Asia-Europe Meeting (ASEM) di Milano: OCCASIONE UNICA E GRANDIOSA PER L’EUROPA! ANCHE PER RITROVARE SE STESSA

ASEM di Milano: occasione unica per l’Europa

Mario Lettieri* Paolo Raimondi**

Il summit dell’Asia-Europe Meeting (ASEM) di Milano è differente da tutti gli altri numerosi incontri internazionali, a cominciare dal G20. Gli Stati Uniti saranno assenti. Si tratta infatti della conferenza dei capi di stato e di governo dell’Asia e dell’Europa.

Noi auspichiamo che questo evento sia consapevolmente trasformato dall’Unione europea e dai singoli Paesi dell’Europa in una occasione per avviare seriamente una cooperazione economica e strategica con l’intero continente euro-asiatico.

E’ stato un anno di conflitti e di destabilizzazioni, purtroppo non ancora risolti, nel continente europeo, nel Mediterraneo e nel vicino Medio Oriente. I paesi euro-asiatici però si presentano a Milano con una visione alternativa e strategica di sviluppo pacifico multipolare, con proposte concrete di riforma del sistema monetario internazionale e con programmi di ampio respiro nel settore delle infrastrutture e per la modernizzazione dei loro vastissimi territori.

Kazakhstan, Berlino. La Cina ha in cantiere una serie di grandi progetti che non sono più solo sulla carta.  C’è in particolare la “Silk Road Economic Belt”, cioè la nuova via della seta che, passando attraverso il Kazakhstan, dovrebbe arrivare in Europa. La dirigenza cinese vorrebbe fare di Berlino il suo snodo centrale, prima di arrivare fino ai porti atlantici. Ne ha già parlato con i governanti della Germania.

La Cina ha sviluppato tutta una serie di altre vie della seta, anche in direzione Sud fino all’India. Il presidente cinese Xi Jinping ha recentemente  presentato al Primo ministro indiano, Narendra Modi, un piano di investimenti per 100 miliardi di dollari e la proposta di realizzare insieme una via della seta marittima che entrando nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez, potrebbe agganciarsi, attraversando l’Italia, all’intera rete infrastrutturale europea.

E’ da sottolineare il fatto che per finanziare simili progetti la Cina e molti altri Paesi considerati emergenti non fanno più riferimento alle vecchie istituzioni finanziarie e monetarie, come il Fmi e la Banca Mondiale. Stanno invece alacremente lavorando, ad esempio, per la costruzione della Asian Infrastructure Investment Bank.Mosca, Stati Uniti, Usa,

In risposta alla pericolosa e persistente volontà degli Stati Uniti di considerarsi l’ unica potenza mondiale e nel mezzo delle sanzioni americane ed europee contro Mosca per la crisi ucraina, la Cina e la Russia hanno a maggio siglato lo storico accordo di forniture russe di 38 miliardi di metri cubi di gas  per un valore complessivo di 400 miliardi di dollari in trent’anni.

Come abbiamo più volte scritto, la Russia, tra l’altro, sta anche lavorando alla realizzazione della TransEuro-Asian Development Belt “Razvitie” che prevede corridoi infrastrutturali (ferrovie, strade, energia, comunicazione) dalle coste del Pacifico fino all’Europa e all’Atlantico. Si tratta di un enorme progetto. Sarà realizzabile soltanto in cooperazione tecnologica con l’Europa. EsSiberia, Yakunin, Shangaso mira infatti alla creazione di nuove città, di insediamenti urbani, di qualificati centri scientifici e agroindustriali anche nella vastissima e poco abitata Siberia.

Nelle ultime settimane, Vladimir Yakunin, presidente delle Ferrovie Russe e promotore del Razvitie, è stato due volte in Cina,  a Shanghai e a Lanzhou, proprio per discutere di questi corridoi di sviluppo. I rappresentanti cinesi hanno intelligentemente proposto di collegare la via della seta con il Razvitie attraverso nuovi collegamenti ferroviari.

In questa prospettiva è doveroso notare che molti di questi progetti, soprattutto quelli relativi all’energia, tendono a bypassare l’intermediazione del dollaro per essere stipulati direttamente in yuan e in rubli. Secondo gli ultimi resoconti, sulla borsa di Mosca gli scambi rublo-yuan sarebbero già decuplicati.

Ciò evidentemente accade non per una scelta estemporanea ma dopo lo storico incontro dei paesi BRICS a Fortaleza in Brasile dove, tra l’altro, fu “lanciata” la New Development Bank con un capitale iniziale equivalente a 100 miliardi di dollari.

Come si vede, il Razvitie e le varie vie della seta avrebbero il loro capolinea in Europa dove purtroppo l’Unione europea e la burocrazia di Bruxelles appaiono ancora troppo succubi e timidi nel formulare un’autonoma strategia di sviluppo e di cooperazione internazionali rispetto agli USA.  Forse si pensa, come ai vecchi tempi degli imperi, di essere i primi al mondo. Così non è. La recessione e la persistente e crescente disoccupazione ce lo ricordano quotidianamente. .

Noi riteniamo che per l’Europa la via d’uscita dalla crisi, oltre agli ineludibili compiti da risolvere a casa propria da parte di tutti, sia anche nella fattiva partecipazione ai grandi progetti infrastrutturali e di sviluppo sopra menzionati.

La nostra tecnologia, le nostre professionalità e la nostra imprenditorialità sono indispensabili alla realizzazione di simili progetti. E non si tratta soltanto di esportare più prodotti di alta tecnologia ma anche di partecipare direttamente ai lavori. Ciò non può che contribuire alla ripresa economica ed occupazionale anche del nostro Paese.

*Sottosegretario all’Economia del governo Prodi

**Economista

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http://www.repubblica.it/economia/2014/10/15/news/vertice_asia_europa_asem_16_ottobre_2014-98182707/?ref=HRER1-1#gallery-slider=98185441

Asia ed Europa, insieme, valgono oltre il 60 per cento della popolazione mondiale, più della metà del Prodotto interno lordo globale. Le esportazioni da parte dell’Unione europea, nel 2013, hanno toccato la cifra di 1.250 miliardi di euro, mentre gli investimenti diretti dal Vecchio continente hanno sfiorato la soglia di 500 miliardi. Sono questi alcuni dei numeri dell’asse tra la Ue e l’Asia, che si salda nel summit del gruppo Asem (Asia-Europe Meeting) di Milano.

Costituito nel 1995, il gruppo ha preso avvio nel marzo del 1996 con un primo vertice dei capi di Stato e di governo tenutosi a Bangkok; i summit successivi sono biennali e si tengono in maniera alternata tra Asia ed Europa. Ha attualmente raddoppiato i membri a quota 51 partner, che presto diventeranno 53: sono i 28 Paesi dell’Ue, con Norvegia e Svizzera, più Australia, Bangladesh, Brunei, Cambogia, Cina, India, Indonesia, Giappone, Corea, Laos, Malesia, Mongolia, Myanmar, Nuova Zelanda, Pakistan, Filippine, Russia, Singapore, Tailandia e Vietnam. “L’intero processo nasce dall’idea di dare una cornice istituzionale, ampia e strutturata ai rapporti tra le due aree interessate in campo economico, politico e culturale. Il processo opera in un contesto informale e si articola in diversi livelli decisionali, da quelli politici (Summit e incontri ministeriali), a quelli tecnici. Il coordinamento del processo è affidato a un gruppo costituito, per l’Europa, da Presidenza e Commissione Europea e, per l’Asia, da due paesi a rotazione”, spiega il Tesoro sul suo sito.

Telecom, Enel, Saipem e i media l’Italia. Un mercato low cost per lo shopping della Cina

Il capoluogo lombardo diventa così svincolo importante, con la presenza di 56 capi di Stato e di governo, e un’occasione per l’Italia per stringere importanti accordi strategici. In parte lo ha già fatto con la Cina, con la quale sono stati siglati contratti per 8 miliardi di euro: da Enel a Agusta Westland, a Intesa Sanpaolo passando per Cassa Depositi e Prestiti e ministero dello Sviluppo economico: sono tantissime le aziende coinvolte dal premier italiano Matteo Renzi e quello cinese Li Keqiang.

Tutti i numeri dell’Asem

L’importanza strategica dei Paesi non europei presenti nell’Asem si capisce anche guardando lo stretto rapporto commerciale del Vecchio continente con loro: i Paesi orientali, tra il 2003 e il 2013, hanno visto incrementare la loro quota dell’export europeo dal 25 al 30%, e rappresentano il 44% dell’import dell’Europa a 28 membri, rispetto al 40% del 2003. Il deficit dell’Europa con questi Paesi è così salito da 162 miliardi di euro del 2003 fino al picco del 2008 a 308 miliardi, prima di scendere a 219 miliardi nel 2013.

http://www.repubblica.it/economia/2014/10/15/foto/asem_i_numeri_dell_asse_tra_asia_ed_europa-98185589/1/

“Fuori da Usa e Germania comprano a man bassa, ma solo sui mercati deboli”

La manifattura rappresenta una quota dell’86% dell’export e il 68% dell’import. Cinque Paesi dell’Asem sono tra i primi 10 partner commerciali dell’Europa per l’export: la Cina con 148,3 miliardi, la Russia (119,8 mld), il Giappone (54,1 mld), Corea del Sud (40 mld) e India (35,9 mld). Cina al primo posto anche per l’import con 280,1 miliardi, Russia a 205,9 miliardi. Nella classifica degli scambi, l’Italia si classifica al quarto posto tra le economie Ue, sia per import che per export.


138 commenti
« Commenti più vecchi
  1. caino
    caino says:

    Carissimi, (Sylvi e Uroburo)

    A proposito delle Polente il mio pensiero, ma la realta’delle cose, per meglio dire, concorda con quello della Sylvi, nel senso che Lei ha introdotto anche delle argomentazioni storico sociali, sul perche’ di polente molli e polente dure, questo al di la’ dei gusti individuali.
    Questo per dire che anche nelle ricette vi sono riflesse le condizioni storicosociali in cui la gente vive, o meglio sovente ee’ costretta a vivere, si chiama adattamento, se non vado errato.
    Mi vengono in mente le parole di Michel Ragona proposito delle patate e della Vandea.
    La Vandea come si sa, fu sempre una spina nel fianco del buon Napoleone, ovvero ddel primo grande principe della borghesia.
    Es prima di Waterloo, il buon Napoleone, pare dovesse distaccare circa 25.ooo uomini per sedare I vandeani che non si rassegnavano a veder scomparie le loro tradizioni secolari…Orbene pare che I borghesi che si impadronirono di vaste zone boschive, dopo aver piu’ o meno cacciato I dane’ ,volevano il profitto del legno tagliato, solo che non trovavano manodopera locale, quei cocciuti contadini si rifiutavano, di tagliare I boschi secolari,I borghesi allora chiamarono dei taglialegna tedeschi, che introdussero l’uso alimentare della patata cucinata sulle bracidei fuochi …al duplice scopo di nutrirsi e di scaldarsi le mani …
    Pare che la patata fosse considerata dai contadini vandeani, un frutto del diavolo, in quanto non era spiegabile come da un uno potessero nascere tanti.e dire che avevano come esempio il seme del grano , ma in quel caso si spiegava che ad un seme, corrispondeva una spiga..com’e’ strana la storia della cucina..

    notte

    c

  2. Peter
    Peter says:

    Veramente la Vandea era una spina nel fianco dei rivoluzionari francesi in primis. La croce della Vandea, Dieu est le roi, poi vennero pure fatti santi e martiri dal papa nostro. Eh eh eh, si vedono le pie origini cattoliche e devote di CC. Anche se la Vandea si trova da questa parte (atlantica) della Francia, lontanuccia dai confini alpini pedemontani. E la polenta non sanno neanche cosa sia.

    Peter

  3. Uroburo
    Uroburo says:

    Dieu et le roi, direi.

    Carissimi,
    non avrei mai pensato alle possibili origini pratiche della polenta bramata. Grazie ad ambedue per le curiose ed inaspettate notizie.
    Il che dimostra come ci sia sempre una ragione (e per lo più una ragione ben concreta) per le cose.

    Una notarella per Caino.
    Secondo la mia personale opinione Napoleone non era un esponente della borghesia anche se, ovviamente, la borghesia l’appoggiò.
    Napoleone era un figlio dell’ancien regime di cui ha sempre mantenuto la forma mentis e che ha cercato di ricreare con la sua ridicola corte di rozzi parvenu. Il solo nome di libertà gli faceva venire l’orticaria e si è sempre inteso meglio con le teste coronate che con i popoli. Non ha mai capito nulla di economia, men che meno di liberismo, accettava l’iniziativa privata ma solo se ben controllata dallo stato. In fondo è rimasto un buon allievo del Colbert ma non ha mai minimamente capito i principi strategici del liberismo.
    Era però un grande generale ed un grandissimo organizzatore ed aveva capito che i relitti di Medio Evo avrebbero impedito la crezione di un grande esercito che era indispensabile per poter realizzare la sua titanica ambizione.
    Lo mettiamo nel novero dei grandi facitori di imperi – come anche il povero Adolf per altro – ma per quanto fosse bravo ha tirato troppo la corda senza capire mai bene quali fossero i suoi veri nemici ed alleati sul piano strategico. Voleva la battaglia, la battaglia a tutti i costi, senza mai riuscire a vedere oltre e senza mai capire che la battaglia era solo un mezzo.
    Alla fine non era neppure più molto bravo sul piano puramente militare (con l’eccezione della campagna di Francia del 1814). L’astro di Napoleone era già in declino al momento dell’attacco alla Russia e da allora quasi tutte le sue battaglie non sono state tecnicamente eccelse.
    Così ad un certo punto la corda si è rotta …
    Un saluto U.

  4. Peter
    Peter says:

    Caro Uroburo

    Dieu et mon droi rimane il motto della monarchia britannica.

    Dieu Le Roi era il motto dei vandeani, il verbo era omesso ma e’ est.
    Sta per ‘ Dio e’ il re’, in assenza del re vero deposto dai rivoluzionari.

    Un saluto

    Peter

  5. caino
    caino says:

    Aproposito di patate…..

    Mi ero dimenticato di dire che le patate venivano cotte sulle braci , con la buccia, alias, l’involucro, come lo stato napoleonico,costituiva il contenitore ideale per lo sviluppo della borghesia, leggi regolamenti, insomma sovrastrutture, e questo indipendentemente, dalle paturnie personali del principe, andava bene cosi’.
    Anzi lo Stato francese Napoleonico, in una certa misura, rappresento’ il primo esempio moderno, di stato moderno a vocazione imperialistica.
    Da questo punto di vista il secondo Napoleone , anche quello affetto da smanie imperiali e codazzo di corte, si mise dibuona lena a conquistar colonie, fuori dall’europa..sul modello inglese, che in questo erano dei maestri e insegnarono a tutti le vie della felicita’dei mercati in espansione.
    Questo per dire che le patate vanno cucinate con la buccia sulle braci a mio avviso I contenuti sono mgliori al gusto, anche se sono gli stessi delle patate sbucciate.
    Il mondo rurale dei vandeani, ovviamente fu spazzato via dalla storia, ovviamente a significare, che nessuno e’ eterno, e che il mondo in cui credevano era destinato a scomparireanche se lascia ancora delle tracce nelle tradizioni..tracce appunto…
    A Uroburovorrei ancora ricordare che Napoleone sara’pur anche stato quel incompetente in economia , ma che una ragione , non ultima che decise il nostro a invadere La Russia era che questa pervicacemente si rifiutava di attuare il blocco economico nei confronti degli inglesi.
    Infine al buon Peter, devo ricordare, che continua pervicacemente a non capire una sega di quello che voglio affermare tra le righe, ma mi consola il fatto che gli altri lo comprendano

    c

  6. Peter
    Peter says:

    x CC

    Non si preoccupi, gli altri fanno solo finta di capirla tra le righe o tra quello che meglio le aggrada.
    Senno’ che amici sarebbero?!

    Saluti e non esageri con la filosofia di patata o delle patate. Sbucciate o no.

    Peter

  7. caino
    caino says:

    Aproposito di cucina italiana…

    Lo chef Renzi alla Leopolda, ha dato un esempio di moderna cucina italiana, in salsa europea….mentre la povera Camusso a Roma si attarda con ricette di fantasia, ovvero faremo delle lotte piene di fantasia, Chef Renzi Alla Leopolda, fa parlare un buon, chef maestro di cucina finanziaria speculativa, che annuncia che gli sciperi andrebbero aboliti, poiche’inutili sul piano economico..parrebe annunciare che dopo l’art 18 andrebbe abolito anche il diritto di sciopero.
    Dello statto sociale italiano rimangono le pensioni, e la sanita’,ma mentre ai ricchi pensionati italiani, un colpettino viene annunciato con un ritardato pagamento posticipato al 10, tanto per fare cassa, poi magari si vedra’ di pagare la pensione saltando un mese , tanto per fare cassa, vedremo come si cucinera’ la sanita’ italiana.a breve su questi schermi in Panavisione, che potrebbe essere unpiatto del futuro , una visione impanata alla Leopolda, con contorno di lotte di fantasia, alla Camusso.

    buon appetito

    c

  8. caino
    caino says:

    Carissimo Peter,
    Come al solito lei confonde,Lei voleva parlare dello Spirito di patata, di cui e’ abbondantemente fornito a quanto vedo.
    Nemmeno nei termini riesce ad essere preciso.

    caino

  9. sylvi
    sylvi says:

    x Caino e Peter

    a proposito di patate e dei vandeani…ed altri.
    Sto cercando il libro Storia sociale della patata…mio marito l’ha imbucato per “fare ordine” quando voi siete venuti a trovarci!!!
    Un saggio bellissimo, vado a memoria, che tratta di sociologia, antropologia e che si legge come un romanzo.
    Per capitoli tratta della diffusione della patata in Europa, di come questo tubero salvò dalla fame l’intero Continente.
    Oltre al capitolo della terribile carestia in Irlanda nel XIX sec. causa la peronospera che distrusse tutte le coltivazioni della patata, parla anche della difficile diffusione nelle terre germaniche e slave perchè si riteneva che la patata fosse prodotto del diavolo perchè cresceva sotto terra.
    Inoltre, sicuramente per cattiva conservazione , la patata diede origine allora a non pochi casi di avvelenamento.
    Così, soprattutto in Germania, fu imposto ai contadini la sua coltivazione “manu militari” cioè con le guardie che andavano nei campi e spiegavano anche come si dovesse cuocere il nuovo tubero.
    Sicuramente la cottura sulle braci con la buccia fu la prima “ricetta ” della patata.
    In Italia le cose erano diverse: si assisteva all’ennesima diversificazione tra nord e sud, tra il frumento e il granoturco.
    E qui c’entrano la resa quantitativa , la variante economica dei prezzi dei cereali e tante altre motivazioni ” imperialiste e capitaliste” che piacciono a Caino.
    La patata perciò non ebbe lo stesso sviluppo di frumento e granoturco.
    Io credo che su tutto giocava : che cosa riempie la pancia di più al minor costo, tenuto conto del clima, importantissimo, e della miseria che attanagliava le plebi.!

    Un ricordo: in Svezia al ristorante assieme alle posate ci portavano sempre una terrina di patate lesse fumanti.
    La sottoscritta provinciale chiese un cestino con il pane…me lo portarono con due, due pezzetti, di pane che pagai profumatamente, peggio che se avessi chiesto caviale.

    Ciò mi fece riflettere e imparare non poco!

    Sylvi

  10. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Come finì la storia dell’oca?
    Non vorrà privarci del resoconto del suo simposio dopo che tanto demmo per la sua riuscita!!!

    Sylvi

  11. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    Ebbene, cucinammo l’ oca. Devo dire che uno degli invitati, anzi due, mi hanno aiutato molto. L’ oca ha preso fuoco sul fornello mentre uno di loro la friggeva in superficie in mia assenza, ero andato a prelevarne un altro dalla stazione…
    La cosa e’ servita a bruciare il tenue piumaggio rimasto attaccato….
    Io avevo aggiunto vino bianco alla farcia, forse troppo, ed una generosa porzione di cognac dato che vi era fegato, cuore ed il muscolo del gozzo (che schifo, mi permetto di aggiungere). Tutti debitamente tritati.
    Per fortuna ho fermato la cottura in forno a due ore, l’ oca era gia’ troppo cotta anche se era di 4 chili e mezzo piu’ stuffing.
    Conclusione, tutti si sono leccati le labbra e le dita gustando le aragoste Thermidor che avevo fatto cuocere in un ristorante francese a caro prezzo, aragoste enormi che avevo comprato a parte.
    Nessuno o quasi ha fatto commenti sull’ oca che e’ seguita, carni a mio avviso troppo cotte e farcia troppo molle e umida….
    Pazienza, ne e’ rimasta un’ altra di 3 chili e mezzo in freezer, che cucinero’ tra una settimana o due.
    Grazie comunque dei consigli.
    Come prevedevo, gli ospiti meno graditi sono stati i due olandesi.

    Un saluto

    Peter

  12. Peter
    Peter says:

    Abbiamo bevuto nell’ordine, due bottiglie di prosecco, una di ottimo Chablis con le aragoste, e tre di ottimo Chianti Classico col resto, quest’ ultimo di gran lunga il piu’ apprezzato da tutto il consesso di invitati.
    Ne e’ seguita una discussione piuttosto allegra tra i due olandesi e me, dato che i due crucchi insinuavano che la Toscana fosse nel Norditalia.

    Peter

  13. Peter
    Peter says:

    Il cinese che aveva bruciato l’ oca discuteva animatamente col kenyota masai (non congolese) sul fatto che la Seconda GM era in realta’ cominciata nel 1937 con la cruenta invasione giapponese della Cina.
    Ormai alla terza bottiglia di Chianti, io ribattevo che la guerra divento’ mondiale solo dopo Pearl Harbour e la dichiarazione di guerra al Giappone da UK e USA nel 1941. Per fortuna era kenyota e non etiope, quindi ho avuto buon gioco.
    Il giovane cinese si accaldava sull’ ignoranza europea ed eurocentrismo, io rispondevo che la Prima GM divento’ mondiale solo dopo che vi aveva preso parte il Giappone gia’ nel 1914, se la cosa lo faceva sentire meglio. Ma le risate….
    Olandesi, singaporeano ed inglesi, zitti e mosca sulle guerre.

    Peter

  14. caino
    caino says:

    Cara Sylvi,(110)

    Sinceramente , non e’ che le considerazioni economiche siano il massimo della libidine.
    Ma non sono io che vado a cercare “loro”,sono loro che vengono a cercare me, per cui per evitare di ammettere che I bambini nascono sotto I cavoli, o che li portala cicogna,le tengo in conto nella loro vera natura, fermo restando che ognuno e’libero di credere a quello che vuole , anche alle due affermazioni precedenti.

    caino

  15. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    L’operazione di rosolare ( non friggere- orrore!) un volatile in tegame è quella più delicata e importante di tutto il ciclo di cottura, e lei permette che lo faccia qualcun altro, cinese per di più???
    Così bruciacchiata di fuori, molliccio il ripieno…che schifo…sicuramente era difficile fare di peggio!

    Se lei avesse seguito alla lettera i consigli miei e di Cipriana poteva , pur senza esperienza, rimediare qualcosa di meglio.
    Guardi che il ripieno va non ubriacato con vino e cognac, ma leggermente soffritto con uno spruzzo di cognac O, non E, di vino, prima di inserirlo in pancia..
    Ho l’impressione che la sua sia stata un’oca all’inglese e per di più alticcia !!!

    Ma visto quello che avete ingurgitato di spirito… di-vino…avrete senz’altro dimenticato l’oca…e forse anche tutto il resto.

    E sarebbero friulani e veneti gli ubriaconi??? Mah!
    La prossima oca cerchi di trattarla meglio e se è in freeser la sposti in frigo il giorno prima di cuocerla.

    Sylvi

  16. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    Point take , cara Sylvi, point taken.
    Mi dica la differenza esatta tra frittura superficiale e rosolatura, se crede. Ne terro’ conto con la seconda oca.
    Guardi pero’ che i cinesi spno bravi in cucina, e vi sono sorprendenti somiglianze o affinita con la cucina italiana.
    Abbiamo bevuto 6 bottiglie in sette o otto, mi pare ‘ fair do’, non una cosa da ubriaconi. Specie se il vino e’ cosi’ bono.

    Peter

  17. Linosse
    Linosse says:

    Caro Caino,più che chef renzi si potrebbe definire un maldestro cuoco della “vecchiarel cuisine” ovvero quella della minestra riscaldata(anche più volte)’.Per il momento sta già sbrodolando il PD,vedremo come finirà.
    L.

  18. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    La frittura e l’immersione in olio caldo.
    La rosolatura presuppone una quantità d’olio che “veli” il fondo del tegame. Si sistema il volatile, con il ripieno precedentemente insaporito, nell’olio ben riscaldato e lo si lascia dorare, girando la bestia man mano che si dora.
    E’ una operazione paziente che richiede attenzione e precisione.
    La pelle deve colorire, non bruciacchiare.
    (A proposito le piumette rimaste andavano precedentemente, all’atto della preparazione, bruciacchiate sulla fiamma viva).
    Finito il giro dell’oca, ci vorranno 10 o 15 minuti almeno, dopo, solo dopo si aggiungono sapori e odori e si bagna con vino o cognac, si lascia sfumare e infine si mette in forno.

    Dopo due ore circa di cottura infili uno stecco lungo da spiedino nel di dietro della bestia e quando lo ritira assaggi se il ripieno è cotto e asciutto.
    La bestia allora è pronta!

    Anche l’oca arrosto vuole essere trattata con amore!

    Sylvi

  19. caino
    caino says:

    Caro Linosse,

    che cosi’ ,come dici tu sia, dopo la sbornia elettorale delle Europee, ho cominciato ad avere il vagoo sospetto.
    Ma come tu sai, le basi storiche della cucina restano sempre le stesse, si arricchiscono pero’di metodi diversi.
    I Polli restano sempre polli, i buoi pure, le pecure anche, cambiano le salse…i condimenti anche , pure le cotture
    Chef Renzi cuoce molto bene al vapore.
    Cosi’ va la cucina nel mondo, finche’ GUSTO NON CI SEPARI

    CAIN

  20. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Eccerto!
    Fosse la volta buona che si levano dai cabasisi, pensa a quanta terra di ritorno per l’agricoltura dopo averla deyuesseizzata dalle loro porcherie..
    wrooom!
    C.G.

  21. caino
    caino says:

    L’appuntamento di lunedì, però, secondo quanto convenuto oggi al ministero, è stato deciso dal ministro Giuliano Poletti per poter fornire risposte puntuali alle richieste di approfondimenti sugli ammortizzatori sociali avanzate dai sindacati. La decisione di Meridiana ha scatenato l’ira del Ministero del Lavoro, che ha subito replicato: la scelta di comunicare la decisione fuori dal tavolo “è un errore grave e un atto che rischia di compromettere i significativi passi in avanti compiuti nel corso del confronto” e l’atteggiamento è “incomprensibile”, avverte il Ministero, che ribadisce la richiesta all’azienda di non compiere alcun atto ulteriore prima della ripresa del confronto prevista per la prossima settimana”.     – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Meridiana-riapre-la-procedura-di-mobilita-per-il-1634-dipendenti-ma-dice-proseguire-la-discussione-08444e55-6a36-4186-995a-13f35737c743.html#sthash.SAdPKTyW.dpuf

    MA POVERO MINISTRO DEL LAVORO..MA DI CHE SILAMENTA IL POVERACCIO, FORSE NON HA ANCORA CAPITO CHE L’epoca della concertazione sta finendo…nemmeno la Camusso lo ha ancora capito bene…ma questo e’ spiegabile…il Ministro invece non ha ancora capito che il suo e’ un ministero inutile….

    c

  22. sylvi
    sylvi says:

    cari Caino e Linosse,

    dati gli ingredienti con cui si trova ad operare, data la cucina europea dove lavorare, quella italiana che è un guazzabuglio di aiutanti che giocano a tirarsi le torte in faccia, …gli scribacchini che che strillano comunque, come osiamo criticare un Renzi che potrebbe anche essere un cuoco incompetente, ma è l’unico che prova a prepararci un pasto?

    Lasciando le metafore, prendiamo in considerazione coloro che dovrebbero governarci: c’è una maggioranza , una grande maggioranza nel Paese che ha dato delle indicazioni precise di cui pare che nessuno dei nominati- eletti , al solito, voglia tener conto. In tutte le lingue che ha, il POPOLO chiede riforme e governo, in presenza di una situazione economica tragica di cui non ha sicuramente colpa Renzi.
    A Caino vorrei dire se le elezioni e i loro risultati sono diventati una sbornia, aveva ragione Mussolini di evitarci questa bevuta!!!

    Ma che fanno nel PD? Quello che hanno sempre fatto e che sanno fare meglio: blaterare e rimandare; riflettere e rimandare; prendere tempo e rimandare…sono una squadra dove gli attaccanti e i difensori cicischiano con la palla, se la rubano e si fanno gli sgambetti! E la partita non ha mai una conclusione.
    Poi hanno un credo, uno solo: la sx sta con gli operai contro i padroni ladroni, senza se e senza ma!
    E chi sono i padroni ancora rimasti???
    Come inventare posti di lavoro? Ma con la patrimoniale!
    Come dare diritti ai lavoratori? Ma con l’art. 18 che non si tocca!
    Ovviamente per chi ne gode!
    Come dare lavoro ai giovani? Ma mandandoli all’estero, tanto ci sono i pensionati che vanno in piazza con il cartello ” Largo ai giovani”! O con l’altro cartello: -I metalmeccanici della CGIL – Quali? Quelli in cassa integrazione ?? ? E via con stronzate varie.

    Gli imprenditori che diventano sempre meno medi e più piccoli, dopo 6 anni di crisi di cui tre di recessione , quelli che ancora hanno il fiato per tenere duro e salvare il salvabile, quelli ne hanno veramente le scatole piene di vecchia politica e vecchi sindacalisti, di vecchie ideologie superate dalla realtà, e dovrebbero avere ancora la pazienza di ascoltare discorsi che non cambiano da quarantanni, quando il mondo si è rivoltato come un calzino?
    E quel che è peggio questi discorsi li dobbiamo sentire non da un Bertinotti, ma da quaranta/ cinquantenni???

    Chiunque venga e faccia qualcosa, qualsiasi cosa pur di uscire da questo pantano io lo sostengo…e che Dio, solo Lui, ce la mandi buona!
    A me pare che a Palazzo Chigi ci sia uno che ci prova a spalare più merda che fango…ma una pletora dei soliti continua a criticare e a…ponderare e a gradire il “profumo” che esce dalla fogna politica.
    Ma che vadano!!!…

    Comunque, per me, meglio una fetta di polenta concia oggi, che la promessa di un’oca arrosto domani!

    Sylvi

  23. caino
    caino says:

    Si potrebbe trasformare in appendice dell’uffucio stampa di Confindustria, tanto per mantenere un 10% di dipendenti a carico di Squinzi , almeno questo…

    c

  24. caino
    caino says:

    Io non critico, constato..cara Sylvi…questione di adeguamento..
    cosa dobbiamo fare ancora , abolire pure il diritto di critica..ti ricorfo infine che Zio Ben se solo avesse voluto , avrebbe ottenuto una marea di voti.penso che lo ritenesse una perdits di tempo..cosi’ come lo ritiene giustamente Renzi..Lui ha avuto una investitura popolare..chissefrega del Pd e dei suoi malpancinsti, se la sono voluta, preparata e condita con salse eccellenti..adesso i tapinastri, pure si lamentano..ma vadano in pensione..la scino fare a Berlurenzi, che almeno e’ adeguato

    CAINO

  25. caino
    caino says:

    Ah per cortesia, non ci mettere pure DIO, in queste faccende terrene, ci manca solo piu’ questo, visto che nessuno ascolta nemmeno piu’ il suo vicario in terra , mi sembra la bella copia di Bersani..

    CAINO

  26. sylvi
    sylvi says:

    x Caino

    Dio ce l’ho messo io, e non uso il plurale maiestatico!
    Diritto di critica? Accomodatevi, ne siete ben allenati, sono decenni che non fate altro! E i risultati sono qui!
    Bersani che c’entra?
    Forse, e mi dispiace dirlo, è meglio la Bindi, di cui tutti abbiamo almeno capito il pensiero.

    Sylvi

  27. caino
    caino says:

    Ta nta veemenza a sproposito mia cara, guarda che io non faccio parte della critica a Renzi, io non faccio parte dei malpancisti , piangano se stessi, Renzi lo hanno inventato e costruito loro, con tanta pazienza e a piccoli passi, con pervicacia.
    Oltretutto e’ pure bravo e’ha l’appoggio dei poteri forti, cosa vuoi di piu’,io dico quello che vedo…
    Non esistono alternative in questo quadro, le cose andranno come devono andare e per questo che ho detto che Dio in queste faccende non c’entra…..penso che abbia altro di cui occuparsi..

    c

  28. caino
    caino says:

    Cara Sylvi,

    la domanda che mi viene spontanea in base alla tua domanda e':”ma Renzi e’ del PD ?”
    Visto che io non sono del Pd e nemmeno aderisco a nessun partito della cosiddetta area a sx del Pd e meno che mai a quella che viene chiamata minoranza del Pd,(detta dei malpancisti),sinceramente non capisco come nel tuo post rivolto a me e Linosse tu ci includa arbitrariamente con quella tua affermazione perentoria..prego accomodatevi…e sono decenni che non fate altro..
    In altre parole e qui parlo per me , cosa diavolo ne sai, di quello che ho fatto io in passato ?
    Due battute su chef Renzi e viene giu’ il mondo..
    Andiamo , non esagerare il nostro prode scout ha spalle larghe e ben protette a quanto vedo…
    Possibile..anche il diritto di cronaca e’ IN pericolo a questo punto…suvvia non tracimiamo gia’ ora per la santificazione c’e’ ancora tempo….nel frattempo ..godiamoci il presente

    caino

  29. Linosse
    Linosse says:

    Cara Sylvi
    “In tutte le lingue che ha, il POPOLO chiede riforme e governo, in presenza di una situazione economica tragica di cui non ha sicuramente colpa Renzi”
    E renzi che fa?Dai risultati ,dopo tanti mesi di bla-bla ,siamo al palo .Se renzi non ha colpa del passato perchè si allea con i colpevoli del disastro condividendone forme e contenuti?
    Tu pensi che topo tanto rumore per nulla sull’articolo 18 si possa finalmente ritornare a produrre e dare lavoro?
    Renzi è responsabile del Pd e l’unica`sua azione chiara è stata quella di spezzettare il partito per ricreare una nuova Dc liberista ,di un’altro nuovo che avanza per:
    “quelli ne hanno veramente le scatole piene di vecchia politica e vecchi sindacalisti, di vecchie ideologie superate dalla realtà, e dovrebbero avere ancora la pazienza di ascoltare discorsi che non cambiano da quarantanni, quando il mondo si è rivoltato come un calzino?”
    Hai ragione ,il mondo si è rivoltato come un calzino e ritornare indietro non è la giusta strategia per il rinnovamento.Tienti stretto il tuo renzi e buona fortuna!
    L.

  30. Uroburo
    Uroburo says:

    CaroPeter,
    non lo sapevo (delmotto vandeano).
    ha ragione la Silvy: si fiammeggiano i volatili per bruciarne i resti di piume, prima di cuocerli. Anche sulla differenza tra rosolare e friggere.
    Un saluto U.

  31. caino
    caino says:

    Caro Uroburo,
    si vede che non haii mai ammazzato e piumato una gallina.
    Da cortile.ovviamente…
    Dopo il piumaggio manuale, penna per penna, si provvede a passare il resto ..sfiammeggiando…
    Dopo e’ solo piu’ un’operazione da macellaio, si apre il petto, si toglie l fiele, le interiora vengono messe a parte, ben lavate , ectect
    Larosolatura e’propedeutica per una certa cottura….la friggitua si fa in genere con carni a pezzi….o pezzettini..
    La prossima volta che vengo atrovarti, vengo con una gallina viva e ti faccio vedere dal vivo….

    Caino

  32. sylvi
    sylvi says:

    caro Caino,

    Lasciamo stare la dx, di quella si può fare un altro discorso; una cosa alla volta.

    la mia domanda invece : che cos’è il PD?
    Un partito di centro-sx – mi verrà risposto.
    -E allora, un partito di centrosx deve essere conservatore o riformatore?
    Riformatore! – mi verrà risposto.
    E che cos’ha riformato il centrosx negli ultimi ventanni?
    Ma c’era la sx negli ultimi ventanni?
    Sul lavoro, demonizzava l’impresa, qualsiasi impresa in blocco, incapace persino di notare che forse c’erano della differenze fra la Fiat molto finanziata dallo Stato e quel tessuto di PMI che tenevano in piedi l’Italia.
    L’art.18 per decenni ha coperto le ruberie e i danneggiamenti volontari di operai infingardi che danneggiavano anche i colleghi per bene. Nessun, dico nessun giudice ha MAI condannato nessuno, nemmeno nelle imprese con meno di 15 dipendenti.
    Tutti eterni e inamovibili, tutti ingessati al posto fisso.
    Io non credo ovviamente che i problemi della disoccupazione siano legati solo all’art. 18. Magari! sarebbe semplice.

    Ma lo Statuto dei lavoratori è del ’70 e allora la sx non lo votò.
    Nemmeno quello che era uno Statuto che più sx non si può!
    Dopo…dimmi, e mi dica anche Linosse, che cosa ha riformato la sx ? E il sindacato?
    Strillano: i diritti acquisiti non si toccano-
    Ma da chi sono stati acquisiti questi diritti? In quale contesto sociale?
    Mi piacerebbe una risposta.

    Ora, che dovrebbe fare Renzi? rinchiudersi di nuovo nel ghetto della sx con rami e rametti più o meno litigiosi per rifare la fine di Prodi? E ovviamente perdere?
    Voi dite che vuole fare una nuova DC…beh la DC , anche di Fanfani, qualcosa ha fatto.
    E trovo ingeneroso e demagogico che Gramellini citi solo, di lui, la battaglia per il divorzio.
    E poi, se Renzi cerca di far razzia nel bacino elettorale di Berlusconi significa che sta con Berlusconi? Non è una contraddizione?
    Ovunque, in tv, sui giornali si ascolti questa sx minoritaria….bla bla bla, dicono sempre NO e proposte concrete zero.

    Chi fa falla! Diceva mio nonno!
    E chi vuol fare si aggiorna, anche nella politica, e soprattutto non ruba. Dico io.
    E per carità di Patria non elenco il COME si sono “aggiornati” i politici di sx, e in perfetta sintonia con quelli di dx!

    Renzi, almeno per ora, NON ha scheletri nell’armadio.
    Vi par poco?
    A me pare tantissimo, dati i tempi!
    Infine, ogni giorno c’è uno stillicidio di imprese che chiudono; ormai il mondo del lavoro è un cimitero, un campo di macerie.
    Come vorrebbe uscirne la sx sx?
    Con una bella Patrimoniale blatera quella povera donna della Camusso. Semplice , no?
    E con gente così noi dovremmo uscire dalla Crisi???
    Ma se per caso ci fosse qualcun altro degno di sostituire Renzi, vorreste indicarmelo?

    Sylvi

  33. sylvi
    sylvi says:

    x Caino

    Se la gallina deve restare intera, non si apre il petto, ma le interiora si tolgono da dietro, infilando la mano e strappando dolcemente anche la trachea assieme al resto.
    In V io ci facevo le lezioni di scienze dal vivo in classe!

    Sylvi

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