Mc Krystal, Marchionne-Fiat, Brancher: gli incapaci e presuntuosi che per riuscire hanno sempre più bisogno delle “mani libere”. Innescando spirali dall’esito sempre disastroso

Il referendum degli operai della Fiat a Pomigliano. Le accuse del generale Mc Crystal alle “pappemolli della casa Bianca”. Il “legittimo impedimento” invocato a razzo dal neoministro Aldo Brancher, un altro dipendente di Berlsuconi promosso ministro anche per sottrarlo alla giustizia. Tre argomenti sui quali vale la pena riflettere. Anche perché hanno un filo comune. Un filo non rosso, ma nero…

Riguardo la Fiat, il problema è semplice ed ha varie implicazioni, una più grave dell’altra. Detto in poche parole: come c’è la spinta a ridurre il cittadino a spettatore-consumatore – limitandone i diritti, per esempio quello ad essere informato da un giornalismo non imbavagliato-castrato –  così c’è l’assalto per ridurre il lavoratore a forza lavoro, riportandolo indietro di decenni. Il tutto significa demolire il concetto di cittadinanza, cioè di cittadino che come tale ha una identità sociale, demolendo nel contempo il concetto di lavoratore, cioè di cittadino che ha una identità professionale, lavorativa, produttiva, e che come tale è alla base della Costituzione Italiana. In pratica, è in atto la strategia non di promuovere gli extracomunitari facendoli diventare cittadini italiani, ma, al contrario, di portare i cittadini italiani verso il livello degli extracomunitari, sia in fatto di diritti e garanzie civili e sociali che in fatto di lavoro.
In Brasile la Fiat produce ben 730 mila vetture l’anno con appena 9.400 dipendenti. In Polonia produce 600 mila auto l’anno con soli 6.100 dipendenti. In Italia invece per produrre 650.000 vetture l’anno la Fiat ha 22.000 dipendenti: vale a dire, più o meno il doppio di quelli brasiliani per produrre 130 mila auto l’anno in meno e il triplo di quelli polacchi per produrre lo stesso numero di auto. Il problema è tutto qui, ed è chiarissimo.

E’ ovvio che le dure condizioni di lavoro che la Fiat vuole imporre a Pomigliano poi le vorrà imporre in tutti i suoi stabilimenti, polacchizzando e brasilizzando i lavoratori italiani, anche se l’ideale per i parassiti di Torino sarebbe non assumere italiani neppure in Italia, ma solo disgraziatio extracomunitari come fanno spesso i padroncini “padani”, i cui interssi sono il vero motivo per il quale la Lega non vuole dare la cittadinanza ai lavoratori extracomunitari. Una volta messi in regole e diventati italiani come noi, non sarebbe più possibile sfruttarli ocme vengono invece sfruttati.
E’ altrettanto ovvio che anche gli altri industriali puntano a imporre il modello Fiat polacco-brasileiro nelle loro aziende. Come hanno delocalizzato, trasferendo nei Paesi sottosviluppati o in via di sviluppo gran parte delle industrie italiane, così vorrebbero rilocalizzarle in Italia a patto di avere qui i lavoratori a cuccia come fuori Italia, considerando anche che pian piano anche il povero cristo rumeno, polacco o brasiliano ne ha le palle piene di lavorare per un tozzo di pane duro e c’è il rischio che si organizzi sindacalmente.
Tutto ciò a due conseguenze. Una è quella di impoverire ulteriormente i lavoratori, cioè gran parte della popolazione italiana, rendendo di fatto impssibile la ripresa economica perché non ci sarebbe un monte salari sufficiente a rilanciare i consumi. L’altra, più devastante, è che si svuoterebbe la Costituzione: poiché essa afferma che la Repubblica italiana è basata sul lavoro, una volta che il lavoro è stato degradato ecco che si degraderebbe anche la Repubblica, ed è per questo che sono iniziate le manovre per “rendere più moderna” la Costituzione, cioè per svuotarla. Gli esiti di tutto ciò saranno, nel giro di 5-10 anni, sommovimenti di piazza che faranno impallidire le rivolte nelle banlieau parigine. Sempre sperando che nel frattempo la Germania non ci cacci dalla Comunità Europea provocando di conseguenza la spaccatura dell’Italia in almeno due Stati diversi.

La Fiat dalla fine della seconda guerra mondiale a 5-7 anni fa ha ricevuto in regalo dallo Stato oltre un milione di miliardi di lire, come ha spiegato Roberto Maroni quando era ministro del Lavoro. I parassiti di Torino i quattrini se li sono goduti producendo incapaci come Lapo Elkan, il che significa anche, ma non solo, che la Fiat è passata da mani italiane a mani oriunde francesi, il tutto nel silenzio totale di chi sbraita “Forza Italia!” o “consumiamo italiano!”. E ora il combinato disposto di questi canagliumi e parassitismi inclina a degradare l’intera italianità, Costituzione compresa. Un bel risultato, non c’è che dire.

Passando alle accuse del generale Mc Krystal, siamo alle solite. Ci sono generali che non vogliono capire che sono loro, e le forze armate tutte, al servizio del proprio Paese e non viceversa. Non cioè il proprio Paese al servizio dei generali. In Corea, in Vietnam e ora in Afganistan c’è sempre un generale che per realizzare il proprio obiettivo vuole imporre una guerra sempre più vasta. Man mano che si perdono le battaglie, allargare sempre di più la guerra a causa dell’illusione che ampliandola la si vincerebbe. Questi mascalzoni sono di malumore anche perché se potessero usare anche le bombe atomiche risolverebbero più facilmente il problema… Mc Arthur docet. E meno male che ci sono gli Eisenhower, grandi ex militari di carriera, e gli Obama, presidenti non disposti a trasformarsi in Dracula, in grado di mettere questi militari da operetta al loro posto anziché calare davanti a loro le brache, come invece troppo spesso succede in gioro per il vasto mondo. Un certo Adolfo Hitler era anche lui convinto che continuando a far guerra sempre più vasta avrebbe risolto il problema. S’è visto. Oggi c’è Marchionne: sogna anche lui che allargando all’infinito la guerra alla figura del lavoratore risolverà i problemi… E’ lo stesso discorso del menga di Silvio Berlusconi: “Se non ci fosse la sinistra, se non ci fosse la magistratura, se non ci fosse la crisi economica internazionale, avrei le mani libere e finalmente sarei in grado di governare”. Tutta questa bella gente non si rende conto che a legare le loro mani non è il destino cinico e baro o l’opposizione cattica o il complotte delle “toghe rosse”, bensì la loro incapacità a misurarsi con la realtà. Il discorso di questi bei figuri si riduce in sostanza a dire: “Se la realtà fosse diversa, cioè se non ci fosse, allora sì che farei scintille”.

Nel frattempo però in Italia c’è sempre un pizzico di cialtronaggine in più, specie a livello governativo. Il neo ministro Aldo Brancher, infatti, già autore di belle gesta all’epoca di Mani Pulite, appena nominato ministro accampa subito “il legittimo impedimento” pur di non presentarsi davanti al giudice a Milano, dove è sotto processo per uno stralcio del processo sul tentativo di scalata ad Antonveneta. L’udienza era in calendario per sabato prossimo, 26 giugno. Chissà cosa si inventarà per evitare che compaia davanti al magistrato anche sua moglie, Luana Maniezzo, imputata di ricettazione.
Brancher: un altro bel tomo teorico e praticante delle “mani libere”. Anche se è dimostrato che non sono pulite. Anzi, da Mc Krysl ad Obama fino a Brancher, più sono mani sporche e/o fallimentari, più le vogliono libere.

562 commenti
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  1. Vox
    Vox says:

    QUANTI MILIONARI CI SONO AL MONDO?

    Secondo le stime, ci sono quasi 10 milioni di milionari di varia portata in tutto il mondo.

    Da quando c’e’ la crisi, i loro guadagni sono saliti vertiginosamente. E mentre noi comuni mortali perdiamo il lavoro a milioni, loro i milioni li fanno a palate. Ecco perchè c’è la crisi…
    Mistery solved.

    http://www.youtube.com/watch?v=dnPatMfEMRM

  2. Vox
    Vox says:

    COMPOSTI CHIMICI USATI CONTRO
    IL PETROLIO NEL GOLFO DEL MESSICO
    PIù TOSSICI DEL PETROLIO

    E la compagnia che li produce, guarda caso, fa capo alla Goldman Sucks…

    Tra la BP che causa il disastro e le multinazionali+banche che lo peggiorano, possiamo dormire sonni tranquilli. E definitivi.

    http://www.activistpost.com/2010/06/goldman-sachs-pirates-of-poison-in-gulf.html

    Goldman Sachs: The Pirates of Poison in the Gulf

    Illinois-based Nalco Corporation is responsible for the Corexit 9500 chemical dispersant highlighted by experts as being 4 times more toxic than the oil that is flowing into the Gulf. Scientists in congressional hearings added that the dispersant is more toxic than other similar dispersant on the market.

    Naturally, whenever a major disaster takes place — especially when major, society-altering solutions are being offered — one needs to follow the trail of money and power to see who benefits. Sure enough, a casual search of Nalco’s Web site reveals their company history; it leads right to the doorstep of Goldman Sachs.

  3. Vox
    Vox says:

    “I am a most unhappy man. I have unwittingly ruined my country. A great industrial nation is controlled by its system of credit. Our system of credit is concentrated. The growth of the nation, therefore, and all our activities are in the hands of a few men. We have come to be one of the worst ruled, one of the most completely controlled and dominated Governments in the civilized world – no longer a Government by free opinion, no longer a Government by conviction and the vote of the majority, but a Government by the opinion and duress of a small group of dominant men.”

    Woodrow Wilson
    on the creation of the Federal Reserve

  4. Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma
    Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma says:

    La redazione di Informazione Corretta (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=35380 ) ha ieri messo il dito su una delle tante piaghe raccontando l’episodio di una manifestazione contro Israele che si sarebbe dovuta svolgere davanti alla Sinagoga di via Guastalla a Milano. La redazione si chiede: “Perché manifestare contro Israele davanti alla Sinagoga?” e risponde: “perché antisemitismo e antisionismo sono la stessa cosa”. Ora, premesso che sono convinto che la maggioranza di coloro che hanno manifestato in questi giorni siano anche antisemiti (in fondo all’anima se non in superficie), credo che sia necessario capire (il che non significa giustificare) il ragionamento di chi sceglie la Sinagoga come il luogo dove manifestare contro Israele. Il fatto è che gli ebrei italiani sono, e a ragione, i primi sostenitori dello Stato d’Israele in Italia. Tutte le manifestazioni a favore d’Israele sono o promosse o sostenute da ebrei italiani e dai suoi dirigenti (tra questi in molti casi, anche il sottoscritto). Molto spesso si manifesta, o si festeggia lo Stato d’Israele dentro le Sinagoghe o davanti alle Sinagoghe. Sulla cancellata della Sinagoga di Roma sono appesi da anni dei manifesti per la liberazione di due soldati israeliani. Ma allora, se quei luoghi sono stati scelti, con ampia condivisione, dai dirigenti dell’ebraismo italiano come sedi di supporto allo Stato d’Israele, perché non dovrebbero teoricamente essere anche luoghi di espressione di dissenso civile (bare e altre delizie escluse, ammesso che chi manifesta sia capace di fare queste sottili distinzioni)? Non ci si può lamentare di confusioni identitarie se i primi a farle, su scala industriale, siamo noi. E se molte persone in Sinagoga, o davanti, ci vanno, giustamente, per sostenere Israele, ma dentro, a pregare e studiare, almeno qualche volta, non so.

    Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma

  5. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Questa mattina ti ho inviato un’articolo apparso sul SUN.UK, l’ho trovato su un nostro website, eccolo di nuovo:

    Shock footage from the front line in Afghanistan | The Sun |News|Campaigns|Our Boys

    http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/news/campaigns/our_boys/3038479/Shock-footage-from-the-front-line-in-Afghanistan.html

    Aggiungo che sullo stesso website ci sono ‘ anche un paio di stragi degli scorsi giorni, molto grafiche, da parte dei talebani e altri terroristi compiuti verso i loro concittadini, morti e laghi di sangue dappertutto.
    =====

    Sorry, avevo iniziato a scriverti un ora fa ed e’ venuto il mio nursery man, per il suo mensile e abbiamo perso tempo discutendo futuri lavori.
    Devo eliminare tre’ pini enormi, i rami delle querce, e devo far cambiare diverse ‘railroad ties’ che sono fradice…..

    Buona notte,
    Anita

  6. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Cosa ci trovi di bias su quell’articolo?
    E’ un racconto di guerra, fatti veri….non inventati o opinioni.
    L’ho trovato sulle nostre news.

    Bias e’ quando si riportano storie, discorsi, filmati etc….con un twist di parte o anche piu’ falsi che veri.
    Siamo sempre li’, i reporters hanno il dovere di riportare senza opinioni personali, gli opinionisti danno le loro opinioni e solo le loro opinioni.

    Purtroppo i veri reporters stanno scomparendo, anche loro stanno diventando opinionisti, sia sui giornali ed in particolare in TV.

    Anita

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