Il matrimonio “del secolo”, la beatificazione di Wojtyla e l’uccisione di Bin Laden. Tre goal a conferma della supremazia dell’Occidente o della drammaticità dei suoi problemi? Obama non ha dubbi: “La Cina è vicina” non è solo un vecchio film

L’uccisione di Bin Laden è la ciliegina sulla torta dei due eventi che hanno tenuto banco per vari giorni in quasi tutto il mondo, sicuramente in tutto il mondo occidentale: il matrimonio “del secolo” del principe ereditario inglese e la beatificazione di papa Wojtyla. L’accoppiata di questi ultimi due eventi è apparsa – o è stata fatta apparire – come la conferma che l’Occidente e il suo cuore, l’Europa, sono in buona salute, anzi ottima. Quasi tutti gli addetti ai lavori l’hanno magnificata come il fulgore di una nuova alba o di un sole ancora ben alto, smentendo così che il Vecchio Continente sia sul viale del tramonto. E il “botto” dell’uccisione di Bin Laden ha fatto da moltiplicatore a tanto ottimismo, confermando come baricentro del vasto mondo la superpotenza Usa, nume protettore dell’Europa e del mondo civile – il famoso “mondo libero” – in generale.
Tanto entusiasmo forse è fuori luogo. I matrimoni “del secolo” ormai non si contano più, da quelli di Montecarlo a quelli di Londra, Madrid, ecc., e il parlare e straparlare di principesse “del popolo” non ha mai cambiato e non cambia la sostanza dei fatti: il popolo resta al suo posto, anche se una ricca privilegiata priva di titoli nobiliari si trasferisce a corte e forse un giorno diventerà moglie del re. Molti vedono in ciò una cosa meravigliosa, “le favole si avverano” gridava il cartello di una anziana signora davanti all’abbazia di Westminster, ci vedono una democratizzazione delle monarchie quando forse si tratta invece di prolungamenti della  monarchizzazione delle democrazie. Insomma, il bicchiere può essere mezzo pieno o mezzo vuoto. Dipende dai punti di vista. O dal pessimismo e dall’ottimismo, si usa dire. In realtà dipende solo da un’altra cosa, e conviene capirlo: dipende solo da quanto vino c’è ancora, e se c’è, nella botte o nella bottiglia…
Riguardo la beatificazione di Wojtyla, senza dover ripetere quanto già detto, e da molti critici, c’è da dire anche qui che dall'”anno santo” 1950 è tutto un proclamare meraviglie “epocali” per la Chiesa e le umani sorti progressive, con l’aggiunta dell’enorme quantità di beati e santi spinti all’onore degli altari dallo stesso Wojtyla. Sono stati riesumati perfino i “papa boys”, ancora una volta visti come una “svolta” della gioventù: poi però le luci si spengono, i pellegrini se ne vanno via da Roma e tutto resta come prima. O peggio.
Meglio avrebbe fatto il Vaticano a essere meno invadente e celebrare la beatificazione di Wojtyla non il primo maggio, rubando la scena alla festa dei lavoratori fino a snaturarne in qualche modo la giornata. Beatificare il papa sette o settanta giorni dopo non avrebbe cambiato nulla. Brutto segno quello di voler mettere nell’angolo la Festa dei Lavoratori, sia perché significa di fatto mettere nell’angolo anche i lavoratori e sia perché i lavoratori sono già stati messi nell’angolo dalla mancanza di lavoro, perlomeno di quello a contratto a tempo indeterminato. Più che di lavoratori, ormai è il caso di parlare di forza lavoro: un tanto al chilo o all’ora. E degradare il concetto e la realtà del lavoro inteso come professione significa degradare anche il concetto di cittadinanza, come in effetti sta avvenendo. Con buona pace della Costituzione, che esordisce con l’articolo 1 per dire che l’Italia è una “repubblica basata sul lavoro”.
In ogni caso, non si vede il motivo del gridare quasi al miracolo per l’afflusso, ufficialmente, di “un milione di pellegrini” per la cerimonia della beatificazione, l’esposizione della salma del papa, ecc. In India per la “Festa della Brocca”, festa religiosa,  arrivano da tutto il mondo 50-60 milioni di pellegrini, cioè poco meno dell’intera popolazione italiana, come a dire oltre un milione di persone al giorno per tutta la durata della ricorrenza. A fronte di tali cifre il milione di pellegrini a Roma, nel giro di una settimana, impallidisce. Forse dovremmo parlarci un po’ meno addosso, strabiliarci meno. Confrontarci un po’ di più col resto del pianeta, e magari piantarla di credere che ne siamo sempre l’ombelico, l’ombelico del mondo.
Ma l’ombelico del mondo non lo siamo più neppure con l’uccisione di Bin Laden. E può esserne anzi una prova la sua stessa eliminazione.  Rompendo gli indugi e mandando ad uccidere Bin Laden senza neppure avvertire i padroni di casa, cioè il governo di Islamabad, Obama mostra che non può più lasciare gli usuali margini di ambiguità all’alleato pachistano anche a costo di violarne la sovranità territoriale, che a ben vedere oltre a essere una umiliante sberla in piena faccia è soprattutto una violazione delle leggi internazionali, un atto ostile molto simile a un atto di guerra. Obama ha fretta, specie dopo che le agenzie specializzate hanno minacciato di abbassare il rating degli stessi Usa. Obama ha fretta perché sempre più l’economia Usa si regge sul debito pubblico e sempre più questo si regge sulla pazienza dei cinesi che se ne sono fatti carico comprandolo. E’ vero che il pensiero strategico militare cinese punta ancora alla collaborazione, specialmente economica, con gli Usa, così come del resto il Celeste Impero ha sempre fatto conto più sui commerci e i protettorati per estendere la sua influenza nel resto del mondo, a differenza dei nostri grandi esploratori e conquistadores che hanno seminato morte e distruzione ovunque, partorendo un colonialismo di dimensioni planetarie. Ma è vero anche che da qualche tempo i cinesi hanno ridotto di molto, quasi del 90 per cento, la vendita all’estero di quei metalli che vanno sotto il nome di “terre rare” e che sono essenziali per lo sviluppo delle tecnologie più moderne, dai computer alle trasmissioni, dall’aeronautica alle bombe atomiche di ultima generazione. I giacimenti di “terre rare” cinesi sono molto più grandi di quelli africani, e a differenza di questi non sono sotto il dominio delle nostre compagnie minerarie, decisamente devastanti. Di fatto, la Cina con una mano garantisce il debito Usa, dall’altra con il blocco dei metalli strategici sta paralizzando i giganteschi piani Usa di ammodernamento militare. Il tutto con gli analisti del mondo intero,  compresi quelli della Cia, concordi nel prevedere che nel 2020, cioè tra appena 9 anni, la Cina sarà la prima superpotenza mondiale. E, a differenza che con la defunta Urss, i suoi rapporti con la Russia tendono sempre più al bello. Ce n’è abbastanza perché alla Casa Bianca spuntino i primi capelli bianchi tra i folti riccioli neri del suo illustre inquilino.
Obama ha fretta. Ha capito benissimo che “La Cina è vicina” non è solo un vecchio film italiano del ’67. Alle fantasie del regista Marco Bellocchio è subentrata la realtà. E così Obama dà un colpo di acceleratore alla strategia del “contenimento” del miliardo e mezzo di abitanti all’ombra della Grande Muraglia, versione aggiornata del “contenimento” della defunta Unione Sovietica, versione aggiornata cioè della Guerra Fredda. Obama ha eliminato Bin Laden per dare una stretta al Pakistan. E dà una stretta al Pakistan perché è in movimento l’intero scacchiere del Vicino e Medio Oriente. Il “vento arabo” e il ghibli libico vengono spinti soprattutto contro la Siria. Con la solita scusa dell’intervento “umanitario – che non viene mai invocato neppure in queste ore contro governi ignobili, ma nostri fedeli alleati, come quelli dell’Arabia Saudita e del Barhein,  che stanno reprimendo nel sangue le proteste in casa loro – si cerca di buttar già il regime siriano. Per instaurarvi la famosa democrazia? Mah. Più che altro per privare i russi della disponibilità di basi o appoggi navali nella costa siriana. E’ da secoli che la Russia cerca uno sbocco al mare, che non siano i gelidi e commercialmente poco trafficati mari del nord, ci hanno tentato gli zar e ci hanno tentato i comunisti. E ora nel Mediterraneo cominciano a circolare perfino i cinesi, che con la scusa di proteggere le loro petroliere dai pirati somali hanno inviato qualche cargo armato come navi militari e già 5-6 anni fa hanno chiesto di comprare il molo “Marco Polo” del porto commerciale di Venezia. Obama ha capito quello che né gli italiani né gli europei avevano capito riguardo la novità che anziché essere Marco Polo ad andare in Cina e riferirci è ora la Cina che arriva a Venezia, cioè nell’Alto Adriatico, e si compra il “Marco Polo”…. “Quando l’Oriente era il mondo”, titola un bel libro di Steward Gordon, che parla di rotte, commerci, mercanti, monaci e viaggiatori tra il 500 e il 1.500. Il pendolo della Storia e il baricentro del mondo stanno ritornando a Oriente, il che non significa che il mondo diventerà migliore e che ci sarà finalmente l’Età dell’Oro e della Giustizia.  Significa solo che la nostra civiltà è nata in definitiva in Oriente e che meglio faremmo a ricordarcelo. E a risolvere i problemi sul tappeto, il principale dei quali è da troppo tempo l’insostenibile ingiustizia della divisione tra Paesi (stra)ricchi e Paesi (stra)poveri, anziché vaneggiare di “scontro di civiltà”.  Dal quale verremmo sepolti e non solo “contaminati” come con le vecchie invasioni “barbariche”.
La conclusione di questo smottamento verso il Fiume Giallo è un passo avanti verso la “cortina di sabbia” stesa dagli Usa tra la Russia e la Cina da una parte e il Medio Oriente e il Mediterraneo dall’altra.  L’invasione dell’Afganistan, con la buona scusa dell’11 settembre di New York, è stato il primo passo, accompagnato dall’installazione di basi militari Usa in Uzbekistan, Kazakistan, e in altri territori dell’ex Unione Sovietica. Ora si cerca di inserire nella cintura di “contenimento” asiatico anche la Siria. Con Israele che scalpita per colpire l’Iran: tant’è che nei giorni scorsi i suoi cacciabombardieri pare si siano allenati nel cielo irakeno nella simulazione di attacchi a obiettivi iraniani. Se si riuscisse a sconvolgere pure l’Iran con il “vento arabo”,  anche se gli iraniani arabi non sono, ecco che il “contenimento” sarebbe ben più esteso ed afficace, permettendo di neutralizzare bilanciandole eventuali eccessive emancipazioni del Barhein e degli altri Stati del Golfo.
Che gli Usa sentano sul collo il fiato dell’Oriente lo dimostra la reazione sbalorditiva dei festeggiamenti di massa in strada alla notizia dell’uccisione di Bin Laden. La morte di Bin Laden è una buona notizia. Ma pensare che “morto un papa”, in questo caso un Bin Laden, non se ne possa più “fare un altro”, in questo caso un altro Bin Laden, è forse un po’ illusorio. A volte è più pericoloso il mito che si crea attorno a un personaggio dopo la sua morte che lo stesso personaggio vivo. Il boato dei festeggiamenti in piazza e la antropomorfizzazione nella figura di Bin Laden dei “nemici degli Usa e dell’Occidente” sembrano più che altro un gigantesco esorcismo: delle proprie paure e della altrui concorrenza. Qualche anno fa un mio amico e collega si è molto scandalizzato alla vista dei palestinesi, mi pare di Nablus, che gettavano da un balcone gridando di gioia il corpo di un militare israeliano ucciso. Chiederò a questo mio collega e amico che impressione gli fa questa gigantesca festa a stelle e a strisce che butta giù dal balcone, in questo caso una portaerei, il cadavere di un altro morto ammazzato, anche se certo ben più colpevole del malcapitato soldato israeliano al punto da non poter fare paragoni.  In Vaticano sono rimasti talmente sgomenti per questi  festeggiamenti da precipitarsi ad ammonire che gioire per un’uccisione, quali che siano le colpe dell’ucciso, non è mai una cosa buona. Neppure da gente civile, è il caso di aggiungere.
Non credo sia il caso di correre dietro alle voci che danno Bin Laden morto da dieci anni e conservato in freezer in attesa di farlo morire ufficialmente al momento opportuno, con la fretta di “seppellirlo” in mare che tradisce la volontà di impedire controlli e verifiche sulla salma. Colpisce però che tale voce sia sfuggita – a quanto si dice – proprio a quello Steve Pieczenik, ex della Segreteria di Stato Usa, che oltre ad avere a suo tempo contribuito alla nascita dei talebani ha anche dichiarato e messo per iscritto in un libro che la decisione di spingere le Brigate Rosse a uccidere Aldo Moro è stata una decisione presa da lui. In accordo con l’allora ministro degli Interni Francesco Cossiga. “Moro libero avrebbe significato la fine della fedeltà dell’Italia alla Nato e la sua destabilizzazione”, ha dichiarato e scritto Pieczenik. Ma tralasciamo. Volendo, si potrebbe sospettare che Bin Laden è stato ucciso con un colpo in testa per evitare di catturarlo vivo e che potesse rivelare verità imbarazzanti per gli Usa e non solo. E ce ne sarebbe da dire non poco anche sul fatto che anziché vivere rintanato in una grotta sui monti afgani Bin Laden viveva comodo in una bella casa pakistana in mezzo ad altre molte case, a 2-300 metri da un posto di polizia, a 500 metri dalla principale accademia militare del Paese, frequentata da tutto lo StatoMaggiore,  e a un centinaio di mteri da un ospedale, forse utile per la cura dei suoi reni malandati. Anche senza tener presente il continuo andirivieni di arabi, notato dai vicini e denunciato inutilmente alla polizia, basta guardare le foto della residenza di Bin Laden, con alti muri sormontati da filo spinato e guardie armate, e osservare il circondario con Google Earth per capire che è impossibile che nessuno in Occidente sapesse. Ma tralasciamo.

Guarda caso, come Totò Riina se ne stava tranquillo nella sua villa a Palermo, con tanto di piscina,  Bin Laden se ne stava tranquillo nel suo casale in una paese vicino alla capitale pachistana. I Totò Riina a un certo punto diventano ingombranti o non servono più. Anche i Bin Laden. Le rivolte nel mondo arabo stanno facendo diventare ferri vecchi  i Bin Laden, ma se è per questo – e ancor più – anche il nostro guardare agli arabi e all’islam solo come un pericolo, affidandoci a Israele come cane da guardia. Se a Washington, Parigi, Londra e Bruxelles fossero meno ciechi, con la “primavera araba” si potrebbe buttare a mare tutto il vecchio armamentario “irredentista” degli uni e degli altri e finalmente anche Israele potrebbe vivere in pace, riconosciuta e accettata.  Uno Stato per tutti i suoi cittadini, ebrei, musulmani, cristiani, atei, agnostici, ecc.
Ma a parte i sogni, i romanzi, gli “scoop”, le “rivelazioni” e le fantasie sfrenate, il problema resta un altro ed è anzi ancora più grande delle eventuali complicità con Bin Laden e complotti per tappargli la bocca: oltre al “vento arabo”, che stiamo cercando di usare al solito per le nostre vele, c’è soprattutto il “big game” cinese. Con un “contenimento” che comincia a far sentire in sottofondo un rumore che somiglia a quello di cingolati e di elevatori utilizzati per sistemare le bombe sotto le ali dei cacciabombardieri.

Speriamo che, come dice Obama, morto Bin Laden “il mondo è diventato migliore”. Ma se non diventa migliore anche per gli altri, oltre che per noi, a partire dal grande carcere a cielo aperto di Gaza, siamo punto e a capo.

61 commenti
Commenti più recenti »
  1. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Molto in breve, e’ mattina per me.
    Ho letto tutto il suo articolo.
    La ragione per cui Obama ha dato il via per la cattura-uccisione di Osama bin Laden senza interpellare le autorita’ Pakistane e’ stata perche’ molte volte gli US erano vicino alla cattura e Osama bin Laden fu’ avvisato dai nostri amici Pakistani.
    Ecco perche’ bin Laden era sempre un passo avanti.

    Non mi e’ piaciuta la faccenda del come e’ stata eseguita, anche la sepoltura a mare lascia la porta aperta a troppe congetture.
    Anch’io mi trovo con troppe domande.

    Lei scrive che bin Laden se ne stava tranquillo nella sua casa, ma protetto da chi? Dai Pakistani…i nostri amici.

    Cordiali saluti,
    Anita

  2. alessandro
    alessandro says:

    per Faust:
    grazie a te,e al tuo pezzo impazzito
    ma si sa, e lo diceva qualcuno,che
    bisogna esser folli per essere chiari.

  3. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,

    prendendo uno spunto alla volta del suo discorso…
    io non mi congratulo col l’America per la morte di un uomo!
    Mi congratulo perchè ha ammazzato un criminale irrecuperabile;
    mi congratulo perchè ha reso giustizia a tanti innocenti;
    mi congratulo perchè ha mandato un messaggio chiaro e assolutamente vitale:- io difendo la mia gente, io cerco giustizia anche dove si fingono amici e si riscaldano le serpi in seno.-

    Salvo spedirle a casa degli altri, in nome poi della libertà di emigrazione e della democrazia…degli altri!!!!!

    Se gli US avessero avvertito i Pakistani…che ridere…ma i pakistani sono quelli che quando sono in occidente starnazzano sul diritto a vivere altrove, ad imporre le loro leggi e i loro costumi, appunto appellandosi alla democrazia degli altri!!!

    Quel che è successo in Italia con le ragazze pakistane lo sappiamo….
    a Bangor , città universitaria del Galles, i pakistani imponevano le loro regole nel college; non davano la mano a una “donna” come me!!
    Non mangiavano le cose preparate in comune, anche se rispettose delle loro regole…se è per questo…non pulivano gli spazi comuni…perchè era venerdì…Ramadan…ecc. ecc.
    Mia figlia, poveretta, doveva mangiarsi i suoi salamini portati dalla mamma, tenendoli ben nascosti in camera!

    Devo amettere che mi hanno invitato con grande ospitalità alla fine del Ramadan; ma facessi attenzione a non intervenire troppo!
    ospitalità notevole…ma sempre donna ero!!!!

    E questi ragazzi erano la “creme” del Pakistan…ragazze…nessuna! !!
    Ma ti invitavano seriamente al loro matrimonio, combinato, in Pakistan!

    Infine se la GB fa pagare agli ex Commonwealth le stesse tasse universitarie degli extracomunitari, non ci vedo niente di strano.
    Vogliono la libertà di proteggere Osama bin Laden???
    Se ne assumano oneri ed onori!

    In Italia invece…tutti bravi , col cuore in mano!!,…possibilmente col portafoglio…del vicino!!!

    Cordialità Sylvi

  4. Uroburo
    Uroburo says:

    Anita { 02.05.11 alle 21:16 } Le concedo che “the burial at sea” e’ stata una pessima scelta. Apre la porta a congetture e sospetti che non finiranno mai.
    —————————————–
    Haw haw haw ……
    Ma uno stato con decine di migliaia di pensatori professionisti non fa pessime scelte per caso …. le fa perchè non può fare altro. Si vedano ad esempio gli omicidi dei due Kennedy …..
    L’hanno buttato in mare perchè non era possibile fare nessuna autopsia perchè si sarebbero scoperte cose inconfessabili.
    proprio come per le famose torri … U.

  5. Anita
    Anita says:

    x Tutti

    Dall’ 11 settembre 2001, il Pakistan ha classificato tra i primi cinque destinatari degli aiuti americani civili e militari, in un gruppo con Israele, Egitto, Afghanistan e Iraq.

    In tutto oltre 19 miliardi solo al Pakistan.

    Ma essi riconoscono la critica globale e dicono che stanno cambiando radicalmente il modo di spendere i dollari dei contribuenti, cioe’ i soldi dei cittadini Americani che pagano le tasse.

    L’articolo continua dicendo che i cittadini Pakistani non sanno degli aiuti al loro paese.
    I soldi dovrebbero essere spesi per infrastrutture, ponti, strade, dighe, aiuti per i civili ed aiuti militari.
    Ma nessuno sa dove vanno a finire.

    Insomma sono amici a pagamento, come tali non hanno alcuna alleanza.

    Anita

  6. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    per lei è sempre difficile ammettere che ognuno ha i suoi gusti e le sue credenze. E che le proprie regole bisogna saperle far rispettare.
    Gli inglesi hanno scelto un’altra strada, a casa loro faranno quel che pare a loro.
    Noi non abbiamo scelto nessuna strada: nè l’integrazione, rifiutata da noi, nè l’espulsione, impossibile da mettere in atto. Ci stiamo tirando in casa una polveriera di matrice stupidamente leghista, che non c’entra nulla con la supposta invasione ed islamizzazione, che è solo una fola per imbecilli privi di materia grigia.
    Lei riesce sempre a dare il peggio di sè.
    Un saluto U.
    PS. Ripeto ancora una volta per chi non capisce (come lei): in casa mia valgono le mie regole e gli altri si adattano o se ne vanno. Ma le regole devono essere compatibili con le leggi (le nostre) e le leggi devono essere ragionate. Ma una volta decise si applicano, senza tante storie.
    Ma in Ittaglia quando mai si applicano le leggi?

  7. Uroburo
    Uroburo says:

    Anita { 03.05.11 alle 15:29 } Dall’ 11 settembre 2001, il Pakistan ha classificato tra i primi cinque destinatari degli aiuti americani civili e militari, in un gruppo con Israele, Egitto, Afghanistan e Iraq.
    …. spendere i dollari dei contribuenti, cioe’ i soldi dei cittadini Americani che pagano le tasse.
    I soldi dovrebbero essere spesi per infrastrutture, ponti, strade, dighe, aiuti per i civili ed aiuti militari. Ma nessuno sa dove vanno a finire.
    Insomma sono amici a pagamento, come tali non hanno alcuna alleanza.
    ————————————————
    Cara Anita,
    ricordo di aver sentito dire esattamente le stesse cose di tutte le dittature appoggiate dagli Useggetta. Sono decine e decine di stati.
    Ora, delle due l’una: o siete un paese di imbecilli oppure sapete benissimo dove va a finire quel denaro e va bene anche a voi.
    Altrimenti non fate altro che cambiare cavallo. O no?
    PS. Quella dei soldi dei contribuenti è la solita ennesima perla. Cambiate cavallo oppure smettetela di frignare. Altrimenti vuol dire che vi va bene così.

  8. A Z Cecina Li
    A Z Cecina Li says:

    Sulle dinamiche in merito alla fine di Bin Laden questo è in estrema sintesi quello che penso.
    Al solito emergono mille dubbi sulla veridicità dell’accaduto, la foto palesemente tarocca, la salma che sparisce in un battibaleno ….
    Sul fatto che sia morto io la do al 99% un 1% quando ci sono di mezzo CIA & C lo si deve lasciare, sul fatto che sia stato ammazzato la do 80% e che che lo abbiano ammazzato i corpi speciali USA al 50% che sia successo proprio in questi giorni al 20% che le cose siano andate proprio come ce le raccontano 1% tanto per non dire zero.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  9. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Caro Uroburo,
    lei va sempre indietro a vecchie supposizioni di congiure.
    A lei non va bene mai niente.
    Io scrivo quel che penso, non “frigno”, se avessi scritto che tutto e’ meraviglioso, sarei stata ugualmente da lei criticata.

    Mi e’ anche sorto il dubbio che la salma di Osama bin Laden non sia stata veramente sepolta nell’oceano arabico, un dubbio mio personale.

    Forse e’ stata una messa in scena per non creare un pellegrinaggio ed uno shrine=santuario su un luogo di sepoltura.

    Le ripeto che e’ una congetture tutta mia.

    Credo che tutti i DNA non siano al 100 x 100, dicono sempre virtually al 100 x 100.
    C’e’ molto che ancora non si sa.

    Una delle mogli ha identificata la salma…ma le notizie possono sempre cambiare.

    In quanto al Pakistan, a parte la corruzione, i rapporti sono tiepidi, la loro intelligence ha provveduto importanti informazioni, ma hanno anche dato rifugio ad Osama bin Laden…forse per anni.

    Sento che un tesoro d’informazioni sono state prelevate dalla residenza di Osama bin Laden.
    Sono in viaggio verso gli uffici della CIA.

    Anita

  10. Anita
    Anita says:

    x Antonio AZ

    La foto e’ stata diffusa dalla TV Pakistana, rimossa, ma non in tempo.
    Lo stesso giorno e’ stata dichiarata “photoshopped” o taroccata.

    Anita

  11. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Parlando di aiuti monetari, nel piccolo, bilioni sono piovuti dall’estero per i vari terremoti subiti dall’Italia, la lamentela e’ che i soldi sono spariti o non distribuiti.
    Idem per Haiti…Iraq…o Afghanistan, tanto meno l’Africa.
    Non e’ facile controllare la corruzione interna di altre nazioni, e’ impossibile.
    D’altro lato non si possono abbandonare le nazioni colpite da disastri naturali o da famine e malattie.

    Anita

  12. Vox
    Vox says:

    ci vedono una democratizzazione delle monarchie quando forse si tratta invece di prolungamenti della monarchizzazione delle democrazie.

    @ Pino

    Dieci e lode per quest’osservazione.

  13. Linosse
    Linosse says:

    Caro A Z 8
    Grande confusione sotto il cielo delle bufale ,non riesco a trovare la risposta ad una insistente domanda:
    ma sto Bin Laden sarà nato?
    Mah.
    L.

  14. Anita
    Anita says:

    x Linosse

    Lo chieda a VOX, sono certa che trovera’ qualche video fatto su misura.
    Osama bin Laden e’ ed i suoi 50 fratelli e sorelle sono solo una creazione Americana.
    Lui era il settimo nato.
    Anche la sua immensa famiglia, tutti finti.

    E gli elefanti rosa volano…!!!

    Anita

  15. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Anita,
    andare sempre indietro (a cercare nel passatole cause del presente) non mi sembra una colpa ma una normale misura di conoscenza. I complotti sono insiti nella vostra storia da sempre. Soprattutto dalla Guerra civile in poi.
    Lei frigna nella misura in cui si lamenta di cose che sono insite nella natura della vostra politica. Sarebbe come lamentarsi del fatto che quando piove ci si bagna.
    Quella del santuario è un’altra bufala da bambini scemi: potevate fare una regolare autopsia indipendente da mostrare al mondo e poi fare scomparire il cadavere.
    I fondi all’estero, che vi ritornano moltiplicati per 10, sono un’argomentazione sbagliata: qui non stiamo parlando di aiuti di organizzazioni private ma di aiuti governativi. Sapete benissimo dove vanno a finire…..
    Un saluto U.

  16. Peter
    Peter says:

    neanch’io so cosa pensare della faccenda Bin Laden. Che il presunto cadavere sia stato ‘sepolto in mare’ desta enormi sospetti. Un sentimento di umana pieta’, rispetto dell’Islam, prevenzione di idolatria del corpo? queste sono le spiegazioni ufficiali sui media…
    In realta’, tutti sappiamo che dopo aver eliminato un nemico ‘eccellente’, si passa all’Ecce Homo, questo e’ il corpo (sia pure morto…), quindi esposizione pubblica del cadavere, magari sul fatidico Ground Zero a NY…e poi autopsie, tests del DNA…
    Forse cose di ‘cattivo gusto’, ma da quando gli americani si preoccupano del buon gusto e delle apparenze in guerra?
    Insomma, mi pare tutto falso, come una moneta da tre penny…

    Peter

  17. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Io mi baso su quello che leggo ed e’ stampato, oltre ad essere discusso dai Senatori, Congressmen e dai Presidenti.
    Lei su cosa si basa?

    Anita

  18. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    …poi si dedica al quaglieggio a tutto spiano.
    Buon ‘a notte.

    Osservavo delle foto sui festeggiamenti a Ground Zero NYC, tra cui una con un uomo con in mano un cartello in cui era scritto:

    “rest im peace victims of 9.11.01, god bless you”.

    Chissà se questa persona e le sue giustissime righe abbia rivolto un ricordo anche alle ALTRE vittime delle loro bombe come in Iraq, in Afghanistan , eccetera?
    Ne dubito.
    C.G.

  19. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    ….si’, cerco di evitare appunto per la sua presenza.
    Ne approfitto quando lei e’ assente.

    Anita

  20. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Anitra,
    io mi baso su un po’ di logica e di spirito di osservazione.
    Sarà poco ma è sempre meglio che credere a quel che dicono senatori disinformati ma che devono sostenere tesi preconfezionate per rendere felice il loro elettorato.
    Quanto alla stampa la leggo come lei ma poi ci ragiono sopra. Anche i giornalisti sono spesso disinformati, e mica pochi sono comperati dal potere (dal vostro, quello di destra, quello del Banana).
    Infatti tra quel che scrive Nicotri e quel che scrivono gli altri c’è spesso un abisso.
    Un saluto U.

  21. Peter
    Peter says:

    ora la faccenda diventa piu’ credibile. La figlia di Bin Laden ferita, dichiara che il padre venne preso vivo, disarmato, quindi sparato…
    Le foto del corpo saranno rilasciate ‘alla fine’…

    Peter

  22. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Caro Uroburo,
    dopo aver letto, sentito i commentari, i politici e i presidenti mi baso sul mio buonsenso e difficilmente cado nella furia del momento.
    Infatti avra’ notato che predico sempre di non giudicare le notizie a prima vista…
    Spero che Anitra sia un errore ti battuta.

    Anita

  23. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,
    infatti appare che bin Laden non fosse armato.
    Quindi cade la storia che si era difeso fino ai denti.
    Cade anche la storia che gli avevano data l’oppurtunita’ di arrendersi.
    I Navy Seals raccontano come ando’ la faccenda.
    Oggi ci sono un mucchio di articoli, (ne ho letto solo i titoli) ed ho conservato alcuni links.
    Anche le TV raccontano storie discordanti.
    Anch’io ho tante domande….

    Ciao, Anita

  24. lanzo
    lanzo says:

    Lo scaricamento della salma del supposto Osama, segue la logica dello sbarazzarsi delle macerie del 9/11 – Lo spazio esiste. le macerie avrebbero potuto essere portate in Nevada o Arizona ed esaminate pezzo per pezzo – certo, ci sarebbero voluti anni, ma perche’ la fretta di sbarazzarsene ? Perhe’ sarebbero saltati fuori indizi di piloni pre-minati, tipo le demolizioni controllate ?

    Osama magari sarebbe risultato un cadavere surgelato da 10 anni ? Purtroppo non ricordo la fonte, ma qualcuno scrisse – anni fa – che il cadavere di Osama sarebbe rispuntato al momento opportuno.

  25. Faust
    Faust says:

    Spero che Anitra sia un errore ti battuta.
    … un lapis… !¿?¿!
    Ciao cara… Oggi Mercoledi… Mercurio il messagero… Tante notizie!
    Faust

  26. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Che gli ammeregani della Compagnia della Zia siano dei dilettanti quando si tratta di occultare fatti e circostanze, mi sembra sia un dato di fatto.
    La loro storia di patetici inciampi ne è piena.
    E di panzane a cui crede solo l’Anita (se in buona fede lo saprà solo lei) e qualche sprovveduto tutto “god, blessaci mucho”.
    C.G.

  27. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    ..come quando c’è chi è convinta (l’Anita) che i pachistani abbiano fatto di tutto per tutelare il fottuto dimenticandosi delle esternazioni di soldati US incaricati di prenderlo e che erano a un passo per acchiapparlo sui monti di Tora Bora e vennero rimandati indietro da ordini superiori.
    Governava Cheney, il padrone di Wisketto Bush, il che la dice lunga.
    C.G.

  28. sylvi
    sylvi says:

    Eppure …l’11 settembre mi pareva di aver visto con i miei occhi, e con i capelli ritti sulla testa, un aereo schiantarsi su una Torre gemella!!!
    Che film era?
    Eppure mi pareva per lungo tempo di aver visto VVF che lavoravano…e morivano sulle macerie delle Torri, e persone disperate alla ricerca dei loro cari…e una Nazione smarrita ma che alzava con orgoglio la sua Bandiera…
    Che film era?
    Misurandoci con la nostra burocrazia e la nostra ignavia nazionali…è logico che “sospettiamo” della “premura”americana nel collocare altrove le macerie!!!
    Noi avremmo ancora il nastro di recinzione attorno a Ground Zero!!!
    Questo dieci anni dopo!

    Alla figlia di Bin Laden si può credere con il beneficio d’inventario?
    Esattamente come i racconti “ufficiali” americani del momento?
    Potremmo aspettare almeno qualche altra spiegazione americana un po’ più approfondita?
    So che non basterà e forse…non sarà l’intera verità…!!!

    Qualcuno qui mi fa il nome di un altro Stato , nel Mondo, più o meno democratico, che direbbe tutta la verità???

    Morto fresco o imbalsamato…ha cercato la sua fine …abbondantemente!
    Che Allah lo abbia nel suo Paradiso, con tutte le Vergini…
    Amen

    Sylvi

  29. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Calma signora, non si alteri come al solito!

    Stavo parlando di soldati che hanno affermato quanto scritto
    e del dilettantismo patetico dei servizi US.
    Ergo, per quale motivo dovrei stare zitto?

    Poi, diciamolo: tra poco ci faranno un film tipo Rambo Stallone e vi diranno quanto erano belli, bravi e buoni. E voi giù con le sbattute sul petto, tanto da fracassarvelo in attesa che il padreterno vi “blessi”.

    C.G.

  30. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Cara Silvy, mai pensato alle “nazioni smarrite e persone disperate alla ricerca dei loro cari” quando gli eroi dell’Anita bombardavano ‘ndò cojo cojo agglomerati urbani con i loro missili e bombe?
    Ti si sono rizzati i capelli anche quando a Falluja tirarono bombe al fosforo sulla popolazione inerme bruciandola come cerini?

    Quelle, erano lacrime di serie B?
    C.G.

  31. Anita
    Anita says:

    English to Italian translation

    Quasi 3.000 vittime e dei 19 dirottatori morti negli attentati. Secondo il New York State Health Department, 836 soccorritori, tra vigili del fuoco e personale di polizia, sono morti a partire da giugno 2009.

    Tra le 2.752 vittime, morte negli gli attacchi al World Trade Center sono stati 343 pompieri e 60 agenti di polizia di New York City e l’Autorità Portuale.

    La stragrande maggioranza delle vittime erano civili, tra cui i cittadini di oltre 70 paesi.
    Inoltre, centiniaia di persone ammalate o morte da malattie polmonari a causa di esposizione alla polvere dal crollo del World Trade Center.

    Leader di Al-Qaeda Osama bin Laden ha rivendicato la responsabilità degli attacchi.

    Anita

  32. sylvi
    sylvi says:

    caro C.G.

    Potrei risponderti che la strage di Falluja è del 2005, dopo il 2001, ma non sarebbe assolutamente nè corretto, nè umano…
    Potrei aggiungere che due torti…non hanno mai fatto una ragione…
    E aggiungerei ancora che Bin Laden ha messo sotto una cappa di insicurezza, di ansia, di vita incerta tutto il mondo, non solo occidentale, …
    che aveva teorizzato un mondo islamizzato con tutti gli infedeli o convertiti…o morti!
    E lo aveva messo in pratica con il suo terrorismo!
    Ci sarebbero andati gli americani in Iraq, ci saremmo andati in Afghanistan??? Senza quel pazzo furioso???
    Non lo so!
    Non giustifico mai la violenza…ma c’è…e gli americani …rispondono!
    Adesso…se vogliamo…possiamo risalire alle violenze del Mondo Antico…e non la finiremmo più!
    Comunque a Groud Zero,…a Falluja, …e se vuoi continuo con tutte le stragi degli ultimi anni e…che continuano…in ogni parte del mondo…e dove non c’entrano gli americani.
    Io mi accontento di dire che in giro c’è un criminale in meno!

    Sylvi

  33. Anita
    Anita says:

    Leggo che la decisione e l’ordine di uccidere Osama bin Laden e’ stato dato da Leon Panetta, CIA director, non da Obama.

    Se poi e’ vero non lo so.

    Anita

  34. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Silvy.
    Dovresti spiegare (ti) cosa c’entrava Bin Laden con l’Iraq se non una montagna di bugie, il pretesto per fottersi i pozzi di quell’altro fottuto finito impiccato.
    Checchè se ne pensi, o come quando la signora d’oltreoceano riporta tabelle (fatte da chi?) e che servono solo ad incartare il pesce, ignorando le ramificazioni di interesse economico che fanno girare il mondo. Quello loro. Quello imposto ad altri con l’uso della forza.
    Bene, se io iracheno avessi preso una pallottola in fronte sarei inkazzatissimo, sottoterra, esattamente come sono inkazzatissimi i cittadini di NYC, di essere stato vittima innocente di quegli interessi.
    E le lacrime dei mie cari che mi avevano perduto, erano esattamente tragiche come quelle delle genti di New York.
    Se non si parte da questo principio, quando gli uomini vengono messi contro, sarà sempre così.
    La legge del più forte.

    C.G.

  35. sylvi
    sylvi says:

    caro C.G.

    Pino ricorda quel soldato israeliano gettato dai palestinesi da un balcone…ma era un combattente…un soldato.
    Diciamo che rientrava …nelle probabilità…
    Invece io ricordo quell’ebreo americano, non ricordo il nome, ma era in carrozzina e fu gettato in mare…

    Oltre questa cattiveria, questa assenza assoluta di rispetto dell’umanità, questa vigliaccheria…questa sì della legge del più forte…prendersela con un handicappato…
    A me resta come la pietra miliare della disumanità e dell’inciviltà…della barbarie!!!
    E non tirarmi fuori i bambini ecc. ecc.
    Quell’uomo era doppiamente indifeso, per il suo handicap e perchè era intrappolato, senza scampo, in una nave!

    Tu vorresti finire governato da simili figuri??
    Io NO! Almeno fin che posso scegliere.

    Sylvi

  36. Linosse
    Linosse says:

    X Anita 16
    “E gli elefanti rosa volano…!!!”
    Ma non diciamo fregnacce;non potranno mai volare.
    Sappiamo benississimo che sono tutti impegnati nelle prime pagine dei giornali a disinformazione universale e senza ritocchi fotografici .
    Credere,obbedire ,combattere o yesssssssssssssssssss!

    L.

  37. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Credo che Sylvi abbia la testa da pensare per se stessa.
    Un buon cervello sano e non facilmente abbindolato.

    D’altra parte non tutti gli Italiani credono nelle congiure propinate da alcuni giornali e websites Italiani.

    Le potrei dare una bella lista di giornali e websites che non sono d’accordo con le tue supposizioni, ideologie e linea di pensiero,
    ma lei li definirebbe fascisti.
    Giornali Italiani di nome e di vecchia data.

    Quali sarebbero le tabelle che riporto io?

    Riporto quelle degli importi di petrolio. USA

    Ho riportato “Body Count” che anche The Guardian, lo considera la fonte e database piu’ affidabile delle morti civili in Iraq per qualsiasi ragione, IED compresi.

    Lei non apre i links o URLS, percio’ cosa ne sa?

    C’e’ un altro mondo al di fuori di questo forum.

    Anita

  38. Anita
    Anita says:

    x Linosse

    A “pink elephant” is a delusion, a non-existent apparition.
    E’ un detto Americano. A.

  39. Peter
    Peter says:

    x Anita

    forse tu sei capace di postare il link?
    Vi sono 11 ‘conspiracy theories’ sulla morte di Bin Laden. Quella di Vox (Osama congelato e morto da anni) e’ inclusa nel novero.
    Mi pare sia LA Times?

    Peter

  40. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,

    forse 11 sono poche…

    Il morto da anni e’ vecchia.
    In Egitto dichiarano perfino che fu sepolto prima del 9/11.
    Congelato, morto di malattia polmonare, di insufficienza renale a Tora Bora, non e’ morto, e’ un sosia, Elvis lives……

    Ho trovato questo, credo che copra tutto:

    http://en.wikipedia.org/wiki/Death_of_Osama_bin_Laden_conspiracy_theories
    ————————————-

    It’s very easy to get a link.
    I don’t know what you have on your toolbar, the first should be “File”.

    Click on file, find Send, select link by e-mail, your e-mail should open with the link.

    You then can go over with blue (azzurrare) right click, and copy.
    After copy you can paste it where ever you want.

    You can mail it to yourself or just copy it.

    Mind that I am a self taught PC user, I do everything my own way.
    It works very well for me, fast and easy.

    Anita

  41. Peter
    Peter says:

    x Anita

    it’s way too complicated for my simple mind…
    Go on please, get the LA Times on Yahoo, and post the link over…
    Are you against the LA Times, by any chance?!

    Peter

  42. Anita
    Anita says:

    x Peter

    I do not have anything against LA Times or Yahoo.
    I have a Yahoo e-mail address too.
    I did try to find the article, but I only find gourmet recipes.
    Frozen foods…..
    I am not being funny.

    I’ll try again on Yahoo, be aware that Yahoo is very leftist.
    Also it would be helpful if you give me the title of the article.
    Don’t you think?

    Anita

  43. Vox
    Vox says:

    TRUFFA OMICIDIO BIN LADEN PER ESPANDERE CONFLITTI

    I think-tank globalisti stanno costruendo un caso contro il Pakistan

    […] Un recente articolo di Roggio, “La complicità del Pakistan nell’ospitare Osama bin Laden è evidente”, ci propina quello che sembra essere un argomento convincente, ossia che non solo il Pakistan sapesse della presenza di Bin Laden nella città di Abbotabad, il centro della comunità militare e d’intelligence pakistana, ma che è stato anche suo complice per avergli fornito un rifugio. Roggio si prodiga nel ricordare ai lettori le “vaste connessioni con i gruppi terroristi”.

    … Roggio suggerisce che gli Stati Uniti hanno mantenuto l’operazione completamente segreta all’intelligence pakistana fino al suo avvio, e persino allora gli Stati Uniti non avrebbero rilevato il luogo dell’operazione a causa di un’ipotetica mancanza di fiducia.

    Senza freni, Roggio glissa su questa carenza logica per mancanza d’immaginazione o per un totale disprezzo verso i propri lettori. Naturalmente, se Osama Bin Laden era effettivamente a Abbotabad e il Pakistan gli stava fornendo un rifugio, quel complesso non sarebbe stato costantemente sotto sorveglianza? E poi, dopo l’annuncio dell’operazione agli ufficiali pakistani, questi non ne avrebbero dovuto già conoscere l’esatta ubicazione?

    … il Pakistan rimane un ostacolo sul cammino di guerra che inizia nel Medio Oriente con la progettata e finanziata dagli USA “Primavera Araba” e si scaglia contro l’Europa dell’Est, l’Asia Centrale e fino a Mosca e a Pechino.

    In Pakistan le tensioni si sono alzate in modo drammatico negli ultimi tempi. I think-tank sovvenzionati dalla finanza delle multinazionali hanno richiesto a alta voce che il Pakistan venisse letteralmente smembrato in una serie di stati più piccoli per mezzo di un’insurrezione sorretta dagli Stati Uniti nella provincia del Belucistan.

    Questa è una risposta diretta alle relazioni sempre più assidue tra Pakistan e Cina e il crescente rifiuto di questi paesi di obbedire agli ordini che servono per la tutela degli interessi americani nella regione.

    Ora, l’aver trovato “Osama Bin Laden” nel cuore della comunità militare e d’intelligence pakistana ha la funzione di una chiara minaccia nei confronti del Pakistan… per far comprendere a noi e agli ufficiali pakistani quale sarà il logico corso degli eventi futuri.

    Il Pakistan ha davanti a sé due possibilità.
    Rimanere complice degli Occidentali mentre si avviano a dominare il pianeta a detrimento degli interessi dello stesso Pakistan oppure rendere noto il bluff degli Stati Uniti, un bluff che non hanno modo di tenere a lungo.
    Le condizioni di vita nel Pakistan passeranno momenti difficili nel futuro prossimo, indipendentemente da quale decisione verrà presa, dato che la sua posizione è proprio sul punto di convergenza dei disegni dell’Occidente su Iran, Cina e Russia.

    Mentre l’India sembra sperare che l’annuncio della morte di Bin Laden darà finalmente l’opportunità agli Stati Uniti di uscirsene dalla regione, i guerrafondai che hanno iniziato e proseguito la guerra, tra cui l’FDD, l’FPI e i propagandisti come Bill Roggio, suggeriscono invece che tutto questo servirà solo come stimolo per rimanerci ancora più a lungo e per espandere il raggio delle operazioni…
    Tony Cartalucci
    http://landdestroyer.blogspot.com/2011/05/bin-laden-hoax-to-exapand-war.html

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