La tragedia di Haiti è anche il nostro ignorare l’enorme debito morale, politico e civile che l’intero Occidente ha nei suoi confronti

La tragedia di Haiti è tale da lasciare senza parole. E da rendere ancor più piccine e petulanti se non tragicamente ridicole quelle che affollano la scena politica italiana. Sto leggendo un bel libro, che consiglio a tutti, “I giacobini neri”: narra la storia della rivoluzione degli schiavi di Haiti, allora ricchissima e invidiatissima colonia della Francia, in contemporanea con la Rivoluzione Francese. Quella di Haiti è l’unico esempio nella Storia del genere umano di rivoluzione vittoriosa di schiavi contro i padroni schiavisti. Tralascio le efferatezze compiute di routine e per un paio di secoli – con la benedizione del clero – dalla “superiore” civiltà europea contro qualche milione di poveri disgraziati sradicati dall’Africa e trasformati in schiavi dall’altra parte del mondo e spesso anche nella stessa Europa. Basti pensare a un particolare abominio creato dai cattolicissimi coloni: la suddivisione dei mulatti in ben 168 tipi, sottotipi e sottosottotipi a seconda delle frazioni – da una a 167 – di sangue da avi bianchi che potevano vantare: la quantità e il tipo dei diritti loro concessi variavano in base a quelle frazioni di sangue, fermo restando che comunque erano pur sempre angariati e discriminati anche quando avevano 167 parti di sangue “bianco” e una sola di sangue “nero”, per quanto assurdi siano questi termini.
E tralascio il fatto, molto poco noto, che lo stesso Robespierre aborriva sì la definizione di schiavo, ma non la sostanza della situazione, del resto lo stesso Voltaire lucrava con quote di possesso di navi addette alla tratta degli schiavi, le famigerate navi negriere, e che il grande Napoleone e la borghesia francese post rivoluzione francese hanno voluto con testardaggine riesumare lo schiavismo. Se non ci sono riusciti se non per breve periodo, lo dobbiamo agli haitiani, agli schiavi haitiani che si sono ribellati e hanno vinto guadagnandosi anche l’indipendenza di Haiti. E con l’indipendenza ci fu la prima abolizione definitiva dello schiavismo in uno Stato, dopo quella proclamata nel 539 a. C., cioè quasi 2.000 anni prima, da Ciro il Grande, creatore del concetto, e della pratica, dei Diritti mani, abolizione, concetto e pratica caduti però purtroppo in disuso con i suoi successori. Gli Stati Uniti infatti, considerati con la Rivoluzione francese i primi abolizionisti, in realtà lo schiavismo lo hanno abolito sull’intero territorio nazionale solo il 6 dicembre 1895, quando venne finalmente completato l’iter dell’approvazione del XIII emendamento della Costituzione. Ovvero, un secolo dopo Haiti!

Se l’Inghilterra dopo la Rivoluzione francese divenne abolizionista – contribuendo così in modo decisivo all’abolizione dello schiavismo nel mondo – lo dobbiamo alla rivolta degli schiavi di quella parte dell’isola di S. Domingo chiamata Haiti, cioè la parte occidentale, quella di fronte a Cuba. La parte orientale, diventata in seguito lo Stato che ancora oggi ha per capitale una città che si chiama S. Domingo,  era invece sotto dominazione spagnola e non diede grattacapi ai suoi coloni piovuti dalla Spagna. La Haiti di allora era di fatto l’unica colonia della Francia nonché la sua principale fonte di ricchezza, possedimento invidiato e bramato da tutto il resto dell’Europa. L’Inghilterra non vedeva l’ora di vendicarsi dell’aiuto militare dato dalla sempre odiata Francia  alla ribellione della sua colonia americana diventata in seguito gli Stati Uniti.

L’occasione si presentò quando il governo di William Pitt, discepolo di Adam Smith, si accorse di tre cose. La prima: che senza Haiti l’economia francese sarebbe crollata. La seconda: che il 50% degli schiavi razziati dall’Inghilterra in Africa venivano finivano acquistati dai coloni francesi di Haiti, e che quindi era la stessa Inghilterra a ingrassare l’odiata Francia dandosi così la zappa sui piedi. La terza: mentre la Francia aveva come unica colonia la floridissima Haiti, l’Inghilterra aveva invece altre grandi colonie, come per esempio in India, dove avrebbe potuto far produrre lo zucchero, il cotone e l’indaco, cioè le grandi ricchezze commerciali dell’epoca, ai disgraziati indigeni pagandoli appena un misero penny al giorno senza il peso del doverseli mantenere in toto come schiavi. Il maestro di Pitt, cioè Adam Smith, aveva condannato con Arthur Young la produzione con manodopera schiava perché risultava il tipo di produzione più costoso al mondo. Ecco perché il governo di Londra diventò di colpo abolizionista e in Inghilterra nacque la Società abolizionista. Non per motivi umanitari o convinzioni civili, ma solo perché si voleva soffiare sul fuoco della rivolta degli schiavi di Haiti per mettere in ginocchio l’eterna rivale sul continente europeo. La porcaggine inglese era infatti arrivata al punto che il capitano di una nave trasporta schiavi trovava il tempo di arricchire la religione britannica componendo l’inno “Come è dolce il nome di Gesù”. No comment.

Le mire di Londra sarebbero rimaste prive di efficacia se a Parigi non fosse nato il club degli Amici dei Negri, con rivoluzionari del calibro di Brissot, Mirabeau, Condorcet e l’Abbé Gregoire. Brissot era un giornalista che anziché sproloquiare o leccare il culo dei potenti come si usa oggi aveva visto con i suoi occhi cosa fosse la schiavitù negli Stati Uniti e ne era rimasto shoccato. Senza i soldi e l’appoggio inglese, interessati a togliere Haiti alla Francia, e senza l’esplosione della Rivoluzione francese, gli Amici dei Negri sarebbero rimasti dei romantici filantropi privi di reali capacità.

Per capire meglio l’importanza di Haiti nella nostra storia riporto due passi del libro cho ho citato:
1) Dal prologo, a pagina 28:
“Cristoforo Colombo sbarcò per primo nel Nuovo Mondo sull’isola di S. Salvador e, dopo aver innalzato lodi al Signore, si mise in fretta alla ricerca dell’oro. I nativi, i pellerossa, erano pacifici e cordiali e lo indirizzarono ad Haiti, una vasta isola (grande quasi come l’Irlanda) che dicevano essere ricca del prezioso metallo. Colombo salpò dunque per Haiti. Allorché una delle sue navi andò a incagliarsi in un fondale, gli indiani haitiani lo aiutarono tanto volenterosamente che ben poco andò perduto e di tutto il materiale portato al sicuro sulla spiaggia non fu rubato nemmeno uno spillo.
Gli spagnoli, gli europei più progrediti dell’epoca, si annetterono l’isola, la chiamarono Hispaniola e presero sotto la loro protezione gli arretrati isolani. Introdussero il cristianesimo, i lavori forzati nelle miniere, l’assassinio, lo stupro, gli sbirri, varie malattie sconosciute, la carestia artificiale (distruggendo le coltivazioni per ridurre alla fame i ribelli). Queste e altre caratteristiche della “civiltà superiore” ridussero la popolazione indigena da mezzo milione, forse un milione d’anime, a circa 60.000 nello spazio di 15 anni”.

2) – Dalla prefazione alla prima edizione, pagina 22:
“Nell’anno 1989 la colonia francese di Santo Domingo nelle Indie Occidentali copriva i due terzi del commercio internazionale della Francia e rappresentava il più vasto mercato della tratta europea degli schiavi. Era parte integrante della vita economica dell’epoca, la massima colonia del mondo, l’orgoglio della Francia, l’invidia di ogni altra nazione imperialista”.

Come si vede, Haiti con i suoi 500 mila schiavi esistenti nel 1789 e protagonisti di una rivolta durata 12 anni, ha avuto un ruolo centrale non solo nei destini economici di tre continenti, America, Europa e Africa, ma anche sullo sviluppo di quella che con un eurocentrismo tanto maniacale quanto immotivato chiamiamo Civiltà europea e occidentale, nella quale oggi viviamo. Se siamo liberi, lo dobbiamo in buona misura anche a quei martiri di Haiti, che conquistata l’indipendenza hanno anche saputo respingere ben tre eserciti invasori, spediti dalla Francia, Dalla Spagna e dalla rapace Inghilterra. Tanto rapace, che a un certo punto un ebreo di nome Karl e cognome Marx ha sentito il dovere di mettersi all’opera…

A parte tutto ciò, leggere i nomi di una serie di località e i fatti storici, eccezionali o quotidiani, che vi si sono dipanati, seguire le cronache e imparare a conoscere i personaggi di allora fino a sentirsi proiettati nell’Haiti di 2-3 secoli fa, e apprendere all’improvviso dai giornali che quella di oggi è ridotta a un mare di macerie e di morti, è una ben strana sensazione. Come una vivere una inspiegabile sovrapposizione del Passato con il Presente, un innestarsi della Storia con la Cronaca di una tragedia di Oggi. Bisogna però riaversi in fretta dalla stupefazione, e chiederci, ognuno nel suo piccolo, cosa possiamo fare per aiutare chi è rimasto di quei poveri disgraziati. Lasciando al ludibrio della Storia gli sciacalli che su quotidiani italiani sparano a titoli cubitali in prima pagina l’accusa di “tragedia del rifiuto del capitalismo”. Come se tragedie simili non possano presentarsi ovunque, compresi gli Usa degli uragani e dei vari terremoti di S. Francisco, e gli Usa sono la patria del capitalismo moderno.

E come se tragedie simili non si fossero mai presentate, a volte in dimensioni simili, vedi lo tsunami di Sumatra del 17 luglio 2006, e a volte in dimensioni per fortuna più piccole, in Paesi che il capitalismo lo hanno adottato eccome – spesso anche quello di rapina – come la stessa Italia, il cui territorio è un tremolio continuo che ogni tanto sfocia in tragedia tellurica dalla Sicilia al Friuli, passando per la Calabria, l’Irpinia e l’Abruzzo. Solo gli ignoranti in mala fede possono far finta di non sapere che non esistano le grandi responsabilità degli Usa, cioè della patria del capitalismo, nel disastro economico di Haiti, e di gran parte del centro e sud America, dove la Casa Bianca si è sempre alleata con la peggiore feccia al potere per poter rapinare le ricchezze del “cortile di casa”, come ha ricordato con un documentato commento il nostro forumista che si firma Vox.

Avrei voluto occuparmi anche di ciò che bolle nella pentola del Bel Paese, dove i berluscones cianciano di riabilitazione di Bettino Craxi quando sono i primi ad averne tradito soprattutto la politica estera accodandosi per esempio sempre più passivamente anche ai peggiori governi israeliani. E dove il papa si trova sempre più alle prese con contraddizioni e antagonismi non tutti positivi, anzi alcuni con pericolosità che non è affatto il caso di sottovalutare o tacere per evitarsi le solite lapidazioni oggi di moda. Ma di fronte alla enormità della tragedia haitiana le attuali nostre miserie è bene cedano il passo almeno per qualche giorno.

343 commenti
Commenti più recenti »
  1. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xAnita
    Hanno gia’ raccolto oltre $40′000′000′000 in meno di 3 giorni.
    Solo da piccoli e medi doni privati.

    Non ti sembra di esgerare con gli zeri?

  2. Faust x Pino
    Faust x Pino says:

    lo dobbiamo alla rivolta degli schiavi di quella parte dell’isola di S. Domingo chiamata Haiti, cioè la parte occidentale, quella di fronte a Cuba. La parte orientale, diventata in seguito lo Stato che ancora oggi si chiama S. Domingo

    Caro Pino, scusami, x precisare meglio…
    Lisola si chiama Hispañola, che comprende La Rep. Dominicana (Sto Dom. è la citta capitale di RD) ed Haiti.
    … vado accontinuare alleggere il tuo articolo…
    Faust

  3. Anita
    Anita says:

    Il primo post non e’ passato

    x Rodolfo

    40 milioni si scrive con 6 zeri, io ne ho messi 9….
    Sorry, un errore.

    Anita

  4. Anita
    Anita says:

    Il post che non passa…provo una modifica…

    x rodolfo -#701

    Haiti, leggo , sprofonda nel caos e nell´ana-rchia. 6000 de-linquenti sono fuggiti dalle prigioni, sono armati di machete ma anche di armi. Rubano tutto, perfino le bare, sull´altro fronte i mercanti di sch-iavi, tra loro i diseredati.
    Tragedie su tragedie. Sara´dura.
    ________________________________________________

    Ho visto i filmati…tutto vero, il numero dei fuggiti dalle pri-gioni variano, da 2’000 in su.

    9’000 Mar-ines sono pronti per partire, 3’000 sono gia’ sul posto.
    Purtroppo ci vuole anche il tempo per orga-nizzarsi ed am-bientarsi.

    Ho visto degli MP, Cas=chi Blue e la polizia locale finalmente si e’ fatta vedere, in piccolo numero, ma e’ un inizio.

    Anita
    ________________________________

  5. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Faust … ma xcche non la finisci di dire stronzate… { 16.01.10 alle 18:05 }

    Qui in questo forum sono l´unico Ebreo…

    no comment!! ( ma è preoccupante…)

    Faust

    Non e´ rilevante, e avrei preferito davvero non parlarne.
    Pero´e´un post, un pensiero, potrebbe essere anche giusto, chissa´.
    Se solo sapessi perche´ quello che ho scritto e´una stronzata e perche´ la cosa e´preoccupante.Mah . Rodolfo

  6. Peter
    Peter says:

    xPino

    Marx ando’ a Londra solo perche’ vi era una liberta’ di pensiero e di stampa che in Germania si poteva scordare…
    Come esempio capitalista onnivoro, quello tedesco gli bastava ed avanzava. Gli inglesi fecero la Rivoluzione Industriale, ma furono anche i primi ad avere unions, leghe per i diritti, un parlamento degno di tale nome, etc.
    I peggiori esempi di ordinamento borghese trovati in letteratura e cinema sono tedeschi: Kafka, H.Heine, Fassbinder, etc.

    un saluto

    Peter

    ps
    ma i colonialisti piu’ cattivi non erano per lei i portoghesi?! (eh eh eh)

  7. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Negli US ci sono oltre 600’000 Haitiani legali, da 100’000 a 200’000 illegali.
    Ne abbiamo una comunita’ nel RI.
    Il Canada ne ospita circa 100’000.

    La repubblica Domenicana 800’000.

    Secondo gli UN i neri Haitiani sono i piu’ discriminati nella repubblica Domenicana.

    Faust, non te la prendere con me, scrivo quel che leggo.

    “A U.N. envoy in October 2007 found racism against blacks in general, and Haitians in particular, to be rampant in every segment of Dominican society.”

    Anita

  8. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Faust (e x TUTTI)

    Hai ragione. Però per completezza tra poco aggiungo al pezzo le seguenti frasi, tratte dall’ottimo libro che ho citato: “I giacobini neri”, di Cyril Lionel Robert James.

    1) Dal prologo, a pagina 28 del libro:
    “Cristoforo Colombo sbarcò per primo nel Nuovo Mondo sull’isola di S. Salvador e, dopo aver innalzato lodi al Signore, si mise in fretta alla ricerca dell’oro. I nativi, i pellerossa, erano pacifici e cordiali e lo indirizzarono ad Haiti, una vasta isola (grande quasi come l’Irlanda) che dicevano essere ricca del prezioso metallo. Colombo salpò dunque per Haiti. Allorché una delle sue navi andò a incagliarsi in un fondale, gli indiani haitiani lo aiutarono tanto volenterosamente che ben poco andò perduto e di tutto il materiale portato al sicuro sulla spiaggia non fu rubato nemmeno uno spillo.
    Gli spagnoli, gli europei più progrediti dell’epoca, si annetterono l’isola, la chiamarono Hispaniola e presero sotto la loro protezione gli arretrati isolani. Introdussero il cristianesimo, i lavori forzati nelle miniere, l’assassinio, lo stupro, gli sbirri, malattie sconosciute, la carestia aryificiale (distruggendo le coltivazioni per ridurre alla fame i ribelli). Queste e altre caratteristiche della civiltà superiore ridussero la popolazione indigena da mezzo milione, forse un mlione d’anime, a circa 60.ooo nello spazio di 15 anni”.

    2) – Dalla prefazione alla prima edizione, pagina 22 del libro:
    “Nalle’anno 1989 la colonia francese di Santo Domingo nelle Indie Occidentali copriva i due terzi del commercio internazionel della Francia e rappresnetava il più vasto mercato della tratta europea degli schiavi. Era parte integrante della vita economica dell’epoca, la massima colonia del mondo, l’orgoglio della Francia, l’invidia di ogni altra nazione imperialista”.

    ——————————–
    Aggiungerei solo un paio di mie considerazioni, che però non metto nel testo dell’articolo, mi limito a fare in questo commento anche se vorrei tenerle presenti per il futuro:

    – Ad Haiti/Santo Domingo c’è stata una delle tante Shoà (come sapete aborrisco il etrmine Olocausto perché fuorviante) che abbiamo fatto sparire dai libri di Soria, oltre che dalla memoria e dalla Memoria;

    – abbiamo tradito i nativi di Haiti così come quelli dell’America del Nord. Quelli cioè che fecero l’errore fatale di non massacrare i primi coloni europei, bensì di dare loro i tacchini necessari per sopravvivere almeno al primo duro inverno. Come li abbiamo ricambiati? Sterminandoli, con il primo mega esempio di pulizia etnica e con alcune decine di Shoà (in realtà le tribù e i popoli “indiani” fatti sparire mi pare siano centinaia. Da qualche parte devo avere l’elenco completo per il territorio Usa. Poi c’è l’elenco del Centro e Sud America…., che non ho).
    La cosa atroce è che ancora oggi negli Usa si celebra il Thanksgiving Day scannando per l’appunto milioni di tacchini come Giorno del Ringraziamento. Deve essere il ringraziamwnto per essersi imbattuti in un popolo di poveracci pacifici… Embé, i miti delle Terre Promesse sono esiziali (anche quei coloni erano armati dell’arma di distruzione di massa chiamata bibbia, fonte di legittimazione della loro invasione e stermini successivi, oltre che dello stesso schiavismo).
    Forse qualcuno, in Europa e negli Usa, avrebbe dovuto ricordarsi di queste faccende prima di considerare la Palestina come un’altra terra ricca forse di tacchini…. a spese sia degli indigeni che di quelli di cui ci siamo sbarazzati scaricandoglieli addosso.
    Errare humanum, persevarare diabolicum. Ho l’impressione che noi, la “civiltà superiore”, continuiam a perseverare.

  9. Linosse
    Linosse says:

    X Peter
    Se si dovesse fare una graduatoria per cattiveria i colonialisti sarebbero TUTTI al primo posto
    Inoltre quelli che trasportavano schiavi sulle navi hanno cambiato sistemi ma non mentalità
    L.

  10. lanzo
    lanzo says:

    O che bello, ora arrivano i marines ! Perche’ non la Blakwater, come durante Katrina ? Eppoi ad Haiti arrivano subito, a New Orleans, invece, mi pare ci hanno messo un bel po’ ad arrivare. Abitavo a N.O.L.A. – per fortuna parecchi anni fa, e la casa dove stavo, N.O. East, vicina al lago e’ stata sommersa (come tutte le altre).

    Mi domando inoltre chi sarebbero i supposti 120 italiani presenti ad Haiti ? Se non erano registrati, come fa Dagospia a tirare fuori questa cifra ? “Missionari” o turisti con inclinazioni particolari – che per me e’ sono la stessa cosa.

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Sì, ma senza il cotone – che abbiamo conosciuto dagli arabi!!! – NON ci sarebe stata quell’eccedenza produttiva americana – con manodopera schiava – che ha innescato la Rivoluzione industriale con i telai che hanno iniziato a produrre molto più abbigliamento, in cotone appunto, per le masse popolari. E si noti bene che quei telai, come molto altro dopo comprese le macchine a vapore, sono tate realizzate grazie a quanto abbiamo appreso dalla scienza del periodo dell’ellenismo, cioè di ben 4 secoli prima di Cristo. Quel sapere era conservato nella biblioteca di Alessandria, che i cristaini hanno distrutto, e non non ne avremmo mai saputo nulla se gli arabi non avessero recuperato e tradotto migliaia e migliaia di quei rotoli e pergamene, che po abbiamo trovato in Spagna dopo la “Reconquista”.
    Guarda caso, è a Oxford che si trovano molti dei manoscritti originali portati via dalla Spagna, comprese opere di Erone, lo scienzato alessandrino che aveva già inventato il motore a reazione. Non scherzo: costruiva statuine che ruotavano su se stesse usando un ugello con getto continuo di vapore. Il giunto cardanico, necessario per le macchine a vapore (e in seguito non solo per quelle) della Rivoluzione industriale? Il matematico italiano Cardano, al quale ne attribuiamo l’invenzione, NON c’entra nulla: è stato copiato da un testo arabo in Spagna che traduceva un testo della biblioteca di Alessandria di quasi 2000 anni prima…. Poteri continuare a lungo.
    Ah, i libri di Storia! Scritti dai vincitori. E si vede.
    Un caro saluto.
    pino

  12. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter (e per TUTTI)

    Dimenticavo: senza il tè, coltivazione e bevanda indiane insegnateci dagli arabi, NON ci sarebbero gli Stati Uniti o comunque non sarebbe andata come è andata. I coloni europei americanizzati se non sbaglio si ribellarono all’Inghlterra per via della eccessiva tassa del tè. Ma, come per il cotone e molto altro, senza l’apporto che ci hanno dato gli arabi NON ci sarebbero state negli Usa le piantagioni di tè, quindi nessuna tassa sul tè, quindi nessuna ribellione alla “madrepatria” inglese. Non per il tè, comunque, e non in modo così esteso e compatto.
    Arri saluti.
    pino

  13. Faust x Pino
    Faust x Pino says:

    Se siamo liberi, lo dobbiamo in buona misura anche a quei martiri di Haiti, che conquistata l’indipendenza hanno anche saputo respingere ben tre eserciti invasori, spediti dalla Francia, Dalla Spagna e dalla rapace Inghilterra.
    Caro Pino, ti consiglio unaltra lettura ( La storia della pirateria… se ricordo bene..)
    Hispañola è stata il secondo sbarco di C.Colombo… e sappiamo cosa los conquistadores sono stati capaci di fare… e sia i dominicani che gli haitiani… se gli nomini Cristobal Colon … si toccano i cog… / o fanno gli scongiuri scaramantici, di loro conoscimento…Colon è la prima maledizione arrivata sull isola… La seconda furono i pirati… Hispañola era il rifugio di tutta la pirateria che scorribandava nei Caraibi… Al nord dellisola vicino alla spaiggia toccata dai piedi europei … x es. cce lisola de Tortuga… molto nota achi ha letto storie di Pirati. Questa seconda maledizione ha fatto la storia della superba isola de Hispañola… Non sempre abitata… ci sono dei periodi che lisola era quasi disabitata… I pirati e la loro storia, vivevano di assalti e furti di interi convogli di navi commerciali, poco scortate dai conquistadores dirette ai forzieri del re di Spagna (pieni di oro ed altre immense ricchezze) Dunque si puo dire con (??) orgoglio o non so… Non ci sono pirati italiani… i Pirati erano olandesi, inglesi, francesi e qualche altro che non ricordo… I grandi pirati da Drake a tutti gli altri, quasi sempre avevano salvacondotti dei re e paesi europei… Molti erano nominati ViceRe o Governatori di Colonie dei rispettivi stati europei che avevano da quelle parti… ma veniva dato loro lautorizzazione ad attaccare convogli commerciali spagnoli… in quanto a turno litigavano con la Spagna… Siccome erano pirati.. non sempre le nomine reali erano autentiche… ma tantè la storia di Hispañola, almeno fino all7-800, lhanno scritta i pirati… Mai menzionati da chi ha scritto di storia dellisola… se non folkloristicamente… Ancora oggi esiste una cultura da pirata… Dammi tutto quello che hai… e Adesso… con il machete in mano
    ancoroggi sono convincenti… I pirati (come i politici delle tangenti..) dividevano il bottino in % … tanto ai marinai pirati… tanto al Re del paese che lo protegge… il resto x il Capo Pirata… i riciclatori dei tesori dei pirati erano le filiali delle banche europee nei caraibi… Ricettavano e riciclavano il bottino dai pirati e mandavano la % pattuita x il Re…. Tutto come OGGI niente di nuovo… dai commerci e dai pirati si conosce e capisce la storia di questa parte del mondo… e ci credo… La Maldicion de Colon… contro la maledizione che abita sullisola… lunico rimedio è il Voodoo… che allontana da chi pratica questo rito (conosciuto come satanico.. ) african-haitiano, i ddiii bianchi… è il Voodoo… Un rito con semi trance dei partecipanti e al centro in trance fortissima… il Santero… X curiosita dopo aver vissuto esperienze Voodoo, sono diventato Faust… il cuggino dei Poveri Diavoli dell Inferno dei Poveri Diavoli ( vivevo in Haiti e Anita si ricordera dei post di Faust… scrivevo e spiegavo la mia disperazione x come NON vivevano… i poveri diavoli che abitavano una parte di Hispañola… mi disperavo x la situazione di schiavitu in cui vivono gli haitiani… eccosi ancora adesso il mio nikname è rimasto lo stesso… anche se non vivo piu nell Inferno dei Poveri Diavoli… eccioè Haiti!!!
    ..continua
    Faust

  14. Linosse
    Linosse says:

    Mentre si riscoprivano(dopo il XVIII) invenzioni passate molte perse nell’ incendio doloso della biblioteca di Alessandria nel periodo che va dal 330 al 1800 la chiesa aveva messo a punto il freezer congelatore ed istituito l’applicazione in tutti i settori , in piena contraddizione ,tramitel’uso ed abuso del rogo come mezzo di dissuasione.
    L.

  15. sylvi
    sylvi says:

    Ha brevemente richiamato una delle suore di Haiti.
    Loro dormono in jeep, due insegnanti sono morte, i bambini
    presenti in Missione dormono sotto tende di fortuna.
    Attorno è la catastrofe.
    La missione si trova a Citè Militaire, fuori la capitale.
    Complessivamente ha retto bene, dei bambini presenti nessun ferito.
    Vi gravitavano 1200 ragazzi, ancora non sanno quanti sono i salvati.
    Qui fanno riferimento alla onlus Pane Condiviso, ma aspettano un po’ di organizzazione per intervenire, in coordinamento con Croce Rossa e altri organismi internazionali.

    Sylvi

  16. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Faust

    Del ruolo della Tortuga se ne parla anche ne “I giacobini neri”. Di fatto una parte di quei pirati ha dato un contributo all’affossare l’imperialismo almeno in qualle zona, così come altri si sono messi al servizio dell’Inghilterra. Mi pare che la potente banca Morgan annoveri tra gli antenati dei suoi proprietari proprio il pirata Morgan, fondatore della fortuna della dinastia grazie appunto alla pirateria. Ma non so se sia solo un caso di omonimia.
    Gli equipaggi di marinai sono stati a volte stimolo alla democrazia, per le caratteristiche intrinseche dell’andar per mare. A parte la corazzata Potiemkin, la marineria fenicia ha sparso progresso in tutto il Mediterraneo e non ricordo ora quale autore – me è citato ne “I giacobini neri” – indica nei marinai del Pireo il vero motore della democrazina ateniese.
    Del resto dobbiamo all’andare per mare dei greci, fondatori di centinaia se non migliaia di polis nell’intero mondo del Mediterraneo e dintorni, in isole e in terraferma, quella capacità di astrazione e ricerca del particolare nel generale, necesarie per conservare la propria “grecità”, cioè la comune identita greca, pur essendo così sparpagliati in una miriade di località tra loro distanti e autonome. Dalla miriade di polis e annessi usi e costumi i greci hanno estratto e conservato ciò che era comune a tutti loro. La capacità speculativa intellettuale, fino al saper cercare l’universale nel particole o meglio nei particoleri, è stata allenata così, per molti secoli.
    Gli ebrei hanno fatto altrettanto, ma con il Talmud e le tradizioni, per conservare ovunque e comunque la loro identità “nazionale”. Alla bibbia e al Talmud preferisco Omero, l’Iliade e l’Odissea (oggi però l’Iliade la leggo con occhio diverso, non più con l’adorazione di una volta, ma tralasciamo se no arriviamo a domani mattina). Insomma, i greci sono stati protagonisti di una diaspora via mare, gli ebrei di una via terra. E si sa che il mare è molto meglio della terra…. Se non altro perché è da lì che è venuta la vita biologica. Il mare apre la mentalità, la terra tende a chiuderla. Vedi i padani…. Il mare spinge ad andare, la terra spinge a restare. Il mare è movimento, la terra è stasi. Eterno dilemma: andare o restare? Ma restare arrugginisce….
    L’unico “posto” dove vale la pena restare e fermarsi è una donna. L’amore per una donna. Ma la donna, si sa, è anche un mare, anzi è IL mare. Poi c’è un altro posto, della terra, dove fermarsi è d’obbligo: la tomba. Senza fretta, ovviamente, ma la cosa la dice lunga sui vantaggi del mare….
    pino
    P. S.
    Per risponderti non sono andato a correre! Porkaeva!
    A proposito di andare e restare, mi viene in mente con una certa commozione una poesia di Edward Said, palestinese espulso ed emigrato negli Usa, della quale ricordo un paio di versi che grosso modo suonano così: “Sempre parto, ma mai arrivo”. Un verso che esprime la realtà di gran parte del genere umano, e del quale ho compreso meglio il significato, doloroso, al Cairo a fine dicembre.

  17. Faust x Anita
    Faust x Anita says:

    Secondo gli UN i neri Haitiani sono i piu’ discriminati nella repubblica Domenicana.

    Allora scrivo quel che so…
    Il nome indigeno dellisola è Quisqueya, abitata dai Tainos… fino al genocidio compiuto da los conquistadores españoles… di Tainos non ne esistono piu… Questa è la prima maledizione. In via destinzione i Tainos… lisola venne abitata a periodi alterni dai Bucaneros… che erano, diciamo i vivandieri delle navi piratas… Sbarcavano e in terra ferma cacciavano gli animali ed in particolare le vacche… le affumicavano le carni e stivavano le navi in partenza a piratear por el Caribe… Dalla loro i pirati apparivano allimprovviso con molte decine di navi ed attaccavano interi convogli di navi spagnole stracolme di preziosi beni… e fuggivano e scomparivano sulle coste al nord di Hispañola…. dove si trova la Tortuga, localita famosa… nei racconti dei pirati… Praticamente lo stesso che sta succedendo… con i pirati somali… Il fatto che mi colpi nella storia dellisola… apparte i nomi dei grandi Pirati… ma che questi erano nominati dai re europei quali loro rappresentanti… Con questi salvacondotti Reali… con tanto di pergamene e timbrate di ceralacca… dal Re in persona di quel paese protettore del pirata… Il Pirata che riusciva a mettere insieme piccole flotte di navi… rubavano alla Spagna… almeno il 10% delle navi commerciali diretta in Spagna…

    … scusa continuo dopo.. ciao
    Faust

  18. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Dunque…ci sono sempre discrepancies nella Storia.

    I tacchini non erano nuovi per i Pellegrini.
    In fatti i primi colomi Inglesi che si stabilirono a Plymouth Bay Colony, portarono con loro i tacchini neri, benche’ ci fossero quelli selvaggi nelle foreste preferivano quelli domestici perche’ erano una riserva perenne per il loro uso durante tutto l’anno.

    “Tame turkeys” erano nella lista dei rifornimenti richiesti dal governatore del Massachusetts.

    Per Thanksgiving furono i coloni ad invitare i nativi per la celebrazione di ringraziamento.
    50 coloni e 90 indigeni.

    Il pranzo consisteva di tanti cibi, pollame, selvaggina, pesce, aragosta, vongole, bacche, frutta, la zucca o squash.
    Oltre a uccelli acquatici e tacchini.
    Probabilmente ha dato origine alla tradizione americana del tacchino a Thanksgiving.

    Saluti, Anita

    Plymouth rock non e’ a molta distanza da noi del RI.
    Secondo la storia e’ il luogo dove approdo’ la Mayflower.

  19. Faust x Anita... scusa!!
    Faust x Anita... scusa!! says:

    questa introduzione alla storia di Quisqueya… è importante conoscerla, se si vuol capire gli attuali abitanti e le loro idiosincrasie…
    Rispondo alla tua domanda sui dominicani ed haitiani…
    Quando Quisqueya cristianizzata e schiavizzata con la venuta di Cristo (par de bball…mi tocco… voodianamente… ) Cristobal Colon ( e non lo nominero ppiu…) lisola cambio nome e la chiamarono Hispañola… (prima maledizione…) Egli spagnoli erano di base a Sto Domingo e cioe al sud… mentre i pirati si nascondevano nella costa al nord dellisola ( che fu la stessa spiaggia dove sbarco… el Maldito italiano de mierda) un po piu in la, sulla costa di fronte cce la Tortuga… continuando verso il sud di Cuba (…guantanamo x intenderci..) questo era il tratto di mano abitato dai pirati europei… italiani non se ne trovano nella pirateria caribeña… apparte il solito primo italiano.. che non nomino…
    .. continua
    Faust

  20. Vox
    Vox says:

    Le lotte tra colonialisti per accaparrarsi terre altrui o sottrarsele a vicenda erano tipiche di tutto il periodo tra la fine del ‘700 e il ‘900. Quelle tra portoghesi e britannici per il possesso di un’isola nei Caraibi, produttrice di canna da zucchero, sono descritte mirabilmente nel film QUEIMADA di Gillo Pontecorvo (1969), di cui consiglierei caldamente la visione (anche se le musiche di Morricone sono un po’ datate, la storia e’ costruita in modo magistrale).

    I sistemi e le modalita’ moderne per provocare “rivoluzioni colorate” e cambi di regime in altri paesi, per scopi tutt’altro che disinteressati (cambi, tra l’altro, finiti tutti miserevolmente, dopo appena pochi anni), non sono cambiati di molto.

  21. Anita
    Anita says:

    x VOX -#21

    Si’, molto bello.
    Questo video circola via e-mail da qualche mese.
    E’ stato anche presentato anche nelle scuole.

    E’ un dono meraviglioso di portare emozioni attraverso l’arte.

    Anita

  22. Vox
    Vox says:

    HAITI
    GLI SCIACALLI GIA’ PRONTI
    A SFRUTTARE L’OCCASIONE

    L’altra sera a New York NAOMI KLEIN ha detto che «deve essere assolutamente chiaro che questa tragedia – in parte naturale, in parte non naturale – non deve, in nessun caso, essere usata
    1) per aumentare il debito di Haiti e
    2) per portare avanti impopolari politiche per favorire gli interessi delle corporations Usa.
    L’hanno già fatto più e più volte, e sono pronti a rifarlo», ha aggiunto, citando a mo’ di esempio un documento diffuso dalla Heritage Foundation, «uno dei sostenitori di punta dello sfruttamento dei disastri per imporre unpopular pro-corporate policies», in cui si leggeva:

    <>

    Anche se poi quella frase è stata tolta dalla Heritage Foundation e sostituita con una «citazione più diplomatica», il loro «primo istinto è stato rivelatore».

    Obiettivi economici a breve e lunga scadenza, obiettivi politici di riconquista dell’egemonia in un’ America latina che da un po’ di tempo tende a sfuggire loro di mano.

  23. Faust x Anita... scusa2!!
    Faust x Anita... scusa2!! says:

    Fra i due Paesi non è mai corso buon sangue.. Una parte è meticcia e bianca ed Haiti è Africa… neri blu… I dominicani odiano gli haitiani… mentre gli haitiani non odiano i dominicani… Il mulatto è razzista contro il negro haitiano… fra loro ccè molto razzismo… Pero come in Ittaglia… i dominicani fanno entrare illegalmente ( molti haitiani non hanno documenti… non sono mai stati dichiarati alla nascita… in questo anche molti dominicani, non risultano nei censimenti…) gli haitiani e li schiavizzano (come a Rosarno in questi gg) vivono nello stesso cantiere edile dove lavorano e non escono da li, xcche indocumentati appena mettono un piede fuori dal cantiere… arriva la polizia… pagata dal costruttore schiavista e fa finta di arrestarlo x deportarlo… x lasciarlo andare lo accompagnano sul post di lavoro e gli portano via i pochi soldi del clandestino e se ne vanno… Questi poveri diavoli… incatenati alla costruzione edile…
    Hai ragione Anita… anzi ce nesono piu di un milione di manodopera (sic!!) e ppiu della meta sono illegali… Sono brava gente… i miei cuggini poveri diavoli… ma non farli arrabbiare… sanno usare il machete come il barbiere il rasoio… Sono persone umili e fedeli ma il delinquente haitiano, quelli veri, non gli illegali… Commettono crimini x pochi soldi … far ammazzare un nemico del bianco… con 100 euro 25 anni fa… si trovava un tagliagola assassino con machete.
    Fino a qualche anno fa il machete lo portavano alla cintola gli uomini… quando uscivano di casa… Ancoroggi non è vietato portare un machete… non ci vuole il porto darmi.. è uno strumento di lavoro.. Ma in pubblico si porta nel fodero e incartato in un foglio di giornale… almeno in citta… nel campo lo portano tutti
    Ti racconto approposito di razzismo e razzisti cosa ho imparato durante un intervista che ho registrato in un campo di tabacco, di una donna di non so quanti anni ma superati i 70… 14 figli…lavorava ancora nella coltivazione del tabacco… e durante lintervista lei mi chiese se le donne del mio paese avevano la pelle piu bianca del latte
    … e non sapendo la domanda successiva dissi di si.. (senza pensare a sfumature di colori fra bianchi) che erano bianche come me… ma lei disse che non intendeva una bianca come me … ma quelle bbianchebbianche con le vene blu che escono dalla pelle… bbianca bbianca… Gli dico che si ci sono alcune che sono bianche come intende lei…. e di rimando mi domanda se amme piacciono le bianche con le vene blu… Non ho fatto in tempo a rispondere che la donna si volta verso suo marito e gli spiega di cosa stvamo parlando… e concluse dicendomi che allei le bianche e i bianchi con le vene blu… gli fanno schifo… vederle la fa star male… Mi sono bloccato, ho spento la videocamera… e in quelle parole ho capito che cosè il razzismo….
    continua..
    Faust

  24. AZ Cecina LI
    AZ Cecina LI says:

    X Pino
    Ho letto solo gli ultimi commenti dell’articolo precedente, il nuovo articolo andrà a domani sera oggi e domani sono per me giornate campali. Hai fatto bene a cancellare il post con gli insulti, andavo troppo di fretta e quindi sono stato eccessivamente diretto, bastava la seconda parte del mio commento.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  25. VOX
    VOX says:

    Haiti è di nuovo “americana”

    La reazione di Obama alla tragedia che ha colpito Haiti è stata prontissima e forte. 100 milioni di dollari subito come ?prima tranche? di aiuti, migliaia di marines e truppe scelte della (piuttosto inquietante) ottantaduesima brigata aerotrasportata per pattugliare le strade ed evitare violenze e saccheggi, portaerei e nave-ospedale, la ?riconversione umanitaria? del lager anti-islamico nella base cubana di Guantanamo, le U.S. Air Force Special Operation Forces che ?si è impadronita? (parole de la Repubblica) dell’aeroporto di Port-au-Prince e decide ?chi può atterrare e chi no?.

    Va bene, è ?uno strappo alla sovranità nazionale di Haiti? ma anche prima ?era comunque una finzione?. Di fatto gli americani si ritrovano a governare Haiti come è già capitato un’infinità di volte.

    Tutto bene e a fin di bene. Come a dire che, questa volta, gli Stati uniti di Obama – il primo presidente nero – ?non dimenticheranno e non abbandoneranno? Haiti – la prima repubblica nera del mondo.

    Ma gli Stati uniti non hanno mai dimenticato né abbandonato Haiti durante gli ultimi 100 anni (semmai l’hanno spolpata, ma questo è un’altro discorso). Altrimenti non sarebbe ridotta com’è ridotta: un Stato fallito del quarto mondo. E il terremoto non avrebbe avuto gli effetti apocalittici – almeno in termini di morti – che ha avuto.

    (…) Naomi Klein, autrice di best-seller come No Logo e Shock Economy. Intervenendo a New York mercoledì scorso ha lanciato un ?allarme? sulle intenzioni di quello che lei ha chiamato ?il capitalismo dei distastri? (disastri naturali, disastri economici, disastri politici): ?Stop them before they shock again?. ?Loro?, quelli da fermare prima che colpiscano di nuovo, sono gli ?shockterapeuti?, gli adepti della ?shockterapia?…

    Un altro sito degli ?shockterapeuti?, The Foundry, che si definisce ?promotore di politiche e principi conservatori?, sempre legato alla Heritage Foundation, scrive che, accorrendo per primi e in massa sul luogo della tragedia, ?i soldati Usa hanno anche la possibilità di interrompere i voli notturni carichi di cocaina diretti a Haiti e la Repubblica dominicana dalle coste del Venezuela? [ma non venivano dalla Colombia filo-americana di Uribe?] ?e di fronteggiare gli incessanti tentativi del presidente venezuelano Hugo Chávez di destabilizzare l’isola di Hispaniola?.

    Non solo. ?Questa presenza militare Usa, che dovrebbe anche includere una grossa presenza della Guardia costiera, ha anche la possibilità di prevenire un movimento su larga scala degli haitiani che si lanciano in mare su pericolose e rischiose imbarcazioni per tentare di entrare illegalmente negli Stati uniti?.

    Così si riolverebbe anche il problema dei boat-people. Più in generale ?gli Stati uniti dovrebbe portare avanti un forte e vigoroso sforzo diplomatico per fronteggiare la propaganda negativa che certamente verrà dal campo Castro-Chávez. Questo sforzo servirà anche a dimostrare che il coinvolgimento Usa nei Caraibi resta un forza poderosa per il bene delle Americhe e del mondo?

    … [ Il tutto ] mentre una coltre si silenzio copre gli aiuti di paesi come Cuba e Venezuela…

    Tutti auspicano un happy end per Haiti. Ma il richiamo con l’uragano Katrina, che nel 2005 spazzò via New Orleans, è forte e inevitabile.

    Allora il non compianto professor Milton Friedman, il guru [del neoliberismo], della ?economia dei disastri? e della ?shockterapia?, scrisse un’editoriale sul Wall Street Journal che Katrina era una tragedia ma anche ?un’opportunità?, e un deputato della Louisiana disse che ?finalmente siamo riusciti a ripulire il sistema della case popolari a New Orleans. Noi non sapevamo come fare, ma Dio l’ha fatto per noi?.
    Ora ?Dio? l’ha fatto con Haiti. Allora alla Casa bianca c’era Bush, oggi c’è Obama. Vedremo cosa farà.

    ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2010/mese/01/articolo/2171/

  26. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    OLTRE CHE SOPRAFFAZIONE PAPALINA QUESTA E’ CORRUZIONE PER COMPRARE VOTI.
    ————————————————————
    La decisione fa riavvampare la polemica sui privilegi assegnati
    dallo Stato in questi ultimi anni a chi insegna il cattolicesimo
    Aumenti ai prof di religione
    È la “sorpresa” di Tremonti
    Nella busta paga del mese di maggio troveranno circa 220 euro in più
    di SALVO INTRAVAIA

    SCATTI stipendiali per gli insegnanti, ma solo per quelli di religione. Lo ha stabilito il ministero dell’Economia lo scorso 28 dicembre. Mentre i sindacati della scuola sono alle prese con un complicato rinnovo del contratto in favore di tutti i docenti e gli Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari) della scuola, alla chetichella quelli di religione nella busta paga del mese di maggio troveranno una gradita sorpresa: il “recupero” degli scatti (del 2,5 per cento per ogni biennio, a partire dal 2003) sulla quota di retribuzione esclusa in questi anni dal computo. Supplenti compresi.

    A spiegare la portata del provvedimento, che porterà nelle tasche degli interessati un bel gruzzoletto, è lo Snadir (il sindacato nazionale autonomo degli insegnanti di religione). “Gli aumenti biennali per gli insegnanti di religione, che in precedenza venivano calcolati nella misura del 2,5 per cento del solo stipendio base, dovranno ormai ammontare al 2,5 per cento dello stipendio base comprensivo della Indennità integrativa speciale”. Una cosetta di non poco conto visto che l’Indennità integrativa speciale rappresenta circa un quarto dell’intera retribuzione dell’insegnante e che gli anni da recuperare sono tanti, quasi quattro bienni.

    Quanto basta, e avanza, per riaccendere la polemica sui privilegi assegnati dallo Stato in questi ultimi anni ai docenti di religione cattolica: accesso alla cattedra su segnalazione dell’ordinario diocesano, assunzione sulla base di un successivo concorso riservato, passaggio ad altra cattedra in caso di perdita del requisito per insegnare la religione (l’attestato dell’ordinario diocesano) e scatti biennali anche per i precari). “Mentre il ministro Tremonti a dicembre ricorda alla Curia che presto saranno liquidati gli scatti biennali di anzianità al personale docente di eligione con incarico annuale o di ruolo, che non ha mai richiesto tale indennità sotto forma di assegno ad personam, permane, purtroppo, il silenzio verso tutto il restante personale precario”, dichiara Marcello Pacifico, presidente dell’Anief (l’Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione).

    La questione è di particolare attualità perché una sentenza della Corte di giustizia europea del 2007 ha riconosciuto, secondo il principio di non discriminazione, il diritto agli scatti di anzianità anche a favore dei precari. E da allora sono diverse le associazioni di insegnanti italiane e sindacati che hanno intrapreso la via giudiziaria per farsi riconoscere questo diritto. Ma, ancora, non si sono visti i risultati.

    E mentre migliaia di precari di lungo corso sono in attesa di un riconoscimento economico. Folgorato sulla via di Damasco, il ministero dell’Economia, scrive: “A seguito degli approfondimenti effettuati in merito all’oggetto, si comunica che questa Direzione ha programmato, sulla mensilità di maggio 2010, le necessarie implementazioni alle procedure per il calcolo degli aumenti biennali spettanti agli insegnanti di religione anche sulla voce IIS (Indennità integrativa speciale, ndr) a decorrere dal 1 gennaio 2003″.

    Il diritto agli scatti biennali in favore degli insegnanti di religione è stabilito da una legge del 1980, che poteva anche avere un senso: siccome i docenti di religione erano precari a vita, non era prevista cioè la loro stabilizzazione, era necessario stabilire un meccanismo per aggiornare loro lo stipendio. Ma poi nel 2005 arrivò il concorso e l’immissione in ruolo. E mentre per i precari della scuola non è previsto nessun aumento di stipendio in relazione all’anzianità di servizio, quelli di religione conservano questo trattamento: incremento del 2,5 per cento ogni due anni.

    Secondo alcuni calcoli effettuati dai sindacati il caveau potrebbe valere 220 euro in più in busta paga, arretrati esclusi. Niente male per quasi 12 mila insegnanti di religione a tempo determinato attualmente in forza alle scuole italiane. Per il rinnovo del contratto degli insegnanti, invece, i sindacati hanno chiesto un aumento di 200 euro mensili da erogarsi in tre anni, ma il ministro della Pubblica amministrazione è disposto a concederne appena 20. E non solo. Vorrebbe agganciare gli aumenti di stipendio dei docenti al merito.

  27. Faust x Anita
    Faust x Anita says:

    … dimentico di dire che la donna nerablu, seduta di fronte amme… aveva piu di 7-80 anni che ho dovuto vederla lavorare il tabacco x convincermi che un trisnonna grassa come lei, nel campo produceva come ( be quasi,,) un uomo.
    Faust

  28. Vox
    Vox says:

    Correzione all’articolo ( incompleto) su Haiti nel post N. 25:

    E’ stata saltata la frase:

    …[in]un documento diffuso dalla Heritage Foundation, «uno dei sostenitori di punta dello sfruttamento dei disastri per imporre unpopular pro-corporate policies», in cui si leggeva:

    «Oltre a fornire immediata assistenza umanitaria, la risposta degli Stati uniti al tragico terremoto di Haiti OFFRE L’OPPORTUNITA’ DI RIDISEGNARE IL GOVERNO e l’economia haitiane che da lungo tempo non funzionano, E DI MIGLIORARE L’IMMAGINE PUBBLICA DEGLI STATI UNITI nella regione».

  29. Vox
    Vox says:

    GOVERNO AFGHANO ESIGE ARRESTO
    MILITARI NATO

    I militari avevano ammanettato e poi uccisi 8 ragazzini, alunni di una scuola.
    (Ma questa e’ pace)

    informationclearinghouse.info/article24403.htm

    Afghan Govt. Demands Arrest of US “Death Squad”
    Who handcuffed and executed 8 children.
    US refuses

    UN Representative to Afghanistan confirmed the Afghan government’s investigative conclusions that US troops handcuffed and then executed eight students enrolled in grades 6 through 10 in a night raid on December 27, 2009.

    The US military and NATO responded the troops involved were non-official. The most likely source of para-military “non-official” troops in Afghanistan is Blackwater/Xe.

    President Hamid Karzai demanded arrest of the US troops engaged in the break-in and mafia-style execution of their children. The US responded to the Afghan demand of January 1 by rejecting the findings of the Afghan government and UN with a vague promise of their own self-investigation at some later date.

  30. lanzo
    lanzo says:

    OLTRE CHE SOPRAFFAZIONE PAPALINA QUESTA E’ CORRUZIONE PER COMPRARE VOTI.

    Mossa astuta o meglio pezza per parare i danni di Brunetta (non e’ vero che TUTTI i dipendenti dello Stato votino PD, ma dopo gli sputi di quel genio di Brunetta, quei parecchi o pochi, fra gli “statali” che votavano PDL (e ce ne sono, credetemi) o non voteranno per niente o voteranno CONTRO il PDL . Tremonti e’ piu’ furbo e cerca di rimediare al disastro di Brunetta. Ma pensava Brunetta, (noto assenteista al parlamento europeo e non solo) veramente che dare addosso agli “statali” gli fa guadagnare voti ? No ! Tanto, quelli che non sopportano gli statali, gia’ votano PDL o Lega !

  31. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    La versione più o meno addomesticata la si può leggere su Wikipedia:

    “I Padri pellegrini, a bordo della Mayflower, erano arrivati sulle coste americane nel 1620, dopo un duro viaggio attraverso l’Atlantico, in cui erano periti molti dei 102 pionieri imbarcati. Con l’inverno ormai alle porte, si erano trovati di fronte ad un territorio selvatico e inospitale, fino ad allora abitato solo da nativi americani. Il primo anno fu molto duro. I Pellegrini vivevano in ripari di fortuna, il cibo scarseggiava e quasi la metà di loro non sopravvisse al rigido inverno. Con l’arrivo della primavera del 1621 la situazione migliorò. Per l’inverno i coloni riuscirono a mettere sotto sale del pesce e ad affumicare della carne. Dopo il duro lavoro degli inizi il governatore William Bradford indisse un giorno di ringraziamento a Dio per l’abbondanza ricevuta e per celebrare il successo del primo raccolto. Alla festa i coloni invitarono anche gli indigeni. Nel menù di quel primo Ringraziamento americano ci furono delle pietanze che divennero tradizione per le feste – in particolare il tacchino e il pumpkin (zucca)”.
    “Il 29 giugno 1676 Edward Rawson redasse una proclamazione ufficiale di Thanksgiving per conto del governatore della contea di Charleston, in Massachusetts, che aveva deciso di indire un giorno di ringraziamento per la buona sorte di cui godeva la comunità e per celebrare la vittoria contro gli “indigeni pagani”, cioè gli stessi indiani che avevano accolto e condiviso il territorio con Bradford e gli altri fondatori della colonia di Plymouth. ”

    Questa versione però è falsa, o quanto meno molto reticente, oltre che un rimaneggiamento di una precedente versione della setssa Wikipedia. Il tacchino infatti è un animale originario dell’America, che i padri pellegrini NON potevano quindi essersi portati dall’Europa e che potevano invece avere ricevuto SOLO ED ESCLUSIVAMENTE dai troppo buoni “indiani d’America”. Di vero c’è solo l’ammissione scampata al rimaneggiamento, vale a dire la seguente frase: “per celebrare la vittoria contro gli “indigeni pagani”, cioè gli stessi indiani che avevano accolto e condiviso il territorio con Bradford e gli altri fondatori della colonia di Plymouth”. Vi si ammette cioè la coglionaggine dei nativi troppo generosi e il fatto che furono accolti amichevolmente sul LORO territorio, LORO cioè dei nativi, e lasciati in pace anziché ributtai a mare o appesi per i piedi o la gola. La coglionaggine dei nativi e, di contro, l’atroce perfidia dei “padri pellegrini”. I coloni ruba terra sono eguali in tutto il mondo: falsificano la Storia e si inventano mille panzane pur di avere ragione loro.

    Il tacchino è un pennuto che appartiene all’ordine dei Rasores, ossia gallinacei, alla famiglia della Phasanidae e al genere Meleagris. È originario dell’America settentrionale e aveva il nome di “pollo d’India” perché Colombo credeva di essere arrivato in India. Gli spagnoli portarono quel povero pennuto in Europa al principio del 1500 e i primi tacchini arrivati in Francia furono pagati letteralmente a peso d’oro: un luigi d’oro ognuno
    La parola “tacchino” (“tacco” in toscano, tòch e tuchén in emiliano, fu una vittoria dei dialetti sulla lingua colta.

    Per questa disgressione lei mi deve un tacchino al forno, con contorno di zucca. Più un buon caffè.
    Baci (CG permettendo)
    pino

  32. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Haiti-

    Préval ha collaborato diplomaticamente e fraternamente con i suoi colleghi dei paesi dell’America Latina.
    Il paese lentamente stabilizzando apparentemente ha beneficiato di una partnership piuttosto solida economica con il Venezuela.
    Questa amicizia forgiata tra il presidente venezuelano Hugo Chávez e il presidente haitiano ha portato a diversi accordi economici. 4 centrali (a 40 megawatt, un megawatt 30, e due 15 megawatt) sono impostati per essere costruito in Haiti.
    Una raffineria di petrolio è inoltre prevista per essere installato in paese, con una capacità produttiva di 10.000 barili di petrolio al giorno.
    L’assistenza del Venezuela ad Haiti si fonda su un atto storico in cui il neo-indipendente Haiti ha accolto con favore e tendeva a Simón Bolívar e ha fornito il potere militare a causa di aiuti di Bolivar a liberare gran parte del Sud America.
    Alleanza latino-americani di Haiti offre il paese, con gran parte del suo bisogno di aiuto.
    Fidel così come Raul Castro e gli altri diplomatici cubani come Vice President Esteban Lazo Hernandez hanno ringraziato per Haiti costantemente voto in sede di Assemblea generale delle Nazioni Unite contro l’embargo degli Stati Uniti contro Cuba….. Dal momento che l’induzione di Preval, l’economia è stato un aumento consistente.
    Le relazioni diplomatiche si Préval con i compagni di nazioni latinoamericane hanno aperto molte opportunità di Haiti, in termini di economia.
    Préval ha incontrato molti leader latinoamericani come Fidel Castro, Evo Morales della Bolivia (con una situazione economica simile a Haiti), Martín Torrijos di Panama, e Leonel Fernandez della Repubblica Dominicana.
    Relazioni haitiani e dominicani hanno rafforzato in gran parte dovuto in parte alla volontà di porre fine Préval temperamenti volatili e la determinazione dei due presidenti ‘di cooperazione fraterna.
    Preval prima visita all’estero è stato effettivamente nel vicino paese nel quale è stato gentilmente accolto dal governo dominicano.
    Préval ha poi visitato gli Stati Uniti, dove ha ricevuto le congratulazioni del presidente americano Bush per la sua rielezione.
    Préval aveva sostenuto che con l’eccezione della sua visita vicino a Repubblica Dominicana, ha voluto gli Stati Uniti ad essere la sua prima visita diplomatica in carica, mettendolo davanti al suo eventuale visita diplomatica in Venezuela, Cuba e Francia.
    Gli Stati Uniti hanno considerato Préval incontro con Bush un buon segno di eccellenti relazioni USA-Haiti sotto la sua amministrazione.

    _____________________

    Bill Clinton e’ stato nominato come “Inviato speciale ad Haiti” nel giugno 2009.

    La nazione caraibica di Haiti sta ottenendo il tanto agognato (e di alto profilo) attenzione: l’ex presidente Usa Bill Clinton è stato nominato un inviato speciale per Haiti dalle Nazioni Unite.

    Clinton è popolare in Haiti per salvare la presidenza di Juan-Bertrand Aristide, da un colpo di stato nel 1990, e anche viaggiato ad Haiti in seguito a tempeste devastanti dello scorso anno e le inondazioni successive (insieme con il musicista e madre haitiana Wyclef Jean, che ha lavorato instancabilmente per aumentare il sostegno per la sua madrepatria).

    La rivista Time come osservato in questo blog recente intervento, Bill e Hillary Clinton ha visitato Haiti, in qualità di turisti nel 1970 e rimane affascinato dalla cultura haitiana; si può anche visualizzare Haiti come ‘business incompiuta’ del suo tempo come presidente, dandogli motivazione in più per aiutare la nazione trovare la strada per una maggiore stabilità e prosperità.

    Anita

  33. Faust x Pino
    Faust x Pino says:

    Caro Pino… non ho ancora finito di leggere ma questo che scrive… mi sembra un turista che appena arrivato sullisola… si mette a fare il cicerone e racconta una storia tutta sua con molte imprecisioni… diciamo gravi…

    1) Dal prologo, a pagina 28:
    “Cristoforo Colombo sbarcò per primo nel Nuovo Mondo sull’isola di S. Salvador e, dopo aver innalzato lodi al Signore, si mise in fretta alla ricerca dell’oro. I nativi, i pellerossa, erano pacifici e cordiali e lo indirizzarono ad Haiti, una vasta isola (grande quasi come l’Irlanda) che dicevano essere ricca del prezioso metallo. Colombo salpò dunque per Haiti.

    Gli abitanti, i nativi NON erano pellerossa… Ma Tainos.. errori come:

    I nativi, i pellerossa, erano pacifici e cordiali e lo indirizzarono ad Haiti, una vasta isola (grande quasi come l’Irlanda) che dicevano essere ricca del prezioso metallo. Colombo salpò dunque per Haiti.

    Haiti non esisteva ancora… lisola si chiamava QUISQUEYA e non Haiti e Il maledetto navigante italiano, dopo San Salvador arrivo al nord di Quisqueya e fondo la prima chiesa ed il primo insediamento e dopo qualche tempo si trasferi a al sud alla foce del Rio Isabela dove trovo un attracco sicuro alle navi e suo fratello Bartolome … anche lui maledetto.. Fondo Sto Domingo de Guzman ( x essere piu preciso,,, vado a rivedermi un mio documentario che ho realizzato nel 1992… sul V Centenario della Scoperta dAmerica, dal titolo “500 años despues… cerca del horizonte” documentario con il quale ho vinto vari premi… e che appena ho tempo lo mettero in you tube…
    … ma non è questo… Ne ho letti tanti di libri sulla Scoperta dAmerica… Mi sono documentato consultando una cassa di libri pubblicati dalla Fondazione Cristoforo Colombo… . il maledetto di Genova, libri inviatami in regalo dal Sen. Emilio Taviani, Presidente della Fondazione C.C. Il documentario fu finanziato dalla UE… I due premi piu importanti me li diede il Pres. de la Rep. Dominicana, dr. Joaquin Balaguer e lassociazione degli autori cinematografici italiani, fra altri…
    Continua..
    Faust

  34. Vox
    Vox says:

    BRUNETTA e’ assenteista anche come professore universitario a Torvergata (Roma). E non da quando fa il ministro. Da ben prima. Forse giudica gli altri da se’ stesso.

  35. Vox
    Vox says:

    Il paese lentamente stabilizzando apparentemente ha beneficiato di una partnership piuttosto solida economica con il Venezuela.
    Questa amicizia forgiata tra il presidente venezuelano Hugo Chávez e il presidente haitiano ha portato a diversi accordi economici…
    Anita

    Il pezzo rende chiaro perche’ adesso gli Usa siano cosi’ ansosi di “ridisegnare” il governo di Haiti e di “migliorare l’immagine Usa” da quelle parti.

    Della serie: adesso che vi abbiamo aiutato, lasciate perdere gli accordi col Venezuela da cui avete beneficiato e votate per il candidato che noi – Usa – appoggeremo alle vostre prossime elezioni, onde beneficino le nostre imprese.

  36. Vox
    Vox says:

    Pensiero politically incorrect:
    A volte mi viene di pensare che il dio degli Usa (quello che li ha gia’ assistiti in varie occasioni e che teneva la mano sulla spalla di G.W. Bush) sia Satana.

  37. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Beh…il tacchino non mi va tanto.
    Se viene negli US pensero’ ad un pranzetto diverso, a meno che non sia “Thanksgiving”.

    Dunque i tacchini nord americani.
    I pellegrini arrivarono nel 1620 e i tacchini arrivarono in Europa nel 1500 circa.

    Vicente Yáñez Pinzón (Palos de la Frontera 1460 circa – ? 1515 circa) nel 1500 era arrivato nel Golfo di Paria in Venezuela e aveva prelevato uccelli, probabilmente tacchini, da mangiare e trasportare in Spagna, ma forse non si trattava del genere Meleagris .

    Similarmente, Pedro Alonso Niño è ricordato per aver scoperto il tacchino sulla costa di Cumana nella Tierra Firme già nel 1499 e di averlo portato in Europa nel 1500.

    Dove furono allevati….ecco perche’ i Pellegrini preferivano quelli di allevamento perche’ costanti, mentre quelli selvatici non si incontrano d’inverno.

    Nel Massachusetts la caccia era abbondante, cosi’ pure la pesca, anche nei mesi invernali.
    Lo dovrei sapere perche’ e’ ancora cosi’.

    Anita

  38. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Aggiungo che i napoletani si sentono superiori agli altri meridionali… ( Peter)
    ————–
    SONO superiori, non solo ai meridionali. Io che ho vissuto a Napoli posso confermarlo. Usavo dire, all’epoca, che Napoli ha una quantità di intelligenza quanta ce n’è in tutto il resto dell’Italia messa insieme.

  39. For Israel, a Reckoning
    For Israel, a Reckoning says:

    By John Pilger

    Palestinian resistance to the theft of their country reached a critical moment in 2001 when Israel was identified as an apartheid state at a United Nations conference on racism in Durban, South Africa. To Nelson Mandela, justice for the Palestinians is “the greatest moral issue of our time.” The Palestinian Civil Society Call for Boycott, Disinvestment and Sanctions (BDS), was issued on 9 July 2005, effectively reconvening the great non-violent movement that swept the world and brought the scaffolding of African apartheid crashing down. “Through decades of occupation and dispossession,” wrote Mustafa Barghouti, a wise voice of Palestinian politics, “90 percent of the Palestinian struggle has been non-violent … A new generation of Palestinian leaders [now speaks] to the world precisely as Martin Luther King did. The same world that rejects all use of Palestinian violence, even clear self-defense, surely ought not begrudge us the non-violence employed by men such as King and Gandhi.”

    In the United States and Europe, trade unions, academic associations and mainstream churches have brought back the strategies and tactics that were used against apartheid South Africa. In a resolution adopted by 431 votes to 62, the US Presbyterian Church voted for “a process of phased selective disinvestment in multinational corporations doing business with Israel.” This followed the opinion of the International Court of Justice that Israel’s wall and its “settler” colonies were illegal. A similar declaration by the court in 1971, denouncing South Africa’s occupation of Namibia, ignited the international boycott.

    Like the South Africa campaign, the issue of law is central. No state is allowed to flout international law as wilfully as Israel. In 1990, a UN Security Council resolution demanding that Saddam Hussein get out of Kuwait was the same, almost word for word, as that demanding Israel get out of the West Bank. The United States and its allies attacked and drove out Iraq while Israel has been repeatedly rewarded. On 11 December, President Obama announced $2.75 billion “aid” for Israel, a down payment on the $30 billion American taxpayers will gift from their stricken economy during this decade.

    The hypocrisy is now well-understood in the US, where consumer boycott campaigns are becoming commonplace. A “stolen beauty” campaign pursues Ahava beauty products which are made in illegal West Bank “settlements,” forcing the company to drop its ballyhooed celebrity “ambassador,” Kristin Davis, a star of Sex and the City . In Britain, Sainsbury’s and Tesco are under pressure to identify “settlement” products, whose sale contravenes the human rights clause in the EU trade agreement with Israel.

    In Australia, a consortium including the French company Veolia has lost its bid for a billion-dollar desalination plant following a campaign highlighting Veolia’s plan to build a light rail connecting Jerusalem to the “settlements.”

    In Norway, the government has withdrawn its support for the Israeli hi-tech company Elbit, which helped build the wall across Palestine. This is the first official boycott by a western country. “We do not wish to fund companies that so directly contribute to violations of international humanitarian law,” said the Norwegian finance minister.

    In 2005, the Association of University Teachers in Britain (AUT) voted to boycott Israeli academic institutions complicit in the oppression of Palestinians. The AUT campaign was forced to retreat when the Israel lobby unleashed a blizzard of character assassination and charges of anti-Semitism. The Palestinian writer and activist Omar Barghouti called this “intellectual terror”: a perversion of morality and logic that says to be against racism towards Palestinians makes one anti-Semitic. However, the Israeli assault on Gaza on 27 December, 2008 changed almost everything. The first US Campaign for an Academic and Cultural Boycott of Israel was formed, with Desmond Tutu on its board. At its 2009 conference, Britain’s Trade Union Council voted for a consumer boycott. The “Israel taboo” is no more.

    Complementing this is the rapid development of international criminal law since the Pinochet case in 1999 when the former Chilean dictator was placed under house arrest in Britain. Israeli warmongers now face similar prosecution in countries which have “universal jurisdiction” laws. In Britain, the Geneva Conventions Act of 1957 is fortified by the UN report on Gaza by Judge Richard Goldstone, which in December obliged a London magistrate to issue a warrant for the arrest of Tzipi Livni, the former Israeli foreign minister wanted for crimes against humanity. In September, only contrived diplomatic immunity rescued Ehud Barak, the Israeli defense minister during the assault on Gaza, from arrest by Scotland Yard.

    Just over a year ago, 1400 defenseless people in Gaza were murdered by the Israelis. On 29 December, Mohamed Jassier became the 367th Gazan to die because people needing life-saving medical treatment are not allowed out. Keep that in mind when you next watch the BBC “balance” such suffering with the weasel protestations of the oppressors.

    There is a clear momentum now. To mark the first anniversary of the Gaza atrocity, a great humanitarian procession from 42 countries – Muslims, Jews, Christians, atheists, old and young, trade unionists, writers, artists, musicians and those leading convoys of food and medicine – converged on Egypt, and even though the American bribed dictatorship in Cairo prevented most from proceeding to Gaza, the people in that open prison knew they were not alone, and children climbed on walls and raised the Palestinian flag. And this is just a beginning.

    http://www.johnpilger.com

  40. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Veramente era G.W.Bush che si appoggiava (figurativo) sulla spalla di Dio.
    Non viceversa.
    Poi sono tutti modi di dire, come: Siamo nelle mani di Dio, Dio ci protegga, etc….

    Vediamo cosa lei avra’ da “ridire” adesso che Il Presidente Obama ha incaricato I due ex Presidenti, Bill Clinton e G.W.Bush a lanciare il “Haiti Fund”

    “Former Presidents George W. Bush and Bill Clinton returned to the White House to join Obama to speak about the “Clinton-Bush Haiti Fund,” a relief fund for the earthquake-stricken nation being administered by the two former presidents.

    “The two leaders with me today will ensure that this is matched by a historic effort beyond our government,” Obama said in a Rose Garden appearance, during a somewhat temperate Saturday in Washington.”

    Io ho gia’ contributo ieri, mi hanno risposto che le ricevute verranno in ritardo dovuto all’altissimo volume.

    “THANK YOU: Due to the volume of contributions, your confirmation email may be delayed.”

    Anita

  41. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Gli Stati Uniti hanno versato molti milioni annui di aiuti per Haiti, non solo adesso.
    Dove siano andati a finire e’ un’altra storia.

    Anita

  42. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Faust

    Bada che quello che scrive le cose da te contestate è l’autore del libro, Cyril Lionel Robert James, che di certo ne sa più di te e me messi assieme e moltiplicati pi greco. E’ nato a Trinidad, è stato un teorico marxista, pioniere del movimento panafricanista, storico, scrittore e critico letterario. Il suo libro è stato un testo importante per tutti i movimenti di liberazione africani, e certamento non deve essere sfuggito né a Che Guevara né a Castro: se non altro perché Haiti è di fronte a Cuba, a poche decine di miglia….
    Ovvio che quando dice che Colombo e i suoi arrivarono a S. Salvador e ad Haiti si riferisce ai loro nomi di oggi, NON a quelli dati dagli indigeni. Che non erano certo né neri né creoli e neppure indios, ma “pellerossa” come i loro dirimpettai della Florida. Solo che i 60 mila superstiti sul mezzo milione o un milione di indigeni uccisi in appena 15 anni ovviamente non sono rimasti del colore di allora, sia perché morti in buona parte in seguito e sia perché a partire dai superstiti c’è stata una lunga serie di incroci con i bianchi e con i neri, con i mulatti e con le altre 168 gradazioni di “sangue misto” che regolavano i diritti dei singoli all’epoca degli spagnoli a seconda della percentuale di sangue bianco che potevano vantare tra gli avi: da 1/168esimo a 167/168esimi. Una delle mostrosità, queste 168 gradazioni della “razza” e del conseguente diritto che la nostra “civiltà superiore” ha seminato in giro per il mondo.
    Anzi, visto che mi sono dimenticato di scriverla nel pezzo, questa storia deelle 168 gradazioni della “razza” ce la aggiungo adesso.
    Un abbraccione.
    pino

  43. Vox
    Vox says:

    Quello che avevo da “ridire” l’ho gia’ detto con l’articolo che cita le parole di Naomi Klein e che condivido. I vostri governi, purtroppo, chiunque sia presidente, non fanno mai nulla per pura bonta’ d’animo.

    lei stessa ha postato un articolo in cui si dice che Haiti, prima del terremoto, aveva stretto accordi economici col Venezuela (ma anche con altri paesi dell’Am.Lat.) da cui stava traendo dei benefici.

    Intanto pero’ i signori che erogano i fondi americani si sono gia’ lasciati sfuggire che intendono cogliere l’occasione per “ridisegnare” il governo di Haiti. Hanno mandato i militari che, dopo aver aiutato, dubito se ne andranno. E’ veramente un’occasione d’oro per gli Usa.

    Quanto bene riescano a fare, poi, e’ un altro dei miei dubbi, visto quello che (non) hanno fatto nel proprio paese, dopo Katrina.

  44. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Mah. Riguardo le date il suo discorso potrebbe anche calzare, ma gli emigranti del Mayflower, un tre alberi preso in affitto, non erano certo gente che – dati i prezzi del “pollo indiano” – si poteva permettere di comprare tacchini, per giunta a centinaia visto che i “padri pellegrini” e le “madri pellegrine”, che maschilistico-fascisticamente non vengono mai nominate, erano 102 persone. Comunque il succo del discorso non cambia: la fiducia e l’aiuto di quegli “indiani” venne tradita e molto mal ripagata. La Storia è curiosa: se i nativi si oppongono, come in Palestina, vengono cacciati a fucilate e definiti terroristi. Se non si oppongono e anzi accolgono i “pellegrini”, cioè gli invasori, con baci, abbracci e tacchini, vengono sterminati. Mah.
    Come che sia, su almeno una coscia di tacchino ci conto. Più quello che lei preferisce: meglio se pesce.
    Sorrisone (:-) .
    pino

  45. Faust
    Faust says:

    x VOX
    Degli aiuti e presenza dei paesi latinoamericani… compreso i brasiliani della Onu… gia presenti in Haiti, non ne parla nessun media di mmerda…
    …………………………………………………………………………..
    Il paese lentamente stabilizzando apparentemente ha beneficiato di una partnership piuttosto solida economica con il Venezuela.
    Questa amicizia forgiata tra il presidente venezuelano Hugo Chávez e il presidente haitiano ha portato a diversi accordi economici. 4 centrali (a 40 megawatt, un megawatt 30, e due 15 megawatt) sono impostati per essere costruito in Haiti.
    Una raffineria di petrolio è inoltre prevista per essere installato in paese, con una capacità produttiva di 10.000 barili di petrolio al giorno.
    ………………………………………………………………………………….
    Vedi Vox, siamo alle solite… la misinformazione dell imperialismo guerrafondaio, è predominante nei masmedia del capitalismo usuraio…
    Sia Cuba, presente in Haiti da qualche anno con le brigate delle missioni cubane, medici e personale infiermeristico + esperti in agricoltura… Uniti ai 500 bolivariani di Hugo Chavez, anche loro ggia presenti nel paese che lavorano x aiutare la popolazione… da due anni e i brasiliani dellONU… fino allaltro ieri di Haiti non fregava gniente a nessuno… A natale di due anni fa (3 natali con quello di adesso) in qua… Il Presidente Hugo Chavez invia navi cariche di fuel (in Haiti non esistono raffinerie..) apprezzo zero… pagamenti rateizzati a 30 anni ed altro di commovente come la telefonata di tre natali fa, del Pres. Preval a Chavez x dirgli che avrebbero passato il natale al buio…( come diciamo sono al buio da anni… tutto lanno…) e il Cnte Chavez gli invio navi cariche di fuel… cosicche i Poveri Diavoli haitiani,,, passarono le festivita con elettricita e viveri inviati dai Paesi socialisti bolivariani di Latinamerica… Succede una tragedia come questa ed arrivano gli americani ( grazie, ma potevano arrivare prima sono decenni che di Haiti ai ricchi ed alla Francia in particolare… non gli frega nulla… Quello che non puo fare Chavez è aiutare Haiti appagare il debito estero…. enorme buco nero…. con il club de Paris e la banca mondiale e il fmi… voglio vedere se i ricchi lo cancelleranno… voglio vedere se azzereranno i debiti con il mondo capitalista… Chi mette mani in Haiti deve portare beni e denari… e lo stava facendo il Cnte Pres. Chavez… ma adesso con i gringos sullisola… cambiera molto x Haiti che torna sotto il colonialismo di Gringolandia… e vedremo cosa succedera… In questo momento il Pres. Obama ha incaricato al Pres. dominicano Leonel Fernandez di assumere la coordinazione delle operazioni di soccorso… aspettando larrivo massiccio di 30mila marines… Obama è amico di Leonel e Leonel è amico di Chavez e Lula…. Penso che con questi amici-fratelli di colore… sono certo che tutto quel che vedremo succedere nei prossimi gg… saranno fatti mai visto finora… Obama è un grande della Storia e sta costruendo il futuro di un paese in bancarotta, speriamo che si unisca a quei governanti che gia lavorano da tempo x la storia ed il bene dellUmanita…
    Cntinua…
    Faust

  46. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Il disastro di Katrina e’ stato ben diverso.
    L’allagamento in una ciotola sotto il livello del mare non e’ tanto semplice.
    Le critiche sono state superiori ai veri fatti.

    Katrina ha colpito tutta la Gulf Coast, non solo New Orleans.
    In quel grande disastro solo 1’400 persone sono morte, e circa 150 dispersi.
    _________________

    Purtroppo in Haiti il maggior pericolo e’ ancora un ignoto.
    Non c’e’ alcuna sanita’, si teme il peggio dovuto ai corpi dei morti, qui si parla di un vero minimo di 100’000 in un sola citta’, Port au Prince.
    Un epidemia sembra inevitabile.

    Anita

  47. Anita
    Anita says:

    Ieri un uccellino si e’ scontrato con una delle mie finestre, ho sentito il colpo e sono uscita subito.

    Un “gold finch”.

    http://www.songbirdgarden.com/store/images/Goldfinch-1.jpg

    (il colore invernale e’ pallido)

    Sembrava morto, ma nelle mie mani ho sentito un leggero movimento.
    L’ho portato dentro, massaggiato per almeno 6-7 minuti, le zampine erano atrofizzate…

    Poi ha girata la testolina senza alcun timore, mi guardava con gli occhietti neri, dopo un po’ ho sentito il battito del cuore…

    Quando e’ stato in grado di aggrapparsi al mio dito l’ho portato fuori e dopo pochi minuti ha preso il volo.

    Ne trovo diversi, se non hanno aiuto immediato, muoiono.

    Anita

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  1. […] La tragedia di Haiti è anche il nostro ignorare l'enorme debito … […]

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