La tragedia di Haiti è anche il nostro ignorare l’enorme debito morale, politico e civile che l’intero Occidente ha nei suoi confronti

La tragedia di Haiti è tale da lasciare senza parole. E da rendere ancor più piccine e petulanti se non tragicamente ridicole quelle che affollano la scena politica italiana. Sto leggendo un bel libro, che consiglio a tutti, “I giacobini neri”: narra la storia della rivoluzione degli schiavi di Haiti, allora ricchissima e invidiatissima colonia della Francia, in contemporanea con la Rivoluzione Francese. Quella di Haiti è l’unico esempio nella Storia del genere umano di rivoluzione vittoriosa di schiavi contro i padroni schiavisti. Tralascio le efferatezze compiute di routine e per un paio di secoli – con la benedizione del clero – dalla “superiore” civiltà europea contro qualche milione di poveri disgraziati sradicati dall’Africa e trasformati in schiavi dall’altra parte del mondo e spesso anche nella stessa Europa. Basti pensare a un particolare abominio creato dai cattolicissimi coloni: la suddivisione dei mulatti in ben 168 tipi, sottotipi e sottosottotipi a seconda delle frazioni – da una a 167 – di sangue da avi bianchi che potevano vantare: la quantità e il tipo dei diritti loro concessi variavano in base a quelle frazioni di sangue, fermo restando che comunque erano pur sempre angariati e discriminati anche quando avevano 167 parti di sangue “bianco” e una sola di sangue “nero”, per quanto assurdi siano questi termini.
E tralascio il fatto, molto poco noto, che lo stesso Robespierre aborriva sì la definizione di schiavo, ma non la sostanza della situazione, del resto lo stesso Voltaire lucrava con quote di possesso di navi addette alla tratta degli schiavi, le famigerate navi negriere, e che il grande Napoleone e la borghesia francese post rivoluzione francese hanno voluto con testardaggine riesumare lo schiavismo. Se non ci sono riusciti se non per breve periodo, lo dobbiamo agli haitiani, agli schiavi haitiani che si sono ribellati e hanno vinto guadagnandosi anche l’indipendenza di Haiti. E con l’indipendenza ci fu la prima abolizione definitiva dello schiavismo in uno Stato, dopo quella proclamata nel 539 a. C., cioè quasi 2.000 anni prima, da Ciro il Grande, creatore del concetto, e della pratica, dei Diritti mani, abolizione, concetto e pratica caduti però purtroppo in disuso con i suoi successori. Gli Stati Uniti infatti, considerati con la Rivoluzione francese i primi abolizionisti, in realtà lo schiavismo lo hanno abolito sull’intero territorio nazionale solo il 6 dicembre 1895, quando venne finalmente completato l’iter dell’approvazione del XIII emendamento della Costituzione. Ovvero, un secolo dopo Haiti!

Se l’Inghilterra dopo la Rivoluzione francese divenne abolizionista – contribuendo così in modo decisivo all’abolizione dello schiavismo nel mondo – lo dobbiamo alla rivolta degli schiavi di quella parte dell’isola di S. Domingo chiamata Haiti, cioè la parte occidentale, quella di fronte a Cuba. La parte orientale, diventata in seguito lo Stato che ancora oggi ha per capitale una città che si chiama S. Domingo,  era invece sotto dominazione spagnola e non diede grattacapi ai suoi coloni piovuti dalla Spagna. La Haiti di allora era di fatto l’unica colonia della Francia nonché la sua principale fonte di ricchezza, possedimento invidiato e bramato da tutto il resto dell’Europa. L’Inghilterra non vedeva l’ora di vendicarsi dell’aiuto militare dato dalla sempre odiata Francia  alla ribellione della sua colonia americana diventata in seguito gli Stati Uniti.

L’occasione si presentò quando il governo di William Pitt, discepolo di Adam Smith, si accorse di tre cose. La prima: che senza Haiti l’economia francese sarebbe crollata. La seconda: che il 50% degli schiavi razziati dall’Inghilterra in Africa venivano finivano acquistati dai coloni francesi di Haiti, e che quindi era la stessa Inghilterra a ingrassare l’odiata Francia dandosi così la zappa sui piedi. La terza: mentre la Francia aveva come unica colonia la floridissima Haiti, l’Inghilterra aveva invece altre grandi colonie, come per esempio in India, dove avrebbe potuto far produrre lo zucchero, il cotone e l’indaco, cioè le grandi ricchezze commerciali dell’epoca, ai disgraziati indigeni pagandoli appena un misero penny al giorno senza il peso del doverseli mantenere in toto come schiavi. Il maestro di Pitt, cioè Adam Smith, aveva condannato con Arthur Young la produzione con manodopera schiava perché risultava il tipo di produzione più costoso al mondo. Ecco perché il governo di Londra diventò di colpo abolizionista e in Inghilterra nacque la Società abolizionista. Non per motivi umanitari o convinzioni civili, ma solo perché si voleva soffiare sul fuoco della rivolta degli schiavi di Haiti per mettere in ginocchio l’eterna rivale sul continente europeo. La porcaggine inglese era infatti arrivata al punto che il capitano di una nave trasporta schiavi trovava il tempo di arricchire la religione britannica componendo l’inno “Come è dolce il nome di Gesù”. No comment.

Le mire di Londra sarebbero rimaste prive di efficacia se a Parigi non fosse nato il club degli Amici dei Negri, con rivoluzionari del calibro di Brissot, Mirabeau, Condorcet e l’Abbé Gregoire. Brissot era un giornalista che anziché sproloquiare o leccare il culo dei potenti come si usa oggi aveva visto con i suoi occhi cosa fosse la schiavitù negli Stati Uniti e ne era rimasto shoccato. Senza i soldi e l’appoggio inglese, interessati a togliere Haiti alla Francia, e senza l’esplosione della Rivoluzione francese, gli Amici dei Negri sarebbero rimasti dei romantici filantropi privi di reali capacità.

Per capire meglio l’importanza di Haiti nella nostra storia riporto due passi del libro cho ho citato:
1) Dal prologo, a pagina 28:
“Cristoforo Colombo sbarcò per primo nel Nuovo Mondo sull’isola di S. Salvador e, dopo aver innalzato lodi al Signore, si mise in fretta alla ricerca dell’oro. I nativi, i pellerossa, erano pacifici e cordiali e lo indirizzarono ad Haiti, una vasta isola (grande quasi come l’Irlanda) che dicevano essere ricca del prezioso metallo. Colombo salpò dunque per Haiti. Allorché una delle sue navi andò a incagliarsi in un fondale, gli indiani haitiani lo aiutarono tanto volenterosamente che ben poco andò perduto e di tutto il materiale portato al sicuro sulla spiaggia non fu rubato nemmeno uno spillo.
Gli spagnoli, gli europei più progrediti dell’epoca, si annetterono l’isola, la chiamarono Hispaniola e presero sotto la loro protezione gli arretrati isolani. Introdussero il cristianesimo, i lavori forzati nelle miniere, l’assassinio, lo stupro, gli sbirri, varie malattie sconosciute, la carestia artificiale (distruggendo le coltivazioni per ridurre alla fame i ribelli). Queste e altre caratteristiche della “civiltà superiore” ridussero la popolazione indigena da mezzo milione, forse un milione d’anime, a circa 60.000 nello spazio di 15 anni”.

2) – Dalla prefazione alla prima edizione, pagina 22:
“Nell’anno 1989 la colonia francese di Santo Domingo nelle Indie Occidentali copriva i due terzi del commercio internazionale della Francia e rappresentava il più vasto mercato della tratta europea degli schiavi. Era parte integrante della vita economica dell’epoca, la massima colonia del mondo, l’orgoglio della Francia, l’invidia di ogni altra nazione imperialista”.

Come si vede, Haiti con i suoi 500 mila schiavi esistenti nel 1789 e protagonisti di una rivolta durata 12 anni, ha avuto un ruolo centrale non solo nei destini economici di tre continenti, America, Europa e Africa, ma anche sullo sviluppo di quella che con un eurocentrismo tanto maniacale quanto immotivato chiamiamo Civiltà europea e occidentale, nella quale oggi viviamo. Se siamo liberi, lo dobbiamo in buona misura anche a quei martiri di Haiti, che conquistata l’indipendenza hanno anche saputo respingere ben tre eserciti invasori, spediti dalla Francia, Dalla Spagna e dalla rapace Inghilterra. Tanto rapace, che a un certo punto un ebreo di nome Karl e cognome Marx ha sentito il dovere di mettersi all’opera…

A parte tutto ciò, leggere i nomi di una serie di località e i fatti storici, eccezionali o quotidiani, che vi si sono dipanati, seguire le cronache e imparare a conoscere i personaggi di allora fino a sentirsi proiettati nell’Haiti di 2-3 secoli fa, e apprendere all’improvviso dai giornali che quella di oggi è ridotta a un mare di macerie e di morti, è una ben strana sensazione. Come una vivere una inspiegabile sovrapposizione del Passato con il Presente, un innestarsi della Storia con la Cronaca di una tragedia di Oggi. Bisogna però riaversi in fretta dalla stupefazione, e chiederci, ognuno nel suo piccolo, cosa possiamo fare per aiutare chi è rimasto di quei poveri disgraziati. Lasciando al ludibrio della Storia gli sciacalli che su quotidiani italiani sparano a titoli cubitali in prima pagina l’accusa di “tragedia del rifiuto del capitalismo”. Come se tragedie simili non possano presentarsi ovunque, compresi gli Usa degli uragani e dei vari terremoti di S. Francisco, e gli Usa sono la patria del capitalismo moderno.

E come se tragedie simili non si fossero mai presentate, a volte in dimensioni simili, vedi lo tsunami di Sumatra del 17 luglio 2006, e a volte in dimensioni per fortuna più piccole, in Paesi che il capitalismo lo hanno adottato eccome – spesso anche quello di rapina – come la stessa Italia, il cui territorio è un tremolio continuo che ogni tanto sfocia in tragedia tellurica dalla Sicilia al Friuli, passando per la Calabria, l’Irpinia e l’Abruzzo. Solo gli ignoranti in mala fede possono far finta di non sapere che non esistano le grandi responsabilità degli Usa, cioè della patria del capitalismo, nel disastro economico di Haiti, e di gran parte del centro e sud America, dove la Casa Bianca si è sempre alleata con la peggiore feccia al potere per poter rapinare le ricchezze del “cortile di casa”, come ha ricordato con un documentato commento il nostro forumista che si firma Vox.

Avrei voluto occuparmi anche di ciò che bolle nella pentola del Bel Paese, dove i berluscones cianciano di riabilitazione di Bettino Craxi quando sono i primi ad averne tradito soprattutto la politica estera accodandosi per esempio sempre più passivamente anche ai peggiori governi israeliani. E dove il papa si trova sempre più alle prese con contraddizioni e antagonismi non tutti positivi, anzi alcuni con pericolosità che non è affatto il caso di sottovalutare o tacere per evitarsi le solite lapidazioni oggi di moda. Ma di fronte alla enormità della tragedia haitiana le attuali nostre miserie è bene cedano il passo almeno per qualche giorno.

343 commenti
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  1. sylvi
    sylvi says:

    caro Peter,

    il “cartello” ha girato a lungo per Londra, sugli autobus rossi, ha presente?
    E in molte altre Capitali…noi facciamo le cose alla tedesca!!!
    Se ci hanno fatto un prrrr dovrebbe saperlo lei meglio di me!

    Totò, confesso, non è stato molto “compreso” dalle nostre parti…
    Troppo italiano, troppo napoletano,…troppo intelligente, come direbbe MT!
    Ehhh, abbiamo anche noi, gente unica, i nostri limiti!!!
    Sylvi

  2. Peter
    Peter says:

    xLinosse

    se cerchi sul web, c’e’ Medecins sans frontieres international homepage. Le donazioni vanno fatte agli uffici delle singole nazioni. Haiti non appare nella lista. Immagino che si possa donare all’ufficio italiano, francese, britannico, USA…non so pero’ se si possano porre condizioni su dove la donazione debba essere spesa (es. Haiti). Vi sono anche numeri di telefono sul sito web

    un saluto

    Peter

  3. Linosse
    Linosse says:

    X Peter
    Ti rigrazio,mi informerò sulle donazioni per Haiti
    Buona domenica e corso di cucina
    L.

  4. Faust x Linosse
    Faust x Linosse says:

    http://www.medicisenzafrontiere.it/
    x donazioni in danaro… mentre x altro genere di donazioni, come farmaci e vestiti, cce la Croce Rossa Italiana…

    … delle istituzioni umaniste dominicane ho trovato solo i numeri di telefono… es Defensa Civil.gov.do

    ciao caro Lin… Abbacchi felici anche a te!!
    Faust

  5. AZ Cecina LI
    AZ Cecina LI says:

    la libera espressione, per quanto pesante essa possa essere, si possa essere in grado di scoprire la vera indole di una persona , la sua ipocrisia , la sua idiozia e la sua debennaggine.
    Un saluto a tutti, Rodolfo

    Hai già detto tutto da solo ….. Grazie

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  6. Faust x Haiti11
    Faust x Haiti11 says:

    … la situazione è straziante… Equipe di medici croati, arrivati sul posto da 2 gg. ma le autorita usa che controllano gia laeroporto, danno la precedenza di atterraggio a Port-au-Prince ai loro aerei e allo scarico di materiali di soccorso e alimentari, non cce niente di strano gli usa sono i piu organizzati ma non riescono ancora a coordinare anche la presenza degli altri volontari. Gli aerei non usa sono dirottati sullaereoporto di Samana… e da li via terra ad Haiti… I medici croati da 2 gg non riescono a sdoganare.. tirar fuori le loro attrezzature da campo… e sono incazzatissimi… con le mani in mano… non esiste piu nessuna struttura medica che sia rimasta in piedi…
    Come dicevo nei precedenti post… Apprendo ora, detto dai soccoritori croati e anche Medicine sans frontier, sono in attesa di un ospedale gonfiabile aereo dirottato su Samana, loro dicono che tutto quello che non è usa viene dirottato su Rep. Dom.
    Gli usa sono preoccupatissimi x rivolte e saccheggi… La Clinton ha imposto il coprifuoco, ma non cce chi lo faccia rispettare. In situazioni simili, il coprifuoco serve x sequestrare armi in mano alla popolazione… In Haiti larma che sa usare lhaitiano è il machete… che sanno usare come il barbiere di Siviglia usa il rasoio…Non possono togliere dalla circolazione i machete… e anche x questo vedo un cielo nuvolosissimo… La maldicion de colon… continua il suo cammino funesto… Povera Gente…. Bisognerebbe che ci fosse veramente un ddio…Ma non ccè… luomo è indifeso e solo un ddio gli puo dare la speranza, morta da tempo ed ancora insepolta… di continuare avvivere… Ma purtroppo ddii NON ce ne sono…. x lo meno su questa terra e mmen cche meno in Haiti…l Inferno dei Poveri Diavoli… I ddii e la maldiccion le ha portati Cristobal Colon e gli Spiriti della Terra caribeña sono spossati da 500 anni di lotte x scacciare la Maldiccion de Colon, fuori dallisola… fuori da Loro!!!
    Faust

  7. AZ Cecina LI
    AZ Cecina LI says:

    Scorro il blog nei brevi intervalli tra un narrivo e l’altro delle classifiche delle gare di Cross di questa mattina in cui devo inserire tmpi e calcolare la velocità mrdia.
    Molti commenti sicuramente interessanti ma troppo lunchi per i miei tempi.
    __________
    Il loglio (o Zizzania), da neofita del’agricoltura mi sono incuriosito ed ho trovato che ha semi neri che, se macinati con il grano, provocano: dolori al capo, vertigini, vomito ed oscuramento della vista, che la parola deriva da gigli, ed anche che in Friuli è chiamato Ùej (accento acuto sulla u).
    Vedi che anche da una banale svista di Sylvi e dalla pronta correzione di MT si può imparare qualcosa.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  8. Faust x Haiti11
    Faust x Haiti11 says:

    si possa essere in grado di scoprire la vera indole di una persona ,

    la sua ipocrisia , la sua idiozia e la sua debennaggine.

    ma si puo capire anche se è una persona bbuona e Vera, che non è un idiota e la sua grande Umanita…
    parole concetti che non esistono sul dizionario di questo reazionario..
    Faust
    Ps: stranamente sono le stesse parole di offesa tiratomi addosso (fra le altre..) dal Cenerentolo di bisceglie…Faust è ipocrita, idiota e ddammale… eppoi non dovrei sfancularlo ad uno stronzaro simile.. Mi dispiace anche x llui!! ma non merita di ppiu!!
    Faust

  9. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Caro Faust, 106
    sulle guerre tra i poveri ci sarà sempre qualcuno che diventa ricco.
    Leggevo che dall’altra parte dell’isola c’era chi, il giorno dopo l’ecatacombe, giocava tranquillamente a golf…
    Ma nonostante questo saremo, sempre dalla parte di chi non ha (aveva) neanche gli occhi per piangere.
    Questo è poco ma sicuro.
    Hasta siempre, viva Haiti!
    C.G.

  10. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    P.S.: ognuno faccia quello che può.
    Mio figlio è in contatto con Medici senza frontiere, vi farò sapere a giorni su qualche progetto specifico.
    I bambini!
    Sopratutto quelli diventati orfani e prede facili per il commercio infame di organi.
    C.G.

  11. sylvi
    sylvi says:

    caro AZ,

    io conosco il loietto italico, specie di loglio che cresce ovunque, ma soprattutto sui “prati stabili” che si sono formati attorno agli aeroporti militari.
    E’ pianta da foraggio, ma economicamente è una perdita.
    Invece in primavera, questi prati, sono una bellezza!
    Loietto fiorito, ma anche tanti tipi minuscoli di orchidee e molto altro.
    Appena fuori Udine ce n’è un’estensione.
    Vi hanno ricavato, fra l’altro, un campo per aereomodellismo, frequentato da molti e il campo di tiro al piattello dove si allena la Cainero, medaglia d’oro olimpionica.
    La pista da Cross è quattro passi più in là.
    ciao Sylvi

  12. Anita
    Anita says:

    x Faust

    si legge anche qui della confusione dell’aeroporto e danno la colpa alla nostra incapacita’ di regolare la situazione.

    Ci sono casi raccapriccianti di assalti su gente che ha ricevuto provvisioni.

    Il numero dei morti, secondo le varie organisazzioni va da 20’000 a 50’000.
    Alcune fonti hanno dato un conto approssimativo di 100’000.

    I continui tremori non facilitano le missioni di rescue.

    Intanto colonne di rifugiati si avviano per altri centri non colpiti dal terremoto, senza viveri o acqua.
    Gli altri centri sono privi di tutto anche se non danneggiati.

    Anita

  13. Rodolfo
    Rodolfo says:

    24 anni fa´ero li, ero a Roma quando il Papa visito´ la Sinagoga. Fu´una cosa indescrivibile. 24 anni dopo non mi e´stato possibile essere li presente, ho seguito alla televisione ed e´stato altrettanto bello. Molto significative le parole del Papa. Una cosa mi ha molto sorpreso, la serenita´nel volto di Benedetto XVI, una serenita´ che non ho visto mai in nessuna altra occasione.Ha concluso in Ebraico ed e´stato perfetto. Rodolfo

    Ed ora alzo le mani, sparate pure!

  14. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo

    Che fastidiosi questi ebrei, si lamentano sempre di tutto ”

    Che fastidiosi questi ebrei, si lamentano sempre di tutto. Pensate che l’altra sera degli ignoti benefattori abitanti nella bella isola greca di Creta, avvertendo che anche sul Mediterraneo meridionale il clima di questo gennaio si faceva rigido, in particolare a notte fonda, sono entrati alle 4 di mattina sfondando una porta evidentemente malandata al primo piano della vecchia sinagoga dell’isola e, con tutte le migliori intenzioni del mondo – per stare più al caldo o per divertirsi col falò – hanno dato fuoco alle cianfrusaglie che hanno trovato nel locale. Gli allegri visitatori avevano già fatto lo stesso gioco innocente tre settimane fa e evidentemente soddisfatti dell’effetto ottenuto, hanno pensato bene di ripetere anche nell’anno nuovo la buona azione. Il fatto è che gli ebrei devono essere un po’ piromani, perché nei locali avevano accumulato un sacco di materiale combustibile, cellulosa in fogli, ordinatamente organizzata in mattoncini rettangolari, comodissimi da bruciare, anche se imbrattati da tracce di inchiostro secco. Li chiamano “libri”, chissà a cosa servono. Naturalmente i benefattori ne hanno approfittato per aiutarsi nel loro utile lavoro e ne hanno bruciati circa 2500. Un bel record, no? Per fortuna però questi “libri” erano molto vecchi, senza dubbio fuori moda, e dunque nessuno può aversene a male.

    Poi la cosa dev’essere scappata loro di mano, perché hanno preso fuoco anche computer, pavimenti, e le altre carabattole. Roba vecchia anche questa e troppo combustibile. Sicché gli ignoti allegri escursionisti se ne sono andati, ma solo dopo aver offerto un bello spettacolo al quartiere ed aver goduto della maschia bellezza delle fiamme. E sapete che cosa hanno fatto quegli ebrei collezionisti di cellulosa e privi di sense of humour? Hanno chiamato la polizia. Ma vi sembra il caso di lamentarsi per uno scherzo innocente?

    Ugo Volli

  15. marco tempesta
    marco tempesta says:

    La tim per il servizio SMS di donazioni prende il 55% sui soldi raccolti.quello che rimane poi viene diviso ancora una volta.l’associazione no profit può prendersi fino al 65% per le spese sostenute e solo quello che avanza va a quei poveri haitiani…
    ———-
    L’ho trovato su un sito che parla di volontariato. Molte proteste perchè si chiedono sempre e solo soldi, mentre non si presta attenzione all’offerta di volontariato.

  16. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Per quando riguarda il mio post e le mie parole , non e´stato capito il senso. Me l´aspettavo. Ma come si vede sono parole, come la prova del nove, e gli unici a risentirne un suono minaccioso sono proprio quelli.
    Potrei integrare , completare il mio pensiero, ma gia´so´che e´inutile, e ad essere sincero, poco mi interessa ad essere capito da certe persone. Rodolfo

  17. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Oggi guardo anche Omero con occhi diversi da come lo guardavo prima, certo è però che nessuno s’è mai sognato di farne un libro sacro con insegnamenti da seguire alla lettera, per giunta litigando come al solito sulla loro interpretazione. Questo è un enorme vantaggio sulla bibbia e sul talmud, peraltro anche loro molto interessanti come letteratura e indagine psicologica, storica, sociale e culturale del popolo che li adotta come testo sacro e annesso commento. Che il talmud abbia in qualche modo ingessato il pensiero ebraico, fornendo a priori risposte prefabbricate per quasi ogni domande, non lo dico io, ma l’ho letto su un libro di un ebreo francese dell’800 il cui titolo è più o meno “Le radici dell’antisemitismo”. Se le interessa lo cerco, è da qualche parte nella sezione “Ebrei” della mia biblioteca.
    Concordo con lei invece per quanto riguarda l’errore di incensare i greci, ma anche i romani, senza mai esercitare nei loro confronti la critica, e in qualche modo la presa di distanza. Alla scuola media allibii quando il professore, di cognome Amadio, ci spiegò l’etimologia della parola “allevare”: viene da “ad me levare”, cioè “portatemelo, che i padri potevano pronunciare quando veniva loro presentato, steso su un tavolo o su un letto, un figlio appena nato. Se non dicevano “ad me levare” il neonato finiva nel Tevere. O nei cumuli di spazzatura dove i tenutari di bordelli sceglievano quelli che a loro parevano i più in salute per allevarli e farne delle prositute o dei prostituti. Venivano prostituite anche bambine di 5-7 anni, come si legge in una commedia mi pare di Plauto. C’è un papiro di un soldato romano in Egitto che scrive una bella lettera alla sorella che aspetta un figlio, solo che alla fine la lettera si conclude così: “Se è maschio tienilo, se è femmina lasciala andare”. Nel Tevere, sottinteso. Ci sono autori dell’epoca che descivono le anse del Tevere ingolfate di cadaverini…
    Mi sono sempre rifiutato di visitare il Colosseo a Roma, e l’univa volta che l’ho fatto ho scoperto che una delle uscite, o se si preferisce degli ingressi, si chiamava porta “libitinaria”. Gli inservienti spazzavano via attraverso quella porta i resti dei gladiatori e dei condannati a morte fatti sbranare per divertimento del celebrato popolo romano, non prima di avere finito a colpi di clava i feriti e i moribondi. Evito i commenti. Aggiungo solo che i nostri “gloriosi avi” scopavano come ricci nei corridoi del Colosseo, dove le prostitute esercitavano il loro mestiere, eccitati dallo spettacolo nell’arena….
    Riguardo gli antichi greci non è solo la pedofilia, quanto lo schiavismo e la prostituzione anche infantile che mi sgomentano. E Omero descrive a volte sacrifici umani, che non mancano neppure nelle altre opere greche. Il discorso diventerebbe lungo, ma è l’intera civiltà greca che nasce con dei tradimenti anche di alcuni giuramenti. L’Eneide è una meraviglia letteraria, ma cos’è in concreto se non la grande narrazione di una immensa follia e imbecillità “virile”. I persiani erano più saggi, hanno subìto un oltraggio tipo Elena – le famose corna di un potente – senza reagire in modo così folle e cruento.
    Diciamo pure che dei nostri avi il più pulito aveva la rogna, come del resto gli avi di tutto il mondo. Abramo non scherzava neppure lui, se beccava qualche disgraziato che durante il sabato raccoglieva legna lo faceva lapidare, si trombava le schiave e tra Sara e Agar se permette scelgo mille volte Agar.Sono come pepite d’oro: in mezzo a tanta ganga c’è anche qualche pagliuzza d’oro. Ciò che io rifiuto è il voler far finta che fossero solo oro, quando invece in gran parte erano solo ganga. E’ un rifiuto che ho verso non solo i romani, i greci, gli israeliti, ecc., ma verso qualunque idealizzazione della Storia, religioni comprese.
    Caro Rodolfo, la Storia in realtà è un ammasso di pietre e macerie: dalle quali ognuno estrae di norma solo quanto gli serve per costruire belle facciate del proprio palazzo, che gli fa comodo, nascondendo dietro di esse tutto il resto…
    Vada in piazza S. Pietro a Roma, vada a vedere le suggestive statue di santi e simili che fanno da corona in alto alla storica facciata. Ma guardi meglio: vedrà che in ogni statua è infilata una sbarra di ferro utile a non farla pima o poi precipitare a terra. Le ho detto tutto. Aggiungo solo che a volte pare proprio che la sbarra si infili all’altezza del sedere dei singoli personaggi scolpiti….. Senza dimenticare mai da dove hanno perso i soldi per realizzare anche l’imponente colonnato che circonda parte della piazza.
    Un saluto.
    pino
    P. S. Ha capito il senso del discorso di “apertura” del papa nell’incontro col rabbinato romano, parte del quale non se l’è sentita – giustamente – di essere d’accordo? Ha capito verso dove ci stanno portando?

  18. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Mi puoi dire cos’e’ il servizio SMS in Italia?

    In inglese e’ tra l’altro: Short Message Service

    Qui sui celluari si puo’ digitare ul numero 90999 – HAITI e $10 verranno aggiunti alla bolletta mensile.

    Funziona benissimo, raccolgono milioni al giorno.
    Comodo per i giovani che non sanno fare niente altro che text messaging.

    Anita

  19. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Nicotri, la trasmissione l´ho registrata. Piu´tardi o domani la risentero´con calma. Ero a dire la verita´, durante la trasmissione, anche concentrato a riconoscere volti conosciuti durante quei tre anni passati a Roma. Un saluto. Rodolfo

  20. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Anita: il servizio SMS è esattamente lo stesso che negli USA: Short Message Service.
    Dei due euro che si inviano via SMS, ad Haiti arrivano le briciole, il resto si perde per strada.

  21. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Sylvi:
    sai che lo dico con affetto…sarà l’influenza del mio essere stato un professore d’italiano in una delle mie scorse reincarnazioni. Sai, noi professori d’italiano…

  22. Anita
    Anita says:

    x Marco -#121

    Sara’, qui e’ stata una grande idea.

    “The American Red Cross allows anyone in the U.S. to text HAITI to 90999 as an easy way to donate $10 to the recovery effort. The money is billed to your mobile phone account. According to the latest tally, the Red Cross has already raised over $800,000 through text messages.”

    Adesso la cifra raccolta e’ molto piu’ alta.

    Suggerito anche dal Presidente, da varie stazioni radio e TV, e da politici via e-mail.
    E’ uno tra’ i servizi approvati.

    Se va alla Red Cross dovrebbe essere sicura, pero’ ogni contributo alla Red Cross deve essere specificato per l’uso desiderato.
    Senno’ lo usano a volonta’.

    Anita

  23. Peter
    Peter says:

    ma si puo’?! uno che si registra le cerimonie del pope!! molto entertaining…
    una piccola provocazione: ma il pope (‘o papariello, come e’ detto dalle parte mie, francamente non so perche’, i salentini sono strani) e’ mai stato in una moschea? che so io, la moschea di Omar a Gerusalemme. Forse c’e’ stato e non lo so. Occorre pero’ togliersi le scarpe, anche se il capo puo’ restare coperto. Pero’ lasciare scarpe rosse fuori dalla mochea…

    Peter

  24. Anita
    Anita says:

    x Faust

    Ti lamenti che non nominano Cuba o il Venezuela tra le Nazioni contributrici agli aiuti per Haiti.

    In generale nominano le Nazioni Unite e le nazioni del Sud America…
    La Cina e le Nazioni arabe.

    Ogni tanto nominano una nazione separatamente perche’ ci sono reporters sul luogo.

    Il Brasile e’ stato lodato per il suo importante aiuto di coordinamento.

    La deforestazione in Haiti…
    I nativi stessi hanno decimato le foreste, per legname.
    Di continuo gli US ripiantano vaste zone ma subiscono lo stesso trattamento.

    Adesso stanno studiando un metodo di usare l’immondizia che copre tutta l’isola, in particolare Port au Prince, e trasformala in briquettes per uso cucina, invece del legno.

    In Haiti ci sono 10’000 comunita’ religiose per aiutare i nativi, quasi quante ce ne sono in India.
    Detto dal Presidente Clinton, inviato speciale in Haiti.

    Anita

  25. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Io lo dico da tanto che gli uomini sono troppo intelligenti. Visto lo stato della città, epperfortuna che i napoletani sono così intelligenti…. (Uro)
    ————
    Un post dove spiegavo meglio, non è passato.
    La curva a campana dell’intelligenza, a Napoli è invertita: ci sono più genii, meno mediocri e più ommene e’mmerda. Questi ultimi, sono i responsabili della situazione di Napoli. Gli altri, di tutto ciò che di buono a Napoli si produce.
    Possibile che nessun napoletano legga questo blog e confermi quello che dico?

  26. Follotitta
    Follotitta says:

    La ricorrenza del Thanksgiving piu’ che il ricordo di un fatto storico e’ la celebrazione del mito dell’origine e dell’ etnocentrismo americano, con associati gli archetipi di: Dio e’ dalla parte nostra, la civilizzazione supera ogni forma di anacronismo selvaggio, i Pilgrim Father -lettera maiuscola perche’ intesi come padri della patria- sono gli epitomi di bonta’ e coraggio. Ma, come detto, piu’ che di storia si tratta di un atto di fede religiosa civile.
    In realta’ quando nel 1620 gli inglesi sbarcarono a Cape Cod vi era gia’ una colonia inglese ben stabilita in Virginia. E sarebbero anche loro andati a finire li’ se durante il loro soggiorno in Olanda in preparazione del viaggio atlantico non avessero avuto notizie dettagliate e di prima mano del quasi abbandono di interi paesi e campi coltivati dalla popolazione locale a causa del continuo insorgere di malattie infettive. E’ il vaiolo, tifo difterite, influenza ecc che ha creato il vuoto nella popolazione locale e permesso l’ espansione dalla costa atlantica verso ovest della colonizzazione americana. Ed e’ questo che hanno portato i Pilgrim Fathers agli inconsapevoli nativi, morte e abbandono, non certo civilizzazione e benessere.
    Ho paura ad allungarmi troppo. Continuo domani.

  27. Anita
    Anita says:

    x Follotitta

    I Pellegrini arrivarono a Cape Cod, ma i venti erano troppo forti.
    Cosi’ approdarono a Plimoth, piu’ riparato.

    Cape Cod e la Virginia sono ben lontani.

    I Pellegrini emigrarono dall’Inghilterra per l’Olanda, infine per il Nuovo Mondo per trovare un posto dove potevano praticare la loro religione liberamente.
    Erano piu’ poveri degli Inglesi della Virginia, ma piu’ istruiti.

    A Plimoth c’e’ il museo ed il villaggio.
    La Maylower II e’ in esposizione.

    Saluti, Anita

  28. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Peter { 17.01.10 alle 21:48 }

    ma si puo’?! uno che si registra le cerimonie del pope!! molto entertaining…
    una piccola provocazione: ma il pope (’o papariello, come e’ detto dalle parte mie, francamente non so perche’, i salentini sono strani) e’ mai stato in una moschea? che so io, la moschea di Omar a Gerusalemme. Forse c’e’ stato e non lo so. Occorre pero’ togliersi le scarpe, anche se il capo puo’ restare coperto. Pero’ lasciare scarpe rosse fuori dalla mochea…

    Peter

    Analizziamo il post di uno che si crede intelligente ed invece . Seguo il consiglio di Nicotri, non scrivo Id, non scrivo Imb. che poi e´la stessa cosa.

    1) Non era una cerimonia di un Papa, ma la visita del Papa al Tempio Maggiore di Roma. Si registra quando si ha intenzione di rivedere certe immagini o risentire certi discorsi per capire meglio, o anche per rivedere, bloccando l´immagine ,visi ed amici che non si sono visti da 24 anni. Cosa c´e´di strano?
    2)Se il Papa e´stato o non e´stato in una Moschea o persino in due, se, non se ne e´al corrente, perche´ si vive in un mondo particolare, non si puo´essere capaci di controllare su Google se cio´e´avvenuto? La provocazione non e´dunque porre la domanda, ma porla qui facendo la figura dello stupido.
    3) Idem per la questione scarpe rosse. Fino ad ora non le ha risposto nessuno. Oggi sono buono e per soddisfare la sua curiosita´ ed evitarle di cercare notizie e spremere il cervello, di quel poco di materia grigia che le e´rimasta, le diro che il Papa e´stato ed ha pregato in due Moschee e gli e´stato consentito di entrare senza togliere le sue scarpette rosse. Soddisfato? Rodolfo

  29. Peter
    Peter says:

    xRodolfo

    e cosa le fa credere che mi rivolgessi a lei? in ogni caso lei riprende con gli insulti, infatti chiamarmi stupido, come lei stesso dice, e’ la stessa cosa che dire imbecille o idiota. Lei e’ ‘congenitamente ‘ incapace di discutere in modo civile, e poi mi avverte di ‘non cercare rogne’. Sono sicuro che se per ipotesi ci trovassimo a parlare faccia a faccia proverebbe a passare alle vie di fatto come ‘parte della discussione’ (ovviamente la mia solida prestanza fisica le farebbe cambiare idea e se ne starebbe bonino e quieto).
    Grazie comunque per l’informazione delle visite del pope alle moschee.
    Se mi va di fare ‘figure’ sono cavoli miei, non trova?
    Lei di figure barbine ne ha fatte talmente tante (violentando tra l’altro questa povera lingua infinite volte) che e’ ormai quasi [omissis], per cosi’ dire. Si ricorda quel famoso discorso di travi e pagliuzze?

    Gesundheit

    Peter

  30. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xPeter -e cosa le fa credere che mi rivolgessi a lei?

    Non ero forse io quello che scriveva di aver registrato una trasmissione televisiva?

    E poi la boria, sono forte piu´di te, come se sapesse ed avesse misurato la mia forza, che porta alla consequenza ,che lui e´il piu´forte del mondo.

    E poi le offese gratuite riguardo alla lingua Italiana.

    Oramai non sa´piu´dove sbattere e si appoggia alle cose puerili. Le sue , sono le reazioni tipiche, (mi dispiace Nicotri)

  31. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Questa notizia(per me) e´comunque nuova e particolarmente interessante.Post 133 .Non mi ero accorto di essere diventato la macchietta del blog.. Voi che siete in contatto uno con l´altro, dunque , ad ogni mio post vi scassate dalle risate e vi spedite E-Mail, con relative discussioni sul mio deficit grammaticale. Dunque non e´tanto il contenuto che viene preso in considerazione ma come e´scritto.
    Non l´ho sapevo. Ma niente viene per nuocere.
    Di consequenza( dato che a me non garba essere la macchietta del blog) prendo concedo e auguro tutti voi, nonostante tutto ,un buon proseguimento. Rodolfo

  32. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Ho fatto un viaggio nel tempo e sono tornato…

    Per ragioni del tutto personali ,sono stato lontano da telegiornali e giornali e dal Blog per quasi 48 ore.
    Leggo..

    AFGHANISTAN: FORZE SICUREZZA RIPRENDONO CONTROLLO KABUL

    Le forze di sicurezza afghane hanno ripreso il controllo di Kabul dopo il moleplici attacchi sferrati dai talebani a diversi edifici governativi e ad alcuni luoghi pubblici. Lo ha riferito il presidente Hamid Karzai, che ha disposto un rafforzamento delle misure di sicurezza nella capitale.

    Sinceramente devo dire che la prima notizia letta ,suona comica..!!

    cc

  33. Peter
    Peter says:

    xrodolfo

    ma come, le mie opinioni le danno tanto fastidio da addirittura indurla a lasciare il blog?
    Infatti quella e’ solo la mia opinione, e le assicuro che non c’e’ alcun contatto email tra me ed altri bloggers, sia in merito a cio’, sia di fatto in merito ad altro. Parola d’onore.
    Resti con noi e la smetta di lanciare insulti, tutto qui

    Peter

  34. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Possibile che a quell’età state ancora a litigare?
    Questo blog è un po’ come l’arena del colosseo: ci stanno i gladiatori che se le menano di brutto; ma, come in un videogioco, poi ci si rialza comunque incolumi.
    Caro Rodolfo, sai che mi sei simpatico, però devo farti un appunto: l’ironia ebraica dove l’hai lasciata? Possibile che non riesci ad usare l’ironia per rispondere agli attacchi? Non ci credo.

  35. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Rodolfo:
    qui la più ‘ebraica’ in fondo è Sylvi, che ha una magistrale capacità di schivare i colpi con la sua sana ironia, appunto.
    Uroburo la massacra e lei gli tiene testa con incredibile maestria, utilizzando la tecnica del ju-do, pensata per sbilanciare l’avversario. C’è da prendere esempio…

  36. Peter
    Peter says:

    xMarco T.

    dov’e’ che Uroburo parla di intelligenza? non l’ho visto.
    Comunque curve a campana rovesciata esistono solo nella tua fantasia, chiedo soccorso a G. V. per conferma (GV sos sos sos, cosi’ se ne accorge).
    Da cio’ che dici si evincerebbe comunque che i napoletani, nel complesso, siano meno intelligenti della media, anche se hanno pochi geni sparsi. In realta’ io credo che siano nella media. Come diceva quel tale, senatores boni viri, senatus mala bestia. Ovvero Parthenopeii boni viri (et mulieres), Parthenops mala bestia.

    Peter

    ps
    i napoletani non ti rispondono appunto perche’ sono intelligenti

  37. Faust x Peter
    Faust x Peter says:

    Caro Peter, bbgg. Approfitto del tuo ultimo post x confermare quel che scrivi. Faust, naturalmente parla x se. Sono in contatto (nel senso che ho lindirizzo di email di molti, fra i frequentatori del blog) e usiamo la via privee, solo se vogliamo scambiarci notizie personali e quindi private. Con Peter ci scriviamo di fatti medici miei e nientaltro. Con tutti è uguale… solo x comunicazioni private. MAI ho parlato o mi hanno parlato di altri blogghisti… x es. commenti sui post del blog o sui postisti… Nicotri è un buon Blogmaster e amministra consigli come puo… oltre che un buon maratoneta… potrebbe insegnare ai gatti arrampegass sui veder…
    Non si fanno gruppi xcche…. ( qualcuno, giustamente non vuole far sapere a unaltro il proprio indirizzo privee… o ancora piu giustamente foto… x difendere la sua privacy… arragione… guarda cosa è successo amme ed ai miei dati privati, trovati fraudolentemente sui motori di ricerca… x usarli contro di me… con calunnie e diffamazione… oltre naturalmente ad un procedimento ancora da chiudere su 2 post… da denuncia penale…) x questo motivo… Fra i miei contatti… sappiamo o usiamo tutte le precauzioni x come usare le comunicazioni privee… e rispettare la privacy…
    cciao caro, mi piace come ti porti in giro l aspirante rabbino… nellultimo post che ho letto… piange e vva dalla maestra… affargli vedere la bua..?? che non ha… non cce segno di sculacciate… ma llui ppiange… Volevo dire che lo tratti molto bene x quel che si meriterebbe…
    con laffetto di sempre, tuo
    Faust

  38. curve di gauss
    curve di gauss says:

    caro Peter

    in effetti per quel che mi risulta essendo le curve gaussiane delle curve di frequenza faccio molta fatica a pensarne una al contrario: ovvero grossa agli estremi e sottile in mezzo…
    oddio: in se il concetto potrebbe anche non essere del tutto assurdo, però non è una gaussiana al contrario, potremmo definirla come l’area non sottesa ad una cruva gaussiana…..

    se noi su un grafico cartesiano disegniamo una gaussiana, il cui picco è una media, l’area sottesa alla curva rappresenta la distribuzione della variabile in esame (per esempio: frequenza nella popolazione per QI).
    La curva descrive, nell’area sottesa la popolazione….diciamo che la parte non sottesa, ma sovrastante la curva che potrebbe essre?
    statisticamente nulla, perchè non ha senso: matematicamente forse è diverso

    il concetto mi intriga, ma statisticamente concordo con PETER

    cordialità

  39. Faust
    Faust says:

    amarola_01 scrive:
    18 gennaio 2010 alle 11:57

    Gli Americani si stanno comportando come degli invasori e ritengono di avere il diritto di controllare tutte le operazioni con la loro tipica arroganza, convinti di non dover sottostare ad alcun controllo e di non dover chiedere alcun permesso per imporre la loro ingombrante presenza nel Paese.
    Hanno cominciato ad utilizzare fin dall’inizio lo spazio aereo sopra Haiti senza alcuna autorizzazione e si sono impadroniti dell’aeroporto di Port-au-Prince decidendo chi poteva atterrare e chi no, privilegiando ovviamente i loro voli e le loro esigenze logistiche e non tenendo in alcun conto la sovranità nazionale di Haiti.

  40. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Il canone TV….e Corrado Augias!!

    Devo onestamente ammettere ,che se ormai pagherò il canone, come sempre d’altronde , lo faccio per il buon Augias,con la sua mezz’oretta scarsa di Tv che seguo quasi sempre a pranzo.

    Oltretutto il buon Augias, è stato l’unico a presentare in TV, il nostro Blog-Master per il suo ultimo lavoro,permettendogli di parlare, sul caso che Tutti conosciamo.

    Ora io non so se il buon Augias, legga questo Blog,ma di certo sovente ,trovo trattati nel suo programma ,parecchi temi che “sovente” sono oggetto delle nostre “discussioni”.

    Oggi presentava l’ultima fatica di Gian Antonio Stella , quello della “Casta” , tanto per intenderci…”Ne..hi, Fr..ci, Gi,,ei,,,dove servendosi anche delle ricerche storiche di Angelo Del Boca,finisce per sostenere una tesi cara a parecchi di noi…e cioè che ..a furia di dire “Ittaliani brava gente”…ci troviamo nella deprecabile situazione di non sapere spiegarci più ..”il nostro ra..smo quotidiano”…

    Direi che sia tesi ormai “assodata”,che dà ragione di discussioni che durano ormai da almeno tre anni abbondanti sul nostro Blog.
    In questo bisogna dare atto ai nostri “fantasiosi” amici,Sylvi e Marco Tempesta, di aver permesso con la loro incrollabile tenacia in tutti questi anni, di avermi permesso di aver seguito l’ultima trasmissione di Augias, con la sufficienza intellettuale di chi ormai dà per scontate alcune “macroscopiche” verità ..e se verità è forse parola “troppo grossa” , diciamo almeno …la sottile soddisfazione che si prova ,quando si viene confermati…!!

    Se economicamente parlando , mezz’ora al giorno ,non sono “e di grande soddisfazione”(costi ricavi) rispetto ai 109″ Euri “versati ,(apprendo oggi che l’accademia della Crusca sta portando avanti studi seri)….diciamo che almeno Augias è stato il più bravo , nel convincermi.

    Almeno oggi ,nel ricordarmi che nella battaglia tra Senesi e Fiorentini , (quella di Dante), si parla di 10.000 morti lasciati sul campo dai contendenti, mentre invece solo 4700 siano quelli lasciati sul campo dagli A..rikani in Iraq,devo dire che un tempo nello “scannatoio” forse c’èra più giustizia (divina sic!).

    Mah, avevano ragione i Fiorentini o i Senesi ?
    Chi oggi mi sa dire se da un punto di vista Etico- Morale , fossero i migliori ?

    Dò qui , la possibilità ai nostri “fantasiosi”di esprimersi in materia !
    _______________________________________________

    Di certo presumo che nello scannatoio fossero entrambi bravi)!

    Un caro saluto a Peter, per il suo “sintetismo estremo”, direi pari a quello di Italo Calvino,nell’uso della madre lingua.

    cc

    Ps- Oggi apprendo che iersera, il buon Maroni, abbia ricordato, l’efficienza integrativa del modello Trevigiano, con una punta di orgoglio,rispetto A Rosarno.

    Mi viene in mente la mia visita a Dusseldorf, da studente, alle acciaierie Mannesman, dove mi si disse che i nostri connazionali erano ospitati in “splendide baracche dotate di bagni” e riscaldamento.
    Indubbiamente “frutto ” di efficientismo alla tedesca, e di quanto fossero allora ingiuste i nostri “reclami ” di allora, nei confronti dei “nostri emigrati”…!! (Noi si era all’epoca ancora una patria di Santi senza peccato)(Originale o nascosto?)

    Sì , perchè era allora l’epoca del famoso film di Manfredi in Svizzera, dove il nostro era in competizione con Il Turco e finì per “spennare i Polli in una comoda baracca, mentre i figli dei “datori di lavori” osservavano le strane creature che si aggiravano, al di là della rete.
    Ma almeno erano al caldo e si lavavano.

  41. Faust x Haiti 12
    Faust x Haiti 12 says:

    … quando Vox.. ggrrrida contro il FMI ed altre organizzazioni ad usum di gringolandia… ed ha rrragione… ciao Vox…. Un post , nelquale condivido anche le virgole.. bbuona lettura

    jasmina66 scrive:
    18 gennaio 2010 alle 00:44

    Haiti – l’isola maledetta

    Questo dannato paese – il primo ad essersi liberato dallo schiavismo nella storia, nel 1804, con la rivolta portata da Toussaint L’Ouverture, chiamato “il Napoleone haitiano”, che a differenza del suo collega francese si è limitato ad unificare l’isola Hispaniola e non a conquistare il mondo fallendo nell’impresa; il paese che da solo portava più richezza all’impero Francese di quanto facessero tutti gli Stati nordamericani all’Inghilterra – è diventato il paese più povero del continente americano.
    I Francesi dopo essersi ritirati chiesero i “danni” per aver perso le terre e gli schiavi, e gli haitiani dovettero pagare, dal 1825 fino ad 1938, in altre parole: dovevano pagare la loro stessa terra, e per essersi liberati da soli, per i successivi 100 anni. Quando il presidente di Haiti si è permesso di chiedere questi soldi indietro – qualcosa come 17 miliardi di euro -, il 29.2.2004, il democratico paese europeo, portatore dell’egalitè, fraternitè e soprattutto libertè per se me non per le sue colonie, membro dell’UE, ha risposto con un sorriso.
    Il secolo successivo non è stato migliore: nel 1915 gli americani occupano l’isola e continuano con il terrore dei loro predecessori fino a 1934. Lasciano gli oligarchi da loro creati che governano come gli americani: sempre con lo stesso terrore e morte. I più famosi furono i Duvalier padre e figlio (”Papa Doc” e “Baby Doc”).
    La rivolta popolare contro il figlio viene guidata dal prete cattolico Jean Bertrand Aristide che prende il potere alle elezioni del 1990 e vince democraticamente. Ma dura solo 9 mesi, e poi accade il colpo di stato guidato dagli USA.
    Nel ‘94 Clinton riporta Aristide al governo, ma lo controlla attraverso il suo mandante del Fondo monetario internazionale (FMI) che ha maggiori poteri del governo stesso. Alla giunta militare ed ai suoi squadroni della morte si applica l’amnistia (faceva sempre comodo agli americani tenerli pronti e a disposizione, casomai Aristide dovesse guardare troppo a sinistra, come Chavez!). Infatti, invia Al Gore di tanto in tanto a dare una sterzata qua e là e il povero Aristide non riesce a tirare su il paese. Malgrado tutto, costruisce gli ospedali, le scuole, le strade.
    Con l’arrivo di Bush, la situazione per gli haitiani peggiora. Il portatore della “soft power” in mezzo mondo manda subito Colin Powel, con gli agenti della CIA e il National Endowment for Democracy, ad organizzare il golpe militare vista la nuova, netta vittoria elettorale di Aristide, sostenuto dai poveri, nel 2000. La solita campagna mediatica che accusava Aristide di essere un dittatore e di non rispettare i diritti umani fa eco nell’Occidente, ed è l’unica “verità” che sapremo atraverso i media liberi e democratici.
    Quel golpe è stato illegale, ma nessuno in Occidente dice niente a riguardo. A nessuno disturbano i successivi massacri dei golpisti ed il loro non rispetto degli stessi diritti negati, acclamati a squarciagola contro Aristide.
    Il 29.2.2004 le truppe americane entrano a Haiti, non per aiutare il governo legalmente eletto a salire al potere, ma anzi, per rimuoverlo rapendo Aristide e portandolo con un aereo in Repubblica Centroafricana, mettendo al suo posto Girard Latortue che aveva vissuto in Florida per 10 anni. Così è stato rinnovato ad Haiti il sistema “Duvalier & Son” che aveva terrorizzato il paese per decenni.
    Nel settembre 2004 l’uragano Jeanne uccide migliaia di persone. Lo stesso uragano si rinforza e prosegue verso Cuba ancora più infuriato e lì… nessuna vittima.
    Nel 2005 l’America introduce l’embargo contro Haiti, che regolarmente colpisce i più poveri; nel 2008 l’uragano Hanna, la miseria e la povertà uccidono di nuovo.
    L’ONU sta lì con la missione MINUSTAH – “Mission for the Stabilization of Haiti” – che distribuisce il cibo selettivamente, appoggiando il governo dei golpisti.
    MINUSTAH e la forza militare dell’ONU uccidono esse stesse i membri delle bande militari, che sono aumentate a dismisura proprio dopo l’intervento militare degli USA (che a loro volta negano e rovesciano la realtà dicendo di essere intervenute perchè le bande erano sostenitori di Aristide).
    Centinaia di oppositori politici marciscono nelle prigoni. Questo non disturba le organizzazioni per i diritti umani che invece gridano un giorno si e l’altro pure a squarciagola per le stesse cose cui fanno riferimento pure in Iran.
    Nel 2006, alle elezioni libere finalmente accettate dai golpisti, vince il candidato di Aristide sostenuto dai poveri, Preval.
    Le sanzioni imposte dagli USA, il FMI che ha introdotto una politica economica catastrofica, gli uragani, la corruzione… e il paese è arrivato alla fame più nera, dove la popolazione vive con meno di 1 dollaro al giorno.
    Si sostituisce il primo ministro e tra i vari tira-e-molla e le intromissioni dei servizi segreti di mezzo mondo, si impone il candidato di Preval, Michèle Pierre-Louis, che non riesce a tirare su il paese dalla povertà estrema. Le bande paramilitari, le truppe pseudogovernative, le truppe internazionali che proteggono gli oligarchi, le bande di ogni genere giorno dopo giorno sfaldano lo Stato haitiano.
    E si arriva al terremoto pari alla forza di due bombe atomiche.
    Il predicatore conservatore nord americano Pat Robertson nella nota trasmissione televisiva “700 Club”, sul canale televisivo Christian Broadcasting Network, offre la spiegazione della Chiesa sulla maledizione di Haiti:
    ha concluso Robertson.
    A Haiti non è mai stato permesso di crescere e vivere con le proprie forze. Gli interessi di altri hanno devastato e continuano a devastare questo paese.
    La libertà, d’altronde, non è mica per tutti. L’egalitè, fraternitè, libertè sono un affare diabolico.

    Jasmina Radivojević

  42. Anita
    Anita says:

    x Pino e per tutti

    Un villaggio dei Pellegrini a Plimoth, aperto ai turisti.

    http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/12/Plimoth_Plantation.JPG

    Fanno la ricostruzione del come vivevano, con costumi del tempo, stoviglie, cibi, e la storia.

    Ci portavo i miei bambini, ce n’e’ uno anche nel vicino Connecticut, le abitazioni sono differenti, a dire il vero i miei bambini erano piu’ interessati a comprare i ricordi ed i candies del tempo dei coloni.
    ___________________
    Post #129

    L’orologio del forum e’ avanti di un ora.
    Ieri sera ho scritto alle 24:11 e sul forum risulta le 7:11.

    Ci sono solo 6 ore di differenza.

    Saluti,
    Anita

  43. Faust x Haiti 13
    Faust x Haiti 13 says:

    scrive:
    17 gennaio 2010 alle 17:43

    Speriamo per gli haitiani che “questa volta” le buone intenzioni USA siano vere. Sino ad ora, pur non essendo al governo ad Haiti nessun ” regime comunista” come a Cuba, non sembra che gli States si siano mai prodigati per la popolazione come non si prodigarono al tempo dei Duvalier infischiandosene quasi costantemente per la “violazione dei diritti umani” in loco. Impressiona comunque che gli USA intervengano sempre con l’esercito anche in caso di catastrofi naturali. Vabbe’ usare un po’ di militari, stante la decimazione delle truppe ONU, per mantenere l’ordine pubblico ma una protezione “civile” gli USA ce l’hanno o no? E i militari USA oltre che a sparare e ammazzare sono anche addestrati agli aiuti umanitari?Sembra poi che Obama abbia detto che gli USA “devono” prendere la “direzione” degli aiuti. Una ulteriore autoincoronazione a danno ONU tanto per non smentirsi mai?

  44. Faust x Haiti 12
    Faust x Haiti 12 says:

    jasmina66 scrive:
    18 gennaio 2010 alle 00:44

    Haiti – l’isola maledetta

    Questo dannato paese – il primo ad essersi liberato dallo schiavismo nella storia, nel 1804, con la rivolta portata da Toussaint L’Ouverture, chiamato “il Napoleone haitiano”, che a differenza del suo collega francese si è limitato ad unificare l’isola Hispaniola e non a conquistare il mondo fallendo nell’impresa; il paese che da solo portava più richezza all’impero Francese di quanto facessero tutti gli Stati nordamericani all’Inghilterra – è diventato il paese più povero del continente americano.
    I Francesi dopo essersi ritirati chiesero i “danni” per aver perso le terre e gli schiavi, e gli haitiani dovettero pagare, dal 1825 fino ad 1938, in altre parole: dovevano pagare la loro stessa terra, e per essersi liberati da soli, per i successivi 100 anni. Quando il presidente di Haiti si è permesso di chiedere questi soldi indietro – qualcosa come 17 miliardi di euro -, il 29.2.2004, il democratico paese europeo, portatore dell’egalitè, fraternitè e soprattutto libertè per se me non per le sue colonie, membro dell’UE, ha risposto con un sorriso.
    Il secolo successivo non è stato migliore: nel 1915 gli americani occupano l’isola e continuano con il terrore dei loro predecessori fino a 1934. Lasciano gli oligarchi da loro creati che governano come gli americani: sempre con lo stesso terrore e morte. I più famosi furono i Duvalier padre e figlio (”Papa Doc” e “Baby Doc”).
    La rivolta popolare contro il figlio viene guidata dal prete cattolico Jean Bertrand Aristide che prende il potere alle elezioni del 1990 e vince democraticamente. Ma dura solo 9 mesi, e poi accade il colpo di stato guidato dagli USA.
    Nel ‘94 Clinton riporta Aristide al governo, ma lo controlla attraverso il suo mandante del Fondo monetario internazionale (FMI) che ha maggiori poteri del governo stesso. Alla giunta militare ed ai suoi squadroni della morte si applica l’amnistia (faceva sempre comodo agli americani tenerli pronti e a disposizione, casomai Aristide dovesse guardare troppo a sinistra, come Chavez!). Infatti, invia Al Gore di tanto in tanto a dare una sterzata qua e là e il povero Aristide non riesce a tirare su il paese. Malgrado tutto, costruisce gli ospedali, le scuole, le strade.
    Con l’arrivo di Bush, la situazione per gli haitiani peggiora. Il portatore della “soft power” in mezzo mondo manda subito Colin Powel, con gli agenti della CIA e il National Endowment for Democracy, ad organizzare il golpe militare vista la nuova, netta vittoria elettorale di Aristide, sostenuto dai poveri, nel 2000. La solita campagna mediatica che accusava Aristide di essere un dittatore e di non rispettare i diritti umani fa eco nell’Occidente, ed è l’unica “verità” che sapremo atraverso i media liberi e democratici.
    Quel golpe è stato illegale, ma nessuno in Occidente dice niente a riguardo. A nessuno disturbano i successivi massacri dei golpisti ed il loro non rispetto degli stessi diritti negati, acclamati a squarciagola contro Aristide.
    Il 29.2.2004 le truppe americane entrano a Haiti, non per aiutare il governo legalmente eletto a salire al potere, ma anzi, per rimuoverlo rapendo Aristide e portandolo con un aereo in Repubblica Centroafricana, mettendo al suo posto Girard Latortue che aveva vissuto in Florida per 10 anni. Così è stato rinnovato ad Haiti il sistema “Duvalier & Son” che aveva terrorizzato il paese per decenni.
    Nel settembre 2004 l’uragano Jeanne uccide migliaia di persone. Lo stesso uragano si rinforza e prosegue verso Cuba ancora più infuriato e lì… nessuna vittima.
    Nel 2005 l’America introduce l’embargo contro Haiti, che regolarmente colpisce i più poveri; nel 2008 l’uragano Hanna, la miseria e la povertà uccidono di nuovo.
    L’ONU sta lì con la missione MINUSTAH – “Mission for the Stabilization of Haiti” – che distribuisce il cibo selettivamente, appoggiando il governo dei golpisti.
    MINUSTAH e la forza militare dell’ONU uccidono esse stesse i membri delle bande militari, che sono aumentate a dismisura proprio dopo l’intervento militare degli USA (che a loro volta negano e rovesciano la realtà dicendo di essere intervenute perchè le bande erano sostenitori di Aristide).
    Centinaia di oppositori politici marciscono nelle prigoni. Questo non disturba le organizzazioni per i diritti umani che invece gridano un giorno si e l’altro pure a squarciagola per le stesse cose cui fanno riferimento pure in Iran.
    Nel 2006, alle elezioni libere finalmente accettate dai golpisti, vince il candidato di Aristide sostenuto dai poveri, Preval.
    Le sanzioni imposte dagli USA, il FMI che ha introdotto una politica economica catastrofica, gli uragani, la corruzione… e il paese è arrivato alla fame più nera, dove la popolazione vive con meno di 1 dollaro al giorno.
    Si sostituisce il primo ministro e tra i vari tira-e-molla e le intromissioni dei servizi segreti di mezzo mondo, si impone il candidato di Preval, Michèle Pierre-Louis, che non riesce a tirare su il paese dalla povertà estrema. Le bande paramilitari, le truppe pseudogovernative, le truppe internazionali che proteggono gli oligarchi, le bande di ogni genere giorno dopo giorno sfaldano lo Stato haitiano.
    E si arriva al terremoto pari alla forza di due bombe atomiche.
    Il predicatore conservatore nord americano Pat Robertson nella nota trasmissione televisiva “700 Club”, sul canale televisivo Christian Broadcasting Network, offre la spiegazione della Chiesa sulla maledizione di Haiti:
    ha concluso Robertson.
    A Haiti non è mai stato permesso di crescere e vivere con le proprie forze. Gli interessi di altri hanno devastato e continuano a devastare questo paese.
    La libertà, d’altronde, non è mica per tutti. L’egalitè, fraternitè, libertè sono un affare diabolico.

    Jasmina Radivojević

  45. Faust ... scusate la duplicazione... faccio quel che posso ... co sto maledetto moderatore....
    Faust ... scusate la duplicazione... faccio quel che posso ... co sto maledetto moderatore.... says:

    ….

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