Per la Chiesa ci sono copti e copti: protesta, giustamente, per la strage dei 21 ad Alessandria d’Egitto, ma continua a tacere sui 1.600 monaci copti etiopi massacrati dagli italiani. Le (inesistenti) “offese agli ebrei” dell’ex Nar romano Francesco Bianco, ultimo caso delle sempre più sbracate bufale sul “dilagare dell’antisemitismo”

1) – Il Vaticano e la Chiesa italiana continuano a mantenere viva l’attenzione e la condanna per la strage di 21 cristiani copti a Capodanno ad Alessandria d’Egitto. Il cardinale Bagnasco nelle ultime ore ha pubblicamente invocato l’intervento della Comunità Europea a protezione dei copti e dei cristiani in genere nei Paesi dove non sono ben visti. Iniziativa condivisibile. Le stragi di fedeli, per giunta in una chiesa mentre pregano, sono infatti una cosa particolarmente orribile, quale che sia la fede delle vittime. Però in questo caso l’intervento della Chiesa italiana e del Vaticano sorprendono. Il problema non è solo il loro silenzio nei confronti delle vittime musulmane della guerra angloamericana in Iraq, silenzio denunciato nei giorni scorsi dalla maggiore autorità religiosa musulmana d’Egitto, o nei confronti dei bombardamenti “per errore” della Nato in Afganistan che fanno stragi di civili innocenti, bambini compresi, anche alle feste di matrimonio. A essere pignoli ci sarebbe da notare che papa Wojtyla dopo avere inutilmente scongiurato l’intervento in Iraq, patrocinando di fatto il movimento pacifista Arcobaleno, si è poi affrettato a invocare “Dio benedica l’America!” non appena il mentitore guerrafondaio George W. Bush andò a fargli visita in Vaticano. Ma tralasciamo.

Quello che non convince è invece il fatto che il Vaticano e la Chiesa italiana PRIMA di protestare, giustamente, per la strage dei copti d’Alessandria dovrebbero pubblicamente ammettere d’avere sbagliato e chiedere perdono per il silenzio tombale con il quale nascosero la strage di almeno 1.600 monaci copti per mano italiana nel 1937 in Abissinia, oggi Etiopia ed Eritrea. Pur di non dispiacere al Cavaliere di turno, l'”uomo della Provvidenza” Benito Mussolini e ai suoi fascisti, che avevano invaso l’Abissinia, il Vaticano fece spallucce per la rappresaglia al fallito attentato al maresciallo Graziani, rappresaglia che sterminò dai 4.000 ai 20.000 civili abissini, e tacque totalmente e vergognosamente per la strage di tutto il clero copto della capitale religiosa di Debre Libanos: almeno 1.600 tra monaci, giovani seminaristi e ragazzini chierici. In totale, l’equivalente di 20-50 volte la strage delle Fosse Ardeatine perpetrata a Roma dai nazisti tedeschi.
Della rappresaglia di Graziani, ordinata da Mussolini, si seppe abbastanza dopo la fine della seconda guerra mondiale, ma della strage di Debre Libanos e delle sue esatte dimensioni s’è saputo solo pochi anni fa e solo grazie alle ricerche del nostro storico Angelo Del Boca e dei suoi colleghi Ian Campbell, inglese, e Degife Kabré Sadik, etiope.  Però il Vaticano e la Chiesa italiana hanno continuato a tacere, facendo finta di niente. Forse che 1.600 cristiani copti massacrati dai fascisti italiani valgono meno di 21 cristiani copti egiziani massacrati non è ancora ben chiaro da chi anche se si dà per assodato che siano stati dei terroristi islamisti? E’ inevitabile il sospetto che l’uso anche questa volta di due pesi e due misure nasconda un uso politico e strumentale degli avvenimenti, da parte vaticana ma non solo, con l’usuale obiettivo ormai maniacale di dare addosso all’islam presentandolo ad ogni piè sospinto come terrorista. Non dimentichiamo che grazie a WikiLeaks s’è scoperto che il Vaticano è il manggiore responsabile del mancato inserimento della Turchia nella Comunità Europea: un errore clamoroso, compiuto in nome dei più gretti interessi di potere del Vaticano e che all’Europa costerà carissimo. Senza la Turchia non avremo un interlocutore europeo autorevole con il mondo islamico, dopo che con la dissoluzione della Jugoslavia, foraggiata dalla Germania e ben tollerata dal Vaticano, abbiamo distrutto l’islam europeo, pacifico e cosmopolita, della Serbia (e del Kosovo).

2) – Prima ci siamo strappati i capelli e si è gridato allo scandalo perché l’azienda dei trasporti di Roma, l’ATAC, ha assunto una ragazza che per campare aveva fatto la cubista, come se fosse un delitto anziché un lavoro oggi come un altro. E certo più onesto dello stare in parlamento per vendersi al migliore offerente e non molto più sbracato dello sfilare come modella o posare per la pubblicità spesso indecente che dilaga ovunque, in tv come sui giornali e sui cartelloni stradali. Poi c’è stato un altro delirio al grido di “antisemita!” contro un altro dipendente dell’Atac accusato di avere offeso e attaccato gli ebrei nella sua pagina su Facebook. Che questo impiegato, Francesco Bianco,  sia stato un fascista dei Nar (Nuclei armati rivoluzionari) pare assodato, ed è un fatto certamente grave, ma se può diventare ministro della Difesa uno come Ignazio La Russa che ancora oggi si vanta pubblicamente di essere fascista, non si vede perché non possa essere assunto in un posto di lavoro, anche se di azienda pubblica, un cittadino della Repubblica italiana che ha pagato i suoi debiti con la giustizia. Forse che Bianco è stato condannato come l’ex ministro della Difesa Cesare Previti all’interdizione dai pubblici uffici e dai pubblici impieghi?
Ma veniamo all’accusa che è costata, se non ho capito male, per ora la sospensione dal lavoro dell’ex militante dei Nar. Cosa ha scritto di così infame nella sua pagina Facebook? Niente! Assolutamente niente. Incredibile, ma vero, e del resto lo hanno scritto anche i giornali, compresi quelli che assieme al portavoce della comunità ebraica romana ne hanno preteso la pubblica lapidazione. Nel corso della manifestazione studentesca del 22 dicembre, manifestazione pacifica, Bianco alle ore 13,20 scrive su Facebook “ci ho i rossi sotto la rimessa”, che è la rimessa dei veicoli dell’Atac. Certo, visto che questa frase banale e per nulla minacciosa ha dato la stura a una serie di altri interventi e commenti sempre su Facebook dalle ore 13,20 alle ore 15,48, cioè anche durante l’orario di lavoro, può essere spiacevole o illecito che nel corso dell’orario di lavoro si smanetti su Facebook, come peraltro fanno ormai centinaia di migliaia di persone anche del pubblici impiego, ministeriali compresi. Alle ore 13,20 comunque dovrebbe esserci la pausa pranzo, perciò mi pare che Bianco, anche se ex Nar e forse tuttora fascista, non abbia commesso nessun illecito. Ma procediamo la caccia all’antisemitismo selvaggio di cui si sarebbe macchiato Bianco.

A un certo punto, tale Stefano scrive in romanesco “Che famo? Caricamo?”, chiedendo cioè se i “rossi” devono essere presi a botte, e una certa Silvia risponde “Napalm a pioggia, Frà”. Frasi idiote, ma certo non pericolose più dell’innocua idiozia parolaia visto che di napalm questi Silvia-Stefano-Francesco&C non ne dispongono di sicuro e visto anche che nessuno ha caricato nessuno. Anzi, Francesco Bianco scrive: “Ero tentato di tirà qualche cosa dal terrazzo, ma co’ ‘sta panza rischiavo de cadè sotto“. Dal che si deducono due cose, anzi tre: 1) l’impiegato Bianco deve essere obeso; 2) oltre a sparare cazzate a parole non se l’è sentita neppure di tirare in strada una lattina vuota; 3) non manca di ironia, alla luce della quale dunque andrebbero letti i dialoghi e i commenti di quelle ore sulla pagina Facebook. Di ironia invece hanno difettato gli indignati “filosemiti” di professione, che hanno scatenato una tempesta per meno di un bicchier d’acqua. A un certo punto infatti tale Jessica scrive la banalissima e veritiera frase “mi sembrano pacifici”, al che Silvia risponde “Giusto pacifici, praticamente giudei”.

Tutto qui. Come hanno fatto i grandi giornali e i vari mass media ad arrivare, se non con il sensazionalismo a tutti i costi e la disonestà programmata, a titolare a tutta pagina “L’ex Nar insulta gli ebrei”? Dove sono gli “insulti agli ebrei”? E si noti che NON è “l’ex Nar”, cioè l’impiegato Francesco Bianco, ad avere scritto la parola “giudei”, che di per sé NON significa nulla. NON ha scritto lui neppure l’intera frase incriminata, “Giusto pacifici, praticamente giudei”, comunque assolutamente priva di senso. Tale frase l’ha infatti scritta Lucia, NON Bianco. Se Lucia avesse scritto, che so, “Giusto pacifici, praticamente musulmani” oppure “praticamente cinesi” o “praticamente francesi”, non sarebbe successo assolutamete nulla, visto che la frase di per sé non contiene né insulti né minacce. Anzi, dire che si tratta di gente pacifica, giudei o eschimesi che fossero, a me – e alla logica – pare piuttosto un riconoscimento positivo, NON un’offesa. Si dà però il caso che il portavoce della comunità ebraica romana si chiami Riccardo di nome e Pacifici di cognome. Da notare che Pacifici cognome si scrive con la P maiuscola, e non minuscola come ha scritto Silvia usando la parola come un aggettivo. Forse Silvia scrivendo “pacifici” alludeva al signor Pacifici Riccardo? A me pare cretino pensarlo, cretino e anche un po’ presuntuoso: quanta gente sa che il signor Pacifici è il portavoce della comunità ebraica, o giudea (l’ebraismo è nato infatti nello Stato della Giudea) che dir si voglia? Forse che tutti i frequentatori di Facebook, Lucia compresa, sono tenuti a sapere che esiste una comunità ebraica romana? E che ha un portavoce? E che il portavoce si chiama Pacifici di cognome? A me l’interpretazione che si è voluta dare per scatenare la pubblica lapidazione e chiedere il licenziamento di Bianco appare capziosa. Forzata. Una forzatura forsennata. Ma procediamo.

Ammesso e non necessariamente concesso che questa Lucia – ripeto: Lucia e NON Bianco – alludesse al signor Riccardo Pacifici, dove sono “l’offesa e la violenza antisemita”? Al massimo c’è dell’ironia, forse benevola, forse malevola, ma l’ironia in Italia NON è un reato, non ancora, e come si può fare dell’ironia sui cattolici, sul papa, sui musulmani e anessi imam, mufti e ayatollah, così è legittimo e lecito farla anche sugli ebrei come sugli ottentotti, i palestinesi, gli eschimesi, i turchi, i circassi, ecc. A me la tempesta scatenata contro “la violenza e le minacce antisemite” appare davvero montata ad arte. E anche disonestamente, ad opera dei soliti noti e col solito fine di passare per vittime in modo da poter lanciare sassi in faccia a chi critica Israele, che il partito degli oltranzisti, sempre più in difficoltà e quindi sempre più a caccia di pretesti, vuole assolutamente venga da tutti identificato con gli ebrei tout court. Pretesa ridicola e quanto mai immotivata, visto non solo che una non trascurabile fetta dell’ebraismo mondiale rifiuta questa equazione, ma visto anche che israeliani ebrei come il docente di storia Shlomo Sand, il suo collega Ilan Pappè e una miriade di altri studiosi – ripeto: spesso israeliani ed ebrei! – l’hanno smontata e fatta a pezzi dimostrandone l’assoluta falsità e faziosità. Argomento, questo, sul quale dovremo tornare in modo più approfondito, perché non se ne può più delle imposizioni mitologiche usate come una clava e un carro armato per imposizioni politiche che a loro volta hanno provocato, provocano e forse provocheranno ancora grandi danni.

Mi meraviglia che una persona intelligente come Riccardo Pacifici, grazie al quale ho potuto visitare l’interno della grande sinagoga di Roma,  si sia prestato, e con zelo, a quella che ha tutta l’aria di una montatura e che, anche a voler per forza ammettere sia una “attacco antisemita”, NON è opera del malcapitato Bianco. Che in quanto fascista più o meno ex non gode certo delle mie simpatie, ma che – come la ex cubista assunta all’Atac – ha comunque gli stessi diritti miei e di Pacifici. O no?
Qualche anno fa una tempesta simile è stata scatenata contro Michele Santoro, pubblicamente accusato di antisemitismo da Leone Paserman, all’epoca portavoce o presidente della comunità ebraica romana. Santoro aveva osato nientepopòdimenoché fare il suo mestiere di giornalista, mostrando nella sua trasmissione televisiva su Raitre una piccola parte dei soprusi consumati quotidianamente da Israele nei confronti dei palestinesi. Paserman arrivò a chiedere per lettera al consiglio di amministrazione della Rai il licenziamento di Santoro, così come oggi viene chiesto ancor più ingiustificatamente il licenziamento di Bianco. Santoro reagì citando per danni Paserman e il magistrato gli dette ragione condannando Paserman a pagargli 50.000 euro di danni alla pubblica immagine. Vedremo come andrà a finire con l’impiegato dell’Atac Francesco Bianco.

3) – Purtroppo non è la prima volta che si scatena surrettiziamente una polemica nazionale sulle “aggressioni antisemite” che tiene banco sui mass media per giorni e giorni per poi finire nel ridicolo senza però che lo si dica. La più macabra, almeno in apparenza, è certo quella che nel 2002 per giorni e giorni fece parlare di violazione di ben 26 tra tombe e cappelle nella parte ebraica del cimitero del Verano a Roma. Dopo una fitta serie di lapidazioni a colpo sicuro contro “neonazisti o islamici”, in base a deduzioni che rivelano solo ignoranza e malefede da parte di chi le rifila e di chi le avvalora, si scoprì che si trattava del racket dei servizi abusivi di manutenzione delle tombe, tutti ovviamente più o meno pii cattolici e certo NON islamici, che colpiva chi non pagava il pizzo di 15-20 euro al mese. Nel 2008 la Fiera del Libro di Torino invitò come ospite d’onore lo Stato di Israele, nella persona dei suoi rappresentanti, in occasione del 60° della fondazione, sollevando le comprensibili proteste non solo dei palestinesi. Apriti cielo! Altra canea al grido lapidatorio contro “l’antisemitismo crescente”. Si arrivò a (stra)parlare di “roghi di libri” solo perché si trattava di una fiera del libro e nonostante non ci fosse non solo nessun rogo, ma neppure nessuna protesta sia pure vagamente violenta. Il lato comico, o meglio grottesco, è che se c’era qualcuno che aveva mandato al rogo un libro questo qualcuno era Israele! Che con i suoi fans oltranzisti aveva preteso – e ottenuto – che il professore di storia italiano Ariel Toaff, ebreo e figlio del rabbino capo di Roma, eliminasse dalle nuove edizioni  del suo libro “Pasque di sangue” tutte le pagine sgradite. La protesta contro il libro di Toaff era nata nel parlamento israeliano, senza che il nostro governo avesse nulla da ridire su una così clamorosa interferenza nella vita culturale ed editoriale italiana. Le code di paglia lunghe qualche chilometro e il solito servilismo verso i vincenti di turno evitarono ci fosse qualcuno che invitasse amichevolmente ed educatamente Israele a farsi gli affari suoi senza interferire nei nostri.
Il conformismo e le code di paglia sono arrivate a far fare una brutta figura anche al nostro attuale capo dello Stato, Giorgio Napolitano, in occasione di un’altra montatura. Forse qualcuno ricorda che nel febbraio 2008 le sirene suonarono l’allarme per il solito “antisemitismo dilagante” a causa di una “lista di proscrizione di 162 professori universitari ebrei come quelle stilate a suo tempo dalle SS naziste”. Lista  che però si rivelò un’altra bufala: era la lista di chi aveva firmato contro una raccolta di firme di prestigiosi intellettuali ebrei inglesi, tra i quali lo storico Eric Hobsbawm, che condannavano le prepotenze israeliane verso i palestinesi! Nella solita foga di lapidare gli (inesistenti) “antisemiti” l’allarme e lo sdegno nazionalpopolare arrivarono a un tale livello che intervenne pubblicamente anche Napolitano. Due docenti torinesi, Ugo Volli e Daniela Santuz, si presentarono a lezione all’Università avvolti nella bandiera israeliana. Santuz proclamò indignata che “ormai s’è scatenata una vera e propria caccia all’israeliano”, caccia che la signora chissà dove aveva visto a Torino e in Italia.

4) – In realtà le liste di proscrizione  di ebrei esistono, ma sono quelle stilate da ebrei oltranzisti in California, Stati Uniti, a danno di ebrei pacifisti o comunque impegnati contro la mala politica israeliana. Le liste, suddivise coscienziosamente in ordine alfaberico e corredate spesso da foto, indirizzo e altre indicazioni utili per eventuali rappresaglie, si trovano sul sito dei fanatici di http://masada2000.org/ . Ma tutti preferiscono eroicamente far finta di niente, nascondere la testa sotto la sabbia e blaterare periodicamente contro il “dilagare dell’antisemitismo”, che non dilaga da nessuna parte, ma che periodicamente tirato in ballo si presta egregiamente a zittire in malo modo chi critica Israele facendo finta che criticare Israele significhi volerla distruggere, per giunta assieme a tutti gli ebrei. Volere cioè una nuova e più grande Shoà. Ovviamente in combutta con lo “Stato canaglia” iraniano…

5) – La cosa buffa è che mentre si sono dedicate pagine e pagine al “dilagare dell’antisemitismo” e alle “offese agli ebrei” del malcapitato ex Nar Francesco Bianco, impiegato dell’Atac di Roma, si sono invece relegate in poche righe alcune notizie decisamente più allarmanti e molto meno campare per aria. Solo 7 righe in un riquadrino su due colonne a fondo pagina 21 di Repubblica per dire che “In una lettera-shock 27 mogli di rabbini della corrente nazionalista, vicina al movimento dei coloni, rivolgono un appello alle donne ebree perché non abbiano alcun rapporto – tanto meno sentimentale – con gli arabi, specie gli arabi israeliani. Tra le firmatarie, la figlia di Rabbi Ovadia Josef, il leader spirituale del partito ultraortodosso Shas, che è parte della coalizione di governo in Israele”. Da notare che Rabbi, cioè il rabbino, Ovadia un mesetto fa ha augurato la morte a tutti i palestinesi! Come si vede, il volgare e realissimo razzismo antiarabo merita solo 7 righe, come una notiziola di folclore, mentre le inesistenti “offese agli ebrei” di Bianco meritano pagine e pagine a partire dallo sbattere il mostro in prima pagina. A Nazareth finisce in galera per corruzione il sindaco israeliano Shimon Gapso, leader di una campagna per eliminare la celebrazione delle feste di Natale – nella città dove la tradizione vuole sia nato Gesù! – accusate di essere “dei baccanali”. Ma di questo ruolo di Gapso si viene a sapere solo nelle ultime righe dell’articolo, relegato a pagina 16, dedicato al suo arresto. Così come solo in quelle righe finali si viene a sapere che da diversi anni “i rabbini oltranzisti e gli attivisti nazional-radicali conducono una battaglia, a colpi di anatemi ed editti, contro i retaggi pagani e “gli stolti simboli cristiani””. Ripeto: “Stolti simboli cristiani”!

Chissà cosa esploderebbe in Italia se qualcuno facesse non dico una campagna contro gli “stolti simboli ebraici”, per fortuna impossibile da organizzare perché si finirebbe sul lastrico o in galera prima, ma si permettese anche solo di scriverla una tale espressione beota: “Stolti simboli ebraici”: Eppure è equivalente a quella usata in Israele contro i simboli cristiani senza che nessuno, Vaticano e Saviano compresi, ci trovi nulla da ridire. E se poi la scritta comparisse i nqualche stato arabo o comunque islamico…. mamma li turchi! Chissà cosa tuonerebbe il buon Roberto Saviano… Magari anche gratis anziché in cambio di 50 mila euro per tuonarla in tv.

6) – Ormai si bolla come “antisemita” chiunque non applauda freneticamente qualunque scelta dei governi israeliani, dalla mattanza di Sabra e Chatila a quella di Piombo Fuso, dal Muro al divieto di matrimoni civili, dagli espropri di terre palestinesi agli “omicidi mirati”, dal dilagare delle colonie alla demolizione per rappresaglia di case e uliveti palestinesi sino dearabizzazione di Gerusalemme come se si trattasse di derattizzazione. E’ un po’ come per le vecchie femministe romane degli anni ’80, che ti davano del maschilista fascista se non applaudivi qualunque loro sproloquio, pretesa e cazzata, e sì che ne hanno fatte talmente tante da finire come sono finite, cosa che dovrebbe far meditare non solo le femministe, ma anche i cosiddetti “amici di Israele”. Che in realtà, come scrivono gli storici israeliani Shlomo Sand e Ilan Pappè e l’intellettuale ebreo americano Noam Chomsky, nonché Ian Buruma di recente sul Corsera, sono i suoi peggiori nemici. E’ un po’ come per Giampaolo Pansa: ormai si bolla come “fascista” chiunque lo prenda a pernacchie anziché incensarlo come nuovo Eroe dei Due Mondi: il mondo di sinistra quando era vincente e gli faceva comodo per la carriera e lo stipendio, e il mondo della destra per addolcirsi il viale del tramonto salendo sul carro del vincitore di turno. E fors’anche per vendicarsi di non essere diventato il direttore di un qualche grande giornale.

Non ci rediamo conto che stiamo diventando talmente intolleranti da non ammettere più critiche in nessun campo, il che è il modo migliore per correre verso il burrone: se prendi a sassate chiunque ti avverte che sei sulla strada sbagliata, il burrone non puoi certo evitarlo…

7) – Il combinato disposto del sensazionalismo giornalistico demenziale e dell’ignoranza produce corbellerie anche esilaranti, ma non per questo innocue. Dell'”enorme carrarmato parcheggiato al bar” ho già parlato, con tanto di foto che dimostravano come si trattasse in realtà solo di un banale fuoristrada – con targa civile! – sia pure dipinto a mo’ di mezzo militare mimetizzato. Ora una didascalia tra due foto dell’articolo “Il Grande Orecchio della politica”, a pagina 8 del  Corriere della Sera del 4 gennaio dell’anno nuovo,  ci informa che il famoso Piano Solo preparato dal generale dei carabinieri Giovanni De Lorenzo negli anni ’60 era addirittura “un progetto di colpo di Stato militare che avrebbe assegnato all’Arma dei carabinieri il potere in Italia”. Boom! Mi chiedo quali siano le letture e le fonti informative di certi colleghi. Ma sono costretto a chiedermi anche cosa bevono o “fumano” per avere di queste visioni…

Strano: Saviano su tutto ciò tace. Non “viene via con me”…

446 commenti
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  1. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    io non ho detto casi sporadici individuali,ho detto “individualismo” che è altra cosa..,ma se il problema è tutto questo o solo questo..beh allora potenziamo i medici e i controlli..,magari fosse solo questo il problema..

    Gioia Mia , cosicchè i Fieschi e gli Orsini terrostiti bombaroli cattivi, Crispi no, vabbè magari si è pentito ed ha finito per il primo Ministro…senza pagar dazio..!!
    Vabbè sono d’accordo con te, solo che nel minestrone di verdura varia a questo punto ci ficchiamo pure Mazzini e la sua Azione,azione,azione..e perchè no Cavour (Bin Laden)che finanziava sottobanco tutti i Bombaroli Ungheresi ,Sloveni ,Rumeni antiaustarici e Pisacane e Garibaldi..
    Sono d’accordo con te , questioni che in fondo non mi interessano,roba da discussioni tra interessi diversi che rigurdavano si e no il 10% per cento della popolazione dei tempi, compreso i patrioti veneti..in sostanza che si prendano a bombate tra di loro…
    Io che sono di origini contadine prima e poi operaie..non me frega una minchia di niente , all’epoca…e anche ora a dire il vero !
    Però che sottigliezze e quanti pesi e misure equilibrate diverse nelle tue risposte.. orsini un Bombarolo i veneti patrioti no, e no quelli..no..
    Ma che schifo madama la marchesa questi moti sociali dicevano le marchese progressiste, mentre nascondevano i bombaroli fascinosi e romantici nelle case..cosa vogliono questi contadini e operai..
    Eh si, due pesi e due misure come sempre

    cc

  2. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    bombaroli, assassini, sognatori, idealisti, utopisti, visionari…ma tutti rigorosamente di famiglie “possidenti”…quanto veramente colti …non so! Avventurieri sicuramente.

    Mio caro, contadini e operai …seguivano…assolutamente all’oscuro del perchè e del percome.
    Ricordo che in Crimea, nei pressi di Sebastopoli, sono andata a visitare il luogo della battaglia della Cernaia.
    C’è anche in un museo, una ricostruzione tridimensionale della battaglia, veramente grandiosa.
    Si dice che l’apporto degli italiani fu infinitesimale, quattro gatti, gli altri erano tutti …malati…come al solito!
    Forse i poveri proletari si difendevano così.

    Io due pesi e due misure? Che differenza c’è fra qualche mio bisavolo morto combattendo contro il SRI, o forse a pro, e quelli come mio padre, spediti come un pacco postale in Russia, in Libia, in Albania o Yugoslavia e definiti fascista e animale e criminale e …molto altro dai prodi concittadini unitari???

    Io so la differenza che c’è fra i vari Orsini , Fieschi, Crispi e Manin ecc.ecc. e i proletari ignari che tanto ti piacciono e che io vorrei invece consapevoli e colti…in grado di scegliere…e difendersi e bastonarli

    Chi è il marchese di due pesi e due misure????

    Sylvi

  3. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,

    veramente avevo capito che ritornavi a fare la tua routine di nonna dopo la tua operazione al ginocchio.

    Come faresti a diventare bisnonna, credo che il piccolo Riccardo sia troppo giovane, aspetta una trentina d’anni.

    Congratulazioni troppo in anticipo?

    Io ero nonna a 50 anni, nonna quasi a tempo pieno, non di uno, ma di due.
    Uno nato a Gennaio ed una nata a Febbraio, a distanza di un mese.
    Se tutto andra’ bene saro’ bisnonna il prossimo luglio.

    Ma questa volta non ho alcuna intenzione di fare la baby sitter….

    Ciao, Anita

  4. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    se mia figlia avesse studiato di meno e procreato di più…sarei nonna da parecchi anni.
    Invece è “il piccolo” che si da da fare!
    Ha la mentalità del tedesco…forse non si fermerà a due!
    Io ho solo commentato che: ogni bambino arriva con il suo cestino! Sono contenta e spero solo che sia sano/a.

    E spero anche di essere in gamba per evitare, se possibile, il “nido” almeno nei primi tempi.

    Riccardo è veramente un amore.
    Gli sto insegnando il friulano e ripete i nomi degli animali sui libri che ho rispolverato…fa ridere tutti…compresa l’altra nonna lombarda che gli canta “O mia bela Madunina”.
    Un vero poliglotta, che fa storcere il naso a certi cultori dell’italiano solo e soltanto!

    Ciao Sylvi

  5. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Ma si sa, il nostro premier ha le sue idee fisse.
    E quando non contesta il ruolo della Corte Costituzionale, attribuisce terribili preferenze politiche ai suoi componenti, tutti “comunisti” salvo i due o tre che lo invitano a cena.

    Andrea Manzella,
    11 gennaio 2011

  6. Damocle
    Damocle says:

    Striscia di Gaza: raid dell’aviazione israeliana all’alba

    All’alba di stamane, mercoledì 12 i caccia sionisti hanno bombardato nuovamente la martoriata e assediata Striscia di Gaza.

    Gli attacchi hanno colpito due abitazioni a sud di Gaza senza però causare vittime.

    Anche martedì i bombardamenti israeliani hanno colpito la città di Khan Younis uccidendo il combattente palestinese di 25 anni Mohammed Jamal al-Najar.

    Il regime israeliano ha intensificato nelle ultime settimane i bombardamenti sulla Striscia di Gaza uccidendo e ferendo decine di persone.

    Secondo gli esperti si tratta di una guerra a basso profilo per non sensibilizzare la comunità internazionale; l’ultima aggressione a tutto campo di Israele ai danni della Striscia, coniata Piombo Fuso e condotta a cavallo tra il 2008 ed il 2009, causò 1400 morti e 1.6 miliardi di dollari di danni alla Striscia di Gaza, già largamente impoverita per via dell’assedio che le è stato imposto dal 2007.

  7. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,
    i miei figli e nipotini sono stati cresciuti con le ninna nanne in milanese, il bello e’ che io non lo parlo, ma so una ninna nanna, le canzoni e qualche filastrocca.
    Mentre non ne so in Inglese.

    E’ un bene che i nipotini siano vicini di eta’, saranno compagni di gioco ed amici da grandi.
    ——————————————————————

    Qui siamo in mezzo ad una bufera di neve, e’ iniziata verso la mezzanotte, non si vede da pochi metri.
    Continuera’ fino a questa sera.
    Neve pesante, molti rami caduti, alberi frantumati.

    Il nuovo governatore NON ha dichiarato “stato di emergenza”, per risparmiare soldi ha chiuso tanti settori di personale…non risparmia niente perche’ li deve pagare lo stesso.
    Anzi ci costera’ di piu’ perche’ devono usare ditte private.

    E’ un cretino, era il mio sindaco anni fa’, poi prese il posto di suo padre come senatore a Washington DC.
    Si e’ dovuto ritirare, adesso e’ stato eletto Governatore, eletto dalle minoranze.
    Il padre era un vero Statesman, ma il figlio non ha preso dal padre.
    Nel suo discorso inaugurale ha detto che lo Stato e’ aperto e welcomes i nuovi emigranti, venite e lavorate…
    La nostra disoccupazione e’ oltre il 14%.
    Non solo ha eliminato e-verify, cosi’ non devono verificare i nuovi arrivati.
    Cose da pazzi. Proprio a noi ci doveva capitare.

    Anita

  8. Andrea Rossi
    Andrea Rossi says:

    Diciamolo francamente, oggi come oggi la comunita ebraica nazionale ed internazionale e’ potente, molto potente, molto piu’ potente del Vaticano, come sappiamo tutti la lobby ebraica e’ ampiamente presente nella finanza internazionale e nel mondo dei mass-media ma non si puo’ nemmeno dire altrimenti si rischia il “bollino” di “antisemita” ed e’ finita, sei squalificato a vita.

    Qual’e’ l’obiettivo ultimo ? Semplice, creare le condizioni per tacitare chiunque ossi muovere critiche ad Israele ed alla innominabile lobby, il dogma dell’Olocausto serve precisamente a questo ovvero a giustificare per il presente e per il futuro qualsiasi ingiustizia commessa da Isreaele & company, osi criticare Israele ? Sei antisemita e sei sistemato…

    Andrea Rossi

  9. carlino
    carlino says:

    da Articolo21.info

    Il costo del lavoro degli operai Fiat
    è un falso problema.
    Ma nessuno ne parla
    di Adriano Donaggio

    Sergio Marchionne, l’uomo dai due passaporti e la residenza fiscale in Svizzera, il manager che guadagna 1.037 volte il suo dipendente medio (dati del Corriere della Sera), l’uomo che sta introducendo in Italia una svolta epocale, nel senso che i lavoratori andranno meno al gabinetto e impedirà ai lavoratori di scegliersi liberamente il sindacato da cui farsi difendere, che di questi tempi, darà un miglioramento salariale ai propri dipendenti (netti, zero virgola in più, zero vergola in meno, cinquanta centesimi al giorno per 365 gironi annui), ha dichiarato che il costo del lavoro nel suo campo rappresenta l’8% del costo complessivo di ciascuna unità prodotta.

    I mass media italiani, scritti, parlati, tele rappresentati, stanno parlando della vicenda Fiat, del referendum imposto ai lavoratori di Mirafiori, come se il 100% dei problemi Fiat, fosse il contratto di lavoro, il cattivo carattere di tale Landini, il Signor No, come lo ha definito Lucia Annunciata facendo il verso a un luogo comune, quello usato da molti giornalisti quando parlano del rappresentante della Fiom.

    Ebbene, se è vero quello che ha detto Marchionne, e noi gli crediamo, in questi giorni, sommersi da parole, immagini, fatti, episodi, dichiarazioni, che riguardano il contratto Fiat, parliamo dell’ 8% dei problemi dell’ azienda torinese (chiamiamola ancora così chiudendoci gli occhi). E l’altro 92%? Quando ne vogliamo parlare? In Germania le case automobilistiche hanno discusso il loro piano industriale con le rappresentanze sindacali e con la Signora Merkel (da noi qualcuno ha visto Berlusconi?). I lavoratori tedeschi hanno accettato di fare dei sacrifici (peraltro partendo da condizioni molto più favorevoli), hanno chiesto, e ottenuto, di avere loro rappresentanti sindacali nel Consiglio di amministrazione in modo da poter controllare a cosa sarebbero serviti i loro sacrifici e cosa avrebbe fatto l’ azienda. Sia detto per inciso, secondo i dati Eurostat (l’Istat europeo, per capirci), il costo del lavoro in Italia è grossomodo equivalente a quello della Francia e della Gran Bretagna.

    Mentre in Germania, sempre rapportato a unità di prodotto, il costo del lavoro è superiore del 30% a quello del nostro paese, della Francia e della Gran Bretagna. Se le aziende automobilistiche tedesche pur spendendo parecchio di più per questa voce, continuano a produrre, vendere, esportare, guadagnare, logica vorrebbe che qualcuno si ponesse il problema: ci dev’essere dell’ altro? Proviamo a guardare dentro a quel 92% di cui non si parla? Chissà? se Freud, riscrivesse oggi Il disagio della civiltà, forse chiamerebbe questo 92% il rimosso o il perturbante, il vero perturbante, il discorso che viene escluso perché metterebbe in discussione i luoghi comuni, i discorsi di copertura, le radici vere del problema.

    Che lo abbiano fatto consapevolmente o no, i giornali italiani, nei fatti, hanno utilizzato, come in questi anni ha fatto Berlusconi, una pratica della comunicazione che risale a una scuola statunitense, quella di Palo Alto, molto usata nella comunicazione aziendale. Prima di tutto isolare una categoria e rivestirla sistematicamente di connotati negativi (i comunisti per Berlusconi, ora anche con il cachemire). Landini e la Fiom (il vecchio, l’incapace di sedersi al tavolo delle trattative, l’uomo che non sa fare proposte, quello che sa dire solo no, che non si rende conto che viviamo in un mondo globalizzato, che vuole respingere quello che in America si fa da anni). Queste tecniche di comunicazione tendono a squalificare l’interlocutore prima ancora che prenda la parola.

    È chiaro che se un dentista riesce a far passare l’idea che il suo concorrente è un alcolizzato, lo mette fuori gioco indipendentemente dalla sua capacità professionale e indipendentemente dal fatto che sia veramente un alcolizzato o meno, basta che gli appiccichi addosso quest’etichetta.

    Berlusconi, usando i mass media, è stato abilissimo nel convincere che chi è contro di lui è contro il progresso, non vuole che il paese decida, rovina la reputazione dell’ Italia all’estero, non ha idee e rappresenta un sistema, il comunismo appunto, che è fallito in tutto il mondo. Conseguenza. E voi volete credere a gente come questa? È chiaro che se riesco a convincere gli altri che il mio avversario è un poco di buono sarà difficile per lui dimostrare che ha ragione, discutere puntualmente di un problema. È come un giocatore che arriva davanti al portiere dopo che la difesa lo ha messo fuori gioco.

    Così è stato fatto con la Fiom. Il sindacato dei no, che difende gli assenteisti, che con la sua incapacità di stare al tavolo delle trattative, di fare una proposta positiva, di assumersi le proprie responsabilità, rovina l’Italia, va contro chi vuol portare il progresso, lo sviluppo economico del paese. Gente così va esclusa, mica possiamo rinunciare al progresso per quattro matti che non sanno stare al mondo, vecchi nella testa, residuati bellici del sindacato che continuano a combattere guerre che non ci sono più. Fatto questo poco importa quali argomentazioni porti Landini, i dati puntuali e precisi che mette sul tavolo (per esempio sull’assenteismo di Pomigliano, del 2,8% contrariamente a quello che si era fatto credere). Su quello che dice non si vuole discutere, molto meglio metterlo fuori gioco prima ancora che cominci a parlare. Tiri pure in porta, tanto è già stato messo fuori gioco.

    Di questo 8%, in questo modo, hanno discusso i nostri giornali, la radio, la televisione i benpensanti del nostro paese. Purtroppo, per noi, e per il nostro paese, resta tutto intero il problema dell’altro 92% (che forse diventerà il 93% se Marchionne riuscirà, come riuscirà, a ridurre il costo del lavoro). Questo problema, che lo vogliamo o no, tornerà in tutta la sua durezza. E ancora una volta, a pagare, saranno tutti gli italiani. La retorica, l’uso delle tecniche che derivano dalla Scuola di Palo Alto, in questa situazione, servono solo a far perdere la credibilità dell’interlocutore, ci offrono nell’immediato un’anestesia. Ma prima o poi l’anestesia passa, saltano fuori i dolori e se la malattia è grave, come temiamo sia quel 92% della Fiat, i dolori saranno forti e le conseguenze pesanti. Per i lavoratori, per le famiglie, per l’economia del Paese.

  10. carlino
    carlino says:

    da La Repubblica

    Caro Marchionne, non sarà mai una festa

    di Massimo Giannini

    Il “Marchionne show” a Detroit resterà negli annali dell’imprenditoria italiana. Alla vigilia del referendum su Mirafiori, l’amministratore delegato della Fiat ha ripetuto molte cose che aveva già detto. A partire dal fatto che, se l’accordo passerà con almeno il 51 per cento, il Lingotto andrà avanti con i suoi investimenti, mentre se vinceranno i no allora “si chiude”, il gruppo se ne va a produrre altrove. La logica è sempre la stessa: tecnicamente ricattatoria. Con tutto il rispetto, non saprei trovare altre definizioni.

    Ma stavolta c’è di più. Il “ceo” italo-svizzero-canadese ha condito questo avvertimento con una chiosa che mi ha colpito. Nel confermare che se il referendum non passa la Fiat chiuderà Mirafiori e procederà alla delocalizzazione dell’impianto in Serbia o chissà dove, Marchionne ha aggiunto: “E ce ne torneremo a festeggiare a Detroit”. Questo è davvero incomprensibile. Intanto, non si capisce l’opportunità “politica” di infiammare gli animi fino a questo punto, a poche ore dal voto degli operai che dovrà decidere del loro destino di lavoratori, di individui, in molti casi di padri e di madri di famiglia.

    Ma poi, davvero, non si capisce cosa ci sarebbe da “festeggiare”. È una “festa”, se una grande azienda di automobili italiana decide di chiudere un impianto che esiste da un secolo, e che rappresenta un pezzo di storia non solo industriale, ma anche sociale di questo Paese? È una “festa”, se scompare dal nostro tessuto produttivo un luogo fisico, e anche simbolico, attraverso il quale sono passate centinaia di migliaia di donne e di uomini che, migrando molto spesso da un Sud povero e disperato, hanno trovato proprio a Mirafiori non solo il sacrificio, ma anche il riscatto? È una “festa”, se si getta al macero un “bene collettivo” come quello stabilimento, dove tra gli Anni Cinquanta e Sessanta si sono formate e forgiate generazioni di italiani che hanno conosciuto l’affrancamento dal bisogno, la sapienza e la dignità del lavoro, e hanno accumulato quel patrimonio di diritti che sempre il lavoro porta con sé, e che trasforma un operaio alla catena di montaggio in un “cittadino” della polis

    Comunque si giudichi l’accordo voluto dal Lingotto e il piano “Fabbrica Italia”, l’operato di Marchionne e la resistenza della Fiom, questa non è, non può essere e non sarà mai una “festa”. Se diventasse realtà, la chiusura di Mirafiori sarebbe un dramma per tutti. Non solo per i sindacati e per i lavoratori, ma anche per il governo, per l’opposizione, per l’Italia. Evidentemente dev’essere difficile capirlo al di là dell’Atlantico, nella lontana Auburn Hill: ma sarebbe una tragica sconfitta soprattutto per la Fiat.
    (10 gennaio 2011)

  11. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Marchionne, stando ai calcoli fatti da Massimo Mucchetti sul Corsera di domenica, in 79 mesi al vertice della Fiat ha totalizzato un valore pari a 255,5 milioni di euro, ovvero 38,8 milioni l’anno. Se le crifre corrispondono a verità, il buon Marchionne guadagna ogni anno 1.037 volte un suo dipendente medio.

    Capitalismo…
    C.G.

  12. sylvi
    sylvi says:

    Chissà perchè nel Baden Wurttemberg, patria della Mercedes e di molto altro…fatto 1000 il salario di un lavoratore, al datore di lavoro costa 1800/ 1900.
    In Italia 2200/2300, senza contare i disservizi statali, che sono altri soldi.
    Chissà perchè la Germania sta in alto nella graduatoria della produttività e l’Italia sta in fondo.
    Chissà perchè non c’è un CANE che voglia venire ad investire in Italia….
    E molti altri chissà perchè…
    Tutto ciò è solo e soltanto colpa di Berlusconi e della dx?

    Mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse che cosa succederebbe da qui a sei mesi/un anno, Berlusconi caduto, se Marchionne accettasse il dictat della Fiom di quel progressista di Landini, umiliati tutti gli altri sindacati, ….e anche la Camusso e qualcuno del PD che ancora sa leggere scrivere e fare di conto?
    Ma tutti a lavorare, che diamine, zero disoccupazione e i precari stabilizzati? O NO?

    Che non ci sia qualche problemino ALTRO rispetto ai vicini dei quattro punti cardinali?

    Sylvi

  13. carlino
    carlino says:

    x Sylvi

    Da come mi sembra di capire lei sostiene che in virtu’ del fatto che in Italia il costo del lavoro e’ piu’ ato, per via delle tasse, la classe operaia dovrebbe darsi una regolata.

    Le tasse in Italia sono piu’ alte non in ragione di benefici sociali maggiori ma semplicemente perche':
    1) l’evasione fiscale e’ elevatissima e gli evasori, come sanno tutti, sono quelli a busta paga;
    2) alcune tasse sono squilibrate e basti pensare al 12,5% che marchionne dovrebbe pagare sulle sue misere stock-option (mi pare intorno ai 100 milioni di euro) contro la tassazione media di un dipendente o di una Partita IVA.

    Per quanto riguarda il discorso del perche’ neanche un cane viene ad investire in Italia dovrebbe chiedersi anche perche’ questi cani (non meglio definiti) non vanno ad investire anche in altri paesi modernamente industrializzati quali Francia, Inghilterra, USA, Giappone, a parte investimenti di nicchia e legati ad alte tecnologie.

    A me non risulta che Tata stia investendo in un paese industrializzato o che Lenovo stia facendo altrettanto. le grosse multinazionali investono dove i costi sono minori, le agevolazioni fiscali migliori ed il mercato non ancora saturo. Questa e’ economia di base.

    Ma anche questo e’ un problema derivante dai sindacati

    Cordiali saluti.

  14. carlino
    carlino says:

    Ancora…

    ma lo sa lei quanto ci costa il Vaticano? gli stipendi dei supermanager che portano alla rovina aziende potenzialmente competitive? La Regione Sicilia?

    Lo sa quanto ci e’ costata, in mancati introiti, la leggina voluta dal nostro capo di governo e dall’opposizione per i rientri dei capitali dall’estero? Capitali realizzati in genere con attivita’ quantomeno discutibili? capitali che se rimasti in Italiaavrebbero creato un gettito fiscale 20 volte superiore?

    Dovremmo chiederci quanto ci costa il sistema Formigoni, in termini di maggiori spese, nella regione Lombardia.

    Qualche tempo fa un buontempone mi disse che stiamo pagando il prezzo per aver vissuto per decenni al di sopra dei nostri mezzi. Sicuramente si stava riferendo a qualcun altro visto che io ho dovuto cominciare a lavorare a 12 anni.

  15. carlino
    carlino says:

    Landini non e’ un “progressista”. Cerca solo di salvaguardare delle conquiste importanti del mondo del lavoro: diritto allo sciopero nell’ambito della costituzionalita’, rappresentanza sindacale, salario adatto ai tempi correnti (dove un affitto per un bilocale puo’ arrivare fino a 700-800 euro al mese che rappresentano da soli oltre il 50% di uno stipendio medio di un operaio). E’ un fatto di civilta’.

    Marchionne dal lato suo fa il suo mestiere che e’ quello di creare profitti (in maniera discutibile a mio avviso).

    Sta’ a noi prendere posizione, secondo coscienza, e secondo portafoglio.

  16. sylvi
    sylvi says:

    Caro Carlino,

    Lei ha risposto al primo e al terzo dei miei quesiti, non agli altri.
    Anche se vorrei dirle che 500 euro di differenza-costo in busta paga per ogni lavoratore non fanno l’evasione fiscale italiana, pur elevatissima e mai combattuta da nessuno…per ragioni che anche D’Alema aveva confessato.

    Io mi preoccupo, perchè in Italia non si investe, Si COMPRA e poi magari si chiude…per non avere concorrenti.
    Succede dalle nostre parti, con l’Austria!
    Sono d’accordo di tassare le rendite, purchè non siano i risparmi per il funerale dei pensionati!

    Proviamo a guardare un po’ più in là del nostro naso e dei Landini stabici.

    saluti sylvi

  17. carlino
    carlino says:

    a proposito di portafoglio…

    Bersani e Camusso contro Berlusconi
    “E’ una vergogna, danneggia l’Italia”
    Dura replica della Cgil e dei partiti d’opposizione al premier. Secono lui, nel caso in cui vinca il no a Mirafiori, “le imprese e gli imprenditori avrebbero buone motivazioni per spostarsi in altri Paesi”
    Berlusconi in visita ufficiale in Germania
    ROMA – “Il presidente del Consiglio sta facendo una gara con l’amministratore delegato della Fiat tra chi fa più danno al nostro Paese”: replica il segretario della Cgil Susanna Camusso (audio) 1 al premier Berlusconi, che, dalla Germania (dove si trova in visita ufficiale) ha affermato che, in mancanza di “esito positivo” del referendum di Mirafiori, “le imprese e gli imprenditori avrebbero buone motivazioni per spostarsi in altri paesi”. Durissima anche la reazione del segretario del Pd Pierluigi Bersani: “E’ una vergogna incredibile. Lui non se ne accorge perché è miliardario, ma noi paghiamo al premier uno stipendio, anche se a lui sembrerà misero, per occuparsi dell’Italia e per fare gli interessi dell’Italia. Non per fare andare via le aziende. E’ una vergogna incredibile sentirgli dire queste cose”.

    Se il premier la pensa così, farebbe bene ad andarsene, aggiunge Camusso: “Mi piacerebbe che il mondo delle imprese e della politica oggi dicesse che, se questa è la sua idea del Paese, è meglio che se ne vada. Non conosco nessun presidente del consiglio di nessun altro paese che dice questo, che il più grande gruppo industriale di quel paese farebbe bene ad andarsene. Non conosco un presidente del consiglio di nessun altro paese che non pensi e non sappia che prima di tutto viene il lavoro del suo paese”.

    “E’ la logica di Bersani che fa andar via le aziende: quando la sinistra italiana parla di sindacato segue schemi vecchi di trent’anni e ormai superati in tutta Europa”, replica Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e portavoce del presidente del premier Silvio Berlusconi.

    Secondo il governatore della Puglia, Nichi Vendola, che ha visitato lo stabilimento di Mirafiori e ha successivamente tenuto una conferenza stampa, “bisognerebbe denunciare per alto tradimento il presidente Berlusconi. E non è una battuta”.

    Per l’Idv “Berlusconi è un irresponsabile ed oggi, sulla vicenda Fiat, ha gettato definitivamente la maschera. Cosi si capisce chi lavora per il bene del Paese e chi invece opera contro la legalità costituzionale, l’interesse dei cittadini e dei lavoratori. Un Presidente del Consiglio, che è stato latitante nella vicenda Fiat, non può permettersi il lusso di affermare che un’impresa debba abbandonare l’Italia, senza ricordare che la Fiat, per tantissimi anni, ha preso contributi statali frutto dell’enorme sacrifico degli italiani ed ha fruito di una legislazione di favore”: scrive in una nota il portavoce del partito, Leoluca Orlando.

  18. carlino
    carlino says:

    Tra l’altro tra qualche giorno ci sara’ il parere della corte costituzionale in merito al “tutti gli animali sono uguali ma alcuni piu’ degli altri”.

  19. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Carlino.
    Chissà se a Sylvi il ginocchio gli si gonfia quando legge (se ha letto) che un certo Cesare Pambianchi, presidente di Confcommercio, quello che non perde occasione di sviolinare sugli italiani che vanno a fare la spesa a Lugano invece che farla a Como e dintorni in modo da far circolare la pecunia in casa nostra, è stato preso con le dita nella marmellata dato che questo papavero ha qualche “conticino” sommerso in una banca svizzera….

    Ma se vogliamo dirla tutta, anche questa deve essere colpa della.. Fiom.
    E già..
    C.G.

  20. carlino
    carlino says:

    Ancora per Sylvi…

    la produttivita’ della fiat in Italia e’ inferiore a quella della polonia o del brasile per scelte della fiat stessa visto che marchionne fa produrre in polonia le auto che si vendono maggiormente ed il brasile produce per il mercato interno (che e’ in forte espansione).
    In Italia la fiat produce i fiaschi (che sono tanti e questo dovrebbe essere analisi di mercato da parte di marchionne).

    L’assenteismo a Pomigliano (la maglia nera a detta di marchionne) e’ del 2,8% il che vuol dire che un operaio, in un anno, da buca meno di dieci giorni (circa un giorno al mese) ed a me non sembra un dato cosi’ scoraggiante comparato all’assenteismo che verifico io in Asia (anche se in un campo diverso ma logorante quanto la fabbrica).

    Questi sono semplici calcoli tutto il resto e’ fuffa che marchionne spande per mettere in pratica il suo vero progetto che e’ quello di voler abbandonare l’Italia per la serbia dove tra finanziamenti EU (anche nostri, quindi) e finanziamenti ed agevolazioni locali alla fiat rimarrebbe da metterci ben poco.
    Questa e’ la politica degli agnelli da sempre: tra il 60′ ed il 90′ la fiat ci e’ costata, grazie al ricatto morale, qualcosa come circa 90 miliardi di euro, se non sbaglio che no sono bruscolini. L’Italia se la e’ comperata questa azienda.

    Questi sono i manager moderni

  21. carlino
    carlino says:

    Ma lei e’ veramente convinta che in Italia non si investe per colpa della Fiom?

    I grandi investimenti, per le nazioni in fase avanzata, si fanno oggi nel futuro e non in mercati obsoleti: nanotecnologie, farmaceutica, ricerca, energie rinnovabili…

    Questi investimenti (che sono in perdita all’inizio) sono fatti dai governi e’ l’Italia e’ il fanalino di coda per quanto riguarda la ricerca.

    La fiom e landini non c’entrano niente. Sono solo il capo espiatorio per un’altra azione di stupro sociale.

  22. carlino
    carlino says:

    Conti in Svizzera: 700 indagati
    Nella lista anche stilisti e attrici
    Spuntano i nomi dei primi indagati, oltre 700, iscritti nel registro dalla Procura di Roma nell’ambito delle indagini sulla cosiddetta ”lista Falciani”, un elenco di vip italiani con i capitali in Svizzera stilata dall’omonimo ex dipendente della banca Hsbc in possesso del file.

    Tra gli indagati spiccano i nomi degli stilisti Valentino e Renato Balestra, dell’attrice Stefania Sandrelli e del gioielliere Gianni Bulgari, secondo quanto riferiscono questa mattina alcuni quotidiani, tra cui il Corriere della Sera, la Repubblica, il Messaggero e il Mattino.

    E’ folta, tra gli indagati, la schiera degli stilisti, in cui compaiono anche Giuseppe Lancetti e Sandro Ferrone, ma non mancano attrici e soubrette, come Stefania Sandrelli (che avendo usufruito dello ‘scudo’ fiscale non dovrebbe essere più perseguibile) o Elisabetta Gregoraci, imprenditori come il presidente della Confcommercio di Roma, Cesare Pambianchi, o società come Telespazio, colosso specializzato in armamenti e sistemi di difesa. Moltissimi nomi però, appartengono a perfetti sconosciuti ai più: tra questi, i proprietari di alcuni negozi del centro della capitale con un cospicuo fatturato. E ancora, la principessa Fabrizia Aragona Pignatelli, Francesco D’Ovidio Lefebvre, Camilla Crociani, imparentata con Carlo di Borbone e figlia del noto uomo d’affari coinvolto nello scandalo Loockeed, già presidente della Finmeccanica, morto in Messico nel 1980.

    Gli oltre 700 indagati dalla Procura della Repubblica di Roma hanno domicilio fiscale nel Lazio. Il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il sostituto Paolo Ielo contestano a tutti le accuse di omesse o incomplete dichiarazioni dei redditi per qualche centinaia di milioni di euro. Nelle prossime settimane sarà verificata la loro posizione, soprattutto per accertare se abbiano già usufruito, o meno, dello ‘scudo’ fiscale. Qualcuno, poi, come il regista Sergio Leone, anch’egli in elenco, potrebbe risultare nel frattempo deceduto.

    La ”lista Falciani”, trafugata da un ex funzionario alla Hsbc e consegnata alle autorità francesi dopo alcuni vani tentativi di vendita al miglior offerente, comprende, oltre a molti soggetti esteri, 5.595 cittadini e 133 societa’ italiane, ed è aggiornata alla fine del 2006. Il totale dei depositi occultati al fisco ammonta a 5 miliardi e mezzo di euro, tutti depositati presso la filiale di Ginevra della banca inglese Hsbc.

    unita’.it

  23. sylvi
    sylvi says:

    x Carlino

    Gli investimenti sulla Ricerca si fanno dallo Stato tramite le Università soprattutto per le piccole imprese; le grandi Imprese hanno reparti di Ricerca e Sviluppo avanzatissimi e autonomi, pagati con detassazioni e benefici vari.
    Così in Germania dove mio figlio ha lavorato a lungo, dopo la laurea, pagato poco, ma accolto con grande serietà e dove ha imparato tutto.
    E con la quale mantiene contatti professionali continuativi.

    I sindacati tedeschi hanno controllato anche il suo impiego e stipendio.

    Aveva chiesto, per la tesi in inglese attinente motori di auto, collaborazione alla Fiat, non ebbe riscontri.

    E’ un altro mondo ed è stato creato anche dai sindacati che sono rimasti al padrone delle ferriere.

    Sylvi

  24. sylvi
    sylvi says:

    caro C.G.

    il ginocchio mi si infiamma ogni volta che leggo i giornali e che mio marito mi racconta del lavoro, cioè sempre.
    Negli ultimi due anni li avevo entrambi sempre come cocomeri!!!
    Faccio impacchi di argilla verde e oli essenziali…sono miracolosi e li consiglio a molti del blog!!!

    Sylvi

  25. controcorrente
    controcorrente says:

    Io so la differenza che c’è fra i vari Orsini , Fieschi, Crispi e Manin ecc.ecc. e i proletari ignari che tanto ti piacciono e che io vorrei invece consapevoli e colti…in grado di scegliere…e difendersi e bastonarli…

    cara Sylvi,
    contrariamente a quanto tu possa immaginare non nutro affatto un amore smisurato per chicchessia, tanto meno per il povero proletario contadino e analfabeta di un secolo fa.
    Questa mia mancanza di “amore” è direttamente proporzionale alla consapevolezza, che individualmente parlando, ognuno porta il peso del proprio “individualismo” e che questa sarà la ragione ultima per cui , molto probabilmente la Terra ci spazzerà via in un contesto di pulizia , come sempre ha fatto con gli animali che non hanno saputo evolversi in senso sociale.
    Detto ciò se per gli analfabeti di più di un secolo fa, potevano esserci giustificazioni ,stante il fatto che “ignorando” non potevano sapere,non mi rallegra il fatto di sapere che gli “acculturati” di oggi , pur avendo qualche mezzo in più per sapere ,sostanzialmente non siano in grado di fare un passettino in più, per comprendere meglio..ovvio i parametri si sono spostati tutti più in alto,in ultima analisi saranno le condizioni materiali finali e le contraddizioni insite in questo tipo di sviluppo a determinare le “mosse”del futuro, infatti non mi abbatto , né mi chiudo in me stesso deluso dal mondo.

    Come ben sai, le Rivoluzioni, non si ordinano per “posta”,come pensavano i baldi giovanotti dell’azione per l’azione, tuttalpiù si fa scoppiare qualche “botto”, senza nemmeno rendersi conto a volte di avere qualche “rivoluzionario più rivoluzionario di tutti” agente di qualche servizio segreto,che ti prepara il colpo eroico.
    Storia vecchia , che anche il Mazzini,si rifiutava di capire ,sommerso nella sua mistica ,ombrosa e fascinosa , romantica, che tanto piaceva alle donne ,ovviamente dei salotti bene.

    Daniele Manin…(meglio detto Daniele Fonseca), probabilmente proveniva da una famiglia benestante , probabilmente anch’essa erede dei traffici della fulgida Venezia , dai tempi del sacco di Costantinopoli, o comunque dal giro di affari che sorgeva intorno al fulgido commercio dei mercanti..valorosi trafficoni e grandi marinai (mai ,quanto i genovesi ,come storia dimostra)..
    Ti ricorda nulla Il mercante di venezia…sperando di non essere messo al palo come antisemita per questa semplice battuta.

    Al contadino analfabeta, dell’entroterra veneto, affetto da pellagra,, probabilmente dei lagunari e della loro fortuna,in traffici, fregava ben poco…esattamente come dello Sloveno in divisa invasore.. purché non si mangiasse quel poco di polenta giornaliera…allora magari si incazzava pure!!
    Sono contento però che tu conosci LA DIFFERENZA, saresti cosi gentile da spiegarla anche a me che sono un povero cristo analfabeta ?

    Gia, già ..Cavour ..la Crimea..vedi mia cara, l’esercito piemontese dell’epoca era composto da professionisti ben pagati (per l’epoca),che sapevano a quello che andavano incontro e il Conte che sapeva bene..cosa sapeva ?? che L’Unità d’Italia si sarebbe realizzata quando le condizioni Internazionali lo avrebbero permesso, cosa a cui lavorò sempre, per facilitare il parto !!!!
    In tutti i casi andò in Russia scegliendosi bene gli alleati,non come il Buce e senza dire che andava in Crimea a ristabilire la civiltà cristiana cattolica..almeno lui è sempre stato un buon mangiapreti..

    La differenza tra Pisacane e Garibaldi in fondo sta in questo..stessa scena, pochi anni di differenza, solo che Garibaldi godeva di “miglior preparazione ed un sedere molto coperto).
    Flotta Inglese , flotta sarda..a cui si oscurarono i binocoli..e un buon terreno coltivato in Sicilia…,quando infatti non ebbe il culo ben parato ,finì come in Aspromonte, Lui si salvò, ma mi pare che tremila garibaldini accuratamente selezionati ,se non sbaglio, finirono nelle fortezze sabaude a tener compagnia ai lazzaroni del ex. esercito borbonico.
    Meno male che adesso ci sei Tu che ci spiegherai le differenze: ti aspetto con un buon saggio sulle differenze!

    cc

  26. Uroburo
    Uroburo says:

    sylvi { 11.01.11 alle 9:38 } dovrei offendermi perchè mi ritiene incapace di una disanima dei fatti oggettiva…
    La sx, per miserevoli motivi di bottega, ha preferito l’assunto : chi non è comunista, fascista è…anche i morti,… colpevoli, settantanni fa, non è ininfluente!!!, di obbedire agli ordini e marchiati per sempre!!!
    Questo madornale errore politico … lo sta pagando e continuerà…. meriti tutta la sconfitta!!!
    E ritengo responsabile, inoltre, la sx della permanenza di Berlusconi al Governo…
    ———————————————————
    Cara Silvy,
    io penso che sia del tutto inutile discutere con lei su questi argomenti (ed anche su diversi altri) proprio perché la ritengo “incapace di una disanima dei fatti oggettiva…”.
    Quel che lei dice ora, ed ha sempre detto, (“marchiati per sempre” ed oggetti di dileggio e disprezzo) è falso. Non ho mai né visto né sentito dire alcunché di simile. E mai nessuno in questo blog ha avallato questa sua tesi.
    Ancora una volta lei ha costruito una realtà fantasiosa che le piace molto. Faccia pure ma è una realtà che esiste solo nelle sue idee.

    La sinistra ha fatto molti errori, anche gravi, ma l’ascesa del Banana fa parte dello spirito del tempo, Anche questa sua tesi non tien conto dei reali rapporti di forza. La sua tesi è come quella del fu Matrco Tempesta, che ritiene il derubato colpevole come il ladro.
    Ehhh sì. Lì’Ittaglia è sempre un paese nel quale il concetto di responsabilità è assai vago: o troppo o niente.
    Un saluto e tanti auguri per la sua salute (fisica). U.

  27. Uroburo
    Uroburo says:

    sylvi { 10.01.11 alle 21:43 }
    1) Vox afferma che gli afghani…e non solo…aggiungo io, sono povere vittime degli imperialisti demoniaci…agnellini insomma…che vorrebbero soltanto stare nelle loro casette, a coltivare l’oppio per il ragù …
    2) Io ho osato dire che la Patria ( solo a sentire il nome…a voi viene l’orticaria!) non si difende facendo le belle statuine da tirassegno ai confini..
    3) O implorando perdono in saecula saeculorum per le aggressioni e gli eccidi di secoli fa, soprattutto quando si è in guerra e si deve uccidere o morire!
    Chi diceva che la guerra non è affare di signorine???
    —————————————————————–
    Mia cara Silvy,
    credo che Vox abbia già risposto a queste sue notevoli stupidaggini, ma intervengo anch’io a dare un parere. Risponderò pèer punti.
    1) In effetti i talebani stavano proprio a casa loro, e la coltivazione di oppio era quasi scomparsa. Questi sono i fatti storici, ammessi perfino dal comando useggetta.
    Poi possono essere simpatici o meno (a me non lo sono) ma fino a prova contraria ciascuno ha il diritto di aver ei suoi usi e costumi. O bisogna chiedere il permesso del papa?
    2) Qui dentro sono solo io a ritenere il concetto di Patria un esercizio di demagogia che, in effetti, fa venire l’orticaria. Nessun altro. Se il suo voi è un plurale maiestatico è decisamente troppo.
    3) Al di là delle sue comode bugie, mai nessun soldato è mai stato tradotto in giudizio per aver combattuto altri soldati ma sempre e solo per aver commesso atrocità sui civili. E mai nessun soldato è stato punito per essersi rifiutato di metterle in atto. MAI! Neppure nell’esercito nazista. Queste sue sono solo bugie.

  28. Uroburo
    Uroburo says:

    sylvi { 11.01.11 alle 18:17 } ma i metalmeccanici tedeschi chiedono aumenti perchè le aziende marciano, … adesso vanno all’incasso. La Fiom vada a fare corsi di aggiornamento dai sindacati tedeschi!!!
    —————————————————-
    Mia cara Silvy,
    lei ha proprio ragione: ohhhh se i sindacati italiani fossero come i sindacati tedeschi. Ed anche la sinistra, ovviusly.
    Però questa elementare preghiera si ferma qui. Mica che lei implori: Ohhh se i partiti italiani fossero come i partiti. Ed anche la burocrazia (di sinistra), la giustizia (i magggistrati rossi), l’imprenditoria, gli accertamenti fiscali ecc. ecc. ecc. Perché non sperare che gli imprenditori ittagliani siano anch’essi come quelli crucchi? Quelli no, solo i sindacati.
    Ohhhhhh se l’Ittaglia fosse come la Germania …… Ohhhhh se io fossi Einstein. E lei naturalmente la Montessori ….. Ohhhhhhhh se ….. Appunto: SE.
    Buona notte cara, e sogni d’oro. U.

  29. Uroburo
    Uroburo says:

    Vox { 11.01.11 alle 22:29 } Per quanto riguarda i campi di oppio, per coloro che non amano credere ai propri occhi esistono oltre alle immagini, anche racconti e testimonianze degli stessi militari, se non bastasse il fatto che sulla questione e’ stato incentrato un intero incontro tra Obama e Medvedev qualche mese fa e quello, incontrovertibile, che i campi stanno la’, piu’ grandi e piu’ prosperi di 10 anni fa.
    ——————————————————
    La cosa è nota ed è stata ammessa perfino dal comando useggetta. Poi ci sono quelli che sono addirittura più realisti del re.

  30. Uroburo
    Uroburo says:

    sylvi { 11.01.11 alle 22:33 }Ma in Italia è successo che si sono intitolate aule del Parlamento a un ragazzo che girava con estintori da lanciare…e morto perchè ucciso da un poliziotto per legittima difesa!
    Poi i ragazzi fanno i bamboccioni sotto le gonne della mamma…con il contributo della…pensione della nonna!!! Molluschi incapaci di respirare autonomamente.
    —————————————————–
    Cara Silvy,
    come l’onnnorevole Larrrossa lei è con le forse dell’ordine, sempre, comunque ed a prescindere. Se sbagliano (magari gravemente come alla scuola Diaz) ci si fa un bel processo lungo una trentina d’anni che termina regolarmente con delle belle assoluzioni.
    Invece il Carlo Giuliani, figlio di mammà, meritava una bella pallottola in fronte. Ouuhhhyeahhhh.

    I nostri giovani sono lo specchio del paese. Sono anche il prodotto della nostra educazione (ma non solo). E quelli che lei descrive, pur senza capirli, sono processi epocali. Tant’è che i giovani sono più o meno uguali in tutt’Europa.
    Meno indignazione e più riflessione, pliiiiizzzzz U.

  31. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    adesso ti ci metti anche tu a farmi venire le ginocchia come cocomeri!!!
    Tu te la tagli e te la cuci e te la indossi…fai tutto tu.

    Ti scrivo quello che ricordo: Daniele Manin era nipote “acquisito” dell’ultimo Doge Lodovico,era di famiglia ebrea convertita al cattolicesimo, e adottato da Pietro Manin.
    Per farsi “il villino” di Passariano non erano senz’altro di famiglia indigente!
    Già la famiglia Manin era snobbata dai nobilomini di antica casata, e a lui, forse, non restò che fare il patriota, assieme a Tommaseo.
    Ma sono andata a cercare quello che disse in Piazza S.Marco alla folla il giorno della capitolazione degli austriaci nel 1948:

    Noi siamo liberi e possiamo doppiamente gloriarci di esserlo…
    Ma non basta aver abbattuto l’antico governo, bisogna altresì sostituirne uno nuovo, e il più adatto ci sembra quello della repubblica che rammenti le glorie passate, migliorato dalle libertà presenti.
    Con questo non intendiamo già di separarci dai nostri fratelli italiani, ma anzi formeremo uno di quei centri che dovranno servire alla fusione successiva a poco a poco di questa Italia in un sol tutto.
    Viva la repubblica! Viva la libertà! Viva S. Marco!

    Tutta Venezia era in delirio, scrive Alvise Zorzi.

    I commenti li lascio a te, se ci vedi differenze.

    Sylvi

  32. Uroburo
    Uroburo says:

    Peter { 11.01.11 alle 23:05 } Del resto, il sig. Uroburo e’ sempre pronto ad accusare altri di diffamazione se questi insinuano che certi suo posts possano essere vagamente antis…, o antiebraici
    ——————————————————————
    Mio caro e buon Peter,
    nel messaggio di Vox n.187 non fa un solo accenno alla razza delle persone citate. Quindi l’antisemitismo l’avete visto solo lei ed il pregevole signor Popeye.
    Complimenti vivissimi! A lei, ovviusly. U.
    PS. E coprire un pochino questi suoi nervetti scoperti?

  33. Peter
    Peter says:

    x 283

    io sono calmo e pacato, ed i suoi sforzi per farmi perdere la pazienza fanno ormai acqua da parecchio tempo a questa parte.
    Invece lei fa il finto tonto, dato che persino il suo cane saprebbe chi era(no) i Rotschild…Identificati dalla cara Vox con l’alta finanza, ed accusati dei peggiori crimini di questo mondo…tra i quali, se ho capito bene, l’omocidio di tre o quattro presidenti americani ed uno zar di Russia…Tutto per aver avuto ostacoli negli affari!
    Immagino che non fossero degli angioletti, ma il troppo e’ troppo.
    E non e’ certo il primo riferimento di quel genere fatto da Vox sul blog, dato che mi ricordo le nostre passate dissertazioni sugli ebrei russi ed i premi Nobel, per esempio (lei signore certo no, dato che Pino prese le mie difese contro di lei).

    Del resto, io mi sono guardato bene dall’accusare chicchessia di antisemitismo, ho solo rilevato che qualcuno ha la fissa del complotto pluto-giudaico-massonico, o sono tutte coincidenze?

    Peter

  34. Peter
    Peter says:

    x Vox

    ho dato un’occhiata ad alcuni dei siti da lei suggeriti. Le foto mostrate (di buona qualita’, devo dire) non provano pero’ nulla. Solo immagini di soldati armati in mezzo a piantagioni di papaveri. Le didascalie potrebbero dire l’esatto contrario di cio’ che dicono, e nessuno se ne accorgerebbe.
    In sostanza, e’ da sempre possibile pubblicare praticamente tutto, specie sull’internet. Nessuno puo’ mai verificare la veridicita’ di nulla, a meno di essere a sua volta un addetto ai lavori. Nel qual caso, puo’ darsi che decida di starsi zitto comunque

    un saluto

    Peter

  35. sylvi
    sylvi says:

    URRCCA!!! E’ arrivato il bombardiere!!!

    Caro Uroburo,

    la ringrazio per gli auguri di salute (fisica).
    Le rispondo a proposito del ragazzo Giuliani perchè trovo aberrante quello che vorrebbe mettermi in bocca.
    Il Parlamento, per me, è la Summa della libertà e della democrazia.
    Intitolare un’Aula a un ragazzo morto in quelle circostanze l’ho trovato improprio, per non dire altro…ferma restando la mia grande pietà per una giovane vita persa. Sono madre e serve a qualcosa, ma sono anche cittadina.
    E non voglio fare paragoni con …altri ragazzi caduti.
    Già, i giovani sono…più o meno uguali…in tutta Europa…un po’ più, un po’ meno!

    Per il resto…si, mi hanno cresciuto nel rispetto della mia individualità ma anche nel rispetto delle leggi condivise con altri individui e del dovere prima del diritto!
    Non ho mai rubato nei supermercati, non ho mai imbrogliato…curiosamente ho avuto qualche piccolo guaio con i carabinieri perchè ho contestato vivacemente…i preti!!!
    Era il ’68 mio personale!

    Buonanotte Sylvi

  36. Uroburo
    Uroburo says:

    sylvi { 12.01.11 alle 9:14 } Io spero che la Fiom perda e che la Camusso abbia forza per avere la Cgil in fabbrica fra i lavoratori che lavorano e che hanno la forza di combattere per i “veri” diritti.
    Ti ritengo troppo onesto per non capire che c’è molta zavorra da buttare nei rapporti di lavoro in tutte le categorie.
    La battaglia sul divario fra lo stipendio di Marchionne e quello dei lavoratori è un obbiettivo che si raggiunge attraverso la forza di un lavoro ben fatto … Possibilmente uniti!
    ——————————————–
    Cara Silvy,
    veramente il padronato ha SEMPRE lavorato per dividere i sindacati mai per unirli….
    Ed il divario di stipendi è una delle basi del capitalismo finanziario, il turbo capitalismo di ora: quindi possiamo così aspettare.
    Tuttavia non capisco questa sua timidezza: suvvia, speri che insieme alla FIOM anche la CGIL venga sconfitta. Mi sembrerebbe un desiderio più consono e coerente alle sue reali convinzioni. U.

  37. Uroburo
    Uroburo says:

    sylvi { 12.01.11 alle 12:56 } …il tuo cosidetto “individualismo” … è diventato costume di massa Viviamo in una Nazione MOLTO cagionevole di salute e con NUMEROSISSIMI problemi
    In certe piccole aziende … lunedì c’erano epidemie stronca elefanti…certificati medici a iosa…
    Ma tu non sei sindacalista militante…. quelli VERI farebbero bene a guardarsi in giro, oltre confine, e darsi una regolata…altrimenti rischiano ANCHE il loro comodo cadreghin.
    ——————————————————-
    Cara Silvy,
    in questo trovo che lei ha ragione: troppo spesso nell’Ittaglia di oggi essere sindacalisti è diventata una cosa comoda. La tendenza alla burocratizzazione è insita in ogni realtà organizzativa.
    Capisco un po meno invece il suo collegamento tra le malattie del Dopo-Feste ed i sindacati ma si sa che con lei bisogna dare per scontata una notevole dose di maldicenza.
    Anche qui però lei attribuisce ai sindacati, e ovviamente ai partiti di sinistra, processi che sono epocali e presenti dovunque, perfino nelle regioni bianche come il Veneto, nelle quali i sindacati sono sempre stati debolissimi.
    Insomma pur di spargere un po’ di veleno contro le sinistre ci si inventa l’avallo all’assenteismo. Come già il dileggio ed il disprezzo ai soldati della II GM. Tra parentesi, ambedue questi temi sono tipici dell’estrema destra neofascista, quella uscita dalla Repubblichetta. U.
    PS. Personalmente sono del parere che l’assenteismo sia una truffa che dovrebbe essere perseguita a norma di legge. Punto. Perché il vostro pregevole Banana non ha fatto nulla? I sindacati si sono impadroniti del potere?

  38. Peter
    Peter says:

    x CC

    nel post 237 ho chiarito meglio cio’ che volevo dire.
    Premesso che i moventi degli omicidi politici passati saranno per sempre oggetto di speculazioni, attribuirli ai Rotschild per le ragioni addotte da Vox mi pare davvero ridicolo.
    Su Kennedy, sono invece sempre stato disposto a credere che mettersi contro l’intero complesso militare-industriale del suo paese gli costo’ la vita.
    Vedremo, forse, nel 2029 cosa la zia pubblichera’ al riguardo

    Peter

  39. Uroburo
    Uroburo says:

    Mio caro Peter,
    vorrebbe essere così gentile da farci un esempio di come si potrebbe riportare la notizia citata da Vox nel suo 187 senza essere accusati di antisemitismo?
    Chiamiamo i Rotschild Rocildi di Palèmmmo? Ci spieghi la prego.
    Abbiamo così bisogno di persone neutrali e non prevenute ….. U.

  40. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    la summa (Oggesuggesù!!!) della libbbertà e della democrazzzia è una polizia che non fabbrica le prove per tenerti in galera o per massacrati di botte. E se per ribadire quanto sopra si deve intestare un’aula di Montecitorio a Carlo Giuliani ben venga!
    Il resto è solo la solita propaganda neofascista. U.

  41. Peter
    Peter says:

    e chi le ha detto che io mi riferissi al 187 preso in isolamento?
    E’ una sua comoda restrizione sofistica per farmi passare per scemo.
    E per ricambiarla, ripeto che non ho accusato nessuno

    Peter

  42. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    lei mi è prezioso, perchè è lei e solo lei che mi ricorda le mie numerosissime pecche; non capisco niente, sono ignorante, maldicente,militarista, fascista, repubblichina…insomma quando mi dava dell’oca padovana era grasso che colava.

    Sopra io parlo anche degli imprenditori tedeschi e dei loro doveri…dei loro sindacati che non sono debosciati…quanto alla Merkel…loro ce l’hanno e noi abbiamo il cucuc.

    Sylvi

  43. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    che in Ittaglia non ci siano investimenti stranieri è una balla: ci sono.
    Invece sarebbe interessante vedere in quali regioni ci sono ed in quali non ci sono.
    Buona notte U.

  44. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter la mia richiesta rimane (ahimè, temo, inesaudita).
    Vorrebbe dirci come si potrebbe dare la notizia riportata da Vox nel suo 187 senza essere antisemiti? U.

  45. Peter
    Peter says:

    Ce lo dica piuttosto lei. Sono certo che sarebbe per lei un utilissimo esercizio teorico-pratico di diplomazia e political correctness. Io, modestamente, non ne ho bisogno…

    Peter

  46. Peter
    Peter says:

    che fosse poi una ‘notizia’ e’ un’altro assunto…
    Di quanti trucchetti semiotici e’ capace il nostro buon montanaro, gabellare per vere parecchie cosette tutte da dimostrare, sotto il pretesto della finta PC che incombe…

    Peter

  47. Vox
    Vox says:

    «Si nazionalizzi la Fiat, visto che gli italiani l’hanno già pagata più volte»

    [Magnifica idea]

    Ora hanno paura. Di perdere

    Più ci si ragiona e più quello di Marchionne appare per ciò che è: un violento atto di sopraffazione. Ora Cisl e Ugl cominciano a temere il referendum che hanno strenuamente voluto speculando sulla paura e sull’efficacia dell’infame ricatto aziendale. E pensano ad un possibile rinvio del voto. Intanto Camusso attacca l’arroganza dell’Ad dell’uomo forte del Lingotto e l’ignavia del governo incapace di difendere gli interessi del Paese. Ferrero: «Si nazionalizzi la Fiat, visto che gli italiani l’hanno già pagata più volte»
    da Liberazione

  48. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi

    Daniele Manin ,
    parlava ad una piazza piena di veneziani.
    Il proclama inneggiante alla libertà e alla democrazia ,se fu stampato,difficilmente fu letto , erano quasi tutti analfabeti in Italia e il Veneto non faceva eccezione.
    A voler essere cattivi era un discorso che parlava di democrazia e di libertà, mai che accennasse alla Giustizia Sociale..in sostanza , ma non è colpa mia,se le giravano e se le tiravano, tra circa un 10% della popolazione totale !
    Non era nemmeno colpa di Daniele Manin, ma Mazzini per esempio da buon patriota, denunciò Pierre Leroux alla polizia londinese forse per il solo fatto che era un pochino socialista e così gli fece perdere il lavoro nell’esilio londinese (un fulgido esempio di solidarietà tra profughi), non perché avesse messo bombe, ma pare per aver soltanto aiutato i Comunardi nelle loro battaglie sociali, , cosicchè Prussiani e Militari francesi in Santa Allenza ,massacrarono i Comunardi e tutti vissero felici e contenti .
    I prussiani, i borghesi francesi, e Mazzini da buon delatore..di socialisti..alla polizia ,dopo che Lui faceva mettere bombe a tutto spiano e guarda caso, mai lo beccarono..!!!
    Troppo socialismo, anche solo quello di un Pierre Leroux, già all’epoca provocavo l’orticaria in certe sofisticati ambienti sognatori ..
    Sono notizie riservate , tutte da verificare..!!
    Allora come oggi !!

    cc

  49. Anita
    Anita says:

    Ma come, leggo su notizie Italiane:

    «L’Italia è per noi un partner di grande valore dall’Afghanistan al Medio Oriente, dalla Russia all’Iran fino al Corno d’Africa. Per noi nulla di questo è cambiato». Anzi, «l’importanza dell’Italia è aumentata nell’ultimo anno», e «il Ministro Frattini è stato un sostenitore dei rapporti bilaterali fuori dal comune». A pronunciare queste parole, nel corso di un’intervista rilasciata a Maurizio Molinari per il quotidiano La Stampa, è David Thorne, ambasciatore americano in Italia. Il quale, a sostegno di quanto già dichiarato nelle scorse settimane dal massimo rappresentante della diplomazia Usa, il Segretario di Stato Hillary Clinton, smentisce una volta per tutte le voci nate dopo la fuga di notizie di Wikileaks – e cavalcate strumentalmente dagli oppositori del governo – relative a un presunto deterioramento dello storico legame tra Stati Uniti e Italia.

    Niente di più infondato, secondo le nuove affermazioni di Thorne, il quale sottolinea che «non c’è mai stato momento migliore» nei rapporti tra i due Paesi, e che da qualche tempo «aleggia uno stato temporaneo di negatività dovuto soprattutto a Wikileaks».
    _________________________________________

    Allora non e’ vero che tutti ci odiano…. ;-)

    Anita

  50. Vox
    Vox says:

    Media Caught Hiding Fact
    Loughner Is Jewish

    This is an amazing story. We now learn that Jared Lee Loughner’s mother Amy Loughner is a member of the SAME Reform synagogue as Congresswoman Gabrielle Giffords!

    That means that Amy’s son, who lives with his Jewish parents, Amy and Randy Loughner, is ALSO a member of the same synagogue as his shooting victim, Rep. Giffords.

    Why didn’t we hear about this from our super-sleuth national media?
    Instead, we hear that a ‘WHITE MAN’ is the shooter. We hear that ‘ANTI-SEMITISM’ is his motive…

    The story and the coverup of the story gets wilder. The Loughners and the Giffords were members of the same Congregation Chaverim. On the Congregation Chaverim website we learn that this Reform synagogue that was founded in 1973 has 140 families. That’s a very small group. The Rabbi, Stephanie Aaron surely knows every single family member of her congregation on a first name basis. That includes 22-year-old Jared Lee Loughner.

    So, it is IMPOSSIBLE that Rabbi Stephanie Aaron did not KNOW instantly upon learning that a Jared Lee Loughner had shot Congresswoman Gabrielle Giffords that BOTH people were members of her small congregation!
    But does Rabbi Aaron make ANY effort to inform the media…

    http://rense.com/general92/mediac.htm

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