La maggioranza del parlamento sostiene dunque, con regolare votazione, che Berlusconi è un imbecille. Solo un imbecille crede infatti senza esitazione alle sparate di una poveraccia come Ruby capitata “a cena”. Egitto e non solo: da Napoleone a Mubarak, due secoli di fallimenti e delitti dell’Europa e dell’intero Occidente. Con l’incubo che vadano al governo non solo i Fratelli Musulmani, ma anche el Baradei, l’ex ispettore capo dell’Onu fatto fuori dalla Casa Bianca che nel 2003 ha voluto a tutti i costi l’invasione dell’Iraq

L’idea che in Egitto possano diventare personaggi di governo non solo i Fratelli Musulmani, ma anche el Baradei, vale a dire l’ex capo degli ispettori dell’Onu che sa benissimo con quali balle nel 2003 la Casa Bianca e i suoi alleati hanno voluto a tutti i costi invadere l’Iraq, toglie il sonno a molti con la coscienza non proprio immacolata. “Achtung Egitto!”: Netanyahu chiama, Henry Bernard Levy e Berlusconi rispondono, pronti a cianciare con l’usuale razzismo di masse islamiche come orde assetate di sangue occidentale e desiderose di abbracciare quanto prima un nuovo nazismo… Il centesimo nazismo arabo, paventato ad arte da decenni nel Vicino e nel Medio Oriente dai nostri allucinati ma non disinteressati profeti, spesso bugiardi patentati. Mubarak è un “uomo saggio” dichiara a petto in fuori e tacchi alti Berlusconi, il quale evita anche lui di nominare el Baradei e ci tiene invece a precisare che segue la crisi egiziana non tanto facendo il bunga bunga con la “nipote di Mubarak” quanto invece stando “in contatto con i dirigenti israeliani dei quali sono amico da 30 anni”, nel caso ci fosse chi non ha ancora capito chi comanda nel giro berluscone e in quello della Farnesina in mano al minestrello degli Esteri Franco Frattini. Per non dire del giro della vicepresidente della Commissione Esteri del senato, quella Fiamma Nirenstein che oltre a vivere in una colonia israeliana è nota nella comunità ebraica nostrana come ex comunista che spinge all’odio verso tutto ciò che è di sinistra.  Ma andiamo per ordine.

Il lato comico è che ad aizzare contro il “pericolo islamico”, sia che si tratti dell’Iran “che vuole l’atomica per distruggere Israele” (!) sia che si tratti dell’Egitto che vuole solo togliersi di dosso la camicia di forza Mubarak, in particolare è quello stesso Bernard Levy che, oltre a raccontar panzane sul caso Sakineh, è stato uno degli animatori della campagna a favore di Cesare Battisti. A favore, vale a dire, di quello che, stando alle sentenze, è un pluriassassino, rifugiato prima in Francia e poi in Brasile, il cui governo ha deciso di non estradarlo in Italia alla faccia non solo del Chiavaliere. Che strana situazione: tutti a dare addosso a Battisti evitando di notare che il suo lord protettore è il “nuovo filosofo” francese Henry Bernard Levy. Il quale, poiché fa il tifo per lo “scontro di civiltà” e loda qualunque cosa di Israele, tiene banco in Italia anche allagando di “penzose” articolesse il Corriere della Sera senza che nessuno lo prenda a pernacchie. E dire che già nel ’79 il “nuovo filosofo” parigino, noto fighetto che nel ’77 si era molto illustrato nella famosa “tre giorni” dell’Autonomia Operaia all’Università di Bologna, disegnava per autorevoli riviste di politica estera soprattutto inglesi una serie di nuovi confini non solo per il Medio Oriente, ma anche per l’intera Asia centrale! Insomma, in quanto ad allucinazioni pro talebani monsieur Levy è stato un pioniere. Idem in fatto di protezione per gente come Battisti, della quale si deve esere innamorato nella disastrosa, stado ai risultati successivi, tre giorni di Bologna. Strano strabismo, quello non solo berluscone, nevvero? Sbraitare contro i protettori di Battisti e far finta di non sapere che il suo principale protettore è quello stesso Bernard Levy al quale diamo retta quando straparla di Iran e mondo musulmano in generale. Strano caso di schizofrenia…

Ancora l’Egitto, dunque. Alfa e omega del nostro colonialismo nei Paesi islamici. Quel colonialismo che prese il posto dello schiavismo, da noi non più praticabile in Medio Oriente a causa del dilagare dell’Islam, e che rappresenta un’altra pagina orribile dell’Europa e dell’Occidente. Allora non si trattava di “esportare la democrazia” a cannonate, ma più semplicemente – sul modello dell’invasione europea delle Americhe – di impadronirsi di terre altrui e disporre della manodopera semischiavile dei popoli colonizzati. Il 2 luglio 1798 Napoleone entrò con una armata vittoriosa ad Alessandria d’Egitto, ed era la prima volta che dopo le crociate un esercito europeo invadeva terre islamiche. Dopo quella di Napoleone, sono seguite le invasioni francesi e inglesi del XIX secolo, le cui conseguenze si fanno sentire ancora oggi, e infine quella degli Usa in Iraq del 2003. Sono gli Usa che hanno preso il testimone del colonialismo europeo, con il fido alleato Israele che gli fa da cane da guardia nella regione e che mantiene alta la tensione rifiutando qualunque piano di pace in modo che ci sia sempre una qualche scusa per poter intervenire se del caso anche militarmente. Lo studioso John Mearsheimer ha detto chiaro e tondo che “quando si tratta di Medio Oriente l’Occidente usa parole idealistiche e azioni brutali”. Una delle quali è stata, per esempio, il colpo di Stato angloamericano in Iran per destituire Mossadeq, regolarmente eletto, uccidere la democrazia iraniana, tenere in sella lo scià burattino e criminale Reza Pahlewi, massacrare i comunisti e impedire che il petrolio iraniano sfuggisse al vergognoso sfruttamento anglo Usa e fosse più saggiamente utilizzato con l’aiuto dell’italiana Eni. Il golpe contro l’Iran fu anche un golpe contro l’economia e l’autonomia italiana, non lo dimentichiamo, visto che Enrico Mattei stava portando l’italiana Eni ad aiutare l’Iran in campo petrolifero. Un’altra azione brutale fu iniziare all’improvviso a trattare l’Iran come uno “Stato canaglia”, idea venuta a George Bush per spingere la destra islamista a vincere le elezioni troncando il vasto programma di riforme iniziato da Kathami e avere in tal modo la scusa buona per iniziare a strangolare economicamente l’Iran onde impedire facesse ombra a Israele. Altra azione brutale, condita con le solite belle parole, la lunga guerra, con qualche milione di morti,  fatta contro l’Iran tramite l’Iraq di Saddam.
Quando in Algeria si profilò la vittoria elettorale dei musulmani, democraticamente ottenuta, i militari algerini, educati in Francia e più in generale nelle accademie militari occidentali, rubarono il risultato con il solito golpe. Golpe da noi benedetto perché per noi l’islam è come il nazismo. Anzi, da Nasser in poi, passando per i capi della Siria, Iran, Iraq, ecc., sono decine i “nuovi Hitler”, cioè a dire i capi di Stato o di governo demonizzati dagli Usa e da Israele solo per aizzare l’opinione pubblica occidentale contro qualunque cambiamento arabo che non fosse leccare il sedere agli inquilini della Casa Bianca o ai vari Sharon, Netanyahu, ecc. Ricordo una puntata di un programma televisivo di Gad Lerner in cui, rivolgendosi ad alcuni ospiti arabi islamici, il giornalista – pochi giorni fa preso pesantemente in giro su La7 perfino da Paolo Mieli per la sua “trasparenza” ed per il suo “eroismo” – lodò il golpe algerino affermando in sostanza che “anche Hitler in Germania aveva vinto le elezioni” e che quindi bene avevano fatto i bravi militari algerini a evitare un nuovo nazismo in salsa arabo islamica. Gli ospiti in questione, offesi in tale malo modo, protestarono che mai più avrebbero messo piede in un programma così condotto. In effetti faceva una strana impressione vedere Lerner presentare l’intero popolo algerino, qualche decina di milioni di persone, reduce da una dura guerra di Libarazione contro il colonialismo francese, come un’orda di barbari pronti a indossare la svastica…
Ci sono poi le due guerre contro l’Iraq. La prima con il trabocchetto del disco verde Usa per l’invasione del Kuwait, utile a Bush padre per  giustificare la mattanza contro l’Iraq con la scusa di “difendere il Kuwait”, che nonostante le chiacchiere è rimasto proprietà privata di un parassita fermo al Medioevo. La seconda guerra, tuttora in corso, è quella voluta e ottenuta dal mascalzone Bush figlio con la balla delle “armi di distruzione di massa”, che peraltro nell’intero Vicino e Medio Oriente
sono in possesso solo ed esclusivamente di Israele.

Basta già questo per capire perché lo studioso Mehran Kamrava, autore del libro “The modern Middle East”, parli di “abisso in cui è sprofondato l’Occidente per conquistare il Medio Oriente”.

Ma restiamo all’Egitto.  Il 29 ottobre 1956 Israele lo invase per dare man forte, colonialista, alla Francia e all’Inghilterra che volevano a loro volta invaderlo per contringere l’Egitto del “nuovo Hitler” (!) Nasser a rimangiarsi la nazionalizzazione del canale di Suez, aperto dall’Europa per far passare le proprie navi dirette in Oriente senza dover circumnavigare l’intera Africa e guadagnare  così un sacco di quattrini, dei quali l’Egitto vedeva a malapena qualche briciola. Solo la fermezza degli Usa di quell’epoca costrinse gli inglesi e i francesi a restarsene a casa e gli israeliani a porre fine alla demenziale invasione. Ma Israele – ormai avviata verso il militarismo disastroso che la domina tuttora –  non seppe resistere alla tentazione di attaccare di nuovo l’Egitto nel ’67 colpendo in simultanea la Siria. Oggi è dimostrato in modo inconfutabile che non si trattò neppure da lontano di un attacco “preventivo” per difendersi da un ipotetico imminente attacco dei “nuovi Hitler” (!) siroegiziani, ma di una operazione militare lungamente studiata e pianificata. Con quell’operazione Israele convinse la Casa Bianca a cambiare rotta: anziché tenerne a bada le pulsioni antiarabe e i furti di terre palestinesi, gli Usa fecero di Israele il proprio cane da guardia nella regione. Un alleato di ferro che non solo si comporta da 51esimo Stato Usa in Medio Oriente, ma, come hanno dimostrato una marea di documenti segreti rivelati di recente, i cosiddetti “Palestinian papers” divulgati da Al Jazeera, si permette di fare quel cavolo che gli pare contro i palestinesi sapendo bene che agli Usa, e all’ipocritissima Europa, non resta che abbozzare.

Stando così le cose, anche se è solo un caso ha un enorme valore simbolico il fatto che proprio al Cairo, dove Obama promise “una nuova era” basata su “rapporti nuovi col mondo musulmano”, è iniziata la fine non solo di Mubarak, ma forse anche dello stesso Obama. Il quale paga così il prezzo di essere  incapace pure lui di non farsi tenere al guinzaglio da Israele e dalla lobby filoisraeliana senza la quale negli Usa è difficile essere eletti presidente.

Proprio i “Palestinian papers” permettono di capire anche la strategia Usa in Egitto, che è poi la strategia usata dalla Casa Bianca in tutto il mondo arabo e nel resto del pianeta: corrompere, corrompere, corrompere. Corrompere i Mubarak così come si corrompono gli Abu Mazen. E trattare le minoranze e i non alleati come spazzatura, da “trasferire” magari in Amazonia come progettato incredibilmente, in puro stile nazista, per i palestinesi. Corrompere i governi per potersi garantire il tranquillo continuare a succhiare senza problemi il petrolio  ovunque esso si trovi. Il nostro scorazzare in auto, il nostro stare al calduccio d’inverno e consumare un sacco di corrente elettrica per rimbecillirci davanti alla tv e illuminare a giorno le città anche di notte, il formidabile uso di aria condizionata dello zio Sam, che ha contagiato ormai anche l’Europa, tutto si basa sul petrolio ottenuto ora con qualche guerra e ora con qualche colpo di Stato, ma ottenuto sempre e comunque corrompendo governi e interi sistemi politici. La corruzione in Egitto è arrivata al punto che la gente non la regge più, non ne può più di ladri patentati come Mubarak&C, al potere da una trentina d’anni solo perché fa comodo a Usa e Israele avendo ormai svenduto i palestinesi e anzi collaborando attivamente per strangolare Gaza. Anche in Tunisia la gente ha detto di colpo basta al marciume, benedetto anche quello dall’Europa e dagli Usa pur di non avere seccature. Riguardo la Libia, sappiamo bene quali sono i rapporti di Gheddafi con il nostro vergognoso Berlusconi, il suo alleato e socio di bunga bunga, e con il suo sistema di potere. L’Arabia Saudita ha un regime semplicemente orripilante, con le donne trattate come cittadini si serie C, non possono per esempio guidare l’auto – sicuramente non da una città all’altra – né andare in bicicletta! In Arabia Saudita le sentenze di morte vengono eseguite anche con la lapidazione e la decapitazione in piazza, con buona pace e silenzio complice dei vari Bernard Levy e inquilini della Casa Bianca. Regime orripilante, quello saudita, che però ci fa comodo tenercelo buono, non a caso furono gli inglesi a mettere sul trono d’Arabia il peggio del peggio dell’integralismo islamico, vale a dire i wahbiti della dinastia saudita. La democrazia a cannonate lì non la esportiamo… Lasciamo le donne saudite (e kuwaitiane…) in balia di un regime oscurantista medioevale, oltre che profondamente corrotto, né più e né meno come lasciamo i palestinesi nelle sgrinfie dei vari Avigdor Lieberman oggi e  dei vari Sharon e Baruch Goldstein ieri.

Riassumendo: da Napoleone a Mubarak, due secoli di continuo intervento militare dell’Europa e dell’Occidente in Medio Oriente. Due secoli di fallimenti sempre più gravi, obbrobbriosi, e di nostro abisso morale sempre più profondo. Che strano. L’Europa che ha prodotto le cose più mostruose della Storia del genere umano, come il nazismo e i campi di sterminio, si accanisce ancora a impancarsi maestra di morale e civiltà per il resto del mondo, stabilendo cosa sia giusto e cosa non sia giusto per i vari popoli, compresi soprattutto queli che abbiamo già tenuto sotto il nostro tallone. Non so cosa succederà in Egitto. Né nel resto del mondo arabo. So però per certo che abbiamo responsabilità enormi, non foss’altro perché siamo stati noi a rompere i coglioni a casa loro per oltre 200 anni, tralasciando la precedente vergogna delle crociate, e non loro a casa nostra. Non solo abbiamo responsabilità enormi, ma abbiamo anche una informazione serva, ignorante e succube dei nostri pregiudizi. Per non parlare dei politici, ridotti a guano berluscone.

Ma a proposito di guano berluscone, ecco una buona notizia anche se è in apparenza pessima. La grande maggioranza del nostro parlamento ha votato chiaro e tondo che il Chiavaliere è un povero imbecille e/o che la stessa grande maggioranza è composta di goliardi imbecilli. Il parlamento ha infatti respinto le richieste della magistratura milanese riguardo Berlusconi adottando la versione ufficiale secondo la quale lui era davvero convinto che la bonazza Ruby fosse davvero nipote di Mubarak. Ammesso e non concesso che sia vera la versione rifilata ai gonzi da Berlusconi e dai suoi strani avvocati, pagati dallo Stato come parlamentari, ammesso e non concesso cioè che sia stata Ruby a presentarsi come “nipote di Mubarak” e non il Chiavaliere a spacciarla come tale, resta un fatto certo: solo un imbecille minus habens può credere alle sparate di una poveraccia raccattata per strada da un Emilo Fede. E solo un capo di governo col cervello ormai in pappa può evitare di chiedere al suo ministro degli Esteri di fare una veloce e prudente, oltre che doverosa, verifica presso l’ambasciata egiziana a Roma o presso l’ambasciata italiana al Cairo. La maggioranza del parlamento ha perciò sentenziato, con tanto di regolare votazione, che Berlusconi è un povero scemo. Uno al quale ti puoi presentare dicendo “piacere, sono Napoleone” e lui ci crede pure! E se invece, come è probabile, la maggioranza ha votato sapendo bene di avvalorare una balla, allora la stessa maggioranza ha sentenziato di essere  composta da cialtroni della peggior specie. Il che significa anche che un primo ministro il cui potere  si regge su una simile maggioranza è, se possibile, qualcosa di peggio di uno scemo. Deve essere per questo che l’Italia grazie alle mutande della “nipote” è stata pioniera: ha infatti anticipato il destino che ha portato il resto del mondo a chiedersi chi sia mai “zio” Mubarak e cosa farne. Berlusconi potrebbe risolvere alla grande, da par suo, il problema invitandolo a una lunga tournee di  bunga bunga “in famiglia” ad Arcore, palazzo Grazioli, Costa Smeralda e via porcheggiando. Il mondo gliene sarebbe grato e lui passerebbe alla Storia. Delle mutande, ovviamente.

Come direbbe Mike, “Allegria!”.

529 commenti
« Commenti più vecchi
  1. peter
    peter says:

    x Sylvi

    sono appena rientrato nel ‘paese che funziona’, ma devo dire che neanche la Spagna funziona male, anzi.
    Dissentisco sui tirolesi: sono solo degli opportunisti. Se non erro, votarono anni fa contro il ritorno all’ Austria, o cosi’ mi dicevano degli inglesi in vacanza. Preferiscono restare in Italia e non pagare tasse a Roma, quasi tutto viene speso ‘in loco’, diciamo il 90%, che e’ poi il sogno dei leghisti nel resto della Gallia Cisalpina…
    Si sbaglia pero’ sulla burocrazia ‘snella’ dell’Alto Adige: e’ una burocrazia complessa e costosa, dovuta allo statuto autonomo.
    La Repubblica dice che i tirolesi pagano ciascuno dieci volte di piu’ per la burocrazia locale di quanto non si fa in Lombardia o nella sua santissima regione.
    Quanto allo Stelvio, la caccia e tutto il resto, ne parli col responsabile dei verdi in Alto Adige. E’ tedesco e forse non lo fraintendera’…

    Peter

  2. Anita
    Anita says:

    x P.

    Parole di John Pilger.

    John Pilger : “Barack Obama is a glossy Uncle Tom who would bomb Pakistan”.

    Se un privato si azzardasse di chiamare un nero o mezzo nero
    “glossy Uncle Tom” finirebbe in tribunale.

    Se fosse in TV o radio perderebbe il posto di lavoro, piu’ risarcimenti, spese legali, etc….

    Pilger ne ha dette tante, stranamente i videos sono stati rimossi.

    Il suo maggior sostenitore e’……………….Noam Chomsky.

    ‘Night,
    Anita

  3. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    L’unica cosa esatta che ha detto sull’Alto Adige è che trattengono il 90% delle tasse.
    Ma la Sicilia trattiene il 100% più gli interventi dello Stato per ripianare i buchi, anzi i crateri che scavano i siciliani.

    Scalfari e Repubblica non sono i più adatti a parlare della burocrazia altoatesina; un altoatesino le risponderebbe che i lacci e lacciuli burocratici sono dovuti ai dipendenti statali italiani!!!
    Comunque hanno servizi tedeschi…veda un po’ lei!!!
    Il referendum è stato bocciato perchè hanno votato contro i Ladini ( Val Gardena e altre vallate) che non sono tedeschi e parlano un insopportabile… dialetto che assomiglia al friulano e anche…al Canton Grigioni e all’occitano!!!

    Per esperienza diretta posso affermare che quel “verde” o non sa quel che dice o è un fantasma.
    L’ambiente e la sua tutela è per gli altoatesini un Vangelo, un dna che succhiano col latte.
    Ogni Pres. di sez. Cacciatori è il più attento al patrimonio naturale…e i cacciatori hanno leggi severissime.
    Conosco almeno la Val Gardena e l’Alpe di Sciusi come le mie tasche.
    Lungi da me dire che là tutto va bene…sono opportunisti…si,…
    mentre gli altri italiani no????

    buonagiornata
    Sylvi

  4. peter
    peter says:

    x Sylvi

    ma allora nelle altre regioni la burocrazia dovrebbe costare anche di piu’, non le pare?
    Comunque, denazionalizzare lo Stelvio e’ stato un grave errore, come pure ritirare gli alpini.
    Invece a lei tutto cio’ che fa e disfa’ il governo attuale va benissimo…

    Peter

  5. peter
    peter says:

    Mubarak ha lasciato il potere all’esercito.
    Beh, allora gli egiziani possono stare tranquilli…
    Non sara’ un altro Iran, ma un altro Pakistan

    Peter

  6. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Le tue non sono opinioni ma accuse di atti criminali non solo al governo Usa e governatori ma anche a noi come partecipanti a detti crimini.”
    Popeye.
    ———————————————————————————-
    Poppy,
    dico solo che gli atti criminali degli usaescippa (niente a che vedere con il popolo US, lo ripeto per la millesima volta..) siano acclarati e documentati e che quindi faresti meglio, per pudore, a tacere.
    Non ho mai scritto che i supporter (dell’usaescippa) siano responsabili DIRETTI delle mattanze (usaescippa) bensì li ho sempre ritenuti “utili idioti”.
    Chi più e chi meno.
    Stà a voi decidere in che misura siete utili idioti.
    Tutto qui.
    C.G.

  7. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Peccato che lei non capisce l’Inglese, John Pilger ne ha per tutti, i suoi discorsi sono lunghi, ieri sera ne ho ascoltato uno.

    Parlando di Obama ha detto che ha offerto i suoi articoli al Manifesto.it e non sono stati accettati.

    Volevano mantenere l’illusione e non macchiare il loro nuovo idolo.

    Buon weekend,
    Anita

    PS:
    Posso errare, il giornale era o l’Unita’ o il Manifesto, ma uno dei due per certo.

  8. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi, sto leggendo ,sto leggendo…
    mi servo a nche di questo portale

    http://www.storiaxxisecolo.it/dossier/Dossier1a1.htm

    Ho anche letto che furono circa 105.ooo i profughi Sloveni e Croati che abbandonarono le loro terre dal 1924 fino al 1943.
    Sai, per caso, se esitono documentazione delle “loro storie” e dei loro ricordi, tradotti in italiano.
    Tu che sei nelle zone di frontiera ed hai contatti potresti saperlo meglio di me.
    Solo per avere una “documentazione completa”.

    cc

  9. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Komare, non so di cosa parla.
    Io mi riferivo, con il mio post diretto al Poppy, agli “utili idioti”.

    Buona giornaaata.
    C.G.

  10. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    Salimbeni , Petracchi…e Pirjevec ( quest’ultimo …lo dice il cognome stesso…è a prova di parzialità!!!).
    C’è una piccola Editrice ( la LEG di Gorizia) che ha il titolare anziano che sa tutto e di più.
    Quando possiamo , con mio marito, andiamo a passare qualche ora, meglio che al cinema!
    Lo puoi contattare…ora non stampa più come una volta, ma sicuramente troverai risposte che io so solo per sentito dire.
    Ci vado perchè ha libreria antiquaria e delle carte geografiche antiche sulle quali val la pena di sbavare!

    Ma se vuoi capire l’atmosfera , oltre gli aridi documenti, Fulvio Tomizza
    ha scritto “Matelada” e “Franziska ” e infine ha detto nel suo “La miglior vita”

    «Continuavamo a trovarci in piena guerra per l’eterna questione dell’essere italiani e dell’essere slavi, quando in realtà non eravamo che bastardi.»
    Amen

    Sylvi

  11. sylvi
    sylvi says:

    x Peter 504

    Dovrei dichiarare guerra a Berlusconi?
    Non riesco a dichiararla nemmeno al suo tirapiedi un FVG!!!
    Non ho manie di onnipotenza; soprattutto io sono consapevole dei miei anni e e dei miei limiti.
    Non so che cosa intenda per: “i tirolesi pagano 10volte in più per la burocrazia locale” .
    Sono i tirolesi che devono pagare la burocrazia romana salita sulle Alpi?
    I tirolesi pagano, come noi, una piccola parte per avere servizi efficienti???Non so!
    So solo che se vado in Ospedale a Udine o a Bolzano non rischio la pelle! E pago il tiket!
    Comunque lei sbaglia a misurare i tirolesi con il metro romano e pugliese. Non se ne viene a capo!

    Ps: Noi siamo ormai quasi abituati a fare senza Governo…sappiamo solo che a Roma o a Milano è pieno di sanguisughe!

    Sylvi

  12. sylvi
    sylvi says:

    Caro Linosse,

    le Edizioni Kappa ( Udine) sono della Kersevan che permette alla Cernigoi, ( Nuova Alabarda- Trieste ) di scrivere sulle ED Kappa( Udine).
    Suvvia, se la cantano e se la suonano e soprattutto fanno molto casino!!!

    Contenti voi….
    Sylvi

  13. Linosse
    Linosse says:

    Cara Sylvi 513
    Per te quale è la giusta tonalità ?
    Il casino ormai è tornato di “moda”,chi non sa far casino vada alla striglia!
    Non senti che strepito di tromboni c’è in giro?.
    L.

  14. Vox
    Vox says:

    E ANCHE IN FRANCIA…

    Magistrati in piazza contro Sarkozy

    I magistrati francesi stanno scendendo nelle strade in decine di città della Francia per una giornata di sciopero senza precedenti, che avrà il suo culmine nella manifestazione del pomeriggio a Nantes, dove il movimento di contestazione è cominciato lo scorso 3 febbraio.

    Le toghe oggi possono avvalersi del sostegno dei francesi che, secondo un sondaggio Bva, sono in gran parte (65%) dalla loro parte. Anche i poliziotti hanno manifestato la loro solidarietà e sono pronti a scendere in piazza al loro fianco. Accanto alla fronda dei magistrati, va ricordata anche la mobilitazione e l’esasperazione degli insegnanti

    L’Unità

  15. Vox
    Vox says:

    @ Anita
    Credo fosse l’Unità.
    E’ da tempo un giornale non molto
    dissimile da Repubblica. Non credo
    che Gramsci, oggi, ne sarebbe felice.

  16. Vox
    Vox says:

    @ Anita
    Ritengo Pilger un ottimo giornalista che, tra l’altro, ha rischiato la propria pelle in prima persona, quando ha fatto reportage da paesi in guerra.

    Voi americani siete un po’ come Berlusconi. Quando vi criticano, non pensate, ragionevolmente “forse abbiamo fatto qualcosa che suscita queste critiche”. No, voi pensate “ci odiano”. Ci odiano perchè sono cattivi. Mai che vi venga in mente che magari i cattivi, in questi ultimi decenni, siate voi.

    Capisco il lavaggio del cervello e del cervelletto praticato da tutti i vostri film, in cui fin da piccoli vi abituate alla stronzata che sono sempre degli “eroi” americani a salvare il mondo. Ma non avete mai un minimo di autocritica?

    Noi italiani, qui sul blog, come su migliaia di altri blog, sui giornali, in TV e per radio, cantiamo peste e corna del nostro paese e di tutti i politici a turno, un giorno si e l’altro pure. E tuttavia non odiamo di certo l’Italia. Anzi, forse l’amiamo disperatamente.

    La critica è indispensabile per crescere, per migliorare.
    Ma se non si ha il coraggio di affrontarla in modo adulto, appunto, si finisce solo per blaterare “ci odiano”, senza mai cambiare nulla.

  17. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Vox
    “Voi americani siete un po’ come Berlusconi. Quando vi criticano, non pensate, ragionevolmente “forse abbiamo fatto qualcosa che suscita queste critiche”. No, voi pensate “ci odiano”. Ci odiano perchè sono cattivi. Mai che vi venga in mente che magari i cattivi, in questi ultimi decenni, siate voi”.
    ——————————————————————————
    Parole sprecate. Non la capiranno mai.
    Anzi, si rifiutano di capirlo.
    Se lo facessero, dovrebbero mettere in discussione le loro inutili e pie illusioni.
    Non è una cosa facile.
    C.G.

  18. Anita
    Anita says:

    x VOV

    Caro/a VOX,

    il male e’ che John Pilger vede da una parte sola…
    Ho viste diverse interviste ed anche diversi discorsi nelle varie universita’ sin da quando era molto giovane.

    E’ un ottimo oratore, anche carismatico, ma tutti i mali del mondo sono provocati dagli USA, dall’UK, dall’Australia….e nessun altro.

    A volte nelle sue interviste incita il suo soggetto e sprona le risposte…in particolare da gente molto inferiore a lui intellettualmente.

    Adesso si e’ alleato con Assange……

    Anita

  19. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Che noi pensiamo che tutti ci odiano e’ una favola.

    Se glielo dicesse ad un Americano le risponderebbe:

    Who cares…!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Anita

  20. Popeye
    Popeye says:

    x Vox e C.G.
    Di autocritica ne facciamo abbastanza qui, nel nostro paese dove possiamo ascoltare discussioni da una parte e l’altra e ognuno può arrivare alla propria conclusione personale. E portiamo questi conclusioni in azione quando votiamo. Basta vedere i risultati delle nostre elezioni per prendersi un idea di come la volontà del popolo e’ riflettuta nei nostri rappresentanti. Un concetto di democrazia che voi non avete neanche l’onesta intellettuale di concepire. In questo rispetto siete come il cetriolo impazzito.
    Voi cari signori e signore siete da una parte. Nel vostro cervello lavato credete che la vostra strada sia la strada giusta. Mentre tutto quello che voi credete sia giusto non ha fatto niente ma portare miseria al mondo. Non avete niente dalla vostra parte che vi da’ il diritto di criticare perché voi avete fatto peggio.
    Avendo detto questo, potete andare tranquillamente a quel paese cantando Bella Ciao.

  21. controcorrente
    controcorrente says:

    popone,

    questo dimostra mio caro la nostra Allegria di fondo, anche quando andiamo a quel paese.

    E abbiamo pena di tipi tristi e un pò stronzi come te!
    Noi siamo il futuro, tu sei nulla!

    cc

  22. peter
    peter says:

    x Vox

    non e’ che lei reagisca meglio dei suoi americani alle critiche, specie se rivolti ai russi o a lei. Al massimo le ignora, oppure risponde con insulti, come (quasi) tutti, del resto. Altrimenti glissa, glissa, glissa…oggi ho visto swan lake di Chajkowskii, non balletto ma pattinaggio sul ghiaccio, sembrava volassero. Non so perche’, ma mi ha fatto pensare anche a lei, grazia a parte

    Peter

  23. Anita
    Anita says:

    L’odio e la pena fanno male solo a chi li sente, non a chi li riceve…

    Cosi’ come i sentimenti di vendette…rodono l’anima di chi li nutrisce.

    Parlo della pena usata frequentemente su questo forum.

    Anita

  24. A Z Cecina Li
    A Z Cecina Li says:

    DOMENICA 13 FEBBRAIO 2011 IN OLTRE 150 CITTA ITALIANE GRANDI MANIFESTAZIONI ORGANIZZATE DALLE DONNE, COTRO BERLUSCONI ED A SOSTEGNO DEI MAGISTRATI. Le manifestazioni sono indette dalla donne ma l’invito a partecipare è a tutti. A LIVORNO il concentramento è alle 9:00 alla Terrazza Mascagni sul lungomare, io ci sarò con il mio cartello :
    NE MIGNOTTE
    NE BIGOTTE
    solo e semplicemente
    DONNE

    Sinceramente in un momento come questo la discussione che va avanti sul blog, nonostante lo sforzo di Pino a fornirci spunti attuali ed interessanti, e qualche lodevole ma isolato tentativo, mi è estranea e lontana. Quando poi si parla di confini, di “noi e loro” sulla base di righe clorate sulle mappe topografiche, mi sperdo perché il contendere si sviluppa su logiche (ammesso che ce ne sia una) a me talmente estranee e non riesco a seguire. Quindi vi saluto e vado a fere un giro di contatti su Facebook per organizzare incontri con compagne e compagni per domani mattina.

    Buona notte a tutti …
    Antonioantonio.zaimbri@tiscali.it

    PS. x La BRUTTA PANTEGANA – Allegramente cantando BELLA CIAO in coro con C.C. — il solito caldo invito ad “andà a troncattelo n’der culo”.

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