Ballando sull’orlo della fine dell’Europa: “Venghino, siòri, venghino: dopo le panzane sulle atomiche di Saddam ora vi rifiliamo le panzane sulle atomiche di Gheddafi e di Ahmadinejad”. Così Israele, forse in interessata compagnia di Londra, può realizzare il vecchio sogno di bombardare l’Iran, uno dei due motivi per il quale è stato eletto Netanyahu (l’altro è impedire a tutti i costi che nasca lo Stato palestinese)

E’ difficile da credere, ma ormai viene dato per certo che con la classica scusa della “produzione di bombe atomiche”, sperimentata con successo dagli USA per invadere l’Iraq, Israele attaccherà quanto prima l’Iran, con l’appoggio degli inglesi, per mettere anche la Casa Bianca di fronte al fatto compiuto. Il presidente Obama infatti, per timore di perdere voti, è contrario a una tale azione militare prima della sua rielezione, ma alcuni collaboratori lo esortano invece ad autorizzarla e appoggiarla perché ricompatterebbe l’elettorato riportandolo di sicuro alla Casa Bianca e scongiurando la temuta candidatura di Hilary Clinton, sempre più popolare nell’elettorato non solo del Partito Democratico. E’ dal 2006 che l’attacco militare all’Iran da parte degli Usa e di Israele viene dato per imminente e certo, senza però che sia poi stato sferrato. Ecco per esempio cosa dichiarava nel 2006, poco dopo la terza invasione israeliana del Libano, Seymour Hersh, il famoso giornalista americano che ebbe il coraggio di denunciare il massacro di tutti gli abitanti di My Lai compiuta dai marine in Vietnam e che per primo ha denunciato le torture americane nel carcere iracheno di Abu Ghraib:

L’amministrazione Bush era molto direttamente impegnata nel pianificare la guerra libanese-israeliana. Il presidente Bush ed il vice presidente Cheney erano convinti che il successo della campagna militare israeliana in Libano avrebbe non soltanto raggiunto gli obiettivi desiderati da Tel Aviv, ma sarebbe anche servito come preludio ad un possibile attacco contro le strutture nucleari iraniane”.

La scusa è anche oggi quella del “pericolo atomico” iraniano. Nella vulgata corrente infatti l’Iran sarebbe così idiota e suicida da produrre atomiche per affrettarsi a lanciarne già la prima su Israele, nonostante Israele di atomiche ne possieda circa 400 e possa quindi cancellare non solo l’Iran dalla faccia della terra. Senza contare che la signora Clinton ha dichiarato senza arrossire di vergogna che “prima di finire di schierare per il lancio il suo primo missile nucleare l’Iran sarebbe riportato all’epoca delle caverne”, con un olocausto fulmineo di oltre  80 milioni di esseri umani, più o meno quanti ne ha  l’Italia intera. Embé c’è olocausto e olocausto. Quello sulla pelle di 70-80 milioni di iraniani evidentemente per la signora Hilary&C è buono, nonostante sia ben 12-14 volte quello che purtroppo c’è stato davvero per mano dei nazisti.

Tutti però si guardando bene dal ricordare che ai tempi dello scià di Persia Reza Pahlavi gli Usa avevano deciso di vendergli il formidabile laboratorio di fisica nucleare del Massachussets Institute of Technology (MIT), nonostante lo scià avesse dichiarato esplicitamente che intendeva utilizzarlo “per produrre quanto prima bombe atomiche”.  La vendita non andò in porto solo per le proteste degli studenti e dei professori del MIT, con in testa Noam Chomsky, certo non antisemita essendo notoriamente ebreo.

La storia del nucleare iraniano risale proprio allo scià Reza Pahlavi. Oltre ad essere amico dei vari esponenti Usa che lo avevano rinforzato sul trono con il colpo di Stato del 1953 contro il governo Mossadeq, in codice “Operazione Ajax”, Reza Pahlavi aveva l’appoggio del Segretario di Stato  Henry Kissinger, che, in chiave anti URSS, gli propose l’acquisto di 23 nuovi reattori e l’aiuto di tecnici dell’MIT. E così nel ‘76 il presidente Ford autorizzò anche la vendita all’Iran di tecniche innovative per l’estrazione e lavorazione del plutonio, necessario per costruire ordigni nucleari in alternativa all’uranio 235. Si arriva così all’accordo USA-IRAN del ’78 di collaborazione anche nella ricerca di giacimenti di uranio e le società americane General Electric e Westinghouse si mettono in lizza per costruire in Iran i reattori nucleari, la cui costruzione era stata danneggiata dalla guerra con l’Iraq del 1980-1988, voluta in pratica dagli Usa che foraggiavano lo stesso Saddam che in seguito decideranno di eliminare. L’Iran stipula accordi anche con la Francia e la Germania.

A fine guerra con l’Iraq il governo iraniano offre a Washington e all’Europa di costruire nuovi reattori, ma il dilagare del khomeinismo provoca il rifiuto Usa, motivo per cui Teheran si rivolse quindi ai russi, che accettarono di costruire una prima centrale.

Solo nel 2000 l’allora presidente Usa  Bill Clinton ammetterà la responsabilità degli Stati Uniti nel golpe del 1953 e ammetterà che si trattò di un tragico errore, causa di molti dei problemi odierni. Il colpo di Stato che rovesciò Mossadeq mostrò infatti all’intero  Medioriente che gli USA non avevano nessuna intenzione di “esportare la democrazia”, come si usa dire invece oggi, ma solo di tutelare i propri interessi. Inoltre il golpe del ’53 è stato il primo in cui per rovesciare un governo venne usata la CIA, esperienza che convinse gli USA di poter disporre di uno nuovo strumento per modellare la politica mondiale. Il golpe iraniano accelerò la penetrazione americana nel Golfo e in Medio Oriente a danno dell’influenza inglese. L’asserito appoggio del governo di Londra a quello che pare sia l’imminente attacco all’Iran, che seguirebbe l’appoggio inglese alla rivolta anti Gheddafi in Libia, potrebbe essere quindi un modo per restituire pan per focaccia e riguadagnare in questa parte del pianeta l’influenza soffiata agli inglesi da Washington.

Ora c’è da parte Usa un nuovo “al lupo, al lupo!”, sotto forma di “all’atomica, all’atomica!” questa volta iraniana. Come si possa ancora credere a questo tipo di “verità” ufficiali è difficile da capire, alla luce delle serie di falsi storici inventati a tavolino per fare accettare all’opinione pubblica una serie di guerre: “l’incidente di Cuba” per fare la guerra alla Spagna e portarle così via una fetta delle colonie; “l’incidente del Tonchino” per scatenare la guerra contro il Vietnam del Nord; le “atomiche irachene” per invadere l’Iraq. E’ di pochi giorni fa la strana bufala, subito fatta abortire ma mai smentita dai mass media che l’avevano prontamente avvalorata a livello planetario, delle “atomiche di Gheddafi”. Bufala sottovalutata, sulla quale tra qualche riga ci soffermeremo. E pochi giorni prima di questa nuova bufala c’è stata la minacciosa protesta Usa per “i piani di uccisione dell’ambasciatore saudita a Washington”, piani che è piuttosto difficile prendere per oro colato.

Come per l’incredibile menzogna delle “atomiche libiche”, si sperticano in molti ad assicurare che la conferma dell’esistenza di atomiche iraniane sarà ufficiale e fatta addirittura della stessa AIEA, cioè dall’agenzia dell’Onu che controlla – ma SOLO nei Paesi firmatari dell’accordo internazionale di non proliferazione delle atomiche – che non ci siano usi militari delle centrali nucleari. Filtrano “indiscrezioni” che l’AIEA è sommersa di rapporti dei servizi segreti occidentali che “inchiodano” Teheran. Come se non fosse ormai un vizio per certi servizi segreti, da parti di quello italiano a quello inglese, da quello israeliani a quello statunitense, raccontar panzane a danno di chi si vuole colpire. L’AIEA però sulle atomiche israeliane tace, ma solo perché Israele NON ha mai firmato il trattato di non proliferazione. Se non l’avesse firmato neppure l’Iran, oggi Teheran potrebbe dotarsi o essersi già dotato in tutta tranquillità di ordigni atomici senza le minacce che invece pendono sul suo capo come una spada di Damocle moltiplicato qualche milione.

Debbo purtroppo segnalare il titolo di un articolo di Repubblica di pochi giorni fa, dove si leggeva che l’Iran “sta testando la bomba atomica”. Testare una bomba atomica significa farla esplodere per controllare se la procedura per produrne in serie funziona o no. Oppure significa fare come il Giappone, che le atomiche non le ha ancora costruite, ma intanto ha simulato tutto con dei supercomputer in modo che in caso le può produrre nel giro di poche settimane. Leggendo il mirabolante articolo di Repubblica si scopre invece che il tutto si riduce alla presenza di una capsula di metallo che “potrebbe” – al condizionale!!! – essere l’innesco a base di esplosivo classico. E’ come annunciare nel titolo che i marziani stanno “testando” l’invasione del pianeta Terra e scrivere nell’articolo che in effetti hanno prodotto un pezzo di lamoera che “potrebbe” servire per costruire astronavi… No comment. Mi limito a ricordare che per spingere verso l’invasione dell’Iraq i principali giornali italiani arrivarono a mentire con articoli che fin dal titolo in prima pagina affermavano: “Prosegue in Iraq la produzione di bombe atomiche”! Il tutto senza che i pacifisti abbiano assaltato le redazioni della menzogna e senza che gli autori di quelle panzane e i loro direttori, corresponsabili di fatto della tragedia della guerra contro l’Iraq, siano stati né arrestati, né licenziati né disturbati con sanzioni disciplinari dall’Ordine dei giornalisti.

Insomma, tanto per cambiare, “venghino, siori, venghino….”.

Premesso che è assurdo pretendere che le atomiche le abbia solo Israele, ma non i Paesi vicini, condannati così a non potersi difendere adeguatamente in caso di attacco israeliano o comunque occidentale, una cosa è però chiara, anche se nessuno ha il coraggio di dirla: un attacco militare all’Iran comporterebbe automaticamente, a causa delle complicazioni in campo petrolifero nell’intero Golfo, una serie di scenari collaterali semplicemente devastanti per l’intero pianeta. Non a caso Francia e Usa hanno alzato pubblicamente la voce contro la pazzia di Netanyahu e del suo indecente ministro degli Esteri, il poco meno che fascista Avigdor Lieberman, emigrato dalla natia Russia. Ecco gli scenari inevitabili:

- l’aggravarsi della crisi finanziaria europea,   che diventerebbe anche energetica, economica e industriale;

- la conseguente fine dell’euro;

- l’altrettanto conseguente fine dell’Unione Europea;

- l’ascesa di Israele alla guida dello “scontro di civiltà”, che a quel punto riceverebbe un forte impulso;

- la conseguente fine dell’influenza dell’Italia anche in Medio Oriente;

- il ritorno dell’Inghilterra – se è vero che attaccherebbe l’Iran assieme a Israele – alla sua secolare politica, sempre volta a evitare che in Europa la potenza di un qualche Stato possa farle ombra e ancor più che l’Europa possa vedere l’unione di suoi Stati

Veniamo ora alle “bombe atomiche di Gheddafi”. La notizia è di quelle da lasciare sgomenti, se non terrorizzati: “Trovate le bombe atomiche di Gheddafi”. E’ strano quindi, anzi è stranissimo che i giornali dopo averla sparata come notizia d’apertura nelle edizioni online l’abbiano poco dopo fatta precipitare tra le notiziole in basso per poi trattarla senza molta convinzione nelle edizioni cartacee, relegandola tra le pagine interne. Il problema è che a dare notizia di tale asserito ritrovamento di ordigni atomici è stato lo stesso vertice del Consiglio Nazionale Transitorio che nei mesi scorsi ha già rifilato altre notizie clamorose rivelatesi fasulle, e che a lanciarla nel mondo sia stata la tv Al Arabija, che nei mesi scorsi a quelle stesse notizie fasulle s’è prestata a far da megafono planetario. Il primo ministro dimissionario del CNT, Mahmoud Jibril, ha addirittura assicurato che la “scoperta” delle bombe atomiche sarà confermata a breve dall’AIEA, la stessa che ora si giura che incastrerà l’Iran. E’ evidente che un’eventuale conferma dell’AIEA sarebbe un fatto clamoroso, anzi sconvolgente. L’AIEA infatti è sempre molto prudente, per esempio finora si è guardata bene dall’avvalorare gli allarmismi “nucleari” contro l’Iran così come a suo tempo  s’è guardata bene dall’avvalorare le accuse “atomiche” contro l’Iraq di Saddam Hussein, accuse come è noto rivelatesi, ma solo dopo l’invasione dell’Iraq, completamente e scientemente inventate a tavolino. Per fortuna Anders Fogh Rasmussen, segretario generale della Nato, cioè dell’alleanza militare che ha condotto la guerra contro Gheddafi, ha smentito quanto strombazzato nel mondo dal tandem Jibril-Al Arabija. Però vale la pena fare qualche considerazione aggiuntiva, perché questa storia delle “atomiche libiche” se anch’essa falsa può essere una operazione abilmente montata per allarmare talmente l’opinione pubblica da convincerla che bisogna colpire finalmente l’Iran onde evitare che si doti anche lui di bombe atomiche.

Che la Libia possa avere costruito bombe atomiche è semplicemente impossibile, così come è impossibile che le stia costruendo l’Iran. Le bombe atomiche infatti si possono costruire solo in due modi: utilizzando l’uranio 235 oppure utilizzando il plutonio. In natura l’uranio 235 non esiste, bisogna estrarlo con raffinazioni successive, dall’uranio 238 fino a ottenere che oltre il 90% del metallo sia costituito dall’isotopo 235: per farlo, bisogna trasformare l’uranio in gas esafluoruro d’uranio e farlo filtrare man mano da varie decine di migliaia di ultracentrifughe, non meno di 30-40 mila, che devono lavorare in linea, cioè simultaneamente. Ultracentrifughe che è impossibile vengano costruite in tali quantità da chi non possiede né la tecnologia né i materiali necessari e se li deve quindi procurare con acquisti all’estero che NON possono certo passare inosservati. Per quanto riguarda invece il plutonio, la trafila è più semplice: si tratta di esporre l’uranio 238 al bombardamento di neutroni ottenibile solo in una centrale nucleare, anche di uso civile, che la Libia NON possiede. Inoltre il bombardamento di neutroni deve durare vari giorni, durante i quali però la centrale non può funzionare e quindi se è ad uso civile, cioè per produrre corrente elettrica, le città alimentate resterebbero al buio. Evento anche questo impossibile da nascondere. Se è una centrale militare deve essere sufficientemente grande, tanto da rendere impossibile che non sia rilevata dai satelliti spia.

Nel caso fantascientifico che  fosse confermata la presenza in Libia di armi atomiche bisogna porsi alcune domande, l’ultima delle quale apre lo scenario dell’attacco all’Iran, che infatti guarda caso sta prendendo piede:

- a che serve avere bombe atomiche se NON si hanno gli aerei che le possono trasportare e sganciare? Vale a dire, se non si è in grado di utilizzarle. Al massimo possono essere un deterrente anti invasione terrestre, come le mine atomiche che gli Usa avevano e pare abbiano ancora nel Friuli in funzione anti invasione dall’Est.

- perché mai avrebbe dovuto averle Gheddafi, visto che si è ben guardato dall’usarle neppure per salvarsi il potere e salvare la pelle sua e dei suoi figli?

- chi gliele ha date o vendute, visto che è impossibile siano state prodotte in loco?

- poiché (film e romanzi a parte) è impossibile che le bombe atomiche vengano vendute o regalate, chi le ha portate in Libia per poi farle trovare e giustificare così a posteriori l’assalto a Gheddafi?

Ecco, l’ultima domanda è la più insidiosa. Ragioniamo. Gli americani hanno invaso l’Iraq con la scusa delle bombe atomiche di Saddam, che però poi si è scoperto essere state una frottola decisa per giustificare l’invasione. Gli americani hanno fatto due bei film su quell’atroce inganno, “Green zone” e “Savoir faire”. Se alla Casa Bianca fossero stati più furbi, e ancor più cinici di quanto sono stati, avrebbero potuto portare clandestinamente un paio di bombette atomiche in Iraq e poi “scoprirle”. Beh, la “rivoluzione” libica è stata preparata con cura da Francia, Inghilterra e – stando a quanto si dice, ma finora non ci sono prove credibili- da Israele. Tre Paesi dotati tutti di armi nucleari. In teoria, è possibile che questa volta, imparata la lezione iracheno-americana, almeno uno di quei Paesi abbia deciso di introdurre di nascosto una o più bombette atomiche in Libia per poi “scoprirle” e prendere così due piccioni con una fava:

- giustificare a posteriori in modo ferreo e inconfutabile la neocoloniale guerra libica, tappando la bocca a pacifisti e affini;

- giustificare in anticipo un intervento militare contro l’Iran al grido di “se le atomiche le aveva perfino Gheddafi è ovvio che le ha anche l’Iran”.

In ogni caso, la presenza della tv Al Arabija anche in questa strepitosa storia delle “atomiche di Gheddafi” permette di capire alcune cose, gravi, che però a differenza degli ordigni nucleari non sono ipotesi, ma fatti certi. Teniamo presente che durante la guerra libica Al Arabija è  stata molto attiva assieme ad Al Jazeera nel propalare contro Gheddafi accuse tanto gravi quanto inventate di sana pianta. E teniamo presente che pochi giorni fa il Qatar  ha messo le mani avanti sul futuro della Libia rivendicando un ruolo più importante. Il perché di tali rivendicazioni lo ha reso pubblico il suo capo di stato maggiore delle forze armate, Hamad bin Ai al Atiya. Il capo militare ha rivelato con molto orgoglio non solo che il Qatar è stato il Paese che più di tutti ha appoggiato militarmente i ribelli libici, ma anche che  ha inviato “centinaia di uomini in ogni regione” libica. Non uomini qualsiasi, ma, ci ha tenuto a chiarire al Atiya, militari che dovevano “pianificare le azioni dei ribelli contro Gheddafi”.

Si dà il caso che il Qatar sia proprietà privata del per nulla democratico emiro Hamad bin Khalifa Al Thani, che nel ’95 ha deposto suo padre con un colpo di Stato e che è immensamente ricco grazie al petrolio sul quale il suo possedimento galleggia. E si dà il caso che a volere Al Jazeera, la cui sede centrale è a Doha, è stato proprio Al Thani, che alla sua televisione ci tiene talmente da avere dichiarato tempo fa “ci tengo più che alla mia famiglia”.

La televisione Al Arabija ha invece sede a Dubai e appartiene a una società con capitali dell’Arabia Saudita, del Kuwait e del Bahrein. In quest’ultimo Stato, anch’esso straricco per il petrolio e anch’esso proprietà privata di uno sceicco, la locale “primavera araba” è stata soffocata nel sangue anche grazie all’arrivo di truppe saudite.  Se la sete di democrazia dovesse attecchire anche nei vari Stati del Golfo, che pompano di petrolio l’Occidente in cambio di tanti soldi e tanta distrazione sui locali regimi niente affatto democratici, gran parte delle nostre industrie, automobili e impianti di riscaldamento si troverebbero a zero. Ecco perché in questi Paesi le istanze di democrazia vengono stroncate nel sangue senza che in Occidente nessuno reclami.

Al Arabija e Al Jazeera, di solito concorrenti, hanno lavorato di fatto in tandem per lanciare fin dai primi giorni della rivolta balle colossali utili a spingere l’Occidente a giustificare l’intervento militare in Libia. Si è iniziato fin dai primi giorni con il grossolano falso dei “10.000 morti civili per i bombardamenti di Gheddafi” lanciato da Al Arabija e si è finito, per ora, con il falso altrettanto grossolano delle “fosse comuni” con i resti di 1.700 “martiri della rivoluzione vittime delle torture di Gheddafi” lanciato da Al Jazeera. Pian piano viene quindi a galla che la “rivoluzione” contro Gheddafi più che una versione libica della “primavera araba” è stata una rivolta preparata con cura da istruttori militari stranieri. Della presenza di istruttori francesi e inglesi già si sapeva. Ora si viene a sapere anche che sul terreno i rivoltosi erano guidati, in ogni regione della Libia, da personale militare arrivato da un Paese come il Qatar, tanto ricco quanto assolutamente distante dal concetto di democrazia.

Questo tipo di operazioni i militari le chiamano “guerra psicologica”. Guerra che consiste in soldoni nel demonizzare il nemico, diffamandolo e calunniandolo il più possibile anche inventando panzane colossali come le “bombe atomiche irachene di Saddam”. Di questo tipo di guerra il comando Nato di Verona ne ha una bella e importante sede. Se per i greci e i romani la guerra psicologica si riduceva a considerare e chiamare “barbari” i nemici e gli esterni in genere, ed era basata sull’ignoranza reciproca, oggi si tratta invece di alterare e nascondere la realtà creandone una ad hoc. Insomma, la faccenda è molto più complicata. Ma il succo e i fini non cambiano.

La saggezza popolare avverte che “Non tutte le ciambelle riescono col buco”. Più precisamente, Annibale, che se ne intendeva, ebbe ad avvertire Scipione che “Le guerre si sa come iniziano, ma non come finiscono”. Speriamo solo che il gioco della guerra psicologica non sia arrivato al punto di pazzia da servirsi anche di “scoperte” di bombe atomiche piazzate ad arte per farle trovare a bella posta. Se così fosse, è chiaro che saremmo pericolosamente affacciati sull’orlo dell’inferno.

Forse “la Storia è maestra di vita”, come si usa dire, ma l’umanità è una pessima scolara. Sì, c’è solo da sperare che anche questa volta si tratti di un falso allarme. O meglio: di guerra solo psicologica.

93 commenti
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  1. Anita
    Anita says:

    In riguardo al mio post precedente, ho dovuto chiudere perche’ il mio PC stava aggiornando automaticamente.

    Ecco il breve articolo in Inglese.

    Lo cito perche’ Paul Krugman e’ stato nominato di frequente su questo blog, e’ un opinionista di sinistra…..

    http://krugman.blogs.nytimes.com/2011/11/10/original-sin-and-the-euro-crisis/?pagemode=print

    November 10, 2011, 2:23 am

    Original Sin And The Euro Crisis

    A quick note right now, maybe more later.

    One question that keeps coming up is, how can I reconcile my scorn for warnings about bond vigilantes with what is happening to Italy? This seems especially pointed because I have in the past used Italy’s ability to carry debt exceeding its GDP as an illustration that debt concerns were overblown.

    The answer lies in the concept of original sin. Not the Pope’s kind, but the economics kind — the long-standing notion that developing countries were especially vulnerable to financial crises because they borrowed in foreign currency. (Yes, the linked paper actually raises some distinctions between currency mismatch and original sin; never mind for now).

    The key point is that by joining the euro, Italy took a bite of the apple — it converted its advanced-country status, as a nation issuing debt in its own currency, into original sin, with debts in someone else’s currency (Europe’s in principle, Germany’s in practice). That is the root of its new vulnerability.

    More on all this later, I hope.

    ———————-
    Anita

  2. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.
    Qui ad Atene noi facciamo così.

    Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.
    Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
    Qui ad Atene noi facciamo così.

    La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo. Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
    Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
    Qui ad Atene noi facciamo così.

    Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
    E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
    Qui ad Atene noi facciamo così.

    Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
    Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia. Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.
    Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versalità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
    Qui ad Atene noi facciamo così.

    (Pericle – Discorso agli Ateniesi, 461 a.C.)
    ——————————————————————————-

    Sembra fatto ieri…

    C.G.

  3. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Uroburo,

    oggi su LA STAMPA ,un articolo di Federico Geremicca affronta l’argomento della scelta di Bersani su Mario Monti, paragonandolo ad un “suicidio politico”…nel senso che forse farà “bene al paese”,ma di sicuro ben difficilmente al PD, erede di tutti i riformismi che tu hai citato.
    La frase di Gramsci “profetica”,,voi fascisti porterete l’Italia alla rovina , toccherà a noi Comunisti di salvarla…si rivela sempre più Jettatoria…nel senso che le classi digerenti comprese le PMI, hanno sempre dimostarto di “pensare” sostanzialmente ai “cazzi loro”…ovvero nel quasdro complessivo dei vari periodi storici -economici, hanno invocato l’unità nazionale ..ovvero la messa in Mora dei sindacati e sovente di alcune “libertà democratiche”,per risollevarsi dai loro errori …senza pagar dazio..ora è indubbio che una parte dei benefici ricade poi sulla geeente quando l’economia tira, ma quando è floscia i “sacrifici” toccano ai soliti noti…
    In sostanza per brevi periodi sono anche capaci di incoraggiare i partiti di Sx a prendere certi decisioni impopolari, ma poi la STORIA dimostra che come dicono a Napoli…finita la festa ,gabbato lo santo !!!!….
    E giù di nuovo ad evadere ,eludere ectect..chi se ne frega se la Burocrazia non funziona..anzi specialmente se la giustizia economia -finanziaria è paralizzata meglio…siamo alla CASA dell Libertà !!
    Pensa è perfin possibile che alcune frange dei digerenti possano votare a SX per brevi periodi di tempo…!!!
    Prendiamo il mercato del lavoro…non esiste a tutt’oggi una Legislazione più beffarda e illiberale di quella maturata in questi ultimi anni..grazie anche e per merito a provvedimenti di sinistar (sic!) ..ma non basta mai alla loro avida ingordigia
    Poi TI piglano pure per il CULO.., ma di cosa vi lamentate imbecilli le leggi le avete fatte VOI !!

    Toccherà ancora una volta al sensoo di responsabilità delle Sinistre a salvare l?iTalia e a prendersela nuovamente in quel POSTO come storia dimostra..spero per l’epoca che il Blog sia a ancora in vita, per sparare Missili a testata nucleare dove so IO.

    Ti invito a leggere l’articolo di Lettieri e Raimondi poco sopra che dà una panoramica efficace fuori dal pollaio di casa nostra..è condivisibile al 100% e conferma che da 2008 ad oggi nessuna misura è stata presa per correggere quelli che LORO hanno chiamato errori e distrazioni dalle sane Leggi di Mercato…Oddio non rompono più tanto Le BALLE con i Sistemi Filosofici alla hayek ,se ne stanno rintanati e a cuccia per un pò per Poi riprendere la “solità sollazzata”.
    Ma sarà la Tomba finale e lo sanno anche loro…solo che procastinano e poi c’è sempre l’erma della guerra !!!!!
    PEPEPERE paraponzipo ed inni a sacri difese di principi e civiltà perrprerer paèarapà ,tanto a crepare ci vanno gli altri…riformisti seri compresi e coglioni come i meccanici a spizzico .

    cc

  4. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    velocemente.
    Ho sostituito , nell’insalata di polpi, le patate con pomodori secchi sott’olio.
    Mi pare che il risultato sia migliore.
    E’ un’idea per il tuo lavoro di Natale.
    Ti abbraccio
    Sylvi

  5. Vox
    Vox says:

    ENTRO POCHI GIORNI
    IL GOLPE DI VELLUTO DI EU, BCE, FMI
    (con lo zampino dell’associazione usuraia a delinquere Goldman Sachs)

    Dopo che la BCE ha imposto il suo uomo – Papademos – ai greci che mai si sarebbero sognati di votarlo, ecco il Rompone (Van Rompuy, il democristiano belga amico dei banchieri e mai-eletto presidente degli europei) scapicollarsi da Napolitano per intimare agli italiani che devono accettare Mario Monti senza elezioni.

    Ma chi è Mario Monti?
    Membro della famigerata Commissione Trilaterale, amicone di Rockfeller e Kissinger, consigliere della Goldman Sachs (e parliamo di conflitto di interesse!).

    A Monti! A Monti! Proprio quello che ci vuole per l’Italia – si dicono lassù i vari superfinanzieri turboliberisti arrapati – e non si può assolutamente permettere che il popolo italiano scelga da solo. Troppa democrazia fa male alle casse (degli usurai).

    Se fossero meno accecati dal terrore di perdere una briciola di pagnotta, guarderebbero i sondaggi di opinione e si tranquillizzerebbero, magari ci permetterebbero perfino di votare. Scoprirebbero, infatti, che un gran numero di italiani (accecati a loro volta dalla TV e dall’ignoranza in materia di politica economica) il Monti Mario lo vogliono proprio, lo vogliono a tal punto da insultare Di Pietro, forse l’unico politico contrario, l’unico ad aver annusato l’aria di golpe vellutato incombente. Tutti lì a gioire per la fine del governo Berlusconi, tutti contenti di passare dalla padella alla brace.

    Perfino Bersani lì a dirci “salviamo l’Italia”!
    Ma da quando in qua per salvare un malato lo si consegna al boia?

  6. Vox
    Vox says:

    NO! QUESTO NO!

    di Ida Magli
    italianiliberi.it

    No, Signor Napolitano, non sopporteremo una simile nauseante “furbata”. Creare all’improvviso un senatore a vita per far credere che si tratti di un politico e fingere così che l’Italia non si sia consegnata nelle mani dei banchieri, è un sotterfugio intollerabile. Quale disprezzo per i poveri Italiani! Quale disprezzo per la Repubblica e per la politica! Abbiamo, dunque, così la misura della spaventosa miseria civile e morale dei nostri “rappresentanti”. La Bibbia afferma che “Dio vomita gli ipocriti”. Sono certa che non ha mai vomitato tanto.

    Senatore a vita il signor Mario Monti? Un cittadino benemerito della Repubblica e di specchiati costumi? Forse non tutti i cittadini lo sanno o se lo ricordano (e su questa ignoranza ha contato, oltre che sul complice silenzio dei politici e dei giornalisti, Giorgio Napolitano nel nominarlo) che Mario Monti è stato costretto, nella sua qualità di Commissario europeo sotto la presidenza Santer, a dare le dimissioni “per l’accertata responsabilità collegiale dei Commissari nei casi di frode, cattiva gestione e nepotismo” messi in luce dal Collegio di periti nominato appositamente dal Parlamento Europeo…

    “rete di favoritismi nell’amministrazione”… “ausiliari esterni”… “minibilanci espressamente vietati dalle procedure amministrative”… “numerosissimi esterni fuori bilancio…

    Perché mai, dunque, dunque, dovremmo affidare a questo signore i nostri ultimi beni? … I politici che lo voteranno come capo del governo sappiano che, visto che non possediamo nessun altro potere, annoteremo ogni loro “Sì” per cancellare per sempre il loro nome da qualsiasi futura elezione.

  7. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Ho imparata un’altra cosa:

    Acquario Mediterraneo dell’Argentario | Polpo o Polipo?

    http://www.acquarioargentario.org/index.php/polpo-o-polipo/

    Io li avevo visti solo in Sicilia, li pescavano nelle coste rocciose vicino a dove abitavamo noi.

    La mia prima esperienza fu quando mio marito mi portò’ a casa un paio di “polpi” da cucinare.
    Io non li volevo nemmeno toccare, un lontano parente catanese venne in mio aiuto…..

    Sono diventati di moda da qualche anno a casa di mia nuora, cosi’ mi fu assegnato il compito dei polpi….secondo loro io ero l’esperta. ;-)

    Credo che i pomodori secchi sott’olio aggiungano una nota festiva col prezzemolo verde.

    Ciao,
    Anita

  8. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Si può dire sia polpo che polipo. L’importante è che siano freschi e cotti bene…..
    Un saluto tentacolare.
    pino

  9. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Vox,

    se mi permetti…le tue considerazioni contengono Verità inoppugnabili, dipende da cosa ne vogliamo fare per il futuro.
    In Europa una coscienza Europeista del proletatriato in senso grande, internazionalista non è pronta , mancano partiti europeisti internazionalisti, anzi Il Partito europeo Internazionalista e tantomeno Sindacati pronti ad uscire dal proprio guscio “nazionale”.
    Le tue argomentazioni finiscono per dar ragione a Partiti Populisti ,di stampo razzista tipo la Lega …che ovviamente marcia nel brodo della crisi, alla pari dei partiti di Stampo Neonazista, Adolf Hitler partendo da considerazioni che nella sostanza non erano molto diverse di fronte al condizionamento ed all’accerchiamento economico di Inglesi Francesi ed ovviamente Usa andò al potere tranquillamente in Germania.

    La storia da questo punto di vista si ripete…per cui egoisticamente ti rispondo che le strade sono tracciate..e nel breve periodo un ultimo tentativo riformista va fatto , in modo particolare in Italia che soffre di incapacità croniche delle sue “classi digerenti , PMI comprese dal Friuli alla Sicilia…

    Ti sembrerà un paradosso , ma vorrei citare Keynes che diceva :

    Sono sicuro che gli interessi dei poteri costituiti è assai esagerato in confronto con la progressiva estensione delle idee.
    …giacchè nel campo della filosofia economica e politica non vi sono molti sui quali le nuove teorie fanno presa prima che abbiano venticinque o trentanni di vita…..Ma presto o tardi sono leidee, non gli interessi costituiti, che sono pericolose sia in bene che in male…
    Non ho ragione di non ritenere che Keynes alludesse alle sue idee per il bene ed ad altre per il male.

    Ma visto che vengo accusato come utopico profetico idealista ho pensato di citare Keynes a meno che nel frattempo pure Lui sia passato per Marxista nel pensiero dei Filosofi delle PMI italiane.

    Piuttosto la Presa d’atto che nel Mondo serva una PIANIFICAZIONE delle risorse e dello SVILUPPO , prima o poi sai com’è, verra imposto non dal buon cuore degli Uomini , ma dalle necessità impellenti…ovvero scusa la caduta di stile…quando proprio non riesci a trattenere, la FAI dove capita..non senza a volte, effetti collaterali,che possono essere spiacevoli…per le anime pie e candide che animano sempre interessate il Pianeta !

    cc

  10. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Freschi? Magari….
    Vengono dal Portogallo congelati, impaccati individualmente.
    Non solo, ne devo comprare circa 6, di circa 4 libre l’uno.
    Non rendono molto perche’ i furbetti li iniettano d’acqua per farli pesare di piu’.

    Pensi che anni fa usavano i calamari, le seppie ed i polpi per esca.
    Adesso sono diventati di moda, non i polpi, ma i calamari.

    No, da quel che leggo i polpi non sono i polipi…poi non so.
    Veda il link che ho postato per Sylvi.

    Oh, oh…i saluti tentacolari sono pericolosi….

    Un abbraccio,
    Anita

  11. Vox
    Vox says:

    C’ERA UNA VOLTA UNA IAEA SUPER PARTES…

    Nel tentativo di far piacere a Israele e Usa, il rapporto della IAEA sulla possibilita’ che l’Iran abbia sviluppato un programma di armamenti nucleari arriva a citare erronamente la partecipazione di uno scienziato russo che, come viene fuori, non e’ affatto un fisico nucleare, ma uno specialista in nanodiamanti che non ha mai lavorato in ambito nucleare, ne’ civile ne’ militare.

    Quanta credibilita’ e’ rimasta alla IAEA, come a tutte le altre organizzazioni sovranazionali – ONU inclusa – dopo che si sono piegate alla volonta’ dei soliti noti (vedi anche caso Palestina)?

    Staremo a guardare come viene perpetrato un altro crimine, un’altra invasione di uno stato sovrano basata su menzogne fabbricate, come avvenuto gia’ nei casi precedenti?

    Lo stesso Bush diceva: fool me once, shame on you, fool me twice, shame on me (se mi freghi una volta, e’ colpa tua, ma se mi freghi due volte, e’ colpa mia).

    http://www.informationclearinghouse.info/article29674.htm

    IAEA’s “Soviet Nuclear Scientist”
    Never Worked on Weapons

    WASHINGTON, Nov 9, 2011 – The report of the International Atomic Energy Agency (IAEA) published by a Washington think tank Tuesday repeated the sensational claim previously reported by news media all over the world that a former Soviet nuclear weapons scientist had helped Iran construct a detonation system that could be used for a nuclear weapon…

    But it turns out that the foreign expert… is not a nuclear weapons scientist but one of the top specialists in the world in the production of nanodiamonds by explosives.
    The report offers no other evidence of Danilenko’s involvement in the development of an initiation system…

    Careful examination of the “alleged studies” documents has revealed inconsistencies and other anomalies that give evidence of fraud. But the IAEA, the United States and its allies in the IAEA continue to treat the documents as though there were no question about their authenticity.

    The unnamed member state that informed the agency about Danilenko’s alleged experience as a Soviet nuclear weapons scientist is almost certainly Israel, which has been the source of virtually all the purported intelligence on Iranian work on nuclear weapons over the past decade.

  12. Vox
    Vox says:

    @ CC

    Il fatto che IDV e Lega esprimono posizioni analoghe su questo particolare caso (Mario Monti ed elezioni) non rende necessariamente populiste idee dettate dal semplice buonsenso, ne’ vuol dire che siano improvvisamente diventati marxisti. Semmai, per una volta, la Lega dimostra un po’ di acume (se non altro, nel rendersi conto delle obiezioni che una parte dell’elettorato avanzera’ ) , mentre il PD dimostra di essere lo zibaldone che ho sempre affermato fosse, allineato allo status quo e senza un vero progetto socialista (anzi, la parola ‘socialista’, a suo tempo violentata e deturpata dal partito di Craxi, li farebbe arrossire e gridare vade retro!).

    Ormai, il PD ha compiuto quell’evoluzione (involuzione, la definirei io, ma e’ solo il mio punto di vista) da Marx a Keyens che le elite liberiste si auguravano dall’epoca del PCI e per la quale, sicuramente, hanno lavorato sodo.

  13. Vox
    Vox says:

    TERRORE NELLA “NUOVA LIBIA”

    Dopo le bombe (umanitarie) e la restaurazione, il popolo libico puo’ godere anche di rapine, violenze, vendette e desaparecidos, tutto con l’aiuto delle forze speciali di USA, Francia e GB.

    http://www.counterpunch.org/2008/05/22/cpr-for-the-antiwar-movement/

    The “new Libya” has entered its own “Terror” which is spreading inexorably, aided by NATO member states including American, French and British SAS units known locally as “disappearance squads”. This is one of the rapidly developing consequences of the UN’s rush to “protect Libya’s civilian population” last spring.

    … Even Libya’s NATO-managed NTC members are worried that they may be investigated by the International Criminal Court after its prosecutor said allegations of crimes committed by NATO in Libya would be examined “impartially and independently.” Some western lawyers currently in Libya who are here to help victims of NATO crimes are oddly being approached by members of the new regime for discussions relating to the possibility that the ICC may come after them…

    Other reasons the NTC and NATO are concerned is that there is currently being undertaken in the Hague an encompassing internal legal review of all incidents in which NATO bombing or other NATO or NTC actions caused civilian casualties. An American led team is nearing completion of its six month investigation which is expected to be forwarded to the ICC and made public soon

    A main reason former interim Prime Minister Mahmoud Jibril resigned recently, and others will, is the pressure he has been under from Islamists and many others who remember his record as the former regime’s Minister of Justice and Jibril’s concern that he may be investigated himself by the ICC for many decisions he has made over the past eight months that are now coming to light. Following his statement about how Muammalr Gadhafi was killed after he was taken into custody alive, which constituted a clear war crime, Jibril is now claiming that it was not him who gave the order to assassinate Gadhafi… but rather… that “a third party maybe a State, or a President or leader in any way who wanted Gaddafi killed (!)…
    Franklin Lamb
    reporting from Libia/Egypt

  14. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Schiaffo Sarkò a Silvio: «Monti premier?
    A Roma con Angela»
    Il presidente francese avrebbe proposto ieri sera a Giorgio Napolitano di recarsi a Roma con il cancelliere tedesco non appena prenderà vita il nuovo governo.

  15. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Berlusconi si dimette?
    Tutti in strada a festeggiare
    Su facebook e twitter fioccano gli appuntamenti. Appena l’attuale premier lascia, tutti in strada o sul web a festeggiare: appendete bandiere dell’Italia.

  16. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Quella italiana è «l’economia più pericolosa del mondo». Lo sostiene Time Europe, l’edizione europea del settimanale d’informazione statunitense, che nel suo ultimo numero dedica la copertina a Silvio Berlusconi.

    Il presidente del Consiglio dimissionario, viene definito «The man behind the world’s most dangerous economy» (L’uomo dietro l’economia più pericolosa del mondo).
    In un reportage realizzato da Rana Foroohar, si spiega «come il primo ministro uscente ha messo a repentaglio l’Unione Europea e il motivo per cui non ne è dispiaciuto».

    Nell’edizione del 5 novembre, all’indomani del G20, il Financial Times aveva dedicato un sarcastico e durissimo editoriale nei confronti di Berlusconi, dall’eloquente titolo «In the name of God and Italy, go!» (In nome di Dio e dell’Italia, vattene!«).

  17. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Cresce il tam tam sul web
    “Bye Bye Silvio” a Montecitorio 18 anni dopo le monetine a Bettino Craxi, folle di contestatori assiepate tra Palazzo Chigi e Palazzo Grazioli per “salutare” le dimissioni di Berlusconi.

  18. Uroburo
    Uroburo says:

    Ma il Grufolante se ne va? Ma davvero se ne va? Continuo ad avere dei dubbi …
    Comunque vado, per scaramanzia, a mettere una bottiglia in frigo
    Uno speranzosamente angosciato saluto U.

  19. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Viva l’Italia,
    l’Italia liberata
    l’Italia del valzer e del caffè
    Viva l’Italia colpita al cuore
    Viva l’Italia, l’Italia che non muore…….

    C.G.

  20. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Vox,

    ho sentito il discorso di Cicchitto alla Camera.
    Sembrava un Comunardo sulle barricate prima che la scarica di fucileria della” reazione” lo abbattesse.

    Mio caro, vediamo di non confondere mai la Merda con il Risotto !
    Ovvero cerchiamo di non mettere sugli altari i “politicchi”da piccolo cabottaggio..con la realtà.
    Compreso il “Fu Craxi”!
    Sicuramente se parliamo dei Condizionamenti internazionali ,degli USA, della situazione economica mondiale ,non posso che darti “ragione”….., ma mio caro ,questa realtà non è di oggi,è dalla fine della IIGM che va avanti.
    Che siano pure saltati gli Equilibrii di Yalta , pure…fatta fuori l’URSS il capitalismo mondiale deve prendere atto che per sua estrinseca natura non ha più potuto non tenere conto dell’evolversi della situazione Mondiale..ed in questa fase delicata che ci troviamo !

    La caduta di Berlusconi, non ha nulla di drammatico , ma è semplicemente la presa d’atto della caduta di una Classe digerente (parte cospicua) che non è stata capace nemmeno di fare i Conti con il capitalismo….ovvero è veramente ridicolo che personaggi di uno squallore estremo si appellino Oggi ad un nuovo Complotto Pluto-Giudaico -massonico, rivendicando un interesse nazionale che non è mai esistito nelle loro menti !!
    Per favore eh Vox,,,non cominciamo a dire cazzate…!!
    Mi sembra poi,fuori dal mondo, affermare che il PD abbandoni il Marxismo…ma quale marxismo ?Stiamo scherzando …perchè il PCI era forse un partito internazionalista…ma per favore, ma per piacere!!!
    Ma nemmeno nel 1946 !

    cc

    ps Se si sceglie la via parlamentare e di partecipare alle elezioni e chiara la Via che si è scelta e non può che essere diversa dal dover giocare con le regole del Gioco.
    Diversamente,si fa la fine di chi giocando a Monopoli pensi di giocare al gioco dell’Oca.
    Cerchiamo di essere chiari !
    la Lega avverte dei dolori di pancia.., ma che credeva ..di poter fare i Furbi nel contesto mondiale …Cicchitto , craxi e Di Pietro..,ma per favore..!!!

  21. Uroburo
    Uroburo says:

    Teittinger, in fresco da un paio d’ore. Spero proprio di stapparlo alla salute di tutti. Ittaglia compresa.
    Tanti anni fa dicevo che il tonfo del Grassi sarebbe stato clamoroso come la sua ascesa.
    Ho pensato la stessa cosa del Grufolante Banana.
    Beh, adesso si tratta di sognare per qualche ora e poi di uscire dal sogno per entrare in un periodo di lacrime e sangue.
    Il regime bananiero costerà all’Italia come una guerra perduta. Anche questo lo dico da anni.
    Tanti auguri di cuore a tutti noi. U.
    PS. Per Anita
    Per favore faccia sapere al signor Popeye che, essendo sicuro che anche lui si unirà al brindisi, ne avrò molto piacere.

  22. sylvi
    sylvi says:

    ….Tu dalle stanche ceneri
    sperdi ogni ria parola:
    il Dio che atterra e suscita,
    che affanna e che consola,
    sulla deserta coltrice
    accanto a lui posò. A. Manzoni

    Sylvi

  23. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    ORE 21:42
    BERLUSCONI DI E’ DIMESSO.
    SIC TRANSIT GLORIA MUNDI.

    Ora possiamo brindare. Ma non credere che sia finita e tutto risolto.
    Un abbraccio a tutti.
    pino

  24. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Però il plauso di Obama mi puzza……

    Quando il diavolo accarezza vuole l’anima, dice il proverbio.
    Mah.
    Per ora però festeggiamo.
    pino

  25. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Brindiamo!
    Mio figlio maggiore è andato giù in cantina ed è risalito con un Brunello 1999
    Gli ho detto: sei impazzito? Sprecarlo per il Ducetto dimissionario?
    Solo e quando diventerò nonno! Fila!

    È tornato su con un Beaujolais così così.
    Può bastare.

    Prosit, amici e amiche mie!
    C.G.

  26. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Caro Pino,
    “quando il diavolo accarezza….”
    La komare me lo postava in siciliano quando eravamo lì lì per “fidanzarci”.
    Le dissi che sarei arrivato alla cerimonia con un barbone posticcio, una kefiah a tracolla e vestito di una palandrana musulmana.
    Svenne.
    E non se ne fece più niente.
    Vero Komare?

    C.G.

  27. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Ma lei non puo’ proprio stare senza la Komare…..

    Oggi sono stata impegnata fuori nel giardino, vento freddo e pungente, poi in garage per sistemare le piante semi tropicali….
    Non ho aperta la TV e solo dalla mia posta ho appreso che Berlusconi si e’ dimesso.
    Ho letto solo i titoli….
    Non so cosa abbia detto o fatto Obama.

    Ho la faccia bruciata dal vento ed ho ancora i brividi…

    In riguardo al nostro ‘fidanzamento'; sua moglie era d’accordo?

    Buonanotte,
    Anita

  28. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Non solo Obama, ma a darci lezione e dire cosa dobbiamo fare in Italia ci sono anche Sarkozy, Angela Merkel, la BCE, ecc. Francamente, comincia a infastidirmi questo trattarci da dementi incapaci. Fermo restando il fatto che dobbiamo solo ringraziare chi ci ha aiutato a toglierci dai piedi mister Bunga Bunga, avrei preferito ce lo fossimo tolto dalle scatole con le sole nostre forze politiche. E fermo restando anche che per votare Berlusconi o Bossi più il tempo passava e più era evidente che si dovesse essere se non dementi almeno un po’, diciamo così, confusi e illusi. Oltre che discretamente ignoranti o in malafede.
    Un abbraccio.
    pino

  29. Anita
    Anita says:

    x Pino #80

    Caro Pino,

    me ne sono accorta, leggo i giornali ed ascolto la TV.
    Ultimamente non sento altro.

    Sarkozy e Angela Merkel vi dettano come vivere, non so cosa dice il nostro Obama, ormai lo ascolto di rado, i suoi cliché sono stantii.

    L’Italia e’ una delle otto potenze mondiali, inoltre e’ uno dei principali partner commerciali.
    Cosi’ tutti la sanno lunga…
    ———-

    Alcuni dei nostri reporters rimpiangeranno le dimissioni di Berlusconi, era una fonte di molto materiale per i loro commenti, principalmente per la sua vita personale appresa in gran parte dai giornali e TV Italiane.

    Pensandoci bene, siamo tutti sotto lo scrutinio del mondo, noi ci siamo abituati, le critiche verso gli US, del nostro modo di vivere, sono all’ordine del giorno e per la maggior parte sono sballate.

    Buon risveglio.
    Un abbraccio,
    Anita

  30. Linosse
    Linosse says:

    Cari tutti,finalmente l’aria si è fatta respirabile,l’agente intossicatore ,il cai-boa(incrocio innaturale tra caimano e boa)che tutto addenta e stritola,dopo tanto tempo buttato via per nulla,si è tolto di mezzo.
    Adesso che questi “nuovi avanzati” ci hanno fatto toccare il fondo speriamo di cominciare a risalire dopo tanti anni spesi in cambio del DISASTRO DOCG.
    Per CC.Sottoscrivo tutto il 72 per Vox.
    Certo che sarebbe stato meglio se i nostri”rappresentanti” fossero riusciti a buttarlo fuori loro ma i sogni durano una notte,tre anni e mezzo di sogno ininterrotto conducono solo ad un incubo prolungato.
    Chi poteva riuscire nell’intento?
    Di Pietro ,che sparito l’oggetto unico della sua politica s.b.(minuscolo),si sente orfano di idee e programmi,forse reintegrando scilipoti & residui IDV potrebbe riuscire a dare una nuova mano di vernice alla baracca pericolante?
    Forse la parte del PD di m. renzi altro nuovo avanzato con proposte berlurenziste?
    O il casini l’ammucchiatore ..che uova o latte è lo stesso?
    O il fini che dopo quasi tre lustri si è svegliato e solo da un anno riesce a balbettare qualcosa contro i suoi antichi alleati?
    Non so a cosa porterà Monti ma chi crede che un'”alleanza- ammucchiata” tra partiti e personaggi così atomizzati potrebbe riuscire a proporre qualcosa?
    Penso che prima di tutto bisogna ricreare un vero clima POLITICO (con la maiuscola) e non questa poltiglia senza forma e sostanza che ci lascia in eredità il grande distruttore per salvare solo se stesso come ha dimostrato abbondantemente in questi anni.
    Caro Vox,forse Montezemolo o Passera sarebbero più potabili,illustraci per favore .
    L.

  31. controcorrente
    controcorrente says:

    Cari Amici del Blog,
    ho sentito evocare in !questi giorni” da più parti e dalle parti più insospettate ed insospettabili la parola “crisi della Democrazia Occidentale”in quanto non più in grado di governare la Globalizzazione…
    Ovvero l’economia che prende il “sopravvento ” sulla Politica….quasi che “forze impersonali” che so degli Ufo si siano impadroniti dei destini del Globo terraqueo.
    La cosa mi stupisce assai , soprattutto da parte di coloro che per anni hanno sostenuto che la miglior forma di governo al mondo,(anzi per la verità la meno peggio)si sia improvvisamente dimenticata di come si fa a Governare…ovviamente per Democrazia si intende la Democrazia Occidentale Atlantica.(NATO)

    La cosa mi ha stupito assai,visto i “pistoloni” che qualsiasi persona “osasse ” in passato contestare o criticare si beccava anche su questo Blog..!!
    Fonti impersonali “come il sottoscritto” che in passato adombrava l’ipotesi che fosse partita la Quarta guerra Mondiale ,tra continenti,si trovano ora sorpassati a dx e sx da improvvisati cantori di Riforme radicali che impediscano alle forze impersonali e alle leggi del libero mercato di prendere il dominio del mondo…anzi (spettri di Marx permettendo)portino all’anarchia del sistema capitalistico globale..che qualche “buontempone aveva detto qualche lustro fa , essere anarchico per sua natura intrinseca..
    Da Ignorato come “utopista” a scavalcato adx e sx.

    Vai a vedere che sono ormai diventato “obsoleto” da questi nuovi cursori veloci della riscoperta del rapporto intrinseco tra Economia e politica ,magari dalla riscoperta della lotta tra le classi come motore del mondo.
    Dopo decenni di meccanici a spizzico ..vai a parare che tra un Pò rinasceranno i cultori di qualche nuova visione olistica delle cose del mondo..
    Mah…avanti c’è posto per tutti..

    cc

    In Otalia come al solito ci sarebbe solo da mettere a posto qualche cosetta su cui siamo in ritardo come il Sistema Fiscale e magari il sistema politico economico criminale..ovvero la crimininalità della liquidità o la liquidità criminale, che si impadronisce della Democrazia, impadronendosi dell’economia…
    Lo diceva iersera Grasso e lo dice oggi Prodi…
    Auguri a Monti !!
    W la democrazia nel senso che Lunedì si potrà vedere un acquisto imperioso di Titoli di Stato da parte di forze impersonali liquide a dimostarzioni che di Liquidi in realtà ce ne sono..Così si mormora dalle prelazioni bancarie (ordini di acquisto)
    La fonte di tale Liquidità non è ovviamente chiara ..se da Evasione ed elusione fiscale..Cocaina prostituzione, gioco lotterie o sommerso economico…, oppure che so dai rispsrmi dei cassa-integrati o dei pensionati al minimo…
    Analizzeremo gli acquisti in friuli , banca per banca, per verificare il modello EST

  32. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    ti ragguaglio sullo stato degli sportelli bancari in Friuli in poche righe.
    Negli anni ’80, durante la ricostruzione posterremoto, c’è stato un fiorire anomalo di banche e sportelli…veramente impressionante.
    Nel centro di Udine, ma anche nei paesi del sisma, fiorivano banche del sud, del centro, dell’ovest…
    Camparono abbastanza faticosamente fino alla fine della ricostruzione…poi alla chetichella o se ne andarono o si riunirono in gruppi più grossi.
    Furono decimate.
    Ma la botta buona, perchè se ne andassero, gliela diede la Germania e soprattutto l’Austria, quando nel ’95 entrò nell’UE.
    Alpe Adria e HypoBank, quest’ultima sarà venduta a breve.
    Poi le Bcc e le tradizionali Crup hanno tenuto sempre bene il campo.
    Per quelli che vogliono proteggere i loro malloppi, l’Austria è un piccolo paradiso, non troppo illegale e molto affidabile.

    Per molti però, e se ne sta accorgendo anche il Veneto, l’Austria è sito ideale anche per delocalizzare le aziende.
    Non perchè il costo della manodopera sia inferiore, anzi è superiore…ma un’azienda si impianta in due mesi…in Italia tre-quattro anni; le tasse sono un 25% tutto compreso; puoi detrarre TUTTE le spese, la burocrazia è a tua disposizione, finanza compresa, i servizi sono eccellenti;
    naturalmente sei vivamente sconsigliato dal fare il furbo!!!

    Questa lunga premessa per dirti che ti sarà complicato capire i movimenti di bot o cct a EST!!
    Il contesto olistico è molto allargato!

    Sylvi

  33. sylvi
    sylvi says:

    va via Berlusconi e sul blog arruotalibera compare il moderatore che censura.
    Che sia Lui sotto mentite spoglie? Mah!

    Sylvi

  34. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Alcuni dei miei post sono apparsi con la scritta:

    “In attesa di moderazione”

    E…ci e’ voluto del tempo per scaricarli tanto che stavo per chiudere e passare ad altro.

    In uno parlavo di polenta…e caldarroste……

    Ciao,
    Anita

  35. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    E’ successo anche a me! Finora una sola volta, ma è successo.
    Ho controllato, non ci sono commenti in moderazione.
    Misteri del web….
    Un saluto.
    pino

  36. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    mi complimento per un passaggio da vera “meccanica “…

    ..non troppo illegale e molto affidabile.

    Un capolavoro linguistico di analisi logica e del periodo..
    Vorrei essere stato un tuo allievo , per capire come spiegavi ai tuoi allievi , che avevano appena giurato fedeltà assoluta alla patria..il Concetto di non troppo illegale!…
    Una diserzione ..non troppo illegale ?
    Forse che in Friuli prospera una mafia non troppo illegale…possibile in sostanza una legalità appena appena scalfita da un’ombra di illegalità che aleggia soffusa…
    O forse una piccola illegalità ,però secondo le buone maniere del Folklore,del salotto di buone maniere, secondo gli schemi di Nonna felicita , con Loreto impallinato..pardon impagliato !!

    na buona serata neh !!

    cc

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