ISRAELE: “UNO STATO FONDATO SULLA RAPINA”

http://www.internazionale.it/opinioni/amira-hass/2014/09/03/uno-stato-fondato-sulla-rapina/
di Amira Hass

È sorprendente che qualcuno si stupisca ancora alla notizia di un’altra rapina a mano armata, che in gergo burocratico si traduce come dichiarare un pezzo di terra proprietà dello stato. Qualcuno sembra stupito che nel bilancio dello stato israeliano il ministero della difesa è diventato prioritario, mentre l’istruzione ha subìto pesantissimi tagli.
Il regime israeliano si fonda su tre pilastri: rubare la terra e scacciare coloro che ci vivono, nutrire l’apparato di guardie del corpo (l’esercito, nel gergo locale) che proteggono la spoliazione, e demolire lo stato sociale spazzando via il principio della responsabilità civile reciproca.
Senza questi tre princìpi fondamentali non sarebbe il nostro regime. Ma parlare dei dettagli, stupirsi al momento giusto, sorprendersi una tantum, ci fa dimenticare il quadro generale. Ci fa dimenticare il fatto che è proprio questo il regime.
Se a giugno tre ragazzi israeliani non fossero stati rapiti e uccisi, i nostri rapinatori armati avrebbero trovato un’altra scusa per costruire un altro enorme insediamento e creare così ulteriori enclave, gabbie a cielo aperto (un principio secondario del nostro regime) per i membri dell’altra nazione. Se non ci fosse stata la guerra a Gaza, le guardie del corpo avrebbero fatto ricorso ad altri mezzi per convincere il governo della necessità di riempire i loro forzieri. Anche senza il bisogno di riempire le casse delle forze armate dopo un’operazione militare, l’attuale governo israeliano avrebbe comunque trascurato i princìpi dell’eguaglianza socioeconomica.
In un mondo ideale e razionale, tutti quelli che sono stati danneggiati dal regime unirebbero le forze per chiedere insieme un cambiamento. In un mondo ancora più ideale e razionale, sarebbero loro stessi a determinare il cambiamento. Nel mondo reale, però, il peso del cambiamento è tutto sulle spalle dei palestinesi.
Nel frattempo dobbiamo scordarci i cittadini ebrei di Israele (a parte una manciata di attivisti di sinistra). Noi ebrei traiamo beneficio dal regime, anche quando la sua religione è accrescere la ricchezza di pochi mentre la maggioranza annaspa per restare a galla. Lo stato sociale per soli ebrei è vivo e vegeto nella regione che i coloni chiamano Giudea e Samaria, o Yosh, secondo l’acronimo ebraico.
Yosh incarna la possibilità di realizzare il sogno del progresso socioeconomico per tutti gli ebrei in Israele, danneggiati collettivamente dalle politiche contro lo stato sociale. Fate le valigie e trasferitevi qualche chilometro più in là, negli insediamenti e nelle piccole comunità della Galilea, e vedrete che la tendenza ai tagli nei servizi sociali si capovolgerà.
Il fatto stesso di sapere che esiste un modo rapido per realizzare il legittimo desiderio di migliorare le proprie condizioni di vita dissolve la capacità di protesta degli ebrei. È proprio così che si è creata un’alleanza tra il partito Yesh atid, che trae la sua forza dalle proteste per il prezzo del formaggio, e Habayit hayehudi, che vende il sogno delle casette in Cisgiordania.
A questo si aggiunga il terzo principio fondamentale ed è chiaro come tutto si mescoli insieme e si trasformi in cemento armato: le guardie del corpo di oggi sono i futuri direttori di compagnie internazionali, produttori ed esportatori di armi, istruttori degli eserciti di despoti miliardari.
La momentanea missione collettiva di proteggere la rapina (sicurezza, nel gergo locale) garantisce la prosperità dei membri di questa influente corporazione. Il desiderio di farne parte, e la possibilità concreta di farlo, contribuiscono a neutralizzare i danni arrecati dalle misure anti-stato sociale del nostro regime.
I palestinesi sono l’unico gruppo del paese a essere danneggiato dai tre princìpi fondamentali del regime, gli unici che cercano di lottare per il cambiamento (che è anche nell’interesse degli ebrei, nel lungo periodo). Siamo abituati a sezionare questa lotta in minuscoli dettagli, che poi condanniamo e reprimiamo: lancio di pietre, terrorismo, manifestazioni, disordini, istigazione, missili Qassam, tunnel, Nazioni Unite, missili, resistenza civile, infiltrati, boicottaggio, edificazioni senza permesso.
Per la corporazione della sicurezza tutto è pericoloso allo stesso modo, e a ragione. Parlare dei dettagli (l’efficacia, il valore e la moralità delle misure adottate nella lotta) non ci deve far perdere di vista il quadro generale. I palestinesi si stanno difendendo dallo stato della rapina a mano armata.
(Traduzione di Giusy Muzzopappa)
78 commenti
« Commenti più vecchi
  1. caino
    caino says:

    Mio caro e buon Petrus, lei affronta argomenti delicati, parlando di”argomentare”.Possiamo tranquillamente affermare, alla luce di quanto letto fin’ora, che nemmeno parlando di suinicola, lei ha dato prova di sufficiente preparazione e dire che materia, Albione le offre materiale piu che abbondante, anzi ridondante.

  2. Peter
    Peter says:

    x Caino

    Mio coriaceo e stolido CC, non pretendo di competere in materia suina con lei od altri.

    Qui si allevano certo suini, ma nessuno si sognerebbe di declamare ‘salsiccie di suini rigorosamente britannici’ come la sua co-blogger che ha detto ‘i suini del prosciutto sono rigorosamente del norditalia, cosa che ha fatto ridere anche i polli, immagino, se non addirittura i poveri suini norditaliani doc, con tutto il loro debito, e dubbio, ‘onore’ della scelta.

    Come dicevo, battute simili le sentii secoli fa solo da un certo Gabibbo.
    E’ chiaro sto’ fatto? I testi sono simili.

    Buona prosciuttella

    Peter

  3. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Ha ragione lei: controllando il Disciplinare di Produzione del Consorzio
    S. Daniele, si legge che i suini che forniranno le cosce per il prosciutto devono essere INDEROGABILMENTE allevati al Nord e al Centro Italia, massimo Lazio e Abruzzo compresi.
    Avevo dimenticato un pezzo d’Italia!E terre nobili come la Toscana e le Marche.
    Le terre delle sue origini e della sua attuale residenza sarebbero comunque inesorabilmente fuori!
    La informo che lo stesso predica il Disciplinare del Consorzio di Parma; tale e quale, così che sappia regolarsi nei suoi eventuali acquisti.

    Ora i suoi polli possono smettere di ridere!

    Sa che cosa mi stupisce enormemente del Peter di questi ultimi anni, che non è certamente il Peter degli inizi di Arruotalibera?
    La piccineria, la ristrettezza mentale, la mancanza di curiosità di avvicinarsi alle persone e di capire; alle vicende sociali e di capire; al perchè delle cose e della natura e di ciò che vi avviene e di capire, alla bravura dell’uomo nel prendere la materia prima, di trasformarla e di capire!…
    Lei è come quel signore di Scandicci della canzone di Endrigo, che ” buttava le castagne e mangiava i ricci”!

    Non so che cosa lei guardi e veda quando va in bicicletta; se si chiede il perchè quel paesaggio è così strutturato; se cerca di immaginare come fosse un tempo…no, niente …lei pare cieco e sordo!
    Io ricordo, parecchi anni fa , che andando in Slovenia, era ancora Yugoslavia, verso i confini con l’Ungheria mi trovai di fronte a una selva lunghissima di pali e fili lungo i quali si arrampicava un viticcio…Un paesaggio inedito e stupefacente.
    Ci fermammo per guardare meglio e capimmo che era luppolo…file di luppolo senza fine.
    Ora io sapevo che con i germogli di luppolo selvatico che cresce da noi in mezzo ai rovi, ci si fa un’ottima frittata primaverile.
    Invece là, in quella selva di luppolo compresi da dove veniva l’ottima birra slovena. E mi venne anche la curiosità di capire COME la facevano!
    Lei? Parla di Gabibbo, che non so chi sia, e se fosse per me Berlusconi sarebbe fallito da lunga pezza!

    Lei dev’essere uno di quelli che, venuto dalla terra, è scappato vergognandosene, e ora fa lo pseudo intellettuale da strapazzo.
    Lei è passato di moda, anzi non è mai stato alla moda!
    Trentanni fa , nel Gers, vidi un contadino che mieteva il grano; si fermò per due chiacchiere…aveva sul trattore i Miserabili di Victor Hugo, leggeva nei momenti di pausa…il contadino!
    Gli dissi che da ragazza è stato uno dei libri che più mi ha insegnato e commosso.

    Lei che fa? Va al cine! E cura il suo inguaribile accento meridionale del suo inglese?

    Sylvi

  4. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    So di avere a che fare con una donna ed anziana, quindi la mia replica sara’ asciutta ma senza sovratoni. Anche per non incorrere nelle ire di Nicotri ed altri.
    Se il Peter sul blog e’ cambiato in anni recenti, e’ stata in massima parte colpa SUA. Lei e’ una persona con serie limitazioni dovute a campanilismo, atavici pregiudizi forse dovuti ad ataviche paure, dopotutto viene da una terra di confine. Scambia tutto cio’ per saggezza popolare, amore per la terra ed il contado, sano orgoglio provinciale o regionale, etc etc.
    Attribuisce a me piccineria e ristrettezza mentale solo perche’ ci vede le sue riflesse in cio’ che scrivo di lei.
    Potrei in effetti, o avrei potuto, ignorarla del tutto , come spesso ho fatto, essere indulgente e magnanimo. Se non lo ho fatto e’ perche’ lei ha spesso insultato le mie remote radici, cosa che continua a fare,
    Infatti non sa un tubo di me e le mie abitudini,ma insinua che vada solo al cinema e che debba ‘curare’ il mio ‘inguaribile’ accento meridionale.
    Detto poi da lei che non parla nessuna lingua straniera a parte l’italiano, questo lo devo dire visto il suo ostico inintelligibile dialetto come ‘lingua madre’ e le sue millantate ‘radici germaniche’. Le ho gia’ detto che il suo modo di scrivere ed i suoi argomenti mi paiono invece molto serbo-croati. Compreso il fanatismo ‘etnico’ riflesso persino nell’allevamento dei suini, l’avversione ai musulmani, etc. e chissa’ poi che accento penoso che ha lei.

    Se quel regolamento che cita e’ autentico, chi lo ha redatto e’ in effetti peggio del Gabibbo.
    Ma non consumo prodotti delle sue parti o del nord in genere, per cui non si preoccupi.

    Su questo blog avemmo in passato discussioni anche stimolanti ed interessanti. E’ stato rovinato da personaggi come lei e Rodolfo, in un certo senso speculari per la totale mancanza di visione e senso di autocritica. Cio’ ha indotto altri, purtroppo, a dare poi il peggio di se’.

    Peter

  5. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Lei sottolinea la mia anzianità per adombrare un finto rispetto verso gli anziani, solo perchè ha una paura feroce di diventarlo; e secondo me ha ragione perchè lei sarà, come dice la moderna geriatria, un pessimo vecchio perchè è un pessimo uomo “maturo”.
    Riferito al “donna”, vale lo stesso ragionamento: fanno finta di rispettare le donne solo i misogini inveterati.

    E dovrei anche assumermi la responsabilità dei suoi cambiamenti sul blog???
    Solo perchè scrivo di ciò che so e conosco compresa la terra dove abito? Se dava fastidio a Pino mi avrebbe fatto smettere;
    invece mi ha permesso di scrivere, e spesso mi divertivo ad insistere! Soprattutto con lei!

    Le lingue straniere? Servono per comunicare innanzitutto, poi eventualmente per lavorare.
    Per comunicare me la sono cavata ovunque andassi, persino nella sua terra di adozione.
    Infine , provi lei, come me, a fare una chiacchierata con un gallese che parlava solo inglese che io non capivo!
    mi ha raccontato della storia della sua famiglia e mi ha mostrato come amasse costruire modellini di mulini a vento in garage.
    Eravamo molto soddisfatti della nostra comunicazione.

    Sui serbo-croati non mi dilungo, lei ha le stesse miserabili prevenzioni su tutto ciò che non è puglio-inglese.

    Le sue “remote” origini ??? Già così anziano dopo un ventennio da emigrante?

    Sylvi

  6. Peter
    Peter says:

    Come ‘pessima anziana’ lei potrebbe’ fare scuola, infatti e’ molto limitata , di vedute ristrette, campanilista fino al midollo , fino al punto da non poter neanche apprendere alcuna lingua straniera a parte, come dicevo, l’italiano, e certo a costo di grandi sforzi da giovane.
    Non ho affatto paura di invecchiare, esercizio fisico, scacchi, lingue e viaggi mi tengono in forma. Sarei certo misogino se fossero in molte come lei, il cbe per fortuna e’ raro.

    Lasci perdere pure i serbo-croati, le conviene.
    Russofilia, islamofobia, fanatismo etnico-territoriale…non le fischiano le orecchie?

    ‘Notte

    Peter

  7. caino
    caino says:

    AH …!Emilia oh emilia del mio cuor…..

    In tutta sincerita’ , esiste o meno persona intelligente o preparata in
    materia , che sappia indicarmi le differenze che esistono, Oggi tra un partito socialdemocratico laburista, un partitoliberaldemocratico, o un partito neoconservatore ?
    Solo un avvertimento..nessuno mi risponda Grillo…mi viene gia’ da ridere adesso.

  8. caino
    caino says:

    Una considerazione in merito alle argomentazionisic del buon Petrus, d’oltremanica pensante :
    Manon le pare chr le sue ultime considerazioni in materia di peggio omeglio possano valere anche per Lei , o meglio un tempovi era unPeter, adesso un Petrus e che di conseguenza “gli altri”,anziche’ adeguarsi alla sig.Sylvi(a Rudy di certo no)…cisi adegui a Lei?

    Rifletta mio caro ..tra uno scozzese e un altro..di Antinori, pero’,cimancherebbe altro…

  9. Peter
    Peter says:

    x CC

    Valgono anche per me, certo, e sinceramente mi spiace se a volte non posso evitare di senbrare pedante, noioso, reiterativo. Pero’ e’ anche vero che come nel calcio, si gioca come gioca l’avversario.
    Ho preso atto da tempo che ulteriori scambi difficilmente possono cambiare cio’ che io e la signora pensiamo reciprocamente, anche se non capisco il suo ‘adeguarsi’ a me o a lei o meno.

    Certo, io non sono in grado di offrire o organizzare pranzetti, cenette e bevute collettive, essendo come lei nota molto fuori mano, persino ‘fuori manica’. Verro’ in Italia tra breve ma non credo ci si potra’ rivedere, saremo in Toscana. Non che mi dispiacerebbe, sia chiaro.

    RBS, Lloyds ed altri business e banche hanno fatto notare che ‘rilocheranno’ in tutto o almeno in parte a Londra se la Scozia si dovesse staccare. Alcuni vasti negozi a catena hanno detto cose simili, e soprattutto che i clienti scozzesi dovranno coprire di tasca propria aumenti di prezzi dovuti a futuri ‘non pareggiamenti’ tra i due paesi.

    Ora, conoscendo i baldi scozzesi, ho idea che stiano pertanto venendo a piu’ miti consigli…

    Un saluto

    Peter
    Ps
    Provi il Barolo Antinori prima di pontificare

  10. Peter
    Peter says:

    RBS venne stabilita in Scozia nel lontano 1727…

    Me gusta, me gusta, eccome me gusta mucho! Eh eh eh

    Peter

  11. caino
    caino says:

    Vuole scherzare, nulla a che vederecon la scozzese di Antinori!
    Malti e luppoli della Versilia..provi, provi !

  12. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI

    L’ottimissimo Rodolfo è stato cacciato dalla pagina Facebook di Ariel Toaff “per la sua volgarità”.
    Non c’è bisogno di commenti. Che fosse insopportabilmente volgare lo sapevamo da anni. Ora c’è la prova che non eravamo prevenuti, contrariamente a quanto trivialmente sosteneva.
    pino nicotri

  13. Cipriana
    Cipriana says:

    Egregio signor Peter, io vivo a Milano da oltre 50anni, non sono Milanese di nascita ma Lombarda, nata in un angolo di Lombardia dove si risente fortemente la vicinanza con altre Regioni principalmente Emilia e Piemonte e in una certa misura Liguria, ho sempre vissuto in Italia, non ho nessuna Laurea ma un titolo di Studio oggi non più esistente, conseguito nel 1948 : “ Computista Commerciale”, per conseguire il quale occorrevano 5 anni di Elementari, 3 di Avviamento Professionale +2 di SCUOLA TECNICA COMMERCIALE ( l’ho scritto in maiuscolo per sottolineare la differenza dall’Istituto Tecnico Commerciale dove si consegue il Diploma di Ragioneria) ergo la mia è soltanto una semplice Licenza.
    In quella Scuola si studiavano anche l’Inglese ed il Francese, nella mia vita lavorativa non ho mai dovuto usare quelle lingue ma, anche a distanza di anni luce dalla fine dei miei studi, riesco ancora a capire parecchio dell’inglese scritto, e poiché so usare perfettamente un Computer non ho neppure alcun problema ad usare un traduttore riuscendo a capire anche al di là delle traduzioni approssimative che se ne ricavano, discorso diverso per il Francese, in Francia ho passato parecchie vacanze da, sia pur lontani, cugini che vi risiedono, i discendenti del fratello della mia nonna, emigrato in Francia negli anni 20, le assicuro che a detta degli stessi, il mio Francese non solo é comprensibilissimo, ma la mia pronuncia non rivela neppure la mia origine Italiana, sarà una dote naturale visto che è così anche con parecchi dialetti che oltre a capire riesco, ancora oggi, a parlare in una certa misura, tutto questo nonostante la mia venerabile età, che come ho già detto altre volte, è ormai arrivata a superare gli 80.
    Milano poi è una città dove di dialetti se ne possono ascoltare a bizzeffe, ora, anche lingue di ogni dove, personalmente amo tantissimo il dialetto Milanese anche se ormai lo posso usare soltanto con pochissime persone visto che a Milano, non solo di Milanesi ma anche di Lombardi autentici, ve ne sono ormai pochissimi.
    Se si chiede il motivo per cui ho fatto tutto questo discorso, le dirò che mi è nato dal fatto che lei ha scritto nei riguardi della signora Silvy:
    “ …. So di avere a che fare con una donna ed anziana, quindi la mia replica sara’ asciutta ma senza sovratoni. Anche per non incorrere nelle ire di Nicotri ed altri…………….. “ sottolineando anche, in altri momenti, che la signora non ha lauree e non sa parlare lingue straniere .. tranne “ l’Italiano” visto che spesso usa frasi del suo dialetto, non conosco personalmente la signora Silvy così come non conosco lei, quindi devo giudicare semplicemente da quello che voi scrivete, e devo dire che mentre apprezzo molto ciò che scrive la signora Silvy, apprezzo un po meno il suo modo secondo me, ovvio, arrogante e presuntuoso di pensare di essere superiore agli altri per il fatto di essere bi laureato e di parlare l’inglese.
    Credo di essere un bel po’ più anziana della Silvy , come lei sono donna e non ho lauree, anzi sono anche meno scolarizzata, ho forse in più, la conoscenza di una lingua straniera, ma non credo che questo possa darmi una chance in più o in meno per avere rispetto, le persone vanno rispettate TUTTE non in ragione delle loro conoscenze linguistiche, dei loro trascorsi scolastici del loro sesso o della loro età, forse se si trattasse di un uomo anziano e senza determinate conoscenze sarebbe lecito dargli del c……e?
    A me non sembra proprio che questo sia stato fatto dalla signora Silvy, mi sembra semplicemente che ognuno di voi due abbia idee e convinzioni diverse e come già ho scritto in altra occasione lei dimostra di avere un grande astio nei confronti della signora.
    Personalmente io ho un’alta considerazione dei dialetti, ci sono espressioni che sanno esplicare molto meglio che non nella lingua nazionale determinati concetti, ergo per me conoscere i dialetti è sintomo di cultura, non di ignoranza.
    Per quanto riguarda la sua, da parte mia presunta ( scusi il gioco di parole) “ presunzione” mi riferisco anche a quanto lei ha affermato circa il Barolo:
    ….. Per dire, non c’e’ bisogno di essere in Piemonte per produrre ottimo Barolo. ….
    Ma che la ditta Antinori non possa produrre Barolo o che lo chiamino cosi’ per sbaglio, andate a raccontarlo ai polli…..
    Allora si legga la motivazione che fa del Barolo un vino DOC :
    “La zona di origine delle uve atte a produrre i vini a denominazione di origine controllata e garantita «Barolo», la cui prima delimitazione risale al 31 agosto 1933, comprende i territori dei comuni di Barolo, Castiglione Falletto e Serralunga d’Alba e parte dei territori dei comuni di La Morra,Monforte d’Alba, Roddi, Verduno, Cherasco, Diano d’Alba, Novello e Grinzane Cavour in provincia di Cuneo.
    Non metto in dubbio che lei trovi di suo gusto il cosiddetto barolo prodotto da Antinori, ma è chiaro che questo attiene ai “suoi gusti”, non motivo per sostenere che la Toscana possa produrre Barolo.
    Io sono quasi totalmente astemia, faccio eccezione per un mezzo bicchiere di Riesling se mangio pesce, o mezzo bicchiere di Spumante, per il brindisi di Capodanno, ma come dicevo essendo nata in Lombardia in una zona che un tempo era addirittura chiamata “Antico Piemonte” , conosco bene il Barolo, prodotto tipicamente Piemontese, se non altro perché lo usava la mia mamma e lo uso io stessa, per preparare il brasato, soprattutto a Natale, per poi preparare i ravioli ( anulott nel mio dialetto) .
    good afternoon
    Cipriana

  14. Peter
    Peter says:

    x Cipriana

    Vedo un po’ di ‘girls power’ qui? Non so se mi intende.

    Cara signora, non mi pare di aver mai detto ‘c…e’ a Sylvi o altri, quindi veda di non essere pretestuosa o troppo faziosa.
    Che lei apprezzi cio’ che Sylvi scrive sono affari suoi, mi chiedo solo cosa esattamente apprezzi. Accusarmi di arroganza e presunzione e’ pero’ davvero fazioso e falso, infatti la sua amica ieri insinuava che io andassi ‘solo al cine per curare il mio inguaribile accento meridionale’, alche’ io ho risposto ‘oh beh, detto da una che non parla alcuna lingua straniera a parte l’italiano’, dato il suo ostico inintelligibile dialetto di origine che ha come ‘lingua madre’. Mi pare una risposta educata ed appropriata al caso.

    Il fatto poi che il suo prosciutto debba essere di suini ‘inderogabilmente del nord’ lei come lo trova? Lo apprezza? Bene, mi compiaccio.
    Sono contento per i suinidel sud, ovviamente, ma il razzismo persino suino non lo vedo esattamente come un complimento

    Che lei parli lingue straniere ‘senza accento’ e’ decisamente un millantato credito. Lo vada a dire ad un altro, ma mi fa piacere che sia versata in lingue straniere come persona della sua generazione. Complimenti. Ma ho sentito come parlano anche quelli delle sue parti, quindi non insista troppo.
    Per la gentile Sylvi, i meridionali devono essere tutti come i giovanotti ingenui e semianalfabeti cui si degnava di insegnare nel buon tempo antico. Altrimenti si sente a disagio come un pesce fuor d’acqua.
    Di qui il suo ostentato, e falso, disprezzo per i ‘laureati del sud’, di cui ha in realta’ un sacro terrore.

    Mediti, cara, mediti

    Peter

  15. Peter
    Peter says:

    Ps

    Guardi che se insiste che i sig. Antinori producano un falso Barolo, secondo la legge, porrebbero anche offendersi, credo. Veda lei.

    Peter

  16. caino
    caino says:

    Ma la vogliamo smettere…il Barolo di antinori almeno 2008 efrutto di nebioli doc e vinificato nelle cantine prunotto di san casciano di alba…cosi come si eradetto..ovvero nebiolo del piemontevinificazione piemontese…..la commercialozazione ovvio e altra cosa….era poi quello sostenuto da meedalla sylvi….il resto e uffffaaaa o fufffa

  17. sylvi
    sylvi says:

    cara Cipriana,

    attenta! Peter non ci mette sale in coda a bistrattare anche lei, come chiunque qui voglia contraddirlo.
    E mostra talmente tanti “talloni di Achille” che pare fin troppo facile colpire.
    La storiella che non so le lingue, escluso l’italiano, bontà sua, è una freccetta con un po’ di veleno che voleva lanciarmi.
    Lasciamolo dire!…
    Ho vissuto la mia infanzia con i nonni paterni che parlavano veneziano; poi andavo da loro durante tutti i periodi di vacanze da scuola.
    Il friulano lo parlava sì mia madre, ma io ho cominciato a parlarlo relativamente tardi, spinta dall’interesse per la storia patriarcale di queste terre.
    Mi sono iscritta alla Filologica Friulana e ho frequentato dei corsi
    di lingua friulana, perchè nel frattempo avevo conosciuto dei Poeti, noti a livello nazionale, che hanno scritto in italiano e in “marilenghe” ,amici di PPPasolini e membri della Academiuta di lenga furlana da lui fondata.

    Il friulano è una lingua ladina, come
    quella della Val Gardena e del Canton Grigioni, ed è una delle lingue minoritarie protette da leggi UE.
    Con il fascismo ha rischiato seriamente di scomparire , se non ci fossero poi stati intellettuali del calibro di PPP.
    Poi, maestri e professori del luogo molto faticosamente cercarono di tener viva la fiamma, nonostante l’invasione di docenti meridionali che molto spesso non parlavano nemmeno un italiano corretto!
    E qui so di attirare gli strali feroci del nostro amico inglese…ma è la verità!
    Ricordo che un anno mi fu assegnata una prima elementare, e nella sezione B insegnava una calabrese fresca fresca di nomina e arrivata dal natio borgo…
    La prima elementare è una classe molto delicata oggi che è molto spesso frequentata da extracomunitari che spesso non conoscono l’italiano; ma lo era anche negli anni passati quando molti bambini parlavano la lingua materna che poteva essere friulano, ma anche pugliese o napoletano, bisognava porre paletti saldi della lingua di Dante.
    Infine, in quella sezione a Natale i bambini parlavano e cominciavano a scrivere in calabrese!!!
    Le mamme mi portavano infuriate i quaderni con i dettatti e i penzierini!
    Ne uscì una mezza rivoluzione dei genitori che minacciarono non solo il Direttore Didattico, ma anche il Provveditore di togliere i bambini dalla Scuola.
    Dopo le Feste la maestra si ammalò opportunamente e venne la supplente!!!

    Io sono d’accordo con lei che, almeno in una fascia scolarizzata, al Nord l’accento non è marcato, di conseguenza anche parlando una lingua straniera si possono fare errori di costruzione della frase ma non di cantilene.
    Peter sa benissimo che io parlavo il francese meglio di lui, ora faccio poco esercizio. Mi dicevano che lo parlavo appunto con certe costruzioni italiane, ma senza accenti.

    A proposito di dialetto milanese, bisognerebbe che prima di tutto in famiglia i milanesi rimasti portassero alta la bandiera della loro lingua e cultura; poi la scuola dovrebbe, cosa che non succede in Italia, tenere in gran conto la storia del territorio, prima ancora della storia nazionale, altrimenti non si capisce quest’ultima. E infatti nelle Scuole di ogni ordine e grado la storia e la geografia sono ridotte a nozioni senza senso e a materie derelitte.
    Si è voluto a tutti i costi fare degli italiani una brodaglia senza sapore e odore. Per forza che nascono le Leghe!

    La mia consuocera è lombarda e parla il friulano come me.
    Ai nipotini, quando toccano a lei, insegna le filastrocche in lombardo e ” O ce biel cjscjel a Udin ” indifferentemente.
    E’ divertentissimo sentire il piccolo di due anni e mezzo che recita in lombardo e canta in friulano.
    In italiano sbaglia pochissimi congiuntivi che noi prontamente correggiamo.

    Ora che ho finito, ieri sera, di mettere via pomodori, le devo una risposta privata.
    Un caro saluto

    Sylvi

  18. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    La signora Cipriana non mi fa perdere le staffe, sara’ parziale e distratta sul blog, ma i bei modi milanesi di un certo periodo non mentono.

    La storiella della calabrese che ‘rovinava’ i vostri preziosi figlioli la ha ripetuta sul blog ad nauseam. Immagino che avra’ raccolto firme e petizioni con una fusciacca friulana ed un berretto alpino indosso?
    Come puo’ dire che parlasse francese ‘meglio’ di qualcun altro? Mi ha mai sentito? Ammesso che poi possa davvero giudicare…
    A proposito di arroganza e presunzione, cara Cipriana…

    La informo che un ‘pugliese’ non esiste, esistono almeno tre dialetti molto diversi tra loro. Capisco il barese o il foggiano con grande difficolta’, e di certo non li parlo.
    Lei ha confermato che la sua lingua madre e’ quel suo dialetto ostico ed alieno , e che l’italiano era per lei di fatto una lingua straniera, quindi di cosa si lamenta?! Ed il friulano certo non suona come il francese, dio bono.

    Tutti questi sono ‘petty arguments’, soggetti e litigi piccoli ed oziosi, ma si gioca come gioca l’avversario, l’ho gia’ detto.

    Peter

  19. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    ho tradotto il tuo link e l’ho trovato interessante sia per quel che ha detto Dukcevich che Marcello.
    Il loro lavoro è rispettoso di tutte le tradizioni italiane della lavorazione del prosciutto.
    Ho osservato anche le fasi di lavorazione e ho notato che i loro prosciutti ricordano la tradizione istriana, ma anche del prosciutto di Parma per due motivi: non hanno lo zampetto e non sono pressati.
    Mentre il prosciutto di S.Daniele mantiene lo zampetto lungo fino alle unghie e assume una forma a chitarra perchè viene pressato a mezzo della lavorazione, quello di Parma e quello istriano sono privi della zampa e sono tondeggianti.
    Mi dicevano che lo zampetto è importante per una questione di distribuzione dell’umidità tenendo conto della massa e della forza di gravità.

    E poi Peter parla che possono fare i contadini o gli allevatori solo gli sfigati semianalfabeti.
    Ho visitato i prosciuttifici; hanno centraline elettroniche per la misurazione delle masse delle cosce, dell’umidità e della temperatura che soltanto un ingegnere può controllarle.
    Infatti anche nel tuo link si vedono centraline molto evolute.

    Peter è rimasto ai tempi del Principe di Salina e del Gattopardo.

    Invece , ricordando che un buonissimo “cotto di Trieste” si chiama Dukcevich, sono andata su wiki e ho scoperto che un certo Stevo Dukcevich scappo nel ’45 dalla Croazia perchè il regime comunista non gli avrebbe più permesso di commerciare suini e insaccati, si rifugiò a Trieste dove diede vita alla sua attività per fare salsicce di Vienna, prosciutto di Praga e salami
    Ora i suoi discendenti non solo hanno esteso la loro attività in Friuli, a S.Daniele ha il marchio Principe, ma anche a Parma e a Langhirano.

    Si è ingrandito ma mantenendo una caratteristica artigianale che cura la qualità.
    Ora mi è venuto il dubbio che non fosse parente del Vlado americano. Chissà!

    un abbraccio

    Sylvi

  20. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    INNO AL MAIALE

    Maiale ha la stessa radice di Maia, la dea, di maggio, di magnum e di maior. Quando i Romani sentenziavano “unicuique suum” era un refuso. Unicuique sus, semmai: a ciascuno un maiale. Ben lo sanno i Cinesi: lo stesso ideogramma serve per maiale e per casa. Sarà un caso che in inglese pig sia così simile a big? E che l’anagramma di porco sia corpo? La carne di porco è proibita a ebrei e islamici, è tabù come nessun altro cibo. Da noi si usa il porco, ingiustamente, per insultare gli abitanti della terra e del cielo. Dicono: ma è sporco. Avete mai provato ad annusare una capra o a vedere dove dormono le galline? Dategli creme per la pelle e piscine e il maiale vi stupirà. Maiali, li amai è un anagramma bugiardo, perché li amo ancora e li amerò sempre. Non perché qualcuno deve pur farlo, ma per stima e riconoscenza. Perché non ho mai capito come faccia un maiale a mangiare le peggiori schifezze, quelle che gli diamo noi, e ad avere carni così buone. Era molto in forma, il Creatore, il giorno che inventò il maiale, questa prodigiosa macchina che tutto ricicla e tutto sublima. Certe cose può capirle solo chi ha assaggiato il vero jamòn serrano de bellota, la soppressata lucana, la coppa piacentina. Si dice anche capocollo, ma coppa sa più di premio. Il maiale vola solo nei titoli dei libri: mai ali è una condanna alla terrestrità. Il maiale non fa uova né latte, serve solo da morto. La riconoscenza mi spinge a parafrasare Gianni Brera (grande amico del nobile animale) che parafrasava Guido Gozzano (non pervenuto sul tema): porco, mistero senza fine bello.
    (GIANNI MURA)

  21. sylvi
    sylvi says:

    …le differenze che esistono, Oggi tra un partito socialdemocratico laburista, un partitoliberaldemocratico, o un partito neoconservatore ? Caino

    caro Caino,

    domanda difficilissima la tua, anche perchè è molto difficile trovare attenti e geniali intellettuali, sociologi e filosofi che osino esprimere opinioni su ideologie in continuo divenire e a cui rifarsi noi comuni cittadini.

    Ad esempio fino al 1989 io credevo che i conservatori fossero di destra, che volessero insomma conservare lo status quo e i privilegi che ne erano arrivati a loro.
    i rivoluzionari e i riformisti erano di sinistra e volevano cambiare il mondo.

    Poi, è caduto il Muro, sono caduti i regimi comunisti e ho scoperto che conservatori erano considerati quelli che un tempo erano rivoluzionari e riformisti.
    Gli ex comunisti combattevano ora per tornare indietro, erano diventati conservatori.
    E ora quando sento, a Est, parlare di partito conservatore devo pensare un istante per capire di chi parlano.

    Peggio ancora è riconoscere un socialdemocraticoriformista, da un liberaldemocratico spesso riformista anche lui.
    Grande è la confusione sotto il cielo, anche perchè facendo l’analisi delle parole composte resta fermo il termine “democratico” che mi pare sia un ombrello buono per tutte le stagioni ma che ha perso anche le stecche!
    Un tempo a sx la parola d’ordine era Solidarietà e Giustizia, a dx Libertà anche con poca Giustizia.
    Ora? I partiti di sx sono solidali soprattutto con se stessi e quelli di dx sentono la Libertà di ingrassare pochissimi portafogli e la Giustizia …beh meglio se è pro domo sua.
    Che differenza c’è tra loro?

    Secondo me non ci capiamo più niente perchè il vero assente è lo spirito sociale di servizio alla Comunità, l’ideale rivolto a un obbiettivo che sia valido nel tempo. Il Pensiero, la capacità di guardare lontano.
    Insomma manca l’obbiettivo, manca la volontà e la capacità di pesarne uno che vada oltre il mattino dopo, e allora qualsiasi strumento è inutile!

    Spero almeno di essermi espressa chiaramente.

    notte
    Sylvi

  22. Peter
    Peter says:

    x CG

    L’anatomia interna del maiale e’ stranamente simile a quella umana.
    Nel medio evo, prima di Leonardo, si studiava la anatomia ‘umana’ dalle dissezioni sui suini.
    Le valvole del cuore suino sono stranamente compatibili col cuore umano, si fanno ancora o si facevano fino a non molto tempo fa inserzioni di protesi valvolari suine per sostituire quelle umane difettose.
    E’ vero che i suini sono relativamente puliti se gliene si da’ la possibilita’, amano l’acqua ed i lavaggi.
    La carne suina non mi e’ mai piaciuta. Troppo dolce, nauseante.
    Ho poi saputo che ha lo stesso sapore di quella umana, i cannibali del passato in certe zone del globo chiamavano la carne umana ‘long pig’, maiale lungo, nelle loro lingue.
    Va notato che il maiale e’ l’unico animale di cui, macellato, non si scarta assolutamente nulla. Intervistavo molti anni fa un italiano che aveva allevato suini, gli chiedevo ‘e l’occhio allora? La coda? Gli zoccoli? Le interiora? I genitali?’. Prontamente, mi disse un uso possibilissimo per ogni parte del corpo del povero animale. Comprese le ossa e la pelle, ovviamente.
    I salami debitamente trattati mi piacciono ancora, ma niente di piu’.

    Un saluto

    Peter

  23. Peter
    Peter says:

    x CC

    Guarda caso, ha citato i tre principali partiti di qui, ovvero laburisti, liberaldemocratici, conservatori.
    In sintesi, le differenze tra conservatori e libdem sono politicamente trascurabili, infatti sono da 4 anni in una coalizione ferrea. Tuttavia, i libdem sono conservatori aperti o piu’ aperti agli immigrati, al commercio estero, alla integrazione del diverso, ai diritti civili ed alle riforme in tal senso.
    Si potrebbe dire forse che i conservatori delle grandi metropoli urbane tendono ad essere libdem, mentre nelle zone rurali sono conservatori tradizionali, piu’ ostili alle influenze esterne. Un’altra differenza e’ che i libdem sono molto piu’ europeisti e piu’ aperti in tema di morale sessuale. O lo erano. Sono tuttavia entrambi a favore di privatizzazioni, business, profitto ad ogni costo.

    I laburisti sono almeno tradizionalmente dalla parte dei ceti poveri, del settore pubblico in ogni aspetto, dei servizi pubblici, del welfare, dei sindacati. Sono sempre stati europeisti ed internazionalisti, in questo simili ai libdem. L’integrazione della carta europea dei diritti umani nella legislazione locale e’ avvenuta sotto il governo Labour nel 2006.
    Il charter tutela anche il lavoro ed i suoi diritti, le discriminazioni sul lavoro di qualunque natura sono altamente stigmatizzate. I conservatori sono tradizionalmente ostili alla legislazione europea ed alla subordinazione delle corti britanniche a Strasburgo. I libdem certo no.

    Come vede, tutto chiaro e pragmatico. Almeno pera politica interna ed i rapporti tra il paese e la unione europea.

    Sulla politica estera, non mi pronuncio.

    Peter

  24. caino
    caino says:

    Egr sig Sylvi,

    per il momento devo affermare che si e’ espressa molto chiaramente.
    Appena avro’ un attimo di tempo, tentero’ di fare alcune elucubrazioni personali in materia.
    La sua onesta’ intellettuale mi aiuta molto.
    A proposito di ex-regimi comunisti, spero che il libro di Galli le sia stato utile.

    un saluto
    Caino

  25. Peter
    Peter says:

    no, la signora e’ stata chiara ma disonesta. Come al solito, ha concluso che in mancanza di ‘ideali altissimi’, tipico modo di argomentare sofistico vetero-cattolico, la destra e la sinistra sono la stessa minestra, tipico pseudoargomento sofistico e demagogico delle destre tradizionali di tutto il mondo. E delle province rurali in ispecie. Amen.

    E quanto al Barolo Antinori, non era proprio quello che Sylvi aveva detto. Quindi si cambi gli occhiali e fumi di meno, fa male anche alla vista.

    Peter

« Commenti più vecchi

I commenti sono chiusi.