1) – CRIMEA E UCRAINA: LA REALTA’ E L’IPOCRITA AVVENTURISMO OCCIDENTALE 2) – IL GRANDE PROGETTO DI SVILUPPO DELL’EURASIA 3) FINALMENTE LA SEPARAZIONE BANCARIA?

Se anziché badare ai meschini ma grassi interessi di parte si badasse davvero all’interesse generale, la Comunità Europea andrebbe estesa non solo fino a Kiev, capitale dell’Ucraina in pericolosa ebollizione, ma fino a Mosca (così come a sud dovrebbe comprendere almeno anche la Turchia). Non a caso a Verona ha sede da qualche anno il Forum Eurasiatico, che si batte per diffondere appunto l’idea che l’Europa deve allargarsi all’Asia, questa volta con mezzi pacifici, trattati economici e strategie di ampio respiro anziché con le invasioni napoleoniche e nazifasciste.

Cominciamo col chiarirci le idee in modo da sapere di cosa stiamo parlando. La Crimea è Russia dal ’700, prima faceva parte dell’impero turco. L’Ucraina ha la sua parte sudorientale composta da popolazione di lingua russa e la sua parte occidentale composta dalla Rutenia di memoria austro-ungarica e da una parte della Polonia,  che fino al 1939 era estesa molto più a est. L’Ucraina avrebbe quindi tutto l’interesse a cedere alla Russia oltre alla Crimea anche le regioni sudorientali russofone in cambio di buoni rapporti, stabili e vantaggiosi per tutti. Alle elezioni ucraine filo occidentali e filo russi sono entrambi al 50%. Se l’Ucraina cedesse il sud est russofono, i filo occidentali si assicurerebbero stabilmente il governo. Invece l’Europa e gli Usa titillano il nazionalismo ucraino, deleterio e pericoloso come tutti i nazionalismi, assecondandolo nella pretesa assurda di voler tenere nell’Ucraina anche le province russofone, sull’esempio della prepotenza degli Stati baltici prontamente assecondata dagli Usa e dall’Europa quando per far saltare l’Urss ricorsero anche all’invenzione dei tre Stati baltici.
Ovvio inoltre che alla Russia non faccia piacere la spinta Usa a piazzare basi Nato anche ai suoi confini con l’Ucraina, visto anche che gli Usa con la scusa del “pericolo Iran” hanno piazzato grandi basi militari negli Stati ex sovietici centro asiatici Uzbekistan, che li ha infine sloggiati, Kazakistan, ecc. La strategia Usa consistente nel circondare il più possibile la Russia con basi militari dai confini est europei a quelli meridionali centroasiatici è fin troppo evidente e ha un duplice scopo: poter minacciare militarmente sia la contingua Russia che la non lontana Cina. La durezza e l’aggressività, più a parole che con i fatti, di Putin non è altro che la logica conseguenza dell’aggressività politico militare degli Usa. Con al guinzaglio la docile Europa, che avrebbe invece tutto l’interesse a ingrandire la sua unione a est fino a Mosca, geograficamente cioè fino a Vladivostok, e a sud almeno fino alla Turchia – sicuramente più europea degli Stati baltici! – se non fino alla Mesopotamia.

Il proverbio dice che “la Storia si ripete: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa”. La prima volta è stata la guerra di Crimea dal 1853 al 1856 per il controllo dei Balcani e del Mediterraneo, guerra che vide la Russia aggredita e sconfitta dai turchi dell’impero ottomano sostenuti da Francia, Gran Bretagna e da un corpo di spedizione piemontese inviato da Cavour solo per poter poi sollevare al congresso di pace di Parigi la questione dell’unità e dell’indipendenza dell’Italia.

La seconda volta è adesso, con le minacce lanciate ancora una volta dall’Occidente contro la secessione della Crimea dall’Ucraina. E a prescindere da eventuali nuove tragedie, peraltro assai improbabili, è in effetti farsesco, anzi grottesco  che a minacciare ferro e fuoco e sanzioni economiche contro la secessione della Crimea, decisa da un regolare referendum, siano Stati come la Francia e gli Stati Uniti, che a suo tempo hanno finanziato secessioni madri di guerre civili anche con milioni di morti. Per esempio, la Nigeria era uno Stato certamente non povero, grazie alla sua ricchezza di petrolio.  Ma quando nel 1967 il colonnello Yacobu Gowon mise fine alle  concessioni petrolifere della francese Elf, la Francia cominciò a finanziare la secessione della regione orientale del Paese tristemente nota come Biafra, la più ricca di petrolio dell’intera Nigeria. Risultato: 30 mesi di guerra civile, con carneficine che costarono alla Nigeria ben due milioni di morti, vari milioni di mutilati, centinaia di città e villaggi bruciati.

Stesso scenario nel 1960 quando il Belgio fu finalmente costretto a concedere l’indipendenza al Congo. Belgio, Stati Uniti e vari Paesi europei presero a foraggiare immediatamente la secessione del Katanga, che con i suoi giacimenti di oro, uranio e rappresentava l’80% del economia nazionale e la sua unica fonte di valuta estera. Tanta ricchezza naturale era stata data in concessione a una società belga, l’Union Minière du Haut Katanga, con  diritti esclusivi di estrazione fino al 1990. La secessione durò fino al gennaio 1963, meno di tre anni, ma è  costata una marea di vite umane, compresa quella del capo di Stato Patrice Lumumba, fatto uccidere dalla Cia.

Oggi, mentre tutti guardano da un pezzo all’Ucraina e ora anche alla secessa Crimea, l’Europa, gli Usa e Israele preparano l’inferno con la secessione del Sudan del Sud dallo Stato sudanese. La secessione si porta via, tanto per cambiare, l’85% dei giacimenti petroliferi. Ma rischia di portarsi via l’intero assetto statale dell’Africa nera.  La febbre secessionista, inoculata dal mai disinteressato Occidente, potrebbe contagiare lo Zimbabwe, dove il Mthwakazi Liberation Front capitanato da Fidelis Ncube vuole la secessione del Matabeleland, non a caso la regione più ricca di idrocarburi e minerali dell’intero Zimbabwe.

Nell’occhio del ciclone, con altre carneficine, potrebbe finire di nuovo il Congo, questa volta con la secessione del Kivu, regione guarda caso molto ricca di minerali preziosi, dove i mercenari secessionisti hanno l’aiuto  dell’AFRICOM, cioè del comando militare statunitense dedicato all’Africa.

La balcanizzazione dell’intero Continente Nero favorirebbe l’Europa, gli Usa e Israele, come ha dimostrato anche un documentario della inglese BBC, se non altro perché danneggerebbe la Cina, che in Africa porta avanti politiche fin troppo disinvolte pur di potersi rifornire di petrolio e minerali strategici, cose delle quali il suo sottosuolo è carente.

Che lo scenario della guerra civile con milioni di morti e altri milioni di mutilati si possa ripetere a partire dal Sudan non importa nulla né alla Francia né agli Usa né alla Comunità Europea, che si strappano i capelli per la secessione della Crimea, ma quando si tratta di profitti e petrolio è storicamente dimostrato che sanno essere di una ferocia senza pari. E con l’Ucraina la Comunità Europa ha saputo essere anche di un’irresponsabilità senza pari. Da una parte l’ha spinta a chiedere di far parte della Comunità, ma dall’altra ha evitato accuratamente non dico di coprirne per intero le notevoli conseguenze economiche, ma neppure di concedere qualche aiuto finanziario: il Vecchio Continente ha i forzieri vuoti e una crisi economico finanziaria che non se ne vuole andare. L’ingresso nella Comunità Europea avrebbe infatti impedito all’Ucraina quello nell’Unione doganale di Russia, Bielorussia e Kazakistan. E ovviamente avrebbe spinto la Russia sia a rivedere o tagliare le forniture di gas sia a esigere il pagamento dei crediti già accordati e la riduzione o la cancellazione di quelli previsti per il futuro.

Lo aveva già detto senza peli sulla lingua lo scorso 18 ottobre al Forum Eurasiatico di Verona Sergey Glazyev,  consigliere di Putin: “La firma dell’Ucraina sarà un freno al dialogo eurasiatico. L’Ucraina non potrà influenzare Unione Europea, mentre il suo principale mercato è quello russo. La conseguenza della firma sarà la diminuzione del credito russo e un possibile default per cui occorreranno 15 miliardi di dollari e per la stabilizzazione dell’economia almeno a 35 miliardi: l’Unione europea sarà in grado di sostituirsi alla Russia?”. Ovviamente no, come si è già visto bene.

E il 7 dell’attuale mese di marzo l’amministratore delegato Alexiei Miller della russa Gazprom, la grande azienda di estrazione del gas, ha minacciato di tagliare le forniture di gas all’Ucraina se non salderà il debito già accumulato, pari alla rispettabile cifra di 1.529 miliardi di dollari, e se non pagherà le forniture in corso. “O l’Ucraina estingue il debito e paga per le forniture correnti, oppure c’e’ il rischio di tornare alla situazione creatasi all’inizio del 2009″, quando il Paese debitore rischiava di restare senza gas. Gas che non può certo essere fornito dall’Europa, che a sua volta per il gas dipende proprio dalla Russia.

Come si vede, la Comunità Europea soffia sul fuoco con scarsa senso di responsabilità. E col rischio che ci si scotti in troppi. Noi compresi. Non sono più i tempi di Cavour e delle lotte per l’unità nazionale italiana. Anzi, tutt’altro. E a remare contro l’unità non c’è solo la Lega Nord.

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PRESENTATO A MOSCA IL GRANDE PROGETTO DI SVILUPPO DEL CONTINENTE EUROASIATICO

Mario Lettieri* Paolo Raimondi** * Sottosegretario all’Economia del governo Prodi **Economista

Mentre i venti di una nuova guerra fredda e i rischi di veri e propri conflitti intorno alla questione Ucraina crescono, importanti personalità dell’economia e delle scienze della Russia propongono invece una visione pacifica dello sviluppo infrastrutturale, economico e culturale dell’intero continente euro-asiatico. L’11 marzo scorso, a Mosca il presidente delle Ferrovie Russe, Vladimir Yakunin, con il decisivo sostegno della prestigiosa Accademia delle Scienze Russa (RAS), ha proposto un progetto di grandi investimenti infrastrutturali noto come “Il corridoio euro-asiatico Razvitie”. Questa parola russa significa sviluppo.

Gli autori di questo articolo sono stati tra i pochi stranieri invitati all’evento. Dopo la sua validazione scientifica da  parte della RAS, il progetto adesso è pronto per essere presentato e discusso nelle varie istituzioni dell’amministrazione statale.

Si tratta di un mega progetto, che negli anni potrebbe richiedere investimenti per parecchie centinaia di miliardi di euro, per collegare con moderne infrastrutture la costa russa del Pacifico con i Paesi europei fino all’Atlantico. Nel corridoio, oltre ai trasporti ferroviari e autostradali, sono previsti anche collegamenti continentali con pipeline per il gas, il petrolio, l’acqua, l’elettricità e le comunicazioni,. Si prevedono anche collegamenti diretti futuri con la Cina, che del resto sta già attivamente portando avanti simili politiche di sviluppo euro-asiatico attraverso la realizzazione di moderne Vie della Seta, e con il Nord America, con la realizzazione di collegamenti ferroviari che, passando attraverso lo Stretto di Bering, potranno collegare via terra la Russia e l’Asia con l’Alaska.

Evidentemente la visione strategica del progetto va ben oltre la realizzazione del corridoi di transito. Infatti si ipotizza anche lo sviluppo in profondità di una fascia di 200-300 km lungo l’intera linea per nuovi insediamenti urbani e nuovi centri produttivi. Secondo Yakunin un tale progetto potrebbe creare almeno 10-15 nuovi tipi di industrie basate su tecnologie completamente nuove. Potrebbe sembrare l’idea di visionari. Ma la Russia da tempo sta cercando di definire una strategia che non sia soltanto economica ma che sappia mobilitare e unire le forze sociali, culturali e spirituali dell’intera popolazione intorno ad un grande progetto.

In questo modo si pensa anche di affrontare la questione demografica in un Paese che ha visto negli ultimi venti anni diminuire spaventosamente i livelli di popolazione e di fertilità. Con esso si potrebbe mettere in moto anche una progressiva urbanizzazione dei territori della Siberia e dell’Estremo Oriente ancora quasi totalmente disabitati. In verità la Russia in passato si è sempre mobilitata intorno a grandi progetti che inizialmente sembravano irrealizzabili. La costruzione più di cento anni fa della linea ferroviaria transiberiana lunga 9.300 km, il piano di elettrificazione dell’Unione Sovietica  e i programmi spaziali sono gli esempi più noti. Yakunin ha ricordato che recentemente sono già stati decisi investimenti di lungo termine quali la modernizzazione della Transiberiana e della linea ferroviaria Bajkal-Amur.

La crisi globale che ancora caratterizza l’inizio del ventunesimo secolo potrebbe essere un importante stimolo per un nuovo accordo della Russia con l’Unione europea e gli Stati Uniti dando una risposta vincente alla politica di deindustrializzazione che ha colpito tutte e tre le aree.

L’utopia della società post-industriale è fallita e potrebbe così essere superata con una nuova e moderna industrializzazione. In un mondo di scambi di beni e di tecnologie, il corridoio di sviluppo euro-asiatico dovrebbe quindi conciliare gli interessi dei tre grandi sistemi economici, creando nel contempo una garanzia di sicurezza geopolitica per tutti. E’ ovvio che un progetto di così grande portata può essere realizzato soltanto con la partecipazione di tutti i Paesi coinvolti ed interessati, a cominciare dall’Unione europea, il cui contributo tecnologico appare insostituibile. Per l’Europa e per l’Italia si aprirebbero anche prospettive di modernizzazione tecnologica, di nuova occupazione e di nuovi business per le nostre imprese..

Può sembrare stravagante in questo delicato momento dei rapporti tra i Paesi del G8 parlare di simili progetti, ma riteniamo che occorra pensare a nuove fasi di sviluppo globale e a nuovi assetti geopolitici pacifici e fortemente integrati.

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LA SEPARAZIONE BANCARIA ARRIVA IN PARLAMENTO

Mario Lettieri* Paolo Raimondi**

La separazione tra le banche commerciali e quelle di investimento sta per approdare nelle competenti Commissioni parlamentari. Il servizio studi del Senato ha già preparato il relativo dossier contenente 6 progetti di legge a suo tempo presentati da varie componenti politiche con differenti soluzioni.

Negli anni passati, prima e dopo la crisi finanziaria globale, purtroppo, la mancanza di una seria riforma e l’assenza di regole stringenti, hanno consentito al sistema bancario grandi giochi speculativi.

Sono stati inventati innumerevoli strumenti finanziari, alcuni davvero”esotici”, mettendo però a rischio non solo lo stesso sistema bancario ma anche quello economico.

Come è noto uno dei problemi più rischiosi per le banche è il leverage, cioè la loro capacità di creare debito in rapporto al proprio capitale. Si pensi che di solito le corporation economiche più grandi hanno un rapporto 50 a 50 tra il capitale proprio e il debito sottoscritto, mentre il sistema bancario ha un rapporto di 5 a 95, come evidenziato in un documento della Banca dei Regolamenti Internazionali. Ciò ovviamente con spregiudicato utilizzo dei soldi dei risparmiatori. Senza contare i debiti fatti e tenuti fuori bilancio. I citati progetti di legge in vario modo riprendono i contenuti del Glass-Steagall Act americano. Nel 1933 il presidente Roosevelt volle la separazione tra le banche di deposito e quelle d’affari per  affrontare alcune delle cause della crisi del ’29 e della Grande Depressione.

Anche nelle proposte presentate al Senato si prevede il divieto per le banche commerciali di svolgere attività di intermediazione dei valori mobiliari e di svolgere attività proprie delle banche d’affari e delle SIM. Per le banche di deposito è previsto il divieto di partecipazioni e accordi di collaborazione con banche d’affari e quello di operare in condizioni di disequilibrio delle scadenze delle varie attività di raccolta e di impiego delle risorse finanziarie, ridefinendo così anche i requisiti prudenziali e di sana gestione. Si stabilisce la incompatibilità delle cariche direttive nelle banche commerciali da parte di rappresentanti, direttori, soci di riferimento delle banche d’affari. Si introduce anche una differenziazione del trattamento fiscale tra le due tipologie di banche, a favore di quelle di deposito.

E’ senz’altro un fatto positivo che anche la Consob, preposta all’attività di controllo sulla trasparenza in borsa, sia intervenuta a favore della separazione bancaria. In una recente  audizione alla Camera, il presidente Giuseppe Vegas ha sostenuto che “la risposta più efficace alla persistente finanziarizzazione dell’economia e alla prevenzione dei rischi sistemici è quella di implementare con convinzione un modello di separazione tra i diversi comparti dell’attività di intermediazione finanziaria, impedendo commistioni tra l’attività di banca commerciale e quella di banca d’investimento”. Per la Consob “ciò ridurrebbe gli effetti di contagio, legati ad una eccessiva assunzione di rischi, verso il settore bancario tradizionale, preservandone la capacità di trasferire risparmio all’economia reale e di sostenere la crescita delle imprese”.

Siamo convinti che una riforma efficace potrebbe contribuire a rendere più trasparente il sistema bancario italiano e a superare l’attuale fase di credit crunch. A tal fine le banche dovrebbero prioritariamente erogare credito produttivo utilizzando anche strumenti innovativi quali i mini bond a sostegno degli investimenti delle Pmi. Si ricordi che nel 2013 in Italia il credito erogato dal sistema bancario alle imprese è diminuito del 4,6%, mentre il tasso di interesse applicato ai nuovi crediti sotto il milione di euro è dell’1,6% superiore a quello praticato in Germania e in Francia.

Da tempo sosteniamo la separazione bancaria. Speriamo che sia la volta buona e che una rapida approvazione della legge possa incidere anche a livello europeo per sconfiggere le potenti lobby bancarie che finora hanno pesantemente condizionato le scelte nazionali ed europee in materia di credito, finanza ed economia.

* Sottosegretario all’Economia del governo Prodi

**Economista


339 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    i racconti di mia nonna e mia mamma sono un po’ diversi dai tuoi.
    Quando Mussolini dichiarò guerra, mia nonna aveva già due figli sotto le armi, a casa nostra fu giorno di lutto.
    L’oro alla Patria non era una donazione volontaria delle donne, erano costrette altrimenti avrebbero passato ogni sorte di guai.
    Mia nonna si tenne la sua fede, andò a comprarne una sottilissima e diede quella.
    A casa nostra il gran daffare era mimetizzarsi dai fascisti, fare ciò che era indispensabile per non attirare la loro violenza.
    Mio nonno venne fermato dalle squadracce e dai tedeschi più volte perchè non era un fascista entusiasta, e rilasciato con minacce terribili.
    Diciamo che tentava di fare lo gnorri, dato che non poteva far altro.
    Ciò non bastò a mio nonno per salvare la vita dei suoi figli.

    E poi a casa nostra piombò la disperazione più nera.
    Quando ero in età della ragione promisi a mio nonno che non avrei mai votato per partiti fascisti…poi leggendo e studiando, decisi di mio che non avrei mai votato neppure per i comunisti.
    Li sento già alcuni nel blog che mi diranno che “le suorine” mi avevano insegnato come votare…eh no! io ho sbagliato sempre con la mia testa!

    Eravamo una famiglia di canterini, ma mai si sarebbe cantato nè Bandiera Rossa nè Giovinezza.
    Però le sapevo entrambe e avevo modificato le strofe secondo il mio sentire; le strofe traballavano ma non la mia creatività!!!

    buon risveglio

    Sylvi

  2. sylvi
    sylvi says:

    x Uroburo

    Il numero cellulare della sign.Annamaria , proprietaria e conduttrice, è il seguente: 3486058486.
    Puoi dire che te l’ha segnalato Ilaria…, il cognome di mio marito lo conosci.

    Sylvi

  3. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Caino.
    Massì….aggiungiamogli anche questa!

    http://preszhb.bluewin.ch/cp/ps/Main/login/Bwinit

    La nostra affabile Anita zomperà come una capretta sui prati in fiore ricordando i bei tempi di bambina. Quando l’Italia fascista tanto amata, “rispettata” e colonialista buttava gas nervino sul groppone delle faccette nere di Hailè Selassiè” e a tempo perso si dilettava a spezzare le reni alla Grecia… ma prendendole di santa ragione come sempre.
    Eggià, bei tempi quei tempi.

    C.G.

  4. Uroburo
    Uroburo says:

    Io ho prenotato dal 30 aprile al 4 maggio. Prendo l’occasione per fare un giro a Verona.
    Fate in fretta perchè non ci sono posti ma al limite ci mettono in posti vicini.
    Chi viene e per quanto tempo?
    Un saluto U.

  5. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    benvenuto tra noi! U.
    PS. Tuttavia la signora Anita ha una memoria molto selettiva e molto corta: che io abbia fatto il suo steso invito or non è molto l’aveva dimenticato ma le accuse (ormai vecchie di anni ed anni) di atteggiamento offensivo e sprezzante (sic!) quelle le ripete come un disco rotto.
    Così va il mondo …..
    Un saluto U.

  6. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Mio caro C.G.

    io scrivo la verita’, si immagini che solo negli ultimi anni sono venuta a conoscenza che le colonie africane NON ci hanno esattamente accolti a braccia aperte.
    La propaganda Italiana era insuperabile…io ero bambina…
    Lei non e’ altro che un essere acido e maligno.

    Anita

  7. Peter
    Peter says:

    Oddio, il mio middle name e’ effettivamente Benvenuto, ma dubito che nessuno lo sapesse

    Peter

  8. Caino
    Caino says:

    Egr sig Peter,
    il suo solito Humor, tutto albionico ?
    Si scherza no, e per bacco ,non si può più nemmeno scherzare, dopo
    il 243 di Anita, che non ho ancora compreso se conteneva un pizzico di “acidulità”.
    Cerutti ha raccontato solo un’altra storia!
    Vede mio caro, io ho il massimo rispetto per la nostalgia della giovinezza,che prende tutti, (alzi la mano chi non ne è affetto)…e ovviamente i ricordi sono legati a quel periodo.
    L’importante è, a mio avviso, non rimanerne prigionieri e ragionare poi in base alla propria testa,alla luce dei fatti che si susseguono,come ha fatto la Sig Sylvi,posizione rispettabilissima la sua, anche se teme “sulle suorine”, ove però , le sue già non erano più quelle dell’uomo della Provvidenza; la Provvidenza come dice espressamente non fu benigna per la sua famiglia,come per migliaia di altre che prima e dopo patirono fame e stenti,e lutti, per grazia dell’uomo della Provvidenza..in questo caso sta a voi giudicare se divina o meno.

    Caino

  9. Uroburo
    Uroburo says:

    Ma caro Peter Benvenuto,
    benvenuto nel club di coloro che pensano che a volte con la povera Anita si esageri.
    Se la povera Anita quaglieggia fa parte della sua natura, come per gli uccelli volare e per i serpenti strisciare… fargliene un demerito sarebbe come criticare un serpente perchè striscia: caddafà, povera bestiola? E’ la sua natura. Così per lìAnita il quaglieggio.
    Un saluto U.

  10. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Vede caro Uroburo, lei non e’ cambiato, nemmeno di una virgola…il suo #261 ne e’ la prova.
    I messaggi sibillini sono la sua specialita’.

    La povera Anita

  11. Caino
    Caino says:

    Egr sig Uroburo,

    Caino purtroppo ha problemi gestionali nel post paradiso terrestre, pertanto deciderà all’ultimo momento utile ,se vi sarà un posto bene ,sennò pazienza , la vita è ancora lunga per tutti noi !
    Ci saranno altre occasioni.

    Caino

  12. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara signora,
    può darsi che io sia sibillino, ma è anche vero che nella vita chi capisce capisce e chi non capisce … pazienza.
    Il mondo va avanti lo stesso.
    Un saluto U.

  13. sylvi
    sylvi says:

    caro Caino,
    capisco che Eva ed Adamo siano in là con gli anni e che quindi, in assenza forzata di Abele, tu debba badare ai tuoi vecchi.
    Non avessi fatto fuori tuo fratello, ora avresti un valido sostituto!

    Stasera, noi decideremo.
    Mi dispiace solo che sarò costretta a scegliere fra i compagni di blog e le prenotazioni di Uroburo e quelle del piccolo nipotino di Trieste che sarà là pochi giorni prima!
    Scelgo, però non vorrei trovarmi sola con Uroburo che fa culo e camicia con mio marito, e Pino che ascolta e interviene, ma fa il distaccato giornalista che pare persegua sempre un suo remoto ragionamento.
    Spero ci sia almeno sua moglie …lei è decisamente orientata altrove.!!!
    Comunque spero che tu trovi il tempo, e noi ti troveremo il letto, per stare tra noi.Altrimenti non sarebbe la stessa cosa!
    In fondo…Verona non è il Friuli…quella è la civiltà!!! Giulietta e Romeo e cose così…!
    E lo stesso discorso vale per Faust…e C.G. è sicuro di non partecipare?
    Vorrei farvi presente che , in treno e secondo l’organizzazione di quel povero manager chiamato Moretti, così mal pagato da minacciare l’espatrio, che i confini italioti finiscono a Mestre!
    Verona è ancora al dilà del Piave, è in Italia.

    Almeno parliamone privatamente fra noi!!!

    A risentirci presto!

    Sylvi

  14. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Mia adorata signora Anita,
    perchè sarei acido e maligno?
    Si spieghi, mi sembra di non avere scritto niente di offensivo nei suoi riguardi, soltanto che è rimasta lì, a quei “bei” tempi.
    E allora?
    Era bambina e non vedo cosa ci sia di tanto strano o di offensivo.

    C.G.

  15. Uroburo
    Uroburo says:

    A Silvy ed a tutti
    Cara Silvy,
    non ti preoccupare verrò con una persona, già conosciuta da alcuni di noi anche se non da te, che ti ascolterà con piacere.
    Mi farebbe un grande piacere rivedere Ornella.
    Caino valuterà le sue questioni familiari (si sa che i fratricidi, per quanto umanamente comprensibili, portano con sè numerose e complesse conseguenze)
    Io ho un posto libero in auto, se Faustus vuole partecipare sarà ospite gradito.
    Naturalmente chiunque altro sarebbe ospite gradito, SENZA ECCEZIONI. Se Popeye fosse in viaggio in Italia si faccia sentire.
    Un saluto a tutti U.

  16. sylvi
    sylvi says:

    x Pino e Uroburo

    Non è che siete sfalsati con le date?????

    Sappiatemi dire entro stasera.

    Sylvi

  17. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Nel suo #243 lei scrive (parlando del fascismo e iniziato da lei):

    “Eppure quei tempi li ha vissuti, dovrebbe saperlo”

    ======

    Io le ho spiegato i miei ricordi da bambina.

    Ricordo i bombardamenti, anche il collegio fu danneggiato almeno un paio di volte, le educande furono mandate a casa per qualche settimana.
    Casa per me era dove mia mamma ed il suo compagno era sfollata, sempre in Lombardia.

    Non aggiungo altro, a quanto pare la verita’ provoca troppi commenti e, di conseguenza troppo del mio tempo.

    Anita

  18. Popeye
    Popeye says:

    X CG
    Essere bravo con la critica non avendo vissuto a quei tempi e essere nato quando quelle cose sono venute a gallo e il fascismo puzzava a tutti. Ma tu che scusa hai con il tuo spietato comunismo?
    Ah, scusatemi oggi puzza il comunismo. Italia aveva piu’ tessere comuniste della Russia e oggi sono tutti “spariti” col suono del muro che cadeva. Oggi anche i comunisti puzzano ai “comunisti”.
    Anche Bocca era un spietato fascista e antisemite fino a quando le bombe cominciarono a cadere su Roma. Poi magicamente divento’ un spietato comunista e partigiano.
    Gente che vivono in case di vetro non dovrebbero tirare sassi. Ma molti ci provano.

  19. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, Poppy, sono uno spietato kommmmmmmmmmmmmunista che si pappa bambini crudi a colazione, a mezzogiorno li faccio al dente mentre alla sera ben cotti.
    Siiiiiiiiiiiiiiii.

    Dico, una registrata alle rotelle, quelle dentro la scatola cranica (tua) nò, èh?
    E vabbè..
    C.G.

  20. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,
    mi dispiace per tuoi ricordi, tuoi e della tua famiglia.
    Io ti posso solo dire dei miei ricordi fino all’inizio della seconda guerra mondiale.
    Nulla era cambiato a Milano, nel mio rione, solo i lampioni e le finestre delle scale azzurrate.

    La mia famiglia era piccola, nessun avvenimento eccetto quando i tedeschi requisirono la bicicletta e l’auto di papa’ dall’autorimessa della zia.

    Vidi le atrocita’ nell’immediato dopo guerra….

    Un abbraccio,
    Anita

  21. Caino
    Caino says:

    Egr sig Sylvi,

    vedrò di risolvere il problema se mi è possibile in tempo utile.
    Ricordo poi a tutti che nel periodo dall’8 Maggio al 12 Maggio a Torino si svolge il tradizionale ormai, festival del Libro.
    Stato ospite speciale “La Città del Vaticano”con tutti i suoi libri passati ,presenti e futuri.
    Si svolgerà poi, in un giorno che non sono ancora riuscito a capire,un dibattito pubblico tra SE Mons Ravasi ed una eminente personalità laica (si presume pure atea)(io se penso a chi potrebbe essere ,presumo che ci sarà da essere molto curiosi,ma molto); dipende da chi sarà!

    Caino

    Una giornata potrebbe essere anche occupata che ne dite ?

  22. Uroburo
    Uroburo says:

    Per PINO e SILVY
    Ma veramente io avevo parlato del Primo maggio.
    Ed ho prenotato per il 30 aprile-4 maggio.
    Pino, chemmicombini?

  23. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Popeye,
    Bocca non è mai stato kommunista in vita sua ma questa sua definizione la dice lunga sul suo modo di vedere. Per lei sono kommunisti tutti quelli che non sono reazionari come i Tea Party.
    Vede caro, è per questo che sono abbastanza sicuro del fatto che lei ha una visione gravemente distorta della realtà, quanto meno sul piano politico. Compreso la realtà del suo paese, che probabilmente conosco meglio io pur senza averci mai messo piede.
    Se uno prende Bocca per uno spietato (sic!) kommunista la sua visione della realtà non può essere del tutto irrealistica.
    Un saluto senza rancore. U.

  24. Caino
    Caino says:

    LA LIBERTA’ ha un prezzo !

    Mister Obama è in questi giorni in Italia,dopo aver fatto un arioso discorso alla gioventù europea,avvertendo che “siamo ancora a rischio”, rispetto a quanto maturato in Europa in fatto di democrazia ed esaltando il ruolo dei Pionieri Americani.
    Nel brillante discorso ,arioso, nella guerra tra assolutismo e democrazia (vista oggi, come se fosse stata allora)(primo errore),rivendica il primato occidentale e lo estende a tutto il mondo.
    Dimentica però alcune cose
    A) Al tempo, all’assolutismo si sostituì non una democrazia, ma una Oligarchia di possidenti,poiché il suffragio non era universale, ma molto ristretto e i beati pellegrini praticarono pure la nobile arte dello schiavismo,almeno nelle Americhe.
    B) Il resto, cioè l’allargamento della Democrazia così come la si concepisce ora,avvenne grazie a lunghe lotte e con la presenza fattiva dei movimenti socialisti.
    C) Diversamente gli Oligarchi possidenti se ne sarebbero altamente impippati ….
    E) Al sublime Obama si potrebbe ricordare, che forme di Repubbliche Oligarchiche già esistevano al tempo di greci ed dei romani, basate sul possesso,di certo non le scoprirono i “beati pellegrini”, per loro (basta leggere), era sacrosanto, che le regole democratiche valessero solo per loro.

    Infine ci viene a ricordare che la libertà costa, ovvero invita sottilmente noi Italiani ad acquistare tutti gli F35.(suggerimento nascosto,ma evidente)
    Infine chiede soldi per aiutare l’Ucraina a noi europei.
    Il sublime Obama, dimentica che la Crisi in cui noi annaspiamo è partita proprio da casa sua…e noi paghiamo, migliaia e migliaia di giovani sono a spasso,e la disoccupazione non accenna a diminuire mentre la produzione stenta a ripartire.
    Ahhh sublime Obama, caccia i dollaroni, fai un bel nuovo piano Marshall se vuoi,ma per favore almeno non venire a farci i pistolotti con le tasche bucate…siamo in grado di farceli da soli e a gratis!
    In altre parole se la libertà costa,sono contento, però parliamoci chiaro,con i soldi di chi e i sacrifici di chi ?
    E poi chi minaccia la nostra libertà ?
    Gli Arabi vostri alleati ?
    I Russi ?
    I terroristi ?
    I Cinesi? I Nord Coreani ?
    Cuba ?
    Su, su, sia più esplicito Mister Obama !!

    Caino
    x tutti i giovani disoccupati europei.

  25. Uroburo
    Uroburo says:

    Caino { 26.03.14 alle 17:19 } In questo senso, due testi di Engels, uno conosciutissimo : L’Antiduhring e un’altro sulle scienze naturali, Poco conosciuto(non fu mai finito),sono esemplificativi, più di una lettura del Capitale.
    ——————————————-
    Caro Caino,
    prenderemmo il povero Carletto per il Buon Dio se concepissimo la sua visione delle cose come immodificabile. Marx era, ovviamente, figlio del suo tempo e quindi la sua interpretazione della realtà era legata alla cultura del suo tempo.
    Ma, come per Freud e Nietzsche, certe sue intuizioni mantengono e manterranno per sempre un valore oggettivo. Ad esempio che il sistema di produzione alla lunga determina tutto il modo di essere di una società; o che la storia politica è sempre e prima di tutto storia della lotta di classe.

    Non so nulla invece del testo di Engels sulle scienze naturali. Lo conosce? Ha un titolo?
    Un saluto U.

  26. Caino
    Caino says:

    Egr sig Uroburo,
    esiste una traduzione in Italiano reperibile ormai solo presso le Biblioteche Universitarie, ma ho sentito dire che presto vi sarà una ristampa. Le farò sapere.

    OHHHHHHHHH BOIA FAUSS (BOIA FALSO) HA sentito ? in qualche diavolo di laboratorio hanno sintetizzato il primo cromosoma sintetico..ohh boia fauss ..che ci faranno ..delle Volpi sintetiche ?

    Caino

  27. Popeye
    Popeye says:

    Caro Uroburo,
    Tu non hai la minima idea cosa sia il Tea Party come io non so che Bocca non era mai stato Komunista, se e’ vero quello che dici. So solo che lui starnazzava come un comunista. Poi oggi nessuno e’ mai stato comunista, spariti come i fascisti.
    Inutile che continui a portare il Tea Party nel tuo discorso perché non hai la minima idea cosa sono o vogliono e porta zero acqua a quello che scrivi. Ripeti solo la solita propaganda della “sinistra” americana e la sinistra Ue.
    La sua visione di cosa sono io e’ sballata come tutto quello che scrivi. Credi a quello che vuoi paperino, paperone, topolino, Popeye ecc. e dormi tranquillo. Nessuno disturberà i tuoi sogni.

  28. Caino
    Caino says:

    Egr sig Uroburo,
    io so, cosa è un Tea Party :
    è un luogo dove si beve il Tea accompagnato da pasticcini,fatti in casa, le signore giocano a Canasta, mentre i Mariti fanno grigliate.
    Ogni tanto si raccolgono fondi per gli orfani del mondo in guerra !
    Eviti dunque di importunare il sig Popeye,un vero esperto di Hamburger alla griglia con salsa di Soia !

    Caino

  29. Popeye
    Popeye says:

    Salsa di Soia? Deve essere qualche prodotto piemontese che si usa sulla polenta. Probabilmente la salsa e’ fatta con latte delle asinelle mischiato con 10% latte di Soia e pomodori nere russe.

  30. Anita
    Anita says:

    x Caino

    No, quelli che hai descritto tu sono i Tea Parties Italiani.
    Li ho visti su video e ho letto qualche raro articolo all’inizio del movimento.

    Anita

  31. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Caino.
    Poi ce n’è uno tra i bevitori di thé repubblikini, mi pare si chiami Karl Paladino, il quale ostenta chiare velleità di teppismo. Ha minacciato di eliminazione fisica un giornalista che gli faceva domande scomode sulla sua doppia morale. Ha inoltrato e mandato in giro email con scritte razziste e immagini pornografiche.
    Un omofobo pronto a condannare e emarginare i gay, ma con il concorso del figlio ha fatto grandi affari dando in affitto locali da utilizzare come “postriboli” omosessuali.

    Un classico.

    C.G.

  32. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Uroburo te lo ha accennato, sembra proprio che del tuo Paese, tu non conosca che il perimetro del tuo pollaio.

    Come dargli torto?
    màh.

    C.G.

    P.S. Wikipedia la citi (la citate voi due ) quando vi fa comodo, altrimenti è una fonte manipolabile…
    Eggià.

  33. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    ….la fonte è DER SPIEGEL.
    Uno dei settimanali più seri e intelligenti d’Europa se non del mondo occidentale.
    Sono abbonato.
    C.G.

  34. nik il marziano
    nik il marziano says:

    con 10% latte di Soia e pomodori nere russe.

    … azzonnooo… i pomodori che son rossi (o verdi) x adattarla alla tua forma mentis makkartista… (che tutto quel che è rosso… è communista…) cambi il colore, perfino, ai pomodori… nnnooo… non è umano… è makkartista…
    Abbacchi & Braci, mio caro e riguardati…
    n.m.
    Ps: … attento ai viaggi in Lambretta… se non ti vesti adeguatamente… si rischiano malanni… ripeto… si rischiano malanni
    Ricordo il mio amico tetesco-milanes … le volte che saliva su una moto si gonfiava come un pallone… e come sempre desisteva…

  35. Popeye
    Popeye says:

    Caro Nik
    Come stai?
    Senti io non scherzavo sulle pomidoro nere che sono di origine russe. Cercale su internet e vedi che non scherzo.
    Stammi bene!

  36. nik il marziano
    nik il marziano says:

    … grazie dell’invito ad Uroburo… Ma sono lontano onde cosmiche… e a quelle date non mi è dato raggiungervi… Qui il tempo lo misuriamo in onda cosmica, come unità di misura magnetica e magmatica… e a quell’ora, non mi coincidono le mareee… (cosmo basso… si viaggia; cosmo alto non si viaggia.)
    Colgo l’occasione per auguravi buoni weekends e tanta aria pura… Apparte tutto, non esco più di casa, se non x andare alla posta o al supermer. Vivo su marte… e aspetto mercurio con Giove sulla lungheza d’onda cosmica di Saturno… La domenica… gg di festa… ed io dormo su Plutone x non vedere la tv… Francesco su tutti i canali…
    ‘notte
    n.il-m.

  37. nik il marziano
    nik il marziano says:

    … nnooo, … e sai perchè…? tu makkartista non sei credibile, quanto un comunista che dice che ci sono i cocomeri a stelle e strissie…
    attento alle mareee cosmiche, ripeto: attento alle maree cosmiche… sono pericolose come i colpi d’aria in Lambretta col CG…
    n.il-m.

  38. Popeye
    Popeye says:

    Der Speigel! Ti pareva! Chi era il giornalista Herr Uroburo. Non ci credo. Sorry! Vergognati, diffamare una persona figlio di emigranti italiani che è diventato un grande imprenditore di immobili, avvocato, e politico conservatore. Lui non ha mai fatto parte del tea party. Era del partito del partito democratico come Kennedy e Reagan, poi repubblicano quando il partito democratico è diventato progressista. Il tea party lo ha sostenuto invece di Andrew Cuomo per governatore di New York.
    http://www.buffalonews.com/city-region/buffalo-public-schools/carl-paladino-the-street-fighter-20140201

    VERGOGNATI!

  39. Uroburo
    Uroburo says:

    PER SILVY
    PRENOTA NEL PERIODO 1-4 MAGGIO. PINO CAMBIERA’ LE DATE: SI ERA SBAGLIATO. Io arriverò il 30 sera perchè per noi è più comodo.
    Fatemi sapere in che giorni esatti ci siete così mi organizzo: pare che vicino ci siano terme simpaticissime. E poi Verona … h0 un appuntamento sotto al balcone di GIulietta.
    Un caro saluto U.

  40. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Popeye,
    si vede che i suoi amici ex-kommunisi sono come i sostenitori del Banana: ha avuto il 50% dei voti degl’Ittagliani ma non ce n’era uno che avesse il coraggio di ammetterlo, Nè allora nè, tanto meno, ora.
    Un saluto U.

  41. nik il marziano
    nik il marziano says:

    ha avuto il 50% dei voti degl’Ittagliani

    … ha avuto molto meno… non ha mai superato il 30%…

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