Il G8 a caccia solo di illusioni

Mario Lettieri* Paolo Raimondi**
La decisione finale del Summit del G8 di Lough Erne in Nord Irlanda di individuare nel commercio, nella tassazione e nella trasparenza le sue massime priorità riflette pienamente l’orientamento degli Stati Uniti e degli altri Paesi occidentali. I forti interessi in gioco sono in verità soprattutto di natura geopolitica. Lo dimostra anche la volontà di mettere al centro delle discussioni la crisi in Siria e la sicurezza in Africa, che è grande fornitrice di materie prime.
I leader del G8, che rappresentano la metà dell’economia mondiale, hanno voluto, pur riconoscendo  una “protratta incertezza economica”, identificare nel commercio “il motore chiave della crescita economica globale”. Di conseguenza hanno elencato, in quanto decisivi e strategici, i vari trattati di libero scambio che saranno a breve ratificati: quello tra gli Usa e l’Ue, quello del Trans Pacific Parternship, che coinvolge 12 Paesi che si affacciano sull’Oceano Pacifico,  quello tra l’Ue e il Giappone e quello tra l’Ue e il Canada. Sono state menzionate anche l’Unione doganale e l’integrazione della Russia con altri Paesi dell’Eurasia che, però, devono essere sottoposte ai vincoli dell’Organizzazione del Commercio Mondiale.
Ci sembra che un tale approccio complessivo sia molto discutibile.
Non si tratta di mettere in discussione il ruolo importantissimo del commercio che, ricordiamolo, riflette la sottostante divisione del lavoro a livello internazionale. Ma il commercio è la conseguenza delle politiche di sviluppo continentali basate sui grandi progetti infrastrutturali, sulla realizzazione di importanti programmi agro-industriali, sulle nuove tecnologie e sulla ricerca. In altre parole è lo sviluppo il vero “motore della crescita economica globale”.
La distinzione non ha nulla di accademico. I trattati di libero scambio, come sono stati realizzati nei decenni passati, implicano sempre il trasferimento di produzione in zone a basso costo del lavoro e a bassa tassazione. E’ una malsana competizione incentrata più sulla riduzione dei costi che sul miglioramento e sull’introduzione di nuove tecnologie. Il fatto che circa il 60% del commercio mondiale di beni riguardi le componenti e i pezzi degli stessi, può diventare una debolezza degli apparati produttivi dei Paesi interessati anziché rivelare positivi processi di grande integrazione economica mondiale.
I veri progetti di sviluppo, invece, necessitano di sane politiche di credito di lungo termine e di innovazioni tecnologiche. Ma soprattutto di lavoro qualificato. Essi possono e dovrebbero trasformare i territori creando un progresso economico e sociale nell’interesse delle collettività e non solo del profitto finanziario.
Perciò mettere il commercio in cima alla lista vuol dire anche continuare nella politica di forte competizione per il surplus commerciale. Solo i Paesi in surplus sono valorizzati e presentati come virtuosi. Di fatto, anche se la dichiarazione finale del G8 consapevolmente richiama più volte i rischi di un protezionismo senza regole, i trattati di libero scambio e la lotta per il surplus possono portare a guerre commerciali.
Il comunicato finale di Lough Erne suggerisce anche fantasiose aspettative secondo le quali l’abbattimento dei costi delle burocrazie doganali farebbe crescere l’economia mondiale di 1 trilione di dollari. Secondo queste valutazioni per ogni dollaro investito da un Paese nella riduzione delle sue burocrazie commerciali si determinerebbe un aumento annuale di 700 dollari nel suo commercio.
Come è noto anche la tassazione è strettamente legata alle politiche di sviluppo. Lo sappiamo bene in Italia dove tasse punitive sul lavoro e sulle imprese bloccano gli investimenti, rallentano la modernizzazione dei processi produttivi e penalizzano l’occupazione. Invece un vero sviluppo industriale e territoriale crea le basi reali per nuovi introiti fiscali dello Stato.
Nel campo fiscale il G8 ricalca il lavoro che l’Ocse sta portando avanti nella giusta lotta contro l’evasione, l’elusione fiscale ed il riciclaggio di danaro sporco. L’Europa e l’Italia in particolare dove si calcola un’economia sommersa superiore al 18% del Pil ed un’evasione fiscale di oltre 120 miliardi di euro, non possono che esserne i primi fautori.
In conclusione il G8 saluta positivamente anche le inefficaci politiche del cosiddetto “quantitative easing”, cioè la creazione della nuova liquidità fatta dalle banche centrali anche per stimolare le economie.
Non vorremmo che le scelte sul commercio fossero una grande illusione. I governi del G8 sembrano purtroppo voler continuare con le fallimentari politiche economiche e finanziarie che hanno determinato la crisi attuale della quale non si intravede ancora una sicura via d’uscita.
*Sottosegretario all’Economia del governo Prodi ** Economista
22 commenti
  1. rodolfo
    rodolfo says:

    xLuna
    Un mondo cosi sarebbe auspicabile…in Germania e gia’ una piccola realta’….nell’ italia del sud ancora un sogno.
    Dovrebbero istituire nelle scuole una materia d’ obbligo cosi come l’ italiano e la matematica e cioe’ la
    “cultura dell’ ambiente”…per far nascere alle nuove generazioni quel senso di responsabilita’ che tutti dovremmo avere nei confronti di questa nostra terra.

    Un saluto
    Rodolfo

  2. sylvi
    sylvi says:

    Da oggi che il corpo di Margherita Hack sarà custodito nel cimitero di S.Anna assieme al suo ricordo terreno, vorrei solo dire che era sì scienziata atea, ma atea molto dubbiosa, il dubbio era la sua la sua arma e la sua forza.
    Parlava di Cristo come Umano molto importante che ha lasciato insegnamenti validi per atei e credenti.
    Parlava con i preti, preti un po’ particolari, ma non per questo meno preti.
    Scrisse IO CREDO a due mani con Don di Piazza, senza nulla concedere all’ipocrisia e al buonismo di bassa lega.
    Insomma fu una donna, una gran donna, che si era elevata verso il Cielo non solo per studiare le stelle.
    E come la Diocesi di Trieste le ha porto il suo saluto rispettoso e riverente, così sono sicura che quel Dio in cui lei non credeva la accoglierà come il Signore accolse il servo buono e fedele, nella parabola di Matteo 25, 14-30.

    Sylvi

  3. Luna
    Luna says:

    Margherita, Rita e Franca: tre grandi anime che hanno portato vestiti molto diversi tra loro in questo passaggio, ma quanto e quale spessore !

  4. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo ( argomento precedente),

    ho avuto un po’ di impegni la settimana scorsa.
    Sono stata quattro giorni in Toscana, ovviamente in macchina!
    E ci mancherebbe…in barca a vela si fa il periplo in almeno un mese!!!
    Ero ospite di un caro mico a Quercianella, alle porte di Livorno.
    Direi…deliziose chiacchere e grandi mangiate…e bevute!
    I vini…toscani, piemontesi e friulani…si potrebbe dire …il top!
    Ora dieta.
    La nostra rimpatriata è quella degli ex croceristi nella terra dei Cosacchi di cinque anni fa.
    Sette coppie…che si muovono tutti in camper.
    Poichè tre di loro sono ex Alpini della Cuneense, che non si perdono un’adunata ANA…il prossimo anno saranno a Pordenone…un tiro di schioppo da casa mia.
    Avrò i campers fuori della porta di casa con mia grande soddisfazione.

    Trovo che i vari mezzi di comunicazione che ci permettono di socializzare, di incontrarsi, di confrontarsi…siano una cosa meravigliosa…ma soprattutto che siano garanzia di libertà e democrazia partecipata.
    I blogs e i viaggi possono essere male usati, ma se sappiamo usarli bene ci lasciano indubbiamente molto più ricchi, alla faccia della crisi economica e finanziaria.

    Un saluto a voi tre dal Mario che mi ha detto di sperare che vi siate trovati bene sulla sua isola.

    un mandi caloroso

    Sylvi

  5. peter
    peter says:

    cara Luna

    non mi piacciono troppo gli osanna alla memoria. Le signore da lei ricordate hanno certo avuto molti meriti, ma a mio avviso le due scienziate sono state molto sopravvalutate.
    Direi lo stesso di molti ‘scienziati’ italiani di sesso maschile, se non peggio dato che sono molto piu’ numerosi.
    Sulla Margherita ho dato una scorsa alla Wikipaedia, le pubblicazioni a carattere scientifico mi paiono davvero pochine, e tutte datatissime. Dai titoli si evince che in maggioranza furono fatte in occasione o preparazione di congressi. E viene da chiedersi quali contributi davvero originali in quel campo vennero realmente apportati dalla compianta signora.
    La mia impressione, come al solito, e’ molta, troppa accademia, e poca, pochissima ricerca, as usual.
    Invece ci sono a suo nome pubblicazioni un po’ strane, come ‘perche’ sono vegetariana’, cui tutti potrebbero rispondere ‘e chi se ne frega’! sono scelte personalissime, come la fede -non fede in Dio, un problema che in altri paesi moderni non interesserebbe a nessuno, dato che e’ personale, mentre in Italia ogni ‘uomo di scienza’ famoso viene perseguitato dalla cruciale domanda ecclesiale, ma lei crede??? chi ha creato tutto cio’??? puo’ la scienza rispondere a tutto???
    Ma che palle…

    un saluto

    Peter

  6. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xPeter
    Perche’ credo in Dio?
    Perche’ sono vegetariano?
    Perche’ nasciamo?
    Perche’ moriamo?
    Perche’ sono grasso?
    Perche’ sono stronzo?…
    Quanti perche’….sono sicuro pero’ che ad una di queste domande saresti molto interessato e difficilmente potresti rispondere …”e chi se ne frega”…dato che senza dubbio ti riguarda …
    Sylvi invece …dopo grandi scorpacciate ed in vena di diete potrebbe trovare il libro e le riflessioni della Hack molto interessanti….
    Quella dei “perche’ ” sono scelte personalissime esattamente come tu scrivi….ed ognuno si va cercando in mancanze di risposte ai suoi “perche’ ” consigli e chiarimenti su libri …saggi …riviste ecc.
    Migliaia di persono avranno letto il libro della Hack…ed io pensando a te che il libro della Hack non te lo leggeresti mai potrei anche dire…”ecchi se ne frega”.
    Dunque il tuo ragionamento non vale una cicca.
    Te salute
    Rodolfo

  7. peter
    peter says:

    x Rodolfo

    Lei e’ uno che vuole sempre dire la sua ed e’ inutilmente, ed irritabilmente, polemico.
    Gli argomenti nel mio post ci sono eccome, e’ che lei non li capisce, o non la interessano, o sono contrari all sua morale o senso della vita, quindi li ignora a bella posta.
    Lei potrebbe dire ‘chi se ne frega della Margherita’ , o ‘chi se ne frega della scienza’, certo che potrebbe, come se ne frega del mio chi se ne frega del suo essere vegetariana. Ma il mio aveva un motivo, il suo no. Infatti era un confronto tra la Margherita ‘scienziata’ o donna di scienza, e la Margherita divulgatrice di concetti e nozioni non esattamente scientifici, ma di carattere personale. Padronissima, ma…
    E poi c’era una critica del mondo accademico italiano di cui lei non sa nulla. Quindi stia zitto, per cortesia.

    Un saluto

    Peter

  8. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Ma io caro Peter non ho scritto nulla sulla tua critica del mondo accademico italiano….di cui io …come tu sostieni non capisco nulla…no…
    io mi riferivo alla seguente frase…:
    “Invece ci sono a suo nome(della Margherita Hack) pubblicazioni un po’ strane, come ‘perche’ sono vegetariana’, cui tutti potrebbero rispondere ‘e chi se ne frega’!

    Parla per te….questo volevo dire…non e’ proprio vero che “tutti” potrebbero rispondere “e chi se ne frega” al contrario per molti potrebbe essere un argomento importante.
    Che poi una astrofisica di fama mondiale quale la Hack si interessi anche di cose terrene…che male c’ e’…..anzi e’ proprio questo che fanno interessanti le sue pubblicazioni e interviste…
    Rodolfo

  9. sylvi
    sylvi says:

    Margherita Hack ( vado a memoria) ha lavorato a lungo in Università sia americane che inglesi, ha fatto parte di gruppi di lavoro della NASA; membro dell’Accademia nazionale dei Lincei per quel che riguarda l’astrofisica; ma soprattutto ha diretto per decenni l’Osservatorio Astronomico di Trieste portandolo a fama mondiale .
    E molto altro.
    Ne parla ampiamente anche la Treccani.
    E’ stata scienziata divulgativa , battendosi con tenacia per lo sviluppo della ricerca in Italia, come la sua collega Rita Levi Montalcini.

    Dire che la Hack abbia fatto soprattutto accademia, è una bestialità e una incoerenza da parte di chi, subito dopo, critica le sue razionalissime prese di posizione nei vari campi della natura, umani, etici e sociali.

    Era solita dire : -se da morta incontrerò Dio gli dirò che mi sono sbagliata nel negarlo.-

    Non era donna da osanna in morte…era scomoda, razionalista, poteva anche apparire di difficilissimo carattere;
    soprattutto era una scienziata seria e appassionata che imprestava ai suoi studenti economicamente stretti le sue dispense perchè le fotocopiassero.
    Non credo che Peter possa trinciare giudizi prendendo a vangelo Wiki.
    Ma lui, si sa, è incorreggibile….spara sciocchezze a salve con palle di nero catrame. La vita la vede così!!!

    Sylvi

  10. peter
    peter says:

    x Sylvi

    di vangeli e venerazioni varie parli per se’, che ne sa a iosa, anzi direi che sa solo quello…
    La Wiki e’ utile per determinate cose, per esempio riporta TUTTE le pubblicazioni di qualcuno, e poi il resto del web anche. Ho trovato in rete pubblicazioni fatte da ignoti figuri diversi decenni fa, figuriamoci se non si trovano anche i peli del fondo schiena di persone di una certa notorieta’, con rispetto parlando.
    Dirigere un osservatorio e gestire una cattedra non sono dei grandi meriti scientifici, specie in un paese come il suo. In sostanza, io dico solo che di ricerca vera, e relative scoperte originali (anche modeste) non sembra che ce ne siano state.
    Invece si nota la solita tendenza italiana a pontificare su cose molto al di fuori del proprio campo. Cosa che facciamo anche io, lei e non parliamo del caro Rodolfo, ma almeno lo facciamo senza pretese e senza titoli…

    Peter

  11. Peter
    Peter says:

    Mi stupisce poi Che la Sylvi ammiri tanto la Margherita, Che almeno lotto’ contro l ingerenza dei pretacci in Italia, e si batte’ strenuamente
    Per l aborto, l euthanasia, Ed I diritti dei gay, infatti Leggo su Independent Che era molto amica di Vendola, udite udite…
    Invece Independent non fa cenno di ‘ aver lavorato a lungo in university Americane Ed inglesi’ . Poi Sylvi insinua Che il pallonaro sarei io…

    Peter

  12. peter
    peter says:

    x Luna

    la sua e’ una domanda piuttosto ambigua, non crede? potrei risponderle che non ho nulla da chiedere in astratto. Dipende da cosa il signore/signora si occupa…il punto e’ proprio quello, in Italia si crede spesso che ci siano dei tuttologi, un concetto medievale del sapere, inspirato da malintesi culti della personalita’, a sua volta dovuti all’assenza di una cultura veramente razionale e laica, a sua volta dovuta all’ingerenza di chiesa e religione da sempre. Amen.
    Sinceramente, non credo che un docente universitario di fisica teorica (faccio per dire) possa rispondere a ‘Dio c’e’ -non c’e” (sempre faccio per dire) in maniera piu’ competente di lei, me, Rodolfo, o l’uomo della strada che dir si voglia.

    Insisto anche che c’e’ una bella differenza tra accademia e ricerca vera, specie da voi.

    Un saluto

    Peter

  13. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Ho conosciuto personalmente tre blogghisti più il blogmaster Pino.
    Prima di incontrarli mi ero fatta un’idea delle persone che avrebbero potuto essere;
    per chi ha disponibilità a leggere attentamente tra le righe, per chi è disposto a fare ipotesi sullo stile di scrittura…importantissimo per me, lo stile al pari del contenuto; per chi ha voglia di aperture verso l’altro, il vicino, il prossimo…
    Insomma con una certa soddisfazione personale ho capito, di persona, che non ero andata lontana da quel che avevo immaginato di Pino, di Uro, di Piero, e di C.G.
    Persone che potevano benissimo far parte degli amici della mia gioventù, a me che , come dice lei, so tutto di vangeli e venerazioni!
    Atei, agnostici, mangiapreti e vangeli…comunistacci della malora che io immaginavo abbarbicati al Capitale di Marx…e invece hanno vissuto…col capitale sbagliato!
    E la mia del tutto femminile solidarietà per il più debole ha preso il sopravvento. Li ho sentiti miei compagni di strada!

    Sa qual’è l’ospite migliore??? Quello che non ti mette ansia!
    Ecco…io ho avuto ospiti perfetti.
    Peccato che Pino ha disertato…il traditore!

    Mi sentirei allo stesso modo con Anita, e credo, con Rodolfo…a cui vorrei perdonare il tiro che mi ha tirato sulla sua presunta e precaria morte! Ma che …gratta gratta, in fondo in fondo…ha il cuore in mano come i milanesi.

    Questa lunga premessa …ma per parlare di lei…naturalmente!!!
    LEI, quasi l’ombelico, almeno sicuramente dal suo punto di vista, del Blog Arruotalibera.
    Lei e …a pelle, la nostra reciproca antipatia… del tutto evidente.

    Eppure…abituata a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, non posso non provare un sentimento, anzi molti sentimenti, molto contradditori nei suoi riguardi.
    Spesso una gran voglia di darle un pugno sul grugno, un sentimento di liberazione quando va in sabbatico…una cusiosità di capire…quando esce , suo malgrado, una certa capacità di recepire una sua qual tenerezza nella comunicazione.
    Un desiderio di farsi capire.

    Cose intuite, caro Peter, cose donnesche!!!
    E lei avrebbe molto da imparare!
    Teniamoci le nostre reciproche antipatie, ma non poniamo limiti alla Provvidenza, perchè possano cambiare!

    Mandi, ciao

    Sylvi

  14. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Mi sembra che Margherita H. in fondo sia stata amica della vita e delle persone con le quali la vita è stata matrigna e per niente generosa.
    Scusate se è poco.
    C.G.

  15. La Striscia Rossa
    La Striscia Rossa says:

    «Potrete ingannare tutti per un po’. Potrete ingannare qualcuno per sempre. Ma non potrete ingannare tutti per sempre».

    Abramo Lincoln

  16. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Forse l’Abramo Lincoln avrebbe dovuto formularla in maniera diversa:

    “Potrete ingannare tutti per un po’. Potrete ingannare qualcuno per sempre. Ma non potrete mai ingannare voi stessi”.

    C.G.

  17. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro cg…
    falso…si puo’ riuscire persino a ingannare se stessi…
    c’ e’ chi ci riesce per un po’…e c’ e’ chi ci riesce per una intera vita…
    la sinistra per esempio ci ha ingannato da sempre…
    Rodolfo

  18. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Se uno è incapace di ingannare se stesso è probabile che sia anche incapace di ingannare gli altri.
    Dipende.

    C.G.

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