ISRAELE E IRAN: DUE MINE VAGANTI SULLA STRADA DI OBAMA IN MEDIO ORIENTE

Il mio amico Benito Li Vigni, ex collaboratore di Enrico Mattei e uno dei massimi esperti mondiali di petrolio, sta correggendo le bozze del suo libro “I predatori dell’oro nero”, del quale ho proposto la pubblicazione a Baldini-Castoldi-Dalai. Il libro uscirà a giugno e racconterà tutti i misfatti compiuti per accaparrarci il petrolio in tutto il mondo, comprese le truffe che portano a un prezzo spesso fuori controllo e fuori dalla realtà dei costi effettivi. Li Vigni è stato testimone anche della disponibilità dell’iraniano Katami  di fornire petrolio a Israele pur di favorire la costruzione in territorio palestinese di due impianti per produrre fertilkizzanti che avrebbero dato un ottimo lavoro ad almeno 7 mila palestinesi e della volontà dell’israeliano Sharon di impedire, come in effetti è avvenuto, la costruzione di tali impianti così come qualunque possibilità di decollo economico palestinese. Data la sua vasta esperienza, ho chiesto a Li Vigni di dire la sua su quelli che ritiene i problemi cruciali del Medio Oriente. Ed ecco ciò che ha scritto per noi:

ISRAELE E IRAN: DUE MINE VAGANTI SULLA STRADA DI OBAMA IN MEDIO ORIENTE

di Benito Li Vigni

Nei giorni immediatamente successivi all’11 settembre Israele mise in atto una sorta di contingente scellerata vendetta massacrando molti palestinesi nella più totale impunità e con la tacita approvazione della Casa Bianca. L’Organizzazione delle Nazioni Unite non poté far nulla per fermare o circoscrivere la dura e «preventiva» repressione israeliana che porterà un sondaggio d’opinione europeo – comunque privo d’intenti antisemiti – ad accusare lo Stato ebraico di travalicare, con la sua aggressività, i limiti di una pur legittima lotta al terrorismo, così da rappresentare anch’esso una minaccia per la pace in quella martoriata parte del mondo. Il giornalista Paolo Barnard, autore di documentatissime inchieste sul terrorismo dei paesi che dicono di combatterlo, scrisse a proposito di Israele: «Eppure, rimane il fatto che in Occidente si fatica ad ammettere che Israele abbia praticato e pratica il terrorismo. Taluni rigettano questa nozione radicalmente, anche se la storia la dimostra in maniera incontrovertibile… Questo è potuto accadere perché l’Occidente ha intenzionalmente alterato la “narrativa” del conflitto israelo-palestinese, per tutelare i propri interessi nell’area. Lo dimostra lo stesso linguaggio mediatico internazionale: da anni, in televisione o sulle prime pagine dei giornali, gli attacchi palestinesi contro i civili israeliani sono sempre definiti (a ragione) “terroristici”, ma quelli altrettanti terrorizzanti delle Forze di difesa israeliane contro i civili palestinesi sono sovente chiamati “di autodifesa”; le azioni dei kamikaze di Hamas sono “massacri”, mentre le centinaia di omicidi extragiudiziali commessi dai servizi segreti israeliani vengono definiti “esecuzioni capitali mirate”, e così all’infinito. Tutto ciò ci ha lentamente resi incapaci di riconoscere l’esistenza del terrorismo di matrice israeliana, assieme alle atrocità che causa e che ha causato».
I massacri contro la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza da parte israeliana e messi in atto con estrema crudeltà nel gennaio 2009, alla vigilia dell’insediamento del nuovo presidente Usa Barack Obama, ha rappresentato un perentorio avviso, da parte delle lobby ebraiche alla nuova presidenza americana per un nuovo assetto geopolitico mediorientale in funzione israeliana e contro la “minaccia” iraniana. E’ logico il sospetto che Israele non avrebbe mai catturato Hamas poiché la sua «icona criminale» è servita per bombardare e uccidere popolazioni innocenti nel segno di quel «terrorismo di Stato» che di fatto mira ad evitare la nascita di una Palestina fortemente appoggiata dalla Repubblica islamica iraniana e dagli sciiti iracheni che, con la partenza delle truppe statunitensi, potrebbero guadagnare potere. Circa poi i massacri di Gaza, per quanto ogni nazione sappia – se ne ha i mezzi e la volontà – come proteggersi da terroristi della sorta di Hamas, la guerra non è un’opzione praticabile. Le guerre si fanno contro le nazioni, non contro bande, di terroristi. Gli si mette una taglia sulla testa e gli si dà la caccia. In anni recenti, l’Italia ha fatto la stessa cosa con la mafia siciliana, e a nessuno è ancora venuto in mente di bombardare Palermo.
Ma c’è il sospetto che la Striscia di Gaza, confinante con l’Egitto e soprattutto coi campi di petrolio e di gas della penisola del Sinai, possa contenere riserve di queste preziose fonti energetiche. Sul piano industriale e commerciale Israele non ha mai voluto che i palestinesi potessero attuare iniziative volte a creare una loro classe dirigente e imprenditoriale che riscattasse quelle popolazioni. Agli inizi degli anni ’90 l’Agip-Petroli – società del gruppo Eni – pensò di perfezionare un accordo tra Italia-Israele-Regione Autonoma palestinese, per la costituzione di una società a quote paritetiche che realizzasse sul territorio palestinese industrie energetiche. A tale scopo si avviarono trattative con la società petrolifera di Stato israeliana Derkoil e con i leader politici palestinesi e si pervenne ad una interessante ipotesi di accordo a cui mancava solo la ratifica del governo israeliano. Ma l’avvento del falco Sharon alla guida di Israele vanificò ogni cosa. Da lì a poco esplose il terrorismo, soprattutto quello israeliano.

* * * *
In Iran, gli italiani dell’Eni nel 1999, hanno firmato vari contratti col governo della Repubblica islamica per lo sfruttamento di importanti giacimenti petroliferi. L’Eni, in particolare, ha concluso, per la concessione dei giacimenti di Southpars, Darquin e Douroud, un accordo tipo By Back in base al quale la compagnia dichiara quanto intende investire (se investe di più lo fa a proprio rischio), usufruendo, a produzione avviata, di una parte per coprire i costi dichiarati più un guadagno inizialmente pattuito. Il sistema, contrariamente al production sharing agreement iracheno, consente alla compagnia estera di considerare propria riserva una piccola quota della produzione, cioè i barili che essa riserverà in pagamento dell’investimento e del profitto. Venuti a conoscenza della trattativa, gli Usa protestarono invocando il rispetto dell’«Iran-Libian Sanction Act» (I.L.S.A.). Madeleine Albright, allora ministro degli Esteri Usa, fece pressioni sulla Farnesina, ma l’accordo venne firmato ugualmente. D’altra parte gli Usa sostenevano che l’Eni aveva violato l’I.L.S.A. anche per l’accordo stipulato con la Libia per un grande progetto sul gas, nell’ambito del quale, si è realizzato il metanodotto sottomarino che, partendo dalla costa libica, approda a Gela, in Sicilia, passando ad ovest di Malta, per poi collegarsi a Enna con il metanodotto algerino. Le sanzioni alla Libia vennero imposte dall’Onu e dagli stati Uniti per la vicenda del Boeing 747 della Pan Am esploso sopra la Scozia nel 1988. Ma quando Tripoli ha risarcito le famiglie delle vittime, le compagnie petrolifere americane hanno chiesto con insistenza la cancellazione delle sanzioni, onde ritornare a sfruttare il petrolio libico.
La politica imperialistica degli Usa condotta in Iran, insieme allo storico alleato britannico nel segno del controllo delle risorse petrolifere e delle economie delle nazioni, con il rovesciamento del governo Mossadeq, un governo democraticamente eletto con il colpo di stato “sapientemente” orchestrato dalla Cia e con la imposizione di un regime sottoposto alle oligarchie finanziarie di Usa e Gran Bretagna sostenute dalla Banca Mondiale e dal Fondo monetario internazionale avrà, alla fine degli anni settanta, un esito drammatico con l’avvento dell’ayatollah Khomeini. Durante gli anni settanta gli americani erano convinti che l’Iran rappresentasse il loro più solido baluardo in Medio Oriente. Ma la società iraniana, alla fine del 1978, era precipitata nel caos, con lo scoppio di una vera e propria rivoluzione nata da proteste e scioperi di massa. Da un contesto di diffuso malcontento generato da una situazione economica disastrosa, nonostante i cospicui introiti petroliferi, emersero gravi lacerazioni interne. I fondamentalisti islamici infatti denunciarono il regime autocratico dello scià e attribuirono all’influenza americana la colpa dei suoi tentativi d’imporre riforme occidentali, estranee alla cultura del paese. Nella situazione esplosiva di quei giorni un prestigioso leader religioso, l’ayatollah Khomeini appunto, bollò gli Stati Uniti come il «grande satana» e incoraggiò i militari iraniani a disertare e a unirsi al popolo che chiedeva il suo ritorno dall’esilio. Perduto il controllo del paese, lo scià preferì fuggire. Era il 16 gennaio del 1979. Due settimane dopo, tre milioni di persone affollarono le strade di Teheran per acclamare Khomeini ritornato in patria dopo quindici anni di esilio. L’instaurazione di una repubblica islamica sotto la rigida guida di Khomeini, fu un duro colpo per la politica americana; la rivoluzione iraniana ebbe un carattere apertamente antiamericano, antioccidentale e rappresentò una evidente minaccia all’influenza occidentale in tutto il Medio Oriente.
L’inaspettata vittoria del sindaco di Teheran, l’arcifondamentalista Mahmud Ahmadinejad, ha portato a una situazione di stallo, apparentemente irrisolvibile, la trattativa nucleare con il cosiddetto trio europeo di Francia, Germania e Gran Bretagna più l’alto commissario dell’Unione europea Javier Solana, iniziata nell’ottobre 2003 con l’accordo di Teheran, e successivamente riproposta nel novembre 2004 con l’accordo di Parigi. Una nuova trattativa era stata interrotta nell’agosto 2005 per la decisione di Teheran di riprendere la conversione dell’uranio sfidando le pressioni internazionali. L’Iran, come firmatario del Trattato di non proliferazione (Tnp), rivendica il diritto a produrre autonomamente uranio arricchito per le proprie future centrali nucleari secondo una tecnologia dual use che può essere utilizzata per un programma nucleare militare clandestino. Una ipotesi questa fortemente avversata dalla comunità internazionale, in quanto preoccupata che la scarsa trasparenza del programma nucleare civile iraniano possa nascondere un piano clandestino mirante alla costruzione di ordigni nucleari. Alla luce delle inaccettabili dichiarazioni (ottobre 2005) con cui Ahmadinejad ha esortato a «cancellare Israele dalle carte geografiche», la situazione politica interna iraniana ha mostrato le sue profonde contraddizioni. Quelle frasi, in contrasto con la politica della Repubblica islamica perseguita in un recente passato da Hashemi Rafsanjani, miravano di fatto a rafforzare i sostenitori di una linea dura che non corrispondeva ad una maggioranza del paese.
Non bisogna dimenticare che le enormi risorse energetiche di cui l’Iran dispone possono diventare uno strumento di pressione geopolitica nei confronti dell’Occidente e del resto del mondo. Agli inizi del 2005 all’Iran venne tuttavia chiesto di smantellare tutte le strutture legate al ciclo dell’arricchimento dell’uranio e di accettare la definitiva rinuncia di quelle attività in cambio di concessioni economiche, tecnologiche e politiche. Grazie anche alla posizione strategica occupata nello scacchiere mediorientale ed asiatico e alle sue enormi opportunità geopolitiche, l’Iran chiamato a rispondere alle grandi sfide poste dai nuovi scenari globali potrebbe essere tentato di cogliere tutte le opportunità negoziali usando il «petrolio come arma». Sull’Iran, l’intellettuale americano Alan Wolfe, in prima fila contro i «neocon», si è così espresso nel corso di un’intervista: «In Iran c’è stato, e probabilmente c’è ancora, un movimento molto importante in favore della democrazia. Ma noi non lo abbiamo appoggiato. E quando ce ne accorgeremo sarà troppo tardi, sarà tutto preda del fondamentalismo. Invece di lasciare l’Iran arrivare ad affermare che Israele deve essere cancellato dalle carte geografiche, avremmo dovuto, prima di tutto, sistemare la situazione in Medio Oriente».
Il nuovo Presidente Usa Barack Obama, dichiarandosi pronto a dialogare con l’Iran ha dimostrato che la pace in Medio Oriente è strettamente legata alla soluzione di tutti i contenziosi esistenti con la Repubblica islamica, primo fra tutti quello nucleare. Anche per l’Iraq, dove gli equilibri tra Sunniti, Curdi e Sciiti sono ancora da consolidare politicamente e, soprattutto nella gestione delle enormi riserve energetiche, il coinvolgimento dell’Iran sciita risulterà indispensabile. L’eventuale nomina del moderato Katami, a premier alle prossime elezioni iraniane, darebbe di certo una svolta immediatamente positiva ai rapporti con l’Occidente e forse con Israele se Barack Obama convincerà il governo israeliano che la pace, nell’esplosiva regione mediorientale, è l’unica alternativa possibile.

384 commenti
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  1. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy (ed anche caro Marco),
    quello che segue sono alcuni estratti dell’articolo di fondo si Eugenio Scalfari su Repubblica di oggi.
    Ve lo mando perché parla proprio di voi due, parla della vostra superficialità e della vostra incapacità di cogliere l’essenza profonda dei fatti
    Leggete attentamente e cercate di capire perché voi non capite nulla di questo paese, al di là ed al di sotto delle vostre adolescenziali illusioni.
    Sono sicuro che non ce la farete, ed in questo mi darete l’ennesima dimostrazione che questo è un paese definitivamente perduto.
    Con simpatia, nonostante tutto. Non capita spesso di vedere gente che spinge l’utobus sul quale stiamo tutti direttamente nel fondo di un abisso convinti di salvarlo. Gl’ittagliani hanno fatto lo stesso vostro errore nel 1921, pensando di far la cosa giusta. Non capivano, proprio come voi. U.
    —————————————————-
    Le nomine alla Rai. …. l’attuale presidente del Consiglio abbia a sua completa mercé la propria azienda televisiva privata e l’intera azienda pubblica (salvo la riserva indiana di Raitre finché durerà) configura quindi una situazione che non ha riscontro in nessuna democrazia del mondo. …..
    Questo è lo scandalo, questa è la vergogna, alla quale quel poco di cosiddetta indipendenza che ancora esiste nella stampa italiana si sta ormai adattando
    …. Il controllo dei “media” non serve soltanto a procacciar voti ma soprattutto a trasformare l’antropologia d’una nazione. Ed è questa trasformazione che ha imbarbarito la nostra società, l’ha de-costruita, de-politicizzata, frantumata, resa sensibile soltanto a precarie emozioni e insensibile alla logica e alla razionalità.
    … Chi non è d’accordo è comunista.
    … i comunisti sono diventati un’ossessione, ne vedono la presenza ovunque, alimentano i loro incubi e le loro farneticazioni e ai comunisti attribuiscono tutti i mali antichi, recenti, attuali e futuri che affliggono la politica italiana.
    … il Pci ha certamente commesso molti errori, ha condiviso un’ideologia sbagliata, ha perfino coperto alcuni crimini, ma non è una realtà discesa sull’Italia come un meteorite. La domanda da porsi è dunque questa: perché la società italiana ha reso possibile la nascita d’un partito come il Pci, al quale si sono iscritti o per il quale hanno votato operai e borghesi, artigiani e contadini, marxisti e liberali, atei e credenti? Che al suo culmine ha quantitativamente raggiunto i voti della Democrazia Cristiana? Che Aldo Moro ha associato negli anni di piombo al governo del paese?
    …. perché la società italiana attuale ha reso possibile la nascita del berlusconismo e gli ha dato uno strapotere che somiglia sempre più ad un regime?
    …. Il tema di oggi è quello di ridurre le disuguaglianze senza mettere a rischio la libertà. Questo distingue la sinistra dalla destra. …. Eugenio Scalfari

  2. Uroburo
    Uroburo says:

    PS. La frase finale dell’articolo di Scalfari dice
    “Bisogna tradurlo in atti politici. Bisogna cambiare l’antropologia del Paese. Bisogna superare l’indifferenza e l’apatia. Bisogna resistere per costruire il futuro”.
    Parla di processi a lungo termine, come ho sempre detto io.
    Marco con la sua visione del mondo, esattamente uguale a quella dei ragazzi di oggi da lui ritenuti erroneamente maturi (che hanno abolito la storia e la realtà a favore dei loro desideri) , non può vederlo.
    Prendiamone atto in anticipo perhè questo è esattamente quello che questo paese si mangerà. U.

  3. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Riguardo “SU IN MONTAGNA COL MITRA IN SPALLA, SE NECESSARIO”

    Anita va ringraziata perché ha mostrato che si tratta di un copia e incolla dal sito di Paolo Guzzanti. Sito che nei giorni del massacro di Gaza ho citato riportandone un suo vomitevole pezzo di auguri di “buona guerra” non solo a Israele, ma osprattutto al partito sionista arabofobo anche italiano. Partito nel quale Paolo Guzzanti si è arruolato come Giuliano Ferrara e altri specialisti dell’accorrere in soccorso dei vincitori di turno calpestando i vinti. E ovviamente per puro disintesesse, senza badare all’odor di quattrini che spira dai vincitori.
    Povero Paolo Guzzanti, che pena. Del resto anche in occasione del 7 aprile 1979 non si lustrò spendendosi a favore delle vittime di quel blitz “giudiziario” semplicemente mentecattiale, anzi: all’epoca Guzzanti era uno dei cocchini di Barbapapà Eugenio Scalfari, che purtroppo è stato il capintesta delle grandi e piccole firme che si sono prestate ad avvalorare quella sordida montatura per tenere chiuse a chiave per anni le celle di un manipolo di presunti “cattivi maestri”.
    Così va il mondo….
    Buona domenica a tutti.
    pino

  4. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Gl’ittagliani hanno fatto lo stesso vostro errore nel 1921, pensando di far la cosa giusta. Non capivano, proprio come voi. U.
    —-
    Ok, caro U. Cosa dovremmo fare quindi, oltre a renderci conto che l’autobus sta precipitando nel burrone?
    Limitarci a prenderne atto, o cos’altro?
    Non vedo nessuno, all’orizzonte, in grado di riprendere il controllo dell’autobus per non farlo precipitare. Tu si?

  5. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Faust, ma tu leggi ancora l’Unità?
    Come al solito, nell’articolo da te citato si pone il problema ma non si danno soluzioni.
    Questa è l’attuale sinistra: solo chiacchiere inconcludenti.
    Io le soluzioni le ho proposte, ma sono avveniristiche, hanno bisogno di gente nuova. Si punta sulle nuovissime generazioni. Noi dobbiamo accontentarci di quel che passa il convento, pur trattandosi di brodaglia carceraria. E’ qui che ci ha portato l’inconcludenza delle sinistre, che invece di badare al benessere dei cittadini altro non ha fatto che dividersi e litigare. I ladri non hanno sfondato la porta, l’hanno trovata aperta!

  6. marco tempesta
    marco tempesta says:

    A proposito di lingue, sto leggendo The adventures of Huckleberry Finn, una lettura piacevole, ma che contribuisce grandemente a devastare il mio inglese ( è scritto in dialetto ottocentesco del Missouri).
    Come antidoto, mi hanno consigliato di leggere Virginia Woolf, ma non la reggo!

  7. marco tempesta
    marco tempesta says:

    …. Il tema di oggi è quello di ridurre le disuguaglianze senza mettere a rischio la libertà. Questo distingue la sinistra dalla destra. ….
    ——————–
    Belle parole, destinate a restare solo parole. CHI, dovrebbe mettere in pratica tali buoni propositi?
    L’attuale distinzione tra sinistra e destra non è certo quella di un piano concreto per ridurre le diseguaglianze. Solo buoni propositi del tutto campati in aria, poichè il “si dovrebbe fare” presume l’esistenza di qualcuno in grado di farlo.
    Di gente in grado di fare qualcosa di concreto, a sinistra, io non ne vedo.
    Se voi ne vedete, rendetemene edotto, ve ne sarei grato!
    Se pensate a Diliberto, Bertinotti, Ferrero, Franceschini e D’Alema, meglio lasciar perdere: siete senza speranza!

  8. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Non sono necessari i ringraziamenti.
    Per abitudine controllo i post anonimi e scritti troppo bene.

    Lo faccio anche con le e-mails che mi inviano, molte sono FALSE, le foto sono dottorate, etc… Prima di rispedire, controllo.

    Buona domenica,
    Anita

  9. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro marco,

    il problema non consiste nel leggere “ancora” L’unità”.
    Semmai ho qualche dubbio su chi non la legge per niente.
    Mi sembra a volte di sentire quelle “battute” sceme degli adolescenti più vecchi che dicono ..a quelli più giovani..”ma tu ti fai ancora le “seghe” ,facendo intendere che loro già scopano come “mandrilli”, mentre la realtà è che ..”manco con con il binocolo l’hanno vista.
    Dieri “roba da bar margherita..per adolescenti…

    cc

  10. Anita
    Anita says:

    x Peter

    I am so overwhelmed by this remarkable performance that I played it several times.
    It isn’t only for her talent! I am in awe of the fact that this woman who lives alone and quite poor (also, has never been kissed according to her statement) can muster up her courage coupled with her talent to capture the attention and the imagination of the world.
    This is what it’s all about and speaks volumes for our future generations to reach for the “impossible dream”. With all of the negativity regarding the human race, this is truly a breath of fresh air!!

    http://www.youtube.com/watch?v=9lp0IWv8QZY

    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Questa signorina canta come un usignolo, anche chi non capisce l’inglese puo’ apprezzare il talento ed il coraggio di questa semplice donna.

    Anita

  11. Controcorrente
    Controcorrente says:

    IL Famoso problema delle “SOLUZIONI” o della Cosiddetta politica del FARE…….

    Il sindaco Chiamparino ama un battuta …quando magari gli fanno i ..Complimenti..” ESAGERUMA NEN”..che esprime fino in fondo un caratteristico modo di pensare alla Piemontese..
    Modo di pensare che purtroppo come molte altre “tradizioni” va perdendosi nell’indistinto del”global pensiero”…
    Purtoppo è un prezzo che si deve necessariamente pagare nel nuovo mondo..
    Ciò non toglie però che in altre parole a volte la politica e l’economia consista di cose semplici e capibili…
    E’ molto semplice in fondo..quando occorrono delle risorse , non praticandosi ancora la pratica “della moltiplicazioni dei pani e dei pesci…bisogna PRENDERLE DA UNA PARTE (ovvero là dove esistono e spostarle LA’ dove servono..
    Sembra incredibile, ma è così..
    C’è chi dice che bisogna prenderle QUI, e chi dice che invece bisogna prenderle LA’..
    Che stia qui il mistero della “differenza tra SX e DX..mah!
    Poi ci sono i creduloni sempre pronti a comprare il medicamento “facile”che tutto cura dalla Stipsi al mal di denti e alle emorroidi..in fondo è una strada facile ed assolutoria ..il medicamento lava perfino le coscienze …mah ahimè, non ha mai risolto nessun problema…
    In fondo si può resiistere molto tempo alla Stipsi” prima di scoppiare con tutti gli effetti negativi del caso ..
    Infine ci sono quei banali problemi che tanto SX e DX fanno nello stesso modo perchè impossibile far diverso..ma non è di questo che mi pare si occupi il Blog..!!
    Gli italiani da una trentina di anni come dice Uro hanno ripreso alla grande di soffrire di Stipsi e si curano con il Limone
    Checcevolete fà..

    cc

  12. Controcorrente
    Controcorrente says:

    100 anni portati con lucidità…

    Da la striscia rossa de L’Unità (peccato non ci dia soluzioni)ovvero oggi avevo il problema di quanti cucchiaini nel caffè

    La striscia rossa

    Il capitale cerebrale e umano è identico per l’uomo e la donna, solo che nella donna viene distrutto dalla cultura sociale, mentre nell’uomo viene sopravvalutato. Rita Levi Montalcini, 18 aprile

    Propone però delle interessanti riflessioni..!!

    cc

  13. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    stavamo stamattina leggendo in contemporanea lo stesso articolo ma…quando si tratta del dott. Scalfari io drizzo le antenne.
    Non ho studiato giornalismo ma mi sono sempre esercitata a leggere la biografia di chi scrive e poi a cercare quello che tace!!

    E’ sempre stato un uomo di potere, e di cose ne ha sempre taciute fin troppe, a seconda dei tempi e delle circostanze.
    Non è il più adatto a parlare di stampa e TV asservita, anche perchè fino a pochi anni fa, quando governava il baffino e c. avrebbe potuto, con i suoi mezzi, “obbligare” la sx a fare una legge “decente”!
    Perchè non l’ha fatto?
    Io leggo ogni giorno, e con me tutto il nord-est, il Messaggero Veneto, il Piccolo, poi La Repubblica!
    La totalità dell’informazione in queste zone!
    Indovini di chi sono questi giornali!!!
    Ha indovinato, di quest’intellettuale che si definisce liberale ma vota a sinistra.
    Radical chic con le mutande di seta.

    Che con tutti i mezzi che ha, ci fa ancora domande retoriche :
    – perchè la società italiana ha reso possibile un PCI così potente?
    – perchè la stessa ha reso possibile la nascita del berlusconismo?

    Risposta telegrafica: perchè prima la Chiesa poi il PCI altra chiesa e poi Berlusconi hanno sempre, accuratamente, provveduto a tenerci sudditi, non cittadini.
    E quelli come lui hanno tenuto il sacco!!!

    Amen; tanto io non capisco niente; sono una donicciola che “con la mia superficialità, con la mia incapacità di cogliere l’essenza profonda dei fatti” non merita altro che continuare ad essere suddita del potente di turno.
    Aggiungerò soltanto che i progressi raggiunti in questi anni dall’Italia sono sempre stati al traino dell’Europa o dell’America, nonostante i parolai nostrani del 1°, 2°, 3° e 4° Potere!

    mandi Sylvi

  14. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    succede a volte che a furia di prendercela con coloro che dicono o “mezze verita” o verità parziali , si finisca per avvalorare come verità LA MENZOGNA più totale.

    Per quel che mi riguarda , questa nazione è paradossalmente , ancora tenuta in piedi (per quel poco di valido) dalla “generazione del 68 e ti dico il perchè.
    Pur con tutti i suoi errori e i tradimenti in Ittaly è l’ultima generazione che ha maturato nel suo dna dei valori.
    (non entro nel merito se giusti o sbagliati per il momento)
    Di certo ha trasmesso poco di quei valori,ma era comunque una generazione “cerniera” tra il passato che veniva dalla seconda guerra mondiale e il presente e il futuro.
    Il lungo periodo di “vacche grasse”ha naturalmente stemperato ed annacquato ,spalmando il tutto nell’indistinto odierno.
    Ora ancora non siamo del tutto in periodo di vacche magre , ma di certo non esistono per il momento anticorpi di reazione di massa nelle nuove generazioni, per cui andrei cauto nel “ributtare ” completamente alcune delle analisi di E. Scalfari .
    Orwell e altri come Verne hanno avuto intuizioni , ma come ben sai le previsioni giocano brutti “scherzi”,ovvero si realizzano a volte come i sogni , ma nella realtà sono diversi da come li abbiamo pensati nel sogno.
    Di certo la realtà economica ,comunque non lascera scampo ai “nuovi sofisti”che in buona o cattiva fede ci ranncontano di un mondo che ha ancora delle speranze , ma che in realtà sta scomparendo.(mia cara che piaccia o meno ,siamo vecchietti)
    Questa è l’unica mia certezza , che veda il seguito o non lo veda , decisamente per me conta relativamente poco.
    Scrivo per il posteri,eh,eh..

    cc

  15. ZORRO
    ZORRO says:

    Domenica in (ginocchio)

    Cronache di ordinario regimetto. Domenica In, sette giorni fa: Lorena Bianchetti, pia conduttrice di ascendenze vaticane, ospita il mago Silvan che armeggia con bacchetta e foulard per farle sparire l’anello dal dito.

    Il prestigiatore, con grave sprezzo del pericolo e del contraddittorio, azzarda una battuta: «La bacchetta magica la impresteremo a Berlusconi» (che aveva confidato dall’Aquila di non averne una).

    Alla parola «Berlusconi» cala in studio un gelo polare. La Bianchetti vede passare dinanzi a sé tutto il film della sua vita (una serie di fotogrammi vuoti): il cerone si fa bianco-cadavere e poi verde-bile, la mandibola si contrae in un’orrenda paresi, l’occhio sbarrato cerca un aiuto che non arriva. Maschera di terrore.

    Le telecamere non documentano quel che avviene in studio: un agitarsi convulso di assistenti, autori e funzionari che mimano il cappio al collo, o la raffica di mitragliatrice, o la V di Vauro, poi congiungono le mani in preghiera.

    Intanto l’anello sparisce e l’ingenuo Silvan sorride in attesa dell’applauso. Niente.

    Pochi istanti di vuoto, poi la poveretta ritrova la favella e, con un fil di voce, esala: «La tua battuta era assolutamente personale.

    Colgo l’occasione per ringraziare le istituzioni molto presenti sul campo con grande impegno concreto e tutti i volontari e le persone che stanno dimostrando grande unità. Perdonami, Silvan, è un’osservazione che personalmente volevo fare».

    Stacco pubblicitario: la portano via. Se la caverà con una settimana di sospensione, al massimo con un deferimento al Comitato Etico. Il compagno Silvan invece ha chiuso

  16. Don Gallo
    Don Gallo says:

    Per Zorro:

    Siamo espropriati del nostro diritto a un’informazione libera, con il padrone delle TV commerciali e capo del governo che impone i suoi uomini nella TV pubblica per blindare l’informazione e metterla al suo servizio.

    Siamo usciti dai paesi liberi e civili per entrare nel sottobosco di paesi senza civiltà e senza storia, in nome di un padrone che nulla ha fatto in 15 anni di sgoverno per il Paese.Tranne che appropriarsi dei beni comuni.E questo nell’indifferenza generale.

    Se l’opinione pubblica è in sonnolenza, è questo il momento per il Pd di svegliarla. Per non far parte dei tranquillanti mediatici che berlusconi passa agli italiani da 15 anni. Per denunciare la situazione di pericolo che sta passando l’Italia.

    Tra l’altro anche il Presidente Napolitano denuncia di essere espropriato dei suoi diritti costituzionali con i decreti omnibus di berlusconi.

    Il Pd è all’opposizione. Che opposizione è se non denuncia con il necessario vigore tutti questi provvedimenti eversivi di Berlusconi?

  17. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente

    Grazie a te ho imparata una parola nuova: “Stipsi”
    L’ho ricercata in internet. eh,eh……
    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    x Silvy

    Abbiamo un’altra cosa in comune, prima di farmi giudizi leggo le biografie di scrittori, giornalisti, opinionisti, autori, professori, e gente comune con complessi o interessi.

    Leggo i Pro & Con, e da che parte tira il vento.

    Tu non sai quanti falsari ho trovato, portati come esempio su questo forum, non tanto adesso, quando era piu’ aperto.

    Ciao, Anita

  18. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    ho pensato bene tanto per tirarti su il morale di “rispolverare un mio vecchio “pezzo” ammuffito, di più di due anni fa ..

    _______________________

    Qualcuno ha chiamato Aldous Huxley , un profeta.
    Nel 1958 scrive un breve saggio :”Ritorno al mondo nuovo”

    Dal capitolo sovrappopolazione : …possiamo senz’altro scommettere che,di qui a vent’anni,tutti i paesi sovrappopolati cadranno sotto una dittatura comunista.Profezia errata direte voi.No, peggio, in Cina sta nascendo un mostro peggiore,un capitalismo senza democrazia,sotto una dittatura che si chiama comunista.Forse il massimo,per sperimentare una super-organizzazione e un super-potere.

    Dallo stesso capitolo :la libertà sappiamo,non fiorisce in un paese che sta sempre sul piede di guerra,o che si prepara a combattere.Una crisi permanente giustifica il controllo su tutti e su tutto da parte del governo centrale.Non fa bisogno di andare in Cina.

    Dal capitolo , Quantità,qualità,moralità :In un paese sovrappopolato e sottosviluppato,dove quattro quinti della popolazione hanno meno di duemila calorie al giorno,e solo l’altro quinto si nutre a sufficienza ,possono nascere spontaneamente istituti democratici? E possono sopravvivere,una volta imposti dall’esterno o dall’alto?-Il capitolo potrebbe oggi titolare : Leggi :Guerre Moderne.

    Dal capitolo Superorganizzazione:L’apparato della produzione di massa ,migliorando la sua efficienza,tende a farsi sempre più complesso e costoso,meno accessibile quindi all’imprenditore che abbia mezzi limitati.Non solo: la produzione di massa non sta in piedi senza distribuzione di massa ,e la distribuzione di massa crea problemi che soltanto i grossi produttori possono risolvere adeguatamente.
    Leggi Globalizzazione.

    Dallo stesso capitolo citando Erich Fromm : La nostra società occidentale contemporanea,nonostante il progresso materiale,intellettuale e politico , è sempre meno capace di condurre alla sanità mentale, e tende a minare invece la sicurezza interiore, la felicità,la ragione,la capacità di amore nell’individuo:tende a trasformarlo in un automa che paga il suo insuccesso di uomo con una sempre più grave infermità mentale,con la disperazione che si cela sotto la frenetica corsa al lavoro e al cosiddetto piacere. Leggi quello che ti fa più comodo, esempio, ma dove è che stanno i matti?

    Dallo stesso capitolo:L’uomo ideale è colui che mostra “conformismo dinamico”(espressione stupenda),intensa lealtà verso il gruppo, e desiderio indomabile di appartenere.L’uomo ideale avrà una moglie ideale,ansiosa di entrare nel gruppo,adattabile all’infinito,e non soltanto rassegnata al fatto che il marito e,prima di ogni altra cosa, devoto alla Ditta,,ma devota essa stessa,e in senso attivo.
    Leggi : ::ma non ti fa proprio ,venire in mente niente?

    Dal capitolo: Propaganda in una società moderna:La virtù di rispondere alla ragione e alla verità esiste in tutti noi.ma purtroppo c’è anche in noi, la tendenza a rispondere alla falsità e alla sragionevolezza ,soprattutto nei casi in cui la falsità evochi una qualche gradevole sensazione,o quando l’appello alla sragionevolezza tocchi una corda sensibile nelle profondità primitive e subumane del nostro essere.
    Leggi:-E’ la risposta all’affermazione precedente.

    Dallo stesso capitolo :L’altro mondo della religione è diverso dall’altro mondo del divertimento;ma si somigliano molto in quanto ambedue sono un “altro” mondo, e non questo.
    Leggi: si commenta da solo.

    Dal capitolo : La propaganda sotto al dittatura-Citando Herman Rauschning 1939-Hitler ha profondo rispetto per la Chiesa Cattolica e per l’ordine dei Gesuiti;non per la dottrina cattolica,ma per l’apparato che essi sono riusciti a creare e a controllare,per il loro sistema gerarchico,per la loro tattica abilissima,per la loro conoscenza della natura umana,per l’uso accorto che fanno delle debolezze umane,al fine di dominare i credenti.Sistema chiesiatico,senza cristianesimo,disciplina di una regola monastica, non per amor di Dio o per la salvezza dell’uomo,ma per amor dello Stato e per maggioe gloria e potenza del demagogo mutato in Capo:questa è la meta a cui mirava la sua sistematica commozione delle masse.Leggi: Moderni TEO-CON?

    Dal Capitolo l’arte di vendere: I bambini ,ovviamente son molto suscettibili alla propaganda:Essi ignorano il mondo e le sue vie, e quindi non sospettano mai di nulla.Non hanno facoltà critiche sviluppate……in Europa ,con metafora giocosa, si chiamano carne da cannone i giovani che vanno a fare il soldato.Ormai , però i loro fratellini e le loro sorelline son diventate carne da Televisione.
    Leggi-Potenza delle moderne tecnologie : Nei paesi sottosviluppati i bammbini son diventati carne da cannone, in occidente carne da televisione…I frutti sono evidenti!

    Dallo stesso capitolo: Il canditato deve essere bello,in qualche modo,o virile e paterno.Deve saper intrattenere il pubblico senza annoiarlo.Il pubblico,avvezzo alla televisione e alla radio,vuole lasciarsi distrarre , e non ama che chi si chieda di concentrarsi, di compiere una lunga fatica intellettuale,perciò i discorsi del candidato attore devono essere brevi e sccattanti.
    Leggi-Ma per caso vi ricorda Qualcuno?

    Dal capitolo la persuasione chimica:-i medici firmano ricette per tranquillanti al ritmo di quarantotto milioni l’anno…..Non c’è dubbio che se i tranquillanti si vendessero al prezzo dell’aspirina e con la stessa facilità, non a miliardi di dosi saranno consumati,ma a decine a centinaia di miliardi…La stessa fortuna toccherebbe ad uno stimolante efficace e a buon mercato…i farmacisti avrebbero ordine di cambiar musica..nei momenti di crisi, provvederebbero a spingere la vendita degli stimolanti.
    Leggi-Grande Huxley, aveva previsto l’arrivo del VIAGRA.L’unica cosa che non mi torna è perchè la cannabis è vietata e il Viagra è messo legalmente in vendita.Due le risposte! Non sono un buon chimico,
    ma sto pensando di mettere in piedi una comunità di recupero per gli intossicati da Viagra, pensa quanti buoni clienti!

    Dal capitolo :”Che fare ?” Il grande Inquisitore rinprovera a Cristo d’aver chiamato gli uomini alla libertà e gli dice:” Noi abbiamo corretto l’opera Tua,l’abbiamo fondata sul miracolo,sul mistero e sull’autorità.
    Leggi: Senza commento.

    Due parole infine,il libro è pe rtutti ancora una buona lettura nella sua interezza, poichè ho chiaramente citato in questo post solo quello che al sottoscritto più premeva. Per quanto riguarda tutta la parte del condizionamento,vi rimando anche a “LINGUAGGIO DIMENTICATO”.

    Per la parte della Eugenetica o Dis-genetica , ampiamente trattate dall’autore , non mi pronuncio,ma voglio segnalarvi un fatto curioso a proposito di Dis-Genetica.Sembra che questo nuovo servizio super segreto della Rai-che impedisce la pubblicazione dei video della BBC, abbia commissionato mesi fa un esperimento ad illustri scienziati genetici,ovvero produrre in laboratorio , il perfetto politico di centro, che più di centro non si può. Le questure italiane sono allarmate,poichè sembra che qualcosa non abbia funzionato, ed un’idra a sette teste vagamente assomiglianti a Mastella ,si stia aggirando per le periferie di Roma.Non si sa ancora se sia pericolosa o innocua.

    Ciao
    cc

  19. anonimo
    anonimo says:

    Berlusconi, ”mister unpercento”

    Le concessioni radiotelevisive costano al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi l’uno per cento del fatturato che ne ottiene. Avete letto bene. Lo Stato italiano regala da anni alla Mediaset, attraverso RTI, il 99% degli introiti che ne ottiene. Solo l’uno per cento rimane allo Stato.

    Le frequenze su cui Mediaset trasmette sono dello Stato italiano che le può dare in concessione a qualunque società ritenga. Mediaset o altre. La logica vorrebbe che la concessione porti principalmente soldi alle casse dello Stato, non ai privati. La ricchezza del signor Berlusconi, dell’imprenditore Berlusconi, deriva da una “graziosa” concessione ottenuta prima da Craxi con un una tantum annua ridicola e poi dal Governo D’Alema nel 1999, con la legge un per cento (pagina 32: legge 488, art.27 comma 9, del 23 dicembre 1999). Legge mai messa in discussione dagli altri Governi che lo hanno seguito, tra cui ovviamente i suoi.

    Il signor unpercento è ricco e continua a incrementare le sue ricchezze in virtù di una legge che gli regala letteralmente le frequenze radiotelevisive. Paga l’un per cento dei ricavi. Ma quale cittadino può avere in concessione un bene dello Stato pagando solo l’un per cento dei ricavi? Nessuno, se non Berlusconi. La legge che regolamenta le concessioni radiotelevisive va cambiata immediatamente. E’ una legge parassitaria che toglie agli italiani, a tutti gli italiani, un reddito enorme, di loro competenza, per donarlo al presidente del Consiglio. Una vera rapina a norma di legge.

    Il Gruppo Mediaset vive alle spalle degli italiani. Nel 2007 ha fatturato oltre 4 miliardi di euro, di cui 2.5 miliardi derivanti da pubblicità delle Reti Mediaset. Invertiamo le percentuali: allo Stato il 99%, a Mediaset l’un per cento. L’Italia dei Valori presenterà un’interrogazione parlamentare su questo vero esproprio di reddito degli italiani da parte di Silvio Berlusconi.

    P.s. Risultato Operativo 2007 del Gruppo Mediaset (EBIT): 1,49 miliardi di euro.

    Postato da Antonio Di Pietro in Economia.

  20. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    non so se tu ti senti coetaneo di Scalfari ehh, ehh, ehh!
    Io certamente no, nonostante sia lungo il passato e breve il futuro!!!!
    Ti dirò che se una “signora” batte non può dire alla figlia che è un mestieraccio brutto e cattivo!
    Ci sono stati “modelli”, a noi del dopoguerra, che avevano qualcosa da dire nei fatti, nella coerenza di scelte di vita e di esempio, in tutte le “parrocchie”;
    personalmente credo che Scalfari non faccia parte dell’eletta schiera!

    Poi, quale mondo va scomparendo? Dovremmo chiedercelo e intuire un qualcosa di nuovo…
    Abbiamo (hanno i nostri figli e nipoti) “soltanto” la globalizzazione da affrontare e la “guerra” dello sviluppo sostenibile per tutti i popoli!! Bazzeccole!
    Ma se abbiamo insegnato la moralità nel nostro piccolo, se abbiamo indicato una socialità etica, se abbiamo dato esempi di socialità impegnata, soprattutto se abbiamo infuso coraggio ai giovani, anche se non saranno molti, scaveranno la pietra.

    Berlusconi? Per la Storia è una pulce!
    Per me ora una piattola, purtroppo!

    E l’Italia non è l’ombelico del mondo!

    mandi Sylvi

  21. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x ZORRO

    Visto come lecca, sia pure per ora “solo” il deretano, la candideranno al parlamento, poi la faranno ministro o guardiano della Rai.
    Mah.
    pino nicotri

  22. marco tempesta
    marco tempesta says:

    La ricchezza del signor Berlusconi, dell’imprenditore Berlusconi, deriva da una “graziosa” concessione ottenuta prima da Craxi con un una tantum annua ridicola e poi dal Governo D’Alema nel 1999, con la legge un per cento (pagina 32: legge 488, art.27 comma 9, del 23 dicembre 1999).
    ————
    Craxi e D’Alema sarebbero di sinistra.

  23. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Qui da noi in Puglia è stata creata dal nulla una Provincia della quale si poteva fare a meno: la cosiddetta BAT ( niente a che fare con Batman), Barletta-Andria-Trani.
    Nella confinante città di Corato è stato fatto un referendum col quale i cittadini hanno deciso di restare in provincia di Bari, dove erano sempre stati. A Bisceglie si è chiesto a gran voce il referendum, che non è mai arrivato. Ora, tutti quelli che prima gridavano contro la BAT, ce li ritroviamo candidati alle elezioni provinciali.
    Io mi chiedo: poichè la nuova BAT altro non è che un inutilissimo quanto dispendioso fiorire di fonti clientelari e poichè si sta tanto parlando di ridurre la spesa pubblica, perchè la sinistra onesta e parsimoniosa non si ribella e non combatte per la subitanea abolizione delle province in genere e dell’inutilissima BAT in subordine?
    La risposta che mi do non è confortante: sono anche loro pienamente dentro la logica del clientelismo.
    I soldi dei cittadini? Come diceva Mussolini: ” A NOI!”.

  24. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    avrei molte cose da dirti… ma devo andare a fare la maionese, perchè stasera il convento passa asparagi e uova.
    Ma asparagi di Tavagnacco, bianchi, a 5 km da casa mia, altro che globalizzazione dell’asparago!
    Vedrai che i Petrini nasceranno come funghi alle prime piogge d’Autunno!

    Quanto al tuo business, organizzati bene, perchè dovrai formare un team di geriatri, psichiatri, chirurghi (sai per le protesi!!!) e tante brave signorine…la disintossicazione, si sa è graduale…infine qualche bravo prete che indichi la retta via!!!

    Sylvi

  25. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    la lettura della biografia di un personaggio è meglio di Scherlok Holmes!
    Ma tu vedo che te la cavi in maniera assolutamente egregia!
    mandi Sylvi

  26. Uroburo
    Uroburo says:

    Mio caro e buon Marco,
    ebbene si, anch’io leggo ancora l’Unità. Non lo trovo peggio degli altri giornali di regime ma mi propone una visione leggermente diversa. Leggo l’Unità ed anche Repubblica, Il Corriere, La Stampa, e talvolta perfino il Manifesto. Poi leggo qualche giornale straniero, tanto per rifarmi un po’ il palato.
    Vedi caro, il fatto è che in fatto di proposte, sono tutti gravemente carenti. Tranne naturalmente quelli del Foglio, di Libero del Giornale e via decadendo. Quelli hanno chiarissimamente in testa
    quel che vogliono: il programma del Venerabile. Direi che hanno0 vinto. La colpa è di una sinistra in crisi di pensiero,ipotesi curiosa: chi perde ha la colpa di aver vonto e chi ha vinto delinquendo invece ha perfettamente ragione. credo ci non poterti seguire, non tanto sul piano politico ma su quello logico: Tu però sei un artista e delle leggi della logica te ne infischi, giustamente…..
    Proporre soluzioni avveniristiche equivale a proporre l’album dei sogni, quindi nessuna soluzione. Ed anche questo è un problema logico.
    La sinistra, al di là delle sue colpe e soprattutto dei suoi limiti, ha governato l’Ittaglia per 6 anni su 148. tu li metti sullo stesso piano. Guarda che è un atteggiamento tipico della cultura di estrema destra, cosa che accomuna, come sempre, te e la Silvy.

    Ciò che divide la destra dalla sinistra, è esattamente il concetto di uguaglianza. Mi stupisce che tu non lo sappia, ed ancora di più che tu ci ironizzi sopra. Ma tu per cosa saresti di sinistra? Per la libertà di figa? Quella c’è comunque.
    La sinetra è in gravissima crisi, è vero. Io trovo che sia una tragedia per il paese tu invece scali giù giudizi impietosi che non fanno capire nulla. Forse non sarà possibile fare, ma almeno capire, che diamine!

    Sulla collocazione politica del Baffetto si può discutere: Io giudico lui e Napoletano i migliori uomini del Banana. Ma che il Crassi fosse un uomo di estrema destra lo dovrebbero sapere ormai anche gli uomini della strada; Che non lo sappia un intellettuale come te è un trauma!

    Vado di fretta. Un saluto U.

  27. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    In riguardo al ” Foglio”, io trovo che e’ l’unico che riporta le notizie come sono.
    Si’, e’ di parte, ma non interpreta le notizie, le traduce come sono.
    Notizie che i giornali Italiani trascurano.

    Buona notte, Anita

  28. Vox
    Vox says:

    In riguardo al ” Foglio”, io trovo che e’ l’unico che riporta le notizie come sono.
    Si’, e’ di parte, ma non interpreta le notizie, le traduce come sono.
    Notizie che i giornali Italiani trascurano.
    @ Anita

    Non trova che ci sia una contraddizione in quello che afferma?
    O e’ di parte, o e’ imparziale. Non puo’ essere entrambe le cose. E poi, se permette, qui Ferrara lo conosciamo tutti fin troppo bene, per sapere quanto sia “imparziale”.

  29. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Guardi che io parlo di articoli che riportano notizie, non di opinioni.
    Al giorno d’oggi i reporters sono diventati opinionisti, e raggirano le notizie come vogliono.

    Anita

  30. Oscar Bartoli: e anche la Ferrari va a picco
    Oscar Bartoli: e anche la Ferrari va a picco says:

    Lettera aperta al Presidente Montezemolo
    Gentile Presidente:

    Questa mattina alle 2:00AM, ora di Washington DC, mi sono messo alla televisione per seguire il Gran Premio di Cina. Qui lo riceviamo su Speed Channel, uno dei tanti canali di Rupert Murdoch.

    E, per quanto riguarda la Ferrari, si e’ trattato del terzo e consecutivo disastro dopo Australia e Malaisia.

    La caduta verticale delle prestazioni di questa bandiera nazionale del motorismo italiano e’ inspiegabile. Almeno per noi poveri appassionati d’oltre Atlantico.

    Ferrari si e’ opposta all’adozione da parte della Brawn GP e di altre scuderie inglesi delle nuove configurazioni effetto suolo. Ma la Federazione ha dato loro ragione.

    Prima domanda: nel mondo della Formula Uno tutti sanno tutto di tutti. Il caso di spionaggio della Mclaren di due anni fa a danno della Ferrari e’ illuminante.

    Possibile che nessuno a Maranello fosse informato che l’ex dirigente Ferrari Ross Brawn stava allestendo una macchina gia’ ampiamente studiata alla galleria del vento dalla Honda che poi gli ha venduto il team per una sterlina (sic!)?

    Forse, se erano a conoscenza della modifica, nella Sua azienda speravano che la Federazione avrebbe bocciato senza appello lo ‘sporco’ gioco del Suo ex mega Collaboratore?

    Ipotesi peregrina, perche’ da parte di chi dirige la Formula Uno vi e’ sempre stata la volonta’ di interrompere il noioso susseguirsi di successi della Ferrari ed introdurre a livello competitivo altre scuderie che potessero rinfocolare l’audience a vantaggio della pubblicita’.

    Non posso pensare invece che una Casa come la Ferrrari fosse all’oscuro di quanto stava accadendo da altre parti.

    Colpa forse del fatto che, una volta usciti Brawn e Todd, i suoi dirigenti italiani hanno ricominciato ad esercitarsi nello sport nazionale preferito: ovvero beccarsi tra di loro perche’ incapaci di lavorare in team?

    Quanto a Todd ha fatto una certa sensazione vedere in TV questo piccolo uomo, che e’ stato l’artefice della resurrezione Ferrari, avvicinarsi con la mano tesa a qualcuno del team ed essere ignorato platealmente.

    Con molta stima,

    Oscar Bartoli
    Washington DC

  31. Ma non hanno nulla di meglio cui pensare i leccaculi berluscosi?
    Ma non hanno nulla di meglio cui pensare i leccaculi berluscosi? says:

    http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/cronaca/berlusconi-panseca/1.html

    Fanno discutere due quadri realizzati dall’architetto Filippo Panseca ed esposti in una mostra al Priamar, che ritraggono mezzi nudi il premier Silvio Berlusconi, il ministro Mara Carfagna e la moglie del capo del governo, Veronica Lario. I quadri sono stati realizzati da Panseca, l’architetto divenuto famoso per la collaborazione con il Psi di Bettino Craxi, e amico dello stesso Berlusconi, per una rassegna che si è aperta per celebrare i 125 anni del marchio l’Amande della azienda Gavarry di Albisola, antico saponificio. Foto dal sito del Secolo XIX
    —————————–

    Ma queste merde non hanno di meglio cui pensare e di cui discutere? Leccaculi e leccacazzi.
    Ratzy a Mary

  32. Uroburo
    Uroburo says:

    (Israele e Iran …)
    (Israele e Iran …)
    Cara Silvy (e caro Marco),
    lei è ostile al PCI ecc. ed ai “Radical chic con le mutande di seta”, che sarebbero poi i democratici-liberali progressisti. Nella sinistra italiana rimane poco o nulla. Complimenti!
    Una persona normale in un panorama come quello dei mass-media italiani riterrebbe trascurabile chi sia il proprietario de “il Messaggero Veneto, il Piccolo” che contao poco o nulla visto il numero di persone che leggono un giornale in Ittaglia.. Per lei invece sembra che sia una pecca fondamentale. Mi complimento per l’acutissima visione: il nord-est vota a destra perché Scalfari è proprietario del Messaggero e del Piccolo!
    Lei sbava odio contro la sinistra esistente in Italia da tutti i suoi pori. Placatevi, lei e Marco: hanno vinto gli altri, adesso potete stare in pace.
    Se invece così non fosse,. Sarebbe la prova che, sul piano politico, siete fuori dal mondo. Tanto per essere mooolto gentile.
    Un cordiale saluto ad ambedue U.

  33. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    farò finta di prenderla sul serio anche se mi gemella indissolubilmente a Marco e mio marito comincia a fare domande…
    Ho cambiato la password per nascondere le sue insinuazioni!

    1° Se della sinistra , tolti i radical chic alla Scalfari, resta poco o nulla allora tutto si spiega!!!
    2°Il Messaggero V. viaggia sempre sulle 130.000 copie vendute e Il Piccolo, per tradizione, è quel giornale che si trova attaccato al bastone in ogni locale , a Trieste, partendo dal Caffè degli Specchi!
    Abitudini di lettura dal tempo di Cecco Beppe, ha presente?
    Del resto se non fossero stati un buon affare crede che S. avrebbe
    perso denaro per una landa desolata che vota a destra appunto perchè è informativamente asservita a certa sinistra?!
    Ce lo vede lei fare il Cireneo che porta la Croce in nome della fede disinteressata per la cultura del popolo ignorante?
    In una parte d’Italia, qui, per la quale non ha mai nascosto il suo disprezzo, esattamente come lei?

    Le offrirei un caffè al Caffè degli Specchi per farle controllare, nelle rastrelliere, la varietà di informazione che usa da queste parti, ma ho paura che si arrampichi sugli specchi per contraddirmi!

    Peter le potrà confermare che è impossibile “sbavare dai pori” odio o amore!!!
    E CC potrà garantirle che non gli ho sputacchiato addosso quando ci siamo incontrati!

    Per Marco non parlo; ma io sono fuori dal mondo, dal suo mondo di Milani da bere e Rome ladrone dove, fra salotti e salottini si disquisisce, si disquisisce di massimi sistemi nei quali i suoi radical chic si muovono elegantemente fra banchieri, palazzinari ora editori, onorevoli, giornalisti prostrati, cardinali benedicenti e tante signore e signorine di belle speranze….
    E intanto la barca fa acqua e quelli come me con la sassola a vuotare…
    Vado ad allenarmi, perchè questo su e giù nel pozzetto mi rompe la schiena!!!

    buine zornade!
    Sylvi

  34. ZORRO
    ZORRO says:

    xNicotri

    Mi dispiace !.

    Io non aspiro a nulla!. I miei traguardi, io, li ho raggiunti e anche molto di più, senza mai scendere a compromessi con nessuno, tanto meno che, con il potere politico: Io sono un comunista, punto!

    Ho vissuto, e vivo del mio onestissimo e indipendente lavoro, esporto e vendo il mio grande intraprendere: la mia grande laboriosità, le mie preziose conoscenze tecniche.

    Le sue espressioni nei riguardi del post n. 216-lasciano il tempo che trovano.
    Non mi toccano minimamente!.

    Se lei avesse letto con attenzione, di sicuro non avrebbe scritto quell’indelicata ed infelice espressione. Mah.

    cordiali saluti.

  35. sylvi
    sylvi says:

    x Zorro

    Pino Nicotri non ha bisogno di avvocati ma, per una questione di comprensione del testo, rilegga lei la risposta e si accorgerà che Pino le ha dato pienamente ragione.

    buonagiornata
    Sylvi

  36. ZORRO
    ZORRO says:

    x sylvi-

    mia cara- la leggo sempre, ed è molto bello leggerla nei suoi infuocati ( alle volte ironici, però sempre entro le righe) scambi, in un ideale duello verbal/spadaccino, con il Senatore Uroburo, però.

    Forse, mia cara nella frase incriminata c’è lo scambio involontario di una vocale; se sbaglio mi ricorregga professoressa sylvi.

    dal suo alunno, (vede: cerco indegnamente di copiarla nell’ironia), saluti sinceri.

  37. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x ZORRO

    Ho fatto fatica a credere che il suo post n. 235 contenesse davvero ciò che c’è scritto, o quanto meno che fosse indirizzato a me. Ovviamente io mi riferivo alla conduttrice, come ha ben capito Sylvi (e non solo9. Francamente non capisco a chi altri avrei potuto riferirmi.
    Mah.
    Un saluto.
    pino nicotri

  38. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Placatevi, lei e Marco: hanno vinto gli altri, adesso potete stare in pace. (U.)
    ———
    Non stiamo in pace per due precisi motivi:
    1 – perchè hanno vinto gli altri
    2 – perchè a lasciarli vincere è stata l’ottusità delle sinistre

    Ancora peggio, ci accorgiamo sempre di più che le sinistre non hanno imparato niente dal fallimento e perseverano nella loro colpevole inefficienza (eufemismo).
    Caro U. è bello dare contro, ma tu, in pratica, cosa proponi per uscire dal guado?
    E’ qui che cascano tutti: si identifica il problema e si lascia agli altri la ricerca delle soluzioni, lamentandosi quando gli altri attuano soluzioni che appagano i loro propri interessi. Vedi centrale nucleare!

  39. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ancora sulle soluzioni di ‘sinistra’.
    Ipotizziamo un’azione sul calmieramento dei fitti per alcuni anni, sull’allungamento ( e quindi assottigliamento) dei mutui, una campagna di educazione alimentare ( si compra male, si mangia male e si spreca troppo).
    Ipotizziamo un movimento industriale che metta seriamente in moto le energie rinnovabili, specialmente l’eolico e l’eliotermico casereccio (esistono tecnologie nuovissime che sono molto efficaci e poco costose). Avremo così un forte impulso nella costruzione, nella vendita, nell’istallazione e nella manutenzione. Ovvero tantissimi nuovi posti di lavoro in ogni città. Avremo una netta diminuzione della dipendenza dal petrolio.
    Queste sono soluzioni pratiche a portata di mano, con imemdiatezza esecutiva. Sono soluzioni avveniristiche? Non mi pare proprio. Utopia? Non mi pare proprio.
    Io parlerei invece di soggezione ai grandi poteri, all’Enel, ai petrolieri, ai grandi proprietari immobiliari.
    Sono le sinistre che devono farsi carico di sorpassare certi ostacoli, mentre invece sguazzano nella stessa melma.
    Cosa c’è di impossibile nello sviluppo ADESSO di un piano energetico alternativo? Cosa c’è di impossibile in un piano di incentivi per migliorare la coibentazione delle abitazioni? Cosa c’è di impossibile per incentivare i boiler solari in una Nazione che di sole ne ha in abbondanza? Cosa c’è di impossibile nello sviluppare le tecnologie di scambio termico col suolo, visto che i prototipi esistono già e funzionano?
    Quanto lavoro genererebbe tutto ciò? Quanto potremmo esportare, se le università si mettessero all’opera in una visuale del genere? La ricchezza di una nazione non la fa la forza lavoro, oggi la fanno i brevetti!
    Come dicono i Testimoni di Geova: SVEGLIATEVI!

  40. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro marco,

    a dir la verità ,mi sono svegliato male , questa mattina!
    Nonostante ciò le tue proposte mi sembrano ragionevoli da molti punti di vista.
    Peccato ignorino alcuni semplici meccanismi economici, (ohiboh).
    La prima constatazione è che le tue proposte , tutto sommato fanno parte del programma delle Sx in genere e dei Verdi.
    Ma a tutt’oggi non sembrano attrarre granchè gli elettori.
    Tu mi dirai che gli stessi sono diffidenti, in quanto chi le propone non è credibile e allora entriamo nel circolo “vizioso ” del gatto che si mangia la coda.

    A dir la verità tu “potresti” accampare in alternativa , una sorta di rivoluzione dal “basso”,ma gli Ittalici ahimè , sono piuttosto restii ad attuare certe forme “rivoluzionarie”,aspettano sempre che sia Il vicino a fare e poi vediamo come va.
    Chiamiamolo attendismo antropologico “furbesco”.
    Se va bene i primi sono eroi, se va male la morale corrente li classifica come visionari sciocchini.

    La verità invece aihmè e che nel tempo ohibò si sono affermati certi meccanismi economici per cui ci vuole qualche annetto prima che siano smontabili…

    Per cui o aspettano un Principe che li mazzoli o di avere veramente “le pezze al culo” , per cui magari scattano meccanismi solidaristici..insomma per il cuor contento ittalico ,bisogna aspettare i terremoti, sennò ,se trovo il vicino che agonizza sul portone del condominio è possibile che lo scavalchi e faccia finta di niente.(metaforicamente,ma poi non tanto)
    Vedi, il buon Machiavelli quando parlava del Principe intendeva che uno solo potesse fare veramente I cazzi propri e nel contempo i cazzi degli altri, il nostro difetto è che noi vogliamo essere tutti Principi nel nostro piccolo, e servi leccaculi di” gran razza”, appena qualcosa gira storto.
    Naturalmente poi siamo pure così superstiziosi che “ci” teniamo pure ad avere assicurato un “passaportino” per l’aldi là, non si sa mai !
    Checcevuoi fà, se mai possiamo incolpare pure i Sinistri di portere Sfiga…direi buona questa .. non l’avevo ancora pensata ..!!

    cc

  41. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Pensierino del pomeriggio…a digestione appena iniziata , quindi con poco sangue al cervello…!!

    A volte ho la strana sensazione che qualcuno vorrebbe ..”i sinistri” al pari degli Indiani delle riserve americane.. pochi , duri e puri..buoni a intrattener turisti..possibilmente anche non ubriachi…gentili, quindi disponibili a narrar le vicende dei pascoli celesti del buon ZIO Manitou…

  42. sylvi
    sylvi says:

    x Zorro

    la ringrazio, lei è troppo buono;
    ma in questo blog è duro difendersi, per una donnetta inerme e sprovveduta, anzi due, perchè anche Anita ha il suo daffare, attaccate in continuazione da alcuni “sinistri” maschilisti.
    Meno male che Marco c’è!!
    Non sono professoressa, soprattutto di questi tempi poi,… le ho fatto semplicemente notare che un “le” non era riferito a lei. Succede!

    cordiali saluti a lei

    Sylvi

  43. LUISA MORGANTINI su DELARA DARABI
    LUISA MORGANTINI su DELARA DARABI says:

    LUISA MORGANTINI
    Vice Presidente del Parlamento Europeo
    Roma 20 Aprile 2009
    A Sua Eccellenza Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, Mahmoud Ahmadinejad

    A Sua Eccellenza Onorevole Ministro degli Affari Esteri dell’Iran , Manouchehr Mottaki

    A Sue Eccellenze Ambasciatori e Autorità della Repubblica Islamica dell’Iran

    Vi scrivo a proposito della giovane artista Delara Darabi, una donna iraniana di 23 anni che ha già trascorso 6 anni nella prigione di Rasht per il presunto omicidio di un parente nel 2003.
    Sono al corrente che la sua esecuzione a morte- che doveva essere eseguita il 20 aprile- sia stata temporaneamente rinviata e accolgo con gioia questa decisione. Tuttavia credo fermamente che non sia abbastanza: la condanna a morte di Delara Darabi deve essere definitivamente sospesa e il processo a suo carico riaperto.

    Darabi è stata accusata dell’omicidio di un parente quando aveva 17 anni, ossia minorenne all’epoca dei fatti. Eppure il legale di Darabi, Abdolsamad Khoramshahi –così come molti attivisti per i diritti umani e artisti che hanno portato avanti una campagna in sua difesa- rivendicano la sua innocenza apportando nuove prove.
    Secondo le loro testimonianze, Darabi ha confessato originariamente il delitto ma in seguito ha ritrattato e ha ammesso che voleva solo proteggere dall’esecuzione il suo fidanzato- verosimilmente l’autore del crimine- poiché all’epoca dei fatti lei era minorenne e per questo pensavano che non potesse essere condannata a morte.

    Perciò chiedo alle vostre Eccellenze di sospendere permanentemente la condanna a morte per Delara Darabi e di riaprire il processo tenendo nella più alta considerazione tutte le prove utili.
    Continuo a sperare che tutti voi e anche la famiglia della vittima possiate urgentemente intervenire e salvare la sua vita, poiché se sono fermamente convinta che la giustizia sia indispensabile, allo stesso tempo ritengo la vendetta non solo inutile ma in primo luogo è disumana.

    E’ per questo che invito caldamente la Repubblica islamica d’Iran a porre fine a tutte le esecuzioni di minorenni e tutte le pene capitali- così come già richiesto dalle Nazioni Unite e da organizzazione per i diritti umani- e di ratificare la risoluzione ONU sulla moratoria della pena di morte.
    Darabi è una pittrice e una poetessa: un’esibizione delle sue opere si è tenuta a Tehran nel 2006. Durante questi anni di prigione Darabi ha anche tentato il suicidio. E’ tempo di darle un’opportunità per la sua riabilitazione e per cancellare definitivamente la cultura di morte e vendetta.
    Cordialmente,
    Luisa Morgantini
    Vice Presidente del Parlamento Europeo

  44. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    ti ringrazio per le bellissime immagini.
    San Pietroburgo è sicuramente una delle più belle città che io abbia visto.
    Putin, nato a S. Pietroburgo, negli ultimi anni l’ha “rinfrescata” nei suoi magnifici palazzi.
    E’ città molto elegante, con bellissime ragazze chic che farebbero la gioia di Marco!
    E’ città anche colta, ricca di teatri, librerie e bellissimi negozi.
    Ci sono stata quattro giorni; ma mi ha colpito che i suoi bellissimi giardini e le sue belle strade sono curati e puliti soltanto da donne; gli uomini al bar a bere wodka e caffè, a giocare a scacchi e a leggere la Pravda!
    Oppure ubriachi fradici!

    Fascisti o comunisti, quando si tratta di donne, sono tutti fratelli!

    mandi Sylvi

  45. el Guerrillero
    el Guerrillero says:

    Evidenziano nel forum civile di
    Puerto España l’autorità morale di Cuba

    Il segretario generale dell’Associazione degli Stati dei Caraibi (AEC), Luis Andrade, ha assicurato che gli Stati Uniti sono rimasti emarginati nella loro politica verso Cuba, paese che ha superato l’isolamento con la sua maggior forza, l’autorità morale.

    Intervistato dall’agenzia PL, dopo il suo intervento al forum della società civile del V Vertice delle Americhe, il diplomatico ha segnalato che l’esclusione dell’Isola dal sistema interamericana è obsoleta, è criticata da ogni aspetto, etico, morale, politico e persino commerciale.

    Andrade ha detto che il blocco è anacronistico, è un genocidio perché favorisce la morte di persone, rendendo difficile l’accesso agli alimenti, ai medicamenti o ai macchinari medici sofisticati.

    Andrade ha riferito d’essere orgoglioso di presiedere l’AEC, organizzazione di cui Cuba è membro dalla sua fondazione nel 1994, lo stesso anno in cui è stato convocato il primo Vertice delle Americhe, a Miami.

    Il segretario generale dell’AEC ha detto poi che non esiste nella storia dell’umanità un paese piccolo, sottoposto a tante aggressioni, di differenti forme, da parte di una delle potenze mondiali.

    Intervenendo al forum “Sfide ed opportunità nell’attuale ambiente economico”, Andrade si è riferito a Cuba come esempio di quello che può fare un paese per invertire un collasso economico, come quello sofferto dall’isola con la scomparsa della maggioranza dei suoi mercati esteri, dopo la disintegrazione dell’Unione Sovietica.

  46. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    oh oh. giochiamo la carta delle povere donne sole ed indifese ora? chi sarebbero i bloggers maschilisti di grazia? e poi alcuni dei maschi del blog saranno donnaioli, ma cio’ non li rende (necessariamente) dalla parte delle donne…
    E poi da quando i russi sarebbero ‘comunisti’? Lungi da me il difenderli, pero’ dovrebbe anche ricordare che le donne non fanno in Russia solo lavori, ma anche professioni. Mi pare che l’80% dei medici russi siano donne…

    Peter

    ps
    non mi bombardi di punti esclamativi, de pietade

  47. Vox
    Vox says:

    ECCO COME QUESTO GOVERNO LOTTA CONTRO I MORTI SUL LAVORO: COLPEVOLIZZANDOLI !

    GRAVI RISVOLTI X PROCESSO THYESSEN ET AL.

    LODO ALFANO X TOP MANAGER

    di Massimo Franchi

    Sacconi tenta di salvare i manager Thyssen. Una norma inserita surrettiziamente al decreto correttivo con cui il ministro del Lavoro ha modificato il Testo Unico sulla sicurezza mette al riparo i vertici di tutte le aziende dalle responsabilità su tutti gli infortuni sul lavoro. La denuncia arriva dalla Fiom Cgil[…]

    “L’articolo 10-bis va a ribaltare il senso delle responsabilità in caso di incidente sul lavoro – spiega Bonetto – . Per rimanere alla Thyssen finora la responsabilità della mancanza degli estintori è di chi aveva in potere di comprarli, che aveva il budget per farlo. Se passerà questa norma si farà il contrario: la responsabilità sarà al livello più basso, quello più vicino all’evento(!!!)

    “E’ una norma salva-manager[…]La cosa più grave è che ora capiamo una cosa: nei mesi scorsi in molte fabbriche ai capi reparto era stata fatta firmare una cosiddetta “presa di responsabilità”: in sostanza il testo diceva: “Se succede qualcosa, è colpa mia” (!!!)

    La denuncia della Fiom arriva proprio nel giorno in cui il testo andrà alla Conferenza Stato Regioni. “Chiediamo che lì venga modificato e, in caso contrario, facciamo appello al presidente della Repubblica, sempre sensibile a queste tematiche, perché blocchi l’ennesima porcata”, sbotta Gianni Rinaldini, segretario generale Fiom.
    http://www.unita.it/news/84090/lodo_alfano_per_i_top_manager_il_governo_eclissa_il_processo_thyessen

    ***

    @ MT
    Caro Marco,
    a te che ieri hai nominato l’Unita’ con sfegno, voglio rendere noto che, per quanto non sia un giornale perfetto, e’ stato l’UNICO dei grandi quotidiani a parlare di quanto sopra.
    per tutti gli altri, le morti bianche e la lotta alle medesime, assieme alla nuova legge-porcata ideata da questo sgoverno, non sono materiale all’ordine del giorno, al quale valga la pena dedicare un trafiletto.

  48. Vox
    Vox says:

    @ Cara Sylvi,
    spero di non essere anche io nel novero dei “maschilisti” del blog? Ho mai parlato negativamente delle donne? Mai, che io ricordi : -)

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