Il non democratico Qatar, proprietà privata di uno sceicco immensamente ricco, dichiara ufficialmente che la “rivoluzione” libica è stata una rivolta preparata, alimentata e guidata sul terreno soprattutto dalle sue forze armate, supportate dai falsi di Al Jazeer e Al Arabija. E don Piero Gheddo chiede: “Siamo sicuri che Gheddafi sia il diavolo?”

Come volevasi dimostrare. Ovvero: ora si spiegano alla perfezione, tra l’altro, i falsi scoop libici propalati in tutto il pianeta dalle televisioni Al Arabija e Al Jazeera. Il Qatar  ha messo le mani avanti sul futuro della Libia rivendicando un ruolo più importante, e magari qualche ottima concessione petrolifera. Il perché di tali rivendicazioni lo ha reso pubblico il suo capo di stato maggiore delle forze armate, Hamad bin Ai al Atiya. Il capo militare ha rivelato con molto orgoglio non solo che il Qatar è stato il Paese che più di tutti ha appoggiato militarmente i ribelli libici, ma anche che  ha inviato “centinaia di uomini in ogni regione” libica. Non uomini qualsiasi, ma, ci ha tenuto a chiarire al Atiya, militari che dovevano pianificare le azioni dei ribelli contro Gheddafi.
Si dà il caso che il Qatar sia proprietà privata dell’emiro Hamad bin Khalifa Al Thani, che nel ’95 ha deposto suo padre con un colpo di Stato e che è immensamente ricco grazie al petrolio sul quale il suo possedimento galleggia. E si dà il caso che a volere Al Jazeera, la cui sede centrale è a Doha, è stato proprio Al Thani, che alla sua televisione ci tiene talmente da avere dichiarato tempo fa “ci tengo più che alla mia famiglia”.

Pian piano viene quindi a galla che la “rivoluzione” contro Gheddafi più che una versione libica della “primavera araba” è stata una rivolta preparata con cura da istruttori militari stranieri. Della presenza di istruttori francesi e inglesi già si sapeva. Ora si viene a sapere anche che sul terreno i rivoltosi erano guidati, in ogni regione della Libia, da personale militare arrivato da un Paese come il Qatar, tanto ricco quanto assolutamente distante dal concetto di democrazia.
La televisione Al Arabija ha invece sede a Dubai e appartiene a una società con capitali dell’Arabia Saudita, del Kuwait e del Bahrein. In quest’ultimo Stato, anch’esso straricco per il petrolio e anch’esso proprietà privata di uno sceicco, la locale “primavera araba” è stata soffocata nel sangue anche grazie all’arrivo di truppe saudite.  Se la sete di democrazia dovesse attecchire anche nei vari Stati del Golfo, che pompano di petrolio l’Occidente in cambio di tanti soldi e tanta distrazione sui locali regimi niente affatto democratici, gran parte delle nostre industrie, automobili e impianti di riscaldamento si troverebbero a zero.
Ecco perché Al Arabija e Al Jazeera, di solito concorrenti, hanno lavorato di fatto in tandem per lanciare fin dai primi giorni della rivolta balle colossali utili a spingere l’Occidente a giustificare l’intervento militare in Libia. Si è iniziato fin dai primi giorni con il grossolano falso dei “10.000 morti civili per i bombardamenti di Gheddafi” lanciato da Al Arabija e si è finito, per ora, con il falso altrettanto grossolano delle “fosse comuni” con i resti di 1.700 “martiri della rivoluzione vittime delle torture di Gheddafi” lanciato da Al Jazeera.

Questo tipo di operazioni i militari le chiamano “guerra psicologica”. Guerra che consiste in soldoni nel demonizzare il nemico, diffamandolo e calunniandolo il più possibile anche inventando panzane colossali come le “bombe atomiche irachene di Saddam”. Di questo tipo di guerra il comando Nato di Verona ne ha una bella e importante sede. Se per i greci e i romani la guerra psicologica si riduceva a considerare e chiamare “barbari” i nemici e gli esterni in genere, ed era basata sull’ignoranza reciproca, oggi si tratta invece di alterare e nascondere la realtà creandone una ad hoc. Insomma, la faccenda è molto più complicata. Ma il succo e i fini non cambiano.

MA SIAMO SICURI CHE GHEDDAFI SIA PROPRIO IL DIAVOLO?

Reputo interessante un articolo pubblicato su www.asianews.it da don Piero Gheddo, un missionario profondo conoscitore della realtà di molti Paesi e autore di considerazioni su Gheddafi e la Libia che cozzano contro la vulgata corrente. Riporto qui di seguito l’articolo per intero. E tralascio, per ora, il fatto che Gheddafi è stato portato e mantenuto al potere dai servizi segreti italiani, come del resto anche Ben Alì in Tunisia, perciò le loro colpe per quanto scellerate sono in parte anche nostre.

“L’Occidente si è schierato con gli avversari di Muhammar al Gheddafi, che dovrà scegliere se morire nella Tripoli ridotta a macerie o accettare l’esilio in un Paese amico. E’ un dato di fatto ed è superfluo richiamare quanto ha detto più volte il Papa. Ancora ieri, 27 marzo, dopo l’Angelus, Benedetto XVI ha detto: “Di fronte alle notizie, sempre più drammatiche, che provengono dalla Libia, cresce la mia trepidazione per l’incolumità e la sicurezza della popolazione civile e la mia apprensione per gli sviluppi della situazione, attualmente segnata dall’uso delle armi. Nei momenti di maggiore tensione si fa più urgente l’esigenza di ricorrere ad ogni mezzo di cui dispone l’azione diplomatica e di sostenere anche il più debole segnale di apertura e di volontà di riconciliazione fra tutte le Parti coinvolte, nella ricerca di soluzioni pacifiche e durature.

In questa prospettiva, mentre elevo al Signore la mia preghiera per un ritorno alla concordia in Libia e nell’intera Regione nordafricana, rivolgo un accorato appello agli organismi internazionali e a quanti hanno responsabilità politiche e militari, per l’immediato avvio di un dialogo, che sospenda l’uso delle armi”.  Il vescovo di Tripoli, mons. Giovanni Martinelli (AsiaNews.it, 25 marzo) aggiunge: “La guerra poteva essere evitata. Qualche giorno prima che Sarkozy decidesse di bombardare, si erano aperti spiragli veri di mediazione. Ma le bombe hanno compromesso tutto”. Dittatore dal 1969, all’inizio Gheddafi ha seguito una linea anti-occidentale e anti-italiana, fino a finanziare il terrorismo di matrice islamica, le moschee e madrasse islamiche d’ispirazione estremista in tutto il mondo. Ha espulso dalla Libia i 25 mila italiani e altri stranieri che tenevano in piedi l’economia e i servizi pubblici, riducendo il suo popolo alla miseria. Nel 1986, Reagan bombardò le sei tende, all’interno di caserme, in una delle quali viveva il premier libico, che scampò per miracolo. Isolato fra Egitto e Tunisia filo-occidentali, capì che la linea rivoluzionaria era fallimentare, a poco a poco ha cambiato politica: ha continuato a fare discorsi rivoluzionari e anti-occidentali, ma in pratica, specie dopo che nel 1998 venne tolto l’embargo economico e nel 2004 l’embargo sulla vendita di armi alla Libia, ha  iniziato un cammino di avvicinamento all’Occidente e, quel che più importa, di faticosa educazione del suo popolo con la scuola e al rispetto dei diritti dell’uomo e della donna.

Sono stato in Libia nel 2007 e sono rimasto in contatto con amici. I proventi del petrolio Gheddafi li ha usati per sviluppare il Paese: strade, scuole, ospedali, università, case popolari a bassissimo prezzo, inizio di industrializzazione, sviluppo agricolo con l’acqua tirata su nel deserto ad una profondità di 600-800-1.000 metri! Due acquedotti (costruiti dai sudcoreani) portano l’acqua dal deserto alla costa, 900 km. a nord. Il regime di Gheddafi è sostenuto dalle tribù della Tripolitania, combattuto da quelle della Cirenaica, la regione che si è ribellata e facilmente ha conquistato il potere a Bengasi e in altre città. Una rivalità tradizionale che già aveva creato problemi al tempo della colonizzazione italiana. La recente rivolta non è stata causata dalla miseria, come quelle di Egitto e Tunisia, infatti fino ad oggi, molti i profughi dai paesi del Maghreb, nessun libico è fuggito dalla Libia: segno che la gente non stava proprio male. La rivolta è guidata da rivalità tribali (le tribù si chiamano “kabile”) e poi dall’oppressione di una dittatura che non lascia spazi di crescita politica e di coinvolgimento popolare nella guida del paese.

Ma non possiamo dimenticare quel che il dittatore ha fatto: ha mandato le bambine a scuola e le ragazze all’università, ha abolito la poligamia e varato leggi in favore della donna anche nel matrimonio: ad esempio ha proibito di tener chiuse le ragazze e le donne in casa e nel cortile cintato di casa. Soprattutto, ha controllato e tenuto a freno l’estremismo islamico. Un comitato di saggi islamici a Tripoli preparava in anticipo il testo dell’insegnamento religioso del venerdì, lo mandava a tutte le moschee del Paese; l’imam doveva leggere quel testo senza aggiungere né togliere nulla, pena la perdita del posto. In Libia, finora, c’è libertà religiosa. I 100 mila cristiani (nessun libico, tutti stranieri in maggioranza lavoratori copti egiziani), pur con molti limiti, godono di libertà di culto e di riunione. La Caritas libica è un organismo stimato e richiesto di interventi. Due fatti eccezionali. Nel 1986 Gheddafi ha scritto a Giovanni Paolo II chiedendo suore italiane per i suoi ospedali. Costruiva ospedali e dispensari, ma non aveva ancora infermiere libiche. La richiesta veniva dal buon esempio delle due francescane infermiere italiane che hanno assistito il padre di Gheddafi fino alla morte. Oggi in Libia ci sono circa 80 suore cattoliche (soprattutto indiane e filippine, ma anche italiane) e 10.000 infermiere cattoliche filippine e indiane, oltre a molti medici filippini, indiani, libanesi, italiani. Il vescovo Martinelli mi diceva: “La presenza di queste giovani donne cristiane, professionalmente preparate, gentili, attente alle necessità del malato che curano con amore, stanno cambiando l’immagine del cristianesimo fra i musulmani”. In nessun Paese islamico tutto questo è permesso. Secondo fatto. Sono stato nel deserto a 900-1000 km. da Tripoli, dove sta fiorendo una regione ex-desertica per l’acqua tirata su dalle profondità della terra. Un lago di 35 km. di lunghezza e campagne coltivate e cittadine, dove 20 anni fa non c’era nulla.

La città di Sebha capitale della regione ha 80 mila abitanti, dove vive un sacerdote medico italiano, don Giovanni Bressan (di Padova) che è stato uno dei fondatori dell’ospedale centrale. Don Bressan ha riunito i molti africani profughi dai paesi a sud del deserto (Nigeria, Camerun, Ciad, ecc.) fondando per essi una parrocchia, una scuola, un centro di riunioni e di gioco. Gli africani lavorano e sono pagati, per tre o più anni rimangono nel sud, poi hanno soldi a sufficienza per tentare il passaggio in Italia! Fanno tutti i lavori e sono ammirati perché lavoratori onesti e forti. Don Vanni (Giovanni) riesce a fermare alcune famiglie, le altre vogliono venire in Italia, in Europa. Il cammino della Libia verso la piena integrazione nel mondo moderno e nella Carta dei diritti dell’uomo e della donna, era cominciato. Non difendo Gheddafi e la sua dittatura, ma mi pare giusto testimoniare anche aspetti del suo operato, del tutto ignorati in questi giorni. Il 26 marzo scorso Magdi Cristiano Allam ha scritto su “Il Giornale”: “Nella guerra esplosa in Libia e che vede l’Italia in prima linea, l’unica vera certezza, al di là delle reali intenzioni di chi l’ha scatenata, è che a vincere saranno gli integralisti islamici e che, di riflesso, le popolazioni delle sponde meridionale e orientale del Mediterraneo saranno sempre più sottomesse alla sharia, la legge coranica che nega i diritti fondamentali della persona e legittima la dittatura teocratica. Un esito che è esattamente l’opposto dei proclami ufficiali di Sarkozy e Obama straripanti delle parole d’ordine ‘libertà’ e ‘democrazia’””.

73 commenti
Commenti più recenti »
  1. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Caro Pino,

    ho letto con attenzione il suo nuovo articolo, concordo con lei sul bene e sul male del dittatore Gheddafi.

    A suo tempo lessi che fu una telefonata di Bettino Craxi ad avvisare Gheddafi degli incipienti bombardamenti e Gheddafi con la sua famiglia riuscirono a fuggire dalla propria residenza o compound, momenti prima dello sganciamento delle bombe.

    E si’, come previsto integralisti islamici prenderanno le redini della Libia, Egitto e Tunisia….

    I Cristiani Copti sono in fuga.

    Buonanotte,

    Anita

    PS:
    La bufala delle tombe in riva al mare e’ partita da Republica.it,
    ricordo benissimo di aver commentato in proposito, a mio parere non erano fosse comuni, ma si trattava o di cimitero esistente o di fosse per le umerose sepolture dei migranti africani le cui imbarcazioni si capovolgono di frequente in prossimita’ delle coste libiche e i cui corpi vengono poi spinti sulla spiaggia dalla marea.

  2. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Scusi signora,
    gli “incipienti” bombardamenti sui quali il Ladrone Craxi dette l’allarme a Gheddafi, da chi erano “incipiati”? Legga: preparati?

    Scommetto che lo sa ma lo tace.
    Come da copione.
    C.G.

  3. Anita
    Anita says:

    x C,G.

    President Ronald Reagan ordino’ l’attacco sulla Libya in rappresaglia dell’attacco sulla discoteca di Berlino.
    Ma c’erano altre ragioni.

    Sono occupata, stiamo facendo preparazioni per una prematura nevicata abbastanza pesante…ho molte piante da mettere al riparo, lavoro iniziato ieri col giardiniere.

    Anita

  4. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Àh, bèh…c’erano altre ragioni.
    Il greggio da depredare.
    Come da copione vecchio come il cucco.

    C.G.

  5. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Basta il nome, Reagan. Un’altro usaescippa fino al collo.
    Basta e avanza per essere informati.

    C.G.

  6. Anita
    Anita says:

    TMNews – Usa/ Halloween in bianco, la neve arriva a New York

    http://www.tmnews.it/web/sezioni/news/PN_20111029_00168.shtml

    Il mal tempo c’e’, ma la foto sull’articolo non mi sembra attuale.

    NY e’ a sud di noi, gli alberi sono ancora pesanti con le foglie, nella foto gli alberi sono spogli.

    Appunto per questo ci sono gia’ oltre un milione e mezzo di abitazioni senza corrente, per il peso delle neve sugli alberi ancora in foglia.

    Sta arrivando dalle mie parti con venti da uragano, lo Stato e’ preparato, ma la maggioranza dei proprietari di casa, no.
    Io compresa.

    Alcuni giornali Italiani errano nel mettere lo Stato di NY e Pennsylvania nel New England.
    Il NE consiste di 6 Stati:
    Maine, New Hampshire, Vermont, Massachusetts, Rhode Island, e Connecticut.

    Anita

  7. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Traduzione Google

    Gheddafi era fermamente anti-Israele e ha sostenuto gruppi estremisti in Palestina e in Siria.
    Ci sono state segnalazioni che la Libia stava tentando di diventare una potenza nucleare e la sua occupazione del Ciad, che è stato ricco di uranio, è stata una preoccupazione di molti per gli Stati Uniti.
    L’allineamento di Gheddafi con l’Unione Sovietica e le sue ambizioni di creare una federazione di stati arabi e musulmani del Nord Africa sono stati anche allarmante per gli Stati Uniti. Inoltre, l’allora direttore della Central Intelligence e il segretario di Stato Alexander M. Haig Jr. ha voluto prendere misure proattive contro Gheddafi perché era stato con l’ex Central Intelligence Agency (CIA) operativi per contribuire alla creazione di campi terroristi.

    Dopo dicembre 1985 Roma e Vienna attacchi aeroporto, che hanno ucciso 19 e ferito circa 140, Gheddafi ha indicato che avrebbe continuato a sostenere la Fazione Rossa, le Brigate Rosse, e l’Esercito repubblicano irlandese fino a quando i governi europei supportati anti-Gheddafi libici .
    Il ministro degli Esteri della Libia chiamato anche i massacri “atti eroici”.

    Dopo anni di schermaglie occasionali con la Libia oltre libico rivendicazioni territoriali nel Golfo della Sirte, gli Stati Uniti contemplato un attacco militare per colpire obiettivi all’interno della terraferma libica.
    Nel marzo 1986, gli Stati Uniti, affermando di 12 miglia nautiche (22 km, 14 km) limite delle acque territoriali secondo il diritto internazionale, ha inviato una task force di supporto alla regione.
    La Libia ha risposto con aggressività contro-manovre il 24 marzo che ha portato alla incidente del Golfo del Sirte.

    Il 5 aprile 1986, gli agenti libici hanno bombardato discoteca “La Belle” di Berlino Ovest, uccidendo tre persone e ferendone 229 persone che hanno trascorso la serata lì.
    Germania Ovest e negli Stati Uniti ottiene trascrizioni cavo da agenti libici nella Germania dell’Est che sono stati coinvolti nell’attacco.

    Informazioni più dettagliate sono state recuperate anni dopo, quando gli archivi della Stasi sono stati indagati dalla Germania riunificata.
    Agenti libici che avevano eseguito l’operazione presso l’ambasciata libica in Germania orientale sono stati identificati e perseguiti dalla Germania nel 1990.

    Etc-etera…..
    ============================================

  8. controcorrente
    controcorrente says:

    ect,ect,ect

    Gheddafi è anche sospettato di aver avuto parte nell’attentato di Mickey Mouse..mentre si presume che sia stato coinvolvolto nel tentativo di rapimento di Donald Duck..ect,ect…

    ecteeiuu!!!

  9. controcorrente
    controcorrente says:

    ps-
    Il Commissario Basettoni era stato per anni sulle sue piste, trascurando la Banda Bassotti, che così ha potuto rapinare l’intero pianeta tramite la “speculazione borsistica” di Wall Street..si sono perse le tracce del Commissario Basettoni, mentre Macchia Nera è stato eletto presidente degli USA..

    ecteetciuu’
    continua a piacere..

  10. Anita
    Anita says:

    x CC

    La mia era una risposta al solito disco rotto di C.G.

    “Basta il nome, Reagan. Un’altro usaescippa fino al collo”

    Anita

    ecteetciuu’…..bless you!

  11. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Scot…scot…scot!!
    (tradotto: colpi di tosse italiani seguiti a starnuti usaescippa).

    A proposito di dischi rotti, egregia signora, prenda uno specchio e guardi dentro chi c’è.
    Poi ce lo racconta, tra una nevicata e una botta di sole.
    Preparato il kappottino-ino-ino per l’Alexino?

    Buonaseeeera.

    C.G.

  12. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Ci vedo lei, sempre lei e solo lei…!!!

    Si’, il cappottino di Alexander e’ pronto e gia’ indossato.

    Questa mattina era sotto zero *C e un vento ad oltre 40 mph.
    Neve sopra il ghiaccio e le foglie, roba da rompersi il collo.

    Anita

  13. Uroburo
    Uroburo says:

    Dunque, dunque:
    Peperoni in bagnacauda, zuppa dei morti (zuppa di verdura alla piemontese) con pane nero, patate al forno (ricetta di CC), salamini artigianali (di puledro) e formaggi d’alpe.

    Manzo alla California con riso bollito.

    Minestrone alla milanese con … si deciderà.

    Vini di qualità
    Torta di mele
    Gelati
    Caffè di Santo Domingo
    Grappino

    Un caro saluto a tutti

  14. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    il virus dell’asilo è , per ora, passato…anche grazie ai consigli di Pino.
    Mi spiace che tu sia già con un piede nell’inverno. Sarà lunga arrivare a marzo ed aprile!

    Qui abbiamo ancora bellissime giornate.
    Oggi e domani sono per cimiteri e per parenti…
    ma sono stata due giorni a Bad Kleikircheim, nell’alta Carinzia, mia figlia ha casa là.
    Terme e piste da sci; ampia valle , ma per me bellissima in autunno.
    Boschi e foreste di pini, abeti, larici, faggi, aceri…bacche rosso fuoco. Tutti i colori caldi dell’autunno, dal giallo canarino , al giallo oro, al rosso di faggi e aceri, al verde dei pini e abeti in paesaggi incantevoli.
    Non è che i colori siano diversi in Italia! è che si corre per chilometri in mezzo a piccole casette che si specchiano sui laghi; a foreste intervallate da piccoli curatissimi prati ove ancora pascolano le mucche.
    In cima …bagnanti in costume che si gettano sul lago termale e accanto piccoli skilift già aperti per sciare su piste con neve “sparata”.
    Quando l’Italia avrà maturato il rispetto per l’ambiente che là è cosa normale, avremo risolto quasi tutti i nostri problemi.

    nel frattempo, se senti un bambino strillare come un’aquila e una madre , vestita chiccosa, che lo “redarguisce dolcemente”
    -caaaro, ammmore, smettilaaaa!!!
    Quelli sono sicuramente italiani!

    un abbraccio
    Sylvi

  15. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Manzo alla California, US o Monza?

    Non sapendo cosa fosse ho azzurrato Manzo alla California ed mi e’ saltata su la ricetta, ho imparato una cosa importante l’uso del latte per intenerire la carne…sapevo che si usa per alcuni pesci…il perche’ non lo so.

    Piu’ tardi le spieghero’ perche ne ero interessata.

    Vi pensero’ tutti a tavola parlando di cose liete.

    Saluti,
    Anita

  16. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    il vs menu interregionale, potrebbe essere curioso ed interessante…
    stona il grappino…chissà che marca schifezza…o forse l’alambicco potrebbe essere un residuato bellico! Mah!

    Ieri il mio menù era:
    antipasto di insaccati vari, anche di selvaggina, e trote e lucci in vari modi.
    Gulasc austriaco, che è mille volte più buono di quello ungherese che fa schifo…con canederli, rape e crauti autentici con bacche di ginepro.
    Oppure Nahrund der Baurner…per stomaci robusti!
    o wustel di quattro specie …che bisogna frequentare i tedeschi per capire le infinite qualità di wustel…con patate e verdure e funghi.
    Birra.

    Saker torte con una montagna di panna…
    oppure un favoloso strudel caldo imbiancato di zucchero e panna di vacca vera …che cola!!!
    Ovviamente non ho cenato!

    Caffè Illy…c’era…!!!

    Sono sicura però che avete passato una bella giornata insieme.
    Spero solo che non abbiate tanto malignato…come d’abitudine per…alcuni!

    Sylvi

  17. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita, Sylvi e Uroburo

    Nel mio piccolo, sabato sera a Rimini degli amici mi hanno portato a cena in una scuola di cucina che fa da mangiere per ospiti solo in via eccezionale. TUTTO a base di mare! Deliziaaaaaaaa!!!! Vino bianco senza etichetta molto buono, più un distillato d’erbe specialità di una cuoca. L’unica cosa “no bbuono” era la zona: un caseggiato anonimo a due piani, con la tipica aria fredda dell’adibito a uffic, isolato in una periferia spoglia.
    Le piadine però non l’ho neppure toccate.
    Buona digestione a tutti.
    pino
    P. S. Ho scoperto per caso che a Rimini c’è l’Arco di Auguto, e così ieri sono andato a vederlo, ci sono anche spezzoni delle mura antiche. Nel camminare verso la stazione, ho poi scoperto per caso anche i pochi resti di quella che era l’Arena romana.
    Sono rimasto sorpreso dalla quantità di gente che parla non ho capito quale lingua slava, c’era anche una piazzetta con vari furgoni, mi è parso un mercatino quanto meno di frutta e verdura, pullulante di donne che parlavano slavo.

  18. Pasquino
    Pasquino says:

    IL BALLO DELLA NEVE

    Volteggiando vaporosa scende,
    zigzagando silenziosa e lieve,
    si posa su tetti, su strade e chiese,
    la neve cade dondolandosi in paese.

    Come tanghera danza, smisurata,
    immensa e bianca, volta del ciel; canta,
    beffarda, scherzosa sul terren si posa,
    snella e stanca in mille anfratti riposa.

    Tutt’intorno è grazioso silenzio e pace,
    il lampione con fioca luce dondola e tace,
    la nonnetta e la bambina avanza, piange,
    il paese è spento, chiuso e indifferente tace.

    Pasquino

  19. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Draghi assume la guida della Bce nel pieno di un ciclone economico che minaccia l’euro e la Ue. Riuscirà Super Mario a salvare l’Europa?

    New York Times,
    30 ottobre 2011

  20. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Per caso un paio di giorni fa ho trovato quest’articolo:

    I più cafoni? I bambini italiani secondo gli albergatori Ue

    http://www3.lastampa.it:80/cronache/sezioni/articolo/lstp/427210/

    Nella mia zona questo problema non c’e’, ma a volte quando porto il cane al suo salone di toelettatura, invece di ritornare a casa faccio la spesa in un super mercato nei paraggi, clientela diversa, molti anziani di origine Italiana e molti del Sud e Centro America.

    I bambini sono un terrore, salgono sugli scaffali, aprono scatole, strillano, urlano, scorazzano da per tutto e le mamme imperterrite come se non fossero i loro figli.

    Il personale sopporta, senno’ intervengono le mamme ed incominciano a strillare piu’ dei figli.
    Ne hanno sempre una scorta di almeno 3 alla volta.

    Se ci sono lamentele…subentra il razzismo.

    ===================

    E si’, qui e’ arrivato l’inverno, spero che sia temporaneo, siamo rimasti tutti indietro con i lavori nei giardini…
    Inoltre ha piovuto molto, altri giorni persi.

    Il mio giardiniere, da padrone e’ diventato l’unico che lavora il piu’ che puo’, la sua crew appena c’e’ nuvolo non si presenta al lavoro…poi ci vogliono tre uomini per fare il lavoro di uno, sono sempre col telefonino all’orecchio, vengono tardi e se ne vanno presto.

    Credo che non continui a fare questo lavoro, ne parla di sovente.
    Troppi grattacapi.

    Ciao,
    Anita

  21. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Cari U., cc, Faust:
    Il ritorno a casa senza problemi di traffico. Una volata!
    Grazie ancora e sopratutto grazie della vostra amicizia.

    C.G.

    P.S.: con la Komare oggi passo la mano.
    Ma domani…..!!

  22. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    …sopratutto con l’ultima porcata usaescippa.
    Togliere fondi US all’Unesco perchè questi benemeriti tutori del patrimonio culturale mondiale ha detto sì alla Palestina.
    Vergogna! Vergogna! vergogna!
    C.G.

  23. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Passi la mano dove vuole, ma lontano da me, molto lontano.

    Per l’ennesima volta: Non sono la sua komare!!!!

    Anita

  24. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Lo dica pure, cara signora, se potrebbe mi strozzerebbe.
    Io invece, guardi un pò come sono maleducato, le mando un bacino sul nasino. Poi magari se lo soffierà (il naso) ma tant’è..

    C.G.

  25. Uroburo
    Uroburo says:

    sylvi { 31.10.11 alle 14:14 } …chissà che marca schifezza…o forse l’alambicco potrebbe essere un residuato bellico! Mah!
    —————————————-
    Cara Silvy,
    lei si dimostra una vera signora. Come al solito, per altro.
    Un saluto U.

  26. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Anita,
    il Manzo alla California – che era un’antica fattoria, tuttora esistente, un paio di chilometri a nord di Lesmo, paese sette-otto chilometri a nord di Monza – viene cucinata in due versioni diverse.
    Quella milanese con il latte e quella Brianzola con la panna. Così almeno ho letto su un vecchio libro.
    Io cucino la versione brianzola con un litro di panna. Ho anche messo in atto altre varianti secondo il mio gusto e secondo quel che avevo in casa.
    Un saluto U.

  27. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Non sono una persona violenta, basta uno dei miei sguardi…almeno cosi’ diceva mio marito.

    Sono commossa dal bacino sul nasino… ;-)

    Anita

  28. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Ricevo da Paust per pubblicarlo:

    …… Cccccoooolllllllegatooo oo Esscrivo a Tuti (Gino arrivo
    a te… SEI GRANDE…) Beli e Bruti… Cari carini e carucce buenas
    noches a Todos, Belli & Brutos prendo fiato e torno appepree…
    … sono collegato da un vicino in wi-fi e navigo… questo e’ il
    primo post scritto da questo stupefacente pc, regalatomi dal Gino…
    Bello, bellissimo… un bellissimo pensiero del Bell’Omm cui baffi
    propri un bel giunott col baffo pepe e sale…, l’amico Gino
    Cerutti… Gino, non trovo ancora i tasti addetti adatti… ma gia
    sono in buon cammino… sto scrivendo immmmmerso nel piacere che sto
    vivendo… dopo eseguiti i cambi x il funzionamento… un po’ prova
    questo poi quell’altro, ho filtrato i comandi dal tedesco all’a mia
    comprensione… CONTATTOoooo… CCCoolllegato…
    Grazie Gino…
    …addopo
    Faust

  29. Anita
    Anita says:

    x Faust

    Se ho capito bene C.G. ti ha regalato un pc in lingua tedesca….

    Non so se questo ti possa essere d’aiuto:

    Cambiare lingua a windows xp – PcTuner Forum

    http://www.pctuner.net/forum/software-programmazione/74344-cambiare-lingua-windows-xp.html

    So che per uso commerciale ci sono programmi che traducono nelle lingue desiderate, ma per prima cosa penso che si debba scrivere “correttamente”, e penso che le impostazioni sul rimangano in tedesco.

    Buonanotte,
    Anita

  30. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Caro Faust,
    sapevo che ti poteva servire.
    Non incensarmi troppo altrimenti arrosisco come un pomodoro. Basta la tua gratificante amicizia.

    Hasta luego!
    C.G.

  31. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita,
    e se poi il Gino ti porta un “quadrotto ” di quel “cioccolato al Liquoremche ha portato a noi,vedi che nemmemo più riesci a fare lo sguardo al “fulmicotone” di cui dici di andar famosa .

    cc

  32. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x cc
    garantito che non le piace il cioccolato che, diciamolo pure, tra l’altro è anche un afrodisiaco.
    Scentificamente acclarato.
    Cacao meravigliao…

    C.G.

  33. Anita
    Anita says:

    x CC

    Caro CC,

    il cioccolato e’ uno dei miei vizietti, solo quello scuro-amaro.
    Anni fa compravo quello Perugina, ma parlo di almeno 30-40 anni fa.

    Infatti per Natale mandavamo bellissime grandi scatole confezioni regalo a diversi clienti.
    Adesso e da molto tempo non e’ piu’ buono……

    Mi accontento del cioccolato Lindt o Lintz che si trova facilmente nei supermercati e farmacie, ed e’ ragionevole.
    O HERSHEY’S BLISS Dark Chocolate, e’ buono, mi piace perche’ non e’ farcito.

    Ma solo uno al giorno….a volte due.

    Anita

  34. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    come faccia una alcoolizzata decerebrata ad essere anche una signora…è pretesa solo sua!
    Però…di grappa me ne intendo…dicevo semplicemente che dalle sue parti…è meglio bere altro! Tutto qui!
    Ieri oltre a rosari di requiem nei cimiteri, sono stata anche in visita ad alcuni vecchietti di lobo frontale in buonissimo stato.
    Ho ascoltato le loro storie di guerra…ho ricevuto in dono libri di storia e cronaca del territorio.
    Molto interessanti…peli nel naso grossi come pali!
    Naturalmente le loro versioni collidono con le versioni sue e di CC.
    Ma questo lo sapevo!
    Sarebbe auspicabile, però, che voi due non vi comportaste come Fantozzi, che, mai visto un friulano, spara c….te a raffica, credendo di vendere una comicità che , ormai, è ammuffita definitivamente. Se mai c’è stata!

    Sia gentile: mi spieghi chi è una “vera signora”.
    Potrei fare un corso di aggiornamento!

    cordialità
    Sylvi

  35. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Cara Sylvi, il vino e la grappa bevuti in casa di Uroburo erano ottimi.
    Che anche i prodotti friulani siano altrettanto ottimi non è da mettere in dubbio, mi sembra però un luogo comune come quando dicono che a Firenze si parla il miglior italiano il che, converrai con me, è un falso gigantesco.
    Saluti.

    C.G.

  36. Anita
    Anita says:

    Per una volta concorro con C.G.

    ….che Firenze si parli il miglior italiano il che, e’ un falso gigantesco….

    Cosi’ come dicono che il vero Italiano e’ il toscano….

    Mi piace l’accento toscano, ma non il dialetto, specialmente in bocca alle donne.

    Antonio Zaimbri, perdonami.

    Anita

  37. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ma nò!
    “concorre” con il Cerutti? Oddio…
    Stanotte, come minimo, farà tre metri di neve.

    Buonaseeeera.
    C.G.

  38. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Oggi sono di buon umore…..

    A dire il vero il mio umore e’ quasi sempre alto, al contrario di mio marito che era sempre cupo, mai con un sorriso, sempre col muso, viveva di rancore.

    La sera e’ lontana, qui e’ appena mezzogiorno.

    Anita

  39. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Mia madre, donna d’altri tempi e che trovò anche il tempo di imbracciare un fucile insieme a mio padre per combattere i fascisti sui Monti Sibillini (in una pausa di guerra, sopra un prato, decisero di procrearmi..) diceva sempre che ” i mariti sono lo specchio delle mogli”.
    E mio padre gli ribatteva sempre “e viceversa”.

    Davvero.

    C.G.

  40. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Io non sono sua madre.

    Mio marito aveva 10 anni piu’ di me, in Italia era una persona diversa, in America ho trovato uno sconosciuto.

    Anita

  41. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    In fondo capisco: l’aria ammeregana a volte non è delle migliori.
    In una società dura, come lo è negli US, fatta di gomitate per prevalere sull’altro, vivere solo per lavorare e non viceversa, il carattere delle persone con il tempo può cambiare.
    Mi sembra umano se non addirittura logico.

    C.G.

  42. sylvi
    sylvi says:

    caro C.G.

    non metto in dubbio che Uroburo sappia scegliere i vini…tanto meno che in Italia ci siano quasi ovunque scelte eccellenti.
    Caso mai parlando di grappa…questo distillato è sempre stato considerato povero e volgare…l’alcool della povera gente.
    Ed era effettivamente, qui da noi, puro veleno alcoolico…il riscaldamento a buon prezzo, forse anche l’unica consolazione ad una vita estremamente dura e amara.

    Credo però che si possa dire che nessun superalcolico ha subito una rivoluzione come la grappa.
    I Nonino, ma non solo loro, ne hanno fatto motivo di ricerca dei vitigni autoctoni, cultura del territorio, di distillazione raffinata.
    E la grappa è diventata altro, come si potrebbe dire anche dello Slivoviz, grappa di prugne.

    Il Friuli, credo grazie ai milioni di soldati qui transitati, ma anche per la sua storia di territorio sempre conteso, perciò intellettualmente anche chiuso, ha mantenuto la nomea di terra di alcolizzati.
    Se CC e anche Uroburo volessero dire che cosa erano il Piemonte e la Lombardia delle chiuse vallate alpine, o il Veneto…
    beh il loro alcool non lo abbiamo bevuto noi!
    Così giusto per parlare di loghi comuni.

    Sylvi

  43. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Sylvi,
    leggevo tempo fa che i soldati italiani, guerra 15-18, prima che venissero mandati al macello, venivano dopati con la grappa.

    Non mi è dato di sapere se si trattasse di quella friulana.

    C.G.

  44. sylvi
    sylvi says:

    caro C. G.

    Non soltanto nella IGM, ma anche nella IIGM i soldati prima di andare all’attacco venivano “carburati”.
    Mia nonna parlava sempre delle “porcherie” che davano ai suoi figli
    in guerra.
    Posso anche aggiungere, però, che quando insegnavo in caserma, agli alpini che andavano a fare il campo invernale veniva regolarmente data della grappa, che faceva parte del rancio.
    Ma non era raro, anzi, che la colonnina del termometro scendesse
    ben al di sotto di -20°!!!
    Questo in tempo di pace!

    Sylvi

  45. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Lei deve sempre incolpare qualcun altro.
    Prima ero io, la moglie, appena arrivata dall’ Italia.
    Poi l’America…
    Mio marito non ha mai fatto gomitate con nessuno, se non con se stesso.
    Non glielo saprei dire…
    Forse la guerra, gli anni di prigionia, carattere, ambiente dove e’ cresciuto, l’Africa…la mancanza del padre…???

    Certo che quando si emigra, volontariamente o meno, l’inizio e’ difficoltoso, a volte molto difficoltoso, ma a suo tempo ognuno di noi deve fare una scelta, o crearsi una nuova vita o soccombere.

    Io ho sostenuto mio marito, non ho rimorsi.

    Anita

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