L’oro e la nuova moneta internazionale

Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**

I media occidentali sono talmente impegnati ad analizzare gli andamenti dello scontro militare in Ucraina da sottovalutare quanto sta avvenendo in altri settori strategici, ad esempio quello monetario.

Qualche settimana fa si era evidenziato come, in alternativa al dollaro, la Russia, la Cina e altri Paesi stessero discutendo di una nuova moneta internazionale per regolare i propri scambi commerciali e altre operazioni finanziarie. In particolare, si segnalava la proposta del noto economista russo Sergey Glazyev che prefigurerebbe una moneta basata su un paniere di valute, tra cui il rublo e lo yuan, ancorata al valore di alcune materie prime strategiche, incluso l’oro.

Durante il 2022, l’inasprimento delle sanzioni occidentali nei confronti della Russia ha indotto Mosca a preferire altri partner economici come la Cina, l’India, l’Iran, la Turchia, l’Egitto, gli Emirati arabi uniti, ecc. Con ciascuno di loro, la Federazione russa ha un surplus commerciale. Secondo le stime della Banca centrale russa, nel periodo gennaio-settembre 2022 esso sarebbe di 198,4 miliardi di dollari, cioè 123,1 miliardi in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’ammontare indubbiamente non compensa quanto si è perso nei commerci con l’Europa e con l’intero Occidente, ma rappresenta uno sviluppo alternativo. Detto ciò il cambiamento ha spinto molti economisti russi e dei Paesi non ostili alla Russia a promuovere delle nuove proposte in materia monetaria.

Lo rivela un recente articolo pubblicato sulla rivista russa Vedomosti da Sergey Glazyev, insieme a Dmitri Mityaev, segretario esecutivo del Consiglio scientifico e tecnico della Commissione economica eurasiatica. Vi si afferma che a settembre la Russia è diventata il terzo Paese al mondo nell’utilizzo dello yuan per i pagamenti internazionali. Lo yuan oggi rappresenta il 26% delle transazioni in valuta estera della Federazione Russa. Glazyev afferma che con tutti i partner commerciali c’è stato un grande utilizzo delle monete locali e, a seguito dei surplus, Mosca ha accumulato grandi quantità di tali monete nelle banche dei partner.

Poiché si stima che l’accumulo di fondi in queste valute aumenterà in futuro e che esse potrebbero essere soggette a rischi di cambio e di possibili sanzioni, gli economisti russi propongono di cambiare questa massa di monete locali in oro. In parte sarebbe tenuto nelle riserve dei Paesi coinvolti e utilizzato per regolamenti transnazionali, scambi di valute e operazioni di compensazione, e in parte rimpatriato in Russia.

L‘analisi afferma, inoltre, che anche in Occidente si pensa che, a causa dei rischi finanziari, nel 2023 l’oro potrebbe diventare un importante strumento d’investimento, accrescendone il suo valore. Il che andrebbe a beneficio dei Paesi detentori del metallo prezioso. Le grandi riserve auree consentirebbero loro di perseguire una politica finanziaria sovrana e di ridurre la dipendenza dai creditori esterni.

Glazyev afferma che la Russia ha già grandi riserve auree e valutarie. E’ la quinta al mondo, dopo Cina, Giappone, Svizzera e India, e davanti agli Stati Uniti. A livello mondiale il volume dell’oro accumulato sarebbe pari a 7.000 miliardi di dollari, di cui le banche centrali non avrebbero più di un quinto. Sarebbe in atto, secondo gli economisti russi, una vera e proprio corsa all’oro, tanto che nel terzo trimestre del 2022 le banche centrali avrebbero acquistato una quantità record di 400 tonnellate d’oro.

La People’s Bank of China ha annunciato per la prima volta in molti anni che sta aumentando le sue riserve auree. La Cina è al primo posto nella produzione di oro e ne vieta l’esportazione. L’India è considerata il campione mondiale nell’accumulo di oro: più di 50.000 tonnellate in gran parte in mani private e molto meno nella Reserve Bank of India. Negli ultimi 20 anni, il volume dell’estrazione dell’oro in Russia è raddoppiato, mentre negli Stati Uniti si è quasi dimezzato.

A Mosca, però, tale politica non avrebbe un completo sostegno, tanto che Glazyev attacca la Banca centrale perché per essa l’acquisto di oro provocherebbe un’eccessiva monetizzazione dell’economia.

Si potrebbe, quindi, dire che non è tutto oro ciò che luccica, ma sarebbe miope non analizzare quanto scritto in Vedomosti e quanto accade in molti Paesi. Nel mondo delle monete, il ruolo dell’oro sta ritornando al centro delle discussioni. E’ un fatto!

*già sottosegretario all’Economia **economista

11 commenti
  1. Uroburo
    Uroburo says:

    La Cina si propone di presentare un piano di pace tra Russia ed Ucraina, per ora ancora sconosciuto. Ma Biden ha già deciso che Xi si è schierato con Putin: che è una vera menzogna!
    Chi vuole veramente la guerra?

  2. cc
    cc says:

    Che oramai stiamo combattendo una battaglia su Face .Siamo stati censurati, In italietta non si può più dire quello che si pensa.
    Pensateci bene tu e la la Sylvi. o ci dobbiamo rassegnare al PU .

    cc

  3. Uroburo
    Uroburo says:

    Più che altro non vengono pubblicate le notizie diverse, oppure se citate vengono poi interpretate solo con visione filo-atlantica. Per questo è importante esporre punti di vista diversi.

  4. Peter
    Peter says:

    in deroga (provvisoria ed aleatoria) al mio fermo proposito di non apparire più’ su questo blog, ed approfittando della apparente assenza (temo anche quella aleatoria e provvisoria) di una certa spettabile persona x, mi sono riaffacciato ed ho notato il solito mortorio. Absit iniuria verbis.
    Il mio consueto punto di vista sulla guerra in corso e’ che deve finire subito non importa come ma soprattutto deve avvenire senza escalation e conflagrazione generale; amen. Se il presso da pagare, per cosi’ dire, fosse la capitolazione ucraina (improbabile) o un coup a spese di Putin (possibile e forse auspicabile) , pour moi c’est pareil. Nel senso che tutto sarebbe meglio di una conflitto nucleare più’ o meno globale; fall out e inverno nucleare con annessi e connessi.

    Passando a cose più’ serie, il sottoscritto si e’ recato in Italia verso la fine dell’anno scorso ed ha brillantemente superato gli esami di patente nautica senza limiti, vela e motore, e senza colpo ferire. O meglio, al primo colpo e con i complimenti della marina militare che gestisce quelle prove. Devo ammettere che la prova teorica e’ difficilissima e molto sproporzionata alle esigenze ed ambizioni di un barcaiolo da diporto come me (la prova pratica e’ stata invece una passeggiata :)Intercettazioni, rilevamenti in serie, grafometri semicircolari e quant’altro. E poi tanti, tanti quiz.

    Orbene, rinnovo il mio suggerimento di vederci un bel giorno (quest’anno?!) e fare una bella gita in barca a vela, magari sul lago di Garda anche se l’acqua dolce non e’ la stessa cosa. Io sarei il valido ed audace skipper. Cosa ne pensate?

    P.

  5. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter
    Vediamo. Nipotino permettendo. Mia figlia lavora, un impegno a orari cangianti. Un bel casino.
    Complimenti per avere superato l’esame per la patente nautica! La mia è scaduta l’anno scorso e sono indeciso se rinnovarla, cosa che comporta qualche spesa. Il problema è che a suo tempo – “long time ago” – serviva perché ero l’unico patentato sulla barca di Mario (uno sloop 12 metri stazza internazionale, con albero altissimo) anche se gli altri due uomini – Mario e Pancho- erano marinai bravissimi, specie Pancho. Poi, diciamo dopo dopo l’83, è rimasta solo un documento di identità.
    La patente l’ho presa con il Circolo nautico di Venezia, mica pizza e fichi! Quando gli esaminatori ci hanno affiancato e chiesto il permesso di salire a bordo della barca di chi mi aveva preparato all’esame, anziché puggiare ho cazzato e così l’esaminatore che aveva già una gamba sulla nostra barca rischiava di cadere in mare. Una occhiataccia fulminante del mio maestro è bastata a farmi correggere in tempo utile per evitare un disastro. Con annessa bocciatura perpetua….
    Forse l’ho già raccontato, ma mi piace ricordarlo.

  6. Peter
    Peter says:

    x Nicotri

    no, cosi’ non va, occorrerebbero almeno un giorno o due senza troppi patemi d’animo, senno’ che gita sarebbe?! Andando a vela, sia pure su un lago, ci sono sempre imprevisti e contrattempi, che rendono tutto più’ divertente.
    Anche a noi durante la prova pratica, il giovane ufficiale disse di fare molta attenzione a non fare cadere gli esaminatori in mare pena bocciatura per tutti i candidati a bordo. Da voi gli esami di patente senza limiti sono adesso gestiti dalle capitanerie di porto abilitate, cioè’ dalla marina come dicevo prima. Il che non e’ male per la standardizzazione su tutto il territorio, salvo che la prova teorica e’ molto difficile, specie quella di carteggio che include test di intercettazione, rilevamenti polari e tante altre cosine (mai viste agli esami da diporto fatti da me in paesi come UK e Canada, infatti ho fatto vela anche in quel di Vancouver, non per dire). Come dicevo, la prova pratica in barca e’ stata invece per me molto facile. Ho preso la patente italiana perché’ e’ riconosciuta in tutti i paesi UE, o almeno cosi’ dicono; infatti e’ scritta solo in italiano e chi la legge deve anche sapere cosa si intende per natanti ed imbarcazioni in Italia, dato che non c’e’ alcun riferimento alle dimensioni in metri! E va be’.

    P.

  7. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    un cordialissimo ben tornato.
    Io non distinguo una barca da una scarpa ma verrò con piacere dove le par meglio.
    Sono sempre più del parere che la netiquette sua un valore in sé, soprattutto in tempi di inciviltà come questi.
    Sono ovviamente d’accordo anche sulla guerra: quel che conta è chiuderla al più presto. Ma temo che la Monocrazia, cui costa pochissimo e rende tantissimo, non accetterà mai. D’altra parte l’obiettivo, la disgregazione della Russia, sarebbe epocale ed il prezzo miserabile. E si tratta solo della seconda fase. La terza, la Cina, è già in atto in modo surrettizio. Staremo a vedere.
    Spero che lei stia bene, in attesa di dedicarsi alla vela a tempo pieno.
    Un caro saluto U.

  8. Uroburo
    Uroburo says:

    PER CC
    CC valuta la richiesta di Peter: al lago di Garda si arriva in un attimo. E comunque per Milano Fiera ci vuol poco. U.

  9. Uroburo
    Uroburo says:

    La Cina ha presentato il suo piano di pace che era già stato definito inaccettabile dagli occidentali, prima ancora di conoscerlo.
    Tuttavia NESSUN giornale italiano ne ha pubblicato il testo integrale. Sarà un caso? U.

I commenti sono chiusi.