Obama indica o scruta il futuro? In ogni caso, queste elezioni hanno portato varie novità epocali. Mentre in Italia invece…

Della campagna elettorale di Obama mi ha colpito questa foto: http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/comizio-obama/16.html Posa abbastanza inusuale di un braccio destro di leader teso a indicare con il dito indice un futuro ignoto, mi ha colpito perché manca di retorica, e per questo lo trovata disarmante. In via dei Fori imperiali a Roma c’è una statua in bronzo dell’imperatore Galla che si sporge stranamente in avanti, pare quasi stia per compiere un passo,  per tendere anche lui il braccio e puntare il dito verso il futuro, chiaramente per indicare ai romani la gloria.

Ma la foto del braccio proteso di Obama mi ha invece ricordato il dipinto del Caravaggio nella chiesa romana di S. Luigi dei Francesi noto come “La vocazione di Matteo” e che potete vedere qui: http://digilander.libero.it/maestridellapittura/Caravaggio03.htm

e qui: http://www.artinvest2000.com/caravaggio_vocazione-san_matteo.html

Ho voluto riportare due foto dello stesso quadro perché hanno illuminazioni differenti, che meglio permettono di farsene un’idea. Beh, per quanto possa parere strano la mano di Obama mi ha ricordato la mano del signore che vedete nella parte destra del dipinto indicare una meta ignota ai giocatori sorpresi al tavolo, tra i quali S. Matteo. Il signore che protende il braccio e con un gesto affascinante della mano indica chiaramente il futuro, anzi indica “l’oltre”, è Gesù Cristo, sia pure in panni rinascimentali. Non so perché m’è venuto in mente un simile paragone, forse perché la foto del braccio-mano-dito di Obama è assolutamente senza niente attorno, non si vede niente neppure del resto del corpo di Obama, sicché più che indicare il futuro pare indicare una grande incertezza, quasi brancolasse nel vuoto, che nella foto a me pare rappresenti il buio, per cercare di capire come fare per andare avanti e “oltre”..

Insomma: Obama è una grande sorpresa, ma il futuro degli Stati Uniti, e di conseguenza del mondo, nessuno, e neppure lui, sa quale possa essere. Quella foto, che coglie perfettamente un gesto molto assertivo, quasi categorico, ma allo stesso tempo totalmente indeterminato perché privo di qualunque riferimento anche del presente, non si capisce bene se con quel gesto Obama il futuro lo indica o lo cerca, forse lo scruta. Un gesto e una foto che mi pare sintetizzino genialmente l’uomo Obama 44° presidente Usa e la situazione non solo degli Usa, ma anche di tutti noi. Ecco perché mi ha colpito.

Uscendo invece dalle metafore, per quanto affascinanti, c’è da dire che da qualunque parte le si guardi queste elezioni americane presentano vari dati molto interessanti e innovazioni di grande portata. Di fronte alle quali ancor più spicca il provincialismo della classe politica del Bel Paese. La novità più grande, per certi versi davvero rivoluzionaria, è che la sfida per la guida degli Usa, cioè del Paese ancor oggi più ricco e potente del mondo, ha visto impegnato un nero e una donna da una parte e un anziano bianco e un’altra donna dall’altra. Su quattro protagonisti, la metà dunque erano donne, mentre l’altra metà erano un afroamericano e un wasp settantenne. Che Hilary Clinton abbia poi gettato la spugna e che Obama come vice punti a un uomo nulla toglie al fatto che è stata e di fatto è rimasta protagonista della corsa alla casa Bianca. Non deve essere solo un fatto simbolico che il candidato bianco e wasp, cioè il candidato del tipo di americano che ha governato gli Stati Uniti dalla nascita fino ad oggi, era solo un quarto del totale. Impossibile non leggere in questo l’enorme cambiamento che ci deve essere stato nel ventre e nell’intera carne e sangue della balena a stelle e a strisce durante gli otto anni del bolso e insignificante wasp George W. Bush, con la doppia v puntata che sta per Walker, come una nota marca di whisky, bevanda di cui abusa spesso e volentieri, ma che per prenderlo in giro a volte si fa finta stia per Washington. Poiché Walker viene dal verbo “to walk”, cioè camminare, e significa quindi Camminatore, il simbolo di quel whisky è appunto un uomo evidentemente intento a camminare, immagine quanto mai adatta anche questa a Gerge W. Bush invitato dalla valanga elettorale a “camminare” via oltre che dalla Casa Bianca anche e soprattutto dalla vita politica. embra quasi che la vecchia America, l’America classica che abbiamo visto e continuiamo a vedere nei film e nei romanzi, arranchi, sia stanca, ridotta in minoranza al punto da dover passare la mano.

Un’altra novità è che dopo meno di un minuto il neo eletto Obama Barack nel suo primo discorso da nuovo presidente, sia pure non ancora in carica, ha citato tra le varie categorie dei cittadini americani protagonisti della vita sociale e politica della nazione anche i gay. Obama in campagna elettorale si è dichiarato contrario ai matrimoni omosessuali, dichiarazione che ha deluso e spaventato molti, ma che a me pare non molto significativa dal momento che non è il presidente Usa a fare le leggi e comunque su certi argomenti ogni Stato degli Usa ha le proprie. In California temono che i matrimoni già celebrati tra omosessuali vengano dichiarati nulli a causa del referendum approvato di fresco, ultimo regalo avvelenato di Bush, sperando non regali anche il bombardamento dell’Iran, ma è un fatto che il nuovo presidente, votato a valanga in modo trionfale, ha citato anche i gay tra i cittadini protagonisti a pieno titolo della vita nazionale.

In totale, quindi, le novità di queste elezioni, compreso il risultato, non sono poche e non sono trascurabili. Obama pare intenzionato a chiamare alla casa Bianca in posizione preminente Colin Powell, il generale nero che non gradiva le menzogne guerrafondaie di Bush al proprio popolo, e al mondo intero, riguardo le (inesistenti) bombe atomiche irachene. E’ ben vero che Bush aveva con se due perle nere come lo stesso Powell e Condolezza Rice, ma è anche vero che questi due erano solo i subalterni del presidente bianco. Ora invece, se Powell avrà un ruolo alla Casa Bianca, la situazione cambia, non si tratta più di neri portati al guinzaglio o esibiti in vetrina dal padrone bianco.

A fronte di tutto ciò, c’è di che arrossire per il nostro provincialismo. L’America corre in direzione del futuro, mosaico di etnie che compongono una fisionomia unitaria: noi in Italia invece? Noi invece cerchiamo di discriminare le minoranze e isolarle o almeno incapsularle in qualche modo, dai rumeni agli albanesi, dai marocchini ai soliti rom, dai cinesi ai cingalesi, per noi questi sono sempre e solo rompicoglioni, criminali grandi o piccoli, per la Lega sono poco meno di feccia. Dei gay ci vergogniamo, pur di non contraddire il papa, e in particolare questo strano e “particolare” papa, ci siamo tuffati – per la prima volta nella storia di un Paese civile – nella lotta per negare dei diritti a una minoranza anziché per conquistarli.

E adesso? Come farà Berlusconi adesso che la Casa Bianca è diventata anche un po’ Nera mentre invece lui pochi giorni fa aveva abbracciato e baciato Bush laudandolo come “un grande presidente” e assicurandogli che sarebbe “entrato nella storia”? Che Bush entri nella storia non ci piove, se non altro perché c’è storia e storia e non mancano le storielle, però dalla Casa Bianca di fatto lui esce dalla porta di servizio. Dopo otto anni di presidenza tra le più insulse e fallimentari della storia degli Stati Uniti, Bush è riuscito nell’impresa record di collezionare: a) due guerre disastrose, quella in Afganistan e quella in Iraq; b) alimentare il focolaio di guerra Israele/Palestina evitando in tutti i modi la tanto strombazzata pace; c) inventare “l’asse del male”, lasciandolo come velenosa eredità al suo successore; d) una crisi finanziaria colossale, da eccesso di deregulation e di prestiti bancari facili; e) cominciare a perdere posti di lavoro; f) trascinare infine nella sconfitta e nella polvere l’intero suo partito repubblicano con annessi candidati alla presidenza e alla vice presidenza. Come bilancio “storico”, nel senso di fallimento davvero storico, niente male.

A dire il vero ha cominciato molto male, con la gaffe bestiale del definire in conferenza stampa a Mosca Obama bello “e abbronzato” (http://tv.repubblica.it/copertina/berlusconi-obama-abbronzato/26077?video ), ma il nostro Cavaliere a dondolo – che con questa gaffe ha dimostrato di non avere non tanto il senso della misura quanto quello della realtà – non s’arrende certo per così poco e di sicuro non teme il ridicolo. In attesa che per fare lo spiritoso dia del “simpatico culattone” al sindaco di Parigi, a quello di Londra e – perché no? – anche al papa, e che chiami “vecchia mummia babbiona” la regina d’Inghilterra, Berlusconi ha già annunciato Urbi et orbi che correrà “ad abbracciare Obama e a dargli consigli” dall’alto dei suoi tacchi, pardòn, dall’alto della sua “maggiore esperienza in quanto più anziano”. Lo ammireremo di nuovo quindi in pose come questa: http://www.thewe.cc/thewei/&/images3/reagan/berl9.jpe , dove però la sua pelata adornata di trapianto “pittato” farà corona al nero-riccioluto Obama Barack. E l’orecchio cui sussurrare consigli preziosi non sarà più quello “poggiato sulla spalla di Dio”, come usava fare Bush quando piangeva, ma quello posato piuttosto sulla spalla di Al Qaeda stando alle demenziali dichiarazioni del nostro baldo Maurizio Gasparri.

L’elezione di Obama ha infatti scatenato la solita fiera delle vanità provinciali italiote. Gasparri ha commesso l’imperdonabile gaffe di dire che l’elezione di Obama rende felice Al Qaeda, mentre Uòlter con ore di anticipo vaticinava una “nuova epoca”, seguito a ruota dall’impareggiabile giocatore di golf Francesco Rutelli desideroso di andare in buca prima di tutti per salire anche lui tra i primi sul carro del vincitore. Se abbiamo una destra in non piccola parte sempre demenzial-forcaiola, abbiamo anche una ben strana sinistra che si affanna a correre dietro alle vittorie altrui anziché meditare sulle proprie sconfitte. Ieri eravamo tutti Zapatero, oggi siamo tutti Obama, così come siamo stati tutti Clinton e tutti Blair, finito peraltro nella polvere prima di Bush cui era legato dalle stesse menzogne al mondo e annessa guerra che ormai dura più di quanto sia durata quella del Vietnam. Non dimenticherò mai come si crogiolava D’Alema quella volta che – non ricordo se allo “spazio Krizia” di Milano o in tv – sparò con aria di accondiscendente superiorità il suo beato “come direbbe Blair….”. Modestamente.

In tanto folclore e provincialismo credo valga la pena di cominciare a preoccuparsi per l’insistenza del nostro capo di governo, Sua Emittenza Berlusconi Silvio, nell’intimidire i giornalisti e minacciare l’uso della polizia. Non più di un paio di settimane fa ha lanciato il suo “avviso ai naviganti”, avvertendo che avrebbe mandato la polizia a sgomberare scuole e Università occupate e che stessero attenti i direttori di giornali a riportare correttamente il suo discorso, evitando di cadere nelle trappole della sinistra che “sa solo mentire”. Nelle ore del trionfo di Obama il Cavaliere a dondolo ha promesso l’uso della polizia anche per sgomberare eventuali nuovi manifestanti contro i trafori alpini e ha accusato i conduttori delle trasmissioni televisive di attaccarlo perché sono “appecoronati”. Oddio, che siano appecoronati, chi verso la destra, chi verso il centro, chi verso la Chiesa e chi verso la sinistra, è difficilmente contestabile, ma l’ultimo che dovrebbe avere da ridire è un appecoronatore di professione come lui, l’uomo di Arcore che ha appecoronato un sacco di gente e non solo giornalisti, da Umberto Bossi a Mara Carfagna, e che si è appecoronato a Bush in fatto di militari da inviare in Iraq.

Visto che è ormai ufficiale che l’Italia è entrata in recessione, mi chiedo che succederà, a proposito di uso della forza pubblica, se cominceranno ad agitarsi e magari a occupare i luoghi di lavoro, come accadeva anni or sono, anche i lavoratori sempre più minacciati nella sicurezza occupazionale e nel già risicato potere d’acquisto. Non dimentichiamoci che questo governo ha mandato in strada i soldati, cioè i militari, in funzione di polizia e se n’è pure vantato.

Non vorrei che scherzando e ridendo, tra una barzelletta e l’altra raccontata agli ospiti, tra un passo doble su tacchi alti e una nuova tintura al trapianto cappelluto, tra un altro lifting e un altro rinforzino tricologico, tra un abbraccio prima a Bush e poi a Obama, uno a Gheddafi e un’altro a Putin, facendo rivomitare Guzzanti padre, Berlusconi finisse col ballare sull’orlo dell’abisso e il Paese si ritrovasse con le barricate in strada.

Il Cavaliere in orbace per avere le mani libere si comprò l’appoggio della Chiesa con il Concordato e i Patti Lateranensi. Il Cavaliere in doppiopetto l’appoggio della Chiesa se l’è già comprato calando le brache sugli insegnanti di religione, ma ora se lo ricompra promettendo che nella legge finanziaria si rimangerà i tagli alle scuole private cattoliche. “Non mi ero accorto che nella Finanziaria sono stati tolti 134 milioni alla scuola privata cattolica. Ammetto una mia colpa: cercheremo di non togliere i finanziamenti alla scuola cattolica: è una libertà per tutti”, ha squittito Berlusconi mentre il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in visita all’Università di Padova tentava di promettere meno tagli per le Università e la ricerca scientifica. L’affermazione che le scuole private cattoliche “sono una libertà per tutti” non credo trovi d’accordo molti milioni di italiani, non necessariamente solo i due milioni di musulmani e gli appena 35 mila ebrei, ma in ogni caso il nostro disinvolto capo di governo dimentica un particolare: i finanziamenti alle scuole private sono incostituzionali. La Costituzione garantisce infatti la possibilità di esistenza di scuole private, ma specifica che devono autofinanziarsi. Il paio di miliardi di euro che lo Stato italiano sotto varie forme passa alla Chiesa (vedi il documentatissimo libro “La questua, di Curzio Maltese) dovrebbero essere più che sufficienti. O no?

Insomma, gridare tutti in coro “viva Obama!” va benissimo. Ma cerchiamo di tenere le orecchie tese per sentire anche il resto. E forse ci può aiutare la riflessione di uno psichiatra, Antonio Iraci, professionista che stimo, riguardo perché Berlusconi pur di tenere la scena se ne esca con battute di gusto orribile come quella di Obama “abbronzato”. La riflessione è questa:

“Ho letto molti articoli sulla vicenda e l’aspetto che veniva maggiormente focalizzato riguardava il senso dell’affermazione berlusconiana, e c’era chi sottolineava la “carineria” e chi l’offesa a sfondo razziale. La prima cosa a cui ho pensato è stata:” ma come si permette di fare una battuta del genere al neo eletto presidente degli Stati Uniti d’America!”. Se però usciamo dalle logiche emotive e proviamo ad analizzare questo contesto linguistico, immediatamente ci rendiamo conto che Silvio si sente legittimato a fare battute del genere, ma come si crea la legittimazione? Orbene se per esempio io dico una cosa sgradevole ad un mio amico, mi sento legittimato a farlo dal rapporto di conoscenza e fiducia che c’è fra di noi, pertanto nel momento in cui darò seguito alla affermazione, sono sicuro, sulla base della relazione costruita col mio amico, che non si offenderà, anzi prenderà in seria considerazione ciò che gli dirò; allo stesso modo potrò dare per scherzo dell’”extracomunitario” al mio amico argentino senza che lui se la prenda a male. La legittimazione quindi nasce dalla relazione, ma se non c’è la relazione? Beh allora la legittimazione può derivare dal ruolo che si ricopre, per esempio quando faccio lezione, il gruppo di persone a cui mi rivolgo non mi conosce, ma condivide con me uno stesso spazio dove i ruoli sono stati definiti: io docente, tu allievo.

Per quanto riguarda Berlusconi, sia per il ruolo che riveste che per la non conoscenza del Sig. Obama,, non è legittimato a fare nessuna battuta, ma allora si ritorna alla domanda iniziale, come si permette! Si permette perché ha un IO espanso, nel senso che all’interno di un delirio megalomanico, il soggetto perde i freni inibitori, ritenendo di potersi permettere ogni cosa e il tutto avviene senza alcuna critica, nel senso, che il soggetto non se ne rende conto, ritiene il tutto normale e gli altri degli idioti che non capiscono. Vi assicuro ci sono delle gocce che in questi casi fanno miracoli”.

Ho l’impressione però che le gocce non gliele ordinerà il suo dottore e tanto meno Berlusconi si deciderà a prenderle di propria iniziativa… La faccenda quindi durerà ancora per un bel pezzo.

626 commenti
« Commenti più vecchi
  1. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Dice Faust: “ripeto: se si sa leggere il futuro… (…troppo facile,,,,) si sa leggere anche il passato… Marco dice cche non è possibbile, Faust dice cche alllora-quindi anche leggere il futuro… non è possibbile,,,,, nevvero?¿?
    ————-
    Non ho mai detto che non è possibile leggere il passato, c’è chi lo fa.
    Io non ne sono capace, il chè non significa che non sia possibile.
    Leggere il futuro è troppo facile? Mica tanto.
    Anzi, proprio per niente, ammenocchè non si rimanga sulle generali, studiando la psicologia del consultante per dirgli ciò che vuol sentirsi dire.
    Non è il mio caso.
    Non quando leggo i tarocchi seriamente, intendo.
    Comunque, il coefficiente di esattezza è legato a diversi parametri, quali la sintonia col consultante ( a volte mi chiedo se per caso il mio cervello funzioni come un lettore di cd, leggendo il futuro che è già insito nella persona) ed anche la necessità che il consultante ha di conoscere per davvero ed in dettaglio il suo futuro immediato. Ho avuto a che fare, nei primi anni ’80, con una medium greca potentissima che, per aver cominciato ad abusare dei suoi poteri, li ha persi definitivamente.

  2. Rachamim
    Rachamim says:

    x Anita,
    io credo invece che proprio Hillary Clinton sarà nominata ministro degli esteri.sI può fare, un buona strategia per Obama, che non se la troverebbe tra i piedi tra quattro anni. Ciao

  3. Peter
    Peter says:

    xMarco

    lei fa una grossa confusione tra medicina e scienze ‘esatte’, come la fisica. Che poi tanto esatte, a certi livelli, non sono: mai sentito termodinamica statistica? ed anche le particelle sono dei concetti probabilistici, mica delle palline che girano, sa? Lo chieda a CC.
    La difficolta’ della medicina come ‘scienza’ deriva ovviamente dal fatto che gli organismi viventi sono enormemente complessi. A certi livelli obbediscono anch’essi a leggi chimiche e fisiche, ma gia’ le ‘semplici’ molecole organiche sono dei mastodonti con regole proprie, rispetto agli elementi e le molecolette inorganiche. Immaginiamo l’intero organismo. E poi il sistema nervoso umano, che fa ammalare le persone per ragioni molto sottili.
    Cio’ che dice del diltiazem, mi scusi, sono sciocchezze. Diltiazem ed amlodipina hanno indicazioni simili, ma certo non identiche, specie per certe malattie di cuore. In ogni caso, continui a fare cio’ che ha negoziato col suo o i suoi medici. Il diltiazem viene prescritto a secchi tutti i giorni a chi ne ha bisogno, e non provoca certo quella moria di persone che dice lei ‘fanfaronando’ (lo dico nel caso lei fuorvii qualcuno che lo usa).
    Nonostante tutto, abbiamo fatto moltissima strada in avanti da quando V. Hugo diceva, a ragione, medico e’ colui che immette sostanze che non conosce in un organismo che conosce ancora di meno

    un saluto
    Peter

  4. marco tempesta
    marco tempesta says:

    E la cosa piu’ raccapricciante e’ che, se vi andate a leggere i commenti della gente comune, per esempio su corriere.it, vedrete che un buon 30%-40% dice che i giudici hanno fatto la cosa giusta.
    ———–
    vedi Vox, cosa intendo quando parlo di gente in genere?
    Non hanno il senso della libertà, hanno un malinteso senso della sicurezza per cui qualsiasi disordine deve essere cancellato, con le buone o con le cattive.
    E’ una costante.
    Se la si calcola come una variabile, si commette un errore.
    E’ molto per aver sottovalutato questo parametro, che la sinistra ha dovuto cedere la sedia al berlusca!

  5. Faust x marco tempesta... filologico non risponde!!!
    Faust x marco tempesta... filologico non risponde!!! says:

    …scusa se ripeto::::::::

    se si sa leggere il futuro… (…troppo facile,,,,) si sa leggere anche il passato… Marco dice cche non è possibbile, Faust dice cche alllora-quindi anche leggere il futuro… non è possibbile,,,,, nevvero?¿?

    … marco tu cche sei il mago della logica, non commenti…?¿?
    mi sa cche ssei strano, anche tu come gli ebbrei di raccamin… approposito conosci qualche ebbreo srtano…?¿?
    Faust

  6. Rachamim
    Rachamim says:

    Marco, sei una persona fantastica, anche perchè le tue previsioni sono sempre positive, se hai previsto del negativo ti astieni dal confidarlo.E’ cosi’ ? Una buona serata

  7. marco tempesta
    marco tempesta says:

    caro Peter, allora sono io che non sono chiaro o uso termini che per un fisico hanno un background che non hanno invece per un medico. Diciamo in un certo qual modo le stesse cose, usando un linguaggio diverso.
    Riguardo al diltiazem, ciò che ho riportato l’ho letto negli atti di un convegno, pubblicati su internet diversi anni fa. C’erano anche dei grafici esplicativi. Se poi il convegno fosse stato indetto dalla casa produttrice concorrente, questo non lo so.
    Poi, ognuno continui a prendere ciò che il medico gli ha prescritto, ci mancherebbe.
    Davvero paolo VI era delle nostre parti?
    Ma lei…a quell’età crede ancora al diavolo?
    Un saluto pugliese…

  8. marco tempesta
    marco tempesta says:

    No Rachamim, preevedo anche il negativo, certo. Solo che lo inquadro in una visione sopportabile dal consultante.
    In pratica, cerco di addolcire la pillola.

  9. Faust x marco tempesta... filologico non risponde!!!
    Faust x marco tempesta... filologico non risponde!!! says:

    … scusa marco ho inviato il post, in time con te… quindi…
    scusa F.

  10. marco tempesta
    marco tempesta says:

    faust, ti ho risposto col post 601.
    In teoria sarebbe più facile fare il percorso all’indietro, ovvero leggere ciò che è già stato scritto, non ciò che è ancora da scrivere (o è già stato scritto ma noi non lo sappiamo).
    Io riesco solo a guardare in avanti. Non sono Giano bifronte. Se tu lo sei, buon per te, hai una marcia in più.

  11. Peter
    Peter says:

    xMarco T

    Dicevo Paolo IV (non VI che era torinese!!) al secolo Giampiero Carafa, il papa della Controriforma, che era di Avellino, quindi delle parti nostre in senso lato (diciamo meglio delle parti di Ele, per esempio). Lo dicevo pero’ ironicamente

    Peter

  12. Vox
    Vox says:

    @ Peter
    Ma lei ce l’ha con questa Ele!? Ogni tanto la nomina. Cos’e’, le manca? E comunque, visto che non ci conosciamo e che tecnicamente vedo dei tratti femminili nel suo carattere, tecnicamente non dovrebbe prendersela neanche lei.

  13. Peter
    Peter says:

    xVox

    infatti non me la prendo, anche se per la cronaca habeo duo et bene pendentes (restando in tema di papi…era un’espressione del diritto canonico).
    Io invece la percepisco femminile, non so perche’, e la tecnica non c’entra niente…
    Ho certo un lato femminile nel mio carattere che ho imparato a tenere in considerazione. Detto da lei, pero’, temo che non sia un complimento

    un saluto

    Peter

  14. Faust x marco tempesta...
    Faust x marco tempesta... says:

    Non ho mai detto che non è possibile leggere il passato, c’è chi lo fa.
    Io non ne sono capace, il chè non significa che non sia possibile.
    ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::.
    ..no Marco,,, non hai mai detto cche sei capace o no, hai detto cche non ne avevi mai sentito parlare…

    … xcche ” Vedi”…?? non lo sai!!! … xcche e con cosa…ricevi e riesci a leggere i tarocchi bbene… non lo sai!!!
    … xcche prevedi “facilmente” il futuro…. non lo sai!!!
    inoltre paragonandolo al calcolo delle probabilita come nei giochi dazzardo, sputtani da solo le possibbili risposte ai xcche,,,, togli serieta a qualsiasi risposta sensata e sensitiva oltre cche elettromagnetica dei fenomeni extrasensoriali,,,, significa cche non conosci… ed è corretto invece quando dici cche non ne sei capace,,, normale quando non si sa come ci si collega (come si entra in chimica cosmica)… non sai, …

    lho ggia detto cche non voglio ppiu praticare… e non ho i motivi, da giovane, facevo con e nelle dimensioni cosmiche, molte cose “mai viste” leggevo “il passato” facilmente … di persone cche non avevo mai visto prima!!! fincche un giorno ho smesso (non mi piace raccontare il xcche… scusa) la gente a cui prendevo la mano x leggergli il passato, dopo pochissimo, stavano male e cambiavano colore del viso… non mi piaceva ppiu, mostrare cose “mai viste” andare oltre ppuo far male, come ppuo darsi sia successo alla tua greca…

    Ho altre conoscenze, molto diverse da cchi crede a ::::::::::

    Ho avuto a che fare, nei primi anni ‘80, con una medium greca potentissima che, per aver cominciato ad abusare dei suoi poteri, li ha persi definitivamente.

    ha smesso e solo lei, lo sa il xcche,,,, ma non xcche li ha persi…
    ma,,, non riesce ppiu a praticare xcche voleva fare lalchimista (abusare e credere cche x te è possibbile) e trasformare i suoi poteri (conoscenza) cosmici in cose materiali… e si è scordata cche non si ppuo!!!!

    …ciaoooo!!!
    Faust

  15. Sylvi
    Sylvi says:

    cari Faust e anche Marco,

    a frequentare questo blog ho già crisi di Vangeli e Bibbie, veramente crisi antiche, ma ora voi vi ci mettete pure con le maghe, i medium e sensitivi?!

    Vi prego, lasciatemi risolvere una crisi per volta!

    Caro Pino,
    Uroburo vuole a tutti i costi pagare i debiti yugoslavi, russi, somali, eritrei, libici….
    Peter si scandalizza perchè quassù riteniamo Vienna più affine di Roma. ( Ahh, il valzer!)
    Controcorrente mi parla di fisica astrusa e altre matematiche che mi obbligano a rompere le scatole a marito e figlio.
    Faust mi ha declassato a suocera semplice, e questo mi duole più di tutto.

    Il mio equilibrio psichico è garantito da Anita, Marta,Vox, Furtaya, Linosse, dal cuoco venessian che non si fa vivo,e dagli altri, Rodolfo incluso quando parla delle sue uscite a ballare il tango (da un po’ non lo fa!).
    Lei fa giustamente l’arbitro.

    Io sono andata dal mio amico (è un gay rasserenante) e ho prenotato un viaggetto per dicembre.
    Speravo di andarci sola, invece, come mia figlia mi aveva pronosticato, mio marito mi corre dietro!
    Mia figlia fa la medium!!!
    mandi e ariviodisi
    Sylvi

  16. Anita
    Anita says:

    x 611 marco tempesta { 14.11.08 alle 21:43 }

    ” Una volta, con ségolene, abbiamo inviato il post nello stesso istante, gli orari erano identici!
    Tranquillo, Faust, conosco i miei…diavoli!”
    ___________________________________

    Caro Marco,
    questo e’ successo numerose volte quando il Sig. P. scriveva sul forum.
    Era il fatto che la maggioranza delle volte scriveva di sera, dopo il lavoro ed i nostri post si sono incrociati, al minuto.
    Siamo stati tacciati di scrivere da un computer unico, usando due screens.
    Pensa che viviamo a 400 chilometri di distanza in via d’aria.
    Figurati che mentalita’!

    Anita

  17. Anita
    Anita says:

    Pensieri

    Io penso che tutti gli uomini hanno un lato femminile, anche se spesso fingono di ignorarlo.
    Cosi’ come c’e’ un lato maschile in ogni donna.
    Il che rende una persona piu’ completa.

    Anita

  18. Faust x marco tempesta
    Faust x marco tempesta says:

    CORREZIONE,scusate…

    “cche non voglio ppiu praticare… e non ho i motivi,”

    cche non voglio ppiu praticare…. e ne ho i miei motivi…
    scusate F.

  19. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    veramente dicevo che non mi sognavo che al Nord-Est…etc etc
    e che Roma e’ la ‘metropoli’ tradizionale per noi del Sud. Pero’ Vienna la facevo troppo aliena persino per voi…
    Oddio, la metropoli del Sud dovrebbe essere Napoli, ma venne declassata e squalificata dopo l’unificazione d’Italia (pensi che all’epoca era anche la citta’ piu’ popolosa d’Europa), e guardi cos’e’ diventata da allora…Vorrei poi vedere la faccia dei leghisti d’oggi se all’epoca fosse stata fatta capitale d’Italia, come alcuni suggerivano…

    Auf viedersehen meine Frau (o devo dire Gruss Gott?)

    Peter

  20. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    anch’io, come Uroburo, mi ricordavo poi che il Friuli divento’ italiano insieme a Venezia nel 1866, ma non gliel’ho detto per evitarle lo shock. Uroburo e’ proprio un insensibile

    Peter

  21. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Caro Marco

    ” Una volta, con ségolene, abbiamo inviato il post “nello stesso istante”, gli orari erano identici!

    Dipende dal valore che si da all’istante, una volta io ed Arese abbiamo terminato i 1000 metri “nello stesso istante” infatti per entrambi i minuti erano 2, peccato per me che i secondi divergevano notevolmente, i suoi erano 15 ed i miei 55.
    Salutoni Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it

  22. Vox
    Vox says:

    Le Multinazionali vogliono il mercato libero, ma poi fanno man bassa di finanziamenti pubblici

    Il Caso della Motorola di Torino

    Dall’intervista al sindaco Chiamparino
    (La Repubblica)
    “La Motorola ha ingannato la città. Ha ottenuto, in via indiretta, 11 milioni di finanziamenti pubblici, ha goduto di una serie di vantaggi per insediarsi a Torino e nel giro di due giorni ha deciso di chiudere baracca e burattini”.
    “Fino alla scorsa settimana i dirigenti locali discutevano con il vicesindaco sulla possibilità di ampliare l’insediamento: chiedevano fino a 2000 metri quadrati in più”.

    E poi che cosa è successo?
    “In una località dell’Illinois, a Schaumburg, si è riunito il consiglio di amministrazione e ha semplicemente deciso di chiudere tutte le attività non commerciali in Europa”.

    È il capitalismo, no?
    “Certo. Ma allora perché sfruttare i vantaggi del sistema pubblico quando si trattava di ottenere condizioni di favore per l’insediamento?”.

    […]Chi aveva pagato per favorire l’arrivo di Motorola a Torino?
    “Il Politecnico aveva destinato a quell’insediamento una parte dei fondi europei a sostegno della ricerca. Un investimento giustificato. I 370 ingegneri che hanno lavorato in questi anni a Torino hanno prodotto brevetti allo stesso ritmo dei loro colleghi statunitensi e per unanime ammissione il centro Motorola di Torino era uno dei migliori del gruppo”.
    ***

    In altre parole,questo si chiama raggiro, inghippo, furto.
    E accade dappertutto, non solo in Italia. Se fossi un politico, metterei in discussione una legge che renda fenomeni del genere se non impossibili, molto difficili per le multinazionali. Per esempio, un contratto che le obbighi a restare in un territorio per un tot di anni relativo ai fondi, ai sussidi e ai tagli di tasse ricevuti per aprire, in modo che prima dello scadere di quel periodo non possano trasferirsi altrove.

  23. EVENTI SUL PANNO VERDE
    EVENTI SUL PANNO VERDE says:

    GRAN PREMIO DI GORIZIANA, IL GOTHA DEL BILIARDO A SAINT VINCENT

    Tutto pronto per il Gran Premio di Goriziana, manifestazione di punta nel panorama del biliardo sportivo italiano, che si terrà da oggi al 30 novembre presso il Palais di Saint Vincent (Aosta) organizzata dalla Federazione Italiana Biliardo Sportivo in collaborazione con la New Project, il Casino de La Vallée con il patrocinio della Regione Autonoma Val d’Aosta e del comune di Saint Vincent. La kermesse, giunta alla 33esima edizione, vedrà la partecipazione di oltre 1700 atleti provenienti da tutta la penisola che si affronteranno su una ventina di biliardi. Fase finale prevista a partire dal 29 novembre con gli ottavi di finale.

    LA FORMULA – Gli incontri si disputeranno alla specialità ‘9 birilli’ sulla distanza dei 400 punti al meglio dei tre set. Gli oltre 200 gironi di qualificazione sono composti da otto giocatori che si affronteranno con la formula dell’eliminazione diretta.

  24. alessia
    alessia says:

    Mi domando cosa ci sia di incostituzionale nel finanziare le scuole cattoliche che SUPPLISCONO REGOLARMENTE ALLA MANCANZA DI POSTI NELLE PUBBLICHE. Nella città di Roma, dove vivo (e posso produrre documentazione scritta di quanto sto affermando), i posti della pubblica, soprattutto nella scuola d’infanzia/materna, sono assolutamente INSUFFICIENTI ad accogliere tutta la domanda. Le varie scuole cui ho tentato di iscrivere mio figlio mi hanno risposto (e, ripeto, possiedo la documentazione di quanto affermo, in cui la scuola mi comunicava per iscritto che non c’erano posti) che non avevano più posti. Ergo, la scuola privata è stata la sola e unica soluzione, non una libera scelta, come molti ( con molta malafede) vorrebbero far credere. Dopo i vigorosi tagli della riforma Gelmini questo problema si acuirà ulteriormente, e io voglio starmene a guardare cosa faranno i comuni quando, a valle degli aumenti delle rette delle private, si ritroveranno con un’impennata di richesta di iscrizione alle pubbliche, senza essere in grado di fronteggiare la situazione.

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