L’Occidente e il mondo arabo: cambiare tutto per non cambiare niente? Per la Libia abbiamo parlato subito di “genocidio”, di “interi quartieri civili bombardati” e di “fosse comuni”, ma a sproposito. Guarda caso, gli stessi termini, peraltro meno inappropriati, il cui uso è stato accuratamente evitato per la mattanza israeliana a Gaza

Ciò che accade in Libia è senza dubbio grave e apre spiragli verso un futuro migliore, sia per la Libia che di conseguenza per il resto del mondo arabo e non solo. Ma ci sono fatti che denotano con chiarezza mire occidentali perché “tutto cambi senza cambiare niente”, senza cioè che cambi in fatto di petrolio. Fa pensare al solito gattopardismo anche quanto accade nelle ultime ore in Tunisia e in Egitto. La rivolta popolare pareva avesse scacciato definitivamente gli ostacoli a una democrazia degna di questo nome. Ora invece pare che il potere preesistente non voglia uscire di scena dopo essersi rifatto una verginità cacciando i rispettivi capi di Stato e di governo, supportati docilmente per decenni, quando ormai non erano più difendibili. Ma veniamo alla Libia.
I mass media occidentali, e italiani in particolare, hanno cominciato a parlare immediatamente di “genocidio” quando le vittime della reazione di Gheddafy erano ancora solo decine o centinaia e venivano comunque indicate dai nostri giornali in “mille morti”. Mille morti su una popolazione di oltre sei milioni di abitanti chiaramente NON sono un genocidio. NON sarebbe un genocidio neppure se i morti fossero diecimila, come per prima hanno ipotizzato – ma NON affermato – le emittenti arabe Al Arabiya e Al Jazeera, di colpo prese per oro colato quando fino al giorno prima le deridevamo o guardavamo con sospetto. La nostra interessata ipocrisia, e annessa sporcizia morale, risulta in tutta la sua gravità se ci si ricorda dell’accanimento con in quale abbiamo rifiutato il termine “genocidio” quando l’esercito israeliano ha invaso Gaza provocando una mattanza di (altri) più o meno 1.500 morti (oltre 400 dei quali bambini!) su un totale di appena 1,5 milioni di abitanti. Un termine, “genocidio”, che ci rifiutiamo con accanimento di ammettere anche quando si contano le vittime totali palestinesi della repressione israeliana, che ormai ammontano a svariate migliaia di esseri umani. La nostra interessata ipocrisia, e annessa sporcizia morale, arriva al punto di rifiutarci anche di parlare di “pulizia etnica” per definire il continuo esproprio – cioè furto – di terra palestinese per far largo ai coloni, avanzo velenoso del colonialismo sconfitto dalla Storia. Ci rifiutiamo cioè di chiamare pulizia etnica quella che è una pulizia etnica.

Certi termini li usiamo solo se c’è da dare addosso agli “altri”, perciò ce ne riempiamo la bocca per il Kosovo, il Tibet, ecc., qualche volta magari per gli avanzi degli indios amazonici… Alla stessa stregua la Nato e gli Usa si muovono militarmente, anche imponendo le “no fly zone”, solo ed esclusivamente quando NON si tratta di disturbare gli israeliani, i loro massacri di palestinesi e la annessa pulizia etnica. Abbiamo perso il conto, e la memoria, delle manifestazioni pacifiche di palestinesi stroncate mietendo vittime tra di loro in numero tale che se si trattasse di Parigi, Londra o New York i responsabili militari finirebbero di corsa in galera. In Israele invece restano indisturbati, o diventano ministri, capi di stato maggiore e anche di governo. Da NON disturbare con critiche e tanto meno con accuse, pena la lapidazione in piazza al grido di “antisemita!”.

Non tutti hanno il coraggio della signota Merkel, che al telefono ha risposto per le rime a Netanyahu accusandolo chiaro e tondo di “non fare nulla per il processo di pace”, lui che aveva avuto l’ardire di rimproverare la Merkel perché la Germania all’Onu aveva – giustamente, con altri Stati, bloccati dalla solita complicità Usa – chiesto la fine dei soprusi colonialisti israeliani ai danni dei palestinesi. Strano – o no? – come la notizia della sfuriata della Merkel – che alle incredibili accuse di Netanyahu per il voto all’Onu ha reagito scandendo “Come osa! Siete voi che ci avete deluso. Non avete fatto il minimo sforzo per fare avanzare la pace!” – abbia dato notizia, se non m’è sfuggito qualcosa, solo il Corriere della Sera. Che il 26 febbraio l’ha comunque prudentemente relegata in un riquadrino in fondo a pagina 5. La signora Merkel pare sia l’unica ad avere letto suo giornali quanto rivelato dai “palestinian papers”, vale a dire che finora Israele grazie all’appoggio Usa ha solo fatto finta di volere la pace, puntando in realtà a disfarsi dei palestinesi e degli arabi israeliani, quattro milioni di persone, “trasferendoli” magari perfino in Amazonia, cioè dall’altra parte del mondo.

L’uso immediato, fulmineo e a sproposito della parola “genocidio” nei fatti libici denota la volontà, nostra e di alcuni Paesi arabi, di drammatizzare sin da subito quei fatti. Anche i “bombardamenti di interi quartieri di Tripoli”, con annessa cifra di “10.000 morti e 50 mila feriti”, si è rivelata una balla. Il giornalista inviato Vincenzo Nigro scrive chiaro e tondo a pagina 3 di Repubblica di sabato 26 febbraio quanto segue: “Non è vero che i cacciabomardieri abbiano colpito indiscriminatamente i quartieri di Fashlun, Siahia, Gerganesh”, “non ci sono i segni dei bombardamenti”. Sempre Nigro nella stessa pagina scrive che “inventando e ingigantendo quello che è successo per davvero, i network arabi hanno accelerato la decomposizione del regime”. Ma la drammatizzazione serve per legittimare il nostro intervento militare “umanitario”. Non a caso però l’Occidente si guarda bene dal mandare le truppe di pace “umanitarie” nel posto dove da 60 anni è più urgente e utile mandarle, vale a dire in Israele-Palestina per separare i contendenti prima e poi per evitare che uno dei due si veda rubare ormai quasi tutta la terra e la stessa prospettiva della dignità nazionale e di uno Stato, nonostante quanto deliberato dall’Onu nell’ormai lontano 1948. Da notare che se al posto della solita retorica del menga l’Occidente avesse mandato un esercito per separare i contendenti e imporre loro una pace equa sarebbero state risparmiate decine di migliaia di vite, comprese quelle di alcune migliaia di ebrei israeliani.

Riguardo la Libia tutti i giornali hanno parlato di “fosse comuni” per seppellire “le migliaia di vittime”. Ma le foto a corredo della notizia mostrano fosse che NON sono affatto comuni, ma chiaramente singole e neppure improvvisate: si vede bene che hanno le pareti di cemento. In varie foto inoltre si vede bene che si tratta di un cimitero con tombe già in uso, e quindi le fosse vuote sono l’equivalente di quelle dei nostri cimiteri che preparano man mano le fosse per i nuovi inevitabili arrivi decisi da madre natura o da incidenti vari. Un’altra cosa strana è che si vede chiaramente il mare a pochi metri dalle fosse vuote, scavate nella sabbia. Chi costruisce cimiteri nella sabbia in riva al mare con la certezza che l’alta marea, il mare agitato e le tempeste spazzino via tombe, bare e defunti? Mistero. C’è qualcosa che non quadra.

A questo punto c’è da chiederci perché si voglia intervenire militarmente drammatizzando ben oltre la realtà quanto avviene in Libia, fermo restando il fatto che la caduta di Gheddafy, e annessa ingombrante famiglia, è certo una buona cosa se sostituita da una democrazia degna di un tale nome. La risposta alla domanda purtroppo può essere molto semplice e banale: petrolio. Lo stesso petrolio per il quale la Casa Bianca, abitata allora da Bush padre, tese un tranello a Saddam spingendolo ad invadere il Kuwait in modo da poter intervenire militarmente contro l’Iraq e a favore del medioevo kuwaitiano. Vale a dire, a favore del nostro poter disporre del loro petrolio. Disponibilità aumentata dall’invasione dell’Iraq voluta da Bush figlio e ottenuta mentendo agli americani e al mondo. Se Parigi val bene una messa, il petrolio val bene qualche altra guerra e massacro. Tanto non si tratta di massacri di americani o di europei…
Non so se si punti alla frantumazione della Libia per poterci assicurare le zone più ricche di petrolio. So però che anche i problemi libici derivano dall’essere la Libia uno Stato inventato dall’Europa, con i confini tracciati come al solito a Parigi, Londra e magari Roma, usando la riga e facendo riferimento a meridiani e paralleli anziché alla realtà geografica ed etnica locale. Lo stesso metodo usato per l’Iraq e molti altri Stati nati dal collasso del nostro colonialismo, anche loro con dentro popoli, etnie e tribù tenute assieme con la forza o con la corruzione, ma certo non unite dal senso di una comune appartenenza e dello Stato. Lo ripeto per l’ennesima volta: sono due secoli, dall’invasione dell’Egitto compiuta da Napoleone, che calpestiamo (anche) il Medio Oriente e gli imponiamo – o nei migliori dei casi tolleriamo – capi e politiche che fanno comodo a noi, ma non ai suoi abitanti.

Riguardo la Libia, il fatto che a parlare della situazione in tv e in conferenze stampa con la inviati esteri e a proporre accordi con i ribelli sia un figlio di Gheddafy, unito al fatto che i suoi vari figli possiedono grosse fette dell’economia libica, dovrebbe farci riflettere. Si tratta indubbiamente di comportamenti che confermano come al potere in Libia ci sia non un governo legittimo legittimamente espresso, ma un gruppo familiare insediatosi al seguito del suo patriarca. Ma confermano anche che il tentativo del nostro Umberto Bossi di creare la sua bella dinastia padana, indicando nei suoi figli i “continuatori della lotta per la libertà” e installando intanto nella Regione Lombardia l’insulso figlio Renzo, è un tentativo che va respinto perché pericoloso. Idem per quanto riguarda il tentativo del Chiavaliere e/o dei suoi servi di fondare una dinastia berluscona puntando non si sa ancora bene se sul figlio Piersilvio o sulla figlia Marina.

Ma che succede in Libia? E nel mondo arabo? Come andrà a finire? A giudicare dalle proteste e sollevazioni a catena, pare proprio che stia finendo il post colonialismo chiamato anche imperialismo, vale a dire la nostra capacità di installare al potere nelle terre ricche di petrolio e altre materie prime per noi strategiche governi più o meno fantocci, ma comunque in grado di garantirci il predominio economico e l’influenza politica decisiva. I Paesi arabi e quelli del cosiddetto Terzo Mondo hanno cominciato a volersi emancipare dal nostro abbraccio soffocante e a voler camminare sulle proprie gambe fin dai primi accordi tra loro, da quello di vari decenni or sono tra i “Paesi non allineati”, cioè né con l’Occidente capitalista né con l’Est comunista, a quello della Repubblica Araba Unita. Tutti tentativi non andati a buon fine. Anche perché quando in quei Paesi nasceva una democrazia veniva schiacciata nel sangue, come è successo in Iran, Cile, Congo e per certi versi anche in Indonesia,  se non garantiva l’usuale asservimento nei confronti in particolare degli Usa. Il petrolio per noi ha sempre avuto più valore del sangue delle popolazioni altrui.

Ora pare che anche quell’epoca stia finendo, ma resiste ben radicata nei posti peggiori in fatto di regimi impresentabili, come l’Arabia Saudita, il Kuwait, gli Emirati Arabi Uniti. Si tratta di territori nel cui sottosuolo giace gran parte delle riserve mondiali di petrolio. Che, ripeto, per noi vale molto di più del sangue e della vita delle popolazioni che ci vivono sopra. Non condivido l’entusiasmo di chi vede già la democrazia installata in Tunisia, Egitto e tra poco anche in Libia. Non solo e non tanto per il gattopardismo già in moto, ma anche perché non mi pare esista quel tessuto intermedio fatto di quadri dirigenti capaci di gestirla per davvero una democrazia evitando che sia solo una farsa come in Afganistan e Iraq. L’entusiasmo giovanile, nutrito a quanto pare dalle infinite vie di Internet, non basta.

Certo, la tempesta che scuote quei Paesi è salutare, anche se c’è purtroppo da contare i morti. Se le democrazie prendessero davvero il posto dei regimi servili sarebbe più facile anche porre fine alla tragedia israelo-palestinese, con un accordo di pace credibile con Israele che garantisca la vita di questo Stato e la fine del ricorso alle armi, terrorismo compreso. Stando così le cose appare particolarmente miserabile l’allarmismo seminato dai soliti untori che sanno vedere nel mondo islamico, un miliardo e mezzo di persone, solo terroristi e masse pronte a saltarci alla gola nonostante gli islamisti che seminano il terrore siano una infima minoranza. Allarmismo evidentemente frutto della nostra cattiva coscienza e coda di paglia: sappiamo bene che il male da noi fatto anche nelle  terre islamiche potrebbe giustificare il restituirci la pariglia. Allarmismo portato avanti anche dal giornalismo pessimo, cialtrone e guerrafondaio come quello che urla e si strappa i capelli dalle prime pagine di quotidiani come Libero. Il cui nome esatto e completo dovrebbe essere Libero Di Dire Cazzate. Se non ci liberiamo dei paraocchi e delle tossine, non sapremo cogliere le grandi opportunità offerte dal vento che soffia nel mondo arabo per costruire un rapporto tra noi e loro più giusto e duraturo. Loro si stanno muovendo, specie i giovani, verso di noi. Noi però restiamo fermi. Ovvio che se non facciamo passi verso di loro sarà anche questa una occasione sprecata.
Purtroppo Obama ha tradito la promessa fatta al Cairo un anno fa e che tanto aveva fatto sperare non solo il mondo arabo: “Costruiremo un rapporto più giusto con il mondo arabo e islamico”. Che l’abbia tradita lo dismostrano in modo clamoroso i “palestinian papers”, ma anche la recente vergognosa decisione, e annessa ipocritissima e ingiustificabile giustificazione,  di porre il veto alla richiesta avanzata all’Onu da molti Stati di bloccare il colonialismo israeliano. L’Europa dovrebbe rendersi conto che tocca quindi a lei rimboccarsi le maniche e cambiare strada. Purtroppo però non pare che fino ad ora lo si sia capito.

319 commenti
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  1. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Komare (232)
    Quando invece i suoi eroi ammazzano i loro simili, cosa esclamano?
    C.G.

  2. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Ho sentito il Sindaco di Trieste raccomandare ai cittadini di prendere i mezzi pubblici, se costretti ad uscire; le scuole sono state chiuse, ha parlato di qualche milione di danni ma di nessun ferito serio!
    Mia figlia, che lavora in Ospedale, mi ha confermato!
    I triestini sono abituati alla bora, sanno adeguarsi e meno male che questa eccezionale non abbia fatto vittime.

    Se ne sa più Repubblica???!!!
    Il mio discorso comunque voleva essere informativo, figurarsi se a lei poteva andare bene!!!

    Se parlassi dei germogli delle mie begonie con il raffreddore, le andrebbe bene?

    sylvi

  3. Popeye
    Popeye says:

    Caro Rodolfo
    Gli scappa, eccome gli scappa. Se la fa addosso appena vede un soldato Usa!

  4. Anita
    Anita says:

    x C.G. -#250-

    E’ tardi per lei, e’ ora che riposi il suo cervello troppo affaticato…..

    Anita

  5. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    “L’Iran e la bomba”, di Giorgio S. Frankel, edizione Samizdat (e non Il Sole 24 Ore, al quale Frankel collabora).

  6. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Fox:-“Che ne dite, ci sarà un intervento o lasceranno Egitto e Libia a fare la propria storia da sé come è giusto che sia?”

    Ci sara´un intervento e ci deve essere un intervento, gli Americani lo faranno e se non loro chi?
    Il Fox….il cane che abbaia alla luna , preferirebbe una invasione di Arabi profughi nel sud dell´Italia e una guerra civile con centinaia di migliaia di morti. Questo e´il signor (a) Copypaste.
    Rodolfo

  7. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xCg
    Un muss…un dovere andare a pisciare di la´e di qua´?
    I fanatici son cosi…. proprio fuori di testa.
    Rodolfo

  8. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Guarda….guarda che succede ad uno degli idoli di Fox.

    Licenziato dalla Grameen Bank
    il premio Nobel Muhammad Yunus
    Il pioniere del microcredito, accusato dal governo di evasione fiscale, è stato esautorato con effetto immediato dalla banca fondata da lui nel 1976.

    L´articolo completo e´su Repubblica.
    Rodolfo

  9. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Un ministro Cristiano Shahbaz Bhatti crivellato di colpi in un agguato a Islamabad. I Taliban rivendicano. Si era battuto contro la legge sulla blasfemia e per salvare la vita una donna cristiana condannata a morte

  10. x Rodolfo
    x Rodolfo says:

    Faresti meglio a vedere che fino hanno fatto l’ex presidente della tua amata Israele, costretto a dimettersi perche’ cercava di scoparsi le segretarie, e l’ex capo di stato maggiore o qualcosa di simile che s’e’ venduto le azioni in suo possesso poco prima di ordinare l’ultima invasione del Libano. Piu’ il figlio di Sharon, altro tuo idolo di fango, merda e sangue.
    Shalom

  11. Uroburo
    Uroburo says:

    Ma il vero problema dello stato d’Israele non è tanto il comportamento illegale del ministro Tizio, Caio o Sempronio ma il fatto che tutto uno stato violi le più elementari regole delle comunità internazionale e ricatti il mondo intero, che per altro non sa nulla.
    E’ la criminalità spicciola del soldatino di guardia ad un posto di blocco o dei cittadini-soldati durante le operazioni militari che colpisce. In assenza di testimonianze perchè l’acceso di osservatori neutrali viene regolarmente negato.
    Hitler, Himmler ecc. erano persone individualmente modeste che vivevano modestamente e che non avrebbero personalmente fatto del male ad una mosca ma il sistema nazista era basato sulla violenza e sull’inganno.
    Quello israeliano pure. U.

  12. Rodolfo
    Rodolfo says:

    I post 264 e 265 sono fuorvianti.
    Purtroppo cari amici mi trovo incasinato al massimo , ma trovero´SDV
    il tempo di commentare gli stessi.
    Per questo ho bisogno di calma e non di combattere tra un bambino, pentole che volano , patate che bruciano , sughi vari e post che fanno concorrenza ai migliori deliri.
    .Hasta luego
    Rodolfo

  13. Popeye
    Popeye says:

    Hitler, Himmler ecc. erano persone individualmente modeste che vivevano modestamente e che non avrebbero personalmente fatto del male ad una mosca ma il sistema nazista era basato sulla violenza e sull’inganno.
    ———————-
    Hitler, Himmler brave persone vittime di un sistema nazista!
    Le nefandezze continuano e la puzza diventa più oppressiva!

  14. controcorrente
    controcorrente says:

    popone hai travisato, uroburo voleva dire sostanzialmente che i Due erano sostanzialmente dei Modesti come te,come personalità, anzi magari un tantino di più,della tua nullità di fondo .
    Poi l’intreccio con la situazione politica economica li ha portati dove li ha portati. Sostanzialmente ha detto che anche un mediocre può diventare un pericoloso criminale, figuriamoci dove può arrivare una nullità se lasciato fare..

    tuo come sempre
    cc

  15. Popeye
    Popeye says:

    x gatti-glio
    Ci mancava l’avvocato del alfa-gatto viene a spiegarci cosa voleva dire. Ma non era lui quello che scriveva in perfetto italiano?!?!
    PS – VAFFANAPULE
    Adesso mi devo fare un altra dannata doccia!

  16. Uroburo
    Uroburo says:

    Haw haw haw ….
    Caro CC,
    l’Avanzo pute, noi lo sappiamo da tempo. E la cosa buffa è che di questo accusa gli altri …. Un raro esempio di sdoppiamento della personalità, come diceva qualcuno che lo conosce…
    Ti mando qui sotto un piccolo esempio della sua prosa, credimi, è originale non ho aggiunto neppure una virgola.

    Lorcare, ohhyeahhh, e urare, ohhyeahhh
    Nel buio, smaltato di pu’, felice di stare laggiu
    E calavo, calavo felice piu basso del suolo ed ancora piu giu’
    Mentre la luce lentemente s’allontanava lassu’
    Una puzza dolce emanevava soltanto da me
    Lorcare, ohhyeahhh, e urare, ohhyeahhh

    Credo che un idiota come me non ci sara’ mai piu
    Mi smaltivo le mani e la faccia di pu’
    Poi ohhyeahhh ero dalla mia puzza svenito
    E incominciavo a lorcare nel buio infinito
    Lorcare, ohhyeahhh urare, ohhyeahhh
    Nel buio, smaltato di pu’, felice di stare laggiu
    E lorcavo, lorcavo felice piu’ in basso del suolo ed ancora piu’ giu’
    Mentre la luce lentemente s’allontanava lassu’
    Una puzza dolce emanevava soltanto da me
    Lorcare, ohhyeahhh urare, ohhyeahhh
    Nel buio, smaltato di pu’, felice di stare laggiu
    Nel buio, smaltato di pu’, felice di stare laggiu

    Haw haw haw ….. l’Avanzo …
    Un caro saluto U.

  17. controcorrente
    controcorrente says:

    Ma che sapone o doccia schiuma -usi ?
    Formula delicata sulla “pelliccia” ?
    Così per curiosità visto che il tuo fetore continua ad essere percepito fin qui.
    In sostanza ,negli USA avete prodotto qualche cosa di nuovo ,per difendere dalle scorie i vostri alleati italiani !!
    Informaci !
    Te ne saremo grati !

    cc

  18. Uroburo
    Uroburo says:

    PS. Emmenomale che si lava…. Lo sa anche lui, quindi, che pute …
    Bisognerebbe consigliargli di lavarsi quella testa bruttata.

  19. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Uro ,
    in effetti bisognerebbe sottoporre il personaggio al DSM-IV-TR per avere un quadro più preciso, in sostanza quel metodo che non classifica le malattie,,ma i disturbi e le condotte delle persone e dei malati.

    cc

  20. controcorrente
    controcorrente says:

    Ps-

    caro uroburo, mi permetto però di Dissentire fortemente dalla tua ipotesi di una SPM, in quanto il noto personaggio manifesta la sua Personalità dominate con troppa frequenza e sempre simile , tanto da poter pensare che una seconda “meno nefasta” sia scarsamente probabile…poi si può sempre sbagliare…, ma la “scienza comunque ” deve andare avanti..non disperiamo ..!!

    cc

  21. Anita
    Anita says:

    Oggi siamo in piena primavera…. -10.5555 ºC
    Col fattore vento circa -17*C

    Credo che sia un altro record per la stagione.

  22. Popeye
    Popeye says:

    x alfa-gatto
    La canzone era dedicata a un certo Lorca che poi cambio nome a “professorino a sugo di porcini” o qualcosa del genere.
    Mi fa piacere che la canzone li ha piaciuta abbastanza per salvarla.
    Devono essere più di sei anni.
    Ma l’alfa-gatto, noto truffatore di cifre/storia e falso testimone, ha aggiunto il “ohhyeahhh”. Per dire la verità la modificazione mi piace.
    Allora cosa vuol dire Lorcare?
    Semplice: truffare cifre e storia!

  23. Anita
    Anita says:

    PAKISTAN: Si era battuto per la liberazione di una donna condannata per blasfemia

    Crivellato con 30 colpi il ministro per le minoranze, il cristiano Shahbaz Bhatti

    Il Vaticano: Dimostra l’importanza della difesa della libertà religiosa e dei cristiani oggetto di violenza

    PAKISTAN: Si era battuto per la liberazione di una donna condannata per blasfemia

    Crivellato con 30 colpi il ministro per le minoranze, il cristiano Shahbaz Bhatti

    Il Vaticano: Dimostra l’importanza della difesa della libertà religiosa e dei cristiani oggetto di violenza

    MILANO – Il ministro per i Problemi delle minoranze del Pakistan, il cattolico Shahbaz Bhatti, è stato ucciso da un commando armato in un attentato a Islamabad. Crivellato con 30 colpi, Bhatti, 35 anni, era stato appena confermato nell’incarico dopo un rimpasto di governo, nonostante le pressioni dei gruppi fondamentalisti islamici. Sono stati trovati volantini dei talebani pakistani del Punjab sul luogo dell’attentato. Da una prima ricostruzione, Bhatti era da poco uscito di casa con la sua auto e senza scorta quando da una vettura bianca gli sono stati sparati una trentina di colpi. L’auto degli attentatori si è immediatamente allontanata. L’attentato è avvenuto nei pressi del mercato di un quartiere residenziale della capitale. Bhatti è deceduto durante il trasferimento in ospedale.

    Continua….

    http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_02/pakistan-ministro-ucciso_1cf1fe9c-4499-11e0-9331-d6a950f4a7ad.shtml

    Anita

  24. Popeye
    Popeye says:

    x gatti-glio
    Sapone fatto con grasso di coniglio piemontese e di papera padana!

  25. Popeye
    Popeye says:

    x alfa-gatto
    Allora dicci di più su Himmler e Hitler, le povere vittime di un sistema nazista. Ma fallo in piccole dose perche’ ho difficoltà con i miei polli. Stanno ancora ridendo!

  26. Uroburo
    Uroburo says:

    Signor Popeye,
    sia gentile: tre passi indietro. Non in quella direzione: stia sottovento. Alt!

    Lei si dimostra per essere il solito vigliacco di sempre; mai una volta che lei abbia il coraggio di guardarsi dentro. Un vero miserabile …
    Il testo della canzoncina la smentisce: Lorcare NON vuol dire “truffare cifre e storia” ; lei attribuiva al suo neologismo tutt’altro significato, com’è evidente.
    Ho salvato alcune delle sue perle: quando voglio vedere come parla un maiale vado a leggerle. Mi tirano su il morale sui destini dell’umanità: difficile scendere più in basso.
    Vadi pure, signor Popeye. Uroburo

  27. Popeye
    Popeye says:

    Rispondi al numero 281 plis?
    Quello che pensa un scellerato come te di me non me ne frega!

  28. Anita
    Anita says:

    Lorca era sul forum di Bocca, un tipo che usava espressioni e parole pesanti.
    Forse ancora bazzecola sotto altri nicknames.

    Anita

  29. controcorrente
    controcorrente says:

    x 280
    allora dovresti profumare come una rosa , invece perché continui a “puzzare” ?

  30. Rodolfo
    Rodolfo says:

    La “Repubblica “sul caso Guttemberg scrive:-
    “Cari amici Tedeschi ,dateci il vostro ministro degli esteri che ha copiato e prendetevi in compenso il nostro Ministro della Difesa Ignazio La Russa che non ha copiato.”

    La “Komsomolskaja Prawda sullo stesso tema invece:
    “Su questa triste storia i nostri funzionri e impiegati ridono a crepapelle….in quanto i loro peccati sono molteplici, svariati e
    fastosi per cui un plagio e solo una scheggia in un ammasso di concime.

  31. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Mio figlio parla con il suo Chef per mezzo del laptop….ma come faranno…mah mistero. Gli sta´facendo delle proposte per lavorare di piu´e naturalmente guadagnare di piu´, parlano gia´da mezz´ora ,tutti i particolari , i tempi, le regole, consigli vari ecc. ecc.
    Sono in quattro che discutono…lo Chef ed altri tre,.ma come faranno senza spendere una sola lira….fantastico.
    Rodolfo

  32. Rodolfo
    Rodolfo says:

    error
    “Cari amici Tedeschi ,dateci il vostro Ministro della Difesa che ha copiato

  33. sylvi
    sylvi says:

    Ricordo molto bene che la Sig. Palombelli quando teneva la Rubrica delle lettere su Repubblica, sarà stato il ’99,…0 il 2000, e chi sa giocare con gli archivi dei giornali può rintracciarla, che dichiarò tranquilla tranquilla che la sua tesi di laurea se l’era fatta fare da qualche studente. Senza alcuna vergogna, anzi…come fosse la cosa più naturale del mondo!!!
    Laureata col massimo dei voti, ovviamente!!!

    Ero molto arrabbiata perchè ero alle prese con due studenti in casa e ho dovuto sudare camicie per spiegare loro che la tesi è la chiusa di un corso di studi che loro fanno per sè, per il loro futuro!
    Però, disse mia figlia, io non sarò mai chiamata a tenere una rubrica in un famoso quotidiano nazionale!!!!
    Ne abbiamo parlato a lungo, ricordo!!!

    Sylvi

  34. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo

    Forse vuoi dire Chief ?
    Chef significa cuoco.

    Ciao, sono in via d’uscita.

    Piu’ tardi ti mandero’ un video sul futuro tecnologico….

    Anita

  35. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xAnita
    Non metto ordine…capirai lo stesso
    Substantive (7 of 7)
    capo m. [fig.] anche [umor.] der Chef | die Chefin
    capoccia f. [coll.][umor.] der Chef
    capoufficio m./f. anche: capufficio, capo ufficio – pl. maschile: capiufficio; pl. femminile invariabile der Chef | die Chefin
    comandante m. der Chef französisch
    direttore m. | direttrice f. der Chef | die Chefin
    padrone m. | padrona f. – capo, sul lavoro der Chef | die Chefin
    principale m./f. der Chef | die Chefin

    Ciao Rodolfo

  36. Antonio Zaimbri
    Antonio Zaimbri says:

    DA 2″ IL FATTO quotidiano”

    L’assessore regionale della Lombardia Monica Rizzi probabilmente avrà sorriso leggendo del ministro tedesco Guttenberg, che si è dimesso perché accusato di plagio: avrebbe copiato la tesi con cui ha ottenuto il dottorato di ricerca. Cosa avrà pensato Monica Rizzi? Lei che, secondo la denuncia dell’ordine degli psicologi che ha portato all’apertura di un fascicolo in procura a Milano, per anni ha partecipato a convegni e accettato consulenze in veste di psicanalista? Quando è stata “scoperta” ha cancellato dal suo sito il curriculum medico, sino ad allora costantemente aggiornato. Il problema per Monica Rizzi non è stato valutare se dimettersi o meno ma come poter comunque approdare in consiglio regionale. Così è stato. Diventando assessore allo sport. I meriti? Anche quello di aver seguito, cresciuto, guidato per mano Renzo Bossi alla sua prima campagna elettorale a Brescia.

    A smascherare Monica Rizzi, lo scorso maggio, era stato il Fatto Quotidiano. Raccontando che nel curriculum dell’allora candidata alle regionali figurava il titolo di “psicologa e psicoterapeuta infantile”. Specializzata nel recupero dei bambini vittime di abusi. Rizzi dichiarava di aver lavorato “per una decina d’anni nel campo specifico del recupero dei minori abusati”. E risulta che abbia addirittura collaborato con il Tribunale dei minori di Brescia. E qui cominciano i guai. Perché il suo nome, nell’albo regionale dell’Ordine degli psicologi della Lombardia, non c’è; e non c’è in nessun albo d’Italia. Non è solo un problema formale: perché per dirsi psicologi è necessario avere una laurea, aver fatto un anno di tirocinio, aver superato l’esame di Stato e quindi essere iscritti all’Ordine. Altrimenti, esercitare la professione di psicologo, o anche solo fregiarsi di quel titolo, è un reato penale. Roba da procura della Repubblica. Come dirsi medico senza averne i titoli. E infatti la Procura di Milano, su esposto dell’ordine lombardo, ha aperto un’indagine a carico dell’assessore. Che non sembra preoccuparsene. Non come il ministro tedesco Karl-Theodor zu Guttenberg.

    Il barone bavarese di 39 anni si è dimesso perché accusato di plagio: avrebbe copiato il settanta per cento della tesi con cui ha ottenuto un dottorato di ricerca dall’università di Bayreuth. Lui ha immediatamente rinunciato a usare il titolo di dottore e l’ateneo ha ritirato il PhD che Guttenberg aveva conseguito nel 2007. Due giorni fa, infine, quello che era tra i più apprezzati ministri del gabinetto di Angela Merkel, ha rassegnato le proprie dimissioni. Con queste parole: “È la decisione più dolorosa della mia vita ma è mio dovere fare questo passo. È un diritto dei cittadini, e in particolare dei soldati che rischiano la vita per compiere il proprio compito, avere piena fiducia in chi ha le massime responsabilità politiche. Quando questa fiducia si incrina a un ministro della Difesa non resta che dimettersi”.

    Monica Rizzi del resto non è un ministro. E’ “solo” un assessore (dodicimila euro al mese più varie ed eventuali) della Regione Lombardia. Posto conquistato sul campo aiutando il Trota. Il rapporto di “piena fiducia” con la Lega è stato onorato: Renzo Bossi è stato eletto a Brescia anche grazie al suo aiuto. La laurea in psicologia? Chi ne parla viene querelato. Come l’ex portavoce Marco Marsili. Rimosso dopo aver pubblicato un libro dedicato al caso Ruby, si è scagliato contro l’assessore dicendo che dovrebbe “preoccuparsi dell’indagine della Procura della Repubblica di Brescia circa la sua laurea in psicologia”. Rizzi ha dato mandato al suo legale per querelare Marsili. L’avvocato Alessandro Diddi sostiene che non ci sono guai in arrivo per Rizzi anche se l’assessore effettivamente non è laureato. “C’è un tale, infatti, il quale, ipotizzando che l’assessore avrebbe qualcosa da temere in relazione alla sua ‘laurea’ in psicologia preannuncia imminenti guai giudiziari nei confronti dell’assessore Rizzi. L’assessore Rizzi – chiarisce il legale – non ha alcuna laurea in psicologia e, dunque, non ha da temere per titoli che non ha mai conseguito e nemmeno mai esibito. Non ha da temere alcuna indagine perché non le consta che la stessa sia esistente e, anche lo fosse, sarebbe pronta in ogni momento a spiegare con serenità qualunque contestazione”. Insomma, in Germania per un presunto plagio un ministro si dimette, in Padania per una laurea finta un assessore querela

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  37. Rodolfo
    Rodolfo says:

    È la decisione più dolorosa della mia vita ma è mio dovere fare questo passo. È un diritto dei cittadini, e in particolare dei soldati che rischiano la vita per compiere il proprio compito, avere piena fiducia in chi ha le massime responsabilità politiche. Quando questa fiducia si incrina a un ministro della Difesa non resta che dimettersi”.


    Non e´stato riferito tutto…. di quello che ha detto… e cioe´ che negli ultimi giorni dove sono morti soldati Tedeschi in Afghanistan…nei giornali in prima pagina tutti parlavano di lui e non di quei poveri ragazzi.
    Questo, proprio come Ministro della Difesa lo ha trovato insostenibile
    e questo e´stato uno dei motivi principali insieme alle proteste dei Rettori delle Universita´.
    Rodolfo

  38. Popeye
    Popeye says:

    x 286
    Il tuo naso e’ troppo vicino alla tua bocca. Che cavolo vuoi da me!
    VAFFANAPULE

  39. Popeye
    Popeye says:

    Mi tirano su il morale …
    ———–
    Se ti serve un maiale per tirar su il tuo morale figurati a che livello sei sprofondato!

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