutto perché lo stesso Jaspers attenua la sua affermazione iniziale quando dice: “Questo dato …. richiede ulteriori conferme in campo patografico”. Tra l’altro Jaspers, che era proprio uno psichiatra, sapeva benissimo che cosa in realtà fosse la malattia mentale, proprio perché ci aveva lavorato in mezzo per un certo tempo.
    La quasi totalità dei malati di mente non sono autori di produzioni artistiche (ed i loro disegni sono tutto fuorché artistici) ed hanno una visione del tutto distorta della realtà, anche se non sempre e non in tutti i campi. Io però non ho mai detto che “Tutta la follia … non sia in grado di comprendere”; non mi sentirei neppure di affermare tout court che “Tutta la follia rientri nel campo della malattia”, Dipende da tante cose e dal significato che si dà alle parole. Ad esempio definire la follia come “quel patire(pathos) che si fa parola(loghia)” di Galimberti secondo me esclude la follia nel senso specifico e vero del termine.
    Per altro lei fa una contrapposizione follia-ragione che può essere usata in senso lato ma solo dopo aver precisato che, come dice lei, “esiste una terra “estranea“ alla ragione”. Nessuno ha mai affermato che la ragione deve comprendere tutto: ad esempio la ragione non può minimamente spiegare l’origine dei gusti (perché mi piacciono le mele e non le pere) o dei sentimenti (perché amo la Carlotta a non la Genoveffa).
    Ci divide anche il come affrontare il dolore: io penso che il dolore sia sempre (almeno per chi non ha una fede religiosa) disperazione, il che non impedisce che lo si possa affrontare con coraggio. Il motto del generale von Senger und Etterlin riprendeva un vecchio detto romano: Nec spe, nec metu. Il che dimostra che si può giungere a contenere la paura anche senza avere speranza.
    Io trovo Heidegger un autore estremamente interessante, almeno nel suo Essere e tempo. Ma non lo prenderei troppo sul serio: a volte non sapeva nemmeno lui quel che diceva. Lo pensava anche Jaspers.
    Un caro saluto U.

  17. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Da parte di Faust che lo rivuole pubblicare, mi pare sia ormai la terza volta. Mah.
    ———————————————-
    JoJo, cuggino di Faust

    eilaaa, amigos del blog Arruedalibre!!! famoso blog de Pino Nicotri, conocido como El busca Verdad y/o Verdades… ( e cciazzecca anzitempo sulle notizie…) Saludos a todo el mundo dei bloggher di Arruotalibera.it Coraggiosi cercatori di veritae veritatis… insomma in cerca dell uovo nel pelo… p del pelo dell uovo… Saludos tambien de parte de mi primo Faust… cuggino, si dice in italliano… verdad..?!!
    Mio cuggino Faust, mi manda xvoi questo link…

    http://www.youtube.com/watch?v=odXaM8D2coY&NR=1

    …ormai Faust non parla piu, ascolta musica essoffre in silenzio… Non legge ppiu neanche il blog… passa il tempo litigando con se stesso… e non ha nessuna voglia di smetterla… forse si divorziano i due cuggini… staremo avvedere…
    Saludos, amor Y suerte … vi terro aggiornati…
    JoJo, cuggino di Faust

  18. JoJo, cuggino di Faust
    JoJo, cuggino di Faust says:

    … Il blogmaster è un ppo distrattello… e JoJo, ppazzerello… non vede gli altri due post uguali ed apre lombrello…
    J.J. cuggino di Faust

  19. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Nel caso della “follia” i giri di parole e di pensieri non portano a nulla, solo fuffa………… veramente una gran perdita di tempo.
    La FOLLIA e´cosa buona se e´costruttiva, se porta ad un miglioramento della condizione umana attraverso la ragione il rispetto
    e la morale .
    E´ l´ UOMO , che deve saper distinguere e capire quando la follia e´distruttiva( Hitler) o stupida (in.Faust.o), ed all´UOMO il compito di combattere la prima e curare la seconda. Rodolfo

  20. Faust x alessandro
    Faust x alessandro says:

    Caro Alessandro, molto interessante la difesa della tua idea di follia, Ber ne ha unaltra, Faust la sua…marco tempesta vede i pazzi, legati ad un letto di contenzione… eccosi anche altri, quindi stiamo parlando di Follia senza “un idea” del Folle…molte idee ordinate e confuse ma nessuna spiega cosè la follia o la malattia della pazzia, nessuno cciha capito ancora nulla… è linconscio che vuole farsi Uomo…e quindi “Essere” o non volere “Essere”… Faust ha una credenza dell interagire della natura che influenza gli eventi… micro ( atomo) col macro (cosmo) dellinteragire elettromagnetico…. Pensiero e Azioni… sotto influenza cosmica o “guidato”? e da cosa?? . Uroburo ha messo dei paletti alle idee romantiche o intellettuali del comune pensiero sul folle, ha spiegato la malattia (diversa da quella di marco tempesta) con la logica pragmatica di chi sa quel che dice … Dell Inconscio(micro) non sappiamo nulla, come del cosmo (macro) … ecco solo se si cambia terreno di comprensione… e dal pensiero intellettuale o spirituale si passa al cosmo elettromagnetico, si potra “Essere coscenti di essere cosmo e non uomo” altrimenti come penso voglia dire Uroburo: il folle non sa di essere folle… e quindi non comprende quel che vive… non puo scegliere, non puo decidere, non puo comprendere e … allora… se la inventa…. Come posso capire dove vado se non so guidare?? invece dei freni… metto in Folle e vivo x restare vivo, capire non sempre è inutile come non sempre aiuta e avvolte crea disturbi di sopravvivenza e malattie x non uscire pazzi.
    Faust

  21. ber
    ber says:

    x Pino,
    …la terza volta?….le prime due volte ero distratto?…

    La musica e’ bellissima….

    Muchas gracias,amigos,Ber

    Ma il cugino di Faust non si chiamava cocoloco?
    Forse sara’ un’altro cugino….
    …comunque, grazie anche a lui.

  22. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    È prematuro dire se Berlusconi sia davvero spacciato, di certo sta pattinando su un ghiaccio sottile.

    La realtà è che il suo governo sta ormai passando più tempo a occuparsi dei problemi del premier che di quelli del Paese.

    Financial Times,
    7 dicembre

  23. Povera Milano, com'è ridotta! Premiano la figlia di chi ha scippato la Mondadori corrompendo i giudici assieme al suo avvocato, che voleva pure fare ministro della Giustizia. Cose dell'altro mondo. O del mondo dei mascalzoni
    Povera Milano, com'è ridotta! Premiano la figlia di chi ha scippato la Mondadori corrompendo i giudici assieme al suo avvocato, che voleva pure fare ministro della Giustizia. Cose dell'altro mondo. O del mondo dei mascalzoni says:

    Marina Berlusconi, presidente di Fininvest, dedica l’Ambrogino d’oro (la benemerenza civica del Comune di Milano) a suo padre e a sua madre. La primogenita del premier ha tenuto a sottolineare che “questo premio non e dato solo a me ma a tutte le aziende del nostro gruppo nella quali io lavoro: mediaset, mondatori e mediolanum. Riguardo a quello che queste aziende hanno fatto e continuano a fare per milano sicuramente in termine di occupazione ma anche come motore di informazione, cultura, innovazione e modernità”.
    ————————————————————

    La dinastia degli Agnelli è durata appena tre generazioni, e alla terza s’è già ridotta ai Lapo. I Berlusconi sono avviati al tramonto già alla seconda, fatta di piccola gente come Marina.

  24. Il Passator  Cortese
    Il Passator Cortese says:

    Ci vuole uno scatto d’orgoglio; l’Italia non è tutta mafiosa, solo un’esigua minoranza lega una parte del popolo italiano con il sistematico imbroglio mediatico, con l’inganno martellante, portato avanti per mezzo dei suoi prezzolati tromboni, ce ne sono tanti, sono ridicoli, però si sa il danaro fa smuovere intere montagne, gracili coscienze, cancella labili dignità.

    In Europa, nel mondo, il nostro Paese è studiato in profondità, per le sue terribili mafie e per le politiche mafiose di un esecutivo che risponde sempre ossequiosamente a un uomo che s’è catapultato in politica per salvarsi da giudizi tremendi.

    Perché i Paesi che si trovano impreparati di fronte ad un problema invasivo come quello delle mafie, guardano all’Italia con interesse per studiare metodi investigativi, leggi per combattere questo cancro che ci sta dissanguando.

    La nostra è una bella Italia, e quando fiction diretti bene e quando libri vengono scritti bene, questa è l’immagine del nostro Paese che passa.

    Non quando il nostro Primo Ministro dichiara e ripete in continuazione che un mafioso pluri assassino, condannato all’ergastolo come Vittorio Mangano è un eroe.
    Ecco, quella sì che è una brutta immagine che il nostro Presidente del Consiglio dà del nostro Paese.

    Quella sì che ci fa sembrare tutti mafiosi.

  25. La Giudice rossa
    La Giudice rossa says:

    “Ridurre la mafia a barzelletta è un atteggiamento indegno da parte di chi riveste il ruolo di presidente del Consiglio”.

    “Se poi si aggiunge a questo l’attacco alla magistratura e i provvedimenti che favoriscono il crimine organizzato, come il ddl intercettazioni o la possibile vendita dei beni confiscati dallo Stato, si comprende come la deriva politica di questo Governo non sia comica, ma tragica”.

    “Oggi, nuovamente, Berlusconi ha umiliato chi combatte la mafia, cancro del nostro Paese; ha umiliato i familiari delle vittime e le vittime stesse del crimine organizzato e, parlando come un saltimbanco con la coppola, ha contribuito ancora una volta a delegittimare l’Italia agli occhi internazionali”.

  26. Faust x Piccola spada (spatuzza) in grande N ano...
    Faust x Piccola spada (spatuzza) in grande N ano... says:

    uno spadino al ggiorno, come la goccia.. ffa grande il buco…

    Qui ccè un complotto, èvvero, ma i complottisti sono le finte vittime…

    Spatuzza, al mercato degli animali, non vale gniente… i suoi madre terra graviano, non stanno meglio di lui… ma valgono qualcosa di molto di ppiu …sono spadoni e non spadini… Ascolteremo la prossima puntata della fiction nana, con ludienza dei graviano… amici di dellutri… mangano era anche lui capomandamento di Brancaccio…
    La fiction raccontera fatti delittuosi gravissimi (come ggia in scena..) x fare un polverone Alto…Alto… ppiu di Altissimo… e cosii la corruzione dei magistrati, Mills ed altro pendente… diventano reati di piccolo cabotaggio.. in confronto ad un accusa simil a quella del suo socio dellutri… con laggiunta che i due personalmente hanno messo le tre bombe colte… in chiese… Accusa che anche i passeri si sbigottiscono… Mandante delle bombe x le stragi del 92-3… masse di ppoppolo scenderanno in sua difesa … con un accusa cosi incredibbile… che in molti saranno disposti fino alla morte x difendere linnocenze dei due figuri in questione… parliamo di anni che passeranno… e a sirvio non gliene restano molti e ccosi non lo vedremo mai in galera… grazie ai suoi amici spatuzza e graviano… avvenerdi ne sentiremo delle belle… etvoilaa!!
    Faust

  27. Faust x Piccola spada (spatuzza) in grande N ano...
    Faust x Piccola spada (spatuzza) in grande N ano... says:

    Faust x Piccola spada (spatuzza) in grande N ano… { 08.12.09 alle 16:27 }

    uno spadino al ggiorno, come la goccia.. ffa grande il buco…

    Qui ccè un complotto, èvvero, ma i complottisti sono le finte vittime…

    Spatuzza, al mercato degli animali, non vale gniente… i suoi madre terra graviano, non stanno meglio di lui… ma valgono qualcosa di molto di ppiu …sono spadoni e non spadini… Ascolteremo la prossima puntata della fiction nana, con ludienza dei graviano… amici di dellutri… mangano era anche lui capomandamento di Brancaccio…
    La fiction raccontera fatti delittuosi gravissimi (come ggia in scena..) x fare un polverone Alto…Alto… ppiu di Altissimo… e cosii la corruzione dei magistrati, Mills ed altro pendente… diventano reati di piccolo cabotaggio.. in confronto ad un accusa simil a quella del suo socio dellutri… con laggiunta che i due personalmente hanno messo le tre bombe colte… in chiese… Accusa che anche i passeri si sbigottiscono… Mandante delle bombe x le stragi del 92-3… masse di ppoppolo scenderanno in sua difesa … con un accusa cosi incredibbile… che in molti saranno disposti fino alla morte x difendere linnocenze dei due figuri in questione… parliamo di anni che passeranno… e a sirvio non gliene restano molti e ccosi non lo vedremo mai in galera… grazie ai suoi amici spatuzza e graviano… avvenerdi ne sentiremo delle belle… etvoilaa!!
    Faust

    Il tuo commento è in attesa di moderazione.

  28. Pasquino
    Pasquino says:

    Il vento è come destriero:
    galoppa, corre, corre
    per mare, per cielo.

    Vuol farmi camminar via,
    vuol farmi girar il mondo,
    vuol portarmi da te lontano.

    Occultami tra il tuo petto,
    accoglimi tra le tue delicate braccia,
    per questa buia notte misteriosa,
    la pioggia impertinente scende,
    impatta, fredda contro il mare e la terra,
    la sua insistenza battente, gelida e sgradevole.

    Ascolta l’impetuoso vento
    mi chiama correndo, galoppando
    per portarmi forse lontano.

    Con il tuo oval visino, sulla mia fronte,
    con le tue labbra sulle mie labbra,
    avvinghiate le nostre giovin membra
    all’amore che ci consuma, ci brucia,
    lascia che il vento si calmi, passi
    senza che possa lontan portarmi .

    Lascia che il vento percorra la strada
    colori ed inciprii la graziosa via,
    che mi chiami e in affanno mi cerchi
    veloce correndo nell’ombra,
    mentre, io gioiosamente sepolto
    sotto i tuoi grandi verdi occhi,
    per questa notte sola
    rimarrò, amor mio.

  29. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ieri sera guardavo Sporta a Sporta diretta dal verme che non inciampa mai perchè striscia il quale era tutto preso ad assolvere via etere quel ..galantuomo di Dell’Utri. Fin qui tutto come da copione, non mi ha smosso neanche un pelo dei miei baffi.
    Figuriamoci..il vespone con la faccia di merluzzo. bàh!
    Quello che mi ha fatto imbestialire, invece, è stato Sansonetti.
    Questo koglioncello radical-scic (ex Manifesto!!) stava lì come un’ebete a sentire strombazzare il braccio sinistro di Berlusconi e su quanto lui sia perseguitato dalla Magistratura, lui, che non ha mai avuto a che fare con la giustizia… eccetera.
    Nemmeno una parola, un’appunto da parte del sansonetto sul fatto che Dell’Utri negli anni scorsi ha avuto MOLTO a che fare con la giustizia, ovvero false fatturazioni e frode fiscale, tentata estorsione e chi ne ha più ne metta.
    Il silenzio di questo individuo mi ha fatto semplicemente schifo.
    Forse sta aspettando, gli è stata fatta la promessa di un posto in Parlamento.
    Nel frattempo si destreggia a farsi seghe.
    Sansonetti, mavaff….!!

  30. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Questa volta mi tocca parlar bene della Chiesa…!!

    Nella polemica tra il card, tettamanzi e il poco onerovole ministro della semplificazione…direi che per i mussulmani sarebbe letale che qualche buontempone porti al “guinzaglio” in passeggiata il poco onorevole..ect,ect

    notte
    cc

  31. sylvi
    sylvi says:

    x Pasquino

    A proposito di vento;
    eravamo sul canale del Velebit, il carogna Velebit che increspa l’onda, l’alza, la riduce a pulviscolo di nebbia, (di ghiaccio in inverno) e poi si abbatte ferocemente sulla tua piccola imbarcazione, come gli uscocchi facevano sulle galee veneziane.

    Nel piccolo guscio dov’ero, vedevo solo onda nei quattro punti cardinali ; e mio marito rigido come un baccalà alla barra del timone.
    La randa con due mani di terzaroli sbatteva come lenzuolo al vento e le drizze contro l’albero sembravano impazzite!
    il piccolo motore fuoribordo pareva rendere l’anima a Dio a ogni sbatter sull’onda.
    Avevo una piccola bambina a casa; sapevo che era al sicuro, ma pregavo, giuravo a me stessa che mai più avrei seguito un marito “degenere”, nemmeno per un giorno!

    Arrivammo al ponte di Ossero, chiuso, mentre la bora montava!!!
    Con l’aiuto di alcuni marinai, inviati dalla Provvidenza, abbattemmo l’albero per passare sotto il ponte;
    raggiungemmo Lussinpiccolo al riparo della bora.
    Mio marito volle saltare in banchina, ma emozionato da una tedesca classica, alta, bionda ecc ecc, che voleva fare lo stesso
    finì ingloriosamente in acqua, naturalmente insieme a lei!!
    – Shit- esclamò la tedesca.

    Io scesi, baciai la terra,giurai che avrei divorziato appena incontrato un avvocato, andai al free shop, comprai prosciutto istriano , malvasia e whisky.
    Finì in gloria, mentre la bora ululava oltre il ponte!

    mandi Sylvi

  32. Della serie "Come lo zio Sam incula sempre e comunque i palestinesi". Obama o non Obama
    Della serie "Come lo zio Sam incula sempre e comunque i palestinesi". Obama o non Obama says:

    M.O.: USA,STATUS GERUSALEMME MEGLIO SE NEGOZIATO TRA PARTI

    Contrariamente alla posizione espressa dall’Ue gli Stati Uniti hanno ribadito che lo status finale di Gerusalemme dovra’ essere regolato in un negoziato tra israeliani e palestinesi. Lo ha confermato il portavoce del Dipartimento di Stato, Philip Crowley, commentando la dichiarazione dell’Ue secondo cui Gerusalemme dovra’ diventare “la capitale futura di due Stati”.

  33. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Senza libertà illimitata di stampa e di riunione, senza libera lotta di opinioni, la vita muore in ogni istituzione pubblica.

    La libertà riservata ai partigiani del governo non è libertà.

    La libertà è sempre e soltanto di chi la pensa diversamente.

    Rosa Luxembourg, 1918

  34. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    questo mi ricorda una traversata di ritorno dall’isola di Wight sulla mia barchetta (25 piedi) con quel pazzoide di mio fratello maggiore ed i suoi ragazzi.
    Il vento divenne oltre forza 7 per il ‘channeling’ effect, l’accelerazione passanto tra due masse di terra piuttosto vicine. Onde alte e potenti, cielo e mare plumbei, etc. Traversammo col fiocco (niente randa o avremmo disalberato) ed il gagliardo entrobordo Perkins da 19 HP che andava a meraviglia, lo avevo fatto installare io stesso ex novo.
    L’avventura duro’ oltre due ore, finche’ il motore non si spense…una cima finita fuoribordo aveva inceppato l’elica. Fortuna volle che si era ormai quasi all’ingresso del porto, e riuscii ad agganciare una boa isolata mentre mio fratello era al timone. Dopodiche’ qualcuno venne a prelevarci con un gommone di soccorso. Abbandonai per ultimo la ‘nave’, piuttosto platealmente

    Peter

  35. ber
    ber says:

    …bravi,…parlate di venti e di tempeste,…
    mentre il governo ladro si porta via anche il TFR,…dei lavoratori,…
    tra una berzelletta e l’altra.
    Buongiorno a tutti,Ber

  36. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Di Capitale “fittizio in Capitale “fittizio”……..

    Caro ber,

    hai colto perfettamente nel “segno”!!!
    Al contrario di “Bot ed obbligazioni, almeno per chi conosceva il meccanismo alla base del gioco,e cioè che IO acquistavo con capitale VERO dovuto a Reddito da lavoro , mentre Lo Stato mi dava L’interesse annuo,per cui l’unico modo per ritornare al capitale Vero che nel frattempo era sparito era quello di vendere I miei Titoli SIC di carta ad altri , cioè girargli l’interesse annuo, IL TFR finora era al contrario un accantonamento “garantito” salvo fallimenti ect,ect..

    Temo che “IL PARCO BUOI ITALICI”anche questa volta , non si ribellerà , a questo ennesimo FURTO…fidando nel”FUTURE”…!!

    Quando vengono a mancare “i fondamentali su cui si basava il minimo di stato Sociale nato nel secolo scorso,(Quando Berta filava, si dice dalle mie parti,) in una Società che vede Il Precariato Ottocentesco alla base delle nuove forme di lavoro…tanto vale dire a questo Punto “TFR in busta paga” e Lotta sindacale dura , centesimo per centesimo, chissà che anche “qualche altro protagonista del gioco delle parti , magari si svegli..??

    La Grecia si avvicina!!!

    cc

  37. Pasquino
    Pasquino says:

    Per Ber 91

    Caro Ber; non tanto tempo fa il popolo sovrano depositò nell’urna il suo voto e, raggiunse la maggioranza più uno, un’ometto scialbo intellettualme e opaco imprenditorialmente, ed incline a forse inenarrabìli e luridi compromessi.

    Noi che ci dilettiamo in versi e bei racconti che c’entriamo?.
    Se la maggioranza del popolo è invasa dalla stoltezza, noi, che c’entriamo?.
    Fa male registrare certe posizioni di quet’esecutivo rozzo, arrogante, però mio caro Ber, questa è la democrazia.

    Ciò che l’uomo produce, a se stesso resta.
    Nulla di ciò che pensi, navigherà lontano dal tuo animo, ogni pensiero ti accompagnerà dall’alba al tramonto e dal tramonto alla notte.
    Non creda l’uomo d’esser immune dai suoi stessi oscuri pensieri, i mali che lo affliggono altro non sono che i suoi frutti malati.

    Sempre grida i suoi affanni l’uomo afflitto, e della sua voce ne ha orecchie la valle, la montagna e il mare, ma delle sue colpe ne ha la certezza il suo cuore.

    Raccogli le tue lacrime e pesane il senso, raccogli i tuoi sorrisi e pesane il senso, la bilancia del vivere troverà sempre in se il suo equilibrio se a guidarla sarà stata la mano del tuo cuore.

    Non riprenderci, non lo meritiamo, alla prossima votazione fa opera di persuasione e induci amici e conoscenti a votare in giusta logica, inculca nelle menti deboli la ragionevole logica, tenta di sgombrare il cervello degli ottusi dalle oscenità illogiche e lascia noi nella gioia di scrivere.

  38. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro pasquino,

    Già, già…la GIOIA dello scrivere….!!!!!
    La gioia dello scrivere, grande conquista!!!

    La “gioa” di narrar le nostre pene
    i nostri affanni !
    La “gioia” di narrar noi stessi..
    Singole ed individuali “piume”
    nel “vorticoso”mar delle tempeste !

    La stessa “gioia”, che prende
    il singol umano
    nell’espletar le sue funzioni..!!

    Gioia eterna ,
    che il poeta ama scrutar nei”secoli”..
    ad ogni piè sospinto…
    con parole “alte” ed” altre ”
    le stesse pene,gli stessi affanni…
    le stesse Gioie nell’espletar le solite Funzioni!!

    Gira ” vorticoso” e mai esausto
    il pensier dello schiavo
    del servo della gleba
    del servo e basta..
    Sicuro che il “poeta”
    saprà portar conforto
    con parole “alte” ed “altre”
    per narrar le solite “pene”
    per narrar le Grandi Gioie”

    E così di affanno in affanno
    di gioia in gioia
    le ceneri del servo
    continuano a vagar
    nel mare immenso
    del solito Quotidiano

    Che grande gioia…
    le parole
    e il narrar…

    cc

  39. Linosse
    Linosse says:

    X CC 92
    La slavina contronatura della sfiga profonda ed inesorabile ci ha riportato, oltre il nuovo che avanza con i ripetuti “ministri per caso” fatti apposta per non fare un “caso”,il superminestrone per caso trementissimo che ci propone la finanzi -aria attuale ricca di premi e cotillon lasciandoci nell’atroce dubbio se questa volta l’aria sarà fritta , lessata o fatta macerare per via naturale per il frollato intruglio da ingurgitare in modo forzoso ancora una volta.
    Alla fine rimpiangeremo l’olio di ricino.
    Saluti
    L.

  40. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    non passa il post che volevo inviare!
    Poche domande:
    Chi ha obbligato le medie imprese a versare il TFR in INPS?
    Chi voleva obbligare, mettendole in ginocchio, a fare altrettanto alle piccole imprese?
    Mai sentito nominare un ministro visco?

    C’è il TFR in qualche altra parte d’Europa?
    E la tredicesima e la quattordicesima?
    In compenso c’è un welfare che funziona.
    Chissà come mai?

    ciao Sylvi

  41. sylvi
    sylvi says:

    Poichè i miei futili racconti da “peli nel naso” passano tranquillamente, mentre le mie “sparate” politiche no, ho recepito il messaggio dell’antispam.
    D’ora in poi solo favole, racconti e fantasie….giuggiole e sciocchezze!!!
    Non commento nemmeno l’articolo su Repubblica di domenica, o era lunedì, sui nostri geniali studenti universitari, analfabeti di ritorno…a forza di studiare tutte le lingue fuorchè l’italiano!

    Oh ce biel cjsciel a Udin….
    Sylvi

  42. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    una cima “dimenticata” finita sull’elica del motore?
    L’urlo di mio marito e le sue fiorite imprecazioni dedicate a me, (ovviamente era colpa mia!!!) avrebbero di gran lunga sovrastato l’ululare del vento!

    Meno male che è un tipo calmo e normalmente urbano.

    Sylvi

  43. ber
    ber says:

    Caro Pasquino,
    sono quelli che non c’entrano che si preoccupano,…perche’ non
    l’hanno votato,…e quindi non lo hanno sulla coscienza,…pero’,…purtroppo,…hanno una coscienza.
    Gia’ la coscienza,….e cosa e’?
    …qualche cosa che si cuce su misura ed equivale alla “buona fede”?

    Come tu sai,alle persone oneste danno fastidio i ragionamenti disonesti.
    Allora:
    1) se il lavoratore e’ una razza da eliminare,…magari con veleno per animali,…dato che e’ piu’ umano,…dicono in Usa,facciamolo scomparire senza farlo soffrire,…senza farlo morire di fame,…
    come sta succedendo sotto il berlasca.
    2)se ci piace rubare i soldi degli altri,…non diciamo che abbassiamo le tasse levando l’ICI,…ma raddoppiando l’immondizia,…facciamo prelievi direttamente da posta e banche,e’ piu’ veloce e sicuro.
    Cosa direbbero in Usa se il governo rubasse i fondi pensione?

    Insomma,quello che voglio dire, e’ che ,…personalmente,…sono stufo di essere preso per scemo,se agli altri va bene questa democrazia,…se la tengano pure,io incomincero’ con il non pagare piu’ il canone tv,…per non vedere piu’ facce come brambilla e la russa,..non andare piu’ a votare,…etc,…etc,…

    Sara’ poco,…forse,…ma e’ meglio di niente.
    Ciao,Ber

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