AUGURI e una riflessione per Pasqua: i costi pazzeschi ma incompleti della guerra in Afganistan e Iraq.

Pasqua, festa di resurrezione di Cristo per i credenti e di resurrezione interiore anche per i non credenti. Pasqua in pieno periodo di crisi finanziaria mondiale pericolosa e non ancora superata, tanto meno nel Belpaese. Assieme agli auguri, forse è utile riflettere su qualche cifra. Anche per capire meglio la realtà in cui viviamo e quella che ci aspetta se non si reagisce. E cosa ci aspetta se davvero l’indecente governo israeliano attaccherà militarmente l’Iran come Netanyahu pare proprio sia deciso a fare, stando anche la sua intervista odierna su Repubblica, infarcita delle solite frottole. Come sempre mai rilevate dagli intervistatori.

http://znetitaly.altervista.org/art/4104

Il costo reale della guerra

6 APRILE 2012

Di Bill Moyers – 6 aprile 2012

Molte discussioni inerenti il “costo della guerra” si concentrano su due tipi di cifre: i dollari spesi e i soldati americani che hanno dato la propria vita. Dopo un immersione di un decennio nella guerra al terrore questi sono i costi ufficiali: oltre mille miliardi di dollari e più di 6000 morti.

Ma, per quanto sconcertanti, questi numeri non ci raccontano tutta la storia.

In uno degli studi disponibili più completi, i ricercatori del Gruppo di Studio Eisenhower alla Brown University’s Watson Institute for International Studies hanno valutato il costo economico, politico, sociale ed umano delle guerre in Afghanistan e in Iraq e nel computo hanno incluso anche le nostre azioni militari in Pakistan. Quanto verificato è disponibile al sito www.costofwar.org. I dati che riportiamo di seguito sono un estratto di questo report, datato giugno 2011. Quando lo studio ha proposto due tipi di ipotesi sulle cifre (al ribasso e al rialzo) noi abbiamo scelto quelle al ribasso. E’ difficoltoso trovare dati più recenti per molte di queste voci ma aggiornamenti sul numero dei morti (con incluse biografie e foto) sono disponibili sul Faces of the Fallen collection del Washington Post’s.

trans.gif

Morti

6051 soldati USA

2300 mercenari USA

9922 forze di sicurezza irachene

8756 forze di sicurezza afghane

3520 forze di sicurezza pakistane

1192 truppe alleate

11700 civili afghani

125000 civili iracheni

35600 pachistani (civili e ribelli)

10000 ribelli afghani

10000 membri dell’esercito di Saddam Hussein

168 giornalisti

266 cooperanti umanitari

Totale: 224475 vite perse

Feriti

99,065 soldati USA

51,031 mercenari USA

29,766 forze di sicurezza irachene

26,268 forze di sicurezza afghane

12,332 truppe alleate

17,544 civili afghani

109,558 civili iracheni

19,819 civili pachistani

Totale: 365383 feriti

Profughi

3315000 civili afghani

3500000 civili iracheni

1000000 civili pachistani

Totale: 7815000 rifugiati e profughi

Costi per il contribuente statunitense.

1300 miliardi di dollari USA : il costo ufficiale per le guerre in Afghanistan e in Iraq.

Tra i 3700 e 4000 miliardi di dollari USA il costo totale stimato per il contribuente statunitense. Questa cifra include il già citato budget del Pentagono, i costi per l’assistenza medica e le disabilità permanenti dei veterani, le spese per la sicurezza nazionale, gli aiuti internazionali direttamente connessi con la guerra e le spese previste dal Pentagono stesso fino al 2020. Ulteriori 1000 miliardi di dollari in interessi fino al 2020 per i soldi chiesti in prestito per queste guerre.

Costi politici, sociali ed ambientali

Centinaia di migliaia di persone sono state imprigionate nei 10 anni trascorsi dall’undici settembre;

Il trattamento ingiusto che alcuni di loro hanno ricevuto ha prodotto una generale sfiducia nei confronti degli USA in tutta la regione. Negli USA i mussulmani vengono schedati, sono vittime di discriminazioni e di crimini d’odio.

Il cosiddetto complesso militare-industriale ha giovato delle crescenti spese militari con centinaia di miliardi di dollari riversati sulle aziende private. Un’azienda, la Lockheed Martin, ha ricevuto in contratti (e solo nel 2008) 29 miliardi di dollari dal Pentagono: più di quanto hanno ricevuto l’agenzia per la protezione ambientale (7,5 miliardi) , il ministero del lavoro (11,4 miliardi) ed il ministero dei trasporti (15,5 miliardi)

L’inquinamento legato alla guerra ha influito gravemente sulla salute degli iracheni – uno studio ha mostrato un tasso di mortalità infantile causata da cancro significativamente più elevato in Iraq che nei paesi vicini. L’uranio utilizzato nelle munizioni è probabilmente la causa di tutto questo.

La polvere tossica generata dalle basi militari ha contribuito, relativamente ai militari in servizio dal 2001, ad un aumento del 251% dei disordini neurologici, un 47% di aumento nelle difficoltà respiratorie ed un aumento del 34% nelle malattie cardiovascolari.

Da: Z Net – lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: http://www.zcommunications.org/the-real-costs-of-war-by-bill-moyers

Traduzione di Fabio Sallustro


204 commenti
« Commenti più vecchi
  1. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Vado a naso, perchè dovrei ripassare…non ricordo sempre tutto; di solito mi baso su una linea temporale della storia.
    Detto questo: alla calata dei Longobardi il già Patriarca di Aquileia si sposta a Grado, sotto la protezione bizantina…ma la Chiesa di Aquileia pretendeva essere indipendente da Roma e da Costantinopoli.
    Così nei primi anni del 600 avviene la divisione: Aquileia sostenuta dai Longobardi ha un Patriarca tricapitolino rivolto alle terre occupate dai Longobardi, Grado ha un Patriarca , Elia, di obbedienza cattolica rivolta al litorale adriatico e di obbedienza papalina.
    Si andrà avanti fino a quando a metà del 700 , prima con Pipino l Breve , poi con Carlo Magno, i Longobardi furono sconfitti e il Patriarca di Aquileia fu costretto a rientrare nell’ovile papale, anche perchè il Papa, un Leone se ricordo, sventolò sotto il naso di Pipino “la Donazione di Costantino” che lo faceva padrone di tutto l’Occidente.
    Comunque , se non per lei, per la Chiesa romana questo Patriarcato fu importante perchè era una continua spina sul fianco, data la posizione geografica.
    Infatti lo fece fuori …anche se 1000 anni dopo!

    Sarò stata superficiale, ma non era mia intenzione scrivere un saggio, solo mettere i puntini sulla i.

    Sylvi

  2. Uroburo
    Uroburo says:

    controcorrente { 15.04.12 alle 20:31 } il terrorismo … MA bensì un ERRORE POLITICO madornale, quando viene praticato “dagli ultimi” o come metodo di lotta di classe…
    —————————————
    Caro CC,
    dopo secoli dileggi non scritte le classi inferiori sono riuscite ad 9imporre i due principi delle leggi scritte e delle leggi uguali per tutti.
    Sarebbe interesse fondamentale loro rivendicare queste due fondamentali prassi politiche: leggi scritte ed applicate in modo uguale. Leggi scritte ovviamente per rispettarle.
    L’uso della violenza omicida (non la violenza di una manifestazione vietata ma l’uccisione di chi ha altri interessi o vision) è un fondamentale errore. Farlo quando si è molto deboli di fronte a chi è molto forte è un’idiozia. Ghandi non aveva insegnato nulla a questi imbecilli, eppure aveva fatto crollare un impero.
    Un saluto U.

  3. Uroburo
    Uroburo says:

    Per Peter
    Il golpe inglese, Edizioni Chiarelettere.
    Un saluto U.
    PS. Si basa su documenti desecretati, quindi non sono interpretazioni.

« Commenti più vecchi

I commenti sono chiusi.