L’Iran recupera il tempo perso per responsabilità di Bush figlio? Lo speriamo.

Dopo l’elezione al primo colpo di Hassan Rohani a presidente dell’Iran, viene in mente questo scambio di domande e risposte, che qualche lettore ricorderà per averle già lette nei miei reportage dall’Iran del 2009.
Chi sarà eletto Presidente della Repubblica Islamica dell’ Iran, inshallah?
“Chi verrà scelto dal popolo”.
Certo, ma – chiunque vinca – lei non crede sia comunque auspicabile un cambiamento?
“Il cambiamento ci sarà e sarà molto grande. L’opinione pubblica mondiale ne sarà sorpresa”.
E quali saranno i temi del cambiamento? Per esempio, quali sono i punti centrali del suo programma?
“Lo sviluppo economico, la politica estera, i diritti civili e i diritti delle donne”.
Questo il botta e risposta nel 2009 poco prima delle elezioni presidenziali iraniane con il candidato riformista Mehdi Kharroubi, ex presidente del parlamento, incontrato per caso in strada a Esfahan vicino la cattedrale cristiana armena di S.Gregorio, nota anche come cattedrale di Vank.
Le elezioni purtroppo ebbero un esito diverso da quello sperato da Kharroubi e dai riformisti, Ahmadinejad venne confermato e ci furono anche gravi disordini e manifestazioni di piazza, con Kharroubi agli arresti domiciliari.
Questa volta invece senza neppure un timido accenno di manifestazione studentesca o comunque del mondo giovanile, che morde il freno perché ansioso di riforme e sviluppo, ha vinto al primo turno Hassan Rohani, che può essere considerato il Kharroubi di oggi. Rohani è buon amico di Khatami, il leader riformista che si vide soffiare la vittoria elettorale e stroncare il suo ambizioso programma di modernizzazioni dall’infelice idea di Bush figlio di inventarsi l’Asse del Male, composto dai Paesi che gli Usa vedono come il fumo negli occhi compreso l’Iran. L’orgoglio nazionalista e annessa vittoria elettorale della destra fu la risposta dell’elettorato iraniano a Bush, con l’era di Amadinejad che oggi pare finalmente al tramonto.
Rohani appare sicuro di sé e affabile come Kharroubi, e nonostante sia un religioso con il turbante a mo’ di galloni ricorda da vicino sia i nostri migliori leader democristiani di una volta che quelli socialisti: molto abile, paziente ma molto deciso, del tipo che punta al cambiamento vero senza esagerare nella retorica e conciliando tra loro temi apparentemente inconciliabili.
Faceva uno strano effetto sentir parlare di diritti civili e diritti delle donne Kharroubi, uno dei principali uomini politici di una repubblica islamica nota anche per l’obbligo delle donne di indossare in pubblico il velo, ma la sua sincerità si percepiva con chiarezza. Con tanta chiarezza che quando Kharroubi elencava la politica estera come il secondo punto dei cambiamenti necessari si capiva che parlava anche di un decisivo miglioramento dei rapporti con gli Usa e Israele.
Rohani ha raccolto il testimone e fa più o meno gli stessi discorsi, unico moderato riformista sopravvissuto alla falcidia di candidati presidenziali operata dagli occhiuti Guardiani della Rivoluzione, con Kharroubi ancora agli arresti domiciliari. Non a caso l’elezione di Rohani è stata accolta con grande sollievo dall’intero Occidente e anche con gioia dagli Stati Uniti, desiderosi di allentare l’abbraccio monopolizzatore ormai troppo soffocante di Israele.
Preso in contropiede, il governo israeliano – che per il disco rosso di Obama non ha potuto bombardare l’Iran come voleva e vorrebbe ancora fare – si mostra scettico e convinto che la Guida Suprema, l’ultraconservatore Alì Khamenei, non convaliderà il risultato elettorale e l’Iran cadrà in una lunga stagione di turbolenze di stampo siriano, cominciando magari con turbolenze giovanili e studentesche di tipo turco.
Ma da quanto mi dicono amici da Teheran, Khamenei ha permesso la candidatura di Rohani proprio perché ha capito che l’era delle frizioni continue con l’Occidente e gli Usa costa troppo ed ha pericoli imprevedibili. Meglio uscire definitivamente dal tunnel e poter mandare avanti senza troppe difficoltà la grandiosa opera di ammodernamento e industrializzazione del Paese. Opera per la quale è essenziale poter disporre di centrali nucleari onde risparmiare petrolio e quindi poterne vendere di più, incassando così quella valuta pregiata utile a finanziare lo sviluppo in corso.
Si spera finisca l’era dei rapporti difficili tra l’Iran e gli Usa, rispettivamente indicati l’un l’altro come il Grande Satana e Paese Canaglia membro dell’Asse del Male. Un’era iniziata quando Usa e Inghilterra per impedire la nazionalizzazione del petrolio organizzarono il sanguinoso colpo di Stato che eliminò il democraticamente eletto capo del governo Mossadeq, reo di voler appunto nazionalizzare il petrolio, spalleggiato dal nostro Eni, e diede il via alla feroce repressione operata dai generali dello scià Reza Palahvi sfociata infine nella cacciata della monarca e nell’arrivo trionfale della Guida Spirituale Roullah Khomeini dal lungo esilio in Francia e nella trasformazione dell’Iran in repubblica sì, ma islamica. Con al governo una teocrazia che non è certo una dittatura, ma come tutte le teocrazie mal si accorda con i tempi attuali del mondo e con lo stesso concetto di democrazia.
Fin dal colloquio con Kharroubi ho capito, detto e ripetuto che a sotterrare la teocrazia in Iran saranno le donne e in particolare le ragazze: le donne sono la maggioranza assoluta della popolazione e ben il 70% degli studenti delle scuole e Università. Nel 2009 l’occasione è andata persa. Oggi si spera venga raccolta.
La spinta femminile è inarrestabile, una vera e propria bomba a tempo, checché ne pensino, vogliano o sperino Khamenei e le Guardie della Rivoluzione. Lo spolverino e il velo sono obbligatori per legge quando una donna esce di casa, ma ormai le giovani – che comunque indossano sempre i jeans, per giunta attillati – lo hanno reso una specie di variante dell’abbigliamento stile Liu Jo delle nostre ragazzine: spolverini attillati, avvolgenti, con cintura o fusciacca o lacciuoli strategici ad altezza “giusta”, il cui effetto di sex appeal è evidente anche a un cieco.
In più, siccome il viso è l’unica parte del corpo che una donna può mostrare in pubblico, tutte lo esibiscono truccato alla perfezione, sorridente, luminoso e perfetto, con gli occhi e lo sguardo che incantano e dicono molto di più di quanto dica l’esibizione dell’intero corpo delle ragazze europee. La vitalità e la modernità delle iraniane irrompe fino a ridicolizzare lo spolverino e il velo, un esercito di fantasmini o suorine animate da moto perpetuo a mo’ di argento vivo, gocce di mercurio allegre e imprendibili, che affosseranno la teocrazia e apriranno l’Iran al mondo impedendo che questo continui a chiudersi all’Iran. Chiusura che avviene anche con sanzioni demagogiche, immotivate e autolesioniste e come quelle deliberate dall’Italia.
Ora non resta che sperare. Sperare che nessuno faccia colpi di testa e voglia impadronirsi di una vittoria elettorale che non ha assolutamente il sapore di una vittoria di parte o di un passato che non vuole passare. Ciò che sta accadendo in Turchia con la punta dell’iceberg a Gezi Park dovrebbe inoltre sconsigliare di imboccare in Iran una strada che può portare all’infezione siriana, infezione che è il tentativo di bissare quanto fatto dall’Europa due anni fa in Libia.
34 commenti
  1. Marian K. Montoya
    Marian K. Montoya says:

    Non è questa la sede per un’analisi politica del voto e delle sue prospettive. Il nostro compito di difensori dei diritti umani e della libertà d’informazione è quello di rappresentare il contesto di soppressione dei diritti fondamentali in cui gli iraniani saranno chiamati a votare; quanto poco, cioè, siano “libere” queste elezioni che la Guida Suprema Ali Khamenei non ha avuto difficoltà a definire “assolutamente libere”.

  2. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,
    abbiamo bisogno di speranza, ma non credo che sia ancora giunto il tempo, per le giovani vivaci e belle iraniane, di cambiare in maniera significativa la loro società; anche ce la facessero, mica facile, si troverebbero comunque circondate, geograficamente, da donne non solo dominate dal maschio ma soprattutto ABITUATE ad esserlo!
    E comprendo nella geografia anche Israele, che esibisce una democrazia solo apparentemente ugualitaria.

    A proposito…nel G8 dei Potenti in Irlanda del Nord c’è solo Angela Merkel che appartiene all’altra metà del cielo.
    La Nazione più potente d’Europa si affida a una donna…decisamente poco sexy, come direbbe il nostro ” bigolon” così citato da Dario Fo!!!
    Sarà questione di gusti, ma io trovo i tailleurs della Merkel splendidamente brutti, ma pieni di carattere, la tavolozza di colori così originale, così improbabile da essere veramente stupefacente…poi …quei tre bottoni che “tirano” sul petto sono deliziosi.
    Imparassero le varie Carfagna, Santanchè, o Gelmini &C. che cos’è l’innato fascino del potere!
    Ma anche questi maschietti che passeggiano in meravigliosi prati irlandesi, sulle rive del Lough Erne, fra uno spruzzino di pioggia che illumina i prati, e un mezzo cielo bianco azzurro,( le migliaia di pecore immancabili le hanno sicuramente chiuse negli ovili, per non offendere le politiche narici di puzza di stallatico), hanno tutti una faccia incerata, il sorriso stereotipato, uno sguardo compreso a contemplare il nulla, fra un fiordo azzurro e una velma che compare e scompare.
    E’ tutto finto!!!…le camicie immacolate, le giacche di fresco lana, le cravatte svolazzanti, il ghigno che mostra denti lustri all’ultima moda, occhi con serrande che vanno su e giù a seconda del taglio del fotografo.

    Della combriccola mi piacciono soltanto, appunto, la Merkel genuina come una mozzarella appena sgocciolata, e Putin dall’occhietto freddo e cattivo… e che se ne frega di salvare le apparenze mielose del resto della compagnia, Obama compreso!
    Letta? E chi era costui?

    Sono partita dalle giovani speranze iraniane, e sono finita nel solito teatrino clownesco dei finti potenti ma che credono di esserlo per davvero.
    Sicuramente le giovani donne velate, dai grandi occhi segnati elegantemente dall’hennè ,restano una grande speranza.

    Ho deciso di andare a controllare per qualche giorno se :

    -i cipressi che a Bolgheri alti e schietti
    van da San Guido in duplice filar…- G.Carducci

    Un saluto
    Sylvi
    sono ancora al loro posto

  3. Pasquino
    Pasquino says:

    TANGO

    Lei con passo felino s’avvicina, è calda l’ora,
    come in una coppa di champagne, bolle,
    salgono odori e trascinanti musiche, nuda,
    meraviglioso tango, tormentoso amore!

    Come un’edera s’avvinghia allo stelo, bolle,
    freme il violino, geme la chitarra, afflitti cuori,
    meraviglioso tango, forte e pungente languore!
    immenso tramonto, è bello e luminoso il cielo.

    Geme il violino, freme la chitarra, bocche dolci,
    due miti e giulivi cuori, tango; sfatti sino al cielo!
    immensa musica, dolce odore, com’è bello il cielo;
    in nostro copioso sudore, il rosso e caldo sole, muore.

    Grandi cuori, amano il caldo tango, sognano il cielo,
    dei dolci giorni e ricordano i bianchi e caldi bagliori;
    immensa melodia, lucente sudore, com’è bello il cielo,
    Il suo ricordo in me brilla come un grosso diamante.

    Pasquino

  4. rodolfo
    rodolfo says:

    Un cambio di rotta degli iraniani sarebbe auspicabile cara Sylvi..in special modo nella politica estera….cio’ sarebbe un bene per tutti in special modo per gli israeliani che si augurano sopratutto chiarezza….allacciare rapporti diplomatici e economici sarebbe un bene per tutto il medioriente …..sopratutto per i popoli.
    In quanto a piu’ liberta’ per le donne ne dovra’ passare di acqua sotto i ponti…..qualche centinaio di anni non saranno sufficienti…
    Io…cara Sylvi….lo ripeto ….non sono qui per rompere le uova nel paniere di Nicotri…no…a me piace capire un po’ di piu’.
    Per esempio Nicotri sostiene:-
    “il leader riformista che si vide soffiare la vittoria elettorale e stroncare il suo ambizioso programma di modernizzazioni dall’infelice idea di Bush figlio di inventarsi l’Asse del Male, composto dai Paesi che gli Usa vedono come il fumo negli occhi compreso l’Iran. L’orgoglio nazionalista e annessa vittoria elettorale della destra fu la risposta dell’elettorato iraniano a Bush”.

    Ma fino a dove fu davvero colpa di Busch?
    Asse del male? Sentito si….ma dagli iraniani nei confronti di israele e america….il diavolo e satana….quante volte l’ abbiamo sentito…..e manco ci si puo’ rifugiare su frasi tradotte male.
    Se Busch e la sua politica avesse davvero tanto influito nelle elezioni iraniane del 2005 non si sarebbe andato al balottaggio…infatti Ahmadinedschad vinse al balottaggio con il 61,69% .
    Se si va avanti arriviamo alle elezioni di Obama nel dicembre del 2008…. e sappiamo con quali ideee e con quali slogan Obama ha vinto…il mondo islamico era gia’ in fermento… pieno di speranza….ma guarda caso Ahmdineschad vinse di nuovo sei mesi dopo l’ elezione di Obama con il 62,6%…una percentuale in piu’.
    Ora che guarda caso….il mondo islamico si e’ accorto che Obama non era davvero quello che si aspettavano…che le molte speranze che avevano riposte in lui sono state solo illusione…vince Rohani che e’ un riformista moderato religioso…con uno scarto del 30%.
    Arrivando a questo punto chi ce ne capisce e’ bravo…perche’ sembra tutto un controsenso.
    Il problema e’ che gli arabi e l’ islam nel suo insieme sono un controsenso….per cui fa’ bene israele a essere scettico e ad aspettare gli sviluppi che negativi o positivi non si lasceranno aspettare molto.
    Un saluto
    Rodolfo

  5. rodolfo
    rodolfo says:

    Peccato che non si possono inventare mondi paralleli….per cui sarebbe stato interessante vedere come sarebbero finite le elezioni in iran se a vincere le elezioni invece di Obama fosse stato il Mormone Mitt Romney…uomo profondamente religioso( cosi come Rohani) e che servi in missione la sua chiesa in francia per ben 30 mesi.
    Son sicuro che ci sarebbe gente pronta a scommettere che Rohani in quell caso avrebbe perso le elezioni.
    Ma e’ veramente cosi? Io non ne sarei per niente sicuro.
    Rodolfo

  6. rodolfo
    rodolfo says:

    Discorso di Obama a Berlino in questo momento….grande giorno per i tedeschi…giornali e televisioni collegate…ma e’ stato sempre cosi….anche con Kennedy…Reagan…Clinton e Busch senior..
    in questi momennti ci si rende conto come la Germania sia davvero il motore dell’Europa..economica …politica e culturale…si puo’ dire quell che si vuole…ma qui nel centro dell’ Europa si fa storia.
    Piu’ tardi altre informazioni.
    Rodolfo

  7. rodolfo
    rodolfo says:

    Il coraggio della Merkel e’ ammirevole e trova concordia con Obama.
    Ci si trova daccordo a non rifornire di armi i ribelli in Siria…
    esempio che dovrebbe essere seguito anche dalla Russia…perche’ cio’ non significherebbe altro che alimentare la spirale delle violenze…cercare dunque nella diplomazia le soluzioni del problema….chiudere Guantanamo al piu’ presto….liberalizzazione dei mercati con un dollaro che si avvicini di piu’ all’ euro…piu’ il problema grave delle intercettazioni…seguito pero’ da un controllo piu’ esteso del terrorismo….queste le richieste della Merkel senza peli sulla lingua…
    Rodolfo

  8. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Bush, Rodolfo, non Busch. Se ci aggiungi anche “quell’imbecille”
    la frase è completa.

    Father dumb and son dumber, detta in meregano.

    Quando parti? Comunque buon viaggio.

    C.G.

  9. rodolfo
    rodolfo says:

    Caro cg
    sempre il significato di cespuglio hanno…
    Parto il prossimo mercoledi 26
    Rodolfo

  10. sylvi
    sylvi says:

    Italiani, brava gentre!!!

    Ingroia NON si dimette da magistrato, ma NON si presenta in servizio al tribunale di Aosta!
    Sta lì, a fare il furbetto con una gamba in barca e una sul molo!
    A questo miserabile ometto auguro un bel bagno in acqua e anche una “capocciata” sotto la scaletta!

    Josefa Idem è diventata cittadina italiana a velocità supersonica; ha soprattutto imparato a fare la furbetta all’italiana a sprint di remi!!!
    Come tedesca si sarebbe già dimessa immediatamente, ma ha acquisito usi e costumi italiani , e si regola di conseguenza, alla berluscona!

    Ma che schifo, che schifo, che schifo….caro Bersani, caro Letta e cari tutti la genia di sx che si erge con tutte le sue prediche sulla
    moralità indiscussa della sx! !!

    Ps: Noi imprenditori deficienti che tiraimo la carretta a pagare tutte le tasse, ad avere contabilità corretta, a preoccuparci della salute dei dipendenti ( la Josefa Ministro ha la palestra NON AGIBILE e ci abita pure residente).

    Io sono un’imbecille patentata…qualcuno nel blog potrebbe spiegarmi come ha fatto la Josefa ad avere DUE prime case, una per sè e una per il marito e figli senza essere legalmente separata???
    Sono leggermente incazzata!!!

    Sylvi

  11. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo

    Caro R.

    Obama ha tirato in ballo Guantanamo di nuovo per sviare dai veri e grandi scandali che lo assillano oggi…..

    Bengasi, Libia, la IRS, AP, le intercettazioni targhettate, etc….

    Ciao,
    Anita

  12. Shalom: R-adolf-o dimentica....
    Shalom: R-adolf-o dimentica.... says:

    ….le armie gli istruttori e i soldi di Israele ai ribelli prezzolati un tanto al chilo.
    Shalom

  13. rodolfo
    rodolfo says:

    Non ne so’ niente caro Shalom…non so’ da dove prendi le tue informazioni che forse non sono altro che il prodotto della tua fantasia.
    In ogni caso faccio fatica a pensare che israele potesse mai bruciarsi le mani cosi stupidamente…ne credo che ribelli islamici o meno accetterebbero mai un aiuto da israele.
    In ogni caso le consequenze sarebbero tragiche per tutte le parti….qualsiasi parte potesse avere la meglio….e’ una questione di logica…pensaci…….dunque nei fatti interni dei paesi arabi ….penso israele se ne tenga lontano…tranne per i propri problemi di sicurezza…che come si sa sono eccellenti.
    Rodolfo

  14. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Il ministro israeliano Bennett ha definito lo Stato palestinese una “idea morta”.

    …sempre per quella questione della “sicurezza”..

    C.G.

  15. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x C. G.

    Per l’esattezza, si tratta di un’idea morta sì, ma perché uccisa. Assieme a molta, troppa gente.
    Un saluto.
    pino

  16. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    E già,
    purtroppo il Giocondo se la mena imperterrito su quanto il governo israeliano si dia da fare per il “volemose bene”.
    La realtà lo aliena.
    C.G.

  17. rodolfo
    rodolfo says:

    caro gc
    tu e Nicotri vi completate perfettamente…..
    una simbiosi che fa’ sorridere….
    Rodolfo
    Sei tu che alieni la realta’ …
    di Bennet ne’ e’ pieno il mondo…non fanno storia…
    poi non e’ che mi sia dato tanto da fare sulla volonta’ di pace del governo d’ israele..no.. caso mai sulla volonta’ degli israeliani e degli ebrei europei….poi mi son dato piu’ da fare scrivendo…(.vedi argomento precedente) sulla mancanza di volonta’ di pace dei palestinesi….e dalle poche iniziative che scaturiscono dai loro governi.

  18. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Diciamo che Bennet è un’altro sconsiderato ingranaggio, ruota dentata dei governi sciorinati in 60 anni e passa da quelle parti.
    Ovvero LA simbiosi del “piangi e fotti”.
    Io la capii 40 fa, pensa un pò..

    C.G.

  19. rodolfo
    rodolfo says:

    sara’….me e’ sempre meglio prima chiagnere e poi fare qualcosa ppi putiri futtiri….che il contrario…non ti pare?
    Lu futtiri e poi chiagnere…invece e’ una prerogativa palestinese….contenti loro….
    nel primo caso rimane la dolcezza….nel secondo l’ amarezza.
    Rodolfo

  20. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Mica potranno fottere all’infinito…. non sempre la pantomina governativa del chiagnere & fottere, ha pagato.
    Ne è testimone una larghissima fetta del popolo di Israele che di Netagnau & Co. ne hanno pieni i cosidetti.
    C.G.

  21. rodolfo
    rodolfo says:

    Signori….insomma non esageriamo….
    di che si tratta….
    si tratta di Katidis un giocatore di calcio che e’ stato escluso dalla nazionale e dalle squadre di club Greche per aver fatto dopo un gol il saluto nazista….cosi come lo faceva anche Di Canio giocatore della Lazio ed ora allenatore di una squadra inglese . …
    Il Novara squadra di calcio di serie B…se lo vorrebbe comprare …per dargli anche una seconda chance.
    Il president del Maccabi Italia Vittorio Pavoncello … ritiene che nel calcio italiano non ci dovrebbe essere posto per gente come Katidis…sostiene che suo nonno ad
    Auschwitz una seconda chance non l’ha avuta.
    Io capisco Pavoncello e la sua amarezza….ma se e’ vero che siamo ebrei….non possiamo non dare una seconda chance a tutti quelli che sono in grado di capire che il calcio e’ uno sport….per me il piu’ bel sport del mondo…dove l’ antagonismo deve essere solo sportivo…non politico ne’ campanilistico……ne di parte…il calcio e’ solo uno sport…non un campo di battaglia e bisogna saper perdere…
    se no… ci avviciniamo a quelli che non hanno dato un’ altra chance a suo nonno. Per me bisognerebbe almeno una volta parlare con Katidis.. sentire quello che dice …credo che abbia capito il suo errore dopo essere stato disonorato e espulso dalla sua nazionale….in fondo ha soli 20 anni e le idee sicuramente molto confuse.
    Non dobbiamo essere come alcuni che fomentano
    l’ odio…no…dobbiamo al contrario comprendere ed aiutare…cosi come d’ altronde fanno gli Israeliani con i Palestinesi…
    Rodolfo
    lo so cosa pensera’ gc di una certa mia frase…ma….anche se lui non ci crede da parecchi punti di vista e’ cosi….e chance a loro …..Israele ne ha dato piu’ di una….dieci….cento….e saranno costretti a dare sempre nuove chance…fino alla fine dei tempi….infine sono esseri umani e son troppi per un cartellino rosso….il popolo israeliano aspetta ed ha pazienza….aspetta solo che si ravvedano…che capiscano finalmente….allora ci sara’ anche un futuro….cosi come per Katidis se solo lo volesse.
    Rodolfo

  22. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Penso soltanto che il tuo medico di fiducia dovrebbe prescriverti qualche rimedio..

    C.G.

  23. rodolfo
    rodolfo says:

    Eh sssi….senza l’ ultima parte del mio post …sapevo gia dove avresti sbattuto la capoccia…cosi ti ho preso calcisticamente parlando in contropiede eh?
    La tua risposta dunque non poteva essere che ovvia.
    R

  24. rodolfo
    rodolfo says:

    E’ vero…ti devo dare gioco forza ragione…
    la tua ovvieta’ e ristrettezza di argomenti e’ proverbiale e si manifesta quando sei a corto di argomenti….quando non sai che pesci prendere….quando non sai come ribattere e cioe’ sempre.
    Buon fine settimana
    rodolfo

  25. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Io non temo le tue chiacchiere le quali, di regola, le porta il vento e se ne vanno via con il vento.
    Mi fa più paura il silenzio degli onesti.

    C.G.

  26. rodolfo
    rodolfo says:

    Sbagli…le mie chiacchere restano li nero su bianco…su cui tu dovresti almeno soffermarti un attimo…cosi come restano nero su bianco…il tuo secondo te” voler dire tutto” e in effetti” non dire niente”..
    sbagli anche sull’ onesta’ della gente…che se onesti con se stessi….”che vorrebbe dire secondo il mio parere non essere fanatici”…dovrebbero a maggior ragione gridare al mondo i propri malesseri…gridare al mondo non solo le ingiustizie di una parte…ma le ingiustizie se ci sono anche dell’ altra….questo significa essere onesti….al contrario sono i disonesti che non parlano…e quando lo fanno e solo per sviare…per calunniare una parte ed esaltare sempre l’ altra..l’ altra che e’ .sempre innocente…sempre pulita…e il giornalismo italiano ne e’ la prova lampante.
    Rodolfo

  27. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Le ingiustizie di una parte non giustificano le ingiustizie degli altri.
    Però c’è un popolo che difende un fazzoletto di terra e un’altro che offende, rubandogliela metro per metro. Quindi, io sto dalla parte degli offesi.

    Te lo ripeto: sono arrivato a capirlo 4 decenni fa, visto con i miei occhi e sentito con le mie orecchia.
    Niente è cambiato da allora, c’è chi ruba e chi viene derubato.
    Il giornalismo italiano, a parte qualche nobile eccezione, soffre di strabismo a favore di Israele, quindi non vedo cosa hai da lamentarti.

    C.G.

  28. rodolfo
    rodolfo says:

    scrivi”Le ingiustizie di una parte non giustificano le ingiustizie degli altri”.

    Sbagliato…
    E’ tutta questione di ragionevolezza e di capire dove va’ la storia.
    Da che mondo e mondo l’ ingiustizia ha portato sempre a nuove ingiustizie …come una spirale senza fine….ed una giustifica sempre l’ altra….finche’ poi si arriva al punto da capire che cosi non puo’ piu’ andare avanti….a quel punto ci si arriva attraverso la protesta dei popoli e sopratutto da e con politici e capi di Stato con visioni.
    La prima ingiustizia e’ stata subita da Israele…quando si sarebbe dovuta attuare dai paesi arabi una politica diversa..
    invece attaccarono tutti insieme lo Stato Ebraico…forse prima c’era stata un’ altra ingiustizia da parte degli israeliani nei confronti dei palestinesi…..o prima c’ era stata un’ altra ingiustizia da parte degli europei nei confronti dell’ ebreo…o un’ altra ancora prima dei romani…chi potra’ mai dire quale e’ stata la prima ingiustizia o l’ ingiustizia peggiore?….
    gli ebrei infine non hanno fatto e voluto altro che una patria..
    a discapito degli altri? E va bene…ancora una ingiustizia insieme a tutte le altre…o no?
    Facit…se l’ ebreo non avesse reagito alle ingiustizie subite …con altre ingiustizie…molto probabilmente non ci sarebbe stato mai uno Stato d’ israele….certamente sarebbe persino scomparso l’ ebreo da quel lembo di terra…..
    perche’ cosa credi sarebbe successo…se l’ ebreo avesse deciso di subire guerre e atti terroristici passivamente …senza reagire con l’ intento di non perseguire altre ingiustizie?(che purtroppo sono inevitabili)
    Immaginati…non e’ difficile.
    Noi non ci saremo sicuramente piu’…ma l’ uomo…di questo ne sono certo…arrivera’ prima o dopo a capire e a costruire il mondo ideale.. un mondo di pace… senza rancori…senza piu’ guerre e naturalmente senza piu’ ingiustizie. .

    Si aspettano solo….le persone giuste….
    Un saluto
    Rodolfo

  29. rodolfo
    rodolfo says:

    Caro gc…essere poi dalla parte degli offesi e’ certamente lodevole…e quello che hai sentito tu 4 decennia fa’ lo hai sentito da una persona …da due o tre..non certamente da un popolo….cosi come Bennet ha espresso un’ idea che e’ la sua… ma non quella di un intero popolo.
    Quello che si dovrebbe analizzare sono i proprositi le velleita’.. i desideri e i sogni dei popoli….
    il desiderio ed i propositi espresso piu’ volte dell’ ebreo nella diaspora e dell’ israeliano sono nella maggioranza “due popoli ,due Stati”…

    questo e’ un desiderio e un proposito che non e’ stato mai espresso …manca tra i palestinesi tutti….mondo arabo compreso….essi non hanno mai segnalato questo fermo proposito o desiderio….al contrario….vogliono eliminare lo Stato ebraico e l’ ebreo dalla faccia della terra….questo e’ un desiderio che sentono nel cuore…lo insegnano ai loro figli a scuola ed e’ scritto nel loro statuto.
    Questa e’ la realta’ …ed e’ inutile andare a cercare pagliuzze e intrugli vari per annacquare quest’ idea ingiusta e malsana
    Per cui….gli israeliani….finche’ troveranno davanti questo muro non hanno alcuna altra possibilita’ che allargarsi cercando sempre piu’ di difendere il nucleo del paese….
    l’ esperienza di Gaza e’ emblematica ed e’ stato un grosso sbaglio andarsene da li senza precise garanzie…..cosi israele con questa esperienza sulle spalle non puo’ correre il rischio di ritirarsi nei confine del 67…
    sapendo cosi di non risolvere completamente la situazione…
    ma al contrario di aumentare notevolmente gli atti di terrorismo….e di esaltare ancor piu’ il loro quel desiderio di distruggere israele e il popolo ebraico.
    Ma qualsiasi altro popolo della terra nelle stesse condizioni si comporterebbe nella stessa maniera…
    Rodolfo

  30. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    AUGURISSIMISSIMISSIMI!
    Mi spiace non aver potuto esserci.
    Un abbraccione a tutti.
    pino

  31. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Rodolfo.
    cerca di preoccuparti, nonchè informarti, sugli atti terroristici governativi fatti dai vari governi israeliani. Non avrai che l’imbarazzo della scelta.
    C.G.

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