E’ TUTTO PRONTO GIA’ DAL 2006: “BOMBE NUCLEARI SFONDA-BUNKER CONTRO L’IRAN: SIAMO IN PREDA ALLA FOLLIA”

Poiché il pericolo è reale, visto anche che in Israele la maggioranza della popolazione e il capo del governo vogliono  caparbiamente l’attacco all’Iran e in troppi se lo aspettano di giorno in giorno,  l’unico modo di continuare a scongiurarlo è mostrarne il vero volto e le conseguenze. Reputo perciò utile dedicargli ancora una “puntata”. L’articolo che segue, di Stephen Osborn, dimostra che per un attacco a base anche di bombe atomiche contro l’Iran tutto è pronto fin dal 2006, cioè da ben sei anni.  Se l’attacco non è stato ancora sferrato è anche grazie a chi non smette di parlarne.

BOMBE NUCLEARI SFONDA-BUNKER CONTRO L’IRAN: SIAMO IN PREDA ALLA FOLLIA

DI SPEPHEN M. OSBORN

Le ultime notizie che ho ricevuto dai sostenitori di Bush riferiscono che il presidente ha chiesto e ottenuto il permesso di utilizzare le bombe nucleari sfonda-bunker (bunker buster) in Iran per un attacco preventivo. Da esperto di attività nucleari (Operazione Redwing, Bikini, 1956), posso affermare che si tratta di follia allo stato puro. Sfonda-bunker è, infatti, un nome simpatico per un orrore nucleare. Le esplosioni aeree, producendo un effetto incredibilmente distruttivo attraverso il calore, l’urto e l’enorme emissione iniziale di radiazioni, sono già abbastanza devastanti. La ricaduta radioattiva prodotta da un’esplosione aerea si manifesta in tutto il mondo. Un’esplosione in superficie o nel sottosuolo è ancora più micidiale e duratura.
L’esplosione seguita all’operazione Castle-Bravo a Bikini, nel 1954, sprigionò una potenza di quindici megaton. Provocò nell’atollo un cratere largo oltre un chilometro e mezzo e profondo più di dodici metri, cancellando completamente l’isola e volatilizzando quasi quattro miliardi di metri cubici di corallo, rocce e acqua, che lanciò nella stratosfera sotto forma di una grande nuvola radioattiva.

La ricaduta radioattiva sugli atolli limitrofi fu devastante per le popolazioni e per l’intero ecosistema. Tutto quel materiale diviene estremamente radioattivo e, appena si raffredda, si condensa ricadendo in una pioggia di cenere, una vera e propria “neve” radioattiva capace di contaminare qualsiasi cosa tocchi. Gli effetti vengono percepiti in tutto il mondo.

Lanciare le bombe sfonda-bunker di Bush contro l’Iran, come del resto contro qualsiasi altro paese, polverizzerà centinaia di migliaia di tonnellate di terra, acqua, rocce, mandando questo cocktail radioattivo, grazie all’azione del vento, a uccidere e ammalare intere popolazioni. I primi a essere colpiti moriranno presto, questione di ore, forse di giorni. Per quelli, invece, che abitano più lontano, ci vorrà un po’ più di tempo. L’incidenza globale di tumori e malattie risorgerà sensibilmente. I territori limitrofi rimarranno contaminati e inutilizzabili per generazioni. Se ci fossero rifugi profondi, è stato ipotizzato dai progettatori, le bombe sfonda-bunker non penetrerebbero abbastanza in profondità da poterli colpire. Immagino che inizierebbe la teoria di attacco di lanciare una bomba dopo l’altra sempre nello stesso buco. Immaginatevi l’intensità del disastro radioattivo perpetrato nell’area colpita.

Di quelli che assistirono ai test nucleari, non siamo rimasti in molti. Tuttavia, esiste un numero di gruppi che monitorano gli effetti attraverso i tumori, le malformazioni congenite, sia fisiche che psichiche, e la contaminazione dell’ambiente. Ancora oggi risentiamo dei risultati di quei test. Ho scambiato e-mail con abitanti delle aree limitrofe e con i loro figli che, a loro volta, hanno avuto bambini con malformazioni congenite e che non hanno alcun precedente nella storia delle loro famiglie; persone che soffrono dei tumori tipici causati dall’esposizione alle radiazioni nucleari.

Adesso ci troviamo faccia a faccia con lo spettro dell’Uranio Impoverito (UI), le cui tracce iniziano a comparire nei filtri atmosferici intorno al pianeta. L’Uranio Impoverito è un sottoprodotto dell’industria nucleare. È un materiale estremamente denso con un basso livello di radioattività. La vita media dell’UI è di 4,5 miliardi di anni. Le persone che si trovano a lavorare a contatto con l’UI devono indossare un equipaggiamento a protezione totale e delle maschere apposite per poter respirare. L’UI utilizzato per le munizioni è estremamente pesante e denso. È in grado di penetrare una corazza come fosse carta velina, polverizzando e bruciando, lasciando polvere e particelle simili a piccoli frammenti, che possono essere ingeriti o inalati. L’UI non è esattamente quello che comunemente si pensa di un materiale radioattivo. Esso emette solamente radiazioni alfa e beta. Basta un solo pezzetto di carta per fermarlo. Il problema è la sua presenza nei polmoni o in qualche altra parte del corpo umano: a contatto con i tessuti di un organismo, si produce un bombardamento continuo e costante per il resto della vita e oltre, seppur a un basso livello di radiazioni. Radiazioni che, in ogni caso, possono condurre al tumore, a seri danni genetici e all’eventuale morte.

Laboratori indipendenti come quelli della Johns Hopkins, hanno studiato questo argomento e hanno espresso delle previsioni sul possibile danno che l’UI potrebbe provocare. Il governo sostiene, come fece con l’Agente Arancio , che “Non c’è niente di vero, sono solo vostre supposizioni”. Nel frattempo, la gente continua ad ammalarsi e a morire e così avverrà per generazioni.
<ìbr> Chernobyl non fu un’esplosione nucleare. Fu un incendio violento di combustibile nucleare difficile da gestire. Si stima che Chenobyl, insieme una vasta area circostante, rimarrà inabitabile per un periodo che va dai tre ai seicento anni. La caduta di materiali radioattivi provocata da Chernobyl contaminò per lungo tempo alimenti e bestiame in tutta l’Europa e in Scandinavia e, ancora oggi, è possibile vedere le tracce di queste radiazioni nel suolo e in alcuni esseri viventi.

Io, come molte migliaia di persone, abbiamo lavorato molti anni per scongiurare una volta per tutte la minaccia nucleare. Gli accordi erano redatti e ratificati. Con l’accordo denominato Utilizzo pacifico dello spazio (The Peaceful Uses of Space), veniva garantito che nessuna nazione avrebbe usato lo spazio come piattaforma per fare la guerra. Quell’accordo viene ora deriso dalla dirigenza militare americana e definito un accordo ingenuo. Siamo pronti a prendere il controllo totale dello spazio intorno alla terra, per fornire una posizione dall’alto contro eventuali attacchi di qualsiasi tipo di “minaccia” verso l’egemonia degli Stati Uniti. L’Accordo di non proliferazione del nucleare (Nuclear Non-Proliferation Treaty), venne elaborato per evitare che la tecnologia di armi nucleari si diffondesse in tutto il mondo. Bush ha ristretto quell’accordo solo a quei paesi che, prima o poi, potrebbero rappresentare una minaccia per il dominio americano. I nostri “amici” possono, invece, costruire quello che vogliono. Addirittura con il nostro aiuto. Il Trattato per la riduzione degli armamenti (Arms Reduction Treaty) tra gli USA e l’URSS. Questo era un accordo finalizzato alla distruzione delle armi nucleari e dei sistemi di distribuzione su base reciproca, che prevedeva degli osservatori da entrambi i paesi per verificare l’effettivo completamento delle operazioni. Bush e Putin decisero di modificare il trattato, prevedendo un semplice magazzinaggio delle armi, anziché la loro distruzione. Depositare le armi in un magazzino significa dare libero accesso a oscuri trafficanti che, corrompendo un servizio di sorveglianza sottopagato, possono sottrarre armi e materiali che saranno poi rivenduti al miglior offerente.

I trattati non significano niente per questo governo se, naturalmente, questi interferiscono con i profitti o con il potere. Le Convenzioni di Ginevra relative al trattamento dei prigionieri di guerra sono ignorate, le convenzioni internazionali contro la tortura sono ignorate, i principi dei primi dieci emendamenti della nostra Costituzione del 1791, nei quali è sancita la garanzia della privacy e della libertà di espressione ai suoi cittadini, sono stati cancellati da Bush e dai suoi favoriti, la Carta delle Nazioni Unite è ignorata e messa in ridicolo. Il Protocollo di Kyoto per il riscaldamento globale e altre ricerche vengono ignorate dalla sua amministrazione in quanto interferenti con profitti a breve termine.

Tutte queste violazioni dell’umanità sono offuscate, comunque, dalla possibilità che noi abbiamo di utilizzare le armi nucleari. Gli effetti di un simile utilizzo sancirà tanto la rovina del pianeta quanto il surriscaldamento e l’inquinamento globale, e tutto ciò potrà essere evitato molto semplicemente non utilizzando le armi nucleari. L’unica cosa che noi non possiamo aspettarci da Bush, almeno fino a quando non lo fermeremo, vietandogli in assoluto l’uso di armi nucleari. Ancora meglio sarebbe impedirgli, insieme a chiunque non condivida le sue scelte, di condurre le cosiddette “guerre preventive”.

Propongo alcuni collegamenti per chi desidera leggere qualcosa di più su questo argomento.

Questa è la mia pagina sul sito Atomi Veterans. Vi sono contenuti scritti sulle mie esperienze nucleari, ma vale la pena dare uno sguardo anche al resto del sito www.aracnet.com (in lingua inglese). I Downwinders sono le persone che sono state esposte alle radiazioni dei test nucleari sia qui che nel Pacifico. www.downwinders.org (in lingua inglese).

Ci sono numerosi siti interessanti relativi a Chernobyl, ma questi due aiutano davvero ad aprire gli occhi: il sito http://library.thonkquest.org (in lingua inglese) va a indagare le circostanze e gli effetti che Chernobyl ha avuto sul mondo intero;
Il sito Kiddofspeed appartiene a una coraggiosa signora, di nome Elena, che ha percorso in moto Chernobyl e dintorni, fotografando ciò che ha trovato: www.kiddofspeed.com (in lingua inglese).

Le discussioni sull’Uranio Impoverito si possono trovare su molti siti, compresi i seguenti: www.iacenter.org (in lingua inglese).

Un’eventuale ricerca sull’Uranio Impoverito attraverso Google vi darà cinque milioni di pagine circa, molte delle quali sono apologie del governo in cui si sostiene che l’UI non è nocivo o, se lo è, solo leggermente. www.cadu.org è il sito della Commissione contro l’Uranio Impoverito e val bene una lettura.

www.ccnr.org (in lingua inglese) è un sito sull’UI e sulla sindrome del Golfo. Vi sono indagati anche alcuni dei problemi riguardo alla fabbricazione degli armamenti con Uranio Impoverito per l’ecologia in prossimità degli stabilimenti.

Fatevi la vostra lettura sull’argomento, quindi non stancatevi di insistere che l’uso delle armi nucleari è inaccettabile sotto qualunque aspetto. Da uno che ha visto negli occhi il drago nucleare ed è sopravvissuto, posso solo dire che “Al bando la bomba!” non è solo uno slogan, è una necessità.

Stephen M. Osborn
[ Fonte: www.globalresearch.ca/ Link: http://www.globalresearch.ca/index.php?context=viewArticle&code=OSB20060314&articleId=2093
14.03.06

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di FABRIZIO LENCIONI

http://www.comedonchisciotte.net/modules.php?name=News&file=article&sid=22 ]

366 commenti
Commenti più recenti »
  1. Anita
    Anita says:

    x CC

    La porta era chiusa nell’articolo precedente, ma senza avviso.

    Inserisco qui:

    x CC

    La Lockheed Martin e la General Dynamics, sono le poche industrie rimaste nel mio Stato, nel vicino Connecticut e vicino a Boston.

    Anita

  2. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Notizie dal 2006:

    2006-04-08

    Iran: Usa studiano bombardamenti

    Lo afferma New Yorker, domani o lunedi’ el Baradei a Teheran

    (ANSA) – WASHINGTON, 8 APR – L’amministrazione statunitense starebbe preparando bombardamenti contro l’Iran, anche con l’impiego di armi nucleari. Lo scrive la rivista americana New Yorker nel numero che uscira’ lunedi’. Il fine sarebbe quello di distruggere gli impianti di Natanz dove Washington sospetta che la Repubblica islamica lavori a costruire la bomba atomica. Intanto, secondo l’agenzia iraniana Irna, il direttore generale dell’Aiea, el Baradei, e’ atteso a Teheran per domani o dopodomani.
    ——————————–

    Si puo’ andare indietro al 2005, stesse notizie.

    Le bombe profonde esistono, ma non sarebbero consigliabili dato che l’Iran ha gli impianti sotterranei sparsi in molti luoghi.

    Buonanotte,
    Anita

  3. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    L’amministrazione US, invece, quanti impianti più o meno sotterranei hanno per le loro bombe e missili del kazzo? Quante volte le hanno usate contro gente inerme? Chi da e ha dato loro l’autorizzazione per le loro mattanze?
    Chi?
    Mattanze di Serie A e mattanze di Serie B?
    Se lo domandi e si dia una risposta.
    Ammettendo che lei sia in grado di farlo.
    Conoscendola, ho i miei fortissimi dubbi.

    C.G.

  4. Shalom: Netanyahu il Pazzo vuole mettere fuori gioco Obama
    Shalom: Netanyahu il Pazzo vuole mettere fuori gioco Obama says:

    http://mondoweiss.net/2012/02/netanyahu-seeks-iran-conflict-extremist-reaction-to-knock-out-obama.html

    Netanyahu seeks Iran conflict, extremist reaction to knock out Obama
    by Philip Weiss on February 29

    Brilliant post by Andrew Sullivan off the report by AP that Israel has told the US that it would attack Iran without any warning to the US. A sinister read, but given Israel’s record during the “clash of civilizations” era, it’s hard to argue with. Extended excerpts:

    So Israel would, without warning, put US troops and Western civilians at direct risk of terrorist assaults, would likely tip Pakistan into even more outright hostility to any cooperation with the West, and rally the Iranian opposition to its foul regime…. My own fear is that global recruitment for Jihad would boom as well – reversing all the gains of the last three years. The war would also galvanize Islamist parties in the new Arab democracies, giving Israel more ammunition in blocking any rapprochement between the US and the Muslim world. And following this essential blackmail, the Israeli government would doubtless rally much of the US Congress, the entire GOP, its media outlets (like Fox, and the Washington Post), and a key part of the Democratic fundraising machinery to side entirely with Israel against the US president.

    I don’t think you can understand the Republican strategy for this election without factoring in a key GOP player, Benjamin Netanyahu… A global war which polarizes America and the world is exactly what Netanyahu wants. And it is exactly what the GOP needs to cut through Obama’s foreign policy advantage in this election. Because it is only through war, crisis and polarization that extremists can mobilize the emotions that keep them in power. They need war to win.

    Here’s a prediction. Netanyahu, in league and concert with Romney, Santorum and Gingrich, will make his move to get rid of Obama soon. And he will be more lethal to this president than any of his domestic foes.

    Sullivan makes a similar point as Max Blumenthal in this must see interview on Real News:

    “Netanyahu is more immersed in the American political process, in the culture wars, and in the Republican primary than any foreign leader in recent modern history, and he’s doing so because he wants regime change in two countries, the first country is Iran, the second country is the United States.

    He wants to replace Barack Obama with a Republican. He tried the same thing when he was Prime Minister in the 1990’s against President Bill Clinton. He leaned on Gingrich, he leaned on people who were seeking to impeach President Clinton using Israel as a partisan wedge issue the same way the Christian Right uses abortion and gay marriage.

    And this campaign is the fulfillment of Netanyahu’s strategy to use Israel and now Iran as a political tool to unseat Barack Obama. And Newt Gingrich is just one candidate who is assisting this effort. Mitt Romney is also happy to assist this effort and he has surrounded himself with neoconservatives who have a seamless connection to Israel and to the Israeli military intelligence establishment and to Netanyahu’s advisors…….in the words of former AIPAC researcher Keith Weissman, they are advancing the ‘War of the Jews’, that’s his words.”

  5. Shalom: Wikileaks rivela che Israele l'anno scorso ha già attacato gli impianti nucleari iraniani
    Shalom: Wikileaks rivela che Israele l'anno scorso ha già attacato gli impianti nucleari iraniani says:

    http://mondoweiss.net/2012/03/israel-attacked-nuclear-facilities-in-iran-last-year-wikileaks.html

    Israel attacked Iranian nuclear facilities last year — Wikileaks
    by Allison Deger on March 1, 2012 13

    Wikileaks supporters in London on February 1, 2012

    Israel attacked nuclear facilities in Iran last year, according to emails Wikileaks released this week. The discovery was contained in emails from the U.S. security/intelligence firm Stratfor that were hacked by the group Anonymous and made available by Wikileaks on Monday.

    Emails published through the Wikileak’s partner Al Akhbar reveal that a Stratfor analyst spoke with a “confirmed Israeli intelligence agent.” In correspondence from November 17, 2011, the analyst states that “several weeks ago” Israel attacked Iranian nuclear facilities.

    The email reads:

    The Israelis already destroyed all the Iranian nuclear infrastructure on the ground weeks ago. The current “let’s bomb Iran” campaign was ordered by the EU leaders to divert the public attention from their at home financial problems.

    The sender elaborates on the attack on Iran in a later email:

    Israeli commandos in collaboration with Kurd forces destroyed few underground facilities mainly used for the Iranian defense and nuclear research projects.

    The analyst confirms there is no credible threat of an Iranian nuclear strike, following Israel’s attack:

    In the open media many are pushing and expecting Israel to
    launch a massive attack on Iran. Even if the Israelis have the
    capabilities and are ready to attack by air, sea and land, there
    is no need to attack the nuclear program at this point after the
    commandos destroyed a significant part of it.

    If a massive attack on Iran happens soon, then the attack will
    have political and oil reasons and not nuclear.

    The emails are part of Wikileaks’ “Global Intelligence Files” ( http://wikileaks.org/the-gifiles.html ) and uncover Stratfor’s intelligence work for both government and private corporate clients. The new files include questionable work for Coca-Cola, Goldman-Sachs, Dow Chemical, U.S. Department of Homeland Security, and the Israeli government.

  6. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    RICEVO E VOLENTIERI PUBBLICO:

    COME SOVVERTIRONO L’URSS

    di GIULIETTO CHIESA
    lavocedellevoci.it

    Succede che mentre cerchi una cosa ne trovi un’altra. Stavo esaminando i sistemi con cui si e’ costruita la guerra civile in Siria e mi sono imbattuto, quasi per caso, in una storia analoga vecchia di 21 anni.
    Un mio giovane amico lituano, Algirdas Palezkis, capo del piccolo Partito Socialista locale, e’ stato incriminato dalla giustizia del suo paese per avere messo in dubbio la veridicita’ della versione ufficiale di un episodio sanguinoso che viene ufficialmente ritenuto fondativo della nuova indipendenza lituana (per inciso: la Lituania e’ oggi membro dell’Unione Europea e della Nato). Tanto fondativa, quella storia, che il solo fatto di rimetterla in discussione, ha implicato l’incriminazione di Palezkis. Si tratta del massacro del 13 gennaio 1991, in cui 14 persone, tra le migliaia di manifestanti che si erano radunati attorno alla torre della televisione di Vilnius, rimasero uccise.

    Sono andato a rivedere quelle immagini su Youtube. Il primo commento e’ bastardi comunisti!. Infatti l’accusa, per quelle vittime, ricadde immediatamente sulle truppe sovietiche che avevano occupato la torre e la stavano presidiando, appoggiate dai blindati. La folla voleva l’uscita della Lituania dall’Urss e, alla fine, vinse. L’infamia di avere sparato sulla folla disarmata e’ rimasta, da allora, sulle truppe sovietiche.

    Le cose non andarono come sono state raccontate. Algirdas Palezkis si e’ limitato a citare le rivelazioni di colui che organizzo’ la provocazione: si chiama Audrius Butkiavicius. Era in quel momento a capo della sicurezza della capitale lituana. In seguito e’ diventato ministro della difesa. Nel 2000 ha rilasciato un’intervista al giornale in lingua russa Obzor. Per averla citata, Palezkis rischia la prigione a Vilnius. Non stiamo facendo un esercizio di ricostruzione storica, stiamo cercando di capire in quale modo si puo’ stravolgere la verita’ e trarre in inganno l’opinione pubblica mondiale.

    Ecco alcuni brani dell’intervista. Domanda (la giornalista si chiama Natalia Lopatinskaja): Fu lei a pianificare i morti di quel gennaio? Risposta: Si’… io non posso certo giustificarmi di fronte ai parenti delle vittime, ma davanti alla storia io posso farlo. Voglio aggiungere: quelle vittime inflissero un colpo decisivo alle due principali colonne del potere sovietico, l’esercito e il KGB. Lo dico apertamente, si’ io ho organizzato tutto cio’. Avevo lavorato per lungo tempo nell’Istituto Einstein, con il professor Gene Sharp, che si occupava di quella che allora si chiamava difesa civile. Cioe’ di guerra psicologica. Si’, io pianificai come mettere l’esercito sovietico in una posizione psicologica tale che ogni ufficiale avrebbe dovuto vergognarsi di farne parte. Era appunto una guerra psicologica. Noi sapevamo che, in quel conflitto, noi non avremmo potuto vincere se avessimo fatto uso della forza. Tutto questo ci era chiaro. Per questo io cercai di trasferire lo scontro su un altro piano, quello del confronto psicologico. Posso proprio dire che fui io a vincere, perche’ quei piani di difesa non violenta erano stati predisposti molto tempo prima degli eventi di gennaio.

    A uccidere non furono le truppe russe. L’indagine del Cremlino, promossa successivamente da Mikhail Gorbaciov, permise di accertare che i soldati non avevano munizioni nei caricatori e che i carri armati erano dotati di proiettili a salve. Gli assassini furono persone mai identificate, che spararono dai tetti degli edifici circostanti, direttamente sulla folla. Le autopsie condotte sulle vittime (subito fatte sparire nei giorni successivi all’eccidio) dimostravano che erano stati usati fucili da caccia e altre armi non in dotazione all’esercito russo. Butkiavicius aveva organizzato tutto. Adesso e’, ovviamente, in liberta’ a Vilnius e gode di tutti gli onori di liberatore della patria. Neanche l’improvvida intervista ha portato alla sua incriminazione quale organizzatore dell’eccidio dei suoi connazionali.

    Ci sono pero’ ancora testimoni viventi, cittadini lituani, che videro da dove provenivano i colpi di arma da fuoco. Ma non sono mai stati interrogati. Il professor Vytautas Landsbergis, oggi parlamentare europeo, allora presidente del Soviet Supremo della Lituania, disse in quei giorni, che non c’e’ liberta’ senza sangue. Insomma: il fine giustifica i mezzi. Il professore Gene Sharp, che ancora, a quanto pare, dirige l’Istituto Einstein, ha pubblicato un libro tradotto in tutte le lingue del mondo, anche in Italia, con il titolo Come abbattere un regime, e come sottolitolo Manuale di liberazione non violenta.

    Puo’ essere orgoglioso del suo allievo Butkiavicius. Le sue teorie, del resto, sono in pieno rigoglio e vengono applicate su larga scala nel nord Africa e nel Medio Oriente. Anche a Tripoli e Bengasi si e’ sparato dai tetti contro i dimostranti, e la colpa e’ stata trasferita su Gheddafi. Che non era un sant’uomo, come sappiamo, ma non per questo aveva fatto mitragliare la folla dai suoi aerei. In Siria si fanno le stesse cose, anche se Bashar Assad e’ figlio di un dittatore e dittatore lui stesso. Ma noi tutte queste cose non le sappiamo. Ci viene detto che i popoli si sollevano, talvolta. E, infatti, si sollevano. Ma dove s’incamminano – se non hanno una guida migliore – lo decidono i Gene Sharp e i Butkiavicius.

    Giulietto Chiesa
    Fonte: http://www.lavocedellevoci.it
    Link: http://www.lavocedellevoci.it/grandifirme1.php?id=209
    2.03.2012

  7. Anita
    Anita says:

    x Shalom

    Cosi’ secondo lei questa guerra dovrebbe avere inizio molto presto, cioe’ prima delle elezioni a novembre.

    Di regola non si cambia mai un Presidente una volta iniziato un conflitto, percio’ favorirebbe il Presidente Obama e non un candidato repubblicano.

    Per conto mio penso che Obama abbia gia’ un secondo mandato in tasca, non dico altro…non ho alcuna intenzione di entrare in battibecchi personali come spesso succede.

    Buona Domenica.
    Anita

  8. Uroburo
    Uroburo says:

    peter { 03.03.12 alle 14:52 } sono pero’ sempre i migliori ad andarsene…
    ———————————-
    Ohhh nonnonnò! Se ne vanno tutti, senza eccezioni.
    Perfino il Banana, a Dio piacendo, con o senza il suo accordo … U.

  9. Anita
    Anita says:

    Ho appena ascoltato il discorso del Presidente Obama, discorso forte.
    Ma anche detto che c’e’ troppo chiacchiericcio di guerra.
    Che e’ quello che io dico sempre.

    “Already, there is too much loose talk of war. Over the last few weeks, such talk has only benefited the Iranian government, by driving up the price of oil, which they depend upon to fund their nuclear program.”

    Le parole forti non significano azioni forti.

    Anita

  10. controcorrente
    controcorrente says:

    ‎”Mme Merkel, le président du Conseil italien, Mario Monti, et le chef du gouvernement espagnol, Mariano Rajoy, se seraient ainsi “engagés verbalement” à ne pas recevoir François Hollande, que les sondages donnent vainqueur de la présidentielle, affirme Der Spiegel. Une promesse à laquelle se serait joint le premier ministre britannique, David Cameron”.

    Rubata da altra parte: si direbbe (quello del monticchio) un gobierno de mierda seca di Dx !

    cc

  11. controcorrente
    controcorrente says:

    Ma non era un solo un tenico, El presidiente del Gobierno de Mierda seca des Otalì, che fa il derecio politicante,contro Hollande , manco fosse Che Guevara?
    Ahh sti tenici independienti, de los mie dos pelotas !!

    cc

  12. sylvi
    sylvi says:

    Il tedesco Der Spiegel?
    Il francese Le Monde?
    Una proposizione interrogativa diretta seguita da molti verbi al condizionale ( tempo del forse, della possibilità…)
    Gouvernement de merde sèche?
    Est-ce que tu credi a tutto quello che leggi???

    caro cc,
    non ci sono un po’ troppe dubitative e troppe interrogative??? e troppi giornali che quando hanno la pistola in prima pagina su un piatto di spaghetti… ci incazziamo, … con Spigel;
    quando B. fa cu-cu alla Merkel ci incazziamo fra noi.

    Monti sarà un gubierno de mierda, ma per lo meno diamogli il modo di dire la sua…coi fatti …non con il gossip!

    Io sto coi tecnici!
    Sylvi

    Ps: dalla Francia, amici di sx, mi dicono che Holland non vale
    une merde sèche!!! Peggio della sua ex moglie!

  13. controcorrente
    controcorrente says:

    Mon cherì,

    io leggo le Monde, che non sarà il Gazzettino del Friuli(presumo), sarà Gossip? vedremo !

    Dei tuoi amici francesi(gossipari ), di sx,(presumo come te), sinceramente non me ne frega una sega,in quanto ad Holland lasciamo che siano i francesi in toto a decidere,sulla merde…Il nostro “presidiente” manco è stato eletto dal popolo…mi pare..e dal gossip vuol decidere delle elezioni francesi ..mi pare esagerato un tanticchio…ha tante rogne a casa sua !!

    cc
    Ps- Sinceramente di Holland me ne frega una sega…,del Presidiente nostro sì..in parole povere se il gossip è vero..che si faccia due forchettate di “cazzi suoi” che sono tanti ed abbondanti mi pare !

  14. peter
    peter says:

    Gli amici ‘francesi’ di sinisttra della sylvi sono immigrati friulani che votano per le pen…

    Peter

  15. controcorrente
    controcorrente says:

    E visto che siamo nel Gossip, leggiamoci pure questa, è talmente assurda che rischia di essere magari vera !

    http://www.lenovae.it/imposimato-choc-falcone-e-borsellino-uccisi-per-le-inchieste-sugli-appalti-pubblici-e-la-tav/

    cc

    PS -ricordo ai buoi e agli asini ,che la prima infiltrazione di Ndrangheta in Piemonte mi pare sia stata a Bardonecchia, clan di Rocco lo Presti per esempio..!!ai tempi del primo BOOOM turistico dell’alta valle per esempio !
    In alta valle infatti, sono tutti d’accordo.. sulla TAV,a loro gli passa sotto il Kulo !

  16. sylvi
    sylvi says:

    xcc

    Che tu dia corda a un Peter, qualsiasi stronzata dica..accomodati!
    Spiego agli ignoranti:

    i parenti sono parenti
    gli amici sono amici.
    La Palisse non Le Pen

    Puoi continuare le tue esternazioni segaiole …ma escludimi pure dalle tue estrinsecazioni del piffero!
    Rivolgiti oltre Manica, ai tuoi pari!!!

    Sylvi

  17. Uroburo
    Uroburo says:

    Ps: dalla Francia, amici di sx, mi dicono che Holland non vale
    une merde sèche!!! Peggio della sua ex moglie!
    ——————————-
    Poffare, vogliamo invece mettere il valente Sarkomà… U.

  18. peter
    peter says:

    Dica ai suoi compari ‘francesi’ che il fronte nazionale non ‘ di sinistra e che ils donnent le baton pour se faire battre come i meridoonali italiani che votano per la lega…
    Furlani o italiani sempre immigrati zono…

    Peter

  19. sylvi
    sylvi says:

    x Uroburo,

    mi meraviglia che lei , frequentatore della Francia, non sappia ciò che dicono là di Holland, pur sprezzando Sarkosi.
    E che cosa dicono dello sviluppo industriale francese, persino in confronto all’Italia.
    Ma evidentemente anche lei, come cc, legge solo Le Monde.
    Io leggo anche La Dépeche du Midì ! ehehehe!

    buonanotte
    Sylvi

  20. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Conosco poco Le Monde, ho solo letto articoli tradotti qui e la’, il mio francese e’ ormai scarso, non lo uso da quando ero a scuola.

    Comunque il giornale e’ iniziato come una pubblicazione di sinistra ed e’ passato verso il centro-sinistra.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Le_Monde

    Ciao,
    Anita

  21. controcorrente
    controcorrente says:

    Peter,
    che c’è vuoi fa, magari ancora un passetto e diventa come il Gazzettino della Vandea..che è consociato al gazzettino del friulì,porta pazienza…anche se come vecchio erede di associati a Branda Lucioni ed alla massa di “merda” cristiana, i miei antenati furono proscritti come briganti , dai francesi…!!
    Dalle mie letture sembra che un poco di ragione fosse dei poveracci Vandeani,contro i Borghesi di Parigi,che volevano , far rendere il Capital ,delle terre, spianando tutto e recintando , come da voi le enclosure…che vuoi,monsieur le capital vuole le sue vittime…
    L’importante è che non sia IO, dopodichè mi incazzo, sull’altare dei Otalici…e del Destino Otalico si vadano ad impiccare altri altri..
    Insomma tra Padre Pio (senza riferimenti geografici)ed Adriano e Camillo Olivetti faccio santi i secondi…anche in assenza di mira.culi…!!

    cc
    In merda il capital..et voilà!

  22. Shalom: il Pazzo e il Maggiordomo per la guerra sì, ma il primo la vuole subito, il secondo aspetta tempi migliori (="prima rieleggetini alla Casa Bianca, poi se ne parla")
    Shalom: il Pazzo e il Maggiordomo per la guerra sì, ma il primo la vuole subito, il secondo aspetta tempi migliori (="prima rieleggetini alla Casa Bianca, poi se ne parla") says:

    OGGI OBAMA E NETANYAHU DISCUTONO GUERRA A IRAN
    Ma gli Usa, lo ha fatto capire ieri il presidente americano parlando all’assemblea dell’Aipac, non vogliono ora un nuovo conflitto nel Golfo. Il premier israeliano insistera’ per un ultimatum a Tehran.

    MICHELE GIORGIO

    Gerusalemme, 05 marzo 2012, Nena News – Benyamin Netanyahu arriva oggi alla Casa Bianca per colloqui con il presidente Barack Obama che i media israeliani e americani descrivono come i più importanti degli ultimi anni. Un faccia a faccia quasi interamente dedicato all’Iran, che parte da posizioni diverse. Tuttavia e’ fuorviante parlare di «scontro» tra Netanyahu e Obama. I due, ai ferri corti in passato, hanno dimostrato di avere posizioni comuni su gran parte delle questioni aperte, a cominciare dal boicottaggio dell’indipendenza palestinese. Ma ora sul tavolo c’è la guerra all’Iran, una nuova guerra in Medio Oriente che tutti immaginano persino più devastante delle altre. E gli americani che escono con le ossa rotte dall’occupazione di Iraq e Afghanistan, non vogliono un nuovo conflitto o, almeno, non lo vogliono in questo momento.

    Perciò nell’incontro che Obama e Netanyahu avranno oggi, il presidente americano metterà in guardia Israele sui «rischi» di un attacco «preventivo» contro le strutture nucleari in Iran e gli chiederà di «avere pazienza» e attendere che abbiano effetto le sanzioni internazionali. Senza dimenticare che non c’è alcuna prova che l’arricchimento dell’uranio avviato da Tehran sia volto a produrre ordigni atomici (Israele è l’unico Stato mediorientale a possedere, in segreto, armi nucleari). «Stiamo cercando di rendere la decisione di attaccare la più difficile per Israele», hanno detto fonti dell’Amministrazione. «Credo che il governo di Israele riconosca che, come presidente degli Stati Uniti, non faccio bluff», ha affermato da parte sua Barack Obama, rivendicando la «serietà» delle sue posizioni, inclusa quella che tutte le opzioni sono sul tavolo, «compresa quella militare», contro Tehran. «Impedire all’Iran di ottenere armi nucleari non è solo nell’interesse di Israele, ma è nell’interesse anche degli Stati Uniti», ha ribadito Obama. Netanyahu però non ha più pazienza. Lui all’attacco all’Iran ci pensa da anni e ora dalle minacce vuole passare all’azione. E non solo perché è convinto che Tehran stia programmando di «far sparire Israele» dalle mappe geopolitiche, come sognerebbe il presidente iraniano Ahmadi Nejad. In realtà a Tehran sanno bene che, con i satelliti-spia ormai infallibili, è impossibile un first strike decisivo. In ogni caso l’Iran verrebbe distrutto totalmente dalla risposta di Israele che, si dice, ha già ora i suoi sommergibili armati con testate atomiche nei pressi del Golfo, pronti ad intervenire (la Germania si prepara a consegnare a Tel Avi v un sesto e più avanzato sottomarino classe Dolphin). Piuttosto Netanyahu vuole l’«attacco preventivo» perché un Iran dotato di bombe atomiche priverebbe Israele del dominio strategico nella regione. Si instaurerebbe in Medio oriente una parità strategica che Tel Aviv, dal suo punto di vista, non può accettare.

    Ecco perché il premier israeliano se da un lato non vuole agire senza il consenso degli Usa, dall’altro intende tenersi le mani libere. «Manteniamo la nostra libertà di manovra…tutte le opzioni devono rimanere sul tavolo per assicurarsi che l’Iran non abbia armi nucleari», ha detto perentorio Netanyahu mentre era in Canada. Ma è stato netto anche nell’affermare che «l’Iran deve prima fermare il suo programma nucleare, poi si potranno fare nuovi colloqui sull’argomento». Un modo per mettere le mani in avanti rispetto ad una eventuale «soluzione coreana». Sul sito dell’«Israel Defense» ( israeldefense.com ), Amir Rapaport ha scritto che l’annuncio fatto dalla Corea del Nord della sospensione di test nucleari e missilistici e dell’arricchimento dell’uranio in cambio di aiuti umanitari, ha reso più difficile il compito di Netanyahu di convincere Obama a lanciare un ultimatum all’Iran. Il presidente americano è in grado di dimostrare che le sanzioni e le pressioni internazionali se hanno avuto un effetto su Pyongyang, potranno averlo anche su Tehran. Il premier israeliano però non farà un passo indietro. «Senza dubbio Israele considera un attacco militare contro l’Iran ma non è detto che ci sarà – ha scritto Rapaport – allo stesso tempo Israele non prometterà agli Stati Uniti che saranno avvisati in anticipo quando scatterà quell’attacco». Nena News

  23. Shalom: ecco come i fanatici sionisti italiani detestano Obama
    Shalom: ecco come i fanatici sionisti italiani detestano Obama says:

    POSTATO SU FACEBOOK da GAVRIEL SEGRE

    Gavriel Segre ha condiviso un link.
    circa un’ora fa nei pressi di Torino

    Un discorso troppo accomodante , teso a nascondere i problemi sotto il tappeto.
    La distanza fra Israele e l’amministrazione Obama sulla questione iraniana è ancora grossa.
    E se appoggiassimo i repubblicani alle prossime elezioni?

    http://www.youtube.com/watch?v=YFuswVH5LOE

  24. Anita
    Anita says:

    x Shalom

    Ho sentito il discorso di Perez ieri, l’ho trovato un “run of the mill”, cioe’ ordinario e mediocre, niente di speciale.

    Anita

  25. Anita
    Anita says:

    error -34-

    Shimon Peres
    ————————-

    Al momento sto ascoltando il Presidente Obama, sara’ seguito da Bibi Netanyahu…..fino ad ora la parola e’ ‘containment’.

    Netanyahu
    L’Israele mantiene il suo diritto di difendersi e di agire da solo.

    Anita

  26. Shalom - Netanyahu tradotto in italiano: "Guerra!" Ecco perche' e' anche lui il Pazzo
    Shalom - Netanyahu tradotto in italiano: "Guerra!" Ecco perche' e' anche lui il Pazzo says:

    Oltretutto il Pazzo e’ anche ipocrita. Sa benissimo che Israele non vuole agire da sola, ma supportata dalla molto tollerante cloaca dell’ipocrisia dell’Aipac&Occidente e ingozzata di armi e soldi dallo zio Sam. Dovremmo davvero lasciare Israele sola. Senza rifornimenti di armi. E stangarlo quando si pulisce il culo con le risoluzioni dell’Onu, cosi’ come stanghiamo gli altri.
    O il popolo israeliano si sveglia e cambia governanti e linea politica o sara’ la fine non solo di Israele, ma alla lunga – nel giro di uno o due secoli – anche dell’intero Occidente.
    Shalom

  27. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x La Sora Cesira.

    “Netanyahu
    L’Israele mantiene il suo diritto di difendersi e di agire da solo”.

    Vale anche per il popolo della Palestina?

    C.G.

  28. controcorrente
    controcorrente says:

    Da Antonio Rispoli su “facceebucche”

    Mi raccomando, condividete tutti. Tra le puttanate di Barnard che bisogna aumentare il debito pubblico e le cretinate di Auriti sul signoraggio, questa idiozia priva di senso ci sta benissimo.

    OGGI 5 MARZO 2012 verrà modificato l’articolo 81 della Costituzione.

    QUALUNQUE tipo di decisione presa dal governo in materia economica non avrà bisogno di verifica parlamentare e/o APPROVAZIONE

    Così facendo si ANNULLATA la volontà espressa dagli ELETTORIi nel referendum del giugno 2011.

    Verrà modificato anche l’articolo 138 della Costituzione uno strumento legale che consentirà di non indire MAI PIÙ “”””” REFERENDUM””””””.

    In tal modo, “UFFICIALMENTE” l’Italia non risulta più, A TUTTI GLI EFFETTI, una nazione democratica e sovrana.

    il Ministro del Tesoro è ufficialmente responsabile dell’oro italiano
    Poiché con cecità criminale, il PD PDL UDC API e FLI hanno consentito a Mario Monti di auto-delegarsi TUTTE LE FUNZIONI,
    *è Presidente del Consiglio,
    *Ministro del Tesoro
    * Ministro delle Finanze
    da DOMANI martedì, per la PRIMA volta nella Storia d’Italia (durante il fascismo, almeno formalmente, il Duce doveva rispondere a Sua Maestà il re) un’unica persona avrà la possibilità di poter prendere qualunque decisione in ambito economico e di investimento: risponderà soltanto a SE stesso. Perché se bisogna vendere 5.000 tonnellate d’oro MARIO MONTI NON CHIEDERÀ IL CONSENSO A NESSUNO…..

    cc
    Prego verificare se è solo un Gossip ….Voi che sapete distinguere…io non mi pronuncio sull’altare dei destini otalici e della sua Demo-crasia Montalica !

  29. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Ma lei e’ nato per fare domande stupide?

    Se si parla di Iran e Israele cosa c’entra la Palestina?

    Anita

  30. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Pino,

    ma a seconda dei pesi e delle misure, l’Aiea è uno strumento internazionale in mano ai perfidi bolscevichi, oppure carta igienica con cui pulirsi il Kulo, come per le risoluzioni ONU!

    In quanto a noi “perfidi otalici ” voglio proprio vedere come va a finire la storia dei nostri Marò in India, certo che se li condannano,per questioni politiche o anche solo perché sono colpevoli, vuol proprio dire che il diritto Internazionale è come la carta igienica per Kuli imborghesiti, ..in antico, storicamente parlando,non so cosa usassero !
    Chissà perché ,la vicenda mi ricorda quella del Cermis, in cui noi “leccammo il Kulo americano”, …che ci tocchi star zitti e leccare il Kulo indiano.?..siamo proprio caduti in basso..secondo certi Blogghisti ,sembra che il culo Indiano, puzzi di più,..non so perché..ma i “nostri eroi” sono di bocca buona..come sempre !

    cc
    Chissà se il Gazzettino del Friuli, quello che non scrive Gossip, si pronuncerà su questa vicenda ?
    Ai posteri l’ardua sentenza !

  31. Linosse
    Linosse says:

    Caro CC 41
    Non posso immaginare come si esprimerà il Gazzettino del Friuli,arrivo solo ad immaginare come si esprimerà Sylvi Bartali,autonominatasi “difensora furlan”, tempestando tastiera e mouse a nove code per bacchettare,da maestrona con la bacchetta blu, chi non la pensa come lei della confintuttdunpezz.
    Io da tempo ho indossato la tuta metallica fatta a misura su modello di armatura medioevale, copricapo con visiera incluso.
    Con i tempi che corrono le sole mutande ,anche quelle in acciaio inox,proteggono poco.
    Stiamo sfollando verso tempi medioevali per cui:difese medioevali.
    Ocio!
    L.

  32. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro linosse,

    la balda friula ti risponderà con un sano esempio confindustriale di sana imprenditoria otalica…

    ..http://www.repubblica.it/economia/finanza/2012/03/05/news/l_impero_di_caltagirone_bellavista-30976560/?ref=HREC1-6

    Poi si correggerà .. perché la colpa sarà tutta di Roma ladrona, poi si correggerà ancora dicendo che Bossi si è bevuto il cervello, poi ti dirà il modello è il sindaco di Verona,infine ti dirà che queste cose in Friula felice non accadono, tanto loro da veri patrioti imprenditori stanno per andare in Slovenia o in Ungheria..dove là si che c’è democrazia..

    http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/03/05/news/anonymous_attacca_la_costituzione_il_popolo_deve_difendersi_dai_tiranni-30978767/?ref=HREC1-4

    Infatti trionfa il libero inculaggio …ma la democrazia e il voto del popolo sovrano funziona solo in Occidente..(sic) in Iran no, esiste la dittatura …
    Poi si intorterà di nuovo finendo di parlare di petunie e nipotini, con l’anità,declamando poesie,infine accuserà Noi di essere antidemocratici !

    cc

    Triplo salto mortale con avvitamento dalla piattaforma di 10 mt..Oro olimpico assicurato..bisogna togliere l’acqua dalla piscina !

  33. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x sora Cesira.
    C’entra.
    Così, tanto per non usare oper lo meno abusare sui due pesi e due misure, schema questo, tanto caro agli ipocriti con il loro perbenismo cretino, peloso, nonchè detestabile.

    C.G.

  34. sylvi
    sylvi says:

    L’obiezione dei tribuni fu che non poteva radunare l’esercito senza il loro consenso. Quinzio ribatté:

    « Ma noi non abbiamo bisogno di alcuna leva perché quando Publio Valerio diede le armi alla plebe per riconquistare il Campidoglio, tutti hanno giurato di radunarsi agli ordini del console e di non sciogliersi mai senza suo ordine. Quindi ecco il nostro editto: voi che avete giurato, dovete trovarvi domani presso il lago Regillo » Lucio Quinzio Cincinnato
    (ab urbe condita T. Livio)
    Il resto andate a cercarvelo da soli!
    caro cc £39
    Leggo saltuariamente il Gazzettino…tu hai la tua Sentinella e io il mio Messaggero ( la lettura dei necrologi è fondamentale, onde evitare figuracce!).

    Comunque tu e il poeta Linosse mi avete tirato in ballo con l’India, l’Ungheria, Caltagirone, ( il parente di Casini?) la Confindustria e molto altro!
    L’Ungheria, fuori dal tragitto dell’autostrada Balaton- Budapest, da quel che ho visto, è peggio della Bulgaria o dell’Ucraina, alla mercè di qualsiasi dittatore. Altro non so!

    Non so dove ti sei attaccato per queste tue sparate sulla modifica della Costituzione.
    So solo che Monti- Cincinnato ha lasciato momentaneamente l’aratro perchè chiamato dalla plebe (62% di gradimento nonostante ci stia spremendo come pompelmi!)
    Non ha nessuno strumento per modificare la Costituzione, fa il Dittatore, come richiesto. Fra un anno torneremo, sic,sic,sic, fra le braccia dei soliti …st…..i!!!
    Napolitano andrà dalla sua Clio.E lui tornerà da dove è venuto! Perchè non è uno scemo!

    Sai che non conosco l’inglese, quindi non ho da risponderti!
    Anzi, chiedo a te:
    Credi davvero che nella crisi Italia-India non c’entri niente l’odio per la piemontese Sonia Gandhi???
    Così, per tirare a indovinare!

    Sylvi

  35. Shalom: sventato da Peres e altri nel 2010 il tentativo del Pazzo e del Pazzoide di Tel Aviv di attaccare l'Iran
    Shalom: sventato da Peres e altri nel 2010 il tentativo del Pazzo e del Pazzoide di Tel Aviv di attaccare l'Iran says:

    http://www.richardsilverstein.com/tikun_olam/2011/06/06/dagan-ashkenazi-diskin-peres-likely-foiled-2010-netanyahu-barak-attack-on-iran/

    Amir Oren è uno dei giornalisti più abile di Haaretz nell’affrontare le questioni legate alla sicurezza. Tra le righe e in modo immaginario ,per evitare la censura, ci avverte che Meir Dagan, Gabi Ashkenazi, Yuval Diskin, Shimon Peres e Gadi Eisenkrot cercarono di sventare il piano di attacco di Bibi Netanyahu all’Iran nel 2010.
    Maariv dà corpo agli eventi reali (in ebraico), affermando che la vera rottura di Dagan con Bibi e Barak si è verificata proprio su tale progetto bellico . Per lui i due leader stavano spingendo Israele verso un pericoloso avventurismo militare. Dagan è stato attaccato ferocemente dai tirapiedi di Bibi e definito un folle che sta cercando di rovesciare il governo e distruggere qualunque deterrente nei confronti dell’Iran, vista la sua opposizione a una tale guerra .Una tale scissione accade raramente nella politica israeliana, infatti nessuno ha il coraggio di schierarsi contro il consenso prevalente. La domanda è: può Dagan prevalere? Può far deragliare un piano del governo per attaccare l’Iran? Alla fine della settimana si è dichiarato favorevole al piano Saudita, decisamente contrario al bombardamenti all’Iran, definendo i leader del paese imprudenti e irresponsabili , avvertendo che adesso non c’è nessuno in grado di frenarli. Ciò che manca in Israele è la volontà politica di raccogliere la sfida di Dagan ,la stagnazione ci avvolge e neanche ex capo del Mossad, un protetto di Sharon è in grado di accendere qualche scintilla . Dagan è accusato di parlare a sproposito e, poichè non esiste alcun cambiamento nell’ opinione pubblica, gli echi delle sue parole dovrebbero spegnersi rapidamente.

    DAGAN, ASHKENAZI, DISKIN, PERES LIKELY FOILED 2010 NETANYAHU-BARAK ATTACK ON IRAN

    Meir Dagan’s nightmare vision
    Amir Oren is one of Haaretz’s most artful journalists when he addresses sensitive security-related matters. In his current story (Hebrew, English here), if you read between the lines and put 2+2 together, you’ll understand that Oren is telling us with a wink and a nod that a few of Israel’s Wise Old Men (not all are old, and some haven’t always been wise, but in this case they were) frustrated a plan by Bibi Netanyahu to attack Iran in 2010. This accords with statements made recently by Meir Dagan in which he frets that with the removal from office of virtually the entire military and intelligence leadership over the past few months, there remains no one who will represent an honest and pragmatic voice regarding Israeli policy toward Iran.
    Oren’s story is a partially imaginary account of the aftermath of Bibi Netanyahu’s 2011 attack on Iran (which he ominously calls the “first” Iran war). He imagines a national commission of inquiry appointed to examine why Bibi insisted on going to war despite the warnings of his military and intelligence echelons; and why he violated established law and precedent in doing so. Among the tidbits that reveal the outline of the real attack is Oren’s statement that Bibi got his cabinet council to approve a limited military operation, while his real intent was to commence a war against Iran.
    I say the account is “partially imaginary” because Oren slips into his account events that really did happen. For example, he reveals that in 2010 Meir Dagan, Gabi Ashkenazi, Yuval Diskin, Shimon Peres and IDF senior commander Gadi Eisenkrot tried to foil a plan by Bibi to attack Iran (in reality they appear to have succeeded at least at the time, in Oren’s imaginary plot they failed).
    Through liberally quoting portions of the Winograd Commission findings about the 2006 Lebanon War dealing with the responsibilities of the national military and political leadership to conduct war responsibly, Oren makes clear that in the eyes of Bibi’s opponents his actual Iran war plans would’ve caused Israel to fall into the same trap it faced in Lebanon. And that’s precisely why the Wise Men opposed Bibi. Now, these are some of the same guys I’ve railed against in the past for their various crimes of omission and commission. But if they did what Oren alludes to, then they performed precisely the role that leaders should–they stood in the way of a monomaniacal leader intent on taking Israel into a war that promised potentially disastrous consequences for Israel.
    The Haaretz reporter implies that when Bibi and Barak presented their military plans to these leaders they balked and questioned their “legality.” They invoked the dramatic refusal of Gen. Yisrael Tal to accept an order from Defense Minister Moshe Dayan to resume Israel’s war against Egypt, a refusal which led to cancellation of the plans.

  36. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Il pesi e le misure non c’entrano niente.

    Io non sono Netanyahu.

    Ho solo riportato il sunto delle sue parole, come puo’ leggere sui giornali.
    Il sunto perche’ era ‘live’ in TV, prima di essere pubblicato.

    Percio’ se non le va scriva a Netanyahu e se la pigli con lui, non con me.

    Scriva un articolo, un post, vada in piazza a reclamare , me non se la pigli con me.

    “Quando si tratta di sicurezza di Israele, Israele ha il diritto – un sovrano diritto di prendere le proprie decisioni. Io credo che potrete apprezzare, signor Presidente, che Israele si riserve il diritto di difendersi. E dopo tutto, questo è lo scopo stesso dello stato ebraico: di ripristinare il controllo del destino del popolo ebraico “ Parole di Netanyahu tradotte.
    NON MIE !!!!

    La sora Cesira, sara’ parente sua.

    Il mio nome ‘ Anita

  37. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Non ho mai letto una sua parola a difesa o sostegno di quel popolo.
    Sempre a rimarcare le sbrodolate degli oppressori.

    Si prenda un thè.
    Possibilmente calmante.

    C.G.

  38. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    … nel sorseggiarlo (il thé) si legga questo:

    “Israele ha il diritto di processare gli altri, ma nessuno ha il diritto di mettere sotto processo Israele”.

    (Ariel Sharon, Primo Ministro, “BBC Online”, 25/3/2001)

    C.G.

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