Iran: Berlusconi semina, Ahmadinejad raccoglie. Caro Ratzinger, ma lei l’ordine che ha inviato nel 2001 a tutti i vescovi del mondo di tacere alle autorità civili qualunque caso di pedofilia del clero lo ha ritirato sì o no? A giudicare dal nuovo scandalo e annesso silenzio della curia di Bologna, si direbbe proprio di no. Dalla Milano da bere alla Lombardia, e non solo, da spolpare: il nostro capo del governo spiega che i peggiori sono per lui “i migliori”

A Teheran stanno facendo il gioco di Silvio Berlusconi e dei suoi manovratori. Così è più facile ricominciare il tiro al piccione contro l’Iran, con l'”informazione” giornalistica che ci dà fulmineamente conto non solo di ciò che accade, ma anche di ciò che si vorrebbe accadesse ma non è ancora accaduto. Una domanda: come mai invece della Palestina non si ha MAI una altrettanto fulminea informazione? Per l’Iran diamo retta anche a twitter e affini, senza uno straccio di verifica, in Palestina invece diamo retta solo al portavoce del governo israeliano. Vi accadono soprusi a volte degni dell’Iran, ma NON se ne parla. Ahmadinejad gioca chiaramente la carta dell’esasperazione della tensione politica internazionale, in modo da poter dare meglio un giro di vite interno, e arriva a dichiarazioni provocatorie anche demenziali, però ha dichiarato chiaro e tondo in piazza che l’arricchimento dell’uranio per la famosa bomba atomica non interessa l’Iran. Concetti del resto già detti più volte, ma in quei casi ha fatto cilecca non solo twitter…

La rinuncia alle atomiche da parte di Ahmadinejad  sa di volpe che non arriva all’uva e dice che è acerba, visto che a parte le chiacchiere soprattutto made in Usa e Israele – remake delle balle sulla “bomba” irachena – l’Iran non ha nessuna possibilità di arrivare a costruirla. Però il gioco al massacro, per ora a parole in attesa di poterlo trasformare in carne e sangue dei vinti, continuiamo a giocarlo. Il capo del governo o il capo dello Stato iraniano gridano che in Israele “collasserà” il sionismo – solo il sionismo, si badi bene, non Israele – ma i giornali traducono che ha gridato “Israele sarà “schiacciato”. Israele, non il sionismo. Che è chiaramente cosa diversa da Israele, così come un qualunque regime politico di uno Stato è cosa diversa dallo Stato con quel regime. Gli Usa e Israele e l’Europa vogliono far crollare il regime teocratico dell’Iran, ma questo NON significa che vogliano schiacciare l’Iran. O no? Di ritorno dal mio viaggio in Iran scrissi che il regime teocratico era condannato a crollare, perché la società civile è molto più avanti del regime, e nessuno s’è sognato di accusarmi di volere che l’Iran venisse “schiacciato”. O no? Sono molti i Paesi che sperano che in Italia crolli il “regime berlusconiano”, cosa sperata da un buon terzo degli stessi italiani, ma a nessun furfante verrebbe in mente di dire che tutti costoro vogliono che a crollare o ad essere “schiacciata” sia l’Italia. O no? Viceversa, stando ai fatti, quando si dichiara che si vuole “far crollare Hamas” pare proprio che si intenda “schiacciare” Gaza, con non pochi suoi abitanti. Però in questo caso nessun’anima bella si scandalizza, anzi… Arriva anche la benedizione di Papino il Breve!
Più ipocrisia e disonestà politica di così si muore. Come nel giro di qualche mese forse accadrà di nuovo. L’Iran non ha pace, ci serve il suo petrolio e per averlo abbiamo prima messo sul trono un burattino inglese, poi una sanguinaria marionetta a stelle e a strisce, poi gli abbiamo scatenato contro l’Iraq, prendendo due piccioni con una fava, cioè indebolendo sia l’uno che l’altro, poi abbiamo fatto vincere le elezioni alla destra grazie alla demenziale trovata del'”asse del male” inventata dal malefico Bush. Ora siamo alla “soluzione finale”. Per colpire l’Iran serve il solito capovolgimento della realtà dei fatti, necessario per creare l’allarmismo isterico viscerale che sempre alimenta le guerre. Siamo noi che assediamo l’Iran, così come tutto il mondo arabo e islamico da almeno due secoli, per non parlare delle crociate e affini, però siamo talmente disonesti e feroci da far credere che sia l’Iran a minacciare se non assediare il mondo. Ci sarebbe da ridere se non fosse l’anticamera di una nuova (inutile) tragedia, perché anche un cretino capisce che l’Iran non può minacciare né assediare nessuno, se non è costretto a difendersi da un altro attacco altrui. Solo un demente può pensare che voglia attaccare Israele, perché attaccarlo significherebbe avere contro gli Usa e buona parte anche dell’Europa, significherebbe cioè tagliarsi i coglioni. L’Iran non è un Paese arabo, quindi neppure se attaccato può sperare di diventare il leader di tutto quel califfato che parte, minima, del mondo islamico pare stia sognando. Oddio, può anche essere che Ahmadinejad e gli ayatollah, come tutti i fanatici del proprio Dio, siano impazziti e sbaglino i conti, ma pare difficile: l’Iran non è la Padania di Bossi, che peraltro usa spesso un linguaggio minaccioso ed armigero senza che gli venga torto un baffo.

Daniel Pipes, testa d’uovo [qualcuno a onor del vero dice “testa di minchia”] dei famigerati e fallimentari neocon americani, quelli con le mani lorde di sangue per l’invasione dell’Iraq a base di balle sulle atomiche di Saddam e sul “nuovo Medio Oriente”, insiste perché l’Iran venga bombardato: “Per le sanzioni economiche è troppo tardi”. Peccato che come molti altri uomini dello staff guerrafondaio di George W(isky) Bush il buon Daniel abbia come punto di riferimenti più gli interessi del governo di Israele che quelli degli Usa.

Veniamo al papa. Ratzinger ha ripetuto solennemente che i casi di pedofilia, che affliggono come una piaga purulenta la Chiesa, ma soprattutto i bambini a contatto con il suo clero,  non saranno più tollerati, anzi saranno denunciati. Bene. Benissimo! Ma a chi saranno denunciati? A Dio alle autorità giudiziarie dei singoli Stati, Italia compresa? Questa volta il ritornello pare più forte rispetto quanto detto a New York e in Australia, dove suonava più che altro come una flebile giaculatoria recitata a uso dei mass media, un piccolo show per tentare di far dimenticare il dilagare di scandali pedofili nella Chiesa degli Usa e dell’Australia. Poi però nonostante le chiacchiere in scarpette rosse è arrivato l’uragano dello scandalo irlandese: pedofilia a gogò e solito silenzio complice da parte della gerarchia ecclesiastica locale.
A questo punto rivolgiamo al signor papa una rispettosa preghiera: potrebbe dirci, e dimostrarci, se la direttiva da lui stesso emanata nel giugno 2001 per ordinare ai vescovi di tutto il mondo di nascondere alle autorità civli tutti i casi di pedofilia è stata ritirata o no? Di quella direttiva, a firma di Ratzinger e Raffaele Bertone, all’epoca Numero Uno e Numero Due  dell’ex Sant’Uffizio (ex tribunale dell’Inquisizione) e oggi rispettivamente papa e segretario di Stato del Vaticano, abbiamo già parlato e scritto più volte, il suo testo completo figura anche nell’appendice del mio libro “Emanuela Orlandi, la verità: dai lupi grigi alla banda della Magliana”.  Ne ha parlato di sfuggita il Corriere della Sera quando un magistrato del Texas, scoperto quel vergognoso ordine scritto, imputò Ratzinger del grave reato di “cospirazione contro la giustizia”. Ma tutti fanno sempre finta di niente. Ho scritto a colleghi vaticanisti di un paio di giornali, dei quali evito di fare il nome, per sapere se l’ordine del 2001 è stato ritirato o no, ma nessuno risponde….

La mia domanda al signor papa è motivata anche dal nuovo scandalo di pedofilia nel clero a Bologna e annesso silenzio menefreghista della curia locale, a partire dal vescovo Ernesto Vecchi. Scandalo che i giornali riportano, ma – almeno quelli che leggo io – senza mai fare il nome del prete stupratore. Embé, mica è un albanese o rumeno o zingaro o musulmano o palestinese o iraniano, cioè non è mica un mostro da sbattere in prima pagina: è solo un sacerdore stupratore…. Roba da poco.

Mi fa orrore parlarne ancora, ma come si fa a tacere su un capo di governo che dichiara pubblicamente “con questi magistrati non si può governare”? Frase che tradotta dal berlusconese in italiano significa di fatto “Senza commettere reati penali non possiamo andare al governo né governare”. Come si fa a tacere su un capo di governo che definisce i magistrati “impiegati pubblici”? Impiegati, si badi bene, che secondo tale capo di governo non dovrebbero quindi mai mettere sotto accusa i politici, come se fossero questi e non il pubblico, cioè il popolo italiano, i datori di lavoro di tali “impiegati”! Questa non è solo cafonaggine non solo istituzionale, ma anche protervia preoccupante perché comincia ad avere un troppo forte fetore di autoritarismo. E come si fa a non parlare di un capo di governo che prende le difese di un Bertolaso e di altra bella gente colta in pieno fallo porcaiolo e mazzettaro alla faccia anche dei terremotati? Anche il cinismo e lo schifo dovrebbero avere un limite, perfino se le iniziali PdL dovessero significare Porcaggine dei Ladroni come peraltro inducono a pensare il recente arresto dell’assessore lombardo Prosperini, legaiolo dei peggiori, e gli odierni arresti sia del presidente della Provincia di Vercelli, Renzo Masoero, che di un consigliere del Comune di Milano, Camillo Pennisi, colto con in mano una mazzettina da 10 mila euro, appendice di una da 5.000 già incassata e anticipo di chissà cosa. Dalla Milano da bere alla Lombardia e Padania da spolpare. Un bel progresso, non c’è che dire, molto post post moderno. Molto mutanda griffata.
Essersi ridotti a un (per la terza volta!) capo di governo che davanti alla retata di Bertolaso&C osa anche dire che “i magistrati colpiscono sempre i migliori” significa essersi ridotti a livello tribale. Che per il Chiavalier Papino il Breve i “migliori” siano quelli che per la gente normalmente onesta sono i peggiori lo avevamo capito da un bel pezzo. Almeno da quando ha voluto come ministro della Difesa il suo addetto personale alla corruzione di magistrati e allo scippo di beni altri, che ha perfino tentato di insediare come ministro della Giustizia. Oggi però abbiamo la conferma direttamente dalla bocca del Chiavaliere, che di “migliori”, cioè di peggiori, se ne intende. Così come abbiamo anche la conferma di cosa intendeva per giustizia quando ha tentato il colpo gobbo di Cesare Previti ministro della Giustizia.
Speriamo che non sia troppo tardi quando queste cose la maggioranza degli italiani no si limiteranno solo a capirla, come l’hanno già capita da un pezzo anche quelli che proprio per questo votano Chiavaliere&C, ma nella cabina elettorale la tradurranno finalmente in rifiuto politico. Tra i migliori di Berlusconi ci deve essere anche il suo medico personale, tale Alberto Zangrillo, visto che è stato promosso in silenzio a membro del Consiglio superiore della Sanità, dove ormai se la fanno da padroni i clericali dell’Università Cattolica o della milanese clinica privata, di don Verzè, S. Raffaele.
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P. S. La retorica buonista a volte rende ridicoli. Bill Clinton è stato operato al cuore e il suo portavoce ci ha tenuto a rassicurare il mondo: “Sta bene, pensa ad Haiti ed è di buon umore”. Come si faccia ade essere di buon umore pensando ad Haiti massacrata dal terremoto lo sa solo il Padreterno. Beh, in fin dei conti lo sanno anche nel giro Bertolaso&C e del loro protettore Santo Silvio non Vergine in tutti i sensi.

593 commenti
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  1. el Guerrillero
    el Guerrillero says:

    Cuba occupa la nona posizione
    turistica in America

    Cuba occupa la nona posizione come destinazione turistica in America, ha segnalato Miguel Alejandro Figueras, assessore del ministro del ramo nell’Isola, durante il Concorso Internazionale di Fotografia subacquea FOTOSUB Colony 2010, ha riportato la AIN.

    Nell’inaugurazione dell’appuntamento con sede nell’Hotel Colony del municipio speciale dell’Isola della Gioventù, Figueras ha riferito la crescita di Cuba, che nel 1990 occupava il 23º posto tra i luoghi preferiti dai viaggiatori nel mondo ed ha segnalato che il paese si potrebbe situare al quarto o quinto posto, se il governo degli Stati Uniti permettesse ai suoi cittadini di viaggiare liberamente a Cuba.

    L’esperto ha anche risaltato l’inclusione di Cuba tra le 27 destinazioni più importanti del mondo per le immersioni subacquee, secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo parlando ai 70 fotografi, modelli e giornalisti di dieci nazioni.

    Per questo tipo d’attività nautica, l’Isola dispone di 39 centri internazionali per le immersioni, con 200 istruttori e guide, 66 imbarcazioni, mille punti per le immersioni riconosciuti e 10 camere iperbariche, che garantiscono la sicurezza dei sub.

    Figueras ha precisato che negli ultimi ventanni Cuba ha ricevuto 29 milioni di turisti, la metà dall’Europa, otto milioni dal Canada, quattromila dall’America Latina e 800.000 mila dagli Stati Uniti.

    Tra le principali regioni turistiche della nazione ha ricordato L’Avana, Varadero, Jardines del Rey, Camagüey, Holguín, Santiago di Cuba, la costa sud centrale e los Canarreos (l’Isola della Gioventù e Cayo Largo), luoghi che concentrano il 91% degli investimenti, delle entrate e del numero dei turisti.

    Nell’Isola operano 107 alberghi a quattro e cinque stelle, e questo rappresenta il 66% di tutta la rete alberghiera nazionale, che alla fine del 2009 aveva un totale di 50.000 abitazioni.

  2. Il signor P.
    Il signor P. says:

    x Damocle
    Con lo spauracchio della “minaccia comunista” gli USA …
    —————
    Se lUnione Sovieta pensava al bene della loro popolazione e non ammazarli e poi esportare le loro schifezze a altri stati, tutte le guerre ecc. da te notate non sarebbero accadute. Altre che spauracchio!

  3. Il signor P.
    Il signor P. says:

    x gino
    La risposta alla tua domanda e’ semplice: perche’ ci sono ancora gente con la mentalita’ partigiana come la tua.
    SCONOSCIUTO 45!

  4. Vox
    Vox says:

    AFGHANISTAN : GLI AMERICANI SONO PROFONDAMENTE COINVOLTI NEL COMMERCIO DI DROGA

    “I trafficanti di droga alleati degli Stati Uniti sono incaricati di svolgere attività di polizia e di controllo dei confini, mentre i loro rivali sono stati inseriti in liste nere americane”.

    di GLEN FORD
    Black Agenda Report

    Gli Stati Uniti hanno preparato il terreno per la guerra afghana (e pakistana) otto anni fa, quando permisero il traffico di droga ai signori della guerra sul libro paga di Washington. Ora gli americani, agendo come il Capo dei Capi, hanno compilato liste nere dei rivali, i signori della guerra “talebani”. “È un’occupazione di bande, nella quale i trafficanti di droga alleati degli Stati Uniti sono incaricati di svolgere le attività di polizia e controllo dei confini”.

    La missione americana si è evoluta in un’organizzazione di tipo mafioso che avvelena ogni alleanza militare e politica introdotta dagli USA e dal proprio governo fantoccio di Kabul.

    È un’occupazione di bande, in cui i trafficanti di droga alleati degli Stati Uniti sono incaricati di svolgere attività di polizia e di controllo dei confini, mentre i loro rivali sono stati inseriti in liste nere americane, destinati alla morte o alla cattura. Come risultato di ciò, l’Afghanistan è stato trasformato in una piantagione di oppio che fornisce il 90 percento dell’eroina mondiale.

    Un articolo nel numero attuale di Harper’s magazine esplora i meccanismi profondi dell’occupazione statunitense infestata dalla droga, si tratta di una dipendenza quasi totale sulle alleanze costruite con gli attori del traffico di eroina. L’articolo si focalizza sulla città di Spin Boldak, al confine sudorientale con il Pakistan, porta d’accesso ai campi di oppio delle province di Kandahar ed Helmand. Il signore della guerra afghano è inoltre a capo dei controlli ai confini e della milizia locale. L’autore è un giornalista infiltrato residente negli USA, che è stato assistito dai più importanti collaboratori del signore della droga ed ha incontrato i funzionari statunitensi e canadesi che collaborano quotidianamente con il trafficante di droga.

    L’alleanza è stata costruita dalle forze americane durante l’invasione statunitense dell’Afghanistan nel 2001, ed è perdurata e cresciuta sin da allora. Il signore della droga, ed altri come lui in tutto il paese, non è solo immune da serie interferenze americane, ma è stato rafforzato attraverso denaro ed armi di origine statunitense per consolidare i propri affari nel settore della droga a spese degli altri trafficanti rivali delle altre tribù, costringendo alcuni di loro ad allearsi con i Talebani. Nell’Afghanistan di lingua Pashtun, la guerra è in gran parte tra eserciti guidati da trafficanti di eroina, alcuni schierati con gli americani, altri con i Talebani. Sembra che i Talebani stiano avendo il sopravvento in questa guerra tra bande mafiose, le cui origini trovano le proprie radici direttamente nelle politiche degli Stati Uniti.

    “È una guerra il cui ordine di battaglia è ampiamente definito dal commercio di droga”.

    C’è da sorprendersi, quindi, se gli Stati Uniti compiono così spesso attacchi aerei contro le feste di nozze dei civili, cancellando gran parte delle numerose famiglie dello sposo e della sposa? I trafficanti di droga alleati dell’America hanno spiato i clan e le tribù rivali utilizzando gli americani come supporto tecnologico nei loro feudi mortali. Ora gli americani ed i loro alleati occupanti europei hanno istituzionalizzato le regole della guerra tra bande con liste nere di trafficanti di droga da uccidere o catturare a vista, liste compilate da altri signori della droga affiliati con le forze di occupazione.

    Questa è la “guerra di necessità” che il Presidente Barack Obama ha abbracciato come propria. È una guerra il cui ordine di battaglia è largamente definito dal commercio di droga. I generali di Obama fanno richiesta di decine di migliaia di nuove truppe nella speranza di diminuire la loro dipendenza dalle milizie e dalle forze di polizia attualmente controllate dai trafficanti di droga alleati degli americani. Ma, naturalmente, questo spingerà gli alleati afghani dell’America tra le braccia dei Talebani, che otterranno un accordo più vantaggioso. Allora i generali sosterranno di aver bisogno di ulteriori truppe statunitensi.

    Gli americani hanno creato questo inferno saturo di droga, e la loro occupazione è ora dominata da quest’ultimo. Sfortunatamente, nel frattempo hanno anche dominato milioni di afghani.

    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6777

    Prima dell’invasione, la produzione di oppio in Afghanistan era stata quasi decimata, ridotta, secondo alcune stime americane, a uno scarso 4% della produzione mondiale. Dopo l’invasione, la produzione e’ aumentata vertiginosamente, fino ad arrivare al 90% attuale. Esistono on line molte fotografie di soldati britannici e Usa che piantonano enormi campi di papaveri da oppio, a dimostrazione di quanto sostiene questo e molti altri articoli sull’argomento. Di quale “missione umanitaria” si può continuare a parlare (semmai ce ne fosse stata una)? L’Italia spende fior di denaro per finanziare la propria presenza e aiutare gli americani a fare i LORO interessi. Dovremmo assolutamente uscire da quella sporchissima guerra.

    Riporto anche alcuni commenti di altri lettori, che mi sembrano pertinenti:

    LA NATO A NAPOLI
    Molti ritengono che la Nato sia soltanto un’alleanza militare. In realtà si tratta di una multinazionale e tra i suoi “prodotti” c’è principalmente la droga. E da brava multinazionale non si occupa soltanto della produzione ma anche della distribuzione.
    Cosa si pensa che servano tutte le basi militari delle quali è disseminato ad esempio il nostro paese?
    E’ stimato che soltanto al porto della base di Napoli transitino cinquemila container l’anno. Ufficialmente contengono “materiale militare”, ma in realtà si tratta di ogni genere di merce illegale clandestina, che può passare senza problemi grazie ai privilegi di extraterritorialità assicurati dai trattati alle basi Usa e Nato. Non si penserà del resto che tutta la droga che circola in Italia possa venire importata nei doppi fondi di qualche valigia.

    KOSSOVO
    Anche il finto intervento “umanitario” in Kossovo era finalizzato all’apertura di un corridoio per la droga attraverso i Balcani. Davvero riteniamo che , se i governi volessero veramente porre fine al traffico di droga, non sarebbero in grado di farlo? E’ la solita rappresentazione tragicomica, messa in piedi per gli utili idioti, che fingono di non vedere.

    ITALIANI E PAPAVERI
    Il figlio ( degenere) di un mio amico andò volontario in afghanistan con il primo contingente…quando lo misero di guardia a un campo di papaveri, comprese, e alla fine della missione si congedò…

  5. Anita
    Anita says:

    x Faust

    Se la lista di “centinaia di migliaia” (non milllioni,,) di fucilati da Castro… fosse vera……….
    ==================

    Migliaia, non centinaia di migliaia.

    I milioni e le centinaia di migliaia li hai aggiunti TU, non io.

    Cosa fai, sgarri?

    Anita

  6. Vox
    Vox says:

    @ Anita e suo amico P.

    Che succede, vi siete ammalati di numerologia come il nostro Cavaliere?

    Una volta, fini a neanche tanto tempo fa, si insegnava nelle vostre scuole che i comunisti mangiavano i bambini e avevano una rimanenza atavica di coda, addirittura che i cinesi i bambini li buttavano nell’acqua bollente. Lo so non per sentito dire, eh.

    Siete molto “bravi” a contare i morti altrui, per nascondere meglio tutti quelli fatti da voi. Tutto il bleach del mondo non basterebbe ormai a lavare via i fiumi di sangue che avete prodotto e ci vorranno decine, se non centinaia di anni, per riparare tutti i danni che i vostri governi fascisti, le vostre multinazionali e le vostre banche hanno creato in tutto il mondo.

    E poi, con quale ipocrisia ci venite a blaterare di morti prodotti dal comunismo? Siete improvvisamente diventati umanitari? Ma come? P. non aveva scritto l’altro giorno che era giusto mettere più mine per ammazzare più coreani e quindi meno soldati Usa? Come mai, allora, tanta improvvisa preoccupazione per i morti dell’Est?
    I soliti due pesi e due misure? O forse i morti che fate voi sono meno morti degli altri?

    Mavalà, mavalà, mavalà, come dice un avvocatuccio di nostra conoscenza…

  7. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Scusi il ritardo, stavo facendo uno scann di sicurezza sul mio PC.
    Lei ha scritto del Ho Chi Minh City massacro.

    Quale, quello del 1968 in Vietnam da parte di Ho Chi Minh e dal Vietnamese Communist Party?

    hmmmmmm

    Anita

  8. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro signor P.,
    trovo veramente singolare il suo messaggio n. 503. In particolare per la sua chiusa: lei si aspettava meglio da me. La ringrazio comunque per la buona considerazione che lei lascia trasparire, devo però farle notare che lei non è il mio esaminatore ed io non sono un suo esaminando. Non credo che tra noi ci sia una situazione di esame e se lei lo pensasse dovrei onestamente dirle che si sbaglierebbe di grosso. Io espongo i miei punti di vista , proprio come fa lei, in generale però, a differenza di lei, argomentandoli.
    Ritengo di avere risposto adeguatamente al suo messaggio n. 434 e penso che le mie argomentazioni rispettino il contenuto di quel che lei ha scritto, in quel messaggio ed anche in altri precedenti.

    Vorrei dare una risposta anche al suo messaggio n. 530.
    Per incominciare io accetto totalmente i suoi numeri. Non perchè li ritenga attendibili, in effetti non lo sono affatto, ma perché non è questo l’argomento che vorrei affrontare.
    Non ritengo quei numeri attendibili perchè mettono insieme dati tra loro del tutto diversi in modo tale che non si capisce assolutamente più a cosa la risoluzione faccia riferimento. Ad esempio i 20 milioni di morti in Russia comprendono anche i morti per le carestie durante la guerra civile. I 65 milioni di morti cinesi comprendono gli effetti delle carestia successiva al Grande balzo in avanti, che sono stati un errore di valutazione non voluto. I morti afghani sono stati il risultato di una guerra civile. I morti dell’America Latina presumo siano i fucilati dal regime castrista, un numero eccessivo rispetto ai dati degli stessi anticastristi. Insomma questi numeri sono confusi e non significano nulla ma io comunque li accetto paro paro: il kommunismo ha fatto 100 milioni di morti. Siamo d’accordo, tuttavia ….

    L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa approva la Risoluzione n. 1481, che condanna i crimini dei regimi comunisti europei. Ma il Consiglio d’Europa si muove sulla base di richieste provenienti soprattutto dalla Polonia e dalla Cechia. La prima è retta da partiti para-fascisti che hanno fatto delle “misure per smantellare l’eredità dei sistemi totalitari comunisti” la loro unica ragion d’essere. Gente che intendeva processare perfino il generale Jaruzelski, a cui avrebbero dovuto, se mai, erigere un monumento.
    Questi paesi hanno un rapporto di totale subordinazione alle direttive useggetta e sono in realtà una quinta colonna inserita nell’Unione Europea. Prodi ha fatto un grave errore ad allargarne i confini. Direi che questi paesi si comportano come l’ONU nel periodo immediatamente successivo alla fine della II GM: sono gli esecutori d’ordini del vostro governo. Per altro i numeri riportati sono quelli prodotti dagli inglesi, che sono, notoriamente, la 52° stella …

    Una soluzione di così totale condanna di un sistema politico sa molto di voler cancellare perfino la memoria di quel sistema, operazione curiosa: perché mai? Suvvia mio pregevole signor P. avete vinto, a cosa vi serve questo voler cancellare perfino la memoria dei vinti?
    Mi ricordate molto la politica degli stati europei nel periodo della Restaurazione: volete cancellare qualcosa che continua a farvi paura. Perché il comunismo è scomparso ma le ragioni per le quali era sorto e si era tanto sviluppato rimangono tutte tali e quali: Fin quando vi saranno uomini che non accettano le iniquità della società capitalistica questi terranno in vita gli ideali che hanno contrassegnato tutte le sinistre della storia, ivi compresa la sinistra comunista.

    Vi è poi un’altra questione che mi turba non poco: neppure la strada del capitalismo è stata priva di un numero impressionante di morti. Basti ricordare le tremende carestie indiane o cinesi del periodo 1800-1945, frutto diretto delle politiche economiche dei paesi capitalistici o le morie di fame dei peones latino-americani, frutto del vostro imperialismo. E tralascio i morti della I e II GM che sono il frutto delle contraddizioni inter-capitalistiche.
    Quando il Consiglio d’Europa voterà una risoluzione che condanni i crimini dei sistemi capitalistici europei ed useggetta? Mai, vero? Ne avevo il sospetto. Come mai? Non avete nulla da rimproverarvi? ….. Dovreste studiare un po’ meglio la storia.
    Un saluto U.

  9. Il signor P.
    Il signor P. says:

    X Vox
    Caro/cara lei ha tutta la liberta’ di contare i morti che noi, cioe’ americani, habbiamo causato e pubblicarli. Poi, a contare le vittime fatte dai comunisti non sono stato io ma una commisione della UE.
    Sul fatto “Una volta, fini a neanche tanto tempo fa,…”, scommetto che quando hai sentito questo ha anche visto Elvis vivo in giro in Times Square.
    Invece di leggersi tuttle le schifezze scritte sull’USA, e ce no sono tantissime, prova a leggere un poco articoli piu’ bilanciati.
    Mavalà, mavalà, mavalà ….

  10. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Komare!
    Nò, si tratta dei massacri perpetrati dai marlins (cito Faust) in divisa usa-bruciamoliviviconilnapalm-e-scappiamo.
    Lei fa troppa confusione.
    Quaglieggia, in gergo.
    P.S.: Ho Chi Mihn è eroe nazionale il quel paese. Da nord a sud.
    Provi a chiedere oppure ad informarsi un tantino.
    C.G.

  11. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Poppy.
    Certo che sono partigiano!
    Stò da sempre, fin da quando portavo i pantaloni corti, dalla parte di quelli presi tra le reti.
    Se solo sapessi quanto mi autogratifica..
    La gente l’ho sempre guardata negli occhi, caro il mio Poppy.
    Tu invece?
    C.G.

  12. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Caro uroburo,
    Bravissimo! Lasciando perdere il fatto che il tuo penultimo era completate fuori classe, la tua, questo e’ esattamente quello che mi aspettavo da te (Ti do il tu non per disprezzo ma per tenere i miei errori sotto controllo).
    Lei dice che la Polonia e la Checia sono soggeti all’USA co questo non sono d’accordo. Direi piuttosto che queste nazioni ancora temono il passato e cerchano una alleanza protettiva con l’USA. Pero’ ultimamente hanno subito un secchio di acqua fredda in faccia grazie al nostro glorioso presidente che si inchina a ogni opportunita’ a gente che essenzialmente gli sputano in faccia.
    C’e’ un detto da noi, forse anche tra voi, che chi non studia la storia e’ destinato a riperterla. Tutti i mali fatti da qualunque paese non devono essere dimenticati e direi che anche i numeri non sono la sola criteria per ricordarli ma anche le ragioni dietro questi fatti. Il fatto che tu hai riconosciuto le cifre non deve scusarle alla leggiera.
    Lascio qui, perche’ devo ritornare a lavorare. Se c’e’ qualche punto che mi e’ sfuggito cerchero’ di farlo stasera.
    Buona sera e cordiali saluti.
    ISP.

  13. Anita
    Anita says:

    x VOX -#389-

    Vox { 16.02.10 alle 23:31 } Altra sobrietà in breve:
    ____________________________

    Lei ha iniziato con i numeri.
    E finisce il suo post con Killed, killed, killed…

    Anita

  14. Il signor P.
    Il signor P. says:

    x gino
    PS – Se Ho Chi Mihn stava a casa sua quel cimitero in Ho Chi Mihn City non esistesse.

  15. Anita
    Anita says:

    x -#566

    Credo che la lingua sia “Vietnamita”
    Correggo prima che venga presa per un analfabeta.

    Anita

  16. Faust x sP
    Faust x sP says:

    grazie al nostro glorioso presidente che si inchina a ogni opportunita’ a gente che essenzialmente gli sputano in faccia.

    … direi piuttosto che gli ricordano di onorare (pagare..) i debiti del paese ppiu ricco del mondo… ssii, volendo è uno sputo nel portamonetine… visto che i biglietti, quelli che restano in usa… servono, fra non molto, x giocare al monopoli… Pagate i debbiti e finitela di rubare e massacrare i Poveri… e nessuno ppiu vi sputera in faccia… Obama sta cercando di tirar fuori Gringolandia dai guai-criminali del doppioWW george… Obama ha una faccia che da fiducia ad un creditore … a dooppio WW… non gli avrei prestato un cents… ne avrei da lui comprato unauto…
    Faust

    Ps:
    … economicamente guadagni di ppiu con i conservativi o con un presidente democratico..??

  17. AZ Cecina LI
    AZ Cecina LI says:

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it
    La Radicale Rita Bernardini ha, con molte difficoltà ottenuto il bilancio (fino ad ora segreto) della camera dei deputati e lo ha pubblicato.
    Dal bilancio salta agli occhi delle cosucce interessanti, per esempio che circa il 40% dei 139 milioni del bilancio va ad un singolo fornitore, la Milano 90 srl di Sergio Scarpellini, Per il solo Palazzo Marini sede degli uffici della camera 45 milioni, 750 euro al m³ un l’affitto di appartamentino di 80 m³ a quel prezzo sarebbe di 60.000 euro all’anno ma anche nelle (si fa per dire) “piccole spese” 61.000 euro per prodotti igienici (circa 100 euro a deputato), 330.000 euro per i parcheggi moto e 1.000.000 per le auto (2200 euro a deputato) e via così sperperando, o più facilmente regalando contratti d’oro ad amici generosi.
    Per chi desidera approfondire (e magari vomitare di nuovo) può partire da qui.

    http://www.radioradicale.it/rita-bernardini-rende-pubblico-lelenco-dei-fornitori-e-consulenti-della-camera-dei-deputati

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  18. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Caro Faust,
    Non avemo nessun debito anzi altri dovrebbero pagare noi. Personalmente guadagno lo stesso sempre con il solito aumento l’annuale per lavoro ben fatto e apprezzato. Ti direi quando guadagno ma non voglio farti morire di infarto.
    Tu ti compriresti una macchina da Obama e Bussh no?
    Spiega tutto!
    Stammi bene diavolaccio.

  19. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Egr. Sig P,

    (per gli amici di vecchia data Poppy),
    se devo essere sincero , la conta dei morti ,da una parte e dall’altra è cosa che non mi interessa.
    Mi consola però il fatto di sapere che vi state avviando alla “frutta” o almeno ci manca poco.
    GodeTevi quindi , ancora ,questo “dessert” ,che la storia giustamente vi concederà.
    I conti finali li faranno”altri”,e non noi, ma non credo vi piaceranno!

    con rinnovata stima

    cc

  20. Eustace Mullins presents: The Neo-Zionist Order
    Eustace Mullins presents: The Neo-Zionist Order says:

    http://wideeyecinema.com/?p=113

    Eustace Mullins argues that the Federal Reserve Act of 1913, drafted by German banker Paul Warburg and others in a secret meeting, defies Article 1, Section 8, Paragraph 5 of the US Constitution by creating a “central bank of issue” for the United States. Mullins goes on to claim that World War I, the Agricultural Depression of 1920, the Great Depression of 1929, and Adolf Hitler’s rise to power were brought about by international banking interests in order to profit from conflict and economic instability.

  21. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Caro cc,
    Questa tua lungimiranza con i conti finali mi fa meravigliare.
    Poi l’uva cerva non interessava neanche alla volpe. Ma parlando di “frutta”, ci vado sempre. Non dimenticare di mangio quattro al giorno cambiando varieta’ se possibile. Le proprieta’ anti-ossidante fanno bene specialmente al cervello.
    Cordiali saluti.

  22. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    ORMAI NETANYAHU METTE IN PERICOLO ANCHE LA DEMOCRAZIA IN ISRAELE. ECCO QUALE FECCIA POLITICA E’ ANDATO A SUPPORTARE IL NOSTRO PRIMO MINISTRO PAPINO IL BREVE
    ————————————–
    http://www.haaretz.com/hasen/spages/1150938.html

    The obligation of a true patriot
    By Zeev Sternhell

    A year into Benjamin Netanyahu’s government, most journalists and commentators have had good things to say about the boss’ pleasant behavior, government stability, peace along the borders and economic success. They forgot, or didn’t want to know – and that’s a bad omen – that behind the smoke screen of imaginary quiet a neoconservative revolution of unparalleled danger to the regime’s future and the Israeli lifestyle is taking place. Israel is currently the only Western country whose cabinet includes the likes of Foreign Minister Avigdor Lieberman, Justice Minister Yaakov Neeman and Interior Minister Eli Yishai. The last time politicians holding views similar to theirs were in power in post-World War II Western Europe was in Franco’s Spain. There are many examples from the prewar period.

    In Israel a crude and multifaceted campaign is being waged against the foundations of the democratic and liberal order. On the first line of fire is the attempt to carry out a targeted assassination against judicial review of the Knesset’s general legislation. In a democratic regime the judicial branch restrains and checks the other two branches and is the only one responsible for upholding individual rights. After Israeli society cast off the view that reigned during the days of the pre-state Jewish community and in the Israel of our first prime minister, David Ben-Gurion, we are now moving backward.

    It’s true that in the early days the prevailing attitude was that whoever won the majority won the entire jackpot, and nothing could prevent him from doing whatever he wanted. During that period the concept of “human rights” was not very familiar. Only after the liberalization, which began in the late 1960s and matured with the legislating of the basic laws and the Supreme Court’s assumption of responsibility for individual rights, did Israel align itself with the Western countries. Now the regression is beginning: Even in France, where the judicial branch was previously considered part of the executive, a special judicial institution has been established in the past generation to preserve the rights entrenched in the constitution. This would prevent individual rights from being undermined by the other two branches.
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    But to the neoconservatives, protecting human rights is considered a subversive act, which is anti-patriotic by its very nature. This is also the reason for the violent slander campaign against the New Israel Fund, the Association for Civil Rights in Israel and the other nonprofit organizations that are all guilty of the same unforgivable sin: protecting the weak from the strong.

    Because whom are we protecting here? Foreign workers and those seeking refuge from their Jewish exploiters; the Arabs in Jerusalem from their evictors and an aggressive municipality that tramples on the law; Palestinian farmers, from whom the settlement bullies exact a “price tag.” But to the Israeli neocon, the very protection of universal rights is a mortal blow to a principle he holds sacred: the absolute moral superiority of the Jew over anyone else.

    Therefore, an organization that dares to demand an examination of the use of white phosphorus in Gaza against a civilian population – as the Israel Defense Forces has already admitted – is suspected of treason and worthy of being investigated by a subcommittee of the Knesset Constitution, Law and Justice Committee, which is headed – what a surprise – by a settler from Lieberman’s Yisrael Beiteinu party.

    There is another, no less dangerous aspect of the neoconservative attack: the campaign for cultural control, using the power of the purse. This campaign is being conducted on two planes: Gambling billionaire Sheldon Adelson is trying to ensure right-wing control of the street using a free newspaper. Other American business moguls, operating less aggressively, fund private research and teaching institutions that usually disseminate the same message: On the one hand, capitalism is a natural phenomenon, as are the inequality and exploitation inherent to it, so market forces should not be interfered with. On the other hand, the Jewish state is always right, and its army, as we know, is “the most moral in the world” and therefore should enjoy immunity from any investigation.

    In this war anything goes: If the Council for Higher Education refuses to recognize Ariel College in the West Bank as a research university, the military governor, also known as the defense minister, the partner of Lieberman-Yishai-Neeman, will do so. If members of the human rights organizations dare to give testimony to international bodies that the government doesn’t like, or to document the theft of lands in the territories and acts of burglary and hooliganism in Sheikh Jarrah in East Jerusalem, they will be removed beyond the pale.

    Israel is rapidly changing its face, and the true patriotic obligation is to conduct a stubborn and fearless struggle against the most extreme right-wing government in the country’s history, and against the McCarthyism that is taking over society under its aegis.

  23. Faust x sP
    Faust x sP says:

    … non sono un economista, ma neanche scemo… gli usa Non hanno debito??

    Caro Faust,
    Non avemo nessun debito anzi altri dovrebbero pagare noi.

  24. Anita
    Anita says:

    x Faust

    Obama sta cercando di tirar fuori Gringolandia dai guai-criminali del doppioWW george…
    ————————————————————

    Ma cosa leggi?
    Obama sta quadruplicando il debito.
    Perhe’ ti credi che stia perdendo favore cosi’ velocemente?

    Bush e’ andato in disfavore per il “Tarp”, se qualcuno si ricorda, anche a me non piaceva, ma come la maggioranza dei conservatori abbiamo inghiottita la pillola a malincuore.

    Obama sta giocandosi il futuro degli Stati Uniti stampando soldi che non abbiamo, la disoccupazione e’ in crescita, non in diminuzione, i posti di lavoro creati sono governativi, quindi non producenti.

    Perche’ ti credi che tanti senatori e congressmen democratici stanno dando le dimissioni o annunciano di non correre nel prossimo novembre?

    Ogni tanto degnati di leggere i giornali Italiani moderati, di centro o anche di pendenza a destra, cosi’ in Italiano ti farai capace.

    Anita

  25. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Caro Faust,
    Credevo che parlavi di altri debiti come quelli di un diavolo per esempio. Perche’ ci dobbiamo chinare per il debito economico? Loro ci prestano i soldi, noi li ripaghiamo con interesse, contenti noi e contenti loro. Poi se loro non vogliono comprarsi il nostro debito pubblico ci farebbero un grande piacere cosi’ gli Obama di questo mondo non possono sprecare i soldi dei cittadini.
    Nessuno ha detto che sei scemo, anzi molte volte vedo la tua creativita’ in quello che scrivi.
    Saluti.

  26. Peter
    Peter says:

    posti di signore P. per Fausto mi avessero devero commovuto. Primo signore P. sparagnasse infartuato a Fausto senza dicendo quanto mettesse in sacchetta, poscia signore P. arriconoscesse la creazione di Fausto nelli scitti dello Fausto. Signore P. saresse buono e bello sempre. Propio como ameregani veraci.

    Peter

    poscitto
    poesse che infartuato venisse a Inlanda Revenuta Meregana si sapesse aqquanto buono e bello signore P. mettesse in sacchetta. Ed anca alli contribbuenti fiscalizzati

  27. Peter
    Peter says:

    anca posto di signore P. per Uroburo m’avesse commovuto molto assai bastantemente.
    Chillo che no studia istoria e’ destinato a riperterla. Propio come buono e bello signore P. avesse ripertuto secunda alimentare quatro vote alla buona salute. No solo istoria ma anca giografia, taliano, arimmetica, tute matterie fesse, porche’ signore P. andasse fortemente bene a otre cose serie e giuste como edducazione fisica con sporto a pallone meregano a cazzotti e corpi de testa. D’allora de tanno, a forza di corpi di testa scambiati bastantemente nello futtobollo meregano, buono e bello signore P. e’ addevenuto bravvissimo colli nummeri, especie correnti. Difatti desse sempre nummeri, sette millioni, vinti millioni, ciento millioni….

    Peter

  28. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Ma che cavolo scrivi?
    Non ti basta che devo decifrare Faust, (il quale sa scrivere bene in italiano quando gli gira) ed anche l’ermetico Controcorrente?

    Abbi pieta’….

    Anita

  29. Peter
    Peter says:

    xAnita

    ma cara, fatti tradurre il broccolino dal buono e bello signor P. che lo capisce benissimo. E’ il minimo che possa fare, dopo tutte le traduzioni e correzioni italiane che tu hai fatto per lui. Roba da esaurimento nervoso per te!

    ciao

    Peter

  30. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Di che correzioni Parli?
    Secondo come farei a correggere quello che scrivono gli altri?
    Ti sembra che usiamo un computer in comune?
    Io vivo nel RI e lui a Philadelphia, PA… Comunichiamo per telepatia?
    Il Sig. P. se la cava bene e non ha bisogno di aiuto.

    Buona notte,
    Anita

  31. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xAnita
    Anche questa e´televisione , che non e´sempre finzione, sono anche vere emozioni, bellissimo. Conviene , per un mondo migliore crescere i nostri figli inculcando loro l´amore per l´arte, per lo sport , che non sono altro che i veicoli attraverso il quale i ragazzi senza accorgersene
    imparano cos´e´ la giustizia e l´amore per il prossimo, gli si plasma il cuore.
    Altri invece sono propensi ad insegnare ai loro figli l´arte della guerra,
    dell´odio e dei risentimenti. Un saluto. Rodolfo

  32. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro poppy,

    non metto in dubbio le qualità antiossidanti.
    Il tuo cervello lavora bene di fantasia,astrae,astrae.
    In questo momento è perfino in grado di pensare che esista una banana laccata in oro lunga due metri, trainata da due unicorni rosa.
    Resta il fatto che ormai voi coniugate il verbo “andare” al participioo passato.

    cc

  33. Controcorrente
    Controcorrente says:

    USA: CHIUSE ALTRE 4 BANCHE, SONO 20 I CRACK NEL 2010

    Cresce il numero dei fallimenti bancari negli Stati Uniti: altri quattro istituti hanno chiuso i battenti. Si tratta della George Washington Savings Bank nell’Illinois, la Jolla Bank in California, la Coste National Bank in Texas e la Marco Community Bank in Florida. In totale sono 20 le banche fallite dall’inizio dell’anno. .

  34. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Come ti ho scritto, il Sig. P. se la cava bene da solo.
    Io dare lezioni? Ne ho bisogno io stessa.

    Anita

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