Ed ecco puntuale il tentativo – lanciato dall'”esperto” Alessandro Meluzzi – di minare con una balla clamorosa la mia credibilità di giornalista che si occupa da dieci anni della scomparsa di Emanuela Orlandi. Tentativo imprudentemente benedetto da Pietro, fratello di Emanuela

Che la scomparsa della bella sedicenne vaticana Emanuela Orlandi sia stata trasformata da tragedia privata, della sua famiglia che l’ha persa nel 1983, a show e ormai anche a farsa macabra, è cosa nota. Specie ai lettori di questo blog. Ed è ben noto che per tenere in piedi lo show non sono stati risparmiati i numeri e le invenzioni più indecorose, alle quali purtroppo si è arresa anche la magistratura con la devastazione dell’antico cimitero sotterraneo della basilica romana di S. Apollinare. Ormai però si va avanti solo ed esclusivamente a base di frottole e diffamazioni, ed eccetto rarissime eccezioni  non c’è giornale o programma televisivo che eviti di sporcarsi nel gioco al massacro altrui. Federica Sciarelli, conduttrice di “Chi l’ha visto?”, che sulle accuse anonime e false ha fatto la sua fortuna negli ultimi 7 anni, per poter continuare ad attirare i gonzi è arrivata ormai a sostenere sia pure indirettamente che la scuola di musica frequentata dalla ragazza vaticana fosse nella basilica di S. Apollinare! Una balla demenziale, utile solo a intorbidire ancor più le acque, visto che quella scuola musicale era al quarto piano del palazzo adiacente e con la basilica non ha mai avuto nulla a che spartire. E’ un po’ come dire che Federica Sciarelli conduce Porta a Porta…. o magari Report. Per dire certe cose ci vuole molto pelo sullo stomaco, oltre a una faccia di bronzo formato kolossal. Che comunque, per quanto kolossal, ha trovato volenterosi imitatori.

Venerdì scorso sono stato infatti avvertito che nel programma televisivo Quarto Grado, aspirante concorrente Mediaset di “Chi l’ha visto?” della Rai, il famoso e spesso esilarante “esperto in psichiatria” Alessandro Meluzzi mi ha tirato in ballo addebitandomi l’esatto contrario di quanto ho in realtà scritto nel mio libro “Emanuela Orlandi – La verità”, edito nel 2008. Ospite di Quarto Grado assieme a Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, e Meluzzi c’era infatti la signora Maria Antonietta Gregori, sorella delle ragazza romana Mirella Gregori scomparsa nel maggio dell’83, per l’esattezza tre settimane prima della Orlandi volatizzatasi la sera del 22 giugno di quello stesso anno. A un certo punto il discorso è caduto sul ritrovamento di un teschio avvenuto qualche anno fa, teschio che secondo Meluzzi doveva essere di Mirella. E quando la signora Maria Antonietta gli ha chiesto da dove avesse mai preso una tale affermazione, “l’esperto in psichiatria” ha bofonchiato: “In un libro di Nicotri”.

Affermazione, quella di Meluzzi, che definire sballata è molto riduttivo. “Una boiata pazzesca”, la definirebbe il vecchio comico Paolo Villaggio. A Meluzzi forse è scappata in buona fede, diciamo, non credo avesse il dente avvelenato per la nostra divergenza su padre Pio alla presentazione di un libro a Roma un paio di mesi fa, relatori lui ed io. Ma molto imprudentemente ne ha approfittato Pietro Orlandi per farsi una risata di scherno, come a dire che io scrivo cazzate. Un modo molto comodo per continuare a latitare nei confronti delle molte domande che gli ho rivolto non solo da questo blog e alle quali è incapace di fornire risposta. Pietro lo scherno lo risevi a se stesso e al suo socio coautore Fabrizio Peronaci per come si sono fatti infinocchiare, infinocchiando a loro volta l’opinione pubblica, dal famoso e fumoso “ex oo7 Lupo”, quello del “tua sorella Emanuela è viva, in manicomio a Londra”, con annessa trasferta a Londra molto strombazzata.

Per capire da soli la cinica disinvoltura di Meluzzi e Orlandi, anche nei confronti della signora Gregori, pubblico qui di seguito l’intero capitolo, non a caso intitolato “La ballata del teschio”, nel quale derido tutti coloro che hanno affermato a suo tempo che quel teschio fosse o potesse essere di Mirella, e non è mancato chi diceva fosse o potesse essere della stessa Emanuela. Dopo il capitolo – che è il 15° del mio libro – potrete leggere il testo che ho pubblicato in alcune pagine su Facebook del telegramma che ho provevduto a inviare alla signora Gregori dopo avere constatato che era impossibile ricevere risposte alle mie telefonate a Meluzzi e Quarto Grado nonché una risposta decente dallo stesso Pietro Orlandi, al quale pure – come agli altri ospiti del programma Mediaset – avevo inviato il capitoletto in questione.

Se mi dicessero che di gentaglia e di gente ambigua non deve essercene in giro poca, non saprei come confutare l’affermazione.

LA BALLATA DEL TESCHIO

Detta così, parrebbe macabra. Ma non lo è. Negli ultimi giorni dell’agosto 2001, nel solito vuoto di notizie estive, i giornali «rivelano» che il 13 maggio, nel giorno del ventesimo anniversario dell’attentato a Wojtyla, il parroco Giovanni Lucci della chiesa di San Gregorio VII, vicina al Vaticano, ha trovato in un confessionale un teschio e che gli inquirenti sono all’opera perché potrebbe trattarsi di quello di Emanuela Orlandi. Alle domande dei giornalisti, il portavoce della Santa Sede, Navarro Valls, risponde di «non avere nulla da dire». Il quotidiano «Liberazione» scrive: «La prima ipotesi presa in considerazione dai servizi segreti del Vaticano e dai carabinieri è che potrebbe essere il teschio di Emanuela Orlandi, la ragazza scomparsa a Roma nel 1983, un altro mistero vaticano che dura da 18 anni, legato con gli oscuri intrecci dell’attentato al Papa». «Quel teschio avrà almeno cento anni – commenta il parroco – altro che Emanuela Orlandi.» Ma le parole del parroco si perdono nel nuovo vento caldo dell’estate…

In attesa dell’improbabile responso degli inquirenti sul teschio, il 3 novembre 2001 il «Corriere della Sera» scrive che «Tredici mesi fa Alì Agca ha scritto una lettera ai servizi segreti turchi offrendo di infiltrarsi in Al Qaeda, andare in Afghanistan e prendere Osama Bin Laden “vivo o morto”». «L’America ci ha consegnato Abdullah Ocalan come un regalo. Se mi liberate io darò Bin Laden all’America, come un regalo», ha scritto nella sua missiva l’uomo che sparò a Giovanni Paolo II. Nella faccenda s’è infilato il solito ex magistrato Ferdinando Imposimato, così che il «Corriere» ne riporta le parole: «Ali Agca era inserito in una rete di islamici che avevano basi in Francia, Olanda, Turchia, Italia, Svizzera e che avevano dato prova di una grandissima efficienza. Da queste basi provenivano anche alcuni dei dirottatori dell’11 settembre. Perciò non sottovaluterei la lettera che ha inviato ai servizi segreti turchi. Agca potrebbe aver lanciato un messaggio con il quale vuol far sapere di conoscere molte altre cose e di essere in grado di rivelarle». Insomma, tanto per cambiare: chiacchiere.

Il 9 novembre i giornali pongono fine all’attesa, creandone però un’altra. Ecco cosa scrive il «Corriere della Sera»: Secondo la perizia eseguita dalla medico legale Carla Vecchiotti consegnata alla procura di Roma, è di una giovane tra i 25 e i 35 anni, morta tra i 15 e i 20 anni fa, il teschio trovato lo scorso 13 maggio, giorno del ventesimo anniversario dell’attentato al Papa, in un confessionale della chiesa di San Gregorio VII, nella omonima via a Roma, vicino al Vaticano. Il ritrovamento potrebbe nascondere un intreccio che lega l’attento al Papa e la vicenda di Emanuela Orlandi.

Secondo il quotidiano «Liberazione», che citava un’ipotesi dei servizi segreti, quel teschio potrebbe essere quello di Emanuela Orlandi, scomparsa a Roma nel 1983 all’età di 15 anni. È probabile che la Procura possa chiedere una proiezione computerizzata del teschio che permetterà al computer di ricostruire il volto della donna. Una volta ricostruito il viso al computer, verrà confrontato con quello di Emanuela Orlandi per verificarne la compatibilità. L’esame del Dna verrà

preso in considerazione solo come ultimo accertamento. In ambienti della procura si fa notare che è presto per dire se il teschio abbia a che fare con la ragazza scomparsa nel 1983, ma gli accertamenti verranno condotti doverosamente, dal momento che la consulenza non escluderebbe «la compatibilità della morte presunta di Emanuela Orlandi in data non definita».

Il 10 novembre la suspence è resa più forte dal possibilismo avvalorato di colpo da tutti un po’. Vediamo per esempio cosa scrive lo stesso «Corriere»: «Una croce senza fine», dicono i genitori di Emanuela Orlandi, che si preparano a vivere altri giorni pieni di angoscia, dopo 18 anni, nella loro casa dentro le mura vaticane. Il teschio fatto ritrovare in una chiesa vicino a San Pietro il 13 maggio scorso, ventesimo anniversario dell’attentato a Giovanni Paolo II, potrebbe appartenere alla ragazza scomparsa. «C’è una compatibilità», ha ammesso ieri il pm Maria Rosaria Minutolo, dopo aver letto la perizia del medico legale Carla Vecchiotti. Al computer si cercherà ora di ricostruire il volto della donna per metterlo a confronto con quello di Emanuela. Se necessario, si farà infine anche la prova del Dna. Emanuela Orlandi, figlia di un messo della Prefettura pontificia, oggi in pensione, sparì nel nulla a Roma il 22 giugno 1983. Aveva 15 anni. Erano le sette di sera quando uscì dalla lezione di flauto, diretta alla fermata dell’autobus. A casa però non è più tornata. Secondo la perizia, il teschio rinvenuto, privo della mascella, sarebbe di una giovane donna, di 25-30 anni, un’europea, morta almeno 15-20 anni fa. Sul cranio risulterebbero segni di violenza: la ragazza fu uccisa. «C’è una compatibilità», ripete il pm. La medicina legale è una scienza abbastanza elastica: se Emanuela, però, fosse morta 15 anni fa, cioè nel 1986, avrebbe avuto all’epoca 18 anni.

E non 25, come indicato nella perizia. «È giusto – osserva il pubblico ministero Minutolo –. Infatti noi prendiamo in considerazione tutte le ipotesi. Purtroppo, sono tante le ragazze di cui in questi anni si son perse le tracce. Potrebbe trattarsi anche di uno scherzo di pessimo gusto. O di un teschio rubato al cimitero chissà per quali scopi».

Messe nere? Satanismo? «Tutte le ipotesi sono al vaglio.» L’avvocato della famiglia Orlandi, Massimo Krogh, ha parlato ieri con Ercole e Maria, il papà e la mamma della ragazza scomparsa. «Attenderemo l’esito di questi nuovi esami – hanno confidato al legale. Purché venga fatta luce». In attesa che si faccia luce, dopo appena sei giorni il teschio cambia padrona. «Forse» non è più di Emanuela, ma «forse» di Mirella… Ecco cosa scrive infatti lo stesso «Corriere della Sera» nella sua edizione online del 16 novembre 2001:

Dopo 18 anni il filo che lega la scomparsa di Emanuela Orlandi e quella di Mirella Gregori non si è ancora spezzato. La storia delle due studentesse, svanite nel nulla a 15 anni, torna a intrecciarsi attorno al cranio ritrovato in un confessionale della chiesa di San Gregorio VII Papa il 13 maggio scorso, ventesimo anniversario dell’attentato a Giovanni Paolo II. L’ultima congettura della procura della Repubblica è che il teschio possa essere appartenuto a Mirella, sparita il 7 maggio 1983. Anche Emanuela fu rapita quell’anno, il 22 giugno, a sei settimane di distanza. Il pubblico ministero Maria Rosaria Minutolo non esclude che il cranio sia da attribuire alla Orlandi, ma avanza anche l’altra ipotesi perché i sequestri delle due studentesse sono sempre stati considerati come pezzi di un unico puzzle.

Con quale faccia tosta o abissale ignoranza dei fatti si possa scrivere che le due ragazze scomparse sono sempre state considerate «come pezzi di un unico puzzle» è un altro bel mistero. I magistrati hanno infatti concluso nel 1997 che i due casi non sono collegati, se non come utilizzo del secondo per intorbidire ancor più le acque e meglio nascondere le reali finalità del primo.

L’articolo del «Corriere» on line conclude così: È certo invece il test del Dna, che confronterà il cranio con i capelli dei genitori delle due ragazze. È l’unica strada possibile per scoprire se il cranio è appartenuto a Emanuela o a Mirella, sempre che non sia stato rubato in un cimitero per un rituale macabro o uno scherzo di pessimo gusto.

L’unico Dna analizzato sarà però quello per mano della fotografa Roberta, quando nel 2003 – come abbiamo già visto – fingerà di inciampare per potersi aggrappare alla madre di Emanuela strappandole così qualche capello.

Dai teschi alle tombe il passo è breve, quasi obbligato. E infatti, il passo verrà iniziato nel 2005 e perfezionato nel giugno 2008, per celebrare secondo le migliori tecniche del marketing il venticinquesimo anniversario del «rapimento».

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QUESTO E’ IL TESTO DEL TELEGRAMMA CHE HO INVIATO POCO FA A MARIA ANTONIETTA GREGORI, LA SORELLA DI MIRELLA OSPITE DI “QUARTO GRADO”. E’ STATA LA SIGNORA MARIA ANTONIETTA A PORRE A MELUZZI LA DOMANDA ALLA QUALE MELUZZI HA RISPOSTO NEL MODO CHE HO PUBBLICAMENTE DENUNCIATO. A SCANSO DI EQUIVOCI PUBBLICO ANCHE I RIFERIMENTI BUROCRATICI DEL MIO TELEGRAMMA. PER OVVIE RAGIONI ELIMINO IL MIO NUMERO DI TELEFONO E INDIRIZZO PRIVATO, COME ANCHE L’INDIRIZZO DELLA GREGORI PUR TRATTANDOSI, MI DICONO ALLA TELECOM, DI UN BAR, ESERCIZIO QUINDI PUBBLICO:

Copia Mittente – Numero Accettazione: 2000005779665

ZCZC 150237070325
IGRM CO IGRM 187
00100 SERVIZIOCALLCENTER 187 03 1103

GREGORI MARIA ANTONIETTA
VIA XXXXX
001XX ROMA

NON E’ ASSOLUTAMENTE VERO QUANTO SOSTENUTO DA ALESSANDRO MELUZZI NELLA TRASMISSIONE QUARTO GRADO. NON E’ CIOE’ ASSOLUTAMENTE VERO CHE IO ABBIA SCRITTO IN UN MIO LIBRO CHE UN TESCHIO TROVATO IN UNA CHIESA APPARTENEVA A MIRELLA. E’ INVECE
VERO ESATTAMENTE IL CONTRARIO: NEL CAPITOLO CHE NON A CASO HO INTITOLATO ” LA BALLATA DEL TESCHIO ” HO DERISO LA MANIA DELLE ATTRIBUZIONI DI QUEL TESCHIO ALLA ORLANDI O A MIRELLA.
NEL CASO SIA VERO CHE A QUARTO GRADO ERA OSPITE ANCHE FRANCESCO BRUNO, LA VOLGARE MENZOGNA DI MELUZZI APPARE ANCORA PIU DA MASCALZONE: E’ STATO INFATTI PROPRIO BRUNO A SUO TEMPO AD AVVALORARE QUELLE DEMENZIALI ATTRIBUZIONI DEL TESCHIO.
QUANDO MI HANNO SEGNALATO LA BUGIA DI MELUZZI HO TELEFONATO IMMEDIATAMENTE A QUARTO GRADO E A UNA SUA REDATTRICE, ILARIA MURA MA NON HO OTTENUTO NULLA. HO IN SEGUITO TELEFONATO E MANDATO MESSAGGI VIA FACEBOOK ED SMS SIA A MELUZZI CHE AL
CONDUTTORE DI QUARTO GRADO, SOTTILE, MA NON HANNO MAI RISPOSTO. POCO FA L HO CERCATA PER TELEFONO AL BAR DI VIA VOLTURNO, MA NON RISPONDE NESSUNO. PUO’ TELEFONARMI IN OGNI MOMENTO AL 338XXXXX. CORDIALI SALUTI.
PINO NICOTRI

MITTENTE:
NICOTRI PINO
VIA XXXXX
MILANO
NNNN
POSTE ITALIANE S.p.A. – SERVIZIO TELEGRAFICO PUBBLICO
UFFICIO DI SERVIZIOCALLCENTER MITTENTE:
TELEGRAMMA N.RO 15023707032501030620121103 NICOTRI PINO
DEL 03/06/12 ORE 11:03
PAROLE 187
IMPORTO EURO 20.76 201XX MILANO
ESCLUSA TASSA DI FONODETTATURA
IVA SECONDO VIGENTE NORMATIVA

371 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. sylvi
    sylvi says:

    caro Linosse,

    ho provato e riprovato a spiegarmi…evidentemente non ci riesco.
    provo a ripetere: io NON HO PARLATO DELLA GUERRA O DELLE GUERRE.
    Ho parlato di Togliatti e del dopoguerra italiano…ho parlato
    di Governi italiani che se ne sono fregati dei loro cittadini.
    Accetterei la tua precisazione se mi dicessi che niente è cambiato, perchè anche oggi i vari Governi se ne fregano dei cittadini! Ma perlomeno viviamo relativamente in pace.

    Se dico che lo Stato non ha avuto nemmeno l’umanità di scrivere alle famiglie ciò che sapeva…non sto parlando del Friuli…gli Alpini stavano in tutto l’arco alpino e anche in Abruzzo e non solo!
    Delle madri italiane avrebbe dovuto preoccuparsi lo Stato italiano…o no?
    Nessuna Nazione civile si è comportata come l’Italia con i suoi morti.
    Ribadisco che un paio di maniche è il discorso delle terre dell’Est, un altro la guerra nei fronti.
    Un altro ancora la tragedia mondiale della guerra.
    Ho l’impressione che qui qualcuno faccia scientemente un bel minestrone, per non rispondere a tono.

    Sylvi

  2. sylvi
    sylvi says:

    Ps x Linosse

    Se andassi nel Tempio di Cargnacco che ricorda i Caduti in Russia, dai cognomi ti renderesti conto che è rappresentata tutta l’Italia.
    S.

  3. Linosse
    Linosse says:

    X Sylvi 251
    “Delle madri italiane avrebbe dovuto preoccuparsi lo Stato italiano…o no?
    Spiegami ora cosa c’entra lo Stato Italiano con Togliatti.
    L.

  4. Anita
    Anita says:

    x C.G. -#239-

    Bravo…in onor suo il 4 di Luglio mettero’ una bandiera Americana a nome suo.

    Magari due….

    Ho gia’ piantato un bel gran vaso di Impatiens, color bianco e rosso, devo trovare fiori blue per farlo completo. (c’e’ ombra)

    E’ sul ciglio della strada sotto la mia casella postale, in bella vista.

    Come lei sa, abbiamo la parata locale, solo per due blocchi che termina con l’alza bandiera in riva al mare.

    Tutti canteranno in coro l’inno Nazionale…con la mano desrta sul petto.

    La sera, fenomenali fuochi artificiali, dal Country Club ed attorno alla penisola.

    Alla faccia di chi non vuole!

    Anita

  5. sylvi
    sylvi says:

    x Linosse

    Non ti credo così ingenuo!
    Ho postato fatti e documenti su come la pensava Togliatti.
    Nel ’46 Togliatti era al Governo.
    La Repubblica era “nata dalla Resistenza!
    La Resistenza erano i garibaldini comunisti di Togliatti.
    Il Pci era il più grosso partito comunista in Europa.
    La DC, pur di tenere il potere, cedeva sulle “quisquiglie” di quei delinquenti morti “fascisti” perchè erano l’esercito di Mussolini…

    Ti basta o continuo???

    Sylvi

  6. sylvi
    sylvi says:

    x Linosse

    Il Ministero della Difesa aveva tutti i dati, le battaglie, gli appelli dei militari, i nominativi di chi rispondeva e chi no all’appello.
    Io ho saputo nel 1991 dove, e in che giorno mio padre non rispose all’appello! Nel 1991…!!!
    e ovviamente tutte le famiglie erano nella stessa barca!
    Sylvi

  7. Luna
    Luna says:

    Mamma mia! Ci saranno anche tanti acculturati qui, ma sembra che tanta cultura debba per forza andare di pari passo con altrettanta arroganza e aggressività. Visto dal fuori a volte non è un bello spettacolo, tranne quando vi scambiate le ricette della nonna…..

  8. Linosse
    Linosse says:

    X Sylvi 256
    “Io ho saputo nel 1991 dove, e in che giorno mio padre non rispose all’appello! Nel 1991…!!!
    “Nel ’46 Togliatti era al Governo.”

    Dal ’46 al ’91 sono passati 45 anni
    Ripeto:
    Cosa c’entra Togliatti?
    I tuoi sillogismi nel 255 fanno acqua da tutte le parti.
    Un consiglio,comincia a riconsiderare a chi attribuire colpe e responsabilità ,quelle reali
    Anche in friula si può fare.
    L.

  9. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Cara Anita,
    per quanto riguarda il sottoscritto lei può sbandierarsi fino a slogarsi il polso e sbattersi la mano sul petto fino a tumefarselo.
    Sono problemi suoi non miei, abbia pazienza!
    E non credo, onestamente, che il padreterno perda tempo a”blessarvi” per le vostre parate di tardo-carnevale.
    Ha altro da fare, inutile che lo tirate sempre per la giacca.

    P.S.: come lei saprà, i miei “festeggiamenti” saranno di tutt’altra natura, singoli ma estremamente concreti.
    Sono di quella generazione che Ron Kovic ci illustrò in maniera stupenda nel suo “born on the fourth of july”.

    Memorabile quel film! Un colpo mortale all’ipocrisia e al perbenismo di facciata di quei tempi.
    E per quelli che sono seguiti.

    C.G.

  10. sylvi
    sylvi says:

    x Linosse

    I miei sillogismi fanno acqua semplicemente perchè mi divido fra la cucina e il computer.
    Ma dovrei farti tutta la storia italiana del dopoguerra?
    Dal centrosinistra di Nenni, al compromesso storico di Berlinguer, ad Andreotti, degno figuro, anzi il Peggiore, che va in visita ufficiale in URSS e NON chiede notizie dei nostri morti per non irritare i sovietici…lui voleva essere il tramite della pace fra URSS e USA …figurati!
    Fino a Fassino che, pochi anni fa, in Russia “balbetta” finalmente di responsabilità di Togliatti nella tragedia degli alpini?

    Vedi…non è solo una questione personale, anzi …è una questione di quel civismo, quel sentire nazionale che non c’entra con il nazionalismo, quella pietas, quel rispetto che la Germania ebbe, pagando duramente, verso i suoi cittadini.
    E’ questione di italianità che è presente solo quando si deve bastonare la Lega.
    E perciò non convince nessuno!

    Sylvi

  11. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Sono problemi miei, giustamente, percio’ non suoi.

    Come mai non commenta mai le parate comuniste, quelle non mancano mai.
    Le celebrazioni delle altre nazioni, comprese quelle Italiane?

    A lei stanno sempre sul gozzo le celebrazioni Americane.

    Anita

  12. Linosse
    Linosse says:

    X Sylvi 260
    “Vedi…non è solo una questione personale, anzi …è una questione di quel civismo, quel sentire nazionale che non c’entra con il nazionalismo, quella pietas, quel rispetto che la Germania ebbe, pagando duramente, verso i suoi cittadini.”

    Anche i toteschi piangono e ci fottono
    Febbraio 2012
    La Corte dell’Aja blocca le indennità alle vittime italiane nelle stragi naziste. I tedeschi esultano. I nazisti in Italia: 400 stragi e 15mila vittime
    Forse sono toteschi di sinistra ed iscritti al sindaxato,
    L.

  13. sylvi
    sylvi says:

    caro Linosse,

    mi pare di aver capito che la Germania avrebbe dovuto pagare risarcimenti a vittime dei nazisti SU una sentenza emessa da un Tribunale italiano.
    Cioè i Tribunali italiani decidono e i tedeschi pagano!
    Non è difficile immaginare che cosa potrebbe capitare fra gli Stati se l’Aja avesse dato corso alla sentenza.
    Qualche grosso guaio lo passeremmo anche noi!

    Al dilà della questione di diritti umani violati allora…giuridicamente noi siamo gli inventori del:
    chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto …
    scurdammoce ‘o passato…
    ed è quello che ho sentito io in questo blog!!!
    E non chiedevo nemmeno soldi, solo informazioni!

    Sylvi

  14. Uroburo
    Uroburo says:

    sylvi { 13.06.12 alle 17:59 } Fino a Fassino che, pochi anni fa, in Russia “balbetta” finalmente di responsabilità di Togliatti nella tragedia degli alpini?
    ———————————–
    Fassino …. Fassino chi? Ahhhh sì, Fassino ….
    l’inventore della sinistra per Israele.
    Uroburo

  15. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    “Born on the fourth of july”

    Ancora con i film….Oliver Stone si e’ prese molte liberta’ in quel film.

    Ron Kovic, non ha mai incontrato i genitori del defunto Marine e la vedova. In realta’, questo incontro non e’ mai successo.

    Personaggi sullo schermo non sono mai esistiti.

    Ron Kovic racconta da cose viste in TV…etc…

    I film sono sempre imbelliti o imbruttiti.

    Mentre e’ vero che i veterani del Vietnam non avuta una buona accoglienza o aiuto, era una guerra molto impopolare.

    Il popolo gli sputava addosso, ricordo bene quei tempi.

    Cosi’ Kovic si unisce al movimento contro la guerra e se ne va in Messico.

    E’ sempre avvisabile prendere i film con un granello di sale, a volte con una manciata.

    Anita

  16. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Nessuno pretende che lei capisca il senso profondo di quel capolavoro.
    Sarebbe come chiedere troppo.
    Buonanotte.
    C.G

  17. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Leggo che quella sgallettata chiamata Minetti, consigliere regionale lombardo, messa lì grazie ai “servizi” resi al Berluska, si è stancata della politica.
    Opperbakko!

    “Farò un film porno”, sussurra con quelle labbra che sembrano canotti da spiaggia.

    Come titolo gli consiglio questo: “Coiti correnti”..

    C.G.

  18. rodolfo
    rodolfo says:

    Gli errori della tua America, cara Anita ….e non solo dell´America come ben sappiamo…non sono altro che un processo NECESSARIO ….che alla fine ci portera´ ad un periodo di pace definitivo cosi come dove “Platoon” finisce direi che comincia “Born on the 4th of July”… ed andremo ancora piu´in la´.
    Anch´io ho visto quel film. Nessuno mette in dubbio …ed e´storia,
    che ne sono successi fatti incresciosi dagli albori della nostra civilta´
    fino ad arrivare all´ Irak…o come ho scritto ieri su Israele e delle sue “invasioni del Libano…oggi alla luce di rivelazioni….guerre del tutto inutili scatenate da un solo uomo che aveva una visione distorta della realta´.
    Alla fine se trascinati da un uomo…dal fascino delle divise….dalla potenza e dalle manifestazioni….non si puo´dare a nessun popolo la colpa di guerre e misfatti….ma la colpa va´a singoli uomini che cercano e riescono a manipolare ed a entusiasmare anche con idee molto diverse da quelle di un Gandhi … milioni di persone.
    E´successo …e succedera´ancora…e chissa´per quanto tempo.
    Se Hitler o un Mussolini….non fossero mai nati….o fossero morti da giovini in un incidende….quale la possibilita´che la storia dell´Europa fosse stata la stessa…e´sempre questione di un attimo….cara Anita.
    L´America ha inseguito un traguardo sbagliato….oggi lo sappiamo ma non sappiamo senza quella guerra quali sarebbero state le consequenze e quale sarebbe oggi la costellazione di quella parte del mondo…..quale Corea…Cambogia e Vietnam.Fatto e´che era un tempo.. ed il comunismo faceva paura….questo era il tempo…si doveva reagire. Oggi il comunismo non fa´piu´paura….esso stesso si e´trasformato….cosi come tende a trasformarsi il capitalismo.
    L´uomo poi….puo´ perdere in certi momenti e in certe situazioni la ragione….puo´fare mille errori e comportarsi da macellaio….cosi come abbiamo visto anche in quel film….solo con il tempo….magari il tempo della sofferenza fa´capire al singolo di avere sbagliato e di essersi lasciato trascinare dagli eventi.
    Interessante che lo stesso protagonista ha cercato al principio di difendere quella guerra e che solo dopo …attraverso la sua stessa lunga e travagliata sofferenza diventa quel paladino contro tutte le guerre….un attivista per la pace…che e riesce a distruggere la glorificazione della guerra…e che implacabilmente mette in luce l´anima mutilata e sofferente del soldato e le brutture della guerra.
    E´stato dunque un processo….durato nel tempo… meditato….la scoperta del male….avviene sempre dopo …dopo che e´successo.
    Fino a quale punto puo´portare la stoltezza dell´uomo lo abbiamo visto e lo vediamo ancora oggi ….ogni giorno….secondo me tutto questo e´persino necessario che succeda….l´uomo e´cosi….impara difficilmente….ed e´portato a ripetere gli stessi errori….come un bambino…..ma a forza di errori ed a forza di imparare un giorno quel bambino diventato finalmente uomo…..o meglio userei “umano” capira´definitivamente ed allora per questo mondo si aprira´ un periodo di pace universale che durera´ fino a che non ci fonderemo con il sole.E´ dunque tutto un processo …necessario.
    Un affettuoso saluto
    Rodolfo

  19. Uroburo
    Uroburo says:

    rodolfo { 14.06.12 alle 10:14 } … non sono altro che un processo NECESSARIO ….che alla fine ci portera´ ad un periodo di pace definitivo
    —————————————-
    Ma mio caro e buon Rodolfo,
    non si potrebbe dire la stessa cosa anche del Follefuehrer? U.

  20. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Luna,(257)

    scrivo a te queste poche righe, poichè mentre mi arrovello nel dolore della vergogna, scagliatomi addosso dalla maestra Sylvi come un ANATEMA (con la forza di un anatema)..ancora non riesco a connettere bene e allora diciamo che ho deciso che pur non sapendo ancora di cosa dovrei Vergognarmi, vado immanentemente a finire il “restauro del letto”in castagno,delle Ziee..detto anche il” letto del prete”…impregnante castagno (due volte), vernice noce (due volte), dopo aver portato tutto a legno.
    Devo essere pronto per ospitare i compagni di merenda per l’autunno se vorranno farmi visita!

    Devo dire che nonostante la Vergogna, spennello alla grande e pur ancora ,come già dicevo, non conoscendo il motivo della Vergogna, Mi sono assunto quello del Peccato Originale di Adamo ed Eva, che va bene per tutte le stagioni.
    Se stasera avrò intelletto, dimostrerò con Matematica logica che Uro ha torto quando dice che la Sylvina non ha logica.
    Ella possiede in verità Logica ferrea ed inossidabile, peggio di un acciaio svedese, ma…a stasera !!

    cc

    Ahh a proposito di Lune, sei una Luna piena , al primo quarto o che altro…sai mai dire che sei una mezza Luna, sennò rovini il sonno al Rodolfo !

  21. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Rodolfo.
    Mi associo se non in tutto, in gran parte del tuo post.
    Il problema (loro) è che sono convinti, lo scrivo come metafora, che il figlio di Alì Babà si chiamasse Alì Bebè…

    Guai a cercare di fargli capire che al di fuori del loro orticello c’è un mondo, piuttosto vasto, che pena quotidianamente le pene dell’inferno.
    È come parlare con un muro.
    Sinnlos.
    E a quanto pare non si tratta di età, il che si può anche capire, ma
    di quell’innata arroganza perniciosa che ha fatto sì di dividere il mondo in buoni e cattivi.

    C.G.

  22. rodolfo
    rodolfo says:

    E questo e´ il tuo errore e problema carro cg…
    la questione non si riduce ad un solo paese ..in questo caso agli USA …di cui noi dobbiamo essere persino riconoscenti….ma e´globale.
    Rodolfo

  23. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Sono 65 anni che si paga il pegno di riconoscenza., adesso mi pare sia diventata una rottura di ..cojotes anche per chi è rimasto al 1945.
    È stato già dato, anche con gli interessi, se si pensa all’Italia dove,
    in tempi piuttosto recenti, la formazione dei governi si decideva all’ambasciata di Via Veneto a Roma. Senza soffermarci sull’occupazione di cospicue parti del territorio nazionale con la loro maleducazione.
    E quando (finalmente) se ne vanno, ritornano a casa loro, lasciano che siano le popolazioni a smaltire la loro gigantesca monnezza che lasciano senza un minimo di pudore.
    Alla Maddalena, Sardegna, per esempio, dove per ristabilire sul territorio un minimo di equilibrio ecologico ci vorranno anni, se non decenni.
    Fanculo a loro!

    C.G.

  24. rodolfo
    rodolfo says:

    xcg
    No….mi hai capito male…non parlo dei loro morti e del loro contributo alla sconfitta del nazismo…. quello a parte…. parlo proprio di quei film usciti dalla cinematografia Americana che hanno sollevato il problema e la coscienza della gente….altro che i film di Leone.
    Ed un ringraziamento dunque per essere vittime e nello stesso stempo carnefici…affinche´ quel processo di cui parlavo continui la sua strada fino al compimento.
    A volte bisogna frustare il destino….frustarlo a sangue …
    Rodolfo

  25. rodolfo
    rodolfo says:

    xcg
    Quello del territorio e dell´equilibrio ecologico e´un problema che non fa´parte del contesto attule….se sapessi i tedeschi quello che hanno trovato nella germania dell´est abbandonata dai Russi ….ti metteresti le mani nei capelli. Eppure con la buona volonta´sono riusciti a decontaminare i terreni e l´ambiente.
    Rodolfo

  26. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    La Maddalena non è Berlino con le sue capacità.
    I secondi sono teutonici e quando ci si mettono non lasciano niente al caso. È un fatto.
    Ricordo anni fa, caduto il Muro, una Marcia della Pace a Baden dove allora si chiedeva a gran voce il ritiro degli occupanti francesi e US dal suolo tedesco. La guerra fredda non aveva più senso, Gorbaciov con la sua Perestroika era diventato il beniamino di tutti.
    La polizia tedesca e quella francese, a parte qualche scaramuccia senza alcun danno alle persone e alle cose, fu estremamente gentile e tollerante. Nix incidenti.
    Mentre i giargianesi d’oltreoceano con su stampato sull’elmetto “MP”, si comportarono da cafoni supponenti e violenti, dando manganellate contro gente inerme, anche piuttosto anziana.
    Io c’ero e so di cosa parlo.

    C.G.

  27. Anita
    Anita says:

    Cari Tutti,

    mentre voi state resuscitando vecchi film, io mi sto preoccupando di quello che sta succedendo adesso.

    Il bagno di sangue: 14.000 morti in Syria con la benedizione e la collaborazione del’Iran e della Russia di Putin.

    Se gli US dovessero intervenire sarebbe una guerra con la Russia.

    Obama non inizierebbe un conflitto in tempo di elezioni.

    Vi saluto, non sono in buona forma.

    Anita

  28. sylvi
    sylvi says:

    Obama non inizierebbe un conflitto in tempo di elezioni. Anita

    cara Anita,

    spero che nemmeno Putin sia ansioso di cacciarsi in un guaio del genere.
    La Russia non sarà una gran democrazia , ma nemmeno lui ha più un popolo completamente cieco e sordo.
    E in mezzo c’è Israele!
    Che Dio li illumini!

    un abbraccio
    Sylvi

  29. sylvi
    sylvi says:

    x CC

    Non è stata una buona idea invitarmi ad avere dignità…
    Non ho fatto altro nella mia vita…avere dignità.
    Senza piagnucolare… e soprattutto PRETENDENDO rispetto da quelli come te che in nome della ideologia sputano su fatti e verità.
    Altro che Adamo ed Eva!
    Io, innocente, ho chiesto scusa in Yugoslavia, in Russia…quelli che la pensano come te non hanno mai chiesto scusa a me!
    Tutt’altro! Ed erano e sono tutti italiani, che vivono, mangiano e dormono in Italia, che cercano il potere in Italia, che tentano di impedire parole di verità; e sognano un ipotetico internazionalismo ormai sorpassato dalla Storia.

    Sylvi

  30. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Sylvi.
    Non ho mai letto una riga di rammarico per i centomila (ma saranno forse di più) mortiammazzati dagli esportatori di democrazia in Iraq.
    Quelli erano morti di Serie B, ovviamente.
    Pezze da piedi.
    C.G.

  31. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Anita
    ma un film non è un’opera storica ed il regista ha il diritto di rappresentare quello che gli sembra meglio. Esattamente come un romanziere che ha il diritto di scrivere quello che vuole. O no? U.

  32. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro CC,
    ho l’impressione che non basterebbero più neanche le pilloline, ormai ci vogliono solo gli elettroshock.
    Dobbiamo chiedere scusa (poffare!). Eddechè?
    E siamo sorpassati dalla storia (minchia!). Invece chi ha provocato una crisi mondiale vendendo carta straccia è NELLA storia (affermazione che potrebbe anche essere vera, visti i risultati).
    Mah …. se la vostra squadra ha vinto brindate con Cynar ….
    Un saluto U.
    PS. E la bava che cola come ad un bull dog …

  33. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Uro,

    mi devo vergognare e devo chiedere pure scusa ,probabilmente di essere vivo,e di dire quello che penso.
    E’ sostanzialmente un tentativo di “zittire” il prossimo anche in modo estremamente offensivo.
    E’ il concetto e il metodo “democratico ” che vogliono imporre .
    Tu scherzi da tempo con le pilloline e adesso con l’elettroshock..io sinceramente credo che ci sia ormai poco da scherzare !

    cc

  34. Anita
    Anita says:

    x Uroburo -285-

    Esattamente, un film non si deve prendere come oro colato.
    E’ ben questo che ho scritto io.

    Oliver Stone stesso ha ammesso di aver imbellita la biografia di
    Ron Kovic.

    E’ verissimo che i soldati che hanno servito in Vietnam sono stati trattati male dal pubblico stesso.

    Proprio oggi ho ricevuta una e-mail con le parole del generale giapponese General VoNguyen Giap:

    “General Giap was a brilliant, highly respected leader

    of the North Vietnam military. The following quote

    is from his memoirs currently found in the

    Vietnam war memorial in Hanoi :

    ‘What we still don’t understand is why you Americans

    stopped the bombing of Hanoi . You had us on the

    ropes. If you had pressed us a little harder,

    just for another day or two, we were ready

    to surrender! It was the same at the

    battle of TET. You defeated us!

    We knew it, and we thought

    you knew it.

    But we were elated to notice your media was

    helping us. They were causing more disruption in

    America than we could in the battlefields. We

    were ready to surrender. You had won!’

    General Giap has published his memoirs and confirmed

    what most Americans knew.

    The Vietnam war was not

    lost in Vietnam — it was lost at home. The

    same slippery slope, sponsored by the U.S. media,

    is currently underway. It exposes the

    enormous power of a Biased Media to

    cut out the heart and will of

    the American public.

    —————————
    A truism worthy of note: . . . Do not fear the enemy,
    for they can take only your life.
    Fear the media,
    for they will distort your grasp of reality and destroy your honor.
    —————————

    Il pubblico si lascia trasportare dai MEDIA e reagisce secondo quello che gli viene imboccato.

    Anita

  35. Anita
    Anita says:

    x tutti

    Il mio post -#288- risulta di essere falso.

    Almeno le parole del generale giapponese General VoNguyen Giap

    Non l’avevo controllato perche’ veniva da persone che normalmente controllano tutto.

    “this happens to be false…”

    snopes.com: General Vo Nguyen Giap on Vietnam

    http://www.snopes.com/quotes/giap.asp

    Ho avvisato i mittenti.

    Sorry,
    Anita

  36. sylvi
    sylvi says:

    x CC

    CONOSCO benissimo ormai certi metodi di discussione che usano certi blogghisti! Fanno quello che possono!!
    Ribadisco soltanto che faresti bene a cercare la TUA DIGNITA’ che alla MIA ci penso io.

    Di nient’altro io parlo… il resto te lo sei inventato tu.
    Voi? Per 7oanni avete zittito gli altri…e con violenza…altro che storielle.
    Continuate pure, ma i vostri giochini e i vostri insulti non impressionano più nessuno.

    Sylvi

    Sylvi

  37. Uroburo
    Uroburo says:

    sylvi { 15.06.12 alle 6:50 } Voi? Per 7oanni avete zittito gli altri…e con violenza…altro che storielle.
    ———————————————
    Mia povera cara,
    lei non conosce nulla della storia d’Itttaglia, e perfin di quella recente non ha alcuna memoria.
    Le vittime di sinistra della violenza poliziesca, padronale o mafiosa, che sono poi esattamente la stessa cosa, si contano a migliaia dalla fine della guerra ad ora. E molto selettive: spesso quadri sindacali o di partito (vedi Placido Rizzotto di cui si sono recentemente trovati i resti). Naturalmente lei non lo sa ma sbava contro la violenza rossa, che ha zittito tutti. E chissà mai come abbiamo fatto a restare sempre all’opposizione.
    Quelle fatte dalla sinistra (posto che certe organizzazioni di terrorismo rosso fossero poi realmente di sinistra, sono infinitamente meno. Un po’ come nei rapporti tra israeliani e palestinesi.
    Lei non sa quello che dice. E non credo che sia tanto un problema intellettuale (lei non è un’aquila ma non è così stupida), nè di buona fede. E’ che lei ha costruito una realtà, di estrema destra, parallela. Uroburo
    PS. Ho beccato il sito da cui lei ha tratto le famose dichiarazioni di Togliatti: è un sito fascista, tant per cambià …..
    Ma non è per mala fede, è solo che lei sta in un mondo che esiste solo nella sua testa. Ed in quella de’ fascisti….
    Vadi, cara,vadi: il suo medico l’attende. Ci si rechi con fiducia, qualunque cosa le dia non potrà fare peggio di così.

  38. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro CC,
    leggo ora il tuo 286.
    Ti dirò che non scherzo affatto. Qui non siamo più all’interno di una, magari anche dura, dialettica politica.
    Qui siamo realmente alla costruzione di una realtà parallela come fanno solo i fascisti all’interno di una visione che non è in mala fede è solo paranoia allo stato puro.
    Qui siamo ad interpretazioni personali e banalissime, cristallizzate da decenni e prive di alcun dubbio o sfumatura, spacciate per realtà storica.
    Non vale veramente la pena di perderci tempo: quasi mai è venuta fuori qualche tesi anche solo ascoltabile, per lo più è solo spazzatura di quart’ordine vociata fuori con la bava alla bocca. E con una rabbia belluina che colpisce per il suo personalismo viscerale.
    Mah …. tempo perso.
    Un saluto U.
    PS. E il povero micione?

  39. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Anita,
    leggo con un sorriso il suo 288: i media, di sinistra (cattivoni!) vi hanno fatto perdere una guerra vinta.
    Poffare, e voi sareste i leader del mondo??!! Siamo ridotti ancor peggio di come avrei pensato: messa così si dimostra che siete solo dei sanguinari incapaci.
    Il vero problema è che il vostro popolo si è rivoltato contro le perdite di guerra, che non è mai stato disposto a tollerare; che i vostri soldati non combattevano più; che non avevate i soldi per continuare.
    Il popolo vietnamita non ha ceduto, voi invece sì. Questa è la vera realtà.
    E se vuole ne aggiungo un’altra: la vostra classe dirigente è imperialista ma il vostro popolo vuole solo farsi i fatti propri e quindi rimane isolazionista. Avete una contraddizione interna che si è sempre vista,fino alle recenti guerre in Asia.
    Un saluto U.

  40. rodolfo
    rodolfo says:

    Chi non ha mai fatto errori?
    La differenza sta negli errori fatti in buona fede e in quelli fatti in mala fede.
    Lo scopo dell´America e´stato sempre quello di diffondere la Democrazia e la giustizia.
    Lo ha fatto e qualche volta ha fatto errori….e´stata risucchiata da errori da cui a volte non e´ riuscita a tornare indietro.
    Un peccato davvero….che abbia voluto partecipare alle sorti del mondo…
    Fossi stato io un presidente USA…. gli Stati Uniti li avrei davvero isolati.
    Gli Usa….in effetti non hanno bisogno del resto del mondo per vivere e anche bene…..e´il resto del mondo ad avere bisogno degli USA per sopravvivere.
    Rodolfo

  41. rodolfo
    rodolfo says:

    Ed e´cosi che gli USA non errori o errori seguiti o no da orrori…
    non credo che ci abbia guadagnato tanto….di questa sua partecipazione alle sorti del mondo….di questa sua voglia di propagare e diffondere la Democrazia….anzi penso che nell´insieme ci abbia perso.
    Rodolfo

  42. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Chiedo venia per la lenzuolata, ma quando leggo che (cito):
    ” lo scopo degli US era quello di diffondere democrazia e giustizia”
    mi si arrostiscono le pelotas.
    Dunque:
    1823: La Dottrina Monroe dichiara l’America Latina come “sfera di influenza” degli Stati Uniti.

    1846: Gli Stati Uniti intraprendono una guerra contro il Messico, paese che alla fine è obbligato a cedere al vicino settentrionale la metà del suo territorio, inclusi gli oggi potenti e ricchi Stati nordamericani di Texas e California.

    1854: La marina yankee bombarda e distrugge il porto nicaraguense di San Juan del Nord. L’attacco arriva dopo un tentativo ufficiale di porre imposte allo yacht del milionario nordamericano Cornelius Vanderbilt, che aveva portato la propria imbarcazione in questo porto. Il bombardamento facilita il cammino a William Walker.

    1855: L’avventuriero statunitense William Walter, operando nell’interesse dei banchieri Morgan e Garrison, invade il Nicaragua e si proclama presidente. Durante i suoi due anni di governo invaderà anche i vicini paesi di El Salvador e Honduras, proclamandosi ugualmente capo di Stato di ambedue le nazioni. Walker restaura la schiavitù nei territori sotto sua occupazione.

    1898: Gli Stati Uniti dichiarano guerra alla Spagna nel momento in cui gli indipendentisti cubani avevano praticamente sconfitto la forza militare coloniale.

    Le truppe nordamericane occupano l’Isola di Cuba, disconoscono i patrioti e la Spagna si vede obbligata a cedere agli Stati Uniti i territori di Porto Rico, Guam, Filippine e Hawai.

    1901: Le forze nordamericane di occupazione fanno includere nella Costituzione della nuova Repubblica di Cuba l’infame emendamento Platt, mediante il quale gli Stati Uniti si arrogano il diritto di intervenire negli affari cubani ogni volta lo ritengono conveniente. Cuba è inoltre obbligata a cedere in modo perpetuo una parte del proprio territorio nazionale per l’uso della Marina di Guerra statunitense: la base navale di Guantanamo.

    1903: Gli Stati Uniti “provocano” la separazione di Panama, che allora era parte della Colombia, e acquisiscono diritti sul Canale di Panama. Anni dopo l’ex presidente Teodoro Roosevelt, il ‘reale separatore di Panama’, dirà: “Ho preso la Zona del Canale mentre il Congresso dibatteva”. Alla Colombia venne pagata successivamente la ridicola cifra di 25 milioni di dollari come compensazione.

    1904: Viene promulgata a Panama la Costituzione Nazionale. Comprende un paragrafo che contempla l’intervento militare nordamericano quando Washington lo ritiene necessario. Viene immediatamente data inizio alla costruzione del Canale di Panama. Più avanti, gli Stati Uniti riempiranno la zona di basi militari e nel 1946 fonderanno la tristemente celebre Scuola delle Americhe, nelle cui aule passeranno quasi tutti i dittatori dell’America Latina.

    1904: La fanteria della marina statunitense sbarca nella Repubblica Dominicana per soffocare un sollevamento armato oppositore. Un anno dopo, a proposito dell’intervento in questo paese, il Presidente Teodoro Roosevelt dichiara che gli Stati Uniti sono “il gendarme” del Caribe.

    1906: Gli investimenti nordamericani a Cuba, che nel 1885 rappresentavano 50 milioni di pesos cubani, raggiungono la cifra di 200 milioni. Nell’agosto di questo anno scoppia un’insurrezione contro il presidente marionetta Estrada Palma, che sollecita l’intervento militare degli USA. I nordamericani sbarcano e designano come governatore William Taft.

    1907: Repubblica Dominicana: gli Stati Uniti ottengono che il governo dominicano conceda loro la riscossione delle entrate doganali, concessione che rimane per 33 anni consecutivi.

    1908: Truppe nordamericane intervengono a Panama. Nel decennio successivo lo faranno altre quattro volte.

    1910: I marines yankee occupano il Nicaragua per sostenere il regime di Adolfo Díaz.

    1911: Messico: per “proteggere” i cittadini nordamericani, il Presidente William Taft ordina il dispiegamento di 20 mila soldati alla frontiera meridionale e otto navi da guerra di fronte alle coste della California.

    1912: I marines nordamericani invadono il Nicaragua e danno inizio ad un’occupazione che continuerà quasi continuamente fino al 1933. Questo stesso anno (1912) il Presidente Taft dichiara: “Non è lontano il giorno in cui tre stelle e tre strisce in tre punti equidistanti delimiteranno il nostro territorio: una nel Polo Nord, un’altra nel Canale di Panama e la terza nel Polo Sud. L’intero continente di fatto sarà nostro in virtù della nostra superiorità razziale, come è già nostro moralmente.”

    1914: La Marina degli Stati Uniti bombarda la città portuaria di Veracruz, un attacco apparentemente motivato dalla detenzione di soldati nordamericani a Tampico. Il governo messicano si scusa, ma il Presidente Woodrow Wilson ordina che l’esercito attacchi Veracruz. Cento soldati messicani, vari cadetti della Scuola Navale e gruppi di civili resistono con eroismo. Ci sono 300 morti. Gli occupanti rimangono vari mesi.

    1915: I marines occupano Haiti per “restaurare l’ordine”. Viene stabilito un protettorato che rimarrà fino al 1934. Il Segretario di Stato William Jennings Bryan, informando della situazione haitiana commentò: “Immaginate questo: negri che parlano francese”.

    1916: Marines occupano la Repubblica Dominicana e vi rimangono fino al 1924.

    1918: A Panama i marines occupano la provinciali di Chiriquì per “mantenere l’ordine pubblico”.

    1924: La fanteria della marina USA invade l’Honduras per “mediare” in un conflitto civile. Un militare honduregno prende la guida del governo provvisorio. L’Honduras occupa il primo posto mondiale come esportatore di banane, ma i guadagni sono per la “United Fruit Company”.

    1925: Truppe dell’esercito nordamericano occupano la città di Panama per interrompere uno sciopero e “mantenere l’ordine”.

    1926: Gli Stati Uniti decidono di creare in Nicaragua una Guardia Nazionale. Augusto César Sandino propone si creare un esercito popolare per combattere gli occupanti stranieri.

    1927: In Nicaragua un capitano dei marines yankee ordina a Sandino di arrendersi. Il ribelle risponde “Voglio la patria libera o morire”. Gli Stati Uniti realizzano allora il primo bombardamento aereo in America Latina. Attaccano il villaggio El Ocotal. Muoiono 300 nicaraguensi per le bombe e colpi di mitraglia yankee.

    1930: Nella Repubblica Dominicana inizia la dittatura di Rafael Leónidas Trujillo, un militare sorto dalla Guardia Nazionale, sostenuta e addestrata dagli Stati Uniti.

    1933: Gli Stati Uniti abbandonano il Nicaragua e lasciano il controllo del paese a Anastasio Somoza e alla sua Guarda Nazionale.

    1934: In Nicaragua viene assassinato César Augusto Sandino, che aveva deposto le armi. L’assassinio venne ordinato da Somoza, con la complicità dell’Ambasciatore statunitense Arthur Bliss Lane.

    1941: A Panama viene deposto il presidente Arias da un golpe militare guidato da Ricardo Adolfo della Guardia, che prima aveva discusso il primo piano con l’Ambasciatore degli Stati Uniti. Il Segretario della Guerra Henry Stimson dichiara al riguardo: “E’ stato un grande sollievo per noi, perché Arias era troppo problematico e molto filo-nazista”.

    1946: Gli Stati Uniti aprono a Panama la tristemente celebre Scuola delle Americhe, per la formazione dei militari del continente. Vi si formano i principali protagonisti delle dittature militari di Brasile, Argentina, Uruguay, Cile, Centro America e di altri paesi.

    1947: Gli Stati Uniti iniziano ad imporre gradualmente il Trattato Interamericano di Assistenza Reciproca (TIAR).

    1952: A Cuba, con il consenso e l’apprezzamento del governo degli Stati Uniti, il generale Fulgencio Batista provoca il rovesciamento di Carlos Prío Socarrás e inaugura una sanguinosa tirannia.

    1954: La CIA orchestra il rovesciamento del governo democraticamente eletto di Jacobo Árbenz in Guatemala. Un poeta guatemalteco descrisse il Governo di Árbenz come “anni di primavera in un paese di eterna tirannia”. Seguono quasi 40 anni di violenza e repressione che culminano nella politica di “terra bruciata” degli anni ’80. Più di 150.000 persone perdono la vita.

    1956: In Nicaragua il poeta Rigoberto López Pérez uccide il dittatore Anastasio Somoza, da 20 anni al potere con l’appoggio degli Stati Uniti. Il Presidente Franklin Delano Roosevelt lo aveva definito così: “E’ un figlio di puttana, ma è il nostro figlio di puttana”. Suo figlio Anastasio Somoza Debayle prolunga la dinastia tirannica per vari anni ancora.

    1960: Il Presidente Eisenhower autorizza la realizzazione su larga scala di azione coperte per rovesciare il governo di Fidel Castro, giunto al potere nel gennaio del 1959. Le azioni coperte includono l’assassinio del leader cubano, la creazione di bande contro-rivoluzionarie ed il sabotaggio dei principali settori dell’economia dell’isola.

    1961: Forze mercenarie reclutate, organizzate, finanziate e dirette dagli Stati Uniti invadono Cuba dalla Baia dei Porci. In meno di 72 ore vengono sconfitte in quella che costituisce la prima grande sconfitta militare dell’imperialismo yankee in America Latina.

    La CIA prepara un golpe di Stato contro il Presidente eletto dell’Ecuador J. M Velazco Ibarra, che si era mostrato troppo amichevole con Cuba.

    1964: Il Presidente del Brasile Joao Goulart, che voleva realizzare una riforma agraria e nazionalizzare il petrolio, è vittima di un golpe di Stato appoggiato e promosso dagli Stati Uniti.

    1965: Gli Stati Uniti inviano migliaia di effettivi nella Repubblica Dominicana per reprimere un movimento che cerca di riportare al potere il presidente democraticamente eletto e precedentemente rovesciato Juan Bosch.

    1966: Gli Stati Uniti inviano armi, consiglieri e Berretti Verdi in Guatemala per attuare una cosiddetta campagna di contro-insorgenza. In una relazione del Dipartimento di Stato veniva riconosciuto che “per eliminare qualche centinaio di guerriglieri saranno uccisi quasi 10 mila contadini guatemaltechi”.

    1967: Un gruppo di Berretti Verdi viene inviato in Bolivia per aiutare a trovare ed assassinare Ernesto Che Guevara.

    1968: La CIA organizza una forza paramilitare considerata un precursore dei tenebrosi “Squadroni della morte”.

    1971: Il quotidiano “The Washington Post” conferma che la CIA aveva cercato di assassinare in varie occasioni la guida della rivoluzione cubana Fidel Castro. Anni dopo, e nella misura in cui i documenti segreti della CIA vengono declassificati, si viene a sapere che i tentativi erano stati decine e i piani centinaia.

    1973: I militari prendono il potere in Uruguay, appoggiati dagli Stati Uniti. La successiva repressione porta a cifre elevatissime il numero di persone incarcerate per ragioni politiche.

    Un golpe di Stato istigato e organizzato dagli Stati Uniti rovescia il governo eletto del Presidente Salvador Allende in Cile, e installa al potere il Generale Augusto Pinochet che inizia una cruenta e lunga tirannia.

    1976: In Argentina prende il potere una dittatura militare. Negli anni successivi negli Stati Uniti vengono declassificati quasi 5.000 documenti segreti che rivelano la stretta collaborazione e appoggio offerto dai più alti livelli del potere di Washington ai militari argentini, responsabili della morte di almeno 30.000 argentini, gran parte di essi giovani studenti e lavoratori. Recentemente il Dipartimento di Stato USA ha declassificato documenti che implicano direttamente l’allora Segretario di Stato Henry Kissinger e altri alti responsabili statunitensi nei crimini commessi dalla dittatura argentina, che mise in marcia una campagna di assassini, torture e “sparizioni” dopo aver assunto il potere. Kissinger era coinvolto nelle operazioni del cosiddetto “Piano Condor”, una rete di cooperazione per catturare ed eliminare oppositori politici in Argentina, Brasile, Cile, Uruguay, Paraguay e Bolivia.

    1980: Gli Stati Uniti aumentano il massiccio sostegno ai militari de El Salvador che affrontano la guerriglia del FMLN. Gli squadroni della morte proliferano: l’Arcivescovo Romero viene assassinato da terroristi; 35 mila civili vengono uccisi tra il 1978 e il 1981. La violenza e l’assassinio di 4 suore da parte di sicari dei militari porta alla sospensione dell’aiuto militare da parte del governo yankee per un mese.

    1981: L’Amministrazione Reagan inizia la guerra dei “contras” per distruggere il governo sandinista in Nicaragua.

    La CIA procede nell’organizzazione dei “contras” in Nicaragua. Aveva iniziato l’anno precedente con un gruppo di 60 vecchie guardie di Somoza. Quattro anni dopo giungono a riunirsi nei “contras” quasi 12 mila ex guardie. Dei 48 capi militari più importanti dei “contras”, 46 erano stati ufficiali della Guardia Nazionale. Gli Stati Uniti procedono inoltre nella guerra economica contro il Nicaragua e nelle pressioni esercitate dal Fondo Monetario e dalla Banca Mondiale.

    Il generale Omar Torrijos, Presidente di Panama, muore in un incidente aereo. Da allora esistono sospetti che la CIA sia coinvolta nel disastro, a causa del patriottismo di Torrijos e delle relazioni amichevoli del suo governo con quello di Cuba.

    1983: Cinquemila fanti della marina degli Stati Uniti invadono la piccola isola caraibica di Granada. Le truppe yankee entrano poco dopo che una cospirazione aveva rimosso dal potere Maurice Bishop, un leader rivoluzionario e nazionalista.

    1989: Gli Stati Uniti invadono Panama per arrestare colui che era stato fino ad allora un loro protetto, Manuel Noriega. L’operazione comporta non meno di 3 mila vittime civili.

    1990: Gli Stati Uniti intervengono massicciamente nel processo elettorale del Nicaragua attraverso azioni coperte e anche pubbliche. Washington sostiene apertamente la coalizione dell’opposizione, sebbene tali pratiche siano illegali secondo la legge statunitense.

    2000: Come parte della “Guerra alle Droghe”, gli Stati Uniti lanciano il “Piano Colombia”, un programma di ampio sostegno civile e militare ad un paese che possiede il peggior record in materia di diritti umani nell’intero continente. Il finanziamento da parte degli Stati Uniti di questo Piano è di 1.300 milioni, l’83% dei quali destinati alle spese militari. Il “Piano Colombia” è stato poi sostituito nella “Guerra al Terrorismo”.

    2002: Gli Stati Uniti appoggiano e finanziano gli elementi che organizzano il fallito golpe di Stato dell’11 aprile in Venezuela contro il Presidente eletto Rafael Hugo Chavez.
    ———————————————————————————
    Fonte (European Poenix)

  43. sylvi
    sylvi says:

    x Uroburo

    Questo solo per dirle che non ho bisogno di Wiki o di siti fascisti per documentarmi.
    Ho sempre letto e leggo libri…se permette.
    Ho sempre comprato molti libri.
    Wiki può servirmi solo per la velocità, e a volte l’ampiezza di notizie ma poi controllo su carta, di cui so autore, casa editrice e anno di stampa.
    Ufficiali reduci di Russia , disposti a informarmi, ne ho incontrati, la maggioranza NON erano friulani!
    la maggioranza erano diventati partigiani.
    Il suo amico troverà molto sulla storia della Cuneense!!
    Infine…
    Molto democratico…se non la penso come lei sono matta, stupida e fascista.
    Proprio come faceva Stalin!
    Meno male che i gulag non ci sono, altrimenti sarei preoccupata.

    Sylvi

  44. rodolfo
    rodolfo says:

    xAmme´…. me se gonfiano
    Nient´altro che pettegolezzi….
    Io intanto mi chiederei…caro cg….cosa c´e´ stato veramente dietro ad ogni di quei interventi….l´interesse Americano? E quale di grazia?
    Analizziamo punto per punto.
    Tu cominci dal primo…e mi spieghi quale e´stato lo scopo di quell´intervento. Io ti rispondo…dopo aver fatto le mie ricerche se il tuo punto di vista corrisponde a verita´….o se secondo il mio parere no.
    E cosi andiamo avanti punto per punto.
    Durera´´ ma bisogna avere pazienza.
    Cominciamo dalla prima….tenendo conto della data…e dello spettro politico di allora.
    “”1823: La Dottrina Monroe dichiara l’America Latina come “sfera di influenza” degli Stati Uniti”””.
    Perche´e per come…Monroe dichiara l´America latina “”sfera di influenza degli Stati Uniti? Ha fatto mai davvero quelle dichiariazioni?
    Se fatte…cosa intendeva veramente?
    A te la parola

    Rodolfo

  45. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Senza farla tanto lunga,penso intendesse quanto segue:

    ” quello che è mio è mio e quello che è tuo è pure mio. Io sono io e voi non siete un c@zzo”!

    La Storia non ha nascondigli per chi, spesso e volentieri, si è autoconclamato Marchese del Grillo..

    Rendo l’idea?

    C.G.

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