Il collega Enzo Magosso ha scritto una verità scomoda, e cioè che i carabinieri di Milano sapevano con sei mesi di anticipo che Walter Tobagi, ucciso il 28 maggio 1980, era nel mirino dei terroristi. E per averla scritta lo hanno condannato. Una sentenza che il processo d’appello deve cancellare, se la libertà di stampa non è diventata un’auto priva di benzina e con i freni in azione

In vista del processo di appello che inizia domani, 13 ottobre, a Milano, questa mattina ho assistito alla conferenza stampa del collega Enzo Magosso, condannato in primo grado dal tribunale di Monza a pagare 240 mila euro di risarcimento per “danni morali e all’immagine” al generale dei carabinieri Alessandro Ruffino e alla sorella del defunto generale Umberto Bonaventura a causa di una intervista a un sottufficiale dei carabinieri in pensione, Dario Covolo, pubblicata sul settimanale Gente del 17 giugno 2004. Covolo aveva raccontato come i carabinieri dell’antiterrorismo di Milano non avessero mosso un dito pur avendo saputo con sei mesi di anticipo da un loro confidente militante della sinistra armata – il postino Rocco Ricciardi, di Varese – che il giornalista Walter Tobagi era nel mirino dei terroristi della Brigata XXVIII Marzo che in seguito, il 28 maggio 1980, lo uccisero davvero.
Al processo a Monza non solo Covolo ha ribadito tutto, ma il generale dei carabinieri in pensione Nicolò Bozzo ha consegnato vari elementi che smentivano la tranquillizzante versione ufficiale dei suoi ex colleghi milanesi.
Nei giorni scorsi ho avuto modo di vedere un altro documento, che per fortuna Magosso è riuscito a procurarsi, che inchioda alle loro responsabilità alcuni carabinieri ex responsabili dell’antiterrorismo di quell’epoca. Non solo è incomprensibile, contro la logica, se non vergognoso che Magosso sia stato condannato, ma sarebbe ancor più grave se in appello la condanna venisse confermata, pur se magari ridimensionata. Sarebbe  grave perché si tratterebbe di un altro colpo alla libertà di stampa.
E’ certamente non vero che in Italia non esiste la libertà di stampa o che sia minacciata da un “regime”. E’ però certamente vero che la libertà di stampa somiglia sempre di più a un’auto che c’è, sì, ma alla quale si centellina la benzina e si preme sul freno per ridurne drasticamente la velocità e i movimenti. Da qualche tempo si aziona anche il freno a mano…
Non è solo un problema di Magosso o dei giornalisti in blocco. E’ anche un problema dei cittadini tutti, perché la libertà se priva di una informazione non condizionata e non intimidita, è una libertà manovrabile e manovrata, perciò tendenzialmente in pericolo.

POST SCRIPTUM

Ho assistito all’intera udienza tenuta nella mattinata di oggi, 14 ottobre. La prossima udienza, conclusiva e forse seguita dalla sentenza, è stata fissata per le ore 9 del 3 novembre. La prima cosa che mi ha colpito è stata la mancanza di qualunque giornalista del Corriere della Sera, che pure è il giornale per il quale Tobagi lavorava e per il quale ci ha rimesso lavita. Non mi par poco. Come giornalisti, c’eravamo solo Franco Abruzzo, ex presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Milano, Davide Moro, della Fininvest, Ilaria Cavo e io. Pochi, direi. Troppo pochi. Grave anche la mancanza di qualsiasi dirigente della Federazione nazionale della Stampa.

L’altra cosa che mi ha molto colpito è stato il divieto, chiesto dal rappresentante della pubblica accusa e dai querelanti, di riprese televisive e di registrazione del sonoro per Radio Radicale. Si tratta di un divieto molto grave. E’ stato infatti detto no a Giovanni Minoli intenzionato a inviare una troupe per il suo programma “La storia siamo noi”, ed è fuori dubbio che la vicenda Tobagi sia ormai un pezzo di storia. e al programma Matrix di Canale 5, che aveva inviato una troupe e la giornalista, Ilaria Cavo. E’ la prima volta che Radio Radicale si vede chiudere le porte in faccia in quello che è un pubblico servizio, che come tale avrebbe dovuto essere coperto dalla Rai, che non s’è neppure fatta vedere da lontano. Mi viene in mente inoltre una ben precisa considerazione: solo persone che hanno la coda di paglia di solito impediscono che benga fatta circolare l’informazione al pubblico di fatti che le riguardano, ma che sicuramente non riguardano solo loro.

Ritengo quindi molto strano, e non commendevole, che si sia opposto alle riprese video e audio anche il generale dei carabinieri Alessandro Ruffino, presente in aula. Un carabiniere, per giunta di grado così elevato, dovrebbe invece avere a cuore l’informazione al pubblico, perché il giornalismo è un bene prezioso per l’intera collettività. Il mio sgomento diventa indignazione quando a parlare è uno degli avvocati dei querelanti, che era presente ieri mattina alla conferenza stampa di Magosso e che letto in aula stralci, a mio avviso non del tutto esatti, di quanto detto ieri da Magosso ed altri. Ma come? Si oppone alla presenza dei giornalisti radiofonici e televisivi proprio chi ieri ha usufruito a mani basse di una conferenza stampa convocata in particolare per loro?

Mi hanno detto che in aula era presente anche il responsabile dei servizi segreti a Milano, non ho capito se dei servizi civili o militari. Trovo strana una tale presenza. Se dovessi parlarne come giornalista investigativo, quale in effetti sono, mi verrebbe da dire che una tale presenza denota un desiderio più di controllo della situazione che di semplice informazione, desiderio più consono a chi ha qualcosa da temere che a chi ha la coscienza a posto e quindi gli può bastare la lettura dei giornali o un giro di telefonate ad avvocati e querelanti.

Non capisco il tono duro e accusatorio contro Magosso da parte del rappresentante della Procura generale. In una querela privata cosa c’entra un pubblico ministero sbilanciato solo verso l’accusa? La sua presenza credo sia legata al reato di omesso controllo contestata all’allora direttore di Gente, ma il tono e le argomentazioni a senso unico mal si addicono, a mio parere, a un processo di questo tipo. In ogni caso il tono dell’accusa e degli avvocati dei querelanti questa volta non è stato offensivo e aggressivo come invece al processo di primo grado a Monza.

Le considerazioni svolte dai due avvocati della difesa e la nuova documentazione da loro prodotta dimostrano che Magosso ha solo fatto il suo dovere di giornalista, anche verificando le notizie presso le fonti a lui accessibili. Motivo per cui anche ammesso, ma non concesso, che abbia davvero in qualche modo danneggiato i generale  Ruffino e Bonaventura, tra persone civili non rancorose dovrebbe bastare una lettera in cui, appunto, ci si scusa di eventuali e involontari danni morali e all’immagine. Ruffino è senza dubbio un gentiluomo, così come l’erede di Bonaventura è una signora perbene.

Stando anche il tono non troppo aggressivo dei loro avvocati, così diverso da quello di Monza, propongo di chiedere noi giornalisti al generale Ruffino e alla Bonaventura di chiudere la vicenda ritirando la querela in cambio di una  lettera del nostro collega Enzo Magosso in cui, appunto, potrebbe scusarsi per eventuali offese perché, se ci sono state, sono state fatte sicuramente senza volerlo e in assoluta buona fede.

123 commenti
« Commenti più vecchi
  1. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente -#88-

    No, gli omosessuali o gay fanno battaglia con la Chiesa ed anche manifestazioni, proprio per fare distinzione tra’ omosessualita’ e pedofilia.

    Credo che questo concetto sia nato dal fatto che nei circoli religiosi ci sono tanti pedofili.

    Ti sbagli, i nostri rappresentanti dovrebbero essere d’esemplare anche nella loro vita privata e non dico che debbano essere santi.
    Ma a parte l’immagine pubblica, diventano anche soggetti a ritorsioni, ricatti e diventano un pericolo per la nazione.

    Solo nel giro di un anno almeno una dozzina, che si sappia, si sono dovuti dimettere per condotte sessuali non proprie.
    Uno di cui forse riconosci il nome e’ il candidato presidenziale John Edwards.
    Larry Craig, Mark Sanford, John Ensign, Mark Foley……..

    Vedi, in particolare quelli del partito Repubblicano che dovrebbero essere il baluardo di Famiglia e di moralita’, il loro comportamento non e’ in sintonia con le ideologie del partito che rappresentano.

    Rudy Giuliani, la prima cosa che e’ andata contro di lui, i divorzi.

    Poi ci sono i TV Reverendi, bianchi e neri, che gridano dal pulpito che subiremo le ire di Dio, mentre loro hanno figli extra-maritali ed altri vizietti non menzionabili.

    Anita

    PS: Io cerco di esprimermi come posso in Italiano, non faccio la brutta copia, scrivo di getto e cerco di esprimermi semplicemente per non essere fraintesa…….

  2. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente

    PS:
    Spesso le intransigenze sessuali vengono alle luce al momento opportuno, per discreditare candidati in tempo di elezioni, le tengono sotto chiave fino al momento giusto per fare saltare un seggio.
    Cosa fatta per ottenere la maggioranza in Senato e Congresso, sia Statale che Washington DC.

    Anita

  3. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara anita,

    era proprio quello che volevo sentirti dire, in modo chiaro ed inoppugnabile!
    Ovvero che non vi possono essere “due morali”una che aderisce a certe convinzioni che sono propagate in pubblico e una “privata”che le contravviene.
    In questo senso perfino una come L’On Binetti da noi è più onesta di chi ci Governa”.
    Lei non ha mascherato ,ha capito il senso della Legge sulla Omofobia,ha detto che non possono esservi dal suo punto vista nessun contatto tra Lei e quelli che “disprezza”, questo indipendentemente dagli atti di violenza.
    Coerente.
    Coerenti devono esere ovviamente tutti gli altri , che non disprezzano.
    Da questo punto di vista gli Usa sono più coerenti dei soliti “furbetti italici” della doppia morale,causa di tutti i nostri guai storici..così come si va configurando anche nel caso dei soldi ai talebani..se confermato…Eroi limpidi di giorno e invece sottobanco….!!
    E’ i nostro “dramma storico”del quale non si vuole prendere atto!!

    cc

  4. ber
    ber says:

    x Linosse,
    L’ipocrisia mediatica,quella di cui fa cenno anche CC parlando del
    prurito puritano alla binetti,…ha ridotto questo paese ad
    una folla di imbecilli,che,… solo perche’ un ruffianello di ministro,che dovrebbe fare gli interessi del paese,e che ha giurato per questo,…ma che sta li solo per gli interessi di parte del suo padrone mafioso e arrogante,…prende a pretesto un piccolo iscritto PD, che manda una email in cui si dice che sarebbe augurabile sparare a berlusconi:
    Lo prende a pretesto,…rifa’ mezza storia d’italia e vuol dimostrare che la sinistra ha sempre soffiato sul fuoco della violenza ed ha sempre attizzato i disordini.

    Ogni persona di buon senso e dotato di un minimo di equilibrio, ricorda quello che ha fatto la sx durante la deriva del governo tambroni etc,…
    Io volevo solo farti notare,…cosa che tu sai benissimo,… che le menti sono plagiate,…si ragiona secondo schemi studiati a tavolino e il bene comune non frega a nessuno.

    Un “buontempone” ha detto che era meglio far fallire la tv di stato,era meglio…
    anche se puo’ sembrare assurdo a me sembra una buona soluzione,…si ricomincia a leggere a meditare,a discutere e si cerca di scrollarsi tutta questa merda che ci vogliono lanciare addosso….
    Un caro saluto,Ber

  5. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente

    Tu dici chi li vota, spesso no.
    Il Partito li fa dimettere, anche se poi appare che si dimettono volontariamente.
    Nella maggioranza dei casi.

    Nel caso di Mark Sanford, purtroppo un forte candidato per il 2002, si e’ battuto ulteriorimente, peggiorando la sua situazione.
    Poi ha incominciato a straparlare come un deficiente, ed e’ venuto fuori che l’amante in Argentina, la sua soul mate, era una delle tanti………
    Aggiungici tutto quello che segue, chi ha pagato i viaggi, etc…..

    Anita

  6. Controcorrente
    Controcorrente says:

    PARIGI – La sospensione dei licenziamenti alla France Telecom e le dimissioni del vice presidente non hanno evitato che si sucidasse un ingegnere della compagnia telefonica. E’ il venticinquesimo negli ultimi 18 mesi.

    Una catena di morte iniziata dopo l’annunciato piano di ristrutturazione e tagli che ha ridotto drasticamente il personale. L’ultima vittima a fine settembre quando un dipendente si gettò da un cavalcavia autostraale a Annecy. Oggi si è impiccato nella sua casa a Lannione in Bretagna, un ingegnere di 48 anni: era in congedo per malattia da un mese circa. Martedì, un altro dipendente di 54 anni, era stato salvato in extremis dai pompieri a Marsiglia.

    _________________________________________
    Tutto questo mi fa pensare una cosa sola…
    Che il proletariato mondiale va aumentando..
    E’ il nuovo proletariato intellettuale che stenta invece a prendere “coscienza ” di esserlo….
    E’ solo questione di tempo…ma è una realtà inoppugmabile..alla faccia dei molti soloni della fine delle classi,e del trionfo del mercato “libero” e delle potenzialità immense dell’individualismo e delle capacità individuali..!!
    Possiamo dire invece che un nuovo “mostruoso” sistema di appiattimento prono alle esigenze di non si sa più bene quale profitto sta nascendo?
    O no ?

    cc

  7. Uroburo
    Uroburo says:

    Per SILVY
    Cara signora,
    in democrazia si espongono le proprie idee e ci si sottopone alle critiche degli altri avendo il diritto di controargomentare e di essere rispettati sul piano personale.
    Io non ho mai messo in discussione il suo diritto a pensarla come le pare, di lei mi irrita solo questo suo proporsi come una persona di sinistra quando non c’è una sola della sue idee che sia coerente con questa affermazione ed anzi, al contrario, tutte le sue argomentazioni ripropongono temi che sono classici della destra , a volte anche estrema (l’ultimo essendo quello della pagnotta di Asor Rosa, una volgarità veramente improponibile).
    Per il resto io critico le sue idee, soprattutto quando sono, secondo me, sbagliate non tanto sul piano dei contenuti ma su quello della logica; vecchio discorso ma sempre valido.
    Naturalmente non vorrei proprio che lei sospendesse la sua partecipazione al blog solo per il mio dissentire dalle sue idee.
    Lei è libera di pensare quel che vuole, per singolari che le sue idee possano essere.
    Quanto poi alle mie battute ironiche, me le conceda: l’ironia è ammessa in società, non solo nei salotti ma anche nelle osterie.
    Un saluto Uroburo

  8. Luigi Longo
    Luigi Longo says:

    Chi ha paura del livellamento comunista?

    Perché tra le tante cose di cui s’accusa il comunismo, quella più spesso utilizzata, a modo di forte deterrente è lo spauracchio del livellamento?

    Ebbene, soltanto la gente mediocre teme il livellamento.
    Colui che ha perduto irrimediabilmente il senso profondo della propria unicità, originalità ed irripetibilità in quanto essere umano, crede di potersi distinguere dalla massa indossando abiti unici, costruendo una casa diversa dalle altre, comprando un’auto tutta sua.

    Eppure, ad un’analisi più attenta, colui che ha perduto il senso profondo della propria unicità mostra, inequivocabilmente, il fallimento del suo ridicolo tentativo di distinguersi, ricorrendo ai mezzi materiali.

    Ed eccolo il nemico del comunismo comprare ai propri figli lo zainetto griffato.
    Ed eccolo acquistare l’ultimo modello di cellulare più in voga.
    Ed eccolo indossare la sua divisa da borghese che s’illude di essere libero.

    Eccolo, colui che dimentico della propria originaria diversità, s’illude di essere libero sfuggendo al livellamento comunista, ed assoggettandosi ad un livellamento molto più subdolo, feroce e pericoloso: quello consumistico.

    Eccolo essere una pecorella nel gregge che bela all’unisono.
    Eccolo aggirarsi per i negozi con l’illusione di scegliere in libertà e autonomia.

    Quest’uomo affrancato dal pericolo comunista è diventato schiavo dei suoi bisogni e ha dimenticato di essere unico, originale ed irrepetibile.
    Quest’uomo ha dimenticato che oramai ha livellato la sua anima.

    Soltanto un essere umano mediocre può temere il livellamento comunista.
    Chi si sente diverso dalla massa, chi è consapevole in profondità della propria unicità, non teme il livellamento materico perché non ha bisogno di ostentare la propria diversità.

    Chi non teme il livellamento comunista è un essere speciale che non ha bisogno di oggetti particolari per sentirsi persona di valore.

    Chi non teme il livellamento comunista non potrà mai essere livellato perché l’anima (o lo spirito – come più vi aggrada) non può essere livellata (ma omologato sì – purtroppo per i borghesi)!

  9. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Eccolo, colui che dimentico della propria originaria diversità, s’illude di essere libero sfuggendo al livellamento comunista, ed assoggettandosi ad un livellamento molto più subdolo, feroce e pericoloso: quello consumistico. ( L.Longo)
    ————
    I livellamenti non sono mai buoni, da qualsiasi parte provengano. Lo abbiamo già sperimentato, mi pare.

  10. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Chi non teme il livellamento comunista non potrà mai essere livellato perché l’anima (o lo spirito – come più vi aggrada) non può essere livellata (ma omologato sì – purtroppo per i borghesi)!
    ———
    Non può essere livellata l’anima, ma l’espressione dell’anima si. Questo è il particolare che sfugge a Longo e che hanno sperimentato gli intellettuali nel mondo ex comunista.
    Il comunismo è una stupidaggine, volete capirlo o no?

  11. Luigi Longo
    Luigi Longo says:

    x 111 quì sopra

    Lei, caro Signore, è precluso visceralmente al comunismo, Lei è anti per natura, a Lei il ragionamento non è congeniale al fine giudizio e, pertanto Lei è il meno adatto a giudicare.

    Si rintani nel suo povero, urlato e volgare dipietrismo.

  12. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro marco,
    da dove scrivi, ti sei sistemato con la nuova casa ?
    Tutto ok, presumo ,quindi che a breve potrai essere di nuovo dei nostri?
    un saluto
    cc

  13. Luigi Longo
    Luigi Longo says:

    Eurispes Rapporto Italia 2009 smentisce Berlusconi crolla consenso del Governo. Il 70% degli italiani non crede nel Governo in carica.

    Oggi a Roma l’Eurispes istituto privato di studi politici, economici e sociali, senza fini di lucro, ha presentato il “Rapporto Italia 2009” che da ventun’anni fotografa la società italiana.

    Con gli stipendi più bassi d’Europa per gli impiegati e da capogiro per troppi manager il rapporto rileva che più del 70% degli italiani non crede nel Governo in carica.
    Dunque un dato importantissimo che smentisce categoricamente i dati sul consenso a questo Governo che Berlusconi sbandiera ai quattro venti ogni giorno.
    Dal rapporto emerge una una realtà nazionale caratterizzata da stipendi bassi, precariato e assenza di lavoro.
    Mentre le retribuzioni in Italia risultano le più basse d’Europa, gli stipendi dei livelli dirigenziali risultano quasi quattro volte superiori a quelli degli impiegati che operano nello stesso comparto.
    Un divario che cresce ulteriormente se si guarda ai top manager con compensi 243 volte maggiori delle retribuzioni medie.

    Solo il 12,4% ritiene che la flessibilità nel lavoro sia uno strumento per eliminare la disoccupazione.
    Per la maggioranza questa peggiora le possibilità occupazionali dei giovani e rende il lavoro più incerto.

    Quasi la meta’ degli italiani boccia l’uso dell’energia nucleare.
    Con motivazioni differenti, affermano di essere contrari alla attivazione di centrali sul nostro territorio il 45,7% dei cittadini, a fronte del 38,3% dei favorevoli. In particolare, le motivazioni di quanti si oppongono al nucleare sono il non ritenere questa una soluzione rapida per risolvere i problemi connessi all’energia (18,4%) e il timore dei rischi che una tale scelta comporterebbe (27,3%).

    Inoltre dal Rapporto Italia 2009 emerge che il 58,9% degli italiani si dice favorevole al riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali. Un dato importante che rileva come gli italiani siano molto più avanti di coloro che siedono in Parlamento.
    La maggioranza degli italiani afferma – dice l’Eurispes – di considerare l’omosessualità una forma di amore come l’eterosessualità”, e meno di un italiano su 10 (9,3%) la considera immorale.

    La Chiesa di Papa Benedetto XVI, invece, registra un forte calo da un anno all’altro, passando dal 49,7% del 2008 al 38,8% di quest’anno.
    Le “aree deboli” del consenso, per il Vaticano, sono soprattutto il Nord – Ovest (fiducia al 25,9%) e coloro che si dicono di sinistra (fiducia al 23,1%).
    Al contrario, il sostegno è più forte tra gli over 65enni (51,7%), nel Sud Italia (60,7%) e tra quanti si dicono politicamente di centro (56,3%).

    La notizia sul rapporto Eurispes di oggi è stata già censurata dai principali media on line, Corriere.it e Repubblica.it infatti, sono tra le prime testate on line a non dare la notizia nella loro homepage.

    Il Ministro Maroni ha, infatti, rubato la scena dell’attenzione della stampa con il “traffico di organi di bambini” – notizia gravissima – ma che in queste ore sta eclissando tutte le notizie drammatiche che arrivano sulla recessione negli Usa e sicuramente occuperà le prime pagine dei quotidiani di domani e le aperture di tutti i tg di prima sera.
    E’ una notizia che cerca ovviamente di distrarre gli italiani da tutto il resto.

  14. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro marco,
    quello che tu chiami “comunismo” è stato in realtà uno spaventoso “capitalismo di stato”,che se anche storicamente ha indubbiamente portato allo sviluppo industriale e scientifico dell’Urss,ha dimostrato i limiti di quella esperienza e cioè l’Urss altro non è stata che alla fine che il più debole degli stati imperialisti.
    Tant’è che non ha retto alla prova della corsa agli armamenti ed è miseramente crollata!
    Tutti i problemi però restano miseramente aperti…!!
    E non è certo esorcizzandoli che si risolveranno, neanche con la tua “fede” mistica direi nella Scienza (tecnologia) o in qualche altra forma di scienza esoterica!
    Ma se ti fa piacere pensarla così , vai pure avanti …!!
    Si tratta solo e sempre di distinguere tra problemi che si possono risolvere oggi e su questi per esempio almeno con il “sottoscritto” ci si trova d’accordo su molti punti,mentre per il futuro mi dispiace le cose vanno avanti per proprio conto, nonostante me e nonostante te!

    un saluto
    cc

  15. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente

    Caro CC,

    io impongo moralita’ anche sugli evasori di tasse…….

    Non mi interessa del piccolo mercante che cerca di salvarsi un po’ di soldi, ma sono preoccupata di alcuni dei nostri evasori politici messi in carica di settori fiscali, insediati a Washinghton DC.

    Uno e’ Timothy Geitnner, noto evasore fiscale e messo in carica di….
    “Segretario del Tesoro”.

    Ho notato che coloro che appoggiano le tasse alte, appare che non lo applicano a loro stessi.

    Un caso curioso e’ Charlie Rangel, che presiede “Ways and means committee”, carica importantissima, il quale che sta conducendo la carica per una nuova imposta di 5,4% sui redditi e di recente ha definito “una cosa morale da farsi.”

    Pero’ lui e’ evasore di ben $ 500’000, e non sembra molto fervente a sistemare il suo debito.

    Le volpi in carica del pollaio!

    Anita

  16. sylvi
    sylvi says:

    ….di lei mi irrita solo questo suo proporsi come una persona di sinistra quando non c’è una sola della sue idee che sia coerente con questa affermazione…. Uroburo

    ” Io non ho alle mie spalle nessuna autorevolezza: se non quella che mi proviene paradossalmente dal non averla o dal non averla voluta; dall’essermi messo in condizione di non aver niente da perdere, e quindi di non essere fedele a nessun patto che non sia quello con un lettore…” PPPasolini da Pagine Corsare.

    Sylvi

  17. ber
    ber says:

    …l’idea comunista e’ una idea come un’altra,…se realizzata da uomini di buona volonta’ e senza malafede,…cioe’, nessun fruttamento dell’uomo sull’uomo,sia privato che statate,…puo’ essere un modo di vita di lavoro onesto.

    Ma dove sono gli uomini di buona volonta’?

    Cioa a tutti,Ber

  18. Linosse
    Linosse says:

    Forza ,molta forza e coraggio
    Da Repubblica oggi:
    “La ripresa è iniziata (Pil + 1%) ma è discontinua: persi 500mila posti. Colpiti i precari. E lancia l’allarme per il fisco: aumenta l’evasione e lo scudo fiscale è a rischio ”
    Forse stiamo uscendo dal tunnel,il cammino che segue sarà tutto nella gran e buia caverna.
    Wilma la clava!
    L.

  19. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro ber,
    non ci sono uomini di “buona volonta” in assoluto che si contrappongono a uomini egoisti in senso assoluto.
    C’è la “storia umana” che è la storia del modo attraverso il quale la nostra “specie”ha elaborato nel corso dei secoli ,” modus vivendi “sia di carattere economico che di istituzioni politiche che nel bene e nel male ci consentono di sopravvivere al pari di altre specie su questo pianeta.
    A tal proposito val la pena di citare Engels…

    Engels, in alcune lettere degli anni ‘90, dimostrò chiaramente quale ruolo avevano i fattori extra-economici nel processo storico. “La situazione economica è la base, ma anche tutto il resto -egli scrisse- esercita la sua azione sul corso delle lotte storiche e, in molti casi, ne determina in maniera preponderante la forma”. Vi è insomma anche qui una sorta di interazione, all’interno della quale i fattori economici costituiscono una determinante solo in ultima istanza. Sono proprio questi fattori che rendono più importanti taluni aspetti sociali in luogo di altri.(pezzo tratto da un Post di Enrico Galavotti)

    Semmai c’è da considerare il punto attuale in cui ci troviamo..
    la vedo bruttina, se non ripensiamo collettivamente,quali possono essere o non essere le nostre possibiltà di sopravvivenza anche nel medio-periodo, per soli fattori endogeni.(ovviamente tralasciando il fatto che è sempre possibile che un meteorite cadendo ci faccia fare la fine dei Dinosauri)
    La semplice ragione ci direbbe che non siamo esattamente sulla strada giusta.
    Poi ci sono gli utopisti del libero mercato, ma che ci vuoi fa!!

    cc

  20. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo

    Un documentario interessante, dovremmo mandarlo a Ahmadinejad come prova che l’Olocausto e’ veramente esistito.
    11’000’000 di persone morte, dei quali 6’000’000 Ebrei.
    Un vecchio filmato, non rilasciato dopo la fine della guerra.

    A very compelling 52 minute documentary featuring raw footage of the liberation of Belsen.

    This is difficult to watch……….very graphic!
    Difficile da visionare…………molto grafico.

    http://video.google.com/videoplay?docid=-6076323184217355958

    E’ in inglese.

    Anita

    Dura oltre 52 minuti.

Trackbacks & Pingbacks

  1. […] Il collega Enzo Magosso ha scritto una verità scomoda, e cioè che i carabinieri di Milano sapevano… ArruotaLibera – PeopleRank: 1 – 13-10-2009 In vista del processo di appello che inizia domani, 13 ottobre, a Milano, questa mattina ho assistito alla conferenza stampa del collega Enzo Magosso, condannato in primo grado dal tribunale di Monza a pagare 240 mila euro di risarcimento per “danni… + vota […]

I commenti sono chiusi.