La Siria deve cambiare per far largo al gas del Qatar e agli interessi del suo padrone, il fanatico wahabita sceicco Al-Thani già decisivo nella “rivoluzione” libica

Che succede in Siria? Perché la Turchia ha reagito a un non chiaro incidente di frontiera prima con bombardamenti rappresaglia e di recente anche proibendo il sorvolo del proprio territorio a tutti gli aerei siriani, compresi quelli dei voli di linea? E perché l’emiro del Qatar, Al Thani, dal pulpito della 66esima sessione plenaria dell’Onu ha invocato un intervento armato almeno panarabo contro la Siria di Assad? Domande che a quanto pare  hanno una ben precisa risposta: il Qatar vuole esportare il suo gas servendosi dei gasdotti turchi e il governo di Ankara è d’accordo e mira a che l’accordo diventi realtà. Ma andiamo per ordine.

Nei giorni scorsi il quotidiano tedesco Die Welt ha citato un rapporto dettagliato del Bundesnachrichtendienst (BDN), cioè dei servizi segreti tedeschi, il quale rivela che il  95% dei “ribelli” siriani, stimati in poco meno di  15.000 uomini,  è in realtà di origine straniera. Quelli siriani sono appena il 5%.  Ma la percentuale è destinata a calare ancora perché sarebbero in arrivo altri 5.000 mercenari stranieri, compresi uomini di Al Qaeda,  sulla base di accordi tra Paesi occidentali e Arabia Saudita.

Guarda caso, si sta verificando quanto previsto e consigliato al presidente Obama dal think tankSaban Center for Middle East Policy, emanazione della Brookings Institution, che ha sede a Washington. Come abbiamo già fatto rilevare il 27 agosto, il Saban Center è composto da personaggi molto bene inseriti nelle istituzioni politico militari Usa,  compresa la Casa Bianca e la Cia, e per la Siria suggerisce a Obama .  la propria “Valutazione delle opzioni di un cambio di regime”. Opzioni che raccomandano la creazione di zone franche e di corridoi “umanitari”. Lo studio del Saban Center afferma: “E’ possibile che una vasta coalizione con un mandato internazionale possa aggiungere ulteriori azioni coercitive ai suoi sforzi”.  Ecco spiegato perché lo sceicco Al Thani all’Onu ha invocato l’intervento armato multinazionale.

Dopo l’incidente dei colpi di mortaio siriani caduti aldilà del confine con la Turchia e che ha provocato cinque morti, il parlamento di Ankara ha fulmineamente autorizzato per un anno il governo a scatenare rappresaglie vendicative, puntualmente avvenute. Però nessuno può escludere che quei colpi di mortaio non siano stati sparati proprio dai ribelli “siriani” per spingere a un intervento armato la Turchia, e con essa la Nato che ha fatto la voce grossa contro la Siria perché Ankara della Nato fa parte.

Una annotazione prima di procedere con l’articolo: la stessa Nato che fa la voce grossa contro la Siria per un incidente per il quale Damasco si è già scusato è la stessa Nato che in Afganistan ha provocato la morte di centinaia di civili innocenti in bombardamenti tanto “mirati” quanto grossolani se non del tutto sballati. Che diremmo se un’alleanza politico militare o anche un solo grande Paese minacciasse di rappresaglie i membri della Nato? Questo uso continuo di due pesi e due misure non ha mai portato a nulla di buono. E ora ci risiamo.

Al Thani è impegnato da tempo nel sostenere con soldi, armi e istruttori militari il ramo più fanatico dei ribelli siriani, vale a dire i salafiti wahabiti. Al ramo wahabita dell’islam  appartengono anche gli Al Saud, cioè la famiglia reale padrona dell’Arabia Saudita.  Già prima dell’incidente con la Turchia il padrone del Qatar, che l’anno scorso ha sostenuto anche con un contingente militare quelli libici, ha invocato l’intervento militare di un’alleanza dell’intero mondo arabo contro la Siria. Ovviamente per “portare la democrazia, che però il Qatar di Al Thani non conosce neppure da lontano, come non la conoscono neppure da lontano le varie monarchie del Golfo Persico, il Kuwait per “liberare e democratizzare” il quale è già stata fatta la prima guerra contro l’Iraq dagli Usa di George Bush padre.

Il Qatar infatti è retto da “una monarchia assoluta islamica”. Il parlamento NON esiste e NON esistono partiti politici,  vietati per legge. L’attività politica come la intendono le democrazie occidentali è vietata. Idem le associazioni private di qualunque tipo.. Grande produttore di gas e petrolio, il Qatar misura circa 15.000 chilometri quadrati, quanto Lazio, Umbria e Toscana messe insieme, e conta una popolazione di circa 1.700.000 abitanti. Il suo prodotto interno lordo (PIL) è di circa 240 miliardi di euro, superiore a quello della Grecia ed eguale a un ottavo circa di quello italiano, e macina incrementi del PIL dell’ordine del 8% annuo. Per ricchezza pro capite il Qatar è il secondo Paese al mondo: circa 120.000 dollari ad abitante. Una vera pacchia.  In apparenza.

La realtà però è che un’unica famiglia, gli Al-Thani, del ceppo che costituisce circa il 40% della popolazione autoctona, oltre a governare il Paese possiede il 95% della ricchezza nazionale. Perciò i calcoli vanno rifatti e precisati, per scoprire che pur essendo impegnato l’emiro a investire per migliorare le infrastrutture civili e la situazione è tuttora la seguente:

-    – i 245 miliardi del PIL vengono divisi tra i 224 membri della famiglia reale Al Thani.

-     Al resto del Qatar, vale a dire al 99,99% della popolazione, di quel PIL ben di Dio va solo il 4,8%, grosso modo 12 miliardi di euro;

- ma il 90% di quel 4,8 va agli 8.000 “funzionari governativi con delega reale” che costituiscono la burocrazia.

-     Il 25% del PIL se ne va in acquisto di armi, con l’Italia secondo  fornitore dopo I ‘Inghilterra;

-     I tassi di mortalità infantile sono i più alti del mondo il tasso di denutrizione infantile è il più grande del mondo islamico;

-     alle donne è vietato l’accesso al mondo del lavoro;

-     l’analfabetismo è del 78% della popolazione;

-     non esiste rete ferroviaria;

-     non esiste rete di autobus;

-     la rete stradale è di soli 1.230 chilometri, il 21% dei quali non asfaltati;

-     non esiste rete idrica al di fuori della capitale Doha, ricca di immensi  alberghi a 5 stelle;

-     nel 75% del territorio abitato non esiste energia elettrica.

Ciliegina sulla torta, la famiglia Al Thani appartiene al ramo mussulmano  fondamentalista. Motivo per cui nel Qatar vige la famigerata legge coranica nota come Shariya.

L’’emiro possiede il 60 % della emittente Al Jazeera. Anche se quasi nessuno in Europa lo ha detto ad alta voce, il film che deride Maometto, e che ha scatenato di recente nel mondo islamico le proteste e i disordini che hanno ucciso anche un ambasciatore Usa,  prima che lo diffondesse Al Jazeera traducendolo in venti lingue era passato inosservato e non aveva mercato. Ed è con questo Qatar che la più grande agenzia di stampa italiana, l’ANSA, ha di recente stretto accordi di cooperazione passati però stranamente sotto silenzio. Al Thani cerca di far passare inosservati anche i suoi robusti investimenti in Francia, dove ha fatto  shopping comprando la squadra di calcio Paris Saint-Germain di calcio,  lussuosissimi hotel di Parigi e in Costa azzurra, grandi aziende e decidendo inoltre di investire 50 milioni di euro nelle banlieue della capitale.

Nnostante i massicci sforzi, il robusto appoggio del Qatar ai ribelli siriani non è servito a nulla, se non ad aumentare il numero di civili uccisi dall’una e dall’altra parte. Tant’è che lo stesso Al Thani di recente al quotidiano Al-Rai del Kuwait ha dichiarato: “Non esiste altra opzione che prendere la decisione di arrendersi al presidente siriano, Bashar al-Assad”. Preso atto di non potercela fare da solo con l’aiuto dell’Arabia Saudita e di altri Paesi del Golfo, aiuti dietro i quali ci sono anche gli Stati Uniti, Al Thani s’è presentato all’Onu per sollecitare l’intervento militare di una coalizione più vasta e più – come dire? – presentabile.

Veniamo ora alla domanda più importante: perché Al Thani vuole scalzare Assad così come ha aiutato a scalzare Gheddafi? Tale domanda se l’è posta l’analista economico Felix Imonti sul sito specializzato Oilprice.com Ed è stata rilanciata dal blog di Joshua Landis ‘Syria Commment’. La loro risposta è in sintesi la seguente: dopo i grandi investimenti in Libia, l’emirato di Al Thani è ancora una piccola enclave del Golfo Persico e la vicina e potente Arabia Saudita è un ostacolo un ostacolo all’espansione delle sue esportazioni di gas naturale verso il mercato europeo, per raggiungere il quale gli oleodotti e i gasdotti devono passare appunto per il territorio siriano. Imonti ostiene che nel 2009 un tentativo di raggiungere l’Europa tramite la rete del Nabucco fu stoppato proprio da Riad perché gli Al Saud non vedono di buon occhio “il piccolo ma più rumoroso vicino”. E così il Qatar è costretto a esportare il suo gas dopo averlo liquefatto, ad è anzi il primo esportatore al mondo di gas liquefatto.

Si potrebbe ricorrere ai gasdotti della Turchia già pronti per ricevere il gas del Qatar, ma Assad è un ostacolo come lo sono Al Saud, che però sono intoccabili mentre Assad non lo è. I malumori sono cresciuti quando nel 2009 è stato scoperto un nuovo grande giacimento di gas nel mare davanti a Siria, Libano, Cipro e Israele. Per il Qatar è diventata molto forte la tentazione di inserirsi nel business e soprattutto nella rete dei gasdotti turchi, cosa che farebbe comodo anche alla Turchia.

Ecco spiegato perché la Turchia e il Qatar vogliono cacciare Assad. Nulla di personale, ma gli affari sono affari. Il problema però è che in Siria non ci sono solo siriani e musulmani, ma anche altre robuste minoranze, tra le quali quella cristiana. Minoranza, anche quella cristiana, che non vede affatto di buon occhio la strategia degli Al Thani di sostituire Assad con il ramo siriano dei Fratelli Musulmani e tanto meno quella saudita di sostituirlo con un governo in mano ai wahabiti. Tant’è che anche la minoranza cristiana ha deciso di armarsi, dotandosi anche di armi pesanti.


140 commenti
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  1. Jasmine: LA MAGGIORANZA DEGLI EBREI ISRAELIANI SOSTIENE UN REGIME DI APARTHEID IN ISRAELE
    Jasmine: LA MAGGIORANZA DEGLI EBREI ISRAELIANI SOSTIENE UN REGIME DI APARTHEID IN ISRAELE says:

    LA MAGGIORANZA DEGLI EBREI ISRAELIANI SOSTIENE UN REGIME DI APARTHEID IN ISRAELE

    (di Joshua Lapide)
    Gerusalemme, 23 Ottobre 2012 – La maggioranza della popolazione ebrea in Israele è favorevole a instaurare un regime di apartheid nel Paese, che emargini i palestinesi, in caso di annessione della West Bank. La maggioranza favorisce la discriminazione contro gli attuali cittadini arabi in Israele. È il risultato di un’inchiesta condotta dal centro Dialog, dell’università di Tel Aviv, commissionata dal Fondo Yisraela Goldblum, e basato su interviste a oltre 500 persone.
    Secondo i risultati, il 59% degli ebrei preferiscono ebrei e non arabi nei posti di lavoro della burocrazia governativa; quasi la metà degli ebrei (il 49%) vogliono che lo Stato tratti gli ebrei meglio degli arabi; il 42% non vuole vivere nello stesso palazzo con arabi e il 42% non vuole che i loro figli siano nelle stesse classi con bambini arabi.
    Almeno un terzo degli ebrei in Israele vorrebbero una legge che vieti ai palestinesi cittadini israeliani di votare per il parlamento della Knesset e, nel caso che Israele si annetta la West Bank, il 69% vuole che non si dia il diritto di voto ai circa 2,5milioni di palestinesi lì presenti.
    Almeno il 74% è a favore di strade separate per israeliani e palestinesi nella West Bank; il 24% pensa che le strade separare siano una “buona soluzione” e il 50% crede che essa sia una “soluzione necessaria”.
    Circa il 47% vuole che una parte degli arabi israeliani sino trasferiti sotto l’Autorità palestinese; il 36% trasferirebbe diverse città arabe da Israele all’Autorità palestinese, in cambio di alcune colonie israeliane della West Bank.
    Il 58% degli ebrei israeliani pensa che in Israele l’apartheid contro i palestinesi sia già in atto; il 31% afferma invece che l’apartheid non c’è. Più di un terzo (il 38%) degli ebrei vorrebbe annettere la West Bank e le colonie israeliane, mentre il 48% è contrario.
    Nei dati pubblicati oggi sul quotidiano Haaretz, si distingue anche fra le diverse comunità ebraiche (laica, osservante, religiosa, ultra-ortodossa, proveniente dall’emigrazione ex sovietica). I più anti-arabi sono gli ultra ortodossi: l’83% di essi sono a favore di strade segregate; il 70% per il divieto di votare agli arabi israeliani; l’82% vuole che gli ebrei siano trattati meglio degli arabi; il 95% per privilegiare ebrei al posto di arabi nei luoghi di lavoro.
    Il gruppo dei “laici” è il meno razzista: il 68% non è contrario ad avere vicini arabi; il 73% ammette che i loro figli possano avere bambini arabi nella stessa classe e il 50% non accetta discriminazioni sul lavoro.
    I “russi” stanno in mezzo, ma sono quelli che hanno le soddisfazioni più alte nel vivere in Israele: il 77%. In media il 69% degli israeliani è soddisfatto nel vivere in Israele.
    In generale, il 59% dei gruppi pensa che Israele pratichi l’apartheid “in alcuni campi” o “in molti campi”; l’11% dice di non sapere.
    Il giornalista Gideon Levy, commentando i risultati dell’inchiesta, definisce come “molto, molto malata” l’immagine di Israele che ne emerge. Secondo Levy, la novità che emerge da quest’inchiesta è “gli stessi israeliani, apertamente, senza vergogna e senza il minimo senso di colpa, si definiscono da sé come dei nazionalisti razzisti”.
    Personalità ebraiche contattate da AsiaNews fanno notare però che l’aspetto importante non è “l’immagine” che si dà di Israele, ma “i fatti” sul terreno: da quando è nato Israele vi è una politica discriminatoria verso gli arabi all’interno dei confini di Israele; una insofferenza verso i palestinesi della West Bank o di Gaza; un’incuria verso i diritti degli arabi e delle loro terre . Secondo le stesse personalità, tali direttive della politica israeliana non sono espressione di un “razzismo ideologico”, ma puro esercizio di potere da parte di vincitori verso i vinti.

    Fonte: http://www.asianews.it/notizie-it/La-maggioranza-degli-ebrei-israeliani-sostiene-un-regime-di-apartheid-in-Israele-26166.html

    (jasmine)

  2. Shalom: in galera perché rifiuta la divisa di chi occupa terre palestinesi
    Shalom: in galera perché rifiuta la divisa di chi occupa terre palestinesi says:

    Lo abbiamo conosciuto ad Al Mufaqarah, un villaggio nel sud della Cisgionrdania, lo abbiamo visto lavorare e condividere con i suoi “nemici” palestinesi. Ora è in prigione, perché si è rifiutato di servire nell’esercito israeliano poiché occupa i Territori palestinesi. Non solo. Ha avuto il coraggio di dire che crede in un’alternativa alla guerra, ad “una cosa più estrema della violenza”, la nonviolenza. Quel giorno è arrivato all’appuntamento con l’ufficiale dell’esercito israeliano accompagnato da amici e parenti, sul volto la risata di chi è libero.

    Questo il dialogo negli uffici dell’esercito a Gerusalemme.

    Me: Hello. I refuse to enlist.

    Clerk: Why don’t you want to go to the army?

    Me: Because I am against the occupation.

    Clerk: You’re against the occupation, so what are you for?

    Me: I’m for nonviolence and peace.

    The clerk mumbles something about peace shmeace, and then says: It’s clear to you that you’re going to jail, correct?

    Me: Yes. It is.

    Moriel sta raccontando la sua esperianza sul suo blog: http://thelefternwall.com/

    Articolo uscito su Haaretz su di lui: http://snipurl.com/25ezjp2

  3. sylvi
    sylvi says:

    Pino e Uroburo hanno bevuto prematuramente!

    Il condannato in primo grado Berlusconi, con sul groppone cinque anni di interdizione dai pubblici uffici non andrà facilmente ai giardinetti …infatti ha già cambiato idea…ridiscende in campo per cambiare la Giustizia.
    I suoi scherani plaudono.
    E tutti gli indagati e i condannati dell’intero Emiciclo torneranno festosi in Parlamento assieme a lui.
    Ora , se ciò avvenisse, sarei curiosa di sapere che faranno e diranno tutti coloro che lo avversano…
    l’Udc, il Pd, Di Pietro e Vendola ( sulle soglie di una sentenza!) ripuliranno le loro liste e manderanno in Parlamento soltanto persone di specchiata onestà?
    Oppure, strilleranno nei comizi e in tv, blaterando di pulizia, onestà, servizio ai cittadini, io sono sereno, io ho fiducia nella giustizia, io aspetto i tre gradi, la giustizia non può essere forcaiola…
    e poi infileranno al solito nelle liste cani e porci con pendenze giudiziarie appellandosi a quelle solite scuse cui ci ha abituato il Parlamento tutto?

    Chi ha promesso di ripulire le liste sono: Renzi e Grillo.
    Spero si aggiunga Bersani e gli altri…
    altrimenti….beh a sx hanno abitudine alle sconfitte!

    Si parlava in compagnia giorni fa: chiedevano informazioni, a me che l’altra volta sono stata a votare alle primarie…qualcuno voleva andarci pur non essendo elettore del PD.
    Ho spiegato che mi sono recata al seggio con la tessera elettorale, che gli scrutatori hanno spulciato l’elenco comunale degli aventi diritto al voto, mi hanno trovata e io ho votato.
    E pagato due euro!
    Mi hanno rilasciato anche una carta di invito ad iscrivermi al PD…cosa che io non ho fatto. Ma ho poi votato Pd.
    Ora …bisogna preiscriversi, essere segnati in un elenco che sarà reso pubblico, cioè essere democraticamente schedati!!!
    Per evitare gli imboscati di dx? Gli imbrogli a Napoli, dove “fatta la legge, trovato l’inganno” sempre e comunque?
    O per tagliare le gambe, molto più probabile, al sindaco di Firenze e alla sua rottamazione?
    Non è che per combattere ” la dx di Renzi” la sx regalerà tanti bei voti a Grillo?
    Ma Bersani…ci è o ci fa?

    Sylvi

  4. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Del suo 100…ne poteva fare anche a meno caro Uroburo….quelle son cose che possono succedere .
    La necessita’ di uccidere un terrorista pericoloso che e’ in procinto di elaborare piani per attentati in Israele che costerrebbe la vita a centinaia di persone….puo’ giustificare anche quell’ atto….direi che nella coscienza quelle persone decedute le ha il terrorista che si va a nascondere tra loro….certamente non il militare Israeliano che invece vuole difendere il proprio popolo.


    Tra l’ altro nel suo 98….caro Uroburo lei ha perfettamente ragione…
    io di bambini o persone denutrite tra i Palestinesi non ne ho viste…
    dica a Salam di trovare lui qualche fotografia di bambini denutriti in Palestina….io ne ho visti in Sicilia …. in Palestina no.
    Intanto lo scorso Mercoledì …. i terroristi Palestinesi della Striscia di Gaza hanno sparato piu’ di 70 razzi in territorio israeliano….i razzi sono esplosi nel quartiere Eshkol e Chof Ashkelon……
    tre feriti dei quali due in modo grave…. diverse case.. almeno 5 , sono state colpite dai razzi….niente scuola per i ragazzi.
    Il presidente Shimon Peres che si trovava ad una una visita di condoglianze alla famiglia del soldato assassinato Majdi Halabi in Daliyat al-Karmel, ha commentato la situazione:-
    “Purtroppo…. ieri un ufficiale della IDF e’ stato ferito … auguro a lui e alla sua famiglia una pronta guarigione…. la situazione nel sud e’ insopportabile… saremmo lieti se Gaza decidera’ di prosperare… non vogliamo fare del male alla popolazione di Gaza …ma i loro leader devono scegliere se Gaza sara’ una citta’ di pace o una citta’ di terrore…. Israele agira’ sempre con decisione quando la vita dei suoi abitanti e’ a rischio…. tutti i residenti del Sud hanno diritto alla loro tranquillita’ e di dormire la notte come qualsiasi altro cittadino dello Stato di Israele “.
    Intanto per la prima volta un capo di Stato ha fatto visita a Gaza …si tratta dell’emiro del Qatar Doha…che ha donato la bellezza di
    400.000.000 milioni di Dollari …(quattrocentomilioni)
    ma…purtroppo gia’ si sa’ dove finiranno quei soldi ….non certamente per la pace….ma per comprare armi e costruire nuovi razzi….
    resta …secondo me…caro Uroburo , la speranza che i Palestinesi cambino idea…che comincino a far funzionare quel poco cervello che hanno….che impediscono loro di capire la vera realta’ delle cose e di agire di consequenza.
    Resta il mistero di “Shalom”….che io ho deciso di chiamare “Salam” sinonimo di terrore e di intolleranza a diferenza di “Shalom” che e’ sinonimo del contrario…..chi e’ costui che si prodiga cosi tanto per la causa Palestinese….mistificando tutti e tutto…che guarda caso non sara’ nemmeno con voi da cc…
    beh…avrebbe potuto e dovuto…almeno una scusa ….ma niente…e questo intensifica il mistero….anche perche’ nessuno lo ha invitato….o spronato…..cosi come se non esistesse.
    Chi e’ l’uomo?…Me lo immagino in qualche parte… in una stanza in cui non penetra raggio di sole…. siede e soffre….si applica e si occupa del conflitto in Medio Oriente soffre solo per il modo in cui gli israeliani trattano i palestinesi…. questa ingiustizia gli scoppia nel cervello e copre le grida dei nordcoreani…..degli iraniani dove poche ore fa’ e’ stata uccisa un’ Italiana……dei Siriani dei Tibetani… e del popolo del Darfur…..di tutte le sofferenze del mondo…
    il nostro uomo soffre di solidarieta’… tanto che spesso persino ci si ammala…. la sua unica consolazione e’ il suo computer dove va’ in una ricerca spasmodica di articoli che degradano e disprezzano lo Stato d’ Israele …e poi penso alla sua biblioteca che e’ dedicata solo al conflitto in Medio Oriente… e’ seduto su una montagna di libri… ognuno dei quali ruota intorno ad una sola domanda: ” cos’ hanno da cercare gli ebrei in Palestina ?
    Mi immagino i titoli della sua collezione:-

    Abdallah Frangi… Il Messaggero
    Alastair Crooke… Resistenza: L’ essenza della Rivoluzione islamista
    Alexander Flores…Civilta’ o barbarie?
    Ariella Azoulay… Dalla Palestina a Israele
    Avner Cohen… Israele e la Bomba
    Avraham Burg… La sconfitta di Hitler
    Ben White…Apartheid israeliano. Una Guida per principianti· Ben White….i palestinesi in Israele
    Carl Boggs… Il crimine di un impero
    Dan Diner….No Future sulle tombe dei palestinesi
    Dan Diner…. Israele in Palestina
    Daniel Cil Brecher…. L’Occidente e il suo sogno di Israele
    David Cronin…. Alliance Europe con Israele
    Il “Rapporto Goldstone”
    Evelyn Hecht-Galinski… “L’undicesimo comandamento: Israele puo’ tutto
    Francis A. Boyle… Ordine Mondiale Distruggere
    Francis A. Boyle…. Palestina, palestinesi e il diritto internazionale
    Francis A. Boyle…. Il diritto al ritorno dei palestinesi in base alla legge internazionale
    Frantz Fanon….Pelle nera, maschere bianche
    Frantz Fanon…I dannati della terra
    Georg Meggle …. Germania, Israele, Palestina.
    Ilan Pappé… fuori dalla cornice
    Ilan Pappe… La pulizia etnica della Palestina
    Ilan Pappe / Jamil Hilal … Attraverso la parete
    Israel Shahak…. Storia ebraica, religione ebraica
    Israel Shahak…. segreti di Pulcinella
    · Israel Shahak / Norton Mezvinsky…. fondamentalismo Ebraico in Israele
    James K. Galbraith…. disuguaglianza e instabilità
    James Petras…. La rivolta araba e il contrattacco imperialista
    Jimmy Carter… Palestina: Pace non Apartheid
    Joel Kovel,…. Superare il sionismo
    John J. Mearsheimer / Stephen M. Walt… La lobby israeliana
    John Rose…. I miti del sionismo
    John Strawson\… spartizione della Palestina
    Jonathan Cook… Sangue e Religione
    Khaled Hroub…Hamas una Guida per principianti
    Khaled Hroub…. Hamas. Il movimento islamico in Palestina
    Marlene Schnieper… Nakba – la ferita aperta
    Martin Tamcke… Cristiani nel mondo Islamico
    Mazin B. Qumsiyeh…. resistenza popolare in Palestina
    Micha Brumlik…. la critica del sionismo
    Moshe Zuckermann…. “antisemita!”
    Neve Gordon… l’occupazione israeliana
    Norman G. Finkelstein…. l’invasione israeliana di Gaza Norman G.
    Peter Beinart… La crisi del sionismo
    Ramzy Baroud… mio ​​padre era un combattente della libertà
    Ramzy Baroud…. la seconda intifada Palestinese
    Robert Fisk… Sabra e Shatila
    Shlomo Sand…. L’invenzione del popolo ebraico
    Sophia Deeg / Hermann Dierkes…. senza riserve per Israele?
    Sophia Deeg / Michèle Sibony / Michel Warschawski….
    israeliani voci fuori dal coro
    Tikva Honig-Parnass …. falsi profeti della Pace
    Victor Kocher…. liste di terroristi
    Viktoria Waltz… ci hai preso la terra
    · Vittorio Arrigoni…. restiamo umani
    Werner Ruf… l’ Islam – orrori del West
    Yakov M. Rabkin… Una minaccia dall’interno. Dell’opposizione ebraica al sionismo
    Yitzhak Laor…. I miti del sionismo liberale
    Zalman Amit / Daphna Levit…. negazionismo israeliano
    Zeev Maoz…. Difendere la Terra Santa
    Ziyad Clot…. uno Stato Palestinese non sorgera’

    una biblioteca un po ‘ monotematica direi … ma estremamente coerente con Salam….
    ed ora ci chiediamoci : Chi e’ costui? E’ un pensionato Lombardo ?
    Lo psicologo Italoinglese che non si fa piu’ vedere ? O qualcun altro?
    A chi indovina e lo scoprira’ (perche’ io stesso non lo so’)
    regalero’ un poster originale di Obama…. (oggetto elezione 2012)
    Rodolfo

  5. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Intanto la condanna chiarisce bene alcune cose. A parte le sue inevitabili guasconate, i ripensamenti e ri-ri-ripensamenti, dubito che il Chiavaliere potrà davvero candidarsi, se non altro perché chi sta sopra di lui ha di sicuro argomenti convincenti. Compresi gli Usa, la Germania e la Francia che non lo vogliono più tra le palle. A parte questi, vogliamo sperare che l’Italia disposta a seguirlo anche in queste condizioni, cioè l’Italia francamente incivile e indecente, sia molto più piccola, oltre che piccina, dell’Italia civile.
    Un saluto.
    pino
    P. S. E stasera mi fo un altro brindisi, mi fo.

  6. sylvi
    sylvi says:

    x Rodolfo

    Ho dato una scorsa alla tua bibliografia.
    Non conosco nessuno, eccetto ….
    ricordo un Francis A. Boyle che faceva da avvocato ai musulmani bosniaci durante le discussioni di pace in Bosnia Herzegovina.
    Avrebbe voluto far fuori tutti i serbi-bosniaci assieme a Milosevic. Un fanatico razzista riconosciuto.
    Fosse stato per lui i serbi e bosniaci starebbero ancora combattendo.
    Andò altrimenti.
    Capisco che aspetti la distruzione di Israele.
    Devo dire che se una Università americana gli permette di insegnare…non si può dubitare della democrazia in US.
    Sicuro è che non potrebbe insegnare le sue dottrine razziste all’incontrario in nessuno degli Stati che lui appassionatamente ha difeso!

    cari saluti ad Anita e a te

    Sylvi

  7. Joshua Lapid: La maggioranza degli ebrei israeliani sostiene un regime di apartheid in Israele
    Joshua Lapid: La maggioranza degli ebrei israeliani sostiene un regime di apartheid in Israele says:

    La maggioranza degli ebrei israeliani sostiene un regime di apartheid in Israele
    di Joshua Lapide

    Si vuole togliere il diritto di voto agli arabi israeliani; negarlo ai palestinesi in caso di annessione della West Bank; strade separate per israeliani e palestinesi; rifiuto di mettere insieme bambini ebrei e bambini arabi. “Un’immagine molto malata” di Israele. Forse più che razzismo, si tratta dell’attuazione di un potere violento verso i vinti.

    Gerusalemme (AsiaNews) – La maggioranza della popolazione ebrea in Israele è favorevole a instaurare un regime di apartheid nel Paese, che emargini i palestinesi, in caso di annessione della West Bank. La maggioranza favorisce la discriminazione contro gli attuali cittadini arabi in Israele. È il risultato di un’inchiesta condotta dal centro Dialog, dell’università di Tel Aviv, commissionata dal Fondo Yisraela Goldblum, e basato su interviste a oltre 500 persone.

    Secondo i risultati, il 59% degli ebrei preferiscono ebrei e non arabi nei posti di lavoro della burocrazia governativa; quasi la metà degli ebrei (il 49%) vogliono che lo Stato tratti gli ebrei meglio degli arabi; il 42% non vuole vivere nello stesso palazzo con arabi e il 42% non vuole che i loro figli siano nelle stesse classi con bambini arabi.

    Almeno un terzo degli ebrei in Israele vorrebbero una legge che vieti ai palestinesi cittadini israeliani di votare per il parlamento della Knesset e, nel caso che Israele si annetta la West Bank, il 69% vuole che non si dia il diritto di voto ai circa 2,5milioni di palestinesi lì presenti.

    Almeno il 74% è a favore di strade separate per israeliani e palestinesi nella West Bank; il 24% pensa che le strade separare siano una “buona soluzione” e il 50% crede che essa sia una “soluzione necessaria”.

    Circa il 47% vuole che una parte degli arabi israeliani sino trasferiti sotto l’Autorità palestinese; il 36% trasferirebbe diverse città arabe da Israele all’Autorità palestinese, in cambio di alcune colonie israeliane della West Bank.

    Il 58% degli ebrei israeliani pensa che in Israele l’apartheid contro i palestinesi sia già in atto; il 31% afferma invece che l’apartheid non c’è. Più di un terzo (il 38%) degli ebrei vorrebbe annettere la West Bank e le colonie israeliane, mentre il 48% è contrario.

    Nei dati pubblicati oggi sul quotidiano Haaretz, si distingue anche fra le diverse comunità ebraiche (laica, osservante, religiosa, ultra-ortodossa, proveniente dall’emigrazione ex sovietica). I più anti-arabi sono gli ultra ortodossi: l’83% di essi sono a favore di strade segregate; il 70% per il divieto di votare agli arabi israeliani; l’82% vuole che gli ebrei siano trattati meglio degli arabi; il 95% per privilegiare ebrei al posto di arabi nei luoghi di lavoro.

    Il gruppo dei “laici” è il meno razzista: il 68% non è contrario ad avere vicini arabi; il 73% ammette che i loro figli possano avere bambini arabi nella stessa classe e il 50% non accetta discriminazioni sul lavoro.

    I “russi” stanno in mezzo, ma sono quelli che hanno le soddisfazioni più alte nel vivere in Israele: il 77%. In media il 69% degli israeliani è soddisfatto nel vivere in Israele.

    In generale, il 59% dei gruppi pensa che Israele pratichi l’apartheid “in alcuni campi” o “in molti campi”; l’11% dice di non sapere.

    Il giornalista Gideon Levy, commentando i risultati dell’inchiesta, definisce come “molto, molto malata” l’immagine di Israele che ne emerge. Secondo Levy, la novità che emerge da quest’inchiesta è gli “gli stessi israeliani apertamente, senza vergogna e senza il minimo senso di colpa, si definiscono da sé come dei nazionalisti razzisti”.

    Personalità ebraiche contattate da AsiaNews fanno notare però che l’aspetto importante non è “l’immagine” che si dà di Israele, ma “i fatti” sul terreno: da quando è nato Israele vi è una politica discriminatoria verso gli arabi all’interno dei confini di Israele; una insofferenza verso i palestinesi della West Bank o di Gaza; un’incuria verso i diritti degli arabi e delle loro terre . Secondo le stesse personalità, tali direttive della politica israeliana non sono espressione di un “razzismo ideologico”, ma puro esercizio di potere da parte di vincitori verso i vinti.

  8. Carlo Strenger: La psicologia della declinante democrazia israeliana. Il sondaggio inquietante di Haaretz
    Carlo Strenger: La psicologia della declinante democrazia israeliana. Il sondaggio inquietante di Haaretz says:

    Il sondaggio pubblicato da Haaretz è profondamente inquietante : il 69 per cento degli ebrei israeliani non vogliono concedere ai 2,5 milioni di palestinesi il diritto di voto nel caso che la Cisgiordania fosse annessa . Il 59 per cento pensa che gli ebrei dovrebbero avere la precedenza rispetto ad arabi nei posti di lavoro nei ministeri. Il sondaggio mostra senza dubbio la sconvolgente erosione nella fede nei diritti umani universali degli ebrei israeliani . La maggior parte degli israeliani tollera la discriminazione contro gli arabi per motivi di etnia e di religione. Se fosse vero questo indica un declino morale e politico di proporzioni spaventose.Al di là dell’indignazion e della disperazione i risultati di questo sondaggio richiedono un’analisi spassionata. La natura umana è la stessa dappertutto. Gli israeliani non sono più razzisti o xenofobi di qualsiasi altro gruppo, perchè allora questa recrudescenza di razzismo , di xenofobia e, in particolare, di odio profondo e di diffidenza verso gli arabi?. La ricerca psicologica negli ultimi dieci anni ha dimostrato che gli esseri umani , quando sotto sotto minaccia, tendono a diventare più conservatori. Favoriscono il proprio gruppo (nazione, etnia, religione) , sviluppano atteggiamenti più negativi nei confronti di altri gruppi. Politicamente questo conduce ad un inevitabile spostamento verso destra , all’ erosione della tolleranza , all’ aumento della violenza .Questo sembra spiegare i risultati del sondaggio: gli israeliani hanno certamente vissuto sotto minaccia nel 1948, nel 1967, e nel 1973, nella seconda intifada, nel sud e nel Nord di Israele.Ma qualcosa è fuorviante: la minaccia all’esistenza di Israele è oggettivamente diminuita negli ultimi decenni perchè allora il paese si è spostato così a destra quando la sua esistenza reale è molto più sicura? Una risposta, naturalmente è la possibilità dell’Iran di acquisire capacità nucleari , nessuno in Israele o in Occidente sottovaluta questa opzione,ma Netanyahu ha collegato questa potenziale minaccia all’Olocausto
    aumentando così la percezione enormemente del pericolo. Lo ha fatto nonostante la posizione conraria della maggior parte dei servizi di sicurezza di Israele e la sua strategia, basata sulla paura, sembra aver raggiunto il suo scopo: gli israeliani si sentono minacciati mortalmente ed è probabile che si spostino ancora più a destra. Ma penso che ci sia un motivo in più per l’aumento del razzismo. Israele occupa la Cisgiordania per più di due terzi della sua storia ormai e ha discriminato gli arabi israeliani per tutto il tempo. Tutti gli israeliani capiscono che il paese non può essere contemporaneamente ebraico e democratico se continua l’occupazione , Ma diritto politico israeliano , che ha in gran parte governato il paese per più di metà della sua esistenza, sostiene che Israele non può o non deve ritirarsi dalla Cisgiordania per motivazioni teologiche e per ragioni di sicurezza. La psicologia ha dimostrato che gli esseri umani sono incapaci di sopportare l’immagine negativa di sè per un lungo periodo. Se un gruppo fa qualcosa considerata immorale in un sistema di valori strutturati non può a lungo sopportarne la dissonanza cognitiva. Di conseguenza tenderà a cambiare il sistema di valori al quale fare riferimento. Israele ha dominato i palestinesi per molto tempo senza dare loro diritti politici,in base alla tesi esposta, affermerà semplicemente che è giustificato discriminare gli arabi. La paura e il progetto di colonizzazione conducono inevitabilmente al razzismo e alla xenofobia.
    Tuttavia recenti studi hanno dimostrato che persone con valori liberali forti non si spostano a destra neanche sotto minaccia. Essi non approvano la maggiore violenza, né diventano xenofobi. Ma i valori universali liberali sono ora in minoranza in Israele ed il ministro dell’Istruzione, Gideon Saar, sta sistematicamente sostituendo l’educazione alla democrazia con l’indottrinamento sciovinista nel sistema scolastico laico.
    Questa tendenza è destinata a intensificarsi: l’indagine attuale dimostra che più gli israeliani optano per la religione più è probabile che approvino la discriminazione. Più della metà dei bambini ebrei israeliani sono oggi in scuole religiose dove si insegna che gli ebrei sono il popolo eletto e non si trasmettono valori democratici .

  9. Mario Rossi: la tragicommedia dell'Afganistan
    Mario Rossi: la tragicommedia dell'Afganistan says:

    Mario Rossi
    la tragicommedia dell’Afghanistan

    Lasciamo ogni speranza: continuiamo a vivere nella finzione. E non c’è dramma dal terremoto, ai massacri sociali, alla povertà che non si vesta dei pennacchi sgargianti della menzogna, del nascondimento, della commedia rituale. Ieri abbiamo avuto il 52° morto in Afganistan, un Paese da dove ci stiamo ritirando, sconfitti, assieme a tutti gli altri per la palese assurdità di un’occupazione militare contro un terrorismo che opera e nasce altrove. Ma questa assurda tragedia non ferma lo show dell’operazione di pace e la rappresentazione farsesca di una resistenza all’occupazione limitata ai talebani quando invece è un intero popolo che non ci vuole.

    Infatti non appena giunta notizia della morte del caporale Chierotti la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per “attentato con finalità di terrorismo”. Andiamo armati fino ai denti ad occupare un Paese che dista seimila chilometri e diciamo che l’ovvia resistenza è terrorismo: una faccia della moneta è la tragedia, l’altra la farsa. Una farsa ancora più evidente quanto più inutili sono queste perdite umane a fronte di una guerra già persa, la cui fine ingloriosa è già stata stabilita. Sappiamo benissimo che il governo fantoccio dei signori della droga e il suo esercito si dissolveranno in pochi mesi, per non dire settimane dopo il ritiro delle truppe Nato, ma invece di andarcene subito, come avremmo dovuto fare da anni, apriamo fascicoli per asseverare tesi a cui nemmeno i bambini dell’asilo possono credere.

    Siamo là ad esportare democrazia, mentre noi stessi la stiamo perdendo, come se fosse davvero possibile farlo con la canna del fucile, le bombe intelligenti o i droni. Il prodotto evidentemente, così confezionato, non è piaciuto anche perché ha fatto un bel po’ di vittime civili, un numero enorme, destinato a rimanere sconosciuto per preservare la nostra verginità di “pacieri”. Così amati che non sarà possibile nemmeno ritirare le truppe attraverso il Pakistan, ormai anti occidentale fino al midollo e lo dovremo fare attraverso il nord traversando tutta la Russia (uno scherzetto che ci costerà 700 milioni). Ma intanto apriamo inchieste come se non fossimo in guerra. L’importante è negare anche l’evidenza.

    Fonte: http://ilsimplicissimus2.wordpress.com/author/ilsimplicissimus2/

  10. Rodolfo
    Rodolfo says:

    E cosi il tempo e’ passato….i prati sono pieni di foglie e gli alberi hanno cambiato il loro colore….ancora tre giorni in questo paese che mi ha sorpreso con i suoi contrasti..con questi spazi cosi immensi….gli alberi giganteschi che un po’ fanno paura quando c’ e’ il vento e se ne sente il fruscio…
    ho visto tanto…ma ora ….che rimangono solo tre giorni prima di dovermene andare….avro’ anche il previlegio di vivere uno dei tanti uragani che flagellano il paese….sara’ uno dei piu’ potenti….si chiama “Sandy”….sara’ qui domani sera…nei supermercati mancano gia’ parecchi prodotti di prima necessita’ in special modo l’ acqua, batterie ….e generatori perche’ manchera’ l’ energia elettrica per giorni.. forse per settimane…
    vedremo… sono turbato ma nello stesso tempo provo entusiasmo per assistere a qualcosa che gli Americani conoscono da tempo ….abituati oramai…a differenza dei soliti innocui temporali Europei.
    Sono felice sppratutto …in questo frangente di essere vicino ad Anita…oggi dovremo mettere al sicuro tutto quello che il vento si puo’ portare via..sara’ un lavoraccio, ma necessario.
    Il tempo …come dicevo e’ passato, tre mesi e sembra ieri…sarei potuto restare ancora tre mesi se avessi voluto…ma devo tornare in Europa per sbrigare delle faccende…e ne approfitto per via del biglietto aereo…che quando parti per gli USA deve essere sempre andata e ritorno ed il mio scade il 31.
    Il prossimo biglietto lo faro’ con una scadenza semestrale…purtroppo pare che bisogna dopo un certo periodo lasciare sempre il paese…poi ci sono problemi insormontabili tra cui il piu’ importante e’ quello sanitario… la mia assicurazione copre tutta l’ Europa ma non
    l’ America per cui avrei bisogno di una assicurazione privata e quella costa un patrimonio al mese…
    conviene avere un biglietto di aereo sempre a disposizione e ad un pericolo che sia maggiore di un semplice raffreddore prendere l’ aereo e partire…in fondo sono solo sette….otto ore di viaggio fino a Francoforte…forse Silvy avra’ bisogno di piu’ tempo per arrivare da cc.. che sono solo due passi.
    Io ringrazio ancora una volta il blog di Arruotalibera…che e’ stato l’ ingranaggio principale del destino che a volte puo’ essere tragico …ma che questa ha avuto una svolta piu’ che piacevole…ha permesso a due persone di conoscersi….di accendere sensazioni ed emozioni perdute…ora quel che vogliamo …io ed Anita…a discapito di tante difficolta’ …e’ solo di passare gli ultimi giorni della nostra vita insieme.
    Con lei e’ stato come tornare bambino…come ritornare ad essere giovane…abbiamo giocato e ci siamo fatti dispetti…ci siamo baruffati e riconciliati cosi come capita a tutti quelli che in fondo si vogliono bene….abbiamo gareggiato in cucina e lei ha naturalmente sempre vinto….insomma la nostra storia e’ un qualcosa che val la pena di continuare a vivere. Finisco qui…perche’ continuando correrei il rischio di diventare un po’ patetico.
    Questa e’ una canzone che io ho cantato per Anita per scusarmi di essere ritornato dalla miglior vita…si addice perfettamente alla situazione ….
    E’ da li che e’ cominciato un po’ tutto.
    http://www.youtube.com/watch?v=B1kaLhwAudg

  11. Uroburo
    Uroburo says:

    Rodolfo { 28.10.12 alle 15:57 } la mia assicurazione copre tutta l’ Europa ma non l’ America per cui avrei bisogno di una assicurazione privata e quella costa un patrimonio al mese
    ——————————————-
    Insomma, caro, vuol dirci che l’Useggetta è un paradiso solo per i molto ricchi?
    Lo sappiamo, ed è per quello che gli useggetta votano Romney, per illudersi di essere ricchi anche loro.
    Come i crucchi dopo una guerra perduta hanno voluto l’Hitler per illudersi di essere ancora potenti.
    Un saluto e comunque tantissimi auguri a lei e ad Anita. U.

  12. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Non so’ caro Uroburo…certo e’… che gli Americani anche prima di Obama…se subivano un incidente o erano malati…venivano comunque ricoverati negli ospedali e curati anche se erano poveri e senza assicurazione….non venivano abbandonati al loro destino.
    Ora in USA e’ un po’ diverso…ma sostanzialmente non e’ cambiato niente.
    Esattamente cosi mi sembra e’ in Italia e lo e’ in Germania…se un barbone si sente male viene ricoverato in ospedale e riceve le cure necessarie.
    Il mio e’ un altro problema che interessa tuttal piu’ la assicurazione malattia Tedesca che e’ valida solo all’ interno della EU…
    per cui avrei bisogno per gli USA una assicurazione privata e questa la potrei accendere sia in Europa che in America…ma come dicevo il
    costo e’ proibitivo….almeno per me.
    Un saluto e grazie per gli auguri.
    Rodolfo

  13. Rodolfo
    Rodolfo says:

    ah beh ,,,se e’ cosi allora se la passera’ bene….
    dormira’ con la “su signaaaara” …presumo su un materasso
    Aquacell Morfeus…e forse riuscira’ a dimenticare per un po’ la Palestina.
    R

  14. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Rodolfo,
    la medicina ospedaliera è una parte minoritaria della medicina ….
    Quindi il problema non è quello di curare il barbone affetto da appendicite acuta ma di curare la sua bronchite cronica che lo rende un invalido destinato a morire (sulla strada) in breve tempo.
    In un paese con 112 portaerei nucleari ciascuna delle quali potrebbe da sola fare la guerra ad un paese4 medio come l’Italia.
    Che mi sembra uno spreco rilevante per un paese che non cura il 15% dei propri cittadini.
    Un saluto U.

  15. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI

    Qualcuno spieghi per cortesia a Rodolfo che non si deve permettere di nominare mia moglie neppure per scherzo né di impicciarsi dei cazzi miei privati, anche perché non c’è nessun bisogno di nuove dimostrazioni della sua maleducazione. E che se dovessi “dimenticare per un po’ la Palestina” sarà semmai solo dopo che lui la smette di tromboneggiare sempre e comunque pro Israele e di suonare la grancassa sulla superiorità degli israeliani nonché degli ebrei in generale e in particolare.
    Grazie.
    pino nicotri

  16. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Non so’….caro Uroburo…non sono al corrente…
    io qui non ho visto un barbone….come se ne vedono alla stazione di Milano o Roma…ma anche a Francoforte…
    ce ne’ saranno anche qui certo e oggi…dato che le cose sono cambiate credo che sara’ curato e ricevera’ medicinali anche per una bronchite.
    Sprechi ce ne saranno…ma quelli(le portaerei) danno almeno lavoro….e tanto…
    pensiamo invece agli sprechi del governo Italiano e agli intrallazzi dei politici Italiani…che non creano un solo posto di lavoro….ma affossano la nazione.
    Un saluto
    R

  17. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Nicotri
    e la finisca di fare il bambino offeso….so leggere e non c’ e’ bisogno di spiegazioni degli altri….che potrebbero andare oltre la falsa riga.
    Poi…non mi sembra di aver detto niente di offensivo…proprio niente….caso mai qualcosa di allegro…secondo me.
    Poi lei puo’ interpretare come vuole.
    Credo che lei abbia uno spirito umoristico poco sviluppato e non sa’ stare al giuoco….che non puo’ essere lieve e ironico….ma deve scadere nella pesantezza.
    Rodolfo

  18. Rodolfo
    Rodolfo says:

    comunque pro Israele e di suonare la grancassa sulla superiorità degli israeliani nonché degli ebrei in generale e in particolare.

    Caro Nicotri,
    mai scritto qualcosa su superiorita’ degli Israeliani ed Ebrei in particolare.
    Vorrei continuare e scrivere qualcosa come “siamo tutti uguali e facciamo parte della razza UMANA”…e dilungarmi…ma devo andare…siamo invitati a cena ed e’ gia tardi.
    Le auguro insieme agli altri del blog una buona permanenza e
    buon divertimento….e speriamo che i materassi all’ hotel
    Tre Re….siano davvero di marca Aquacell Morfeus…
    ma anche se non lo fossero….l’ importante e’ volerse bbene…
    poi si puo’ dormi puro a tera.
    Un saluto
    Rodolfo

  19. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Ammazza….finalmente e’ uscito “Fox”…ne vedremo delle belle…
    ma devo anna’….bye bye
    R

  20. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Povera Komare…
    C.G.

    P.S. : cari partecipanti alla rimpatriata, ieri giocando a calcetto con
    un gruppo di vecchietti, un rimbambito mi ha dato un pestone facendomi cadere malamente. Risultato: lesione (non frattura) composta al perone destro, 30 giorni di fasciatura rigida e stampella di appoggio. Fa un male cane se sto in piedi, un pò meglio se seduto e piede in alto.
    Non mi sarà possibile partecipare e me ne dispiace, guidare l’autonon è pensabile.
    Fanculo!

    C.G.

  21. sylvi
    sylvi says:

    caro C.G.

    mi dispiace moltissimo!
    Avevo veramente piacere di conoscerti personalmente.
    Oltre al dolore anche la noia di essere seduto con la gamba tesa.
    Coraggio; potresti, oltre a leggere e guardare la tv…imparare a sferruzzare!!! Un maglione, col freddo che avanza, fa sempre comodo.
    Posso mandarti le istruzioni per un dritto e un rovescio e anche per fare le trecce!!! Sursum corda!
    Peccato!

    Sylvi

  22. sylvi
    sylvi says:

    caro Rodolfo,

    sto facendo le viacrucis fra cimiteri in Friuli e in Veneto, ma ti auguro un veloce buon viaggio in Germania e un buon ritorno in US, al più presto.
    Penso che abituati a una buona compagnia, sia triste privarsene.
    Mio zio di 84 anni fa su e giù Venezia-Toronto, dove ha figli e nipoti, come se fosse” la strada dell’orto”.
    L’affetto muove le montagne!

    Noi fino a Ivrea dovremmo farcela in meno di 5 ore, traffico permettendo.
    Spero che l’uragano non dia problemi eccessivi, ma che si disperda in mare.
    Un caro saluto ad Anita e a te!

    Sylvi

  23. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Si’, ha ragione di dire “Povera Komare”, la partenza di Rodolfo mi addolora, stiamo bene assieme….spero che la sua assenza sia breve.

    Auguri di una pronta guarigione….ed un po’ di pazienza.

    Anita

  24. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x CG

    Vedi che succede a non andare in Lambretta?
    Mi spiace tu non ci sia. Guarisci presto. Vorrà dire che la prossima volta porterai doppia razione di cioccolata “sguissera”.
    Un abbraccio.
    pino

  25. Uroburo
    Uroburo says:

    In Sicilia ci si sta trionfalmente avviando ad avere un “governatore” senza maggioranza. Che sarebbe poi quello che voleva chi ha fatto la legge elettorale.
    Il risultato sarà che il “governatore” dovrà comperarsi i voti dei deputati uno per uno, secondo le più brillanti regole del trasformismo italico, che è vecchio solo di 136 anni e che ha dato le più disastrose manifestazioni di sè. Inutile dire che questo darà origine a fenomeni di corruzione favolosi, in una regione nella quale i 4/5 del bilancio regionale è coperto dallo stato (ecchissamaiperchè).
    Il fatto che il governatore sarà uno di sinistra (alleato con l’UDC dell’ex-Miccichè) mi fa venire l’itterizia. Ha ancora un senso votare se l’opposizione (la Sinistra) si presta a simili manovre?
    Un saluto U.

  26. Rodolfo
    Rodolfo says:

    La Sicilia…caro Uroburo e’ una regione che va’ avanti per opera dello
    Spirito Santo.
    Gli intrallazzi…le convivenze…il pizzo…la corruzione…il nepotismo e familismo sono malattie che in Sicilia sono difficili da estirpare per non dire impossibile.
    Anche quelli che sono “apparentemente’ fuori ne sono invischiati…
    e’ un circolo vizioso senza vie d’ uscita…..
    questo e’ il bene piu’ preziooi della Sicilia e viene esportato nel resto dell’ Italia a piene mani.
    Se avessi poteri…scioglierei l’ ARS….e in tutte e 9 le province Siciliane metterei un pool di funzionari Tedeschi in stretta collaborazione con la polizia e la finanza….inoltre qualcuno che controlli la polizia e la finanza. Solo in quel caso….forse ci sarebbe salvezza.
    Un saluto
    Rodolfo

  27. Rodolfo
    Rodolfo says:

    In quel caso…pensandoci bene…. scoppierebbe una guerriglia intestina….condotta da quelli che si opporrebbero ad un simile e radicale cambiamento.
    Centinaia se non migliaia sarebbero i morti.
    Alla fine si otterrebbe una societa’ piu’ giusta.
    Ma son solo sogni irrealizzabili.
    R

  28. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Rodolfo,
    sarei d’accordo con lei se non fosse che ai tempi di Falcone e Borsellino si era riusciti a mettere la mafia ed il malaffare in ginocchio.
    Quindi non sarebbe impossibile selezionare dei buoni magistrati e lasciarli lavorare.
    Proprio quello che il PD non si è mai preoccupato di fare. U.

  29. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Pino , Sylvi, Anita ecc.
    vero, la Lambretta me lo dice sempre: “Cerutti, non sei più un ragazzino, mettetelo dentro quella capoccia”!
    In quanto a cioccolata, avevo l’intenzione di portarvene una carrettata. Spedirvela per posta non mi fido dati certi parroci..
    Sarà per un’altra volta, porcacciamiseria, mi dispiace tanto.
    Sono caduto male, di botto come un salame, anche il polso della mano da dolore ma in fondo mi è andata bene, niente frattura come avevo pensato quando mi hanno portato al Pronto Soccorso.
    Tra una quindicina di giorni potrò poggiare il piede a terra senza fitte e con un figlio che fa quel mestiere (e mi controlla) sono in una botte di ferro.
    Mica male l’idea della Sylvy..imparare a fare la calza..
    Potrei cominciare a comunicare meglio con la Komare.
    Saluti a voi tutti e divertitevi!
    C.G.

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