Troppo berlusconismo nell’esordio del governo Monti. E l’Italia, a furia di subire “lacrime e sangue”, è governata da governi o da becchini, sanguisughe e vampiri?

Non solo Mario Monti è andato a Porta a Porta da Bruno Vespa in prima serata, commettendo così il grave errore di debuttare in pubblico officiando la politica nello stesso salotto televisivo usato e abusato da Silvio Berlusconi e molti altri personaggi della politica, ma poi da Vespa ci sono andati anche, in seconda serata, verso le 23,20, due suoi ministri, Vittorio Grilli ufficialmente viceministro all’Economia, e Corrado Passera, superministro allo Sviluppo Economico. Per  giunta, il ministro del Welfare  Elsa Fornero e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà sono andati a Ballarò per prestarsi al solito prolungato battibbecco da pollaio avendo come dirimpettai, tra gli altri, l’ex ministro dellla Pubbblica Istruzione, Mariastella Gelmini, e l’ex ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Monti ha avuto almeno il buon gusto di stare a Porta a Porta da solo, senza altri ospiti con cui litigare e far baccano, in una sorta di intervista colloquiale e illustrata con tabelloni vari condotta da Vespa. Però dopo le 23,20 tra Ballarò e Porta a Porta i membri del governo impegnati contemporaneamente a tentare di spiegarsi facendosi largo tra le chiacchiere da ballatoio erano in totale quattro. Come inizio berlusconiano, per il nuovo governo non c’è male. Neppure Monti e i suoi ministri hanno capito che NON è la tv, anche se Rai invece che Mediaset, il centro dell’Universo e neppure dell’Italia.

Come se non bastasse, domenica sera Pierluigi Bersani è andato da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”. Il tema del dialogo, più chiacchierata che intervista, tra Fazio e Bersani è stato cosa probabilmente deciderà o no il governo con il decreto sulla finanziaria, cioè quali provvedimenti forse prenderà e forse no. Il brutto però è stato che mentre loro parlavano di ipotesi e al futuro, in una trasmissione registrata a Milano nel pomeriggio e mandata in onda la sera, il governo nel frattempo aveva già deciso tutto punto per punto.  Così l’effetto è stato disastroso: il capo del principale partito d’opposizione è apparso fuori dalla realtà, disinformato sulle mosse e sulle intenzioni del governo e quindi incapace di proposte con i piedi per terra. Mentre Bersani continuava a parlare di ipotesi, per giunta con Fazio che faceva finta di aggiornarlo man mano con notizie d’agenzia in realtà ormai irrimediabilmente vecchie e superate, i giornali online davano le notizie vere, ignorate da Bersani perché riguardanti decisioni prese dal governo dopo la registrazione della puntata, ma prima della sua messa in onda.

Essere seduti in poltrona avendo il televisore davanti agli occhi e l’iPad sulle ginocchia è stata una esperienza deprimente. Si sarà anche trattato di quel che si dice solo un caso fortuito, ma ha finito col diventare emblematico: il ritratto in tempo reale del ritardo della sinistra e quindi dell’intera opposizione.

Per fortuna – o per sfortuna? – non tutti i telespettatori guardano la tv dando di tanto in tanto un’occhiata al computer, ma la sostanza non cambia. Da una parte l’omertà minzoliniana, dall’altra la verbosità, il parlarsi addosso sfasato rispetto la realtà. Mi dicono che Mario Monti sia piuttosto vanitoso, cosa non insolita per i docenti universitari specie se di fama. Il fatto che sia andato da Vespa mi pare ne sia stata la conferma: la vanità non manca neppure a lui, il che è umano, il guaio però è che don i tempi che corrono si può temere che non di vanità si tratti, ma di una dose non trascurabile di berlusconismo. Non fosse andato da Vespa, avremo avuto la prova che Monti anche su certe cose è di pasta davvero diversa, davvero più sobria, rispetto l’andazzo durato anche troppo. Ci si può spiegare con gli italiani non solo in tv da Vespa o a Ballarò e affini, ma anche per esempio in conferenza stampa da mandare in onda su più reti, pubbliche, private, locali e online, e magari anche con un buon ciclo di incontri e dibattiti pubblici a partire dalle Università e –  perché no? – dentro lo stesso parlamento.

E visto che si parla tanto di tecnici come fossero i nuovi taumaturghi: se siamo in volo su un aereo di linea affollato e si verifica una emergenza abbastanza grave, come una tempesta o un’avaria, preferiremmo che i comandi dell’aereo venissero presi da tecnici, elettricisti, radaristi, motoristi, ecc., anziché da piloti esperti? Se ci troviamo in viaggio su una nave e si scatena una tempesta, con la nave che balla paurosamente e rischia di capovolgersi, preferiremmo che a tentare di portarla in salvo fossero dei tecnici o un comandante molto esperto? E se abbiamo un grave problema ai denti o al cuore ci faremmo  operare da un odontotecnico o da un infermiere, per quanto eccezionali, anziché  da un bravo dentista e cardiochirurgo?

Le risposte sono ovvie, scontate. Strano e forse imprudente dunque tanto entusiasmo per i tecnici chiamati al timone della nave Italia in preda a tempeste dal possibile esito pessimo. Mario Monti sarà anche un eccelso professore di economia, peraltro non ha mai vinto un premio Nobel, ma non è affatto detto che possa essere un buon capo di governo esattamente come non era affatto detto che Silvio Berlusconi essendo un bravissimo imprenditore sarebbe stato quindi anche un capace capo di governo. Eppure stiamo commettendo lo stesso drammatico errore, presi dallo stesso entusiasmo: credere che essere molto bravi nel proprio mestiere significhi sicuramente essere altrettanto bravi anche nel mestiere dell’uomo politico. Come se un bravo economista possa essere ipso facto anche un bravo architetto o un bravo giornalista un bravo romanziere o matematico. Da notare che Berlusconi a suo modo era ed è anche un formidabile tecnico, per giunta in molti campi: dal calcio alla compravendita di sentenze, dal settore televisivo a quello pubblicitario, dalle nebbie societarie all’uso strategico della Borsa, dalle “cene eleganti” al bunga bunga. S’è rivelato un tecnico formidabile perfino in fatto di creazione di partiti, alleanze politiche e transumanze o compravendite parlamentari

Aspettiamo. Vedremo cosa saprà fare questo  insieme di tecnici da tutti applauditi con la speranza che riescano a togliere le castagne dal fuoco per tutti. Che riescano cioè laddove i politici hanno sbagliato  a partire dai “ruggenti” anni ’80 per fallire infine nel guano berluscone. La cartina di tornasole a mio avviso non è solo il raddrizzare lo spread e il bilancio statale, ma anche e forse soprattutto l’eliminare l’anomalia che ha scatenato la tempesta. Come ho già avuto modo di dire, l’anomalia da eliminare è l’eccesso di potere televisivo e pubblicitario, quindi anche economico e finanziario, del bravo tecnico e pessimo politico Silvio Berlusconi. Un eccesso che pian piano è cresciuto come una metastasi alimentando altri eccessi in troppi campi, con fughe dalla realtà e annessi danni.

L’anomalia è grande e s’è rivelata dannosa, ma nessuno né parla più, tanto meno si parla di porvi rimedio ora che almeno in teoria si potrebbe, data l’emergenza pressante che porta a digerire di tutto al grido di “O mangiamo questa minestra o gettiamo l’Italia dalla finestra”. Tace il governo e tace l’intera (ex) opposizione. Tacciono i rottamandi alla Walter Veltroni e Massimo D’Alema e i pretesi rottamatori alla Matteo Renzi. Il problema è che in Italia qualunque governo, di tecnici o di politici, per poter funzionare non deve avere sulla testa la spada di Damocle dello strapotere massmediatico, cioè di influenza sull’opinione pubblica, di Silvio Berlusconi. Altrimenti prima o poi, governo Monti compreso, se si azzarda ad andare contro gli interessi di Sua Emittenza il Caimano, verrà fatto cadere. Alla stessa stregua, sia ben chiaro, la Rai deve almeno in parte non trascurabile essere messa sul mercato, per evitare la non salubre  dipendenza dal governo e dall’opposizione, con annessi sottogoverni, familismi e meretricii vari.

Aspettiamo dunque e vediamo cosa saprà fare il governo Monti. Nel frattempo però c’è da dire che l’dea di affidare il ministero della Difesa a un generale è una ben strana idea, ed è male che nessuno, neppure il presidente della Repubblica,  abbia avuto alcunché da ridire. Oltretutto, per essere davvero bravo un generale più che un tecnico deve essere uno stratega, insomma un politico armato, altrimenti vince le battaglie ma perde le guerre. Si arriverà a dare  il ministero dell’Interno a un commissario di polizia? Sarebbe già grave dare quello della Giustizia a un magistrato, anche se i magistrati portano la toga e non la divisa.

Infine: che ne sarà della politica, e quindi della democrazia sostanziale e della sua qualità, se si dovesse scoprire che i tecnici sono meglio dei politici? Sarà davvero così facile e automatico far finta di niente e voltar pagina dopo le prossime elezioni?

Veniamo ora ai fatti. Come la classica montagna, anche Monti ha partorito un topolino? La battuta è fin troppo facile, dato il cognome dell’attuale capo del governo e le polemiche sul decreto legge partorito domenica pomeriggio tra le lacrime del ministro del Welfare, Elsa Fornero. Qualcun potrebbe definirla lacrime di coccodrillo, io evito di farlo se non altro perché siamo appena sfuggiti alle fauci del Caimano…. In ogni caso non capisco perché alcuni giornali hanno titolato “Il ministro scoppia a piangere” quando non di uno scoppio si è trattato, ma di una lacrimuccia stentataee ben dissimulata. Ah, la brutta mania dello scoop a tutti i costi…. Poi ci si meraviglia che si sparino le cazzate gigantesche delle “bombe atomiche iraniane”.

Il premier Monti lo ha definito “decreto salva Italia”, ma in molti non sono affatto d’accordo. Anzi, sono tutti d’accordo nel sostenere che, tanto per cambiare, colpisce soprattutto i ceti medi e medio bassi. Per la leader della Cgil, Susanna Camusso, il decreto Monti “è socialmente insopportabile” e addirittura “fa cassa sui poveri”. Per il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, “grava solo su lavoratori e pensionati”. E per quello della Uil, Luigi Angeletti”, “se non ci saranno modifiche non ci sarà equità”, il che vuol dire che per ora l’equità non c’è. Senza contare che l’aumento dell’Iva del 2% a partire dal settembre 2012 se sarà davvero realizzato sarà una bastonata in testa alla ripresa dei consumi e quindi dell’economia. Per fortuna Monti ha specificato che l’aumento sarà attuato “solo nel caso in cui sia necessario”. Il sottosegretario Piero Giarda ha aggiunto che il gettito che ne scaturirà – 4 miliardi di euro – andrà “a favore delle famiglie, delle famiglie giovani e delle donne”, ma finché non si vedrà come ciò avverrà in concreto resteremo nel campo dei soliti slogan e delle belle parole “buoniste”. Basate come sempre sulla terna magica “famiglia”, “donne” e “giovani”. Intanto però anche le famiglie, le donne e i giovani ogni volta che compreranno qualcosa dovranno pagare il 23% di Iva, e ora già ne pagano il 21%! Dovranno cioè subire un altro “piccolo” salasso. Poi si vedrà, ma intanto si beccheranno – tra gli altri – il salasso da Iva.

Come che sia, ci sono due o tre considerazioni da fare. La prima è che in tema di diritti acquisiti e perciò intoccabili, almeno quando di parla di quelli dei parlamentari, i comuni pensionati sono piuttosto deboli. Per loro l’adeguamento della pensione al caro vita NON è un diritto acquisito, visto che il decreto Monti intende bloccarlo. Chiunque è in grado di capire che se l’adeguamento resta bloccato a lungo o addirittura per sempre il risultato sarà che il potere d’acquisto delle pensioni, vale a dire il loro valore reale, verrà man mano ridimensionato. Fino rendere la pensione qualcosa che somiglia se non all’elemosina alla mancia, vale a dire a un diritto acquisito perso per strada o molto ma molto svilito.

La seconda considerazione è che se la si piantasse di fare regalie indebite alla Chiesa e al Vaticano, soprattutto in tema di Ici fatta ora pagare nuovamente agli italiani anche sulla prima casa, lo Stato risparmierebbe la bella cifra di 3-4 mila miliardi di euro. Ci scandalizziamo per il costo della politica, che però non supera i mille miliardi, e taciamo su un costo addirittura triplo o quadruplo come quello dei privilegi della Chiesa e del Vaticano. Soldi che se impiegati keynesianamente in lavori pubblici farebbero keynesianamente da non troppo piccolo volano per la ripresa. Visto che le pecorelle del suo gregge vengono tosate impietosamente dal fisco, il buon pastore Chiesa e Vaticano potrebbe dare il buon esempio. O no?

E qui c’è da aggiungere una cosa. Non sono ancora in grado di dire se ha ragione Mario Pirani a scrivere che i ministri cattolici del governo Monti hanno innalzato “il vessillo dei guelfi”, che contrariamente ai ghibellini tifavano per la supremazia papale, cioè della religione, contro quella dell’imperatore, cioè dello Stato. Però è evidente che se confermano i molto costosi e improduttivi privilegi alla Chiesa e al Vaticano NON si comportano da tecnici, ma da politici. Per giunta succubi delle proprie convinzioni religiose, legittime finché non vengono imposte al prossimo e alle sue tasche.

La terza considerazione da fare è che l’aumento delle accise, cioè delle tasse, sui carburanti e l’aumento dell’Iva se andrà in porto faranno aumentare ancora, anziché diminuirlo, il numero di giorni – in media 155 – durante i quali ogni anno lavoriamo gratis per lo Stato e non per noi. Ho già scritto che prima che la scorsa estate il governo Berlusconi aumentasse l’Iva dal 20 al 21%, l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre s’è presa la briga di fare alcuni calcoli. Sommando quello che paghiamo di tasse in busta paga, quello che paghiamo di tasse con la dichiarazione dei redditi, più l’Iva, il prezzo dei carburanti che è quasi tutto tassa, il prezzo delle sigarette che pure è in massima parte tassa, ecc, l’Associazione ha calcolato che nel 2011 gli italiani in media hanno versano allo Stato TUTTO quello che hanno guadagnano da inizio anno fino al 4 giugno. Vale a dire, tutto quello che abbiamo guadagnato per ben 155 giorni filati. Poi dicono che lo schiavismo non esiste più da secoli….

Che l’Italia dal punto di vista fiscale sia malata, e malata grave, lo dimostra che dal 1980 in poi i giorni di lavoro totalmente regalati allo Stato sono aumentati di oltre un mese: per l’esattezza, nel 2011 sono stati 40 giorni in più!  Se nel 1980 il fisco si è preso “solo”  115 giorni del nostro lavoro, nel 1985 erano già  126, 150 nel 1995, 152 nel 2000. Nel 2005 pareva che il salasso cominciasse a diminuire, di giorni regalati allo Stato ne bastarono infatti 147, ma è stata una illusione. E negli ultimi 15 anni le tasse imposte dagli enti locali sono più che raddoppiate, siamo infatti al 138% in più.

In Danimarca e Svezia le tasse sono salatissime, in compenso però si va a scuola, Università compresa, quasi gratis, l’assistenza sanitaria costa niente, i servizi pubblici funzionano tutti a meraviglia, chi viene licenziato è aiutato dallo Stato a riqualificarsi e a trovare un nuovo lavoro. E non ci sono state le 19  manovre finanziarie che, prima di questa di Monti, nel giro di 12 anni ci hanno portato via in totale l’astronomica cifra di 575,5 miliardi di euro. Se però l’ammontare complessivo delle manovre cominciamo a calcolarlo da quella del governo di Giuliano Amato, detta anch’essa “Lacrime e sangue”, ecco che la cifra che ci è stata spillata, già paurosa di per sé, aumenta ancor più. E a cosa è servita quella montagna di quattrini e di manovre se siamo a punto e a capo, anzi peggio visto che siamo arrivati sull’orlo dell’abisso?

A furia di lacrime e sangue alla lunga non ci resteranno neppure gli occhi per piangere. E in ogni caso, l’Itala è governata da governi o da becchini, sanguisughe  e vampiri?

328 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Anita
    Anita says:

    Una parolina….

    So questo forum si tende troppo a generalizzare, io mi guarderei bene a dire che gli Inglesi sono sporchi, in tutte la nazioni ci sono persone sporche e persone pulite.

    Se io giudicassi in generale solo per aver conosciuto alcune persone, oddio…dove incominciare?

    Mi raccomando fatevi tutti una bella doccia prima di entrare su questo forum, l’amico U ha il naso fino. ;-)

    Anita

  2. peter
    peter says:

    x Sylvi

    io spero che GB resti in EU, e che si possa ancora cooperare insieme.
    Noti che la cooperazione e’ sempre piu’ difficile quando i negoziati sono condotti da governi di destra, come quelli attuali in Germania, Francia e UK.
    Noti che gli altri due contendenti principali, i tedeschi in particolare, mirano da sempre a togliere importanza ed indipendenza alla City, a loro vantaggio, NON per fare grande ed unita l’Europa…
    In breve, si puo’ essere associati e tendenzialmente uniti, senza essere amalgamati. O almeno, lo spero

    un saluto

    Peter

  3. Anita
    Anita says:

    In Inglese

    Nuove frontiere del soft power, il Segretario di Stato Hillary Clinton ha deciso di aprire un’ambasciata americana online a Teheran. In Inglese e in Farsi

    http://iran.usembassy.gov/

    Anch’io ci devo dare una guardata, ci sono diversi articoli e video o videos

    Anita

  4. peter
    peter says:

    x Anita

    non ho mai conosciuto britannici ‘sporchi’, a meno che non fossero alcolizzati o affetti da gravi problemi di salute mentale.
    Sono le solite ‘leggende urbane’ ripescate da certi bloggers a corto di invettive.
    Ieri ho fatto visita ad un amico francese, un ragazzo simpatico che vive da queste parti. Manco a dirlo, anche lui ha fatto i soliti commenti infondati sulla ‘zozzeria’ britannica.
    Ho cercato di non scoppiare a ridire dopo aver visitato il suo bagno, riuscendoci.
    Lo lascio alla vostra immaginazione

    Peter

  5. Linosse
    Linosse says:

    Libberismo ,libberi mercati e…libbera nos a malos;faccio notare tutto con la doppia per dopare il sistema globbalizzato.
    Come tutti i globi anche questo è scoppiato per cui tirare la cinghia humanun è a est e pure a ovest,chi non lo vuol fare sostituisca la cinghia con le bretelle!
    Augh!
    Mettete la terra nei vostri barconi,chi li ha,e piantate erbette e tutto il possibile .
    Afferriamoci saldamente alle uniche,vere ,eterne tre A.
    Aria
    Acqua
    Alimenti
    il resto è fuffa!
    L.

  6. Vox
    Vox says:

    @ Sylvi
    I sindacati dovrebbero pagare l’Ici?
    Perchè, le risulta che i sindacati possiedano ville, alberghi, scuole e università private, negozi, editorie?

  7. sylvi
    sylvi says:

    caro Peter,

    Parigi e Francoforte, bene o male, hanno rinunciato alla loro moneta e possiamo tutti immaginare con quali sentimenti!
    La UK no! Non solo non ha rischiato, ma addirittura, restando fuori dall’euro, pretende di guidare ancora l’economia Eu tramite la City.
    E pur restando fuori pretende di dettare veti! E’ ora di dire BASTA!

    L’EU è una scommessa troppo importante; i popoli che vi aderiscono sono molto diversi socialmente ed economicamente,
    per storia e politica.
    Amalgamarli ancora no,ma almeno associarli è già progetto che fa tremare le vene e i polsi. Ma c’è chi ci prova e chi mette bastoni fra le ruote!

    Bene o male,( badi che ritengo Sarkozy una mezza calzetta,i miei amici francesi sono d’accordo; la Merkel molto meglio…ha carattere chi è capace di presentarsi ai summits conciata a quel modo!!!), bene o male, dicevo, cercano soluzioni rischiando di suo.
    L’UK no! Forse gli anglosassoni non vogliono o non possono rinunciare a una storia imperiale per costruire qualcosa di nuovo…che nessuno di noi sa dove porterà, ma sicuramente è una buona strada per i nostri figli e nipoti.

    Se l’UK non se la sente deve essere congruente…se onesta lasci perdere e viva nel suo splendido isolamento!
    O dovremmo avere noi il coraggio di darle un amichevole calcio in c.

    Se andiamo al coraggio e alla lungimiranza dei Padri Fondatori, fra i quali mi pare ci fosse anche Churchill , siamo lontani anni luce…rispetto ai Cameron!
    Bene, ai vari Cameron britannici, ma non solo, non dovremmo e non dobbiamo permettere di bruciare questo sogno soltanto perchè lui e la sua Nazione hanno lo sguardo rivolto all’indietro.
    Nemmeno noi abbiamo uno Spinelli o un De Gasperi …ma possiamo pungolare quello che c’è!!!
    L’obbiettivo è troppo importante.

    C’è un filosofo, Jurgen Habermas, che sa guardare lontano, …
    la Germania è sempre lungimirante…nel bene e nel male!

    Ps x VOX!!!!
    Sono pronta a pagare la patrimoniale sulla barca se è per rafforzare l’euro di una vera Europa Unita.

    Sylvi

  8. Vox
    Vox says:

    @ Linosse
    Anche le tre AAA ce le fanno pagare salate
    Alimenti – IVA al 23%
    Acqua – si paga anche quella del rubinetto
    Aria – c’è la Carbon Tax, imposta con la frode
    per un inesistente riscaldamento climatico
    (infatti, al massimo si nota un certo raffreddamento
    nell’emisfero settentrionale, con relatico abbassamento
    – e non innalzamento – del CO2)
    Tassazione generale al 45% , senza nulla in cambio = schiavitù

  9. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    rispondo io, se permette, su quel che la Svizzera ha dato non solo all’Europa ma al mondo intero.
    Ha dato un modello di convivenza ben funzionante tra quattro lingue, culture e religioni. Un modello per tutti coloro che sono costretti a convivere con la diversità.
    Accanto a questo la Svizzera ha dato al mondo degli uomini di cultura di altissimo livello, in vari campi.
    Un saluto U.

  10. sylvi
    sylvi says:

    x Vox

    Da quel che so, possiedono Sedi e palazzi in numero esorbitante lungo tutta la penisola.
    Ma forse…soltanto in Friuli hanno gran belle sedi di proprietà!
    Altrove, soprattutto a Roma, forse abitano nelle baraccopoli rom, lungo il Tevere!!!
    Non si capisce dove finiscano i soldi che lo Stato, e l’etat c’est moi,
    elargisce generosamente per supportare le loro attività!

    Sylvi

  11. Vox
    Vox says:

    Sono pronta a pagare la patrimoniale sulla barca se è per rafforzare l’euro di una vera Europa Unita
    @ Sylvi

    Se è solo per quello, alllora è meglio che si tenga barca e soldi.
    La moneta unica si è rivelata una truffa e QUESTA EU una mega-truffa dei banchieri sulle spalle della gente.
    Salvarli non vale proprio la pena.

    Quando si progetterà una libera unione di paesi europei basata sul lavoro, sulla cultura e sull’amicizia dei popoli, sarà un altro discorso.

  12. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Ormai la UE è priva della Gran Bretagna. Da Margaret Thatcher a David Cameron, passando per Tony Blair; Cameron oggi ha rotto tutto: ha condizionato l’adesione della Gran Bretagna a una serie di compensazioni giudicate ingiuste ed inaccettabili dai Paesi membri, in particolare quelle sulla legislazione dei mercati finanziari, quelli che hanno provocato l’ultimo sconquasso finanziario.
    E dopo una trattativa serrata durata tutta la notte, ha scelto la strada della Lady di ferro, ossia per l’opt-out. E’ lo strappo finale.

  13. Marta x Uro
    Marta x Uro says:

    Uro un bacio telo devo, il saputello ha sottolineato che mancano gli eroi da noi, sai che dispiacere. Aggiungo Henry Dunant.

  14. Vox
    Vox says:

    @ Sylvi
    Se possiedono uffici, allora l’Ici già la pagano da sempre.
    Inoltre, sedi e uffici non sono scuole private, alberghi e negozi, cioè non portano profitti e servono a organizzazioni atte a salvaguardare (almeno in teoria) i diritti delle varie categorie dei lavoratori.

    Lei ce l’ha coi sindacati, più di quanti altri ce l’abbiano – molto più a ragione – con il Vaticano. Ma, già, dimenticavo, i sindacati sono l’origine di tutti i mali e la bestia nera di confindustria, si oppongono un pochino alla reintegrazione dello schiavismo…

  15. Vox
    Vox says:

    @ La striscia rossa

    In realtà, penso che dovremmo anche noi pensare un poco di più alle nostre convenienze nazionali. Se dobbiamo finire in un’Europa sotto il tacco dei tedeschi e della Goldman Sachs, tanto vale che crolli con tutti i suoi sansoni.

  16. sylvi
    sylvi says:

    x Vox

    Io rispetto i Sindacati tedeschi perchè hanno idee chiare e le palle per imporle…perchè non sono pappa e ciccia con la politica corrotta; perchè non fanno nepotismo e perchè pagano per primi le tasse sui loro averi!

    CC rispondimi ti prego: le Frattocchie sono in ordine con l’ICI???
    Dovrei scusarmi con Vox!

    Sylvi

  17. sylvi
    sylvi says:

    x Vox

    Le Scuole private cattoliche che portano profitti?
    Se non ricordo male , mi pare che lei sia da vicino informata sui profitti delle Scuole Cattoliche, e sul loro uso.
    Il profitto massimo è far apprendere il Padre Nostro…e giù di lì.
    Ho pagato alle Scuole cattoliche la retta per i miei studi, per quelli dei miei figli…e poi , quando potevo, le offerte tramite l’Associazione degli ex allievi!!!
    Insomma ho sempre pagato!
    Ho ritenuto che fossero soldi ben spesi!

    Sylvi

  18. Linosse
    Linosse says:

    X Vox 108
    Dobbiamo ripartire dalle tre A che devono tornare ad essere di TUTTI.
    Alla globalizzazione si deve contrapporre la unità globale dei soliti fregati ormai senza patria e terra che hanno sempre buttato sangue e lacrime per uso ed abuso di pochi ricevendo in cambio fame e miseria, morale e materiale.
    Non solo è nudo il re ma anche lo stra-abusato gioco delle tre carte per spennare i pòpolli.
    Errare è umano, perseverare nell’errore è da diabolici PISTOLONI!
    L.

  19. Vox
    Vox says:

    Il continuo mantra della “crescita” di cui tutti parlano, come se fosse un obbligo inalienabile dell’umanità per restare in vita, come se non esistessero altri sistemi possibili, molto più razionali e a misura di pianeta, ha veramente stancato.

    Dire il contrario oggi sembra un tabù perfino a quelli di sinistra, per i quali la critica al sistema-crescita dovrebbe essere naturale, insita nel fatto stesso di essere di sinistra.
    Macchè, tutti a intonare il ritornello “dobbiamo tornare a crescere”.

    Ma fin dove? Fino a quando?

    “Crescere” è il Verbo del capitalismo, del mercato, degli industriali, delle multinazionali, delle banche che li supportano. Ma è la morte del pianeta, della biosfera e dell’umanità.

    Dunque, “crescere” non è il Verbo delle persone e dei lavoratori, non è il futuro della società, a meno che non venga riferito a un aumento dell’equità, della giustizia e del benessere di tutti.

    E allora è tempo che si cominci a parlare del suo contrario.
    Sia “Decrescita” la nuova parola d’ordine. Difficile da realizzare? Tutto è difficile, nulla è impossibile. Se non cominciamo almeno a entrare in questa nuova logica, opposta e radicale, un bel giorno sarà la mancanza di mezzi e di materie prime a costringerci.

    L’OSSESSIONE DELLA CRESCITA
    di Massimo Fini
    ilfattoquotidiano.it

    …tutti abbiamo accettato un modello di sviluppo paranoico basato sulla crescita continua…le crescite all’infinito esistono… in matematica, ma non in natura. Noi ci siamo messi in un circolo vizioso terrificante. Il consumismo non è solo un deleterio fenomeno di costume, come pensava Pasolini, è essenziale al modello di sviluppo industriale.

    Se la gente non consuma, le imprese non producono e sono quindi costrette a liberarsi di molti lavoratori che, così impoveriti, consumeranno ancora di meno, obbligando le imprese a contrarsi ulteriormente.

    Questa si chiama recessione. Siamo quindi costretti a produrre, a ‘crescere’ come tutti dicono da Washington a Berlino a Parigi a Roma. Ma poiché abbiamo già prodotto di tutto e di più non possiamo più crescere. se non con margini sempre più ristretti che alla fine si esauriranno anch’essi…

    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9482

  20. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Elsa Fornero piange illustrando i sacrifici sulla nostra pelle. Mentre dalla sua usciranno splendide borsette.

    Micidiale.

    (da Spinoza.it)

    C.G.

  21. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,

    i sindacati italiani sono associazioni private di diritto italiano, cioè italiane. Il Vaticano è invece uno Stato estero, tanto quanto il Perù, la Cina, gli Usa, l’Iran, il Kenia, ecc. Se permette, mi scandalizzano di più i servilismi e le leccaculerie verso gli stranieri che verso altri italiani. Senza i sindacati e i partiti, in primis quelli di sinistra ormai scomparsi o quasi, l’Italia NON sarebbe il Paese civile che è e i lavoratori starebbero peggio. Non so se i sindacati paghino l’ICI e altre tasse specifiche, so però per certo che NON hanno l’immenso patrimonio immobiliare che ha la Chiesa e che ha il Vaticano. I sindacati infatti non lucrano fin dai tempi di Costantino sulla paura del dopo morte e NON vendono posti in paradiso, né hanno spogliato degli avere i malcapitati fatti finire per secoli sotto i ferri e i roghi dell’Inquisizione . C’è stata un’epoca in cui la Chiesa era la più grande latifondista d’Europa, cioè del mondo. Che vergogna e che schifo. La parola “defenestrazione” mi pare nasca dal fatto che un Tizio, se non ricordo male a Praga, fu scaraventato dalla finestra del municipio perché aveva osato proporre di ridurre i possedimenti della Chiesa. La quale per secoli ha posseduto schiavi e ha avuto papi che trafficavano in schiavi barbaricini, cioè sardi.
    Ciò premesso, è purtroppo vero che i sindacati hanno interessi che NON dovrebbero avere. Ricordo all’epoca dello scandalo delle “lenzuola d’oro” nelle Ferrovie dello Stato che nel CdA delle FFSS c’era anche un rappresentante dei sindacati. Io metterei rappresentanti dei sindacati, o meglio dei lavoratori e dello Stato italiano, in OGNI azienda che riceve sovvenzioni e provvidenze pubbliche. Vale a dire quasi tutte, dalla Fiat in giù. Per controllare che i soldi regalati siano utilizzati decentemente e nell’interesse anche dei lavoratori.
    Un saluto.
    pino

  22. Vox
    Vox says:

    @ Sylvi
    Non ho mai frequentato asili, scuole o università cattoliche.
    Ma so per certo che, essendo private e di proprietà della Chiesa. Non sono opere di beneficenza, ma portano al Vaticano un bel po’ di profitti, benchè a lei sembri sfuggire il significato di questa parola.

  23. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “So questo forum si tende troppo a generalizzare, io mi guarderei bene a dire che gli Inglesi sono sporchi, in tutte la nazioni ci sono persone sporche e persone pulite.”
    ——————————————————————————
    Dice la Komare.
    Mai che abbia mai letto una sua riga senza generalizzare, per esempio, sui musulmani o islamici in genere.

    C.G.

  24. Vox
    Vox says:

    Forse dovrebbero abolire i pellegrinaggi
    @ Anita

    Forse dovrebbero abolire l’occupazione Usa/Nato.
    Ancora più ovvio.

  25. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Marta, Peter e Uroburo

    Beh, non facciamoci prendere dai nazionalismi insensati. Il motto “il più puliti ci ha la rogna” non vale solo per chi viene fatto segno dell’ironia dei romani. Mi pare che TUTTI gli Stati occidentali abbiano fin troppi scheletri nell’armadio, fermo restando che dei Paesi scandinavi e dintorni ne so poco, ma sono sicuro che anche i loro abitanti mangiano, bevono, dormono, sudano, orinano e defecano esattamente come tutti gli altri al mondo, perciò ne avranno oltre alle virtù anche gli stessi vizi. ingigantiti, duole dirlo ma è così anche se è difficile accettarlo, da religioni monoteiste, che sono state la scusa per le mostruosità del colonialismo.
    E a proposito di religioni, la Svizzera ha avuto guerre civili e religiose decisamente terribili. Se le sue componenti hanno imparato a convivere e a rinunciare al militarismo e alle guerre di aggressione è perché hanno imparato sulla propria pelle. Certo, è un bel merito specie a fronte del NON imparare mai e anzi ripetere gli stessi errori da parte di vari “grandi Paesi”.
    Della Svizzera NON mi piace che faccia da cassaforte per la grandissima parte delle ruberie del mondo, dai soldi delle mafie a quelli dei massacratori, dei tangentisti, dei corrotti e dei corruttori. Ma il motto “Pecunia non olet” non lo ha praticato solo il suo inventore Vespasiano.
    Insomma, non credo che gli svizzeri o gli inglesi siano migliori dei calmucchi o degli italiani. Diciamo che hanno cose dalle quali potremmo imparare con profitto, ma anche noi abbiamo cose dalle quali loro potrebbero imparare con profitto. Non so se sia peggio il cattolicesimo o il protestantesimo, che a proposito di svizzeri ha diramazioni come il calvinismo e lo zwinglismo. Senza dimenticare però che Calvino era un piccardo, formatosi in università anch’esse francesi. Forse dovremmo chiedere ai nativi delle Americhe chi li ha massacrati di più, se i cattolici o i protestanti (tutti “cristiani”, eh, comunque….). E’ un fatto che nelle Americhe del centro e del sud, invase da cattolici, non pochi indios si sono salvati. Nelle Americhe del nord invece i protestanti e affini hanno fatto tabula rasa, si sono salvati in pochi. Sia chiaro: non credo che gli indios si siano salvati in gran numero perché i cattolici erano meglio dei protestanti, se non solo a chiacchiere, ma perché gli indios si potevano “addomesticar” e sfruttare nelle miniere e in altri campi, mentre i “pellerossa” invece non erano addomesticabili, avevano la strana caratteristica di restare “selvaggi”. Mentre invece i coloni europei, al pari di quelli israeliani di oggi, avevano sogni e programmi “disinteressati”, magari anche ispirati da Dio, comunque da pura razza bianca superiore, di Nuove Frontiere, magari a rimorchio prima dei treni, poi delle autostrade, infine, e siamo all’oggi, delle grandi banche e finanziarie….. Tutte “Terra promessa”, e sempre sacra bibbia in una mano e non sacro fucile nell’altra. Embé, quando si è “superiori”…..

    “Moralismi” e Storia “passata” (?) a parte, alla lunga diventa un problema se in Europa ci sono Paesi contrari all’unificazione europea, perché questi finiranno col diventare un corpo estraneo e quindi magari anche antagonista. Una volta questi problemi si risolvevano con le invasioni militari. Volendo fare dell’ironia, si potrebbe prendere come pretesto, da fare adottare all’Onu, che l’Inghilterra possiede armi nucleari, con annessi missili, aerei e sommergibili in grado di trasportarli nel vasto mondo per colpire ovunque. Per giunta, trattano la minoranza cattolica irlandese non dico quasi come fossero palestinesi, ma comunque in modo prevenuto. Un bel pericolo per la “pacifica” Europa….
    Un saluto.
    pino
    P. S. Anche la famosa cioccolata svizzera non mi pare poi questa meraviglia inarrivabile. I Davidoff? Mah, meglio i sigari cubani.

  26. peter
    peter says:

    x Pino

    grazie, apprezzo il suo ultimo messaggio per la mia parte.

    Una nota: le baruffe in Irlanda del Nord sono prima di tutto tra irlandesi (cattolici e protestanti), NON tra irlandesi ed inglesi. Hanno tutti esattamente lo stesso accento, si distinguono per i nomi (vi sono persino nomi propri cattolici e protestanti…).
    Anche se gli unionisti protestanti vogliono restare con UK, non direi che sia esatto dire che gli inglesi trattino l’Ulster come gli israeliani i palestinesi. Mi pare anzi ‘a very unfair comment’…

    un saluto

    Peter

  27. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,

    forse l’incomprensione fra noi , a proposito della Chiesa cattolica, sta nel fatto che lei ha vissuto e respirato l’aria di Roma.
    Io ci sono stata quattro volte, come turista.
    Andando alla Storia non posso che darle ragione; ma la stessa cosa era l’Impero romano prima, poi tutti i vari imperi che si sono succeduti.
    Dirà che la Chiesa permea del suo credo la vita civile di interi popoli è anche vero…ma non possiamo farci niente, semplicemete perchè indica strade che vanno oltre il presente e l’umana caducità.
    Si può essere in disaccordo , ma nessuna organizzazione sociale ha dato respiro e speranza come la Religione…intendo TUTTE le Religioni.

    E questo è , diciamo, il problema generale.

    Nel qui e oggi mi piacerebbe fare questo discorso:
    lei e altri qui combattono la Chiesa che è l'”Impero Vaticano”.
    Ho letto un paio di suoi libri; ho cercato di capire , oltre il suo anticlericalismo che condanna, anche furiosamente, il Vaticano ma si riscopre sulla mia lunghezza d’onda quando si parla di umanità!
    Qui credo entra in ballo la geografia; non sono un’ingenua che non vede ciò che fa la Chiesa; semplicemente vivo in una dimensione geografica che mi permette di esprimermi senza essere scomunicata.
    E a volte ho l’impressione che faccia più male alla Chiesa chi la contesta dall’interno di chi la combatte da fuori!!!
    In fondo è la forza del Vangelo contro quella del Potere!

    Però pretendere che la Storia italiana, che è la Storia del cattolicesimo, possa diventare qualcosa di diverso e di avulso dalla religione mi pare un sogno che si può cercare di realizzare, ma che sia appunto un sogno.
    Certo molto è già cambiato con le migrazioni di altri popoli… e molto cambierà…però piaccia o non piaccia ricordi che i tempi della Chiesa sono quelli lunghissimi.
    La Chiesa, purtroppo a volte indegnamente, si appoggia a un Monumento come il Vangelo…e da questo non si può prescindere, comunque la si pensi!!

    Ho girato per l’Est che usciva da decenni di comunismo ateo…ha fatto più il comunismo a favore della Religione che mille cardinali vaticani, corrotti e criminali.
    Questa è la realtà di mezza Europa!!!

    Vado a preparare le valigie.
    Un saluto
    Sylvi

  28. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Da lei non mi aspettavo altro.

    Un doppio attacco diretto contro la consistente minoranza sciita, nel giorno dell’Ashura…

    Crimini settari.

    Anita

  29. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    La mia era una esagerazione volutamente polemica. Per dire che in fatto di discriminazioni…. Quando poi ci mette lo zampino lo zelo religioso usato come una clava o come tazza del cesso, allora è la fine.
    Un saluto.
    pino
    P. S. L’Inghilterra ha avuto il grande merito storico di avere sempre tenuto l’Inquisizione fuori dalle palle. Anche Venezia non scherzava, ma non ha inventato l’Habeas Corpus.
    Per me Albione non è perfida, mi basta dire che è pallida. In effetti….

  30. Anita
    Anita says:

    x CC

    Tu mi scrivi:

    “Quindi il mio emertismo è comprensibile…e non te faccio certo una colpa..tu mi sei molto utile da un punto di vista sociologico, anzi ti dirò di più ..sei una benedizione !!”

    ——————————

    Appunto, io sono la tua cavia e tu ed altri siete la mia, sempre dal punto sociologico, s’intende.

    eh eh eh….. e Ha Ha Ha in Inglese.

    Ciaoooooooooooooo.
    Anita

  31. Marta x Pino
    Marta x Pino says:

    vedo che non mi risparmiate niente, pure la cioccolata….mah!!!
    un po’ cattivello.

  32. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita,
    mi fa piecere che tu ti diverta,salutami Alexander, e per cortesia comportati da “cavia sincera”,non esagerare nel far vedere qualche cosa che non si è..lo so che sei migliore …non sballarmi i dati !

    cc

    Cara Sylvi,
    mi spiace non averti potuto rispondere prima, lo avrei fatto mettendo insieme e per ordine le tue “perle”, nello stile di Uroburo.
    Pazienza , sono un pò stanco ,per cui solo alcuni appunti disordinati.

    Le Frattocchie ?Non ne nulla da mò, ai dirigenti della Sx non interessa più avere quadri. Al PD in particolare basta avere Veltroni e Renzi che pensano per tutti,secondo i nuovi schemi.
    Potrebbe essere stata venduta per far cassa…così come il Bottegone..potrebbe essere un esempio ..che so in questo momento si potrebbero vendere due chiese a Roma ai Giapponesi..che tanto non se accorge nessuno !

    Il presepe

    ZU e zo a Granz per una statuina..con quello che costa la benzina, per una statuina!
    Di questi tempi…., ma credo che tu lo sappia perchè S. Francesco si invento il Presepe…in casa…
    Se non te lo ricordi ,te lo ripeto . ” Era per evitare che i Cristiani per vedere i Luoghi Santi, evitassero di andarsi a fare una bella Crociata, con ammazzamenti di Infedeli..a raffica !
    In sostanza l’Evangelo in fondo,in fondo, diceva che Gesù Bambino uno se lo voleva proprio vedere, oltre ad averlo nel cuore, poteva anche prendere un coltellino intagliare qualche pezzettino di legno ..così anche la vista aveva la sua parte.
    Senza tutto quel pò pò di spesa per organizzare Eserciti , Navi , Vettoglie, Logistica , pagar Eremiti predicatori, ect,ect..mi sono sempre chiesto chi pagava le tasse all’epoca …

    Più che a Granz di questi tempi fai un viaggetto a Greggio…!

    Poi sai com’è,povero Francesco..non era ancora morto che già gli adepti o discepoli ,pensavano di costruir basiliche ..con annessi alberghi ,foresterie per Pellegrini e Mercato accanto che non guastava !!
    Nulla di strano per carità, nulla di particolarmente innovativo rispetto agli Antichi, stesso modello Greco Romano dal Tempio di Apollo in poi…solo che quelli erano pagani, gli altri cristiani ed allora ..beh si c’è differenza perbacco..in questo senso il soffio delle Chiese (tutte ) è millenario !

    Infine mi spiace ma mi pare che tu dopo aver incesato Monti oltre ogni dire..nemmeno una parola di plauso per quelli che gli consentono di Governare…
    Ingrata…beh non in sostanza..si dimentica facilmente..eh mia cara…come tu sai la Formica accumula quando può ,ossia quando c’è Ciccia d’estate….Gon g tempo scaduto oggi mi pare,,chi parlava di Austerità , quando Berta filava….chi parlava di moralità della politica…ma pebacco quel Comunista di Berlinguer..e tutti giù a ridere che non capiva un cazzo di Economia ..ingrati schiocchini liberi mercatisti…!!

    Infine Zu e zo per L’Est in tutti questi anii..tutti pii e religiosi, ma vaglielo a chiedere a quelli della regione di Kranosjark citati da Vox, dove ci sono industrie strategiche…e molti lavoratori 50 in Inverno e non so più cosa in estate..pregano oh come pregano ..!
    Pensa prego anche IO, da tempo !

    cc

  33. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Marta.
    Perchè Pino non ha potuto assaggiarla (la cioccolata) quando ne ho portato qualche scampolo ai quei marpioni Uroburo, CC e Faust.
    Altrimenti ….
    C.G.

  34. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Marta (ed altri),
    nessun paese è perfetto ma la caratteristica degli svizzeri è quella di aver saputo integrare le diversità in un sistema funzionante, pur con i suoi limiti.
    Non conosco nessun paese europeo che faccia così tanto per integrare gli stranieri, tanto per fare un esempio.
    Voler ridurre la Svizzera al formaggio ed al cioccolato è un errore.
    Farne il centro degli affari sporchi mondiali è un altro errore: le banche di altri paesi europei sono molto più impenetrabili delle loro. Ad esempio quelle austriache e lussemburghesi, per non parlare di quelle vaticane o sammarinesi, e senza che la cosa desti scandalo. E le banche useggetta non hanno mai restituito all’Iran i tesori dello Sciah.
    Personalmente ho sempre pensato che nelle critiche alla Svizzera ci sia molta invidia.
    Un caro saluto U.

  35. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Voi usaegetta, invece, avete mai saldato ” i conti” per i vostri massacri contro il Giappone, il Vietnam, le Filippine, l’Iraq, l’Afghanistan, eccetera?
    Quanti fottuti dittatori, sanguisughe, ladri e scippatori di beni del popolo avete accolto, quanti ne avete supportato militarmente?
    Dovreste essere gli ultimi ad aprire bocca, o nò?

    C.G.

  36. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Si rivolga a Uroburo.
    In quanto all’Iraq ci sono diversi siti dove puo’ trovare informazioni.

    Traduzione:

    Il soccorso e la ricostruzione dell’Iraq Fund (IRRF) è stato istituito dal Congresso degli Stati Uniti il 6 novembre 2003. E ‘assegnato 18,4 miliardi dollari per ricostruire le infrastrutture dell’Iraq, danneggiati da anni di abbandono, le sanzioni e la guerra.

    A partire dal 29 marzo 2006, circa 16,3 miliardi dollari, o 89%, era stata obbligata e 11400000000 dollari erano stati spesi. Il fondo è stato oggetto di alcune critiche a causa della lentezza con cui i soldi stanziati sono stati erogati, in gran parte a causa del lungo processo di appalto degli Stati Uniti.

    Un bilancio per l’assegnazione dei 18,4 miliardi dollari si possono trovare qui.

    Gli aggiornamenti settimanali sulla spesa di ricostruzione sono disponibili da http://www.defendamerica.mil, e da http://www.usaid.gov/iraq.

    I compiti dell’Ispettore generale speciale per la ricostruzione dell’Iraq includono una supervisione delle spese da Iraq e il soccorso del Fondo Ricostruzione.

    —————-

    Giappone, UE, Kuwait ed altre nazioni fanno parte dell’ IRRF.

    Questo so e questo dico.

    Anita

  37. Peter
    Peter says:

    beh, per la cioccolata non sarei d’accordo con Pino, preferisco tuttora quella svizzera (Lindt), anche se di rado. Sara’ perche’ i sapori dell’infanzia non si scordano mai.
    Gli inglesi in genere preferiscono i cioccolatini belgi, a me non sono mai piaciuti. Vi e’ pero’ una ditta di qui (Thornton) che produce cioccolatini eccellenti.

    Ad Uroburo vorrei dire che sono consapevole di uomini di scienza e cultura svizzeri, i quali hanno dato grandi contributi. Non mi dimentico di Rousseau, per esempio…
    Ma si parlava dell’Europa non come pura espressione geografica, ma piuttosto come entita’ politica, demografica, diciamo pure amministrativa…
    Anni fa, parlando con una collega svizzera del mio ramo, le chiesi perche’ il suo paese fosse cosi’ ostile a far parte della UE. La sua risposta fu che agli svizzeri non piace avere la concorrenza in casa loro, punto. Ergo, saranno anche bravi ad integrare persone di lingue ed origini diverse, ma solo secondo le loro regole e convenienze, non soggette ad uno scrutinio internazionale di alcun genere…
    Il che mi riporta al tema delle banche. Io non ne sono certo un esperto, ma mi stupisce che U. dica che quelle lussemburghesi o austriache ‘fanno di molto peggio’. Infatti le banche di tutti i paesi membri devono essere soggette a leggi, regole e direttive comunitarie, o no?

    Peter

  38. Uroburo
    Uroburo says:

    PER PETER
    Il segreto delle banche lussemburghesi è, a tutt’oggi, inviolabile.
    E gli austriaci non mollano un dato manco morti.
    Infatti i negoziati con l’Europa sono fermi al fatto che gli svizzeri si chiedono perchè mai non dovrebbero avere anche loro i diritti dei lussemburghesi. U.
    PS. Le banche possono essere più o meno simpatiche ma TUTTE fanno affari e tendenzialmente non fanno affari pulitissimi. Basti vedere l’odierna denuncia di Saviano: le banche useggetta riciclano 500 miliardi di dollari l’anno delle varie mafie. Mica paglia …..
    Un saluto U.

  39. Peter
    Peter says:

    il fatto e’ che il ‘modello svizzero’ e’ molto allettante per la destra Tory di qui.
    Che ha inteso la mossa di Cameron come il primo strappo per lacerare l’appartenenza di UK a EU. Cameron insiste che non e’ questo il caso, che UK ‘fa l’interesse dei 27 paesi membri’, ma gli altri non demordono, e UKIP (il partito indipendentista) ovviamente gongola. sono stati questi ultimi, mi pare, a propugnare ‘a Swiss type of relationship’ tra UK e EU…
    I libdem non si fanno sentire troppo, i laburisti criticano ma in sordina

    Peter

  40. Peter
    Peter says:

    vi e’ un articolo sulla front page dell’Independent, molto interessante in merito al nuovo isolamento di UK, un articolo molto critico.
    Si legge che gli euroscettici britannici saranno contenti di essere in un prossimo futuro isolati come le ‘Cayman islands’ , senza pero’ averne (almeno…) il clima

    Peter

  41. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Allora sono al sicuro, le mia banca e brokerage house, sono svizzere e tedesche, non riciclano i soldi delle mafie….

    Anita

  42. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Anita,
    scusi ma mi pare che lei mi stia prendendo per il coccige ….
    Io ho detto che, con qualche rara eccezione, tutte le banche riciclano. Compreso le virtuose banche useggetta.
    Ed ho anche alluso alle banche vaticane e sammarinesi, di cui nulla si può dire per non essere denunciati per vilipendio.
    Ma si sa….. ohhhhh se si sa ……
    Un saluto U.

  43. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita, come disse quel tale..

    “Dacci oggi il nostro pane quotidiano..”.Quanto è durato questo!Io stesso mi ricordo di mia nonna,che faceva una croce sul pane prima di cominciare a tagliarlo.Non c’era una briciola sulla tavola che non venisse raccolta e consumata;sarebbe stato semplicemente impensabile , scandaloso,buttarlo nella spazzatura,oppure darlo in pasto agli uccelli,Nel Medio Evo, e ancora nelle campagne di cent’anno fa,questo avrebbe rappresentato un sacrilegio nel senso letterale della parole.Del resto,anche durante la Seconda Guerra mondiale la gente si è trovata a convivere con la paura di restare senza nulla da mangiare.Sono tutte cose che possono tornare d’attualità.

    Quindi coraggio nessuno e al sicuro di niente , nemmeno i tuoi soldi !
    Panta rei !

    cc

    Una pandina furgoncino a basso consumo …su facciamo un fioretto per Natale..pensa –c’è chi pensa già al gommone a vela !

  44. Marta x Tutti
    Marta x Tutti says:

    Caro Gino ti ringrazio , almeno con la cioccolata mi sostieni!!!!eheheh
    Devo dire, e mi fa molto piacere dirlo, che Uro è la persona qui nel blog che cono sce meglio il la Svizzera e soprattutto il canton Ticino.
    Io non difendo le banche di nessun Paese e nemmeno quelle del mio.
    Non difendo a oltranza neppure il mio Paese perchè nessuno è perfetto. Semmai, e parlo innanzitutto del mio cantone, posso dire le cose funzionano bene, sociale, scuole che mi pare siano le cose che premono ai cittadini. La crisi si sente anche da noi, contenuta ma c’è, il futuro non è roseo per nessuno. Do pienamente ragione a Uro quando scrive le banche austriache e lussenburghesi (UE) sono ermetiche e nessuno va a rompergli le scatole come tutta l’ europa fa con noi. Non é affato vero, come scrive Peter, che non vogliamo avere concorrenza in casa, almeno non ora, ci sono a Lugano una marea di banche estere, di ditte estere che fanno concorrenza eccome alle nostre.

    E per finire Repubblica oggi titola ” Capitali e Famiglie fuggono in Svizzera…..è colpa nostra??
    un caro saluti a tutti M.

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