Questa volta Calderoli ha ragione: la democrazia non si esporta, specie con le armi. Berlusconi e Gheddafi riedizione di Mattei e Mossadeq?

Per una volta l’improponibile Roberto Calderoli ha detto una cosa giusta, anzi sacrosanta: “La democrazia non si esporta!”. Seguito a ruota da Umberto Bossi, grande ammiratore di Luisa Corna, anche lui dell’idea che in Afganistan e in Iraq non c’è proprio nessun motivo per il quale ci debbano stare i soldati italiani. E poiché in Afganistan i soldati occidentali, compresi quelli italiani, ci stanno per (tentare di) tenere sotto tiro delle armi da fuoco e cioè a bada i talebani, che sono afgani a casa loro e non italiani o americani in trasferta, ecco che i titoli dei giornali italiani a me pare siano sballati, l’esatto contrario della realtà: “Soldati italiani sotto tiro in Afganistan”.

Berlusconi nonostante i rischi fatti correre ai “nostri ragazzi” – che se non vestono la divisa e non rischiano la pelle sono sì ragazzi, ma dei quali non frega nulla a nessuno, e meno che mai a Berluscin&C – ha subito ribattuto al duo Calderoli/Bossi dichiarando che “la nostra presenza in Afganistan è irrinunciabile”, seguito dal blablà del ministro degli Esteri, il molto docile Franco Frattini, al quale sarebbe francamente preferibile per vari motivi la Carfagna, che s’è sentito subito in dovere di assicurare che “ai nostri soldati daremo la copertura dei Tornado”. Bravo! Così faremo anche noi, come gli americani, centinaia di vittime civli che non c’entrano niente, in modo da farci odiare pure noi. Un bel risultato, non c’è che dire.
Però Berlusconi ha ragione, la nostra presenza militare in Afganistan è davvero irrinunciabile. Per lui. Se infatti si azzarda a dire all’inquilino della casa Bianca, quale esso sia, che non solo non gli dà gli altri mille soldati chiesti per l’Afganistan, ma ritira pure quelli che già ci sono, ecco che dai capaci archivi della Cia e affini potrebbero (uso diplomaticamente il condizionale…) saltar fuori altro che i nastri della D’Addario o gli scatti del fotografo sardo o le ricevute di Mills.

E’ ben vero che chiunque a casa sua può fare quel che meglio gli pare, e personalmente sono anche contento se le persone fanno molto sesso anziché passi marziali o baciare la pantofola, ma un capo di Stato ricattabile, come lo era a suo tempo il nostro capo dello Stato Giovanni Leone a causa della sua scalpitante signora grande ammiratrice dei corazzieri del Quirinale, e un capo del governo ricattabile, come “pare” che sia il nostro Chiavaliere a dondolo, beh, questo è un brutto affare. No bbuono. E se il Chiavaliere a dondolo declama che gli italiani lo vogliono così e che perciò lo votano in massa, dice sì il vero, ma ciò non toglie che questo vero sia abbastanza misero. Mussolini aveva dalla sua parte quasi tutti gli italiani, ma ciò nulla toglie al fatto che lui e i suoi fans erano facinorosi che hanno sfasciato e danneggiato moltissimo l’Italia e non solo l’Italia. Il fatto che il Chiavaliere a dondolo abbia una marea di ammiratori che nonostante tutto lo votano no nsignifica che il nostro Paese vola alto, ma anzi che ormai abbiamo perso non solo il senso della decenza. E voliamo diritto verso un burrone.

Berlusconi è capo del nostro governo per la terza volta: e per la terza volta tiene inchiodato l’intero Paese, e l’intero parlamento, ai suoi affari privati, sempre meno eleganti, tant’è che la sua lunga vita politica potrebbe avere un bel titolo da film: “Riuscirà il nostro eroe a evitare la galera?”. Solo questo non è un film ma ormai un quindicennio di vita – paralizzata – italiana. Il nostro eroe riuscirà forse a evitare la galera, ma al prezzo dello sfascio generalizzato dell’Italia e della pesante ricattabilità da parte di qualunque “servizio”, alcuni dei quali sono noti per non starsene con le mani in mano….

Male, molto male, che dirigenti dell’ectoplasma chiamato PD (no, non è la targa automobilistica di Padova, bensì l’acronimo del Partito Democratico) abbiano dichiarato anche loro che la nostra presenza in Afganistan è irrinunciabile. Così come è male, molto male, che l’opposizione politica al Chiavaliere sia ormai lasciata ai vescovi disgustati dai suoi costumi sessuali conclamati anche se – ipocrisie a parte – non differiscono da quelli di molti cardinali e papi (papi al plurale, non al singolare come per Noemi e altre bellezze da “Letto grande”). Sono ormai quasi 30 anni che le tv commerciali e annessi e connessi di Sua Emittenza P2 hanno trasformato l’Italia nel Paese più volgare non solo dell’Europa grazie anche alla cieca dabbenaggine dei Veltroni succubi, perciò ci si doveva svegliare prima, compresi i vescovi, che ora “fanno ammuina” per alzare il prezzo chiesto dal Vaticano per una assoluzione Urbi et orbo (sì, orbo, al singolare, perché indica Berlusconi ormai accecato dalla vanità). Il Chiavaliere si illude, e ci prende in giro, se pensa che basterà un pellegrinaggio da Padre Pio…. Sia pure condito da un altro assalto alla scuola pubblica e altri privilegi milionari pagati da noi contribuenti privi di scudi fiscali. Canossa val bene una assoluzione. Canossa, non il banale santuario di Padre Pio. Anche perché è ormai provato che le sue stimmate e tutto il resto della messa in scena erano solo una truffa, buona per l’Italia arretrata e agreste pre Mediaset.

La democrazia non si esporta. Chi lo fa, di solito finisce male, cioè molto poco democraticamente. Lo ha già detto, anzi scritto Luciano Canfora in un bel libretto, con il quale fa notare che ha iniziato Sparta con il voler liberare il Peloponneso dall’oppressione di Atene e s’è visto come è andata: una lunga guerra disastrosa e Sparta non propriamente culla della democrazia. Napoleone voleva esportare la democrazia in tutta l’Europa, fino a Mosca, ma s’è ridotto a fare l’assai poco democratico Imperatore della Francia. Lenin e Stalin volevano esportare un po’ ovunque la democrazia operaia, e s’è visto anche qui come è andata. Gli Usa insistono a voler bombardare di democrazia e bombe “intelligenti” (?) l’Iraq, l’Afganistan e se fosse possibile anche l’Iran, Cuba, magari la Cina, il Venezuela e il resto dell’ex  “cortile di casa” sudamericano, e s’è visto come stanno andando le cose: c’è una crisi finanziaria e non solo finanziaria che minaccia perfino la tenuta delle varie stelle e strisce.

Chi esporta “valori morali e politici” con le guerre lo fa sempre perché in realtà vuole importare a casa propria le ricchezze altrui pagandole il meno possibile. I Romani hanno esportato con una infinità di guerre “la pax romana”, in realtà per incamerare ricchezze immense e milioni di schiavi. La Chiesa ha esportato “la vera religione”, favorendo il colonialismo, tradendo i vangeli e vendendo l’anima. L’Europa ha esportato la “superiore civiltà europea” e il liberalismo economico, colonizzando, cioè rapinando,  il mondo che ora per reazione ci detesta abbastanza. Gli Usa hanno voluto esportare “il liberalismo” e la libertà dei commerci andando a svegliare il Giappone che dormiva il suo beato isolamento da secoli, così come noi europei abbiamo svegliato giganti come la Cina e l’India, ormai in grado di scavarci la fossa.

Senza scomodare Annibale, che a Scipione volle ricordare come le guerre si sa come e quando iniziano, ma non quando e come finiscono, e neppure la fine dell’impero austro ungarico e della Germania nazista, vittime della propria ingorda presunzione, basterebbe ricordare il proverbio che riassume bene tutto ciò: “La strada dell’inferno è lastricata di buone intenzioni”. E temo che davanti a noi ci sia qualcosa che non so se somiglia più al purgatorio o all’inferno.

P. S. L’orrore per il Chiavaliere a dondolo non mi impedisce di notare che gli attacchi della stampa estera vengono in gran parte dal mondo inglese, che di sicuro non ama il fatto che a Gheddafi sia stata spianata la strada dell’entrare tra i padroni dell’Eni, perché ciò significa che i vari Mossadeq d’ora in poi anziché buttarli giù, e condannaeli a morte, con un colpo di Stato se la faranno invece un po’ da padroni magari anche nelle Sette Sorelle. Per una colpa simile è stato ucciso Enrico Mattei, il creatore dell’Eni che osava fare concorrenza agli angloamericani stipulando con gli iraniani contratti per loro assai più equi e lucrosi del cappio al collo imposto dalle Sette Sorelle. Oggi è più difficile fare esplodere in volo un aereo con Berlusconi a bordo. Ma si può sempre cercare di farlo fuori massacrandolo, peraltro giustamente, con i mass media opportunamente scatenati per le sue ribalderie non solo sessuali.

Caro Chiavaliere, mi pare ci sia un detto o qualcosa di simile che dice “Sic transit gloria mundi”. Ma lei è fortunato: Mattei oltre alla gloria mundi ci ha rimesso anche la pelle.


339 commenti
« Commenti più vecchi
  1. Peter
    Peter says:

    xMarco T.

    non lo affiderei a nessuno dei tre!
    Del resto, neanche i precisissimi svizzeri restituirono i portafogli a chi di dovere dopo la fine della guerra…

    Peter

  2. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Non mi toccare Milano, senno’ te la vedi brutta! (Anita)

    Cara Anita, Milan l’è un gran Milan.
    Beato però chi riesce ancora a trovarci un milanese.
    Sono in prevalenza meridionali, i milanesi di oggi. Solo di biscegliesi, ce nè più che a Bisceglie. C’è anche una stazione della metropolitana, chiamata Bisceglie. fa un certo effetto stare ad aspettare la metro e veder passare il locomotore con in testa scritto ‘Bisceglie’!
    Fino a quancle anno fa, se volevi trovare un biscegliese ad occhi chiusi, bastava entrare in un negozio di frutta e verdura: 9 su 10 erano gestiti da biscegliesi. Ora i biscegliesi si sono arricchiti e molti di loro hano venduto le attività ad altri, perchè il verduraio è un lavoro che richiede molto sacrificio.

  3. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ora devo correre: sono a cena da una mia amica e resto lì a dormire perchè domani mattina devo fare da babysitter a suo figlio di 6 anni.
    Menomale che il piccolo gioca a scacchi, così non ci annoiamo!

  4. osmix
    osmix says:

    Огромное вам пасибо! а еще посты на эту тему будут в будущем?

  5. sylvi
    sylvi says:

    x Peter,

    un veneziano che “lega l’asino dove vuole il padrone” ?
    Difficile da trovare!
    E dovrebbe aver chiaro che io non getto MAI la spugna, se credo in quel che dico!
    La” tale”, si firma Lucia Vendramin!,potrà essere partita lancia in resta, ma ha entusiasticamente espresso le sue idee, e con una certa competenza!
    Questo blog ha accolto e accoglie “saltuariamente” personaggi ben più eccentrici!!!
    Poi c’è Marco che, se non l’avessi conosciuto,…. a volte mi lascia molto perplessa!

    Poi…c’è lei… che conosce Venezia tramite Shakespeare!

    Vox parla di Venezia d’inverno, io le ho consigliato di andarci dopo il Carnevale,…non è necessario fare l’elenco miserabile di Marco… per rendersi conto che tutte le città del mondo, S.Pietroburgo e Amburgo comprese, ” le Venezie del Nord” sono altro.!!!

    Dire che Padova o Verona sono belle nonostante i padovani e i veronesi…beh è un’emerita sciocchezza!
    E non infierisco sui pugliesi!!!
    Certo è che …Metternich è spesso nei miei pensieri!

    Sylvi

  6. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    ma non sara’ forse la logica differenziale tra il cerebro maschile e quello femminile? Badi che e’ un’affermazione neutra: con molti bloggers posso essere in disaccordo, ma almeno sembra che ci capiamo, e ‘we agree to disagree’.
    Invece lei bara in continuazione (e non e’ la sola). E poi, se lo faccio notare con argomenti c’e’ la solita arma: sono pedante o ‘sgradevole’…
    Ebbene, sa cosa le dico: non me ne frega niente!
    Le ripeto (e che la Madonna della Neve mi aiuti): se per lei Shakespeare e’ obsoleto su Venezia, perche’ lo ha portato in causa proprio lei essa stessa medesima?
    E poi, come fa ad essere cosi’ sicura che i veneziani amino e trattino bene i visitatori di colore?

    saluti

    Peter

  7. Anita
    Anita says:

    Oggi ho guardato le finali di nuoto a Roma.

    A dire la verita’ la TV o come sono state filmate le ha rese confusionarie e difficili da seguire.

    Ho letto la continua storia dei swimsuits che danno vantaggio.
    Ma non e’ cosi’ in tutti gli sports?
    Io ho incominciato a giocare a tennis molti anni fa’, con le racchette di legno molto piccole in paragone di quelle odierne.
    Ne ho ancora una per ricordo, l’ho provata per curiosita’, mi sembrava di giocare con una scopa.
    Anche quelle rotonde di alluminio che usava Jimmy Connors, rompevano il gomito.

    Idem per i golf clubs, o gli sci.
    Ho ancora nel garage i miei primi golf clubs, chi li vede si mette a ridere.

    La tecnologia ed i materiali moderni sono tutti per dare vantaggio ai giocatori e sportivi, no?

    Almeno io la penso cosi’.

    Anita

  8. Vox
    Vox says:

    @ Peter
    Mi dovra’ scusare se mi astengo dal “leggere e commentare” i suoi post precedenti.
    Good night & good luck

  9. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Per Silvy,
    cara la mia bela ceta e chi ha mai detto il contrario!!
    Mica ci sono andato io dietro le bandiere del Re Savoiardo..!!
    Se fosse stato per me e per molti altri, fermo restando che scansare “le baionette dei Reali Carabinieri” era difficile, con il cavolo…

    Discorso diverso per il “prima” a Solferino e a San Martino, Combattevano dei”quasi” professionisti, all’epoca un mestiere come un’altro un pò come oggi…!!
    Gli altri erano volontari..e tanto di cappello…affari loro..!!
    Personalmente non mi risulta che “i poveri diavoli” ci abbiano mai guadagnato “qualcosa” qui da noi…
    Salvo i soliti quattro SCHEI……
    Come al solito, sai come diceva quel tale ..dall’Alpi alle Piramidi, da Manzanarre al Reno….

    cc

  10. Anita
    Anita says:

    Для господа, которые пишут на кириллице.
    Почему ‘писать на этом форуме?
    Не один на русском языке?

  11. Peter
    Peter says:

    ‘non credo che la societa’ e la vita a Venezia ai tempi di Shakespeare fosse meglio o peggio di quella in qualsiasi altro luogo, Londra inclusa…antisemitismo in auge nell’Inghilterra elisabettiana’

    possibilissimo per l’ultima affermazione (antisemitismo), non per la prima. sono disposto a scommettere che, by and large, nella Venezia del tempo si stesse meglio che non nel resto d’Italia, e forse molti altri posti in Europa. Venezia era di fatto una potenza coloniale in nuce, in un certo senso precorritrice delle future avventure coloniali europee: l’Asia Minore, i Balcani, il Mediterraneo. Fiorente di traffici, importazioni, ed anche appropriazioni ‘indebite': mica lo fecero solo i romani.
    Sylvi non mi ha risposto sugli ammennicoli di S. Marco…

    L’antisemitismo dell’epoca: gia’, ma Master Shakespeare ci scrisse su tutta un’opera, che come dice Anita e’ rimasta la piu’ nota…Chi altro lo fece, ai suoi tempi? o anche dopo? Goldoni, Alfieri, Cervantes, Ariosto, Tasso??
    tra l’altro, il monologo di Shylock (se ci pungete, non sanguiniamo, etc) puo’ essere preso a prestito da qualunque minoranza oppressa

    Peter

  12. Peter
    Peter says:

    xVox

    come al solito fraintende, o finge.
    Io dicevo che estrapolare frasi ‘sgradevoli’ dal loro contesto it’s not fair…
    Glielo ha fatto notare a piu’ riprese anche Anita.
    Per me e’ barare

    Peter

  13. sylvi
    sylvi says:

    caro Peter,

    sono caduta da una di quelle ridicole biciclette pieghevoli con ruote da infante; me la sono presa con il marito perchè non l’aveva ben regolata; piove in GB e in Piemonte e non qui; la connessione slava si è appena mangiato l’ennesimo post per lei, ma forse meglio così!!!

    Non ho mangiato pecora bollita, però in Inghilterra ai confini con il Galles si.
    Ho mangiato antipasto di gamberetti e polpi con verdurine grigliate, olive taggiasche e carciofini, e gamberoni alla griglia!
    Mangiando le prugne , piccole,sane, saporitissime ho pensato a lei…con grande partecipazione!

    Sylvi

  14. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro peter,
    convengo…d’altronde ..una delle più garndi (sic) invenzioni dell’umanità, L’assicurazione …se non vado errato fu proprio inventata a Venezia ..e da li diffusa..e direi inventori non solo dei commerci , ma anche del capitale “liquido”…

    …………infatti all’epoca i profitti derivanti dall’investimento di capitale nell’attività di scambio dovevano essere considerevoli….il Doge Mocenigo stimo che i profitti del finanziamento e dell’esecuzione dei commerci ammontavano al 40% del valore dei beni scambiati..

    Direi quindi grande invenzione… a Venezia già si distinguono bene, le figure del finanziatore e del mercante, quindi i profitti a sentir Mocenigo erano costituiti per metà dai ricavi veri e propri e per l’altra metà dagli interessi sul capiatle investito negli scambi…per cui il buon Shylock era un antesignano…figura emblematica..!!

    Poi si sa “come sempre nella storia il vento gira…e prima gli Olandesi e poi gli Inglesi hanno ampiamente “approfondito l’argomento”…
    aAllora come oggi con ..qualche”sbandatina”, come quella degli Olandesi, che non sapendo più dove diavolo piazzare l’enorme liquidita derivante dai profitti, si innamorarono come matti dei “bulbi ” di Tulipano..per finire anche loro Come dei Tulipan (vecchio modo di dire dei Piemontesi…
    Com’è triste Venezia..io ci sono stato di Inverno dopo Carnevale ..una settimana..stuggente passeggiar per calli…avevo alloggiato in una pensioncina proprio a due passi dalla Fenice..

    cc

  15. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro peter,
    porca miseria ..tasi, sugli ammenicoli di PZA San Marco…già abbiamo dovuto restituire l’obelisco…
    per favore “non stuzzicare al can che dorme..!!!

    cc

  16. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    li dovremmo riportare a Parigi a Sarkozy? I cavalli, intendo!

    Ma poi… la National Gallery, oltre al Louvre, ci restituiranno le pareti affrescate di palazzi veneziani che là giacciono in bella mostra?
    Ma poi…che dalla GB arrivi un invito a restituire il maltolto…
    Da che pulpito!!!

    Sylvi

  17. Peter
    Peter says:

    xCC

    caro CC, tranquillo: non sono un italiano ‘fellone’.
    L’impero bizantino e’ caduto da un pochino, e chi ne ha preso il posto non ha nessun diritto a fare reclami. Altrimenti, in teoria, loro dovrebbero restituire tutto un paese (?alla Grecia…).
    In sostanza, chi avuto ha avuto….

    Peter

  18. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    spero che nella caduta non si sia fatt male.
    Il post sui cavalli per CC vale anche per lei.
    Io non parlavo infatti di restituzioni! l’obelisco nero di Roma lo abbiamo restituito perche’ trafugato in epoca molto recente dai fascisti ad uno stato gia’ riconosciuto all’epoca come sovrano, credo…
    Dicevo solo che Venezia e’ stata precorritrice di molti trends che presero piede in quasi tutta Europa diversi secoli dopo…dovrebbe al contrario esserne fiera!

    Peter

  19. Anita
    Anita says:

    x Silvi

    Cara Sylvi,
    mi stai confondendo, noi mangiamo gli agnelli o lamb, non le pecore o goats.
    Sai come l’agnello che si usa molto per Pasqua.
    Solo che sono agnelli non di latte, ma comunque giovani.

    Gli US importano dall’Australia.

    Per Pasqua il pranzo consiste di una coscia d’agnello farcita e al forno, almeno molto favorito dagli Italiani.

    Gli Italiani pero’ iniziano con antipasti, minestra in brodo, lasagna, varie carni col sugo di pomodoro, l’agnello, carciofi imbottiti, broccoli di rape, formaggi, diverse torte o “pastiere” secondo le regioni di provenienza, caffe’, biscotti, noci e…..forse mi sono dimenticata la meta’.
    Vino in abbondanza.

    Senza scherzi, gli Italiani negli US sono tra’ i piu’ obesi.
    Lo puoi notare anche dai film…….

    Un abbraccio,
    Anita

  20. sylvi
    sylvi says:

    x Peter.

    i cavalli se li era portati via Napoleone, perciò dovrebbero rifare
    il “giro turistico”!

    Mi fa male una costola, speriamo non incrinata, anche perchè domani devo far fare il solito “giro turistico” in prov. di Venezia alla zia suora 90enne.
    Parlate voi che siete atei! ma che fatica guadagnarsi il Paradiso!

    Sylvi

  21. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    buon per lei (il pranzo, intendo).
    Io la pecora bollita non l’ho vista mai (non avra’ beccato una specialita’ per turisti?!).
    Anch’io sto gustando da giorni delle ottime prugne, proprio com le descrive lei…
    Ho due alberi (anzi tre, uno nuovo quest’anno).
    Quello del giardino sud, che ci creda o no, e’ del tutto immune dai vermi. Eh eh eh…

    Peter

  22. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    trovo squisiti agnelli e capretti; e delle costine di agnello prima marinate e poi grigliate, ce ne facciamo scorpacciate, con i figli, mio marito ci guarda schifato!

    Ma lui, quando l’ho conosciuto, mangiava soltanto bistecche, patate fritte e formaggio, classico esempio di figlio viziato!
    Poi l’ho rieducato.
    Ma frattaglie, fegato alla veneziana, trippe, rane e lumache restano un tabu.
    Rieducazione riuscita a metà.
    Devo però dire che quando è ospite assaggia ma non rifiuta niente.

    Mi ha sempre colpito, in Sicilia e in meridione in generale, le enormi porzioni che servono, e il numero dei piatti.
    Molte volte temevo di essere maleducata, ma sarebbe stato impossibile mangiare tutto quello che ti servivano.

    Buonanotte

    Sylvi

  23. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Negli US ci sono moltissimi Italiani meridionali, la grande maggioranza.
    Specialmente sul nord est Atlantico.

    Quello che e’ successo e’ che ognuno ha portato le specialita’ ed i cibi dei loro paesi, non solo le regioni.

    Cosi’ nell’incrocio di matrimoni si sono incrociati i cibi, le prime generazioni hanno ereditato questo miscuglio, ricette passate dai nonni e dai genitori.

    Ecco perche’ c’e’ tanta abbondanza sulle tavole festive.

    Per me era una novita’ che sono venuta a conoscere quando mio figlio minore si e’ sposato con la figlia di campani e siciliani misti anche loro.

    Al primo pranzo di famiglia a casa dei suoceri non potevo credere ai miei occhi, c’era cibo e piatti diversi sufficienti per un battaglione.

    Mio figlio non mangiava niente al sugo di pomodoro, preferiva il riso alla pasta, di solito si limitava al prosciutto Parma, un po’ di roast beef e spariva…….

    Paese che vai usanza che trovi.

    Anita

  24. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Che strano, non posso entrare sul nuovo argomento.
    Sono entrata qui dall’internet.
    Ma non dal mio ICON.

    Oh, oggi c’e’ perfino il mio nome ed indirizzo, cosa che non c’e’ mai.

    Vedremo se trovero’ il problema.
    Tutti gli altri websites e forums si aprono correttamente.

    Saluti, Anita

  25. Peter
    Peter says:

    xAnita

    ho provato anch’io, buio completo.
    Forse sono andati tutti in vacanza…

    ciao, Peter

  26. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Meno male che non sono sola.

    Ieri sera Pino mi ha avvisato che il suo articolo era in rete.
    Dopo un po’ sono entrata a Arruotalibera ed ho trovato solo la testata e il code .

    Ho avvisato Pino via e-mail, prima mi ha detto che Rodolfo aveva gia’ postato.

    Poi mi ha scritto:
    “La ringrazio per l’avviso, comunque. Forse lei è entrata nel nuovo articolo mentre io stavo cancellando le prime righe, che sono dei codici del programma di scrittura Word. Purtroppo nel mio computer portatile ho dimenticati di inserire il programma di scrittura Read Me, che al contrario di Word in Internet non crea nessun problema.”

    Non se puo’ rimediare, e’ successo prima, ma allora era in casa, al momento scrive da un isoletta e col laptop.

    Ciao, Anita

    PS:
    Ogni tanto mi avvisa perche’ io scrivo maggiormente di sera e molti dei miei post non vengono letti e se letti con tanto ritardo non so di cosa parlano.
    Citano una mia riga o frase ma non dicono che e’ su un articolo precedente.

  27. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Ho appena data un occhiata a Bloomberg.

    Non capisco come mai la borsa e’ in salita mentre non c’e’ alcuna buona notizia.

    Dalla disoccupazione, molto piu’ alta di quello che ci dicono, ai business chiusi, produzione non esistente, dei trilioni dello Stimulus Package solo il 10%sono stati elargiti e non sono stati usati per creare lavoro, ma solo per chiudere buchi per pensioni e debiti.

    Mi sembra di vivere in due mondi, uno reale ed uno di fantasia.

    Mah……..???

    Anita

  28. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI

    A me risulta tutto regolare, anche se è strano ci siano pochi commenti, meno del solito. Forse il difetto che avete notato dipende dal fatto che ho scritto in Word anziché in Read Me, programma che non ho qui con me. Vedrò che fare.
    Un saluto.
    pino
    P.S. A voler fare dello spirito si potrebbe notare che nella nuova puntata ho parlato di Israele anticipando alcune notizie…..
    Mah.

  29. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita e Peter

    Ho riscritto il testo in Open Office. E vedo che la puntata è on line. Voi siete sempre bloccati?
    Un saluto.
    pino

  30. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Adesso si apre benissimo come al solito.
    Grazie.

    Ho notato che ci sono pochi post.
    Per entrare sul questo argomento ho dovuto cercare l’articolo in internet, Arruotalibera si apriva solo con la testata e niente altro, anche su Google.
    Niente, anche il grafico di WordPress era diverso.

    Sorry you had to do more work……

    Anita

Trackbacks & Pingbacks

  1. […] Questa volta Calderoli ha ragione: la democrazia non si esporta … […]

I commenti sono chiusi.