Dopo le balle sull’Iraq per poterlo invadere, le balle e le provocazioni all’Iran colpevole di esistere

Gridare che l’Iran “provoca gli Usa” o addirittura “sfida l’Occidente” solo perché conduce manovre navali davanti alle proprie coste e testa un paio di missili da appena 200 chilometri di gittata, non è molto onesto. Appare anzi piuttosto grottesco.  Le carte geografiche indicano chiaramente che il mare dove l’Iran sta conducendo esercitazioni navali si chiama “Golfo Persico”, come peraltro scrivono tutti i giornali,  che è come dire Golfo Iraniano. Infatti, la parte di mondo che una volta si chiamava Persia oggi si chiama Iran, ha cambiato nome né più e né meno come altri Stati. Per esempio, l’isola che chiamavamo Ceylon oggi preferisce chiamarsi Sry Lanka così come l’isola di Formosa è diventata Taiwan. Insomma, gridare contro queste manovre navali iraniane nelle acque “persiche” sarebbe un po’ come stracciarsi le vesti se l’Italia facesse esercitazioni navali nell’Adriatico. C’è semmai da trovare inopportuno che siano gli Stati Uniti ad avere mandato fin laggiù, in acque lontane molte migliaia di chilometri dalle coste americane, una potente flotta militare, dotata come al solito anche di bombe atomiche e comprendente una o più portaerei. In acque che per giunta, ripeto, si chiamano Golfo Persico e NON Golfo Statunitense o Baia di Hudson.

Sì, certo: dallo stretto di Hormuz, collo di bottiglia che mette in comunicazione la “bottiglia” del Golfo Persico con il mare Arabico (ripeto: Arabico….), passa l’incessante processione di petroliere che alimentano l’Occidente. Trasportano infatti senza sosta migliaia e migliaia di tonnellate di oro nero estratto dai pozzi dello stesso Iran, del Kuwait, Bahrain, Qatar, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita. E’ quindi interesse vitale dell’Occidente che tale arteria non venga chiusa, perché equivarrebbe a strangolarci. Ma chi è che minaccia di bloccare lo stretto di Hormuz? L’Iran non ha nessun interesse a farlo, perché senza i dollari delle esportazioni petrolifere crollerebbe al suolo così come faremmo noi senza il petrolio dei vari Paesi di quel Golfo. Certo, se Washington manda uno squadrone navale armato fino ai denti, comprese portaerei e qualche decina di atomiche, è ovvio che a Teheran non resta altro che strepitare. Ovviamente solo a parole. Dovrebbe forse incassare l’umiliazione di flotte altrui che scorazzano davanti casa sua e magari anche applaudire contenta?

Cosa direbbero gli Stati Uniti, e cosa diremmo noi tutti in Europa, se l’Iran (o la Cina….) mandasse nel Golfo del Messico o nel mare davanti a Norfolk una flotta militare con tanto di portaerei e missili anche se non nucleari? Forse dovremmo meditare sulla nostra mania di volerci permettere qualunque iniziativa e di accusare gli altri di minacciarci non appena si permettono un centesimo di quel che ci permettiamo noi. Forse che gli Usa e i Paesi europei non testano missili quando e come vogliono, a partire dalla fissazione missilistica dello “scudo spaziale” Usa? Cosa sono i 200 chilometri dei due missiletti di Teheran di fronte ai 2.500 chilometri di un qualunque Tomahawk onnipresente a decine e decine sulle navi Usa? Per non parlare dei missili intercontinentali, che l’Iran non possiede e che gli Usa possiedono a migliaia.

Le prime pagine dei giornali e le aperture dei telegiornali suonano la sirena d’allarme perché con quei due missili “in grado di raggiungere Israele e le basi americane in Asia” l’Iran ha “sfidato l’Occidente”.  Perfino un falco come Edward Lutwak ha ridimensionato la situazione dichiarando che Ahmadinejad “spara i suoi fuochi d’artificio, me non è una minaccia credibile”. Fuochi d’artificio a parte, la logica e l’onestà suggeriscono una domanda: come mai non ci preoccupiamo minimamente – anzi! –  e non abbiamo lanciato allarmi – anzi! – per i missili che, viceversa, da Israele e dalle basi americane in Asia possono radere l’intero Iran e non solo quello? Mistero. Anzi, no, nessun mistero: si tratta del solito vizio dei due pesi e due misure. Aggravato dall’eterno considerare gli “altri” sempre come barbari alle porte bramosi di invaderci o sterminarci. Da Nasser in poi, quanti “nuovi Hitler” abbiamo contato in Medio Oriente e nel resto del mondo? Eppure, la realtà storica è quella che è, anche se per noi molto spiacevole: di Hitler ce n’è stato uno, prodotto non dagli “altri”, ma dall’Europa.  Cioè da noi.

Ho già scritto tempo fa dell’impossibilità dell’Iran di dotarsi di armi atomiche in tempi non escatologici. E anche se le avesse, è da dementi pensare che si precipiterebbe a lanciarle su Israele, come si continua molto disonestamente a voler far credere. Teheran infatti non farebbe in tempo a dispiegare e lanciare il primo missile nucleare che si troverebbe incenerita dalla atomiche israeliane (3-400, senza che nessuno chieda spiegazioni anche sul perché di una tale quantità. Che va ben oltre la strategia della deterrenza). Senza contare che poiché in Israele vivono quattro milioni di musulmani nessun Paese musulmano, qual è l’Iran, li spazzarebbe all’altro mondo con una Shoà nucleare.

Eppure, nonostante tutto ciò, si lancia l’ennesimo allarme atomico contro l’Iran solo perché nei giorni scorsi gli iraniani hanno mostrato con orgoglio la prima barra di uranio 238 da loro arricchita con il 20% di uranio 235, del tipo cioè utile a costruire le atomiche. Queste però – come è ormai arcinoto – se sono del tipo fabbricato con uranio anziché con plutonio hanno bisogno di un arricchimento di almeno il 97% di uranio 235, arricchimento impossibile da realizzare in Iran se non in quantitativi trascurabili. Con percentuali del 20% si possono solo produrre barre di combustibile nucleare per le centrali che producono corrente elettrica o “pastiglie” per macchinari a raggi X come si usano in medicina e in metallurgia.

Che l’Iran non sia un pericolo mortale per Israele neppure se dotato di armi atomiche lo ha sostenuto perfino l’attuale capo del Mossad, Tamir Pardo, davanti a una affollata platea di ambasciatori israeliani convocati in Israele per aggiornamenti. Il quotidiano israeliano ‘Ha’aretz’, citando tre diplomatici presenti, ha scritto che il capo del Mossad ha dichiarato senza peli sulla lingua che Israele  sta ricorrendo a vari mezzi (vedi gli omicidi di scienziati nucleari e i vari sabotaggi non solo informatici) per contrastare il programma nucleare iraniano e così continuerà a fare, ma se l’Iran dovesse realmente riuscire a dotarsi di armi nucleari, ciò non significherebbe la distruzione dello Stato di Israele. Pardo farà la fine del suo predecessore? L’ex capo del Mossad, Meir Dagan, prima di essere rimosso aveva affermato che un attacco aereo sull’Iran era “un’idea stupida”, dalle conseguenze disastrose.

Perché allora questo continuo allarme contro l’Iran? Perché questa ossessione del “pericolo atomico iraniano” inventato nel 2002 dal presidente George Bush junior? Cioè dallo stesso Bush, si noti, che in seguito ha inventato anche l’esistenza delle atomiche di Saddam per poter avere la scusa buona a invadere l’Iraq, Paese dal quale gli americani si sono ritirati solo pochi giorni fa dopo averlo ridotto al rango di loro protettorato. La risposta purtroppo è semplice: spingere gli “altri” verso il fanatismo, meglio se non solo nazionalista ma anche religioso, serve egregiamente a poter convincere la nostra opinione pubblica – europea, statunitense e occidentale in genere – a serrare i ranghi e a sentirsi assediata, in modo da farle accettare le strategie aggressive man mano decise dal potere dominante contro gli “Stati canaglia” e  i “terroristi” anche quando non si tratta affatto di Stati canaglia né  terroristi.

Due secoli di imperialismo occidentale e il colpo di Stato organizzato dagli Stati Uniti e dall’Inghilterra nel 1953 per impedire la nazionalizzazione del petrolio decisa dal primo ministro democraticamente eletto Mohamed Mossadeq si sono rivelati infine un boomerang. A un certo punto infatti, nel gennaio 1979, gli iraniani hanno cacciato lo scià Reza Pahlawi, personaggio corrotto manovrato a piacimento dagli Usa, e hanno accolto a braccia aperte l’ayatollah Ruhollah Komeini, che ha instaurato il deprecabile regime teocratico tuttora al potere. Tuttavia,poiché gli iraniani, popolo di antica civiltà,  non sono affatto dei barbari e tanto meno dei cretini, nel 1998 il presidente Khatami appena eletto ha porto il ramoscello d’ulivo verso Washington. Khatami infatti:

- elogiò la “grande civiltà americana”;

- prese posizione a favore del “dialogo tra civiltà”;

- deprecò l’occupazione del novembre 1979 dell’ambasciata americana e la annessa cattura di ostaggi da parte degli studenti universitari, guidati dai pasdaran, per protesta contro il dorato asilo concesso dal presidente Carter alla famiglia Pahlawi;

- si schierò dalla parte degli Usa dopo la tragedia delle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001 condannando senza mezze misure “i terroristi talebani”, aprendo i propri porti alle navi americane e incitando contro i talebani la parte di Afganistan in buoni rapporti con l’Iran.

Non  a caso l’allora ministro degli Esteri inglese, Jack Straw, corse a Teheran per quella che lui stesso definì una “visita storica” e per ringraziare il governo di Teheran perché l’Iran  era “schierato con la Gran Bretagna per contrastare il terrorismo di ogni tipo”.

Khatami, ferocemente avversato in patria dalla destra, iniziò una serie di grandi riforme, anche a favore delle donne e della libertà di stampa, che contava di completare una volta che la sua parte politica avesse vinto le nuove elezioni e consolidato così il suo potere. Ma ecco che nel gennaio 2002  George W. Bush nel tradizionale discorso sullo stato dell’Unione conia la disgraziata espressione Asse del Male contro i Paesi, Iran, Corea del Nord e Iraq, sospettati di sostenere il terrorismo internazionale e di minacciare la pace mondiale con ricerche sulle armi di distruzione di massa. L’accusa piombò sull’Iran come un fulmine a ciel sereno, gli iraniani si sentirono traditi e feriti nell’orgoglio nazionale, motivo per cui  alle elezioni premieranno i nazionalisti antioccidentali. Bush ha così spianato la strada ad Ahmadinejad, che infatti nel 2005 riuscirà a prendere il posto di Khatami.

Il resto è purtroppo storia ancora attuale. Che avanti di questo passo non è detto non ci porti a sbattere.

319 commenti
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  1. controcorrente
    controcorrente says:

    Sylvi,
    devi amettere che, come dite Voi , non si capisce più un “casso” di niente..eh,eh
    Che “confusion” sta politica, Monti Comunista, i liberisti scambiati per comunisti, non c’è più religion !!
    Preghiamo il Santo Patron !!

    cc

  2. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    i taxisti prima presentino una dichiarazione dei redditi credibile; poi facciano la rivoluzione!!!

    A Trieste, quando vado in un Ospedale del centro, se sono sola ,lascio la macchina in Stazione e prendo il taxi.
    Infatti non mi azzardo a guidare per quelle strade strette e in salita zeppe di moto, motorini e auto.
    Mai un tassista che mi abbia fatto uno straccio di ricevuta! MAI!
    Vigliacca a non pretenderla…ma …che faccio? Mi metto a baruffare???

    Monti, zitto zitto, quatto quatto, fa bene a rendere pubblici i redditi dei “poveri” taxisti, orafi, idraulici e quant’altro.
    Da cosa nasce cosa …e soprattutto i già bastonati forse si ribellano.
    E non sono solo i metalmeccanici dipendenti!!!!!!!!!! ( esclamativi tutti per te).

    buonanotte
    Sylvi

  3. sylvi
    sylvi says:

    caro Rodolfo,

    prima di andare a letto…mi fa piacere sapere che ti mantieni attivo…giova alle coronarie tue e della tua compagna di vita.
    Se mio marito gironzolasse a casa fra soggiorno, cucina e camera da letto per più del tempo canonico… sarebbe un ottimo motivo per presentargli un’amante qualsiasi…purchè si togliesse dai piedi!

    Mio marito, a tempo debito, deve morire sulla poltrona in ufficio, non spaparanzato sul divano del soggiorno davanti alla TV!!!

    Auguri e buonanotte

    Sylvi

  4. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    comprendo ,probabilmente ti riferisci a tabelle come queste

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/17/litalia-dei-finti-poveri/184317/

    Unendo a queste categorie i finti invalidi ed altre amenità del genere,si comprende che apperentemente questa è mediamente una nazione di “pezzenti” a cui nessuno presterebbe un soldo ,così come dice Vittorio Zucconi sul suo Blog.
    Quello che però è strano (dovrai convenire) è il cartello che espone quel tassista,(poteva venire anche sul nostro Blog),quando qualche cosa ti va storto : la colpa è dei Comunisti!
    Ora se avrai notato il sottocristo non ha mai criticato il Governo Monti,mi arrabbio solo quando lo chiamano Comunista a torto!

    Parimenti sembra che appena un tizio(come Monti) fa qualche cosa che sembra piacere anche a te,subito lo chiamino Comunista!
    Ti dovrebbe far riflettere questo “immaginario collettivo”!,quasi che le cose giuste le possano fare solo i Comunisti..io al tuo posto mi offenderei..!
    Infatti la base sociale delle categorie dei pezzenti summenzionate ,presumo siano da sempre state la base sociale dei Governi italiani del berlusconismo imperante !

    Di fronte alle proteste a cui si assiste in questi giorni,Camusso Angeletti e quell’altro ,sembrano pecorelle smarrite con la loro volontà di trattare…a tutti i costi e di concertare sempre..come si fa in una nazione civile!

    Mi spiace, ma devi dar ragione a Uro..siamo una nazione fottuta, e che si è fottuta con le sue mani, (votando democraticamente)…poi se ti fa piacere diamo pure la colpa ai Comunisti,scoviamoli dentro gli antri del potere,io non ne vedo ..si nascondono molto bene tra le pieghe dell’evasione evidentemente !!

    cc

  5. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    ti rispondo con una domanda: perchè la Lega e Berlusconi difendono a spada tratta le categorie ” dei poverelli”?
    E ti faccio un’altra domanda a proposito di COMUNISTI…di quali comunisti parliamo?
    Berlusconi ha avuto buon gioco a sventolare il drappo rosso dei comunisti: due volte la sx è andata al Governo ..e per due volte al povero Prodi lo sgambetto chi gliel’ha fatto???
    Rispondimi a questa domandina!
    Chi era che gridava : anche i ricchi piangano- che per la sx è stata peggio di una battaglia perduta?
    A proposito…sarei curiosa di sapere se Casini, Fini, Schifani sono andati alle Maldive con la scorta…perchè Diliberto ci andava…
    E un milione di altri episodi simili hanno dato manforte a demonizzare i comunisti dei due pesi e due misure!
    Non è sempre colpa dei comunisti…è peggio…non si distinguono dagli altri!!!
    E’ questa la cancrena della Nazione…chiamano EROE un Ufficiale di Marina che fa semplicemente il suo lavoro al meglio…

    Sto facendo domanda , in ritardo, perchè mi facciano un monumentino in piazza, o almeno una statuina…perchè ho cercato di fare bene , del mio meglio, il lavoro che avevo scelto!!!

    EROINA…suona bene no???!!!

    Comunque Uroburo fa parte di quel 44% che non va a votare.
    Sono anch’io tentata…ma poi…il nostro vuoto chi lo colma?

    Ps: A proposito di Sindacati…ti sei accorto che chi ha idee lungimiranti, chi crede in quello che fa e difende le sue ragioni con argomenti inoppugnabili, chi vuole vincere, non stravincere…di solito esibisce ragioni che TUTTI, proprio tutti comprendono…anche se magari non approvano in toto???

    Volevo andare a Bologna con mio marito…invece vado a giocare col piccolo!

    Sylvi

  6. Linosse
    Linosse says:

    Schettino,schettino…mi ricorda qualcuno:
    297o7/2910
    “Berlusconi: “Crisi alle spalle”
    “L’Italia esce meglio di altri nell’Ue”
    “La crisi è alle nostre spalle, per fortuna, e l’Italia ne sta uscendo meglio degli altri in Europa”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi parlando al Business Council italo-brasiliano a San Paolo aggiungendo che le nostre imprese possono dare una mano al “miracolo economico brasiliano”. In particolare, ha aggiunto il premier, l’Italia “può offrire eccellenze nella tecnologia di avanguardia, ma anche capitali”.”

    Ah, come ci invidiano questa classe diggerente, rutto finale incluso!
    L.

  7. Irrealista
    Irrealista says:

    Caro Controcorrente… conosce le tre leggi della robotica di asimov?
    ebbene io sono il detentore delle tre leggi della dialettica dell’Irrealismo Pragmaticista:
    Essendo io esseno con aspirazioni cristiane e grande rispetto a San Paolo, le dirò che non do le perle ai porci, e dunque la Prima Legge è:
    Chi parla non sa, chi sa non parla
    Ebbene io qui parlo e quindi no so, ma essendo anche il mio pensiero inquinato dalla Fuzzy Logic e sedotto dal gradualismo santagostiniano, ebbene aggiungo che meno riesco a parlare riuscendo quindi ad avvicinarmi alla sacralità dell’ineffabile più affermo il mio sapere (di non sapere, ovviamente).
    Dunque, è presto detto, tutto quello che Lei e la sua compagna di stronzismi (detto senza malizia e anzi con uno spunto di affetto), ebbene il vostro teorema è dimentico del fondamentale assunto che ciò che è di Cesare, ebbene, E’ di Cesare. Qualunque tentativo che non sia la mediocre borghese DemoCristiana grigia e ligia applicazione della Riduzione del Danno ebbene porta alla rovina, perchè ciò che è di Cesare, per quanto allettante, per quanto necessario, deve rimanere a Cesare, essendo il vero tesoro in Cielo e non in Terra.
    E ho detto troppo.
    Salut

  8. Irrealista
    Irrealista says:

    Ah beh, sul porco ci sta bene il Barbera, ma attenzione di non incappare in chi protegge i maialini da compagnia, sapete da fuori possono apparire stolidi barilotti d’adipe, ma invece si rivelano teneri e intelligenti, ma mordono anche! conosc uno che li tiene a guardia di lupi, sciacalli e altre bestiacce che si muovono al buio! Viva il suini (se di alto lignaggio, of course).
    Ci sono già passato, e sono in attesa, il forte dal sul Deserto e i Tartari li vedi arrivare da centinaia di miglia, il giovane Drogo è di sentinella, oh Drogo no droghe, attension. ;\

  9. Irrealista
    Irrealista says:

    Solea confessarmi il vecchio Carnamàgos parlando dei suoi svariati Testamenti nascosti o affidati nel caso una sua improvvisa chiamata al Cielo Empireo, come accadde al Profeta Elia, solea parlarmi di certi suoi appunti sulle identità di taluni Nizariti che erano fedeli al Vecchio della Montagna, che sarebbero serviti ai suoi epigoni per saldare certi oscuri conti, di cui non conosco ne carattere ne natura, ebbene mi diceva che questi suoi scritti disseminati come a cagionare l’insorgenza di messi avvelenate, cominciavano tutti con queste parole:
    “Sottili e molteplici sono le reti del Demone,
    che segue i suoi eletti dalla nascita alla morte
    e dalla morte alla nascita,
    attraverso molte vite”.

  10. sylvi
    sylvi says:

    x Irrealista

    Più che irrealista io direi esoterico-neuro-pseudofantasista!
    Lettore casinista sicuramente… provocatore narcisista pure.

    Mi scusi sa, ma io sento attorno a me sempre parlare di una robotica che con Asimov non c’entra una beata fava, direbbe Uro!
    Il Barbera ci potrebbe stare col porco, ma dipende da come è trattato! E anche le sue sparate!
    E anche la mia tolleranza di stronzista ci sta abbondantemente
    …ma per mescolare intelligentemente idee e concetti e letture e nozioni e realtà materiali e astratte, insomma essere irrealisti- realistici, bisogna essere bravi.
    Ancora non mi pare il suo caso, esseno o meno che lei sia!
    Con un certo affetto…

    la compagna di stronzismi

  11. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Esseno irrealista,
    mi sa che a Lei ,mentre puliva una biblioteca le sono caduti in testa due volumi di Anne e Daniel Meurois-Givaudan.
    Le consiglio una visita all’aura del cranio.
    Vista sul Blog sembra opaca e di color marrone!

    un saluto da Zerah

    cc

  12. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    Il Comandante “caduto” nella scialuppa col suo secondo e terzo???

    Solo Totò, o Sordi, avrebbero potuto rendere bene l’immagine!
    Ho letto da qualche parte che Schettino prendeva da 12000 a 15000 euro netti al mese!!!
    Lì lo scellerato non è solo lui…Ma la Costa davvero con quei compensi non poteva trovare di meglio???
    Forse ha ragione mio figlio a dire che quello aveva inciuci in alto loco.
    Altrimenti non si spiegano le telefonate con la Costa, il minimizzare la tragedia e soprattutto il ritardo con cui ha ordinato l’abbandono della nave.
    E purtroppo i morti cresceranno!

    Io ho messo piede in una nave simile, MSC Crociere, una volta sola, per andare da Genova a Palermo. Una notte ci ho dormito; ho preso una cabina sul ponte alto dove potevo almeno guardare il mare.
    Sono bestioni che non danno alcuna sicurezza…e all’interno mi è parso tutto finto…una città che va per mare facendo finta di essere ancorata a terra.
    Andare al ristorante, in palestra e piscina, in discoteca, al Casinò, a teatro,al cinema, a ballare , vari sport…alpinismo, tiro al piattello, e non mi ricordo più quali altre diavolerie.
    Ma questo è un discorso che propone molti discorsi, compreso quello di CC , più sopra, che parla di persone modeste che vogliono sentirsi “signori” almeno per una volta!

    Leggo in giro che i giornali americani sottolineano soprattutto la figura del comandante Schettino.
    Serietà di informazione vorrebbe che fosse dato il giusto rilievo anche alla figura del Capitano De Falco! Anche lui è italiano.

    ciao
    Sylvi

  13. Peter
    Peter says:

    x Anita

    mi riaffaccio sul blog dato che anche qui, prevedibilmente, si parla del naufragio del Costa Concordia, Schettino, De Falco, etc etc…
    Mi permetto alcune riflessioni. Il capitano della nave e’ FORSE codardo, rompicollo a spese altrui, ‘scellerato’, puisillanime, incompetente nel suo ruolo e nella sua posizione di massima responsabilita’ sulla nave. Ma c’e’ un grosso ma. Chi lo decide e dove?
    Qui in GB i suoi avvocati avrebbero gia’ vinto la causa in partenza, per violazione palese ed immediata del suo diritto ad un ‘fair trial’, ad un processo equo, che non saprei se e’ previsto dal vetusto e mummificato ordinamento giuridico italiano. E da voi in US??!!
    Non scherzo, qui ci sarebbe gia’ un NON LUOGO A PROCEDERE da parte del CPS.
    E’ assolutamente inammissibile per un paese civile che un processo mediatico abbia subito luogo in tutto il mondo per via di informazioni riservate subito rilasciate a stampa, TV, internet, e casa del diavolo.
    E’ assurdo ed inammissibile che quella patetica telefonata tra Schettino e l’ ‘eroe’ De Falco abbia subito fatto il giro del mondo, invece di essere presa in carico, e protetta come prova, dalla procura della Repubblica.
    L’unico commento sensato e decente che ho visto su youtube Italia e’ stato quello di Massimo Cacciari. Il capitano della nave sara’ da galera, ma quello della Guardia Costiera sara’ (dico io) da manicomio. Chiedergli di tornare a bordo della nave, di notte, nave semiaffondata, a CONTARE i superstiti distinguendoli pure per categoria? In pratica, voleva secondo me ammazzarlo, infatti dice anche ‘lei si e’ salvato, FORSE, dal mare, ma…’.
    Cacciari dice giustamente che l’armatore e la compagnia sono altrettanto responsabili, un equipaggio (ed un comandante) raffazzonati insieme con lo scopo primo di risparmiare al massimo, ovvero fare il massimo profitto, a spese dei 4200 ameni a bordo…
    Cosa avrebbe poi di ‘eroico’ il comandante della GC? dal tono e dalla sostanza, mi e’ sembrato un toscano ‘a casa sua’ spocchioso, arrogante e smanioso di protagonismo.
    Sono forse eroi i pompieri, i medici in sala operatoria, gli elicotteristi, il personale paramedico, gli infermieri?
    Quello li’ stava seduto in poltrona a coordinare, registrare telefonate, e dettare ordini, cioe’ ne’ piu’ ne’ meno quello per cui e’ pagato ogni mese

    Peter

  14. Peter
    Peter says:

    quanto poi agli ordini, mi chiedo quale autorita’ avesse un militare sul comandante di una nave da crociera, ma tralasciamo, saranno le solite ‘falle’ e scappatoie delle leggi italiche in casi di ‘emergenza’…
    E’ invece del tutto inammissibile che un procuratore della Repubblica, secondo me, qualifichi un imputato come ‘scellerato’ su pressione di giornalisti di emme, ed in diretta!!!!
    Poi si chiede se l’imputato potrebbe scappare dagli arresti domiciliari. Vista la giustizia in questione, sarei magari disposto a pagargli il biglietto dell’aereo ed il costo del taxi, per solidarieta’…
    Una cosa che non ho mai rimpianto e’ di lasciare per sempre l’Italia.

    Quanto ai commenti all’estero, qui in GB si sono sprecate le battute nauseanti in rete sui codardi italiani, Italia paese di codardi, sempre come nella Seconda GM, buoni solo a voltare gabbana o scappare a gambe levate, hanno le navi italiane la retromarcia come i loro carri armati della Seconda GM, etc etc etc. Che gioia, neh?

    Peter

  15. sylvi
    sylvi says:

    Chiedergli di tornare a bordo della nave, di notte, nave semiaffondata, a CONTARE i superstiti distinguendoli pure per categoria? In pratica, voleva secondo me ammazzarlo, …Peter

    caro il nostro quiescente,

    vorrebbe forse dirmi che le leggi della sua civilissima nuova Patria stabiliscono che il Comandante si precipiti nella prima scialuppa?
    E se la dia a gambe levate ?; salvo subito dopo riferire che gli inglesi ci sputtanano come codardi!!!
    Vorrei anche farle notare che il Capitano della Costa era un civile e che in caso di richiesta di soccorso, questa la fa a dei militari che prendono naturalmente il comando delle operazioni di soccorso.
    Come fanno i british??? si coordinano con la Regina?

    Lui avrebbe dovuto solo coordinare…DA BORDO!!!
    Se non LUI, CHI? iL cuoco DI BORDO???
    Quello che ha aggiunto Cacciari l’ho detto anch’io, senza essere filosofo!
    Lei, al solito, vede solo razzismo antimeridionale.
    De Falco è di Ischia che non sta dalle mie parti!
    Comunque buona permanenza fra le sue “civili” brume”!
    E riposi i suoi bollenti spiriti antitaliani, tipici di una italianità frustrata!

    Sylvi

  16. Anita
    Anita says:

    x Sylvi e x Peter

    La telefonata ha incastrato il comandante Schettino, il web ha fatto il resto.
    Il web celebra Gregorio De Falco, leggo che ci sono milioni di tweeters da tutto il mondo che prendono parti ed innalzano il Capitano De Falco come eroe, i giornali e le TV seguono…..

    La figura dei Comandanti delle crociere e’ sempre stata oggetto di commenti non troppo dignitosi, sia nei film che nell’opinione pubblica.
    Il che non aiuta Schettino.

    Una prima telefonata asseriva che tutto era OK, si trattava solo di un guasto tecnico….mentre la Concordia era gia’ dove si trova adesso.
    I carabinieri di Prato hanno contatto con un passeggero e la parola naufragio viene a galla.

    Dopo 70 minuti arriva l’ordine di evacuare.

    Dov’era il Comandante Schettino?

    Una storia simile non si puo’ tenere coperta.

    Ci sono morti, 26 dispersi, pericolo ambientale, pericolo per i soccorritori che possono rimanere incastrati nella nave che si muove.

    In una nazione che ha preso il nomignolo “Bunga Bunga” e’ facile essere criticata all’estero ed in casa.
    Negli US mi chiedevano cosa voleva dire…in TV si chiedevano lo stesso, cosi’ agli altri appellativi insolenti si e’ aggiunto “Bunga Bunga” anche in questa occasione.

    Apparentemente il Capitano De Falco aveva la prevalenza su un Comandante di crociera, l’ha dimesso per telefono ed ha affermato che uno dei suoi era gia’ salito sulla nave.

    La parola “Eroe” ormai ha poco significato, ogni atto civile viene coniato eroico.

    Saluti ad entrambi.
    Anita

  17. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    cara bavosa ‘adriatica’, De Falco parlava con un chiaro accento toscano, se e’ di Ischia si e’ adattato bene…Comunque, e’ irrilevante. Lo trovo spocchioso, arrogante ed irrazionale, e per nulla ‘eroico’.
    Qui in GB, sui blogs, molti invocano la impiccagione di Schettino, per darle un’idea di come gli inglesi considerino un capitano che abbandona la nave.
    Se lo ha fatto senza un ottimo motivo, che neanch’io credo ci fosse, e’ stato codardo, incompetente e tutto quel che si vuole, il punto e’ che dovrebbe essere una seria inchiesta a stabilirlo, non dei cronisti a caccia di notizie e dei frustrati smaniosi di gloria e notorieta’.
    Il capitano, se non altro per motivi d’onore, ma anche di competenza e coordinamento, avrebbe certo dovuto restare a bordo. Ma aveva gia’ lasciato la nave da un pezzo, la nave era semisommersa, ed era notte. La richiesta della GC era solo punitiva, insensata, ed equivalente ad una implicita condanna a morte.
    Insisto che la GC non ha normalmente alcuna autorita’ legale sull’operato di un capitano di crociera, per quanto ne so. Puo’ consigliare o suggerire, ma non certo dare ‘ordini’. Punto

    Peter

  18. sylvi
    sylvi says:

    Caro Peter,

    la bavosa è un pescetto, anche molto bruttino, anzi direi proprio brutto, che vive ovunque, esclusi i Poli!
    credo si chiami così perchè non ha scaglie e quindi è scivolosa.
    Io non svicolo e non scivolo, sto attentissima!
    Mah!
    Mai però infilerei la bavosa in una zuppa di pesce! Pare sappia di poco… spalanca quella boccaccia ….proprio come lei!

    De Falco non ha rilasciato interviste…ha detto solo – dimenticatevi di me! Il resto l’ha fatto la stampa, come dice Anita!

    Buonanotte

    Sylvi

  19. sylvi
    sylvi says:

    Ps x Peter

    La GC, in presenza di una richiesta di soccorso, è la legge, assume la responsabilità in toto dei soccorsi stessi.
    Sono autorità militari che intervengono sul privato.
    Oltrettutto la Nave sta occupando un “suolo demaniale”, la costa, senza permesso!!! E con tutte le conseguenze del caso!
    Le è difficile capire: ubi major minor cessat???

    notte
    Sylvi

  20. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    allora ci ho azzeccato, senza volerlo, sulla bavosa…in merito al suo solito atteggiamento.

    Chi ha rilasciato la registrazione della telefonata alla ‘stampa’? l’uccellin che vien dal mare?
    Ammesso e non concesso che la GC potesse dare ordini a suo piacimento, l’ordine di tornare a bordo era insensato, punitivo, irrazionale, ed equivalente ad una condanna a morte in quelle particolari circostanze. E se il cap avesse acconsentito e fosse morto a bordo come (essenzialmente) richiesto, la GC avrebbe potuto rispondere per omicidio colposo, a casa mia, che lei ci creda o no.

    Peter

  21. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,

    che strano quando ho postato io, non c’erano i posts # 268 e # 269.

    Nel post precedente mi chiedi:

    “Qui in GB i suoi avvocati avrebbero gia’ vinto la causa in partenza, per violazione palese ed immediata del suo diritto ad un ‘fair trial’, ad un processo equo, che non saprei se e’ previsto dal vetusto e mummificato ordinamento giuridico italiano. E da voi in US??!!

    Il mio e’ solo un giudizio, in un caso cosi’ internazionale non e’ possibile tenerlo fuori dai notiziari, dalle TV, giornali, internet….

    Il “fair trial” avra’ luogo, non sarebbe il primo caso che il colpevole o presunto colpevole viene giudicato dal pubblico e dai media, il forum e’ un buon esempio.

    Poi non so se un Comandante di crociera fa parte della marina militare o meno. Non e’ il mio campo.

    Io non gli darei un biglietto di buon viaggio, non ti dimenticare che a parte il fatto che Schettino ha abbandonata la nave….ha causato l’incidente avvicinandosi alla scogliera per salutare i parenti di alcuni passeggeri.
    (cosi’ ho letto e sentito, anche da amici Italiani prima che lo sentissi pubblicamente.)

    Uno dell’equipaggio, mi sembra un musicista, e’ perito perche’ prima di tutto si e’ assicurato che i bambini fossero equipaggiati con i salvagenti.
    (Leggenda? non lo so.)

    Buonanotte,
    Anita

  22. Peter
    Peter says:

    x Anita

    senti cara, un ‘fair trial’ NON puo’ semplicemente avere luogo, se c’e’ un’immensa pressione mediatica su di un caso, per giunta con rilascio alla stampa di telefonate riservate e confidenziali gia’ dal primo giorno. Se ti va bene, devo dare ragione a chi dice che in US c’e’ una giustizia da linciaggio, che si metta l’imputato al muro, e via.
    L’evidenza e’ finora tutta contro di lui, ma il diritto ad un processo equo, cioe’ SENZA pubblicita’ e rilascio non autorizzato di notizie riservate allla stampa, dovrebbe essere inviolabile in un paese civile. Insisto che in questo paese il CPS potrebbe accettare dalla difesa che un processo equo fosse ormai IMPOSSIBILE, ed dare il non luogo a procedere, che non sarebbe un’assoluzione, ma agli effetti pratici e’ uguale.

    Posso accettare che in situazioni come queste i militari di competenza prendano il sopravvento, non e’ neanche questo il mio campo, anche se il ‘questo e’ un ordine’ di De Falco mi e’ sembrato parecchio fuori di luogo. Il che comunque non toglie che le sue pretese, a quel punto della situazione, fossero del tutto assurde e punitive. Contare i superstiti (oltre 4000, in effetti, molti dei quali gia’ a terra), distinguerli per categoria, ristabilire una catena di comando su una nave semisommersa ed al buio! ma vogliamo scherzare?

    ‘notte

    Peter

  23. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,

    la giustizia negli US e’ molto lenta, altro che linciaggio, tu pensi al Far West…

    Il ‘leakage’ delle telefonate sembra che sia iniziato da “Il Fatto”….giornale italiano.

    Comunque la storia cambia ogni momento, adesso Schettino non era su un’imbarcazione ma su uno scoglio…detto da un suo barbuto avvocato. (I just saw it on TV)

    Lui (Schettino) ha detto che e’ inciampato ed e’ caduto su una scialuppa…nella telefonata ha detto che il suo ‘secondo’ era con lui…

    Il musicista perito era un violinista ungherese, ritorno’ in cabina per prendere il suo violino e fece sosta per aiutare dei bambini con i salvagenti.

    Questo incidente e’ su tutti i giornali del mondo, i video sono su Youtube, con la tecnologia odierna non c’e’ angolo dove nascondersi.

    Ciao, Anita

  24. Anita
    Anita says:

    PS:

    A quel punto non c’erano 4000 passeggeri sulla nave, ecco perche’ De Falco lo guidava ad andare dove erano raggruppati quelli rimasti…

    Ci sono tante testimonianze….ma in momenti di panico e’ come descrivere un incidente automobilistico. A.

  25. rodolfo
    rodolfo says:

    Cari amici, a me Schettino fa solo tanta pena….cerco di immedesimarmi in lui….chissa´ quanto dolore e disperazione….per un errore ….una leggerezza e non si puo´piu´tornare indietro….terribile.
    Poi…chissa´ quante volte era passato da li e non era successo niente…ma questa volta aveva voluto inconscientemente rischiare di piu´ per un “inchino” ad un famoso Capitano che lui credeva si trovasse li nell´isola ed invece era a Grosseto.
    Per l´errore di uno non si puo´in ogni caso fare di tutta un erba un fascio. Abbiamo i migliori marinai del mondo…questo e´fuori discussione.
    Ed in ogni caso da non dimendicare che…se Schettino non avesse portato con una manovra magistrale la nave sotto costa i morti sarebbero stati tutti…perche´la nave sarebbe in pochi minuti colata a picco….adagiandola sotto costa invece ha salvato la vita alla maggioranza dei passeggeri che…..invece di lamentarsi dovrebberero riconoscere ANCHE questo…..che se sono vivi ..lo devono a lui.
    Rodolfo

  26. rodolfo
    rodolfo says:

    Ma non capisco davvero perche´non cerchino …..dato che e´cosi vicino alla costa di imbragare quella nave cosi da bloccarla per evitarne il scivolamento …..
    un saluto a tutti
    Rodolfo

  27. Shalom: "abbiamo" chi?
    Shalom: "abbiamo" chi? says:

    x Rodolfo

    Lei dice “abbiamo i migliori marinai”. Intende i marinai israeliani?
    Shalom

  28. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Qui devo dare ragione a Rodolfo (per quanto riguarda la nave)

    Hanno punti di ancoraggio vicini per i fissare cavi di su roccia granitica, roccia non friabile, quindi abbastanza resistente alle sollecitazioni che nel malaugurato caso che la nave tendesse a scivolare sul fondale a qualcosa potrebbero servire, per esempio tenerla lì dove sta.

    Quello che poi non capisco è che dopo sei giorni dall’affondamento ancora non hanno cominciato a pompare fuori il gasolio.
    Cosa aspettano? Un fortunale che spezzi la nave in due?
    Se traboccano 2500 tonnellate di quel liquido addio all’Arcipelago toscano e i suoi Parchi marini per decenni.
    Non voglio neanche immaginare quello che può succedere.

    C.G.

  29. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    P.S.
    I vertici padronali delle navi Costa sono negli US.
    In maggioranza cittadini US che l’hanno acquistata qualche anno fa.

    Non vorrei essere malizioso (lo sono) ma farla affondare converrebbe loro. A parte il carico umano che prima o poi verrà recuperato, raddrizzarla per poi trainarla per la demolizione in Nigeria o chissà dove, oppure segarla in più parti costerebbe una montagna di dollari.
    Si sa, quando c’è da spendere fuori dai loro territori (a parte guerre e guerrette per garantire i loro affaracci) lo zio Sam non è che sia tanto di manica larga.
    Staremo a vedere.
    C.G.

  30. x Rodolfo
    x Rodolfo says:

    Una delle cose piu’ divertenti e patetiche e’ il bue che da’ del cornuto all’asino.
    Shalom

  31. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Peccato che la compagnia che assicura la Costa Concordia e’ Americana.

    Nel 1997, la famiglia Costa e altri investitori hanno ceduto per 455 miliardi di lire il pacchetto di maggioranza della società, che da allora è parte di Carnival Corporation & Plc[8], gruppo statunitense che riunisce le maggiori compagnie nel campo delle crociere del mondo e si definisce come World’s Leading Cruise Lines.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Costa_Crociere

    Anita

    Su “Il Fatto Quotidiano” ci sono articoli sconcertanti….e non in favore del comandante.

    Sono venuta a conoscere questo giornale pochi giorni fa’, su questo forum.

  32. Uroburo
    Uroburo says:

    Premesso: io non sopporto quei paesi di pusillanimi che creano eroi anche quando non è il caso.
    Caro Peter,
    ogni lavoro ha i suoi rischi e se una persona non vuole assumerseli non fa che cambiare mestiere.
    Obbligo legale di un comandante, che ha poteri assoluti su una nave, è quello di abbandonare la nave per ultimo. La Capitaneria di Porto ha il diritto di dare ordini ad una nave e questi ordini devono essere eseguiti. Tutti e tre i primi ufficiali della nave l’hanno abbandonata senza preoccuparsi di dirigere le operazioni di salvataggio, come sui può fare SOLO stando a bordo della nave.
    Il compito del comandante era quello di rischiare la sua vita per salvare passeggeri, equipaggio e nave. Nell’ordine. E Cacciari è solo un brillante tuttologo che parla di cose che non conosce.
    Trovo curioso che lei difenda questi comportamenti inaccettabili ed illegali. U.

  33. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Cosa sarebbe il mondo se non ci informa lei, mestrina d’oltre oceano…!
    Noi, qui, abitanti della Papuasia Inferiore saremmo all’oscuro di tutto.
    E già…

    P.S.: guardi che la Papuasia NON esiste, quindi non perda tempo a fare ricerche sulla posizione geografica, sul numero degli abitanti, come si chiama lo sceriffo e quanti WC si trovano sulla strada principale…

    C.G

  34. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Una Co. Olandese e’ sul posto, non possono pompare il gasolio
    perche’ e’ solidificato data la bassa temperatura.

    Devono riscaldarlo e ci vorranno giorni se non settimane.

    Non sono una maestrina, leggo prima di parlare.

    Anita

  35. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x U.
    Il fatto è che, stabilito il “brutto” che sarebbe il Comandante della nave, trovato il “bello”, quello che gli ha fatto al telefono quella cazziata memorabile, i media sono alla affannosa ricerca del “cattivo” per farci su un bel western all’ittagliana.

    C.G.

  36. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Se e’ vero quello che scrive Il Fatto Quotidiano, the whistleblower, il Comandante Schettino e’ fuggito via taxi…..

    Ci sono anche due video con le telefonate, e testimonianze di testimoni presenti, compreso il tassista.

    Se poi sono fabbricazioni…il giornale dovrebbe essere chiuso.

    Saluti,
    Anita

  37. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ad una temperatura dell’acqua in superfice di circa 12 gradi Celsius, forse qualcosa di meno sott’acqua nonostante il fondale dove è adagiata la nave sia poco profondo, il gasolio NON può ancora solidificarsi, maestrina.
    Molto probabilmente lei legge come fanno gli arabi.
    Da destra verso sinistra.

    CC, il quale se non sbaglio è un tecnico, potrà darle ulteriori e più precisi ragguagli. Per capirli è pregata di leggere da sinistra verso destra. Così evitiamo di fare confusione.
    C.G.

  38. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    X Komare.
    Chissà negli US quanti giornali sono stati chiusi dopo le panzane raccontate perchè attinte dalle versioni patacca dell’ Amministrazione Bush ( il Trota, figlio del padre) durante e dopo il crollo delle Torri Gemelle di NYC, del crollo di una parte del Pentagono, eccetera…
    Ce lo dica, ce lo faccia sapere a noi ignari paupasiani. E mi raccomando: anche i nomi dei caporedattori, dei macchinisti e correttori di bozze, nonchè delle cartiere in cui si servivano per le bobine di carta per le rotative.

    P.S. Il Trota: in Italia viene così chiamato il figlio di Bossi, un pargolo imbecille che di più non si può.

    C.G.

  39. sylvi
    sylvi says:

    x Uroburo

    Peter ha spesso atteggiamenti ed espressioni verbali poco, per non dire nulla, comprensibili!!!

    Sfrondando proprio del tutto la vicenda,… resta il fatto che gli ufficiali responsabili della nave e del suo carico erano sbarcati o dondolavano nella loro lancia, mentre sulla nave 4000 persone senza esperienza di mare, di salvagenti, di scialuppe…bambini, vecchi e invalidi non avevano nessuno a dirgli che fare e come fare, dove andare.
    Quel bel tomo di Peter dice che il Comandante è stato condannato dai media, ma i FATTI e le LEGGI MARITTIME, tutte, lo condannano. Lui da solo si è già condannato. IN FRAGRANZA DI REATO.
    Punto!
    Poi lasciamo pure Peter a fare il bastian contrario!

    Sylvi

  40. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Se un vento di rinnovamento parte da qui, da Milano, arriva anche a Napoli e Palermo: siamo vasi comunicanti, non abbiamo destini separati.

    Roberto Saviano, cittadino onorario di Milano

  41. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Mediaset perde “Il grande fratello”:non controlla più Endemol Andrà all’asta il reality.
    La società olandese produttrice di format ha ristrutturato il capitale per affrontare i debiti. E la quota del Biscione scende sotto il 10%.
    La mafia impreca.

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