Per Neda sì, per gli indios e gli afgani no: il cuore di Obama si spezza solo quando gli fa comodo? Da Minzolini alla Chiesa, tutti a lucrare sui silenzi attorno al Silviogate. Ma un Paese civile non può avere, senza gravi danni, come capo del governo un uomo fissato da sempre contro la magistratura e ora anche contro i giornali

Il presidente degli Stati Uniti Obama ci ha tenuto a dichiarare che “la morte di Neda mi ha spezzato il cuore”. Come sappiamo, Neda è la ragazza purtroppo morta a Teheran nel corso delle manifestazioni di protesta per il risultato elettorale, manifestazioni alle quali la stampa occidentale da un enorme risalto. A me ha spezzato il cuore anche l’uccisione di decine e decine di indios peruviani tra le migliaia che protestavano in permanenza dal 9 aprile contro due decreti sulle concessioni petrolifere e minerarie che di fatto cacciava ancora una volta i 65 popoli indigeni peruviani dalla foresta amazonica e in particolare dalle loro terre considerate sacre.  Non depone a favore di Obama che di quelle decine di morti ammazzati non conosca neppure un nome e non abbia quindi citato il massacro. Certo, non gli si chiede di sapere – e del resto lo si ignora anche da parte di molta stampa nostrana – che la svolta nella rivolta degli indios è avvenuta dopo le dichiarazioni del missionario italiano, Mario Bertolini, da 31 anni al fianco degli indios, però potrebbe magari interessarsi del fatto che Bertolini a quanto pare sta per essere processato con l’accusa di averli istigati alla rivolta. Il problema è che alla Casa Bianca, come al numero 10 di Downing Street o a palazzo Chigi, degli indios e dei deboli in genere non frega assolutamente nulla, come del resto è noto da sempre, se non ci servono per esercitare il potere o almeno una forte pressione sui loro Paesi per ricavarne un qualche privilegio commerciale, che si tratti di petrolio, oro, rame, uranio, ecc. Mi spiace che a Obama non solo non gli si spezzi il cuore per le decine di afgani civili massacrati da bombardamenti dei suoi militari anche durante feste di nozze o, come nei giorni scorsi, durante un funerale (81 ammazzati da un missile!). E mi spiace che la stampa americana neppure gli chieda che ne pensa dei due massacri avvenuti nei giorni scorsi e dei quali si è appreso solo per caso perché tenuti nascosti come sempre. “Manifestare è un diritto”, ha giustamente ammonito Obama dalla Casa Bianca. Però dovrebbe sapere che è un diritto anche festeggiare le nozze proprie o di parenti e amici o partecipare al loro funerale senza essere cancellati dalla faccia della terra da bombe sganciate a vanvera dai suoi aviatori. E ovviamente Obama sa di sicuro che il diritto di manifestare ce l’hanno – o meglio: dovrebbero avercelo – anche i palestinesi, che quando invece manifestano vengono uccisi come mosche dalle forze “dell’ordine” israeliane, che altro non sono se non i militari israeliani delle forze di occupazione di una occupazione militare fin troppo lunga e iniqua.

Questo uso smaccato dei due pesi e due misure rende ben chiaro come sulla spontaneità delle protesta iraniana ci si schieri da parte occidentale in base ai soliti interessi e che l’amore per la democrazia o per il popolo iraniano non c’entrano assolutamente nulla. A soffiare sul fuoco sono in troppi, e in modo fin troppo sbracato. Sono corse “notizie” che i morti delle manifestazioni di Teheran fosser addirittura 150, quando non è certo che siano più di due e solo nelle ultime ore si parla ufficialmente di 20 vittime, ma compresi vari poliziotti. Le home page dei principali quotidiani italiani titolavano di “massacri” e “carneficine” in corso durante la manifestazione a Teheran di ieri 24 giugno, quando invece non c’era nessun massacro e nessuna carneficina, anche se purtroppo c’erano scontri tra manifestanti e forze dell’ordine che nelle ultime ore, oggi 25 giugno, hanno mietuto vittime. Ho letto una articolo del New York Times riportato da Repubblica che parlava di un ufficiale di polizia che dopo una sassata da un manifestante anziché reagire sparando, come sarebbe avvenuto di sicuro in Palestina e forse anche in Afganistan, Pakistan e magari anche a Genova, li ha scongiurati di non ricorrere alla violenza. Abbiamo letto in continuazione che sono stati chiusi tutti i blog e i siti di Moussavi, Kharroubi, ecc., e invece poi si veniva a sapere che le loro proteste venivano e vengono messe in rete ancora nei loro blog e siti. Si è detto che in Iran si viene arrestati in questi giorni ancor più facilmente del solito, però poi si scrivono i nomi dei giovani che mandano notizie e reportage via Internet, il che – se è vero quel che si scrive in fatto di repressione, con decine di docenti e giornalisti arrestati – equivale a condannarli all’arresto e all’annesso trattamento carcerario e giudiziario assai poco rassicurante. C’è qualcosa che non quadra neppure nella descrizione minuziosa da parte di personalità iraniane del fronte pro Moussavi dei blogli elettorali pianificati da mesi e mesi. Scusate, ma se sapevano da così tanto tempo che stavano organizzando una gigantesca truffa elettorale perché NON l’hanno denunciata prima in modo da sventarla? E se invece le notizie le hanno avute solo di recente, a truffa consumata, come fanno ad essere così sicuri di ciò che dicono?

Questo modo indecente di fare i nostri interessi non solo NON ha nulla a che vedere con la democrazia, ma ha invece molto a vedere oltre che con la nostra fame di petrolio anche con il danneggiare irresponsabilmente gli oppositori al regime iraniano: supportati da noi in questo modo, più ipocrita e interessato del solito, la massa di giovani e di non giovani che si oppongono al regime teocratico può solo avere più guai di quelli che già ha. Da notizie che mi giungono a Teheran e dintorni, temo si illuda chi pensa che la massa giovanile scesa in piazza non veda l’ora di far parte dell’Occidente buttando magari a mare la religione islamica o la forte identità nazionale che caratterizza gli iraniani. Premesso che mi sconvolge vedere le masse di manifestanti proprio nelle stesse piazze dove sono stato un mese fa, anziché limitarci a ingigantire a dismisura gli avvenimenti di Teheran, che comunque sono di per sé fin troppo gravi, forse faremmo meglio a notare che per esempio le giovani iraniane manifestano sì anche lanciando sassi contro la polizia, però il velo islamico NON se lo tolgono mai. Perfino la povera Neda, come si nota nel video della sua agonia, che mi ha davvero strizzato le budella, nella manifestazione e negli scontri che l’hanno uccisa portava il velo, lo si vede distintamente mentre è sdraiata a terra insanguinata e ormai morente. Le nostre femministe negli anni ’60 si tolsero in massa in piazza anche il reggiseno, gettandolo alle ortiche, ma le iraniane di oggi invece non si tolgono neppure il velo. Forse faremmo meglio a riflettere e pensare di più, anziché sragionare in base alle nostre illusioni e accettare tutto ciò che ci rifila la stampa. Il popolo iraniano vive nella Repubblica Islamica dell’Iran: c’è chi mette l’accento sul sostantivo Repubblica, chi sull’aggettivo Islamica e chi sul sostantivo Iran, ma in Iran non c’è nessuno che sogna di cambiare in blocco quei tre termini o di sostituirne almeno uno. A me personalmente piacerebbe che il nome diventasse semplicemente quello di Repubblica Iraniana così come abbiamo la Repubblica Italiana e non la Repubblica Cattolica d’Italia, anche se non sono pochi quelli che sognano quest’ultima.

La pochade berlusconiana è arrivata a un tale livello di indecenza che dubito assai Berlusconi possa continuare ad aspirare al Quirinale, unica metà che può garantirgli l’impunità di fatto a vita, a lui che teme i magistrati e sa bene i perché li teme. Facciamo finta che Berlusconi non abbia nulla a che vedere con il puttanume di casa a villa Certosa o a palazzo Grazioli, e che non abbia mai neppure conosciuto le varie Noemi. Sta di fatto che un capo di governo che da anni attacca in continuazione la magistratura e che ora si mette ad attaccare frontalmente anche i giornali e i giornalisti, NON può fare il capo di governo. NON in una democrazia europea! Forse in una repubblica della banane sì, ma NON in una democrazia europea. Per sospettare che Berlusconi “non sta bene”, come ha dichiarato sua moglie Veronica Lario, non c’è bisogno di sapere cosa avveniva negli ultimi giorni di Pompei consumati a Villa Cerosa o a palazzo Graziosi, ma basta e avanza la sua fissazione persecutoria contro la magistratura e l’informazione giornalistica, cioè contro due delle colonne portanti di una democrazia. E già si sente l’impazienza berluscona di dare addosso anche alla Costituzione e al sistema parlamentare con la scusa di renderli “più moderni”.

Solo un leader ricattabile può dire sempre sì a qualunque richiesta di Washington e ora anche di Israele. Duole notare come Berlusconi alla Casa Bianca abbia acconsentito senza fiatare a un maggiore impegno militare italiano nella fossa dei leoni chiamata Afganistan, dove fino ad ora ci è andata bene, ma dove d’ora in poi ci possono scappare i morti anche tra i nostri militari, e abbia anche detto sì sì sì a tutte le stramberie di Netanyahu in visita a Roma. Degno di un venditore di tappeti, anzi di un giocatore delle tre carte o di uno sniffatore di villa Certosa il bidone israeliano spacciato per apertura di Netanyahu alla nascita di uno Stato palestinese che non è uno Stato neppure da lontano. Solo i levantini o i clienti degli azzeccagarbugli alla Ghedini possono chiamare apertura quella che è una chiusura a tripla mandata, oltre che quasi il 90esimo schiaffo di Israele all’Onu. Imbarazzante il Cavaliere mascarato e ceronato che abbraccia Netanyahu al grido di “Italia e Israele unite contro la bomba atomica iraniana”. Non solo la bomba atomica iraniana NON esiste neppure nelle intenzioni perfino del clero al governo, ma a ben vedere un Paese come l’Iran – da millenni invaso e conquistato ora da quelli ora da questi, dagli ariani di tanto tempo fa agli inglesi di ieri, circondato da potenze atomiche come il Pakistan, la Russia e Israele, non lontano da Potenze atomiche come l’India e la Cina, inviso e boicottato da Paesi potenze atomiche come gli Usa, l’Inghilterra e la Francia – il diritto ad avere anch’esso un armamento atomico è fin troppo evidente che ce l’ha. La Storia inoltre dimostra che la pace è mantenuta meglio dall’equilibrio negli armamenti, specie se nucleari, dei vari Stati che si fronteggiano, e che gli squilibri invece portano alle guerre. Meglio evitare. O no?

La cosa allucinante è che mentre l’Occidente vuole evitare che l’Iran possa costruire anch’esso le sue centrali nucleari, gli Usa hanno stipulato con gli Emirati Uniti del Golfo una serie di accordi per aiutarli e costruirsele! Da notare che i giganteschi proventi petroliferi degli Emirati Arabi Uniti finiscono nelle tasche di pochi emiri, che saranno anche generosi e illuminati e moderni, costruttori di città avveniristiche, ma sono pur sempre i padroni feudali dei loro staterelli e annesso petrolio, esattamente come avviene con l’odiosa dinastia dei sauditi, mentre invece l’Iran i proventi del petrolio li investe per il decollo economico dei suoi 70 milioni di abitanti. Favorire le centrali nucleari dei Paesi del Golfo, in modo che i suoi emiri possano continuare a vendere più petrolio possibile per continuare ad arricchirsi in modo smodato, e impedire le centrali dell’Iran, in modo da impedire lo sviluppo di un Paese di 70 milioni di abitanti, è ovviamente una faccenda che nulla ha a che vedere né con la giustizia né con la democrazia, ma solo con i nostri soliti crassi interessi. E la bazza pare che non possa durare all’infinito….

Ma torniamo a Berlusconi, o meglio all’Italia perché di Berlusconi non mi interessa un fico. Certo, un Paese ha diritto di farsi governare da chi più gli pare e piace (diritto che hanno anche gli iraniani, i palestinesi, ecc., ma tralasciamo), fosse pure un capo mafia o un prosseneta o un puttaniere o un corruttore incallito. Però ciò significa che si tratta di una Paese cui piace la mafia, o il prossenetismo o la puttaneria o la corruzione diffusa. Oppure pensiamo che mentre i palestinesi “sono tutti terroristi perché hanno votato Hamas” invece l’Italia o chi per essa resta santa e bella anche se vota e vuole come primo ministro un puttaniere o un mafioso o un prosseneta o un corruttore incallito? Ah, l’amaro vizio assurdo e illusione bacata dei due pesi e due misure… Quousque tandem!

La Chiesa che tace nonostante i don Farinelli e le rampogne di Famiglia Cristiana? Beh, ma la Chiesa da Costantino ad oggi NON ha fatto altro che vendersi ai potenti in cambio di privilegi, e in Italia lo sta facendo con il Cavalier Silvio né più e né meno come lo ha già fatto con il Cavalier Benito. Tanto il gregge dei credenti ha la memoria corta e comunque le verità storiche NON le vuole neppure sentire. Prostituta significa, come ho già spiegato, “che stabilisce il prezzo prima”. Non so se il Vaticano il prezzo con Berlusconi lo abbia stabilito prima, durante o dopo, però è noto che con Mussolini (e Hitler) lo ha stabilito prima. Ergo….

Un lettore ha fatto notare come sia curioso in queste ore postribolari sardo-romane il silenzio delle ministre e delle onorevoli della scuderia berlusconiana. Poverine, forse trattengono il fiato… Forse si sono fatte accompagnare da Emilio Fede o da Pippo Baudo al santuario di Padre Pio per chiedere la grazia che in questa marea di meretricio, vizio da suburra, intercettazioni, confessioni,  bonazze slave travestite da Babbo Natale, finti matrimoni in villa Certosa e coppie a pagamento di lesbiche vere (almeno quella è gente rispettabile)  non emerga anche qualche altro nome… Sì, forse trattengono il fiato: per non finire come la security privata del Cavaliere infilata d’autorità nei ranghi dei mantenuti dallo Stato italiano per poter continuare a fare la guardia privata di Silvio il reuccio d’Italia. Il manipolo di ex della Standa e dintorni ha trattenuto il fiato sperando non si scoprisse questo ennesimo trucco da miracolati e/o da lestofanti, ma la faccenda è venuta comunque a galla. E non è meno grave del puttanume. Sta anche saltando fuori come varie eurodeputate berluscone sono state scelte per essere sistemate a Bruxelles
Sì, certo, resterebbe da parlare dell’incredibile Minzolini auto castratore del Tguno. Preferisco non parlarne perché non vorrei vomitare. Anche perché di Minzolini non c’è solo lui e si dovrebbe quindi parlare, che so, di Fede, di Feltri e altri ancora, e quindi il voltastomaco aumenterebbe Diciamo che se d’ora in poi qualcuno lo ribattezzasse Spazzolini, magari delle toilette di palazzo Grazioli fotografate dalle escort baresi, non avrà di che lamentarsene troppo. In definitiva anche lui ha “stabilito il prezzo in anticipo”, per l’esattezza quando ha firmato il contratto Rai che è molto più ricco delle “buste da 10 mila euro” berluscone e dei “mille euro” tarantini. Embé, le marchette dei giornalisti, si sa, costano care. Anche se non sono occasionali, ma – per contratto – sistematiche.

93 commenti
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  1. Vox
    Vox says:

    Gli USA non sono mai stati dei paladini della democrazia.
    Se ne sono solo riempiti la bocca, mentre nei fatti, in tutti i paesi ai quali hanno dato una “ripassatina” – diretta o per interposta persona – sono arrivate dittature soft e hard, golpe militari, governi fantoccio odiosi alle popolazione locali, tumulti continui, privatizzazioni a raffica, svendita delle risorse alle varie multinazionali, crisi economica, e, in generale, morte, lacrime e distruzione.

    In Iran vogliono probabilmente reinstaurare lo shah (c’e’ il figlio di Palhavi in lizza), cosa che sicuramente portera’ molta “democrazia” da quelle parti, oppure mettere un presidente fantoccio, gradito ad appena un terzo della popolazione, quella piu’ abbiente. Anche questo un risultato molto “democratico”, evidentemente, che per non essere ricancellato alle elezioni successive, dovra’ ricorrere esso stesso a dei grandi brogli.

  2. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Scusi io non ho personalizzato se non il fatto di essere cresciuta con la sola madre. Per dire semplicemente che il padre” assente giustificato” è in qualche modo fattore di stabilità
    Una minima parte del mio discorso, che verteva altrove.

    Il resto è frutto dei miei studi e della mia esperienza.
    Contesto la flessibilità dei bambini, oppure contesto il fatto che lei veda flessibilità dove c’è soltanto spirito di sopravvivenza,che è cosa ben diversa della felicità o almeno della piena serenità di un bambino.
    A dire la verità sento un profondo fastidio quando sento parlare di famiglia allargata, del marito della moglie del mio ex marito, dei nonni del figlio del compagno di mia mamma…
    E sento anche una gran rabbia quando sento gli adulti dire che i bambini sono felici, cioè dire quello che a loro fa comodo!!
    Che cosa realmente vogliono i bambini agli adulti non gliene frega un fico secco! Quasi sempre.
    Non è nemmeno vero che il padre sia meno importante della madre, il bambino “lo riconosce” sin nella pancia e non lo dico io!
    Davvero lei può affermare che un bambino piccolissimo sia solo
    bisogni primari?
    E fra i bisogni secondari, ma solo perchè non sono di pura sopravvivenza, c’è il bisogno di “capire” e poi “sapere” chi mi ha dato la vita, se l’ha fatto per amore meglio.
    Non si illuda, se lei diventasse il partner della mammina la subirebbero perchè sono disposti a prendere amore ovunque sia e soprattutto perchè temono di perdere la mamma.

    Non so quale sia la sua specializzazione medica, ma io non ho studiato il corpo, ho imparato a tentare di carpire i moti emozionali che, me lo dica lei, sono una evoluzione della programmazione soltanto biologica.
    E captare un messaggio non troppo “disturbato” non è cosa semplice, bisogna soprattutto non essere direttamente coinvolti emotivamente.Anche attraverso la madre.

    Mi permetta, il modello paterno è ottima cosa, ma non è il padre, è appunto un surrogato.

    Che poi nelle famiglie ci siano enormi problemi, sono d’accordo con lei, ma questo non significa che dobbiamo allargare il ventaglio di problemi.
    Bambini abbandonati dal padre per un altro uomo, bambini figli di padre assassino, bambini traumatizzati dalle bombe…
    ha un bel parlare lei di flessibilità!
    Resta solo una normalità, bambini comunque amati da entrambi i genitori.

    Sylvi

  3. Vox
    Vox says:

    Teheran non e’ tutto l’Iran. Ed e’ chiaro che per mettere fine ai tentativi di destabilizzazione che provengono ormai apertamente dall’esterno, il governo iraniano scegliera’ probabilmente un giro di vite. Ma gli Usa hanno sicuramente messo anche questo in conto, anzi gioca a loro favore: la preda che si dibatte stringe il cappio che le hanno gettato al collo.

    Mi dispiace molto per il popolo iraniano, sia per quel 60% e passa che ha votato per Ahmadinejad, sia per quel 30% di manipolati, molti dei quali probabilmente sinceri e inconsapevoli di essere un’arma contro il proprio paese. La pace in quel paese e’ comunque finita.

  4. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Volevo solo aggiungere che se esiste l”energia” maschile e femminile in ognuno di noi, perchè non siamo ermafroditi come le lumache?
    Sylvi

  5. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Caro VOX,
    lei e’ ossessionato contro gli US.
    Oggi ho sentito Angela Merkel a Washington DC, la quale accusa il Presidente Obama di essere troppo gentile con l’Iran.
    Fermamente dichiara di non accettare un Iran nucleare.

    Veramente ambedue i discorsi non sono altro che un giro di parole, fritte e stra-fritte.

    Bye, Anita

  6. Vox
    Vox says:

    @ Sylvi
    Quando non si hanno bambini piccoli propri, o comunque in famiglia, a diretto contatto, parlarne e’ facile. Sono d’acordo con lei sul fatto che l’apparente flessibilita’ dei piaccoli sia in realta’ un istinto di sopravvivenza, un adattamento per necessita’, non certo una scelta. I bambini non hanno quasi mai alcuna scelta, e’ un’eta’ disgraziata. E anche secondo me, crescere con una coppia di mamme o, peggio ancora, di papa’, dev’essere molto destabilizzante.
    Tuttavia, crescere in una famiglia con un genitore singolo, o con genitori adottivi e’ sicuramente molto meglio che in un orfanotrofio. Tutto il resto e’ individuale, dipende dal carattere del bambino stesso.

  7. Vox
    Vox says:

    @ Anita
    Non e’ la Merkel che manda 20 milioni di dollari all’opposizione iraniana e fomenta rivolte nella capitale. In questo scenario, quello che dice la Merkel e’ irrilevante. I grandi, veri interessati al caso-Iran sono Usa e Israele. Che poi ci sia un cointeressamento Europeo (ovvero dell’Europa liberista), e’ ovvio.
    E comunque, tutto quello che dicono i vari primi ministri e presidenti sono facciate. Bisogna guardare ai fatti e ai giochi che stanno dietro il trompe l’oeil.

    Dare del male al male non e’ affatto un’ossessione. Vorrei molto che gli Usa si conportassero finalmente in modo diverso, ma finche’ scelgono di fare guerre di invasione, ingerenze nelle politiche interne di altri stati e continenti, sorry, li vedro’ sempre come i nemici del mondo, della pace e della giustizia.

    Quando gli Usa smetteranno di sostenere un certo tipo di Israele, quando smantelleranno le 750 basi militari che hanno nel mondo (molte delle quali in Italia e pagate per il 41% dai contribuenti locali), quando si ritireranno da tutti i paesi occupati, quando smetteranno di fare pressioni su altri governi, quando cominceranno a promuovere politiche di pace e cambieranno anche il proprio sistema finanziario (Federal reserve, Fondo Monetario, ecc.) li amero’ molto. E li amero’ ancora di piu’ quando e se avranno Geronimo, Aquila Grigia o Toro Seduto per presidente. Glielo prometto.

  8. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Guardi che la Germania (e la Francia) non vedono l’ora di poter fare uscire l’Italia dalla Comunità Europea, anche se non lo possono dire ad alta voce perché oltretutto non esiste un modo per cacciare via uno Stato dalla Comunità. Una via potrebbe essere quella di provocare una grande crisi in Italia, cosa che ci sarà sicuramente se non potremo più importare il petrolio dall’Iran, che è il nostro maggior fornitore di oro nero e che se non potrà costruire centrali nucleari tra 15 anni NON avrà più petrolio da vendere, tanto meno a noi. Un’Italia azzoppata anche dal punto di vista energetico sarà più facile da sbattere fuori dalla Comunità. Questo è uno degli obiettivi di chi oggi si sbraca e si sbraccia per l’Iran non nucleare. Un altro obiettivo è impedire alla Cina di potersi rifornire meglio di petrolio. Tutto il resto, la “democrazia”, “l’onda verde” e il “cuore spezzato” sono chiacchiere, come ha dimostrato col suo intervento anche il cinico Kissinger. Il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo ambisce a prenderlo Israele, come è sempre più chiaro, che come cerniera Nord-Sud ed Est-Ovest è favorita dalla sua posizione geografica oltre che dal suo arsenale nucleare.
    Come vede, abbiamo degli “amici” in Europa, a Washington e in Medio Oriente che in realtà ci stanno preparando un bel funerale. Altro che l’Argentina….
    ‘Notte.
    pino
    P.S. Come ho già scritto, anche gli Emirati Uniti e i vari statarelli del Golfo si sono resi contro che se non costruisocno centrali nucleari non potranno esportare petrolio nel giro di 15-20 anni. Però a loro gli Usa garantiscono anche un robusto aiuto economico per costruirle.

  9. Vox
    Vox says:

    ISRAELE CERCA DI BLOCCARE ANCHE I TENTATIVI DELLA GIORDANIA DI DOTARSI DI NUCLEARE A USO ENERGETICO

    http://www.monstersandcritics.com/news/middleeast/news/article_1485588.php/Israel_tries_to_block_Jordans_nuclear_cooperation_with_others

    Israel is trying to block Jordan’s bids to obtain nuclear technology for peaceful uses through agreements with the world’s leading nuclear powers, the daily Alarab Alyawm reported Wednesday, citing a senior diplomat.

    So, the nation which has nuclear weapons but refuses to sign the Nuclear Non Proliferation Treaty and which has failed to comply with the requirements for its own membership in the United Nations, insists on interfering with other nations’ desire to build power stations?

    Non solo Iran…

  10. Faust
    Faust says:

    … interessante la chiacchierata che il blog si sta facendo sui bimbi e le coppie dei bizzarri gay e lesbian & son. Una domanda ma i bambini devono ggia essere gay e gaye o lo diventano durante… o xffare i diversi come lo sono stati i loro adottanti che son usciti con preferenze sessuali diverse dai loro genitori naturali e i figli adottati x essere contro… escono eterosessuali… alla faccia dei padri omosessuali??? era solo un pensiero sulla radicequadrata del 2… Sono daccordo con Uro… cchi vuole i figli… li faccia…. x gli altri che sarrangino… altro cche noccioline saltate in padella….la degenerazione del consumismo non ha una fine, anche i gay e gaye (giustamente… i soldi cce lhanno..) vogliono comprare al supermarkett i cuccioli umani… Ugo come lo vuoi… abbronzato o da abbronzare, guarda sai che non mi sono mai piaciuti le mezze tinte… xmme Giulio… Obbianchi Onneri i mezzi colori sono come le mezze stagioni e non mi piacciono le mezzecalzette, nostro figlio lo cresceremo forte e bello… Giulio…, ma mi stai ad ascoltare..?? Gli occhi come li vvuoi?? ey… cipollino… ma rispondi, sto parlando con te, vecchia checca eterna… rispondi, cche sso ddi qualcossa… in fondo stiamo parlando del futuro del ns. cucciolotto… Guarda se non ha gli occhi verdi, non lo prendiamo. Ugo ma cosa ha detto Suor Silvia, ccè lo danno o no… sto bambino??? aah!! prendiamo il prossimo cche ccia gli occhi vverdi?? ma cche cazzo dici… occhi verdi… i negri non hanno gli occhi verdi… allora decidi se nero con gli occhi cche cciha o bbianco con gli occhi vverdi… non puoi pretendere tutto dalla vita… eppoi senti brutta frosciona in calore… ttu amme vecchia cchecca eterna NON me lo dici hai capito…. Guarda se mi ffai incazzare prendo i fogli delladozione ette li tiro in faccia… anzi menevvado e un bel bambino come M. Jakson me lo vado accercare al triller cafe e me lo cresco da solo… hai capito trucidona???
    ..scusate me se escappo la mano… non so cosa ho scritto… ma lo invio… al buio… ciao carini, buona notte…. ma e il marco tempesta come mai non ha partecipato al vs. tema… lui sui figli e come crescere una famiglia ssa ttutto, sono stanco, notte.. ciaooo!!! http://www.vvuaddurmi.now
    Faust

  11. Vox
    Vox says:

    Sguardo d’angolo

    L’IRAN SARÀ PRIVATIZZATO ? E L’ENI?
    da
    comidad.org

    La sconfitta elettorale di Mousavi non comporta di per sé anche la sconfitta del programma di privatizzazioni per il quale egli era divenuto sia il paladino che il beniamino del Mondo Libero in Iran. Le ambiguità del gruppo dirigente iraniano sono ormai storiche ed entrambi i contendenti dell’attuale scontro in Iran hanno alle spalle una storia di compromissioni con gli Stati Uniti, dallo scandalo Iran-Contras negli anni ’80, sino alla collaborazione per le invasioni dell’Afghanistan nel 2001 e dell’Iraq nel 2003.

    […]Neppure sulle privatizzazioni Ahmadinejad ha assunto delle posizioni così precisamente ed inequivocabilmente contrarie da poterlo far ritenere un sicuro nemico del Fondo Monetario Internazionale. Gli elettori iraniani hanno comunque preferito le solite ambiguità di Ahmadinejad agli espliciti proclami di Mousavi, che si era pronunciato anche per lo smantellamento delle garanzie sociali per i più poveri.

    È chiaro che, con un programma del genere, Mousavi non poteva credere realmente di conquistare la maggioranza dell’elettorato, ma pensava invece di potersi accattivare quella parte dell’oligarchia clericale che non si accontenta più dei privilegi derivanti dalla semplice gestione della ricchezza nazionale, e progetta di compiere il grande passo verso il privilegio assoluto, verso la proprietà privata. L’Iran non è soltanto uno dei maggiori produttori di petrolio, ma possiede circa la metà delle risorse di gas naturale del pianeta, ora di proprietà e gestione pubblica; ma, pur di appropriarsene, una parte del clero ora è disposta anche a chiedere il ritorno e la collaborazione dell’antico tiranno dell’Iran, cioè la British Petroleum[…]

    Gridando ai brogli, Mousavi ha creato le condizioni per un colpo di Stato o, quantomeno, per una ulteriore serie di concessioni non solo sul versante delle privatizzazioni, ma anche della eliminazione delle garanzie sociali, che il vangelo del FMI ritiene responsabili di tenere troppo alto il costo del lavoro, e anche di chiudere la porta al business della finanziarizzazione, cioè del credito a interesse ai consumi poveri.

    Attualmente in Iran il credito ai bisognosi è gestito tramite le moschee, che, per questo servizio, non riscuotono interesse. Questo apparato assistenziale costituisce certamente un notevole fattore di consenso per la religione di Stato, eppure proprio una gran parte del clero sciita – che si raccoglie attorno all’ayatollah Rafsanjani – vorrebbe sbarazzarsene, poiché è stufo di vedersi passare per le mani tutto quel denaro senza ricavarne il guadagno che sarebbe possibile se invece si sfruttasse appieno il business della povertà.

    Il legame diretto tra privatizzazione ed eversione è storico: la proprietà privata dei mezzi di produzione è sempre il risultato di un colpo di Stato, o, quantomeno, di una illegalità di Stato. Proudhon diceva che “la proprietà è un furto”, una formula tecnicamente ineccepibile, che è stata invece doppiamente fraintesa, sia in senso moralistico che metafisico, come se ci si riferisse all’origine remota della proprietà. In realtà quel furto denominato privatizzazione, è un fenomeno che avviene di continuo e sotto i nostri occhi: non c’è ricchezza che non venga prodotta attraverso risorse pubbliche e denaro pubblico, e non debba essere privatizzata volta per volta. Infatti, si privatizza instancabilmente, ma c’è sempre pronta una lista di altre privatizzazioni che secondo la propaganda ufficiale, sarebbero ogni volta indispensabili per salvare l’economia.

    L’immagine della società viene imposta da organi di disinformazione che appartengono ai ricchi, e perciò la minaccia all’ordine costituito viene sempre attribuita allo scontento dei poveri.

    […]Le oligarchie cercano con qualsiasi mezzo di trasformare la propria condizione di privilegio parziale in privilegio assoluto, e vedono ogni minima garanzia per i poveri e per i lavoratori come una minaccia, o addirittura come un’aggressione o un sopruso.

    Quando si dice “qualsiasi mezzo”, non si può escludere neppure la propaganda, la disinformazione e il falso; una falsificazione che può comprendere persino la manipolazione delle immagini; perciò anche i video che “documentano” quanto starebbe avvenendo in Iran, andrebbero presi con un po’ più di prudenza.

    Detto questo, occorre anche stare attenti a non rovesciare semplicemente la propaganda occidentale, inventandosi un Ahmadinejad campione dell’anticolonialismo e dimenticandosi la sua complicità con gli Stati Uniti negli anni ’80 contro il Nicaragua[…]

    Fatte le debite proporzioni fra i due personaggi, questa situazione ha delle analogie con la campagna lanciata dalla stampa straniera contro Berlusconi. Dando per scontato che questa campagna moralistica ha dei secondi fini (secondi “Fini”?) che si chiariranno tra qualche tempo, non si può neanche favoleggiare di un possibile ruolo anticoloniale dell’attuale Presidente del Consiglio o di un mitico quanto inesistente asse Berlusconi-Putin; un mito non a caso affidato ad un noto contaballe come Paolo Guzzanti. Non ci si deve dimenticare che Berlusconi è colui che nel 2008 ha regalato i beni culturali e persino l’acqua dell’Italia alle multinazionali anglo-americane (Legge 133/2008, articoli 16 e 23bis), e che inoltre ha regalato alla NATO una nuova base a Giugliano in Campania, e sempre in Campania ha concesso le discariche civili per le scorie tossiche della stessa NATO, coprendole con il segreto militare (Legge 123/2008, articolo 2).

    Dato che invece esiste realmente un asse ENI-Gazprom, attivo già all’epoca di Prodi, è possibile che lo scopo di questa campagna sia quello di sostituire un Berlusconi, ormai troppo fradicio di amfetamine, con un vero “uomo forte”, cioè un sicario che abbia la determinazione per riuscire a regalare l’ENI alle multinazionali anglo-americane.

    Va tenuto conto del fatto che la campagna della stampa estera non può aver avuto soltanto lo scopo di cacciare Berlusconi, che era un obiettivo realizzabile semplicemente e rapidamente, senza tanto strepito, data la intrinseca debolezza del personaggio[…] Ciò che la stampa estera ha creato, è un clima catartico adatto a far passare sotto silenzio magagne ben più gravi.

    La privatizzazione dell’ENI non sarebbe una passeggiata, dato che questo ente ha sul suo libro-paga i vertici delle Forze Armate, dei Carabinieri, della Polizia, del SISDE e, soprattutto, del SISMI; perciò a condurre la privatizzazione dovrebbe essere un uomo politico che provenga da un partito che abbia legami storici con queste istituzioni militari e poliziesche, ed è questo il motivo per il quale si pensa a qualcuno della ex Alleanza Nazionale. Se questo scenario avesse dei riscontri nei prossimi mesi, allora vorrebbe dire che in questi ultimi anni le multinazionali anglo-americane hanno lasciato mano libera all’ENI nella prospettiva di appropriarsi successivamente dei suoi affari.

    http://www.comidad.org/dblog/articolo.asp?articolo=295

  12. Vox
    Vox says:

    Su “Le Monde Diplomatique” di questo mese c’e’ una serie di dati su come l’oligarchia clericale si sia impadronita di svariate proprieta’ dello stato, con prestiti dello stato mai restituiti e senza pagare le tasse
    I “neoliberisti” di Mousavi propongono soluzioni alquanto fuori del tempo, proprio in un momento in cui si sta evidenziando il fallimento del neoliberismo.

    Del resto, lo stesso continua ad avvenire anche in Europa, sotto le continue pressioni del Fondo Monetario Internazionale: vedi pensioni, costo del lavoro, welfare, ecc.. Si crea sempre maggiore poverta’, quando invece l’unico modo per uscire veramente dalla crisi e riavviare l’economia sarebbe quello di aiutare non i banchieri, ma i lavoratori.

  13. sylvi
    sylvi says:

    x Faust

    Per me sei sempre una meraviglia!
    Dici sempre divertenti parole, solo apparentemente sbilenche, ma che contengono concetti del tutto coerenti e logici in un intrico e viluppo di grande sensibilità ed empatia.

    Vado ad alleggerirmi il portafoglio per acquistare il lettino e gli annessi per il nipote in arrivo.
    Cosa mi consigli: un Luigi XVI, o un Veneziano rinascimentale?
    Con il vasetto incorporato oppure no?!..
    Buona giornata

    mandi Sylvi

  14. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    cara signora

    non ho mai detto di trovarmi in una specialita’ medica…ma si puo’, pero’, stare a discutere su argomenti come questi con una che crede che il feto riconosca il padre dalla pancia della madre?!
    Bene, vince lei, i suoi argomenti sono davvero disarmanti. E non mi sento piu’ le braccia, aiuto! come faccio ora a digitare la tastiera?
    Come dicevo ad Uroburo, lei a volte non vede e non sente. Delle adozioni in genere, a livello personale, non me ne potrebbe ‘calare’ di meno. Ne parlo solo per via dei pregiudizi espressi da lei ed altri. In sostanza, si e’ abituati ad una consuetudine, e tale consuetudine e’ percio’ ‘naturale’. Al di fuori di tale schema, per lei, non c’e’ felicita’. Padronissima di pensarlo, ma si sbaglia. La famiglia tradizionale e’ in realta’ quanto di piu’ artificiale ci sia, e se i bambini vi sono felici e’ un bonus, non la regola. Non vedo perche’ non possano essere felici in altri modelli familiari. So che lo possono essere, fanno il loro sviluppo, si formano un’identita’ sessuale autonoma (in larga parte determinata geneticamente, questo e’ per Faust), e vanno per la loro strada senza troppi patemi d’animo. E’ necessario pero’ un ambiente rispettoso di minoranze e differenze…E se non c’e’, allora e’ compito nostro di formarlo, dato che nessuno ha diritto ai pregiudizi contro gli altri, nemmeno i devotissimi cattolici.
    Buona giornata…

    Peter

    ps
    dica a Vox che parlare di certi argomenti non e’ affatto facile. E che un certo Peter non sia abituato a vedere bambini in famiglia e’ un altro dei suoi assunti…

  15. Peter
    Peter says:

    xFaust

    il tuo post, caro, da quello che ci ho capito e’ piuttosto pieno di stereotipi. In parte, ti ho risposto in quello per Sylvi.
    I gusti sessuali sono comunque ‘interclassisti': anche i proletari possono essere ‘checche’, insomma. Invece il consumismo e’ equamente distribuito tra i vari orientamenti sessuali, dovresti saperlo.
    Personalmente, trovo incredibilmente egoista, molto piu’ consumista ed ‘innaturale’ che certe sessantenni riescano a concepire e ‘fare’ un figlio con le tecniche attuali. E certi salti mortali mi lasciano piuttosto perplesso anche in donne o coppie giovani, che non potendo concepire loro, ricorrono alla ‘scienza’, con grandi spese, invece di provare ad alleviare la sofferenza altrui, ed adottare dei bambini rimasti orfani, che ci sono gia’ …
    Il resto del tuo post e’ francamente volgare ed infarcito di luoghi comuni, consentimi. Percio’ non commento

    un saluto

    Peter

  16. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    quanto al lettino, signora, un consiglio glielo do io. Lasci perdere il veneziano ed il luigi XIV: compri una bella mangiatoia. E’ molto piu’ in tema con le sue convinzioni ‘naturali’ illuminate dalla santa religione. Senza contare il risparmio…(eh eh eh)

    Peter

  17. sylvi
    sylvi says:

    x Peter,

    noto che quando vuole esprimere assoluto disaccordo con le mie tesi, al x Sylvi aggiunge il paternalistico e formale, forse un po’ ironico “cara signora”. Mie speculazioni?

    Che vuole,vivere accanto ai bambini si rimbambinisce, che non so se sia il primo stadio di…peggio!
    Porti professionalmente pazienza!
    Il “riconoscere” io l’ho scritto non a caso virgolettato e ci sarebbe un lungo discorso al riguardo con riferimenti a studi scientifici.
    Comunque un bambino ci sta nella pancia della madre ben nove mesi, come lei ben sa, e in vari stadi di crescita non solo fisica!
    Ma non voglio invadere i suoi campi.

    Credo che quello che intendeva dire Vox anche lei lo abbia perfettamente capito.

    Buona giornata
    Sylvi

  18. ber
    ber says:

    Cari amici,
    una bellissima cerimonia:

    Pescara, via ai Giochi del Mediterraneo
    ————————————————-
    Iniziate le gare nel capoluogo abruzzese. Per l’Italia subito quattro medaglie (due argenti e due bronzi) dai pesi e dalla lotta

    uno speciale grazie alla ns tv nazionale,….che non ne ha dato nemmeno la nitizia,…i pescaresi l’hanno seguito sul canale 8,
    una tv locale.
    Un berlasca distratto,…forse ci guadagna poco,…e uno skifani che sbaglia una una frase lunga 4 parole:
    “dichiaro aperto la 16 .ma….dei giochi del mediterraneo”

    anche Buomedien avrebbe fatto di meglio.
    Sono i politici che abbiamo voluto.
    Un saluto a tutti,Ber

  19. marco tempesta
    marco tempesta says:

    La famiglia tradizionale e’ in realta’ quanto di piu’ artificiale ci sia, e se i bambini vi sono felici e’ un bonus, non la regola. Non vedo perche’ non possano essere felici in altri modelli familiari. (Peter)
    ———–
    Concordo.
    Il bambino, quando cresce sviluppa un senso critico ed un’affettività suficienti a d avere le idee chiare. Se è un bambino di intelligenza normale, cresciuto in un contesto equilibrato.
    Se il contesto non è equilibrato, la famiglia ‘normale’ non è meno patogena di quella ‘strana’.

  20. marco tempesta
    marco tempesta says:

    E anche secondo me, crescere con una coppia di mamme o, peggio ancora, di papa’, dev’essere molto destabilizzante.
    ————-
    Questo può valere in una grande città, dove l’alienazione dalla gente porta a non avere punti di riferimento al di fuori del genitori. Nelle cittadine piccole il bambino ha una gran quantità di punti di riferimento, perchè è molto più a contatto con la gente.Dopodicchè, il suo senso critico la aiuterà nei distinguo.
    Siamo noi ‘normali’ che continuiamo a considerare l’omosessualità una deviazione e non una manifestazione intermedia della sessualità. Il marcio è in noi, non nei gay.
    A capodanno scorso ero a tavola con due lesbiche bi-laureate entrambe, una delle due madre di due figli. Perfettamente in grado di adottare.

  21. ber
    ber says:

    Pasquino,
    sei sempre un grande,…
    bellessima la tua poesia sul cavalier patacca.
    Un caro saluto,Ber

  22. marco tempesta
    marco tempesta says:

    E li amero’ ancora di piu’ quando e se avranno Geronimo, Aquila Grigia o Toro Seduto per presidente. Glielo prometto. (Vox)
    ————
    Beh, hanno un nero, il chè è peggio: non è di origini americane!

  23. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Volevo solo aggiungere che se esiste l”energia” maschile e femminile in ognuno di noi, perchè non siamo ermafroditi come le lumache? ( Sylvi)
    ————
    Perchè c’è una prevalenza, in misura variabile.
    Quando il bilanciamento è al 50% abbiamo i bisex, quando esiste inversione rispetto al corpo fisico esterno, abbiamo i gay. E’ un fenomeno del tutto naturale, presente in tutto il mondo animale, mondo di cui facciamo parte, a volte anche malamente.

  24. marco tempesta
    marco tempesta says:

    A dire la verità sento un profondo fastidio quando sento parlare di famiglia allargata, del marito della moglie del mio ex marito, dei nonni del figlio del compagno di mia mamma…
    ————-
    Ho in famiglia un caso di ‘famiglia allargata’. L’allargamento è avvenuto quando i due ragazzi erano in età adolescenziale. Semplicemente, dall’avere una sola famiglia i ragazzi se ne sono ritrovate due, sguazzandoci bene in entrambe.
    Dipende tutto dalla maturità dei genitori e dalla loro capacità di gestire l’allargamento.
    Ora i due ragazzi sono felicissimi adulti, ognuno dei due convivente, che sguazzano anche nelle famiglie dei rispettivi partner. Questione di capacità di socializzazione.

  25. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Vox

    Ho inserito nella colonna di destra della home page del blog i due siti da lei indicati. Molto interessante l’analisi sulle privatizzazioni in Iran. Terribile l’elenco dei bambini massacrati in Israele e Palestina. Chairificatore, se ce ne fosse bisogno, l’enorme disparità tra la quantità di bambini palestinesi uccisi e quella di bambini israeliani., tra i quali per loro fortuna quest’anno non si sono registrate vittime contro i 288 bimbi palestinesi variamente massacrati. A Obama gli si sarebbe dovuto spezzare il cuore quindi per i piccoli palestinesi invece del suo retorico “mi si spezza il cuore per le vittime di entrambi i contendenti”.
    Del resto parla chiaro anche il totale a partire dal 2000: 123 piccole vittime israeliane e 1435 palestinesi. Cioè oltre il decuplo! Altro che la biblica legge del taglione “Occhio per occhio, dente per dente”: in Israele l’hanno trasformata in “Dieci occhi per occhio e dieci denti per denti”. Ha ragione la scomparsa giornalista e docente israeliana nel suo illuminnate libro “Distruggere la Palestina”, nel quale demistifica documenti alla mano la propagamda e le menzogne dei vari Sharon, Ehud Barak e Netanyahu oltre che di Arafat.
    Un saluto.
    pino

  26. Peter
    Peter says:

    xMarco T

    le domandavo chi fosse il compositore arbitro di calcio, giorni fa…
    Quanto ad Obama presidente nero, cosa vuole che sia? (per alcuni…). Ci vuol altro, ci vuol altro! Ricordo una barzelletta di Linus negli anni 80, erano i tempi di Gorbaciov. Il ritornello occidentale era ‘nulla di nuovo, nulla di nuovo’.
    Proposta nell’Unione Sovietica: sciogliere il Politburo, e rimettere sul trono lo zar. Commento dello speaker della Casa Bianca: nulla di nuovo

    Peter

  27. Peter
    Peter says:

    xPino

    suvvia, non sparga il panico. Chi dice mai che Germania e Francia vogliono l’Italia fuori dall’UE? (fuori dalla CEE ci siamo tutti, mi consenta, dato che non esiste piu’ da quasi 20 anni…).
    Invece sono certissimo che se un certo clown sloggiasse da Palazzo Chigi, col suo seguito cantante e danzante, vi sarebbe un immane sospiro di sollievo, dal Manzanarre al Reno, passando anche da Senna e Tamigi…

    un saluto

    Peter

  28. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    BUONI GENITORI – STORIE DI MAMME E DI PAPA’ GAY. Questo il titolo e il sottotitolo del bel libro di Chiara Lalli, edito da il Saggiatore, che vi consiglio di leggere perché, come è scritto nella quarta di copertina, si occupa di “Figli con due padri o due madri. Con un solo genitore oppure quattro. Famiglie, intrecci di storie, legami, progetti e corpi. Famiglie a tutti gli effetti ma non per la legge”.
    La conclusione della Lalli è che “Ogni famiglia è famiglia a modo suo”. E che la Repubblica italiana se ne frega in particolare di chi rappresenta agli occhi della Chiesa una realtà intollerabile, da negare e sopraffare anziché da normare riconoscendone i diritti.
    pino

  29. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    A dire il vero non volevano neppure che ci entrassimo… Molto diplomaticamente dicevano che era meglio entrassimo con l’ipotetica seconda ondata.
    Un caro saluto.
    pino

  30. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ora che il socialismo europeo è ridotto com’è ridotto, gli stessi profeti di allora annunciano che bisogna buttare a mare l’idea stessa di una grande forza riformista del 33-35 per cento, che avevamo realizzato in un solo anno di lavoro, per tornare all’armata Brancaleone, ai vertici con dodici leader. (W.Veltroni)
    ———
    Il PD definito Armata Brancaleone.
    Io l’ho definito Ratatouille.
    Mi sa che è stato più cattivo Veltroni. O più preciso.
    Notare la frase ” Ora che il socialismo europeo è ridotto com’è ridotto”…
    Stesa opinione catastrofica da Francesco Boccia.
    Solo i ‘socialisti’ di qui dentro, sono convinti che ‘tutto va ben…’ facendo come lo struzzo e dicendo a me che non capisco niente, solo perchè a mia volta mi rifiuto di far finta che il sol dell’avvenir sia dietro la porta e che il PD goda perfetta salute.

  31. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Peter:
    purtroppo conosco poco Shostakovich: probabilmente l’ho ascoltato in momenti sbagliati, càpita.
    Non avrei mai potuto rispondere alla domanda in ogni caso, perchè non seguo il calcio. Venti persone che corrono dietro una palla spintonandosi e accapigliandosi, non sono mai state un’attrattiva, per me. Come dice una mia amica: “litigano per una palla; ma non possono dargliene una per uno, così sono tutti contenti?”

  32. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    In altre nazioni se i politici vengono meno alle regole (anche minime) o hanno comportamenti discutibili, sono costretti alle dimissioni.

    Perché tanta diversità in Italia?

    Don Antonio Sciortino,

    direttore di «Famiglia Cristiana»,

    23 giugno

  33. E.M.
    E.M. says:

    Minacce e disperazione

    Con un passo in più verso il suo personale abisso politico, ieri Silvio Berlusconi si è collocato all’opposizione rispetto all’establishment internazionale di cui dovrebbe far parte come imprenditore e come capo del governo italiano. Sentendosi assediato dall’imbarazzo che lo circonda fuori dal paesaggio protetto del suo mondo televisivo, il premier ha attaccato tutto il sistema libero e autonomo che non accetta di farsi strumento del suo dominio: Banca d’Italia, organismi di analisi e di controllo internazionale, Europa, e naturalmente “giornali eversivi”, vale a dire Repubblica.

    Questa volta la minaccia è esplicita e addirittura sguaiata nella sua prepotenza, se non fosse un segno chiaro di disperazione. Il Cavaliere annuncia infatti che “chiuderà la bocca” a “tutti quei signori che parlano di crisi”, alle organizzazioni che “continuano a diffondere dati di calo dell’economia anche di 5 punti”, come ha appena fatto nel doveroso esercizio della sua responsabilità il governatore Draghi e come fanno regolarmente istituzioni neutre, libere e autorevoli nel rispetto generale dei leader democratici di tutto l’Occidente.

    Nello stesso tempo Berlusconi rilancia la sua personale turbativa di mercato, invitando esplicitamente gli investitori a “minacciare” il ritiro della pubblicità ai giornali che a suo giudizio diffondono la paura della crisi.

  34. Faust x Peter
    Faust x Peter says:

    Il resto del tuo post e’ francamente volgare ed infarcito di luoghi comuni, consentimi. Percio’ non commento
    un saluto
    Peter

    Caro Peter, mi dispiace… volevo solo dire qualcosa di spiritoso… immagginare non è offendere e men che meno volgare.. era solo un gioco di parole alla Faust… i luoghi comuni..!!?? aiutano a non capire un caxxo ed io non ne abuso… sono un cane sciolto e lo sai…
    Il mio post da tarda nottata ( passo con tensione le mie giornate, infiltandomi in un blog di cubani anticastristi, blog che stanno sorgendo come funghi, nonostante la secchia comunista… devo essere molto concentrato, ggia mi dicono di tutto xcche sono italiano… non ti dico x il comunista italiano… bbeh!! è la prima volta che esordisco in un altro blog che non sia Arruotalibera, il mio scrivere, mi dicono cche è molto migliorato… cosicche esco di casa x visitare case nuove… Come al solito ho scelto come esordio un blog cubano di anticastristi assangue e sale amaro… i danni sono contenuti, almeno finora… ma mi costa impegno e concentrazione::) Caro Peter, non volevo scrivere, ma visto che nel discutere nel blog… di bambini da adottare, da educare, da dargli da mangiare…. ho notato che il marco tempesta, non scriveva niente sul tema, pur essendo lui un esperto di pediatria spiritista magico, e se pur stanco, mi son messo asscrivere sul tema da te magistralmente trattato con la tua eleganza (questa si, si riceve x DNA.— Eleganti, nellessenza di essere, si Nasce… e tu lo naqqui, diceva Toto!!! Non sono daccordo con te sulla predeterminazione genetica delle tendenze sessuali, penso che cce una componente ormonale in stanby in attesa di alimentazione che asseconda come mangi ti diro cchi sei ma soprattutto sia determinato dallambiente in cui si vive e lo dico x esperienza… ho vissuto e dormito con tutto il mondo in tanti letti… con ggente… regolare, deviato o non classificato… ed ho visto molto, seppur mi resta tanto da vedere e ho visto la forza dellambiente violentare linnocenza e marcare x sempre un bimbo/a… o che nonostante violenze sessuali, crescendo sono eterosessuali con famiglia felici, senza traumi… ripeto non credo che ci sia predeterminazione genetica, e non solo sul sesso ma anche in tante altre manifestazioni del funzionamento cerebrale… cche funziona in base al combustibile col quale lo alimenti. Ho visto e conosciuto e frequentato molti omosessuali, gay, gaye, pedofili, cocainomani allucinati ( vedi il nano delinquente..) transgender e le mille varianti, marcati nei comportamenti, ma soprattutto nella fisionomia dei volti e le fattezze fisiche… Ti racconto un es. Ad un concerto di Gianna Nannini, (pubblico di solo donne 7mila) le ragazze o ragazzine accoppiate con gaye macho piu vecchie e avevano lo stesso viso… ciassomigliavano tutte… erano tutte uguali in accopiata si differenziavano le gaye macho nella decadenza e trascuratezza fisica, dalle ragazzine dalle preferenze sessuali tutte da scoprire e formare, ma le vedevo tutte con lo stesso viso e le stesse espressioni e che seppur giovani, invecchiandole con la fantasia, anche le giovani assomigliavano alle macho gaye. Non avevo mai visto 7 lesbihe maschio con ragazzine, devo dire neanche molto belle, le salvava la tenera eta, da non parlare delle maschiacce… una costante in tutte… erano in qualche parte del corpo se non in tutto il corpo erano deformi… si, avevano deformazioni, anche sgradevoli alla vista… tette enormi, flaccide e cascanti… camminata da scaricatore di porto… si sgradevoli alla vista..

    Caro Peter, come al solito mi sono perso… e scusami non ho voglia di tornare a rileggere… lo invio cosi… vvai!!! ciao Peter, improvvisamente devo chiudere…
    Faust

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