E Renzi ha fatto plof

La notizia è che Matteo Renzi ha perso e perso male. Però ha dalla sua il merito di avere suscitato l’interesse alla politica di una buona fetta dei giovani che di tutto si interessano fuorché di politica. Speriamo solo che non restino talmente delusi da questa sconfitta da ripiombare nel loro ghetto giovanile avulso da partiti, elezioni, politica, istituzioni, parlamento, ecc. Sarebbe un danno grave, molto grave. Che si aggiunge a danni già notevoli che i giovani subiscono con il degrado della scuola, dell’Università, dell’educazione civica e personale provocata da decenni di blablablà e scosciamenti televisivi oltre che di iperboli modaiole, e infine  dalla grande difficoltà a trovare un lavoro degno di questo nome e di una vita tutta da vivere.

In tv, e non solo nel confronto con Pierluigi Bersani, Renzi è parso un po’ troppo enfatico, troppo verboso, pronto più alla battuta a effetto che all’esposizione di programmi e strategie per risolvere i problemi dell’Italia. In politica estera la sua tirata contro l’Iran, che pareva quasi l’anticamera di una dichiarazione di guerra se fosse diventato premier, è apparsa di una rozzezza sorprendente come pure il molto riduttivo accenno a Gaza. In  vista del ballottaggio Renzi è diventato anche un po’ troppo polemico, lamentoso, in affanno, con quel suo  innescare il vicolo cieco del sospetto su trucchi vari per impedire ai suoi supposti fans il voto al ballottaggio: il tipico comportamento di chi sente sul collo il fiato della sconfitta e comincia perciò a straparlare di complotti. Non ho capito perché al ballottaggio non poteva partecipare chi non aveva votato al primo turno, e non l’ho capito anche perché nei Paesi dove vige il ballottaggio – Italia compresa per sindaci, presidenti di provincie,  senato e corte costituzionale – vota chiunque voglia di votare anche se non lo ha fatto al primo turno.

Il termine ballottaggio non è ben chiaro se è nato a Firenze o a Venezia. Nella Firenze medioevale esisteva la Torre della Castagna, nella quale si riunivano i Priori delle Arti per votare sugli argomenti più importanti. Il voto veniva espresso ponendo delle castagne in uno dei sacchetti che simboleggiavano le varie possibilità. Vinceva la possibilità il cui sacchetto aveva raccolto più castagne, che in fiorentino si chiamano “ballotte”. Ma si chiamavano così anche le sfere di due tipi – dorate o argentate – usate a Venezia per eleggere il Doge depositandole nell’apposita urna. Negli Usa e in Francia il termine “ballottaggio” per le elezioni deriva dall’essersi ispirati alla prassi veneziana gli Usa nel 1776 e la Francia nel 1789. Se il termine è davvero nato a Firenze, per Renzi, il suo sindaco, sarebbe uno scacco ancora più grande…

Come che sia, le polemiche che hanno coinvolto non solo i due contendenti e sono arrivate a somigliare a lite tra comari, più da ballatoio che da ballottaggio, hanno guastato non poco l’atmosfera, che era entusiasta ma ha dovuto infine registrare una depressione certificata dal calo dei votanti. Forse sull’improvvisa perdita dell’aplomb ha pesato la pubblicazione da parte de  L’Espresso di un documento secondo il quale l’antagonista elettorale di Bersani s’era messo d’accordo con Silvio Berlusconi per spianargli la strada del Quirinale se fosse riuscito a vincere le primarie e a diventare primo ministro.

Un altro merito non da poco di Renzi è di avere provocato, o almeno contribuito a provocare, con la sua insistenza sulla “rottamazione” la rinuncia dei vari Veltroni e D’Alema a ricandidarsi per l’ennesima volta  al parlamento. Veltroni, il principale responsabile della resistibile ascesa di Berlusconi, di sicuro non se ne andrà in Africa, contrariamente a quanto aveva promesso più volte in vista delle elezioni precedenti, però non vederlo più pontificare dentro e fuori il parlamento e magari di nuovo anche nel governo è già un bel sollievo. D’Alema forse resta “il più intelligente”, e del resto con questo personale politico per primeggiare non c’è bisogno di essere né un Lenin né un Richelieu, ma la sua sicumera tranchant dovrà cedere il passo ad altri.

Non credo che a Renzi abbiano nuociuto le  notizie che prima la rivista cattolica Il Regno e poi il portavoce della comunità ebraica romana Riccardo Pacifici, filoisraeliano di ferro e uomo di destra,  hanno invitato a votare per lui. Si tratta infatti di notizie rimaste poco note. Così come è rimasta poco nota un’altra notizia, potenzialmente devastante per l’elettorato femminile e sicuramente, per dirla con Nichi Vendola, priva di “profumo di sinistra”: la notizia cioè che Renzi nella sua Firenze ha fatto approvare l’istituzione di un cimitero “per i bambini mai nati”, cioè per ciò che resta degli aborti. Iniziativa che avrebbe fatto felice Oriana Fallaci e che avrà fatto gioire Paola Binetti, donna di  PD e di cilicio, ma che ha fatto infuriare non solo le femministe che, per fortuna di Renzi, della novità hanno saputo solo alla vigilia del ballottaggio.

Insomma, quando mi sono trovato in mano la scheda elettorale avevo già capito, a malincuore e con un senso di colpa verso i giovani, compresa mia figlia, riaccesi alla politica da Renzi, che non sarei riuscito a votarlo anche al ballottaggio. Peccato: un possibile amore – per giunta verso una persona giovane – durato lo spazio di un mattino.

Però, ripeto, il sindaco di Firenze un ruolo positivo lo ha avuto. E, per fortuna, non solo per il PD, che sarebbe il meno. E’ per questo che dico. “Grazie, Renzi”. E aggiungo: “Speriamo che, capiti gli errori commessi e imparato quel che c’è da imparare, continui nel ruolo di stimolo. E di attrazione per i giovani”. Così alle prossime primarie salterò il fosso anche al ballottaggio. Sempre che non diventi la versione di Veltroni in salsa post moderna aggiornata alla “connecting age”.

83 commenti
« Commenti più vecchi
  1. peter
    peter says:

    x Pino

    e’ curioso che la Sylvi si nasconda dietro il dito dell’etica…come se nel suo caso etica e religione si potessero separare.
    Ogni cosa si puo’ regolare, il sesso, i rapporti di coppia, i divorzi, gli aborti, la fecondazione assistita, i matrimoni tra persone dello stesso sesso, le adozioni, gli uteri ‘in affitto’…
    ma per certa gente e’ sempre meglio proibire prima, pensare mai, o meglio fingere di pensare per proibire.
    Cameron, conservatore liberale, l’altro giorno ha semplicemente espresso la sua solidarieta’ alle coppie dello stesso sesso che vorrebbero sposarsi, anzi addirittura che vorrebbero sposarsi in chiesa! secondo lui dovrebbero poterlo fare. Poi ha aggiunto che le chiese che si rifiutassero in futuro non saranno costrette ad ottemperare allla richiesta. Semplice, chiaro, conciso, senza patemi d’animo.
    Sara’ mai possibile vedere in Italia dei conservatori non bigotti? dei conservatori non fascisti? dei conservatori che devono prima consultarsi coi decrepiti del Vaticano prima di aprire bocca su questioni ‘delicate’, salvo bestemmiare ‘in contesto’?

    un caro saluto

    Peter

  2. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    In Italia sono bigotti non solo i conservatori…
    E se fossero solo bigotti sarebbe il meno. Il problema è che sono soprattutto baciapile e baciapantofole, cioè servi del papa re.
    Buon fine settimana.
    pino

  3. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,

    …è che si vuole impedire agli altri di esercitare dei diritti solo perché a noi non piacciono.Pino

    Io non credo che sia questione di diritti individuali, quando questi investono diritti altrui, anche di un nascituro.
    Perchè se si parla di inseminazionme eterologa e di uteri in affitto …si parla altrochè di diritti di terzi, anche se in divenire.
    Perchè altrimenti la legge non dovrebbe tutelare maternità e nascituro.
    La legge non deve andare sotto le lenzuola etero o omo, ma deve farsi carico indubbiamente di eventuali minori e della loro crescita serena.
    E forse… anche di violenze fra le lenzuola.
    E poi…che palle…con i diritti dei solo omo!!!
    Ieri sera, a cinque km da casa mia un siciliano ha ucciso a coltellate la sua exconvivente di 22anni, mamma di una figlia piccola.
    – Ennesimo delitto passionale!- esclama ilProcuratore Capo di Udine!
    Ma che vada…lui e la sua passione…
    Non è razzismo, perchè le donne non sono omo; non è assassinio!!! Ehhh, la passione!
    Potremmo dire che quel pezzo di m. ha esercitato un diritto passionale???
    Se fossero morti ammazzati 130 omo in Italia nell’anno, cosa avrebbero detto e fatto i benpensanti di sx a cominciare da Vendola? Non sono passionali gli omo???
    Vedi quindi che ci sono diritti individuali che possono non piacere a chi li subisce! Anche donne morte!

    Per quel che riguarda la Chiesa…io non difendo la Potenza…difendo chi ci crede, chi segue il messaggio di pace, di giustizia del Cristo, nonostante Roma!
    Quanto all’uguaglianza…è materia molto ostica…se NESSUNA ideologia finora ha ha recepito un messaggio credibile.

    saluti
    Sylvi

  4. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Il nascituro, come dice la parola stessa, NON è ancora nato. Fa parte del corpo della donna incinta, ma NON è un’altra persona. I suoi diritti o non diritti sono affari che riguardano solo ed esclusivamente la donna incinta, che NON è un barattolo o una scatola sul contenuto della quale possono disporre gli altri. Nulla di più violento del volersi intromettere DENTRO il corpo della donna. Con certi discorsi si può arrivare a proibire le mestruazioni perché sprecano un ovulo… Che avrebbe invece potuto essere fecondato!!!!! La Chiesa e affini sono sempre alla ricerca di nuove trovate per poter esercitare il loro potere.
    E comunque insisto: chi, come la Chiesa, NON condanna le guerre, che distruggono non solo nascituri, ma anche nati, e cresciuti, e anzi sulle guerre si è ingrassato, NON ha nessuna credibilità per impartire lezioni sul “diritto alla vita”.
    Impicciarsi dei fatti intimi altri è una delle caratteristiche più odiose di certe religioni.
    Un saluto.
    pino

  5. sylvi
    sylvi says:

    Ohhh, caro Peter,

    si è rimesso dall’emozione alla notizia che la care Kate attende un pargolo…si suppone dopo il Natale del Bambino cristianamente ricordato…e dal fatto che, ohibò!, l’augusta madre prova qualche terribile nausea???

    Che poi qualche infermiera ingenua si suicidi per essere stata poco professionale…e che diamine…l’Evento è l’Evento!!!

    “Ogni cosa si puo’ regolare, il sesso, i rapporti di coppia, i divorzi, gli aborti, la fecondazione assistita, i matrimoni tra persone dello stesso sesso, le adozioni, gli uteri ‘in affitto’…
    ma per certa gente e’ sempre meglio proibire prima, pensare mai, o meglio fingere di pensare per proibire.” Peter
    BRAVO!

    1° – ogni cosa NON si può regolare! Punto.
    2°- l’utero in affitto, ad esempio, dovrebbe presuppore una donna non pressata da necessità economiche impellenti e possibilmente dotata di un minimo di cultura per capire quel che fa e che farà!!
    3° bisogna solo essere un uomo, e non molto perspicace per NON capire che cos’è un aborto!
    4° e uno scapolo minimo superficiale per parlare a dx e a manca di matrimoni gay con annesso pacchetto di bambino adottato.

    …e potrei continuare con le sue litanie liberiste da un tanto al chilo!

    Uno Stato appena cosciente, appena responsabile, si fa carico di una visione globale, anche futura, dei diritti e doveri dei suoi cittadini .E quando è necessario…PROIBISCE…questo fanno statisti e governanti consapevoli.
    Il suo Cameron …sa dove può metterselo??? Anzi, già che c’è, gli dica che se si decidesse a lasciare, assieme ai suoi cari Kate e Williams…e tutta la processione reale , e a tutti cotanti sudditi….che il Continente si isolasse da loro…

    sarebbe veramente e finalmente un Buon Natale!!!!!!!!!

    Sylvi

  6. peter
    peter says:

    la logica di Sylvi e’ invero strana. Ammettiamo che la legge italiana sia da emendare, e che la dizione ‘delitto passionale’ debba scomparire, perche’ un omicidio e’ un omicidio e basta. Per inciso, non sono nemmeno sicuro se la passione comporti sconti o aumenti di pena, ma tralasciamo. Vorrebbe allora Sylvi insinuare, anzi sostenere, che per questo la legge italiana sarebbe invece molto tutelatrice delle minoranze etniche, e degli ‘omo’ come dice lei??? dato che non e’ razzismo contro la donna…
    Ma questa e’ davvero fuori dalla realta’. Non si rende conto che le donne che vengono uccise non lo sono in quanto ‘donne’, come i neri, gli zingari, gli omo e via dicendo, ma perche’ invischiate in relazioni con persone violente ed antisociali. Le quali poi, all’occorrenza, non disdegnerebbero necessariamente di bruciare gli zingari, accoltellare i marocchini, o bastonare gli omo, se gli capitasse l’occasione…

    Peter

  7. peter
    peter says:

    x Sylvi

    invece vei lo sa sa dove puo’ mettersi la sua logica da massaia bigotta e maestra in quiescenza di provincia?
    Tutto si puo’ regolare per legge in uno stato laico, in uno stato dove chiese e religioni non possono controllare i politici sotto banco.
    Non ho bisogno di essere donna per capire cosa sia un aborto, come lei non ha bisogno di essere uomo per capire cosa sia l’impotenza, suppongo…E non ho bisogno di essere sposato e con figli per parlare del matrimonio gay e connesse adozioni. Del resto, Cameron e’ sposato, etero e con figli, va pure in chiesa, e la pensa in modo radicalmente differente da lei in materia. Come del resto ancher chi governa in Spagna, Francia, Portogallo, Paesi Bassi, paesi scandinavi…
    Si metta il cuore in pace, vecchia mia: le cose cambieranno anche da voi

    Peter

  8. peter
    peter says:

    oddio, forse NON cambieranno. Quel maiale che tutti sappiamo ha annunciato che vuole ricandidarsi alle politiche l’anno prossimo…

    Peter

  9. sylvi
    sylvi says:

    …mettersi la sua logica da massaia bigotta e maestra in quiescenza di provincia? Peter

    caro Peter,

    per il callo che le ho pestato un bagno di acqua calda e sale.
    Per il resto…o massaia o maestra in quiescenza! Decida!
    Io non sono di provincia, sono proprio campagnola…ha presente…galline, oche, tacchini, vacche…cose così!
    Quanto al suo definirmi “maestra” con il solito disprezzo che si dedica a questa professione…sono sommamente orgogliosa di aver fatto la maestra; ho fatto esperienze plurime che mi hanno gratificato sommamente. Quelli che pensano come lei non mi tangono!!!

    Mio nipote dice: la nonna Lili era maestra…e lo dice con gli occhi che brillano.
    – Mia nonna Beba ( la consuocera prof alle superiori) va a insegnare ai bambini grandi!
    Come andasse a fare l’impiegata o qualcosa di simile…o avesse a che fare con microbi e cose simili!
    Ci soffre la mia consuocera. A ragione!

    Sylvi

  10. Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**: “Sono in crisi? Faccio un debito e mi pago i dividendi”
    Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**: “Sono in crisi? Faccio un debito e mi pago i dividendi” says:

    “Sono in crisi? Faccio un debito e mi pago i dividendi”

    Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**

    La persistente recessione ha ridotto i mercati incidendo anche sui bilanci delle imprese e delle famiglie. Il costo del denaro vicino allo zero negli Usa e in Europa, tiene bassi i tassi di interesse delle obbligazioni e degli altri titoli. A seguito di ciò, da mesi molti fondi equity (quelli che investono principalmente in azioni), per poter remunerare i “capitali di ventura” che gestiscono, hanno sviluppato un forte appetito al rischio.

    Stanno rilanciando in grande alcune delle più spericolate operazioni di ingegneria finanziaria.

    Se le imprese non producono profitti, perché non fare dei debiti e poi utilizzare i soldi incassati per pagare lauti dividendi ai fondi equity- azionisti?

    Tra queste, una delle alchimie più velenose è il “dividend recap”, cioè la ricapitalizzazione dell’impresa con emissioni di bond, gran parte delle quali destinata a pagare i dividendi.

    Un’impresa normale e virtuosa di solito raccoglie nuovi capitali sul mercato attraverso il credito bancario, l’emissione di obbligazioni, ecc, per modernizzare i suoi impianti, per investire in ricerca o per far crescere la sua produzione e le vendite. Lo scopo evidente è quello di rendere meglio funzionante e più competitivo il suo sistema produttivo per aumentare la sua fetta di mercato e quindi anche i legittimi profitti.

    In tal caso chi lavora nell’azienda potrà godere anche di un premio di produttività e gli azionisti potranno ricevere un dividendo in proporzione ai profitti fatti.

    Il “dividend recap” è invece un modo per “truffare e inquinare” il sistema economico e distribuire profitti mai fatti.

    Negli Usa, nel solo periodo gennaio-ottobre, sarebbero state fatte circa 70 operazioni di “junk bond” che hanno dato artificialmente origine a oltre 30 miliardi di dollari di dividendi “allegri”. Certi analisti definiscono il 2012 come “l’anno dei dividendi”!

    La novità è che le imprese che vi hanno partecipato non provengono tutte dai settori speculativi dell’economia. Per esempio, è stata coinvolta la più importante catena ospedaliera privata americana, la Hca Inc., con quasi 300 tra ospedali e centri di chirurgia distribuiti in una ventina di stati. Vi sono poi la Domino’s Pizza, che nei mesi passati ha acceso un nuovo debito per 1,675 miliardi di dollari “garantito” da derivati “asset-backed security”, la Booz Allen, una grande società di consulenza tecnologica, la Homeward Residential, che gestisce ipoteche immobiliari ed altre società.

    Non è noto a tutti che queste imprese in passato, prima del 2007, furono oggetto di “leverage buyout”, furono cioè acquisite attraverso operazioni di finanza strutturata da alcuni fondi equity aggressivi. Essi, con un capitale di base limitato, usarono una elevata leva finanziaria di creazione di debito per portare a termine le acquisizioni.

    In altre parole, certi fondi hanno acquistato società senza avere tutte le risorse proprie necessarie ricorrendo ad indebitamente attraverso la sottoscrizione di prodotti finanziari speculativi in derivati.

    La “scommessa” su cui hanno puntato è stata la convinzione che l’acquisizione stessa avrebbe generato grandi profitti per ripagare anche gli impegni finanziari assunti e i debiti accesi.

    Ciò spiega, almeno in parte, il meccanismo di creazione dei junk bond emessi per pagare i dividendi. Non a caso sono chiamati titoli spazzatura, in quanto tutti conoscono il loro bassissimo rating.

    Il quesito che si pone è: perché simili titoli trovano compratori? La risposta è molto semplice: spesso chi compra fa parte della rete di quei fondi equity che riceveranno i dividendi. Di solito per questi bond, dato il loro alto rischio, la società emittente è tenuta ogni anno a mettere a bilancio interessi alti da pagare, non meno dell’8-10%. Quindi per gli speculatori i benefici a breve sono tanti. Si scommette sul rischio di default o sul suo salvataggio grazie agli interventi pubblici.

    Naturalmente vi sono anche i classici “polli da spennare”, cioè i normali risparmiatori ai quali viene offerto un titolo strutturato ad un tasso di interesse più attraente, nella cui pancia vi sono titoli solidi ma anche una parte di questi junk bond.

    Ancora una volta quindi siamo di fronte agli stessi comportamenti irresponsabili e non sanzionati che hanno scatenato la grande crisi del 2008.

    Operazioni di “dividend recap” stanno cercando di prendere piede anche in Europa, anche se, per fortuna, dei maggiori controlli le rendono più difficili.

    In giro sembra esserci una gran voglia di “sbornia bond” nella speranza che “l’oste” non chieda mai il conto finale ai suoi clienti ubriaconi.

    Come si vede certi fondi speculativi di private equity si pongono ormai ai margini del sistema finanziario. Sfruttano tutti i mezzi disponibili, le aree grigie e la mancanza di regole stringenti, tanto da diventare macchine di “distruzione economica di massa”.

    *Sottosegretario all’Economia del governo Prodi ** Economista

  11. La Striscia Rossa
    La Striscia Rossa says:

    Se Berlusconi avesse un po’ di pudore smetterebbe di giocare con il presente del Paese per proteggere il suo futuro politico. Ma sfortunatamente non ha alcun rimorso.

    Financial Times

  12. Uroburo
    Uroburo says:

    peter { 08.12.12 alle 14:27 } Sara’ mai possibile vedere in Italia dei conservatori non bigotti? dei conservatori non fascisti? dei conservatori che devono prima consultarsi coi decrepiti del Vaticano prima di aprire bocca su questioni ‘delicate’ ’?
    ———————————————–
    Caro Peter,
    Gobetti scriveva, nel 1920, che il fascismo dimostrava l’incapacità della borghesia italiana di essere moderata senza essere reazionaria.
    Ma aggiungo qui sotto un’intervista di Repubblica a Norberto Bobbio, uno dei padri nobili della Repubbica Italiana.

    Norberto BOBBIO , (Da un’intervista su La Repubblica del 26.02.2001 pagg. 25-28 dal titolo: “Gobetti un grande liberale al servizio della rivoluzione”)

    …egli continuò a considerare il socialismo sinonimo di statalismo, protezionismo, dirigismo dall’alto. Secondo lui, il marxismo è compatibile con il liberalismo. Ambedue hanno una concezione antagonistica della storia. Il socialismo, invece, con la sua fiducia acritica nell’intervento dello Stato in economia, dell’idea liberale rappresenta l’antitesi.
    Fin dal 1920…in un suo scritto …aggiungeva “Spezzare il movimento operaio oggi vale distruggere l’unica realtà ideale e religiosa d’Italia”. …Al contrario il Risorgimento non è stato, a suo parere, una rivoluzione perché non ha dato vita ad una nuova classe dirigente legata alle masse popolari: esse sono rimaste escluse dal moto unitario. Le convulsioni italiane sono l’effetto della mancanza di una classe politica moderna e popolare. L’Italia per rinnovarsi ha bisogno che il vessillo della rivoluzione e della libertà sia nelle mani del movimento operaio dato che la borghesia quella bandiera non l’ha mai seriamente agitata. Al momento anzi – con il fascismo alle porte – la lascia cadere, cedendo a suggestioni reazionarie.
    È ormai classica l’interpretazione gobettiana del fascismo come “autobiografia della nazione”, che si contrappone a Croce, secondo il quale il fascismo sarebbe stato una malattia intervenuta all’improvviso in un corpo sano. …Mussolini “non è nulla di nuovo”. Il mussolinismo rappresenta l’espressione violenta di tutti i mali e di tutti i vizi del nostro popolo.
    I capisaldi [del suo pensiero] si possono fissare così. 1. Quella italiana è stata finora una storia di servi, e il fascismo ne è l’estrema conseguenza. 2. Una rigenerazione può avvenire solo attraverso un processo rivoluzionario. 3. La rivoluzione dev’essere un movimento che parte dal basso, interpretando nel senso più pregnante la parola “liberale”. 4. Il soggetto storico della rivoluzione italiana non sarà la classe dirigente borghese – quella stessa che consegnandosi al fascismo ha tradito il suo compito – ma la classe operaia.

  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    PERES E’ IL PADRE DEL PROGRAMMA DI ARMAMENTO NUCLEARE ISRAELIANO, IL SUO PREDECESSORE, QUEL KATZ DIMESSO DA CAPO DELLO STATO PERCHE’ STUPRATORE, E’ IL FONDATORE DEL PROGRAMMA DI ARMI BATTERIOLOGICHE. IL TUTTO MENTRE SUONIAMO L’ALLARME CONTRO L’IRAN A BASE DELLE SOLITE BALLE O ESAGERAZIONI.
    ———————

    Israel’s Fourth President, Ephraim Katzir, Founded IDF Biological Weapons Program
    by RICHARD SILVERSTEIN on DECEMBER 9, 2012 ·
    in MIDEAST PEACE
    I recently wrote a post which recounted two episodes in Israeli history in which the IDF resorted to biological warfare against its Arab enemies.  In one case, Moshe Dayan brought home tubes containing typhus to be used in poisoning the water supply of the Jordanian Legion (which instead infected the Israeli leader’s son, Assi with the disease); and another, in which Palmach infiltrators attempted to poison Gaza’s water supply, but were caught and executed.

    Ephraim Katzir, Israel’s 4th president, and founder of its biological warfare program
    In the course of my post, I referred to Israel’s highly advanced chemical and biological warfare unit in Ness Ziona, which is known to produce weapons used in poisoning or assassinating Mossad targets (among other things).  But I didn’t know that this highly secretive facility was founded by Israel’s fourth president, Ephraim Katzir.  Avner Cohen, the leading Israeli historian of his nation’s WMD programs, wrote a paper in 2002 in which he recounted a highly reluctant interview Katzir gave to Hadashot journalist, Sara Leibovich-Dar, in which he dissembled his way through a highly self-serving account of the WMD program he created.  Here is Cohen’s account, which quotes the original article (the initials “BW” refer to biological weapons):

    SEGUE SU:

    http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.richardsilverstein.com%2F2012%2F12%2F09%2Fisraels-fourth-president-ephraim-katzir-founded-idf-biological-weapons-program%2F%3Ffb_source%3Dpubv1&h=-AQE18tPk&s=1

  14. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    http://frammentivocalimo.blogspot.it/2010/08/bernard-avishai-david-shulman-la-bibbia.html

    Yonatan Shapira, un capitano dell’aeronautica che si è rifiutato di prestar servizio, e che ha contribuito a organizzare la lettera dei piloti che si rifiutavano di eseguire missioni nei territori palestinesi, ha scritto due graffiti con la bomboletta spray sull’ultimo residuo del muro che circonda il ghetto di Varsavia: “Liberate tutti ghetti” (in ebraico) e “Liberate Gaza e la Palestina” (in inglese). Lo ha scritto apertamente, in piena luce del giorno, e anche lui ha spiegato: “Sono anni, ormai, che dello sterminio si sono appropriati il governo e il sistema scolastico di Israele. L’establishment israeliano preferirebbe avere gli ebrei e gli israeliani in uno stato di paura con il culto del militarismo. Nel nostro agire abbiamo cercato di separare tra le azioni del governo israeliano e quelle degli ebrei. La lezione da imparare dallo sterminio è resistere ad ogni forma di razzismo. Resistere alla pulizia etnica e all’espulsione forzata. Resistere alla fame di esseri umani e al confinarli nei ghetti. Queste sono questioni che i responsabili politici israeliani vorrebbero farci ignorare e dimenticare.”

  15. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    ISRAELE HA SCELTO HAMAS

    http://frammentivocalimo.blogspot.it/2012/12/alex-fishman-israele-sta-scegliendo.html

    Lo Stato di Israele sta conducendo negoziati regolari, più o meno, con Hamas . Circa una volta alla settimana una delegazione israeliana si reca al Cairo per discutere come alleggerire i vincoli finanziari. I colloqui con Hamas sono cominciati prima dell’ultimo attacco a Gaza e ,successivamente un’altra delegazione ,si è unita ai colloqui per dibattere sul come allentare le restrizioni concernenti la sicurezza. Solo di recente si è deciso di fondere le due delegazioni e ora discutono israeliani ed egiziani in un tavolo comune , mentre il rappresentante di Hamas ‘è nella stanza accanto.
    Questa descrizione ha lo scopo di dimostrare che questi negoziati non investono solo gli aspetti tecnici del cessate il fuoco, ma si stanno concentrando sulla revoca del blocco evidenziando come la politica israeliana di isolare Gaza dalla Cisgiordania sia giunta al termine. Israele, sotto la leadership di Netanyahu, ha modificato la sua politica nei confronti di Gaza. Invece di rovesciare Hamas Israele ora vuole rafforzare il regime in modo di assicurarsi la calma nella zona e spingere il gruppo islamico verso la coalizione sunnita anti-iraniana : Egitto, Qatar e Turchia . Ma come spiegare questo agli elettori di destra dopo aver dichiarato in tutti questi anni che Hamas è un’organizzazione terroristica e Israele non potrà mai negoziare con essa?a risposta è semplice. L’attuale politica è volta a trascinare i negoziati in modo da non raggiungere un accordo con Hamas prima delle elezioni. In ogni caso Israele ha bisogno di tempo per “testare” Hamas e vedere se può sostenere la tregua ,quindi abbiamo una scusa. I funzionari israeliani continuano a viaggiare al Cairo e se gli egiziani annullano una riunione ogni tanto, non sono troppo delusi. Anche quando Israele e Hamas raggiungono intese importanti , Israele mantiene un basso profilo a causa delle scadenze elettorali. Per esempio Israele ha già deciso di espandere l’area di pesca di Gaza, cedere gran parte della zona cuscinetto lungo il confine – a parte la zona dei valichi Shalom Erez e Kerem – e ad aumentare sensibilmente la quantità di materiale da costruzione che entra a Gaza. Si parla già di lasciare che Gaza esporti merci e la fase successiva può comprendere colloqui sulla possibilità di consentire ai residenti di Gaza di lavorare in Israele.
    Se questi sviluppi fossero stati pubblicati sulla stampa estera, Israele avrebbe segnato alcuni punti a suo vantaggio , ma Netanyahu è in lizza per Naftali Bennett pool di elettori e tutto il resto può andare all’inferno. Ancora più ridicola è la politica di Netanyahu per quanto riguarda i fondi dell’Autorità palestinese. Il primo ministro è stato tra i primi a capire che l’Autorità Palestinese crollerebbe se i suoi fondi fossero trattenuti. Pochi mesi fa l’establishment della sicurezza ha spiegato a Netanyahu le conseguenze di una tale scelta . Netanyahu ha capito e ha incaricato il ministro delle Finanze di dare all’Autorità palestinese un anticipo sulle imposte . Pochi giorni fa Israele ha trasferito NIS 200 milioni ($ 52M) alla PA , ma questo non le impedisce di dichiarare che non trasferirà NIS 450 milioni (circa $ 120M) alla PA come punizione per la sua unilaterale iniziativa alle Nazioni Unite. Questo annuncio non ha senso. Israele pagherà l’intero importo. Se la PA non riceve i soldi, non sarà in grado di pagare gli stipendi di 25.000 membri delle sue forze di sicurezza in Cisgiordania. Senza stipendi non ci sarà cooperazione per la sicurezza,e senza la cooperazione non si blocca il terrore. La PA ha già un 2000000000 NIS ($ 520M) di deficit. Israele pagherà alla fine, quindi perché fare tali dichiarazioni e pagare un prezzo molto alto dal punto di vista diplomatico? E qualcuno crede davvero che Israele potrà mai costruire nella zona E1? Ci vorrebbero almeno sei mesi solo per ottenere i permessi di costruzione . Ma per quanto riguarda il governo israeliano ogni ambasciatore richimato è una vittoria: Un posto in meno alla Knesset per Naftali Bennett’s party
    And does someone really believe Israel will ever build in the E1 zone? It would take at least six months just to obtain the construction permits – way after elections are held. By then, these decelerations will have also dissolved. But as far as the Israeli government is concerned, every ambassador who is summoned is a victory: One less Knesset seat for Naftali Bennett’s party.

    ARTICOLO ORIGINALE: http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4316713,00.html

  16. Uroburo
    Uroburo says:

    Il Banana vuole avvelenare i pozzi rendendo ingestibile qualunque soluzione politica alla crisi.
    Facciamo due conti: Banana 15%, Slega 5, Grullo 10: sono il 40 % dei votanti ….
    Cosa credete che potranno fare gli altri? Con il Pierfurby che pensa sempre e solo ai suoi interessi di bottega e che quindi non farà MAI una riforma elettorale decente (doppio turno alla francese, unico sistema adeguato ad un paese spezzettato come questo).
    Mi toccherà di andare a votare in questa che è una vera a propria emergenza democratica. Cosa purtroppo abituale in cotesto infelice paese.
    Che seccatura! U.

  17. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Oggi ridorre quell’anniversario di …..”viva l’Italia del dodici dicembre, l’Italia con le bandiere, l’Italia nuda come sempre”.

    Quanti di voi se lo ricorda?
    Pino di sicuro, il Cerutti anche.
    Come ogni anno.

    C.G.

  18. sylvi
    sylvi says:

    Non si rende conto che le donne che vengono uccise non lo sono in quanto ‘donne’, come i neri, gli zingari, gli omo e via dicendo, ma perche’ invischiate in relazioni con persone violente ed antisociali. Peter 57

    Ho avuto la mia giornata geriatrica e …ho appena finito di caricare la lavastoviglie; ma questa era veramente troppo grossa per lasciarla passare!

    caro il mio Peter,

    se ho capito giusto…le donne non vengono uccise …in quanto donne…ma solo perchè INVISCHIATE…
    Gli uomini, gli omo, gli zingari non si INVISCHIANO con persone violente e antisociali…mica fanno queste cose loro!!!
    Ma va là!!! Solo persone pacifiche e socievolissime….gli omo,gli zingari ecc.ecc.!!!
    Mica come queste donnacce della miseria!

    E’ sempre piacevole parlare con la mia zia suora 94enne, che ha portato in dono per Natale a tutta la famiglia centrini simili a ragnatele impalpabili,… trasparenti, evanescenti…vecchissime dita che riescono ancora a creare ricami simili a sogni!

    Invece leggo che D’Alema e Veltroni…e molti altri… vorrebbero, se il partito lo chiede , ovvliuss, rifare i ministri, i segretari di partito…no, i sottosegretari, NO; sono tanti in fila!!!
    Ho un po’ di movimento di stomaco!!!

    Sylvi

  19. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    ..”ricorre quell’anniversario”.
    Vabbè, i tasti li sbaglio ma la memoria c’è.
    ..zzo se c’è!

    C.G.

  20. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x CG

    Questo è il Paese degli smemorati ai quali si può rifilare l’obbligo della Memoria.
    pino

  21. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    personalmente mi sono sempre ben guardato dall’influenzare le scelte politiche dei miei figli, nè tantomeno influenzare le loro letture.
    Anzi avrei decisamente preferito che si fossero occupati degli “esclusivi cazzi loro”,senza perdere nemmeno un minuto per occuparsi di “altro”,come accade in genere alla “grande maggioranza degli “italioti”, che poi immancabilmente “chiagnono” come fontane.
    Ti dirò di più ,per certi versi sono stati proprio loro, a farmi “rioccupare ” di certe letture che erano passate come acquisite in gioventù, ma che con riletture attente, mi hanno permesso di riscoprire alcune “cosette”.
    Certo capisco e comprendo che non siano a volte letture facili…,!!
    Ma anche certi tuoi post sembrano letture difficili, infatti parlare contemporaneamente dei “centrini di pizzo della nonna”,con la violenza sulle donne,e riuscire a metterci pure Veltroni e Dalema e una caratteristica tua , ..mi sfugge il “nesso”..,ma temo di non aver fatto le letture “giuste”.
    Probabilmente il nesso sta nel fatto che la colpa sulla violenza sulle donne ricade sulle Nonna di Veltroni,che non faceva il “CENTRINO” giusto, per cui meglio premunirsi in tempo contro i tempi futuri !

    cc

  22. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Dopo la guerra arriva la pace, soddisfacendo il desiderio più antico:il sogno di Nobel che si realizza.

    Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo

  23. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Renzi a Berlusconi:«Porte aperte per me? Chiudile!»«Caro Berlusconi… Le cose si possono comprare, le persone no. Non tutte almeno. Io no». Il Cavaliere aveva detto: «Porte aperte a Renzi». La replica del sindaco: «Accetta un consiglio, chiudile».

  24. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Sondaggio, al PD il triplo dei consensi Pdl
    Berlusconi flop, solo 11,9%. Grillo lo supera .

  25. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Schulz: «Berlusconi minaccia Ue»Silvio: «Parole inaccettabili»
    Il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz: «Berlusconi è una minaccia per l’Italia e per l’Europa che hanno bisogno di stabilità.

  26. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    spero tu non abbia sognato la nonna di Veltroni che fa il centrini!!!

    Ammetterai che l’uscita di Peter che ho ripreso nel 71 è veramente degna di una testa di …piffero!
    Ma non ho letto nessun post che stigmatizzasse la strage di donne, mentre ne leggo spesso che strillano sui poveri gay malmenati psichicamente ( poverini) dalla società omofobica!!!
    E’ che… di ferite psichiche si può guarire…son quelle di coltello che sono piuttosto definitive!

    Per il resto? Una bella fredda giornata di sole, come oggi del resto…fuori i centrini di neve sulle betulle e sulle lagestremie…un frullo d’ale di un merlo che saltella sui cespugli provoca cascatelle di ghiaccioli illuminati dal sole.
    E sul prato candidi centrini che si sciolgono e si rifanno…e poi si risciolgono…
    I centrini della zia sono un inno alla vecchiaia spesa bene…e un monito ai dalema e veltroni e bindi a mollare l’osso politico e a darsi ai corsi di ricamo!!!

    Non pretendo, ci mancherebbe, di essere minimamente Altan che con una battuta scrive un romanzo…volevo solo lasciar cadere qualche perlina qua e là, così, alla buona.!!!
    Tu, da quel che capisco, sei “in tutt’altre faccende affaccendato,
    e a questa roba morto e sotterrato”!
    Crisi di governo, Europa che guarda, l’economia a rotoli, il caimano che torna, la riforma elettorale in alto mare,…quisquiglie e pinzillacchere!!!
    Buonagiornata…va!!!

    Sylvi

  27. Uroburo
    Uroburo says:

    Torna il Banana: la borsa ha un tonfo e lo spread vola ….
    I “mercati” (qualunque cosa ci sia dietro a questa parola, ma comunque il mondo degli affari) hanno espresso, alto e forte, il loro parere. Anche l’Europa tutta.
    Ma naturalmente una non piccola parte degl’ittagliani non sente bene e vede malissimo …
    E poi lo scopo del Banana non è “vincere” (parola di pessimo auspicio: Vincere! Vincere! Vincere! E vinceremo ….) ma piuttosto quella di rendere impossibile ogni governo.
    C’è un terzo dell’elettorato (11+5+15= 31%, ta gli altri Paolo Flores d’Arcais)) fuori da ogni gioco parlamentare e democratico. Uno scenario da incubo. U.

  28. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Per la Gentil Sylvi.

    ” I centrini della zia sono un inno alla vecchiaia spesa bene…e un monito ai dalema e veltroni e bindi a mollare l’osso politico e a darsi ai corsi di ricamo!!!”

    Mi scusi, ma perchè tutta questa fobia contro limpide personalità del PD, perchè questa paura, questo continuo ripetere del ritiro dalla politica di alcuni fondatori del PD?perchè?. Nei loro trascorsi hanno forse malgovernato?, si sono forse arricchiti con la politica?, hanno forse frequentato le procure in qualità di imputati? di certo no!. Se la metta via cara Sylvi e sappia che alcuni di queste figure che Lei tanto irride se le troverà nel prossimo governo del Paese, piaccia o non piaccia.
    Questo le volevo scrivere perchè la sua avversione a queste chiare figure non ha motivo di esserci.

    Cordialmente la saluto.

  29. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Editoria, truffa allo Stato Indagato Denis Verdini (Pdl)
    È di oltre 22 milioni di euro la truffa perpetrata ai danni dello Stato dal Gruppo editoriale facente capo all’on. Denis Verdini (Pdl). Lui: «Accuse vecchie e infondate».

« Commenti più vecchi

I commenti sono chiusi.