Ratzinger-Sabina Guzzanti: chi offende chi? Forse che anche lei non è, come tutti gli esseri umani, “persona sacra e inviolabile”?

E dunque Sabina Guzzanti è finita nei guai giudiziari per avere offeso il papa. Strano che in questo caso i berluscoidi non starnazzino di toghe asservite: si vede che le toghe sono asservite solo quando bastonano gli amici e gli amici degli amici, mentre invece sono splendide quando bastonano, a sproposito, i nemici che di fronte a certi amici elefanti o rinoceronti sono meno di una pulce. Ogni tanto la procura della Repubblica di Roma dà prova del suo zelo.

Io però sostengo che è il papa che ha offeso Sabina Guzzanti e anzi non solo lei. Prima di spiegare il perché, osserviamo una cosa talmente ridicola che quando l’ho letta mi sono stropicciato gli occhi: sogno o son desto? Ahimé, ero e sono desto. Dunque: l’articolo 8 dei Patti Lateranensi, questo obbrobbrio servile ereditato dal fascismo e sdoganato dal Craxi sdoganatore dei neo fascisti, afferma che “il Papa è persona sacra e inviolabile”! Persona sacra? Perché, le altre persone che so’, monnezza? Non sono sacre? Non siamo tutti sacri? Che espressione ridicola, ruffiana, blasfema, quella dell’articolo 8 sul papa (io lo scrivo con la minuscola) “persona sacra”. Poi dicono che il medioevo e il fascismo sono passati.

E “persona inviolabile” cosa significa? L’espressione, lo ammetterete, è piuttosto ambigua. Per donna violata, bambino violato, corpo violato, si intende una cosa ben precisa: sissì, proprio “quella”. Ma perché, mi scusino, signori Ratzinger, Cavalier Benito e Bettino, le altre persone sono invece “violabili”? Cioè, voglio dire: se incontro la Mara Carfagna o Piersilvio Berlusconi per strada li posso “violare”? Mah. Che prosa tronfia, ridicola, enfia di servilismo e lutulente di non buono.

Dicevo che è il papa ad avere offeso la Guzzanti. E non solo lei. E sì: perché uno che continua a dire che siamo tutti nati col peccato originale e che dobbiamo perciò redimerci, è uno che offende. E pure pesantemente. Non so come sia nato lui, Ratzinger, e come siano nati i suoi genitori, e francamente non mi interessa, ma so come sono nati i miei genitori, i genitori di tutti i bambini del mondo e tutti i bambini del mondo, specie quelli che crepano di fame mentre la “persona sacra e inviolabile” passeggia con le sue belle scarpine rosse. Sono tutti nati innocenti. Nessuno di loro è nato con peccati loro addebitabili perché commessi dall’amante delle mele Adamo qualche milione di anni fa… Nessuna persona intelligente, e non gravemente offensiva, può sostenere che siamo colpevoli di quello che ha fatto un nostro avo lontanissimo, e peraltro mai esistito. La colpevolizzazione maniacale di cui il papa è alfiere, questa menata del peccato originale che in realtà nessuno sa cosa diavolo sia, è quindi una cosa solo truffaldina, insostenibile, violatrice della Costituzione della Repubblica Italiana e della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, Donne e Bambini compresi. Ho l’impressione che avanti di questo passo sarà il caso di organizzare una bella denuncia di massa per calunnia o diffamazione aggravata continuata contro il vertice dello Stato estero chiamato Vaticano.

Solo in Italia, anzi solo a Roma, ex feudo papalino, poteva venire in mente di far tenere a un papa l’inaugurazione di una Università della Repubblica Italiana. Di un Ateneo che per giunta si chiama La Sapienza! Ma che cavolo ne sa Ratzinger della Sapienza? Cosa ne sa di scienze, biologia, medicina, matematica, fisica, astronomia, filosofia, ecc., vale a dire di tutte quelle cose dell’umano sapere che la sua Chiesa ha sempre disperatamente ostacolato e combattuto anche con gli omicidi di massa?

Solo un personaggino come Massimo Cacciari poteva uscirsene con la frase infelice “si devono vergognare i docenti che hanno protestato per l’invito a Ratzinger, si devono vergognare e devono tacere per almeno 20 anni”. Ah, questa mania del ventennio… Si devono semmai vergognare i tizi che hanno partorito l’aborto di idea di invitare il papa a inaugurare l’anno accademico. E non ci fa una bella figura Ratzinger che anziché dire educatamente “No, grazie” ha tentato di approfittarne per mettere i piedi, con tanto di scarpette rosse, nel piatto de La Sapienza.

Il papa e la sua gerarchia ci offendono ogni giorno con la lotta contro i nostri diritti civili laici, con la lotta contro l’estensione dei diritti civili anche ai “diversi”, con l’intrufolarsi permanente nei nostri affari politici da parte di vescovi nominati non dai credenti italiani, bensì dallo Stato estero chiamato Vaticano, gente che poi si comporta da legibus solutus, vedi il caso del menefreghismo del vescovo di Firenze sugli allegri stupri di don Lelio Cantini. Al quale nessuno aveva mai spiegato che anche i bambini e le bambine sono “persone sacre e inviolabili”, tant’è che lui li violava e le violava allegramente, per anni e anni, col beato vescovo che se ne fregava. Tanto la sua nomina e la sua carriera non dipendevano dai fiorentini ma dallo Stato estero Vaticano.

Il papa e la sua gerarchia ci offendono facendosi mantenere dallo Stato italiano, lo stesso del quale combattono e sabotano la laicità repubblicana, e ci offendono facendo mantenere allo Stato italiano non solo tutto il clero del nostro territorio nazionale, ma anche le troppe migliaia di “insegnanti di religione”, nominati non dallo Stato che li paga, bensì dal vescovo che ne è pagato: tutta bella gente che meglio farebbe ad andare a lavorare, magari come si suol dire a zappare la terra, anziché annebbiare il cervello dei bambini già a scuola esercitando di fatto un ruolo pretesco.

Il papa e la sua gerarchia ci offendono cambiando diametralmente parere su tutta una serie di “verità certe” che nel corso dei secoli si allargano e si restringono come elastici delle mutande. Fino a poco tempo fa il feto era indistinguibile dalla madre, ora invece è più importante della stessa madre! S. Tommaso per il feto parla, e straparla, di anima prima vegetale e poi di altri tipi, e a nessuno, neppure in fase di ubriachezza più o meno mistica, è venuto in mente quello che è oggi l’ultimo obbrobbrio delle “verità assolute” inventate in Vaticano, e cioè che il feto è già una persona fin dall’attimo del concepimento. Capite? L’anno accademico de La Sapienza doveva essere inaugurato da un signore che da qualche tempo s’è messo in tesa, e lo sostiene pubblicamente, che l’ovulo non appena visitato dallo spermatozoo è già una persona…. Mah. Il grottesco di tutto ciò è che la Chiesa, da sempre, prima combatte in tutti i modi il progresso scientifico e civile, poi non solo ci si adegua per evitare di finire fuori dalla Storia, ma per giunta pretende di saperne più di tutti anche in fatto di scienze, pur senza mai studiarle, e pretende di condizionare sia la scienza che la società civile, per la quale a suo tempo le andavano bene anche gli schiavi, le torture, i roghi in piazza e altre delizie.

Ridere o piangere? Avanti di questo passo, temo ci sarà da piangere. In Vaticano decidono man mano cosa la gente deve credere, oggi una cosa, domani il suo contrario, alla faccia del dettato evangelico, solo perché hanno bisogno di far credere in cose che rinsaldano il loro potere e minano quello dello Stato, soprattutto italiano, in modo che all’ombra del Cupolone possano continuare a condizionare, comandare e tentare di dettare legge. La Chiesa combatte la società civile, poi è costretta ad adeguarcisi, ma sempre inoculandole il virus delle “verità” che altro non sono se non motivo di divisione sociale, e politica, nunc et semper tra guelfi e ghibellini. Il potere dei Ratzinger può prosperare solo con una continua febbre nel corpo delle società civili.

Il papa e la sua gerarchia ci offendono con l’imposizione del calvario alle donne che hanno bisogno di abortire e con l’imposizione dello stupro non solo psicologico delle giovani e giovanissime che vogliono la pillola del giorno dopo. Sì, stupro: perché costringere una ragazza o una ragazzina a restare incinta, per poi partorire o abortire di nascosto, è solo un volgare stupro.

Il papa e la sua gerarchia ci offendono infine impicciandosi del dolore di casa Englaro, pretendendo di sostituirsi al padre di Eluana e alle leggi dello Stato italiano.

A me l’intervento di Sabrina Guzzanti sul palco di quel giorno non è piaciuto. Neanche un po’. Ma aveva – e ha – il diritto i farlo. Propongo di far sentire all’accusata Sabrina Guzzanti la nostra solidarietà. E di ricordare alla Procura di Roma che la signora Sabina Guzzanti è “persona sacra e inviolabile” al pari del signor Ratzinger.

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