BASTA ESPULSIONI DI PALESTINESI DA GERUSALEMME EST

Come ho solo accennato giorni fa, sono stato una settimana a Gerusalemme e in Palestina, cioè nei Territori Occupati (da Israele). Sono rimasto talmente sconvolto da come ho visto vengono trattati i palestinesi, perfino dichiarati maggiorenni a 16 anni, con il risultato anche di metterli in galera con adulti quando per un qualunque motivo vengono arrestati, che ho deciso di non scriverne a botta calda. Mi limito, per ora, a pubblicare un appello-denuncia contro la strategia degli sfratti e delle demolizioni di case di palestinesi (anche) a Gerusalemme per sostituirli con israeliani di solito ebrei ortodossi. Le famiglie citate nell’appello come vittime della ennesima cacciata, cioè le famiglie al Ghawi e al Hanoun (vedi foto qui in basso a sinistra), le ho conosciute, sono andato a far loro visita mentre erano in attesa della demolizione o “semplice” cacciata con la forza, infine arrivata nonostante le proteste del quasi l’intero mondo diplomatico.

Nello stesso spiazzo dove si affacciavano le loro case c’era sul lato opposto anche la tenda della signora Um Kamel (vedi foto qui in basso), che, prima che gliela distruggessero pochi giorni fa, vi abitava, in compagnia di alcuni pacifisti internazionali, per protesta contro l’essere stata cacciata dalla sua abitazione lì vicino per far posto a un israeliano ebreo ortodosso, seguito come al solito da altri per allargare l’insediamento, oltretutto illegale anche secondo il diritto internazionale.

Durante la cacciata il marito della signora è morto di infarto, altro particolare che alle autorità israeliane non interessa un fico secco. E non solo alle autorità. Ho visto con i miei occhi passare con la più grande indifferenza davanti alla tenda l’israeliano, che potete vedere nella foto, con tanto di enorme cappello e vestiario tradizionale vecchio di secoli, che ora abita proprio nella casa della donna buttata fuori con la forza e rimasta vedova. Ho anche visto passare con tanto di cipiglio di sfida una giovane israeliana abbigliata con le gonne lunghe e l’abbigliamento che credo sia delle ebree ortodosse.

Per ora non faccio commenti.

Ecco il testo dell’appello-denuncia, che chi vuole può sottoscrivere rivolgendosi ai recapiti di posta elettronica indicati.

BASTA ESPULSIONI DI PALESTINESI DA GERUSALEMME EST

Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (presidenza.repubblica@quirinale.it)

Al Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini (gabinetto@esteri.it)

All’Ambasciatore d’Italia a Tel Aviv Luigi Mattiolo (luigi.mattiolo@esteri.it)

Al Console Generale d’Italia a Gerusalemme Luciano Pezzotti (luciano.pezzotti@esteri.it)

Domenica 2 agosto e’ stato reso esecutivo l’ordine di sfratto pendente su due famiglie palestinesi di Sheikh Jarrah a Gerusalemme Est. Alle prime ore del mattino i soldati dell’IDF (Israeli Defence Forces) hanno costretto con la forza le famiglie al Ghawi e al Hanoun, gia` profughi nel `48, a lasciare le loro case nel quartiere di Sheikh Jarrah, dove risiedevano dal 1956. Al loro posto sono gia’ entrati nelle abitazioni coloni israeliani.

Da settimane la presenza di cittadini e attivisti per i diritti umani palestinesi, israeliani ed internazionali ha sostenuto la determinazione delle famiglie a non lasciare le proprie case e a non divenire vittime delle politiche di pulizia etnica dello Stato di Israele.

Secondo il Diritto Internazionale Gerusalemme Est fa parte dei Territori Palestinesi Occupati da Israele dal 1967 e la comunita’ internazionale e’ tenuta a far rispettare le risoluzioni delle Nazioni Unite che vietano il trasferimento di popolazioni cosi’ come ogni intervento atto a modificare lo status quo della citta’ (cfr. Convenzioni di Ginevra (1949) e Risoluzioni ONU (n. 242 del 1967, 252 del 1968, 267 del 1969, 271 del 1969, 298 del 1971, 465 del 1980, 476 del 1980, 478 del 1980).

La condizione degli abitanti palestinesi a Gerusalemme Est si fa sempre piu’ insostenibile a causa delle politiche discriminatorie del Governo occupante che hanno come obiettivo la irreversibile annessione della citta’ di Gerusalemme Est creando continuita’ territoriale tra Gerusalemme Ovest e gli insediamenti israeliani illegali che circondano Gerusalemme Est (Maale Adumim, Pisgat Zev….).

Dal 1967 ad oggi sono stati costruiti 17 insediamenti che occupano circa il 35% del territorio di Gerusalemme Est, nei quali vivono piu’ 200,000 coloni. Fonti OCHA (Office for Coordination of Humanitarian Affairs – www.ochaopt.org/) riportano che tra il 1967 e il 2006 sono state demolite piu’ di 8500 case palestinesi. Nei soli primi 4 mesi del 2009, OCHA ha registrato la demolizione di 19 strutture a Gerusalemme Est, che comprendono 11 abitazioni civili. Di conseguenza 109 palestinesi, tra cui 60 bambini, si ritrovano sfollati.

Le dirette conseguenze sulla societa’ palestinese di tali azioni del Governo Israeliano sono la frammentazione territoriale dei diversi quartieri di Gerusalemme Est nonche’ l’isolamento di Gerusalemme Est dal resto della Cisgiordania, creando di fatto le condizioni per cui Gerusalemme diventi la capitale ‘unica ed eterna dello Stato di Israele’ in violazione del Diritto Internazionale e delle Risoluzioni ONU.

L’unica difesa a cui possono ricorrere i palestinesi di Gerusalemme e’ il sostegno e il supporto della comunita’ internazionale, l’unica che puo’ esercitare pressione sul Governo Israeliano per revocare immediatamente gli ordini di espulsione dei palestinesi di Gerusalemme Est (Sheikh Jarrah, Citta’ Vecchia, Silwan, Bustan, Ras al Amud) e per fermare i piani di costruzione di nuove colonie a Gerusalemme.

Le famiglie al Ghawi, al Hanoun e al Kurd, quest’ultima cacciata dalla propria abitazione nel novembre 2008, sono solo le prime tra le 28 famiglie (500 persone) residenti nel quartiere di Sheikh Jarrah, che sono a rischio di espulsione.

La nuova amministrazione statunitense e l’Unione Europea hanno condannato la confisca, la demolizione delle case palestinesi a Gerusalemme Est e la costruzione di nuovi insediamenti.

Chiediamo pertanto al Governo Italiano e piu’ direttamente alla rappresentanza diplomatica del  Consolato Generale di Italia a Gerusalemme di unirsi alle severe condanne verso il Governo Israeliano per le espulsioni delle famiglie al Ghawi e al Hanoun, e di richiedere al Governo Israeliano che venga cancellato l’ordine di espulsione, che le famiglie cacciate possano rientrare nelle proprie case, che vengano cancellati gli ordini di espulsione per le altre famiglie e che vengano fermati i piani di costruzione delle colonie a Gerusalemme Est, come previsto dal rispetto del Diritto Internazionale.

In quanto cittadini italiani chiediamo al Consolato Generale di Italia a Gerusalemme di visitare le famiglie al Ghawi, al Hanoun e al Kurd per portare un messaggio di solidarieta’ e sostegno umano e soprattutto politico, come gia’ fatto da altri rappresentanti diplomatici europei e statunitensi.

Prime adesioni:

Associazione di Cooperazione e Solidarieta’ – ACS

Disarmo e Sviluppo – DISVI

Terre Des Hommes – TDH Italia

Gruppo Volontariato Civile – GVC

Cooperazione Internazionale Sud-Sud – CISS

Centro Regionale di Intervento per la Cooperazione – CRIC

Centro Internazionale Crocevia – CIC

Consorzio Italiano di Solidarietà – ICS

Overseas

Associazione per la Pace

NEXUS

COSPE

EducAid

Un ponte per.. (Martina Pignatti)

Palestine Think Tank (Mary Rizzo)

Rete Radie’ Resh (Anissa Manca)

Servizio Civile Internazionale – SCI Italia

Associazione Donne in nero – Savona (Rita Fontanella)

Salaam ragazzi dell’olivo di Vicenza (Miriam Gagliardi)

International Solidarity Movement – ISM – Gaza (Vittorio Arrigoni)

Associazione Gruppo Abele

Associazione Universitaria per la Cooperazione Internazionale – AUCI (Pasquale De Sole, presidente)

FabioNews (Fabio Bovi)

Alleanza per la Terra Santa Libera

PeaceLink (Giacomo Alessandroni, segretario e Alessandro Marescotti, presidente)

Centro Solidarietà Internazionalista Alta Maremma – CSIAM (Gianluca Quaglierini)

Il Mappamondo di Chioggia (Giorgio Rossi)

Associazione Peacelink (Lorenzo Galbiati, redattore sito)

Radio Ciroma (Cosenza)

Associazione per la Pace – Padova (Gianna Benucci)

U.S. Citizens for Peace and Justice – Roma

Associazione culturale Aktivamente

Prime adesioni a titolo personale:

Martina Iannizzotto

Marina Errico

Davide Rossi

Mario Paolini

Leonor Crisostomo

Andrea Parisi

Fabio Pierini

Daniela Riva

Enrico Michelutti

Lorenza Masi

Debora De Cosmi

Eugenio Donadio

Valeria Moro

Emilia Sorrentino

Pasquale Zambrano

Bruna Taccardi

Saverio Mannarella

Silvana Mastropaolo

Livia Luberto

Ettore Acocella

Federica Battistelli

Federico Lenzarini

Rosella Bonarrigo

Rita Plantera

Roberta Pasini

Pietro Bellorini

Sara Valerio

Maria Paola Pannaciulli

Barbara Antonelli

Raffaele Spiga

Cinzia Chighine

Vera Silveri (Roma)

Luciano Tribuzi (Roma)

Gianni D’Elia (Rivalta di Torino)

Lorenzo Galbiati

Chiara Pettenella (Verona)

Ilaria Siggia

Marco Zannetti

Lorenza Erlicher (Trento)

Chiara Carmignani

Sabrina Fraternale

Anna Biagini

Andrea Bonini

Andrea Merli

Sara Faustinelli

Loretta Mussi (direttore Un ponte per..)

Caterina Donattini

Federica D’Amato

Gennaro Corcella (fisico, Pisa)

Eri Garuti (giornalista, Milano)

Riccardo Bovolenta (Ozzano Emilia – BO)

Gabriella Grasso (MI)

Latif Al Saadi (P.C.iracheno)

Gianni Pastro

Ersilia Salvato

Franco Borghi (Cento)

Felicia Gattagrisa (Grumo Appula – BA)

Enza Talciani (Roma)

Gianfranco Argentero (Roma)

Altre adesioni da inviare a:

stopespulsioniger@gmail.com


200 commenti
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  1. Il Barone Rosso
    Il Barone Rosso says:

    Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo di un’ottantina di anni arrivò per farsi rimuovere dei punti da una ferita al pollice.

    Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9:00.

    Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata oltre un’ora prima che qualcuno potesse vederlo.

    Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento che non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io della ferita.

    Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita.

    Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro appuntamento medico dato che aveva tanta fretta.

    L’anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per far colazione con sua moglie.

    Mi informai della sua salute e lui mi raccontò che era affetta da tempo dall’Alzheimer.

    Gli chiesi se per caso la moglie si preoccupasse nel caso facesse un po’ tardi.

    Lui mi rispose che lei non lo riconosceva già da 5 anni.

    Ne fui sorpreso, e gli chiesi ‘e va ancora ogni mattina a trovarla anche se non sa chi è lei?

    L’uomo sorrise e mi battè la mano sulla spalla
    dicendo: “Lei non sa chi sono, ma io so ancora perfettamente chi è lei

    Dovetti trattenere le lacrime… Avevo la pelle d’oca e pensai: ‘Questo è il genere di amore che voglio nella mia vita.

    Il vero amore non è né fisico né romantico. Il vero amore è l’accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà.

    Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che
    traggono il meglio da ciò che hanno.

    La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia.

    Sii più gentile del necessario, perché ciascuna delle persone che incontri sta combattendo qualche sorta di battaglia.

  2. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    anch’io mi faccio prendere dalla retorica agostana!

    Non so come mi è venuto in testa…
    Era la primavera del 1972, insegnavo al battaglion Cividale di Chiusaforte, vicino Pontebba.
    Venne l’Ispettore scol. a comunicarmi che, vinto il concorso, facevo ormai parte ufficialmente della PI.
    Dovevo fare il Giuramento sulla Costituzione.
    Nell’ufficio del Comandante, in forma solenne giurai, mi impappinai perchè ero commossa!
    Neanche il giorno del matrimonio…
    Mi fecero un brindisi.
    Ma… gli ufficiali… mi costarono 40 bottiglie fra bianco e rosso!!!!!

    Sylvi

  3. sylvi
    sylvi says:

    Grazie Barone Rosso.

    Il più bel regalo per i prossimi miei 40anni di matrimonio.

    Sylvi

  4. Il Barone Rosso
    Il Barone Rosso says:

    onorato del suo grazie gentile Sylvi e complimenti a Lei e al suo compagno per i vostri primi quarant’anni di salda e amorosa unione.

    cordialità

  5. Pasquino
    Pasquino says:

    cos’ì m’è venuta,
    la dedico a Syilvi da tutti benvoluta.

    Il più bello dei mari
    È quello che non abbiam ancora
    navigato.

    Il più bello dei nostri figli è quello
    non ancor cresciuto.

    I più belli dei nostri giorni
    son quelli ancor addivenire.

    E quello che vorrei dirti di più bello,
    lunga vita assieme al tuo buono e bello.

  6. Anita
    Anita says:

    x Controccorrente

    “E’ sempre bene sapere con chi si a che fare.
    Ora lo so.”
    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Mah….In inglese non ha un buon significato, e’ in italiano?

    Se lo dicessi ad un amico, ad vicino o ad un conoscente, I would kiss him good bye, for good!

    Ci tieni a spiegarmelo?

    Anita

  7. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    Art. 12

    La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.

    Penso,che visto che questo, è il tricolore dietro cui sfila la Julia ,dei morti i Grecia per colpa di quell’imbecille di Visconti-Prasca e compari e in Russia per colpa di chi “sappiamo”,possa tranquillamente vederla sfilare!
    Per cui magari se posso vengo a farti una visitina,anche se sono e resto “cittadino del mondo”,aihme la geografia mi ha fatto nascere ai piedi delle montagne e chi è stato in cordata ,conosce benissimo il senso della solidarietà , quando la vita dell’uno dipende da quella dell’altro !
    Sempre per la serie “solleone “di Agosto!

    cc

  8. Anita
    Anita says:

    x Il Barone Rosso #51

    Una storia commovente, ma non rara.

    Una mia cara amica di moltissimi anni e’ stata colpita dall’Alzheimer, e’ morta 5 anni fa’.
    Andavo a trovarla un paio di volte la settimana, mi dicevano che non conosceva nessuno, nemmeno i suoi figli.
    Ci assomiglivano tanto che ci prendevano per sorelle, le infermiere lo chiedevano spesso.

    Era catatonica, ma l’ultima volta che un infermiera chiese ancora se eravamo sorelle, Ann fece un sorriso e mi prese la mano.

    Anita

  9. marco tempesta
    marco tempesta says:

    “E’ il tipo di cosa che può causare un problema diplomatico – dice ancora la fonte turca – Ma siccome si trattava di Berlusconi, ha solo fatto sorridere i due leader”.
    —–
    Ormai sanno con chi hanno a che fare…

  10. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Ho letto, tra molti altri sul tema, anche il libro di Della Pergola, con il quale ho avuto un interessante scambio di idee a Gerusalemme, dove mi ha ricevuto a casa sua. Anche lui considera gli insediamenti una iattura, come del resto qualunque israeliano di lingua italiana o italiano che vive in Israele con il quale io abbia parlato. Contro i coloni e i loro insediamenti io ho incontrato solo israeliani ed ebrei italiani semplicemente furiosi. In effetti, la faccenda degli insediamenti è davvero pazzesca, tanto pazzesca che è uno dei motivi per cui non ho voluto scrivere sulla Palestina appena rientrato in Italia. Il discorso sugli ebrei sionisti non è un discorso facile, è facile invece cedere alle passioni di parte. Premesso che io comunque sono sempre, e da sempre, dalla parte dei più deboli e degli sconfitti, desidero trattare anche questo argomento in modo non solo passionale e non solo di parte. Non è certo per paura delle lapidazioni in piazza dei vari accaviggì e affini, ma per onestà intellettuale e politica: la tragedia è tale che bisogna semmai cercare di essere utili, anche se non mi illudo certo di poterlo essere io.
    Il problema non è tanto criticare Israele quanto invece criticare la nostra disonestà, ipocrisia e doppiopesismo, di noi europei ed occidentali in genere. I Paese arabi o comunque musulmani hanno da parte loro la grave colpa di usare i palestinesi cinicamente, come pedine, che diventano poi carne da cannone. La solitudine dei palestinesi è tragica. Davvero tragica. Direi come era una volta quella degli ebrei in Europa.
    Un abbraccio.
    pino

  11. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ma sai, Rodolfo, tante volte ci penso anch’io alla faccenda, spesso quando si familiarizza con un animale e ci si rende conto che è in grado di comunicare con noi.
    Penso però a quella legge di Natura per cui un animale si nutre di un altro animale.
    Mi chiedo come mai non siamo, noi appartenenti al regno animale, nati tutti vegetariani.
    Non so darmi una risposta.

  12. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Una cosa che mi fa impazzire è il vedere il volo degli insetti, anche piccolissimi, chiedendomi
    1 – dove diavolo prendano l’energia per muovere le ali con quella frequenza
    2 – che razza di sistema di raffreddamento e di lubrificazione debbano avere, per compensare gli attriti
    3 – che razza di strumento giroscopico utilizzano per volare dritti e dirigere il volo dove vogliono loro e per mantenere la prossimità con lo sciame
    4 – che razza di sistema muscolare abbiano per sostenere i carichi nelle virate strette e non farsi portar via le ali dal vento a raffica.

  13. Controcorrente
    Controcorrente says:

    x Anita,

    i tuoi post il 39 e 48, se non sbaglio , , sono espressi in un Italiano molto migliore del mio!
    Pertanto preferisco non ricominciare con la solfa con cui cominciammo i nostri “primi”dialoghi.
    Restiamo al primo “danno” che tanto qui ,hanno capito tutti ,almeno quelli che hanno voluto capire!

    cc

  14. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Pino, condivido il messaggio ad Anita.
    Condivido anche il senso di impotenza che ci si ritrova, nella consapevolezza di come stia per davvero la situazione.
    La Palestina tutta, è come una noce nello schiaccianoci.
    Andrà in frantumi prima o poi, come a suo tempo ci è andato l’impero ottomano. Cosa avranno capito gli ebrei? proprio un bel niente. Peggio per loro e per chi vive in quella terra così sfigata da sempre.

  15. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Su facebook è stato postato un filmato dei massacri di Gaza.
    Una lettrice si chiede: perchè i bambini?
    Perchè nell’ottica del militare, il bambino di ora è quello che ti sparerà tra qualche anno. La logica dei militari è che non hai di fronte delle perone, ma dei nemici, bersagli da abbattere indipendentemente dalle fattezze e dall’età.
    I reduci dal Vietnam, più di 30 anni fa, tornati in patria ammazzavano per riflesso condizionato, senza un motivo, a volte anche dei famigliari. Ricordo un episodio specifico che mi è rimasto impresso, usato da un giornale per esemplificare tale sindrome: la fidanzata di un reduce si è avvicinata a lui di spalle, appenna sbarcato dall’aereo che lo riportava in patria e lo ha toccato su una spalla. Lui si è voltato di scatto e l’ha pugnalata, uccidendola. Riflesso condizionato, appunto. Fa capire cosa viagia nella testa di questa gente.

  16. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Perchè i bambini? Già perche i bambini.

    Un mafioso di nome Cali’ nel Palazzolese ,negli anni 60, sapeva di essere molto ambito, sia dai carabinieri che da altri mafiosi .
    Quando bussavano alla porta, non apriva mai lui, ci si trovava davanti o la moglie o i bambini,sempre.
    Spero…….no non spero, so che hai capito.

  17. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Dal sito IDV, un articolo di Leoluca Orlando:

    Con buona pace di Sergio Zavoli e di Paolo Garimberti, esperti professionisti ridotti al ruolo di “re travicello”, la Rai ormai è un’azienda eterodiretta e ciò grazie ad un vergognoso conflitto di interessi che vede in una stessa persona sommarsi i ruoli di capo del governo, rappresentante della proprietà del servizio pubblico e proprietario dell’azienda televisiva privata più grande d’Italia.
    Non contenti, dopo avere mortificato la Commissione parlamentare di vigilanza e dopo aver di fatto commissariato il consiglio di amministrazione della Rai, il più grande imprenditore televisivo privato, sfruttando il suo ruolo di capo del governo e dalla sede ufficiale di palazzo Chigi, minaccia e attacca singoli giornalisti e intere redazioni giornalistiche del servizio pubblico.
    Siamo in presenza di una vera e propria escalation di atti di libidine istituzionale e di continui episodi di delirio di onnipotenza, che umiliano la libertà di informazione, la professionalità dei giornalisti e il diritto costituzionalmente garantito dei cittadini di essere informati.
    Non consentiremo che, approfittando delle pause estive, si metta in atto un autentico golpe democratico, e si realizzi quel piano eversivo antidemocratico che Licio Gelli e la P2 avevano teorizzato e che Silvio Berlusconi sta concretamente attuando.

  18. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Rodolfo, la delinquenza di solito rispetta donne e bambini o almeno una volta lo faceva.
    Ora un po’ meno.
    Ricordo una bella ragazza mia vicina di bottega nel Lazio, che un bel giorno ha lasciato il marito e si è messa con un boss della camorra. Dopo qualche anno, è finita uccisa lei, un suo figlio piccolo e il boss, presi a pistolettate su in montagna, in un agguato che non ha risparmiato nessuno, neanche il ragazzino sottodecenne.

  19. Pietro Falco
    Pietro Falco says:

    dal corriere.it

    Ormai è completamente fuori di testa… si sente il dittatore dello Stato libero di Bananas….

    «Non dobbiamo più sopportare, non possiamo più sopportare che sia l’unica tv pubblica del mondo che con i soldi di tutti attacca il governo» ha però poi precisato il premier. Lo spunto gli arriva da una domanda di una giornalista del Tg3: «Lei fa parte di una testata che ieri ha fatto 4 titoli tutti negativi contro il governo» è stata la presa di posizione del premier. «Non sono ricattabile da nessuno e non ho scheletri nell’armadio. Non devo scusarmi, neppure con i miei familiari, per la mia vita privata» spiega poi Berlusconi rispondendo a una domanda sull’intervista rilasciata dalla figlia Barbara a Vanity Fair. «Lei mi vuole un bene dell’anima» aggiunge. Il Cavaliere si toglie poi qualche sassolino dalla scarpa e precisa che quanto dichiarato da Paolo Guzzanti «è infondato e vergognoso: non ci sono mai state telefonate, né intercettazioni, come può dimostrare la magistratura, c’è solo la vergogna per chi mette in circolo certe cose. È grave e si deve vergognare chi le propaga a mezzo stampa» dice il premier. «I giornali continuano a dire che odio le donne – sottolinea poi il capo del governo -. Se c’è qualcosa che adoro sono le donne, anche ministre».

  20. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Se c’è qualcosa che adoro sono le donne, anche ministre. (Berlusconi)
    ———–
    Eh, te credo! Tu te le scopi e noi le paghiamo…a questi prezzi le adorerei anch’io!

  21. Peter
    Peter says:

    il bel messaggio 51 mi ha fatto pensare. Dicono che il momento peggiore per chi si prende cura di un congiunto con la demenza e’ quando questi non lo o la riconosce piu': sia lo sposo, il partner, il figlio o figlia. Secondo me, e’ quello il momento in cui in genere si decide che e’ meglio mandare il malato (o piu’ spesso, la malata) in una casa di riposo attrezzata per il poco che gli resta da vivere.
    La ostinata devozione del vecchio coniuge e’ commovente, ma non mi sento di condividerla. Non e’ dissimile da quella di molti anziani (ne conosco alcuni) che vanno puntualmente a far visita ad una tomba ogni giorno. E’ umano, in un certo senso encomiabile, ma non direi ‘salutare’. Meglio sarebbe se si guardassero un po’ attorno, ancora una volta, nel mondo dei vivi. Non e’ mai troppo tardi…
    Si’ lo so, sono il solito cinico

    Peter

  22. Peter
    Peter says:

    xMarco 69

    senza contare le vendette trasversali, che fanno strage mirata di tutti i parenti del ‘nemico’, comprese donne e bambini.
    E che dire delle ‘muzziate’ raccontate (non nei romanzi) da Camilleri? le squadre della morte entravano nella sala affollata di un ristorante e sparavano ‘a caso’ nel mucchio. La logica? forse confondere le acque agli investigatori, se mai ce ne fosse realmente una

    Peter

  23. Linosse
    Linosse says:

    X M.T. 63
    Forse lo saprai ma sbalordisciti con questo
    IL COLIBRI
    Per la sua spiccata aggressività, la rapidità nel volo e nelle acrobazie, per gli stupendi colori di cui è dotato, le antiche civiltà americane lo consideravano la reincarnazione di valorosi guerrieri caduti in battaglia e la rappresentazione in terra del dio Sole.
    Gli Atzechi adoravano il dio “colibrì azzurro “ e ad esso innalzarono il loro tempio.
    Il popolo Nazca lo ritrasse nella Pampa di Ingenio, in Perù, in un enorme disegno visibile solo dall’aereo (del quale ancor oggi non si conosce il significato
    In proporzione, la dimensione del loro cuore, rapportata all’uomo, è più grande di 5,6 volte (archilochus colubris). La frequenza cardiaca dei battiti può raggiungere 1260 pulsazioni al minuto (lampornis clemenciae).
    Grazie alla sua resistente muscolatura ed alle sue forti e leggere piume e può raggiungere velocità elevate, da 30 a 70 ed alle volte anche 100 Km/h.
    Km/h.
    IL movimento delle ali può raggiungere 70-90 battiti al secondo e nelle fasi di corteggiamento arriva sino ai 200 battiti al secondo (archilochus colubris). Nessun altro uccello vivente sul pianeta può battere le ali tanto velocemente.
    L.

  24. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro linosse,
    beata “oggettività”…!!
    Ma mi voglio sprecare,diciamo lento inesorabile anche se , contraddittorio avanzare della Scienza.
    Pensa un pò che agli inizi del secolo, di fronte al crollo delle certezze della meccanica classica, pur valentissimi “scienziati” del calibro di Mach e Poincarè, quasi ,quasi già cominciaciavano a credere che il pensiero umano “generasse” gli oggetti.
    Poi devo dire che una risistematina al tutto è stata data!
    Solo che ogni volta di fronte a una “stasi” si ricomincia a pensare di poter creare …!!

    cc

  25. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro ber, ho appena letto lo sfogo” di Vendola….
    Adesso meglio comprendo ,quanto da te affermato in passato.., ovvero se si riesce a far diventare “tutta merda” finisce che nessuno puzza più..!!

    cc

  26. SULLE FROTTOLE SULL'ATOMICA IRANIANA E SULLA MASCALZONAGGINE BOMBARDIERA DI NETANYAHU AVEVA RAGIONE NICOTRI, ORMAI ANCHE IL DIPARTIMENTO DI STATO USA SMASCHERA LA GANG GUERRAFONDAIA AL GOVERNO IN ISRAELE
    SULLE FROTTOLE SULL'ATOMICA IRANIANA E SULLA MASCALZONAGGINE BOMBARDIERA DI NETANYAHU AVEVA RAGIONE NICOTRI, ORMAI ANCHE IL DIPARTIMENTO DI STATO USA SMASCHERA LA GANG GUERRAFONDAIA AL GOVERNO IN ISRAELE says:

    Washington, 20:37
    IRAN: DIPARTIMENTO DI STATO USA, BOMBA NON PRIMA 2013
    Nella roulette delle previsioni piu’ o meno allarmistiche su quando l’Iran sara’ in grado di realizzare un ordigno atomico si inserisce il dipartimento di Stato Usa secondo cui Teheran non raggiungere “l’obiettivo” prima del 2013. E’ quanto scrive il Washington Post citando un analisi dell’ufficio intelligence di Foggy Bottom secondo cui l’Iran non sara’ tecnicamente in grado di produrre il materiale fissile necessario per una testata nucleare prima di 4 anni. La stima e’ stata inserita in un dossier presentato lo scorso febbraio dal direttore dell’Intelligence nazionale, Dennis Blair, che coordina le 16 agenzie di spionaggio Usa, alla commissione Intelligence del senato. Il documento e’ stato reso pubblico grazie a un ricorso di Steven Aftergood, della Federazione degli scienziati americani, grazie al Freedom of Information act (Foia). Il sito web dello Yedioth Ahronoth, invece, citando il kuwaitiano ‘Al Jarida’ riferisce che il governo israeliano voleva attaccare i siti nucleari iraniani approfittando del caos scatenato dalle proteste successive alla contestata rielezione di Mahmoud Ahmdinejad il 12 giugno scorso. Per questo Israele aveva chiesto il via libera all’amministrazione Obama che si limito’ ad ignorare la richiesta, senza neanche rispondere al messaggio inviato dal premier Benjamin Netanyahu, controfirmato dal presidente Shimon Peres.
    ——————————-

    Da notare che avere il materiale fissile necessario per fare una bomba atomica non significa automaticamente essere in grado di costruirla per davvero, così come avere 50 litri di benzina non significa poter fare chilometri in auto se manca l’auto o il suo motore.
    La forsennata disonestà di Netanyahu-Lieberman è della stessa lega di quella di Shimon Peres-Ehud Barak-Sharon.
    Shalom

  27. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    L’interessante sfogo del Chiavaliere contro il tg3 e non solo. NESSUN Paese civile permetterebbe di queste dichiarazioni da parte di un capo di governo. Che alla cialtroneria di avere fatto ministro la signora Mara Carfagna alla quale mesi prima aveva dichiarato pubblicamente “Se non fossi già sposato ti sposerei subito” aggiunge la cialtroneria dei maneggi su Sky contro la Rai per parare il culo alla sua Mediaset, cioè a se stesso e alla sua “robba”.
    W l’Ittaglia! Finché dura.
    pino nicotri

  28. Uroburo
    Uroburo says:

    Ecco qua: anche stasera ho messo via 14 bicchieri di pesto alla genovese fatto con il basilico dell’orto. Ho usato il mixer grande questa volta, risparmiando tempo e fatica.
    Niente male come profumo e sapore. Quest’inverno avremo da divertirci.
    Ed a proposito di cucina …..

  29. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Nomine Rai? Ma no, quelle sono nomine Ragli.
    Patetici e disgustosi i Gariberti e Zavoli foglie di fico “de sinistra” strapagate per coprire le vergogne. E loro coprono, con la stramba pretesa di voler pure salvare la faccia in una situazione dove l’unica cosa da fare è dimettersi sbattendo la porta. Vogliono una Rai ancor più di merda? Che se la facciano. Senza reggicoda “de sinistra”. La sinistra dovrebbe semmai lanciare una campagna di non pagamento del canone Rai, questa continua rapina e presa per il sedere degli italiani. Se una sinistra ci fosse.
    pino nicotri

  30. Uroburo
    Uroburo says:

    CACIUCCO per AZ e tutti
    …. scusate, non leggo per lunghio periodi il blog e quindimi sono perso le risposte alla domanda che avevo fatto.
    Allora: chi sarebbe disposto a venire a Cecina in settembre?
    per AZ
    Saremmo ancora in tempo nell’ultima domenica di settembre o sarebbe troppo tardi?
    Attendo risposte. Un saluto U.
    PS. E’ sufficiente essere in quattro-cinque.

  31. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    Io dopo il 15 settembre posso.
    pino
    P.S. Hai letto il post sulla Palestina? E le mie risposte ad Anita e quanto postato da altri

  32. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Marco,
    credo proprio di non poter condividere i tuoi due messaggi 65 e 66.
    Siccome tu ti fai vanto di non conoscere la storia, che sarebbe poi la conoscenza delle passate cause del presente, puoi avere un senso di impotenza. Ma se ci si chiedesse perché mai gli inglesi dal 1918 e gli Usaegetta dal 1956 – cioè a dire due paesi usi a farsi gli affari propri nel modo più cinico mai visto sulla faccia della terra – hanno sempre appoggiato in tutte le sue indegnità razziste un paesucolo come lo stato d’Israele, allora tutto quadrerebbe e non ci sarebbe più alcuna ragione di stupire.
    All’inizio gli inglesi dovevano onorare i debiti contratti durante la prima guerra mondiale con i Rotschild; poi si sono resi conto che una punta di lancia occidentale nella regione era un ottimo sistema per dividere i paesi arabi impedendo loro ogni possibile velleità unitaria che avrebbe reso più complesso il controllo della produzione del petrolio.
    Quando la potenza inglese ad est di Suez è andata in frantumi è stato giocoforza per l’Usaegetta raccoglierne l’eredità. Quindi quando dici che la Palestina tutta è come una noce nello schiaccianoci dici un’emerita stupidaggine; a meno che tu non ti riferisca ai palestinesi, cosa che, da parte tua, mi stupirebbe non poco.
    Gli ebrei capiscono, capiscono tantissimo: una vera palestra di politica internazionale. Prova un po’ a pensarci ….. Capiscono come può un Paese di 5 milioni di persone (epperò ricchissime) infischiarsene del parere di 5 miliardi di uomini. Dici poco!
    Quanto ai massacri dei bambini, la tua mi sembra una psicologia un po’ semplice. Le ragioni sono più complesse e hanno molto poco a che fare con la programmazione dell’eliminazione del futuro nemico. La lezione dei nazisti potrebbe far capire molte cose ma tu non conosci la storia, anzi la giudichi una perdita di tempo! Bravo, continua così…..
    Quando si è pochi contro tanti si usa mettere in atto metodi aggressivi e repressivi pazzescamente violenti per spaventare il nemico togliendogli ogni voglia di resistere. Sarebbe un calcolo esatto se non fosse che l’odio è un sentimento assai meno volatile della paura, e se non fosse che sempre più gente nel mondo sta incominciando a pensare agli israeliani come ai nazisti di oggi.
    Inoltre per uno stato strutturalmente razzista i nemici sono tutti esseri inferiori privi di ogni umanità e non si fa nessuna differenza tra uomini, donne e bambini, combattenti e civili.
    Il paragone che fai con i reduci usaegetta dal Viet Nam non serve a nulla se non a sviare il discorso: come sempre hai una gran confusione in testa.
    I soldati usaegetta sono sempre stati dei soldati pietosi, con i nervi fragilissimi e con scarso coraggio: nei film gridano sempre, epperchè mai i film non dovrebbero rappresentare la realtà com’era? Il soldato, il cittadino, usaegetta medio non aveva molta voglia di andare a combattere in Viet Nam e ci rimaneva solo perché era fatto di coca e fumo. Io conosco bene la storia della II GM e non ho mai sentito fatti come quelli da te raccontati riferiti a soldati tedeschi, compreso quelli che si erano sciroppati quattro anni di fronte orientale!
    La prassi degli israeliani nei confronti dei palestinesi è studiata a tavolino ed i soldati sono istruiti per fare quello che fanno, non si tratta quasi mai di iniziative individuali. Lo scopo è noto e notorio, ma tu non conosci la storia, ti basta la cronaca. Bravo, continua così!
    Un saluto U.

  33. ber
    ber says:

    x CC,
    …..forse siamo nella seconda fase,..quella di riflessione.
    La vicenda delturco si sta evolvendo.
    Io mi sono domandato con ossessione in questi due anni,…
    perche’ del turco stava zitto,…perche’ non denunciava,dato che gli altri prima di lui hanno rubato piu’ di lui?
    Poi mi sono domandato perche’ il Trifoggi,procuratore capo a pe,
    parlava solo delle mazzette di delturco,…non sapeva della destra
    accusata pure dall’angelini.
    Aveva bisogno di riscontri,…e’ bastato che la ex moglie
    di Aracu,coordinatore pdl dell’abruzzo,…parlasse che il muro di omerta’ si sgretola.
    La cosa mi sembra logica perche’ la coesione del governo del banana
    e’ costruito sui soldi,…se viengono a mancare,…crolla tutto.

    Il vendola va in questa logica,…ma stanno venendo fuori rivelazioni interessanti anche su dirigenti pdl in campo nazionale,…letta,…oltre cicchitto etc…
    Se sono rose fioriranno.
    Un saluto,Ber

  34. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino,
    ho letto. Ho scritto a Marco riprendendo il tema.
    Penso che il problema sia appunto l’appoggio di TUTTI i governi occidentali agli israeliani.
    Ma credo che non ci sia nulla da fare per il momento, se non continuare con questa campagna di informazione sulla realtà vera dell’occupazione israeliana dei Territori. Come sai, io ho sempre sostenuto che i metodi degli israeliani sono simili a quelli nazisti nella Polonia occupata, campi di sterminio a parte.
    Ma ho l’impressione che perfino questa differenza stia diventando sempre più tenue.

    Per il CACIUCCO a me andrebbe da Dio l’ultima settimana di settembre, spero che non sia troppo tardi.
    Potremmo andare io, tu, Faustus e Controcorrente. Se qualcun altro vuole aggregarsi non lo cacciamo.
    Un saluto U.

  35. Uroburo
    Uroburo says:

    Una notarella a margine:
    certo che vedere giudicata una regione di quattro milioni di abitanti dal comportamento di due avvocati – che, come tutti gli avvocati, difendono chi li paga – è una chicca che capita di rado di leggere.
    A volte bisognerebbe fare il test alcoolimetrico prima di mettersi al PC.
    Un saluto U.

  36. ber
    ber says:

    x CC,
    circa l’accusa dell’avversario di corruzione nel pdl oramai e’ una moda per fare carriera.
    Qualche cosa troveranno sempre,una volta partita l’inchiesta,
    e in campagna elettorale rende.
    Il cardinale mazzarino,al secolo letta,ha proposto chiodi,ex sindaco di teramo al posto di del turco.
    Chiodi,insieme ad altri 12 e’ indagato per discarica abusiva ed altro….con sentenza…
    Nonostante questo e’ diventato presidente della regione.Il banana e’ venuto8 volte a fargli i comozi
    Adesso va dicendo in giro che e’ uno “sfigato”,…ha trovato le casse vuote e in piu’ ha avuto anche il terremoto,…povero fiio.
    Ma penso che il chiavaliere lo faccia apposta,…se ci mette delle persone perbene lui che figura ci fa?
    Un saluto,Ber

  37. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Lascio andare le ingiurie verso gli USA…ormai ci ho fatto il callo.

    Ma per quello che riguarda gli Israeli non ho mai sentito che sono:
    “Un Paese di 5 milioni di persone (epperò ricchissime)”

    Ci sono certamente i ricchi ed anche i poveri.
    Sono poco piu’ di 7’000’000 di cittadini.

    https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/is.html

    Il GDP – per capita (PPP): e': $28,200 (2008 est.)
    Country comparison to the world: 49

    Buona notte,
    Anita

  38. ISRAEL SHAMIR, UN ISRAELIANO CHE ACCUSA IMPIETOSAMENTE ISRAELE
    ISRAEL SHAMIR, UN ISRAELIANO CHE ACCUSA IMPIETOSAMENTE ISRAELE says:

    La tela del ragno
    di Israel Shamir

    Sul web imperversa una nuova discussione sul futuro della Palestina. Il nostro onorevole amico Noam Chomsky ha risposto a Noah Cohen, che ha definito la sua “morbida” posizione sulla Palestina un’ “Apologia dell’Ingiustizia”, ed ha, a sua volta, avuto la risposta di Steve Kowit, noto poeta americano di una famiglia sionista allargata. In breve, Chomsky propone di rimuovere gli insediamenti ebraici e di supportare la creazione di uno stato palestinese, contenendo lo stato ebraico entro le frontiere del 1967. La definisce “l’unica soluzione realistica per l’attuale situazione”.

    Potremmo essere d’accordo con le parole di Steve Kowit, che interviene nella questione: “La soluzione dei due stati non e’ né uno stato né una soluzione. E’ una truffa”.

    Potremmo sottolineare che in Israele non vi e’ alcuna forza o volontà politica di ritirarsi, di rimuovere gli insediamenti in Cisgiordania ed a Gerusalemme o di trasferire le terre all’AP. Inoltre, gli sviluppi più recenti – inclusi i lavori di costruzione a Gerusalemme est – rendono fantascientifico tale conseguimento (vedete, ad esempio, Letting Israel Self-Destruct, di Danny Seidemann, nel Washington Post di venerdì, 27 agosto 2004). Il progettato disimpegno da Gaza e’ la migliore prova che la rimozione degli insediamenti e’ un obiettivo troppo difficile per qualsiasi governo israeliano.

    Tuttavia questa argomentazione e’ irrilevante, poiché il problema non sono gli insediamenti, ma lo stato d’animo. L’umore prevalente in Israele e nelle comunità ebraiche d’oltremare non e’ affatto disfattista; sono Parigi e Teheran ad essere minacciate, non Ariel o Maale Adumim. Chomsky discute del fato dei Sudeti mentre la Wehrmacht marcia sui Campi Elisi. Tale discussione presume che un Israele pesantemente confitto cerchi la pace e discuta il modo in cui negoziare la pace. Ma Israele non e’ sconfitto, al contrario, l’umore dello stato ebraico – che comprende i suoi adepti internazionali – e’ a mille. Ed i pericoli che aspettano tutti noi sono enormi.

    Noam Chomsky cerca di approcciare il problema della Palestina come se si trattasse di Timor ovest o del Kurdistan dell’est. Non lo e': le sofferenze della Terra Santa hanno un carattere globale. L’avventato passo del Califfo al-Hakim fece arrivare i crociati sulle nostre coste. Quando i turchi cercarono di riordinare le ore della preghiera nella Chiesa della Natività, finì con l’attacco a Balaclava da parte della cavalleria leggera. Ogni intromissione in questi luoghi santi ha un’influenza diretta sulla mente di milioni di persone.

    Finché vi sarà uno stato ebraico in Terra Santa e a Gerusalemme, milioni di ex-cristiani saranno tentati dall’accettare la narrativa giudaica della storia e della società, incluso il significato teologico dell’ Olocausto e della raccolta degli ebrei; milioni di ebrei seguiranno fervidamente i loro leaders, e questi leaders ultra-miliardari procederanno con il loro folle piano sionista. Ciò ha disastrose conseguenze ideologiche per tutti noi, nel momento in cui l’offensiva sionista e’ totalmente fusa nell’altra grande offensiva dei nostri giorni – il tentativo di imporre un totalitarismo consumistico nel Nuovo Mondo Coraggioso. Chiameremo Noam Chomsky a fare da testimone per la Corona.

    (SEGUE, in versione completa, su http://www.arabcomint.com/la_tela_del_ragno_di_israel_sham.htm

    traduzione a cura di http://www.arabcomint.com
    da israelshamir.net )

  39. Esami del DNA per scoprire se si ha sangue ebreo... Se questo non è razzismo!
    Esami del DNA per scoprire se si ha sangue ebreo... Se questo non è razzismo! says:

    Siete ebrei?
    Avete origini ebraiche? Fate parte della famiglia degli ashkenaziti? Siete un Levi o un Cohen?

    Esistono precise caratteristiche genetiche che danno dimostrazione di origini ebree. Con un test del DNA di iGENEA il vostro profilo del DNA verrà analizzato sulla base di tali caratteristiche.

    Portatori degli stessi o simili caratteri genetici vengono classificati in aplogruppi. L’appartenenza a precisi aplogruppi può essere prova di un’origine ebrea. Inoltre un particolare profilo del DNA viene denominato “Aplotipo modale Cohen” in quanto compare frequentemente nel sottogruppo ebreo dei cohanim. Questo aplotipo mostra chiaramente un’origine ebrea.

    Anche se non possedete alcun aplogruppo ebreo tipico, potreste comunque avere radici ebraiche. Tramite un confronto del vostro profilo del DNA con gli altri profili memorizzati nella nostra banca dati (oltre 240.000), scoprirete persone che coincidono con voi geneticamente (i “cugini genetici”). Se molti dei vostri cugini genetici risultassero essere ebrei, ciò significherebbe che in tutta probabilità anche voi possedete radici ebree.

    L’ebraismo è più di una religione? Esiste un “gene ebreo”?

    Secondo il diritto alachico è ebreo colui che è nato da madre ebrea o che si è convertito all’ebraismo. Lo stretto legame tra cultura, tradizione, religione ed appartenenza ad un popolo ha marcato fortemente l’ebraismo. Si è sviluppata nei secoli una certa omogeneità genetica visibile tramite un test del DNA.

    Il test del DNA parte da € 99.- e comprende: Tests & prezzi.

    Se siete uomini, vi consigliamo di sottoporvi al Test Starter-Kombi per un costo pari a
    € 179.-. Vi dirà da dove provenite, in linea materna e paterna. Riceverete un risultato in cartaceo che vi indicherà il vostro ceppo di origine, nonché il vostro paese di origine ed il vostro aplogruppo sia in linea paterna sia in linea materna. Vi darà anche accesso illimitato alla banca dati iGENEA.

    Se siete donne vi consigliamo di sottoporvi al test mtDNA-plus per un costo pari a
    € 139.-. Vi dirà da dove provenite in linea materna. In caso desideriate scoprire la vostra linea paterna, dovrete far riferimento ad un membro della vostra famiglia di sesso maschile (perché?). Può essere: vostro padre, zio, fratello, nonno o cugino di linea paterna.

    [E questo è il link:
    http://www.igenea.com/index.php?content=40&adwords=goitit_s_ebrei&gclid=CMT3xPfSkpwCFQoUzAodgyashA ]

  40. Ecco come la comunità ebraica di Milano si vanta del direttore ebraico del Times
    Ecco come la comunità ebraica di Milano si vanta del direttore ebraico del Times says:

    http://www.mosaico-cem.it/article.php%3Fsection%3Dritratto%26id%3D43

    Giovane e poliglotta in nuovo direttore del Times

    » James Harding., 38 anni, sarà il più giovane direttore nella lunga storia del Times, quotidiano principe dell’establishment britannico di proprietà del magnate australiano Rupert Murdoch. E sarà anche il primo di famiglia ebraica. Harding prende il posto di Robert Thompson.
    Enfant prodige del giornalismo britannico, Harding, dopo essersi laureato in Storia a pieni voti presso l’università di Cambridge, inizia la sua carriera come ‘scrittore di discorsi’ agli ordini di Kiochi Kato, allora capo di gabinetto del governo giapponese.
    Quindi, dal 1993 al 1994, vive l’esperienza alla rappresentanza giapponese della commissione europea.

    L’ingresso vero e proprio nel mondo dei media è del 1994, quando viene assunto come reporter dal quotidiano della City di Londra The Financial Times. Dal 1996 al 1999 lavora in Cina, dove inaugura l’ufficio cinese del The Financial Times. E proprio la conoscenza del cinese sembra abbia impressionato particolarmente il patron Murdoch determinando la sua nuova posizione.

    Nel 1999 è promosso capo della sezione media e, nel 2002, diventa il responsabile dell’ufficio di Washington – sempre per il Financial Times. Solo diciotto mesi fa il suo ingresso nel Times di Londra in qualità di capo della sezione economica – fortemente voluto dall’amico ed ex collega Robert Thompson.

    Secondo gli esperti del settore, Harding ha lavorato molto bene in questo nuovo ruolo, tanto da portarlo in pole position quando il posto di direttore è divenuto vacante. Si dice che Thompson, passato al Wall Street Journal, la cui acquisizione da parte del gruppo di Murdoch è stata perfezionata da poco, abbia avuto un ruolo decisivo nella scelta del suo successore. James Harding, che oltre al cinese parla correttamente giapponese, tedesco e francese, ha comunque il pieno supporto della proprietà e in particolare di James Murdoch, nuovo capo del gruppo nella divisione Europa e Asia.

    Londra 17/12/07

  41. CINEMA
    CINEMA says:

    ottimo l’articolo di I. Shamir. i sionisti dovrebbero ricordare che il delitto perfetto non esiste e che la gatta che va al lardo ci lascia lo zampino. la storia ad alcuni non insegna mai nulla.

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