Dopo l’Iraq e la Libia, ora tocca alla Siria. In attesa di poter colpire di nuovo l’Iran. Intanto con la politica monetaria strangoliamo anche le economie emergenti

Paragonare il siriano Assad, o chiunque altro, a Hitler è solo da ignoranti, cinici, bari e quindi disonesti. Eppure è  il comportamento del Segretario di Stato Usa John Kerry, nonostante che lui la sua signora con Hitler-Assad ci abbiano beatamente cenato qualche anno fa. Tanta cialtroneria da parte di Kerry è solo il patetico tentativo di ipnotizzare di nuovo gli americani e il mondo come già fatto a suo tempo per poter invadere l’Iraq. Questa volta però non potendo ripetere la gigantesca balla e il gigantesco inganno, al proprio popolo di statunitensi e al mondo intero, delle “bombe atomiche e altre armi di distruzione di massa di Saddam” ecco che si ripiega sull’uso dei gas attribuito ad Assad. Anche questa volta sono stati subito scoperti dei falsi, per esempio l’uso di una foto che mostra decine di cadaveri già usata per accusare di stragi Saddam ora usata di nuovo per accusare di stragi Assad.

Domanda: cosa può fare Kerry, oltre a fregare ancora di più i palestinesi, nella sua veste di asserito mediatore negli incontri da lui voluti tra palestinesi e israeliani per la ormai mitologica ricerca di un accordo di pace?

E’ particolarmente vergognoso che a mentire pur di arrivare a colpire militarmente un altro Paese sia un premio Nobel per la Pace qual è Obama. La vergogna è doppia perché a colpire la musulmana Siria, sempre con l’obiettivo di fondo di colpire infine l’Iran per accontentare il governo israeliano, sia lo stesso Obama che all’inizio del suo primo mandato ha promesso in un discorso a Il Cairo “un’era di rapporti nuovi con il mondo islamico”. S’è visto…. E teniamo presente che gli Usa hanno già colpito pesantemente l’Iran due volte: la prima volta quando organizzarono il colpo di Stato contro il democraticamente eletto presidente Mossadeq, la seconda quando aiutarono in tutti i modi l’Iraq di Saddam nella sanguinosa guerra, qualche milione di morti, contro l’Iran.

E’ infine raccapricciante che a fare la voce grossa e a minacciare sfracelli per l’asserito uso di gas da parte del governo  siriano  siano quegli Usa che oltre a usare il gas per eseguire le sentenze di condanne a morte dei propri cittadini sono gli stessi Usa che aiutarono Saddam a sterminare col gas almeno quattro volte migliaia di iraniani durante la guerra Iraq-Iran. Gli Usa infatti fornirono  all’Iraq le informazioni di intelligence per poter colpire senza errori le truppe iraniane. E quando gli iraniani inviarono vari rapporti ai servizi segreti Usa per denunciare l’uso dei gas da parte degli iracheni i servizi segreti statunitensi fecero vergognosamente finta di niente. Da notare che una ricerca ha dimostrato vari anni fa che almeno il 10% delle condanne a morte negli Usa colpiscono innocenti. Cittadini statunitensi gasati quindi benché innocenti. Esattamente come farebbe Saddam stando a quanto affermano Kerry e Obama. Ma cos’è più grave? L’eventuale uso di gas da parte di Assad che avrebbe ammazzato 1.500 siriani o l’uso delle menzogne sulle “bombe atomiche irachene” da parte di Bush junior che mandò così a farsi ammazzare ben più di 1.500 soldati statunitensi? Per una guerra, si noti, che ha provocato centinaia di migliaia di morti tra gli iracheni e, da parte deglle truppe Usa, anche l’uso delle armi al fosforo bianco proibite esattamente come i gas.

La realtà è che gli Usa e l’Europa, cioè l’Occidente, non intendono accettare che i popoli sfruttati prima col colonialismo e poi con il neocolonialismo e imperialismo possano dotarsi di Stati unitari, e di economie ben sviluppate, che non siano regimi orribili e fanatici in fatto di religione come l’Arabia Saudita o le monarchie del Golfo. Orribili, ma felici di incassare e godersi le cifre gigantesche ricavate con le  vendite di petrolio all’Occidente, che sulle loro malefatte, in primo luogo il trattare le donne come oggetti privi di ogni diritto, chiude entrambi gli occhi pur di essere rifornito di petrolioe sogna che restino solo i nostri serbatoi di oro nero. E anzi mostra felice alle proprie opinioni pubbliche le enormi Disneyland quali sono di fatto le capitali del Golfo, tacendo da cosa sono corcondate nel resto del territorio. Tutti gli Stati laici, dall’Iran di Mossadeq alla Libia di Gheddafi passando per l’Iraq di Saddam, sono stati combattuti e frantumati spingendoli verso il tribalismo e il fanatismo religioso. Gli Usa e l’Europa al mondo islamico che non si piega sanno offrire solo la fine fatta fare agli indiani d’America, agli indios del Centro e Sud America e agli aborigeni australiani. Ma sperare in un bis del successo di quella ricetta è forse illusorio, in un mondo decisamente cambiato e nel quale crescono giganti economico militari che non hanno nessun motivo per amarci. Avanti di questo passo, con il continuo trasferimento di richezza finanziaria verso i “Paesi produttori”, è più probabile che faremo la fine dell’impero romano: da una parte rovinato dalla bella vita e dai vizi, dall’altra impoverito per il continuo trasferimento della massa monetaria, vale a dire oro e argento,  verso l’Oriente produttore di ogni  ben di Dio, dalle spezie alle sete e ale pietre preziose, ben di Dio che costava sempre più caro, ma senza il quale i romani non sapevano più vivere. Il ben di Dio che forse ci colerà a picco è quell’energia elettrica e quella benzina che, ricavate dal petrolio che non possediamo a sufficienza, sono ormai alla base dell’intera nostra vita.

Da una parte lo strangolamento politico militare. Dall’altra, come dimostra l’articolo di Raimondi e Lettieri che segue il mio, lo strangolamento monetario e finanziario delle economia emergenti.

Ma torniamo alla situazione siriana.

Obama dopo giorni di suspense ha infine tirato fuori la “pistola fumante” che a suo dire inchioda il governo siriano sull’atroce responsabilità dell’uso dei gas contro la sua popolazione civile. Si tratta di un documento di quattro paginette che riportano foto di satelliti che mostrano da dove sono partiti i missili con le bombe caricate con il micidiale gas sarin o affini come il tabun, e la trascrizione di intercettazioni telefoniche di ufficiali siriani man mano impegnati a dare l’ordine del lancio, quello di indossare le maschere antigas e a dirsi preoccupati che gli ispettori dell’Onu scoprano le loro orribili responsabilità. E a proposito di ispettori dell’Onu c’è da osservare come prima cosa che Obama ha deciso di non tener conto dei risultati delle loro verifiche in Siria, visto che non saranno pronti prima di 10-14 giorni. Spiace dirlo, ma questo snobbare gli ispettori dell’Onu da parte di Obama ricorda il comportamento di Bush figlio quando ignorò completamente quanto affermavano gli ispettori del Palazzo di Vetro in Iraq riguardo le “armi di distruzioni di massa”, bombe atomiche e chimiche comprese: loro insistevano a dire che non esistevano, ma Bush come è noto fece di testa sua.

Insomma, la “pistola fumante” mostrata da Obama pare proprio abbia le impronte digitali di Saddam. Ma è proprio così? Le quattro paginette di documenti sono credibili? Buttiamo a mare Eschilo e la sua prudenza quando affermava che “La prima vittima in guerra è la verità”? Affermazione peraltro dimostrata come vera infinite volte dalla Storia. Andiamo per ordine e senza preconcetti, senza cioè tifoserie da stadio pro o contro.

Le prove degli Usa non devono essere a prova di bomba – espressione quanto mai adatta alla situazione – se il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha rilasciato una dichiarazione ancora scettica. Il fatto che inviti gli americani a “mostrare le prove” farebbe pensare che la sua dichiarazione è precedente, anche se di poco, rispetto quella di Obama sulle prove che “inchiodano Assad”. E’ però più probabile che Putin quelle parole le abbia dette non perché ancora non informato delle ultime acquisizioni, ma perché non le ritiene affatto prove degne di essere prese in considerazione. Forse perché poco tempo fa la Russia ha fatto avere all’Onu, alla Cina, Francia, Usa e Regno Unito un dossier di 80 pagine sull’uso di gas Sarin da parte dei dai ribelli a Khan al-Assal. Un dossier che ha permesso al portavoce del ministero degli Esteri russo, Aleksandr Lukashevich, di dichiarare “stiamo ottenendo nuove prove che questo atto criminale era di natura provocatoria”. Non dimentichiamo che già il 6, maggio a parlare di prove sull’uso di gas sarin da parte dei ribelli era stato il magistrato svizzero Carla Del Ponte, ex procuratore capo del Tribunale Penale Internazionale per i delitti contro l’umanità compiuti nell’ex-Jugoslavia. Certo Del Ponte non è sospettabile di simpatie pro Assad. E teniamo presente che a combattere contro Assad sul campo in Siria è anche Al Qaeda, i cui uomini assieme ai mercenari pagati e armati dall’Arabia Saudita e da altri regimi arabi retrogradi sono pronti a tutto esattamente come lo erano, e lo sono tuttora, in Afganistan. Non dimentichiamo che Al Qaeda è ritenuta responsabile dagli stessi Stati Uniti dell’attentato suicida che ha distrutto le Twin Towers l’11 settembre 2001. E che riguardo la presenza massiccia in Siria di Al Quaeda, l’analista politico Nasser al-Omari intervistato dalla Press TV ha dichiarato che “Quello che abbiamo in Siria in questo momento è che sono fondamentalmente elementi di al-Qaeda in realtà a dettare legge in molti, molti posti” ( http://www.presstv.ir/detail/2013/08/17/319123/alqaeda-opposition-linchpin-in-syria/ ).

Prima di analizzare meglio la credibilità delle prove esibite dagli Usa dobbiamo però dire che una bugia o una affermazione spiacevolmente incompleta l’ha detta il presidente francese Hollande, interventista come spesso gli uomini del suo partito, dal Vietnam all’Algeria e alla Libia. Hollande ha infatti dichiarato che a usare il gas non possono essere stati i ribelli perché  “è appurato che l’opposizione non detiene nessun’arma di questo tipo”. Evidentemente Hollande ignora quanto “è appurato” in Turchia. Secondo un rapporto dell’agenzia statale turca Zaman, diramato il 30 maggio scorso, agenti della Direzione generale di sicurezza turca (Emniyet Genel Müdürlügü) il 29 maggio “hanno sequestrato 2 chili di gas Sarin nella città di Adana, alle prime ore di ieri mattina. Le armi chimiche erano in possesso ai terroristi di al-Nusra che si ritiene fossero diretti in Siria”. E certo i terroristi del gruppo siriano Al Nusra Front, appassionati amanti della “guerra santa”, che intendono anche esportare, i due chili di sarin non se l’erano procurato per usarli come fermacarte.

Veniamo ora alle prove in mano ad Obama secondo quanto riportato dalla stampa. Le foto e le riprese satellitari per essere credibili dovrebbero mostrare i singoli lanci come se fossero stati visti da pochi metri di distanza, permettendo di capire bene di che tipo di missili si tratta e che divise indossano chi li lancia. Da oltre 10 anni è provato che i satelliti e gli aerei spia Usa sono in grado di leggere perfino le targhe dei camion. Quando nell’ottobre 1962 ci fu la crisi di Cuba i satelliti artificiali, esistenti dal gennaio 1958, e gli aerei spia statunitensi d’altissima quota U2 avevano fotografato perfino i cespugli delle basi dove i sovietici intendevano alloggiare i missili nucleari in arrivo via nave dall’allora esistente Unione Sovietica. Il presidente John Kennedy sventolando quelle foto potè denunciare al mondo senza tema di smentite quanto stavano combinando i cubani di Fidel Castro e i sovietici di Nikita Krushev. Da allora i progressi sono stati semplicemente giganteschi, impensabili, già da molti anni dallo spazio si può vedere e intercettare di tutto, anche se la zona da spiare è coperta da nuvole.

Ma quello che convince meno sono le intercettazioni telefoniche. Non c’è bisogno di avere lavorato in certi uffici militari per sapere che gli ordini più compromettenti NON si danno per telefono, strumento che per certe comunicazioni è anzi vietato usare. E non c’è bisogno di essere esperti per sapere che i reparti che lanciano bombe caricate a gas NON hanno nessun bisogno di sentirsi dare l’ordine – per telefono! – di indossare le maschere a gas. Per il semplice motivo che per poter mettere mani a quel tipo di arsenale devono munirsi PRIMA di maschere antigas e non solo, devono indossare infatti anche le speciali tute antigas. Anzi, se i gas nei sobborghi di Damasco sono stati sparati dagli uomini di Assad, è strano che non siano state distribuite almeno le maschera antigas a buona parte della popolazione di Damasco. Che poi un ufficiale siriano si metta anche a dire al telefono che teme che gli ispettori dell’Onu possano scoprire che sono stati i militari di Assad è molto sorprendente. A Padova direbbero “Troppa grazia, S. Antonio!”. Come dicono Berlusconi&C, “al telefono se ne dicono di tutti i colori”. Ma in ogni caso, chi garantisce che quella telefonata sia autentica? Non è la prima volta che per scatenare una guerra o un’aggressione militare si ricorre a qualche “esagerazione”. Non c’è bisogno di ricordare le grandi menzogne di Bush figlio riguardo le “armi di distruzione di massa di Saddam Hussein in Iraq”, frottola avvalorata anche dall’inglese Blair, tant’è che in Inghilterra se la ricordano ancora talmente bene da avere provocato il recentissimo no del parlamento all’interventismo di Cameron.

I primi a dire di avere inchiodato Assad e i suoi intercettando e registrando le loro conversazioni fatali sono stati i servizi segreti israeliani. Il colpaccio lo avebbe fatto la loro “mitica unità 8200″, specializzata nelle intercettazioni più difficili se non impossibili ( http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/siria_il_ruolo_dei_servizi_israeliani-65452965/ ).  Peccato solo che i “colpacci” a suo tempo passati agli Usa sulle “armi di distruzione di massa di Saddam Hussein” si siano rivelati fuffa. Non deve essere un caso che come lo scetticismo del parlamento inglese ha stoppato i bollenti spiriti di Cameron, così in Israele solleva dubbi il quotidiano Haaretz. E lo fa citando un esperto americano e uno inglese. Quello americano è Dan Kaszeta, ex ufficiale del Chemical Corpo dell’esercito Usa, uno che se ne intende quindi, e appunto perché se ne intende è anche consulente della Casa Bianca per la Sicurezza. Quello inglese è Steve Johnson, un ricercatore della Cranfield University leader nello studio degli effetti dell’esposizione a sostanze tossiche che ha lavorato con il Ministero della Difesa della Gran Bretagna nel campo della guerra chimica

Vediamo cosa hanno detto i due esperti ad Haaretz:

Dan Kaszeta: “Nessuna delle persone che trattano le vittime o li fotografa indossa un qualche tipo di protezione verso i prodotti chimici denunciati. E nonostante questo, nessuno di loro sembra essere stato danneggiato” . Ciò porterebbe ad escludere l’uso della maggior parte dei tipi di armi chimiche di tipo militare, compresa la stragrande maggioranza dei gas nervini, perché tali sostanze non evaporano immediatamente, soprattutto se sono state utilizzate in quantità sufficiente per uccidere centinaia di persone (355, secondo alcune dichiarazioni di Médecins sans frontières accreditate dalla stampa ocidentale), ma lasciano un livello di contaminazione anche sui vestiti e sui corpi di chi, come i soccorritori, viene in contatto con loro nelle ore successive un attacco non adeguatamente protetto

Kaszeta aggiunge che ”non c’è nessuno degli altri segni che ci si aspetta di vedere in seguito di un attacco chimico, come ad esempio i livelli intermedi di vittime, gravi disturbi della vista, vomito e perdita di controllo dell’intestino”.

Steve Johnson:  “Dai dati che abbiamo visto finora , un gran numero di vittime in un ampia zona significherebbe un uso dei gas dalla dispersione molto invasiva. Con un tale livello di agente chimico ci si aspetterebbe di vedere un sacco di casi di contaminazione sulle vittime in arrivo e tra i soccorritori e coloro che li curano senza essere adeguatamente protetti . Noi qui non stiamo vedendo nulla di simile”.

Haaretz aggiunge che non ci sono risposte neppure alle domande se gli ordigni chimici siano state usati altre volte, perfino quando gli ispettori dell’Onu erano già in Siria per indagare. Chi volesse leggere l’articolo di Haaretz, se ha l’abbonamento per la versione online può farlo con il link http://www.haaretz.com/news/diplomacy-defense/.premium-1.542849 , altrimenti lo può trovare con il link del blog Sic Semper Tyrannis (gestito da un gruppo di corrispondenti) – http://turcopolier.typepad.com/sic_semper_tyrannis/2013/08/httpwwwhaaretzcomnewsdiplomacy-defensepremium-1542849.html . E chi ha sparato sul convoglio degli ispettori dell’Onu? A dire che può essere stato chiunque, modo elegante per dire che sono stati i ribelli mercenari, è in primis il New York Times ( http://www.nytimes.com/2013/08/27/world/middleeast/syria-assad.html?smid=fb-share&_r=0 ). E se esperti come Kaszeta e Johnson dubitano, il sito e giornale online Voce della Russia sostiene addirittura che le notizie  del massacro chimico sono state diffuse già PRIMA che avvenisse: http://www.infowars.com/voice-of-russia-news-of-chemical-weapons-attack-in-syria-published-one-day-before-massacre/

Per quanto riguarda gli ispettori dell’Onu, le Nazioni Unite hanno accettano fin dal 1 giugno l’invito del governo siriano di  inviare personale per indagare sull’uso di armi chimiche a Khan al-Assal e il 24 luglio AkeSellstrom, capo della commissione di inchiesta Onu, e Angela Kane, alto rappresentante Onu per il disarmo, si recano in Siria per organizzare le indagini. Molto strano quindi che il regime siriano compia un simile orrore proprio mentre ci sono gli ispettori Onu, come ha fatto notare tra gli altri il corrispondente della inglese BBC Frank Gardner. Molto strano anche che abbia usato i gas in una zona abitata da civili sapendo bene che l’ondata di colpiti sarebbe stata inevitabilmente ricoverata anche, se non soprattutto, nei tre ospedali con personale di Médecins Sans Frontières, dai forti collegamenti internazionali. Strano cioè che il regime si sia dato la zappa sui piedi da solo. E ciò anche a non voler tenere presente quanto ha dichiarato lo stesso presidente Assad a un giornale russo, e cioè che è semplicemente assurdo che i gas siano stati usati in una zona abitata dove la linea del fronte lealisti/ribelli semplicemente non esiste. Vale a dire, dove non puoi lanciare i micidiali ordigni chimici contro una massa più o meno compatta di nemici. Con il rischio cioè che il gas diventi un boomerang investendo anche chi lo ha lanciato. In effetti quando è stato usato da Saddam Hussein contro gli iraniani e i ribelli curdi la linea del fronte era netta e chi sparava quegli ordigni non correva rischi.

Sono 16 anni che delle armi chimiche, invenzione tedesca e inglese sviluppata poi alla grande negli Usa e in Urss, è vietato non solo l’uso ma anche la produzione e lo stoccaggio. Tant’è che gli Usa, già con Bush, hanno garantito di avere distrutto l’intero loro arsenale di questo tipo. Chi è che mette in circolazione dunque oggi le bombe al sarin?  Gli Stati che hanno aderito alla Convenzione di Ginevra sulle armi chimiche sono 188 e sono elencati nel sito delle Nazioni Unite con il link: http://treaties.un.org/Pages/ViewDetails.aspx?src=TREATY&mtdsg_no=XXVI-3&chapter=26&lang=en . Duole dirlo, ma dalla lista manca proprio la Siria. Il che può essere un indizio di colpevolezza. A scanso di equivoci, aggiungiamo che nella lista figurano invece i “cattivi” come la Cina e Israele. Il problema è che non ci sono controllo incrociati internazionali, motivo per cui chiunque è difficile capire e dimostrare chi eventualmente faccia il furbo.

Insomma, i gas proibiti pare proprio siano stati usati. Ma dire con certezza chi è stato, e poterlo dire con una certezza tale da legittimare un’altra guerra o altri bombardamenti “chirurgici”, cioè in realtà ottusamente devastanti, bisogna onestamente dire che non è affatto scontato. Fermo restando il fatto che è difficile spiegare perché mai gli Usa o l’Europa debbano colpire gli Stati che nel mondo compiono orrori contro la propria popolazione civile, visto anche che tali Stati abbondano e se sono nostri amici chiudiamo uno o entrambi gli occhi. Sconcerta che la cifra delle vittime totali e quelle delle vittime bambini per il bombardamento con il gas siano rispettivamente più o meno eguali – circa 1.500 i primi, circa 500 i secondi – a quelle dell’invasione di Gaza da parte degli israeliani con l’operazione Piombo Fuso, del dicembre 2008-gennaio 2009. In questo caso però nessuno s’è stracciato le vesti né ha minacciato guerre. Forse che i civili morti ammazzati col gas pesano più dei morti ammazzati con armi più o meno classiche?

Il ministro della difesa israeliano Moshe Ya’alon, spalleggiato con entusiasmo da tutti i tifosi dello “scontro di civiltà”,  sostiene con foga che il regime siriano ha usato bombe chimiche più volte, ma il primo a sollevare dubbi è, come abbiamo visto, il giornale di casa sua Haaretz. Che nell’articolo citato pone una domanda inevitabile: “Ma se questo non è stato un attacco con armi chimiche, cosa ha causato allora la morte di così tanta gente priva di qualunque segno esterno di trauma”? Priva cioè di ferite di qualunque tipo, provocate da armi da fuoco o da taglio o da fratture comunque ottenute.

Una risposta alla domanda posta da Haaretz può forse venire da una foto alquanto sconcertante diffusa sul web. Sui piccoli cadaveri dei bambini che sarebbero stati uccisi dai gas il 21 agosto sono ben visibili grossi pezzi di ghiaccio, utilizzati ovviamente per conservarli. Molti sospettano che quei poveri bambini siriani potrebbero essere morti altrove, per le cause più diverse, e che i loro corpi potrebbero essere stati trasportati in seguito in una zona scelta a bella posta per la macabra messinscena a uso e consumo degli ispettori Onu in arrivo. Fantascienza? Forse. Ma non è detto. Lo dimostra “il massacro di Timisoara”, che tutti i mass media dell’epoca, dicembre 1989, addebitarono senza dubbio alcuno al presidente della Romania comunista Nicolae Ceausescu ben deciso a stroncare in tutti i modi la rivolta rumena provocando a Timisoara migliaia di morti.  Nella “città martire” vennero mostrati a giornalisti e operatori televisivi accorsi come mosche decine di corpi sventrati, ricuciti alla meglio, bruciati, “torturati dal servizio segreto rumeno”, la famigerata Securitate. L’indignazione del mondo intero fu enorme. Si scoprirà in seguito che la strage in realtà non c’era mai stata: quei morti gettati in faccia al mondo erano gente comune deceduta negli ospedali e gli squarci dei loro cadaveri erano dovuti alle autopsie.

Il regime finì pochi giorni dopo con la fucilazione di Ceausescu, il cui posto è stato preso dai suoi ex amici autori della messinscena.

Come si vede, Eschilo aveva ragione. Purtroppo.

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La politica della Fed manda in tilt le economie emergenti

di Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**

Quest’anno alla riunione informale dei banchieri centrali di Jackson Hole nello Stato del Wyoming  di fine agosto è stata la defezione del governatore delle Federal Reserve Ben Bernanke a fare notizia.

Bernanke non ha potuto presentarsi perché tutti avrebbero chiesto lumi sulle azioni future della Fed in merito al “Quantitative Easing” (QE).

Si ricordi che l’anno scorso, invece, il governatore teorizzò con grande enfasi la “teoria di una nuova politica monetaria non convenzionale”. Subito dopo si è concretizzata negli Usa con la terza operazione di QE e l’immissione di 85 miliardi di dollari al mese per l’acquisto da parte della Fed di nuove obbligazioni del Tesoro e di altri titoli bancari meno solvibili quali i derivati asset-backed-security.

Tale scelta non può durare all’infinito, perciò il problema è: come fermare le rotative della Fed? Con quali conseguenze? In Europa, pur pagando un prezzo salato, si è capito che i danni di una finanza drogata sono enormi e hanno inciso non poco sul debito pubblico.

Dopo un anno di tanta nuova e facile liquidità i risultati anche per l’economia americana di fatto sono quasi nulli. Però vi sono molti effetti destabilizzanti generati soprattutto nei Paesi emergenti.

La liquidità confluita dai Paesi occidentali ha stimolato il grande appetito del rischio. Si sono così create bolle immobiliari, sacche di crediti facili, speculazioni su monete e su commodity, su materie prime e prodotti agricoli.

In pratica la politica del “Quantitative Easing” si è rivelata una trappola che ha spinto i tassi di interesse vicino allo zero e prodotto addirittura una perdita, al netto dell’inflazione, per i tradizionali investitori.

Non sono pochi, infatti, coloro che, persino nella dirigenza del Federal Reserve System, sostengono che tale politica non ha aiutato la ripresa interna. Altri rappresentanti della Fed hanno però ricordato che la Fed fa soltanto gli interessi degli Usa e che gli altri Paesi dovrebbero prenderne atto.

Quando a maggio Bernanke ha appena accennato alla possibilità di uscire dal QE, i mercati sono entrati subito in fibrillazione. E’ quello che succede ad un drogato che, prima lo si è tenuto “sotto controllo” aumentando la dose, e poi si decide di non fornirne più.

Nelle economie emergenti l’aspettativa di un cambiamento della politica monetaria della Fed sta scatenando una fuga di capitali tanto che si parla di una “crisi d’estate” per Paesi come l’India, il Brasile, il Sud Africa, la Turchia e l’Indonesia.

Dall’inizio dell’anno a oggi le loro monete hanno subito impressionanti svalutazioni che vanno dall’8% per la rupia dell’Indonesia, al 15% per quella dell’India fino al 20% per il real brasiliano.

Sembra che i governi interessati stiano approntando azioni di difesa. In particolare il banchiere centrale del Brasile ha dovuto disertare Jackson Hole proprio per preparare un programma di emergenza di ben 60 miliardi di dollari a sostegno della valuta nazionale.

Dall’inizio di maggio le riserve delle banche centrali dei Paesi emergenti hanno perso 81 miliardi di dollari a causa di fughe di capitali e per interventi di stabilizzazione dei mercati valutari. Anche i loro mercati azionari avrebbero perso 1 trilione di dollari!

A Jackson Hole la stessa direttrice del Fmi Christine Legarde, riferendosi alle nuove crisi nelle economie emergenti, ha dovuto ammettere che “siamo in una nuova pericolosa fase che potrebbe far deragliare la fragile ripresa” e che le attuali riverberazioni sui mercati finanziari “potrebbero ritornare dove hanno avuto origine”, cioè negli Usa.

Non è una bella prospettiva, perciò sarebbe opportuno che in tempi brevi i governi del G20, non solo Obama, riflettessero seriamente sul “che fare” e agissero di conseguenza.

*Sottosegretario all’Economia del governo Prodi **Economista

92 commenti
« Commenti più vecchi
  1. Peter
    Peter says:

    X Anita

    Meglio rompere un sabbatico che i cabbasisi come fa qualcun altro, cara mia.

    Pero’ mi deludi un po': per false friends intendevo, bedda matre, le FALSE AFFINITA’ tra inglese ed italiano, che ti causano non pochi dolori coi bloggers italici (me escluso).

    Es. Subject-soggetto, advice-avviso, shame-scemo, janitor-genitore, etc etc…

    Pensavo che sod off fosse americano, never mind.

    Il frutteto nonva mai bene.

    Ciao, Peter

  2. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x50
    Certo …potrebbe essere anche cosi….
    ma infine cosa hai detto di interessante o che si potrebbe prendere in considerazione….niente….nulla…e manco te ne accorgi..
    parole al vento…
    io ti consiglierei di spremerti finalmente le meningi….se sai dove sono naturalmente……
    e di scrivere qualcosa di cui val la pena discutere….
    Rodolfo

  3. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    A PROPOSITO DEI GAS USATI IN SIRIA

    Chi li ha usati non si sa ancora, Però desidero ricordare che si tratta di un’arma scoperta in Germania e in Inghilterra, sviluppata poi dall’Urss e dagli Usa.
    In Medio Oriente nessun Paese, eccetto forse Israele, ha le capacità di produrre armi di questo tipo. Israele comunque ha firmato, come gli Usa, la convenzione internazionale delle loro messa al bando, cosa che purtroppo non ha ancora fatto la Siria.

    Sì, credo che quei morti siriani, chiunque li abbia fatti, debbano pesare sulla nostra coscienza di europei.
    pino nicotri

  4. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    In rete gira una foto di un marlins meregano che si copre il viso con un cartello con su scritto:
    “I didn’t join the navy to fight for Al Queda in a syrian civil war”

    Come dargli torto… i suoi capoccia di Washington sono talmente kojoni (kojoni dal grilletto facile, quindi i più pericolosi) che non si rendono ancora conto che andrà a finire come in in Iraq e di recente anche in Libia. Aiutare i ribelli per creare un altro stato in mano ad al Qaeda, che poi fa la guerra agli US.

    Chissà se almeno riusciranno a capirlo i patriottardi “trimestrali”?

    C.G.

  5. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Pino.
    Una domanda: Israele ha firmato la messa al bando di armi chimiche PRIMA oppure DOPO la strage (con armi chimiche) funestamente ricordata come Operazione Piombo Fuso?
    Te la faccio perchè non mi è dato di sapere e poi anche perchè le “firme” delle Amministrazioni di Tel Aviv valgono notoriamente il tempo che trovano.
    C.G.

  6. controcorrente
    controcorrente says:

    Carissimi,

    (ed in particolare al mio amico Rudy)

    Sono spiaciuto di non essere tempestivo nelle mie risposte,ma come potete ben immaginare ..non si può voler tutto dalla vita.
    Per cui al mio caro amico Rudy, che mi risponde che in Germania ,se si vuole non dar soldi a nessuna istituzione religiosa, si può fare tranquillamente…beh che devo dire..che avevo ragione IO, la Germania è una nazione laica e perciò civile !

    Sono poi sommamente spiaciuto di non poter dialogare con Voi, sui testi sacri del Talmud, apocrifi,o meno, nel senso che ho risolto il problema, nel senso (vogliate scusare la brutalità), che non me ne frega un fico secco.
    Ovvero, se Dio non esiste è una perdita di tempo, se esiste ed esiste come i testi sacri lo raccontano,è una perdita di tempo lo stesso, poiché Dio stesso si mettere a ridere di tali interpretazioni e se fosse vero che è stato interpretato correttamente, beh, scusate , non mi interessa lo stesso..faccio altro nel frattempo , in perfetta pace con quella che dicono sia la “coscienza”,ovvero la capacità di guardarsi al mattino nello specchio, e di poter affermare che in fondo son un Brav’uomo, senza per questo rischiare di tagliarmi la gola , mentre mi rado, poiché non sopporto la mia “faccia di ipocrita, gran figlio di brava donna “.

    Sono rammaricato e penso ai Gas esilaranti che senza dubbio sono opera di Dio !

    un saluto cordiale a tutti

    cc

  7. controcorrente
    controcorrente says:

    LA Verità, NON HA BISOGNO DI GIUSTIFICAZIONI..TANTO MENO SOFISTICATE !

    Riflettevo iersera su un vecchio proverbio che dice : Non far sapere al contadino quanto è buono IL FORMAGGIO CON LE PERE !
    Mi ricorda una vecchia commedia di non so più chi, interpretata da Gianrico Tedeschi se ben ricordo, ove il Bravo attore di teatro si soffermava poi sui concetti estremi di Come e di quanto sia buono il formaggio con le pere…
    Roba da sofisticati intellettuali…non fa per me..sfioriamo la Logica di Aristotele e le Varie Critiche di quel buon uomo di Kant !
    Basta saper leggere i giornali di questi tempi,(bene) e guardare alla situazione economica..la verità vien fuori da sola , unica,solare ,chiara per essere poeti, come una radiosa alba di Primavera..
    Appunto, non far sapere al contadino quanto è buono il formaggio con le pere…il come e il quanto…per favore..!!

    cc

  8. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x C. G.

    Nel mio post c’è un link con i nomi dei mi pare 180 firmatari, non so se ci siano anche le date. Forse la puoi trovare in rete.
    Ciccolàciao.
    pino

  9. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x C. G.

    Ho trovato questo:

    Sono considerate dalle Nazioni Unite come armi di distruzione di massa e la loro produzione e stoccaggio è stata messa al bando dalla Convenzione sulle armi chimiche del 1993, peraltro mai ratificata dalla Siria oltre che da Corea del Nord, Egitto, Angola e Sud Sudan (Israele e Birmania hanno firmato ma non ratificato).

    http://www.linkiesta.it/armi-chimiche-siria

  10. Anita
    Anita says:

    Posso capire perche’ Israele non ha rettificato…

    Angola
    Egypt
    North Korea
    South Sudan
    Syria
    Non sono firmatari

    Israele ha solo firmato ma non ratificato, perche’ l’Egitto non ha nemmeno firmato.
    Dovremmo avere costretto l’Egitto a firmare e insistere che entrambi i paesi immediatamente ratificassero il trattato e distruggessero, sotto la supervisione delle Nazioni Unite, tutte le scorte che hanno.

    Anita

    Il caso si da che questa mattina ho ricevuto un’articolo pertinente.

  11. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Se si riferisce a Israele, questi raramente hanno rispettato le decine e decine risoluzioni ONU che condannavano, tra l’altro, il loro uso di armi chimiche e la loro ignobile politica contro il popolo di Palestina.
    Grazie anche allo Zio Sam che gli ha fatto sempre da ombrello.
    Questo a sua insaputa, egregia signora, come è ovvio.

    C.G.

  12. Peter
    Peter says:

    A proposito di gas, andrebbe notato che fluoruro di sodio e potassio hanno una vasta gamma di usi industriali, e farmaceutici, non certo solo militari, e venderli non equivale affatto a vendere ‘armi chimiche’, come il solito scopiazzatore del blog ha prontamente passato qui come un ‘argomento’ dei suoi.
    Va anche notato che il solito tabloid preferito qui dai soliti noti si riferiva agli anni 2004-10, con l intento evidente di smerdare il governo precedente, trascurando che sotto quello attuale la vendita e’ continuata fino a tempi molto piu’ recenti. Vendita del tutto legittima, salvo che la Siria si era messa, sembra, ad usare i fluoruri per fare gas tossici…cosa venuta fuori adesso.

    Gli europei, cioe’ noi, che facciano pure un ennesimo mea culpa come auspicano altri….tanto, uno piu’, uno meno…

    Peter

  13. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Peter,

    ..non avevo colto ,quanto da te affermato…: “Ma l opinione pubblica era favorevole. Non si possono far gassare civili a migliaia. E non ci dimentichiamo centinaia di migliaia di profughi in
    Campi senza acqua e cibo a sufficienza….

    Mi colgono di sorpresa ,queste Tue affermazioni perentorie e mi lasciano interdetto !
    Sinceramente , non so a quale “opinione pubblica” a cui fai riferimento..un’opinione pubblica alquanto bislacca direi..un termine che mi fa venire il prurito al fondo schiena, o il latte alle ginocchia..Termine vago e generico , riferibile a tutto e nulla..sarebbe come dire che I tedeschi,tutti i tedeschi, sono i soli responsabili dell’Olocausto..solo perché un ‘Opinione Pubblica , fu favorevole al Nazismo in un ben determinato periodo storico !
    Talvolta mi sembra che con il termine di Opinione Pubblica, si designi il NUOVO DIO del xx e xx1 Secolo…una divinità laica, buona per tutti gli USI E CONSUMI a seconda delle convenienze del momento.
    Quando non si sa più che dire: si invoca..L’Opinione Pubblica, che come ben saprai è concetto ostile alla Democrazia , anche per i filosofi del pensiero liberale!
    Strana opinione pubblica la tua , si indigna pure “senza dimenticare”come affermi dei Profughi Siriani ,senza acqua e senza cibo.., ma davvero ?
    Che palato fine, questa opinione pubblica per i Siriani , ora,…strana opinione pubblica..dov’era l’Opinione Pubblica a Sabra e Chatila ..per esempio ???

    Sono esterrefatto e sbalordito, della Opinione Pubblica !

    cc

  14. Peter
    Peter says:

    X CC

    L’ opinione pubblica e’ cio’ che piu’ conta nelle democrazie occidentali, che ti piaccia o no. In US nessuno si muove senza un sondaggio d opinione, e cosi’ altrove. In Arabia Saudita o in Grecia ne possono fare a meno. In Italia ha un ruolo molto subordinato.
    E’ ovvio che l opinione pubblica e’ manipolabile, volubile, e soggetta ad interpretazioni di comodo. Per cui i media hanno un ruolo cruciale. E l informazione e’ potere.
    Se Cameron fosse intervenuto in Siria avrebbe avuto il sostegno di buona parte dell opinione pubblica, direi. Gas o non gas, milioni di siriani sono in campi di rifugio nelle condizioni che sai.
    I due pesi e due misure? Li conosciamo, ma non spostano il problema siriano. Su cui vediamo cosa faranno le Nazioi Unite.

    Peter

  15. Peter
    Peter says:

    A scanso di equivoci, non sostengo che la pubblica opinione, data per reale per esempio misurata dai sondaggi, sia la vox dei. O che in un paese dempcraticoil governo dia sempre e comunque retta ad essa, sempre che i sondaggi siano affidabili. Ma qui parliamo di teoria.
    Direi che i governi la cui permanenza dipenda dal consenso del voto pubblico, come in UK o Francia o Germania, tengono molto conto dei sondaggi d’ opinione, specie su temi che il pubblico non si dimentica facilmente, come guerre, sanita’, aborto, tasse…
    Il discorso si allarga se si pensa su cosa realmente si basa l’ opinione pubblica, e per quanto tempo. Ma allargare il problema e’ il tipico modo italiano, compreso te CC, di insabbiare il problema.

    Peter

  16. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Peter,

    infatti , non mi piace , ma non me faccio un cruccio.
    Vedo che gira e rigira, con la frase..
    “”I due pesi e due misure? Li conosciamo, ma non spostano il problema siriano. Su cui vediamo cosa faranno le Nazioi Unite…

    Ma bravo, pure tu…Tu quoque …Bruto …!!infatti, a questo punto non “comprendo il motivo di tanto dibattere tuo, con il mio amico Rudy. Siete come fratelli gemelli, a questo punto, non v’è nessuna ragione di tanto astio,nei vostri post. Siete sostanzialmente “uguali” ,solo sostenitori di due “Opinioni pubbliche diverse “..mi sia consentito eh,eh, magari pure su problemi diversi..ma che non spostano l’oggetto dei due pesi o delle due misure..
    Rodolfo da tempo sostiene che il problema Israele- Palestina, può dar origini a pensieri diversi..,ma come TU sostieni, non spostano il problema ..dico giusto Rudy ?
    Ma dai , L’opinione della Regal Imperialista Inghilterra,ultima erede del pensiero politico Romano,contro i pareri di Rodolfo, sostenitore della politica Israeliana, fino allo spasimo.
    Guarda,sono onesto, ai miei occhi, solo per storia recente ci perdi ai miei occhi nel confronto!
    Ed è meglio che non mi chiedi il perché,credimi !

    cc

  17. controcorrente
    controcorrente says:

    Opps stavo scrivendo il mio 68, in contemporanea a Peter..

    Per cui caro Peter,

    sei arrivato prima con il tuo 67.
    Decisamente ai miei soli occhi, aggrava la situazione, anziché alleggerirla…infatti non solo non sposti di una virgola il problema da me posto, ma attacchi, accomunandomi ad un non ben distinto, problema italico di insabbiare i problemi.
    Tipico degli Italiani, inglesizzati..su questo potrei scrivere interi volumi.. Ti rimando al Raccontino del precedente Argomento .

    cc

  18. peter
    peter says:

    X CC

    fratello gemello del Rodolfo sarai tu.
    Dato che entrambi siete inflessibili al dialogo.
    E non a caso lo chiami fraterno amico
    Rudy.
    Semmai, tu hai migliori conoscenze generali
    ed un modomolto piu’ logico, ancorche’
    Assai piu nebuloso, di esprimerti.
    Ho gia detto che gli interventi armati
    fuori dalla legalita ONU non li approvo.
    Per cui mi va benone il voto inglese contrario
    a Westminster.

    Ma stare a guaedare

  19. Peter
    Peter says:

    Ma stare a guardare ad aeternum finche la questione palestinese non verra risolta lo puoi fare tu, Putin, e l Egitto.

    Ammesso che a Putin gliene freghi un tubo della suddetta.

    Peter

  20. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Peter …scrivi 64
    “A proposito di gas, andrebbe notato che fluoruro di sodio e potassio hanno una vasta gamma di usi industriali, e farmaceutici, non certo solo militari, e venderli non equivale affatto a vendere ‘armi chimiche”….
    =
    Questo e’ vero…chi potrebbe mai contraddirti…..
    il nitrato di potassio per esempio e’ un eccellente fertilizzante…
    pero’ e’ un elemento indispensabile per ottenere la polvere nera… insieme al carbone di legno e allo zolfo che a loro volta da soli non fanno polvere nera….
    rimbembranze del periodo militare….ho il brevetto di artificiere…

    =
    =
    e riscrivi…
    “Vendita del tutto legittima, salvo che la Siria si era messa, sembra, ad usare i fluoruri per fare gas tossici…cosa venuta fuori adesso”.
    =
    Non direi del tutto legittima…anzi…
    il fluoruro di sodio e potassio oltre che a farci dentifrici …sono elementi indispensabili insieme ad altri prodotti chimici per produrre gas velenosi.
    Il comportamento irresponsabile degli Inglesi sta nel fatto che lo hanno venduto ad una delle poche nazioni che non avevano firmato la convenzione sulle armi chimiche….
    piu’ irresponsabili di cosi…..
    =
    =
    =
    La questione e’ …secondo il mio parere, che il problema si doveva affrontare due anni fa’…ora ci si ritrova con 7.000.000(sette milioni) di profughi e 100.000 morti…un vero genocidio….e dov’ era la pubblica opinione?
    Riguardo i Siriani e Assad…con Musulmani….Schiiti…Sunniti …Maroniti…fratelli Musulmani….Alauiti…Drusi…Al Qaeda…senza dimenticare i Curdi sono un rompicapo di difficile soluzione….ognuno di loro se ne frega persino dell’ opinione mondiale….altro che opinione pubblica.
    L’ intervento Americano a cui io non credo…..se ci sara’ non portera calma e pace in quella regione….troppe le diversita’…difficile se non impossibile metterli tutti daccordo…

    Rodolfo

  21. controcorrente
    controcorrente says:

    Cari peter e rodolfo,

    in Siria non bisognava proprio intervenire prima, favorendo l’una o l’altra fazione e poi lagnarsi delle guerre disumane, come se ci fossero guerre umane a cominciare da quelle di religione!

    Caro Peter,
    paragonarmi a Putin e all’Egitto,andiamo dai ,sii serio !
    Paragonare la mia povera logica, a quella di Rodolfo..duretta, poiché se ammetti che io abbia un briciolo di logica,allora il paragone non può essere con quella Sua che non esiste !
    Interveniamo pure in Arabia Saudita, in Yemen, occupiamo la Cina, ma si,di scuse umanitarie ne troviamo a dozzine negli arsenali delle morali !!!
    E smettila di mettermi in bocca, cose mai dette , ne tanto meno pensate,mi ricordi un’altro di questo blog , non faccio nomi per carità di patria..

    cc

    Tanto prima o poi,si sa come andrà a finire, solo questione di tempo !

  22. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcc
    la mia logica inesistente mi dice ….che quando si interviene nei cavoli degli altri lo si fa’ o lo si dovrebbe fare sopratutto per ragioni umanitarie e per evitare genocidi quale quella in atto in Siria…
    per il resto non ci sono fazioni da favorire….
    per quello esistono le elezioni di un paese che vuole essere democratico….con una maggioranza e una minoranza che si fanno la guerra….di parole e di argomenti su quello che e’ piu’ sensato fare per il benessere della nazione.
    Difficile in quel miscuglio di etnie…non disposte al compromesso …
    R

  23. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Le guerre servono a vendere armi”.
    Firmato: Francesco, Papa.

    Se ne è accorto anche lui..

    C.G.

  24. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Guarda caro cg…
    che se tutto il mondo decidesse per un eccesso di raziocinio e mettendo al bando tutti i risentimenti e gli odi di eliminare
    l’ industria bellica e trasformarla in una industria di trattori per l’ economia mondiale alfine non sarebbe una gran perdita…anzi
    =
    Ora io sono restio nel pensare(sarebbe terribile se fosse veramente cosi) che le guerre si costruiscano a tavolino solo per favorire l’ industria bellica….

    quella esiste ed esistera’ finche l’ essere umano non capira’ che farsi la guerra non porta a niente se non a dolori e disperazione….
    meglio fare l’ amore….come in una famosa canzone…
    forse e’ ancora troppo presto….ma sono sicuro che l’ essere umano arrivera’ presto ad una simile conclusione….
    altrimenti inseguendo un piu’ o meno status quo…alla fine
    per qualche stronzo….e quelli prima o poi possono uscire fuori…per esempio il nord Coreano Kim Il-sung …
    per questo credo che un Obama ….che stronzo lo sara’ … ma non fino al punto da rischiare un conflitto mondiale con la Russia…
    evitera’ di intervenire in Siria…per ora sono solo parole….
    =
    infine per poter sotto un certo profilo essere un po’ stronzo anch’ io…una nuova guerra mondiale limitata …potrebbe portare forse veramente alla pace…se non altro tutti i paesi avrebbero molto da fare a ricostruire… . figurati un nuovo boom economico….piena occupazione…niente cassa integrazione e poi sempre avanti cosi….finche il sole non esplodera’ inghiottendoci tutti….
    tranne quei pochi che riusciranno a salvarsi con qualche navicella spaziale su qualche altro pianeta….e cosi tutto ricomincera’ da capo….o forse no….
    non me la sento di togliere all’ essere umano un ultima chance.
    Rodolfo

  25. Peter
    Peter says:

    X Rodolfo

    Lei, o tu, avevi detto ieri che il governo inglese vendeva ‘ gas nervini’.
    Tra i fluoruri ed i gas c’e’ una bella differenza.
    Un lungo elenco di usi civili ne legittimava la vendita. E’ chiaro che oggi anche una bomba atomica si puo’ ‘fare in casa’, ed i tuoi argomenti li potrebbe smontare anche un meccanico d’officina.
    Essere artificiere non ti autorizza a spararle grosse.
    I governi di tutto l’occidente vendono invece armi di ogni tipo, pronte per l uso, a paeselli anche peggiori della Siria. Per cui vendere composti chimici come quelli, almemo fino ad oggi, era una cosa persino rispettabile, oltre che legittima.

    Peter

  26. Peter
    Peter says:

    X CC

    Piano, della carita di patria non sp cosa farmene.

    Sei stato tu ad attribuire significati abnormi a cio’ che ho scritto, oltre a fare accostamenti pindarici tra me ed altri.
    Quindi vedi di non gettare la mano e nascondere la pietra.

    Peter

  27. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xPeter
    “Lei, o tu, avevi detto ieri che il governo inglese vendeva ‘ gas nervini’”.
    =
    Non l’ ho mai scritto….
    ho solo copiato con il mio 46 un articolo del “Mail Online”
    dove riferiva dell’ UK e le sue vendite alla Siria di “componenti”
    necessari per la produzione di gas nervini. Stop
    Rodolfo

  28. Linosse
    Linosse says:

    Le armi chimiche sono classificate dalle Nazioni Unite come armi di distruzione di massa, e la loro produzione e stoccaggio sono stati messi al bando dalla Convenzione sulle armi chimiche del 1993, in base alla quale gli agenti chimici in grado di poter essere usati come armi chimiche o da essere usati per fabbricare tali agenti chimici, vengono divisi in tre gruppi a seconda del loro scopo e del loro trattamento.
    Ancora non è certo chi le abbia usate in Siria ,chiunque sia è da condannare ma cosa si fa a chi le ha fornite?Non sono forse complici oltre che infrattori?
    Come sempre chiudiamo un occhio,meglio se due.
    Consideriamo inoltre che l’industria degli armamentide U S.A. è uno dei settori più importanti del paese. Da dove vengono le armi che uccidono?
    Anche se quella della Siria è un dittatura (ce ne sono molte altre più interessanti), nessun paese ha il diritto di intervenire, si potrebbe solo con una risoluzione internazionale dell’O NU.
    Chi sono gli li U.S.A. da autoplocamarsi “salvatori liberal democratici col bollino blu”quando sono quelli che più morti hanno causato , che più hanno violato i diritti dell’uomo, che violano il trattato di Ginevra nella materia di tortura a Guantanamo? Gli U.S.A., la amministrazione che spia l’intero mondo dopo aver esportato boille e balle, che ha abbattuto governi legittimi per mettere al loro posto dittatori e dimostrati sanguinari come Pinochet, Videla, ecc., ecc.? Basta con l’ipocrisia .
    In Irak si c’ erano armi di distruzione massiva, come lo dimostra il fatto che hanno gasato i Kurdi con esse. O i Kurdi non sono persone? Ma qualcuno si interessa dei Kurdi?
    L’episodio più drammatico certamente si è vissuto in Irak il 16 su marzo su 1988, negli ultimi giorni della guerra fra il questi paese ed Iran. Quel giorno, l’aeronautica del presidente Saddam Hussein (a quei tempi alleato di ferro degli U.S.A.)ha attacato con gas tossico la città curda di Halabja, nel nord di Irak. Fra 3.200 e 5.000 persone sono morte e la stima che fra 7.000 e 10.000 dei feriti la maggioranza erano civil.Chi ha fornito i gas messi al bando,chiunque sia stato è complice.
    Anche qui chiudiamo tutti gli occhi disponibili e poi è acqua passata che non macina più.
    E del fosforo bianco usato nel gennaio 2009?
    “Abitazioni, fabbriche, edifici civili vennero bombardati e distrutti, comprese scuole dell’UNRWA in cui centinaia di persone si erano rifugiate in seguito alla distruzione delle loro case – danni da alcuni miliardi di dollari-.
    1443 vittime, tra cui 430 bambini, più di 5000 feriti, molti dei quali sono in seguito morti a causa delle gravi ferite, o che sono rimasti invalidi, senza gambe o braccia. Intere famiglie massacrate, alcune delle quali ammassate e rinchiuse in appartamenti per poi essere sterminate.”
    Da sommare ad alcune vittime dell’ONU
    Normale amministrazione della 51ª stellina(quella di Davide) sulla bandiera imperiale per cui neanche una piega,qualcuno ha qualcosa da dire?
    Tutto procede bene madama la marchesa,il cavallo di troia è già pronto e presente nel deserto siriano,buon appetito.
    L.

  29. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Attia …caru gicci mancu t’ arrispunnu…
    e tuttu inutile comu sai…(detto con inflessione catanese)….
    avissi ri fatti na’ proposta….
    ma picchi’ nun ti vai a jittari a’ mmari
    Rodolfo

  30. Rodolfo
    Rodolfo says:

    XLinosse
    quella non e’ stata una guerra fraticita come lo e’ in Siria in questi giorni….
    checche’ se ne dica quella guerra fu provocata….
    =
    l’ obiettivo dichiarato dell’ intervento militare Israeliano e’ stato quello di neutralizzare Hamas che…. a partire dal 2001 ha bersagliato i centri urbani nel sud di Israele con razzi Qassam provocando in otto anni 15 morti e centinaia di feriti fra la popolazione civile…. costretta a un ritmo di vita scandito da sirene di allarme e corse nei rifugi ….
    8 ANNI di pazienza…
    oltre cio’ Israele ha AMMESSO a differenza della Siria…di cui in verita’ non si sa’ veramente niente… di aver utilizzato tendìne fumogene al fosforo bianco a scopo di illuminazione… questo…
    se non usato direttamente contro civili…. non e’ una componente vietata nelle armi e nella convenzione sulle armi chimiche…firmata tra l’ altro anche da Israele.
    Un saluto
    Rodolfo

  31. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Una buona notizia e…speriamo bene …

    Assad in Siria ha accettato dopo colloqui con i suoi alleati Russi di mettere il suo arsenale di armi chimiche sotto il controllo internazionale…. il segretario di Stato americano John Kerry aveva detto in precedenza che il presidente Siriano Bashar al-Assad potrebbe sfuggire a un attacco, se “tutte” le sue armi chimiche ” fossero messe sotto controllo internazionale entro una settimana…
    bah …finalmente una convergenza…
    piu’ tardi Washington corregge:…. “Frase retorica” e Hillary Clinton rompe il silenzio: “Piano funziona solo con minaccia militare”. E cosi siamo alle solite….
    credo che gli Americani vogliono incutere a Assad tanto timore e fifa da cedere in tutti i punti….
    ma ad un attacco militare da parte degli USA continuo a non crederci.
    Rodolfo

  32. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Le “tendine fumogene mai usate contro civili” come cerca di giustificare l’insulso (e caratterialmente bugiardo) del blog qua sopra:

    “Operazione Piombo Fuso. I bombardamenti israeliani da terra e cielo durano 22 giorni e portano alla distruzione di abitazioni di 325.000 persone. Vengono distrutte 18 scuole e 280 danneggiate. Tra queste anche 50 scuole dell’UNRWA (United Nations relief and works agency for Palestine refugees in the near East). Il bilancio finale è di più di 1400 palestinesi uccisi, di cui un quarto bambini. I morti israeliani risultano 13.
    Israele nel corso dell’Operazione utilizza come arma il fosforo bianco colpendo, tra le altre, la sede dell’UNRWA e l’ospedale al-Quds a Gaza City. Nota: quando il fosforo bianco entra in contatto con la pelle può continuare a bruciare anche in profondità, fino a raggiungere la massa muscolare e la spina dorsale”.

    Se l’insulso (e caratterialmente bugiardo) lo mando affanculo, sarei una persona volgare?
    C.G.

  33. Rodolfo
    Rodolfo says:

    No caro cg…per me non sei una persona volgare…
    cosa vuoi che sia per ME essere mandato affanculo da TE…
    ti considero solo come un bambino testardo…incapace di intendere certe situazioni…il resto lo fa il fanatismo e forse qual cos’ altro…
    ma lasciamo perdere…
    l’ intento degli Israeliani e’ stato quello di porre fine ad una situazione che si protraeva da BEN 8 ANNI….
    Hamas e i terroristi Palestinesi credevano di poter andare avanti cosi all’ infinito…
    scopo dell’ azione era indebolire Hamas…uccidere i terroristi..distruggere le postazioni da cui venivano lanciati i razzi Qassam…rendendo la vita quotidiana nel sud d’ Israele un inferno.
    Certamente l’ intento di Israele non era di uccidere civili innocenti….tantomeno i bambini…che sono nella coscienza di Hamas e dei terroristi che se ne sono fatti scudo…
    io non ho mai sentito di un bombardamento che viene proceduto dal lancio di volantini alla popolazione esortandoli a mettersi in salvo indicando i punti in cui si sarebbe bombardato…io non conosco nazione che abbia mai prima di un bombardamento telefonato persino alla popolazione consigliando loro di allontanarsi da certi luoghi.
    Si e’ bombardato dunque li da dove si sapeva venivano lanciati i razzi Qassam…questi si trovavano nelle vicinanze di scuole e ospedali e persino nelle loro terrazze….per fare questo e per stanare i terroristi sono stati necessari certi accorgimenti…come il creare “tendine fumogene”…
    ed e’ da RILEVARE che Israele …ripetendo il mio 83 …. non ha negato ….ma ha AMMESSO di aver utilizzato tendìne fumogene al fosforo bianco che e’ utilizzato nelle bombe incendiarie le quali…. secondo le convenzioni internazionali possono essere utilizzate solamente a scopo di illuminazione per spaventare e stanare il nemico.. o per nascondere le proprie truppe…altro utilizzo del fosforo bianco puo’ essere anche la cortina fumogena che viene utilizzata per coprire la ritirata o impedire al nemico di avanzare,… questo…se NON usato DIRETTAMENTE contro civili…. non e’ una componente VIETATA nelle armi e nella convenzione sulle armi chimiche…firmata anche da Israele.
    Certo e’ …che Israele puo’ aver fatto degli errori…ma in quale guerra non ne sono stati fatti?
    Il nocciolo del problema rimane ed e’ quello che Israele e’ stato provocato per un periodo complessivo di ben 8 anni….prima che decidesse di reagire…e doveva finalmente reagire.
    Sono sempre del parere…che colloqui….e diplomazia sono sempre la migliore via per ottenere quel che si crede indispensabile…Hamas non lo ha fatto ….
    diplomazia e compromessi son meglio che la guerra….ne vediamo oggi i risultati in cui tutti cercano di salvare la faccia per qualcosa che nessuno veramente vuole…la guerra e il bombardamento della Siria.
    Vedremo fino a quale punto Assad e’ sincero nei suoi propositi.
    Rodolfo

  34. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Nicotri
    come vede siamo finiti di nuovo a parlare d’ Israele….
    certamente come puo’ ben constatare non per mia iniziativa…
    e’ stato sempre cosi.
    Rodolfo

  35. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Da rilevare che i morti a causa diretta del fosforo bianco a Gaza sono state solo di 12 persone…
    e che il 9 luglio 2013 la Corte Suprema Israeliana ha accettato l’impegno presentato dal Pubblico Ministero…che rappresenta lo Stato… di astenersi dall’usare il fosforo bianco contro i civili, tranne in casi eccezionali.
    Rodolfo

  36. Jim Kouri
    Jim Kouri says:

    Examiner
    7 dicembre 2010
    Il rilascio di Julian Assange via sito web Wikileaks di documenti classificati rivelano che l’intelligence militare degli Stati Uniti avevano scoperto i laboratori di armi chimiche, avevano incontrato insorti specialisti nella creazione di tossine, e di aver scoperto armi di distruzione di massa in Iraq . Tuttavia, funzionari ed i media di Washington, DC hanno ignorato queste informazioni.
    Una delle discariche dei documenti Wikileaks rivela che più tardi nel 2008, le truppe americane hanno continuato a trovare WMD nella regione.
    Ci sono numerose citazioni di armi chimiche e biologiche nei documenti di Wikileaks, però appare che i media americani sono solo interessati a quelle parti del materiale fuoriuscito dove le azioni sono visti come imbarazzante per l’esercito degli Stati Uniti, come l’accusa che i comandanti statunitensi erano a conoscenza di abusi e “torture” di prigionieri da parte dei soldati iracheni e poliziotti.

    Documenti di WikiLeaks non rivelano prove di un programma di armi di massa da parte di Saddam Hussein – logica principale dell’amministrazione Bush per invadere l’Iraq – o qualche enorme riserva di WMD, ma non rivelano che le armi chimiche erano sparite dal campo di battaglia iracheno.
    Secondo l’ultimo documento di Wikileaks “dump”, l’arsenale tossico di Saddam, era significativamente ridotto dopo la guerra del Golfo, ma era rimasto intatto. Jihadisti, insorti e agitatori stranieri (possibilmente iraniani) si erano rivolto a tali scorte durante il conflitto in Iraq e potrebbero aver preparato i propri agenti mortali, secondo il sito web Wikileaks.
    Durante quel periodo, l’ex generale iracheno Georges Sada, comandante in capo di Saddam, dettaglia i trasferimenti di Iraq di WMD. “Ci [erano] armi di distruzione di massa usciti dall’Iraq alla Siria, e devono essere trovati e restituiti a mani sicure”, ha detto il signor Sada. “Sono fiducioso che sono state rilevate.”
    I commenti di Gen. Sada venuto appena un mese dopo il superiore generale di Israele durante l’Operazione Iraqi Freedom, Moshe Yaalon, hanno sostenuto che Saddam Hussein aveva “trasferito gli agenti chimici dall’Iraq alla Siria”.
    Nel 2004, per esempio, i membri delle forze speciali americane avevano segretamente acquistato quello che credevano di essere contenitori di senape di zolfo liquido, che sono stati utilizzati nella guerra mondiale. A seguito di test in un laboratorio militare, la sostanza chimica è stata poi fissata e trasferito in una località segreta.
    Nel frattempo, anche in Iraq, i soldati americani di ricognizione avevano ispezionato un impianto di sospetto “armi chimiche”:
    “Uno dei bunker è stato manomesso,” scrivono. “L’integrità del sigillo [intorno al complesso] appare intatta, ma a quanto pare qualcuno è interessato a cercare di entrare nei bunker.”
    Durante la battaglia di Fallujah, le forze americane sostengono di aver scoperto una “casa con un laboratorio chimico … le sostanze trovate sono simili a quelle (in minore quantità) precedentemente trovate in un laboratorio di chimica.” Il giorno seguente, ci fu una chiamata a un’altra parte del Fallujah richiedendo “esperti di esplosivi per disporre di una quantita’ di un prodotto chimico [armi].”

  37. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    E quali sarebbero “i casi eccezionali” per bruciare vivi civili inermi?

    Le cifre che riporti dimostrano, casomai ci fosse ancora bisogno di ricordartelo, che sulle vittime della mattanza israeliana chiamata “piombo fuso” stai dicendo il falso.
    Ovvero una costante, la tua.

    C.G.

  38. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Il mio post sopra era diretto a Rodolfo.
    Al quale l’aria meregana gli procura disturbi matematici dato che per lui (la matematica) è un’opinione.

    C.G.

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