Lo strano bipolarismo italiano: dai guelfi e ghibellini ai parlamentarelfi e berluschini. Mentre il Chiavaliere è in partenza per Israele con intenti bellicosi anche nei confronti di un editore italiano…

La degenerazione politica è arrivata ormai al punto di registrare non solo la ventesima legge ad personam per evitare processi e condanne a Silvio Berlusconi, ma anche la prima legge ad familias per evitare che finiscano nei guai anche suo  figlio Piersilvio nonché il fedele Fedele Confalonieri con l’inchiesta Mediatrade che ha svelato il meccanismo berlusconiano di accumulo di fondi neri e naviga ormai verso il dibattimento in aula. Di fatto l’Italia è prigioniera della pretesa dell’attuale capo del governo di essere legibus solutus con la scusa che è stato “eletto dal popolo”. Scusa risibile a fronte delle dimissioni date per molto meno da molto più civili leader politici e dell’impeachment evitato sul filo del traguardo dal presidente Usa Bill Clinton e dalle dimissioni cui fu costretto un altro presidente Usa, Nixon, reo “solo” di una irruzione nella sede del partito avversario per sapere cosa ci fosse scritto nei loro documenti e programmi elettorali e di avere mentito all’opinione pubblica. Bazzecole di fronte agli addebiti mossi e provati nei confronti di Berlusconi. Ripeto ancora una volta che per renderlo indegno di sedere non già a palazzo Chigi ma anche solo in parlamento basta e avanza il molto disonesto tentativo di far nominare ministro della Giustizia il suo avvocato, Cesare Previti, addetto alla corruzione di giudici romani e al conseguente scippo di imperi editoriali altrui. Corruzione che la Corte di Cassazione nel rendere definitiva la condanna di Previti ha scritto chiaro e tondo nella sentenza essere stata consumata in tandem col suo datore di lavoro Berlusconi Silvio.Che tirasse ormai la brutta aria di “famigghia” o dinastia berluscona lo si è capito fin da quando il giovin signore Piersilvio colto con la mani nel sacco di Mediatrade ha accusato pure lui i magistrati di “voler colpire mio padre”, cioè Silvio Berlusconi. Il luridume dello sport berlusconiano del lancio del peso delle accuse contro i magistrati è iniziato una ventina d’anni fa, per l’esattezza da quando a Vittorio Sgarbi fu affidato un programma televisivo a Mediaset perché tenesse i magistrati sotto pressione arrivando perfino a chiamarli assassini! Ora siamo al punto che i magistrati si sono ridotti a manifestare in massa per protestare contro le continue calunnie riversate loro dal nostro capo del governo, cosa che non accade neppure nei Paesi tribali e che da sola basterebbe, data la flagranza del reato, a fare emettere un mandato di cattura contro questo sempre meno presentabile premier mascarato, fondotintato e ricappelluto.
L’insipienza e l’attitudine all’inciucio corruttori della sinistra ha permesso che si arrivasse al punto in cui siamo: il parlamento è stato espropriato del suo ruolo e ridotto a stadio, occupato dalla curva sud antiberluscona, dalle tribune patinate berluscone e dalla contigua curva nord legaiola. Per carità, io non mi vergogno affatto di essere italiano, ma mi vergogno molto di come ci siamo ridotti politicamente e civilmente, oltretutto con la scuola sempre più a brandelli e lo Stato estero del Vaticano che si intromette e sobilla a ogni piè sospinto con l’evidente speranza che un possibile forte ridimensionamento o svuotamento della democrazia italiana renda possibile un suo ritorno di potere degno dei “bei tempi”. Siamo passati dai guelfi e ghibellini a un nuovo bipolarismo tutto all’italiana: parlamentarelfi e berluschini… I parlamentari somigliano infatti sempre più a innoqui elfi e nanetti da giardino.

La situazione è resa più fosca dalla sempre più evidente strumentalizzazione della Memoria e annessa Giornata della Memoria, strumentalizzazione giunta al punto da avere buttato fuori scena e fatto quasi del tutto dimenticare gli stermini e i genocidi che non sia quello subito dagli ebrei, buttato fuori scena in primo luogo quello degli “zingari”. Che percentualmente è anche più grave della Shoà. Ma nessuno si sogna di ricordare che esistono il Porrajmos e il Samudaripen, come gli “zingari” chiamano il proprio genocidio per mano dei nazisti. Tanto meno qualcuno si sogna di invitare a parlare in parlamento e in altri luoghi istituzionali di rilevante importanza qualche esponente dei rom e dei sinti per sentire anche la loro voce almeno nella Giornata della Memoria, ormai smemorata e ridotta a senso unico, buona più che altro a uso e consumo del partito filoisraeliano anti arabo e anti islamico. La visione razzista e colonialista di gran parte di tale partito, sempre più ramificato e potente, è ancora una volta rappresentato dal modo truffaldino con il quale si attribuiscono al governo iraniano bellicose dichiarazioni di “distruzione di Israele” spacciando truffaldinamente l’eliminazione del “regime sionista israeliano”, che come qualunque regime al mondo, compreso quello teocratico iraniano, può essere cambiato anche radicalmente o eliminato del tutto senza per questo eliminare lo Stato e soprattutto la popolazione di quello Stato.  In Spagna il franchismo è stato eliminato senza nessun trauma per la Spagna, che non solo esiste ancora, ma ha anche conquistato la democrazia e ha superato l’Italia in campo economico, politico e civile.

Quale imbecille e mascalzone scambierebbe il desiderio di molti inglesi di eliminare la monarchia con l’eliminazione dell’Inghilterra e degli inglesi? Nessuno, ovviamente, se non forse i forcaioli monarchi sauditi. La nostra disonestà appare in tutta la sua gravità se si considera che facciamo sempre più sfacciatamente il tifo, anche con aiuti illegali sotto banco e interventi di servizi segreti corredati da forniture d’armi, per l’eliminazione del regime iraniano e di quello tibetano senza però che nessuno di noi si metta a urlare che vogliamo “eliminare l’Iran” ed “eliminare il Tibet” con le intere loro popolazioni. Abbiamo “distrutto” il regime sovietico e quelli “comunisti” dell’Europa Orientale, ma non per questo abbiamo distrutto i vari Stati che vanno dalla Germania Est fino a Mosca e dal Baltico  agli Urali, né abbiamo distrutto le loro popolazioni. O no?

Finora l’unica persona e l’unica potenza che hanno minacciato di “incenerire” un intero Paese, con tutti i suoi 70 milioni di abitanti, sono l’attuale segretario di Stato Usa, signora Hilary Clinton, e di conseguenza il Paese che essa rappresenta, vale a dire la massima potenza militare del pianeta. E’ stata infatti Hilary Clinton che ci ha tenuto a  dichiarare pubblicamente che “prima che l’Iran finisca eventualmente di completare le operazioni di lancio di un suo missile contro Israele si ritroverebbe totalmente incenerito e riportato all’epoca della pietra”. NON esiste nulla di simile, nulla di così incivile, minaccioso e barbarico da parte di nessun Paese musulmano o non musulmano nei confronti di un qualche altro Paese. E finora esistono solo le migliaia di armi atomiche nate e proliferate per responsabilità statunitense ed europea. Che la signora Clinton sia un tipo aggressivo lo dimostra anche l’indecente pretesa del suo ambasciatore a Roma di dimissioni del boss della nostra protezione civile, Guido Bertolaso, reo di avere detto ad alta voce una verità evidente anche ai ciechi: gli Usa ad Haiti hanno spedito troppi militari, la cui mentalità è ovviamente più adatta a una guerra, cioè alle distruzioni, che al soccorso, faccenda di norma della Croce Rossa et similia. Dal comportamento e dal dispiegamento pare quasi che i militari Usa abbiano anche il compito se non di occupare il Paese almeno di restarci per minacciare meglio Cuba che è a soli 60 miglia a ovest di Haiti.

Come ho annunciato già da tempo, è in programma una importante visita di Berlusconi in Israele ai primi di febbraio. Guarda caso, a celebrazioni ancora calde della Memoria. Se non sbaglio, sia Israele che la Turchia sono inseriti in varie iniziative europee, anche sportive. Ora assistiamo al rallentamento dell’ingresso della Turchia nella Comunità Europea e al corteggiamento perché vi entri Israele, da cooptare anche nella Nato. Insomma, il bisecolare colonialismo europeo nel Medio Oriente e il neocolonialismo a stelle e a strisce ha trovato un vestito nuovo, un nuovo modo per continuare a fare e disfare nell’Oriente del Petrolio. E Berlusconi, sempre più bisognoso di aiuto e sempre più desideroso di segare la gambe a Carlo De Benedetti, che si usa dire sia ebreo ma comunque non è un sionista sfegatato, ora si appoggia a Israele, e agli ambienti politici e finanziari alla base dell’attuale pericoloso e razzista governo di destra di Netanyahu, che si è messo sotto i piedi anche la volontà di pace di Obama, e vi si appoggia pure in funzione anti De Benedetti.

La disinvoltura di Berlusconi traspare anche dal suo feeling con Gheddafy. Gli accordi stipulati questa estate con la Libia sono indubbiamente utili anche all’Italia, però il nostro capo di governo avrebbe almeno potuto fare la voce grossa nei confronti del giordano palestinese Osama Abdel Al Zomar, condannato in Italia all’ergastolo in contumacia per l’attentato di matrice palestinese alla sinagoga di Roma del 9 ottobre 1982 che uccise il bambino Stefano Taché, nipote di un mio recente amico.  Alla vigilia della partenza di Berlusconi per Tripoli il padre di Stefano, Joseph Taché, ha chiesto inutilmente assieme a Riccardo Pacifici, portavoce della comunità romana, che Berlusconi  chiedesse l’estradizione in Italia di Al Zomar. Per Berlusconi, che non si è scomodato visto anche che non si trattava di trombare qualche bonazza, ha risposto il ministro degli Esteri Frattini: “Al Zomar non può essere estradato,  la politica estera è una cosa seria e le regole internazionali vanno rispettate”. Giusto! L’importante è fare la voce grossa solo se si tratta di chiedere l’estradizione di ricercati di sinistra, come l’italiano Cesare Battisti, riparato in Brasile, il brigatista del rapimento Moro Alessio Casimirri e il ricercato per la strage di Primavalle Manlio Grillo. Badando bene a farsela sotto e restare muti se si tratta di chiedere agli Usa di procedere contro Luis Posada Carriles, il terrorista pluriomicida anticubano al soldo della Cia responsabile anche della morte a Cuba dell’italiano Fabio Di Celmo.

Anziché disturbare l’amico Gheddafy sollevando il caso Al Zomar almeno per rispetto verso la memoria del cittadino italiano Stefano Taché, Berlusconi lo ha premiato anche con l’esibizione delle Frecce Tricolori, la pattuglia area acrobatica italiana.  Business sa usual. Libia o Israele come Franza o Spagna: basta che se magna.

522 commenti
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  1. AZ Cecina LI
    AZ Cecina LI says:

    X Sylvi.
    Al tuo “ Chi l’ha detto che non possiamo fare un prodotto finito e completo associandosi e cooperando?”
    Il nocciolo del problema, come ti ha risposto in modo argomentato Controcorrente, è tutto nelle due parole finali “associandosi e cooperando”. L’artigiano vorrebbe diventare piccolo industriale, il piccolo, medio … e magari sogna di diventare grande, raramente accetta di dividere con altri il suo successo per modesto che sia, quando si associa spesso non coopera ma tende ad utilizzare o anche a “mangiarsi” l’altro o gli altri. Occorrerebbe un salto culturale che al momento non riesco ad intravvedere, si dovrebbe trapiantare un mezzo cervello comunista in ogni imprenditore della PMI ma per ora ne la sociologia ne la chirurgia sono così avanti.
    ::::::::::::::::::

    X Marco
    Non mi pare proprio di averti mai dato del fascista, anche se qualche tua affermazione è decisamente orientata in tal senso, caso mai avrò detto che l’anarcoindividualismo a cui tu ti richiami ed il fascismo sono le facce complementari della stessa medaglia.
    Le tue critiche alla sinistra sono spesso mal’accette perche come ti fa notare “La striscia rossa” dai sempre l’impressione di stare alla finestra a criticare quelli che passano e di non aver mai fatto un tubo per modificare le situazioni, non so se è vero ma questa è l’impressione che emerge dai tuoi scritti, e per uno che spesso critica la scarsa capacità di comunicazione è cosa grave.

    Antonio Zaimbri – antonio.zaimbri@tiscali.it

  2. sylvi
    sylvi says:

    caro Peter,

    Vendola non è stato irruento, anzi!
    Si parlava della Sanità, dei programmi di rientro del debito che devono fare i governatori perchè la sanità non si mangi tutte le risorse dello Stato e delle Regioni.
    Lui non ha parlato di tagli, di economie, di razionalizzazioni…
    la colpa di tutto, a suo dire, sono i 70mila cittadini pugliesi che vanno a curarsi fuori, che se lui avesse tante macchine( da acquistare tramite gli amici degli amici aggiungo io)…risolverebbe tutto.

    Ho già raccontato che a Mestre ho incontrato due tarantini che hanno detto che sono su perchè non si fidano dei medici raccomandati che non sanno usare le macchine!
    Non ha detto niente di nuovo da 60anni a questa parte, non ha fatto un autocritica sui sistemi di governo ( e ne avrebbe ben donde!!) parla da procacciatore di voti, non da governatore.

    Guardi che sono disposta a dirle tutto il male possibile del mio attuale governatore!

    Sylvi

  3. sylvi
    sylvi says:

    caro CC

    volare o morire.
    morire o nuotare.

    Chiedilo agli uccelli e ai pesci migranti
    che raggiungono sempre la primavera!

    Sylvi

  4. sylvi
    sylvi says:

    X CC e AZ

    Io ho anche scritto

    “mancano regole certe , gare oneste e una burocrazia agile come all’estero.-

    Ritengo che il danno più grave e difficilmente rimediabile pacificamente che ha fatto il berlusconismo, ma prima di lui altri, sia ” sì la vita è come un quiz” cantava Arbore, mulino bianco, fattorie varie e grandi fratelli.
    Soprattutto il messaggio che il lavoro è sempre e comunque uno sfruttamento.
    Si fa finta di lavorare per lo stipendio, le ferie, i permessi e possibilmente per fregare il padrone che è uno sfruttatore.
    E questa è farina del sacco della sx.

    A Roma abbiamo mandato quelli che ci somigliano.

    Sylvi

  5. Uroburo
    Uroburo says:

    Mio caro e buon Marco,
    direi che anche tu stai silviettando. Male, mio caro, molto male, ma si sa che in Ittaglia la gegnalite è una malattia epidemica.
    Se vuoi ti mando data ed ora dei messaggi di critica alla sinistra che ho inviato in questi ultimi mesi.
    L’ultimo [Uroburo { 26.01.10 alle 10:19 } Dopo l’intervista a Violante sul processo e la proposta di accordo con il Banana, qualcuno se la sente ancora di votare per questa banda di fifoni? U.] addirittura di pochi giorni fa……
    Io critico la sinistra ma sono di sinistra. Tu invece critichi la sinistra è sei di destra, come la tua posizione sull’utilizzo degli organi umani ha palesemente dimostrato. Sei di destra perché te ne infischi delle regole e perché non sai che il passaggio da regole indefinite e regole certe, che si chiama stato di diritto, è stata una grande conquista della democrazia.
    Ciò detto, bisogna però aggiungere che le responsabilità delle sinistre sono decisamente minori delle responsabilità della classe dirigente nazionale, di destra quando non di estrema destra, che ha governato il paese per 144 anni su 149 della sua storia. Ma tu non conosci la storia ed anche l’aritmetica non è il tuo forte …..
    Un saluto U.
    PS. E smettila di fare il piagnone, è un ruolo che non si addice ad una vecchia volpe come te. Lascia cotesto ruolo alla Silvy che invece ci sguazza.

  6. Uroburo
    Uroburo says:

    E questa è farina del sacco della sx. sylvi { 28.01.10 alle 15:18 }
    —————————————————
    Questa è farina del sacco di una certa sinistra, per la precisione la sinistra extra-parlamentare degli anni Settanta, che con le tradizioni della parte più importante della sinistra italiana c’entrava poco, tanto che spesso aveva una matrice cattolica (come Curcio e le prime BR e molti di Lotta Continua, poi migrati al Crasso e da lì al Banana).
    Fino a quell’epoca gli operai comunisti erano i migliori operai di una fabbrica e lavoravano con grandissimo impegno nonostante le discriminazioni di cui erano abitualmente oggetto.
    Per non parlare della difesa delle fabbriche e degli impianti durante la guerra.
    Ma questa qui conosce solo la storia del Friuli del kaiser e della brigata Osoppo. U.
    PS. Il libro che mi ha segnalato mi interessa assai poco, come in generale tutto quanto accaduto ad est dell’Isonzo. Giudico quei fatti del tutto secondari nella storia complessiva di questo paese, tanto quanto una mosca bianca.

  7. Peter
    Peter says:

    xCC

    sara’ in endecasillabi ma non fa rima.
    Provo io a getto.

    La prode Hillary, segretaria ‘usaegetta’,
    di prendersi Haiti non aveva poi fretta.
    Amena era l’isola ma un po’ troppo pezzente,
    e Cuba nel mezzo era proprio indecente.
    Per un destino infame ed ignoto,
    ecco arrivare della terra il suo moto.
    Hillary colse allor l’occasione,
    di inviare aiuti con una dolce invasione.
    Il corpo dei marines forte ed aitante,
    attraverso’ a nuoto l’oceano flottante.
    Corpo giovane, scattante e muscoloso,
    che il climaterio di Hillary rendeva giocoso.
    Ero si’ la mogliere di un presidente,
    ma da segretaria e’ piu’ divertente.
    Invece Billy, quel birichino,
    dalla sua segretaria esigeva il pomp(…).
    Ed ecco di colpo tutti gli haitiani,
    resi democratici ed afroamericani.
    Il mondo e’ migliore, e se ficca il naso,
    fara’ la fine del buon Bertol(…)

    Peter

    ps
    solo uno scherzo. I marines fanno un ottimo lavoro. E chiedo scusa ad Uroburo per ‘usaegetta’ preso in prestito per licenza poetica

  8. Vox
    Vox says:

    ITALIA INVISIBILE

    REGGIO CALABRIA
    piazza vietata a operai e studenti
    Entrano solo i ‘Berlusconi boys’ su «invito personale»

    “Presidente siamo con te!” Le immagini che vedrete alle ore 13 sul Tg 1 di Minzolini mostreranno 300 giovani tirati a lustro con striscioni che inneggiano a Berlusconi e striscioni dei Circoli della Libertà, venuti a omaggiare il loro presidente del Consiglio. Siamo in Piazza Italia, cuore amministrativo di Reggio Calabria.

    Ma a un centinaio di metri c’è un’altra Calabria che deve rimanere fuori dalle inquadrature TV: quella dei 400 operai del porto di Gioja Tauro in cassa integrazione, quella dei centinaia di precari della scuola e dei 300 studenti del corso universitario di Servizio Sociale di Locri che hanno visto il loro ateneo decentrato chiudere per i tagli della Gelmini.
    (L’Unità)

  9. sylvi
    sylvi says:

    Uffa, Signor Uroburo

    ma non mette mai via l’artiglieria?
    A me pare che fino ad un certo periodo c’erano bravi operai, con o senza tessera!

    Non è costretto a leggermi, anzi se non lo fa le risparmio travasi di bile.
    O mi legge per poter scaricare l’aggressività latente, con insulti e varie amenità, e presentarsi così ai suoi amici come persona garbata, educata, gentile,fine, civile, elegante quanto loro la vedono?
    Perchè non si iscrive a una palestra di boxe?

    Ps: no! conosco meglio la storia della brigata garibaldi!
    Come lei sospetterà, io continuerò, finchè me lo permette il blogmaster, a scrivere di quel che mi cale, e senza usare il suo stile elegante e forbito!!! (sic, sic, sic) ( per Anita e Rodolfo)!
    Roba da scaricatore di angiporto!!!!

    Sylvi

  10. Vox
    Vox says:

    MINISTRA DELLA PUBBLICA DISTRUZIONE: BOCCIATA!

    Gelmini dimettiti

    Immagino che lo scopo fosse questo: avere un popolo sempre più ignorante e malleabile. E se è così, la Gelmini ha fatto esattamente quel che ci si aspettava da lei.

    Tagli, Geografia cancellata (!), riduzione Lingue Straniere, riduzione obbligo scolastico, ma Religione sempre presente e chi meno ne ha più ne tolga.
    I danni che ha fatto questa incompetente e corrotta signora messa a fare la ministra non si capisce bene per quali (de)meriti, sono incalcolabili. Sono la fine della scuola in Italia. Brava!

    Magari, se nel PD fossero stati meno occupati con le proprie primarie, avrebbero potuto dare un’occhiata più attenta ai problemi degli italiani e organizzare una resistenza più attiva alla distruzione, finchè si era ancora in tempo, se non altro dare luogo a più manifestazioni studentesche e sit in davanti al ministero, tanto da sommergere la ministra e non darle un attimo di respiro. Ma…
    PD, se ci sei, batti un colpo.
    Fare qualcosa di sinistra sarebbe chiedere troppo.

  11. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro peter,
    allora aggiungo

    che adusa a palpar giovanili lombi
    virago provetta,Usa e getta
    non tremò la mano sua nel vibrar
    poderosi colpetti là ove non batte il sol
    all’ itallico e improvvido zombi…!!

    la poesia , la poesia..ah la poesia..

    cc

  12. Vox
    Vox says:

    Il nome del sito e’ impressivo, globalresearch.ca, ma non e’ altro che un immondezzaio pieno di menzogne e di veleno.
    Anita

    Detto da lei è un complimento al sito globalresearch.
    Quello che agli Usa sembrano “menzogne e veleno” sono evidentemente notizie che colpiscono punti dolenti.
    Quindi da denigrare.
    Perchè, come si sa, verità e miele
    li pubblicano solo i media filo-governativi.

  13. Pasquino
    Pasquino says:

    per Controcorrente 51.

    Oggi, per mia fortuna ho terminato presto, e, posso risponderti.
    Le poesie riescono un pò meglio a quelli che simpatizzano per la sinistra e per i più deboli. Questa naturalmente è una mia convinzione.

    Per costruire una poesia ci vuole fantasia, coraggio, perchè sai che quello che ti accingi ad esprimere in versi altri l’han già scritto, forse con più assonanza di te. E allora ti diverti, ti diletti e dilettandoti rischi e irridi.

    Il rischio è il bello di ogni poesia. Quando si scrivono dei versi, spesso si vuole lanciare un messaggio a qualcuno: cosa sia, quello che si vuol dire in genere si capisce e alle volte non si capisce.
    Non sono notizie, non sono messaggi privati, però, certo, la persona che scrive c’entra molto e sottolinea il suo amore, oppure la sua criticità per qualcuno, può essere tutto: la sua amata, un potente, un paesaggio, può essere tutto e di più..

    Per ordire; imbastire, una qualsiasi poesia bisogna aver ascoltato, osservato, criticato.
    Quando la poesia è ironica la critica dev’essere giusta, calibrata. Irridente in giusta misura.

    Quando viaggio guardo dappertutto, ascolto e prendo piccoli appunti per i miei spunti.
    Ma si può ascoltare anche quando non si sentono voci e, osservare anche quando è buio, è allora che le rime sgorgano meglio.

    Gentile Controcorrente, le tue rime sono abbastanza scorrevoli e sensate, sono belle e graffiano, va bene così, sei stato bravo: promosso.

  14. Vox
    Vox says:

    KHAMENEI, I GAZZETTIERI E
    LA “DISTRUZIONE” DELLO STATO SIONISTA

    Secondo il Corriere della Sera l’ayatollah Khamenei (nella foto) avrebbe approfittato di un incontro con l’ambasciatore mauritano per rilanciare il cosiddetto “appello di Ahmadinejad a cancellare Israele dalla mappa del mondo” e per invitare la Mauritania a “troncare definitivamente le relazioni con Israele”. Più o meno con gli stessi vocaboli la notizia -o per meglio dire la ciancia- è presente in tutto il gazzettaio on line. Quanto segue è la traduzione del comunicato ufficiale presentato dal sito della Guida Suprema. Si tratta di un discorso di circostanza in cui abbondano essenzialmente i toni ed il vocabolario dell’anticolonialismo.

    Nella versione inglese il vocabolo con cui Khamenei fa riferimento al destino dello stato sionista è collapse, “crollo”, “collasso”, “tracollo”. Qualcosa che fa pensare con precisione a cause endogene di un certo fenomeno. I gazzettieri, ovviamente, hanno tradotto il vocabolo come se fosse destruction, “distruzione”, qualcosa di dovuto essenzialmente ad azioni e fattori esterni.

    Questo significa che mentre Khamenei esprime sul conto dello stato sionista le pesanti critiche che ognuno è libero di esprimere sul conto di qualunque governo e di qualunque assetto statale presti il fianco ad esse, le gazzette “occidentali” ammanniscono ai loro sudditi tutt’altra storia: una storia in cui i missili a lunga gittata sono pronti a partire per polverizzare Tel Aviv.

    In altre parole la sedicente libera stampa non ha perso neanche stavolta l’occasione per presentare la Repubblica Islamica dell’Iran nell’unico modo per essa ammissibile, che consiste nel metterne in cattiva luce con ogni mezzo le istanze ed i rappresentanti a qualunque corrente di potere appartengano. E se il pretesto non si trova, si fa in modo di trovarlo.

    Non è certo la prima volta che succede, proprio in quel ventisette gennaio in cui si ricorda l’arrivo ad Auschwitz dei soldati dell’Armata Rossa; c’è ragione di pensare che anche senza dover tirare in mezzo i comunicati stampa di Khamenei le gazzette avrebbero comunque trovato il modo di inchinarsi allo stato sionista, come se shoah e sionismo fossero in una inscindibile relazione diretta in cui l’una legittima l’altro, con particolare riferimento al comportamento più che disinvolto ostentato dal governo sionista nei confronti di qualunque interlocutore internazionale.

    Lo stato che occupa la penisola italiana ha un interscambio commerciale con Tehran di assoluta rilevanza; se le gazzette adottassero un atteggiamento meno ipocrita entrambe le parti in causa avrebbero solo da guadagnarci.

    Dal discorso di Khamenei:

    L’ayatollah Khamenei ha fatto riferimento alla decisione di interrompere i rapporti diplomatici con il regime sionista presa dal governo mauritano, ed ha detto che “questo provvedimento rappresenta una lezione per alcuni governi arabi, perché il regime sionista rappresenta una grande minaccia per il mondo dell’Islam e cerca costantemente di incrementare il proprio predominio sulla regione”.
    Il Leader Supremo della Rivoluzione Islamica ha detto che i crimini commessi dal regime sionista a Gaza sono come una ferita inferta al corpo della comunità dei credenti ed ha espresso il proprio disappunto per la posizione assunta da alcuni governi islamici a questo proposito.

    L’ayatollah Khamenei ha detto: “Senza dubbio, le nazioni della regione un giorno saranno testimoni del crollo DEL REGIME SIONISTA(1). Il momento esatto in cui questo si verificherà dipende dalle azioni dei Paesi islamici”.
    [(1) “crollo del regime sionista” non vuol dire “distruzione di Israele”. Come ha scritto Pino più sopra, sarebbe come equiparare la lotta la fascismo con la distruzione dell’Italia, o la fine dell’apartheid in Sudafrica con la distruzione del Sudafrica. Ridicolo].

    Egli ha inoltre ricordato l’avidità e la brama di dominio dei paesi occidentali, e ha detto: “I paesi occidentali non hanno mai voluto collaborare con i paesi islamici, o aiutarli. Al contrario, hanno portato la corruzione e la distruzione ovunque abbiano calcato il passo”.

    L’ayatollah Khamenei ha detto che gli Stati Uniti stanno cercando di ottenere il controllo dell’Africa e ha dichiarato: “Gli Stati Uniti stanno tentando di creare in Africa una base per le loro forze armate, e questo rappresenta un grande pericolo. Le nazioni ed i governi africani non dovrebbero lasciare che la loro terra ed i loro paesi diventino una base per gli americani”…

    iononstoconoriana.blogspot.com/2010/01/khamenei-i-gazzettieri-e-la-distruzione.html

  15. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Grazie gentile pasquino,

    allora facciamo una cop con Peter!
    Dai una aggiustatina..
    manca solo una vignetta di Vauro
    ed è bella che pronta per il vernacoliere,
    Az permettendo!

    cc

  16. Controcorrente
    Controcorrente says:

    perbacco che tempismo il gegno ha cassato pure la parola cop al completo, sei sicuro Pino che non si sia introfulato un virus della ZIA!

  17. Uroburo
    Uroburo says:

    Per Vox
    Ho pensato anch’io che si sia trattato di una traduzione del tutto infedele ma grazie per aver mandato il testo originale. U.

  18. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Segnalazione ai naviganti..
    Oggi con Repubblica è uscito “Gente di Piemonte” di Carlo Petrini.
    Per chi dovesse capitare in Piemonte..utili indicazioni…
    A pag 33, poi una storia che vi ho già raccontato…

    cc

  19. Linosse
    Linosse says:

    X CC 54 e Peter
    Cosa dire;come in questi casi
    Suonare con la poesia
    come in questi casi
    oltre che musica è ..maestria
    L.
    PS CC come va con la stesura delle ultime sudate carte

  20. Faust da un intervista a Bill Gates sugli aiuti ai Paesi Poveri
    Faust da un intervista a Bill Gates sugli aiuti ai Paesi Poveri says:

    Oggi è tornato sull’argomento, rincarando la dose, nel corso di alcune interviste alla stampa tedesca. «Nella comunità internazionale c’è solo un paese che ha ridotto gli aiuti allo sviluppo e questo è l’Italia», ha detto al quotidiano Frankfurter Rundschau.

  21. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro Pino,
    per caso ravanado qui e là mi sono imbattuto nel sito di Cristiano Lovatelli Ravarino.
    Visto che in una intervista a Giorgio Bocca cita il tuo libro su Giuliano Ferrara e ne consiglia la lettura, mi chiedevo se lo conoscevi personalmente !

    cc

  22. Il Passator  Cortese
    Il Passator Cortese says:

    Lotta al crimine.
    La stretta dell’esecutivo double face.

    Mafia, giro di vite del governo
    Ma Reggio è una città fantasma, blindata perchè il chiavaliere ha preteso di riunire il governo.

    Ecco il maxi-piano: attacco ai patrimoni e appalti controllati

    Maroni: lo Stato c’è
    Il governo a Reggio Calabria vara un maxi-piano per battere le cosche.
    Berlusconi in pressing: «La ‘ndrangheta è una patologia anche se fino a oggi non siamo rimasti con le mani in mano».
    Stretta del governo contro il lavoro nero, boom di violazioni nel 2009.

    Seconda faccia

    Concorso esterno in associazione camorristica
    Caso Cosentino, pg della Cassazione:
    legittimo il provvedimento di arresto
    La Cassazione ha stabilito che l’arresto è legittimo.
    I legali: il deputato del Pdl resta al suo posto perchè la Camera ha negato l’autorizzazione a procedere.

    Ma di cosa parla quel cialtrone di Berlusconi? ma come fanno a dargli ancora credito ad un uomo del genere!!! Magari fosse uomo, è tutt’altro che un uomo politico.

  23. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Io da solo non posso far niente politicamente, se non parlare con la gente. Ho amici di sinistra che fanno politica attiva e me li ritrovo afflitti e sconsolati, con le ali tarpate dallo strapotere dei grossi nomi, molto propensi ad abbandonare per disperazione. A dire il vero ho anche amici di destra che hanno già abbandonato la politica attiva per lo stesso motivo.
    La gente con cui parlo, per quanto ancora alcuni di loro restino sulla breccia, sono molto sfiduciati e propensi a non votare più per nessuno. Gli unici che sento ancora combattivi sono i dipietristi. Questa è la situazione che ho trovato anche nel nuovo territorio in cui vivo adesso. Questo è il prodotto di gente che si nutre solo di chiacchiere e di malfondate speranze, detti anche politici di sinistra e loro affiancatori.

  24. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Una domanda ai sinistristi del blog:
    dove sono le sinistre, ora che c’è da fare blocco comune con i magistrati, contro Alfano e combriccola?
    Dov’è l’appoggio delle piazze?
    Si va in piazza solo per chiedere qualche spicciolo di elemosina sui salari? E’ questa la politica di sinistra?

  25. marco tempesta
    marco tempesta says:

    ROMA – Indosso la toga, in mano la Costituzione e tutti fuori dall’aula nel momento in cui prenderà la parola il rappresentante del ministero della Giustizia. Una scena che però non si ripeterà all’Aquila, dove ci sarà proprio il Guardasigilli Angelino Alfano (“per rispetto dell’istituzione”). Per manifestare il loro dissenso sulla politica della giustizia del governo, in occasione delle cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario che si terranno sabato in tutti i distretti di Corte d’appello, i magistrati ricorreranno a un mix delle proteste che hanno già attuato in passato.
    Ma non si fermeranno a questo: in tutti i distretti giudiziari i rappresentanti dell’Associazione nazionale magistrati leggeranno un unico durissimo documento per dire, innanzitutto al presidente del Consiglio, “basta insulti e aggressioni” e alla maggioranza stop a “riforme distruttive”, a “leggi prive di razionalità e di coerenza, pensate esclusivamente con riferimento a singole vicende giudiziarie e che hanno finito per mettere in ginocchio la giustizia penale in questo paese”. (Ansa)

  26. Linosse
    Linosse says:

    X M T 78
    Vabbè avercela con la sinistra a tempo pieno ma non leggere nemmeno i giornali per sparare a salve!
    L.

  27. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ok, non leggo i giornail, a tuo parere. Tu che li leggi, mi dici dove e quando ci saranno le manifestazioni di piazza organizzate in appoggio ai magistrati?
    O forse per lotta intendi qualche debole dichiarazione ad usum populi?

  28. marco tempesta
    marco tempesta says:

    «Ma tu che c***o vuoi?». «A ‘sto gioco al massacro non ci sto». «Ci stiamo lavorando». «Sei troppo simpatico». Sono alcune delle risposte che l’inviato delle Iene Rosario Rosanova si è sentito dare dai parlamentari della Repubblica durante una due giorni di interrogazioni di fronte a Montecitorio. Ma a quali terribili domande l’uomo in nero ha sottoposto i nostri rappresentanti per sentirsi replicare in modo tanto vago e sgarbato? Quali difficilissimi quesiti hanno messo in crisi gli esponenti di ogni schieramento in una “somarata” bipartisan?
    Sorprendentemente, soprattutto in tempi come questi dominati da proclami a favore e contro la sua revisione, le interviste improvvisate riguardavano la Costituzione italiana. Che gli eletti hanno tristemente dimostrato di non conoscere minimamente. Davanti alla telecamera, gli onorevoli di tutto l’arco costituzionale hanno fatto scena muta di fronte alla richiesta di recitare a memoria uno o due articoli della base della nostra Repubblica.
    (Libero News)

  29. Linosse
    Linosse says:

    x MT Il tuo 78 Da Repubblica di ieri,l’avevo proposto nel prec. articolo,aggiungeva anche commenti de sinistra.Se non si propone una manifestazione di piazza ci sarà una ragione o no!
    Allucca più forte che hai distrutto i… timpani,non ti si sente.
    Gia gia la informazione è l’inviato delle Iene,il nuovo che arriva nel giornalismo
    Ma fammme nu piacere!
    L.

  30. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro marco,

    vabbè che Libero è la lettura preferita di tutti i sinistrodi, ma almeno si possono evincere due considerazioni.
    la prima : non è vero che tu non leggi i Giornali (Linosse zitto e a cuccia)
    la seconda : Libero è decisamente il più indicato a dare lezioni sulla Costituzione Italiana da vero giornale Sinistroide!

    cc

    Sinistroide che bello , da sinistro :Avverso, sfavorevole, funesto: s. presagio; minaccioso, pauroso, torvo: occhiata, risata s.; disastroso, luttuoso: evento s.
    Droide :da androide..Android, una persona che agisce in un dispositivo meccanico, così privo di fantasia, automa, robot.
    potete divertirvi a piacere nelle più varie combinazioni !

  31. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x CC:
    Non è il Libero giornale stampato, ma le news di Infostrada.
    x Linosse:
    Le manifestazioni non si fanno perchè la legge fa comodo anche a sinistra. Benchè Bersani dica il contrario, sa benissimo che la maggioranza ha i numeri per fare approvare la legge. Un argomento così scottante e così utile ad acquistare elettori bypassando stampa e televisioni, viene del tutto lasciato cadere. Chissà perchè.

  32. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Cara VOX,
    certamente non la voglio smuovere dalle sue convinzioni o tanto meno dai suoi websites del cuore.

    Mi permetta di dire che sono pieni di disinformazioni e di puro odio verso la nostra nazione.

    Gli opinionisti scrivono le loro opinioni che differenziano dai fatti e li raggirano a volonta’ anche citando frasi prese fuori testo e con i loro twist.

    Non ho fiducia di websites radicali di estrema sinistra o di estrema destra.

    Anita

  33. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Quando la Magistratura era NERA…e il compagno Luigi Einaudi Presidente della Repubblica..

    Lecco dal libro di Carlo Petrini la storia di Gino borgna , mitico segretario della CGIL del nota zona rossa del Cunese…

    Dunque il buon Gino apprende che nel gennaio del 51 alcuni ragazzi ricevono una cartolina rosa di pre-mobilitazione, (si era ai tempi della guerra di Corea), i giovanotti girano le cartoline le cartoline rosa al compagno Luigi Einaudi,che con scrupolo gira il tutto alla Procura Militare che inizia l’indagine.
    Gino Borgna tiene un comizio a Ruffia, per spiegare la natura del gesto simbolico ed affidandosi al buon senso.
    Una solerte “guardia rossa” con il grado di brigadiere , lo denuncia alla magistratura per” istigazione di militari a disubbidire alle leggi.
    Il tribunale del popolo lo condanna ad anni 1 e gg14, ne sconta mesi 8 egg8, (riduzione di pena) e torna a casa.
    Tralascio altri particolari….che potete leggervi nel testo…
    Il tutto per ricordare…il clima del tempo..mentre imperversava il terrore rosso nelle lande del Piemonte …

    cc

  34. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Experts have told of their surprise after witnessing a rare “divorce” between a pair of swans at a Gloucestershire wildfowl sanctuary.
    ——
    I cigni, si sa, sono animali assolutamente fedeli.
    Stavolta, un cigno torna dalla migrazione con una nuova compagna. Si teme per la morte della vecchia compagna, ma non è così: anche lei poco dopo torna con un nuovo compagno.
    Non c’è più religione neanche tra i fedelissimi cigni. Chissà cosa ne penserà Bagnasco!

  35. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Controcorrente

    No, mai visto. Ma non è che i miei libri siano apprezzati e consigliati solo dai miei amici, eh.
    En attendant Merluzzò.
    pino

  36. marco tempesta
    marco tempesta says:

    “La France, qui présidera le G8 et le G20 en 2011, inscrira à l’ordre du jour la réforme du système monétaire international” (Le monde)
    ——–
    Lo ha detto ieri Sarkozy a Davos.
    Il capitalismo sarà rivisto e corretto.

  37. marco tempesta
    marco tempesta says:

    “Un pays peut très bien renaître en très peu de temps. Au Rwanda, on a reconstruit le système de santé en trois ans”.
    ——–
    E noi?

  38. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Outre ce débat, le Forum organisait un déjeuner sur le thème “comment aider les Etats fragiles ?”. Première remarque: les trois-quarts des places étaient vides.

    Davos: Alla colazione organizzata sul tema ” come aiutare gli Stati fragili?”, i tre quarti dei posti erano vuoti.
    ———
    Come dire, chissenefrega degli Stati fragili?

  39. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Des élèves du collège Canisius, un prestigieux établissement jésuite de Berlin, ont été victimes pendant des années d’abus sexuels de la part d’au moins deux professeurs sur lesquels une enquête a été ouverte, a reconnu jeudi le recteur de l’établissement. (Le Monde)
    ——-
    Inchiesta su abusi sessuali da parte di almeno due professori, su allievi di un collegio gesuita a Berlino.
    Chissà cosa ne pensa il vescovo di Grosseto…

    A proposito della discussione sul burka (Giornalettismo di oggi), nella stampa francese c’è anche un’inchiesta sulle leggi in proposito, nel resto dell’Europa. Pare che l’idea comune sia di lasciare l’uso del burka in pubblico, ma di vietarlo a discrezione in luoghi pubblici chiusi, come scuole o enti. In Italia esiste una legge che vieta di andare in giro col viso coperto.

  40. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Postato da Antonio Di Pietro – 28 Gennaio 2010

    Il 30 gennaio scenderemo di nuovo in piazza con il Popolo Viola per difendere la Costituzione.
    ——-
    Come volevasi dimostrare ai sinistrini, l’unico che si muove è Di Pietro!

  41. x VOX
    x VOX says:

    Per caso l’articolo è firmato da Cremonesi? Il Corriere della Sera ha il vezzo di mandare in Medio Oriente e di farne scrivere prevalentemente giornalisti ben caratterizzati. Cremonesi oltre che inviato del Corriere è il responsabile della stampa della comunità ebraica milanese. Non s’è mai visto che inviino giornalisti musulmani. A suo tempo il Corriere ha scritto articoli con titoli come “Continua in Iraq la costruzione di bombe atomiche”, e nessuno ha reclamato per la delinquenziale balla utile solo a spingere alla guerra appoggiando le frottole di Bush e del suo volenteroso leccaculo Blair.
    A parte i vari Cremonesi non solo del Corriere, è il MEMRI che rifila sempre traduzioni “corrette” nello stesso modo. Lo scopo e la disonestà sono sempre gli stessi, impegnati a spingere verso la guerra, condizione ideale per continuare ad ampliare uno Stato nato su terre altrui e per continuare a tenere il Medio Oriente sotto il tallone euroamericano.
    Shalom

  42. Luisa Morgantini: operazione dei militari israeliani contro il pacifismo palestinese
    Luisa Morgantini: operazione dei militari israeliani contro il pacifismo palestinese says:

    Durante la notte scorsa, alle 3.20 del mattino, alcuni soldati dell’Esercito israeliano hanno fatto irruzione nell’abitazione di Khaled Abu Awwad, Direttore Generale dell’associazione palestinese “Parents Circle – Families Forum”, svegliando tutti i membri della famiglia con una bomba scagliata contro la porta di casa. I soldati, urlando, hanno intimato loro di uscire in un minuto, o avrebbero bombardato la loro abitazione e distrutto la loro automobile. La moglie di Khaled, Jalila, e i loro figli, erano tutti in casa al momento dell’irruzione. I tre figli più grandi – Mohannad, Moayad e Shadi – sono stati fatti salire su una Jeep dell’Esercito e il maggiore, Mohannad, è stato bendato e incatenato.

    Contemporaneamente la moglie di Khaled e le figlie maggiori – Worood e Sana – insieme ai tre bambini più piccoli, sono stati costretti a rimanere fuori di casa, al freddo, in mezzo alle montagne di Hebron. Urlando, i militari sono entrati in casa con un cane, uscendone solo dopo mezz’ora, e portandosi via Mohannad. Quando agli alti membri della famiglia è stato permesso di rientrare in casa, hanno trovato tutto sottosopra, sporco di fango e di urina di cane.

    Mohannad negli ultimi anni ha seguito le orme dei suoi familiari, diventando uno dei giovani leader più attivi all’interno del Parents Circle, e portando avanti il suo impegno per la pace, la nonviolenza e la democrazia: per fermare tutto questo, e per ostacolare la missione di pace del Parents Circle, i militari israeliani lo hanno arrestato. Mohannad ha scelto di seguire questa strada anche dopo l’uccisione di suo zio, e il ferimento dei suoi fratelli gemelli. Il suo arresto si inserisce inoltre nel quadro di una più vasta operazione repressiva delle autorità israeliane contro la campagna di resistenza nonviolenta portata avanti dai Comitati popolari dei villaggi di Bil’in, Nil’in e Al Massara, i cui leader ormai da giugno 2009 vengono sistematicamente arrestati.

    La speranza è che Mohannad in carcere non venga picchiato e umiliato ancora di più dai soldati, e che torni in libertà il prima possibile.

    La pace ha bisogno dell’aiuto di tutte e tutti: è necessario attivarsi per protestare contro il suo arresto, inviando l’email che trovate in allegato, scritta da Action for Peace, alle autorità militari israeliane a questo indirizzo: cogatspokesman@gmail.com, o alle ambasciate israeliane dei propri paesi, o inviando un fax al numero +972 3 697 6306, per chiedere l’immediato rilascio di Mohanned Abu Awwad.

    Luisa Morgantini
    Associazione per la Pace

  43. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro Pino,
    mai avuto dubbi in merito!
    e’ solo che l’intervista a Bocca mi ha molto incuriosito.
    Da ridere poi alcune considerazioni su Pansa, definito quello che non porta mai un riscontro..!!

    Si potrebbe definire uno scrittore del” sentito dire”..!!

    cc

  44. AZ Cecina LI
    AZ Cecina LI says:

    X Sylvi e Uroburo.

    Cara Sylvi. Se, come tu asserisci la sinistra “.. fa finta di lavorare per lo stipendio, le ferie, i permessi e possibilmente per fregare il padrone.. ” dovreste dirmi come si spiegarmi in base a quale miracoloso evento la fabbrica Solvay di Rosignano in cui lavoravo e dove all’elezione della commissione interna la CGIL prendeva l’84,5 % (ottantantaquattro virgola cinque percento) per ammissione della stessa direzione belga aveva i migliori rendimenti d’Europa. Se mi dai una risposta credibile la controfirmo in caso contrario dirò che Sylvi a sparato una frase ad effetto ma totalmente priva di contenuto reale.

    Per par condicion!!!

    Caro Uroburo. Giustamente sottolinei che gli operai comunisti erano i più bravi e “lavoravano con grandissimo impegno nonostante le discriminazioni” essere bravi era la condizione minima per sottrarsi alle discriminazioni più pesanti.
    Non sono però d’accordo quando affermi che la frase di Sylvi va bene per la sinistra cosiddetta extra- parlamentare, facendo anche una confusione non da poco e mescolando Br e Lotta Continua, ma soprattutto confondendo i molti studenti ed intellettualoidi che militavano in quelle formazioni con i pochi operai che delle stesse fecero parte, per quello che posso direttamente controllare ei 20 -30 compagni operai della mia zona nessuno ha saltato il fosso.
    Anche sulla componente cattolica di Lotta Continua sei troppo drastico. Proprio in questi giorni mi è capitato di ricordare due compagni conosciuti a Pisa, Carla Melazzini e Cesare Moreno, due cattolici che il fosso non lo hanno saltato e non sono neppure rimasti sulla “sponda giusta” a rimirare la loro utopia naufragata, loro nel fosso ci sono entrati dentro per recuperare chi ci si era perso.
    Sono, (lei purtroppo era, è morta prematuramente poco tempo fa), gli organizzatori dei maestri di strada di Napoli, ce ne fossero di quei cattolici di “estrema sinistra”.

    http://ospitiweb.indire.it/adi/Moreno/DefaultCM.html

    Sul link sopra Sylvi può trovare, se le interessa, qualche argomento di pedagogia.

    Antonio Zaimbri – antonio.zaimbri@tiscali.it

  45. AZ Cecina LI
    AZ Cecina LI says:

    PS. nella frase ….. dovreste (dirmi come si) spiegarmi in base …
    c’è un “dirmi come si” di troppo residuo di una correzione.

    X Silvi . La Solvai aveva una fabbrica anche dalle tue parti, a Monfalcone, li la componente CGIL era molto inferiore e molto più forte la CISL, fu progressivamente chiusa perché poco produttiva, un altro dei misteri che cozano con la tua teoria …. O NO!?!?

    Antonio Zaimbri – antonio.zaimbri@tiscali.it

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