Ora è dimostrato: abbiamo un capo del governo che avrebbe dovuto invece stare in galera, con il suo complice Cesare Previti. Altro che le starnazzate di sua figlia Marina e dei lecchini politici e parapolitici

La cosa più incredibile è sentir starnazzare e delirare Marina Berlusconi di assalto politico giudiziario a suo padre, quando lei siede al vertice dell’azienda dalla quale starnazza solo grazie al fatto che suo padre l’ha scippata ai legittimi titolari corrompendo magistrati per comprarne le sentenze. La berluschina siede cioè al comando del bottino scippato, la Mondadori, dalla quale in qualunque Paese civile sarebbe già stata cacciata a pedate da tempo. L’assalto c’è stato, sì, grave e illegale, ma è quello condotto da suo padre ai danni altrui, non viceversa.
La cosa più indecente è sentir starnazzare e delirare ancora e anche su questo lo stesso capo del governo, il padre della suddetta Marina, meglio noto come il Chiavaliere o anche il Cavalier Pompetta del Bunga Bunga, che in un Paese civile starebbe da tempo in galera anziché al governo per l’ennesima volta.
La cosa più vile è il nascondersi di Berlusconi padre dietro “il pericolo di default dell’Italia” pur di non pagare il dazio dovuto, cioè dimettersi e smetterla di essere tra i fattori, se non il fattore principale, sui quanli punta la speculazione finanziaria internazionale per trascinare l’Italia verso l’abisso.
La cosa più volgare è la leccaculeria di uno stuolo di politici, parlamentari e giornalisti nei confronti di Berlusconi vergine e martire, gentaglia senza arte né parte capace solo, come si continua a scoprire a raffica, di mungere lo Stato in un continuo mercimonio di cariche pubbliche, nonché gentaglia che siede su alcune poltrone di governo e sottogoverno, parlamento e Rai solo per meriti “orali” e per capacità da gossip e avanspettacolo.
La cosa più umiliante è sentire vomitare di queste cose dai Berlusconi e vederli  applauditi dalla grassa schiera di servi variamente corrotti e comprati, seriosi professionisti e parlamentari, mentre negli Usa per molto meno mandano di corsa a casa politici di lungo corso, perfino un inquilino della Casa Bianca, e in Inghilterra per molto meno mandano in galera politici e giornalisti, fino a provocare la chiusura fulminea di un giornale.

Dunque il nostro non era pessimismo, ma sano realismo e buona capacità di vedere le cose come stanno e come si evolve l’orizzonte. Ora ci ritroviamo in un sol colpo in presenza del materializzarsi dei peggiori incubi, dalla fine dell’euro alla fine della Comunità Europea e di conseguenza alla possibile fine, in prospettiva, anche dell’unità d’Italia. Il tutto con un incubo supplementare, che è già realtà consolidata: ci tocca affrontare queste tempeste con a capo del governo un malfattore che – come era del resto già noto da anni – ha fondato gran parte del suo impero economico prima e anche politico dopo su reati gravissimi quali la corruzione di magistrati e il comprare da loro sentenze a lui grassamente favorevoli calpestando il diritto altrui.
Non c’è più bisogno di sapere se o di sospettare che i soldi dell’inizio della resistibile ascesa berluscona li abbia dati o no la mafia. Basta e avanza la certezza, dimostrata per tabulas e per sentenze, che abbiamo a capo del governo un tizio che ha comprato magistrati per scippare beni altri e fondare così il suo impero multimediale, vale a dire la base del suo potere politico sempre più fuorviante e fuorviato. Per giunta, la persona che ha usato per queste ruberie e reati, vale a dire l’avvocato Cesare Previti, lui lo ha anche fatto eleggere in parlamento e nominato ministro della Difesa, oltraggio alla bandiera e al Paese intero, dopo avere tentato l’oltraggio di nominarlo addirittura ministro della Giustizia. Un avvocato comprasentenze e corruttore di magistrati ministro della Giustizia! E in subordine ministro della Difesa. Che vergogna. Anzi, scusate il termine: che schifo! E Berlusconi non è finito in galera come il suo complice subordinato Previti solo per decorrenze termini e trucchetti simili: siede cioè a palazzo Chigi una persona che avrebbe dovuto sedere a S. Vittore o a Regina Coeli per poi starsene a casa agli arresti domiciliari. Ovviamente addolciti dal bunga bunga. Che Berlusconi e Previti fossero d’amore e d’accordo nel corrompere magistrati e rubare la Mondadori all’ingegner Carlo De Benedetti non è una scoperta o una invenzione dei tre magistrati milanesi che nei giorni scorsi hanno confermato il mega risarcimento che il Chiavaliere deve all’Ingegnere, ma è una realtà già messa per iscritto dai magistrati della Cassazione che hanno condannato Previti in via definitiva.
Il problema però non è la feccia più o meno berluscona che intasa e corrode le istituzioni, lucrandosi abbondantemente su, quanto invece i milioni di italiani che l’ha votata, rivotata e ri-rivotata. Il problema quindi è che gran parte della famosa società civile o è rimbecillita e si lascia infinocchiare ogni volta per un ventennio – “vulgo vult decipi”? – o è corrotta e/o corrompibile, anche se pare stia uscendo finalmente dal (nuovo) ventennio di torpore e sogni di gloria basati sul blablablà oltre che sul fango.

Ovvio che un capo di governo come questo sia ricattabile. Questo spiega bene sia l’ossequio più indecoroso ai diktat dell’indecoroso governo israeliano, compreso il fare di tutto per impedire la partenza delle navi di pacifisti internazionali decisi a rompere il blocco contro Gaza, sia il demenziale voltafaccia nei confronti della Libia. Argomento, quello della guerra contro la Libia, sul quale sbaglia anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, oltre ai vari Uòlter Veltrini e sul quale stranamente dormono i nostri pacifisti.
Riguardo a come stiano in realtà le cose in Libia, specie ora che anche la Francia sta calando le brache fatte indossare a Sarkozy dal solito assatanato Henry Bernard Levy, è interessante leggere la seguente intervista della mia amica e collega Stefania Limiti, realizzata per il sito cadoinpiedi.it, la  a uno dei migliori giornalisti investigativi del mondo:

” “L’ATTACCO IN LIBIA? UNA FOLLE AVVENTURA, DECISA MOLTO PRIMA”
di Stefania Limiti – 9 Luglio 2011
Intervista a uno dei migliori giornalisti investigativi del mondo. Nel Paese continuano le manifestazioni di piazza, e non sono esclusi contatti tra ribelli e forze governative. L’Italia ha sbagliato tutto.
Cercare Webster Griffin Tarpley, uno dei migliori giornalisti investigativi del mondo, è un lavoro che richiede pazienza: si trova sempre nelle aree calde, in qualunque posto del pianeta, là dove le comunicazioni non sono semplici e gli appuntamenti hanno enormi margini di flessibilità. Proprio per questo l’ho cercato in questi giorni mentre si trova in Libia, dove l’ho raggiunto telefonicamente, dopo vari tentativi andati a vuoto. Da anni Tarpley (di cui ricordiamo il best seller George Bush: The Unauthorized Biography – 1992 e di cui è in uscita tradotto in italiano Obama dietro la maschera) continua ad essere uno dei più incisivi analisti della politica statunitense, soprattutto uno dei più coerenti critici delle forme di imperialismo: sia quando si realizza con le guerre di aggressione, sia quanto si esprime in modo molto “primitivo”, dice, ad esempio attraverso gli assassinii degli italiani Enrico Mattei e Aldo Moro. Tarpley conosce molto bene l’Italia: per il nostro governo, su commissione di Francesco Cossiga e Giuseppe Zamberletti, realizzò un importante rapporto sul caso Moro – poi meglio noto da noi come il Rapporto del POE (il Partito operaio europeo di cui Tarpley è tra i fondatori) dal titolo “Chi ha ucciso Aldo Moro”, nel quale spiega lucidamente gli interessi decisivi che si sono sovrapposti all’azione delle Br.

Sulla drammatica decisione della Nato di attaccare la Libia, Tarpley non ha dubbi: “è una folle avventura che ha portato in questo paese bande di terroristi espressioni di Al Qaeda o di altre organizzazioni che combattono al soldo dei paesi invasori.”

D. L’agenzia Ria Novosti, citando l’ambasciatore russo presso l’Alleanza, Dmitri Rogozin, ha reso noto nei giorni scorsi che la Nato starebbe preparando la fase di invio delle truppe di terra, ne ha sentito parlare a Tripoli?

R. “No, almeno non in queste ore. Certo che la nato sta difficoltà: non solo perché continuano ad esserci grandi manifestazioni di piazza contro l’invasione, e sottolineo che in questi eventi hanno un ruolo di grandi protagoniste le donne, ma anche perché Gheddafi ha puntato molto sulla politica di armare il popolo, distribuendo kalashnikov, rpg – razzi anticarro – e munizioni. Ho incontrato alcuni giorni fa un ex ambasciatore, uomo di grande cultura ed esperienza, che mi ha detto che la sua piccola unità familiare è in grado di respingere quattro tank solo grazie alle proprie forze e altri strumenti bellici che posseggono. Si sta mobilitando, insomma, lo spirito di un nazionalismo molto sano che non ha affatto intenzione di arrendersi e che non è animato da nessuna idea di vendetta nei confronti degli occidentali, come dimostrano i rapporti che noi giornalisti statunitensi ed europei abbiamo qui con la popolazione”.

D. Alcuni fonti sostengono che sono in corso contatti tra i ribelli e gli uomini fedeli al regime?

R. “Non ne so niente, forse è possibile. Solo che resta un fatto certo e insormontabile: le potenze occidentali continuano a porre pre-condizioni, soprattutto quella della cacciata di Gheddafi. Su queste basi non si capisce che tipo di dialogo possa esistere. E poi non si può non essere scettici sui ribelli, visto che sono tentacoli di Cia, MI5 e DGSE, cioè dei servizi di intelligence di Stati Uniti, Inghilterra e Francia. Infine, non bisogna dimenticare che moltissime delle tribù storiche – con ciò non si intende affatto strutture arretrate, anzi molti loro esponenti sono assai occidentalizzati – non hanno affatto abbandonato Gheddafi e ciascuna di esse è una perfetta unità di guerriglia”.

D. Dunque la Libia resiste. L’intervento è stato presentato all’opinione pubblica occidentale come una conseguenza delle proteste di Egitto, Tunisia ed altri paesi ma dalle sue informazioni quando è stato programmato l’attacco?

R. “Naturalmente da molto tempo. Il risveglio arabo in realtà è costituito da forme di cospirazioni congiunte alle forze occidentali e a golpe di palazzo. La guerra in Libia è stata decisa con largo anticipo, precisamente il 2 novembre 2010, più di quattro mesi prima dell’inizio dell’operazione Alba dell’Odissea. Quel giorno Francia e Regno Unito hanno preso accordi nell’ambito dell’operazione “Southern Mistral 2011″, poi chiamata dalla Francia in codice Harmattan nella sua fase operativa, e, come due ubriachi si sorreggono a vicenda per realizzare questa avventura.”

D. L’Italia partecipa all’avventura: come ne uscirà?

R. “E’ l’ultimo posto al mondo per un’invasione. L’Italia ha sbagliato tutto”. “s

370 commenti
« Commenti più vecchi
  1. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Mah…ce ne sono di tanti tipi….spesso quelli piu’ costosi non sono piu’ efficienti di quelli a buon prezzo, anzi valgono meno.

    Questi sono esempi, sono certa che sono comuni anche in Italia.

    http://www.tibesti.com/SearchMultiSite.aspx?page=0&searchTerms=Melnor

    Basta che abbiano le varie funzioni, JET o STREAM e’ la funzione con piu’ potenza.

    Nel garage ho due Power Pressure Washers, non valgono niente e costano sui $160 ed oltre.
    Quelle per uso commerciale devono essere usate da un professionista, possono causare parecchio danno.

    Quando quelle belle chiazze bianche si seccano, le bagno prima e poi ci ripasso col Jet setting.

    Ciao, Anita

  2. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x controcorrente 343
    Capisco la tua massima …..
    intanto pero´prenditi i calci in culo…per il resto si vedra´.
    Mica e´escluso che tramite e a forza di calci nel deretano(con il tempo )non si arrivi a piu´miti consigli.
    Per farti un esempio c´e´gente che spera di vincere al lotto o al totocalcio una vita intera….nel frattempo non fanno niente per migliorare la loro situazione…..vivono e sperano solo in quello.
    Io la chiamo “la speranza dei perdenti”.
    Rodolfo

  3. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Fratello Rodolfo,
    sei andato a lezione da fratello Popone per caso in tutti questi mesi che ci sei mancato?
    Il tuo linguaggio si “inasprisce” , tanto da farmi pensare che sei diventato Popone sotto pseudonimo di Rodolfo.
    STesso stile !
    In tutti i casi il mio perdono vi raggiunga entrambi,siete miei fratelli !!
    Prima citavi brani biblici, adesso parli di calci in culo..forse che mi è sfuggito qualche brano bibbblico in cui si parla questo ?
    E poi la parola “perdente”
    Strano …molto strano..
    Hai fatto un corso accellerato di cazzate multiple a ripetizione in questi mesi ?
    Devi aver preso ottimi voti o forse il tuo sergente istruttore ti ha preso a calci in culo..per farti entrare in testa qualche nozione ?
    Ahhh a proposito state ancora aspettando il messia che prenda a calci in culo i vostri nemici..se ben ricordo da anni il messia era solo una metafora…oppure era già arrivato e voi come al solito distrattoni non ve ne siete accorti neanche questa volta?
    Fratello non mi deludere…

    cc

  4. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Arrestato un attentatore: è un norvegese. Si fa strada la matrice interna.
    ( Fonte: LaRepubblica)
    Probabilmente alto, biondo e con gli occhi azzurri.
    Peccato (si fa per dire, quando ci sono morti di mezzo)
    per l’islamofoba Teresa La Vispa.

    C.G.

  5. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Lo so Anita,
    ma forse non ti sei accorta che quel Forum è un covo di Nazi…così a fiuto e per giunta un tanticchio fanatici..occhio !!

    cc

  6. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Oppure cara Anita, potrebbe essere anche un forum Civetta, nel qual caso ,sarebbe stato fatto alquanto male!
    Per cui propendo per un Blog di neo-nazi autentici !
    In tutti i casi meglio stare alla larga !!

    cc

  7. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    domattina farò vedere il tuo link, il primo, a mio marito; ma sospetto che il mio problema sia che i marciapiedi di cotto fiorentino siano più porosi di altri materiali.

    Infatti a Grado basta uno spruzzo come quello che tu hai messo in evidenza per pulire tutto.

    Noi abitiamo nella cosidetta Grado vecchia, abitata tutto l’anno e perciò il problema “gabbiani” è controllato;
    ma a Città Giardino, o a Grado Pineta,zona turistica per la maggior parte dell’anno chiusa, i gabbiani numerosissimi, fanno i nidi sui tetti e sui terrazzi dei Residences.
    L’anno scorso, a Pasqua, hanno aggredito un bambino uscito sul terrazzo “fuori stagione”, per difendere i “piccoli nati.

    Sta diventando un problema anche perchè, appunto, sono protetti e si moltiplicano…secondo natura, ma anche perchè trovano facilmente da mangiare
    Ps Saluta da parte mia Popeye e digli che spero di rileggerlo qui.

    Buonanotte Sylvi

  8. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    mica a tutti io dico su quale blog scrivo!
    Solo agli amici! Gli altri? Se sapessero???!!!! Un covo di stalinisti….come minimo…

    Non guarderebbero più in faccia…mio marito!!!
    E le…colpe delle mogli …non devono cadere sui mariti.
    O le colpe dei mariti non devono cadere sulle mogli!!?????
    O NO????
    Non ci capisco più niente!

    Notte

    Sylvi

  9. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Il terrorismo…!!!

    Gli avvenimenti di Oslo, riportano alla ribalta il problema terrorismo in tutta la sua gravità, nel senso che storicamente il terrorismo non ha mai giovato veramente alle cause della giustizia sociale.
    Anzi è stato sovente la classica arma a doppio taglio attraverso la quale Tutti i poteri costituiti ed occulti hanno giocato per mantenere lo status quo.

    Le organizzazioni segrete sono facilmente “infiltrabili”ed ambigue per loro natura.
    Il Risorgimento italiano è pieno di queste ambiguità, a suo tempo Organizzazioni come la Carboneria e la Giovane italia, che possedevano riti para-massonici di iniziazione ,dalle polizie degli Stati Europei monarchici erano considerati veri e propri terroristi.
    Si può poi tranquillamente affermare che molte azioni da loro compiute Oggi sarebbero considerate “atti terroristici” pari all’11 settembre….Garibaldi in Sud America a seconda del punto di vista dei gruppi di potere che si scontravano, poteva essere considerato a piacere o un Pirata o un liberatore.
    A Mazzini la condanna a morte non fu mai “ritirata”.
    Cavour finanziava con fondi segreti di stato, tutti i patrioti (o terroristi dal punto di vista austriaco) degli stati soggetti all’impero asburgico.
    Nell’attentato a Napi III, a Parigi morirono parecchi innocenti .
    Si dice che lo stesso Crispi fosse coinvolto pesantemente in quella azione terroristica, (Crispi divenne poi Primo Ministro italiano),
    Ambiguità, doppi giochi e servizi segreti continuano nel mondo il loro sporco gioco.
    La politica vera si fa alla luce del sole …!!
    La politica del riscatto non passa attraverso I nazionalismi, perchè la povertà e l’ingiustizia sociale non hanno nazionalità..!!
    E’ una vecchia storia sempre valida !

    cc

  10. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cara Sylvi,
    definire “questo” un covo di stalinisti è la dimostrazione lampante che “oggettivamente” tu non hai proprio capito un bel tubo di niente della maggioranza delle persone che scrivono su questo Blog.
    Tuo marito può dormire sonni tranquilli…appena uno capisce un poco di politica,,si accorgerebbe di quanto sei lontana dalla realtà !!
    Non te ne fare un cruccio…e dormi sonni tranquilli..e attenta agli stormi di uccelli bombardieri !

    cc

  11. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cara Sylvi,

    una volta chiesero a Indro Montanelli durante un intervista, perchè teneva un busto di Stalin sulla sua scivania.
    Rispose gioso che Stalin era l’uomo che in fondo aveva ucciso più comunisti in tutto il mondo !
    Notte e rifletti !

    cc

  12. Vox
    Vox says:

    C’era aria di attentati “jahidisti” da un bel pezzo, solo non si sapeva dove questi sfuggenti individui avrebbero colpito.
    Con tutte le guerre che i “nostri” scalpitano dalla voglia di (continuare a) fare, era chiaro che prima o poi sarebbe successo.

    E’ assolutamente vero che questo genere di azioni aiuta soltanto i poteri forti, le “autorità”, al punto che ho la certezza che questo attentato (come molti altri) sia stato organizzato da bianchissimi e cristianissimi servizi segreti. Per esempio, per rinfocolare la paura degli islamici, creare nuovi alibi per ulteriori crociate.

    Trovo curioso che certi governi ci tengano tanto all’opinione e al sentimento delle masse, al punto da ammazzarne un po’ pur di assicurarsi il loro sostegno nelle avventure militari, quando per tutto il resto, delle masse e di quel che pensano se ne fregano altamente.

    Ho tuttavia parecchi dubbi che questi cosiddetti attentati jahidisti (?) sortiscano davvero l’effetto sperato. Certi sistemi stanno ormai diventando troppo noti, troppo trasparenti per trarre tutti in inganno e alla lunga finiscono con l’essere controproducenti.

    La cosa triste è che debbano morire altri innocenti in Europa, affinchè gli ipercapitalisti impazziti possano ammazzarne degli altri in Medioriente.

  13. Vox
    Vox says:

    @ CC

    Per come stanno le cose oggi in Italia (e non solo), avremmo proprio bisogno di un po’ di Stalin. Sai quanti corrotti, prostituti, trasformisti, ladri, evasori di meno…

  14. Peter
    Peter says:

    x CC

    Vox fa l’orecchio del mercante…

    Stalin si congratulo’ calorosamente con Hitler quando i nazisti presero Parigi.
    Dopo che Mussolini venne fucilato, disse che era stato uno dei piu’ grandi politici mai esistiti. La sua unica pecca, di non aver messo al muro i suoi avversari…

    Ovviamente, tutta propaganda…

    Peter

  15. Anita
    Anita says:

    x CC

    Gli avvenimenti di Oslo…………..

    Sembra che sia stato l’operato di un solo uomo, un norvegese.
    Un caso come Timothy McVeigh l’autore dell’Oklahoma City bombing.

    L’attacco alla riunione dei giovani laburisti e’ ancora incerta…ho visto in TV la gente si gettava in acqua per sfuggire all’attentato.

    Anita

  16. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Mi immagino fin troppo bene il “godimento” di certuni, sempre pronti a puntare il dito, se gli attentati fossero stati di matrice islamica.

    C.G.

« Commenti più vecchi

I commenti sono chiusi.