Vittorio Feltri&C, da Enzo Baldoni a Gino Strada: ovvero i lupi perdono il pelo ma non il vizio. E le dimenticate strenue difese del Vaticano di pluriaccusati molestatori sessuali come don Gelmini e l’arcivescovo Julius Paetz

Il lupo, o meglio i lupi perdono il pelo ma non il vizio. La grande onestà non solo professionale di Vittorio Feltri e del suo Il Giornale risulta ben chiara  da tre azioni ben precise, che oltretutto si contraddicono tra loro in modo davvero plateale, e rifulge in modo particolare di fronte alla scarcerazione – e totale proscioglimento! – dei tre medici di Emergency arrestati in Afganistan. Scarcerazione e proscioglimento che oltre a mettere almeno un po’ in difficoltà la linea accusatoria de Il Giornale – se qualcuno la definisse miserabile non saprei bene cosa obiettare – ricalca lo stesso atteggiamento avuto sempre da Feltri, con il valido appoggio di Renato Farina, quando il giornale Libero sputò sul cadavere del giornalista freelance Enzo Baldoni. Chi non ha il vizio della memoria forse non ricorda che su Libero il collega Baldoni dopo essere stato rapito e ucciso da terroristi iracheni venne definito “un pirlacchione spericolato”, mentre prima che venisse ammazzato  si era provveduto sulle stesse pagine a evocare il sospetto che il rapimento fosse una sceneggiata. Come dire che di conseguenza il povero Baldoni fosse in qualche modo amico dei terroristi. Ma veniamo alle tre azioni particolari di Feltri e de Il Giornale berluscone.

La prima azione discutibile di Feltri è l’interpretazione da lui data della vignetta di Staino sull’aereo polacco precipitato con a bordo una larga fetta del governo: “A chi troppo e a chi poco”, recita la didascalia della vignetta. Che si può riferire a qualunque Paese e situazione del mondo, dal Giappone al Perù, dal Sud Africa alla Finlandia. Fosse caduto un aereo cubano con a bordo i fratelli Castro e mezzo governo castrista e si fosse riferita la vignetta di Staino a un tale disastro, odo già gli applausi entusiasti degli stessi sepolcri imbiancati che si sono scagliati contro Staino. La sua vignetta può essere ritenuta di pessimo gusto, a me per esempio non sono mai piaciute né la sua ironia né il suo modo di disegnare, e moltissimi – se non quasi tutti – hanno pensato quello che Feltri ha messo per iscritto. Però un conto è pensare e spettegolare, un altro calunniare su un giornale. Se non sappiamo distinguere tra il pensare e lo scrivere, per giunta su un giornale, senza neppure il beneficio del dubbio, allora siamo malmessi. Inoltre, checché abbiano pensato in molti o tutti, Staino ha chiarito che non si riferiva certo a Berlusconi.

Può essere che l’autodifesa di Staino non convinca, può essere che la sua spiegazione postuma sia poco sincera, resta però il fatto che nella vignetta NON c’era scritto quello che Feltri dà per scontato come se nella vignetta fosse stato invece scritto a chiare lettere e a caratteri cubitali. E se non c’è scritto, allora si è costretti a restare nel campo delle interpretazioni personali, nel campo delle impressioni e suggestioni, che certo NON bastano per avere delle certezze inconfutabili come quelle sparate in prima pagina da Feltri. Può darsi che la mia sulla vignetta di Staino sia una interpretazione benevola, anche se in realtà è una a-interpretazione, cioè una assenza di interpretazione, ma è certo che quella di Feltri è una interpretazione alquanto malevola, quanto meno forzata. Vari colleghi insistono a dire che la mia interpretazione, o meglio a-interpretazione, è ingenua e riduttiva. Anche fosse, l’ingenuità e la riduttività del tipo “assoluzione dubitativa, per mancanza di prove sufficienti” sono senza dubbio da preferire alle sentenze forcaiole basate solo sulle proprie convinzioni.

Ergo: come faccia Feltri basandosi su quella vignetta a strepitare “che la sinistra vuole Berlusconi morto” (!!!) è un mistero. Niente affatto glorioso. La sua è una interpretazione legittima o è invece una illegittima spinta all’odio? Nel secondo caso, sarebbe strana – o no? – una spinta all’odio da parte dell’organo stampa abbastanza ufficiale del preteso Partito dell’Amore berluscone. Feltri ha fatto una pessima figura per la sua coltellata alla schiena di Dino Boffo, ma almeno ha più o meno riconosciuto di essersi sbagliato. Forse dovrebbe farlo anche per la sua interpretazione della vignetta di Staino. Tra Staino e Feltri a sbattere il mostro in prima pagina chi è stato? Staino o piuttosto Feltri?

La seconda azione strana di Feltri è il risalto dato all’accusa di Berlusconi contro Saviano, reo nienteppoppòdimmènocché di fare pubblicità alla mafia. Ora, poiché la logica – contrariamente all’elastico delle mutande – non è un’optional adattabile a pretese di parte, Feltri deve conseguentemente ammettere – e scrivere in prima pagina – che “Berlusconi vuole Saviano morto”. O no? Con una differenza, non da poco: che mentre non c’è nessuno, perlomeno a sinistra, che vuole Berlusconi morto di morte violenta, è invece sicuro che la premiata ditta Mafia-Camorra&C vuole Saviano morto, e non di morte naturale. Detto in altre parole: tra la vignetta di Staino e l’accusa di Berlusconi contro Saviano, quella semmai più adatta a stimolare qualcosa di luttuoso è senza dubbio la seconda.

La terza cosa strana commessa da Feltri è il credito dato – sempre in prima pagina – a pretese “rivelazioni” addirittura dei sevizi segreti afgani secondo le quali Emergency è incastrata dalla registrazione di una telefonata che parla di armi e anche da cose “più pesanti”. Sempre in base al fatto che la logica non è un optional, se Feltri avvalora una simile “notizia”, non si capisce perché invece non avvalori mai notizie con basi ben più concrete. Per esempio, non avvalora la notizia della condanna anche in terzo grado di Cesare Previti per avere comprato un magistrato onde scippare la Mondadori al Gruppo Editoriale L’Espresso, e che di conseguenza Marina Berlusconi, figlia di Silvio, occupa una poltrona sopra la quale non dovrebbe stare il suo sedere.

Altro esempio: Feltri non avvalora la notizia che la stessa Cassazione ha messo per iscritto che quella “compera” il buon Previti l’ha condotta e portata a termine in tandem con il suo datore di lavoro Berlusconi Silvio. Altro esempio ancora: Feltri non solo non ha valorizzato la notizia delle accuse mosse da oltre 50 ragazzi per molestie sessuali contro don Pierino Gelmini, ma l’ha anzi irrisa. Feltri infatti ha pubblicamente definito il signor Gelmini un tale benefattore e sant’uomo da concludere che anche se s’è preso qualche libertà di troppo con ragazzi  non lo si può biasimare. Gli abusi sessuali su 50 ragazzi – tutti maggiorenni o anche minorenni? – evidentemente per il Feltri-pensiero sono una sorta di ricompensa legittima se non dovuta per il bene fatto. Una morale che non ha bisogno di commenti. Infine, ultimo esempio, almeno per ora, Feltri non ha per nulla avvalorato – anzi, tutt’altro – la notizia dei buoni rapporti del signor Marcello Dell’Utri con mafiosi di spicco, rapporti a causa dei quali un magistrato italiano in queste ore ha chiesto di elevare da 9 a 11 gli anni di condanna già inflitti al famoso Marcello braccio destro di Berlusconi.

Da notare che le testimonianze, le prove e la richiesta di conferma e aumento della condanna a carico di Dell’Utri vengono da cittadini italiani, con tanto di nome e cognome, e non da anonime e pretese affermazioni dei “servizi segreti” afgani. Oltretutto: da quando in qua abbiamo dato una patente di infallibilità ai servizi segreti afgani se usiamo sospettare perfino dei nostri? E come mai non si affaccia il sospetto che anche in Afganistan, che non brilla né per democrazia né per trasparenza in generale, possano fare come fece la polizia italiana a Genova quando piazzò delle molotov alla scuola Diaz da addebitare ai “sovversivi”?

Un’ultima annotazione. Feltri ha azzoppato Boffo sparando che “non si possono ammettere moralisti condannati in tribunale”. Bene. Allora perché mai dovremmo sorbirci un moralista e/o fustigatore come Feltri, che – stando a quanto leggo nel sito dell’Ordine dei giornalisti di Milano – il 27 febbraio 2002 ha patteggiato con il tribunale di Monza una condanna a due mesi di reclusione per avere pubblicato foto di bambini stuprati? Stando alla logica, una condanna a due mesi di reclusione è più grave di una ammenda di qualche centinaia di euro. O no?

Pino Nicotri

P. S. La reazione scomposta del Vaticano a difesa del “benefattore” don Gelmini, così come la reazione scomposta e la difesa a oltranza da parte dello stesso Vaticano a favore dell’arcivescovo di Poznan Julius Paetz, cacciato dal cattolicissimo governo polacco perché denunciato per molestie sessuali da oltre venti seminaristi ma accolto in S. Pietro come un eroe perseguitato, autorizzano il sospetto che la direttiva vaticana del 2003 resa nota solo nei giorni scorsi, contenente l’indicazione di denunciare anche alle autorità civili i sacerdoti pedofili, sia solo un falso. Fumo negli occhi per far dimenticare la sciagurata direttiva del 2001: quella che – a firma di Ratzinger e Raffaele Bertone – imponeva ai vescovi di tutto il mondo il segreto su qualunque caso di pedofilia e adescamento in confessionale.

LA LETTERA DEL CARDINALE CASTRILLON HOYOS:

435 commenti
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  1. Damocle
    Damocle says:

    Eterni conflitti in Afghanistan ed in Pakistan

    I tre italiani che lavoravano per Emergency sono stati liberati una settimana dopo l’arresto da parte delle forze afghane.
    I tre lavorano per l’organizzazione benefica “Emergency”, che dirige una serie di ospedali in quel paese.
    Erano stati detenuti perché sospettati di partecipare in un complotto per uccidere un governatore provinciale, ma il governo afghano ha affermato che un’indagine realizzata successivamente ha provato la loro innocenza. Uno dei tre detenuti, Marco Gatti, ha rilasciato delle dichiarazioni poco dopo essere stato liberato.

    Gatti ha detto: “Siamo molto felici di essere stati liberati e del fatto che i nostri nomi e quello di Emergency ne sia uscito pulito e trasparente. Ed è per questo che ci sentiamo così felici”.

    Si è speculato sulla possibilità che i lavoratori dell’organizzazione “Emergency” siano stati detenuti per essersi opposti alle azioni della NATO e delle forze militari del paese, le quali hanno pregiudicato civili afghani.
    Quello stesso anno, un altro dei tre lavoratori umanitari, Matteo dall’Aira, si trovava in Democracy Now! durante l’attacco statunitense alla città Marjah.

    Matteo dell’Aira ha detto: “Il 90% delle vittime sono civili, il 30% delle quali, sono bambini.
    Ma non credo che la guerra sia la soluzione dei problemi.
    Non credo affatto che sia così.
    La guerra è semplicemente una tragedia”.

    Sono morte un gran numero di persone negli attacchi in Pakistan

    In Pakistan, circa 50 persone sono state assassinate questo fine settimana in un paio di attentati kamikaze.
    Domenica, sette persone sono morte ed altre 21 sono rimaste ferite a causa di una macchina kamikaze che si è lanciata contro una commissaria nella città nord-occidentale di Kohat.
    L’attentato è avvenuto un giorno dopo l’omicidio di almeno 41 persone, nel quale oltre 70 sono risultate ferite.

  2. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Tempesta.
    Beniamino Gigli era di Recanati, sulle colline di fronte al mare, la patria di Giacomo Leopardi. Ma aveva un villino al mare a Porto Recanati. Me lo ricordo da ragazzino quando con un cappello bianco da marinaio giocava a scopone in un bar del luogo. Era già anziano e la voce era roca. Ricordi labili.
    I figli si sono mangiati tutto. La moglie (che aveva più corna che un canestro di lumache..) morì in povertà. Per diversi anni sopravvisse grazie al sostentamento del comune di Recanati che gli passava una misera retta mensile.
    La villa dove abitava, chiamata ancora oggi “Villa Gigli” stupenda, è passata in diverse mani. Imprenditori rampanti dell’edilizia i quali hanno devastato quel dolce paesaggio.
    Lipossinoammazzalli!
    C.G.

  3. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Rodolfo,
    io non sono un tifoso, a nessun livello. Seguo pochissimo il calcio, come tutti gli altri sport.
    Solitamente guardo i mondiali o i campionati europei, dove si possono vedere delle belle partite. Durante la partita “tifo” (si fa per dire) per chi gioca meglio.
    Francamente non ho mai capito perchè l’onore nazionale dovrebbe consistere nei piedi di 11 personaggi strapagati ed ai quali non importa assolutamente nulla di me. Che ci guadagnerei? U.

  4. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Rodolfo.
    Non mi piace rinvangare quel periodo, anche perchè ho provocato dolori a mia madre che ancora, dopo più di quaranta anni, mi porto dietro come un fardello abbastanza pesante.
    Posso solo dirti che non ci fu niente di “straordinario” o di “criminogeno”, come direbbe Berlusconi (sic!)
    Ero solo un tipo “pericoloso” (ari-sic!) perchè mi sono rifiutato quattro volte quattro, di prendere parte alle esercitazioni di tiro,
    togliendomi davanti a tutti la divisa.
    Una cinquina di CPR (forse di più, non ricordo) furono uno zucchero, al confronto.
    Sappi anche ricevetti attestati di umana stima quando tutto finì. Feci le valige e me ne andai pieno di radicato orgoglio ma nello stesso tempo con il cuore a pezzi.
    Se potessi tornare indietro e senza ferire gli affetti più cari, lo rifarei. Non sono mai stato un Robin Hood o un Tarzan o personaggi del genere, solo un semplice Cerutti Gino che “rubava” le Lambrette fino ad amarle.
    Sì, proprio così.
    C.G.

  5. alex
    alex says:

    @ Anita (223/225)
    Dear Ma’am l’articolo di Repubblica evidenzia altro e, per di più, il link da Lei postato conferma proprio quello che è stato scritto da Repubblica.
    Credevo Lei fosse una discepola del “quailing” ma purtroppo, come dimostrato anche dalla Sua immaginifica “traduzione” del discorso di “W” sulla Lincoln, mi rendo conto che Lei non è proprio in grado di comprendere ciò che legge.

  6. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xUroburo
    Io invece mi esalto, e quando l´Italia vince, (specialmente contro la Germania) be´…. si va´in fabbrica contenti e felici.(o almeno andavo)
    Cosi e´per la maggior parte degli emigranti Italiani all´estero.
    Sul concetto generale pero´hai ragione tu…..tanta ragione. Rodolfo

  7. alex
    alex says:

    “Vi leggo alcuni sunti tratti dai giornali sui provvedimenti firmati da Napolitano:
    Indulto: Napolitano firma per scelta di responsabilità.
    Decreto sicurezza: Napolitano firma, ma esprime perplessità e preoccupazione.
    Lodo Alfano: Napolitano firma perplesso.
    Biotestamento: Napolitano firma controvoglia.
    Scudo fiscale: Napolitano firma ma senza guardare.
    Legittimo impedimento: Napolitano firma senza inchiostro”. (Maurizio Crozza)

  8. sylvi
    sylvi says:

    x C.G.

    –Imprenditori rampanti dell’edilizia i quali hanno devastato quel dolce paesaggio.
    Lipossinoammazzalli! C.G.-

    Sottoscrivo!
    Già avevo raccontato di un ritorno in tenda dalla Puglia, piuttosto movimentato dall’apertura della caccia.
    Fuggiti da una guerra di schioppettate di cacciatori in astinenza , siamo riparati in un albergo a Recanati.
    Paesaggio dolcissimo dove ad ogni angolo spuntava un verso del Sommo Poeta.
    Ci siamo fermati due giorni: abbiamo visitato la casa di Leopardi e il museo annesso; ci siamo persi dietro i suoi manoscritti corretti e ricorretti.
    Poi abbiamo visto il Palazzo delle Rimembranze, in piazza ho comprato il volume con tutta l’Opera di Leopardi e siamo andati a cercare la “famosa siepe”.
    Al ritorno siamo passati da Porto Recanati, ma erano paesaggi a noi noti sull’Adriatico.
    Recanati resta uno dei ricordi più belli.

    Sylvi

  9. Il signor P.
    Il signor P. says:

    x Alex
    L’articolo di FEDERICO RAMPINI su Repubblica e’ la solita cacchetta rossa che piace ai lettori di questo straccio di giornale. Da una falsa rappresentanza della gente che hanno protestato contro questo governo che ha un abitudine di abusare i diritti dei cittadini. Li descrive con la testa rasata come se fossero neo-nazisti. Questo e’ lontana dalla verità. Un neo-nazista non si farebbe vivo tra questa gente.
    Mi domando perché un giornale come Repubblica paga questi “giornalisti” per scrivere questa cacchetta rossa. E’ possibile che lo fa per accontentare i CC Alex di questo mondo? Allora contenti voi contenti anche noi.
    Poi che cavolo ve ne frega a voi cosa facciamo noi nella nostra nazione. Pensate ai problemi che avete voi che sono enormi.

  10. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Pino.
    Sentite le dichiarazioni di Ratzy?
    ” … ho incontrato le vittime di abusi (non dice quali abusi, ndr) di esponenti del clero e abbiamo pregato insieme..”

    Ipocrisia allo stato brado se si considera quanto questo signore sia stato responsabile dell’insabbiamento di pratiche che denunciavano gli abusi SESSUALI di certi preti.
    Quando a volte mi capita di vedere Piazza San Pietro gremita di fedeli mi prende uno scoramento che rasenta l’imbufalimento.

    C.G.

  11. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x poppy
    Ovviamente chi si nutre di ” informazioni”, alla Feltri, Belpietro, Farina, Facci e servi assortiti, tollera poco l’informazione libera di Repubblica.
    Gli fa venire i foruncoli, ometto di dire dove, ma è sottinteso.
    C.G

  12. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro CG, questo deve farti capire di che pasta è fatta la gente che vota. Devi aggiungere che la classe operaia, creduta di sinistra, è invece solo opportunista e và dove tira il vento. Vedi il voto alla Lega, che è di estrema destra. C
    osa se ne deve dedurre?
    Se ne deve dedurre che se si vuole addrizzare la Nazione, seguire la retta via significa entrare in un vicolo cieco.
    Come diceva il buion Pertitni: a ladrone, ladrone e mezzo.

  13. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Poppy.
    I NOSTRI problemi li conosciamo dalla A alla Zeta.
    Però prendi atto che non andiamo a rompere i cojoni, come fanno
    i tuoi usaescippa a mezzomondo per cercare invano e da dilettanti, di risolvere i propri.
    Capis’c?
    C.G.

  14. sylvi
    sylvi says:

    caro Marco,

    avevo un grandioso prof di lettere, di grandissima cultura e ancor più grande didattica;
    aspettavamo le correzioni dei suoi compiti in classe come una festa.
    Periodo lungo e sospeso…disegnino di lui sprofondato in poltrona senza fiato.
    Periodo roboante , ridondante, retorico, prolisso, ampolloso…partiva una scarica di cannoncini che facevano bum bum!!!
    Sugli errori metteva una sigla: pp (piccola penitenza), gp (grande penitenza),sc (scomunica).
    E sulla scomunica erano guai. Copiare e ricopiare.

    Perciò scrivi 10 volte va senza accento!!!

    ciao Sylvi

  15. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cara Sylvi, sapessi quante volte mi si rizzano i capelli in testa, quando rileggo la prima stesura degli articoli che mando al mio giornale!
    Ho l’abitudine di scrivere mentre il cervello sta già pensando ad altro. Rileggendo, però, mi accorgo degli errori e correggo.
    In questo blog ho la pessima abitudine di scrivere di getto e postare immediatamente, con tutti gli errori anche di battuta. Rileggo per rilevare omissioni ed aggiungere idee, più che correggere. Faccio appello al buon cuore di chi mi legge e alla consapevolezza che, quando scrivo con calma, di errori fortunatamente non ne faccio.

  16. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Sylci:
    L’ora di italiano è sempre stata, sin dalle elementari, il mio territorio preferito. Alle Medie, al mio insegnante di italiano contestavo anche la correzione delle virgole, perchè la frase doveva essere letta col ritmo che davo io e non con quello che voleva dare lui. Prima dei temi in classe, facevo le scommesse con i miei compagni, dicendo che, qualsiasi fosse la traccia del tema, io avrei parlato di un preciso e prestabilito argomento. Facilissimo per me, con la tecnica dell’associazione di idee.
    Il primo anno delle superiori a Bari, anno infame per me, avevo una insegnante di italiano cretina. Primo compito in classe, a suo giudizio troppo perfetto per non essere stato copiato. Da chi avrei dovuto copiarlo non si capiva, dato che nessuno dei miei compagni di scuola era in grado di scrivere in un italiano corretto. Secondo compito in classe, vengo chiamato a svolgerlo da solo sulla cattedra. Due fogli protocollo, due tracce svolte direttamente in bella copia senza errori, lanciate in malo modo alla prof. in segno di disprezzo. Sono arrivato a svolgere contemporaneamente quattro temi sulla stessa traccia, uno per me e tre per i miei vicini di banco. Su Facebook, questo inverno ho contattato una mia compagna di scuola a Torino. Si è ricordata di me perchè quando c’era tema in classe veniva sempre a sedersi a fianco a me.

  17. sylvi
    sylvi says:

    ehhh caro Marco,

    il prof di cui parlo io, poi diventato Preside e molto altro, era uno scalatore dolomitico, mezzo sangue austo-ungarico…
    Senza perdere l’aplomb, con tutta calma , ti avrebbe convinto a non fare il furbo sbruffone….non li poteva sopportare …era il suo limite!
    Avresti fatto fatica a trovare una scuola che ti accogliesse, in tutto il Nord! Milano compreso, dove insegnava all’Università che lasciò per tornare in Friuli.
    C’erano prof molluschi e prof con la spina dorsale robusta…
    lui la ebbe!!!

    Sylvi

  18. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Anita,

    il Bob oggi censura me.
    ma non volevo privarti della mia presenza, per credimi ci sono e vediamo quello che può fare Pino a cui ho scritto.

    x sylvi

    carissima non è un problema.
    Nella “buona società, nei salotti, quando scappa una “scorreggia”, si fa finta di non sentire.
    Come nulla fosse accaduto.
    Se è di un mascshio al massimo “un sorrisino”.
    Se è di una gentil -donna ,” aplomb” più assoluto.

    cc

  19. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    C’e’ differenza tra’ falsita’ e verita’.
    Repubblica.it riporta falsamente articoli e foto.

    Anita

  20. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente

    Cosa mi vuoi dire…che mi chiami FASCISTA con videos e detti di Mussolini?

    Anita

  21. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    spero di non aver capito che cosa c’entrino le flatulenze tue con i miei post!

    In caso contrario avrei che ribattere, con molto aplomb!!!

    Sylvi

  22. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Sono censurato per il momento ,aspetto Pino!
    Se riscrivo le stesse cose ,non passano!

    cc

  23. Controcorrente
    Controcorrente says:

    x Sylvi

    purtroppo il riferimento era legato alla mia risposta ad Anita.
    Nulla a che vedere con quanto da te scritto ultimamente.
    Si riferiferiva ai luoghi oscuri in cui l’Anita mi consigliava di “cacciarmi ” i filmati di propaganda .

    cc

  24. marco tempesta
    marco tempesta says:

    A Torino avevo un prof di lettere di tutto rispetto. Con lui, vivevo di rendita. Poichè nei miei temi lo stupivo con gli effetti speciali, aveva di me una considerazione tale che mi ha praticamente esonerato dallo studiare grammatica, sintassi ed analisi logica. Mi ritrovavo il 6 in orale senza essere mai interrogato. La mia tesi, da lui accolta, era la seguente: mi esprimo bene e senza errori? Si. Quindi significa che non ho bisogno di studiare la teoria.
    Il mio carisma a Torino me lo conquistavo proprio facendo lo sbruffone. Quel che contava erano i risultati ed i miei erano ottimi, in tutte le materie. Mentre i miei compagni lavoravano in gruppo, io lavoravo da solo. Nell’aula di chimica, ognuno occupava un posto attrezzato, mentre io da solo ne occupavo quattro. Non ci capivo niente ugualmente ma, con un mio compagno di avventure, eravamo riusciti a microfilmare il quaderno dove il prof di chimica si annotava i risultati e quindi le nostre analisi avevano pochissimi errori, introdotti apposta per non far capire il trucco. La napoletana arte di arrangiarsi, che nella vita serve sempre.
    Devo aggiungere però che ero l’unico autorizzato a sonorizzare i film perchè l’unico a conoscere la musica classica e a saperla abbinare all’immagine. Da aggiungere ancora che il più bravo della classe aveva costruito in tre mesi un filmato didattico che, per una disavventura di sviluppo della pellicola, era andato distrutto. Ho rifatto perfettamente tutto il suo lavoro in sole otto ore di lezione. Il mio insegnante di cinematografia ho saputo che faceva vedere il mio filmato pubblicitario come esempio di come si deve fare un buon filmato pubblicitario ed affermando che in tutta la sua carriera di insegnante, io ero stato il suo allievo migliore.
    Quando si è trattato di fotografare una città d’arte, io ho fotografato Firenze dall’aeroplano.
    Per cui, il fare lo sbruffone mi era ampiamente concesso.

  25. Controcorrente
    Controcorrente says:

    X Sylvi,
    ,ho a lungo riflettuto e alfine mi sono deciso di cacciarmeli in quel posto in formato digiatale compresso.
    E’ stata una scelta ponderata .
    Ma poi mi sono persuaso che aveva ragione Anita, infatti quei filmati ,stanno bene proprio in quel posto.

    cc

  26. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Io ho scritto:

    “Che io sappia le tre’ basi aeree statunitensi in Spagna sono state consegnate al governo spagnolo circa nel 1992-1993.”

    Cioe’ meno di vent’anni fa’.
    Adesso vado a prendere il pallottoliere.

    Se vuole le posso anche cercare in nomi o localita’ delle basi chiuse o consegnate al governo spagnolo.

    Ridere fa buon sangue…gli giovo alla salute.

    Anita

  27. sylvi
    sylvi says:

    caro Marco,

    ma tu le pensi davvero le cose che scrivi?
    La napoletana arte di arrangiarsi comprende anche la camorra?
    Adesso capisco perchè non sopporti i veneti…sono i veneti che sono marziani per quelli come te!

    Sylvi

  28. Anita
    Anita says:

    x ALEX

    Grazie per avermi data dell’ignorante.
    Remember, I can always back up what I write or say.

    Anita

  29. sylvi
    sylvi says:

    ma caro cc,

    ieri sera ho solo spiegato ad Anita che per i libertari di sx come te il “sol dell’avvenire ” splende ovunque, non esistono anfratti dove non giunga!

    Quei filmati te li puoi occultare nella folta chioma che, come ho constatato di persona, ancora possiedi!

    ciao Sylvi

  30. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Sylvi.
    La napoletana arte di arrangiarsi non comprende la camorra, che è detestata da tutti i napoletani normali.
    Volevo solo dirti che ho studiato a Torino, città del Nord, con ottimo profitto.
    A scuola ero rispettatissimo e mi erano concesse libertà che non erano concesse a nessun altro, come ad esempio quella di accedere alla biblioteca fuori orario, quella di usare l’ascensore dei prof, quella di girare per corridoi e laboratori da solo, cosa vietatissima poichè i laboratori avevano attrezzature costosissime a portata di mano e ne era responsabile l’insegnante.
    Trovo che tu abbia un’idea profondamente distorta di chi io sia. Peccato che hai paura di Facebook: ho una certa quantità di compagni di scuola collegati con me. Uno di questi lo hai anche conosciuto a Castellamonte, quando ci siamo incontrati con CC.

  31. sylvi
    sylvi says:

    -A scuola ero rispettatissimo e mi erano concesse libertà che non erano concesse a nessun altro, come ad esempio quella di accedere alla biblioteca fuori orario, quella di usare l’ascensore dei prof, quella di girare per corridoi e laboratori da solo, cosa vietatissima poichè i laboratori avevano attrezzature costosissime a portata di mano e ne era responsabile l’insegnante.-

    Caro Marco,

    devo supporre che il prof. fosse meridionale?
    Perchè le cose che dici di aver fatto a Torino, qui non sarebbero state concesse neppure ad Einstein , se non con regolare permesso!
    Quello che tu non capisci è che i laboratori sono di proprietà pubblica, cioè di tutti, non alla mercè del singolo insegnante, che ne è solo il custode responsabile e che qui sarebbe stato sospeso per mancanza di vigilanza di un bene comune.
    O di un singolo “geniale studente”.
    Oppure ti avrebbe procurato un regolare permesso.!

    Ma non insisto, siamo” incomunicabili”!

    Sylvi

  32. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    ” Remember, I can always back up what I write or say.”
    ————————————————————————–
    Ne è proprio sicura?
    C.G.
    (scusa cc, se mi sono intromesso)

  33. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Il messaggio era per Alex, non CC.

    Yes, I am very sure.
    I check everything that I write or say, always.
    I do that in my own private life, I double check the e-mails and various information too.
    I check the Italian and European’s Newspapers…my hobby.
    You may not like what I write, but that’s another story……………

    Anita

  34. Anita
    Anita says:

    Questo video-film dura oltre 55 minuti.
    Non e’ necessario capire l’inglese……

    FRONTLINE: the dancing boys of afghanistan: watch the full program | PBS

    http://www.pbs.org/wgbh/pages/frontline/dancingboys/view/

    PBS e’ un canale informativo apolitico.
    Public Broadcasting Systems.
    Il fotografo e’ afgano.

    Il filmato si svolge nel mondo dei giovani ragazzi-bambini venduti o rapiti per farli ballare vestiti da donna e comprati da uomini afgano per sesso…spesso o sempre picchiati ed anche a volte uccisi.
    Un vero commercio, proibito per legge, ma fiorente, ci chiudono gli occhi.
    Non ho ancora visionato tutto il film…

    Anita

  35. Il  cuoco veneto
    Il cuoco veneto says:

    Cena di primavera con gli amici
    Sabato 24 aprile vengono a trovarci degli amici.
    Preparerò dei piatti colorati e gustosi.

    Primo piatto

    Gnocchi alla sorrentina

    Gli gnocchi alla sorrentina sono un piatto unico che porta in tavola il sapore del sole.
    Dose: 4 persone

    Ingredienti
    gnocchi: 800 gr
    salsa di pomodoro al basilico: 300 gr
    mozzarella: 250 gr
    parmigiano reggiano: 100 gr
    sale in giusta misura

    Preparazione

    Preparare e cuocere gli gnocchi secondo questa ricetta: Gnocchi di patate alla veronese
    Versare nelle terrine da forno (1 per commensale) un cucchiaio di salsa di pomodoro, gli gnocchi e infine la mozzarella.
    Ripetere la sequenza e completare cospargendo le terrine con abbondante formaggio grattuggiato.
    Guarnire ogni terrina con una fogliolina di basilico e gratinare in forno a 180° fino a che il grana si sarà completamente fuso.
    —————————————–
    Secondo piatto

    Fesa di tacchino allo speck

    Questa ricetta per preparare il tacchino è molto semplice, gustosa ed economica. Da provare.
    Non deluderà i vostri commensali!
    Dose: 4 persone

    Ingredienti
    fesa di tacchino: 600 gr
    speck: 100 gr tagliato a fette non troppo sottili
    aglio: 1 spicchio
    vino bianco: 1/2 bicchiere
    olio extravergine d’oliva: 3 cucchiai
    burro: 1 noce
    sale e pepe

    Preparazione

    Salare e pepare la fesa di tacchino.
    Avvolgerla nelle fette di speck e legare il tutto con spago da cucina.
    Rosolare lo spicchio d’aglio nell’olio e burro e, una volta brunito, toglierlo.
    Porre nella padella con l’olio e il burro la fesa di tacchino e cucoerla per qualche minuto.
    Versare il vino e farlo sfumare.
    Cuocere la fesa per 30 minuti ed eventualmente, nel caso la carne si asciugasse troppo, bagnarla con un po’ di brodo.
    A cottura ultimata, slegare la carne e tagliarla a fette. Servirla con il sugo di cottura.
    —————————————-
    Dessert

    Mousse al cioccolato
    ecco la ricetta – facilissima- per la realizzazione del più classico dolce degli innammorati: la mousse al cioccolato.
    Dose: 4 persone

    Ingredienti
    cioccolato fondente: 400 gr
    uova: 4
    panna montata: 2 bicchiere
    zucchero: 4 cucchiai

    Preparazione

    Sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria.
    Nel frattempo montare a neve fermissima gli albumi e in un’altra ciotola montare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una crema soffice e spumosa.
    Aggiungere al cioccolato fondente i tuorli, gli albumi montati a neve e infine la panna montata.
    Far rassodare in frigo per 3 ore.

    E a tavola all’inizio della cena un brindisi con un vigoroso rosso del posto in onore del cuoco.

    E buon apettito.

  36. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    I media italiani dimenticano le guerre per i saldi
    Il lungo e sanguinoso conflitto che colpisce la Repubblica Democratica del Congo ha prodotto sui telegiornali di Rai e Mediaset in tutto il 2009 solo 7 notize.
    Un po poco per un’informazione normale in un paese normale.

  37. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Pino
    Volevo intonare un pò di “marsigliese” alla mare-Ko, ma le note non passano.
    Ci ho dato giù con il tamburo . ..macchè, nada.
    Non passa.
    Forse è meglio così, mi risparmio un www.’nteregghecchiù.
    C.G.

  38. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Sylvi.
    Dietro la “famosa siepe”, da ragazzotti ci si andava a pomiciare (petting, direbbero gli anglofoni) con le le ragazze di Recanati.
    D’inverno giù al mare, era desolante.
    Quindi bicicletta e pedalare 12 km in salita per qualche bacino innocente.
    Più o meno..
    Bei tempi.
    C.G.

  39. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    X Anita
    Guarderò il filmato quando ne avrò il tempo anche se non mi servono ulteriori prove per dare giudizi severissimi su certe culture, usi e costumi barbari, ansi disumani.
    La mia contrarietà alle culture dominanti in molti paesi arabi ed islamici è assoluta, le stesse mie polemiche violente con Rodolfo sul suo modo di considerare la donne dovrebbe farti capire quanto distante sono io e molti altri che frequentano questo blog da quella cultura.
    Quindi il tuo insistere su certi temi è totalmente inutile e fuorviante, qui nessuno condivide cultura e la pratica dei talebani e dei vari ayatollah, mullah, e regimi teocratici in genere, di TUTTI senza se e senza ma mentre dalla parte che tu ostinatamente difendi i se ed i ma si sprecano. I talebani e lo stesso Bin Laden andavano benissimo quando vi facevano comodo, lo stesso Saddam lo avete aiutato ed incoraggiato, per non parlare degli amiconi sauditi che in fatto di diritti negazione di e di nefandezze non sono secondi a nessuno, ed ultimamente perfino diabolico Gheddafi che avete tentato più volte di assassinare ora che si dedica più alle sue amazzoni che alla politica vi comincia a stare simpatico.
    Quello che rimproveriamo al mondo occidentale non è certo la contrarietà a quelle culture ma ai metodi di combatterle, metodi che ottengono l’effetto contrario a quello dichiarato ed a prezzo di immani sacrifici e sofferenze per le popolazioni, rafforzano il potere di quella cultura sbagliata.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  40. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x AZ.
    Parole sprecate.
    Non la capirà mai. Insieme al suo poppy che è addirittura negato e incapace di guardare oltre al proprio setto nasale.
    Vecchi (di pensiero), obsoleti che di più non si può.
    C.G.

  41. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Sylviu:
    Il prof in questione, quello delle materie tecniche, era di Alassio. Se Alassio per te è meridione…
    Il prof di cinematografia era torinese come anche altri insegnanti di materie tecniche, tranne uno, simpaticissimo, che era romano. Il prof di lettere era palermitano, ma a suo modo decisamente più rigido dei colleghi torinesi.

    Quello che non vuoi ammettere con te stessa è che al mondo esiste un qualcosa che si chiama ‘elasticità mentale’.
    Una volta capito questo, ti sarà tutto più semplice da accettare.

    Per inciso, conoscendoti sono più che convinto che, se tu mi frequentassi personalmente, mi vorresti un bene dell’anima. Sei invece vittima di pregiudizi, che ti impediscono di accettare l’idea di una vita da anarco-individualista molto generoso ed attento ai bisogni degli altri. Ho già detto che tra gli insegnanti correva voce che io chiedevo favori sempre per gli altri, mai per me stesso. In questo momento sto sacrificando il mio tempo in un ristorante di Milano per aiutare un’amica in difficoltà, a titolo assolutamente gratuito, quando avrei potuto spassarmela in un posto meraviglioso quale il golfo di Gaeta, dove ora risiedo.
    Vedi che hai un’idea del tutto distorta di chi io sia?

  42. Peter
    Peter says:

    D. Cameron colpito da un uovo lanciato da uno studente 16enne mentre visitava scuola in Cornovaglia (eh eh eh)

    Peter

  43. Anita
    Anita says:

    x Antonio AZ

    Quindi il tuo insistere su certi temi è totalmente inutile e fuorviante, qui nessuno condivide cultura e la pratica dei talebani e dei vari ayatollah, mullah, e regimi teocratici in genere, di TUTTI senza se e senza ma mentre dalla parte che tu ostinatamente difendi i se ed i ma si sprecano.
    =====================================

    Caro Antonio,

    non ho mai pensato che un filmato fosse da condividere….
    Solo da guardare e forse apprendere qualche cosa che non si sa.

    Niente di politico, allora si potrebbe anche chiudere National Geographic…
    I forum sono fatti per esporre pensieri, storie, fatti di vita, scoperte, guerre, abusi, etc…..
    Non per convincere o per lavaggi di cervello.

    Nessuno ti obbliga a guardare il video, come nessuno mi obbliga leggere le lenzuolate di alcuni.

    Per me quel video e’ una brutta fetta del mondo, purtroppo cose che non succedono solo in Afghanistan, ma in Pakistan, India, Cina, etc…. e anche nelle nazioni occidentali, il traffico di bambini e’ ben noto.

    Quello che mi ha sorpreso e’ che e’ normale, per chi se lo puo’ permettere, ad avere un bambino per uso sessuale, e che le mogli generalmente acconsentono.

    Mi domando che fine fanno quelle migliaia su migliaia di bambini quando non servono piu’ e diventano adulti, sempre se ci arrivano ad essere adulti.

    Anita

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