Continuare a finanziare il sistema bancario europeo oppure abbattere il debito pubblico degli Stati?

Non c’è solo il sistema bancario

Mario Lettieri* Paolo Raimondi**

Alla recente conferenza di Napoli il governatore centrale Mario Draghi ha ribadito l’importanza delle tre operazioni di intervento finanziario della BCE a sostegno del sistema bancario. Si tratta del programma di acquisto di derivati abs, di acquisto di covered bond (obbligazioni bancarie garantite) e il programma LTRO (piani di rifinanziamento bancario a lungo termine).

Come è noto la manovra sul tasso di interesse è ormai esaurita. Di conseguenza, ha aggiunto Draghi, con l’immissione di nuova liquidità il bilancio BCE dovrebbe risalire ai livelli del 2012 quando aveva raggiunto i 3.000 miliardi di euro circa. Il volume potenziale di nuovi acquisti sarebbe intorno a 1.000 miliardi di euro.

Ancora una vota si tratta di interventi a favore del sistema bancario europeo che poi, bontà sua, dovrebbe o potrebbe trasformali in nuove linee di credito per le PMI e per nuovi investimenti.  Questo passaggio “obbligatorio” è giustificato dalla BCE per il fatto che in Europa l’80% del credito transita attraverso il sistema bancario.

Secondo noi questo passaggio è invece necessario solo per la salute delle grandi banche, sempre esposte ai rischi di nuove crisi per avere continuato a mantenere certi comportamenti speculativi e poco virtuosi anche dopo il 2008.

Un recente studio indica che a fine luglio 2014 le 100 banche europee più esposte ai rischi sistemici avevano insieme 810 miliardi di euro in titoli ad alto rischio. Soltanto 5 banche, con la Deutsche Bank in testa, ne detengono il 39%. Le banche di Francia e Gran Bretagna insieme ne detengono il 55%.

Il 4 novembre prossimo la BCE inizierà ad attuare la vigilanza diretta sui 120 maggiori gruppi bancari dell’area dell’euro, che rappresentano oltre l’85% delle attività bancarie. Per l’occasione molto probabilmente occorreranno molte “pezze finanziarie” d’appoggio!

Alla prova dei fatti i citati meccanismi finora non sono stati però capaci di mettere in moto una ripresa effettiva ne dell’economia ne della domanda aggregata. Infatti alla fine del 2013 i consumi privati erano del 2% inferiori a quelli del 2007 e gli investimenti privati erano sotto del 20%. Hanno retto soltanto le esportazioni.

Nel frattempo per alcuni paesi europei il debito pubblico rischia davvero di diventare insostenibile. Nell’euro zona è in media il 95,5% del Pil. Qualora dovesse ancora aumentare esso sarebbe un fardello pesante che potrebbe frenare e ulteriormente bloccare la ripresa economica. Non si dimentichi che il pagamento degli interessi passivi sul debito sottrae notevoli risorse alle politiche economiche e sociali. Nel 2013 l’Italia ne ha pagato 95 miliardi di euro.

In molte capitali europee però la ristrutturazione del debito pubblico è ancora un tabu in quanto è stata erroneamente e maliziosamente associata ad un presunto aiuto gratuito fatto dai Paesi sedicenti virtuosi a quelli cosiddetti spendaccioni.

Noi riteniamo che in una tale situazione la BCE non abbia soltanto l’opzione di aiuto finanziario al sistema bancario. Essa potrebbe per esempio acquistare una parte del debito pubblico, sopra il limite del 60% del Pil indicato dai parametri di Maastricht, e tenerlo congelato al tasso di interesse zero, come indicato nel documento “Politically Acceptable Debt Restructuring in the Eurozone” preparato da economisti dell’International Center for Monetary and Banking Studies (ICMB) di Ginevra. La Bce sarebbe l’unica istituzione capace di mobilitare sufficienti risorse per una tale operazione. Se ad esempio lo si volesse fare per metà del debito pubblico europeo l’ammontare sarebbe di circa 4,5 trilioni di euro.

La Bce dovrebbe prendere in prestito una simile cifra sui mercati finanziari in cambio di sue obbligazioni, oppure creare la liquidità interna necessaria per acquistare i debiti pubblici da ritirare. Ovviamente l’operazione, almeno inizialmente, sarebbe in perdita in quanto la BCE dovrebbe pagare gli interessi sui nuovi titoli emessi senza ricevere gli interessi dei vecchi titoli del debito pubblico dei vari Stati.

Non si genererebbe inflazione in quanto la BCE chiederebbe dei prestiti, oppure la liquidità creata ed usata per l’acquisto dei debiti sarebbe poi “sterilizzata” attraverso l’emissione di obbligazioni BCE. La BCE ha una sua forte credibilità sui mercati.

Per cui essa acquisterebbe parte del debito pubblico eccedente la quota del 60% in proporzione allo stock di partecipazione dei singoli Paesi europei al suo capitale. Essi ripagherebbero l’ammontare degli interessi per un periodo indefinito lasciando nelle casse della Banca centrale il profitto che spetterebbe loro dai proventi di signoraggio che la BCE annualmente dovrebbe distribuire agli Stati. Ciò potrebbe essere sufficiente se l’intereresse sulle nuove obbligazioni emesse dalla Banca centrale fosse contenuto.

Molto probabilmente il costo complessivo di tale operazione della BCE non dovrebbe essere maggiore di quello che attualmente sostiene per finanziare il sistema bancario.

In ogni caso i costi verrebbero progressivamente assorbiti anche attraverso la presumibile crescita economica prodotta dalla capacità delle economie di operare per lo sviluppo in modo meno condizionato dai debiti e dai mercati. La BCE dovrebbe mantenere l’autorità di imporre il vecchio pagamento degli interessi sul debito ad un Paese che intendesse continuare con la pratica del debito facile.

Una simile operazione si combinerebbe perfettamente con il programma annunciato timidamente dal nuovo presidente della Commissione europea, Jean-Claude Junker, di lanciare investimenti pubblici in infrastrutture, modernizzazioni e nuove tecnologie per 300 miliardi di euro in un periodo di 3 anni.

Finalmente i governi sarebbero meno dipendenti e pressati dai mercati finanziari mentre i settori dell’economia reale verrebbero stimolati da nuovi investimenti.

* Sottosegretario all’Economia del governo Prodi

**Economista


88 commenti
« Commenti più vecchi
  1. Peter
    Peter says:

    Sovra tutto ‘l sabbion, d’un cader lento,
    Piovean di foco dilatate falde,
    Come di neve in Alpe sanza vento….

    ‘…chi e’ quel grande che non par che curi
    lo ‘ ncendio e giace dispettoso e torto,
    Si che la pioggia non par che ‘ l marturi?’

    ‘O Capaneo, in cio’ che non s’ammorza
    La tua superbia se’ tu piu’ punito,
    Nullo martirio , fuor che la tua rabbia,
    Sarebbe al tuo furor dolor compito’.

    P.

  2. caino
    caino says:

    Al cospetto di tanta incontinenza
    nulla rimane al povero alpino

    Se non rimirare la maestosa cerchia delle Alpi
    che lo difendono dalle acque d’oltre manica

    Sperando che l’assistenza Inglese
    fornisca ancora ,

    Abbondanti , quanto continenti pannoli,
    atti a contener si grande massa di effluvii

    Altro non resta che sperar

    Dio salvi , il Welfare britannico
    onde non morir, oltre che dalle risate
    annegati da un mare di piscio

    c

  3. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Ovviamente ed evidentemente nel commento n. 33 non mi riferivo alla vita privata di Anita, che non mi interessa minimamente, ma a quella degli indifendibili in generale e, tra costoro, dell’innominato. Del quale è impossibile sparlare, perché, ripeto, provvede abbondantemente da solo.
    Eviti di continuare ad alimentare polemiche basate sul nulla o su sue interpretazioni errate.
    Grazie.
    pino nicotri

  4. caino
    caino says:

    venerdì 10 ottobre 2014

    Quanto la situazione sia grave

    Il mondo è diviso tra: 1) chi s’illude che modificando le regole del gioco il sistema possa migliorare a vantaggio di tutti, e 2) tra chi non s’illude e crede sia il gioco stesso ad essere truccato. In altri termini: tra chi s’illude che la contraddizione fondamentale, tra salario e profitto e tra lavoro e capitale, sia superabile con le riforme, e chi crede che tale contraddizione non sia eliminabile senza superare il sistema che la produce. In altre parole ancora: tra chi crede e argomenta in 928 pagine che la contraddizione fondamentale di questo sistema risieda nell’ineguale distribuzione della ricchezza e chi, invece, verifica ogni giorno come l’ineguale distribuzione della ricchezza costituisca solo l’effetto della contraddizione fondamentale. Insomma, il mondo è diviso tra gente che non capisce un cazzo e chi, come me, perde tempo ed energie a confutare tutte le prospettive illusorie sul piano della teoria. Intanto la prassi capitalistica se ne va per la sua strada e se ne fotte di tutti.

    E allora che si fa? Se la vostra domanda è stata questa, dopo aver letto queste righe e aver considerato la vostra esperienza di vita nelle sue pieghe, allora vuol dire che non avete letto quello che ho scritto qui per anni e, cosa notevolmente più importante, non avete capito un bel niente della vostra esperienza di sfruttati. E pazienza; ma soprattutto, se avete ancora bisogno di qualcuno che vi dica cosa fare, ciò dimostra quanto la situazione sia grave

    TRATTO DAL BLOG 18 BRUMAIO…RINGRAZIO L’AUTORE PERCHE’IN POCO PAROLE SINTETIZZA ANCHE IL MIO PENSIERO MEGLIO DI QUANTO SONO RIUSCITO A FARE IO ULTIMAMENTE..NON SONO SOLO QUINDI A PENSARLA COSI E ME NE RALLEGRO

    C

  5. caino
    caino says:

    Ho ritenuto necessario ripetere l’indirizzo poiche’ nel copia incolla ho commesso un errore

  6. sylvi
    sylvi says:

    X Peter

    I fiorentini non hanno inventato la cucina moderna, …che cosa si intenda poi per cucina moderna è tutto da chiarire!
    La cucina toscana in genere è cucina ampia e varia che spazia egregiamente dall’Appennino al mare, ma è anche parecchio robusta e condita , adatta a stomaci forti .
    Poi il Piemonte con i Savoia , la Lombardia …Venezia che racchiude nelle sue ricette tutta la sua storia, e scendendo lungo lo Stivale c’è una incredibile varietà di cucine che in questi ultimi decenni si sono evolute e raffinate …ma soltanto là dove hanno compreso l’importanza della cura dell’ambiente e del territorio.
    La forza della cucina italiana è che ” non esiste” una cucina italiana, ma soltanto cucina del territorio, e ogni territorio con le sue eccellenze!
    Riprendevo giorni fa in mano il libro ” Sua Maestà il Maiale” un viaggio storico geografico fra razze di suini…alcune evolute, altre scomparse.
    Si chiude con una numerosa serie di ricette antiche e moderne che vanno da un capo all’altro d’Italia. Chicche che dicono di storia, di geografia, di sociologia ( il giorno che si ammazza il maiale è quasi una festa pagana!) e in fine di economia.
    E qui ci sarebbe moltissimo da dire!
    Anche di geologia: un territorio curato e ben mantenuto evita frane ed allagamenti.
    E quando va in giro non badi, come un perfetto inglese, solo alla quantità…sebbene , per mia esperienza, le quantità anche al sud d’Italia sono veramente esagerate…
    cerchi invece di capire le colture…se ne gioverà la sua cultura!

    Sylvi

  7. caino
    caino says:

    Cara Sylvi,
    concordo in pieno, su quanto da te affermato.
    La cucina e’ storia di territori, che riflettono sul cibo, le condizioni materiali delle genti di territori diversi economia, politica, geografia, clima;ora essendo l’italia da questo punto di vista una terra molto diversificata , viene naturale concludere che non esiste una cucina italiana, ma le cucine italiane, con le loro specificita’e peculiarita’.
    Fatto salvo forse per il mailale, che puo’ venire considerato generalista, credo sia un animale benedetto dal Padreeterno, poiche’ oltre ad offrire nutrimento era anche una grossa occasione di socializzazione nelle cascine, il giorno del suo sacrificio.
    Nel film novecento di Bertolucci viene descritto molto bene la sua macellazione in cascina..con realismo..ovvio che poi I signori mangiassero il salame gia’ confezionato..cosI COME LE rane..cucinate ovviamente dalla servitu’.
    Ma questa e’ un’altra storia in questo caso poco diversificata, che univa tutta la penisola.

    un caro saluto
    c

  8. Peter
    Peter says:

    x Silvi

    Ma si’ va bene d’ accordo, ha ragione lei…

    Caterina non invento’ la cucina moderna, ma almeno il modo moderno di mangiare venne ideato in Toscana nel Rinascimento, no?!
    Altrove si mangiava con le mani, i cibi erano gia’ tagliati o affettati in cucina, ed erano serviti tutti insieme tipo ‘ buffet’. I commensali andavano alla tavola ‘ imbandita’. Caterina distinse i cibi salati da quelli dolci, come si usava gia’ in Toscana, introdusse forchetta e portate, etc.
    Grazie al suo influsso, la cucina ‘ francese’ si evolse e divento’ poi famosa nel mondo.
    I francesi moderni sono, o erano, ossessionati dalla ‘ qualita’ (spesso atroce, mi permetto di insinuare da pollo ruspante, nella nouvelle vague anni Sessanta) e servivano porzioni minuscole, difetto poi rimasto nei ristoranti moderni per risparmiare, dico sempre io.
    Gli inglesi amano il buon cibo, lo apprezzano, ma sono molto meno schizzinosi di noi col cibo meno buono o disgustoso per noi.
    Educazione militare di secoli.
    Sono d’ accordo che la cucina italiana sia varia, e’ una sua ricchezza. Ma anche una ulteriore fonte di divisione.
    Se il cibo e’ buono, amo porzioni abbondanti.

    Peter

  9. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Sa come si chiama la forchetta in greco? Pirouni.
    Sa come si chiama in veneziano e in friulano? Piron.

    Se considera che, dalle storie veneziane, pare che le prime forchette siano state portate da una nobile orientale, ( non mi faccia andare a controllare il nome e cognome!) andata in sposa a un nobile veneziano nel ‘X o XI sec., lei si renderà conto che Caterina de Medici avrà sicuramente contribuito a portare, secoli dopo, il bon ton a tavola prima in Toscana poi in Francia, ma la forchetta, d’oro molto spesso, veniva usata dalle classi elevate veneziane…poi, solo poi nelle altre corti italiane.
    Certo ne passò di tempo prima che la forchetta si diffondesse presso la borghesia, figurarsi il popolo… che aveva già problemi a trovarsi qualcosa tra le mani da mettere sotto i denti!
    Il fatto è che la forchetta aveva solo due rebbi, e tutti forse pensavano al forcone del diavolo…una diavoleria insomma!
    E mi immagino il Doge che per essere moderno piantava i due rebbi nel cosciotto di carne , probabilmente facendolo schizzare chissà dove!!! Magari dicendo: maledeto piron!!!

    Se sono sempre costretta a contraddirla, la colpa è sua che pretende di dire sempre la sua senza controllare!

    Sylvi

  10. caino
    caino says:

    Cara Sylvi,
    anche in questo caso un mistero storico chiarito.
    In tutti I casi ormai la tua saggezza unifica con l’osservazione che il Piron del Doge era sconosciuto nelle campagne , direi che divento’di massa dopo la 2Gm, all’epoca bastava un coltellino per pane e formaggio , per non parlare della polenta.
    Bisogna riconoscerlo le buone maniere furono introdotte da un buon 2% della popolazione e diffuse nel mondo .

    c

  11. Peter
    Peter says:

    x Silvi

    No, lei mi contraddice per puntiglio ed il solito orgoglio ‘ etnico’.
    Infatti non avevo detto che i toscani inventarono la forchetta, ma che Caterina la porto’ in Francia. Solo da allora il suo uso si diffuse in Europa.
    Fino ad allora la forchetta, ma sarebbe meglio dire forchettone, era usato come utensile da cucina. Del resto, la forchetta, in latino furca, era usata anche dai romani, anche allora come utensile da cucina piu’ che per uso a tavola.
    L’ origine della forchetta a tavola risale all impero bizantino. I veneziani ne adottarono solo il nome dal greco tardo dati i loro traffici. Non la introdussero da li’ nel resto di Italia visto che il Sud era allora piu’ bizantino di Venezia. Tanto per precisare….

    Ora dica pure che Marco Polo importo’ gli spaghetti ed i bucatini dalla Cina….

    Peter

  12. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    La forchetta e l’uso di mangiare con le posate anziché con le mani è una delle tante cose arrivateci dall’Oriente, senza le quali saremmo messi male.
    Un saluto.
    pino

  13. caino
    caino says:

    In effetti che io mi ricordi un forchettone venina usato nelle corti d’EUROPA , ma non per mangiare, bensi’ per grattarsi, ma non so se questo uso sia stato o meno importato dall’oriente.

    c

  14. Anita
    Anita says:

    x Tutti

    Sarebbe inutile discutere la cucina degli USA, e’ variatissima.
    Secondo le citta’, gli Stati ed i ristoranti.

    Il mio piccolo Stato e’ rinomato per il buon cibo, tanto che si dice che viene scelto dagli attori appunto per il cibo.
    Molti film vengono girati in questo stato, almeno parzialmente.

    Il mio parere non conta….mi piace la cucina semplice, sono monotona secondo i ristoranti.

    I ristoranti piu’ di classe servono porzioni piccole e care, non necessariamente migliori se non per l’apparenza.

    I ristoranti piu’ alla mano servono porzioni enormi, bistecche di 22 once con contorni a non finire e, quello che rimane lo impaccano per portarlo a casa. Non e’ una vergogna, anzi…

    Anita

  15. caino
    caino says:

    Mi sto chiedendo , in Africa ,quanti bambini si nutrirebbero con Una BISTECCA da 22 Once e ovviamente relativi abbondanti contorni?
    OVVIAMENTE questa domanda , non attende risposte, poiche’e’ una domanda completamente retorica.

    buona giornata

    c

  16. sylvi
    sylvi says:

    caro Caino,

    ammettendo che Peter abbia lasciato attaccato all’osso della sua fiorentina, normalmente 6/7oogr. , ( raffinato com’è avrà usato la forchetta e il coltello con delicatezza!) dicevo che sicuramente attaccato all’osso sarà rimasto oltre un etto di carne.
    30 gr. di proteine della carne sono sufficienti per il pasto di un bambino ovviamente accompagnato da vitamine e carboidrati, , perciò sarebbero bastati gli ossi di Peter e dei suoi ospiti per nutrire una piccola classe!
    E non soltanto bambini africani…anche bambini italianissimi!

    Senza nessuna retorica…sapessi come mangiano troppi bambini nostrani…!!!

    Sylvi

  17. Peter
    Peter says:

    x Silvi

    Cara la mia comare, le 22 once si riferivano alle bistecche americane di Anita, in Italia si usano unita’ diverse, e le fiorentine non arrivano certo a tanto. Ma lei certo ignora le once e forse anche le unita italiane.
    Pensi a quanti bambini, africani e non, mangerebbero coi pranzetti non proprio economicissimi che si fa lei con famiglia. Tutto sano, genuino, e friulano doc. O almeno parmigiano….cioe’ con l’ equivalente in panini e formaggini.
    Io mangio ‘ bene’ una settimana l’ anno, per il resto sono sempre stato frugale. E’ uno dei vantaggi di non avere moglie.
    Tempo fa lei diceva che con riluttanza spende al ristorante piu di 50 euro a persona. Io ho sempre speso meno di tanto.
    Le nostre fiorentine vennero adeguatamente spolpate, non tema, dato che erano cotte benissimo. Usando posare da ‘ carvery’ che a Firenze compitamente forniscono.

    Mi raccomando coi suoi occhi belli, ho idea che quelle che lei trascura non siano esattamente ‘ pagliuzze’.

    Peter

  18. Anita
    Anita says:

    x Caino

    Caro CC aka Caino,

    strano, dopo tutti i lauti pranzi descritti su questo forum ti domandi:

    ” in Africa, quanti bambini si nutrirebbero con Una BISTECCA da 22 Once e ovviamente relativi abbondanti contorni?”

    E’ solo perche’ l’ho scritto io, the ugly American?

    Anita

  19. Peter
    Peter says:

    Cara Anita

    Suvvia non te la prendere, su questo blog si attribuiscono spesso due pesi e due misure ad altri, per non vedere i nostri double standards….
    In compenso, la ‘crafty’ nordestina ha prontamente ‘ adattato’ il post che dicevi per farne uso col suo irriducibile nemico solido come una roccia.
    Da giovane, quella avrebbe potuto lavorare part time per la Pravda….

    Un abbraccio

    Peter

  20. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,

    non me la prendo mica, ho ben altro nei miei pensieri……

    Ricambio l’abbraccio,

    Anita

  21. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Innanzitutto io non sono la sua comare; da noi la parola ha un significato più che amichevole, direi proprio affettuoso !

    Aggiungo, per la corretta informazione, che la fiorentina VERACE assolutamente con osso, ha proprio il peso che ho indicato, cioè circa le once di Anita.
    Al tavolo la disossano i camerieri, ed è un rito famoso in Toscana, e lasciano l’osso sul piatto di portata.
    Si informi…come al solito!
    Una settimana in Toscana non fa primavera!
    Io mangio bene sempre, a casa mia, soprattutto semplice e sano perchè acquisto a km zero, perchè lavoro in cucina…ciò evita sprechi.
    E anche ora che siamo rimasti soli, certi piatti li faccio in quantità, poi distribuisco, cosa che i miei famigliari gradiscono molto, e ancor di più i nipoti. Altro che spreco!
    E poi io amo la cucina che è creatività, fantasia, socializzazione, studio della Terra e dei suoi prodotti, storia di civiltà…

    Al Ristorante andiamo moderatamente, anche perchè mi fa arrabbiare moltissimo che in Veneto, in Austria, in Slovenia si mangi bene con prezzi accessibili, mentre in Friuli è più caro senza giustificazione.
    Quando sono sola non mi lascio andare, anzi approfitto per cucinare i piatti che mio marito non ama: fegato alla veneziana, bigoli in salsa…. e un mare di radicchi e insalate.
    Il povero sandwich lo lascio a lei!

    Chi sarebbe il mio irriducibile nemico? Non lei…!!!
    Se fosse nei paraggi credo che di tanto in tanto le porterei qualche porzione, senza veleno, dei miei piatti, per tirarla su di morale!!!
    Sa…ricordo come un incubo, me li sogno di notte quegli orrendi “piatti pronti” che vedevo in Galles nei supermercati!!!

    Sylvi

  22. caino
    caino says:

    Mi pare invece che altri lavorino a tempo pieno per le mutande della Regina.

    C

    Il che di questi tempi e’ anche peggio

  23. sylvi
    sylvi says:

    caro C.G.,

    ho scritto una lettera aperta al Sindaco di Udine, che tanto si presta ad affrontare le problematiche sociali di omosessuali, immigrati che vivono nei parchi della città…ma si dimentica dei diritti dei bambini, dei vecchi, degli asili Nido che latitano, dei disabili che vivono qui?…o c he si arrangino?
    Poichè si è precipitato ad iscrivere nel registro del Comune, a riconoscere il” matrimonio” di una coppia di lesbiche sposate in Sudafrica, cosa che gli ha valso l’attenzione dei giornali nazionali… quanto gli piace, assieme alla fascia che indossa anche per andare al bar…
    gli ho posto due domande:
    – iscriverebbe e riconoscerebbe il matrimonio di un friulano con una 12enne araba, indiana ecc…. contratto ovviamente altrove?
    – iscriverebbe e riconoscerebbe il matrimonio, contratto all’estero, bigamo, trigamo, …di un friulano che ama l’harem, e magari con un codazzo di bambine “pronte all’uso”???

    Non avrò risposte! Ma anche a questo ci arriveremo!

    Sylvi

    Sylvi

  24. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Sylvi,
    la domanda è una: cosa fanno di male agli altri, cosa tolgono in quanto a diritti altrui queste due signore, presumo siano due italiane, che vogliono regolarizzare il loro rapporto?
    Certo che le priorità sono altre, nessun dubbio, eppure non vedo il nesso.
    Non sono certo loro le responsabili su quanto affermi.

    C.G.

  25. sylvi
    sylvi says:

    x C.G.

    NO, una è friulana, l’altra è inglese o irlandese, non ricordo. Sono “sposate” in Sudafrica e abitano stabilmente a Bruxelles , ma chiedono diritti in Italia.
    I giornali italiani, ogni giorno che Dio manda in terra, ci assillano con i diritti dei gay. Una lobby fortissima!
    Vogliono il matrimonio, con pensione di reversibilità inclusa; vogliono l’adozione di innocenti bambini che si troveranno sbattuti fra madri-madri e padri-padri.
    D’accordo, niente in contrario ai loro diritti, ma i diritti della famiglia normale, quella di un uomo e una donna che fanno figli dove stanno?
    E i diritti dei bambini ?
    Prendiamo la Francia: da almeno 50anni le famiglie con figli sono enormemente tutelate. Infatti i francesi fanno figli! E c’è spazio anche per i gay.
    La Germania idem!
    Ora se la torta italiana è già miserrima, tanto che non possiamo permetterci i figli che vorremmo; siamo affogati nelle pensioni baby e di invalidi fasulli…stiamo pagando con varie provvidenze un esercito di adulti che vivono alle spalle dello Stato, mi spieghi perchè dovremmo allargare diritti ad altri adulti che…hai mai visto una coppia di gay con problemi di sopravvivenza? A gay con genitori da accudire alle prese con badanti o Case di Riposo? A gay che non ce la fanno a badare ai loro figli? Io no!
    Tu chiedi che cosa tolgono…tolgono ai più deboli della nostra società.
    C’è scritto in Costituzione che possono essere istituite Scuole private senza oneri per lo Stato.
    E chi vuole frequentarle paga due volte: tasse statali e tasse private.
    Pagheremo anche per pagare la pensione di reversibilità a persone che hanno fatto una scelta , diciamo controcorrente?
    Se invece non chiedono niente che tolga ai più deboli, le loro scelte private sono assolutamente rispettabili!

    Questo penso!
    Però alle domande che ho fatto al Sindaco nemmeno tu rispondi.

    buonanotte
    Sylvi

  26. Peter
    Peter says:

    x CG

    Ma tu pensi che si possa parlare di diritti civili con una che ti viene a dire che il Veneto leghista e’ un modello di tolleranza ed integrazione ?
    (O che i veneziani inventarono la forchetta, ma questa e’ una bazzecola).
    Silvi non e’ semplicemente in grado di capire che le famiglie sono tutte uguali, e come sono fatte dipende dai loro componenti, non da Dio, le chiese o i duci di ieri o di oggi.
    Se i gay pagano i contributi pensione, e’ ovvio che anche loro abbiano diritto a reversibilita’ nell’ ambito di coppie regolarizzate. Ma in Italia non vi e ‘ alcun riconoscimento per tali coppie, il che mette il paese alla pari con Russia, Polonia, Cina, India e terzo mondo vario.
    Silvi sbraita che i bambini in coppie dello stesso sesso sono confusi ed infelici, ma ovviamente non li ha mai visti ne’ sentiti, e se per assurdo lo facesse vedrebbe solo quello che ha deciso di vedere in partenza.
    Sbraita che ‘ i gay sono una lobby fortissima’ , ma che dire della lobby cattolica in Italia?! Che ostacola seriamente lo sviluppo sociale e civile del paese da sempre.
    Ha una congenita avversione ad immigrati, gay, stranieri ed italiani di altre regioni, quelle due appartengono a due di tali categorie, figurati un po’.
    Al posto del sindaco, procurerei alla signora un ricovero adatto all’uopo.

    Ciao, Peter

  27. caino
    caino says:

    Cara Sylvi,
    una massa di problemi enormi ci assilla.
    Quello che tu dici fa ormai parte del gioco mediatico, al posto di occuparci del problema economico che sta a monte, il popolo e’ indotto ad occuparsi di problemi di questo tipo, per cui si sta a litigare tra dx e sx e ci distingue o meglio finisce per creare appartenenze di questo tipo…, mentre oramai sul pensiero unico neoliberal o global economic,(sicsicsic)nessuno se ne occupa piu’..una artificiosa divisione…….
    SI Finisce per accapigliarsi se sia giusto o meno sopprimere un cane..(sicsicsic)
    Ho postato all’uopo una prolusione di Diego Fusaro, lunghetta ma interessante, non che io condivido in toto il suo pensiero, anzi, ma su queste tematiche, di disvelamento, ha perfettamente ragione.
    Ormai il Capitale , puo’fare a meno dello Stato nazionale e non credo che solo ripristinando lo Stato ci riappropi di alcunche’,ecco ee’ su questo punto che io divergo da Fusaro,, per il resto una buona prolusione…meglio di una serata qualsiasi..

    un saluto

    c

  28. caino
    caino says:

    NON HO LAMINIMA IDEA DI CHI DIAVOLO SIA IL SINDACO DI UDINE, MA ORMAI I SINDACI SIA DI DX O DI SX POSSONO OCCUPARSI SOLO PIU’DI QUESTI PROBLEMI…NELLE COSE CHE CONTANO…I CONTI ORMAI GLIELI FANNO GLI ALTRI…DICI BENE LORO INDOSSANOLA FASCIA TRICOLORE..MA ALMENO SONO CONSOLATI ALLA FINE DEL MESE.

    C

  29. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Ho finalmente capito cos’e’ la bistecca alla fiorentina.
    Qui e’ una Porterhouse steak, cioe’ quella con l’osso a forma di un T. (O anche Tbone steak).

    Anni fa era molto popolare ed era ottima, il segreto sta nella provenienza della bistecca stessa, la preparazione e’ semplice, di solito alla griglia…rosmarino e pepe….
    Deve essere spessa, direi almeno 3 cm. (cruda)

    Adesso si devono ordinare ed il prezzo e’ esorbitante e, non dal supermercato.
    Non sono amante di carne rossa…i miei figli lo erano.
    E si’, facilmente passano ben oltre i 700gr.

    Essendo stati nel restaurant business, i fornitori ci trattavano bene…..

    Anita

  30. Peter
    Peter says:

    x Anita

    la T- bone steak, la scelta della parte da dove tagliarla, Lo spessore e soprattutto il metodo di cottura, vennero ideati in Toscana lungo tempo fa.
    Lo spessore del taglio ed il peso possono variare.
    Si’, quella che tu dice e’ l’ equivalente da voi. Qui si chiamano T- bone, per via della forma dell’ osso, parte della vertebra credo.

    Peter

  31. sylvi
    sylvi says:

    x Peter Uffa!

    Ribadisco che in Veneto l’integrazione degli extracomunitari è ottima, sia nei Comuni leghisti che non.
    Il volontariato, molto forte in queste terre, ha contribuito ad accogliere gli stranieri, aiutarli nella ricerca del lavoro e della casa, a smussare quindi le problematiche sociali.
    Ciò che non avviene in Puglia e in Sicilia, almeno da quel che leggo sull’Espresso, appunto per l’assenza del Volontariato.
    Salvini, segretario della Lega, è lombardo, e in Veneto c’è la Liga!
    Il caso di extracomunitari che votano Liga è tutt’altro che isolato!
    Le piaccia o no!

    Invece il caso dei migranti a Udine è diverso: lo Stato italiano ci sta inviando migranti dalla Sicilia, quelli di Mare NOstrum; ma noi abbiamo anche quelli che arrivano via terra alle nostre frontiere, e questi stranamente non hanno il sussidio giornaliero di quelli. Migranti di serie A e migranti di serie B
    Deve badarci il Comune che non sa più dove metterli.
    Fin che c’era l’estate il Sindaco gli permetteva, chiudendo entrambi gli occhi, di sistemarsi anche nei pochi parchi pubblici della città che diventavano ben presto un accampamento di zingari, se non peggio, e ovviamente facendo fuggire bambini e pensionati, ai quali non restava più un angolo di verde e di giochi. Tutti sul marciapiede!
    Vede da dove nasce il razzismo?

    Ma i fraintendimenti e quindi gli scontri nascono soprattutto dalla mala fede come la sua: lei scrive che io avrei affermato che la forchetta è stata inventata dai veneziani…cosa che io non ho assolutamente detto.
    Non è importante la forchetta, ma lo stravolgimento malevolo che lei fa del pensiero altrui!!!E lo si fa per tutti gli argomenti.

    Infine, sì conosco figli di sposati che poi hanno piantato la famiglia per vivere la loro omosessualità.
    Bambini smarriti che iniziano la loro vita dallo psicologo, ai quali si chiede di ” capire” una situazione famigliare che , piaccia o non piaccia, è vissuta come “strana”.
    Si parla tanto di diritti dei Gay…ma non si parla mai dei diritti di questi bambini che NON capiscono perchè loro non hanno un papà e una mamma, anche separati, come tutti gli altri.
    Comunque spero che facciano una legge, non se ne può più di questo cancan, che come dice Caino, serve soprattutto a sviare il popolazzo da altre questioni sociali ben più importanti.
    Almeno la smetteranno di strillare e di fare quelle pagliacciate dei Gay Pride! O NO????

    I Bambini? Chi se ne frega! Ora hanno due mamme, poi se si separano, ne avranno tre, e a scuola giocheranno con compagni che hanno due o tre papà…in una bolgia infernale di situazioni assurde, là dove un bambino ha prima di tutto e innanzi a tutto bisogno di stabilità affettiva e di modelli di riferimento.

    Mi viene in testa: se la coppia gay si separa, succede- è successo-la pensione di reversibilità a chi spetterà? Mah!

    Sylvi

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