Il MinzoloFeltrismo, malattia servile del giornalismo già affetto da doppiopesismo. I 7 senatori del Pdl autori dell’incredibile “emendamento 1707″ protettore dei pedofili. L’ipocrisia di Netanyahu anche con Obama, la disponibilità servile di Frattini e il significato della grave ammissione sul massacro dei pacifisti turchi diretti a Gaza. Dal Belgio a Potenza problemi pesanti per la Chiesa.

La cosa strana è che nessuno sappia ribattere a tono. E così il solito Vittorio Feltri anche questa volta ha potuto gettare palate di merda addirittura sul presidente della Repubblica senza che nessuno facesse notare l’ipocrisia e il doppiogiochismo del suo (s)ragionamento. E infatti: se il baldo Feltri, un tanto al chilo, sospetta che Giorgio Napolitano abbia “chissà quale segreto da nascondere” perché un parlamentare del PD ha inseito in un progetto di legge una clausola per “l’immunità penale totale” del cpo dello Stato, come mai non chiede altrettanto ad altta voce e a caratteri cubitali “quali segreti ha da nascondere” Berlusconi visto che da anni fugge ai magistrati con ormai quasi 20 leggi ad personam, cioè a suo esclusivo uso e consumo? Come mai il baldo Feltri, un tanto al chilo, non chiede al alta voce e a caratteri cubitali “quali segreti ha da nascondere” il Nano Supremo e Gran Chiavaliere Papino il Breve visto che vuole, vuole, fortissimamente vuole la legge bavaglio alla stampa e anti intercettazioni? C’è stato l’indecoroso e indecente caso Brancher, il ridicolo ministro all’Immunità della Cricca&C, però Vittorio Feltri, un tanto al chilo, s’è ben guardato dal chiedere ad alta voce e a caratteri cubitali “quali segreti ha da nascondere” anche questo ex dipendente Fininvest rimasto dipendente del padrone della Fininvest.

Si potrebbe continuare a lungo, tali e tanti sono i casi di ipocrisia e doppiopesismo di questa stampa da basso impero che difende sempre e solo i cialtroni, accoltella alle spalle i Boffo e ora è passata a gettare palate di merda anche sul Quirinale. La strategia è chiara: gettando merda ovunque l’ambiente si degrada, si immerdisce, e quindi può più facilmente affermarsi il modo di fare cialtrone dei cialtroni che sempre più danno spettacolo, dei coltroni che sempre più occupano la politica e dei cialtroni della Cricca che sempre più arraffano tutto l’arraffabile all’ombra della Casta, della quale in fin dei conto anche la Cricca fa parte. L’ultimo caso è quello di Vittorio Carboni, in scena nel malaffare di alto bordo fin dai tempi dell’uccisione del banchiare Roberto Calvi, vale a dire da una trentina d’anni. Le indagini giudiziare per le quali è stato arrestato dismostrano che assieme a Marcello Dell’Utri, altro gentiluomo al servizio del Nano Supremo e Gran Chiavaliere, condannato per appoggio alla mafia a 7 anni di galera in appello, ha cercato di addomesticare il responso della Corte Costituzionale a favore del “lodo Alfano”. Cesare Previti i magistrati li corrompeva per comprare sentenze nell’interesse del Nano Supremo e Gran Chiavaliere, ma ora è fuori gioco a causa di una disonorevole condanna giudiziaria diventata definitiva. Ecco quindi che si fanno sotto personaggi del calibro di Carboni e Dell’Utri: date le loro frequantazioni e le loro vicende giudiziarie parrebbe siano tipi più adatti alle minecce che agli acquisti corruttori. Le trame e i complotti sono dunque arrivate fin dentro la Corte Costituzionale, hanno cercato di corrompere o indimidire e comunque condizionare perfino i suoi magistrati. Se vero, allora siamo alla frutta, anzi alle bucce e ai torsoli della frutta. E con tempismo perfetto ecco che Vittorio Feltri, un tanto al chilo, aggiunge le sue cucchiaiate di merda. Tutti assieme appassionatamente contro la legalità e le basi della Repubblica pur di salvare dalla giustizia il Nano Supremo e Gran Chiavaliere d’Italia.

La miserabile merdosità di certo “giornalismo” spazzatura risalta ancor più al confronto di come in Francia nessuno si inventa leggi berluscone contro la magistratura che ha incastrato per bustarelle politici di alto livello vicini al capo dello Stato Sarkozy e che a quanto pare sta per incastrare lo stesso Sarkozy. Al pubblico italiano viene invece infilato in gola il “giornalismo” alla Minzolini. Pardòn: alla Spazzolini. O Servolini. Oppure, ormai, Ridolini. E così il MinzoloFeltrismo è diventato la malattia servile del “giornalismo”. <!– @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } –>

Ecco un altro argomento sul quale Feltri, un tanto al chilo, ha evitato accuratamente di chiedere cosa avessero da nascondere gli inventori di un emendamento proprio carino infilato di soppiatto  nel disegno di legge sulle intercettazioni: l’emendamento 1.707, che introduceva il termine di “Violenza sessuale di lieve entità” nei confronti di minori. Firmatari, alcuni senatori di Pdl e Lega che proponevano
l’abolizione dell’obbligo di arresto in flagranza nei casi di violenza sessuale nei confronti di minori, se – appunto – di “minore entità”. Senza peraltro specificare come si svolgesse, in pratica, una violenza
sessuale “di lieve entità” nei confronti di un bambino. Dopo la denuncia del Partito Democratico, nel centrodestra c’è stato il fuggi-fuggi, il “ma non lo sapevo”, il “non avevo capito”, il “non pensavo che fosse proprio così” uniti all’inevitabile berlusconiano “ci avete frainteso”. Poi, finalmente, un deputato del Pd ha scoperto i firmatari del lurido emendamento 1707. Annotiamoli bene, tutti senatori:
Maurizio Gasparri (Pdl),
Federico Bricolo (Lega Nord Padania),
Gaetano Quagliariello (Pdl),
Roberto Centaro (Pdl),
Filippo Berselli (Pdl),
Sandro Mazzatorta (Lega Nord Padania) e il
Sergio Divina (Lega Nord Padania).

Per la cronaca:

- il sen. Bricolo era colui che proponeva il “carcere per chi rimuove un crocifisso da un edificio pubblico” (ma non per chi palpeggia o mette un dito dentro ad una bambina);
– il sen. Berselli è colui che ha dichiarato “di essere stato iniziato al sesso da una prostituta” (e da qui si capisce molto…);
– il sen Mazzatorta ha cercato di introdurre nel nostro ordinamento vari “emendamenti per impedire i matrimoni misti”;
– il sen Divina è divenuto celebre per aver pubblicamente detto che “i trentini sono come cani ringhiosi e che capiscono solo la logica del bastone” (citazione di una frase di Mussolini).
Complimenti. A questa bella gente e ai loro degni elettori.

Il doppiopesismo e l’ipocrisia sono di scena però anche a livello mondiale, e su tempi cruciali. I giornali non esitano a spiegare che il più recente motivo di malumore del governo di Israele contro Obana è il suo avere osato appoggiare l’adesione degli Stati Uniti alla ovvia richiesta di alcuni Paesi del Medio Oriente a firmare tutti, Israele compresa, il trattato di non proliferazione nucleare, unico modo per fermare la spirale verso la guerra innescata dai governi di destra israeliani con la scusa delle “bombe atomiche iraniane” che sono il bis delle panzane guerrafondaie sulle “bombe atomiche irachene”. Come si fa ad avere la pretesa di essere l’unico Paese con armamenti atomici di quella larga e surriscaldata fetta del mondo? E come si fa a pretendere di avere ragione nascondendosi ipocritamente dietro l’ipocrita e subdolo non avere mai ammesso di possedere le atomiche? E c’è chi ha la faccia di bronzo come Netanyahu che si offende perché Obama ha cominciato, forse, a capire che Israele fa da troppo tempo un gioco pericoloso. Di recente David Grossman su Repubblica ha fatto notare con un suo articolo come Israele da troppo tempo dica sempre “No!” a tutto, infilandosi così in un vicolo cieco e autoghettizzandosi. La faccia di bronzo armata solo di “No!” arriva al punto da rispondere “non siamo stati noi i primi a usare la violenza” alla Turchia che chiede le scuse uffciali di Israele per i nove cittadini turchi uccisi seulle navi dei pacifisti dirette a Gaza. Questo modo di (s)ragionare alla Netanyahu è pericoloso per due motivi, uno dei quali riguarda tutti e non solo perché riguarda la logoca.

Il primo motivo è che (s)ragionando alla Netanyahu il ministro dell’Interno Roberto Maroni avrebbe dovuto ordinare di sparare – e ad altezza d’uomo – contro i terremotati de L’Aquila andati a protestare a Roma con la manifestazione finita “solo” a bastonate da parte della polizia. E a Genova a suo tempo avrebbero dovuto usare i bombardieri! Il secondo motivo è che c’è sempre il rischio che ad eventuali gesti inconsulti commessi in ipotesi da un Paese europeo Israele risponderebbe in modo assurdamente violento e devastante. Del resto non è la prima volta che l’Onu condanna Israele per eccessivo uso della forza militare e la frase rivolta alla Turchia è la più plateale pubblica ammissione che sì, Israele risponde con massacri a chi usa la fionda. Per un Paese che ha il culto del mito di Davide e Golia vantarsi di essere oggo il Golia della situazione suona piuttosto male, suona come un tragico auspicio, una auto maledizione. Del resto un capovolgimento delle posizioni si è già avuto con Gaza: lo Stato che ha il culto delle disperata e suicida resistenza di Masada ai romani ha trasfromato Gaza in una enorme Masada dei nostri tempi e se stesso nella riedizione dei romani assedianti gli ebrei di Masada.

A proposito di Gaza, altra palata di ipocrisia, che ha ovviamente visto aderire con entusiasmo il nostro ciclopico ministrello degli Esteri Franco Frattini. L’impresentabile suo omologo israeliano, quell’Avigdor Lieberman teorico del “trafseriemnto” all’estero di qualche milione di palestinesi e cittadini israeliani arabi, ha invitato Frattini a formare una delegazione di ministri degli Esteri europei per andare a vedere di persona come “è stato alleggerito l’embargo a Gaza”. A quando una visita per andare ad ammirare la persona la generosità di chi nello strangolare una persona ha momentaneamnete allentato di poco la stretta al collo? I Frattini, usi servir tacendo il Nano Supremo e Gran Chiavaliere, sono felicissimi di far finta sia oro quello che i vari inviati dell’Onu, ebrei quanto e più di un Netanyahu e Lieberman sommati assieme, Richard Falk per la verifica dei Diritti umani e il giudice sudafricano Richard Goldstone hanno documentato essere orrore. Che secondo Falk ha anche un fetore che ricorda quello nazista. Israele ha cacciato Falk e sommerso di insulti Goldstone, giusto quindi che inviati col tappetino rosso un volenteroso Frattini molto bene allenato al servile obbedir tacendo di rito berlusconiano.

Il Vaticano ha fatto la voce grossa contro la magistratura belga che ha “osato” perquisire anche le abitazioni e gli uffici di alti prelati del Belgio, accusandola addirittura di “comportamenti peggiori di quelli dell’Urss”. Si vede che anche il papa e i suoi uomini quando scoppia il caldo parlano a ruota libera, senza accertarsi che il cervello sia inserito prima di aprire la bocca. Ora dal computer del cardinale Gotfried Danneels salta fuori una imbarazzante foto di bambina di meno di 10 anni di età ritratta nuda. Vedremo. Intanto però è stato appurato che a Potenza nel sottotetto del duomo dove anni fa è stata violentata e uccisa la giovanissima Elisa Claps  più di un uomo ha continuato a far sesso su un materasso ai piedi del muro di fronte a quello dove il cadavere della povera ragazza andava mummificandosi. Domanda: come è possibile che tutto ciò sia avvenuto senza – quanto meno – la complicità del parroco di quell’epoca se – stando a ciò che hanno scritto tutti i giornali – davvero a quel dannato sottotetto si poteva accedere solo ed esclusivamente dal suo appartamento? Ho già detto a suo tempo che quel parroco, ormai defunto, usava andare a “confessare” quasi ogni sera le studentesse del convitto di suore di via Ciccotti, tanto che più di una volta è stato preso a botte da fidanzati gelosi. Che facciamo? Ci inventiamo un’altra telenovela pluridecennale modello “rapimento di Emanuela Orlandi” pur di nascondere che due più due fa quattro?

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