Il primo anno di vita del governo dei tecnici, cioè della famosa “società civile”.

E dunque venerdì prossimo, 16 novembre, il governo Monti compie un anno. L’entusiasmo con il quale venne accolto alla nascita si è spento. Al punto che nessuno vuole resti in carica dopo le prossime elezioni, che si terranno forse il 7 aprile dell’anno prossimo. A Mario Monti ogni tanto scappa detto “Se necessario sono disposto a restare”, ma nessuno raccoglie: un modo silenzioso per dire che necessario proprio no, non lo è più. Anche il presidente della Repubblica, quel Giorgio Napolitano che lo ha voluto insediare forzando un po’ la mano all’ortodossia istituzionale, non si spende più molto per lui. Ormai il premier docente di economia pare un meccanico che riparata l’auto in panne viene ringraziato dai padroni del veicolo in modo che sia ben chiaro che deve mollare il volante, e senza neppure dargli il tempo di rodare le riparazioni.

Monti ha detto – a Bruno Vespa – di “aver sottoposto il Paese a dosi di riforme mai viste in passato”. Sì, ma sono servite a risolvere i problemi per i quali era stato chiamato e di fatto imposto? Ha saputo riparare l’auto in modo che non vada rapidamente in panne di nuovo? Ai posteri – e agli elettori – l’ardua sentenza. Per ora, dopo un anno di vita, il governo dei tecnici somiglia molto a un insieme di volenterosi dilettanti più o meno allo sbaraglio. L’uscita dal guado, dalla crisi economica e finanziaria, dalla voragine del debito pubblico, dalla troppa disoccupazione non solo giovanile e dal pericolo di bancarotta nazionale, viene sempre data al condizionale: speranza certa, ma non ancora realizzata, traguardo possibile, quasi certo ma non certo, a portata di mano ma non ancora acchiappato con le mani. Verbi al condizionale o al futuro, con le stesse parole dei primi giorni di governo Monti. Intanto come al solito sono bastonati abbastanza cinicamente i meno fortunati e molto poco colpiti i privilegiati e gli arricchiti.Qual è la grande differenza con i governi non tecnici? A me per ora tutto ciò ricorda le promesse del governo D’Alema quando diede per scontata “l’emersione del lavoro nero” grazia alle sue riforme del lavoro che hanno ottenuto invece l’effetto contrario. E per certi versi mi ricorda anche la Fiat, che al momento della crisi rimanda a casa i “terroni” e scarica un sacco di altra gente. Spero, ovviamente, di sbagliare. Intanto però ci sono alcune altre considerazioni da fare.

Dal momento che il governo Monti è un  governo di tecnici, tutti estranei ai partiti e con nessuno politico di professione, si può legittimamente dire che è una forma di governo della famosa società civile. Non si capisce quindi il perdurare della convinzione che a salvare l’Italia sarà la sostituzione dei politici di professione con campioni della società civile, fissazione esplosa alla fine del 1985 con la nascita del movimento detto appunto Società Civile. Ormai siamo al punto che Beppe Grillo (stra)parla addirittura di abolizione dei partiti per passare alla “democrazia diretta”.  E anche lui – campione della società civile e certo non politico di professione- si contraddice non poco: prima annuncia di voler procedere a quello che di fatto è un golpe, poi accusa di golpismo il governo che ipotizza un premio di maggioranza al partito o alla coalizione che alle elezioni dovesse superare il 42,5% dei voti. Ma lasciamo stare Grillo.

Il problema è che si continua a far finta che il governo dei tecnici capeggiato da Mario Monti sia stato insediato per risolvere una serie di problemi piovuti dal cielo o colpa del famoso spread o della congiuntura internazionale, colpa magari della globalizzazione o delle bolle speculative made in Usa. Invece sono problemi nati in buona parte per responsabilità proprio della nostra tanto decantata società civile. Se  i giovani non trovano lavoro e se il lavoro quando si trova è quasi sempre precario o in nero, la responsabilità di chi è se non dei nostri imprenditori, che pur essendo membri emeriti della società civile hanno fatto e fanno tuttora un po’ troppo i furbi? Se non emettere scontrini e fatture fiscali è uno sport nazionale, di chi è la responsabilità se non di quella larga fetta di società civile composta da professionisti, artigiani, negozianti ed esercenti vari? Se evadere il fisco o non pagare gli comunque il dovuto è diventato una vera e propria piaga nazionale, di chi è le responsabilità se non della società civile recalcitrante da sempre verso i doveri fiscali? Se la sanità pubblica è diventata quello che  è diventata, cioè una bomba ad orologeria piazzata sotto il sedere del bilancio dello Stato, di chi è la responsabilità se non della massa di operatori della sanità, medici, primari, fornitori, ecc., che fanno la cresta o truffano su troppe cose?  Se la fuga dei capitali all’estero è ripresa in dosi massicce e preoccupanti, di chi è la responsabilità se non dei membri della società civile che hanno quattrini da “mettere in salvo” all’estero? Se Comunione e Liberazione è diventata quella macchina di potere che è diventata, alimentata in buona parte dalle spese della Sanità Lombarda, di chi è la responsabilità se non di parte della società civile di marca cattolica? Se l’industria italiana, a partire dalla Fiat, è meno competitiva di quella estera, di chi è la responsabilità se non degli industriali che troppo si sono adagiati sul protezionismo e sui contributi statali a fondo perduto? Se le banche sono quasi tutte sull’orlo del baratro, bisognose di fondi e ricapitalizzazioni, di chi è la responsabilità se non dei banchieri e annessi manager e dirigenti più ingordi che capaci? Se si scoprono spesso, ormai ciclicamente,  “cricche”, “logge”, “tangentopoli”, “quartierini”  e “furbetti” vari, di chi è la responsabilità se non dei membri e degli spezzoni di società civile che ne fanno parte e che sono ingordi amanti degli assalti alla diligenza? Di chi è la responsabilità dei 500 km quadrati l’anno di cementificazione abusiva dello Stivale, ormai cementificato fino a provocare alluvioni, frane e morti a ogni pioggia violenta, se non della parte di società civile dedita all’arte “del fare” a tutti i costi?

Il discorso purtroppo non cambia neppure per le burocrazie, compresa quella giudiziaria, e i sindacati. Eccetto alcune aree di eccellenza, le prime sono composte in massima parte da personale che prevalentemente tira a campare e non ama certo sudare se non in palestra, motivo per cui ci vogliono mesi o anche anni per una qualunque pratica, sia che si tratti di un processo o delle motivazioni di una sentenza sia che si tratti di una pratica per ottenere il riconoscimento della pensione all’Inps o una TAC presso una ASL. I secondi, cioè i sindacati, fanno troppa fatica a capire che i tempi sono cambiati, non esistono più né l’Unione Sovietica né il Partito Comunista Italiano e quindi bisogna sforzarsi di capire come contribuire ai cambiamenti nel mondo del lavoro. Certo, senza lasciarsi schiacciare, ma neppure restando fermi a mo’ di soldati giapponesi mentre la Storia, bene o male che sia, invece va avanti. E’ vero, abbiamo fatto la Resistenza e ci siamo liberati del fascismo, ma la tendenza al corporativismo pare scritta nel nostro DNA nazionale. Forse perché dal fascismo non ci siamo liberati da soli, ma con l’intervento  militare decisivo degli angloamericani?

Il discorso potrebbe continuare a lungo, passando per gli sprechi di troppe istituzioni, dalle forze armate alle carceri, dagli ospedali ai lavori pubblici di troppi tipi, passando per le varie mafie e criminalità organizzate, e passando per il padronato che col suo cinismo “risparmioso” ha regalato all’Italia il record europeo di vittime sui luoghi di lavoro. Sono infatti tutti bei pezzi di società civile che ormai permeano di sé molto di ciò che fino a ieri era o si credeva fosse sano ed efficiente anche al Nord. Stiamo infatti parlando di una società, quella italiana, che non solo è impagnata fin dal raggiungimento dell’unità d’Italia in una continua gara tra Tangentopoli e Mani Pulite, ma che in tempi recenti ha visto il malaffare e la corruzione dilagare in ogni campo: calcio scommesse, toto nero, Vallettopoli, estrazioni del lotto truccate, quiz televisivi truccati, vertici della Guardia di Finanza impegnati in contrabbando di petroli e altro ancora, scandali bancari da Sindona a Calvi fino, per ora, ai Furbetti del Quartierino, Tangentopoli, truffe da parte di troppi medici per falsi rimborsi, Parentopoli nelle Università, e via enumerando.

Ma alla fin fine basta una considerazione: cosa è stato e cosa è rimasto l’intero berlusconismo? E’ stato ed è rimasto un tipico movimento della società civile, che in spregio “alla politica politicante” e in laude “del fare” ha seguito in massa un suonatore non di piffero, ma di televisioni. Ingrossando vieppiù – fino in parlamento e addirittura nel governo – la sua corte di nani e ballerine, oltre che di nipotine e olgettine.

Conclusioni? Queste:

+ la società civile italiana è in larga parte non all’altezza delle sue pretese e delle sue illusioni. La società civile è cioè in realtà meno civile del dovuto. Per rimediare, bisogna puntare moooolto di più sulla scuola, perché ciò significa puntare sulla formazione dei  cittadini del futuro;

+ di questa società civile il ceto politico ne è stato di fatto lo specchio fedele, anzi fedelissimo;

+ bisogna tornare a fare politica, intesa come interesse generale e come somma di interessi particolari capaci comunque di trainare e favorire anche l’interesse generale;

+ per far ciò bisogna però capire e spiegare come è fatto il sistema produttivo italiano. Quali sono le sue classi e componenti sociali. Quali tra queste infine si possono alleare per esprimere una politica nel senso appena detto. Quali partiti politici ne sono l’espressione organizzata e come devono cambiare,  organizzarsi e strutturarsi per poterne essere appunto l’espressione.

+ Smetterla di scopiazzare o tentare di  imitare man mano Kennedy, Blair, Obama, il “modello catalano”, i vari “yes, we can” e le “primarie” solo perché sono made in Usa.

+ Imitare semmai il “modello renano”, capitalismo di stampo tedesco nel quale lo Stato aiuta sì le imprese, ma piazzando nei loro consigli d’amministrazione  uomini magari dei sindacati che controllano come vengono spesi i quattrini dati in aiuto. In aiuto, non in regalo. Idea semplice e ovvia, che però non è venuta in mente neppure a Monti e a nessuno dei suoi decantati ministri tecnici. Oltre che, as usual, ai nostri leader “de sinistra” e neppure ai “cristiano sociali”. La sinistra è partita come Partito Comunista, poi è diventata Cosa, Quercia, Ulivo, PDS e ora si accontenta di essere PD, che sembra la targa automobilistica di Padova, ma è invece l’ennesima scopiazzatura “ammericana”: è infatti lo stesso nome del Partito Democratico Usa, quello dei tanto applauditi Kennedy, dimenticando veltronianamente che si tratta dell’uomo responsabile della grande tragedia del Vietnam, e degli Obama. Insomma, neppure Partito Democratico di Sinistra, ma solo Partito Democratico. Come se invece gli altri partiti non fossero democratici…

+ Tutto il resto è solo chiacchiera e ulteriore perdita a di tempo. Sempre più nociva e alla lunga anche pericolosa. Pericolosa per l’interesse generale, certo non per una serie di interessi “particulari” sempre più numerosi e avidi.

164 commenti
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  1. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Per me Monti e’ stato …ed e’ il male minore…secondo il mio parere non sarebbe male se continuasse…in fondo ha dato di nuovo credito all’ Italia nei confronti dell’ Europa e dell’ America.
    I mali Italiani sono congeniti…difficili da estirpare….
    una “cosa nostra” direi.
    La scuola potrebbe essere di aiuto ma non credo che oggi come oggi sia in grado di insegnare veramente un comportamento civile nei confronti della societa’ e un comportamento responsabile nei confronti dello Stato….e poi ce ne vorranno di generazioni.
    Imparare dallo Stato Teutonico ….io l’ ho scritto sempre….per cui la salvezza dell’ Italia sarebbe di importare di sana pianta il Parlamento Tedesco e tutto l’ apparato di polizia incluso quello tributario in Italia e mandare da loro i nostri a imparare… non credo che i Tedesschi sarebbero daccordo perche’ correrebbero il rischio di rovinarsi.
    Ma fino ad un certo punto … si …perche’ il popolo Tedesco e i media reagiscono di brutto e porterebbero quella nullita’ alla ragione.
    Non e’ secondo il mio parere che il popolo Italiano o i media ….vedi Repubblica non riescano a reagire…lo fanno…ma flebilmente senza decisione….e mentre si vede qualche corteo con i soliti cartelli
    il tran tran prosegue inerrestabile e senza timori alcuno.
    Arriverei quasi ad affermare che l’ Italiano nel suo insieme ci sguazza molto bene nella melma della politica Italiana…

    in fondo abbiamo un paesaggio un mare ed un sole come in nessuna parte d’ Europa.. quello riesce a consolare…che c’ e’ di piu’ bello di un pezzo di pane con olio pomodoro e origano …nuotare nelle limpide acque e sdraiarsi poi a predere il sole in una candida spiaggia?
    Finche’ c’ e’ papa’ e il nonno …la mamma e la nonna che con la loro magra pensione sborsano qualche euro….si tira avanti..in fondo
    la vita e’ bella…si balla pure…ci si incontra in piazza…
    Il Tedesco con la sua Ferrari e Mercedes…con il suo caviale e Campagne ….mica se li puo’ comprare le nostre cose….ed all’ ultimo sia lui che io finiremo la’ nella nuda terra.
    Questo e’ il ragionamento di molti…una magra consolazione…
    ma sempre meglio di niente….l’ andazzo continua …tanto oramai ci siamo abituati .
    Ed invece no…ma dov’ e’ il coraggio e la determinazione della gioventu’ fino direi ai quant’ anni di reagire come si deve….morti o non morti..una rivoluzione e di brutto ci vuole …assaltare la Bastiglia del Parlamento e Senato.. fare fuori tutta quella marmaglia…eliminare naturalmente anche le mafie …ed instaurare quella che io considero la migliore via del progresso….quella “American way of life” che io amo tanto. Quell’ American way of life che Obama sta’ distruggendo perche’ vuole imitare l’ Europa e portera’ cosi l America in fondo al burrone…la’ dove siamo gia’ noi.
    Rodolfo

  2. aldo
    aldo says:

    In un mondo ormai multipolare, ha poco senso dire “recuperato il credito presso l’Europa e gli Usa”. Non basta più. E la vicenda dei marò prigionieri in India sta a dimostrarlo. Ma non è un governo come questo, di strettissima osservanza “euroatlantica”, in grado di capirlo…

  3. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Prima di Monti c’era Berlusconi.
    Prima di Obama c’era Bush.

    Non so se rendo l’idea al novello meregano..

    C.G.

  4. Marta x Rodolfo
    Marta x Rodolfo says:

    Rodolfo restiamo in Europa, non prenderei come esempio gli Stati Uniti, per tanti motivi, per tutti noi è l’Europa che deve ricominciare a funzionare e per rimanere in argomento specifico Pino ha parlato dell’Italia. Neppure io amo i Governi tecnici , scelto e imposto per volontà d’altri. I politici devono fare questo mestiere, ma non questi che ci sono adesso. Imali del Bel Paese vengono da lontano e i primi colpevoli sono i tanti Governi che si sono susseguiti, e in particolare la Democrazia Cristiana che di guai ne ha fatti tanti…come la chiesa del resto.
    La gente si è lasciata “guidare” forse ignara di tante nefandezze e il boom economico di Craxi che i miei amici italiani chiamano “fasullo” ha aiutato a peggiorare la situazione, il berlusconismo ha dato il colpo di grazia. Il discorso è lungo e di sicuro nel blog c’è gente che puo’ meglio di me spiegarne il motivo. Il mio è solo il parere di chi abita fuori e segue le vicende italiane. Spero di non offedere nessuno se mi sono permessa di esprimere il mio pensiero
    saluti M.

  5. peter
    peter says:

    qualcuno qui e’ come Fox news, ogni scusa e’ buona per dire male di Obama…
    Il governo Monti ha il merito non indifferente di fare qualcosa contro l’evasione fiscale, anziche’ agevolarla, a differenza dei governi precedenti, l’ultimo in ispecie…
    Se restasse in carica per altri 5 anni a me andrebbe benissimo. La politica, almeno in Italia, e’ una cosa troppo seria per lasciarla fare ai politici, vecchi o improvvisati

    Peter

  6. Marta x Rodolfo
    Marta x Rodolfo says:

    ufficialmente caro Peter…. Monti fa semplicemente quello che gli è stato chiesto, come puo’ essere credibile uno che dice, “vedo la luce in fondo al tunnel!!!!! invece siamo nel bel mezzo della bufera. Personalmente mi auguro che ritorni la politica, e anche Monti ha il dovere (trovo sia un po’ il difetto dei politici italiani) di dire la verità ai cittadini. La gente deve, è un loro diritto, sapere come stanno le cose. Mi sembra che berlusconi di balle ne abbia raccontate abbastanza.
    saluti M.

  7. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Per Nicotri
    L’impegno per far emergere l’economia sommersa è stato un traguardo sempre perseguito da tutti i governi di centrosinistra, compreso il governo d’Alema che Lei tanto critica. Tutto condivisibile quello che scrive, però , mi scusi, Lei non entra nel merito dei nostri veri malanni. La nostra principale malattia sta nell’Oltretevere, là viene condizionata da sempre la politica del nostro Paese. Noi abbiamo la cura per guarire questa torbida malattia. I governi del periodo craxiano e berlusconiano hanno ulteriormente peggiorato la situazione e, Lei ben conosce la recentissima storia delle loro malefatte. Ma io voglio ricordarLe, perchè noto che Lei non perde occasione per schiaffeggiare graficamente D’Alema. Lo sa Lei qual’è stato il miglior governo dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi? intendo il governo che più di tutti ha ridotto il debito pubblico tentando di portarlo al pareggio di bilancio? sono stati tutti i governi di centrosinistra e quello che ha dato il maggior impulso è stato proprio quello di MassimoD’Alema. Il lavoro nero, il tentativo di portarlo in superfice, D’Alema lo ha fatto ma è stato così poco a Palazzo Chigi che gli effetti non si son visti. Di nuovo, ci vorrebbe una rivoluzione culturale, e, noi speriamo che dalla prossima consultazione elettorale ciò avvenga. La prego, smetta di dar frustate ingiustificate a D’alema e al PD, noi di sinistra questo suo atteggiamento ci sembra non giusto.

    La salutaiamo cordialmente

  8. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Marta e Peter.
    Intendevo appunto questo rivolgendomi a Rodolfo, cioè che se si da la possibilità, almeno in tempi recenti, di governare ad un individuo come Berlusconi poi le conseguenze si pagano.
    Rapportato agli Stati Uniti ritengo che sia la stessa messa funebre, prima di Obama c’era quell’imbecille di Bush sul quale meglio non soffermarsi più di tanto ma stenderci su un velo di umana pietà.

    Buona serata a voi.

    C.G.

  9. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Quanta parte del debito pubblico è stata contratta per i cittadini e quanta per corruzione, armi o interessi delle banche? È giusto che i cittadini paghino ma solo la quota che spetta loro.

    Padre Alex Zanotelli

  10. Uroburo
    Uroburo says:

    Rodolfo { 11.11.12 alle 17:10 } non parla di Israele ma del Libano. Per loro le carceri Israeliane sarebbero gia’ un Paradiso.
    Rodolfo { 11.11.12 alle 14:05 Di quello che dici non ci sono alcune prove….sono solo dicerie.
    Anche in Sicilia molti son spariti e non si sa’ dove sono…. puo’ essere anche un caso….qui in Italia come anche in Israele ….ma non la prassi e la regola. Spero di essermi spiegato bene….
    dunque come scrivi si tratta solo dei processi lunghi….non di torture e vessazioni….e allora? Anch’ io ti parlavo dei processi Italiani che non hanno mai fine o che anche non cominciano mai… dove sono le differenze?
    ———————————————–
    Caro Rodolfo,
    è raro vedere un tal concentrato di malafede e di luoghi comuni come in molti suoi messaggi. Risponderle è spesso ed io ormai mi riferisco ai suoi messaggi come ad un paradigma di come si possa discutere evitando regolarmente i problemi emersi.

    Il suo primo messaggio citato in epigrafe ha come motivo di fondo che siccome nelle carceri israeliane si sta bene (prendo per buono quel che lei dice perchè a me danno versioni assai differenti) allora la carcerazione senza uno straccio di motivazione è giusta. Si usava così nel Settecento (si chiamavano lettres de cachet), evidentemente la democrazia israeliana si è fermata ad allora.

    Il secondo dà una visione perfin peggiore della mentalità sionista.
    Che in Israele si possa venire incarcerati senza prove, senza accuse e senza processo è la pura verità, dovrebbe saperlo bene anche lei. La cosa riguarda tutti ma viene usata quasi solo contro i palestinesi. Si tratta quindi di misure anti-democratiche ma anche fondamentalmente razziste.
    Certo anche in Sicilia molta gente scompare, ma si tratta di azioni della mafia. Per lei è del tutto normale che uno stato sedicente democratico si comporti come un’organizzazione mafiosa (un altro esempio sono gli omicidi extra-legali messi in atto dal suo stato di assassini).
    Certo i processi in Italia sono lunghi, ma sono lunghi per tutti, è un esempio di disfunzione statale. In Israele i processi ai palestinesi detenuti non sono lunghi, semplicemente non si fanno. Perchè il carcere per via amministrativa è la prassi normale del suo stato sedicente democratico.
    In generale, il fatto che nei paesi arabi si stia peggio che in Israele non giustifica la mancanza di rispetto per i diritti inalienabili degli esseri umani. Altrimenti visto che in Germania stava meglio che in tutti i paesi dell’Est il povero Adolf avrebbe avuto ragione a mettere in atto i suoi stermini razziali. Non le pare?
    Come vede i fatti sono assai diversi e lei svicola come un’anguilla. Molto tipico.
    Un saluto U.

  11. Uroburo
    Uroburo says:

    Rodolfo { 12.11.12 alle 12:34 } Per me Monti e’ stato …ed e’ il male minore… importare di sana pianta il Parlamento Tedesco e tutto l’ apparato di polizia incluso quello tributario in Italia e mandare da loro i nostri a imparare… i media … reagire… flebilmente senza decisione … l’ Italiano nel suo insieme ci sguazza molto bene nella melma della politica Italiana… …assaltare la Bastiglia del Parlamento e Senato.. fare fuori tutta quella marmaglia… abbiamo un paesaggio un mare ed un sole come in nessuna parte d’ Europa.. …nuotare nelle limpide acque e sdraiarsi poi a predere il sole in una candida spiaggia?
    Quell’ American way of life che Obama sta’ distruggendo
    ———————————————————————–
    Caro Rodolfo,
    nel mio precedente messaggio parlavo dei suoi luoghi comuni. Direi che questo suo messaggio ne è un’intera collezione.
    1) Penso anch’io che il governo Monti sia il male minore, tuttavia è un governo di destra, nella sua essenza profonda un governo berluschino anche se presentabile. Un governo di gente che fa delle gaffes inaccettabili in alti funzionari dello stato [dello stesso tipo di quella del prefetto di Napoli]. Soprattutto un governo che non fa nulla contro i veri responsabili dello sfacelo italiano: ad esempio la Spolverini ed il Formicone sono sempre al loro posto e spendono e spandono alla faccia nostra!…
    2) La Germania può essere un modello amministrativo ed organizzativo ma non lo è affatto sul piano democratico. La classe politica tedesca è ignorante e rozza, da sempre. La recente crisi dell’Euro lo dimostra chiaramente.
    Tuttavia la democrazia, come i siatemi amministrativi non si esportano perché, come dice lei stesso “l’ Italiano nel suo insieme ci sguazza molto bene nella melma della politica Italiana”.
    Lei però fa l’errore, tipico degli stranieri, di pensare che gli italiani non siano capaci (ad esempio di attuare serie indagini fiscali). Le leggi fiscali italiane sono le più complesse del mondo e sono fatte apposta per NON pagare le tasse e permettere l’evasione. Sono volute così dalla nostra classe diggggerente. Abbiamo poco da imparare ma cambiare le leggi di cotesto sistema è quasi impossibile.
    3) I nostri medie anguilleggiano, ma anche perché le leggi impediscono ad un giornalista di scrivere sotto la minaccia di querele milionarie.
    4) L’Italia non ha bisogno di assalti alla Bastiglia: quando ci sono stati sono arrivati Crispi, il Buce, Grassi, il Bassi, il Banana ed ora il Grullo. Direi che può bastare.
    Noi abbiamo bisogno di un governo stabile che faccia le indispensabili riforme in 30-50 anni. Lo ha fatto Giolitti; l’ha fatto in piccola parte De Gasperi. Non lo voteremo mai perché siamo troppo stupidi e non impariamo mai: a noi piace soprattutto protestare e urlare.
    5) Mi dispiace molto deluderla ma i mari italiani sono moooolto inquinati. Ed il sole ce l’hanno molti altri paesi. Infatti il turismo in Italia è in continuo calo. Giustamente.
    6) Naturalmente la crisi del 2008 era colpa dei democratici, non delle banche truffaldine sostenute dai repubblicani. Complimenti! L’Awol era il prodotto del New deal ed è morto con Reagan. Dopo di allora ci sono stati solo guadagni enormi per gli ultra-ricchi e stasi o povertà per tutti gli altri. Sono dati indiscutibili e lei li ignora.
    Un saluto U.

  12. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Striscia Rossa,
    dar la colpa all’Oltretevere è molto consolante ma ci pone di fronte ad un fatto ineliminabile, quindi sarebbe come dire che è colpa della luna. Un po’ poco.
    Gli indegni concordati sono stati firmati dal Buce e dal Grassi: il primo voluto dalla maggioranza della classe diggggerente ittagliana anche grazie ai pacchiani errori dei socialisti (massimalisti) nel 1920-21; il secondo è stato presidente del Consiglio grazie ai voti degl’ittagliani, a cui la Milano da bere all’inizio piaceva molto. Il vecchio Pci non è stato minimamente capace di contrastare questa deriva, principalmente decidendosi quindici anni prima a diventare anche ufficialmente un normale partito socialdemocratico e riformista com’era in realtà dagli anni Trenta.
    Il governo D’Alema ci ha regalato quindici anni di berlusconismo, direi che sia una ragione sufficiente per averne una pessima opinione. D’Alema e Violante hanno garantito al Banana che nessuno avrebbe toccato la sua roba se si fosse fatto da parte. Oltre che un errore politico (visto che il duopolio RAI-Mediaset è illegale) si è trattato di un’autentica stupidaggine. Infatti il Banana gli ha fatto la pipì in testa!
    Suvvia, diciamo invece che il Baffetto rappresenta il simbolo dell’involuzione a cui è giunto il vecchio PCI. Per ragioni che sarebbe lungo e difficile esaminare, ma io penso che uno dei problemi sia stata una certa mancanza di democrazia interna.
    Ma mi piacerebbe sentire il parere di CC.

    Per CC. TI ricordi di mandarmi le misure delle pentole di coccio? E magari anche una foto.
    Un saluto U.

  13. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Che Casini sia la derivazione del Vaticano lo apprendiamo ora ? Il Vaticano e la destra non vogliono un governo di sinistra e faranno del tutto per impedirlo.Preso atto oggi di questo cosa si propone di fare il PD ? Consegnare l’Italia a questo liberismo becero e cialtrone ? Oppure si vuol finalmente prendere atto che senza il socialismo questo Paese sarà sempre più imgovernabile e che il risorgere delle BR stà dietro l’angolo ? Serve di fronte a questa situazione di crisi irreversibile un colpo d’ala di Bersani, chiami a raccolta gli Stati Generali della sinistra e promuova un nuovo soggetto politico di sinistra con un forte centralismo democratico e faccia rinascere il socialismo. Questione morale, etica, laicità e solidarietà saranno i suoi valori fondanti, i talebani exdemocristiani che sono nel PD abbiano l’onestà morale di andarsene con Casini e il Vaticano.Siamo arrivati sulla soglia del burrone o vi cadiamo dentro ritornando nel buio del Medioevo o risorgiamo come nel Rinascimento per ritornare a vivere con dignità nel contesto mondiale ed europeo.

    Gianfranco Ceci ·

  14. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Striscia Rossa,
    il centralismo democratico era assai centralista e poco democratico.
    E’ vero che gli altri partiti stavano decisamente peggio ma quei tempi sono definitivamente finiti. Oggi senza la base (più o meno manipolata) non si procede.
    Se le BR dovessero risorgere verrebbero spazzate via come le altre. Sottovalutare le capacità di difesa della classe diggerente ittagliana è una criminale stupidaggine.
    Il liberismo ha vinto, almeno per ora e per ancora un p0′: un po’ di realismo non sarebbe una cattiva idea. Sarebbe meglio imparare a stare a galla senza farsi spazzar via.
    Quanto alla questione morale, il PD fa ormai parte di questi sistema con cui è abbondantemente compromesso, tant’è che non hanno mai fatto nulla.
    Vediamo di volare bassi e di salvare il (poco) salvabile. Ad esempio vediamo di difendere l’idea dell’uguaglianza, che ormai è diventata una parola in odore di eresia. E accontentiamoci di quello. U.

  15. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,

    forte della lettura mattiniera di A&F con il titolo:
    Viaggio nella “Casta dei Quiriti” ecco chi blocca l’economia italiana.- di Mania- Panara e con il fondo di M.Giannini.
    Li cito perchè hanno dato forza e argomenti a ciò che penso da esattamente un anno.
    – Non i partiti, ormai marci, nonl’Europa e le sue regole…ma lo hanno lasciato lavorare , intendo Monti,i gran commis e boiardi, accucciati nel cuore dello Stato e che sono i veri dominus del nostro destino come Nazione?
    Berlusconi che comanda nonostante Letta? e persino Vespa e sua moglie? Molto improbabile!

    Bersani che può aspirare al governo contro i Catricalà, i Fortunato, i Calabrò…persino i Mastrapasqua?
    Impossibile!
    E nessuno di questi è stato eletto, ma è emanazione di segreti e inconfessabili, do ut des!
    A me piacerebbe sapere come ha fatto Monti a imporre Bondi come commissario! Già eroico!
    Come ha fatto a svegliare gli alti papaveri della GdF che prima stavano nelle Dolomiti a grigliare branzini! Incredibile.
    A me piacerebbe sapere quali spossanti trattative hanno portato all’approvazione in Parlamento di leggi considerate all’acqua di rose, ma che fino ad ora dormivano fra varie sottosegreterie e Ragioneria di Stato.

    Riprendo da stamattina …

    Quel che Monti avrà fatto o no, ce ne acorgeremo quando torneranno i politici!
    Io credo che Monti, data la situazione, non poteva fare di più e meglio!
    Poniamo il caso…Bersani vince con Sel e si allea con Casini…il quale fra decennali frequentazioni dei ripostigli di Stato e matrimonio bis con una cotanta famiglia romana, …e pateravegloria con la feccia (eh già la feccia c’è) oltreTevere …insomma un miscuglio da far venire i brividi….

    Per ora vado a badare alla padella!

    Sylvi

  16. Anita
    Anita says:

    *******************************************************

    Stati che appellano/petition per la secessione dagli Stati Uniti dopo la conferma di Barack Hussein Obama

    Joining Louisiana now are Arkansas, South Carolina, Georgia, Missouri, Tennessee, Michigan, New York, Colorado, Oregon, New Jersey, North Dakota, Montana, Indiana, Mississippi, Kentucky, Florida, North Carolina, Alabama and Texas.

    http://www.wnd.com/2012/11/now-many-states-want-to-secede-from-u-s/

    The Louisiana petition, which has served as a pattern for many of the new states, reads as follows:

    “We petition the Obama administration to: Peacefully grant the State of Louisiana to withdraw from the United States of America and create its own NEW government.”

    It continues, “As the Founding Fathers of the United States of America made clear in the Declaration of Independence in 1776: ‘When in the Course of human events, it becomes necessary for one people to dissolve the political bands which have connected them with another, and to assume among the powers of the earth, the separate and equal station to which the Laws of Nature and of Nature’s God entitle them, a decent respect to the opinions of mankind requires that they should declare the causes which impel them to the separation.’”

    The petition concludes with a further quote from the Declaration of Independence:

    “‘Governments are instituted among Men, deriving their just powers from the consent of the governed, that whenever any Form of Government becomes destructive of these ends, it is the Right of the People to alter or abolish it, and institute new Government.’”

    Anita

  17. peter
    peter says:

    X Anita

    beh mi pare che lo avessi anticipato
    giorni fa…
    Ma il testo che avevo letto parlava allora
    di costa ovest piu’ Nevada.
    Forse avevano uno strano concetto
    di costa ovest

    Peter

  18. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    La signora non sa darsi pace.
    Peccato, si rovinerà il fegato for more four years.

    màh, se potessi darle un input spassionato le consiglierei di smettere di bere thè, quello velenoso dei Partyes.

    C.G.

  19. Uroburo
    Uroburo says:

    La Siria avrebbe sparato colpi di mortaio sull’altipiano del Golan contro Israele. Perbaccolina, ma che cattivi! U.

  20. Anita
    Anita says:

    x Peter #19

    It will never happen….It’s just a gesture….

    It requires that they submit a certain amount of petitions by sometime in December.

    Even if they do, Obama will not agree. Nothing will happen.

    The only state able to unequivocally secede is Texas because they were not legally ever admitted to the Union.

    But they won’t secede either.

    Anita

  21. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Io sono in pace….il mio fegato e’ sano.

    Ci vuole ben altro….solo che ci abbiamo provato, questo e’ sicuro.
    Mi chiedo se potremo mai avere indietro l’America che conoscevo, dello spirito che ha creato questa nazione.

    Saro’ sempre grata di essere un Americana naturalizzata, ma l’orgoglio che sentivo per il nostro paese / government……..non e’ piu’ cosi’ tanto, sono delusa.

    Sono delusa della decadenza morale sempre piu’ incipiente….ed il peggio e’ ancora da venire.

    Anita

  22. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    La decadenza morale è da addossare a 4 anni di Obama oppure a quei fetenti che da decenni vanno in giro per il mondo a far guerre contro i poveracci?

    Ho parecchie difficoltà a capire quegli adulti che si assimilano (esclusi per ovvi motivi i bambini) sono stato, invece, sempre convinto fautore della dignità dell’integrazione.
    Sono due espressioni totalmente diverse e alle quali non ci si fa mai caso.

    Questa è soltanto una mia personale opinione, ma vivendo fuori dall’Italia da 44 anni, posso parlarne con cognizione di causa.

    C.G.

  23. Uroburo
    Uroburo says:

    Anita { 12.11.12 alle 21:22 } Mi chiedo se potremo mai avere indietro l’America che conoscevo, dello spirito che ha creato questa nazione. Sono delusa della decadenza morale sempre piu’ incipiente….
    ————————————————————————-
    Cara Anita,
    mi stupisce molto il suo messaggio soprattutto per il dispiacere che traspare ma soprattutto per l’incapacità a vedere i grandi movimenti epocali che stanno attraversando il mondo intero.
    Certo anche la sinistra ha dato una mano: volevamo la libertà da un mondo gretto e chiuso e non ci siamo resi conto che la libertà può trasformarsi in licenza se non è sostenuta da un preciso senso dei diritti e dei doveri.
    Tuttavia se fosse stato solo un problema di sinistra libertaria ed amorale le svolte a destra che si sono succedute un po’ dappertutto in Europa come da voi avrebbero modificatole cose. In realtà l’edonismo reaganiano ha aumentato la spinta al godimento ed ha ulteriormente demolito il peso dei principi. Tutti i principi di quel vecchio mondo a lei tanto caro sono stati sostituiti da uno solo, che recita: Arricchitevi, a qualunque prezzo, in qualunque modo e con qualunque mezzo. Questo principio nella sua origine è specificamente e propriamente capitalistico (e di questo nuovo capitalismo finanziario, quello di Wall Street) e domina incontrastato l’intero pianeta da circa trentacinque anni. Sul piano economico è il prodotto della scuola di Chicago di quel maiale di Milton Friedman che ispira tutto il mondo economico attuale un po’ dappertutto.
    Nessuno dei presidenti di estrema destra che si sono succeduti alla vostra guida (e che comprendono anche la presidenza Clinton che non ha potuto fare assolutamente nulla per cambiare le cose) da Reagan in poi ha cambiato assolutamente nulla, il che vuol dire che siamo in presenza di forze epocali assai poco controllabili.
    Quello che lei lamenta è il prodotto della cultura dell’attuale destra repubblicana e peggiorerà perché nessuno (almeno per ora) è in gradi di opporsi. Quindi non si lamenti perché non ne ha il diritto: le sue idee sono alla base di queste modificazioni. Io posso lamentarmi, perché le ho sempre combattute, ma lei lo potrebbe fare solo con una grande dose di incoerenza con i suoi stessi principi.
    Incoerenza che è anche tipica del vostro sistema economico demenziale: quando avete avuto bisogno vi siete fatti prestare 17 miliardi di dollari da Bush….
    Un saluto U.

  24. Marta x Uro
    Marta x Uro says:

    Caro Uro non sono tanto sicura che Monti sia il male minore!
    Padellaro nelle sue anticipazioni sul Fatto stasera scrive, attenta analisi sul Premier, Monti da severo professore della Bocconi a scaltro politico.
    E ancora , una modifica ad hoc , non ricordo in quale legge è stata inserita, per favorire la Chiesa e permetterle di non pagare la tassa sugli immobili, rischiando una multa salata dall’Europa.Il danno è di tre miliardi……e con gli esodati come finisce per la quarta volta annunciano di aver trovato i soldi, e all’Infedele di Lerhner stasera è stato detto che la faccenda non è chiara. Hai perfettamente ragione quando scrivi che questo Governo è di destra berluschina, dicono una cosa per smentirla il giorno dopo. Si presenta meglio questo Signore di berlusconi come figura è vero, ma con i fatti?
    un caro saluto

  25. peter
    peter says:

    Ho idea che Mr Monti sia il meglio che
    l’ italia attuale possa esprimere.
    Niente di piu’ niente di meno.
    Il dopo Monti sara’ molto peggio.
    Tenetevelo a lungo e ringraziatelo.
    Di fatto non lo meritate ma pazienza

    Peter

  26. alessandro
    alessandro says:

    Cara Marta,
    ti ringrazio per la tua risposta.
    Quanto a intervenire di piu´mi sembra,attualmente, difficile;mi stanno impegnando,dopo il lavoro, alcune letture.
    Ma a te posso anche comunicarti l´altro motivo: non mi piace l´andazzo del blog e faccio fatica a scrivere.
    un caro saluto

  27. alessandro
    alessandro says:

    per Fleurance:

    penso che molti problemi siano legati alla nostra forma mentis;essendo,fortunatamente, il nostro cervello un cervello plastico
    abbiamo la meravigliosa capacita´ di trasformarci in base alle esperienze;un piccolo schiaffo al determinismo.
    Sapersi confrontare con le differenze vuol dire,quindi, sapersi mettere in discussione.
    Mi ritengo un empirista ,non credo a nessuna metafisica, nemmeno a quella dell´interiorita´.
    Senza una reale apertura alle differenze i rischi,secondo me, sono due:
    -una vita vissuta come vuole il sistema;
    -una vita vissuta come vuole il soggetto.

    Questo retorico preambolo vuole servire per dirti che AVENDOTI REALMENTE LETTA a me non interessa chiamarti come piace a me
    ma come piace a te.

    un caro saluto,
    alessandro.

  28. Anita
    Anita says:

    x Uroburo e x C.G.

    La decadenza morale e’ iniziata nelle nostre elite universita’, le IVY LEAGUE dei pregiati.
    La California in testa, la gioventu’ brainwashed da esimi professori di estrema sinistra.

    No family, no God, no rules……gli anni 60, il mondo e’ cambiato e non per il meglio di sicuro.

    Gli entitlements stanno corrompendo America, in una nazione di takers.
    L’American Enterprise Institute si basa su una serie impressionante di dati sul dettaglio della crescita della spesa per gli entitlements degli Stati Uniti, che oggi rappresentano per ben due terzi del bilancio federale.
    E mostra in dettaglio come questa spesa fuori controllo sta avendo un impatto molto concreto, di lunga durata, negativo sul carattere dei nostri cittadini.

    Si’, G.W.Bush ha incrementato il debito tra 9/11, le due guerre e riforme interne, l’ho sempre scritto, ecco perche’ si era staccato dalla base repubblicana conservatrice.

    Siamo arrivati ai 17 miliardi sotto Barack H. Obama, ed in meno di 4 anni.

    L’ex presidente Clinton ha consegnato all’ex presidente George W. Bush, un debito pubblico che in quel momento era 5.700 miliardi dollari.
    Cosi’ il bilancio annuale di Clinton “surplus” appena fatto una ammaccatura del debito totale nazionale.

    L’ultima volta che gli Stati Uniti avevano debito nazionale ‘nulla’ era sotto la presidenza di Andrew Jackson.

    Ignorando le cose come la crescita della popolazione, l’inflazione e reddito personale disponibile, l’incremento piu’ significativo e’ di gran lunga Obama con 4.500 miliardi dollari nei suoi primi 3 anni.
    Il debito totale e’ destinato a superare il prodotto interno lordo di quest’anno.

    G.W. Bush ha aggiunto 5.000 miliardi dollari, ma gli ci sono voluti 8 anni per farlo.

    Clinton ha fatto abbastanza bene, aggiungendo solo 1400 miliardi di dollari oltre 8 anni.
    Allo stesso modo, Reagan ha aggiunto solo 1.800 miliardi dollari piu’ di 8 anni, ma che e’ stato un aumento di 188 per cento di quello che ha ereditato da Carter.

    A questo punto, la quota pro capite del debito e’ pari a $ 48.000.

    Questo leggo e sento, non solo dai Media. ma da chi ne sa molto piu’ di me….io conto ancora sulle dita delle mie mani.

    Buona notte,
    Anita

    entitlements = diritti

  29. Anita
    Anita says:

    Correzione su
    “Siamo arrivati ai 17 miliardi sotto Barack H. Obama, ed in meno di 4 anni.”

    —–

    The Outstanding Public Debt as of 13 Nov 2012 at 12:57:36 PM GMT is:

    Public Debt: $11,421,836,402,771.01
    Intragovernmental Holdings: $4,823,482,417,798.33

    Total U.S. National Debt: $16,245,318,820,569.34

    Ci tengo ad essere corretta….

    Anita

  30. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    …e fortuna che scriveva che quando lei fa la conta usa le dita
    delle sue mani!

    Signora, non sarà mica parente stretta della Dea Kalì?
    Sa, quella divinità indiana con una dozzina di braccia e di altrettante mani.

    C.G.

  31. Tobin tax: prima riforma della finanza speculativa Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**
    Tobin tax: prima riforma della finanza speculativa Mario Lettieri* e Paolo Raimondi** says:

    Tobin tax: prima riforma della finanza speculativa

    Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**

    La Commissione europea ha recentemente dichiarato il suo sostegno alla proposta di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie (TTF), a volte chiamata anche Tobin tax. All’inizio di ottobre, 11 paesi dell’Unione europea e della zona euro, tra cui Germania, Francia e Italia, hanno annunciato l’intenzione di applicare la regola della “cooperazione rafforzata” per rendere operativa ed efficace tale tassa nei paesi firmatari dell’accordo, anche senza l’adesione unanime di tutta l’Ue.

    In verità la decisione arriva con circa tre anni di ritardo rispetto alla richiesta fatta dal Consiglio europeo al FMI di promuovere una tassa sulle transazioni finanziarie.

    Allora si era nel pieno dell’emergenza della crisi finanziaria e bancaria globale e i governi e le stesse autorità internazionali erano impegnati a costruire degli argini allo tzunami della speculazione, dei titoli tossici e dei derivati Otc.

    Successivamente le grandi lobby bancarie, in primis quelle americane, hanno costretto i governanti, i politici, i controllori e i regolatori ad accettare la “normalità” del business as usual.

    L’iniziativa ha suscitato molte critiche nella maggior parte dei media e tra i cosiddetti esperti economici. Gli argomenti addotti dagli oppositori della TTF, ma anche da alcuni dei suoi sostenitori, a nostro avviso, non colgono la vera “portata economica” della proposta.

    La tassa in questione dovrebbe essere dello 0,1% sulla compra-vendita di azioni e di obbligazioni e dell’ 0.01% sul capitale di riferimento delle operazioni in derivati finanziari. Inizialmente si era calcolato un introito annuo di circa 56 miliardi di euro. Poi è stato ridotto a 20 miliardi a seguito della decisione britannica di non aderire. Nella City infatti vengono trattati oltre il 70% dei derivati finanziari di tutta l’Unione europea e ciò di conseguenza incide sull’introito calcolato .

    Molti affermano che la tassa avrebbe un “effetto negativo sulla crescita” e altri paventano la penalizzazione della gestione del risparmio, sia per l’introduzione di un nuovo costo, sia per la fuga di certe operazioni finanziarie verso altri mercati, come la City, Wall Street e i vari paradisi fiscali, che non applicano la tassa in questione.

    C’è poi chi nobilita il suo “no tax” per non allontanare la Gran Bretagna dal processo di Unione europea, volutamente ignorando che proprio Londra non ha mai voluto aderire all’euro, indebolendo così l’Europa, incassando però i molti miliardi di sussidi da Bruxelles. Sia chiaro che non si salva l’Unione europea accettando i ricatti della City!

    Il momento storico e le implicazioni strategiche dell’introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie non sono secondari. Lo sono invece le dispute su come raccogliere la tassa e su come utilizzarla: se a sostegno del bilancio europeo, di quelli dei paesi aderenti o per il fondo salva stati.

    La TTF non è il traguardo d’arrivo ma è un primo passo verso il necessario cambiamento del sistema finanziario internazionale. Da tempo si parla di nuove regole senza mettere in cantiere una vera riforma. Perciò la TTF, anche se in forma parziale, assume in sé un valore emblematico e dimostra la volontà di non rassegnarsi alla supremazia dei cosiddetti mercati. Le grandi transazioni e le attività di finanza nera e “grigia” possono essere intaccate.

    Certo, la tassa dovrà interessare particolarmente i derivati Otc che sono sempre più di 10 volte il Pil mondiale, il trading speculativo elettronico ad alta frequenza e i derivati sulle commodity, sulle materie prime, sui prodotti alimentari e sui cambi.

    La TTF indubbiamente dovrebbe avere anzitutto l’effetto di ridurre la volatilità dei mercati e darebbe la spinta per creare in Europa un controllo centralizzato delle istituzioni finanziarie e nuove regole bancarie. Sarebbe anche un modo concreto per neutralizzare gli effetti della crescita dello spread generata dalla speculazione e dall’attacco all’euro.

    In parole povere si può affermare che la Tobin tax può essere la chiave per aprire finalmente la porta della riforma finanziaria globale che, a nostro avviso, è la condizione per creare un sistema economico fatto di produzione e lavoro, di ricerca e innovazione, di agricoltura e servizi e di imprese non speculative.

    *Sottosegretario all’Economia del governo Prodi ** Economista

  32. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Postati nella sua pagina Facebook dal mio amico fb Ariel Toaff
    http://www.israelhayom.com/site/newsletter_article.php?id=6380&r=1

    In vista delle prossime elezioni, per sostenere Netanyahu, il miliardario americano Sheldon Adelson ha deciso che il suo giornale “Israel Ha-yom” sia distribuito gratuitamente a tutti gli impiegati governativi e degli enti pubblici.

    http://forward.com/specials/forward-50-2012/?utm_content=general-general&utm_medium=jd.fo-other&utm_source=facebook.com&intro=&utm_campaign=

    Per il Daily Forward tra i 50 ebrei piu’ influenti d’America Sheldon Adelson, il protettore di Netanyahu e lo sfortunato finanziatore di Romney, occupa il primo posto.

    http://www.israelhayom.com/site/newsletter_article.php?id=6388&r=1
    Il sito facebook del Likud Israel Now sta raccogliendo piu’ di 40.000 firme per impedire che Ahmad Tibi, il parlamentare arabo piu’ noto e prestigioso, sia rieletto alla Kenesset. Il sito, come si vede, gode dell’appoggio di Sheldon Adelson e del suo giornale “Israel Ha-yom”.

    http://www.haaretz.com/news/diplomacy-defense/barak-approves-plans-to-build-500-new-homes-in-west-bank-settlement.premium-1.476862?fb_action_ids=461911477183718&fb_action_types=og.recommends&fb_source=aggregation&fb_aggregation_id=288381481237582
    Ehud Barak ha approvato la costruzione di 500 nuove case nell’insediamento di Yizhar nei territori occupati. Continua la politica del governo Neranyahu di ampliare e rafforzare le colonie come baluardo contro possibili trattative di pace con i palestinesi.

  33. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Il Rodolfo direbbe , ovviamente, che i nuovi insiediamenti di coloni eberei in territorio palestinese servono esclusivamente al governo di Tel Aviv per evitare di essere buttati a mare da questi palestinesi tutti brutti e cattivi.

    Sicuro come le candele (a pagamento) dentro le chiese.

    C.G.

  34. Uroburo
    Uroburo says:

    Anita { 13.11.12 alle 2:21 } La decadenza morale e’ iniziata nelle nostre elite universita’, le IVY LEAGUE … la gioventu’ brainwashed da esimi professori di estrema sinistra.
    Gli entitlements stanno corrompendo America, in una nazione di takers. L’American Enterprise Institute …
    Siamo arrivati ai 17 miliardi sotto Barack H. Obama, ed in meno di 4 anni.
    ——————————————————————————————-
    Cara Anita,
    a volte capisco male la logica di Silvy ma al suo confronto questa è una maestra aristotelica.
    Ci sono alcune parole che non capisco bene: takers, entitlements (diritti?).
    Comunque cerco di seguire il filo dei suoi discorsi.
    1) Certo che i vostri studenti dovevano avere un livello pur anche basso se si sono fatti lavare il cervello dai loro professori.
    Tuttavia la Ivy League (di cui dovreste essere fieri anche se il livello di cultura generale rimane non eccelso) era frequentata da una piccola minoranza di studenti. Come mai i cambiamenti hanno sconvolto l’intero paese (ed in realtà l’intero pianeta)? Qualche migliaio di professori hanno cambiato il mondo? Magari! ….
    No family, no God, no rules…… è diventato il motto del mondo intero, giusto o sbagliato che sia (e sul secondo punto io sono totalmente d’accordo).
    La sinistra non avrà fatto bene i suoi conti sul futuro ma che lei non si renda conto che questo risultato è il prodotto più sostanziale e più vero del capitalismo vuol solo dire che lei è cieca.
    2) The American Enterprise Institute for Public Policy Research (AEI) is an American conservative think tank … Its mission is “to defend the principles and improve the institutions of American freedom and democratic capitalism—limited government, private enterprise, individual liberty and responsibility, vigilant and effective defense and foreign policies, political accountability, and open debate”.[2]
    now affiliated with AEI are John Bolton, Lynne Cheney, Newt Gingrich, Paul Wolfowitz, Frederick W. Kagan, Leon Kass, Charles Murray, Michael Novak, Norman J. Ornstein, Richard Perle, Radek Sikorski, Christina Hoff Sommers, Peter J. Wallison.[4]
    Direi che la AEI comprende i vostri più fieri farabutti. Non le pare un tantino bias, tanto per usare il suo linguaggio?
    3) I suoi dati dimostrano che la maggior parte del debito useggetta è stata fatta proprio dai presidenti repubblicani, come sanno tutti (tranne quei bugiardi dei Tea Party).
    Quanto al debito fatto da Obama, è stato principalmente fattoper salvare le vostre banche di truffatori. Obama era stato messo lì proprio per quello, perché questo era quel che voleva quella vostra maledetta Wall Street.
    Quindi di che si lamenta?
    Un saluto U.

  35. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Uroburo
    lei mi fa sapere che:post Nr.12
    “e’ raro vedere un tal concentrato di malafede e di luoghi comuni come in molti suoi messaggi”……

    io stesso pero’.. potrei dire la medesima cosa di lei…
    in primis faccio davvero molta fatica a pensare ad un poliziotto Israeliano che prende qualcuno cosi…secondo la sua fantasia e secondo se si sveglia incazzato o no.. e va cercando un Palestinese da schiaffare in prigione senza nessuna motivazione…ma dico siamo pazzi? Dunque potrebbe capitare solo se un poliziotto perdesse la ragione…ma questo puo’ succedere dappertutto.
    Non mi pare che in Israele questo sia la prassi o la regola.
    Se si finisce in prigione …ci si finisce per aver commesso qualcosa….
    punto e strapunto.
    In secundis…io dicevo appunto che sotto certi aspetti il detenuto Palestinese…che sia Israeliano o no …o anche Ebreo… soffre meno di un detenuto Italiano o straniero nelle carceri Italiane…le prove si vedono quando escono dalle carceri.
    Per quanto riguarda i processi… possono essere anche lunghi …ma forse sono meno lunghi di quelli Italiani…..dunque converrebbe per primo criticare il proprio paese prima di criticare gli altri….spesso conviene persino non criticare per niente.
    ……..Perche’?……
    Perche’ cosi si dimostra che si vuole criticare la giustizia e le carceri solo perche’ sono carceri Israeliane…..dunque ci si sbraga ad indicare la ingiustizia Israeliana e ci si dimentica per esempio del comportamento dei Giordani e dei Libanesi… nei confronti di chi?
    Proprio dei profughi Palestinesi…che nelle prigioni Libanesi superaffollati… vengono maltrattati e torturati (l’ anno scorso ne sono morti 4)….non hanno diritto alla cittadinanza (in Israele si)… non hanno diritto al lavoro… (in Israele si) ne’ si possono sposare…ne’ dichiarare nascite e decessi….perche’ non hanno documenti…
    (in Israele si) la donna Palestinese viene discriminata ….viene violentata dai parenti o anche uccisa…il colpevole non va’ in prigione se puo’ dimostrare che e’ un delitto d’ onore….e naturalmente riesce a dimostrarlo sempre…la donna Libanese che vive con un Palestinese non puo’ trasmettere la propria cittadinanza ai figli…per cui rimangono Palestinesi…cioe’ apolidi…(in Israele questo non puo’ succedere )
    Probabilmente c’ e’ ancora di peggio…e cosi funziona grosso modo in anche Giordania.
    Ora la domanda…..perche’ criticare la’ dove grosso modo funziona come in Italia….(sotto certi aspetti persino meglio) e non criticare il governo Libanese o Giordano per quel molto peggio da me descritto?…
    Anche quelli son Palestinesi.
    Cosi ho l’ impressione che si critica per essere solo dei prevenuti e maldisposti verso il governo Israeliano e solo verso quello.
    Perche? Qui(pur sapendola)non voglio dare risposta..ci provi da se’.


    Cambiamo discorso…..nel post Nr 25 lei scrive:-
    “Arricchitevi, a qualunque prezzo, in qualunque modo e con qualunque mezzo”.


    Questa e’ per me la “American Way of live”…anche se io ci leverei
    “in qualunque modo e con qualunque mezzo” no…direi solo “arricchtevi”….
    ma che significa questo e a chi ci si rivolge?
    Ci si rivolge a tutti ….tutti sono sollecitati a diventarlo…
    non tutti pero’ hanno l’ intelligenza e la capacita’ per diventarlo.
    Se non ci fossero i ricchi non potrebbe esistere la fabbrica della Ferrari ne’ quella della Maserati….ne’ i cantieri navali di Genova….
    i ricchi di per se dunque danno lavoro….per quelli che non hanno le capacita’ per diventarlo. Chiarito questo ….bisognerebbe vedere fino a quanto uno puo’ diventare ricco….e fino a quanto deve guadagnare un lavoratore o un professionista.
    Per me il ricco puo’ diventare ricco finche’ vuole e fin quanto puo’ …piu’ diventa ricco piu’ investe… piu’ compra piu’ l’ economia va’ avanti….piu’ posti di lavoro si creano.
    Quanto pero’ deve guadagnare l’ operaio o o il professionista?
    Quel tanto che gli permetta da formare una famiglia…di crescere i figli …di comprarsi una macchina…di andare in ferie e di mettere se e’ bravo anche qualcosa da parte….insomma fino ad arrivare ad avere una vita tranquilla e senza tribolazioni…..ma questo e’ legato alla capacita’ di ognuno…. a sua volta tutti dovrebbero contribuire ognuno secondo la propria ricchezza a sovvenzionare ed ad aiutare quelli che non possono o non riescono ad avere di piu’. Questo pero’ sarebbe un discorso a parte…perche’ come sappiamo.. molti….troppi cercano di sfruttare una situazione per vivere alle spalle dell’ altro… perche’ non ha voglia di far niente…questo non e’ accettabile.
    Quale la soluzione per questi parassiti? Fare opera di convincimento.
    Non ci si riesce?….Lo si trasporta in qualche isola e lo si abbandona al proprio destino.
    Il ricco sfondato dunque dovrebbe pagare una percentuale di tassa equivalente alla sua ricchezza….quella percentuale pero’ non deve superare quella soglia da non permettergli si investire e di fare di piu’ …dunque di diventare piu’ ricco… al contrario se non ci fosse il profitto lo si costringerebbe a chiudere i cancelli ed ad andare egli stesso a lavorare ….per cui i ricchi sparirebbero….cosi sparirebbe anche la Ferrari e i cantieri navali di Genova….ergo disoccupazione.
    Questo e’ quello che per esempio sta succedendo in America…e per un certo verso succede in Italia.
    Cosi si puo’ capire anche di piu’ perche nessuno vuol venire ad investire in Italia (a parte la mafia) ed anche perche’ parecchi hanno cercato nuovi lidi;
    Caro Uroburo….a proposito di carceri le dedico questa canzone….
    quante verita’ diceva quel grande De Andre’….la canzone e’ una denuncia della critica situazione delle carceri Italiane negli anni ottanta…. e della sottomissione dello Stato al potere delle organizzazioni mafiose….
    Son passati 30nni e piu’ …ma siamo sempre allo stesso punto…
    forse peggio.
    La canzone e’ cantata da me…con modestia e nella fretta con qualche errore…tra una strofa e l’ altra mi rivolgo scherzosamente a lei.
    Un saluto
    Rodolfo
    http://youtu.be/dMa4tWaFfjk

  36. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Caro Uroburo,
    per fortuna che lei scrive che non legge mai Wikipedia….

    “Competition of ideas is fundamental to a free society. e’ il motto dell’American Enterprise Institute.

    Come avra’ notato la maggioranza dei ‘think tank’ hanno un cognome Ebraico, e’ questo che la disturba?

    Io mi sono solo limitata a riportare le cifre del debito, che lei poi decida che proviene dai repubblicani sarebbe una questione di dibattito, comunque le cifre sono li’…in bianco e nero, o in rosso come si usa da noi, e sono strombazzate 24/7 in tutte le pubblicazioni ed orologi mondiali, minuto per minuto.

    I cervelli dei giovani sono molto malleabili, argilla nelle mani dei professori….e…. maestri elementari.
    Il lavaggio del cervello scolastico e’ stato perpetrato, sempre, sia nei regimi comunisti sia nelle democrazie liberali.
    La “mente critica” dovrebbe essere formata al di fuori del percorso scolastico, via letture personali, esperienze familiari, amicizie, insomma una formazione culturale non ufficiale.

    Le giovani menti entrano nelle scuole nel momento piu’ formativo, quando l’ indottrinamento e’ piu’ efficace.

    Per conto mio la scuola e’ per imparare e non dovrebbe essere parziale politicamente.

    Le Ivy Leagues Universities sono quelle che producono i nostri cervelloni, quelli che guidano la Nazione.

    Buona notte,
    Anita

    PS:
    Non mi lamento, sono consapevole che non siamo stati capaci di di cambiare regime….francamente ero molto scettica, ero bene a conoscenza delle forze che appoggiano la sinistra…..

  37. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Rodolfo,
    lei non ha capito e di conseguenza non ha risposto.
    E come diceva Upton Sinclair “E’ difficile far capire una cosa ad un uomo quando il suo salario dipende dal non capirla”.
    Un saluto U

  38. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    PS: #2

    “Quanto al debito fatto da Obama, è stato principalmente fatto per salvare le vostre banche di truffatori. Obama era stato messo lì proprio per quello, perché questo era quel che voleva quella vostra maledetta Wall Street.”

    In questo si sbaglia di grosso.
    La catapulta della recessione sono state le banche governative e para governative.
    Quali Fannie Mae e Freddie Mac….
    Ma questa e’ una storia che non vi entrera’ mai in testa….

    Anita

  39. Rosa
    Rosa says:

    To: “freedomflotillaitalia@googlegroups.com”
    Reply-To: freedomflotillaitalia@googlegroups.com

    Ho lanciato un urgente appello su facebook e lo inoltro anche alla lista.
    Ieri sono andata a visitare la famiglia del piccolo Ahmed Younis Khader Abu Daqqa, 13 anni, ucciso da un proiettile israeliano mentre giocava a pallone fuori la sua abitazione. Il padre ieri ha detto che Ahmed era tifosissimo del Real Madrid, e vorrebbe che il Real Madrid sapesse della sua storia.
    Ahmed indossava la maglia del Real Madrid tutti i giorni, quando era sporca la lavava subito e poi la indossava di nuovo.
    ALLEGO LA FOTO DELLA MAGLIA sporca ancora del suo sangue, che ho scattato ieri a casa sua e già pubblicata già su facebook.
    Il padre ha detto che la casa, prima chiassosa, ora è muta senza Ahmed. E’piombato il slenzio.
    Le lacrime di sue padre sono strazianti.

    Nella disperazione, questa è l’unica cosa che posso fare, aiutatemi a contattare il REAL MADRID

    Se vogliono rispondere, date loro i miei contatti e li metto in contatto con la famiglia che tornerò a visitare nei prossimi giorni.
    Rosa
    Gaza

  40. alessandro
    alessandro says:

    A Lettieri-Raimondi:(e per tutti):

    La maggior parte delle considerazioni economiche che si fanno operano
    all´interno del sistema economico stesso.
    Stesso discorso per le valutazioni politiche.
    Qualche esempio:
    -in linea generale si criticano certe politiche economiche senza mettere minimamente in discussione il liberismo;
    -abbiamo visto “i fantastici 5″ confrontarsi:hanno ridetto cose che si sapevano e niente di nuovo:lasciamo perdere i centristi, ma nemmeno Vendola ha sapure rinunciare a pronunciare il nome d´un cardinale;tutti vogliono le simpatie della Chiesa.

    Ai due economisti faccio ,invece, qualche domanda.
    E ancora possibile accettare la delega in bianco?
    Ha ancora senso quella che si chiama democrazia rappresentativa?
    Dopo Arrow e, soprattutto, dopo Sen(il paradosso) non sarebbe scientifica la necessita´ di superare il sistema attuale(compresa l´idea di voto?).

    saluti a tutti

  41. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Alessandro

    Ho girato le sue domande ai due economisti. Quando mi risponderanno posterò le loro risposte.
    Un saluto.
    pino

  42. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Alessandro

    A mio avviso l’errore di base di tutti gli economisti è non tener presente che il nostro benessere è alimentato dal drenaggio di ricchezze altrui. Loro descrivono sistemi per così dire chiusi e autosufficienti, mentre invece non sono né chiusi né autosufficienti.
    Buona giornata.
    pino nicotri

  43. Marta x Rodolfo
    Marta x Rodolfo says:

    Rodolfo non ho saputo trattenere la curiosità e ho ascoltato la canzone, bellissima come tutte le canzoni del resto di De Andre’ e naturalmente il grande R. Murolo.
    Complimenti un bel timbro di voce, è cosi’ che conquista le donne?
    buona giornata M.

  44. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Gentile Marta,
    lei come donna…. sa’ benissimo che per conquistare una donna non basta solo una bella voce…ci vuol ben altro…
    con questo non vorrei essere frainteso…
    comunque grazie per il complimento …non credo di meritarlo.
    Un saluto
    Rodolfo

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