Ancora ‘sta storia delle “radici cristiane”! Ma in Italia, e in Europa, le radici sono molte e più antiche. Se non vogliamo la catastrofe è bene tenerne conto, ora che non solo la Cina è vicina e gli Usa sono invece un po’ più lontani

In occasione della recente visita del papa al Quirinale abbiamo assistito alla solita serie di affermazioni fasulle, che però fanno parte delle verità ufficiali avvalorate da tutti un po’. Anzi, proprio nell’insistenza nel riproporle si coglie il timore ad alto livello che i miti, i dogmi e i tabù cedano il posto alla conoscenza, alla critica delle ragione, alle ragioni della critica e al bisogno di nuovi miti fondanti meno conflittuali con il resto del mondo e in definitiva più umani.

Il refrain Numero Uno è l’affermazione delle “radici cristiane” dell’Italia, con l’annesso refrain che noi italiani siamo “un popolo di cristiani”. Durante gli ultimi anni del pontificato di Wojtyla il refrain Numero Uno era quello sulle “radici cristiane” dell’intera Europa, al punto da pretendere che nella Costituzione europea ci fosse un preambolo o cappello per l’appunto sulla cristianità dell’Europa, ovviamente col sottinteso che questa cristianità va mantenuta a tutti i costi, né più e né meno come Berlusconi vuole che il suo possesso della sue tv private e il loro predominio economico, con annessi e connessi, sia mantenuto a tutti i costi. Alla peggio, con un accordo con le tv di Stato, accordo che ricorda il “dialogo interreligioso” perché in definitiva si tratta pur sempre di costruire una corazza attorno al potere esistente, televisivo o religioso, per escludere il riconoscimento o l’arrivo degli “altri”. E gli “altri” sono per le tv lo sviluppo di Europa 7 e delle web tv, per le religioni l’affermazione della laicità che potrebbe finalmente mettere in crisi l’intera concezione e impalcatura monoteista, una e trina come la santissima trinità visto che allinea ebraismo, cristianesimo e islam. Sembra un pericolo irreale, ma da una parte c’è il rullo compressore cinese – gigante da sempre laico e, dal punto di vista della “triplice”, anche ateo – e dall’altra la forte spinta dell’India e l’inizio di spinte africane, vale a dire del mondo “pagano” le cui religioni allineano una tale ricchezza di divinità da fare impallidire persino il mondo egizio mesopotamico e greco romano. Il “pericolo” che il clero della “triplice” fiuta da lontano è per l’appunto che questo politeismo “folcloristico” – ovvero questi miti – si saldi a quello egizio mesopotamico e greco-romano. Che si saldi, cioè, alle vere radici culturali dell’Italia e dell’Europa….

Le “radici cristiane”, sono state infatti imposte all’Italia e all’intera Europa prima dal potere politico dell’impero romano, in primis da Costantino e da Teodosio, e poi da quello di Carlo Magno. I vangeli non c’entrano nulla, e ancor meno la bibbia, se non come “instrumentum  regni”. E infatti s’è visto. La Storia che ne è nata è la più sanguinosa – e sanguinaria – del pianeta. Enrico Galavotti, nella sua bella rubrica Zetesis, che vi consiglio di seguire, ha trattato l’argomento della difficoltà dello storico a scrollarsi di dosso stereotipi e “verità” diventate luogo comune. Per esempio, ricorda che l’Europa è nata da un golpe di Carlo Magno, cioè da una sua illegittima presa del potere imperiale sul “sacro romano impero”, sollecitata da un papa a sua volta golpista nei confronti di Bisanzio. E, aggiungo io, traditore nei confronti degli ingenui longobardi, che oltre a essere già cristiani e spesso cattolici sono stati così fessi da regalare con la Donazione di Sutri al vescovo di Roma, cioè al papa, il primo nucleo di quelle terre che poi hanno costituito l’infausto Stato Pontificio. Vale a dire, di quello Stato che ha impedito a tutti i costi, guerre comprese, l’unità d’Italia fino a che finalmente i Savoia l’hanno realizzata. Ma con nove secoli di ritardo rispetto quanto si poteva fare con i longobardi se non fossero stati traditi dal papato e disarcionati con la chiamata in Italia prima di Pipino il Breve e poi di Carlo Magno. Il quale, sia ben chiaro, ha cristianizzato sì l’Europa, ma con il sangue e la spada, con qualche decennio di guerre e con leggi tali da fare invidia a quelle dei talebani dei nostri giorni. Insomma, l’Europa è un prodotto dei talebani dell’epoca, un parto realizzato con la frode e il golpismo. Le “radici cristiane” sono state semplicemente imposte, e quelle preesistenti, molto più antiche e radicate in profondità, si è cercato di estirparle sia copiando di sana pianta riti e miti delle religioni messe fuori legge – dal Natale alla Pasqua, con annesse uova pasquali e agnello sacrificale copiato dagli ebrei per far loro concorrenza, passando per la Festa di Ognissanti e per il Giorno dei Morti, ecc. – e sia con il fuoco e le torture di sette secoli di Inquisizione… Si è cercato, cioè, di cancellare non solo il “paganesimo” greco romano, ma prudentemente anche le molto più antiche radici egizio mesopotamiche. Le radici cioè che da almeno 5.000 anni celebrano il Natale e ci hanno dato i miti copiati dalla bibbia e la gran parte dei costumi copiati dalla Chiesa (comunione, papa, mitreo, vergine che partorisce il salvatore, resurrezione, aldilà, suddiviso in quello per i buoni e in quello per i non buoni, ecc.). Il cristianesimo imposto per legge da Costantino e Teodosio e con il boia da Carlo Magno e l’Inquisizione equivale a pretendere che centinaia di milioni di esseri umani mangino la stessa minestra e si innamorino dello stesso ritratto di donna, mettendo fuori legge qualunque arte culinaria con piatti diversi da quello imposto e qualunque donna non copia conforme del suo ritratto di Stato. O come pretendere di imporre il latino o l’inglese a tutti, cancellando le lingue nazionali, i dialetti, i modi di dire, le favole, le filastrocche, i proverbi e le canzoni preesistenti… Insomma, un inferno in terra. Ma imposibile da imporre per davvero. Sì dirà: sono faccende vecchie come il cucco, ormai morte e sepolte, che interessano solo i fissati come Nicotri e Galavotti o studiosi e docenti vox clamans in deserto come Adriano Prosperi. Purtroppo però le cose non stanno esattamente così. Per almeno cinque o sei motivi, uno interno e gli altri esterni all’Europa.

Il primo motivo, quello interno, è che da quando la Chiesa non può più mandare al rogo chi le da fastidio o almeno ricattare con la balla del limbo, del purgatorio e dell’inferno i semplici, gli onesti e i deboli, certi miti “sradicati” dalla furia talebana carolingia sono riemersi dalle viscere dell’Europa, sbarcando anche in America: vedi il caso di Babbo Natale, del carnevale, della Befana, della festa di Halloween, che la Chiesa aveva travestito come Festa di Ognissanti e dei Morti. C’è poi la marea di processioni e feste per i santi patroni di città e mestieri, che altro non sono se non il travestimento imposto a riti “pagani” più antichi, a divinità e genius loci locali.

Il secondo motivo, per così dire esterno, è che i confini carolingi dell’Europa sono saltati definitivamente anche a Est e a Sud Est. E’ in arrivo la Turchia. I Balcani, che non a caso hanno dato i natali a vari imperatori romani, non sono più oltre la “cortina di ferro” comunista. E le immense pianure russe, agognate dal mondo cristiano incarnato da Hitler e dal suo reggicoda Mussolini (italiano, ma non brava gente), se non sono incorporabili manu militari, sono però precedute dalle varie Georgia e Ossezia che fanno gola alla democrazia made in Washington, quella da esportate a cannonate con bocche da fuoco fabbricate dagli “amici” e pagate dallo Stato. Si tratta quindi di “democrazie” anticamera dell’immensità russa fatalmente destinate a falsare i confini orientali dell’Europa. Provocando così l’annesso recupero di fette di cultura e tradizioni “pagane” ancorché rivestite con l’abito e con la liturgia ortodossa. In ogni caso, sarà molto diluito il potere papalino. Ecco perché il papa si abbarbica all’Italia, e alle sue casse dell’erario, in modo sempre più forte. Pare quasi la forza della disperazione.

Il terzo motivo è che anche il fianco Sud e Sud Est dell’Europa è destinato a saltare. Sia che vinca il “partito filoisraeliano”, che vuole Israele nella Comunità Europea, e sia che vinca il “blocco sciita”, il blocco cioè che farà dell’Iran e dell’Iraq una grande potenza economica e scientifica, il cui decollo mostrerà tutta la miseria politica e morale dell’Arabia Saudita e tutta la sporcizia del nostro averla voluta come nostro alleato politico militare (pur di poter disporre del petrolio non solo suo). L’ideale sarebbe che l’Europa si allargasse sia a Israele che al “blocco sciita”, ovviamente depurato dei fanatismi sciiti o non sciiti. Ma questa depurazione la può fare solo il laicismo, il pensiero laico, la ragione critica, tutte qualità oggi piuttosto in crisi anche da noi e viste dal colle del Vaticano come il principale nemico.

Il Vaticano si chiama così perché era il colle dove i sacerdoti del dio Mitra vaticinavano il futuro (del resto, S. Pietro pare proprio che sorga su un tempio mitraico E il precedente epicentro del mondo cristiano, cioè la basilica di S. Giovanni in Laterano, sorge sulle proprietà della moglie di Costantino, che questi fece assassinare donandone poi i beni alla Chiesa, che li accettò con entusiasmo… Che vergogna! E fin dall’inizio). Gli attuali sacerdoti del Dio unico installati in Vaticano non però sanno vaticinare. Non capiscono infatti che se il mondo laico cede si va solo ed esclusivamente allo “scontro di civiltà”. Nel qual caso, mezzo miliardo di europei doc e statunitensi doc verrebbe ingoiato da oltre due miliardi di esseri umani di altre civiltà, che non hanno proprio nessun motivo per amarci… E che non sanno cosa farsene né della bibbia né dei vangeli, compresi i tormenti interiori che da sempre caratterizzano il mondo ebraico, ereditati in parte dal mondo cristiano.

Il quarto motivo è l’imponente avanzata, da Est, non solo del gigante cinese, ma anche di quello indiano, pur molto meno rumoroso del primo. La fine o la forte riduzione degli abissi di separazione e delle distanze tra Europa, Medio Oriente e Oriente significa la fine della “damnatio” di qualche millennio di Storia “pagana”. E  comporta il nostro riavvicinarci alle culture che di fatto sono le nostre radici più ancestrali, ma anche più concrete. I numeri, l’algebra, il modo che usiamo per fare le quattro operazioni aritmetiche, il calendario di 12 mesi, la divisione del mese in settimane, i nomi dei giorni della settimana, l’astronomia, i riposi religiosi della domenica, del sabato e del venerdì, la divisione del cielo in costellazioni, l’alfabeto, il rosario, il sistema duodecimale e quello sessagesimale, cioè il sistema con il quale studiamo il cielo e consultiamo gli orologi, i sette cieli tolemaici, cui Dante ne aggiunge poeticamente due nella Divina Commedia, le sette note musicali, le dighe, il timone di coda per le navi, cioè la possibilità che solchino gli oceani e “scoprano” l’America, le staffe per il cavallo, lo stesso cavallo, la carriola, le albicocche, le arance, i vari tipi di frumento, i fichi, il melograno, perfino la bibbia – che si pretende, tronfi più dei tacchini, sia “l’origine del tutto”, mentre invece non è neppure l’origine del nostro “tutto” – il bronzo, la seta, la carta, la bussola, e molto altro ancora: ebbene, tutto ciò da quelle zone del mondo viene: da Est e Sud Est. A quelle zone del mondo dobbiamo moltissimo, più di quanto usiamo ammettere, dobbiamo le basi e molto sostanza della nostra conoscenza e della nostra religiosità. Oltre, si noti bene, alla gran parte del petrolio senza il quale saremmo spacciati!

Non a caso buona parte di quel mondo una volta era unita, faceva infatti parte dell’impero romano. Che un papa traditore e golpista come Stefano II e i golpisti Pipino il Breve e Carlo Magno hanno spaccato per il proprio potere e interesse facendo nascere ciò che poi è stato chiamato Europa. Le cui “radici cristiane” è bene aggiornare in fretta, pena la catastrofe. La nostra catastrofe.

Quinto motivo. Non solo sono saltati i nostri confini a Est e a Sud-Sud-Est, ma è andato in crisi il bastione Usa che a Ovest ci copriva le spalle e che era pronto ad attaccare – non solo economicamente – dall’altra estremità il nostro Oriente, il temuto pachiderma cinese, già aggredito a Oriente dal Giappone, così come prima ancora a Occidente dall’Europa. Senza la Grande Muraglia cinese, si noti bene, l’Europa non sarebbe mai nata, neppure se papa Stefano II e Carlo Magno avessero fatto mille pellegrinaggi a Lourdes o da Padre Pio… La Grande Muraglia ha infatti impedito la calata nelle terre fertili della Cina, fecondate dai grandi fiumi come il Fiume Giallo, dei popoli nomadi delle steppe asiatiche, desiderosi anche loro di una vita migliore. Non potendo sposarsi a Sud, perché respinti dalla Grande Muraglia, quei popoli si sono spostati quindi verso Ovest, spingendo a loro volta ancora più a Ovest, cioè verso di noi, quelli che abbiamo chiamato “barbari”, compresi cioè i germani, i franchi e i longobardi. Che barbari non erano. Era solo gente, anche quella “extracomunitaria”, desiderosa se non di “un posto al sole” almeno di vivere meglio, più al caldo e vicino al mare. Gli stessi mongoli sono arrivati fin qui con Attila. E fino a Bagdad con altri bei tipi.

Sesto motivo. Se il gigante Usa non è più il padrone del mondo e quindi non può più coprirci le spalle e contribuire al nostro benessere, ecco che l’avanzata dell’Est e del Sud Est verso l’Europa è ancora più inevitabile. Noi abbiamo rotto loro le scatole per secoli e secoli, prima con Roma, poi con Carlo Magno, Napoleone, il colonialismo, Hitler… Ora c’è il rischio che ci rendano pan per focaccia. E’ chiaro come il sole che anziché puntare sullo “scontro di civiltà” meglio sarebbe mettere a frutto la Storia, compresa quella dell’impero romano con epicentro in Costantinopoli. Cioè a dire, con epicentro che di fatto era anche il baricentro di un mondo ancora più vasto, ricco e, soprattutto, unito da culture, cibi e conoscenze, pur se spesso diviso da guerre. Costantinopoli di fatto era nello stesso tempo la porta di arrivo dall’Oriente della Via della Seta e il porto di accesso al mondo mediterraneo e centro europeo. Una meravigliosa unità di fatto, spaccata dalla sete di potere dei vescovi golpisti di Roma e accoliti franchi, anche loro golpisti: Pipino il Breve, che detronizza i merovingi, e suo figlio Carlo, che si farà incoronare, in modo totalmente illegale, imperatore del sacro romano impero. Per giunta, da un papa che fino a due o tre giorni prima aveva tenuto in scacco e in pubblico ludibrio davanti a sé con un lungo processo pubblico in S. Pietro. Peggio di così…

Solo il pensiero laico – che, si badi bene, NON significa ateo – ci può salvare dalla catastrofe. A fronte di tutto ciò, cioè a fronte della Storia e della realtà anche attuale, fa davvero pena e anzi suscita allarme il sermoncino di Ratzinger al Quirinale, così come preoccupa il vuoto di analisi del discorsetto del presidente della nostra Repubblica, Giorgio Napolitano. Ratzinger prima di andare al Quirinale non è arrossito a pretendere pubblicamente la parità della scuola pubblica con quella privata, cioè della Chiesa, con annessi finanziamenti che peraltro sono incostituzionali. E durante la visita al Quirinale non è arrossito a dire chiaro e tondo che “la Chiesa si sente coinvolta nella formazione dei giovani”, sottinteso italiani. Prego? Se permette, caro Ratzinger, i giovani italiani è meglio vengano formati dalla scuola italiana e dallo studio, oltre che dalle loro famiglie. La Storia dimostra impietosamente che quando la Chiesa “forma” i giovani nascono poi tragedie infinite. Per le quali purtroppo non è il papato a pagare, pur essendone il responsabile o corresponsabile, ma noi tutti. Dovrebbe ben saperlo Ratzinger, che è riuscito in due brutte imprese: indossare la divisa della Gioventù Hitleriana quando era sedicenne, senza mai fare pubblica ammenda, e diventare il capo di quella che fino a poco tempo fa era l’Inquisizione…

Meglio farebbe il capo di Stato del Vaticano a smetterla con il negazionismo: l’Italia non è un “popolo di cristiani”, ma un popolo di italiani. Dove i cristiani sono ormai di fatto in minoranza, soprattutto nel settore delle scienze e della più generale produzione del sapere, nonostante la “tradizione” del battesimo e quindi dell’arruolamento forzato nel gregge vaticano, fino a ieri di fatto un obbligo diciamo morale. Già Galilei, Giordano Bruno e Dante hanno reso ben chiaro che gli italiani non sono “un popolo di cristiani”, certo non come li intende il papa, ma un popolo con forte impronta laica. Con forti legami del dna col mondo pre cristiano e più in generale pre monoteista. In ogni caso, in Italia c’è una forte tradizione ebraica, che non ci ha dato poco, e ci sono anche altre presenze niente affatto trascurabili: dai musulmani agli animisti e induisti il totale è di qualche milione di esseri umani. Degne persone e degni italiani, non meno delle pecorelle del papa. Il suo insistere a dire che gli italiani sono “un popolo di cristiani” è se non prevaricatorio almeno riduttivo. Somiglia molto all’insistenza con la quale la parte più dura del mondo sionista afferma che Israele è e deve restare lo Stato degli ebrei, anziché degli israeliani tutti, alla faccia di quell’uno o due milioni di israeliani che sono arabi e musulmani, cioè niente affatto ebrei.

Quello italiano è “un popolo di cristiani”? Anche a volerlo ammettere, si tratta di ben strani cristiani. Sì, strani, perché dalle massime cariche dello Stato, e quindi del popolo, quali Napolitano e Berlusconi, fino all’ultima delle Veline e dei Casini, non si tratta affatto di cristiani o di buoni cristiani…

Ratzinger al Quirinale ha detto che la Chiesa non vuole prevaricare sui laici, ma si aspetta “il rispetto” da parte di tutti, nessuno deve cioè impedire l’esercizio della “libertà di coscienza” del suo clero: tradotto in italiano, la libertà di dire sempre, ovunque e comunque la propria. Giusto! Resta però un mistero perché mai il Vaticano pretenda di essere rispettato, ma non voglia nei fatti rispettare gli altri, tant’è che soffia sul fuoco dell’”obiezione di coscienza” in fatto per esempio di assistenza sanitaria. E non esiste la possibilità per un laico di entrare in una chiesa o in Vaticano o negli studi della radio e televisione vaticana per predicare la laicità o il laicismo. Come mai il clero del Vaticano pretende di poter andare ovunque in casa altrui, ma anche che nessuno vada in casa sua? Perché si pretende di poter andare a inaugurare l’anno accademico di una Università italiana, ma non si permette mai che il nostro capo di Stato o anche solo un rettore o un docente di una Università italiana vadano a inaugurare anni accademici e concili vaticani?

Napolitano ha perso l’occasione di porre la domanda al suo ospite almeno per quanto riguarda la casa del popolo italiano.

408 commenti
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  1. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Il fumo uccide, la marijuana no.
    Il fumo invecchia la pelle, la marijuana no.
    Il fumo danneggia gravemente la salute, la marijuana no.
    La marijuana è proibita, il fumo no. Curioso, non trovate?
    Il fumo uccide.
    Ovvero, chi fuma attenta alla propria vita e anche a quella degli altri: un suicidio-omicidio.
    Il governo ne è talmente convinto che lo scrive a caratteri cubitali proprio sui pacchetti di sigarette. Ma evita accuratamente di metterlo fuorilegge. Perché? Proviamo a capirlo.
    Dunque, il tabacco rende allo Stato una valanga di soldi e impiega circa 130.000 addetti. L’Italia esporta una notevole quantità della propria produzione, in regime di monopolio. Non è un problema: se lo Stato si
    mettesse a coltivare marijuana, regolarmente in regime di monopolio, guadagnerebbe anche di più. Idem per l’esportazione.
    Mi direte che è immorale deviare i consumi popolari dal tabacco alla marijuana, poiché la marijuana è una droga. Beh, io risponderei che anche il tabacco è una droga, provoca assuefazione ed ha comunque
    effetti devastanti, come ben dichiara il produttore sugli stessi pacchetti di sigarette.
    Attenzione, con questo non voglio fare propaganda alla marijuana, io sono fortemente contrario a qualsiasi genere di fumo. Sto soltanto facendo il pari e dispari sulla convenienza di deviare i consumi di massa dal tabacco alle ‘canne’: avremmo meno morti, gente più serena, tranquilla e socievole; non è questa dunque una buona ragione?
    La Chiesa, sempre attenta a redarguire i giovani per una maglietta scollata, cosa dice a proposito del tabacco? Che mi risulti, proprio niente.
    Benchè a rigore la Chiesa sia contro il suicidio e ancor più contro l’omicidio, conosco preti che fumano, in deroga al buon senso e ai dettami di quel catechismo che loro stessi diffondono. Ovvero, come al solito vige il “fate quello che dico io, ma non fate quello che faccio io”. Con i miei complimenti e quelli di tutti i non fumatori.
    Ma sarà poi vero che il fumo uccide? L’unico sopravvissuto tra i fratelli di mio padre, è stato un accanito fumatore che si accendeva la sigaretta col mozzicone della precedente: ha ampiamente superato gli ottant’anni. Il nonno della mia più cara amica era soprannominato ‘Giuseppe sigaretta’ per la sua compulsione al fumo. Morto vicino ai novanta. Ma il fumatore più simpatico e longevo che ho conosciuto, lo incontravo tutti i giorni all’angolo di casa sua, seduto a fumarsi l’immancabile sigaro, nel paese del Lazio dove andavo in vacanza. Lo chiamavano Zì Antonio. Una volta un ragazzo che lo conosceva lo apostrofò così: ‘Zì ‘ntò, possi campà cent’anni!’ ‘Disgraziato!’
    fu la risposta irata del vecchio, ‘solo due anni me voi fà campà?’. Aveva novantotto anni.
    Bene, adesso accendetevi una sigaretta e dite a voi stessi: “quello che sto facendo è un atto immorale, sto commettendo un peccato poiché sto attentando alla mia integrità fisica e a quella di chi mi sta vicino”.
    Dopodicchè fumatevela tranquillamente: la Chiesa farà finta di non vedere ed anche lo Stato è con voi.
    I tabaccai possono dormire sonni tranquilli: non saranno mai arrestati, anche se in fondo si potrebbe attribuire loro il concorso morale nel reato di suicidio-omicidio causato dalle sigarette che vendono liberamente e senza sensi di colpa (strano, ma se i tabaccai fossero cristiani, non dovrebbero sentirsi in colpa ogni volta che, consegnando un pacchetto di sigarette, consegnano in realtà un corpo di reato?

  2. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Mah, le sigarette. Un paio di Mentolo a 12 anni, poi stop, solo aria calda puzzolente in bocca. Non ho mai capito che gusto ci sia. Idem con le canne: non mi fanno nessun effetto tranne quello di rendere amara la bocca.
    Credo piuttosto che, a parte la chimica, la compulsione al fumo sia l’estensione dell’istinto infantile alla suzione: la sigaretta è il ciuccetto dell’adulto.
    La mia amica della Domenica è una fumatrice accanita. Un’altra carissima amica, idem.
    Invece, il mio amore romano ha smesso di fumare dopo aver letto un libro.
    Il mio amico marocchino, drogato di sigarette, ha smesso dalla sera alla mattina; ricordo un pomeriggio di Agosto, quando si è avvicinato a me e mi ha detto: ‘Vedi? Questa è l’ultima sigaretta che fumo!’. Io non gli ho creduto, conoscendo la sua terribile dipendenza.
    Bene, lo ha detto e lo ha fatto, rigorosamente. E’ rimasto diversi anni senza fumare. Ora ha ripreso, però. Una questione psicologica, ne sono convinto.
    Un’altra volta invece, in auto con una mia amica ultrafumatrice (nipote di Giuseppe Sigaretta che ho citato nel post precedente), lo speaker alla radio dice che è morto un tizio, aggiungendo: ‘fumava due pacchetti di sigarette al giorno’. La mia amica ha commentato con una sola parola: ‘dilettante!’.

  3. alessandro
    alessandro says:

    Dunque sarei stato molto contento che qualcuno stava lasciando questa valle di lacrime.Bene.
    Mi piacerebbe però, sapere dove l’ho scritto, o dove ho dato anche con parole sottintese questa sensazione.
    Apertamente, qualcuno mi ha augurato la morte. Ma quello non vale perchè è licenza poetica.
    Dunque si continua con la solita solfa , ed è sempre più attuale

    il mio post del 4.10.–21:13
    ” Capisco,ci sono delle volte in cui si ha ragione ad avere torto,
    o è il contrario?No, non è il contrario. In ogni caso, carta bianca per Uroburo e Faust, buono a sapersi,ora tutto e destinato a migliorare, anche perchè non ci sono più margini di peggioramento”

    -.

    Che strano attaccare certe etichette, dopo tutto quello che ho scritto .Se ne avessi avuto la possibilità a faust gli avrei portato un libro si Kishon e della frutta,come faccio spesso qui,per gente sconosciuta.
    PS. Lo sò già che fine fà il libro di Kishon e la frutta.Ma tant’è.


    Io ho visto non raramente gente che fuma anche a cent’anni.
    Ed ho visto non raramente gente che se l’è squagliata da questo mondo a vent’anni con cancro al polmone.Tutto è relativo.
    Questo è il mio parere.
    Io per esempio fumo da 50 anni e non ho il minimo problema.
    Vado in bicicletta ogni giorno e mi faccio anche qualche partitella di pallone con mio figlio e i suoi amici.
    Niente fiatone. Le erezioni, se non è brutta e racchia,è presente ed è sempre molto piacevole,anzi molto più piacevole di quando ero giovane.Per quanto riguarda il gusto, anche li non ho problemi.
    Ieri è venuto come al solito mio figlio , ed ho cucinato gnocchi alle melenzane in salsa di pomodorino e peperoni ,cui ho aggiunto più tardi della carne di vitello tagliuzzata a strisce.
    E’ stato un capolavoro ed ho gustato squisitamente con una delle ultime bottiglie di nero d’Avola che mi ero portato dietro dalle ultime ferie.
    Tutto il problema(in tutte le cose) è essere ragionevoli e non esagerare.
    Che cavolo di vita sarebbe , se non posso più fumare,non posso bere un caffè o un bicchire di vino ,un bicchierino di grappa,ed una solfata almeno una volta la settimana.
    Suonano, devo andare, forse continuo più tardi.

  4. Il Passator Cortese
    Il Passator Cortese says:

    Impossibile vincere in Afghanistan, quest’affermazione è di un alto ufficiale britannico.

    Un comandante del Regno Unito in Afghanistan ha affermato che la guerra contro gli insorti talebani non si può vincere, questo lo ha reso noto domenica il quotidiano britannico “Sunday Times”.

    In un’intervista pubblicata dal quotidiano, il brigadiere Mark Carleton-Smith ha dichiarato che se i talebani sono disposti a negoziare è “precisamente il tipo di progresso” necessario per porre fine al conflitto.

    “Non vinceremo questa guerra. Si tratta di ridurla ad un livello regionale di insorgenza che non sia una minaccia strategica e possa essere controllata dall’Esercito afgano”.

    Alcuni giorni fa, l’ambasciatore britannico a Kabul aveva inviato al suo omologo francese una lettera, nella quale rilevava che la strategia imposta dagli USA era fallita e condannata all’insuccesso.

    Washington, frattanto, insiste con i suoi alleati per aumentare il numero dei militari nella nazione asiatica occupata, per affrontare la rinnovata e tenace capacità tattico-combattiva dei ribelli, i quali hanno aumentato il numero di vittime tra le truppe straniere.

    Saluti.

  5. Nunzio
    Nunzio says:

    Naturalmente non voglio influenzare nessuno.
    La regola è, se si incominciano ad avere dei problemi smettere.
    Io personalmente,non sò se smetterei.Non lo posso sapere.

  6. Peter
    Peter says:

    troverei eccezione sul fatto che la cannabis NON faccia male. Sono anzi sicuro che lo fa. A perte il fatto che, per quanto ne so, viene spesso mischiata al tabacco. Ma la carta di qualunque sigaretta (anche quella alla cannabis) e’ ugualmente tossica.
    Peraltro la cannabis peggiora (a volte di molto) i sintomi di persone con problemi psicotici.
    La suzione ed i suoi sostituti:certamente. Pero’ vi sono molti possibili sostituti. I meccanismi orali agiscono nel piacere di mangiare, e molti atti intimi che non sto ad elencare dato che li conosciamo tutti. E il bere, ovviamente.
    Va osservato che in molti meccanismi vi e’ un lato nocivo, come fumare, ed anche bere (o mangiare) troppo. Non credo sia casuale: vi e’ anche un’innata tendenza a farsi del male

    Peter

  7. Il cuoco
    Il cuoco says:

    Per tutti quelli che a tavola vogliono gustare una delizia, una prelibatezza, e con un costo assai contenuto.

    GNOCCHI DI ZUCCA

    Ingredienti per 4 persone : 1 Kg. di zucca gialla bella soda,- 250 grammi di farina bianca doppio zero,- 4 uova possibilmente fresche,- due pizzichi di noce moscata,- sale in giusta misura,-

    PER CONDIRE Il GNOCCO DI ZUCCA:

    60 grammi di burro fuso,- grattuggiare 70 grammi di grana padano o parmiggiano reggiano.

    PREPARAZIONE:

    Tagliate a pezzi la zucca, pulitela dai filamenti e dai semi e cuocetela in forno per circa un’ora.
    Quando la zucca è cotta, passate la polpa al setaccio, mescolatela con la farina, l’uovo, il sale ed una grattata di noce moscata, mescolate bene, con costanza e cura, otterrete un composto semidenso.

    Mettete al fuoco una pentola d’acqua salata e portatela ad ebollizione. Quindi fatevi scendere il composto a cucchiaini.

    Appena gli gnocchi vengono a galla, pescateli uno ad uno e scolateli per poi metteteli in un piatto da portata cospargendoli di burro fuso e spolverizzandoli di parmigiano grattugiato. Infine mescolate delicatamente e servite la delizia del palato.

    buon appetito

  8. Nunzio
    Nunzio says:

    Vasta eco (in germania)in giornali e televisioni,sulla maratona biblica di sette giorni alla televisione italiana .Ho seguito.
    Quando ha letto benigni ,sembrava tutto una barzelletta.
    Una grande occasione perduta dalla RAI.
    Cosi, non ha senso, e penso che i scettici ,nel mondo illuminato di oggi aumenteranno. Ci stanno gli irrecuperabili,quelli che non crederebbero MAI. Ci sono gli altri ,gli indecisi che si perdono nella loro confusione. Ci sono quelli che credono, che si corrono il rischio che di perdersi.
    Ci sono quelli che credono ciecamente,e sono quelli che non mi interessano , perchè fanatici. A loro non servono le spiegazioni.

    Sarebbe stato bello, se invece ,dopo ogni passo che può dare alito di ingiustizia, come per es. “il dente per dente” ,” l’ordine di uccidere e di distruggere,, “la figlia di Jefte” ecc. ecc., avessero invitato un Rabbino a spiegare i vari significati.
    Penso però, che per quelli che pensano che gli ebrei sono dei specialisti nel girare e nel rigirare gli argomenti, per quelli, ogni discussione e perfettamente inutile e vana.
    Cosi come sono inutili e vane, le parole del Papa dette nelle ultime settimane.
    A priori, per certuni, il Papa potrebbe dire di tutto , e tutto sarebbe sbagliato. Che mondo barbaro.

  9. alex
    alex says:

    Per il Diavolaccio, visto che ha bisogno di energia, e per tutti noi…
    _ _ _ _ _ _ _ _

    fi.GA’.: la nuova bevanda ai fiori di guaranà.

    Ha un nome vagamente ammiccante e malizioso, un sapore moderatamente dolce e quel tanto di anidride carbonica necessaria a renderla piacevolmente frizzante.

    Si tratta di fi.GA’. (fiori di GUARANA’) la nuova bevanda energetica (meno forte e impattante delle altre, quelle potenti che fanno volare e stare svegli per 36 ore di seguito) in vendita nei bar – a 3 euro – in una “bottiglietta” in alluminio smaltato di bianco da 33 cl.

    Da bere preferibilmente fredda, si tratta di un drink analcolico e senza conservanti a base di succo di frutta (pesca, arancia, ananas, maracuja), estratto di guaranà e caffeina.

  10. E LA MADONNA! GLI ZINGARI CI RUBBANO PURE I PREMI NOBBEL!!! POPPOLO DEICIDA!!!!!!
    E LA MADONNA! GLI ZINGARI CI RUBBANO PURE I PREMI NOBBEL!!! POPPOLO DEICIDA!!!!!! says:

    Premiati per le loro ricerche sulla fisica delle particelle
    due scienziati giapponesi e uno naturalizzato americano
    Nobel per la fisica a Nambu
    Kobayashi e Maskawa

    Nobel per la fisica a Nambu Kobayashi e Maskawa

    STOCCOLMA – Il premio Nobel per la fisica 2008 è stato assegnato a Yoichiro Nambu, Makoto Kobayashi e Toshihide Maskawa per le loro ricerche sulla fisica delle particelle. Il premio andrà per metà a Nambu, dell’Enrico Fermi Institute dell’Università di Chicago, negli Stati Uniti, e per l’altra metà a Kobayashi, dell’ High Energy Accelerator Research Organization (KEK)
    di Tsukuba, in Giappone, e Maskawa, dello Yukawa Institute for Theoretical Physics (YITP), dell’Università di Kyoto in Giappone.

    Nambu, nato a Tokyo ma cittadino americano, è stato premiato per “la scoperta del meccanismo di rottura spontanea della simmetria nella fisica subatomica” mentre i due giapponesi Kobayashi e Maskawa hanno ricevuto il riconoscimento “per la scoperta dell’origine della rottura della simmetria che predice l’esistenza di almeno tre famiglie di quark in natura”, si legge nelle motivazioni del comitato del Nobel.

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Nunzio

    “Che mondo barbaro”.

    E resterà tale finché c’è bisogno di papi, ayahtollah, mufti, rabbini e cleri vari. E’ da buttar via tutto ciò che si basa sulla teologia del “sacrificio di sangue”, radice tossica. C’è poco da ballare chiamando il rabbi o il Benigni o il Ratzi o il prete o il mullah per l’interpretazione “autentica”. Strano Dio, davvero sciocco e incapace, oltre che cattivo, quello che ha bisogno di interpreti per le sue creature….. Non si gioca a trobocchetto con gli esseri umani.
    Mah.
    pino nicotri

  12. Nunzio
    Nunzio says:

    Più che trabocchetti la curiosità e l’ingegno.
    C’è chi non è mai solo, quando è solo ed anche quando è in compagnia.C’è chi è solo , e lo rimarrà in entrambi i casi. Questo è il mio parere.

  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Nunzio

    Dimenticavo: non solo sarebbe sciocco, incapace e cattivo ad avere bisogno di interpreti, ma solo un ebete si doterebbe di intepreti come questi, che da 3.000 anni si scannano tra loro, così come lapidavano, scannavano e se possono scannano ancora, le pecorelle del gregge per le quali vogliono a tutti i costi fare gli intrepreti. Braccia sottratte all’agricoltura.
    L’ingegno e l’intelligenza si aguzzano studiando e amando, non cazzeggiando accanitamente sull’improponibile dio della bibbia. Ma ovviamente non pretendo lei la pensi come me. Con la differenza che a me non verrebbe mai in mente di scomunicarla, lapidarla, arderla o sbatterla fuori dalla comunità di Amsterdam. Non so se mi spiego.
    pino nicotri

  14. alex
    alex says:

    @ Pino Nicotri (114)

    Senza dimenticare, gentile Ospite, che uno degli interpreti che il Signore scelse, fu Mosè, noto balbuziente, il quale aveva bisogno del fratello per tradurre le sue frasi agli Egizi.

    Se non è recidività questa…

  15. Anita
    Anita says:

    x Alex

    Per favore, non dia brutti consigli a Faust.

    La Guarana come la caffeina sono sconsigliabili per tutti quelli con Ipertensione e malati al cuore.

    ” estratto di guaranà e caffeina ” NO!!!

    Saluti, Anita

  16. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Caro Marco,
    tu scrivi:

    “Il fumo uccide, la marijuana no.
    Il fumo invecchia la pelle, la marijuana no.
    Il fumo danneggia gravemente la salute, la marijuana no.
    La marijuana è proibita, il fumo no. Curioso, non trovate?
    Il fumo uccide.”
    ___________________________

    Il fumo uccide e cosi’ pure la ma marijuana.
    Anche il fumo di seconda mano uccide.
    La marijuana porta all’uso di droghe piu’ forti, ed abuso di alcohol.

    La marijuana danneggia la maturazione del cervello, i giovani che fumano marijuana per abitudine, sono sempre in uno stato di inebriatezza.

    Che il fumo danneggi la pelle non ne sono sicura, la mia certamente no, pero’ conosco donne che hanno la pelle come la cartapesta e mi dicono che e’ perche’ fumavano quando erano giovani.
    Ne loro caso non ci credo, la pelle e’ un fattore genetico, ed anche di alcune razze.

    Marco, non solo ho cresciuto due figli ed amici, ma impiegavamo circa 700 giovani per stagione…ogni tanto sparivano per qualche minuto per farsi una fumatina di marijuana, si notava subito…totale cambiamento di personalità e comportamento.

    Ciao, Anita

    PS: Anche la carta e’ nociva.

  17. Vox
    Vox says:

    @ Caro Ber,
    tutta l’operazione di bailout e’ una enorme truffa ai danni del popolo americano che dovra’ sborsare tutti quei soldi non per pagare la sanita’, la scuola per i figli, le infrastrutture per tutti, ma per permettere a coloro che hanno gettato le basi di questa crisi di non pagarne le conseguenze e, anzi, come tu dici giustamente, guadagnarci pure sopra. E’ chiaro che le grandi banche faranno man bassa delle piccole e di tutto cio’ che, nel frattempo, e’ fallito.

    Per quanto riguarda gli immobili, ho letto l’altro giorno che, siccome molte di queste case “ripossedute” sono rimaste vuote per parecchio tempo, sono state letteralmente spogliate di tutti i materiali minimamente rivendibili, come il rame, il legno, ecc.
    Ad esempio, un gruppo di case del valore originario di 100.000 dollari sono state ridotte, sia dalla crisi che dagli “sciacalli” a un valore reale di 6.000 dollari.

  18. Anita
    Anita says:

    x FAUST

    Caro Faust,
    nel tuo post ” 98 “, mi hai nominata diverse volte, mi devi scusare ma non ne ho capito un “H”.
    Almeno non capisco cosa c’entro io in quello che hai scritto.

    Ciao, Anita

  19. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    non ho detto (e non lo credo) che lei sia fascista. Ho detto che lei ha una gran confusione in testa e che lei porta spesso argomenti (ed una sensibilità) che sono propri dell’estrema destra nazionalista e fascista. Quanto poi al fatto che lei non possa dire ciò che pensa mi sembra curioso: e che ha fatto finora? U.

  20. Vox
    Vox says:

    “Aereo militare americano
    costretto ad atterrare in Iran”

    TEHERAN – L’agenzia semi-ufficiale iraniana Fars ha affermato oggi che un aereo militare statunitense ha violato lo spazio aereo iraniano ed è stato costretto ad atterrare.

    Secondo l’agenzia il velivolo, del tipo Falcon, è entrato in Iran dalla Turchia. Caccia iraniani lo hanno costretto ad atterrare su una pista di un aeroporto iraniano, ha aggiunto la Fars.

  21. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Parte di quello che scrive e’ vero:

    “Per quanto riguarda gli immobili, ho letto l’altro giorno che, siccome molte di queste case “ripossedute” sono rimaste vuote per parecchio tempo, sono state letteralmente spogliate di tutti i materiali minimamente rivendibili, come il rame, il legno, ecc.
    Ad esempio, un gruppo di case del valore originario di 100.000 dollari sono state ridotte, sia dalla crisi che dagli “sciacalli” a un valore reale di 6.000 dollari.”
    _________________________________

    Le case che sono state spogliate, sono state spogliate dai proprietari stessi, tanto non erano mai state loro.
    Non avendo dato un deposito, non ne avevano alcuna “equity”, percio’ hanno rubato ciò’ che non era loro.
    Case di $ 100’000 ? mah… non saprei dove, il terreno rimane e spesso il terreno puo’ valere piu’ della casa.

    Noi abbiamo avuto inquilini che hanno fatto lo stesso, prima di andarsene, si sono portati via porte, sportelli e lampadari.
    Il deposito non vale niente, non pagano gli ultimi mesi d’affitto, eppoi valli a pescare…..

    Anita

  22. Anita
    Anita says:

    x VOX

    The Pentagon has a denied a news report out of Iran that a U.S. Military plane was forced to land there, saying that all U.S. planes are accounted for, Reuters reported Tuesday.

    The semi-official Fars news agency reported that Iran forced a U.S. aircraft that accidentally entered its airspace to land, then allowed the plane to continue after questioning its eight passengers. But the nationality of the plane was not clear.

    “All aircraft in the region are accounted for and we have no reports of any aircraft landing in Iran,” U.S. Lt. Col. Patrick Ryder told Reuters.

    State-owned Al-Alam television quoted an unidentified senior Iranian official saying it belonged to a European aid agency. Neither report indicated when the incident took place.

    The U.S. Military was looking into the possibility that it was a non-military plane.

    Iranian Foreign Ministry spokesman Hasan Qashqavi said he had no information about the case.

    The airplane was carrying five military officials and three civilians from Turkey to Afghanistan when it “unintentionally” entered Iranian airspace, Fars reported.

    It says Iranian fighters guided the plane to an Iranian airport, the passengers were questioned and a day later were released and allowed to continue to their destination.

    Central Command said there was no report of U.S. planes being asked to land.

    Anita

  23. Vox
    Vox says:

    a U.S. aircraft that accidentally entered its airspace…

    Come no, sempre ACCIDENTALLY, mica apposta, no?
    Figuriamoci. E poi si sa che il Pentagono dice sempre la verita’, mica come l’Iran, che e’ un notorio covo di bugiardi e terroristi.

  24. Vox
    Vox says:

    Il calendario Maya e la fine di un’era terrestre – PARTE I

    da qualche tempo il giorno 21 dicembre dell’anno 2012 viene indicato sempre più insistentemente come la prossima scadenza per l’arrivo di una grande catastrofe, e viene da chiedersi se siamo di nuovo alle prese con l’ennesimo parto della fantasia umana, o se per caso questa volta “bolla in pentola” qualcosa di diverso. A ben vedere infatti il 21 dicembre 2012 non è una data partorita dal solito profeta “ispirato da Dio”, ma è la data di conclusione di un computo matematicamente e astronomicamente perfetto: il calendario Maya.

    I calendari Maya

    Il popolo Maya disponeva di differenti calendari astronomici, ciascuno con una diversa funzione. Di tutti questi però, solo tre sono particolarmente noti:

    1) Lo Tzolkin aveva una durata di 260 giorni.
    Era considerato sacro, e veniva utilizzato per la scelta dei giorni in cui svolgere i cerimoniali religiosi;

    2) L’Haab aveva una durata di 365 giorni,
    pur espletando la stessa funzione del nostro attuale calendario, era già molto più preciso di esso;

    3) Il calendario del “lungo computo”,
    che veniva utilizzato per cadenzare il tempo della nostra era, ed aveva una durata di circa 5125 anni.

    […] i sacerdoti di questo antico popolo ritenevano il cammino della civiltà soggetto a periodiche – e quindi prevedibili – catastrofi planetarie, che fungerebbero da spartiacque tra la fine di un’era e l’inizio di quella seguente. Secondo quest’ultimo calcolo, la nostra era iniziò il 13 agosto del 3114 a.C, e sarebbe ormai giunta al tempo della fine, terminando esattamente il 21 dicembre 2012.
    (Continua)

  25. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cari Anita e Peter, prima di scrivere quello che ho scritto, che è un estratto da un articolo che ho pubblicato qualche anno fa nel giornale in cui scrivo, mi sono documentato su ricerche fatte negli anni ’70 e ’80 e pubblicate sul JAMA e su un’altra rivista medica americana e, ancora meglio, su una ricerca chiamata Cannabis Report, eseguita sui grandi numeri, commissionata da vari ministeri della sanità internazionali. Inviterei anche voi a leggerla: cambiereste idea sulla marijuana.
    Conosco fumatori abituali di erba, che non hanno mai avuto problemi di sorta. Il sistema funziona come il vino: un bicchiere a pasto salva dall’infarto, una bottiglia a pasato vi rende alcoolizzati. E’ tutta e solo una questione di misura. Per quel che riguarda il paragone col tabacco ( ovvio che niente fumo sarebbe l’ideale), la marijuana è di granlunga, ma veramente di gran lunga, vincente.
    Il tabacco è micidiale, indipendentemente dalla carta. Mio zio (l’unico sopravvissuto della famiglia di mio padre) si faceva le sigarette, da giovane, raccogliendo i mozziconi per strada e sbriciolando il tabacco residuo in un foglio di quotidiano. Sigarette lunghe mezzo metro! L’una via l’altra, oltretutto.
    Ora anche l’Erba è OGM, ma se la coltivasse lo Stato in sostituzione del tabacco, potrebbe controllarla. Anche se io sarei dell’idea di liberalizzarla, mettendo in galera per sofisticazioni chi la alteri, come si fa con gli alimenti.
    Meno tabacco e più canne, sarebbe un grande sollievo per la Sanità pubblica. Non lo dico io: leggetevi i reports ( sono tutti in lingua inglese), poi ne riparliamo.

  26. Vox
    Vox says:

    Il calendario Maya e la fine di un’era terrestre – PARTE II

    […] i calendari Maya… costituiscono un mistero proprio a causa della loro notevole precisione. Sappiamo per certo che chi realizzò il calendario solare ottenne una precisione superiore a quella da noi conseguita in epoca moderna… Era[no] addirittura in grado di prevedere tutte le eclissi di sole e di luna verificatesi sino ad oggi.

    Sarà infatti solo una coincidenza, ma gli archeologi fanno risalire l’origine dell’attuale civiltà proprio ad un periodo collocato pochi secoli prima del 3000 a.C., ovvero ad una data che corrisponde in modo inquietante al 3114 a.C. indicato dai Maya come inizio della nostra attuale era.

    La data del 21 dicembre 2012 lascia infatti spazio a diverse interpretazioni. La notte tra il 21 e il 22 dicembre infatti è anche il periodo dell’anno in cui si verifica il solstizio d’inverno, un evento astronomico ciclico caratterizzato dalla minore durata della luce solare in assoluto. Per tale ragione tutti i popoli più antichi lo consideravano un giorno sacro, che rappresentava la sconfitta della luce/fonte di vita sulle tenebre/simbolo di morte, ovvero la fine di un ciclo vitale.

    Trascorsi i tre giorni nei quali il sole sembra sprofondare negli abissi dell’oscurità, le ore di luce tornano nuovamente ad allungarsi. Ecco quindi spiegato il motivo per cui i nostri avi celebravano la nascita di tutte le loro diverse divinità solari proprio il 25 dicembre (Horus, Attis di Frigia, Mitra, [Gesu’], etc. etc.), ed ecco anche perché il 21 dicembre 2012 potrebbe avere solo un significato metaforico, riferito al completamento di un periodo astronomico.

    In tale occasione però il ciclo a cui potevano avere fatto riferimento i Maya non è ovviamente il solo ordinario solstizio d’inverno, quanto la sua coincidenza con il completamento di un altro ciclo, il c.d. anno galattico.
    (continua)

  27. Vox
    Vox says:

    Il calendario Maya e la fine di un’era terrestre – PARTE III

    Anche quest’ultimo termina infatti proprio il 21 dicembre 2012, data in cui l’asse terrestre avrà percorso un giro completo di circa 26000 anni attorno al proprio centro di rotazione a causa della precessione degli equinozi. I Maya quindi conoscevano perfettamente anche questo ulteriore e complesso fenomeno astronomico, che ritenevano durasse 25625 anni e che avevano denominato appunto “anno galattico”.

    I Maya non solo avevano diviso la storia del mondo in 5 diverse epoche, ma usavano riferirsi a ciascuna di esse associandole al sole, in ordine cronologico. Stando quindi alla tradizione Maya, sarebbe proprio il nostro astro a svolgere il ruolo di protagonista in questi sconvolgimenti ciclici planetari.

    A tal proposito basti aggiungere che le loro previsioni collocano il periodo storico in cui stiamo vivendo nel quinto e ultimo sole. Questa associazione è stata rilevata da studiosi come Adrian G. Gilbert e Maurice M. Cotterrell, che hanno svolto approfondite indagini in proposito, presentate nel dettagliato volume Le profezie dei Maya (Corbaccio). Secondo gli autori, i sacerdoti di questo antico popolo sapevano già migliaia di anni or sono che nel 2012 si sarebbe scatenata una tempesta solare di inaudita violenza, che avrebbe determinato la fine della nostra era.

    (continua)

  28. Vox
    Vox says:

    Il calendario Maya e la fine di un’era terrestre – PARTE IV

    Inversione dei poli magnetici e olocausti solari

    In televisione se ne parla assai poco, ma gli scienziati hanno comunque scoperto che i poli magnetici terrestri si invertono ciclicamente nel corso del tempo, con conseguenze drammatiche per l’ecosistema globale.

    La prova ci arriva dall’esame delle rocce ignee risalenti a diverse ere geologiche. Queste ultime infatti, una volta passate dallo stato magmatico a quello solido, possiedono la particolare proprietà di conservare “l’impronta” del campo magnetico terrestre presente nel momento del loro raffreddamento.

    Tale caratteristica ha poi consentito ai geologi di scoprire che il nord e il sud magnetico si invertono ciclicamente…

    Mentre vi è consenso unanime, nel mondo accademico, sul fatto che un simile evento si verifichi, esistono però diverse scuole di pensiero sul quando e come ciò possa avvenire. La maggior parte degli esperti ritiene a tal proposito che l’ultima inversione completa sia avvenuta ben 16 milioni di anni fa…

    Attività vulcanica

    Un altro enigma dei geologi riguarda infatti l’inspiegabile incremento dell’attività vulcanica che si manifesta sempre in concomitanza di ogni era glaciale e che potrebbe avere la sua origine proprio nello slittamento dei poli magnetici.

    Gli scienziati infatti sembrano essere d’accordo almeno su un punto: l’inversione dei poli sviluppa molta energia, che finisce per eccitare il magma che scorre sotto la crosta terrestre, generando così vulcanismo, terremoti e tsunami di ogni tipo…

    (continua)

  29. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Sul 2012, sono andato a controllare la posizione dei pianeti sulle loro orbite e non ci ho trovato niente di strano. Quindi, dal punto di vista gravitazionale, tutto tranquillo.
    Potrebbe però essere un fenomeno generato dal magma terrestre o da qualche asteroide.
    D’altronde, il nostro Creatore non doveva certo essere un luminare della Creazione, se ha fatto un sistema così vulnerabile. Ci è toccato in sorte un Creatore della Mutua.
    Pazienza, così va il mondo, anche Lassù.
    Come in Cielo, così in Terra, infatti!

  30. Vox
    Vox says:

    Il calendario Maya e la fine di un’era terrestre – PARTE V

    L’analisi dei dati raccolti dai satelliti Oersted, confrontati con quelli del Magsat, sembra presagire una rivoluzione magnetica imminente.

    “Lo stato attuale del nostro pianeta – affermano Gauthier Hulot e gli altri autori dell’articolo di Nature – assomiglia moltissimo a quelle simulazioni al computer, altamente asimmetriche, che descrivono i periodi di tempo prossimi alla cosiddetta inversione del campo magnetico terrestre.”
    Peraltro, un altro indizio inquietante che sembra avere sempre accompagnato il ribaltamento dei poli magnetici è la diminuzione del campo magnetico terrestre, cosa anche questa regolarmente avvenendo in questi anni.

    L’attuale situazione dei poli magnetici, infatti, dimostra che essi sono già in movimento, ovvero nella fase di instabilità che prelude al loro ribaltamento. Per di più proprio per il 2012 è prevista una tempesta solare senza precedenti (il vento solare e le sue particelle cariche perturbano il nostro campo magnetico), che potrà effettivamente manifestarsi come il colpo di grazia dell’attuale equilibrio geomagnetico terrestre[…].

    di Marco Pizzuti
    http://www.altrainformazione.it

  31. alex
    alex says:

    @ Marco Tempesta.
    “…Il sistema funziona come il vino: un bicchiere a pasto salva dall’infarto, una bottiglia a pasato vi rende alcoolizzati. E’ tutta e solo una questione di misura…”

    “E’ la dose che fa il veleno”
    Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus von Hohenheim detto Paracelso

  32. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Tale caratteristica ha poi consentito ai geologi di scoprire che il nord e il sud magnetico si invertono ciclicamente…
    ————-
    Mah, le ricerche in proposito, andando molto indietro nei millenni, registrano fluttuazioni ma non inversioni. Almeno, per quel che ho letto io in proposito.
    Molti anni fa avevo letto delle inversioni, come di un fenomeno piuttosto frequente, dalla ciclicità secolare, senza effetti particolarmente notevoli.
    Insomma, un po’ di confusione anche in questo settore.

  33. Damocle
    Damocle says:

    ECCO COME SI ESPORTA LA DEMOCRAZIA
    Senza imposizioni statunitensi e vangeli vaticani.

    Liberata dall’analfabetismo la città boliviana di Santa Cruz

    Oltre 31.000 analfabeti hanno imparato a leggere e scrivere e questo ha permesso di dichiarare Territorio Libero dall’Analfabetismo la città boliviana di Santa Cruz.

    La Bolivia spera di raggiungere la meta di Nazione Libera dall’Analfabetismo per la fine del dicembre prossimo.

    La delegata presidenziale, Gabriela Montaño, ha dichiarato che le donne hanno un posto speciale in questo programma, dato che rappresentano il 90% del totale dei maggiori di 15 anni che studiano con il metodo cubano “Io sì che posso”.

    Il sindaco Oswaldo Peredo ha anticipato che il prossimo 7 ottobre a Vallegrande, tutto il dipartimento alzerà la bandiera bianca, simbolo di questa importante vittoria culturale, nell’attuale processo di cambio.

    Sino ad oggi hanno imparato a leggere e scrivere 711.082 boliviani.

    Al programma nazionale di alfabetizzazione si sono incorporati 823.404 partecipanti, cioè il 99% degli illetterati, secondo il censimento del 2007.

    Saluti.

  34. alex
    alex says:

    @ Damocle.
    Ecco, adesso si capisce ancora meglio perche molti, in Bolivia e fuori, gliel’hanno giurata a Morales.

    Ma se imparano a leggere e a scrivere, come faranno gli “Yanquis”, i latifondisti e le multinazionali a fregare ancora i boliviani? Forse con le tivvù?

  35. Vox
    Vox says:

    @ Marco T.

    Ho postato brani dell’articolo sul calendario Maya e sulla faccenda del 2012 perche’ mi e’ sembrata una cosa curiosa e interessante, non perche’ lo ritenga la verita’ assoluta.

    Magari, potrebbe avere spunti di verita’, se non altro per quanto riguarda i problemi del campo magnetico terrestre e l’attivita’ solare. Non credo che queste cose possano davvero avere un riscontro nell’astrologia (su questo ognuno e’ libero di avere la propria opinione), perche’ tendo ad avere piu’ fede nella ricerca scientifica.

    Non credo nemmeno che il 21 dicembre 2012 “finisca il mondo”, tuttavia puo’ essere che avvengano le tempeste solari di cui parla l’articolo. Gia’ in questi ultimi anni si e’ registrato un aumento di tzunami, tornado, terremoti (l’ultimo dei quali ha colpito proprio ieri il Kirghistan e oggi il Tibet e zone limitrofe), e il clima ha subito delle variazioni abbastanza significative.

    Variazioni che, secondo me, non sono affatto provocate, come vogliono farci credere, dal CO2, ma da attivita’ al di fuori della portata umana. Noi siamo responsabili di un alto tasso di inquinamento delle terre e dei mari, questo si, ma non di profondi mutamenti climatici. I quali sono sempre avvenuti ciclicamente sul pianeta.

    Puo’ quindi benissimo darsi che stia arrivando il momento per un nuovo mutamento e che la data indicata dai maya non sia che l’inizio di un nuovo periodo geologico che, per ovvi motivi, portera’ anche grandi cambiamenti nella biosfera. In fondo, la fine e’ sempre l’inzio di qualcos’altro.

  36. Vox
    Vox says:

    Liberata dall’analfabetismo la città boliviana di Santa Cruz
    @ Damocle

    Questa e’ una bella notizia.
    Forse meno bella per i latifondisti e Co., ma
    prima o poi dovranno mettersi il cuore in pace.
    Ci sono fenomeni piu’ potenti del profitto e
    sono quelli a muovere il mondo e la storia.

  37. alex
    alex says:

    @ Vox
    Io comunque eviterò di far leggere il tuo post al mio amico testimone di Geova, altrimenti chi lo ferma più?

  38. peter
    peter says:

    xMarco T

    leggetevi i reports?
    Ma quali reports? nessuno dice che faccia bene e debba sostituire il tabacco! E’ un mite allucinogeno, da’ poca dipendenza, ma il fumo resta fumo e fa male al cuore ed ai polmoni.
    E come dicevo, puo’ esacerbare la psicosi in persone predisposte (le quali sono molte piu’ di quanto non si creda)

    Peter

  39. Vox
    Vox says:

    E’ presto per seppellire Marx

    di THOMAS WALKOM
    Toronto Star

    La crisi finanziaria che stritola gli Usa non è un’anomalia.
    È solo che abbiamo la memoria corta. Ciò che sta accadendo ora a Wall Street viene visto come una storia nuova. Non lo è. È una storia molto vecchia.

    Karl Marx scrisse a riguardo; e così fece pure John Maynard Keynes… Questa vecchia storia è molto semplice: il capitalismo è instabile. È un sistema economico che può essere spietatamente produttivo. Ma è anche un sistema di meccanismi complicati—Marx le chiamava contraddizioni interne—che può sfuggire completamente al controllo. Cosa che regolarmente avviene.

    Marx… vide queste contraddizioni come opportunità: immaginò che l’autodistruzione del capitalismo potesse portare a un mondo migliore.

    Keynes, un economista britannico,… li vide come problemi che avrebbero potuto distruggere un mondo che gli piaceva parecchio. La costruzione dello Stato sociale che porta il suo nome fu progettata nel periodo post-1945 per, letteralmente, salvare il capitalismo da se stesso.

    Le banche vennero regolamentate per impedire che i finanzieri facessero crollare l’economia con le loro truffe. I sindacati furono incoraggiati per dare ai lavoratori un modo di partecipare allo status quo e vaccinarli contro la politica radicale.

    I ricchi si dichiararono d’accordo alle politiche governative di tassazione e spesa, sapendo che, alla fine, e meglio dare da mangiare ai poveri piuttosto che lasciare chi ti tagliano la gola.

    Fu un gigantesco e tacito compromesso—forzato dalla depressione degli anni 30, temprato dalla guerra e forgiato sotto la minaccia del comunismo. Per molto tempo ha funzionato.
    Ma il grande compromesso non avrebbe mai potuto risolvere quelle incoerenze che sono inerenti all’economia mondiale. Col tempo nuove forze entrano in gioco.

    […]il crollo del comunismo e il discredito delle politiche rivoluzionarie rimosse la pressione dai datori di lavoro. Perché preoccuparsi di creare un grande compromesso con i propri lavoratori se questi non sono una minaccia?

    E così venne la fase della riduzione delle spese—la distruzione dello Stato sociale. In Inghilterra iniziò come Thatcherismo, negli Usa come Reaganomics…

    Come risultato il divario nei salari si allargò in tutto il mondo industriale. I ricchi diventarono più ricchi, la classe media rallentò e i poveri divennero più poveri…

    Così siamo di nuovo punto e accapo. Il sistema è vicino al collasso. Il presidente della Federal Reserve Bernanke potrebbe ricordarsi la sua storia…

    Titolo originale: “A Little Problem With Capitalism”
    Fonte: http://www.thestar.com

    Tutto l’articolo in italiano su
    http://www.comedonchisciotte.org/site/index.php

  40. La Giudice
    La Giudice says:

    “I disordini non avranno mai fine, non avremo mai una sana amministrazione della cosa pubblica, se non acquisteremo una nozione precisa e netta della natura e della funzione del denaro.”
    Ezra Pound

  41. Vox
    Vox says:

    E’ presto per seppellire Marx

    di THOMAS WALKOM
    Toronto Star

    La crisi finanziaria che stritola gli Usa non è un’anomalia.
    È solo che abbiamo la memoria corta. Ciò che sta accadendo ora a Wall Street viene visto come una storia nuova. Non lo è. È una storia molto vecchia.

    Karl Marx scrisse a riguardo; e così fece pure John Maynard Keynes… Questa vecchia storia è molto semplice: il capitalismo è instabile. È un sistema economico che può essere spietatamente produttivo. Ma è anche un sistema di meccanismi complicati—Marx le chiamava contraddizioni interne—che può sfuggire completamente al controllo. Cosa che regolarmente avviene.

    Marx… vide queste contraddizioni come opportunità: immaginò che l’autodistruzione del capitalismo potesse portare a un mondo migliore.

    Keynes, un economista britannico,… li vide come problemi che avrebbero potuto distruggere un mondo che gli piaceva parecchio. La costruzione dello Stato sociale che porta il suo nome fu progettata nel periodo post-1945 per, letteralmente, salvare il capitalismo da se stesso.

    Le banche vennero regolamentate per impedire che i finanzieri facessero crollare l’economia con le loro truffe. I sindacati furono incoraggiati per dare ai lavoratori un modo di partecipare allo status quo e vaccinarli contro la politica radicale.

    I ricchi si dichiararono d’accordo alle politiche governative di tassazione e spesa, sapendo che, alla fine, e meglio dare da mangiare ai poveri piuttosto che lasciare chi ti tagliano la gola.

    Fu un gigantesco e tacito compromesso—forzato dalla depressione degli anni 30, temprato dalla guerra e forgiato sotto la minaccia del comunismo. Per molto tempo ha funzionato.
    Ma il grande compromesso non avrebbe mai potuto risolvere quelle incoerenze che sono inerenti all’economia mondiale. Col tempo nuove forze entrano in gioco.

    […]il crollo del comunismo e il discredito delle politiche rivoluzionarie rimosse la pressione dai datori di lavoro. Perché preoccuparsi di creare un grande compromesso con i propri lavoratori se questi non sono una minaccia?

    E così venne la fase della riduzione delle spese—la distruzione dello Stato sociale. In Inghilterra iniziò come Thatcherismo, negli Usa come Reaganomics…

    Come risultato il divario nei salari si allargò in tutto il mondo industriale. I ricchi diventarono più ricchi, la classe media rallentò e i poveri divennero più poveri…

    Così siamo di nuovo punto e accapo. Il sistema è vicino al collasso. Il presidente della Federal Reserve Bernanke potrebbe ricordarsi la sua storia…

    Titolo originale: “A Little Problem With Capitalism”
    Fonte: http://www.thestar.com

  42. Faust x Anita
    Faust x Anita says:

    Cara Anita,,,, stavo come al solito dicendo peste e ccorna di quanto criminale sia il capitalismo usuraio in usa. e qualche esempio fra i tanti commessi dai tuoi governi..
    Sono qualche anno cche ti annuncio la fine del vs. biglietto verde, fra qualche gg. serviranno x giocare al Monopoli e della vs. politica criminale e genocida x i Poveri del mondo, colpa dei tuoi amici, banchieri usurai e guerrafondai assassini… leggi attentamente, Anita, quando parlo dei 5 Eroi cubani, trattati peggio delle bestie e incarcerati INNOCENTI, …dopo aver raccolte prove contro la mafia cubana di Miami e la Zia, terroristi contro lEroico Popolo Cubano.. posada carriles è un terrorista confesso e con bosch, passeggiano in Bay Side, in Miami, libberi e ricchi, godendosi la pensione come agenti Zia e ricchezze accumulate con il narcotraffico… questa è gringolandia, Bellezza!! NON quella cche ci racconti tu!!
    … mi piacerebbe una volta, sentire un opinione tua, sui 5 Eroi, ma senza quaglieggiare, come ffai sempre… grazie ciquelita linda!!

    Non sono un veggente finanziario, è da tempo che ho previsto il crollo del capitalismo usuraio e assatanato, ma sono uno cche conosce oltre al proprio Inferno dei Poveri Diavoli, anche il paradiso dei poverichristi cche soffrono, nellindifferenza di cchi ruba agli altri x essere ppiu ricco di tutti gli altri, la maggioranza dell umanita… Usa, criminali sociali, niente di piu, anche xcche di ppiu non si ppuo….

    Grazie Anita, x gli auguri e i consigli sulla mia salute, il mio problema stta nella testa, non sembra ma non funziona, da sempre, e solo io posso salvarla…. sto provando da tempo… ma la testa dice NO! La famosa testa da idiota, la mia… cche è stanca di stare con me, ed io con lei!! se non si aggiusta, ci separeremo, llei a cercarsi unaltro corpo ed io a cercarmi una testa migliore, anche se usata, di secondamano, mi accontento!!
    Faust

  43. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Non credo che queste cose possano davvero avere un riscontro nell’astrologia (su questo ognuno e’ libero di avere la propria opinione), perche’ tendo ad avere piu’ fede nella ricerca scientifica.
    ————-
    Io lavoro su dati astronomici. Ho un programma che mi calcola la posizione reale dei pianeti.
    Parlavo di un bilanciamento gravitazionale astronomico, NON astrologico.
    Comunque, a scanso di equivoci, io sto lavorando astrologicamente con parametri scientifici, ovvero ricercando la ripetibilità oggettiva, non l’interpretazione soggettiva.
    D’altronde, esistono tecniche di valutazione psicologica tipo il Rorschach che sono molto più aleatorie di una lettura astrologica! Anche la psicologia procede a tentoni, prendendo cantonate.

  44. Anita
    Anita says:

    X Faust

    Solo questo perche’ sto uscendo.

    RE:
    “… mi piacerebbe una volta, sentire un opinione tua, sui 5 Eroi, ma senza quaglieggiare, come ffai sempre… grazie ciquelita linda!!”

    Come ho gia’ scritto a Furtaja (credo)
    Non so niente dei 5 Eroi…non ne ho letto niente o sentito niente.
    Non dico che non ci possano essere state notizie, ma non in prima pagina.

    Ogni Stato o cittadina ha molti giornali, puo darsi benissimo che le notizie siano sul Miami Herald…che io non leggo, come loro non leggono il Providence Journal…ecc……

    Ciao, Anita

  45. Sylvi
    Sylvi says:

    caro signor Uroburo,

    le mie” sensibilità” non piacciono a lei, nè a Nicotri con AZ, nè a parecchi monsignori, spesso nemmeno a mia zia suora, nè a bossini e berluschini che conosco! Di AN non ne conosco nessuno! Peccato!
    E io mi sto lambiccando il cervello per capire che cosa non va in tutti voi!!
    Comunque nella fattispecie, le mie “sensibilità” sono incompatibili con questo democratico e libertario blog!
    Perciò ho dato le ferie al mio maggiordomo e quindi sono costretta a dedicarmi a faccende domestiche donnesche più adatte alla rieducazione delle mie idee deviate!
    la saluto

  46. marco tempesta
    marco tempesta says:

    I reports non dicono che l’Erba sia salutare. Dicono solo che fa molto meno male del fumo e dell’alcool.
    Il paragone non è tra l’Erba e niente, ma tra l’Erba e il Tabacco.
    La pericolosità e dannosità del tabacco è ritenuta molto più alta di quella della cannabis. Si tratta di scegliere tra i due, il male minore.
    Ovvio che un consumo esagerato genera danni, ma ciò vale per qualsiasi alimento.
    Per quel che riguarda la tossicità, sono stati fatti esperimenti su animali, ma i ricercatori stessi ammettono che le ricerche non sono attendibili, poichè l’uomo reagisce al THC in maniera diversa degli animali, ma anche perchè agli animali sono state date dosi da cavallo, non certo quelle corrispondenti a una canna.
    Sul fatto che accentui i potenziali squilibri mentali, beh, qualsiasi emozione agisce accentuando uno squilibrio preesistente. Comunque, anche in questo settore le risposte sono controverse, poichè non si è ancora capito quale sia la reale interazione tra erba e disfunzioni psichiche.
    Il fumo è considerato la prima causa di morte al mondo. Pare non si conoscano morti attribuibili esclusivamente all’Erba!

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