Ratzinger-Sabina Guzzanti: chi offende chi? Forse che anche lei non è, come tutti gli esseri umani, “persona sacra e inviolabile”?

E dunque Sabina Guzzanti è finita nei guai giudiziari per avere offeso il papa. Strano che in questo caso i berluscoidi non starnazzino di toghe asservite: si vede che le toghe sono asservite solo quando bastonano gli amici e gli amici degli amici, mentre invece sono splendide quando bastonano, a sproposito, i nemici che di fronte a certi amici elefanti o rinoceronti sono meno di una pulce. Ogni tanto la procura della Repubblica di Roma dà prova del suo zelo.

Io però sostengo che è il papa che ha offeso Sabina Guzzanti e anzi non solo lei. Prima di spiegare il perché, osserviamo una cosa talmente ridicola che quando l’ho letta mi sono stropicciato gli occhi: sogno o son desto? Ahimé, ero e sono desto. Dunque: l’articolo 8 dei Patti Lateranensi, questo obbrobbrio servile ereditato dal fascismo e sdoganato dal Craxi sdoganatore dei neo fascisti, afferma che “il Papa è persona sacra e inviolabile”! Persona sacra? Perché, le altre persone che so’, monnezza? Non sono sacre? Non siamo tutti sacri? Che espressione ridicola, ruffiana, blasfema, quella dell’articolo 8 sul papa (io lo scrivo con la minuscola) “persona sacra”. Poi dicono che il medioevo e il fascismo sono passati.

E “persona inviolabile” cosa significa? L’espressione, lo ammetterete, è piuttosto ambigua. Per donna violata, bambino violato, corpo violato, si intende una cosa ben precisa: sissì, proprio “quella”. Ma perché, mi scusino, signori Ratzinger, Cavalier Benito e Bettino, le altre persone sono invece “violabili”? Cioè, voglio dire: se incontro la Mara Carfagna o Piersilvio Berlusconi per strada li posso “violare”? Mah. Che prosa tronfia, ridicola, enfia di servilismo e lutulente di non buono.

Dicevo che è il papa ad avere offeso la Guzzanti. E non solo lei. E sì: perché uno che continua a dire che siamo tutti nati col peccato originale e che dobbiamo perciò redimerci, è uno che offende. E pure pesantemente. Non so come sia nato lui, Ratzinger, e come siano nati i suoi genitori, e francamente non mi interessa, ma so come sono nati i miei genitori, i genitori di tutti i bambini del mondo e tutti i bambini del mondo, specie quelli che crepano di fame mentre la “persona sacra e inviolabile” passeggia con le sue belle scarpine rosse. Sono tutti nati innocenti. Nessuno di loro è nato con peccati loro addebitabili perché commessi dall’amante delle mele Adamo qualche milione di anni fa… Nessuna persona intelligente, e non gravemente offensiva, può sostenere che siamo colpevoli di quello che ha fatto un nostro avo lontanissimo, e peraltro mai esistito. La colpevolizzazione maniacale di cui il papa è alfiere, questa menata del peccato originale che in realtà nessuno sa cosa diavolo sia, è quindi una cosa solo truffaldina, insostenibile, violatrice della Costituzione della Repubblica Italiana e della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, Donne e Bambini compresi. Ho l’impressione che avanti di questo passo sarà il caso di organizzare una bella denuncia di massa per calunnia o diffamazione aggravata continuata contro il vertice dello Stato estero chiamato Vaticano.

Solo in Italia, anzi solo a Roma, ex feudo papalino, poteva venire in mente di far tenere a un papa l’inaugurazione di una Università della Repubblica Italiana. Di un Ateneo che per giunta si chiama La Sapienza! Ma che cavolo ne sa Ratzinger della Sapienza? Cosa ne sa di scienze, biologia, medicina, matematica, fisica, astronomia, filosofia, ecc., vale a dire di tutte quelle cose dell’umano sapere che la sua Chiesa ha sempre disperatamente ostacolato e combattuto anche con gli omicidi di massa?

Solo un personaggino come Massimo Cacciari poteva uscirsene con la frase infelice “si devono vergognare i docenti che hanno protestato per l’invito a Ratzinger, si devono vergognare e devono tacere per almeno 20 anni”. Ah, questa mania del ventennio… Si devono semmai vergognare i tizi che hanno partorito l’aborto di idea di invitare il papa a inaugurare l’anno accademico. E non ci fa una bella figura Ratzinger che anziché dire educatamente “No, grazie” ha tentato di approfittarne per mettere i piedi, con tanto di scarpette rosse, nel piatto de La Sapienza.

Il papa e la sua gerarchia ci offendono ogni giorno con la lotta contro i nostri diritti civili laici, con la lotta contro l’estensione dei diritti civili anche ai “diversi”, con l’intrufolarsi permanente nei nostri affari politici da parte di vescovi nominati non dai credenti italiani, bensì dallo Stato estero chiamato Vaticano, gente che poi si comporta da legibus solutus, vedi il caso del menefreghismo del vescovo di Firenze sugli allegri stupri di don Lelio Cantini. Al quale nessuno aveva mai spiegato che anche i bambini e le bambine sono “persone sacre e inviolabili”, tant’è che lui li violava e le violava allegramente, per anni e anni, col beato vescovo che se ne fregava. Tanto la sua nomina e la sua carriera non dipendevano dai fiorentini ma dallo Stato estero Vaticano.

Il papa e la sua gerarchia ci offendono facendosi mantenere dallo Stato italiano, lo stesso del quale combattono e sabotano la laicità repubblicana, e ci offendono facendo mantenere allo Stato italiano non solo tutto il clero del nostro territorio nazionale, ma anche le troppe migliaia di “insegnanti di religione”, nominati non dallo Stato che li paga, bensì dal vescovo che ne è pagato: tutta bella gente che meglio farebbe ad andare a lavorare, magari come si suol dire a zappare la terra, anziché annebbiare il cervello dei bambini già a scuola esercitando di fatto un ruolo pretesco.

Il papa e la sua gerarchia ci offendono cambiando diametralmente parere su tutta una serie di “verità certe” che nel corso dei secoli si allargano e si restringono come elastici delle mutande. Fino a poco tempo fa il feto era indistinguibile dalla madre, ora invece è più importante della stessa madre! S. Tommaso per il feto parla, e straparla, di anima prima vegetale e poi di altri tipi, e a nessuno, neppure in fase di ubriachezza più o meno mistica, è venuto in mente quello che è oggi l’ultimo obbrobbrio delle “verità assolute” inventate in Vaticano, e cioè che il feto è già una persona fin dall’attimo del concepimento. Capite? L’anno accademico de La Sapienza doveva essere inaugurato da un signore che da qualche tempo s’è messo in tesa, e lo sostiene pubblicamente, che l’ovulo non appena visitato dallo spermatozoo è già una persona…. Mah. Il grottesco di tutto ciò è che la Chiesa, da sempre, prima combatte in tutti i modi il progresso scientifico e civile, poi non solo ci si adegua per evitare di finire fuori dalla Storia, ma per giunta pretende di saperne più di tutti anche in fatto di scienze, pur senza mai studiarle, e pretende di condizionare sia la scienza che la società civile, per la quale a suo tempo le andavano bene anche gli schiavi, le torture, i roghi in piazza e altre delizie.

Ridere o piangere? Avanti di questo passo, temo ci sarà da piangere. In Vaticano decidono man mano cosa la gente deve credere, oggi una cosa, domani il suo contrario, alla faccia del dettato evangelico, solo perché hanno bisogno di far credere in cose che rinsaldano il loro potere e minano quello dello Stato, soprattutto italiano, in modo che all’ombra del Cupolone possano continuare a condizionare, comandare e tentare di dettare legge. La Chiesa combatte la società civile, poi è costretta ad adeguarcisi, ma sempre inoculandole il virus delle “verità” che altro non sono se non motivo di divisione sociale, e politica, nunc et semper tra guelfi e ghibellini. Il potere dei Ratzinger può prosperare solo con una continua febbre nel corpo delle società civili.

Il papa e la sua gerarchia ci offendono con l’imposizione del calvario alle donne che hanno bisogno di abortire e con l’imposizione dello stupro non solo psicologico delle giovani e giovanissime che vogliono la pillola del giorno dopo. Sì, stupro: perché costringere una ragazza o una ragazzina a restare incinta, per poi partorire o abortire di nascosto, è solo un volgare stupro.

Il papa e la sua gerarchia ci offendono infine impicciandosi del dolore di casa Englaro, pretendendo di sostituirsi al padre di Eluana e alle leggi dello Stato italiano.

A me l’intervento di Sabrina Guzzanti sul palco di quel giorno non è piaciuto. Neanche un po’. Ma aveva – e ha – il diritto i farlo. Propongo di far sentire all’accusata Sabrina Guzzanti la nostra solidarietà. E di ricordare alla Procura di Roma che la signora Sabina Guzzanti è “persona sacra e inviolabile” al pari del signor Ratzinger.

453 commenti
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  1. Anita
    Anita says:

    x VOX
    Quote:
    “Chiedo scusa se metto le questioni politiche, internazionali, economiche e sociali un po’ al di sopra delle donne, delle ricette di cucina e dell’ “eccetera”.”
    __________________________

    Lei deve chiedere scusa per questa frase, maschilista e villana.

    Anita

  2. Vox
    Vox says:

    @ Hlafo
    Cos’e’ che non capisco? Mi spieghi lei.
    lei scrive: “la chiesa fà un buon lavoro in italia e nel mondo con le loro missioni e con la loro carità, che poi non è altro che la carità ebraica”.

    Cosa c’e’ da non capire in questa frase? Lei dice che la carita’della chiesa, letteralmente, non e’ altro che la carita’ ebraica. Al suo orecchio, forse, una frase del genere non suona presuntuosa, razzista e fuori della realta’. Se lei si espresso male, mi spieghi meglio il suo pensiero.

  3. Pasquino
    Pasquino says:

    Io so i nomi… / di Pier Paolo Pasolini
    Da: “Scritti Corsari”, 14 Novembre 1974, di Pier Paolo Pasolini

    Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato golpe (e che in realtà è una serie di golpes istituitasi a sistema di protezione del potere).
    Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969.
    Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974.
    Io so i nomi del “vertice” che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti ideatori di golpes, sia i neofascisti autori materiali delle prime stragi, sia, infine, gli “ignoti” autori materiali delle stragi più recenti.
    Io so i nomi che hanno gestito le due differenti, anzi opposte, fasi della tensione: una prima fase anticomunista (Milano 1969), e una seconda fase antifascista (Brescia e Bologna 1974).
    Io so i nomi del gruppo di potenti che, con l’aiuto della Cia (e in second’ordine dei colonnelli greci e della mafia), hanno prima creato (del resto miseramente fallendo) una crociata anticomunista, a tamponare il 1968, e, in seguito, sempre con l’aiuto e per ispirazione della Cia, si sono ricostituiti una verginità antifascista, a tamponare il disastro del referendum.
    Io so i nomi di coloro che, tra una messa e l’altra, hanno dato le disposizioni e assicurato la protezione politica a vecchi generali (per tenere in piedi, di riserva, l’organizzazione di un potenziale colpo di Stato), a giovani neofascisti, anzi neonazisti (per creare in concreto la tensione anticomunista) e infine ai criminali comuni, fino a questo momento, e forse per sempre, senza nome (per creare la successiva tensione antifascista).
    Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro a dei personaggi comici come quel generale della Forestale che operava, alquanto operettisticamente, a Città Ducale (mentre i boschi bruciavano), o a dei personaggi grigi e puramente organizzativi come il generale Miceli.
    Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro ai tragici ragazzi che hanno scelto le suicide atrocità fasciste e ai malfattori comuni, siciliani o no, che si sono messi a disposizione, come killers e sicari. 12 dicembre 1969: alle 16,30 un ordigno esplode all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana a Milano provocando 16 morti e 84 feriti Io so tutti questi nomi e so tutti questi fatti (attentati alle istituzioni e stragi) di cui si sono resi colpevoli.
    Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
    Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che rimette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l’arbitrarietà, la follia e il mistero. Tutto ciò fa parte del mio mestiere e dell’istinto del mio mestiere. Credo che sia difficile che il “progetto di romanzo” sia sbagliato, che non abbia cioè attinenza con la realtà, e che i suoi riferimenti a fatti e persone reali siano inesatti. Credo inoltre che molti altri intellettuali e romanzieri sappiano ciò che so io in quanto intellettuale e romanziere. Perché la ricostruzione della verità a proposito di ciò che è successo in Italia dopo il 1968 non è poi così difficile…

    di P.Pasolini

  4. Hlafo
    Hlafo says:

    Le radici del cristianesimo sono quelle ebraiche.Dunque non volevo dire altro, che la carità cristiana ha le sue radici nella carità ebraica.E’ nel vecchio testamento che per la prima volta si parla di carità, la carità di Gesù, che non era altro che un ebreo. Siamo sempre i fratelli maggiori.

  5. Pasquino
    Pasquino says:

    PER LA DOLCE ANITA

    Sei come un prato a primavera, non finisci
    mai di stupire. Come un cielo in una notte buia
    trapuntato di stelle. Come un ruscello che di sasso
    in sasso scivoli e vai verso il mare, col tuo mormorio
    dolce, incanti. Sei come una farfalla che di fiore
    in fiore voli, e la tua è una carezza dal profumo
    di petali di rose. Alle volte pungente nel dire
    ciò che negli astri tu vedi, a volte vedi il giusto
    ed altre vicina ci passi.

  6. Vox
    Vox says:

    Lei deve chiedere scusa per questa frase, maschilista e villana
    @ Anita

    Genuinamente non ho capito cosa ci sia di villano e soprattutto maschilista nel non essere molto interessati a parlare sul blog di donne e ricette di cucina, e nel preferire tematiche scottanti e attuali? Non era nei miei intenti urtare la suscettibilita’ di nessuno, tanto meno delle donne. Anche perche’ di donne, ben spesso, parlano proprio i maschilisti.

  7. Vox
    Vox says:

    @ Anita

    PS – Inoltre, io non ho detto che bisogna impedire che altri parlino di donne e quel gli pare, ho detto che a me interessano di piu’ altre questioni.

  8. Pasquino
    Pasquino says:

    Fate la Pace. Pace, pace, pace.

    Ho dipinto la pace

    Avevo una scatola di colori
    brillanti, decisi, vivi.
    Avevo una scatola di colori,
    alcuni caldi, altri molto freddi.
    Non avevo il rosso
    per il sangue dei feriti.
    Non avevo il nero
    per il pianto degli orfani.
    Non avevo il bianco
    per le mani e il volto dei morti.
    Non avevo il giallo
    per la sabbia ardente,
    ma avevo l’arancio
    per la gioia della vita,
    e il verde per i germogli e i nidi,
    e il celeste dei chiari cieli splendenti,
    e il rosa per i sogni e il riposo.
    Mi sono seduta e ho dipinto la pace.
    T. Sorek

  9. Vox
    Vox says:

    @ Hlafo

    Be’, io non sono d’accordo. Il sentimento della carita’ , come derivante dell’empatia, della compassione, della pieta’, non e’ un’ invenzione ebraica, e’ insita nella natura umana ( e siosserva perfino in molti animali) ed era sicuramente praticata anche ai tempi dell’Homo Erectus. Il motivo per il quale non ci capiamo, io e lei, e’ che lei prende la Bibbia per verita’ rivelata e totale (oltre tutto, con la coloritura dell’ebraismo), per me la Bibbia non e’ ne’ piu’ ne’ meno un libro di interesse storico-culturale-antropologico, per cui guardo le cose che vi sono scritte con distacco e da un’angolatura completamente diversa.

  10. Vox
    Vox says:

    @ Hlafo
    Lei, come sempre, non risponde alle domande, e con ammirevole carita’ cristiana (sorry, ebraica), offende chi gliele fa.

    Poco piu’ sopra, lei ha scritto una cosa che non mi e’ chiara:
    dice: Siamo sempre i fratelli maggiori.
    Io vorrei capire questa sua affermazione: i fratelli maggiori di chi? Cosa c’e’ di male a chiedere una delucidazione?
    Scusi l’ottusita’.

  11. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Dice Vox:
    Chiedo scusa se metto le questioni politiche, internazionali, economiche e sociali un po’ al di sopra delle donne, delle ricette di cucina e dell’ “eccetera”.
    —————
    Sono cose diverse. Le une non escludono le altre.
    Se le sinistre si fossero trattenute un po’ di più ad ascoltare le chiacchiere da bar, a quest’ora non staremmo con Berlusconi al governo.

  12. Vox
    Vox says:

    @ Tutti
    Hlafo ha scritto:
    E’ nel vecchio testamento che per la prima volta si parla di carità, la carità di Gesù, che non era altro che un ebreo. Siamo sempre i fratelli maggiori.

    Vista la mia assodata ottusita’ e visto che Hlafo non sembra incline a volersi spiegare meglio, c’e’ qualcuno qui sul blog (possibilmente piu’ cerebro-dotato dime) che possa almeno darmi un’interpretazione? E’ una questione di autentica curiosita’.

  13. ber
    ber says:

    x Hlafo,
    non c’e’ niente di cui offendersi,ognuno dice la sua.
    Si sa’ che la pazinza e’ la virtu’ dei forti.

  14. Hlafo
    Hlafo says:

    per una volta anch’io voglio fare un copia -incolla.
    Spero con successo.
    CATTOLICI ED EBREI

    Papa Wojtyla e i fratelli maggiori

    Oltre a fornire una grande messe di documenti e testimonianze, il volume riesce a comunicare gli aspetti più umani di una stagione di distensione nei rapporti ebraico-cristiani

    di Giovanni Ricciardi

    Lorenzo Gulli, Papa Wojtyla e “i Fratelli maggiori”, Nova Itinera, Roma 2005, 231 pp., euro 15,00

    «La Chiesa di Cristo scopre il suo “legame” con l’ebraismo, “scrutando il suo proprio mistero”. La religione ebraica non è “estrinseca”, ma in un certo qual modo “intrinseca” alla nostra religione. Abbiamo quindi verso di essa dei rapporti che non abbiamo con nessun’altra religione. Siete i nostri fratelli prediletti». Un applauso scrosciante accoglieva, quasi vent’anni fa, queste parole di Giovanni Paolo II nella sinagoga di Roma. Il Papa stava citando il documento conciliare Nostra aetate, di cui quest’anno ricorre il quarantennale: una pietra miliare nei rapporti tra la Chiesa cattolica e l’ebraismo. Dopo questa solenne premessa viene la famosa frase in cui il Papa chiamava gli ebrei «fratelli maggiori». Un momento storico, quello della visita di Karol Wojtyla alla sinagoga di Roma il 13 aprile 1986, che il recente libro di Lorenzo Gulli, ex giornalista Rai, testimone privilegiato di quell’evento, pone al centro della sua riflessione. Ma senza dimenticare che esso fu il culmine di un percorso che aveva radici profonde. E il libro di Gulli, presentato nella cornice dell’Institutum Patristicum Augustinianum lo scorso 9 novembre, ha il pregio di raccogliere e offrire nei particolari non solo la cronaca dettagliata di quell’avvenimento, la sua preparazione, il suo solenne svolgimento, le riflessioni e le emozioni a posteriori dei protagonisti, ma anche il lungo cammino che lo rese possibile. Lo stesso Giovanni Paolo II aveva rievocato, nella sua visita alla sinagoga, il cordiale incontro e la benedizione che Giovanni XXIII aveva dato agli ebrei romani, un sabato mattina, mentre uscivano dalla sinagoga. Elio Toaff, in più occasioni, come nell’intervista concessa a Raitre qualche giorno dopo la visita di Wojtyla alla sinagoga – e riportata in appendice al volume –, ha ricordato con commozione la notte in cui era accorso anche lui, fra tanti romani, in piazza San Pietro alla notizia che Angelo Roncalli si stava spegnendo: «Un gesto spontaneo che rispondeva a un’esigenza della mia coscienza. E debbo dire che l’unica cosa che ha stonato in quel momento è che qualcuno mi ha riconosciuto e voleva che mi facessi avanti; naturalmente ho cercato di nascondermi più che potevo, perché proprio non apparisse come una messa in scena». Un fatto anzitutto umano, prima ancora di ogni considerazione teologica o politica, di ogni costruzione di pensiero.
    Il libro di Gulli, oltre a fornire una grande messe di documenti e testimonianze, riesce a comunicare proprio gli aspetti più umani di questa stagione di distensione nei rapporti ebraico-cristiani: ripercorre l’esperienza diretta del giovane Karol Wojtyla a contatto con la tragedia della Shoah; il coinvolgimento di tanti religiosi e religiose, specie a Roma, per la salvezza di molti ebrei durante la guerra; i grandi gesti di apertura di Giovanni Paolo II durante tutto il suo pontificato. Inoltre il libro dà voce a testimonianze prese a caldo durante quei momenti, come quella di Jerzy Kluger, compagno di scuola di Karol Wojtyla, sopravvissuto all’Olocausto e presente alla storica giornata romana del 1986 (registrata allora dal microfono di Gulli): «Per me era una cosa grande. Pensavo solo a mio padre, al mio povero padre. Lui sarebbe stato tanto felice di assistere a questo grande giorno». Lo stesso Toaff ha rievocato, alla presentazione del volume, lo scorso 9 novembre, la grande emozione che lo colse quando Giovanni Paolo II scese dalla macchina e gli venne incontro quel pomeriggio, sulla porta della sinagoga.
    Il volume pone infine l’accento sulla prosecuzione di questa tradizione di dialogo e di amicizia, dopo Giovanni Paolo II, con Benedetto XVI. Il suo messaggio, del 30 aprile, per il novantesimo compleanno di Toaff, pieno di un caloroso affetto, ma soprattutto la visita alla sinagoga di Colonia dell’uomo che, giovane teologo, aveva contribuito, al seguito del cardinale Frings, alla stesura del documento conciliare Nostra aetate, rappresentano la continuità e l’approfondimento di una strada che la Chiesa percorre sempre «scrutando il suo proprio mistero».

  15. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Maestra della politica dovrebbe essere innanzitutto la vita vissuta, che è un mosaico composto di innumerevoli tessere, nessuna delle quali è meno importante delle altre.
    Parlare di politica distaccando la politica dal quotidiano, è l’errore che ha portato le sinistre italiane a distaccarsi dalla gente e la gente a sentirsi incompresa da quelli che avrebbero dovuto essere i suoi rappresentanti.
    Parlare di politica è anche sapere che una laureata lavora in nero, è anche sapere che cosa mangio io oggi con i miei 441euro al mese di pensione, che vita sociale faccio, che vita sociale fa chiunque di noi, poichè è sulle nostre reali esigenze che si devono concertare le grandi scelte.
    Parlare di donne non significa vantarsi delle proprie conquiste, che è infantile, ma semplicemente raccontare un rapporto che spessissimo è conflittuale. E’ conflittuale proprio perchè le donne vengono incanalate verso un pensiero restrittivo. Mi rendo terribilmente conto che nè i maschi conoscono le loro compagne, nè le donne conoscono i meccanismi mentali dei maschi. Per me è pane quotidiano ascoltare donne impegolate nelle sabbie mobili di concezioni relazionali autocastranti. Perchè di donne si parla troppo poco ed anche male. Come si parla poco di uomini, ritenendo che altri siano i temi importanti.
    La politica è lo strumento di razionalizzazione della vita sociale, ma se la vita sociale non la si conosce, con quali criteri la si razionalizza? La si razionalizza in base a pregiudizi ideologici. Il risultato è questa schifezza di mondo in cui ci troviamo a vivere. Perchè una schifezza di mondo? Perchè si parla troppo poco di cucina, di vini e di donne. Si parla troppo poco di giovani, anche perchè si ha paura e vergogna di ammettere che non li si conosce e che loro ci tengono ( vi tengono, perchè io dai giovani sono bene accettato) fuori della porta. Si parla troppo poco di responsabilità, di sacrifici, di sogni, di speranze, di sconfitte, di delusioni. La politica è vissuta come una partita di calcio: ha vinto questo, ha vinto quell’altro. E’ trattata come una qualsiasi operazione di marketing, per vendere un prodotto troppo spesso ‘geneticamente modificato’. Si perdono di vista i veri problemi, che sorgono dal quotidiano. Perchè del quotidiano non si parla. Del proprio vissuto, delle proprie esperienze, non si parla. E’ privacy. Quando invece è proprio dall’ascolto del vissuto degli altri, che si può crescere e che i giovani stessi posono trovare punti di riferimento.
    O no?

  16. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Si parla troppo poco di giovani, anche perchè si ha paura e vergogna di ammettere che non li si conosce e che loro ci tengono ( vi tengono, perchè io dai giovani sono bene accettato) fuori della porta
    ————
    Cito me stesso, per dire che in questo passaggio forse ho esagerato, visto che tra noi forumisti c’è chi segue i giovani, ed anch’io conosco gente di qui che li segue. Nella foga, ho visualizzato le lamentele che i ragazzi fanno verso gli adulti, verso i loro stessi genitori. Il loro sentirsi incompresi ha un gran fondo di verità, purtroppo.

  17. ber
    ber says:

    x Vox,
    io ti leggo volentieri,…cosi penso pure gli altri.
    Non prendere la scusa per squagliartela anche tu,come Peter.
    La disoccupazione e ‘ il crollo della borsa Usa,
    nonche’ iproblemi connessi dell’ immigrazione ,sono argomenti molto piu’importanti delle questioni del vecchio e nuovo testamento.
    …tiram’ananz..
    Un caro saluto,Ber

  18. x Vox
    x Vox says:

    Non faccia l’errore di cadere nella trappola di Hlafo, la trascinerà in infinite capziosità sulla bibbia per sostenere ovviamente che gli ebrei sono i più bravi, hanno previsto tutto, hanno inventato tutto e simili corbellerie. Discorsi da fanatici, o da idioti, scelga lei.
    Comunque il buon Hlafo intende dire che poichè Gesù era ebreo allora tutto ciò che c’è di buono nel cristianesimo è merito dell’ebraismo. Una palla colossale, ma fa’ gnente. Oggi anche il papa e i suoi lacchè dicono che gli ebrei sono i fratelli maggiori, esattamente come una volta dicevano che erano la merda del mondo, il popolo deicida. C’è chi rivolta il colletto, chi l’intero cappotto, chi anche le mutande. In Vaticano non vanno molto per il sottile, specie oggi che gli ebrei sono molto bene inseriti nel mondo della finanza, dell’editoria, del cinema e della Casa Bianca…. Con bombette atomiche che da Israele possono magari raggiungere anche il Vaticano, così si saldano certi vecchi conti.
    I furbi alla Hlafo dimenticano di dire che la bibbia è copiata di sana pianta da altri testi più antichi mesopotamici, rispetto i quali fanno la stessa opera di censura e cesura che fa la Chiesa: tutto ciò che viene prima della bibbia è merda così come è merda tutto ciò che viene prima dei vangeli.
    Mi pare che una volta Nicotri ha scritto che sull’inserto Venerdì di Repubblica un servizio di moda maschile ambientato nel ghetto di Roma, che per fortuna è ormai solo l’ex ghetto, e “interpretato” da giovani ebrei romani in veste di modelli, c’era un tizio che con molta modestia dichiarava: “Noi ebrei siamo più antichi del mondo”. Gente così va ricoverata, è pericolosa. E’ pericolosa anche per la comunità ebraica, perchè la rende non molto simpatica. La presunzione e il considerarsi superiori e migliori non suscita certo simpatia negli altri, che di conseguenza sono considerati inferiori e peggiori, guardati con sufficienza perché goyim.
    Si tenga alla larga da certi discorsi. Sono solo tossine. Virus hvg
    Shalom

  19. Anita
    Anita says:

    x VOX

    “Vox { 15.09.08 alle 18:49 } @ Anita

    “PS – Inoltre, io non ho detto che bisogna impedire che altri parlino di donne e quel gli pare, ho detto che a me interessano di piu’ altre questioni.”
    ____________________________

    But of course, io sorvolo i lunghi copia incolla e gli articoli che ho gia’ letto sui giornali…e quasi tutti quelli religiosi, sia pro e con. Sono la stessa minestra.

    Ma questo e’ un forum, Arroutalibera, che io sappia non ci si deve attenere ad un tema singolo.
    Sorvoli quello che non le va… Very simple!!

    In quanto alle donne, sono io che non ho capito, credevo che lei intendesse che le donne non sono in grado di capire disussioni politeche o finanziarie.
    Like: “Over my head”

    Anita

  20. Vox
    Vox says:

    @ Marco Tempesta

    quello che lei dice e’ verissimo e nessuno lo nega, anzi. Ma io non sono un politico, non sono nemmeno dentro a un partito, non faccio leggi per nessuno, non intendo imporre i miei interessi ad alcuno. Ho semplicemente detto, in risposta a un post di Hlafo (sul fatto che qui – cito a memoria, non letteralmente – si “copiano e incollano” sciocchezze varie e non si parla di donne o di gioco d’azzardo), ho risposto che A ME PERSONALMENTE (lo sottolineo a scanso equivoci) su questo blog interessano di piu’ altre cose.

    Ho appena guardato le foto dei lavoratori dell’Alitalia pubblicate su Repubblica :
    http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/economia/alitalia-nuove-proteste/1.html

    Mi hanno stretto il cuore. Un cartello dice: “Meglio falliti che in mano ai banditi”, un altro: “1, 80 Euro l’ora. Terzo Mondo”. C’e’ una donna che piange, rincuorata da una collega…
    Questa gente, molta della quale lavora sugli aerei, rischiando la propria vita ogni giorno e in piu’ con la responsabilita’ della nostra, in questo momento (e sempre) ha tutta la mia solidarieta’. La mia attenzione. La mia passione. E con loro, tutti coloro che sono nelle stesse condizioni, che non dormono la notte per l’ansia del domani, inclusi molti di noi su questo blog che sono ancora troppo lontani dalla pensione. E che una pensione nemmeno ce l’avranno.

  21. Hlafo
    Hlafo says:

    Io personalmente non mi sento superiore a nessuno, nemmeno a te, che sei “tera,tera”.
    Faccio quel che è nelle mie possibilità per essere migliore degli altri, però questo è umano. Peraltro , questo della superiorità ebraica è uno dei tanti preconcetti. Chessè pòffà.

  22. Vera Mente
    Vera Mente says:

    … Uroburo a volte è rude pure ispido, ma è sicuramente una persona per bene, difensore dei diritti di chi ne ha meno degli altri e rispettoso delle minoranze e dei cosiddetti diversi.

    Beh … se lo dice Lei SICURAMENTE e’ vero.

  23. Anita
    Anita says:

    x Pasquino
    RE: Pasquino { 15.09.08 alle 18:44 }
    PER LA DOLCE ANITA

    Grazie, lei ha il dono della poesia, spontanea e non ermetica.

    Cari saluti, Anita

  24. Vox
    Vox says:

    @ Hlafo

    Il suo interessante articolo non mi chiarisce, tuttavia, il significato della sua osservazione “Siamo sempre i fratelli maggiori”.

    Ora, se lei non vuole spiegare il concetto, a me non resta che fare delle interpretazioni.

    I fratelli maggiori… di Gesu’? Non credo, non avrebbe molto senso (o no?).
    Allora fratelli maggioridi chi? Del resto dell’umanita’? Cioe’ i primi uomini erano in realta’ ebrei?!
    Quel “maggiori”, poi, proprio non mi va giu’ francamente. Mi ricorda la questione che molti ebrei si considerano superiori a tutti gli altri…

    Se tutte queste interpretazioni sono errate, ci dica la sua.
    Glielo chiedo gentilmente, per cortesia, visto che per iscritto e’ difficile capire il tono della voce.

  25. marco tempesta
    marco tempesta says:

    E con loro, tutti coloro che sono nelle stesse condizioni, che non dormono la notte per l’ansia del domani, inclusi molti di noi su questo blog che sono ancora troppo lontani dalla pensione. E che una pensione nemmeno ce l’avranno.
    ———————-
    In cambio, c’è chi nella gestione disastrosa dell’Alitalia si è ritagliato stipendi da sceicco arabo. Però, di questi elementi, nessuno ne parla. Oltretutto, a me sembrano esagerati anche gli stipendi dei piloti. Un qualsiasi autotrasportatore lavora e rischia molto più di loro.

  26. Vox
    Vox says:

    In quanto alle donne, sono io che non ho capito, credevo che lei intendesse che le donne non sono in grado di capire disussioni politeche o finanziarie.
    Like: “Over my head”
    @ Anita

    Ma vuole scherzare? Un’idea del genere non mi ha nemmeno sfiorato l’anticamera del cervello.
    Gli articoli sulla religione ( o contro) non li ho postati io e, come ho sempre sostenuto, ognuno qui e’ libero di non leggere quel che non gli va. Credo che lo facciamo tutti.
    Ma siamo anche liberi di metterele informazioni che abbiamo a disposizione di chi potrebbe interessarsene. Credo che anche per il blogmaster la cosa funzioni cosi’.

  27. Vox
    Vox says:

    Un qualsiasi autotrasportatore lavora e rischia molto più di loro.
    MT

    Un “qualsiasi trasportatore” non ha in mano le vite di 150 e oltre passeggeri e pilotare un aereo di linea o un camion non e’ la stessa cosa. Il camion lo so portare pure io. L’aereo sicuramente no.
    Per quanto riguarda quei dirigenti che si sono ritagliati stipendi da Mille e Una Notte, quando la baracca gia’ affondava, chi e’che ne tace? Lo sappiamo tutti.

  28. Linosse
    Linosse says:

    AHA AHA AHA AHA AHA
    AHA AHA AHA AHA AHA
    AHA AHA AHA AHA AHA……….
    Bene adesso che mi è passata la “risarola” vi spiego la ragione di tanta euforia.
    Stavo riflettendo sul decreto “come ti risolvo la prostituzione “in due mosse e quattro tempi.
    Vediamo ,le prostitute locali sono stimate in circa 100.000,con il nuovo re gola e mento carfagna si dovrebbe procedere all’arresto dei colpevoli di “cotanta onta sociale”.Fin qui niente da dire,si fanno leggi per mettere a posto una situazione .Sono però curioso di riuscire a capire come in una situazione nostrana dove le carceri sono anch’esse “esuberanti”, e tanto!(per cui si provvede a “rilasciare” di tanto in tanto reclusi,sì ma con braccialetto,per snellire il traffico) si pretende di riempirle con nuovi arrivi di nuovi colpevoli e da come vanno le cose tanti…ma tanti.
    Una soluzione ci sarebbeRilasciare dopo giudizio e successiva condanna(esemplare!)le “peccatrici” di leso pudore ed applicare invece del “braccialetto”una bella cintura di castità ,in ferro sì ma anche elettronica per poter permettere il “monitoraggio”delle stesse in modo che non siano recidive.
    Per i peccatori ed oltraggiatori al pudore che fare?
    Ah ecco la soluzione .
    Un braccialetto e…( perchè no!)collanina ,anche’essa elettronica ,da mettere al collo anche per loro!
    Saluti
    L.

  29. Vox
    Vox says:

    Caro Ber, grazie, e’ rincuorante.
    Comunque, ci vuole ben altro per convincermi a squagliarmela.
    Cari saluti

  30. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Chi vola, lo fa prima di tutto per passione. Pilotare un aereo di linea, oggi, non è quel grande sforzo che si può immaginare.
    Vent’anni fa io ho avuto l’hobby del volo, approfittando di un amico pilota pieno di soldi, che non mi faceva pagare niente.
    L’aereo ho imparato a pilotarlo anch’io. Era solo un quadriposto, certo non un aereo di linea, ma i princìpi del pilotaggio sono sempre quelli, solo con l’aggiunta che un pilota di linea deve avere la preparazione necessaria a far fronte ad eventuali ‘sorprese’, che nel quadriposto ad elica difficilmente accadono. Fa parte del mestiere, niente di trascendentale. Avevo un carissimo amico ( ora morto in un incidente stradale) che era comandante dell’Alitalia ed era anche uno dei pochi a saper analizzare le ‘scatole nere': diceva che quasi sempre gli aerei cadevano per errori o distrazioni del pilota. Una volta un pilota che non era il mio solito amico, stava mandando l’aereo in stallo a 150 metri di altezza: era un elicotterista con pochissime ore di volo su quell’aereo e si era messo in virata con una velocità troppo bassa. Peccato che nel trasferimento dello Studio si è perso il filmato, perchè avevo un super8 dove si vedeva chiaramente accendersi l’avvisatore di stallo. Per inciso, quel giorno stavamo per avere un bruttissimo incidente in atterraggio, per colpa del vento. E’ stata la presenza di spirito del pilota a salvare in extremis la situazione, ma abbiamo quasi spezzato il carrello. Il rischio esiste sempre, anche se in automobile si rischia di più, come anche in autobus.
    Un autista di autobus trasporta quotidianamente più passeggeri di un aviatore. Non mi sembra prenda tutti quei soldi.

  31. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Faccio presente che il verme di raiuno, il Vespa, comincerà da stasera la sua opera di subdolo lecchinaggio. Quatto quatto, con il deretano a novanta gradi. Tiene famiglia.
    Da far impallidire quell’altro stronzo , Fede, il quale essendo solo stronzo, in fin dei conti fa anche tenerezza.

    Come aveva ragione Indro Montanelli a chiamarli pennivendoli..

    C.G.

  32. Vox
    Vox says:

    Vorrei lasciare un attimo da parte le polemiche, pur stimolanti, con Hlafo e torare al concetto di carita’.

    E’ un concetto che non mi piace. Presuppone l’esistenza di un soggetto elargente (che puo’, se vuole) calarla dall’alto, e un soggetto ricevente, il quale la riceve dal basso. Ovvero, una struttura che ha presupposti di partenza completamente ingiusti e lesivi della dignita’ umana.
    Io sono per l’empatia, per la simpatia, per la compassione, per la capacita’ di calarsi nei panni dell’altro e sentire il suo dolore, qualunque esso sia, o il suo bisogno. E sono, naturalmente, anche per l’aiuto. Ma sono contro quel tipo di sistema che fa affidamento sull’opera della carita’ come palliativo per far staremeglio in primo luogo la propria coscienza, senza risolvere i mali alla radice. Nessuno dovrebbe essere nelle condizioni di dover fare affidamento sulla carita’ di chicchessia, ma dovrebbe avere pari opportunita’,pari diritti/doveri, e la possibilita’ di condurre un’esistenza dignitosa, senza bisogno. Perche’ questo avvenga, bisognerebbe abbandonare un certo modo di pensare alla carita’ come a qualcosa di intrinsecamente positivo.
    Non so se il mio modo di vedere la questione e’ chiaro abbastanza. E’ un discorso politico, diretto alle radici del male, non alle pezze d’appoggio(comunque lodevoli).

  33. Uroburo
    Uroburo says:

    Mio buon signor Rodolfo, anonimo, Clafo ecc. ecc. ecc.,
    come le ho già detto tante volte quel che ci separa prima ancora che idee diverse sono logiche differenti.
    Io mi muovo all’interno della logica formale, quella di Platone, Aristotele ed altri, basata sui due principi di identità e di non contraddizione (A è A; A non è non-A). Lei invece si muove all’interno di un’ottica biblica, quella per cui quel che sta scritto non significa quel che c’è scritto ma un’altra cosa. Insomma se Dio (il vostro Dio, naturalmente) dice A non vuol dire A ma vuol dire Z, o forse X, Y, non-A e chi più ne ha più ne metta.
    Certo io potrei anche chiedermi, moooolto prosaicamente, perché mai Dio (sempre il vostro, naturalmente) dice A intendendo Z ma sono ben sicuro che tutti questi esegeti della Bibbia troverebbero mille ed una giustificazione; quindi non mi ci provo neppure. Quello che trovo curioso però è un’altra cosa: i mille esegeti della Bibbia non sono tutti d’accordo tra loro. Se tutti gli esegeti biblici mi dicessero che A vuol dire ad esempio Z io ne dedurrei che quel vostro Dio è uno strano personaggio ma contento lui …. Però quanto meno si sarebbe tutti d’accordo che quando Dio dice A vuol dire Z. E invece no! L’esegeta A dice che il Dio della Bibbia deve essere interpretato in senso letterale (come dicono, ad esempio, i biblisti usaegetta della famiglia dei teocons); l’esegeta B dice che Dio dicendo A voleva dire B, l’esegeta Z dice che voleva dire Z e così ogni esegeta ha la sua lettura della Bibbia. Che rimane però il testo scritto da Dio!
    Io prendo atto – anche perché son problemi di cui mi importa ancora meno che del sesso delle amiche del marco tempesta che, sia chiaro, è libero di scrivere quel che vuole – però dico che quel che è scritto è scritto e che le interpretazioni sono solo opinioni personali; forse valide e forse nulla più che il delirio di un folle.

    Io non ho chiesto scusa e Peter, ho detto che mi dispiacerebbe che se ne andasse. Gli ho tirato una legnata sul muso perché secondo me se la meritava, proprio come lui ne ha tirate a me. Io mi sono preso le mie lui si prenda la sua. Sono stato offensivo come secondo me lo era stato Peter nei miei confronti, perché farmi dare del razzista a me dà fastidio proprio come a Peter dà fastidio sentirsi dire che urla e strepita come una vecchia checca isterica. Secondo il mio punto di vista siamo pari.

    Anche con lei mi ritengo sostanzialmente pari: lei mi ha detto qualcosa di molto scortese ed io le ho dimostrato che lei ha parlato come un imbecille.
    Con questa differenza: al di là degli scontri io ritengo che Peter sia un uomo con cui val la pena di parlare, lei invece no.
    Tuttavia ci tengo a ribadire che a me le sue avventure con le tedeschine o con il tavolo da gioco non interessano. Non ho mai detto nulla al riguardo semplicemente perchè sono temi che non mi riguardano e sui quali non ho nulla da dire. Il che non vuol dire che io critichi i suoi messaggi perché lei è libero di scrivere quel che le pare.
    Anche qui le sue interpretazioni mi fanno dire qualcosa che io non ho mai detto: potenza dell’abitudine all’esegesi biblica! Riescono a farmi dire perfino quello che neppur sapevo di pensare!

    Nicotri ha detto cose un po’ diverse da quel che lei gli ha fatto dire, ma anche qui la sua potenza interpretativa si dimostra straordinaria. Complimenti.

    Tuttavia c’è una certa differenza tra me e gentaglia come il signor Pantegana o il suo amico e sodale signor huato van ghetz: io se insulto qualcuno lo faccio alla fine di un ragionamento esposto in maniera comprensibile. Il signor huiato van ghetz invece manda affa’ senza alcuna spiegazione, sol perché si hanno pareri diversi dai suoi. E lei non ha mai spiegato nulla. Si vede che la gente come lei non sente il bisogno di spiegarsi: sapete tutto voi e gli altri sono solo dei bambini.
    Ah, dimenticavo: la mia cultura non fa riferimento a quella cristiana ma se mai a quella classica. Quindi le vostre radici non mi riguardano. Però a me non passerebbe mai per la testa di pensare che i cattolici sono i fratelli maggiori dei protestanti. La reputerei una forma di razzismo. Proprio uguale a quella che voi sionisti avete nei confronti dei palestinesi in primis e di tutti gli altri in secondo luogo. Uroburo
    PS. Siccome continuo a non capire cosa voglia dire “equivoco” eviterò di prendere in considerazione questa sua ultima novità. La ritengo un altro degli esempi del suo solipsismo.

  34. Linosse
    Linosse says:

    Ci proviamo?
    E perchè no!
    Faccio girare questa proposta:
    “Oscurità mondiale: il 17 settembre 2008 dalle 21.50 alle 22.00.
    Proponiamo di spegnere tutte le luci e gli apparecchi elettrici/elettronici affinché il nostro pianeta possa ‘respirare’.
    Se ci sarà una risposta collettiva l’energia risparmiata sarà moltissima.
    Solo dieci minuti e vedremo cosa succede.
    Stiamo 10 minuti nell’oscurità, prendiamo una candela e semplicemente fermiamoci a guardarla mentre il nostro pianeta respira.
    Ricordate che l’unione fa la forza e internet ha molta influenza, può essere qualcosa di veramente grande”
    Saluti
    L.

  35. Vox
    Vox says:

    Un autista di autobus trasporta quotidianamente più passeggeri di un aviatore. Non mi sembra prenda tutti quei soldi.

    @Marco T.
    Sa essere piu’ preciso? “Tutti quei soldi” quanti sarebbero in cifre? E’ vero che i guidatori di mezzi pubblici (com’e’ anche un aereo) di terra trasportano moltissimi passeggeri e io sarei per pagarli molto di piu’, qualunque sia la loro paga adesso. In generale, non sono per una diversificazione salariale talmente grande come quella alla quale si assiste. ogni professione ha le sue difficolta’ e i suoi rischi, se non fisici, di altra natura.
    Tuttavia, continuoa pensare che i rischi e le responsabilita’ di un pilota di aereo siano particolarmente alti. Del resto, forseinvolontriamente, lo conferma lei stesso: “Per inciso, quel giorno stavamo per avere un bruttissimo incidente in atterraggio, per colpa del vento. E’ stata la presenza di spirito del pilota a salvare in extremis la situazione” e “un pilota di linea deve avere la preparazione necessaria a far fronte ad eventuali ’sorprese’ “.
    Una cosa e’ la sorpresa a 10 cm da terra, un’altra a 10 Km di altezza. Senza contare che chi rischia di piu’ in automobile e’ il guidatore che ama troppo la velocita, che e’ arrogante, irresponsabile o che non e’ attento al 100% (per stanchezza, per carattere, per scarsa preparazione, per aver preso alcolici o droghe) a quel che gli succede davanti, dietro e ai lati.

  36. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro marco tempesta,
    lei ha ragione le sue giovani amiche non sono poi così banali. Tuttavia in un blog non si può che dare un parere su quel che sta scritto e quel che sta scritto può essere una minima parte di una serie di ragionamenti non riportati.
    Per di più una battuta dovrebbe essere calata in un contesto altrimenti potrebbe dire il contrario di quel che l’autore intendeva realmente dire. U.

  37. ber
    ber says:

    un aviatore prende uno stipendio di 12.500 euro al mese,
    come un onorevole,e su questo ci paga le tasse.
    …quello che prendono di extra non lo so,…la cosa e’ oscura,
    specie per l’on che con benefici e presenze arriva a piu’ del doppio.

  38. Vox
    Vox says:

    12.500, meno il 42% di tasse, all’incirca. Non e’una cifra cosi’ astronomica, considerati i rischi, le responsabilita’, la professionalita’, lo stress, ecc. Quel che non e’ giusto e’ che ne prenda altrettanti (o di piu’) un deputato, considerando anche che prendera’ anche una super-pensione da addizionare alla pensione professionale + i trasporti gratuiti e decine di altre facilitazioni, magari per mandare alla rovina il paese…

  39. Anita
    Anita says:

    RE: ” “Oscurità mondiale: il 17 settembre 2008 dalle 21.50 alle 22.00.”

    Negli US e’ stata proposta chissa’ quante volte, non ha mai funzionato.
    Cosi’ come nessuno aderisce a fari accesi sia per protesta o commemorazione.

    Io per prima non lo farei, molte cose sono su un timer, allora dovrei riaggiustare mezza casa…cosi’ come quando perdiamo la corrente elettrica.

    Io sarei per non illuminare negozi, uffici, ecc… quando sono chiusi al pubblico.
    Mantenere illuminazione minima sarebbe sufficiente.

    Anita

  40. Faust & CocoLoco, cugginimaggiori di Satanasso anche lui cugggino di Lucifero, cche che èè fratello maggiore, dei suoi fratelli minori...
    Faust & CocoLoco, cugginimaggiori di Satanasso anche lui cugggino di Lucifero, cche che èè fratello maggiore, dei suoi fratelli minori... says:

    …. mi dispiace, ma ammemmi piace, cche si è parlato e commentato pochino, quasi nulla, della mia adorata Sabina… e del geniale suo Essere Diavola Cosmica, Regina dei Ns. Inferni.

    Faust e i POveri Diavoli degli Inferni Riuniti, trini et unum, ma soprattutto Faust, èè contento se ne parlate poco, nel blog effuori… di Lei sono gelosissimo… maccheddicooo!!! Si geloso, Sabina Guzzanti è un Monumento allIntelligenza e dIntelligenza in Amore, si muore e… si vive… con Lei la vita è ggioia, lampi negli occhi ed è subbito intesa… Soli, fino ad arrivare nelle cucine dellInferno dei Poveri Diavoli e… aprire le porte dei frigoriferi e con le mani riempirci di cibo infernale effiumi di vinofino del 2012 (*) rrridere a rrincorrerci intorno alla cucina industriale…. eggirare,ggirarre, girarre… conoscere, amare… more A

    continua…

    … cciaveva raggione mio cuggino Lucifero cche era allergico alla vista dellabbibbia x non parlare di quando cera qualcuno cche gli sattaccava ai maroni e voleva spiegargli il significato interpretativo dei salmi e capitoli bibblici… si chiudeva in casa a ubbriacarsi, fino acche saddormentava col pensiero felice sulle labbra…. mentre laglio gli faceva bbene… meglio dellAmaro Lucano… ggira e riggira angora apparlla debbibbie e… a bbabbio… cche ddu bbabbie… abbabbio morto!! (**)
    Faust, cugggino minore di Satanasso(***)

    (*) stiamo aspettando il raccolto di vinofino del 2013… da noi il vinofino, ci arriva in anticipo dannate… questanno ci è arrivato quello dellannata 2010… una schifezza,,, gniente acchevvedere con il 2012.
    (**)Antico scioglilingua bibblico dei frateelli ppiu maggiori
    (***) Satanasso, Capo Cuoco Generale degli Inferni
    delle Cucine Riunite degli Inferni dei Poveri Diavoli Associati

  41. Anita
    Anita says:

    Come si farebbe a coordinare l’Oscurità mondiale: il 17 settembre 2008 dalle 21.50 alle 22.00. ?

    Qui il sole splende, sono le 4:28 PM.
    In California e’ la 1:28 PM.

    Anita

  42. Il Lapo buffo di El-kan
    Il Lapo buffo di El-kan says:

    Ti senti più ebreo o cattolico?
    Credo in Dio. La mia è stata un’infanzia cattolica ma oggi scelgo la religione ebraica.

    Dopo Italia Independent fonderai Israele Independent?
    No, io voglio vendere tutto il bello che c’è qui. Ma Israele mi attira. Un posto dove la gente non demorde mai e non ama vivere a metà. Come me.

    Se Lapo fosse il titolo di un film chi sarebbe il regista?
    Mia sorella o Martin Scorsese.

    E quello che li usano per raggiungere il successo?
    Son degli sfigati per cui la vita è solo il denaro. Gente che le donne le deve comprare, altrimenti non le avrebbe.

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