I trucchi e le manovre degli “esportatori di democrazia” Netanyahu e Al Thani per avere ai piedi l’intero Medio Oriente. Intanto però comincia ad attecchire anche tra israeliani e filo israeliani l’idea di Israele Stato anche dei palestinesi

La 66esima sessione dell’Onu ha visto Netanyahu fare una figura ridicola, da piazzista imbonitore. Dopo 20 anni che si suona l’allarme sulle “bombe atomiche iraniane”, instillando spesso il sospetto che ne abbiano già o le stiano producendo, il piazzista imbonitore Netanyahu, che oltretutto veste come un impiegato del catasto al dì di festa e indossa cravatte di banale mancanza di gusto, il suo allarme lo ha lanciato dicendo che “l’Iran ha terminato la prima fase, entro l’estate 2013 concluderà la seconda e da quel momento in poche settimane consentirà di arrivare all’uranio ad alto potenziale necessario a realizzare un ordigno”. E’ la ripetizione caricaturale della menzogna che Bush figlio ordinò al generale Colin Powell, suo Segretario di Stato,  di raccontare all’Onu per ingannare il mondo intero brandendo una bustina che disse piena dei terribili batteri antrace e cianciando di armi di distruzione di massa accumulate dall’Iraq. Powell però il suo show lo mise in piedi su ordine del suo superiore piazzato alla Casa Bianca, Netanyahu invece lo ha messo in scena di propria volontà, convinto forse che a ordinarglielo sia il suo superiore piazzato nell’alto dei cieli…
Come si vede, nonostante l’ormai ventennale starnazzare “Al lupo! Al lupo!” siamo sempre solo nell’anticamera dell’anticamera del pericolo…. Il piazzista imbonitore di Tel Aviv ha in pratica rimandato all’anno prossimo il molto strombazzato attacco all’Iran, puntando – o sperando – che a scendere in campo affianco all’esercito di Tel Aviv siano soprattutto l’esercito Usa con il contorno della Nato. Come una caricatura del Grande Dittatore di Charlie Chaplin, Netanyahu&C sognano un mondo al loro guinzaglio. Megalomania sorprendente. Oltre che molto pericolosa.
Stessa speranza, o pretesa, pare ce l’abbia l’emiro del Qatar, Hamad bin Khalifa Al Thani, monarca assoluto del suo piccolo regno ma straricco di petrolio. Dopo avere avuto il ruolo principale nell'”esportazione della democrazia” in Libia, l’emiro ha tentato il bis in Siria fomentando da mesi, assieme agli Usa, l’Inghilterra e Israele, la rivolta in Siria. Rivolta che vede impegnati non tanto cittadini siriani quanto contingenti di militari e istruttori militari, soprattutto del Qatar, fatti affluire dall’estero, riforniti di armi Usa e affiancati da mercenari strapagati. Dopo mesi di massacri da ambo le parti e di notizie fasulle per spingere l’Occidente a indignarsi e intervenire quindi in armi, l’emiro ha dichiarato a un giornale del Kuwait che “è ora di prendere atto dell’impossibilità di rovesciare il regime siriano”. Motivo per cui Al Thani ritira le sue truppe  e i suoi mercenari dalla Siria e punta sull’intervento degli eserciti dei Paesi del Golfo in blocco più l’Arabia Saudita, sperando inoltre che si muova anche la Nato. E per “spingere” meglio usa la sua formidabile emittente televisiva Al Jazeera per veicolare versioni di comodo e verità pilotate.
Non si capisce bene come possa “esportare la democrazia” un monarca assoluto come Al Thani, padrone del 95% dell’intera ricchezza del suo Paese, Paese dove vige la famigerata legge islamica nota come Shariah, tratta gli immigrati quasi come schiavi privi di diritti e distribuisce i 245 miliardi di prodotto interno lordo tra i 224 membri della famiglia reale. Al resto del Paese, ovvero al 99,999992% della popolazione che ammonta a 1.432.867 abitanti, va il risicato 4,8% del PIL, cioè a dire 12 miliardi di euro. Ma il 90% di quel 4,8% va agli 8.000 “funzionari governativi con delega reale”, di fatto moderni vassalli. Al Thani spende inoltre il 25% delPIL in armamenti, con l’Italia terzo fornitore. Come si vede, l’emiro – che in Italia ha messo le mani su parte dell’Eni e ha firmato accordi a vasto raggio con l’Ansa, che è la principale agenzia di stampa italiana, è davvero un “esportatore di democrazia”, anzi è uno straordinario “esportatore di democrazia”….
L’ossessione della destra israeliana per l’immaginifica Bomba iraniana non riesce dunque a nascondere il fatto che da 20 anni si raccontano balle, una sorta di bis ipnotico e di lunga durata delle balle “atomiche” e di “distruzione di massa” usate da Tony Blair e Bush figlio per ingannare il mondo e invadere l’Iraq. E sorvoliamo sull’indecente e razzista seconda parte del delirio netanyahuano: l’ipotetica Bomba iraniana  “non minaccia solo Israele ma anche l’Europa, gli Stati Uniti e il mondo intero perché è come se fosse nella mani dei terroristi di Al Qaeda”. Meglio avrebbe fatto Netanyahu a dire qualcosa sull’arsenale nucleare iraniano e a spiegare perché mai è così ricco di ordigni nucleari – si stima circa 300 – da rendere evidente che il loro ruolo non può essere solo quello della deterrenza, per la quale bastano infatti anche solo un paio di atomiche. Meglio avrebbe fatto il primo ministro israeliano a spiegare perché mai i maligni, anche israeliani, fanno trapelare la notizia, si spera falsa, che esista “l’opzione Sansone”, a fronte della quale diventano noccioline e impallidiscono anche gli asseriti piani aggressivi atomici  iraniani.
L’unica cosa certa, a parte le chiacchiere, è lo sforzo israeliano, degnamente supportato dagli Usa, di impedire a tutti i costi la nascita dello Stato palestinese. Del quale ormai si parla sempre più inutilmente da oltre 60 anni, al punto che ormai i governi israeliani si possono permettere l’offensiva magnanimità di offrire ai palestinesi l’elemosina di una riserva indiana, un miserabile bantustan per giunta disarmato e condizionato in mille modi da Israele. Che intanto prosegue a strangolare Gaza e ad asfissiare i palestinesi ridotti nelle enclave di quella che fu la Palestina e che è ridotta a brandelli di terra controllata in modo ossessivo dai militari israeliani e sempre più impoverita da continui furti di terra e fonti d’acqua per far sempre più spazio alla diffusione delle peste coloniale.
a proprio questo pervicace muro contro i diritti dei palestinesi comincia a far circolare con insistenza la convinzione che l’idea dei due Stati, uno ebraico e l’altro palestinese, sia ormai totalmente irrealistica e che la soluzione può essere invece solo ed esclusivamente quella auspicata dal sionismo di Judah Leon Magnes, eminente rabbino sia negli Usa che in Palestina dell’ebraismo riformato,  morto nel ’48: vale a dire, uno Stato unico per ebrei, musulmani, cristiani, atei, ecc., tutti con pari doveri e diritti a prescindere dall’appartenenza religiosa ed etnica.
Le due voci oggi più sorprendenti di questo rilancio delle idee di Magnes sono probabilmente quelle di Carlo Strenger e dell’avvocato statunitense di origine israeliana  Josef Avesar. Il primo è psicanalista e filosofo, direttore del programma post laurea di psicologia all’Università di Tel Aviv nonché esperto e commentatore di questioni mediorientali per alcune testate internazionali. Il secondo è un avvocato di successo negli Usa, fondatore e presidente della Confederazione Israelo-Palestinese (  http://www.aboutipc.org/AboutUs.htm ), per ora solo aupiscata e sulla carta. Strenger ha scritto di recente un articolo per il quotidiano israeliano Haaretz che ha suscitato grande sorpresa e vasta eco, per sostenere appunto che la soluzione dei due Stati è ormai impossibile e che si deve andare verso lo Stato unico con l’annessione della Cisgiordania e la parità di diritti e doveri dei palestinesi. Dell’articolo esiste una sintesi in lingua italiana, con indicato il link dell’originale. La sintesi, a cura del blog Frammenti vocali in Medio Oriente, è la seguente e si trova in http://frammentivocalimo.blogspot.it/2012/09/israele-abbiamo-perso-e-tempo-di.html:

“Israele: abbiamo perso. E’ tempo di pensare a uno Stato unico.
di Carlo Strenger

Migron [una colonia ebraica in terra palestinese, ndr] è stato evacuato, ma questo non salva la soluzione dei due stati. E’ stato evacuato perché costruito su un terreno privato, non perché fa parte del futuro Stato di Palestina. Decine di altri insediamenti restano in piedi, ora ci sono più di 300.000 coloni ad est della Linea Verde, escludendo Gerusalemme est. Per decenni la sinistra di Israele si è impegnata per la soluzione dei due Stati, ma è il momento di guardare la realtà. Abbiamo perso. L’anno scorso Sari Nousseibeh, nel suo libro, ha invitato i compagni palestinesi a rendersi conto che gli ebrei sono troppo traumatizzati dalla loro storia per rinunciare alla sovranità della West Bank e che uno Stato palestinese non vale ulteriore caos e sangue .Non ero pronto a sentire questo, allora, ma è semplicemente inutile continuare a chiudere gli occhi. Mi arrendo . La soluzione di due Stati non accadrà.
La maggior parte dei membri della coalizione di Netanyahu sono esplicitamente per la soluzione dello stato unico, Bibi stesso solo a parole si è dimostrato favorevole a uno stato palestinese. Le sue azioni hanno mostrato il contrario ,ma anche i leader dell’opposizione israeliana si sono resi conti che la soluzione di due Stati fa perdere loro voti .
Inoltre, la situazione è abbastanza simile da parte palestinese. Élite palestinesi preferiscono l’Occidente , la posizione politica di Abbas è debole, non è chiaro se ci sarà un altro leader palestinese ompegnato nella soluzione dei due stati.
Quindi, nonostante i cuori stanchi, abbiamo bisogno di cercare alternative. Alleati naturali della sinistra sono coloro che credono nei valori fondamentali della democrazia liberale come Moshe Arens e Reuven Rivlin. Entrambi ritengono che Israele dovrebbe annettere la Cisgiordania e dare ai palestinesi pieni diritti politici e quindi respingere uno stato di apartheid. Questa ipotesi incontra serie difficoltà: come   potrebbe   funzionare uno stato unico dopo quasi un secolo di tragiche e mortali lotte ? L’ethos nazionale sarà bloccato per il predominio etnico per decenni. L’arma centrale in questa lotta sarà, come il demografo Arnon Sofer ha dichiarato, il ventre femminile: ebrei e palestinesi si combatteranno tra di loro per avere il maggior numero di  bambini  al fine di ottenere la supremazia
Ma forse il futuro Stato non sarà molto diverso dalla realtà in cui viviamo già. Israele è coinvolta in una guerra culturale per definire il suo futuro. Da decenni. ebrei nazional-religiosi e ultra-ortodossi hanno puntato a far nascere  bambini per superare gli ebrei laici. Molti di loro aspettano il momento in cui la democrazia di Israele si trasformerà in una vera e propria teocrazia.Lo Stato di israele non è unitario,ma costituito da un certo numero di tribù che non hanno valori comuni. Israele vive già con l’anomalia di quattro diversi sistemi di istruzione: uno secolare ebraico, uno nazional-religioso, uno ultra-ortodosso e uno sistema arabo.
Il nuovo stato dovrà funzionare come una confederazione e dare autonomia ai suoi Stati costituenti o cantoni. Dovremo guardare in profondità i modelli esistenti come la Svizzera,il Canada e il Belgio. Dovremo guardare da vicino come l’UE punta a un governo centrale più forte per unire culture  diverse. Scrivo questo senza piacere e gioia. Penso che il nuovo stato emergerà attraverso doglie dolorose e un lungo conflitto. Ma questo è ciò che la maggior parte degli israeliani hanno deciso con le loro azioni e attraverso il loro voto. Questo è ciò che i palestinesi hanno determinato con una serie di errori storici. Dobbiamo trarre il meglio da una brutta situazione“.

Interessante anche l’intervento di cui al link http://www.amiciziaitalo-palestinese.org/index.php?option=com_content&view=article&id=3849%3Aperche-e-il-momento-di-discutere-della-soluzione-dello-stato-unico&catid=23%3Ainterventi&Itemid=43&fb_source=message , che non riporto per non allungare troppo il testo di questa puntata del blog, ma che vi consiglio di leggere cliccando sul link.
Il problema è che anche da parte palestinese si insiste pur se ormai irrealisticamente per avere un proprio Stato nazionale e che a insistere di più sono gli estremisti, la burocrazia che campa soprattutto con i sussidi dell’Europa e tutti quegli operatori che del turismo per così dire rivendicativo e solidale e dell’assistenzalismo internazionale sono riusciti a farne il proprio business. Poiché uno Stato palestinese che non sia solo un bantustan o un protettorato israeliano è ormai fuori dalla Storia, insistere su tale richiesta, ormai una pretesa, serve solo a tenere in vita il terrorismo e il suo uso strumentale da parte di vari Stati mediorientali.

L’avvocato Avesar, presidente del progetto di Confereazione Israelo-Palestinese, ha addirittura diffuso tramite Youtube il suo progetto di Stato unico, illustrandolo con una divertente animazione da cartoni animati e mettendolo in rete nelle tre lingue principali per un tale argomento, inglese, arabo ed ebraico:

A quanto pare, quindi, il solito fare la voce grossa all’Onu contro l’ipotesi di Stato palestinese o il continuo tirarla per le lunghe con una Road Map affidata al sempre più inconcludente Quartetto, forse non riuscirà a nascondere l’inizio di mutamento di registro in parte degli intellettuali e dell’opinione pubblica di Israele e degli ebrei della diaspora.
382 commenti
« Commenti più vecchi
  1. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Gino,
    ecco un chiaro esempio di Manipolazione sottile….e

    ..Ho messo in risalto che le tesi di Sand e di quelli come lui……ammesso e non concesso che abbiano ragione…e cioe’ che non esiste un popolo Ebraico….che non esiste la terra d’ Israele …che l’ olocausto non e’ mai esistito…

    Analizzando il testo, c’è un aggiunta manipolatrice che apparentemente può essere interpretata come un refuso dal sen fuggito…, ma quel accusare Nicotri e Sand della negazione dell’olocausto è una manipolazione “scientifica”,alla pari dei messaggi subliminali….
    L’ometto gioca solo a fare il “finto tonto”…!!

    cc

    ..ps–

    Io non mi stupirei dunque più di tanto. Ciò che ha fatto Sand è stata solo di separare la storia dal mito, e di pre­tendere che una storiografia democratica tenesse conto nelle sue ricostruzioni e nei suoi giudizi dei valori fondativi della democrazia. E in questo senso il libro di Sand è sanamente depressivo e non schizoparanoide, perché tiene i piedi ben saldi sul terreno e si limita a togliere delle incrostazioni che avverse condizioni atmosferiche vi avevano depositato nella storiografia ebraico israeliana, ma ciò non mette minimamente in discussione Israele che esiste da più di 60 anni con la sua ricca storia di stato territorio, lingua e cultura. Shlomo Sand vor­reb­be solo che il paese si guardasse con altri occhi e si comportasse di conseguenza.

    Emilio Jona

  2. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xciccino
    E con quali occhi dovrebbe guardare gli altri?
    E conseguente come si dovrebbe comportare?
    Io credo che li guarda con un occhio realistico….stop..
    e qual’ e’ la realta’?
    La realta’ e’ che l’ Islam…i Palestinesi e l’ Arabo in genere odia l’ Ebreo…odia l’ Israeliano…odia lo Stato d’ Israele che non viene riconosciuto nemmeno nei confini del 67….
    e si comporta dunque di consequenza…stop
    ma basta vedere anche quello che succede in Europa e in special modo in Francia. Informateti invece di abbaiare alla luna.
    Non fare voli pirandici e rimani con i piedi per terra che hai tutto da guadambiare.
    Rodolfo

  3. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xciccino
    son contento che ora il computer ti funziona di nuovo….
    l’ hai riparato tu stesso o lo hai portato da un tecnico?
    Hai mai pensato di riparare qual cos’ altro prima di cominciare a pigiare sui tasti?
    Rodolfo

  4. Anita
    Anita says:

    x C.G. #347

    “P.S. per la Vispa Teresa:
    anche in Vietnam i guerriglieri Cong usavano tunnel per muoversi nel sottosuolo e combattere per il proprio Paese contro gli invasori, prima francesi poi US.
    Sappiamo come andò a finire, se ricordo bene riuscirono pur tra tante sofferenze a buttarli fuori dal loro territorio.”

    ———————

    Si guardi i videos e poi parli !!!!

    Anita

  5. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Se si azzarda di nuovo ad attribuirmi la negazione della Shoà la caccio dal blog. E non è escluso che venga direttamente negli Usa per darle ciò che merita.
    Eviti anche di diffamare Sand o altri inventandosi loro posizioni negazioniste riguardo la Shoà.
    nicotri

  6. Rodolfo
    Rodolfo says:

    uuuuuhhhhhhh che paura….
    se la pensa cosi….
    la sfido a duello …a lei la scelta delle armi…bianche o quel che vuole…
    e non c’ e’ nemmeno bisogno che viene in America….si risparmi il viaggio …ai primi di Ottobre saro’ in Europa per sbrigare delle faccende prima di ritornare definitivamente in America…
    ci pensi….e’ una occasione unica.
    Un saluto nonostante la minaccia
    Rodolfo

  7. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Oltre cio’ a lei… l’ ora e il luogo della sfida….
    mi sembra di essere piu’ che onesto.
    Rodolfo

  8. sylvi
    sylvi says:

    mio caro Uroburo,

    vorrei innanzitutto precisare che io non c’entro niente con le opinioni di Rodolfo.
    quelle sono le sue; io esprimo le mie che possono o non possono essere coincidenti.
    Io NON sono ebrea…
    direbbe Peter con il suo solito humor puglio-eglisch che sono addirittura ariana patentata!!!…non sono stata in Israele e in Palestina per farmi un’idea personale…devo accontentarmi di quel che leggo, scremare e farmene un’opinione .

    n.1 Hitler ha potuto fare quello che ha fatto perchè non c’erano i media di oggi, nè tantomeno Internet.
    Io, poi, ho sempre pensato, con il giro di spie e di spioni che attraversava l’Europa, che l’Intelligence delle più grandi Potenze del mondo, CIA e KGB compresi, non vedessero o non sospettassero niente, mentre treni carichi di disperati attraversavano l’Europa in lungo e in largo, …o erano completamente imbecilli…o…continui lei!
    Che i tedeschi potessero far fuori impunemente milioni di persone senza…sentire puzza di bruciato…
    Chissà perchè ho sempre pensato che Norimberga fosse un lavaggio ipocrita e postumo della coscienza delle potenze vincitrici.
    E Israele è nato anche da questo lavaggio!

    – il suo ineffabile n.2
    Io non rimuovo un bel niente…
    è lei che è sommamente ignorante sulla storia di queste terre…
    io non ci posso fare niente! Potrò mica portarmi appresso in Piemonte la corposa letteratura che ho al riguardo e mettergliela sotto il naso???
    Studi lei, io ho già studiato.
    n.3 Le ricordo soltanto che nella legislazione palestinese e di non so quanti altri stati islamici esiste il “comandamento” della “distruzione di Israele”! Quisquiglie e pinzillacchere ?

    al n.4 Ho più volte fatto il parallelo fra , non esuli, ma “deportati” istriani e dalmati ( quelli sopravvissuti ovviamente!) …ma potremmo aggiungerci tutti quelli dei confini dell’europa dell’Est…e i palestinesi. Proprio perchè so le tragedie di queste deportazioni posso dire che questi campi profughi, dopo oltre sessantanni, esistono solo per i palestinesi.
    Da noi il CR di Padriciano, il più grosso, venne dismesso e chiuso nei primi anni ’70, dopo quindici anni. Vada a vederlo, c’è il museo molto interessante!
    Neppure l’Italia si è fatta carico dei suoi esuli…se non in parte ridicola…il grosso sono emigrati ai quattro capi del mondo…insomma si sono dati una mossa!
    Diciamola schietta: i primi nati nei campi profughi hanno sessantanni, saranno abbondantemente nonni…e sono rimasti lì, con figli e nipoti ad attendere che Maometto gli facesse la grazia?
    E di che cosa sono vissuti??? Non è domanda retorica!

    So che la faccio arrabbiare con questi argomenti, ma non è colpa mia se lei è abbondantemente strabico!

    Infine, se fosse vero che attraverso i tunnels di Rafah passano solo elettrodomestici, automobili e…forse qualche piccolo fucile…dove prendono le armi i palestinesi per …difendersi!??
    Lei sa che cos’è la disinformacija? Io sì!

    Ps: in Piemonte parleremo del tempo, delle Alpi, dei castelli… e di cucina…altrimenti C.G. deve preparare i guantoni!
    Oppure parlerà con mio marito che è molto più…disponibile!!!

    saluti
    Sylvi

  9. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    sto ripassando ” Andiam, andiam, andiamo a lavorar… dei 7 nani, loro sì che andavano in miniera!
    Poi ” siam tre piccoli porcellin…” che si costruivano le loro casette! Sai, Timmi e Tommi non avevano tanta voglia di lavorare, gli piaceva più suonare e ballare, e così, quando il lupo distrusse le loro casette raffazzonate …si rifugiarono da Gimmi che non era un perdigiorno come loro e la casa se l’era fatta di robusti mattoni!
    Non vedi anche tu una certa morale…della favola???

    Se no, te la spiegherò!

    Sylvi

  10. controccorrente
    controccorrente says:

    Prima di pranzo c’è sempre un aperitivo, quindi prima di pranzare più tardi con Nicotri, ai primi di Novembre puoi venire a prendere un aperitivo con tutti noi..come lo preferisci ?
    Martini bianco con Oliva, o quelli più ricercati con succhi di frutta esotici, Gino per esempio ne sa di preparare di ottimi.

    cc

  11. controccorrente
    controccorrente says:

    Cara Sylvi,
    a me è sempre parso che il Lupo cattivo fosse un pò scemo,..direi un personaggio adattato perfettamente alla “favola”….!!
    Tu ,da “favolista incallita” ,dovresti essere un pò più critica,..ovvero , magari.. che il Lupo si mangi almeno un Porcellino, così la storia sembrerebbe più verosimile per “le morali ” “sic”.
    Non fare solo un sacco di casino ed alla fine prendersi sempre un “sacco di botte”…!!
    Tu che sei Brava , potresti riscrivere la favola in chiave più moderna e realistica,..su questo sappiamo che sei bravissima e sono sicuro che nemmeno Uroburo,metterebbe in dubbio questa tua innegabile dote che nessuno,ma proprio nessuno ,oserebbe mai misconoscerti !

    cc

  12. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Evvai con le colunnie e con le menzogne….

    Caro Nicotri, lei scrive…
    “Se si azzarda di nuovo ad attribuirmi la negazione della Shoà la caccio dal blog. E non è escluso che venga direttamente negli Usa per darle ciò che merita”

    Mi indichi prego il post dove io le ho attribuito la frase di cui sopra..

    Inoltre lei scrive:
    ” Eviti anche di diffamare Sand o altri inventandosi loro posizioni negazioniste riguardo la Shoà”.

    Quella era sono una supposizione….per cui dopo …”l’ invenzione del popolo Ebraico ” e “L’ invenzione dello Stato Ebraico”…potrebbe anche uscire un giorno o l’ altro con “L’invenzione dell’ olocausto”…
    chi potrebbe mai dirlo…lei lo esclude?….e’ gia’ successo… Ahmadinedschad lo dice ad ogni pie’ sospinto…e lei non si e’ mai lamentato…dunque?
    Dov’ e’ il problema?
    Rodolfo

  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    L’unica arma che conosco e utilizzo e l’onestà e la ragion critica. Con le quali finora ho vinto tutti i duelli. Peraltro NON richiesti da me. Io duello solo con me stesso.
    Dire a una persona che ci diffama che se insiste verrà denunciata NON è una minaccia, ma l’esercizio di un elementare diritto. Come vede, lei ancora una volta parla a vanvera e offende.

  14. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Io non credo di averla diffamata….e lei non mi ha minacciato di denunzie….sa….sarebbe solo una perdita di tempo e di soldi….i suoi naturalmente….io non ne ho… dunque non mi si puo’ spillar niente….
    no…lei ha minacciato di venire direttamente negli Usa per darmi ciò che mi merito. Mi sembra un po’ diverso.
    Rodolfo

  15. controcorrente
    controcorrente says:

    paura ehhh !!
    Ma vai tranquillo “biscottino mio”,sei già al condizionale al forse , ma io non volevo dire ect..eh,eh !!

    cc

  16. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x CC
    Il “concludente” conclude , in conclusione, che le mattanze di quella parte del mondo si concludono concludendo che le Amministrazioni israeliane siano vittime dell’inconcludenza palestinese.

    Ergo, concludo dicendo che, in conclusione, il suo starnazzo conclude la possibilità di prenderlo sul serio.

    C.G.

  17. Rodolfo
    Rodolfo says:

    368xciccino
    io paura? edde’ che….dde te’….dde Nicotri …ma nun farmi ride va’….
    R
    Nun e’ che nul volevo dire….e’ che nun lo’ mai detto….
    che e’ a sua volta un po’ diverso….

    poi caro ciccino ….nun capisci che e’ tutto uno scherzo….
    sai Nicotri che viene in America per darmele…mica e’ scemo a spende li soldi …
    con il pericolo non escluso di prenderle lui stesso….e in quanto alla mia sfida ….cca’ lupara e cco’ cutennu…mica sugnu scemu…
    potrei anche scivolare e farmi male….ed io amo la vita.
    Rodolfo

  18. controcorrente
    controcorrente says:

    Ecco ,bravo, adesso mi sembri un “biscottino mio ” più ragionevole e confidenziale..sai che rischi di diventarmi perfin simpatico..quando sai stare con “le parole al loro posto !

    cc

  19. controcorrente
    controcorrente says:

    Poi sai,
    Caro “biscottino mio”…ho consulato di nuovo le ruote di Lullo,e dopo aver riletto attentamente Notarikon,Gematria e Temurah ho concluso che ,tutto sommato devi essere parente, del famoso Giacomo Bonhomme…!!

    cc

  20. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    mi pare che tu sei una fanatica” del famoso proverbio “cosa fatta ,capo ha”così come sei descritta bene dal nostro Giacomo.
    Però ti porto un esempio..oggi un’altro popolo che ha subito “genocidii e massacri storici ,può avere la possibilità di crearsi una Nazione, visto che Stati fantoccio, nati dalla politica neo-coloniale a loro uso e consumo come Siria e Iraq sono destabilizzati potrebbe essere ed è ,il Popolo Curdo….!
    Non è che se la cosa nascesse fresca ,fresca or ora,si potrebbe dire Cosa fatta,capo ha…o bisognerebbe aspettare che in altri luoghi si decida della sorte (pardon ..convenienza ) della cosa..che so tanto per fare npmo a puro caso.. a Wuascintonne,a Tel Aviv, o a Bruxelles…e poi in base al risultato dire, ma è naturale : Cosa fatta, capo ha..si hai ragione , basta guardare dove sta il capo e si ha la soluzione..e chissenefrega del resto..!!?

    cc

  21. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro ciccino….inutile che cerchi di cambiare le carte in tavola….lo sai che la puttanata l’ hai combinata proprio tu con il tuo post Nr. 353
    (ultime 5 righe,prima parte)….come vedi non sono ne’ ragionevole….ne’ confidenziale….sono cosi come sempre.
    Male solo che Nicotri ti ha creduto.
    Rodolfo

  22. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    non conosco la storia dei Curdi, se non superficialmente, sono, mi pare suddivisi fra Turchia, Irak, Iran e non so che altro.
    Mi pare complicato convincere tre Nazioni a cedere sovranità e territorio.
    Direi che il paragone non regge con la Palestina.
    Ma potremmo andare anche altrove per il mondo e trovare Popoli che non sono Nazioni.
    vicino a noi c’è la GB, con Galles e Scozia,…la Catalogna…senza parlare dell’Italia.
    Dovremmo fare tutti la fine dei Balcani? Non lo so, ma so che questi erano arrivati a un punto di rottura quando le condizioni economiche si sono enormemente divaricate, e quando era chiaramente percepito che qualcuno con il suo lavoro manteneva qualcun altro che viveva a scrocco!
    E questo toglieva la speranza a chi si dava da fare.

    Te lo lascio come pensierino della notte

    Sylvi

  23. Rodolfo
    Rodolfo says:

    375xcg
    si e’ vero…quando mi rileggo mi commuovo fino alle lacrime…….quando leggo te pero’ rido a crepapelle…perche’ non avendo argomenti validi da contrapporre ai miei …diventi superficialmente vago…questo mi diverte enormemente….a volte pero’ mi annoi…
    mi e’ capitato leggendoti …e non trovando altro che le solite cose che scrivi da anni…persino di essere diventato triste…
    dimmi …da quanti anni ci conosciamo virtualmente ?
    Penso circa 8 anni….forse di piu’….non ricordo bene…quante volte hai scritto di Ben Gurion…una monotonia che non ti dico…..
    E tu? Dimmi quanto ti rileggi che provi….ti commuovi pure…e se ti commuovi …perche’ ?
    Mi leggerai domattina…a quest’ ora starai dormendo come un angioletto…forse sogni magari di trovarti in una nave piena di balocchi per i bambini Palestinesi….in un veliero diretto a Gaza…
    Buon giorno e buona giornata
    Rodolfo

  24. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Lo sapevo, quando ti rileggi ti commuovi, succede agli incompresi perenni.
    Credo che nel cammin della tua vita ti sei ritrovato spesso in una selva oscura, incapace di saltare la tua ombra.
    Che il buon Alighieri mi perdoni ma quando bisogna dirlo, lo dico.
    Peccato, continua pure a scopare il mare. Contento tu..

    piesse: a proposito di pallosismo, anche su questo ti rammento quella famosa questione del bue che, da incompreso, dava del cornuto a un cavallo. Con l’aggiunta del tuo personalissimo piagnisteo ogni tre righe quando prendi a martellate quella povera tastiera.
    Buona giornata anche a te.

    C.G.

  25. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Dobbiamo espellere gli arabi e prendere il loro posto”.

    (David Ben Gurion, 1937 “Ben Gurion and the Palestinian Arabs”, Oxford University Press)
    ———————————————————————————
    Già dal 1937 aveva in mente la mattanza contro le genti di Palestina.

    C.G.

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