1) – CRIMEA E UCRAINA: LA REALTA’ E L’IPOCRITA AVVENTURISMO OCCIDENTALE 2) – IL GRANDE PROGETTO DI SVILUPPO DELL’EURASIA 3) FINALMENTE LA SEPARAZIONE BANCARIA?

Se anziché badare ai meschini ma grassi interessi di parte si badasse davvero all’interesse generale, la Comunità Europea andrebbe estesa non solo fino a Kiev, capitale dell’Ucraina in pericolosa ebollizione, ma fino a Mosca (così come a sud dovrebbe comprendere almeno anche la Turchia). Non a caso a Verona ha sede da qualche anno il Forum Eurasiatico, che si batte per diffondere appunto l’idea che l’Europa deve allargarsi all’Asia, questa volta con mezzi pacifici, trattati economici e strategie di ampio respiro anziché con le invasioni napoleoniche e nazifasciste.

Cominciamo col chiarirci le idee in modo da sapere di cosa stiamo parlando. La Crimea è Russia dal ’700, prima faceva parte dell’impero turco. L’Ucraina ha la sua parte sudorientale composta da popolazione di lingua russa e la sua parte occidentale composta dalla Rutenia di memoria austro-ungarica e da una parte della Polonia,  che fino al 1939 era estesa molto più a est. L’Ucraina avrebbe quindi tutto l’interesse a cedere alla Russia oltre alla Crimea anche le regioni sudorientali russofone in cambio di buoni rapporti, stabili e vantaggiosi per tutti. Alle elezioni ucraine filo occidentali e filo russi sono entrambi al 50%. Se l’Ucraina cedesse il sud est russofono, i filo occidentali si assicurerebbero stabilmente il governo. Invece l’Europa e gli Usa titillano il nazionalismo ucraino, deleterio e pericoloso come tutti i nazionalismi, assecondandolo nella pretesa assurda di voler tenere nell’Ucraina anche le province russofone, sull’esempio della prepotenza degli Stati baltici prontamente assecondata dagli Usa e dall’Europa quando per far saltare l’Urss ricorsero anche all’invenzione dei tre Stati baltici.
Ovvio inoltre che alla Russia non faccia piacere la spinta Usa a piazzare basi Nato anche ai suoi confini con l’Ucraina, visto anche che gli Usa con la scusa del “pericolo Iran” hanno piazzato grandi basi militari negli Stati ex sovietici centro asiatici Uzbekistan, che li ha infine sloggiati, Kazakistan, ecc. La strategia Usa consistente nel circondare il più possibile la Russia con basi militari dai confini est europei a quelli meridionali centroasiatici è fin troppo evidente e ha un duplice scopo: poter minacciare militarmente sia la contingua Russia che la non lontana Cina. La durezza e l’aggressività, più a parole che con i fatti, di Putin non è altro che la logica conseguenza dell’aggressività politico militare degli Usa. Con al guinzaglio la docile Europa, che avrebbe invece tutto l’interesse a ingrandire la sua unione a est fino a Mosca, geograficamente cioè fino a Vladivostok, e a sud almeno fino alla Turchia – sicuramente più europea degli Stati baltici! – se non fino alla Mesopotamia.

Il proverbio dice che “la Storia si ripete: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa”. La prima volta è stata la guerra di Crimea dal 1853 al 1856 per il controllo dei Balcani e del Mediterraneo, guerra che vide la Russia aggredita e sconfitta dai turchi dell’impero ottomano sostenuti da Francia, Gran Bretagna e da un corpo di spedizione piemontese inviato da Cavour solo per poter poi sollevare al congresso di pace di Parigi la questione dell’unità e dell’indipendenza dell’Italia.

La seconda volta è adesso, con le minacce lanciate ancora una volta dall’Occidente contro la secessione della Crimea dall’Ucraina. E a prescindere da eventuali nuove tragedie, peraltro assai improbabili, è in effetti farsesco, anzi grottesco  che a minacciare ferro e fuoco e sanzioni economiche contro la secessione della Crimea, decisa da un regolare referendum, siano Stati come la Francia e gli Stati Uniti, che a suo tempo hanno finanziato secessioni madri di guerre civili anche con milioni di morti. Per esempio, la Nigeria era uno Stato certamente non povero, grazie alla sua ricchezza di petrolio.  Ma quando nel 1967 il colonnello Yacobu Gowon mise fine alle  concessioni petrolifere della francese Elf, la Francia cominciò a finanziare la secessione della regione orientale del Paese tristemente nota come Biafra, la più ricca di petrolio dell’intera Nigeria. Risultato: 30 mesi di guerra civile, con carneficine che costarono alla Nigeria ben due milioni di morti, vari milioni di mutilati, centinaia di città e villaggi bruciati.

Stesso scenario nel 1960 quando il Belgio fu finalmente costretto a concedere l’indipendenza al Congo. Belgio, Stati Uniti e vari Paesi europei presero a foraggiare immediatamente la secessione del Katanga, che con i suoi giacimenti di oro, uranio e rappresentava l’80% del economia nazionale e la sua unica fonte di valuta estera. Tanta ricchezza naturale era stata data in concessione a una società belga, l’Union Minière du Haut Katanga, con  diritti esclusivi di estrazione fino al 1990. La secessione durò fino al gennaio 1963, meno di tre anni, ma è  costata una marea di vite umane, compresa quella del capo di Stato Patrice Lumumba, fatto uccidere dalla Cia.

Oggi, mentre tutti guardano da un pezzo all’Ucraina e ora anche alla secessa Crimea, l’Europa, gli Usa e Israele preparano l’inferno con la secessione del Sudan del Sud dallo Stato sudanese. La secessione si porta via, tanto per cambiare, l’85% dei giacimenti petroliferi. Ma rischia di portarsi via l’intero assetto statale dell’Africa nera.  La febbre secessionista, inoculata dal mai disinteressato Occidente, potrebbe contagiare lo Zimbabwe, dove il Mthwakazi Liberation Front capitanato da Fidelis Ncube vuole la secessione del Matabeleland, non a caso la regione più ricca di idrocarburi e minerali dell’intero Zimbabwe.

Nell’occhio del ciclone, con altre carneficine, potrebbe finire di nuovo il Congo, questa volta con la secessione del Kivu, regione guarda caso molto ricca di minerali preziosi, dove i mercenari secessionisti hanno l’aiuto  dell’AFRICOM, cioè del comando militare statunitense dedicato all’Africa.

La balcanizzazione dell’intero Continente Nero favorirebbe l’Europa, gli Usa e Israele, come ha dimostrato anche un documentario della inglese BBC, se non altro perché danneggerebbe la Cina, che in Africa porta avanti politiche fin troppo disinvolte pur di potersi rifornire di petrolio e minerali strategici, cose delle quali il suo sottosuolo è carente.

Che lo scenario della guerra civile con milioni di morti e altri milioni di mutilati si possa ripetere a partire dal Sudan non importa nulla né alla Francia né agli Usa né alla Comunità Europea, che si strappano i capelli per la secessione della Crimea, ma quando si tratta di profitti e petrolio è storicamente dimostrato che sanno essere di una ferocia senza pari. E con l’Ucraina la Comunità Europa ha saputo essere anche di un’irresponsabilità senza pari. Da una parte l’ha spinta a chiedere di far parte della Comunità, ma dall’altra ha evitato accuratamente non dico di coprirne per intero le notevoli conseguenze economiche, ma neppure di concedere qualche aiuto finanziario: il Vecchio Continente ha i forzieri vuoti e una crisi economico finanziaria che non se ne vuole andare. L’ingresso nella Comunità Europea avrebbe infatti impedito all’Ucraina quello nell’Unione doganale di Russia, Bielorussia e Kazakistan. E ovviamente avrebbe spinto la Russia sia a rivedere o tagliare le forniture di gas sia a esigere il pagamento dei crediti già accordati e la riduzione o la cancellazione di quelli previsti per il futuro.

Lo aveva già detto senza peli sulla lingua lo scorso 18 ottobre al Forum Eurasiatico di Verona Sergey Glazyev,  consigliere di Putin: “La firma dell’Ucraina sarà un freno al dialogo eurasiatico. L’Ucraina non potrà influenzare Unione Europea, mentre il suo principale mercato è quello russo. La conseguenza della firma sarà la diminuzione del credito russo e un possibile default per cui occorreranno 15 miliardi di dollari e per la stabilizzazione dell’economia almeno a 35 miliardi: l’Unione europea sarà in grado di sostituirsi alla Russia?”. Ovviamente no, come si è già visto bene.

E il 7 dell’attuale mese di marzo l’amministratore delegato Alexiei Miller della russa Gazprom, la grande azienda di estrazione del gas, ha minacciato di tagliare le forniture di gas all’Ucraina se non salderà il debito già accumulato, pari alla rispettabile cifra di 1.529 miliardi di dollari, e se non pagherà le forniture in corso. “O l’Ucraina estingue il debito e paga per le forniture correnti, oppure c’e’ il rischio di tornare alla situazione creatasi all’inizio del 2009″, quando il Paese debitore rischiava di restare senza gas. Gas che non può certo essere fornito dall’Europa, che a sua volta per il gas dipende proprio dalla Russia.

Come si vede, la Comunità Europea soffia sul fuoco con scarsa senso di responsabilità. E col rischio che ci si scotti in troppi. Noi compresi. Non sono più i tempi di Cavour e delle lotte per l’unità nazionale italiana. Anzi, tutt’altro. E a remare contro l’unità non c’è solo la Lega Nord.

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PRESENTATO A MOSCA IL GRANDE PROGETTO DI SVILUPPO DEL CONTINENTE EUROASIATICO

Mario Lettieri* Paolo Raimondi** * Sottosegretario all’Economia del governo Prodi **Economista

Mentre i venti di una nuova guerra fredda e i rischi di veri e propri conflitti intorno alla questione Ucraina crescono, importanti personalità dell’economia e delle scienze della Russia propongono invece una visione pacifica dello sviluppo infrastrutturale, economico e culturale dell’intero continente euro-asiatico. L’11 marzo scorso, a Mosca il presidente delle Ferrovie Russe, Vladimir Yakunin, con il decisivo sostegno della prestigiosa Accademia delle Scienze Russa (RAS), ha proposto un progetto di grandi investimenti infrastrutturali noto come “Il corridoio euro-asiatico Razvitie”. Questa parola russa significa sviluppo.

Gli autori di questo articolo sono stati tra i pochi stranieri invitati all’evento. Dopo la sua validazione scientifica da  parte della RAS, il progetto adesso è pronto per essere presentato e discusso nelle varie istituzioni dell’amministrazione statale.

Si tratta di un mega progetto, che negli anni potrebbe richiedere investimenti per parecchie centinaia di miliardi di euro, per collegare con moderne infrastrutture la costa russa del Pacifico con i Paesi europei fino all’Atlantico. Nel corridoio, oltre ai trasporti ferroviari e autostradali, sono previsti anche collegamenti continentali con pipeline per il gas, il petrolio, l’acqua, l’elettricità e le comunicazioni,. Si prevedono anche collegamenti diretti futuri con la Cina, che del resto sta già attivamente portando avanti simili politiche di sviluppo euro-asiatico attraverso la realizzazione di moderne Vie della Seta, e con il Nord America, con la realizzazione di collegamenti ferroviari che, passando attraverso lo Stretto di Bering, potranno collegare via terra la Russia e l’Asia con l’Alaska.

Evidentemente la visione strategica del progetto va ben oltre la realizzazione del corridoi di transito. Infatti si ipotizza anche lo sviluppo in profondità di una fascia di 200-300 km lungo l’intera linea per nuovi insediamenti urbani e nuovi centri produttivi. Secondo Yakunin un tale progetto potrebbe creare almeno 10-15 nuovi tipi di industrie basate su tecnologie completamente nuove. Potrebbe sembrare l’idea di visionari. Ma la Russia da tempo sta cercando di definire una strategia che non sia soltanto economica ma che sappia mobilitare e unire le forze sociali, culturali e spirituali dell’intera popolazione intorno ad un grande progetto.

In questo modo si pensa anche di affrontare la questione demografica in un Paese che ha visto negli ultimi venti anni diminuire spaventosamente i livelli di popolazione e di fertilità. Con esso si potrebbe mettere in moto anche una progressiva urbanizzazione dei territori della Siberia e dell’Estremo Oriente ancora quasi totalmente disabitati. In verità la Russia in passato si è sempre mobilitata intorno a grandi progetti che inizialmente sembravano irrealizzabili. La costruzione più di cento anni fa della linea ferroviaria transiberiana lunga 9.300 km, il piano di elettrificazione dell’Unione Sovietica  e i programmi spaziali sono gli esempi più noti. Yakunin ha ricordato che recentemente sono già stati decisi investimenti di lungo termine quali la modernizzazione della Transiberiana e della linea ferroviaria Bajkal-Amur.

La crisi globale che ancora caratterizza l’inizio del ventunesimo secolo potrebbe essere un importante stimolo per un nuovo accordo della Russia con l’Unione europea e gli Stati Uniti dando una risposta vincente alla politica di deindustrializzazione che ha colpito tutte e tre le aree.

L’utopia della società post-industriale è fallita e potrebbe così essere superata con una nuova e moderna industrializzazione. In un mondo di scambi di beni e di tecnologie, il corridoio di sviluppo euro-asiatico dovrebbe quindi conciliare gli interessi dei tre grandi sistemi economici, creando nel contempo una garanzia di sicurezza geopolitica per tutti. E’ ovvio che un progetto di così grande portata può essere realizzato soltanto con la partecipazione di tutti i Paesi coinvolti ed interessati, a cominciare dall’Unione europea, il cui contributo tecnologico appare insostituibile. Per l’Europa e per l’Italia si aprirebbero anche prospettive di modernizzazione tecnologica, di nuova occupazione e di nuovi business per le nostre imprese..

Può sembrare stravagante in questo delicato momento dei rapporti tra i Paesi del G8 parlare di simili progetti, ma riteniamo che occorra pensare a nuove fasi di sviluppo globale e a nuovi assetti geopolitici pacifici e fortemente integrati.

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LA SEPARAZIONE BANCARIA ARRIVA IN PARLAMENTO

Mario Lettieri* Paolo Raimondi**

La separazione tra le banche commerciali e quelle di investimento sta per approdare nelle competenti Commissioni parlamentari. Il servizio studi del Senato ha già preparato il relativo dossier contenente 6 progetti di legge a suo tempo presentati da varie componenti politiche con differenti soluzioni.

Negli anni passati, prima e dopo la crisi finanziaria globale, purtroppo, la mancanza di una seria riforma e l’assenza di regole stringenti, hanno consentito al sistema bancario grandi giochi speculativi.

Sono stati inventati innumerevoli strumenti finanziari, alcuni davvero”esotici”, mettendo però a rischio non solo lo stesso sistema bancario ma anche quello economico.

Come è noto uno dei problemi più rischiosi per le banche è il leverage, cioè la loro capacità di creare debito in rapporto al proprio capitale. Si pensi che di solito le corporation economiche più grandi hanno un rapporto 50 a 50 tra il capitale proprio e il debito sottoscritto, mentre il sistema bancario ha un rapporto di 5 a 95, come evidenziato in un documento della Banca dei Regolamenti Internazionali. Ciò ovviamente con spregiudicato utilizzo dei soldi dei risparmiatori. Senza contare i debiti fatti e tenuti fuori bilancio. I citati progetti di legge in vario modo riprendono i contenuti del Glass-Steagall Act americano. Nel 1933 il presidente Roosevelt volle la separazione tra le banche di deposito e quelle d’affari per  affrontare alcune delle cause della crisi del ’29 e della Grande Depressione.

Anche nelle proposte presentate al Senato si prevede il divieto per le banche commerciali di svolgere attività di intermediazione dei valori mobiliari e di svolgere attività proprie delle banche d’affari e delle SIM. Per le banche di deposito è previsto il divieto di partecipazioni e accordi di collaborazione con banche d’affari e quello di operare in condizioni di disequilibrio delle scadenze delle varie attività di raccolta e di impiego delle risorse finanziarie, ridefinendo così anche i requisiti prudenziali e di sana gestione. Si stabilisce la incompatibilità delle cariche direttive nelle banche commerciali da parte di rappresentanti, direttori, soci di riferimento delle banche d’affari. Si introduce anche una differenziazione del trattamento fiscale tra le due tipologie di banche, a favore di quelle di deposito.

E’ senz’altro un fatto positivo che anche la Consob, preposta all’attività di controllo sulla trasparenza in borsa, sia intervenuta a favore della separazione bancaria. In una recente  audizione alla Camera, il presidente Giuseppe Vegas ha sostenuto che “la risposta più efficace alla persistente finanziarizzazione dell’economia e alla prevenzione dei rischi sistemici è quella di implementare con convinzione un modello di separazione tra i diversi comparti dell’attività di intermediazione finanziaria, impedendo commistioni tra l’attività di banca commerciale e quella di banca d’investimento”. Per la Consob “ciò ridurrebbe gli effetti di contagio, legati ad una eccessiva assunzione di rischi, verso il settore bancario tradizionale, preservandone la capacità di trasferire risparmio all’economia reale e di sostenere la crescita delle imprese”.

Siamo convinti che una riforma efficace potrebbe contribuire a rendere più trasparente il sistema bancario italiano e a superare l’attuale fase di credit crunch. A tal fine le banche dovrebbero prioritariamente erogare credito produttivo utilizzando anche strumenti innovativi quali i mini bond a sostegno degli investimenti delle Pmi. Si ricordi che nel 2013 in Italia il credito erogato dal sistema bancario alle imprese è diminuito del 4,6%, mentre il tasso di interesse applicato ai nuovi crediti sotto il milione di euro è dell’1,6% superiore a quello praticato in Germania e in Francia.

Da tempo sosteniamo la separazione bancaria. Speriamo che sia la volta buona e che una rapida approvazione della legge possa incidere anche a livello europeo per sconfiggere le potenti lobby bancarie che finora hanno pesantemente condizionato le scelte nazionali ed europee in materia di credito, finanza ed economia.

* Sottosegretario all’Economia del governo Prodi

**Economista


339 commenti
« Commenti più vecchi
  1. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Poppy.
    Eddaje..
    L’una mi da dell’ acido e del maligno perchè abituata a dare aria ai suoi denti, tu mi scrivi che mi devo vergognare. Ma si può?
    Non mi devo affatto vergognare, siete voi che dovreste informarvi meglio su certi elementi “di spicco” teapartyani.
    Ne avrete di che divertirvi oppure rimanere in catalessi colorata a stelle e a striscie.
    A vostra esclusiva scelta, prendetevi tutto il tempo che vi serve per uscire indenni dal “coma” patriottardo.

    C.G.

  2. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uro e Sylvi

    Ho provato a cambiare le date, ma a El Pendola per i primi di maggio non c’è più posto. Proverò a vedere se c’è qualcosa nei paraggi.
    Un saluto.
    pino

  3. Uroburo
    Uroburo says:

    Per Pino.
    Se chiedi a loro te lo trovano loro vicino. L’avevano detto loro a me. U.

  4. Uroburo
    Uroburo says:

    PS. Parla con la signora Annamaria e fai il nostro nome. L’avevo già informata io.

  5. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Faust,
    le coalizioni del Banana arrivavano vicine al 50% dei voti validi.
    Non che la precisazione sia importante ma ha avuto un sostegno veramente di massa. U.

  6. Popeye
    Popeye says:

    x CG
    Lascia stare Der Spiegel e la lingua tedesca. Impara l’inglese cosi potrai leggere quello che ti mando. Forse imparerai qualcosa.
    Ripeto … VERGOGNATI!

  7. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Popeye,
    glielo dico senza ironia e senza malanimo, ognuno alla fin fine è libero di vedere il mondo come gli pare, e se vede male sono affari suoi!
    I suoi ultimi messaggi (289, 296) sono un’espressione caratteristica del suo modo di pensare che confonde dati diversi creando un polverone ed una marmellata incomprensibili ma che servono per attaccare la “politica” (che è il vostro modo demagogico e becero – absit injuria verbis – per chiamare la sinistra), come se voi non foste politica. Ed è un errore perchè voi rappresentate la politica (useggetta ma ormai non solo) nel suo punto più caratteristico, e più basso.
    Questo modo di vedere, che non spiega nulla ma solo usa slogan propagandistici di sicuro effetto ma di corto respiro, è tipico della destra, ormai dovunque. Quella di ora è una destra beota, incapace di capire, buona solo di disprezzare senza mai portare un solo argomento valido e razionale.
    Nei suoi messaggi lei mescola problemi politici (il signore di cui parla è un reazionario di estrema destra proprio come Reagan) con questioni personali che non c’entrano affatto con il tema precedente. Lei scrive: “nen sei degno di pulirgli le scarpe … ma devi solo vergognarti”, espressioni del tutto irrispettose, viscerali, rabbiose, aggressive, becere. Il problema non era personale ma politico, di giudizio su un’appartenenza politica, il resto è solo fuffa, proprio come ai tempi dei nostri scontri sul cosiddetto “razzismo” anti-meridionale.
    Carl Paladino può essere stato un grande imprenditore (argomento che nessuno ha minimamente toccato) ma sul piano politico fa parte dell’ala destra del partito democratico, da sempre su posizioni di estrema destra. La cosa curiosa è che quest’ala è fortissima nel Sud mentre Paladino e Reagan sono del Nord: una dimostrazione di quanto fossero di destra.
    Io non so se lei faccia queste confusioni perchè non arriva a capire le differenze, quindi per un problema logico, o perchè le è utile mescolare le cose, proprio com’è abituata a fare la demagogia di estrema destra a cui lei ed Anita appartenete di diritto.
    E’ un problema vostro, io posso solo osservare che voi non portate a questo blog il vostro serio contributo, che sarebbe quello di illustrare le vostre personali visioni del mondo. Voi ripetete come dischi rotti degli slogan che non hanno alcun contributo reale al di fuori della propaganda. Una cosa molto deludente. Mi piacerebbe poter discutere con voi di visioni del mondo ma voi sapete solo urlare parole d’ordine prive di contenuti, proprio come si fa allo stadio.
    Un saluto senza offesa U.

  8. Popeye
    Popeye says:

    Caro Uroburo,
    Se i miei amici avrebbero espresso almeno un accenno che sostenevano Berlusconi li avrei abbandonati. Poi Berlusconi come te e’ un grande sostenitore della Russia e Putin. Sai tra mafiosi si puo’ trovare sempre qualche modo di trattare con mutue. Alla prossima festicella tra i due forse potresti ricavarti un invito usando il tuo charm e scoppiettando una usagetta qua e la’. Sono sicurissimo che diventerai un amico stretto con i due nani. Immagina che una volta io difendevo Berlusconi. Credevo che la giustizia italiana perseguitava solo lui invece perseguitano tutti i non comunisti perche’ la giustizia e’ uguale per tutti.
    Vedi anche i sassi possono cambiare ma solo certi che hanno certe qualita’.
    P.

  9. Popeye
    Popeye says:

    Caro Uroburo
    Tu parli di destra e sinistra. Ma la nostra concezione della destra e sinistra non e’ come la tua/vostra. A noi all’estrema destra c’e’ l’anarchia o gente che vuole zero governo. E alla sinistra c’e’ la tirannia tipo Stalin o Mao. Il vostro spettro politico e’ un piccolo settore della nostra estrema sinistra: socialismo, fascismo, marxismo, comunismo, e stalinismo, poca differenza tra loro. Ecco perche’ non potete concepire il concetto dell’individualismo e un governo minimo esattamente dove si trova il tea party. Cosa vuole il tea party? Vogliono un governo che fa solo i doveri dati allo stato dai soggetti sovrani via costituzione e nulla di piu’. Parlare di questi concetti con te e’ come parlare con un marziano.
    P.

  10. Popeye
    Popeye says:

    Caro Uroburo
    Ma scusa tu non sei un disco rotto. Stai riptendo per dieci anni su diversi blog le stesse cavolate con le stesse frase disprezzanti che a suo modo di pensare ti da’ qualche aria di sofisticazione della sinistra. Tu sei in barile intellettualmente e pensi che il problema sono gli altri.

  11. Popeye
    Popeye says:

    Caro Uroburo,
    Te lo spiego io perche’ 50% degli italiani votano Berlusconi. Voi della sinistra quando andate al governo pensate solo come tassare la gente cosi potete spendere i soldi a favorire i vostri lobbi della sinistra. Almeno Berlusconi tenta di non alzare le tasse e in certi casi abbassarle. Ma anche i suoi amichevoli partiti lo hanno contrastato quando ci ha provato. La gente votano per quelli che gli danno meno pena e non serve la presunta intelligenza della sinistra per capirlo.
    Per me tutti i maggiori partiti italiani sono un garbuglio di poca differenza tra loro. Tutti cercano di arricchirsi alla spese del popolo. E la vostra santa costituzione non ha dato il potere al popolo sovrano di cambiarlo. Ma sicuramente per te basta che il governo e’ di sinistra tutto va bene.

  12. Uroburo
    Uroburo says:

    Popeye { 28.03.14 alle 11:22 } Vogliono un governo che fa solo i doveri dati allo stato dai soggetti sovrani via costituzione e nulla di piu’. Parlare di questi concetti con te e’ come parlare con un marziano.
    ———————————————–
    Caro Popeye,
    le assicuro che in Europa arrivano perfino i giornali, le riviste ed i libri … anche se in Useggetta faticate a crederlo.
    Come non potete neppure concepire che il tenore di vita medio europeo sia più alto e migliore del vostro.
    Certo anche l’Europa è un’oligarchia plutocratica, proprio come voi (anche perchè ce li avete imposti, proprio come i russi ai popoli loro soggetti), ma da noi ci sono contrappesi che da voi non esistono: con qualche eccezione il nostro sistema sociale è più fine e meno rozzo del vostro.
    Con qualche eccezione, in Europa non ci sono stati di polizia, i cittadini possono votare senza problemi e senza complicazioni perchè il voto è un diritto insito nella cittadinanza, ed i diritti sociali sono un aspetto irrinunciabile dei diritti politici.
    Certo ci sono degli abusi ma da noi ci sono diritti politici e sociali, da voi ci sono solo diritti economici per i ricchi o per coloro che vogliono diventarlo.
    Di tutto questo lei sa solo vedere (cito): “Alla prossima festicella tra i due forse potresti ricavarti un invito … Sono sicurissimo che diventerai un amico stretto con i due nani. … la giustizia italiana perseguita(va) … tutti i non comunisti … A noi all’estrema destra c’e’ l’anarchia … E alla sinistra c’e’ …socialismo, fascismo, marxismo, comunismo, e stalinismo, poca differenza tra loro”; ed altre similari sciocchezze.
    Caro Popeye, quando non si ha niente dentro (a parte gli slogan) non si può tirare fuori qualcosa.
    Un saluto, mi creda senza nessuna ostilità personale da parte mia: alla fin fine lei è liberissimo di pensare quel che le pare ed io sono altrettanto libero di tenermi le mie idee. Uroburo

  13. Uroburo
    Uroburo says:

    Popeye { 28.03.14 alle 11:42 } Ma sicuramente per te basta che il governo e’ di sinistra tutto va bene.
    ——————————————-
    Caro Popeye,
    io non ho votato dal 2008 al 2013, tanto per dire che lei scrive solo sciocchezze.
    E poi, con una battuta purtroppo vera, potrei dire che la sinistra ha fatto tanti errori ma non ha mai mandato un delinquente a governare un paese europeo di sessanta milioni di abitanti.
    Per lei sono tutti uguali, tutti tranne i vostri. Una visione talmente povera da far cadere le braccia.Voi useggetta di destra siete proprio tutti uguali. Beh, tanti auguri. U.

  14. nik il marziano
    nik il marziano says:

    le coalizioni del Banana arrivavano vicine al 50% dei voti validi.
    Non che la precisazione sia importante ma ha avuto un sostegno veramente di massa. U.

    bersculoni con il suo partito non ha mai superato il 30%, anzi solo una volta nel 1988… le altre ha preso, massimo, dal 20 al 25%… Se parliamo di italiani che hanno votato il pregiudicatonano… questi sono i numeri…
    Quindi solo il 25% hanno votato il pedonano… e ha governato con una maggioranza guadagnata col porcellum.
    Ma attenzione, parliamo del 25% con un’astensione del 50%… quindi il 75% NON ha votato il delinquente… Aggiungo che in coalizione non ha mai raggiunto il 50% o la maggioranza, che ottenne, alla camera, con il premio di maggioranza del porcellum.
    Trovo impreciso e tendenzioso usare ” votato dalla maggioranza degli italiani” “sostegno veramente di massa…” roba da propagandisti y/o malinformati…
    n.m.

  15. Popeye
    Popeye says:

    Caro Uroburo,
    Prima cosa il signor Carl Paladino no e’ un fascista che tu chiami estrema destra ( come se voi di sinistra credete di essere all’altro polo ma invece siete nello stesso barile) mentre noi lo vediamo alla nostra destra dove la gente vuole un governo minimo che funziona.
    Il signore Carl si batte per un governo minimo, che funziona, e che veramente aiuta la povera gente di minoranza del sua citta’ e stato che e’ intrappolata nella politica della sinistra nostra. Carl non vuole altro che aiutarli. Per almeno i passati cinquanta anni i politici di questa sfortunata gente non fanno altro che mantenerli in un virtuale campo di concentramento virtuale di povertà. E guarda che il nostro stato spende quattrini a misura industriale per aiutarli ma l’unica cosa che hanno fatto e creare generazioni di gente dipendenti dallo stato per vivere. Questo va bene a loro perché possono sopravvivere e va bene ai loro politici che stra-vivono e hanno un voto sicuro.
    Allora quanto CG viene su questo blog a disprezzare una persona che e’ onestamente interessato a cambiare questo sistema per fare qualcosa di meglio per queste persone, tu credi che io mi sto zitto e non do un rimprovero a CG che normalmente non si informa passato la distanza del suo naso e i stracci che si legge? Non solo il rimprovero lo do in modo che lui puo’ percepire il danno. Lo faccio in modo che lo farebbe un fratello maggiore o un genitore. La sua rispota confermo quello che dico. Se tu ti aspetti che io sia politically correct, sogna. Non lo sono mai stato.
    P.

  16. Peter
    Peter says:

    x Uroburo 312

    Piano piano, calma calma.

    Lei scrive ‘ con qualche eccezione’ l’ Europa non e’ uno stato di polizia, il tenore di vita e’ migliore di US, etc.

    Scusi, ma sono palle. D’ accordo che barboni, miserabili e disoccupati cronici vi sono certo anche in US, non tutti trovano assistenza sanitaria, e che le loro polizie non sono tenere, ma le ‘poche ecezioni’ europee che dice lei sarebbero quanto meno tutta l’ Europa orientale, compresi i paesi ora EU, Grecia, Italia, Spagna, per certi aspetti persino Francia e UK…

    Se in US un arresto fosse condotto come di solito in Italia, Grecia e molti altri paesi europei, sarebbe annullato dal giudice il giorno dopo.
    Non mi risulta che in US le polizie torturino accusati in custodia, come l’amabile polizia italiana mi pare facesse fino a poco tempo fa, o forse anche ora?! E non mi pare che in US sparino sui dimostranti, mentre in Italia successe non molti anni fa. E da noi i Miranda rights non esistono.
    Ricordavo giorni fa che un mafioso condannato in Italia non e’ stato estradato da UK per i ‘diritti umani’.
    Di sanita’ e welfare abbiamo gia’ parlato tante volte

    Peter

  17. Popeye
    Popeye says:

    Caro Uroburo,
    I nostri politici appartengono alla classe globale di tutti i politici e fanno i stessi scherzi. Ma i vostri politici sono i piu’ esagerati di tutti. Tu continui a dire che Berlusconi e’ un delinquente. Si lo puo’ essere. Ma il tuo parere o il mio non conta, conta la giustizia. Mi puoi dire perche’ Berlusconi e’ stato condannato per un reato dove tutti gli altri direttamente imbrattati in questo reato sono stati assolti? Se il reato non esiste per loro perche’ esiste solo per Berlusconi? Perche’ lo stesso caso in Svizzera e’ stato archiviato? Il problema caro Uroburo e’ che voi della sinistra lo avete gia’ condannato senza alcuno processo ma solo dall’opinione della sinistra e la giustizia dovevano dare alla sinistra quello che e’ della sinistra. Tutto qui. Io sono per la giustizia imparziale che in Italia non esiste. I nostri politici delinquenti li mettiamo in galera. Non molti anni fa un deputato democratico capo della commissione che determina dove determinano dove spendere i soldi di stato, una potenza tremenda, fu accusato e condannato di aversi presi delle scrivanie usate che appartenevano al governo. Ha dovuto fare 18 mesi in galera e ha perso il suo mandato come deputato. Questo si chiama giustizia.
    PS – il presidente a quei tempi era Clinton e il deputato era da Chicago dove i democratici dominano.
    P.

  18. Uroburo
    Uroburo says:

    Popeye { 28.03.14 alle 12:16 } Se tu ti aspetti che io sia politically correct, sogna. Non lo sono mai stato.
    ————————————————-
    La cosa è notoria caro Popeye. Francamente la sua precisazione è del tutto inutile.
    Un saluto U.

  19. Popeye
    Popeye says:

    Io avrei detto:
    “La cosa è notoria caro Popeye. Francamente la sua precisazione è del tutto superflua.”

    Una bella differenza tra superflua e inutile

  20. sylvi
    sylvi says:

    x Uroburo

    Ho dato in mano a mia figlia. Circa 30 aprile/ 3-4 maggio.
    Appena so qualcosa ti informerò!

    Sylvi

  21. Anita
    Anita says:

    x Uroburo #307

    “…..proprio com’è abituata a fare la demagogia di estrema destra a cui lei ed Anita appartenete di diritto.”
    =====

    Caro Uroburo,
    lei usa troppe parole a casaccio, io non conosco memmeno una singola persona di estrema destra…lei assume di sapere molto di piu’ su cose delle quali ha scarsa conoscenza.
    Io sento/leggo tanto futile quaglieggiamento su questo forum e, non e’ il mio.

    Sempre con estrema stima,
    Anita

  22. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Popeye,
    se ritiene irriguardosa l’aggettivo “inutile” le faccio le mie scuse: non volevo in nessun modo essere irriguardoso.
    Già che ci sono vorrei chiarire una mia opinione con lei e con tutti: sono stato io ad insistere perchè lei tornasse e non ne sono certo pentito.
    Continuo a ritenere che questo blog dovrebbe allargarsi ancora ed avere una politica di inclusione di tutti i punti di vista, quali che siano, con due sole limitazioni. La prima relativa alle idee: dovrebbe essere ammesse tutte le tesi tranne quelle che sostengono dei reati (a norma del codice penale). La seconda relativa alle persone: dovrebbero essere esclusi coloro, e solo coloro, che abitualmente ingiuriano o diffamano gli altri commentatori o coloro che usano espressioni volgari o turpiloquiose.
    Sono quindi bel lieto del suo ritorno tra noi e per parte mia mi preoccupo di avere con lei relazioni che rientrano nelle regole di normale correttezza. Questo non cancella le profonde diversità dei nostri punti di vista ma non sono mai stato – con buona pace della candida Anita, dalla memoria molto selettiva – ingiurioso, offensivo o irriguardoso nei suoi confronti. Non almeno volontariamente anche se qui pare ci sia una profonda differenza tra quel che penso io e quel che pensa la nostra buona Anita, detta La-bocca-della-verità.
    Quel che scrivo a lei vale anche, paro paro, per Rodolfo che, a mio modo di vedere, dovrebbe avere il diritto di partecipare a questo blog come chiunque altro, magari moderando un po’ certe sue espressioni.
    Quindi io posso essere in disaccordo con lei ma ci terrei che lei potesse continuare ad esporre i suoi punti di vista in totale libertà. Posso criticare le sue idee ma non ho nulla contro di lei sul piano personale, cosa che vale anche per chiunque altro qui dentro.
    Un cordiale saluto Uroburo

  23. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Anita,
    prendo atto del suo parere.
    Parlo a casaccio di cose di cui ho scarsa conoscenza, e per di più in Useggetta nessuno è di estrema destra.
    Quest’ultima, mi consenta, mi sembra un’emerita stupidaggine (voi avete avuto governi interi di estrema destra) ma va bene ugualmente.
    Certo che se per voi l’estrema destra sono gli anarchici e l’estrema sinistra sono “la tirannia tipo Stalin o Mao, socialismo, fascismo, marxismo, comunismo, e stalinismo, poca differenza tra loro” allora sono proprio i concetti di base, i termini nominali del problema, gli schemi logici, ad essere radicalmente diversi
    Un saluto U.

  24. Popeye
    Popeye says:

    Caro Uroburo
    Non nessun problema delle regole del blog eccetto questo. Chi sara’ il giudice di questo: “La seconda relativa alle persone: dovrebbero essere esclusi coloro, e solo coloro, che abitualmente ingiuriano o diffamano gli altri commentatori o coloro che usano espressioni volgari o turpiloquiose.”?

    Nel passato fino a oggi, i giudici sono sempre quelli della sinistra in che loro possono scrivere quello che vogliono e giudicate non volgare o turpiloquiose ma solo i Popeye e i Rodolfo di questo blog. Questo e’ il problema. Preferirei lasciar fuori dal discorso attacchi sulla persona ma attacchi su quello che dicono sono OK. Allora a dire che uno ha i nervi scoperti e’ una offesa al carattere della persona che ha scritto quello che non piace. Ma dibattere quello che ha scritto anche in modo duro e’ accettabile.
    Ultimamente certi hanno puntato su una riflessione della sua gioventù di Anita durante il tempo di Mussolini come una ammissione che in qualche modo la signora Anita sia fascista come se lei aveva partecipata al macello che aveva combinato il Duce in Abissinia. Questo non e’ accettabile o giusto.
    P.

  25. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    ancora una volta fatico un po’ a seguirla… ma sarà certamente un problema mio: avrò anch’io dei nervetti scoperti. Epperfortuna che quello che soffre di sdoppiamento della personalità sono io, a quanto scrive la pregevole Anita, La-bocca-della-verità. A me però pare che nel suo caso, accada regolarmente che la mano destra non sappia quel che fa la sinistra.
    In base a quel che lei scrive nel suo 316 parrebbe proprio che l’Useggetta sia la patria delle libbbbertà e dei diritti democratici, che è poi quel che loro dicono di sé da quasi due secoli e mezzo.
    Naturalmente, com’è giusto e sacrosanto, hanno esportato i loro valori in tutto il mondo a cannonate, argomento che tra tutti è sicuramente il più democratico. L’hanno fatto solo per il bene del mondo intero, ovviusly, non certo per bieco guadagno, parbleu!
    Il diritto di voto in Useggetta deve essere confermato con una specifica richiesta, che viene giudicata da enti amministrativi (e non giurisdizionali). Qual è la percentuale dei negri che votano negli stati del profondo Sud? E se i bianchi della contea non sono d’accordo, che succede? E qual è la percentuale dei poveri (negri e bianchi) che votano?
    Quinquilie, naturalmente. E poi ci sono i racconti dei giornali scandalistici: il diritto alla difesa sistematicamente violato se sei negro e povero; le condanne emesse a casaccio ma sempre contro negri e poveri; i cittadini disarmati che si beccano 19-colpi-19 nello stomaco perché “sembrava che stessero commettendo un reato”, fino al figlio poliziotto della signora Anita ucciso da suoi colleghi perché sembrava agitato mentre stava semplicemente morendo soffocato, e via elencando. Sempre quisquilie, ovviusly. L’Useggetta è la patria del diritto!
    Su una cosa sono comunque d’accordo con lei: se l’Europa vuole essere un’unione basata sul diritto l’Ittaglia, e non solo, in Europa non dovrebbe proprio starci.

    Io avrei finito, mi consenta però una piccola nota personale: la prossima volte che lei si mette a romperci il caxxo con le sue menate sulla democrazia britannica del put la mando a pigliarlo in cuxo, che mi sembra un diritto minimo. La prenda solo come un’espressione di leggero distacco dalla sua fatua saccenza e dal suo inesausto spirito polemico del kaiser.
    Con immutata stima e simpatia, soprattutto per le sue folgoranti intuizioni, sostenute dalla sua mostruosa inteligenza. Uroburo

  26. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Poppy.

    Ti cito..” …Non mi risulta che in US le polizie torturino accusati in custodia.”
    Ma nò!
    Andare magari su youtube e dare una sbirciatina a decine e decine di video originali sulle vessazioni e torture della polizia yuessei quando arrestano qualcuno (se non gli sparano prima anche se quel qualcuno, specialmente se nero, è in condizione di non nuocere), nò èh?

    Avrai di che svegliarti dal tuo sonno.

    C.G.

  27. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Ma certo che esiste l’estrema destra e sinistra, ma si parla di individui o associazioni.
    L’estremismo poi esiste in tutto…..e su tutto.

    Politicatamente il termine =estrema destra= e’ ambiguo e utilizzato dai commentatori politici e dai partiti maggioritari per classificare un gran numero di formazioni politiche che ben poco hanno in comune. Sounds familiar?

    Non capisco bene una ‘infelice’ frase del suo #326.
    Le assicuro che i miei due figli adulti sono morti per cause naturali e per negligenza medica…almeno nel secondo caso.

    Anita

  28. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Invece il post era di Peter…
    Mi scuso con Popeye, ma la sinfonia non cambia.

    C.G.

  29. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    Ohhh, finalmente lei dimostra un minimo di insight quanto ai suoi nervetti scoperti, ma purtroppo non sulla sua fatua saccenza, perche’
    francamente io trovo imbarazzante che lei dica a Popeye ‘ conosco US meglio di lei senza averci mai messo piede’, dato che i giornali e tv arrivano anche da lei, ovviusli….

    In US vi sono parecchie differenze tra stati, ma in generale non direi affatto vi sia uno stato di polizia. In Italia, e mi pare anche in altri ‘civili’ paesi europei come la Germania e la Francia, la polizia ha il potere di fermare chiunque per strada e chiedere i documenti senza spiegazioni, e se uno non ce li ha, ha il potere di fermarlo per identificarlo. Giusto?
    Casi di abusi della polizia in Europa ve ne sono a bizzeffe.
    Non credo che sia onesto giudicare la democrazia interna ed i diritti civili di un paese in toto, dalla sua politica estera.

    Qualcosina da dire sulla polizia del paese in cui vivo ce la avrei,
    guardi che non ho le lenti colorate, io.
    Sui neri in US cio’ che dice e’ in parte vero, ma li’ hanno eletto per due
    volte un nero alla massima carica dello stato, in Europa neanche
    a cariche molto piu’ modeste.

    Non so cosa intenda per democrazia del put, ma della sua stima e
    dei suoi vaff…non me ne potrebbe fottere di meno.

    Superfluo dirlo?
    E chi se ne frega!

    Peter

  30. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Gli US nacquero per un atto massonico-protestante di ribellione contro lo “jus publicum europaeum” e contro la sua civiltà sedimentata nei secoli. Crescono con il massacro dei nativi indiani. Con Lincoln, che violò decine di volte la Costituzione, distrussero la civiltà del Sud, pur pallida vestigia della cultura in nome delle nascenti lobby industriali, belliche e bancarie. Nel Novecento, Dresda, Hiroshima, Nakasaki sono tragici monumenti della feroce e cinica crudeltà. Il processo di Norimberga è un esempio della giurisdizione imposta dal vincitore (russi compresi) sui vinti. Dal dopoguerra, sono decine gli interventi aggressivi US contro l’indipendenza e la libertà dei popoli. L’America latina praticamente in toto,
    Vietnam, Serbia, Iraq, Afghanistan, Libia.
    Domani Iran?

    C.G.

  31. Popeye
    Popeye says:

    Caro Uroburo,
    Basate sulle domande che fai sull’Usa arrivo al parere che mal informato.
    Adesso punto per Punto:
    Il diritto di voto in Useggetta deve essere confermato con una specifica richiesta, che viene giudicata da enti amministrativi (e non giurisdizionali).
    I cittadini americani possono votare all’eta’ di diciotto anni. Per votare basta fare una domanda semplice per essere entrato nei registri del suo distretto. Questo si puo per esempio quando si fa domanda per la patenta semplicemente mettendo un segno in una box che dice registrami per votare. Si puo’ fare in molti altri uffici. Anche in Italia per votare devi andare al tuo comune e prendere una scheda che poi devi presentare al posto dove si vota. Avendo fatto tutte e due non vedo nessuna differenza.
    Qual è la percentuale dei negri che votano negli stati del profondo Sud? E se i bianchi della contea non sono d’accordo, che succede? E qual è la percentuale dei poveri (negri e bianchi) che votano?
    Cito: “Thomas Schaller, l’autore di Whistling Dixie Past: Come un Democratico può vincere senza il Sud , sostiene che l’idea che Barack Obama ha una buona possibilità di vincere Stati del Sud, perché lui eccita affluenza dei neri si basa su un ragionamento fallace.
    Il primo mito è che l’affluenza afro-americana nel Sud è bassa. Gli elettori neri sono in realtà ben rappresentati nella elettorato meridionale: Nei 11 stati dell’ex Confederazione, afro-americani erano 17,9 per cento della popolazione in età ammissibile e 17,9 per cento degli elettori effettivi nel 2004, l’analisi dei dati dell’Ufficio del Censo.
    E quando lo status socioeconomico è mantenuta costante, gli elettori neri vanno alle urne a tassi più elevati rispetto agli elettori bianchi del sud. In altre parole, un 40enne idraulico afro-americano facendo $ 60.000 all’anno è, in media, più propensi a votare di un uomo bianco di sfondo simile.”

    Quinquilie, naturalmente. E poi ci sono i racconti dei giornali scandalistici: il diritto alla difesa sistematicamente violato se sei negro e povero; le condanne emesse a casaccio ma sempre contro negri e poveri; i cittadini disarmati che si beccano 19-colpi-19 nello stomaco perché “sembrava che stessero commettendo un reato”, fino al figlio poliziotto della signora Anita ucciso da suoi colleghi perché sembrava agitato mentre stava semplicemente morendo soffocato, e via elencando.
    Questi casi occorrono ovunque e anche nella bella e civile Italia e santa Russa. Certo non e’ la polizza del stato di perseguitare i neri. I neri come percentuale commettono piu’ reati di altri etnicità. Per la maggior parte contro se stessi, una buona parte contro i bianchi. Reati di bianchi su neri occorrono di meno e quando processati le pene per legge sono piu’ severe se il reato aveva un componente razzista. Non mi domandare perche’ i neri commettono piu’ reati perche’ non lo so. Lo dico solo perche’ questa e la statistica.

    Non credo la signora Anita aveva un figlio poliziotto.

  32. Popeye
    Popeye says:

    x CG
    Ma che cavolo dici: “Con Lincoln, che violò decine di volte la Costituzione, distrussero la civiltà del Sud, pur pallida vestigia della cultura in nome delle nascenti lobby industriali, belliche e bancarie.”
    Quale civilta’? Quella della schiavitu’? Poi la costituzione quelli del sud l’avevano abbandonata e non era illegale violare i loro diritti che avevano prima di lasciarla. Anche tu non hai nessun diritto sotto la nostra costituzione. Ecco perche’ i terroristi sono in Guantanamo.
    L’Usa nacque perché erano tassati da uno stato dove non avevano nessuna rappresentanza politica.
    Inutile con il copia e incolla non ne azzecchi neanche una. Sorry!

  33. Caino
    Caino says:

    Egr sig Peter,
    no so perché ,ma ultimamente, in tutta sincerità,La trovo estremante”imbarazzante”.
    Da quel poco che mi disse il Fu CC, mi ero fatto decisamente un’opinione diversa sulla di Lei persona.
    Ancora non capisco, se Lei, crede alle cose che dice, o le dice pervaso da uno spirito polemico.
    Io,poi ,sono persona propensa a “cambiare ” opinione” e decisamente ,negli ultimi tempi, la sto cambiando.
    Come dice giustamente “L’inviso “(a Lei) Uroburo,solo le pietre non cambiano opinione in quanto da quel poco che mi ricordo perfino gli organismi unicellulari hanno meccanismi chimici ,con cui cambiano atteggiamento (alias) parere di fronte al mutare del mondo esterno.

    Caino

  34. Peter
    Peter says:

    x Caino

    Se c’ e’ uno inamovibile sul blog e’ proprio Uroburo, checche’ ne voglia dire quando finge di essere gentile ed aperto di mente.
    Oddio, non e’ certo l’unico, direi che Rodolfo, Popeye, lei ed altri non sono stati da meno.

    Personalmente, non mi sono mai piaciuti i giudizi categorici, tout court, fare di ogni erba un fascio.
    Trovo poi paradossale che U. accusi me di saccenza quando pretende di sapere tutto da libri e riviste, e di conoscere US meglio di Popeye che vive li’ da una vita, ‘senza averci mai messo piede’.
    Da libri, riviste e tv varie, anni fa U.
    pretendeva di sapere tutto e di piu’ su portaerei atomiche, saccenza che io smantellai con semplice aritmetica da scuola sylviana in giu’.

    Insomma, continuate pure a girare in tondo. Io preferisco girare sulla mia nuova bici in una insperata primavera.

    Bye bye

    Peter

  35. Peter
    Peter says:

    x Popeye

    Uroburo e’ rimasto agli anni 60, quando le procedure di registrazione elettorale erano realmente complicatissime negli stati del sud, ed i neri in maggioranza semianalfabeti.

    Peter

  36. Popeye
    Popeye says:

    Caro Peter
    Si hai ragione. Dobbiamo dar credito a Martin Luther King per la sua continua Lotta, presidente Johnson che ai tempi nessuno poteva negare una nottata in un hotel alla sua secretaria, nera, e decise di darsi da fare, e i senatori repubblicani e democratici del nord per mandare avanti la legge che elimino’ tutti gli ostacoli all’egualita’ delle razze e ingiustizie del sud (1964).
    Take care.
    P.

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