Lo strano bipolarismo italiano: dai guelfi e ghibellini ai parlamentarelfi e berluschini. Mentre il Chiavaliere è in partenza per Israele con intenti bellicosi anche nei confronti di un editore italiano…

La degenerazione politica è arrivata ormai al punto di registrare non solo la ventesima legge ad personam per evitare processi e condanne a Silvio Berlusconi, ma anche la prima legge ad familias per evitare che finiscano nei guai anche suo  figlio Piersilvio nonché il fedele Fedele Confalonieri con l’inchiesta Mediatrade che ha svelato il meccanismo berlusconiano di accumulo di fondi neri e naviga ormai verso il dibattimento in aula. Di fatto l’Italia è prigioniera della pretesa dell’attuale capo del governo di essere legibus solutus con la scusa che è stato “eletto dal popolo”. Scusa risibile a fronte delle dimissioni date per molto meno da molto più civili leader politici e dell’impeachment evitato sul filo del traguardo dal presidente Usa Bill Clinton e dalle dimissioni cui fu costretto un altro presidente Usa, Nixon, reo “solo” di una irruzione nella sede del partito avversario per sapere cosa ci fosse scritto nei loro documenti e programmi elettorali e di avere mentito all’opinione pubblica. Bazzecole di fronte agli addebiti mossi e provati nei confronti di Berlusconi. Ripeto ancora una volta che per renderlo indegno di sedere non già a palazzo Chigi ma anche solo in parlamento basta e avanza il molto disonesto tentativo di far nominare ministro della Giustizia il suo avvocato, Cesare Previti, addetto alla corruzione di giudici romani e al conseguente scippo di imperi editoriali altrui. Corruzione che la Corte di Cassazione nel rendere definitiva la condanna di Previti ha scritto chiaro e tondo nella sentenza essere stata consumata in tandem col suo datore di lavoro Berlusconi Silvio.Che tirasse ormai la brutta aria di “famigghia” o dinastia berluscona lo si è capito fin da quando il giovin signore Piersilvio colto con la mani nel sacco di Mediatrade ha accusato pure lui i magistrati di “voler colpire mio padre”, cioè Silvio Berlusconi. Il luridume dello sport berlusconiano del lancio del peso delle accuse contro i magistrati è iniziato una ventina d’anni fa, per l’esattezza da quando a Vittorio Sgarbi fu affidato un programma televisivo a Mediaset perché tenesse i magistrati sotto pressione arrivando perfino a chiamarli assassini! Ora siamo al punto che i magistrati si sono ridotti a manifestare in massa per protestare contro le continue calunnie riversate loro dal nostro capo del governo, cosa che non accade neppure nei Paesi tribali e che da sola basterebbe, data la flagranza del reato, a fare emettere un mandato di cattura contro questo sempre meno presentabile premier mascarato, fondotintato e ricappelluto.
L’insipienza e l’attitudine all’inciucio corruttori della sinistra ha permesso che si arrivasse al punto in cui siamo: il parlamento è stato espropriato del suo ruolo e ridotto a stadio, occupato dalla curva sud antiberluscona, dalle tribune patinate berluscone e dalla contigua curva nord legaiola. Per carità, io non mi vergogno affatto di essere italiano, ma mi vergogno molto di come ci siamo ridotti politicamente e civilmente, oltretutto con la scuola sempre più a brandelli e lo Stato estero del Vaticano che si intromette e sobilla a ogni piè sospinto con l’evidente speranza che un possibile forte ridimensionamento o svuotamento della democrazia italiana renda possibile un suo ritorno di potere degno dei “bei tempi”. Siamo passati dai guelfi e ghibellini a un nuovo bipolarismo tutto all’italiana: parlamentarelfi e berluschini… I parlamentari somigliano infatti sempre più a innoqui elfi e nanetti da giardino.

La situazione è resa più fosca dalla sempre più evidente strumentalizzazione della Memoria e annessa Giornata della Memoria, strumentalizzazione giunta al punto da avere buttato fuori scena e fatto quasi del tutto dimenticare gli stermini e i genocidi che non sia quello subito dagli ebrei, buttato fuori scena in primo luogo quello degli “zingari”. Che percentualmente è anche più grave della Shoà. Ma nessuno si sogna di ricordare che esistono il Porrajmos e il Samudaripen, come gli “zingari” chiamano il proprio genocidio per mano dei nazisti. Tanto meno qualcuno si sogna di invitare a parlare in parlamento e in altri luoghi istituzionali di rilevante importanza qualche esponente dei rom e dei sinti per sentire anche la loro voce almeno nella Giornata della Memoria, ormai smemorata e ridotta a senso unico, buona più che altro a uso e consumo del partito filoisraeliano anti arabo e anti islamico. La visione razzista e colonialista di gran parte di tale partito, sempre più ramificato e potente, è ancora una volta rappresentato dal modo truffaldino con il quale si attribuiscono al governo iraniano bellicose dichiarazioni di “distruzione di Israele” spacciando truffaldinamente l’eliminazione del “regime sionista israeliano”, che come qualunque regime al mondo, compreso quello teocratico iraniano, può essere cambiato anche radicalmente o eliminato del tutto senza per questo eliminare lo Stato e soprattutto la popolazione di quello Stato.  In Spagna il franchismo è stato eliminato senza nessun trauma per la Spagna, che non solo esiste ancora, ma ha anche conquistato la democrazia e ha superato l’Italia in campo economico, politico e civile.

Quale imbecille e mascalzone scambierebbe il desiderio di molti inglesi di eliminare la monarchia con l’eliminazione dell’Inghilterra e degli inglesi? Nessuno, ovviamente, se non forse i forcaioli monarchi sauditi. La nostra disonestà appare in tutta la sua gravità se si considera che facciamo sempre più sfacciatamente il tifo, anche con aiuti illegali sotto banco e interventi di servizi segreti corredati da forniture d’armi, per l’eliminazione del regime iraniano e di quello tibetano senza però che nessuno di noi si metta a urlare che vogliamo “eliminare l’Iran” ed “eliminare il Tibet” con le intere loro popolazioni. Abbiamo “distrutto” il regime sovietico e quelli “comunisti” dell’Europa Orientale, ma non per questo abbiamo distrutto i vari Stati che vanno dalla Germania Est fino a Mosca e dal Baltico  agli Urali, né abbiamo distrutto le loro popolazioni. O no?

Finora l’unica persona e l’unica potenza che hanno minacciato di “incenerire” un intero Paese, con tutti i suoi 70 milioni di abitanti, sono l’attuale segretario di Stato Usa, signora Hilary Clinton, e di conseguenza il Paese che essa rappresenta, vale a dire la massima potenza militare del pianeta. E’ stata infatti Hilary Clinton che ci ha tenuto a  dichiarare pubblicamente che “prima che l’Iran finisca eventualmente di completare le operazioni di lancio di un suo missile contro Israele si ritroverebbe totalmente incenerito e riportato all’epoca della pietra”. NON esiste nulla di simile, nulla di così incivile, minaccioso e barbarico da parte di nessun Paese musulmano o non musulmano nei confronti di un qualche altro Paese. E finora esistono solo le migliaia di armi atomiche nate e proliferate per responsabilità statunitense ed europea. Che la signora Clinton sia un tipo aggressivo lo dimostra anche l’indecente pretesa del suo ambasciatore a Roma di dimissioni del boss della nostra protezione civile, Guido Bertolaso, reo di avere detto ad alta voce una verità evidente anche ai ciechi: gli Usa ad Haiti hanno spedito troppi militari, la cui mentalità è ovviamente più adatta a una guerra, cioè alle distruzioni, che al soccorso, faccenda di norma della Croce Rossa et similia. Dal comportamento e dal dispiegamento pare quasi che i militari Usa abbiano anche il compito se non di occupare il Paese almeno di restarci per minacciare meglio Cuba che è a soli 60 miglia a ovest di Haiti.

Come ho annunciato già da tempo, è in programma una importante visita di Berlusconi in Israele ai primi di febbraio. Guarda caso, a celebrazioni ancora calde della Memoria. Se non sbaglio, sia Israele che la Turchia sono inseriti in varie iniziative europee, anche sportive. Ora assistiamo al rallentamento dell’ingresso della Turchia nella Comunità Europea e al corteggiamento perché vi entri Israele, da cooptare anche nella Nato. Insomma, il bisecolare colonialismo europeo nel Medio Oriente e il neocolonialismo a stelle e a strisce ha trovato un vestito nuovo, un nuovo modo per continuare a fare e disfare nell’Oriente del Petrolio. E Berlusconi, sempre più bisognoso di aiuto e sempre più desideroso di segare la gambe a Carlo De Benedetti, che si usa dire sia ebreo ma comunque non è un sionista sfegatato, ora si appoggia a Israele, e agli ambienti politici e finanziari alla base dell’attuale pericoloso e razzista governo di destra di Netanyahu, che si è messo sotto i piedi anche la volontà di pace di Obama, e vi si appoggia pure in funzione anti De Benedetti.

La disinvoltura di Berlusconi traspare anche dal suo feeling con Gheddafy. Gli accordi stipulati questa estate con la Libia sono indubbiamente utili anche all’Italia, però il nostro capo di governo avrebbe almeno potuto fare la voce grossa nei confronti del giordano palestinese Osama Abdel Al Zomar, condannato in Italia all’ergastolo in contumacia per l’attentato di matrice palestinese alla sinagoga di Roma del 9 ottobre 1982 che uccise il bambino Stefano Taché, nipote di un mio recente amico.  Alla vigilia della partenza di Berlusconi per Tripoli il padre di Stefano, Joseph Taché, ha chiesto inutilmente assieme a Riccardo Pacifici, portavoce della comunità romana, che Berlusconi  chiedesse l’estradizione in Italia di Al Zomar. Per Berlusconi, che non si è scomodato visto anche che non si trattava di trombare qualche bonazza, ha risposto il ministro degli Esteri Frattini: “Al Zomar non può essere estradato,  la politica estera è una cosa seria e le regole internazionali vanno rispettate”. Giusto! L’importante è fare la voce grossa solo se si tratta di chiedere l’estradizione di ricercati di sinistra, come l’italiano Cesare Battisti, riparato in Brasile, il brigatista del rapimento Moro Alessio Casimirri e il ricercato per la strage di Primavalle Manlio Grillo. Badando bene a farsela sotto e restare muti se si tratta di chiedere agli Usa di procedere contro Luis Posada Carriles, il terrorista pluriomicida anticubano al soldo della Cia responsabile anche della morte a Cuba dell’italiano Fabio Di Celmo.

Anziché disturbare l’amico Gheddafy sollevando il caso Al Zomar almeno per rispetto verso la memoria del cittadino italiano Stefano Taché, Berlusconi lo ha premiato anche con l’esibizione delle Frecce Tricolori, la pattuglia area acrobatica italiana.  Business sa usual. Libia o Israele come Franza o Spagna: basta che se magna.

522 commenti
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  1. marco tempesta
    marco tempesta says:

    a proposito del decreto Romani:
    …quando si trattava di adeguarsi ai richiami dell’Unione europea per sfrattare Rete 4 se ne son fregati ora, invece, in tutta fretta, il Governo, approfittando del recepimento di una direttiva comunitaria di contenuti assai limitati, introduce un strumento di censura per le reti internet.
    In Italia gli strumenti per punire le violazioni ci sono già, questo decreto vuole bypassare la magistratura e la polizia postale per poter utilizzare certe norme a proprio uso e consumo.
    Il decreto Romani rischia di diventare il manganello del Governo contro la Rete, oltre che l’ultimo di una lunga serie di colpi bassi a Sky. ( Di Pietro)

  2. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Lo ha detto ieri Sarkozy a Davos.
    Il capitalismo sarà rivisto e corretto.

    —————–
    alleluja, alleluja,alleluja…!!!!
    Ma perchè c’era qualcosa di sbagliato??
    , a me” mi” pareva tutto così chiaro!

    Si era arrivati al punto che si autoregolava da solo !
    Avrà mica voluto dire che Dio non esiste!
    Questi giacobini francesi, una ne pensano cento ne fanno!

    cc

  3. Vox
    Vox says:

    @ Shalom
    Non ho fatto caso al nome del giornalista del Corriere al quale si fa riferimento, purtroppo. Gli articoli dei nostri quotidiani su questi temi, di solito, non li leggo nemmeno. Non sono mai onesti e dicono sempre le stesse cose. Una perdita di tempo.

  4. sylvi
    sylvi says:

    X Silvi . La Solvai aveva una fabbrica anche dalle tue parti, a Monfalcone, li la componente CGIL era molto inferiore e molto più forte la CISL, fu progressivamente chiusa perché poco produttiva, un altro dei misteri che cozano con la tua teoria …. O NO!?!?

    caro AZ,

    dire che a Monfalcone la CISL è, o peggio era, più forte della CGIL è un insulto che i monfalconesi ti farebbero pagare rompendoti qualche asta di bandiera rossa sulla testa.
    Forse il ns Storico Ufficiale sa qualcosa della storia di Monfalcone, è sull’Isonzo!

    Invece ti racconto ciò che ricorda mio marito:
    Quando lui ha cominciato a lavorare, la Solvay era stata convertita in Nestpak (gruppo Solvay) che faceva pvc.
    Lui si ricorda molti dirigenti che venivano da Rosignano, ricorda però il Sig. Belletti che rimase qui parecchio.
    Poi fu convertita in Adriaplast che chiuse quando il pvc fu proibito per usi alimentari.
    Si ricorda benissimo, ma non hanno perso il vizio, le maree di bandiere rosse e gli scioperi improvvisi…molto spesso per motivi futili.
    Ebbe diverse vicende…e i posti di lavoro scendevano…

    Ora, da pochissimo, è proprietà di una grossa azienda che fa grossa carpenteria, che si può trasportare solo via mare.
    Staremo a vedere.

    Negli anni caldi, dice mio marito, le zone più frequentate erano quelle del caffè!
    Come del resto alla Fincantieri e anche all’Ansaldo che hanno fatto ristrutturazioni feroci.

    Una produzione concorrenziale si fa con bravi e lungimiranti imprenditori, ma anche con lavoratori coscienti che amano il loro lavoro e la loro azienda.
    Ma questo tu lo sai da un pezzo!

    ciao Sylvi

  5. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Sto´guardando “anno zero”, una situazione incredibile , inconcepibile.
    Tutta questa gente, non prendono la disoccupazione? Non vengono aiutati dallo stato? Hanno fame, non hanno i soldi per comprare i pannolini, vengono sfrattati perche´non possono pagare l´affitto, costretti a dormire in macchina o a ritornare dalla mamma che ha una pensione di solo 400- 600 euro. Ma l´Italia si trova in Europa o dove.
    Ma dov´e´lo stato, perche´non interviene. Se un´azienda fallisce OK,
    puo´intervenire lo stato, va bene, non puo´intervenire va bene. Ma la gente non puo´e non deve essere lasciata sul lastrico.
    Quella gente dovrebbe denunciare lo stato a Strassburgo. Vergogna!

  6. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI MARCO TEMPESTA
    —————-
    Dal sito del PD:
    Scuola addio, vado al Grande Fratello
    Per il ministro Sacconi l’obbligo scolastico può finire a 15 anni.
    L’apprendistato è la nuova forma di palliativo che il berlusconismo predica al posto della ricchezza del Sapere – Il Polemista
    —–
    Segue un articolo delirante.
    Ha pienamente ragione Sacconi: imparare un mestiere è meglio che ciondolare inutilmente con una laurea non spendibile, facendo lavoretti improbabili e mal pagati, o peggio, senza alcuna parvenza di una professionalità qualsiasi.
    Per il polemista, l’alternativa alla laurea è l’andare al Grande Fratello o da Maria De Filippi.
    Povero PD, in che mani…

  7. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI MARCO TEMPESTA x CC
    —————————-
    x CC:
    La politica monetaria internazionale ha bisogno di una drastica revisione.
    Io ho sempre affermato che l’avvenire vedrà non il socialismo ma un
    capitalismo riveduto e corretto. Siamo sulla buona strada.

  8. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Rodolfo, chissà come mai un extracomunitario che entra in Italia per vie traverse, solo con gli abiti che ha addosso, senza conoscere la lingua, trova lavoro in brevissimo tempo, guadagnando abbastanza da mantenersi e da mandare i soldi a casa. Non mi si venga a dire che vivono tutti in 10 in una stanza, anche se questo accade. Ci sono stranieri che fanno una vita dignitosa lavorando come manovali nelle manutenzioni o, se hanno una specializzazione, formano delle squadre e vanno a lavorare per conto di piccole ditte individuali. Oppure, qui dalle nostre parti, lavorano in campagna. Si tratta di lavori pesanti, spesso a nero, ma ci siamo dimenticati di cosa era il mondo del lavoro negli anni ’50? In una situazione di crisi, qualunque sia stato il motivo che ha generato la crisi, ci si deve rimbiccare le maniche, prima di voler ricorrere all’assistenzialismo a tutti i costi. E’ vergognoso lavorare in un’impresa di pulizia? O raccogliere le olive? O fare i manovali? Hai mai provato, in Italia, a chiamare un idraulico, un imbianchino?

  9. marco tempesta
    marco tempesta says:

    C’est officiel: le Conseil d’Etat vaudois a décidé d’équiper son corps de police des fameux pistolets électriques Taser. En Suisse, les polices des cantons de Genève, Berne et Zurich en sont déjà équipés. ( Le Matin)
    ——-
    Le pistole Taser di nuova generazione, in dotazione alla polizia svizzera.
    Ci sono però precisi limiti all’utilizzazione, benchè siano ritenute al 99% non mortali. Sostituiscono le pistole classiche a pallottole.

  10. Controcorrente
    Controcorrente says:

    La politica monetaria internazionale ha bisogno di una drastica revisione.
    Io ho sempre affermato che l’avvenire vedrà non il so…mo ma un
    capitalismo riveduto e corretto. Siamo sulla buona strada.

    ——-
    sulla buona strada,sulla buona strada,sulla buona starada, sulla buona stra,sulla buona strarda……aoh, ma quando lo ripari sto giradischi!!

  11. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Oppure, qui dalle nostre parti, lavorano in campagna. Si tratta di lavori pesanti, spesso a nero, ma ci siamo dimenticati di cosa era il mondo del lavoro negli anni ‘50?

    —————————-
    No……….ma vai avanti Tu, che a me viene da ridere, a spiegarlgli che il capitalismo riformato deve passare per un lavoro nero e un poco massacrante..che so magari anche anche un poco schifoso e che so magari un pochino mafioso…moh sai com’è, il Marco dice che la tecnica è la nostra salvezza….
    un poco di tecnica e un poco di capitalismo riformato, due tarocchi,nà sfera magica, du spaghetti e un bicchierozzo…!!
    Oh come bella l’uva focarina , o come bello andare a vendemmiar con la mi bella ,con la mi bella…!!

  12. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Mafia : “Berlusconi capisca che la mafia non è un gioco”

    “Stop a fiction mafia e risequestrare i beni riacquistati dai clan?
    Ma Berlusconi è il presidente del Consiglio o il direttore del circo Barnum?
    La mafia non è un gioco. Quanto detto dal premier conferma il regalo che, nei fatti, questo Governo sta facendo alla mafia.

  13. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Caro Pino Nicotri; mi rifaccio all’introduzione di uno scritto di quel Sig. M. Tempesta che lei ha introdotto e che porta il n. 108.

    E’ FALSO.!!!

    L’acredine che porta quel signore nei riguardi del PD
    non giustifica scrivere menzogne, divulgare disinformazione, ma quello ch’è peggio, quel pazzo si serve di lei per delegittimare.

    La invito a controllare!.

    Vada sul sito del PD alla sezione Magazine e in seconda battuta troverà l’articolo in questione è del 21 gennaio 2010:

    Scuola addio, vado al Grande Fratello

    Per il ministro Sacconi l’obbligo scolastico può finire a 15 anni. L’apprendistato è la nuova forma di palliativo che il berlusconismo predica al posto della ricchezza del Sapere – Il Polemista

    Ripeto: controlli e legga tutto l’articolo e quel che segue, non solo in parte.
    Non so se quel Tempesta abbia preso un grosso abbaglio, o se sia un volgare disinformatore fascista e si serva della sua persona per gettare discredito a sinistra. Se ciò fosse, sarebbe grave.

    La ringrazio e la prego di controllare perchè a certa gente bisogna levargli la maschera.

  14. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI RODOLFO x MARCO TEMPESTA
    ——————————————

    Caro Marco.
    Il mondo degli anni 50 era un´altro mondo. Era il mondo di chi sapeva apprezzare il pane duro. Mia mamma, buon´anima, il pane duro non l´ho buttava mai, quando era necessario lo ammorbidiva con un po´d´acqua , veniva poi mischiato con cipolla tritata, sale, pomodoro,origano e olio d´oliva. Tra l´altro una delizia che io ogni tanto ripeto.Dagli anni 70, o anche prima, abbiamo lavorato e allevato i nostri figli a forza di bistecche, nel contempo non abbiamo insegnato loro cos´e´la fatica e lo spirito di sacrificio.
    Le cose sono andate cosi, con uno Stato che non ha saputo prevedere abbastanza, potenziando per esempio la scuola arte e mestieri, con il risultato che ci troviamo (solo) in avvocati al primo posto in Europa con 290 avvocati ogni 100.000 abitanti.
    Questi nostri figli come possono competere con gli immigrati.
    Quello che volevo dire ieri sera, e´che situazioni in cui una famiglia manchi il pane a casa, che non si possano comprare i pannolini per il neonato, o che si sia costretti con moglie e due bambini a ritornare dalla madre perche´non si riesce a pagare l´affitto, in uno Stato moderno, che fa´parte dell´Europa, democratio e socialista e´ indegno.
    Perche´una situazione del genere e´inconcepibile in Germania e nella maggior parte dei paesi Europei?
    In Germania chi e´disoccupato prende la cosidetta “Hartz 4″, il minimo esistenziale, ogni mese puntuale, chi non ha lavoro riceve circa 350 euro per vivere piu´ affitto e riscaldamento, cosicche´un nucleo familiare di 4 persone riceve 1.400 euro piu´affitto e riscaldamento. Forse qualche Italiano non riesce a guadagnare tanto nemmeno se lavora.
    Il bello e´, che chi per esempio ha un lavoro, ( prendo l´esempio della famiglia di 4 persone ) e guadagna solo 1200 euro, si trova ,sotto il livello del minimo esistenziale, cosi lo Stato integra con 200 euro + aff. e risc.
    Ma come fanno?
    Attualmente sono circa 7.000.000(7 milioni) i Tedeschi che riscuotono “Hartz 4″, con una spesa di 2.450.000.000 (2 miliardi e 450 milioni) al mese. Sono 29.400.000.000 (29 miliardi e 400.000.000 milioni) di Euro. Senza contare i soldi per il canone e il riscaldamento.
    In Italia in questi giorni scade il termine per pagare l´abbonamento alla televisione, ebbene , il disoccupato in Germania e´esente.
    Ma come fanno?
    Naturalmente non e´tutto rose e fiori. L´ufficio collocamento fa´delle offerte di lavoro al disoccupato , che ,se si rifiuta prendera´di meno, fino a perdere completamente l´assegno di disoccupazione. Ma sono casi rari.
    Generalmente e´cosi, che non puo´essere offerto un lavoro di manovale o altri lavori pesanti ad un professionista o accademico, perche´indegno.
    Be´poi ci sono altre regole da rispettare, per esempio si devono presentare i resoconti del conto in banca e diverse altre regole.
    Sono dei filtri, ci sono anche dei controlli e molti vengono presi con le mani nel sacco e sono costretti a rimborsare i soldi nel frattempo ricevuti.
    Quello che voglio dire, non si deve pensare alla Germania come il paese della cuccagna.

    Poi la cosa che non riesco a capire, (come ho ascoltato ieri era ad “anno zero”), come si puo´a fine mese non prendere lo stipendio e continuare a lavorare. A fine mese gli sghei sono da vedersi senza se e senza ma. C´e´gente che ha lavorato persino per quattro mesi senza stipendio. Questo per me e´incomprensibile.
    Paura di perdere il lavoro? Speranze? Illusioni? E´tutto sbagliato.
    Un´altra cosa che non riesco a concepire e questo protestare salendo sui tetti o impedendo ai camion di entrare in fabbrica con i pezzi di ricambio, creando danni alla fabbrica, danni ai camionisti. Tutto sbagliato, quando si arriva a certe situazioni, deve essere vera battaglia, se a mio figlio manca il pane, io incendio tutto, spacco portoni e scrivanie, tanto che ai responsabili al governo deve venire la cagarella. Ma queste manifestazioni fatti di gridi e piagnistei non portano a niente, sai quanto se ne fregano quelli che sono al potere. Un saluto . Rodolfo

  15. Controcorrente
    Controcorrente says:

    La riforma del capitalismo

    In attesa che Sarkosy ci dica la sua,ovvero su come intenda riformare il capitalismo,di marco tempesta a grandi linee già sappiamo) :
    Lavoro a 15 anni,tutti piuttosto ignoranti, in modo da poter competere con gli extra-comunitari laureati, che vanno a raccogliere le arance in allegre “brigate del lavoro”, (ah echi di bolscevismo, mai sopito nel cuore del Biscegliese)…o che ne so di un nuovo corporativismo : la corporazione della”raccolta del pomodoro”godiamoci la fine di tutta una scuola di pensiero che vuene buttata nel “cesso” della storia..

    e cioè che per farla in breve io chiamerei la scuola dell’eterogenesi dei fini.

    E cominciamo a capire come i nostri riformatori intendano bacchettare i “banchieri brutti e cattivi” che devo dire , mi sembrano esseri “alieni”?
    Il solo pensiero riformatore già da iersera è un tormento atroce in quanto le budella mi sono si sono attorciglaite dalle risate, insieme al pensiero della riformabilità del capitalismo.

    cc

  16. sylvi
    sylvi says:

    x La striscia rossa

    Non per difendere Marco, che forse non ha approfondito le tematiche odierne della scuola italiana che DEVE essere confrontata a quella europea, perchè in Europa ci siamo!
    Marco dice: o scuola o lavoro
    Invece dovrebbe essere: e scuola e lavoro.
    Congiunzione, non disgiunzione.

    La scuola è allo sfascio e la colpa non è della Gelmini!
    Alla dx ha sempre fatto comodo una scuola di segregazione delle classi, alla sx una scuola populista e sgangherata che regalasse diplomi e lauree come caramelle.

    In mezzo alla tenzone una pletora di insegnanti reclutati con certificati medici fasulli, con raccomandazioni e altre oscenità varie.
    I ragazzi da istruire ed educare? da mettere al centro del progetto di sviluppo di una nazione che guarda ai giovani, la sua forza? da accogliere, TUTTI con le loro storie più o meno difficili e da accompagnare alla maturità?
    Secondo le loro inclinazioni.!!!
    Chi se ne importa! votano solo alla maturità!

    Uroburo dice che io sogno; è vero!
    Però non rinuncio a dire che bisogna fare pulizia nella scuola;
    come? Il PD senta cos’ha da dire Sacconi; come userebbe quell’ultimo anno dell’obbligo, con quali strumenti, mezzi e risorse.
    Faccia la sua controproposta che spero non riguardi solo i precari, e la demagogia del siamo tutti uguali, ma si preoccupi soprattutto dell”avvenire dei giovani.

    Quelli che vogliono andare al Grande Fratello sono il fallimento della famiglia e della scuola, ma anche di chi abbiamo delegato a governarci.TUTTI.

    Sylvi

  17. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara” Striscia Rossa”,

    il solo pensiero che marco tempesta , non possa per un’azione coercitiva qualsiasi, non partecipare più a questo Blog , mi sgomenta…
    Di cosa parlerebbe un tapino come me..!!
    Pensa, verrebbe a mancare pure il “soccorso rosso” della Sylvi,che modificando , correggendo lievemente il “marco tempesta “pensiero”, in un processo dialettico marxista, ci propone soluzioni praticabili….a partire che so magari dalla riscoperta di un lavoro minorile tutelato però…!
    Un connubio di fantasia artistica e di razionalità al potere , veramente efficace..
    Quasi quanto Sarkosy che riforma il capitalismo e carla bruni che l’accompagna alla chitarra..
    Buono per San Remo..

    cc

  18. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Cara Signora Sylvi: la invito prima d’avventurarsi in difese alquanto squinternate del Signore in questione, di andarsi a rileggere il post n.108 lanciato dal Titolare Pino Nicotri su richiesta e a firma M.Tempesta e di seguito sul sito del PD l’articolo in questione. Riscontrerà di persona la travisazione volgare del Tempesta, vorrei sbaglarmi; ma quel Signore non è sereno, per quel che leggo per mio conto crea ad arte zizzania e disinformazione. Male; per un blog così sereno e molto gradevole da seguire. Dicevo, male che s’intrufoli una figura così discutibile e strana. Controlli Signora e giudichi.
    Saluti cordiali

  19. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Geniale Controcorrente: tu non sei un tapino, tu sei un gigante!, però vorrei che anche tu controlassi il mio contendere e agettivassi, dopo aver riscontrato la verità, quel volgare disinformatore, pardon, sempre se verrà riscontrata la sua malafede.

    Cordialità.

  20. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro controcorrente,
    Sylvi ha ragione. Quello che mi stupisce e´, perche´ i politici Italiani, che come e noto hanno poche idee e quelle poche non riescono ad attuarle, non siano almeno in grado di prendere esempi da altri paesi.
    Questo l´ho scritto parecchie volte.
    L´esempio della Germania e´, che praticamente si fa una cernita, quelli piu´portati ai lavori manuali vengono indirizzati dopo le elementari verso la “Hauptschule”, che sarebbe l´equivalente dell´”Avviamento”, gli altri verso la “Realschule” e Ginnasio, che sarebbe l´equivalente di liceo scentifico e liceo classico.
    Mio figlio e´all´universita´, ma due dei suoi migliori amici sono diventati elettricista e meccanico. A 15 anni molti ragazzi trovano un posto di apprendistato,due o tre giorni lavoro il resto scuola dove si parla e si insegna del rispettivo mestiere..
    La cosa dunque funziona perfettamente, anche perche´gli artigiani, piccole e medie industrie ricevono dallo stato incentivi e facilitazioni.
    Oggi , quando ho problemi con la mia macchina vado da Dennis, l´amico di mio figlio, il suo e´un lavoro duro, ma vedo che lo fa´ con piacere, e´contento e guadagna bene,,mentre mio figlio, che ha fatto si parecchi “praktica” ( ma quelli sono obbligatori) e´li all´universita´e studia, i suoi primi soldi li guadagnera´verso i 25 anni. . Un saluto. Rodolfo

  21. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Striscia rossa.
    L’articolo è e resta delirante, per i motivi che ho detto.
    C’è troppa gente che prende lauree per inerzia, per mancanza di stimoli lavorativi, per motivi che non hanno niente a che vedere con la cultura, che spesso a loro manca in ogni caso. Lauree in lettere, in scienze politiche et similia, sono lauree da appendere al chiodo. Quei laureati te li vedi oggi a fare volantinaggio, a vendere contratti di telefonia ed attività del genere, quando, ben instradati, avrebbero potuto essere degli ottimi e pagatissimi artigiani, con loro e con nostra soddisfazione.Altro che disinformazione…voi vivete con la testa nelle nuvole, come dimostrate ogni giorno. Non solo, ma la rivolta solo a parole contro le leggi di Alfano mi fa pensare a molto peggio!

  22. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Marco dice: o scuola o lavoro
    Invece dovrebbe essere: e scuola e lavoro. ( Sylvi)
    —–
    Una cultura di base ci vuole sempre e deve venir data nella scuola fino ai 15 anni.
    A questo punto abbiamo un ragazzo che ha le basi per continuare a studiare se lo ritiene opportuno ( e non solo per chè non ha alternative decenti) e che ha le basi per continuare ad acculturarsi, pur immettendosi nel mondo del lavoro. Il barista dove faccio colazione ha più cultura di diversi laureati che conosco. Di converso, ci sono laureati che, a parte ( e non so con quale reale competenza) la materia studiata all’università, in tutto il resto sono di un’ignoranza spaventosa.
    La necessità di acculturarsi, uno la sente o non la sente. Se la sente, ne ha possibilità infinite, al di fuori della scuola. Se non la sente, non c’è santo che tenga, non l’acquisirà mai. Del resto, al meccanico quanto al dentista non serve sapere se Garibaldi e Giulio Cesare sono vissuti in epoche diverse. Serve far bene il proprio mestiere e, soprattutto, vivere secondo le proprie inclinazioni, che possono essere quelle di mangiare, bere e divertirsi ( ma essere aggiornati sul proprio mestiere, ovvio ed imprescindibile) e chissenefrega di tutto il resto. Se loro vivono bene così, che c’è di male?

  23. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara striscia rossa,

    bisogna comprendere e capire!
    Ho letto,…. e una normale persona di “buon senso” capirebbe che l’articolista non aveva nessuna intenzione di arrivare alle conclusioni che il marco tempesta gli mette in bocca.
    E’ una forzatura artistica,tanto per gettare un pò di “cacchetta”,in questo caso, davvero poco originale, ma tantè, si sa che non tutti i quadri vengono come la “gioconda”.
    Sul fatto che il marco sia un prevenuto , non lo so,direi piuttosto un fantasioso giocondo,che però riflette in qualche misura la confusione che il crollo di alcune “certezze” determina…
    Un interessante ed originale caso “sociologico”da studiare , ma che permette un sacco di spunti di riflessione ed approfondimento..

    cc

  24. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Mia mamma, buon´anima, il pane duro non l´ho buttava mai, quando era necessario lo ammorbidiva con un po´d´acqua , veniva poi mischiato con cipolla tritata, sale, pomodoro,origano e olio d´oliva. Tra l´altro una delizia che io ogni tanto ripeto. (Rodolfo)
    —–
    Togli il sale.
    Per il resto, è un mangiare di tutta salute!

  25. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Rodolfo, gli italiani si lamentano, ma nella pratica quotidiana, a parte qualche sfigato, ognuno ha diverse capacità lavorative. Il famoso ‘secondo lavoro’, che di solito fa in nero. Gli italiani sono maestri nell’arte di arrangiarsi e anche in quella di lamentarsi. Purtroppo non sono maestri nell’arte di votare, ma dato il panorama politico, viene lo sconforto persino a me, che di solito me la cavo, di riffa o di raffa.
    In un frangente come questo, più che dare soldi’ a perdere’, il Governo dovrebbe, con gli stessi soldi, dare lavoro. Può farlo, in diversi settori. Ne ho già parlato precedentemente. Purtroppo la nostra classe politica si nutre di parole e l’unica cosa che fa bene è il mantenersi strette le poltrone e mungere la vacca il più possibile. Striscia rossa, che mi dà del disinformatore, ci dica piuttosto cosa ha proposto in concreto il PD per i lavoratori, a parte la risibile elemosina, che è la maniera più facile, ma anche più stupida, di affrontare una crisi.

  26. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Cultura……cultura, che significa, conosco artigiani che hanno piu´cultura,( quella si puo´sempre acquisire) di un laureato.Il laureato che ha letto William Shakespeare, sai dove se li puo´infilare oggi , i poemi di Venere e Adone e Il ratto di Lucrezia?
    Guardate me, come mio padre, potrei costruire una casa intera, con
    annessi e connessi, eppure pur essendo , come voi ben sapete un ignorante, (ho a malapena la quinta elementare) vi tengo testa e spesso ho dato anche qualche lezioncina.
    Lo so´, che questa ultima frase puo´dare adito ad ilarita´,ma e´cosi.
    Rodolfo

  27. Rodolfo
    Rodolfo says:

    ´Caro Marco, se avessi letto prima il tuo 125, non avrei scritto
    il mio 129. Un saluto. Rodolfo

  28. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ho letto,…. e una normale persona di “buon senso” capirebbe che l’articolista non aveva nessuna intenzione di arrivare alle conclusioni che il marco tempesta gli mette in bocca. ( CC)
    ——–
    Ah, si ? Allora tu che sei una persona di buon senso, mi vuoi dire quali sono le conclusioni a cui voleva giungere l’articolista?

  29. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Rodolfo, quando vivevo a Napoli, io di lezioncine ne prendevo ogni giorno da gente veramente umile: dal cartonaro, dal portinaio, dal lavavetri…tutti capaci di esprimere una filosofia dalla quale si aveva sempre da imparare.
    Ma in questo blog nessuno ha vissuto a Napoli, per cui mi prendono per visionario.

  30. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro rodolfo,

    ci sono molte “verità” in quello che hai affermato.
    Io non sono affato contrario al “lavoro artigianale”se così lo vogliamo chiamare, poichè c’è dignita in qualsiasi “lavoro”, ci mancherebbe altro.
    Il problema è un altro, anzi sono parecchi “altri”.
    Il primo ..di certo non possiamo sostituire ad una marea di avvocati, una marea di elettricisti e idraulici.
    Il secondo :a spingere verso il degrado non è stata certo la Sx, ma ben altre forze…che tutti avrebbero fatto i manager nel futuro , per finire a mostrar chiappe e deretani al grande fratello,non è certo stata la Sx…
    Anzi…mi viene da ridere..in interviste in Romania dopo il crollo del regime , i giovani volevano fare tutti i capitalisti..

    Dove erano all’epoca “tutti questi moralisti” del lavoro di oggi..
    Probabilmente a bacchettare La Sx moralista e bacchettona di allora…!!!!!!!!!!
    Ne sono sicuro!
    Terzo : capisco il tuo stupore sui fatti italici..ma tu vivi in Germania e lì la Sx socialdemocratica ha governato per parecchi anni!
    Quarto : E’ sulla concezione del lavoro che bisogna lavorare, non è con meno istruzione di base che si costruisce un futuro..in Italia ci sono esempi di giovani laureati che si sono rotti i coglioni , e si sono messi a lavorare la terra.Ma attenzione
    in modo diverso dal passato…!
    Quinto : Dignità del lavoro,qualsiasilavoro
    e remunerazione che permetta un vivere civile , che è il contrario di questo immane pasticcio (sospetto), di voler fare cazzate

    continua…a quando avrò tempo

    Infine trovo molta ipocrisia e furbizia sottile tipica italiota nei nuovi moralisti..

    cc

  31. sylvi
    sylvi says:

    Marco ha altre volte espresso questi concetti, che sono quelli di chi non ha seguito problematiche scolastiche e non ha figli di cui proccuparsi per il loro futuro.
    Il Polemista fa appunto il polemista!
    Il nocciolo del problema, Dio continui a premiare Don Milani, sono le pari opportunità.
    Il figlio dell’operaio poco scolarizzato o disoccupato, o il figlio di famiglie disgregate ha le stesse opportunità di scelta del figlio del professionista o di chi ha una certa cultura?
    Il figlio di una mamma che va sempre al cine o a ballare ha le stesse opportunità di quello che ha una MAMMA CHE GLI LEGGE O GLI RACCONTA LE FAVOLE?

    Poi vanno alla scuola dell’obbligo, otto anni, togliendo la materna e il biennio.
    Otto anni che fanno la differenza a seconda dell’organizzazione scolastica che trovano.
    Qui ci vorrebbero insegnanti, presidi, metterei persino i vecchi bidelli paternalistici e comprensivi,che accolgono uno per uno, che programmano uno per uno, per inserirli nella globalità della classe.
    Otto anni dove si dovrebbero valorizzare le conoscenze del “ricco”
    con le esperienze del “povero” che poi saprà scegliere.
    Dove uno Stato responsabilizza e controlla i suoi docenti.
    Invece: che cosa deve fare un docente per avere “un richiamo scritto”?
    Violentare un allievo?

    Ma ho altro da dire!

    Sylvi

  32. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Otto anni che fanno la differenza a seconda dell’organizzazione scolastica che trovano. ( Sylvi)
    ——-
    Questo è il nocciolo del problema. Non conta la provenienza del ragazzo, ma la preparazione scolastica di base. I miei coetanei oggi apprezzati professionisti, vengono pressocchè tutti da famiglie povere, a volte misere.

  33. Linosse
    Linosse says:

    La strada è buona anzi ottima ed abbondante…Ad libitum
    Ripetere come mantra dedicato a M.T. per cui la tuttologia è cosa arcaica.
    Invece la cosa recente che va in parallelo al nuovo che avanza e che quotidinamente ci propone leggi ad personam come la gallina dalle uova fresche..di giornata ..
    Da Repubblica oggi:
    “Il Rapporto 2010 si chiude con un forte allarme: “Un Paese che non immagina il futuro”
    Segnali preoccupanti di disagio e di ostilità nei confronti delle Istituzioni
    Eurispes: “I politici capipopolo
    che tolgono il futuro all’Italia””
    L.

    ROMA – Un paese immobile, privo di idee e progetti, nel quale sembra che anche i soggetti che si propongono per guidare l’Italia futura siano in realtà più interessati a una transizione senza fine. Insomma, gli fa più comodo che le cose vadano così. E, secondo l’Eurispes che ha pubblicato il suo rapporto 2010, le cose non vanno affatto bene.

  34. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Leggo le ultime notizie. 7000 delinguenti fuggiti dalle prigioni in Haiti, come orde feroci, invadono i campi di raccoglimento , stuprano donne e bambini e la polizia e´ impotente.

  35. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Grazie a Marco ad averci ricordato l´evento.
    Anche da me, cara Anita, buon compleanno e 120 di questi giorni.
    Rodolfo

  36. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    io non so inviare quei meravigliosi link che invii tu.
    Ma i miei auguri, pur miseri, te li faccio con tutto il cuore.
    Di salute innanzitutto, ma anche di uno spirito sempre aperto, combattivo, di un coraggio che non venga mai meno, e di tutta la gioia e la serenità che meriti.

    In questo blog sei giustamente amata, ma sei soprattutto preziosa, perchè c’è un gran bisogno di recuperare il rispetto delle idee altrui
    che spesso manca.
    Tieni duro, se avessi bisogno di una mano io sono qua.

    Ti abbraccio con grande affetto
    Sylvi

  37. Linosse
    Linosse says:

    X Anita
    ♫♪♪ TANTI AUGURI A TE, ♫♪♫
    ♪♪♫ TANTI AUGURI A TE ♫♪♫
    ♫♪♫ TANTI AUGURI ANITA…..♫♪♪
    ♫♪♫ TANTI AUGURI A TE ♪♪♫ , ♫♪♫

    AUGURONI
    L.

  38. Linosse
    Linosse says:

    X Sylvi
    No, le ho trovate su un comento ha fatto copia ed incolla e le ho adattate alla canzone.
    Se vuoi utilizzarle segui lo stesso procedimento
    Saluti
    L.

  39. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x ANITA

    AUGURISSIMI!!! Di infinite altre primavere.
    Un abbraccio e un bacione.
    pino
    P.S. Domani al Merluzzo Felice brinderemo anche alla sua salute.

  40. Faust da un intervista a Bill Gates sugli aiuti ai Paesi Poveri
    Faust da un intervista a Bill Gates sugli aiuti ai Paesi Poveri says:

    La striscia rossa { 29.01.10 alle 12:01 }

    quel volgare disinformatore, pardon, sempre se verrà riscontrata la sua malafede.

    … Caro striscia rossa… Faust è convinto che sia un disinformatore … In malafede…. Mi sono stancato di ripeterlo…!! Grazie x averlo preso con le mani nella marmellata….
    Faust

    Ps: Devo aggiungere che subito dopo il tuo post di protesta e denuncia… Ho scritto alcuni post in risposta al tuo… Ma tutti spariti o che in attesa di moderazione dopo qualche ora sparivano del tutto… Mi sono stancato ed ho lasciato perdere… mmo vediamo con questo… ciao

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