In Norvegia come per le Twin Tower: i “servizi” restano stranamente muti. Intervista a don Gallo a conclusione della grande manifestazione di Genova


PREMESSA: Rodolfo, che è una delle molte prove che i sionisti pensano di essere superiori a tutti e di avere più diritti degli altri, deve ritirare l’incredibile accusa contro Vox, con la quale mi scuso intanto io. Se Rodolfo non ritira ciò che ha detto, tragga per cortesia le conseguenze. Qui le persone che lanciano di queste accuse demenziali non sono gradite. Ed è norma di civiltà e buona educazione non imporre la propria presenza se si fa di tutto perché sia impossibile che venga gradita. Essere di manica larga e dialoganti è un conto, lasciare campo libero ad accuse e offese farneticanti è ben altra cosa. Scambiare la mia disponibilità per debolezza è un grave errore. Se qualcuno avesse detto contro Rodolfo la bestialità da lui detta contro Vox sentiremmo già le sirene di Informazione Corretta, gli ululati del Corsera e magari anche della Knesset.
Spero non dovermi ripetere. Proseguiamo.

1) – Le dietrologie non mi hanno mai appassionato, sono la scorciatoia di chi NON vuole informarsi perché NON vuole lavorare. Piuttosto che scarpinare e sudare, meglio fantasticare e avvalorare le cazzate pù immonde, come continuano a fare un po’ tutti sulla povera Emanuela Orlandi. Però è certo molto strano – o no? – che né la Cia né il più capace Mossad, con il contiguo Shin Bet, si siano mai accorti del fiume di proclami, programmi e annunci della strage infine davvero perpetrata da Breivik, loro che monitorinano in tutto il mondo anche i peti grazie non solo al gigantesco sistema di spionaggio automatico informatico noto come Echelon, che gli Usa dividono con l’Inghilterra. E’ legittimo il sospetto che sia andata come per le Twin Tower: la Cia sapeva, almeno in linea generale, e ha lasciato fare non immaginando che sarebbe stata una cosa gigantesca come invece è stato.

A dire il vero, è strano non se siano accorti neppure i cinesi, gli iraniani, gli Stati arabi ricchi, ecc., ma questi badano molto di più alla sorveglianza interna e a possibili altri attacchi militari dall’esterno. E, soprattutto, NON hanno Echelon.

Viceversa, se Echelon e i vari “servizi” non riescon a evitare neppure le tragedie annunciate pubblicamente in anticipo a tutto il mondo, perché non abolirli? Si  risparmierebbero anche un sacco di quattrini, con i quali non morirebbero di fame

2) – “Questa non è una crisi politica, ma una crisi di sistema. Un sistema che nel mondo sta spolpando il pianeta, fino a minacciarne la sopravvivenza,  e che in Italia s’è mangiato il futuro dei giovani. Dall’unità d’Italia ad oggi questi giovani sono le prime generazioni che vivono e vivranno non meglio, come è successo a tutti noi, ma peggio dei loro genitori e nonni. Ma ha ragione il mio amico Giuliano Pisapia, il nuovo sindaco di Milano: il vento può cambiare. Anzi, sta cambiando davvero e comincia a soffiare forte. Si illude chi pensa che i giovani ormai si ribellano solo nei Paesi arabi o nella Grecia divorata dai debiti. “Voi la crisi. Noi la speranza” è lo slogan lanciato dai giovani e dai “nuovi resistenti” in questi giorni di manifestazioni e proteste a Genova per ricordare l’uccisione di Carlo Giuliani e le altre violenze nei giorni del G8 di dieci anni fa. Uno slogan quanto mai  indovinato, perché i giovani si stanno risvegliando dal torpore e dalla sfiducia e con loro buona parte della gente narcotizzata dal berlusconismo. Per dieci anni sono stati scoraggiati, ora si stanno muovendo”. A parlare è don Andrea Gallo, il combattivo “prete da marciapiede” – lui però si autodefinisce “un prete che si è scoperto uomo” – da sempre spina nel fianco della curia genovese. Don Gallo è soprattutto il creatore e l’animatore perenne e instancabile della Comunità di S. Benedetto al Porto, fondata nel 1975, con sede nella canonica della chiesa della SS Trinità e S. Benedetto, comunità che assiste da anni i bisognosi, i disagiati e gli emraginati di ogni tipo: dai drogati agli extracomunitari, dai disoccupati ai transessuali, insomma quegli “ultimi” ai quali Gesù nel suo splendido Discorso della Montagna ha promesso che “saranno i primi nel regno dei cieli”. Tra i vari libri scritti da don Gallo ce n’è uno che non a caso si intitola “E io continuo a camminare con gli ultimi”.
Il 18 luglio il “prete da marciapiede” ha compiuto 83 anni e in serata il suo compleanno è stato festeggiato al PalaCep di via Martiri della Benedicta da un migliaio di persone e da personaggi come Gino Paoli, Marco Travaglio, Moni Ovadia e altri ancora. “Purtroppo mancava il mio caro amico cantautore Fabrizio De André, che da tempo non è più di questa terra. Per me Fabrizio era il quinto vangelo e una volta l’ho anche detto al mio vescovo”, sospira don Gallo. Che aggiunge: “A proposito del mio vescovo, cioè del vescovo della mia città, Genova, mi dispiace che non si sia fatto vivo neppure questa volta. Per farmi gli auguri mi ha telefonato una marea di gente, perfino il premio Nobel Dario Fo, ma non il cardinale Angelo Bagnasco…”. Finita la festa di compleanno, don Gallo, reduce dalla mobilitazione a favore dei referendum e dell’elezione di Giuliano Pisapia a sindaco di Milano, era già in pista come una trottola per partecipare, combattivo come sempre, a tutte le manifestazioni, dibattiti, fiaccolate, concerti e cortei che da mercoledì 20 a sabato 23 hanno scandito il decennale della morte di Carlo Giuliani e il contorno di incredibili violenze che l’hanno accompagnata.

Contento del successo delle manifestazioni?
“Sì, certo. Contento perché, ripeto, il vento è cambiato. Il movimento delle proteste e dei diritti sta rinascendo proprio nella Genova dove dieci anni fa è stato stroncato dalla brutalità repressiva. “Voi la crisi. Noi la speranza” è un seme che sta fiorendo. Ne sono contento e dobbiamo averne cura. I movimenti, e non solo dal ’68, ma anche da ben prima, hanno alti e bassi, possono vincere o essere sconfitti. Il nostro contro la globalizzazione dei ricchi, contro il socialismo a beneficio dei grandi bancheri salvati dal crack con i soldi di chi paga le tasse, dieci anni fa è stato sconfitto. Oggi si è rimesso in piedi e cerca di intercettare altri movimenti e proteste, come quello che si è risvegliato contro la riduzione della donna a carne da pubblicità sempre meno vestita. La donna, che ci dà la vita, è stata ridotta a “testimonial” – si dice così? – di un consumismo ormai fine a se stesso, privo di significato, sganciato da quello che si usa chiamare processo. Testimonial cioè del nostro collasso morale, che sta diventando anche industriale: produciamo quasi solo mutande griffate… Hanno ragione le donne a protestare al grido di “Se non ora, quando?”. Il proferbio dice “aiutati che Dio ti aiuta”. Le donne stanno capendo di nuovo che nessuno regale niente, la parità e la dignità se la devono conquistare e difendendere anche con i denti. La conquieste sono sempre su un piano inclinato: se non si spingono verso l’alto e ci si ferma, ritolando in basso”.

A un dibattito ti ho sentito dire che come genovese sei anche amareggiato. Perché?”.

“Perché sento la mia città, Genova, ancora impaurita, divisa, ostile alla memoria o indifferente. E trovo deludente, molto deludente, che non ci sia stato per esempio al liceo Pertini, devastato dalla polizia dieci anni nei giorni del G8, una sorta di incontro testimonianza di verità e di riconciliazione con le personalità e i reponsabili di allora, cioè con il ministro dell’Interno Claudio Scajola, che è pure ligure, l’arcivescovo di Genova Dionigi Tettamanzi,  il capo della polizia Giovanni De Gennaro, il sindaco Giuseppe Pericu, gli esponenti del Genoa Social Forum, dei Cobas, dei partiti, ecc. Avremmo potuto fare una due giorni di verità e giustizia. E per la riconciliazione le autorità di polizia avrebbero potuto almeno chiedere scusa. Oltre a tutto il resto, comprese le violenze alla scuola di polizia Diaz, il 20 luglio di dieci anni fa è pur sempre morto un ragazzo, Carlo Giuliani, per un proiettile ufficialmente sparato da un carabiniere. Un gesto di ricerca della verità e giustizia, di riconciliazione, come il chiedere scusa, sarebbe stato quanto mai prezioso”.

Nei tuoi discorsi hai parlato di resistenza. Resistenza al neoliberismo.
“E’ in atto una reazione neoliberista che punta alla disgregazione sociale e alla riduzione dei lavoratori in forza lavoro, da pagare un tangto al chilo con contratti che non sono contratti, ma solo demolizione della dignità delle figura del lavoratore. Si disgrega anche il concetto di cittadinanza, riducendo vergognosamente i diritti, le certezze e i punti di riferimento. A questa reazione si deve rispondere con la decisione e forza necessaria. C’è chi la chiama “alternativa”. Ma per essere tale deve prima di tutto essere resistenza. L’alternativa democratica al fascimo l’Italia se l’è conquistata con la Resistenza, ne è stata una conseguenza, un frutto. Che ora vogliono far marcire e portarci via. Questa è gente pronta a privatizzare perfino l’acqua”.

Sì, ma sono stati sconfitti.
“Ma dico io, come gli è venuto in mente? L’acqua è la fonte della vita. Nasciamo con la rottura delle acque del ventre materno e viviamo mangiando ciò che l’irrigazione con l’acqua ci permette di avere. A questi signori io vorrei fare una domanda, una sola”.

Quale?
“Vi salterebbe mai in mente di privatizzare le madri? L’acqua è la madre di tutti noi. Ma questa è gente che se a un certo punto non li mandi a casa è capace di privatizzarti pure l’aria. E poi parliamoci chiaro: le privatizzazioni di società floride come l’azienda statale dei telefoni non mi pare abbia prodotto miracoli, eccetto lo straordinario debito che ha oggi la Telecom. La privatizzazione per quattro soldi dell’immenso patrimonio dell’Eni ha arricchito un sacco di gente. Ora dobbiamo privatizzare anche l’Eni? Cosa ci resterà, alla fine? Solo gli occhi per piangere? Mica siamo fessi, così non si può andare avanti”.

Ma il governo promette riforme.
“Come no! Ne sento parlare dal ’68, quando hanno cominciato a reprimere anziché dare risposte riformiste. Lo Statuto dei Lavoratori è una riforma che abbiamo conquistato sul campo, con le lotte operaie, ma stanno cercando di svuotarla. La verità è, come dimostrano questo fuodo d’artificio di inchieste giudiziarie una più incredibile dell’altra, che oggi il potere, arrivato al delirio berlusocniano, non si accontenta neppure di essere regale, monarchico, ma pretende di fare tutti i comodacci suoi come il potere assoluto pre rivoluzione francese. Questi sono drogati del potere, bisogna assolutamente disintossicarli. La droga del potere e del suo abuso è una droga terribile, altro che cocaina o eroina, ed è l’unico caso in cui sono proibizionista. Questi politici che stanno al governo e al parlamento sono mercanti che insozzano il Tempio della politica. Bisogna cacciarli via, tutti, compreso Giorgio Napolitano favorevole alla guerra in Libia, così come Gesù ha cacciato i mercanti dal Tempio di Gerusalemme.
2) – Questa non è una crisi politica, ma una crisi di sistema. Un sistema che nel mondo sta spolpando il pianeta, fino a minacciarne la sopravvivenza,  e che in Italia s’è mangiato il futuro dei giovani. Dall’unità d’Italia ad oggi questi giovani sono le prime generazioni che vivono e vivranno non meglio, come è successo a tutti noi, ma peggio dei loro genitori e nonni.

Anche la sinistra promette riforme.
“Allora siamo a posto… Purtroppo è arduo parlare di destra e di sinistra. C’è il Primo Stato, quello dei potenti che ormai si credono come i nobili francesi del ‘700, lo Stato cioè dei bunga bunga di vari tipo e delle varie P2, P3, P4 e chissà cos’altro. C’è il tentativo di portare la Chiesa ad essere il Secondo Stato, per puntellare il primo garantendo i voti dei cattolici in cambio di altri inammissibili privilegi e magari, chissà, farla ridiventare il Primo Stato come sogna qualche nostalgico. E c’è il tentativo di ridurre le masse al Terzo Stato. Avanti così, rischiamo di arrivare addiruttura pre Habeas Corpus: a Genova dieci anni fa ne abbiamo avuto un assaggio per tutti, ma gli immigrati extracomunitari ne avevano già una certa esperienza. Ma oggi il Terzo Stato vuole ricominciare a contare qualcosa, ha rialzato la testa. Poche settimane fa la valanga di sì ai referendum e i nuovi sindaci di Milano e Napoli, emblemi di un Nord e Sud parimenti oppressi dal Primo Stato, oggi la kermesse di Genova”.

Però intanto è arrivata anche la mazzata della manovra economica, la legge finanziaria.
“Forse vuoi dire, più esattamente, la macelleria sociale approvata in fretta e furia anche dalla cosiddetta sinistra. A pagare sono sempre i poveracci, mi chiedo a cosa sono servite le manovre “lacrime e sangue” come quella del ’92 e dell’ingresso nell’euro se siamo sempre da capo. Se abbiamo una classe politica così incapace da pretendere lacrime e sangue ogni dieci anni, per giunta diminuendo i diritti, i servizi pubblici e la qualità della vita, allora si tratta davvero del Primo Stato. Che deve essere mandato a casa. Ma sarà dura…. Quesi sono peggio delle zecche e delle sanguisughe. Sono proprio dei drogati del potere, non ci stanno con la testa”.

Ho visto don Alex Zanotelli al tuo fianco lanciare l’allarme, qui a Genova in questi giorni, anche per quanto riguarda la situazione del pianeta e il pericolo di guerre.

“Quello che dice padre Zanotelli purtroppo è vero, ed è importante. Lui sa bene come la sua Africa sia devastata dai conflitti alimentati con armi prodotte in gran parte anche in Italia: bisogna assolutamente combattere contro le industrie degli armamenti, perché hanno tutto l’interesse a continuare a produrre armi sempre più sofisticate e mostruose. Per tenere in piedi queste industrie, che con i loro profitti sono in grado di corrompere chiunque,  continuiamo a inventarci e a fare le guerre, spesso con le motivazioni più ipocritamente sfacciate. “Guerra umanitaria” è la motivazione più ipocrita e sfacciata di tutte. E se non si riesce a scatenare, almeno fino ad ora, una bella guerra con armi nucleari, ecco che si ripiega sulla “guerra al terrorismo” e sullo “scontro di civiltà” come scusa buona per continuare ad ingrassare le industrie degli armamenti per costringere i Paesi o i continenti “nemici” a dissanguarsi nella folle corsa a dotarsi anche loro di armi sempre più micidiali e costose per tentare di essere alla pari con noi. Questo è un modo diabolico, davvero satanico, per continuare a dominare il pianeta. E’ una guerra mondiale non dichiarata, ma che produce una marea di vittime perché troppi soldi vengono investiti negli strumenti di morte anziché in quelli per la vita. Non a caso muore di fame un bambino in sempre meno secondi. Una decina di anni fa moriva di fame un bambino ogni otto secondi, poi ogni sette, quindi ogni sei, oggi ne muore uno ogni quattro secondi! Senza contare quelli che crepano perché non hanno i soldi per le medicine. Questa non è una guerra mondiale permanente? Ogni quattro secondi muore di fame un bambino mentre spendiamo 120.000 dollari in armamenti! Ogni minuto il mondo spende 3 milioni di dollari in armamenti, e nello stesso minuto muoiono di fame 45 bambini. Il mondo è un paradiso per pochi che lo rendono un inferno per troppi”.

Che coincidenza, don Gallo: sei nato il 18 luglio, lo stesso giorno di Nelson Mandela. Che effetto fa?
“Lui ha 93 anni, dieci esatti più di me. Perciò l’effetto che mi fa è che, Dio volendo, dovrò darmi da fare ancora almeno per altri dieci anni”.

E che effetto fa avere 83 primavere?
“Finché posso essere d’aiuto e non un peso, un bell’effetto”.

Il ricordo più brutto?
“Più d’uno, la perdita delle persone care e degli amici, l’ingiustizia che imperversa ovunque. Ma ho in me sempre questa volontà e speranza di resurrezione che mi spinge a non restare fermo al dolore”.

Il ricordo più bello?
“Tanti. Compreso l’oggi”

234 commenti
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  1. Shalom
    Shalom says:

    Nicotri l’ha detto da un pezzo: Fiamma Nirenstein e’ una fanatica pericolosa, una colona che siede nel parlamento italiano ma fa gli interessi di Israele spingendo allo “scontro di civilta'”, ovvero a nuove guerre. Proprio una bella ex comunista in questo paese di pentiti e voltagabbana. Del resto si sa, lo si vede anche dal comportamento di molti altri giornalisti e politici alla Uolter Veltroni: Israele oggi garantisce almeno un po’ del grasso che garantiva loro il PCI, percio’ voltare la gabbana e vendere il sedere conviene.
    Shalom

  2. Shalom
    Shalom says:

    x Anita

    Purtroppo non e’ solo nei nostri cuori, per i vari cleri e’ anche un obbligo, un business, in nome del quale si sono commessi per secoli delitti e guerre di ogni genere. La bibbia e’ una raccolta di miti, esattamente come l’Iliade, l’Eneide, El Cid Campeador, Le Mille e Una Notte, Biancaneve e i Sette Nani, Gulliver, eccetera, ma il rabbinato e i sionisti piuttosto che ammetterlo si tagliano e ci tagliano i coglioni, su quel libro del cazzo basano le prepotenze con le quali hanno invaso la Palestina. Come fanno gli ebrei senza la bibbia, che sta alla base anche della cazzata della circoncisione segno del patto con Dio? E i cristiani lo hanno usato per invadere mezzo mondo, perciò non lo possono ammettere neppure loro nonostante i falsi e le frottole sia ormai accertati. Pensi se si facessero guerre per Biancaneve e i Sette Nani o per Gulliver…. Eppure sono state fatte per un libro equivalente.
    Molti miti della bibbia sono belli da leggere, altri orrendi, l’importante e’ non rompere i coglioni al prossimo. E invece…
    Shalom

  3. Anita
    Anita says:

    x Shalom

    Ancora con la circoncisione?

    La circoncisione e’ diffusa negli Stati Uniti, in Canada, in Australia, Nuova Zelanda e nel Regno Unito, richiesta per motivi salutari, estetici e sociali.

    Gli Egizi praticavano la circoncisione.

    Come mai non nomina la ablazione o infibulazione femminile?
    Non e’ una pratica occidentale….

    Ci sono molte false versioni della Bibbia, non credo che ne’ lei, ne’ il signor Walter Peruzzi siate in grado di distinguere.

    Anita

  4. Uroburo
    Uroburo says:

    Anita { 31.07.11 alle 14:46 } La religione e’ nel nostro cuore, non nei libri e nelle bibbie.
    —————————-
    La religione sta nei cuori delle persone quando è una religione come il cristianesimo valdese o come lo sciamanesimo. Quando diventa istituzione, come nel cristianesimo da sempre, diventa potere e quindi politica.
    Difficile da vedere per la cultura useggetta: un paese integralista cristiano che neppure se ne accorge. U.

  5. sylvi
    sylvi says:

    Vedo, caro Uroburo,

    che lei ora ha anche stabilito quali religioni “stiano giustamente nel cuore” delle persone, e quali no, ma al contrario siano frutto di potere e business, come direbbe Anita!

    Io non credo che i valdesi o gli sciamanici siano buoni perchè si dichiarano tali, mentre i cristiani in generale e i cattolici in particolare, o gli ebrei siano malvagi perchè si professano tali!
    E’ un assioma che perfino lei dovrebbe capire!
    A miliardi di persone di valore, di cultura e di somma moralità, in occidente, ma non solo, questo” Potere e questo Business” è costato una vita dedicata a un ideale; è costata fatiche enormi,è costata una vita dedicata agli altri,( a tipi come lei!), spesso è costata la vita stessa.
    E sono stati e sono la maggioranza…per me la minoranza indegna sta a Roma o vi va ad “aggiornarsi” spesso!

    La religione del cuore, di cui parla Anita, è proprio un altro paio di maniche!

    Lei faccia come Shalom, legga Biancaneve e i sette Nani come fosse una Bibbia,…ma per favore …lasciate la libertà agli Altri di leggerla come gli pare!!!
    Certo che se volessi andare a scuola di tolleranza…a volte questo blog è il posto sbagliato!!!

    PS: so che non me lo dirà, ma se sapessi quali percorsi culturali e professionali lei ha fatto…urca!!!avrei subito capito TUTTO!!!

    Sylvi

  6. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    qualche giorno fa, non so se hai seguito, il Parlamento ha negato l’approvazione di una legge che prevedeva aggravanti “speciali”,per la violenza subita da un omosessuale, rispetto poniamo, alla stessa violenza subita da un vecchio, da una donna o da un bambino, da un nero,o da uno di Timbuctu!
    L’omosessulae, dicono, ha bisogno di maggiori protezioni, e rispetto!!!
    Non ti dico le polemiche a sx contro l’unica nNazione?? l’Italia, che…non protegge le “categorie deboli”! La categoria …!!! Solo quella!!!
    Ogni giorno si leggono sui giornali ogni sorta di orrori verso donne, bambini…eppure …in Italia gli unici bisognosi di protezione sono gli omo!
    Ma perchè c’è la Chiesa cattolica di mezzo…se un musulmano omo viene ucciso, se una donna musulmana viene sfregiata o lapidata… dai loro Iman…nessun giornale nè blog di sx ne parla!
    O al massimo…sussurra!!!
    Sono fatti così…è il loro tipo di coerenza!!!

    Ciao
    Sylvi

  7. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    La religione del cuore per me significa acquisire la padronanza sui propri sentimenti invece di interpretare o mal interpretare quelli degli altri….

    Sono agnostica, il che non vuol dire che non so la risposta e non pretendo di saperla.

    Un ‘agnostico afferma la propria impossibilita’ di conoscere la verita’ sull’esistenza di Dio o di altre forze soprannaturali….c’e’ sempre un incertezza, a volte i fatti o circostanze della vita possono influenzare questa specie di scetticismo.

    Il suo discorsetto sugli “usaegetta” non c’entra niente.

    Anita

  8. Uroburo
    Uroburo says:

    sylvi { 31.07.11 alle 17:46 } caro Uroburo, se sapessi quali percorsi culturali e professionali lei ha fatto…urca!!!avrei subito capito TUTTO!!!
    —————————————-
    Cara signora,
    che differenza tra me e lei! Io credo di essere abbastanza ben informato sui suoi percorsi culturali e professionali (dato che lei ne ha inondato il blog per anni) eppurtuttavia di lei non ho capito proprio niente!
    Forse io sono più modesto di lei.
    Ahhhh….. ovviamente io parlavo della Chiesa come istituzione e come centro (politico) di potere. Non di San Francesco e di San Filippo Neri. Mi sarebbe sembrata una precisazione inutile visto che lei è notoriamente un gegno che capisce TUTTO!!!
    Biebie Uroburo

  9. sylvi
    sylvi says:

    caro modestino,

    cc ha affermato tempo fa che Anita ed io siamo un libro aperto per il blog!
    Se crede, si rivolga al suo “compagno di merende”!!!

    PS: fino a quando non mi blocca Pino, io inondo il blog come mi pare!!!

    Sylvi

  10. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    un giornalista- scrittore che ho amato da ragazza, Augusto Guerriero, un conservatore …fascista…per il blog; persona specchiata per me; se so scrivere un po’ d’italiano lo devo anche a lui…
    scrisse due libri intitolati “Inquietus est cor nostrus”, “Quaesivi et non inveni” che conservo e che è tempo che rilegga.

    Uno cerca e qualche volta trova, altre no; ciò non toglie che sia molto più onesto di certi fanatici!!!

    un abbraccio

    Sylvi

  11. Mario Lettieri* e Paolo Raimondi** - Sfida Ue: project bond per la ripresa La Germania sotto ricatto politico della finanza
    Mario Lettieri* e Paolo Raimondi** - Sfida Ue: project bond per la ripresa La Germania sotto ricatto politico della finanza says:

    Sfida Ue: project bond per la ripresa

    di Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**
    * Sottosegretario all’Economia del governo Prodi ** Economista

    Due sono gli aspetti positivi del pacchetto di misure prese dai capi di stato e di governo della zona euro per salvare la Grecia dal default e tamponare il rischio immediato di contagio: l’aver guadagnato tempo per preparare altri interventi di portata strategica e soprattutto l’unanime condivisione politica delle scelte.

    E’ importante che si sia deciso di intervenire con dei meccanismi finanziari (finanziamenti per 109 miliardi, scadenze del debito fino a un massimo di 30 anni, abbassamento dei tassi di interesse, partecipazione del settore finanziario privato fino a 50 miliardi ) senza ricorrere allo strumento degli eurobond per salvare e rimpiazzare i debiti sovrani dei singoli paesi. Esso resta in riserva e potrebbe essere comunque utilizzabile in future situazioni critiche.

    E’ evidente che la stabilizzazione del debito, delle finanze e delle economie dell’Ue si può raggiungere soltanto con una effettiva crescita economica dell’intera euro zona. Altrimenti la rincorsa al pareggio di bilancio e al rispetto dei criteri di Maastricht attraverso tagli draconiani e dolorose misure di austerità rischia di innescare una spirale deflativa e recessiva che inevitabilmente andrebbe a far crescere il tasso debito pubblico/Pil.

    Sarebbe come cercare di calmare il mare in burrasca prendendo dell’acqua con il secchiello da spiaggia.

    Purtroppo sul fronte della ripresa e della crescita la dichiarazione del Consiglio dell’Unione Europea è del tutto evanescente. Si limita a delle mere raccomandazioni. Si invita “la Commissione europea e la Bei a potenziare le sinergie tra i programmi di prestiti e i fondi Ue in tutti i paesi che beneficiano dell’assistenza Ue/Fmi, sostenendo tutti gli sforzi intesi a migliorare la loro capacità di assorbire i fondi dell’Ue al fine di stimolare la crescita e l’occupazione”.

    Non c’è stata una svolta strategica verso una reale ripresa produttiva.

    Secondo noi, invece, l’Europa ha immediato bisogno di un “grand design” basato sui project bond per la crescita, che richiamano quelli che Jacques Delors propose a suo tempo.

    Si tratterebbe della emissione di titoli di stato, ma europei, per il finanziamento di specifici progetti nelle tecnologie d’avanguardia e nella ricerca e per la realizzazioni di moderne infrastrutture nel campo dei trasporti, dell’energia e dell’acqua, ecc.

    Avrebbero scadenze a lungo termine ed un tasso di interesse contenuto. Sarebbero però garantiti dalla forza economica e politica dell’’Ue nel suo insieme. Attingerebbero fondi primariamente dal bilancio europeo e anche dai privati. Sicuramente susciterebbero interesse tra gli investitori istituzionali, quali i fondi pensione, e anche di Stati, come la Cina e altri paesi con un surplus finanziario, in cerca di investimenti sicuri.

    Secondo le stime della Commissione europea e della Banca Mondiale servirebbero nuovi crediti per circa 3.000 miliardi di euro, che secondo noi potrebbero essere i project bond, soltanto per completare il programma Ten (Trans European Networks) di trasporti e altre infrastrutture e per realizzare il progetto 20-20-20 relativo all’energia. Si ricordi che il 2020 non è lontano e che bisogna raggiungere gli obiettivi di produrre il 20% di energia dalle fonti rinnovabili, l’aumento del 20% dell’efficienza energetica e il taglio del 20% delle emissioni di Co2.

    Nell’ottica di una concertata accelerazione di grandi programmi di investimento si sono mosse anche la Casse Depositi e Prestiti europee che, insieme alla Bei, hanno creato il Long Term Investors Club e hanno coinvolto le Banche di Sviluppo dei maggiori paesi emergenti, come la Cina, l’India, la Russia e il Brasile.

    L’Europa, secondo noi, dovrebbe dare sostegno a questi programmi partendo dalla modifica delle nuove regole dell’accordo di Basilea 3 che penalizzano gli investitori di lungo termine sottoponendoli alle stesse condizioni richieste a quelle banche che operano nel breve periodo e a volte con operazioni ai margini della speculazione pura.

    Da questa strategia di crescita europea il nostro paese avrebbe tutto da guadagnare vista la scarsità di risorse per lo sviluppo. Perciò riteniamo che su questo terreno le forze politiche potrebbero proficuamente confrontarsi con spirito unitario per sostenere la ripresa economica e dell’occupazione. Così come da tempo sollecita il nostro Presidente della Repubblica.

  12. Mario Lettieri* e Paolo Raimondi** - Soros non lascia, rilancia! Sfida Ue: project bond per la ripresa La Germania sotto ricatto politico della finanza
    Mario Lettieri* e Paolo Raimondi** - Soros non lascia, rilancia! Sfida Ue: project bond per la ripresa La Germania sotto ricatto politico della finanza says:

    Soros non lascia, rilancia!

    di Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**

    No, George Soros non chiude il suo hedge fund. Molti giornali hanno purtroppo erroneamente o falsamente titolato.

    Non si è nemmeno pentito per le sue continue e devastanti scorribande sui mercati. Ha molto semplicemente deciso di sottrarsi ai controlli più stringenti della Security Exchange Commission, la Consob americana che ha più poteri e più capacità di intervento rispetto a quella di casa nostra. Ciò non depone a suo favore né di quello della sua pretesa “onestà” di speculatore confesso.

    Una delle nuove regole previste dalla legge finanziaria Frank-Dodd, fortemente voluta dal riformatore Obama per cercare di neutralizzare altre crisi sistemiche, obbliga i fondi che gestiscono capitali di investitori esterni a registrarsi presso la Sec, a comunicare una serie di informazioni sulle loro operazioni e a sottoporsi ai controlli previsti.

    Detti fondi non potranno più operare nell’oscurità giocando sul fatto di non essere banche e quindi non soggetti a delle precise regolamentazioni. Ciò aveva permesso la proliferazione di una “finanza ombra” fuori da ogni regola e controllo.

    In verità, Soros ha candidamente annunciato di preferire l’opacità alla trasparenza. Per garantirsi mano libera d’azione, il suo Quantum Fund continuerà a gestire soltanto il patrimonio di famiglia, che dovrebbe essere un gruzzoletto non insignificante di circa 25 miliardi di dollari!

    A febbraio 2010 il suo nome era apparso tra i partecipanti al meeting dei principali hedge fund tenutosi a New York per scommettere sulla caduta dell’euro.

    Per sua stessa ammissione, Soros non ha mai mancato un’operazione speculativa internazionale importante.

    Venne alla ribalta nel 1992, quando alla guida di una cordata di predatori finanziari, attaccò la sterlina, il franco francese e la nostra lira. Scardinò lo Sme, il Sistema Monetario Europeo. Giocando allo scoperto e al ribasso contro le monete e i titoli di Stato dei paesi presi a bersaglio, costrinse i governi e le banche centrali ad una estenuante e costosa difesa delle monete prima di capitolare di fronte alla galoppante svalutazione.

    Come è noto, questa operazione costò all’Italia riserve per oltre 30.000 miliardi di lire. Poi sfociò in una svalutazione della nostra moneta del 30%. Per l’Italia fu ancora più devastante. Perchè era impegnata in una suicida politica di privatizzazioni dei nostri migliori gioielli tecnologici e industriali e dell’intero sistema delle Partecipazioni Statali.

    Naturalmente chi comprò fece affari d’oro. Chi vendette fu a dir poco incompetente.

    Chi non ricorda il famoso incontro sul panfilo “Britannia” che ospitò interessati finanzieri anglosassoni e i nostri “venditori di Stato”? Non c’è bisogno di ricorrere a teorie del complotto per comprendere che fu una fase molto buia della nostra storia, i cui effetti negativi si avvertono ancora oggi.

    Soros si assunse la responsabilità mediatica di quelle operazioni. Si compiacque che la stampa internazionale lo descrivesse come il grande burattinaio, il finanziere-manipolatore.
    In realtà alla sua ombra si nascondevano interessi più grandi e la volontà della geopolitica di sabotare lo Sme. Ne risultò un grave rallentamento del processo di unificazione economica e politica dell’Europa.

    Ancora oggi c’è chi persegue lo stesso obiettivo. Infatti la grande speculazione si muove contro l’euro e i paesi più deboli dell’Europa per sgretolarne le fondamenta.

    Dopo il ’92 Soros conquistò le prime pagine dei nostri giornali per i suoi attacchi alla Borsa e alle banche italiane, considerate vecchie, arretrate e lente.

    In nome di una strana “democrazia finanziaria” chiedeva loro di aprirsi ai mercati, a quelli più spregiudicati e speculativi, che ci hanno poi portato alla più grave crisi finanziaria ed economica della storia.

    Il Quantum Fund fu anche partecipe nel 1997 agli attacchi contro le monete delle “tigri asiatiche”, a cominciare dal bath tailandese. Fu un bagno di sangue per quelle economie e per quelle popolazioni.

    Poi guidò le cordate finanziare alla conquista della Russia messa in vendita da corrotti oligarchi. Ma la crisi del debito russo del ’98 e il risveglio politico di Mosca furono per lui una doccia ghiacciata accompagnata da un foglio di via come persona non grata.

    Nell’ultimo ventennio Soros ha lavorato e pagato profumatamente per costruirsi una verginità di filantropo che difende le democrazie, che sostiene i bambini orfani della guerra in Bosnia, che finanzia i giornalisti anti regime attraverso la sua fondazione “Open Society”.

    Ha promosso anche la liberalizzazione della marijuana e il diritto all’eutanasia! Bella filantropia, fatta con i soldi della speculazione più selvaggia!

    *Sottosegretario all’Economia del governo Prodi **Economista

  13. peter
    peter says:

    x Anita

    chi ti ha detto che la circoncisione sia diffusa in GB?
    la usano solo i residenti musulmani ed ebrei…

    Peter

  14. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Adesso non ho tempo per riportare articoli, ma la % circoncisione appare come ho scritto, la % piu’ alta e’ negli US bianchi, l’ UK appare sempre secondo.

    So appena rientrata, ho ricevuta una bella innaffiata dal mio pronipote Xavier, circonciso.

    Ti dico la verita’, non avevo mai visto altro se non in dipinti e sculture, ma non ci avevo fatto caso.

    Ciao, Anita

  15. Pasquino
    Pasquino says:

    UNA SPERANZA

    Ecco, arriva una speranza,
    là, in mezzo alla gente,
    che riempie i loro sogni,
    menti che s’aprono per un domani,
    larghe braccia per i nostri figli.

    Ora sul sentiero della speranza.
    osservo uomini che creano,
    inventano sul campo,
    idee abbandonate, dimenticate
    nell’oblio, nel vento disperse,
    in questo tempo di nulla contenente.

    Una speranza, un’idea luminosa,
    fantastica, meravigliosa nasce,
    allo sbocciare del nuovo giorno,
    come un piccolo fiore,
    dentro tutti noi, dentro il nostro domani.

    Pasquino

  16. Pasquino
    Pasquino says:

    SOLO PER TE

    L’Amore è come l’aria che respiri,
    è passione, alle volte è sofferenza,
    è il sentimento per eccellenza.

    L’Amore è tavola imbandita
    è alimentare l’altrui animo con la dolcezza,
    dissetarlo con un bacio, una carezza,
    vestirlo d’abbracci e delicatezze.

    Spesso il cuore piange e quando lo fa
    è solo perché c’è amore dentro di se,
    solo liberando queste perle di rugiada
    riuscirà a dissetare altri cuori come in una fiaba.

    Pasquino

  17. peter
    peter says:

    caro Pasquino

    la vita e’ tutta un’illusione, e la speranza e’ l’ultima (illusione) a morire…

    A proposito dello sbocciare del nuovo giorno, Ungaretti fece ‘ mattino. M’illumino d’immenso’.

    Sull’amore poi…ne hanno detto tutto ed il contrario di tutto.
    Dolci acerbe cure d’amore (Poliziano).
    Mi piacciono i poeti sintetici e lirici.
    Pero’ anche i cantautori non scherzano. La stagione dell’amore di Battiato dice praticamente tutto quello che c’e’ da dire sul tema, per sommi capi…

    Le sue poesie non sono male, ma il vecchio Croce, nel suo perfido trattato ‘poesia e non poesia’, metterebbe probabilmente queste due ultime Sue nella seconda categoria…

    Una nota a pie’ pagina, dato che dubito molto che Sylvi glielo direbbe : se’, pronome personale, vuole l’accento!

    un caro (e perfido) saluto

    Peter

  18. joly
    joly says:

    joly non ha critiche da fare, semmai apprezzamenti.E’ sempre bello leggere poesie sull’amore soprattutto ai tempi nostri dove sembra ke i veri valori stiano scomparendo.L’amore x me è la forza ke armonizza tutte le cose.Il cristianesimo insegna l’amore di Dio x l’uomo(grazia)e l’amore degli uomini tra di loro,questo amore è (agape)cioè amore dinteressato,volto al bene dell’altro ed è contra
    pposto all’eros ch’èdesiderio interessato.L’amore è un sentimento intenso,totalizzante ke puo’ renderti felice o molto triste,l’amore è il sentimento piu’forte del mondo,il sentimento ke lo fa muovere e lo fa girare.L’amore si dona non x averlo restituito ma x il piacere di donarlo.L’amore è sacrificio a volte anche rinuncia e spesso si rinuncia x amore dell’altro…….Affettuosamente ti saluto joly

  19. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Mentre scrivo un´altro bambino morira´di fame…ogni 6 minuti uno…solo nel sud della Somalia 1.250.000 bambini e giovani sono vittime di questa grande catastrofe. Siedono li… con le loro pance che sembrano palloni …400.000 adulti e bambini aspettano in un centro raccolta alle porte del Kenia , aspettano ad un braccialetto di plastca che puo´dar loro diritto ad un po´di acqua …di riso o di una medicina.
    Gia´da Venerdi arrivano aiuti in Somalia …ma gli islamisti radicali e le milizie bloccano tutto e preferiscono lasciare quella gente morire. 100.000 bambini sono in una condizione cosi debole da avere solo il 40% di possibilita´di sopravvivenza. Il governo tedesco ha gia´stanziato 30 milioni di Euro…ma se ne ha di bisogno di 500 Milioni….e sarebbero solo noccioline se si pensa ai miliardi che sono stati necessari per salvare l´euro e la Grecia.
    Caro Shalom… cosa faresti tu se tu fossi Dio?
    Io che non sono Dio ma solo un insignificante uomo …ordinerei di distruggere le milizie islamicoradicali….ma come nella Bibbia qualcuno potra´protestare dicendo che fra di loro ci sara´ben qualche giusto…10 almeno….poi si scopre che non ce ne´nemmeno uno….e allora? Ci si puo´lamentare?
    A quanto pare si… ma solo un paraculo si puo´lamentare.
    Se vicino casa tua si trasferisce una famiglia di delinquenti e magnacci … ubriaconi e bestiammiatori che hanno in mente di tuprare tua moglie ….di portare tua figlia in un bordello e di tuo figlio farne uno di loro…tu UOMO GIUSTO cheffai?
    In questo senso forse ti potresti rileggere anche la Bibbia…chissa´…
    Un popolo…quello Ebraico si sparge per il mondo, si integra nelle diverse culture….da´il meglio di se stesso e persino la propria vita per la nazione a cui appartiene e di cui e´diventato parte integrante…seguendo quell´unico comandamento che racchiude tutti gli altri:-” Ama il tuo prossimo come te stesso” ed ha preso per 2000 anni calci in culo…ed e´stato odiato denigrato ed ucciso….siamo arrivati dunque al punto che l´ingiusto uccide il giusto…
    e dopo 2000 anni potrei stancarmi e decidere di dare anch´io qualche calcio in culo….ne avrei diritto o no?
    Di mezzo ci sono andati i Palestinesi….ma le vere colpe dove sono da ricercarsi? Stabilito questo….si potrebbe concludere che si e´andati a finire in un paese dove si e´circondati da popoli che provano lo stesso odio che hanno provato gli Europei…..che di “Ama il prossimo tuo come te stesso” non ne vogliono sapere …anzi se potessero gli Ebrei li scaraventerebbero molto volentieri a mare.
    Vedi Shalom…dovresti smetterla di continuare a battere sempre sullo stupido tasto della Bibbia…interpretandola cosi come fa comodo a te.
    Un saluto
    Rodolfo

  20. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Bello il post di Joli…ottimista … altruista….e pieno d´amore…
    peccato che viviamo in un mondo di pessimisti…egoisti pieni d´odio e risentimenti.
    Un saluto cara Joli
    Rodolfo

  21. joly
    joly says:

    Grazie x quello ke mi ha scritto.Proprio xchè viviamo in un mondo come l’ha descritto ke bisogna parlare d’amore. Dobbiamo essere speranzosi affinchè l’odio venga distrutto dall’amore.Secondo me l’amore vince su tutto.Un saluto Rodolfo

  22. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Siria e Israele, soliti due pesi e due misure.

    Il governo siriano pare abbia compiuto un’altra carneficina. Dico pare perché per esempio è assodato che per esempio sulla Libia si raccontano un sacco di balle per giustificare l’ingiustificabile nostra aggressione. In ogni caso, anche se i morti non saranno “almeno cento” sono comunque troppi. Giustamente protesta il civilissimo Occidente. Però c’è un però. Un paio di mesi fa Israele ha ammazzato in due occasioni una cinquantina di pacifici dimostranti inermi al confine con la Siria, Gaza e Libano. E nessuno ha fiatato. Già questo ci squalifica. Ma la nostra rivoltante ipocrisia aumenta se si sonsidera che il governo israeliano per quelle sue nuove mattanze ha dichiarato “Difenderemo i nostri confini in tutti i modi”. I “nostri confini”? Quali? Il Golan, l’altura al confine con la Siria dove sono avvenuti i massacri, sono territori che Israele ha strappato alla Siria con le armi, così come il confine con il Libano è alterato dal tenersi Israele illegalmente le cosiddette “fattorie di Sheb’a”. Però nessun governo occidentale ha fiatato sulla ingiustificabile giustificazione di Israele.
    Ma tralasciamo. Il problema è anche e soprattutto un altro: se Israele può difendere armi alla mano i suoi confini e la propria ebraicità, che caratterizza tutti i suoi governi, perché il governo siriano non può difendere armi alla mano se stesso e le proprie caratteristiche? Inoltre: se Israele può difendere armi alla mano i suoi confini, perché non possono fare altrettanto i palestinesi, i siriani per riavere il Golan e il Libano per riavere le “fattorie”? Mistero. Che poi non è un mistero, lo è solo sotto il profilo della logica formale e dell’onestà intellettuale, per il resto la chiave del mistero è la solita: il più forte ha sempre ragione. Ovviamente finché è il più forte….

    A me il regime siriano non piace neanche un po’. Ancor meno mi piace la nostra sanguinosa ipocrisia.
    Il tutto senza contare che in Israele accoppare anche più di cento dimostranti al colpo non è certo stata negli anni scorsi una rarità.
    Un saluto.
    pino nicotri

  23. Faust
    Faust says:

    … mi sono svegliato… e stavo sognando… un incontro con una dolce femmina… Una donna con chissa quale storia alle spalle o presente che non riesce a dimenticare… come anch’io ne soffro… dopo un bacio disponibile avvoltar pagina… caldo e sensuale… continuamo a scaldarci labbra umide e cuori speranzosi… Un breve distacco e lacrime che bagnano il suo viso… mi emoziono e sto x abbracciarla al mio petto… Mi sveglio e mi alzo dal letto con il desiderio troncato dalla realta’… Era un sogno.

    … apro il pc e ci ritrovo inutili parole di un poveretto, vuoto dentro che cerca come riempirsi… e non sa con cche’… intanto, da sempre lo riempe con parole e scritti da altri… di suo resta il vuoto pieno di gniente, foderato di ordini agli altri e, sempre nulla x se… non capisce il suo vuoto e si riempe di felicita’… aspettando la verita’ e la vita che x lui mai arrivera’ in quanto non sa’… che la verita e la vita non s’aspettano, sono gia dentro di noi, basta vivere da sogno la vita.

    Ma questo il poveretto non lo sa’… e si dispera e cerca come un muto di parlare ai sordi… e il cieco e’ lui…

    Ah!! potessi tornare addormire… altro non mi resta che spegnere il pc x fermare il solito malessere al suo apparire… e cercare di svegliarmi aspettando l’alba in arrivo come sempre puntuale…
    Un nuovo giorno che parla senza parole o scritti vuoti sul libro della vita e illumina l’Essenza di chi non chiede nulla in cambio… e ama.
    Faust

  24. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Come le salta in mente di dare del fallito a un forumista? Le ho più volte detto che lei non può e non deve offendere più nessuno. Perciò le ho cancellato gli ultimi due commenti. Non è mia bitudine bannare nessuno, ma se lei insiste, e se non si scusa con Vox, la sua partecipazione al forum verrà sospesa intanto per tutto agosto.
    pino nicotri

  25. sylvi
    sylvi says:

    Ma che va blaterando, Peter, nelle brume salmastre della perfida albione???

    Pasquino è un Bacio Perugina fra …-le battaglie, omero, nel carme tuo sempre sonanti-…e spesso stonate!

    Joly pare una giovin donzella spericolata ,che non sa dov’è finita …!!!
    se intende ancora intervenire…le sto finendo di sferruzzare una cotta di maglia di ferro…che sarò lieta di donarle virtualmente, perchè possa difendersi!

    Faust man mano che si dibatte egregiamente fra la sintassi e la grammatica perde sempre di più il pelo del lupo cattivo e gli cominciano a crescere i riccioletti di placido agnellino!

    Rodolfo dev’essere in crisi mistica …perchè fa troppi richiamai all’amore…mistico ovviamente!!!

    Ce Peter che all’erta sta!!! (per solidarietà mia con Pasquino!!!)

    Viva Cenerentola!
    Abbasso la matrignaccia!!!! E le sorellacce!

    Sylvi

  26. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    io non posso essere Joly, perchè scrivo “che e perchè” e “non ke e xkè”…questioni di età…io sono nata prima del big bang informatico e tecnologico!!!

    Lei è “garzoncella scherzosa”…
    mentre io sono la “vecchierella là dove si perde il giorno” e novellando vien del suo buon tempo…e delle sue vacche carniche!!!

    E’ l’ Infinito…oltre la siepe!

    Sylvi

  27. peter
    peter says:

    x Sylvi

    mia cara, non si agiti, che poi si aggrava…oltre alle cenerentole, tra un po’ le verranno anche le apparizioni mariane (Deo gratias agamus).
    Ora mi fa anche guaglioncella…le assicuro che l’attributo che ho tra le gambe e’ degno dei migliori masculoni appulo-salentini, completo di irto pelo e tutto il resto.

    Mi ssaluti anche la sua amica Lucia Vendramin, a proposito. le permettono visite?

    un saluto

    Peter

  28. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    sto ridendo come una pazza, al pensiero delle sue grazie appulo-salentine!!!!
    Non so gli altri lettori del blog…ma io dovrei pagarla per l’allegria incredula che mi mette addosso!!!!!!!!!!!!!!!!

    Sylvi

  29. sylvi
    sylvi says:

    caro Alessandro….ciao,

    come puoi leggere…almeno in due siamo in allegria!!!!
    Suppongo, però, che la ricreazione sia finita!

    Sylvi

  30. alessandro
    alessandro says:

    a Uroburo,Faust,…Nicotri:
    condivido con Uroburo l´idea che non si dovrebbe mai “far fuori” nessuno e penso che l´offesa debba,ad ogni modo, essere superata
    e,comunque, l´offesa,spesso, esiste solo nella mente di chi la riceve;detto questo,io capisco le emozioni di Faust:::
    il problema e´ che quando si parla o si scrive oltre il contenuto delle idee c´e´ tutta una psicologia e sono convinto che Faust leggendo certi post si senta ferito ovvero prova dolore e nessuno(a parte i casi patologici) vuole sentire dolore provocato da un altro;aggiungo che le categorie buono-cattivo, bene-male-, amico-nemico…sono categorie che funzionano in modo non razionale, sono percezioni esterne che non hanno giustificazioni logiche…
    ma se Faust(che io sento vicino) prova dolore e manifesta questa emozione e´ anche giusto che l´altro dica quello che pensa perche´ non dire puo´ anche provocare dolore.
    Mi e´ sembrato, e concludo, corretto spostare il discorso dai contenuti
    alla psiche perche´ e´ li´ che si gioca buona parte della nostra gioia.
    Dove sta quindi la vera difficolta´:
    sta nel fatto che ci si dovrebbe sempre porre il problema di chi e´ l´altro in base a cio´ che noi percepiamo dell´altro e rispettarlo
    vuol dire non semplicemente rispettarne le idee ma non dargli dolore.
    Fermo restando che io resto sempre dalla parte della verita´ anche quando essa comporta dolore;preferisco il dolore al falso
    e la verita´ si paga sempre con la nevrosi.
    un caro saluto, alessandro.

  31. peter
    peter says:

    x Sylvi

    non vedo cosa ci trovi da ridere…se lei mi chiama guaglioncella, io devo ribattere che appaio anche troppo virile, e non solo in quel punto ‘qualificante’ che non scopro piu’ dell’occorrente, ma ahime’ proprio dalla testa ai piedi, a detta sia alle guaglioncelle, sia dei guaglioncelli albionici, molti ddei quali, come lei forse sa, hanno un’aria vagamente femminea…

    intelligenti pauca

    Peter

  32. peter
    peter says:

    x Alessandro

    no caro! e’ qui il tuo errore di sempre.
    La nevrosi non e’ il prezzo della verita’, al contrario e’ il prezzo della vergogna di essa, il prezzo della copertura, del non voler vedere per paura…
    La nevrosi e’ un falso dio. La verita’ rende liberi anche, e soprattutto, da essa.
    Nevrotico puo’ essere chi non ammette di essere zoppo, e fa di tutto per nasconderlo, anche a se’ stesso, e magari fa passare guai a chi lo chiama zoppo, o sordo, o gobbo…ma nessuno ha interesse a far notare cose ovvie, se non i sadici, a meno che i portatori dell’handicap (per fare un esempio banale) non facciano di tutto per nasconderlo, maldestramente…
    Lo stesso per un’infanzia abusata, disgraziata ed infelice, di cui soffrono in tanti

    un saluto

    Peter

  33. La Striscia rossa
    La Striscia rossa says:

    Quando un ragazzo mi chiede cosa vuol dire far politica la sola povera risposta che sento di dargli è di pensare agli altri: solo l’altro dà senso alla nostra identità.

    Vittorio Foa

  34. La Striscia rossa
    La Striscia rossa says:

    Il Sud ”arranca”: senza lavoro due giovani su tre. Allarme Svimez
    Nel Sud d’Italia due giovani su tre sono a spasso, il 30% dei laureati sotto i 34 anni non lavora.

    pubblicato il 29 luglio 2011 , 96 letture

  35. La Striscia rossa
    La Striscia rossa says:

    Lo scandalo sfiora i papi. L’arcivescovo irlandese accusato di aver molestato i seminaristi era stato segretario particolare di tre pontefici, compreso Wojtyla.
    E in Vaticano adesso sale l’imbarazzo.
    Possibile che Benedetto XVI non sapesse nulla ?

  36. Anita
    Anita says:

    x Alessandro

    La verita’ porta dolore, la soppressione del dolore porta alla nevrosi.
    Almeno questo e’ il mio modo di pensare e di vivere.

    Cordiali saluti,
    Anita

  37. alessandro
    alessandro says:

    per Peter:
    anzitutto quando parlo di nevrosi,come lei sa, non implico differenze tra normalita´ e non- normalita´…
    e,in fondo, siamo tutti un po´ nevrotici e lo siamo per come e´ strutturata la societa´ di oggi, frenetica rumorosa paradossale ingiusta
    senza amore……..conosco gente ,diciamo non nevrotica, che vive economicamente bene e forse sono pure felici ma,guarda caso, e´ quasi tutta gente che non si pone problemi ne´ ricerca.
    Gia´ il fatto di porsi nella dimensione della ricerca comporta ASSENZA
    OMBRA PARADOSSO CONTRADDIZIONE…ecc.ecc.
    Il problema e´ mantenere la nevrosi a uno stato limite ovvero non diventare psicotici:lo psicotico si fa troppi complessi di colpa o nessuno, si sente sempre vittima o sempre eroe, si rinchiude in una stanza fuori dal mondo;il nevrotico riesce quando vuole a mandare a casa i suoi fantasmi….e a trovare,comunque, un equilibrio tra il mobile e l´immobile, tra l´essere e l´apparire.
    A meno che lei consideri la persona normale come quella ben integrata nel sistema, sempre mobile,sempre apparente, sempre sorridente, sempre ben disposta…!?

  38. alessandro
    alessandro says:

    per Anita:
    non credo:il nevrotico non puo´ sopprimere il dolore perche´ sa che sopprimerlo non ha senso e sa questo perche´ sa che il mondo e´ fatto anche di dolore;come dovrebbe ricordarsi io sono contro la tecnica e per l´Arte….e certe conclusioni alle quali sono arrivato le devo all´aver letto,ahime´, Artaud,Campana,Nietzsche,Nerval…….(potrei fare altri nomi) tutti uomini che avendo intrapreso il viaggio della conoscenza sono entrati nell´altra dimensione.
    E poi,Anita, se la verita´ rappresenta il tutto come si fa a escludere da questo tutto la dimensione nevrotica o psicotica?
    E quanta verita´ esiste in una poesia di Campana
    o in un quadro del dolcissimo Vincent!
    No, non bisogna avere paura…nemmeno della nevrosi, delle visioni:
    in fondo, credo, siamo anche quello e non bisognerebbe dividersi
    o scegliere la parte piu´ utile.
    un caro saluto

  39. Peter
    Peter says:

    x Alessandro

    no, per niente, in merito al tuo ultimo paragrafo nel post per me.
    Si puo’ essere tristi e non depressi, addolorati e non nevrotici, ansioni ma non ‘stressati’.
    Tutti abbiamo i nostri conflitti inconsci, ma relativamente pochi hanno delle nevrosi ben strutturate.

    Sei tu che confondi la nevrosi con la psicosi.
    Lo psicotico perde del tutto il contatto con la realta’, compresa la sua realta’ interiore, che proietta all’esterno sotto forma di deliri ed allucinazioni

    un saluto

    Peter

  40. alessandro
    alessandro says:

    per Peter..
    nel mio 196 faccio una chiara distinzione tra nevrosi e psicosi:l´ha saltata per caso?
    ad ogni modo, io non credo affatto che il numero dei nevrotici sia basso, anzi aumenta sempre di piu´.
    E le ricordo che la prospettiva freudiana del trauma infantile e´ stata,da tempo, superata.
    Dall´inconscio si e´ passati al Se´ relazionale e non e´ piu´ possibile
    prendere singolarmente la psicoanalisi senza invece legarla alle varie strutture (da quelle politiche a quelle sociali ed economiche).

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