Il capo del governo ha tuonato contro le continue protezioni del Vaticano ai sacerdoti pedofili, minacciando sanzioni. Non vi eccitate: non si tratta del capo del nostro governo, ma di quello dell’Irlanda. Che sarà anche cattolicisima, ma non è serva papalina come lo Strapaese del bunga bunga

Lo scandalo della pedofilia che mina il clero irlandese ha avuto una nuova fiammata, che in Italia è ovviamente passata inosservata e comunque spenta subito. Il primo ministro della cattolicissima Irlanda, Edna Kenny, dopo la pubblicazione del rapporto nazionale su decenni di abusi dei preti irlandesi sui minori non solo nella diocesi di Cloyne, che un paio di anni fa ha dato origine a una inchiesta su scala nazionale, ha accusato ad alta voce il Vaticano oltre che di non aver “debellato” la pedofilia, ma di non averla neppure combattuta.
E’ stato infatti assodato che quella che viene anche chiamata la Santa Sede ha coperto in modo sistematico i suoi violentatori di minori irlandesi anche in tempi recenti. “Questa è una Repubblica, non il Vaticano!”, ha tuonato Kenny chiedendo spiegazioni Oltretevere. Affermazione elementare, ma sicuramente inaudita per i nostri politici, quando invece l’Italia avrebbe proprio bisogno di meno acquiescenza e servilismo clericale. Oltretutto, come è noto, e come molti sanno per conoscenza diretta, i bambini e le bambine vengono insidiate anche in Italia.

Il governo di Dublino ha annunciato che il cancro della pedofilia del clero cattolico “sarà affrontato con una nuova legislazione che obbligherà i sacerdoti a denunciare anche i casi appurati in confessione”. Affermazione coraggiosa, ma fuori dalla realtà. Quale pedofilo e stupratore confesserà più di questi peccati sapendo bene che finirà sotto processo e magari pure in galera? Sapendo bene che in ogni caso si ritroverà pubblicamente sputtanato.

Immediata la reazione d’Oltretevere. Il portavoce vaticano monsignor Federico Lombardi ha ripetuto piuttosto imbarazzato una frase simile a quella che ormai ripete ogni volta che, dagli Usa all’Australia, scoppia uno scandalo di preti cattolici pedofili: “La Santa Sede risponderà opportunamente alla domanda posta dal governo irlandese a proposito del rapporto sulla diocesi di Cloyne. Ci auguriamo che il dibattito aiuti “la salvaguardia dei bambini e dei giovani, come auspicato dal Papa”. Dura invece la replica dell’arcivescovo Francesco Girotti, reggente della Penitenzeria Apostolica: “Il sacramento della confessione non si tocca!”.
Strano però che don Girotti non sappia che quando faceva comodo alla Chiesa il sacramento della confessione è stato “toccato”, e non poco. Papa Paolo IV nel 1559 impose ai confessori di chiedere come prima cosa ai penitenti se possedessero o avessero letto “libri eretici” e cosa sapessero a questo riguardo dei loro parenti, amici e conoscenti, nonché – in caso di risposte affermative – di rimandarli al tribunale dell’Inquisitore perché abiurassero o denunciassero formalmente gli altri. L’assoluzione dai peccati poteva avvenire solo dopo questo passaggio. Di questo e di altri casi del genere ha parlato per esempio nel suo libro “Tribunali della coscienza”, edizioni Einaudi, il docente Adriano Prosperi. Il quale ha scritto anche altrove pagine interessanti sulle radici storiche dell’ossessione della copertura dei reati sessuali del clero. “Una ossessione che viene da lontano e che sbocca direttamente nelle linee di comportamento della Congregazione erede del Sant’Uffizio”, ci ha spiegato il docente: “Ne ho parlato anche nel Dizionario storico dell’Inquisizione da me curato”.
Per l’Italia però il problema è anche e soprattutto un altro. A impartire l’ordine di tacere alle autorità civili qualunque caso di pedofilia del clero sono stati personalmente, con una circolare inviata nel 2001 ai vescovi di tutto il mondo, gli attuali papa Benedetto XVI Ratzinger e segretario di Stato Tarcisio Bertone, all’epoca rispettivamente capo e suo vice della Congregazione per la Dottrina della Fede, come si chiama oggi quella che una volta era l’Inquisizione prima e il Sant’Uffizio dopo.
Tant’è che nel 2005 Ratzinger è stato incriminato da una corte del Texas in un processo per pedofilia contro alcuni sacerdoti e se non è stato rinviato a giudizio lo deve al fatto che essendo nel frattempo diventato papa ha potuto godere dell’immunità concessagli per ordine di George Bush al magistrato. Bertone, attuale segretario di Stato del Vaticano, cioè suo capo del governo, invece non ha avuto nessun fastidio.
Da qualche tempo, come è noto, il sempre molto sorridente cardinal Bertone si dà molto da fare per far rinascere in Italia il partito dei cattolici, qualcosa che somigli molto alla defunta Democrazia Cristiana, travolta anch’essa come tutti gli altri partiti dal (l’inutile) ciclone di Mani Pulite.
Si dà il caso che il Vaticano sia uno Stato estero, sovrano, diverso e distinto dall’Italia, anche se all’ombra del Cupolone non tutti ne sono convinti. In qualunque altro Paese civile le manovre del capo del governo di un Paese straniero per crearvi un partito susciterebbero scandalo e indignazione, specie se le manovre fossero fatte sfacciatamente alla luce del sole e con tanto di squilli di trombe, per giunta vantandosene a 32 denti.
In Italia invece pare normale, al nostro ceto politico, che il Vaticano faccia e disfaccia a suo piacimento, come fosse la Casa Bianca ad Hanoi o a Panama o l’Eliseo nel Ciad e in Nigeria. Sì, lo so, certe cose accadevano già ai tempi di Roma e Cartagine, ognuna delle due finanziava un partito amico all’interno delle mura dell’altra.
E poi, per essere sinceri, il ritorno della Democrazia Cristiana non sarebbe male, in definitiva era meno prona alla Chiesa dei politici laici di oggi. Però non dovrebbe essere ritenuto normale che a occuparsi di creare un partito in Italia, e un partito di governo, sia proprio il primo ministro di uno Stato estero che, come Bertone, ha pesanti responsabilità nella protezione internazionale della pedofilia e nella sottrazione dei colpevoli in abito talare alla giustizia dei singoli Paesi.

Per non parlare del fatto che Bertone è omaggiato non di rado anche in sedi istituzionali. E che l’attuale papa, coprotettore con Bertone dei religiosi pedofili e stupratori anche se ogni tanto concede un contentino – meglio però a Malta che in Italia…. – viene ricevuto anche al Quirinale.

308 commenti
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  1. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Molti avrebbero potuto dire questo ed altro …dopo il comportamento della “Lega Araba” nel 1948 e successivamente. Lecito direi…

  2. Faust
    Faust says:

    … evvabbe… volevo partecipare al blog, oggi, ma lascio perdere… dopo aver visto il solito… col solito tema … Vi saluto, almeno x oggi… non ce la faccio arrisentire la stessa solfa tutti i gg… eccheccazzo…
    Faust

  3. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Bèh, forse non lo avevano capito i due noti terroristi Eitan e Shamir (di cui sopra) che in quelle terre c’era già qualcuno che ci abitava…
    Il rudolfo neanche, ma questo è tacito, ovvio.
    Qualcuno deve avergli inchiodato una tavola davanti al setto nasale.
    C.G.

  4. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xFaustIo …se qualcuno non se ne e´accorto..non parlo tutti i giorni della stessa cosa. La mia era una risposta ad Uroburo e nient´altro.
    Nessuno per questo vieta a te di scrivere o di impostare un argomento.
    Forse non ne hai….o forse sei stanco dei tuoi stessi discorsi alienici.

    x “cazzate Giornaliere”
    peccato che la “Lega Araba ” non si accorse che chi attaccava era gia´uno Stato riconosciuto dall´ONU.
    Rodolfo

  5. Spartaco
    Spartaco says:

    …ancora non ha capito che il 20% dei Palestinesi abita in Israele.

    E tu non hai ancora capito che il 100% degli israeliani abita in Palestina.

  6. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    E già, L’ONU.
    Così importante quando fa comodo all’ ipocrita di turno.
    E se poi Israele dallo stesso ONU viene condannata per 86 (mi pare)
    volte per la sua politica che rasenta il neonazismo nei confronti delle genti di palestina, chissenefrega!
    Ha ragione Faust, meglio stare alla larga da certi individui.

    C.G.

  7. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Caro Gino, ha ha ragione Faust, qui non c’è nemmeno il Riccardo,c’è solo il Rodolfo..

    Uuuuh, che noia qui al bar, che noia la sera, la sera vedersi qui al bar.
    Che noia qui al bar

    Come entro, ci trovo il Maffini, il Maffini ch’e’ sempre depresso.
    Fra un sospiro, un lamento e un espresso
    ha negli occhi l’infelicita’.
    L’infelicita’

    Poi c’e’ l’Aldo, il Turchetti e il Carmelo
    e un balordo che chiamano Dante,
    dice lui che fa il rappresentante,
    di che cosa, nessuno lo sa.

    Ma per fortuna che c’e’ il Riccardo
    che da solo gioca al biliardo,
    non e’ di grande compagnia
    ma e’ il piu’ simpatico che ci sia.

    Ma per fortuna che c’e’ il Riccardo
    che da solo gioca al biliardo,
    non e’ di grande compagnia
    ma e’ il piu’ simpatico che ci sia.

    Uuuuh, che noia qui al bar, che noia la sera, la sera vedersi qui al bar.
    Che noia qui al bar

    Entra la Ines, con quella biondina,
    che ho saputo che vive a Voghera,
    non c’e’ santi vien qui ogni sera,
    se ci parlo non rispondera’.
    Non rispondera’

    Poi c’e’ il Nico, che gioca al pallone,
    mette giu’ un sacco d’arie e pretese,
    cambia d’abito sei volte al mese,
    e’ riserva pero’ in serie A.

    Ma per fortuna che c’e’ il Riccardo
    che da solo gioca al biliardo,
    non e’ di grande compagnia
    ma e’ il piu’ simpatico che ci sia.

    Ma per fortuna che c’e’ il Riccardo
    che da solo gioca al biliardo,
    non e’ di grande compagnia
    ma e’ il piu’ simpatico che ci sia.

    Uuuuh, che noia qui al bar, che noia la sera,
    la sera vedersi qui al bar.
    Che noia qui al bar

    In saletta, i ras del ramino,
    puntuali son li dalle nove.
    Sempre i soliti mai facce nuove,
    Dio che noia la sera qui al bar.
    La sera qui al bar

    Non vi dico che cosa e’ il padrone
    se dimentico di consumare,
    non mi molla continua a fissare
    finche’ crollo e non prendo un caffe’.

    Ma per fortuna che c’e’ il Riccardo
    che da solo gioca al biliardo,
    non e’ di grande compagnia
    ma e’ il piu’ simpatico che ci sia.

    Ma per fortuna che c’e’ il Riccardo
    che da solo gioca al biliardo,
    non e’ di grande compagnia
    ma e’ il piu’ simpatico, il piu’ simpatico,
    non e’ di grande compagnia,
    flic po pu patata’,
    ma e’ il piu’ simpatico che ci siaaaa,
    che noia qui al bar, che noia la sera,

    http://www.airdave.it/g/giorgio_gaber/canzoni/testo_il_riccardo.htm

    ciao
    cc

  8. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xSpartaco
    e tu non hai capito cosa significa essere e trovarsi in un posto sempre sbagliato.

  9. Shalom - The Angry Jewess
    Shalom - The Angry Jewess says:

    The Angry Jewess
    ‎”I will not accept being treated as an inferior citizen, I demand equality in living. Jerusalem is my city, I am an existing human being who demands human rights, as any other citizen living in any other country in the world. Palestinians exist. We have the right to exist and travel freely in our land without worrying every minute about being expelled just for where we have chosen to live.”

  10. Grazia Giancaterin
    Grazia Giancaterin says:

    Grazia Giancaterina 11 agosto 12.45.09
    Atto costitutivo della Rete Ebraica Internazionale Antisionista

    Siamo una rete internazionale di Ebrei che si dedica senza riserve alle lotte di emancipazione degli esseri umani, di cui la liberazione del popolo Palestinese e della sua terra è una parte indispensabile. Il nostro obiettivo è la distruzione dell’ ’apartheid israeliano, il ritorno dei rifugiati Palestinesi e la fine della colonizzazione israeliana della Palestina storica.

    Dalla Polonia all’Iraq, dall’Argentina al Sud Africa, da Brooklyn al Mississippi, molti Ebrei hanno fatto propria questa richiesta di giustizia e il desiderio di un mondo più giusto, unendosi ad altri in lotte collettive. Gli Ebrei hanno partecipato in maniera determinante alla lotta dei lavoratori durante il periodo della depressione, al movimento per i diritti civili, alla lotta contro l’apartheid in Sud Africa, alla lotta contro il fascismo in Europa e a molti altri movimenti di cambiamento sociale e politico. La storica e costante pulizia etica portata avanti dallo Stato di Israele nei confronti del popolo Palestinese per far cacciarli dalle proprie terre contraddice e tradisce questa lunga storia della partecipazione ebraica alle varie lotte di liberazione.

    Il Sionismo – la moderna ideologia fondante che si è incarnata nello Stato di Israele – affonda le sue radici nel periodo del colonialismo europeo e si è diffuso immediatamente dopo il genocidio nazista. Il Sionismo si è nutrito dei più violenti ed oppressivi avvenimenti del diciannovesimo secolo, a spese dei molti sforzi e dell’impegno degli Ebrei per la liberazione. Per rivendicare questi sforzi, e un posto nei vibranti movimenti popolari del nostro tempo, il Sionismo, in tutte le sue forme, deve essere fermato.

    Questo è cruciale, soprattutto per via dell’impatto del Sionismo sul popolo Palestinese e sulla regione circostante. Il Sionismo disonora anche la persecuzione e il genocidio degli Ebrei d’Europa utilizzando la loro memoria per giustificare e perpetuare il razzismo e il colonialismo europei. È responsabile del massiccio allontanamento e alienazione degli Ebrei Mizrahi (Ebrei di discendenza africana e asiatica) dalle loro diverse origini, lingue, tradizioni e culture. Gli Ebrei Mizrahi sono presenti in questa regione da più di duemila anni. Quando il Sionismo ha preso piede, le storie di questi Ebrei sono state sviate dal loro corso e messe al servizio della segregazione degli Ebrei imposta dallo Stato di Israele.

    In quanto tale, il Sionismo ci coinvolge nell’oppressione del popolo Palestinese e nello svilimento delle nostre stesse eredità, lotte per la giustizia e alleanze con gli esseri umani nostri fratelli.

    Ci impegniamo a: Opporci al Sionismo e allo Stato di Israele

    Il Sionismo è razzista. Si prefigge il dominio politico, giuridico ed economico degli Ebrei e dei popoli e delle culture europei sui popoli e le culture indigene. Il Sionismo non è solo razzista, è anche antisemita. Appoggia l’immaginario europeo sessista e antisemita dell’effeminato e debole “Ebreo della diaspora” e contrappone ad essa un “nuovo Ebreo” violento e militarista, perpetratore piuttosto che vittima di violenza razziale.

    Il Sionismo quindi cerca di rendere bianchi gli Ebrei con l’adozione del razzismo bianco nei confronti del popolo Palestinese. Nonostante il bisogno di Israele di integrare i Mizrahi per poter mantenere una maggioranza ebraica, questo razzismo si traduce anche nell’emarginazione e nello sfruttamento economico della popolazione Mizrahi socialmente indigente. Questa violenza razziale comprende anche lo sfruttamento dei lavoratori immigrati.

    I Sionisti propagano il mito che Israele è una democrazia. In realtà, Israele ha istituito e sostiene politiche e prassi interne che discriminano gli Ebrei di origine Mizrahi ed esclude e ghettizza il popolo Palestinese. Inoltre Israele, sostenuta dagli Stati Uniti, mina alla base qualsiasi movimento arabo che lotta per la sua liberazione e un cambiamento a livello sociale.

    Il Sionismo perpetua il senso di eccezionalità degli Ebrei. Per difendere i propri crimini, il Sionismo racconta una versione della storia ebraica totalmente separata dalla storia e dalle esperienze di altri popoli. Diffonde l’idea che l’olocausto nazista sia un’eccezione nella storia dell’umanità – nonostante sia uno dei tanti olocausti, da quelli dei nativi del Nord e del Sud America a quelli in Armenia e Rwanda. Separa gli Ebrei dalle vittime e dai sopravvissuti di altri genocidi invece di accomunarci ad essi.

    Attraverso una condivisa islamofobia e desiderio di controllo del Medio Oriente e dell’Asia occidentale, Israele fa fronte comune con i fondamentalisti cristiani ed altri che chiedono la distruzione degli Ebrei. Insieme chiedono la persecuzione dei Mussulmani. Questa promozione comune dell’Islamofobia serve a demonizzare la resistenza al dominio economico e militare dell’Occidente. Porta avanti una lunga storia di collusione sionista con regimi repressivi e violenti, dalla Germania nazista al Sud Africa dell’apartheid alle dittature reazionarie in tutta l’America Latina.

    Il Sionismo afferma che la sicurezza degli Ebrei dipende da uno stato ebraico militarizzato. Ma Israele non garantisce la sicurezza degli Ebrei. La sua violenza porta instabilità e paura per coloro che rientrano nella sua sfera di influenza e mette a rischio la sicurezza di tutti i popoli, incluso quello ebraico, ben oltre i suoi confini. Il Sionismo ha contribuito volutamente a creare le condizioni che hanno portato alla violenza contro gli Ebrei nelle nazioni arabe. L’odio nei confronti degli Ebrei che vivono in Israele e altrove, provocato dalla violenza e dal dominio militare di Israele, viene usato per giustificare ulteriore violenza da parte sionista.

    Ci impegniamo a: Respingere il retaggio coloniale e la continua espansione coloniale

    Il momento in cui il movimento sionista ha deciso di fondare uno Stato Ebraico in Palestina, è diventato un movimento di conquista. Alla stregua della conquista imperiale e delle ideologie genocide nelle Americhe e in Africa, il Sionismo si basa sulla segregazione dei popoli e sulla confisca della terra che produce pulizia etnica e dipende da un’implacabile violenza militare.

    I Sionisti hanno lavorato a stretto contatto con l’amministrazione coloniale Britannica contro le popolazioni autoctone della regione e le loro legittime speranze di libertà e autodeterminazione. L’immaginario Sionista di una Palestina “vuota” e desolata ha giustificato la distruzione della vita dei Palestinesi così come lo stesso tipo di razzismo ha giustificato lo sterminio dei Nativi Americani, la tratta atlantica degli schiavi e molte altre atrocità.

    Dagli insediamenti in continua espansione al Muro dell’Apartheid, l’impegno di Israele al dominio coloniale lascia il suo segno danneggiando l’ambiente e distruggendo la morfologia fisica della Palestina. Il fallimento delle politiche per porre fine alla resistenza Palestinese spinge Israele verso una violenza sempre crescente e politiche che, se portate al loro estremo, terminano nel genocidio. A Gaza, lo stato israeliano rifiuta l’accesso a cibo, acqua, elettricità, aiuti umanitari e forniture mediche come arma per minare le fondamenta della vita umana.

    Israele, un tempo complice dell’assalto britannico e francese all’unità e all’indipendenza arabe, è ora un socio subalterno nella strategia delle forze alleate statunitensi per il controllo militare, economico e politico del mondo, in particolare nel dominio della strategica regione del Medio Oriente e del Sud Ovest asiatico. Il pericolo di una guerra nucleare causata da un attacco israelo-statunitense dell’Iran ci ricorda che Israele è una bomba atomica che deve essere urgentemente smantellata per salvare le vite di tutte le sue vittime attuali e potenziali.

    Ci impegniamo a: Contrastare le organizzazioni sioniste

    Oltre ad aver ideato la creazione di Israele, il Sionismo ne ha determinato le politiche internazionali di dominio militare e antagonismo verso i suoi vicini e ha istituito una complessa rete globale di organizzazioni, gruppi di pressioni politici, società di pubbliche relazioni, circoli nelle università e nelle scuole per sostenere e promuovere le idee sioniste nelle comunità ebraiche e nella società in generale.

    Miliardi di dollari USA vengono versati annualmente ad Israele per sostenere l’occupazione e il sofisticato e brutale esercito israeliano. La macchina da guerra che finanziano è uno dei leader nell’industria globale delle armi, che prosciuga risorse indispensabili ad un mondo che ha un disperato bisogno di acqua, cibo, cure mediche, alloggi ed istruzione. Nel frattempo, l’Europa, il Canada e le Nazioni Unite sostengono l’infrastruttura dell’occupazione mascherandola da aiuti umanitari al popolo Palestinese. Insieme, gli USA e i loro alleati collaborano all’allargamento del dominio della regione e alla eliminazione dei movimenti popolari.

    Una rete internazionale di istituzioni e organizzazioni sioniste sostiene l’esercito israeliano e gli insediamenti ebraici militanti con finanziamenti diretti. Questa rete fornisce anche il sostegno politico necessario a legittimare e promuovere politiche e invii di aiuti. Nei singoli paesi, questa rete censura le critiche a Israele e prende di mira singoli individui e organizzazioni tramite schedature, violenza, reclusioni, deportazioni, disoccupazione e altri ricatti economici.

    La rete sionista favorisce la diffusione dell’islamofobia. Suona i suoi tamburi di guerra all’estero e spinge per una legislazione repressiva in casa. Negli USA e in Canada, le organizzazioni sioniste hanno sostenuto l’approvazione della legislazione “antiterrorismo” che prevede che chi si organizza per promuovere il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni contro Israele e sostenere organizzazioni palestinesi, iraniane, irachene, libanesi e musulmane debba essere messo sotto processo in quanto sostenitore del terrorismo e colpevole di tradimento. Sia in Europa che negli USA, fantomatiche organizzazioni “ebraiche” sono attualmente in prima linea nel chiedere una guerra contro l‘Iran.

    Stanno comparendo crepe sia nelle fondamenta del sionismo che nello stesso dominio mondiale statunitense. Nella regione, continua una straordinaria resistenza della Palestina e del sud del Libano all’aggressione e occupazione israeliana e statunitense nonostante le risorse limitate e i molti tradimenti. Nel mondo, il movimento di solidarietà con il popolo Palestinese e contro la politica statunitense e israeliana sta acquistando slancio. In Israele, questo slancio si può vedere nel crescente dissenso che permette di reclamare due eredità degli anni ’60: Matzpen, una organizzazione israelo-palestinese ed ebraica antisionista, e il Partito Mizrahi delle Pantere Nere. In Israele c’è anche un crescente rifiuto dei giovani ad accettare la leva obbligatoria nell’esercito.

    In seno ai governi e all’opinione pubblica negli USA e in Europa, i costi del sostegno incondizionato a Israele vengono sempre più messi in discussione. Israele e gli USA cercano nel sud globale nuovi alleati che si uniscano alle loro conquiste economiche e militari. Il crescente rapporto tra Israele e India è un tipico esempio di questo. Condividendo l’interesse al controllo politico e al guadagno dei pochi a spese dei molti, l’élite Indiana e di altri paesi del Medio Oriente e dell’Asia occidentale collude con i piani economici e militari dell’occidente nella regione.

    La propaganda della Guerra Globale al Terrore da parte dell’Occidente risuona di islamofobia che è richiesta e promossa dall’élite indiana e ha fornito la scusa per una dura repressione del dissenso da parte di vari regimi del Medio Oriente e del sud-ovest asiatico. Nonostante questo, stanno nascendo movimenti popolari che hanno alle spalle una ricca storia di lotte anticoloniali che sfidano e finiranno per sconfiggere questa alleanza.

    Insieme ai nostri alleati, vogliamo contribuire ad allargare quelle crepe, finché il muro non cada e Israele non resti isolata come era isolato il Sud Africa dell’apartheid. Ci impegniamo a portare avanti la battaglia contro quelle organizzazioni che pretendono di parlare per noi, e a sconfiggerle.

    Ci impegniamo a: Dare la nostra solidarietà e a lavorare per la giustizia

    Mettiamo i nostri cuori, menti e impegno politico a sostegno del variegato e dinamico movimento di resistenza del popolo Palestinese e della lotta alle ingiustizie di cui le nazioni in cui viviamo sono responsabili.

    Sosteniamo senza riserve il Diritto al Ritorno dei Palestinesi. Chiediamo l’abrogazione della razzista legge israeliana sul ritorno che privilegia i diritti di qualsiasi persona che venga ritenuta Ebrea dallo Stato di Israele a stabilirsi in Palestina escludendo così i Palestinesi e trasformandoli in rifugiati.

    Rispondiamo con tutto il cuore all’appello dei Palestinesi di sostenere il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni contro Israele.

    Sosteniamo la richiesta di rilascio dei prigionieri politici palestinesi e di porre fine alla reclusione di leader politici palestinesi, donne, bambini e uomini, come metodo di controllo e terrore.

    Non sta a noi decidere quale strada debba prendere il popolo Palestinese nella costruzione del proprio futuro. Non pretendiamo di sostituire la nostra voce alla sua. Le nostre strategie e azioni deriveranno dal nostro attivo contatto con coloro che sono impegnati nelle varie lotte di liberazione in Palestina e nella regione circostante. Sosterremo la loro lotta per la sopravvivenza, per difendere le proprie posizioni e per far progredire il loro movimento come meglio possono, secondo le loro modalità.

    Siamo a fianco dei vibranti movimenti di resistenza popolari del nostro tempo che difendono e hanno a cuore le vite di qualsiasi persona e dello stesso pianeta. Siamo a fianco dei movimenti guidati da coloro che più risentono delle conquiste, occupazioni, razzismo imperiali e del controllo e sfruttamento globale di popoli e risorse. Difendiamo la protezione del mondo della natura. Difendiamo i diritti delle popolazioni locali alla loro terra e sovranità. Difendiamo i diritti dei migranti e dei rifugiati a varcare liberamente e in tutta sicurezza i vari confini. Difendiamo i diritti dei lavoratori – inclusi i lavoratori immigrati fatti arrivare in Israele per sostituire sia la mano d’opera palestinese che quella Mizrahi – alla giustizia economica e all’autodeterminazione. Difendiamo i diritti di eguaglianza razziale e di identità culturale. Difendiamo i diritti di donne e bambini e di tutti i gruppi discriminati ad essere liberi dal giogo. E ci battiamo per il diritto universale di avere acqua, cibo, alloggio, istruzione, assistenza sanitaria e libertà dalla violenza — le uniche basi sulle quali la società umana può sopravvivere e prosperare.

    Ci impegniamo a sostenere la giustizia in modo che le ferite si possano iniziare a cicatrizzare. C’è molto da sanare: le ferite inflitte dall’imposizione e dalla gestione del regime coloniale in Palestina e nella regione confinante; i traumi dell’oppressione europea degli Ebrei sfruttata dal progetto sionista; le paure e le privazioni sofferte in anni di spargimenti di sangue; le manipolazioni della cultura e delle risorse utilizzate per sfruttare gli Ebrei Mizrahi e separarli dai Palestinesi; e i continui massacri, stupri e spoliazioni del popolo Palestinese.

    La giustizia che vogliamo ottenere deve essere costruita da coloro che in tutta la Palestina, incluso Israele, e i rifugiati Palestinesi, la cui lotta per l’autodeterminazione può portare eguaglianza e libertà a tutti coloro che ci vivono e nelle terre circostanti.

    Vi chiediamo di unirvi a noi.

    Questi obiettivi richiedono la costruzione di un compatto movimento ebraico internazionale che sfidi il Sionismo e le sue pretese di parlare a nome di tutti gli Ebrei. Di fronte ad un avversario internazionale, non basta lavorare a livello locale o nazionale. Dobbiamo trovare modi di lavorare insieme scavalcando confini, distanze, settori e lingue. C’è spazio per molte iniziative e organizzazioni, già esistenti e future, che lavorino in maniera indipendente e congiunta, collaborando e appoggiandosi l’un l’altra.

    Siete contro il razzismo in tutte le sue forme? Allora vi chiediamo di unirvi a noi per mettere fine all’apartheid israeliano.

    Riconoscete la sovranità e i diritti sul territorio delle popolazioni locali? Allora vi chiediamo di unirvi a noi per difendere la sovranità e i diritti sul territorio dei Palestinesi.

    Ritenete che tutte le nostre vite dipendano dalla sostenibilità economica e ambientale? Siete furiosi per il furto e la distruzione delle risorse mondiali? Allora vi chiediamo di unirvi a noi per fermare la distruzione dell’agricoltura e della terra palestinese da parte di Israele, il furto di terra e acqua e la distruzione di villaggi e coltivazioni.

    Auspicate la fine delle interminabili guerre per il petrolio e il dominio militare degli USA e dei loro alleati? Volete porre fine alle culture militarizzate, all’arruolamento dei nostri giovani e al saccheggio delle risorse che finanziano eserciti invece delle necessità della vita? Allora vi chiediamo di unirvi a noi per smantellare un fattore critico della macchina da guerra globale.

    Vi volete dissociare dalla pulizia etnica perpetrata da Israele in Palestina e dalla distruzione di storia, cultura e autogoverno? Ritenete che non c’è pace senza giustizia? Vi sentite furiosi e amareggiati per il fatto che l’olocausto contro gli Ebrei venga usato per perpetrare altre atrocità? Allora vi chiediamo di unirvi a noi per porre fine al colonialismo sionista.

    Per far sì che le persone di questo pianeta possano vivere in un mondo sicuro, giusto e in pace, bisogna mettere fine al progetto coloniale israeliano. Ci assumiamo con gioia questo dovere collettivo di minare un sistema di conquista e saccheggio che tormenta il nostro mondo da troppo tempo.

  11. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Caro CC
    ero un acceso estimatore di “Giorgione” Gaber che ho conosciuto personalmente in occasione di un suo concerto tanti anni fa. Ci ho giocato pure a biliardino, stracciandolo.. a zero.
    Una persona straordinariamente disponibile con grande modestia umana pur nella sua infinita intelligenza, non solo musicale.
    Un vero peccato che se ne sia andato.

    Non per niente (evvabbè..) scrisse la Ballata del Cerutti,
    mettiamola così.. via!
    C.G.

  12. Pasquino
    Pasquino says:

    HO SCOLPITO GERUSALEMME

    Avevo di Carrara un grande blocco,
    bianco gioia, istriato e luccicante,
    non morto, era vivo, cuore pulsante.

    Ho scolpito la gente, pacifica, benpensante,
    Città bianca, serena, niente furia devastante,
    sorridenti bambini, donne festose, brulicanti.

    Ho scolpito l’armato carro, che distrugge la gioia,
    non ho scolpito il sangue, dei bimbi mutilati, morti,
    non potevo scolpire il sangue del mite palestinese.

    Non avevo gli scalpelli per il pianto delle vedove,
    non avevo il mazzuolo per il pianto degli orfani,
    non avevo il compasso per il volto dei martiri.

    Non avevo il martelletto per scolpire la gioia della vita,
    scompare mia prestanza, non ho scolpito la vita,
    mi fermo, esausto, piango e urlo al cielo dove sei Dio.

    Pasquino

    Il poeta dedica questa poesia
    al martirio del popolo palestinese.

  13. sylvi
    sylvi says:

    Il mio prof di Lettere avrebbe detto, del 211, che è “un pistolotto” e mi avrebbe disegnato un cannoncino grande e grosso sul foglio del tema!

    Quella poi che tutti gli esuli devono rientrare nelle loro terre, ….vorrei chiedere …tutti SOLO i palestinesi oppure TUTTI, proprio Tutti i Popoli esuli del mondo, cacciati dalle terre degli AVI???

    Ci sarebbe un bel po’ di via vai per il Mondo!!!
    Non aggiungo altro!!!

    Sylvi

  14. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Caro Pasquino,
    la “farlalla lieve del Nord Est”, a volte non apprezza la poesia !
    E per far ciò ,questa volta si rivolge ai” parrucconi”dei suoi insegnanti !
    Caro Pasquino ,come hai potuto notare “la poesia” deve solo poter volare nei “lidi ” calmi e sicuri delle tamerici salmastre e delle bianche rocce,e delle Capre ruspanti, sennò la nostra “letteraria mancata” si trasforma in una feroce “critica letteraria” della Carnia e del Cadore della Friula felice e del Veneto e dell’impresa e del caffè!

    cc

  15. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita, Peter e Rodolfo

    Ho dato per caso un’occhiata allo spam, che segnalava 20 presnze, e ho scoperto vari vostri post bloccati. Li ho sbloccati, ma immagino compaiano nell’ora e nel giorno in cui li avete inviati anziché adesso.
    Mi spiace.
    Un saluto.
    pino nicotri

  16. Vox
    Vox says:

    @ Sylvi

    Cioe’ mi faccia capire, gli ebrei europei, i cui avi non erano MAI stati nella Palestina storica, avevano diritto “al ritorno” senza limitazioni, mentre i palestinesi che ci sono nati e vissuti, e magari sono stati scacciati da qualche anno, mese o settimana, questo diritto non dovrebbero averlo?
    Bell’ esempio di giustizia doppiopesista.

  17. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI
    Chi ci capisce è bravo. Ecco cosa ha detto Tremonti illustrando le nuove misure da prendere-

    COSTI DELLA POLITICA
    “Dobbiamo intervenire con maggiore incisività sui costi della politica. Non solo sui costi dei politici ma sulle complessità del sistema”, ha spiegato il ministro. “Dobbiamo tornare – ha aggiunto – sulla materia, non solo su quanto prendono, ma anche su quanti sono. C’è un effetto di blocco, di manomorta”.

    ACCORPARE SU DOMENICHE LE FESTIVITA’
    Il governo, ha anticipato ancora Tremonti, ipotizza di “accorpare sulle domeniche le festività”. Per “aumentare la produttività”, ha sostenuto Tremonti, si potrebbero far cadere le feste (ma senza toccare “quelle religiose”) di domenica.

    TAGLI STIPENDI PUBBLICI
    Su questo punto si è creato un piccolo giallo. Tremonti, entrando nel dettaglio dei contenuti della lettera Bce all’Italia, ha precisato che nella missiva “si formula anche l’ipotesi di tagliare gli stipendi dei dipendenti pubblici”. Ma, ha puntualizzato, “non è detto che debba essere oggetto dell’attività del governo italiano”. Poi, nel corso delle repliche agli interventi, il ministro è stato ancora più deciso: “Non abbiamo intenzione di ridurre gli stipendi pubblici”.

    TASSA SULLE RENDITE
    Non abbiamo “nulla in contrario a un intervento diretto” sulle rendite finanziarie “che potrebbe essere, fermi i titoli di stato equiparati, la riduzione dei depositi bancari e postali dal 27% al 20%, l’elevazione di tutti i titoli finanziari esclusi i titoli di stato dal 12,5% al 20%”, ha detto Tremonti. “Sulle rendite finanziarie – ha proseguito – la scelta è stata definita con un allineamento delle aliquote. La scelta è stata fatta in sede di riforma ma non abbiamo nulla in contrario ad un intervento diretto”.

    LIBERALIZZAZIONI
    Secondo il responsabile dell’Economia “dobbiamo e possiamo intervenire con forza su liberalizzazioni, servizi pubblici e professioni”. “Dobbiamo fare una manovra molto forte su questo anno e il prossimo. Le scelte di dettaglio sono ancora in corso”, ha aggiunto. L’intervento, ha poi precisato, “sarà l’applicazione della normativa europea e dei suggerimenti europei”. E cioè, come lo stesso ministro aveva ricordato poco prima, “la ‘piena’ liberalizzazione dei servizi pubblici locali, lo stesso riguarda i servizi professionali, poi la privatizzazione su larga scala dei servizi locali.

    CONTRATTI A TERMINE
    Tremonti ha sostenuto che si deve intervenire per rendere “più flessibile il mercato del lavoro”, ma si deve anche evitare “l’abuso di contratti a tempo determinato, perché si creano effetti di instabilità della persona che possono essere negativi per l’economia”.

    DIRITTO A LICENZIARE
    “Per la materia del lavoro – ha proseguito il ministro – c’è la spinta a una contrattazione a livello aziendale e, quindi, il superamento di un sistema centrale rigido e poi formule, come dire, piuttosto critiche come – ha precisato – licenziamento e dismissione del personale, compensato con meccanismi di assicurazione e di migliore o più felice collocamento sul mercato del lavoro”. Nella lettera della Bce, dice ancora Tremonti, “compaiono comunque anche le parole ‘diritto a licenziare'”.

    PENSIONI
    Tra le misure sollecitate dalla Bce nella lettera al governo ci sono anche le pensioni d’anzianità e l’innalzamento dell’età di pensionamento delle donne nel settore privato, ha riferito il ministro. Ma Tremonti ha precisato che il governo non ha preso ancora nessuna decisione in merito.

    LOTTA A EVASIONE
    Nell’ambito della manovra per l’anticipazione del pareggio di bilancio al 2013 sono allo studio, ha sottolineato il ministro, “forme più forti di contrasto all’evasione fiscale”, soprattutto nei casi di omessa fattura o scontrino.

    LETTERA BCE “CONFIDENZIALE”
    Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha spiegato infine che la lettera arrivata da Francoforte è “strettamente confidenziale e la diffonde chi la manda”.

  18. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Caro pasquino,
    nella sua “furia” devastatrice, la “libellula impazzita “,poi giunge a dire…

    Quella poi che tutti gli esuli devono rientrare nelle loro terre, ….vorrei chiedere …tutti SOLO i palestinesi oppure TUTTI, proprio Tutti i Popoli esuli del mondo, cacciati dalle terre degli AVI???

    Ho letto tre volte la tua poesia, ma non ho trovato queste accenni,la libellula dal volo impazzito deve essere stata abbattuta in volo ,dal “cannonocino” che la sua mente aveva creato.
    Hai capito “la poetessa” tutte le volte che parla ,perde un’occasione per tacere !
    Ma questo succede solo a chi non è poeta !

    cc

  19. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Caro Pino,

    l’unica cosa certa che si capisce è la “libertà di Licenziamento”,per il resto, meno male che ha specificato , (meno le feste religiose ) ..pensa, io avevo inteso che avremmo festeggiato Natale ,Santo Stefano la festa patronale e l’Ascensione di Maria, Domenica 2 Agosto !
    Insieme al compleanno del Papa !

    cc

  20. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Sulla lettera confidenziale, poi , le solite male lingue, già insinuano, che se se la siano scitta da soli ..per la serie se le suonano e se le cantano..!!

    cc

  21. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Caro Pino,
    quindi, traendo le logiche conclusioni, tutti i 1 Maggio che non siano di Domenica , giornata di Sciopero Generale, senza bisogno di giustidicazioni, si può fare una sola lettera ,per gli anni a venire , fino ad annullamento della sentenza !
    Questioni di libertà di Religione !

    cc

  22. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    un venticello maestralin di bel tempo mi ha dolcemente scorazzata quasi fino ad Umago; e riportata indietro di bolina, appena appena sbandata.
    A pranzo prosciutto e melone e un bicchiere di pinot fresco.
    Sole, vento fresco , le montagne invisibili nelle brume di bel tempo.
    assolutamente con le idee chiare.
    A te avevo consigliato di cambiare Barbera o di darti allo champagne…

    Io parlavo del 211, era chiaro!
    Pasquino c’entra come Pascoli con Marx, il tuo primo amore!

    Ma tu e…anche Vox avete tutti gli strumenti per capire che io non parlavo SOLO dei palestinesi. Volendo!!!!

    Sylvi

  23. alessandro
    alessandro says:

    per peter:
    il fatto e’ che in “ogni cosa” che si scrive ci vive tutta una forma mentis fatta non solo di idee ma soprattutto di cuore;il fatto e’ che dopo Freud ci sono stati Deleuze,Foucault e l’antipsichiatria;
    il fatto e’ che ogni soggetto e’ ANCHE un individuo collettivo;
    il fatto e’ che bisogna essere capaci di tradurre le cose e per questo ci vuole ESERCIZIO;
    …che la soggettivita’ come la intende lei e’ da un pezzo cadavere(strutturalismo marxista e psicanalitico);
    …che dentro la psicanalisi c’e’ pure la morale e la politica.
    Ci sono tante altre cose per dire che si puo’ parlare di vera malattia mentale solo nel caso di disfunzioni organiche,lacerazioni cerebrali;se il problema e’ psichico non e’ possibile definirlo secondo teorie e nemmeno chiarirlo secondo un’unica chiave interpretativa valida per tutti.
    A parte casi gravissimi di psicosi,il resto, in linea molto generale,
    non dipende solo e semplicemente dal passato….e questo ,in fondo, e’ stato il vero grande errore di Freud:legare tutto o quasi al trauma infantile;gia’ Jung lo aveva capito rimproverandogli il fatto di tagliare al “malato” il suo percorso esistenziale, il suo progetto.Anche con tutti i problemi del passato ciascuno ha la possibilita’ di evolversi anche con la nevrosi…..nonostante la nevrosi …….o,addirittura, solo con la nevrosi;la nevrosi non e’ un destino ma una tappa.E comunque anche Freud sapeva, e lo ha scritto, che tutti siamo un po” nevrotici(basta partire gia’ da Psicopatologia della vita quotidiana per capire cio’).
    Infine:non serve a nulla giudicare la nevrosi;essa va oltre ogni giudizio;frenare le nevrosi di oggi vuol dire superare il pessimismo borghese di Freud e legarla all’attuale sistema post-capitalistico e tecnologico che anzicche’ strutturare un mondo di affetti struttura un mondo di dominio.
    Per essere ancora piu’ chiari(talvolta e’ necessario)il nevrotico resta nevrotico non solo perche’ spesso non e’ cosciente dei conflitti(individuali e collettivi) ma perche’ il sistema generale non lo aiuta anzi lo colpevolizza;il nostro sistema non e’ fondato sull’amore e sull’uguaglianza umana.
    Le ricordo ancora che non tutti i conflitti psichici sono inconsci e che,quindi, essere cosciente d’un conflitto non basta per la sua risoluzione…ecco che finalmente la psicanalisi esce fuori dai confini del conflitto semplice per diventare qualcosa di piu’ complesso.
    saluti

  24. sylvi
    sylvi says:

    x CC

    Forse ti sei dimenticato che il 2 Giugno lo ha abolito la sx , per risparmiare…
    L’unica cosa su cui sono d’accordo è che questi imbecilli attuali non sono nemmeno originali.

    Sylvi

  25. Controccorrente
    Controccorrente says:

    E allora mia cara Cara Sylvi,
    devi essere più precisa ,a meno che Pasquino non sia Grazia Giancaterina !
    Voto 3— per lo sforzo di aver azzeccato l’intestazione !
    Più precisione mia Cara, sennò i “chicchi “cascano per terra,invece di andare dentro le scatole !

    cc

  26. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cara Sylvi,
    ma se la sinistra istituzionale , fa una cazzata, dobbiamo per forza andarle dietro tutti !
    Pensa Le sinistre nel 14, votarono i “crediti” di guerra ai padroni e creparono aristocratici , contadini, in maggioranza .
    Quelli che non creparono, si fecero i “soldi”!
    Domanda da cento milioni di Euro ..chi non crepò ?
    E non mi dire gli Operai che facevano le armi ..neh!

    cc

  27. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Controcorrente

    Voglio proprio vedere come la mettono col 15 agosto! A parte il fatto che si tratta di festività decisa da Augusto, il che è il meno, si tratta del giorno in cui sono nato io! E vorrei vedere con che faccia lo aboliscono come giorno festivo….. Ma come si permettono?! Malnati!
    Un abbraccio.
    pino

  28. Peter
    Peter says:

    x Alessandro

    di certo la psicanalisi ha piu’ di una dimensione o livello d’azione o sfera di interesse. Non l’ho mai negato ne’ contestato…E’ anche vero che storicamente, il capitalismo si era forse illuso di avere tramite essa una ‘morte indolore’…E’ vero anche che molte cose sono cambiate a livello sociale ed individuale da Freud (ed anche Jung…) ai giorni nostri. Per esempio, a quei tempi solo i ricchi potevano permettersi una ‘cura’.
    Io ho solo notato, da profano e non esperto, che la magistra vitae rimane comunque la clinica, che si basa prima di tutto sull’esame delle sofferenze dei singoli individui. Mi sembra elementare.
    Credo che sarebbe estremamente irritante per l’individuo ‘malato’ (reale o ‘immaginario’) sentirsi dire che e’ naturale per esso soffrire dato che la nevrosi, o come piaccia chiamarla, e’ prodotta dalla societa’ di cui tutti siamo parte, ergo siamo tutti un po’ nevrotici , etc etc. In sostanza, bisogna ‘guardare’ sempre e prima di tutto il caso individuale, e tenersi le interpretazioni sociologiche per se’ stessi.

    E’ facile poi dire che Freud sia ‘superato': glielo dicevano sin da allora, da quando era ancora vivente.
    A mio avviso, bisogna distinguere. Cio’ che non e’ affatto superato e’ proprio il trauma infantile che genera i conflitti inconsci. Un’analisi sociale potrebbe portare all’ipotesi che oggi manca sempre piu’ una figura paterna nelle famiglie, il che puo’ creare gravi scompensi nei giovanissimi. Secondo me le famiglie di ragazze madri che fanno figli a ripetizione da partners diversi sono orrende, ma oggi sono sempre piu’ comuni almeno da queste parti. Nessun senso di stabilita’, modelli di riferimento volatili e cangianti, la madre ‘matriarca’ unico vero reale riferimento, conflitti piu’ o meno gravi tra fratellastri e sorellastre, il nanny state che ddeve badare a tutti (e la madre) a fare da padre putativo, e via dicendo. Ma il vissuto individuale e’ sempre particolarissimo ed unico.

    Secondo me punti in cui Freud ed altri sono stati superati sono quelli dell’ambito biologico. Freud dava troppa importanza all’educazione e pochissima alla natura. Le dinamiche familiari sono fondamentali, ma non sono tutto. Molti hanno una forte predisposizione genetica a ddepressione, nevrosi, e psicosi. Anche se l’ambiente familiare e sociale puo’ influenzare molto il loro manifestarsi. Pochi ssanno che gli schizofrenici se la passano molto meglio nelle societa’ in via di svilupppo che non in quelle occidentali tecnologiche…
    Ci sarebbe da criticare anche la teoria freudiana delle ‘perversioni’ sessuali, ma lasciamo perdere

    un saluto

    Peter

  29. Uroburo
    Uroburo says:

    Rodolfo { 11.08.11 alle 11:00 } Caso mai l´Israeliano nei confronti del Palestinese prova un risentimento o se vogliamo un disprezzo…per non aver mai trovato in lui un Partner….desideroso di convivenza e di pace … lei stesso non proverebbe altro che lo stesso sentimento.
    ———————————-
    Caro Rodolfo,
    se io rubassi la terra di un altro penso che gli riconoscerei almeno il diritto di odiarmi. Quanto poi al desiderio di convivenza e di pace, questo sentimento non ha MAI fatto parte degli obiettivi sionisti. MAI! Fin dall’inizio, dai tempio di Harzl. U.

  30. Uroburo
    Uroburo says:

    Rodolfo { 11.08.11 alle 11:43 } x “cazzate Giornaliere” peccato che la “Lega Araba ” non si accorse che chi attaccava era gia´uno Stato riconosciuto dall´ONU.
    ———————————————–
    207 Cerutti Gino { 11.08.11 alle 12:25 } E già, L’ONU. Così importante quando fa comodo all’ ipocrita di turno.
    ———————————————–
    Rodolfo { 11.08.11 alle 13:33 } Gia´…gia´…che bello darsi la zappa ai piedi. (sic!!! NdC)
    SENZA COMMENTI.

  31. Uroburo
    Uroburo says:

    Rodolfo { 11.08.11 alle 10:30 }
    1) l´Ebreo che ha vissuto per 2000 anni nella diaspora non ha ne odiato ne disprezzato … Con grande dispiacere l´Ebreo pero´ha dovuto constatare DA SEMPRE di essere odiato…
    2) I Palestinesi per un 20% abitano nella stessa Israele e sono Israeliani a tutti gli effetti….sono liberi…
    3) L´odio radicato di tutti senza distinzione e privi di visioni…di raziocinio ha reso possibile la Lega Araba di attaccare in forza lo Stato novello nel 1948.
    4) Come un dato di fatto fu la proclamazione dello Stato d´Israele….dove a quel punto non doveva essere la guerra guidata dall´odio per l´uomo …ma SUBITO la trattativa guidata dal buon senso. Queste cose le ho gia´scritte…ma purtroppo si sorvola.
    5)… e l´Ebreo e l´Israeliano e´solo la vittima che si e´ ribellata alle storture e alle ingiustizie di SEMPRE.
    ——————————————-
    Caro Rodolfo,
    lei scrive le solite cose tutte da dimostrare e per lo più radicalmente false ma che fanno parte della vulgata sionista, divenuta, purtroppo, la vulgata dell’intero mondo occidentale.
    1) Gli ebrei non sono mai stati perseguitati nei paesi non cristiani.
    2) I palestinesi di Israele non hanno diritti uguali a quelli degli altri cittadini israeliani. Una parte del mondo politico israeliano vorrebbe espellerli. E comunque la loro esistenza rende impossibile la costituzione di Israele come stato ebraico.
    3) Più che l’odio, che è venuto dopo, quello che ha mosso gli arabi nel 1948 è stata la difesa dei loro legittimi interessi.
    4) Obiettivo dei sionisti è stata da sempre espulsione dei palestinesi. Non c’è mai stato spazio per nessuna trattativa, tant’è che, pur avendo0 uno strapotere enorme, non trattate come non avete mai trattato. Voi non volete trattare volete imporre la vostra soluzione in cambio di nulla; e volete che gli altri legalizzino la vostra prepotenza. Dopo il processo di Norimberga non è più possibile e prima o poi anche voi dovrete accettarlo. Per ora avete la forza …. fin a che l’avrete. Poi pagherete tutte le vostre soperchierie.
    5) Siamo d’accordo che la legge del taglione è alla base della vostra cultura, ma la civiltà è andata avanti. E comunque hanno fatto a voi quel che voi avevate fatto e fate agli altri. Che non è una giustificazione ma solo una doppia stigmatizzazione.
    Un saluto U.

  32. Anita
    Anita says:

    x VOX -#

    “Oggi […] l’americano medio deve lavorare 230 giorni, il 63% dell’anno, per pagare il costo totale del governo. Significa che trattiene solamente il 37% del proprio lavoro.
    63 delle 100 ore lavorate servono per pagare il governo.”

    —————————————————————-

    Non le sembra esagerato?
    Se ci aggiunge le tasse comunali, statali e di proprieta’, significherebbe che il medio lavoratore lavora per niente. ZERO!

    Anita

  33. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    La Cina chiede garanzie:
    “Mica fallirà il capitalismo proprio adesso?”.

    (da Spinoza.it)

  34. Peter
    Peter says:

    che palle sta’ perenne diatriba palestina-israele…

    quando ce vo’ ce vo’…

    Peter

  35. Anita
    Anita says:

    x VOX

    The 2008 Median Income of US households was $45,018 per annum.

    Se una ‘famiglia’ guadagna solo 46’000 non paga tasse federali, paga solo tasse di proprieta’ e tasse d’acquisto nel proprio Stato.

    Un singolo pagerebbe circa il 10% alla IRS, ed il 10% dei 10% pagati alla IRS al proprio Stato.

    Dipende dagli Stati, alcuni Stati non hanno tasse.

    Mentre sto scrivendo Mitt Romney ha appena detto che il 52 non paga tasse.

    Il caro vita varia moltissimo nei 50 Stati, cosi’ come il costo di proprieta’.

    Il mio Stato e’ il terzo piu’ caro…ci vogliono ben oltre i $46’000 anche per me che non ho un mutuo o alcun debito.

    Anita

  36. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,

    due pesi e due misure! Anzi tre!
    Lei ha il nome di un Santo importante, è nato in una festività decisa da Augusto, continuata con l’Assunta, importantissima festa cristiana, “benedetta” dai laici come festa di Ferragosto…
    festeggiata in Yugoslavia, persino ai tempi di Tito come la VELA GOSPA,
    (Grande SIgnora!)…insomma un tripudio!

    Per la mia festa, tredici giorni dopo, non si è scomposto nessun Imperatore, nè SMC; porto un nome selvaggio che richiama le foreste e un Santo piccolo piccolo, di serie B.
    Dovrei fare la rivoluzione?
    Godere del fatto che , spero, declassino il giorno dei suoi natali?
    E chiamarla giustizia proletaria???
    Mah!

    buonanotte
    Sylvi

  37. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi, Peter, Vox e Uroburo

    Ripeterlo a Rodolfo è fiato sprecato e anch’io ne ho le scatole piene di dover correre dietro al suo sparare continue cose false, la più sporca delle quali è la giagulatoria secondo cui gli israeliani hanno sempre voluto la pace e i palestinesi invece no, dimenticando di specificare cosa hanno sempre inteso gli israeliani per pace e il loro buttare a mare anche l’offerta del re d’Arabia di una pace piena compreso il riconoscimento diplomatico con TUTTI i Paesi arabi. Con perfidia degna dei peggiori, hanno trasformato gli accordi “di pace” di Oslo in una trappola trita palestinesi.
    In ogni caso, è ormai assodato da studiosi israeliani ebrei che:
    – la diaspora è una delle invenzioni del sionismo, che s’è appropriato del mito cattolico dell’ebreo errante;
    – gli ebrei europei, nordafricani, etiopi e russi NON sono neppure da lontano discendenti dei tizi cacciati dalla Palestina dopo la conquista di Gerusalemme di Tito. Anche perché NON furono cacciati, ma portati come schiavi a Roma, dove in parte andarono a ingrossare la comunità giudea preesistente. Idem per i giudei delle successive sconfitte militari: nessuna “diaspora”, ma traferimenti forzati come schiavi. Roba comunque da poco rispetto il nostro schiavismo africano dei tempi moderni e quello durato secoli a danno dei “siriaci”, sardi, spagnoli e slavoni, donde il termine moderno “schiavo”. I romani infatti dicevano “servus”.
    A parte lo schiavismo dpo guere perse, cosa del tutto ovvia e naturale a quei tempi, non un complotto contro gli “ebrei”, quella che fa comodo chiamare diaspora è solo la conseguenza delle varie emigrazioni spontanee dei giudei e israeliti da un Paese di merda, che non dava da mangiare a tutti esattamente come l’Africa di oggi ai disgraziati africani extracomunitari. L’unica diaspora oggi esistente è quella dei palestinesi, come del resto scrive tra gli altri anche lo storico israeliano ed ebreo Ilan Pappè.

    Pregherei pertanto Silvy di non annoiare più con certe solfe. Si dovrebbe studiare di più e usare meno le leggende, bibbia compresa, come clava o – come abbiamo fatto per secoli e ancora oggi fanno certi “popolI” – come arma di distruzione di massa.
    A voler essere precisi, ma NON mi interessa nulla esserlo ancora una volta qui, i giudei NON erano monoteisti così come non lo sono gli ebrei di oggi. I giudei erano politeisti, come del resto dimostra proprio la tanto osannata bibbia che inizia col dire che il mondo NON fu creato da Elohà, o Allah che dir si voglia (la parola è la stessa, nonostante l’ignoranza bestiale di vari cleri), ma da Elohym, che è il plurale di Elohà. Sì, certo, conosco a menadito i ghirigori e i voli pindarici dei rabbini per giustificare e negare quel plurale. Dopo la riforma “monoteista” imposta al re Yeoshua per motivi POLITICI, il massimo che si può dire è che il giudaismo, diventato solo dopo la vittoria di Tito l’ebraismo rabbinico, ancicanera del cristianesimo, è una forma di etnoteismo. Ovvero: l’ebraismo ammette l’esistenza di molti Dei, dei quali non gliene frega niente, e si affida solo al suo Dio nazionale. Insomma, un grosso idolo. Che a Mosè o ad Abramo, ora non ricordo bene e non mi interessa neppure ricordarlo bene ora o dopo, ci ha tenuto a specificare che era “UN Dio GELOSO”. Geloso cioè degli altri Dei. La formula del comandamento “Io sono il Signore Dio tuo….” non è altro che la scopiazzatura dell’atto di sottomissione al re dei re persiani e babilonesi da parte dei loro sudditi. E tutta la potenza, feroce e disumana, del Dio della bibbia altro non è che il calco dello strapotere dei re dei re persiani.
    Inizia anche a fare orrore l’insistere dei sionisti sulla Shoà e voler far credere che tutto il mondo ce l’abbia con loro, pronto riaccendere i forni cermatori. A parte che si tratta di una visione offensiva verso l’intera umanità, è come dire che la Francia, la Russia e il Belgio continuassero a dire che la Germania è nazista e il mondo li vuole invadere come fecere appunto la Germania nazista. Una follia. Pari a quella che i sionisti continuano a propinare pro domo propria.
    Ora se permettete ho cose più serie cui badare. Spero di non dover più tornare su questo argomento quanto mai tristo e noioso. Purtroppo certe cose le capuremo meglio solo dopo un’altra guerra disastrosa che di sicuro scoppierà a causa di tanta ignoranza, ipocrisia, propalazione di falsi e tossine, piagnisdei di tipo pugliese “piangi il morti e fotti il vivo”, e interesso ovviamente sporchi. As usual.
    ‘Notte.
    pino

  38. Faust
    Faust says:

    … bene, finalmente non sono solo a incazzarsi contro rodolfo… e’ un falso treccartista, capace di tutto pur di dimostrare che .esso e’ il meglio della logica ragionata… un emulo del macco trompetta… Questa volta non sono caduto nel trappolone di rispondere con insulti e guadagnarmi i cazziatoni amichevoli dei miei amici del blog… ma visto che e’ un troll… mi domando xcche’ non si apre un suo blog… invece di usare quello di Pino… aaaa la tirchieria di non pagare l’affitto al legittimo proprietario… e’ xcche’ il suo blog andrebbe deserto… mentre finche’ Pino fa il tollerante… .esso continua imperterrito con la faccia del prepotente gentile, amico e difensore dei palestinesi, pur di propagandare la sua merce avariata e pudrente… Falsita’ un tanto al kg. e aggratis tanto paga Pino che sono certo x la presenza del .esso, il suo blog perde audience… se ad altri fa lo stesso effetto voltastomacato che mi prende quando apro il blog ed appare il .esso parlante.
    ma tante’ finche’ fa divertire Uroburo, me lodevo sciroppare anch’io…
    Faust

  39. Faust
    Faust says:

    … stamani volevo cercare di capire cosa sta succedendo a Londra… ma il solito voltastomaco mi ha fatto uscire dal blog…
    Peter ha scritto che gli assaltanti sono dei vuoti apperdere… direi gustappunto x che’ sono dei vuoti bombardati dal consumismo… che nel saccheggio trovano come riempire il vuoto nel quale nuotano,,,
    … Mi e’ venuta, leggendo le cronache e i racconti degli italiani che vivono a Londra, ( mentre lAnita chiedeva dove sono i genitori,,) che un genitore diceva al figlio, minorenne quindi impunibile… di buttarsi nella mischia e di portargli, nell’ordine: Un hiphone, un tv al plasma e altri oggetti, impossibili x il suo borsellino… Fatti mandare dalla mamma apprendere un pc ed un cellulare ultima generazione…
    Faust

  40. Faust
    Faust says:

    … ho il collegamento lento e blocca i miei post… che non essendo di grande interesse generale non l’invio a Pino x evitargli di perdere tempo prezioso…
    Vediamo se questo parte… stamani volevo cercare di dibattere con Peter ed altri sui saccheggi londinesi…
    leggendo i racconti d’italiani che vivono a Londra… Mi e’ venuta ammente la canzone di Gianni Morandi… Fatti mandare dalla mamma appredere un po di… nell’ordine, 2 0 3 Iphone… un tv al plasma e una poltrona da scrivania massaggiante… Fatti mandare dalla mamma… etc… Gli assalti ai negozi d’elettronica di minorenni, impunibili… Fatti mandare dalla mamma…etc…
    Faust

  41. Rodolfo
    Rodolfo says:

    ” il loro buttare a mare anche l’offerta del re d’Arabia di una pace piena compreso il riconoscimento diplomatico con TUTTI i Paesi arabi”.



    Per un attimo leggendo”buttare a mare” ho pensato a qualcos´altro….
    poi non so di cosa parla…caro Nicotri, vuole essere piu´preciso?
    Di quale re d`Arabia parla….forse di quello che ruppe le relazioni diplomatiche con l ´Egitto, dopo la firma da parte di Sadat del trattato di pace Israelo-Egiziano?
    Di quale offerta si trattava?
    Qual´erano le clausole?
    Fu un offerta ufficiosa o ufficiale ?

    Lei scrive ..”di monoteismo o non monoteismo ….non voglio entrare nei particolari…perche´non aiuterebbe proprio NESSUNO ….ne risolverebbe il PROBLEMA di fondo ….ma che cazzo c´entra con la situazione odierna?”

    Lei scrive…”Inizia anche a fare orrore l’insistere dei sionisti sulla Shoà e voler far credere che tutto il mondo ce l’abbia con loro, pronto riaccendere i forni cermatori”.

    Se fosse tutto il mondo ad avercela con noi ….caro Nicotri, certamente avremmo poche chance di sopravvivenza, ma per fortuna non e´cosi….non e´tutto il mondo… direi buona parte di esso.
    Lei fa´un errore di fondo in questo caso….io non parlerei di Sionisti ma semplicemente di Ebrei…perche´vede…si puo´essere Sionisti senza essere Ebrei….si puo´ essere anche Israeliani senza essere Ebrei.. . ed e´un errore credere che l´antesemitismo sia debellato…che non ci sia piu´nessuno ad avere il desiderio ARDENTE di procurare un altro inferno agli Ebrei. Basta guardarsi attorno. Basta fare un piccolo giretto in internet e ci si accorgerebbe di quanto la cosa sia piu´che preoccupante. Non ne e´convinto?
    Pr questo lo Stato d´Israele e´necessario e importante.
    Nessuno mette in dubbio il diritto dei Palestinesi ad avere un proprio Stato…per primo gli Israeliani stessi.
    Dire che tutti i Palestinesi nati dopo il 1948 possano avere il diritto di stabilirsi o di tornare in Israele…sarebbe fattibile?
    Vogliamo essere realisti…o vogliamo prendere in giro il mondo intero? Tornare potrebbero certo…pero´per stabilirsi nel futuro Stato Palestinese. Facciamo tornare tutti i Palestinesi sparsi per il mondo in Israele..ammesso che ci vogliano tornare? E guarda caso….di nuovo… dei 6 milioni di Ebrei che vivono in Israele che ne facciamo?
    Costruiamo un nuovo esodo? Costringiamo il popolo che ha inventato “la liberta´”ad una nuova esperienza di schiavitu´in Europa ? O costruiamo nuovi forni? A lei la scelta.
    Non capisco… ma cosa si vuole veramente?
    Se si vuole un ritorno ai confini del 67 ed uno Stato Palestinese…sappi che per questo si lavora, ma e´un problema lungo e complicato come lei benissimo sa´. Ci si arrivera´quando la “Lega Araba” riconoscera´lo Stato d´Israele….tutto li.
    O si vuole di piu´? Chiarezza ci vuole.
    I pensieri di Uroburo…espressi parecchie volte…lasciano perplessi,
    cosa significa “la pagherete” cosa si spera….oltre ad una pace ed ad una convivenza tra i due popoli?
    La saluto e auguro a tutti un buon fine settimana …sole e un leggero venticello.
    Rodolfo
    Le auguro in anticipo buon compleanno.. ed in salute…come si dice da noi fino a 120 anni… sperando e augurando fino a li … o meglio prima….un po´piu´di perspicacia.

  42. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xFaust
    che t´importa dei miei post. Forse non ti sei accorto che scrivo anche su altri problemi? Non potresti fare lo sforzo quando vedi il nick di “Rodolfo” di saltarlo a pie´pari?
    Io non mi lamento dei tuoi post….perche´non li leggo….provo delle fitte di dolori agli occhi…certe volte mi sforzo e´vero…di leggere e di capire….ma dopo devo sempre fare delle lunghe pause per riprendermi.
    Dunque vivi la tua vita…scrivi quel che vuoi tu e non mi rompere …come dice il tuo maestro Uroburo….i zebedei.
    Un saluto Rodolfo

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