In Gran Bretagna un bimbo di 12 anni diventa il trans più giovane

Choc in Gran Bretagna dopo che i genitori di un bambino di appena 12 anni, all’apertura dell’anno scolastico, hanno mandato il proprio figlio a scuola con indosso abiti femminili e un nuovo nome da donna. Forse nessuno si sarebbe accorto di quel cambiamento se alcuni suoi compagni non l’avessero riconosciuta e subito presa di mira con ogni tipo di vessazioni e cattiverie. A quel punto il pandemonio, con sollevazione generale dei genitori che si sono detti sconcertati per quell’episodio e per non essere stati avvertiti dalla scuola. Ora, la famiglia vive sotto la protezione della polizia, dopo che sono arrivate minacce ritenute serie, contro i genitori della bambina.

La notizia è stata pubblicata in esclusiva dal Sun che racconta come i genitori della transessuale più giovane al mondo, avevano passato il periodo estivo a svolgere le procedure per cambiarle il nome e successivamente iniziare la terapia ormonale, possibile dopo che avrà raggiunto la pubertà. «I bambini – ha dichiarato una madre al tabloid inglese – sono di natura immaturi e crudeli. Non è giusto nemmeno nei confronti della bambina che sta affrontando questo cambiamento. Passerà le pene dell’inferno a causa di come la situazione è stata gestita. I genitori si sono arrabbiati perchè la scuola non ha ritenuto opportuno informarci prima per lettera in modo che potessimo spiegare la situazione ai nostri figli a modo nostro».

Ora si dovrà decidere cosa fare. La ragazzina al momento non potrà mettere piede a scuola dove rischia insulti e attacchi discriminatori; mentre i genitori dichiarano di volere solamente il bene della bambina che da sempre ha tenuto un comportamento più femminile che maschile e che in questo nuovo percorso si faranno aiutare dagli enti preposti. Ma in questa loro scelta di libertà, dovranno vedersela con una società esterna parecchio incline a condannare piuttosto che ragionare e desiderare semplicemente il bene della ragazza. Uno psicologo, consulente dei transgender, David Hawley, ha dichiarato al Sun: «È molto raro che un bambino di quell’età abbia chiaro in mente quello che vuole. Ha potuto contare sull’appoggio dei genitori. Immagino quindi che fosse a proprio agio con il suo modo di essere e che ora tornando a scuola si sia resa conto che il mondo può essere molto cattivo».