La Lega chiama, Rosarno risponde. Con la stessa violenza e gli stessi discorsi contro gli immigrati che a suo tempo venivano fatti contro i nostri emigrati

Ciò che è avvenuto e sta avvenendo a Rosarno, nella Calabra lontana e da sempre programmaticamente abbandonata dallo Stato italiano ai poteri locali, in primis quello della malavita, non è il caso di commentarlo solo con la voce dello sdegno e della condanna. Così si farebbe il gioco dai razzisti, degli intolleranti, dei ministri dell’Interno che, come ha incredibilmente fatto Roberto Maroni, dichiarano che “c’è stata troppa tolleranza”. Il bilancio è pesante, certo: due immigrati di colore sono stati feriti alle gambe da fucilate sparate dai calabresi brava gente, altri cinque sono stati investiti con auto da altri calabresi “brava gente” e ce ne sono infine due che versano in gravi condizioni all’ospedale perché un gruppazzo di “calabresi brava gente” li ha presi a sprangate e bastonate. La distinzione tra sprangate e bastonate si riferisce al fatto che le bastonate si danno con bastoni di legno mentre invece le sprangate si danno con spranghe di metallo. Sì, avete letto bene: di metallo. Di quelle cioè che possono fracassare un cranio e spedire qualcuno all’altro mondo, come è avvenuto mesi or sono a Milano per mano di due baristi che hanno linciato immigrato reo di non avere pagato un pacchetto di biscotti. E infatti a Rosarno due uomini “extracomunitari” sono sulla soglia dell’altro mondo.

Ma per capire in quale barbarie siamo precipitati con questa vicenda, e verso quale precipizio ci stiamo avviando a passo di carica, bisogna avere sotto mano il libro appena edito in Francia con il titolo “Le massacre des Italiens”, che nella nostra lingua si traduce con “Il massacro degli Italiani”. Sì, avete letto bene: Il massacro degli Italiani. Con la I maiuscola perché non si tratta né di albanesi, né di rom e sinti, né di rumeni né dei “marocchini di merda” cari all’onorevole Sporkezio. Il libro si occupa di uno dei tanti capitoli che pur riguardando un massacro di nostri connazionali sono stati da noi “italiani brava gente” censurati e cestinati al pari delle centinaia di dossier e processi murati nel famoso “armadio della vergogna”. Meglio e più facile piangerci sempre e solo addosso, ora con gli alpini scomparsi in Russia e ora con le vittime delle foibe, dando però preferibilmente la colpa a chi non c’entra niente. Ma non divaghiamo.

Come ci ricorda l’autore del libro, Gérard Noiriel, il maggiore specialista francese di storia dell’immigrazione, il 17 agosto 1893 i nostri emigrati in terra francese per guadagnarsi il pane come lavoratori stagionali nelle saline d’Aigues-Mortes, in Provenza, sono presi d’assalto da una folla inferocita prima di lavoratori giornalieri francesi e poi anche di abitanti d’Aigues-Mortes. Il motivo della caccia all’italiano, durata una intera giornata è conclusa con 9 italiani uccisi, 15 pure uccisi ma fatti sparire e più di 50 feriti è lo stesso che ha innescato il dramma di Rosarno: la massa di lavoratori francesi pagati a giornata non ce la faceva a reggere il ritmo di lavoro degli stagionali italiani, quasi tutti torinesi, e perciò la molla della “concorrenza degli immigrati” ha fatto scattare la caccia e il massacro scatenando la xenofobia sempre in agguato: dalli allo straniero…..  Anche se a Rosarno hanno cominciato a protestare gli immigrati, contro le paghe da fame e la durezza dello sfruttamento, mentre ad Aigues Mortes hanno cominciato i lavoratori francesi, la sostanza non cambia: si tratta pur sempre di una rivolta contro gli immigrati, contro gli stranieri, contro “gli altri”, col solito ritornello caro ai nostri leghisti che “ci rubano il lavoro”. Poi, come sempre, si aggiunge la violenza che un po’ tutti i perbenisti, nazionalisti e tradizionalisti covano e che non vedono l’ora di poter sfogare con la scusa di una “causa giusta”.

Tempo fa il collega del Corriere della Sera Gianantonio Stella ha voluto ricordarci, con il libro “Quando gli albanesi eravamo noi”, quali calvari hanno dovuto sopportare spesso gli emigrati italiani in vari Paesi, compresi gli Usa. Fatica sprecata, almeno in parte, quella di Stella, visto cosa hanno covato e vomitato nel frattempo le viscere leghiste del profondo Nord anche nella Milano della “bela Madunina che te brili de luntàn”. Il libro di Noiriel casca quindi a fagiolo, è il miglior commento a quanto la pancia del profondo Sud ha vomitato ora a Rosarno. Con l’aggravante che mentre in Francia la malavita non c’entrava nulla, a Rosarno invece  c’entra eccome con la solita ‘Ndrangheta che sfrutta come bestie soprattutto gli immigrati spingendoli così alla protesta e che poi incita i “paesani” a reagire a fucilate, investimenti con auto, sprangate, bastonate
e altri begli atti di moderna civiltà e globalizzazione.

Direi che non c’è bisogno di commenti. Per capire. E per arrossire. E’ però utile riportare alcune frasi di interviste a Noiriel. E’ utile a futura memoria non solo per i drammi che si profilano nel Belpaese, ma anche per quelli in atto in Medio Oriente e altrove e per rinfrescarci la memoria su tragedie passate. “Per chi non possiede niente il richiamo all’identità nazionale diventa l’unico bene di cui andare fieri. Allora come oggi, chi si sente ai margini della società trova nella nazionalità un modo per valorizzarsi. Di qui il sentimento di superiorità nei confronti degli immigrati”. Il rischio è quindi che dagli arruolamenti facili e dalle violenze di “camicie brune” e “camicie nere” si passi a quelle delle “camice verdi” e annesse “ronde”… Pericolo più grave di quanto pensiamo se è vero che “per i più deboli, la violenza contro gli immigrati  il discorso xenofobo sono speso un modo per contestare l’ordine dello Stato. Ancora oggi affermare la propria xenofobia è un modo per sfidare i benpensanti e le istituzioni”. Sembra quasi il ritratto dei blablablà e dei rutti bossiani contro i “signoroni”.

Noiriel non la manda a dire. Spiega infatti: “Naturalmente sono le élite, vale a dire i politici e i giornalisti, che fabbricano le rappresentazioni collettive relative agli stranieri, che poi vengono adottate e interpretate in vario modo nei diversi ambiti della società”.

Noi italiani ci vantiamo di avere ben 100 milioni di nostri emigrati ai quattro angoli del mondo. Tralasciamo che se volessero applicare anche loro il “diritto al ritorno” applicato altrove con molta disinvoltura ne verremmo allagati e lo Stivale sprofonderebbe assieme alle sue isole. Il fatto è che l’emigrazione italiana nel mondo, di cui una volta ci vergognavamo anche perché quasi ovunque i nostri poveri emigranti erano disprezzati, oggi è idealizzata non solo in Italia, ma anche in Francia, Germania, ecc. Mica però perché ci vogliono bene. Il perché lo spiega Noiriel: “In realtà, tale visione idealizzata dell’immigrazione italiana viene spesso utilizzata per stigmatizzare la nuova immigrazione proveniente dall’Africa e dal mondo arabo. All’epoca agli italiani venivano fatti gli stessi rimproveri mossi oggi agli immigrati extracomunitari”.

Noiriel così conclude: “I tempi cambiano, ma la diffidenza nei confronti degli stranieri riprende sempre gli stessi discorsi”. La Lega e Rosarno dimostrano che ha pienamente ragione.

704 commenti
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  1. AZ Cecina LI
    AZ Cecina LI says:

    (“ Lo so che molti, anche di partecipanti in questo blog si saranno domandati:-” Ma dov´e´Dio?”-”)

    Non so se e quanti siano, quelli pii potrebbero dire che “è in cielo in terra ed in ogni luogo”, altri, blasfemi, non direbbero dov’è ma lo manderanno di corsa in un posto buio.
    Io in simili frangenti ringrazio il mio granitico ateismo perché, se credessi in un dio signore… creatore…. Che tutto può ma niente fa per salvare i suoi”figli” dovrei sprecare un bel po’ di tempo a bestemmiare e almeno quello me lo risparmio.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  2. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Ma vede az, chi come quella donna tirata fuori dalle macerie bisbigliava in continuazione ,come in trance “Bon Dieu”, crede, ha gia´in se la consolazione e la forza di Dio.Questi ricominciano a vivere.

    Chi invece in situazioni tragiche, si domanda “Ma dov´e´Dio” e´gia´di per se un ateo. Ed e´gia´morto.

    Poi ci sono quelli che pur non avendo nella vita, vissuto situazioni tragiche sulla propria pelle, sostengono che non si sarebbero mai posti una una domanda del genere. Qui preferisco tacere. Rodolfo

  3. Rodolfo
    Rodolfo says:

    569 Shalom: ECCO LE PROVE DELLA IMMUTABILE PERFIDIA STRATEGICA ANTIPALESTINESE DI TUTTI I GOVERNI ISRAELIANI FINO AD OGGI
    Lei non ha nemmeno la forza e la voglia di usare il proprio cervello nelle discussioni del forum e fa´copy and paste dai siti Arabopalestinesi.
    http://www.infopal.it/leggi.php?id=6885

    Quando si fanno discussioni, come quelli che faccio io ,che uso acqua per spegnere il fuoco, escono fuori gente come lei che invece getta benzina. Il risultato e´, che con individui come lei non sarebbe possibile mai una qualsiasi pace.
    Immaginiamoci Palestinesi e Israeliani seduti attorno ad un tavolo a discutere di pace, ed all´improvviso un coglione Palestinese se ne esce fuori con argomenti come il copy e paste di Shalom.
    E´vero invece , che e´sempre attuale il racconto della Bibbia, che ogni volta che Mose´chiedeva al faraone di lasciare libero il popolo Ebraico , a questi gli si induriva ogni volta il cuore sempre piu´.
    In questo senso, caro Shalom, come al solito
    “passi lunghi e ben distesi” Rodolfo

  4. Faust
    Faust says:

    Del Che potrei dire che è morto toppo presto perchè i suoi ideali potessero scontrarsi con la realtà e dargli modo di dimostrarne l’applicabilità pratica.

    ??? i suoi ideali vivono nella realta in latinamerica (Cuba, Rep. Bolivariana de Venezuela, Bolivia, Ecuador, Nicaragua, Uruguay, Brazil… questo è quello che voleva il Cnte Ernesto Che Guevara… Il Sogno di Bolivar… Una Latinoamerica Unida y Socialista… Questo è Oggi una parte del mondo molto lontano da bisceglie… Latinoamerica è Socialista… OGGI… x alcuni sembra che il marxismo sè fermato contro il muro di Berlino ed è morto… non esiste ppiu…. Non è vero Sylvi… ne parli come se non esistesse piu un Paese dove si lotta e si vive (e non ppiu sopravvive..) x il Socialismo…. Ma questo è quello che succede nel mondo Oggi… Il mondo è un ppo ppiu Oltre… di friuli e bisceglie…
    Hasta la Victoria!! Siempre!! Comandante Che Guevara!!! Viva!!
    Faust

  5. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Rodolfo,
    ancora una volta la trovo illogico: se non vuole dialogare con Shalom perché gli risponde? Io se non voglio dialogare con qualcuno regalmente lo ignoro ….. [può anche succedermi, più frequentemente per la verità, che non risponda perchè non ho letto, non ho tempo, mi dimentico …].
    Comunque, accettato che lei cerca, a modo suo, di instaurare un minimo di dialogo (ma solo alle sue condizioni, come tutti gli israeliani compreso quelli progressisti), resta il fatto che l’invito a dimenticare il passato potrebbe anche non poter essere accolto. Io non riuscirei a comandare alla mia memoria come lei vorrebbe.
    E poi, cancellato il passato, cosa rimarrebbe? Il presente? Ma il presente è un tempo virtuale, sospeso tra passato e futuro. In realtà noi facciamo finta di vivere nel presente, sospesi tra la memoria del passato e le speranze per il futuro, ma il presente ci sfugge continuamente come sabbia dalle dita.
    Io credo che la pace posa esser fatta – e non verrà mai fatta fino a che Israele si illuderà di poter vincere contro tutti e di realizzare il sogno della Grande Israele, i cui confini non sono MAI stati definiti ma sono molto più ampli di quelli attuali – solo nella chiarezza, solo nella ricostruzione completa della storia passata.
    Come ho già detto, gli israeliani si facciano riconoscere dai palestinesi, e questo sia la conclusione e non la premessa di un dialogo.
    Lei notava che i palestinesi sono divisi e lo imputava, nella sua solita concezione fondamentalmente razzista, ad una strutturale incapacità dei palestinesi di rimanere uniti. Ora, a prescindere dal fatto che la società araba non ha un concetto di nazione come ce l’hanno gli occidentali (italiani esclusi, ma con la cospicua eccezione dei soliti GiSPE), mi sembra ovvio che le divisioni dei palestinesi sono esattamente quelle che gli israeliani continuamente provocano con la loro repressione.
    Voi a parole volete trattare ma in realtà rendente sempre impossibile il dialogo; a parole volete uno sviluppo economico dei Territori Occupati ma in realtà distruggete TUTTE le attività economiche di quelle zone.
    Siete dei razzisti genocidi e continuerete fino a che non vi troverete di fronte un nemico che non riuscirete a distruggere. Speriamo che accada presto. Uroburo
    PS. Il problema iraniano non sta proprio per nulla in un’arma atomica che, seppur giusta e giustificata, è di là da venire: E’ che con centrali nucleari l’Iran potrebbe vendere il suo petrolio ed in tal modo sviluppare la sua economia e la sua influenza politica. Ancora una volta voi volete impedire a tutti gli altri di percorrere la loro strada. Siete un esempi da manuale di politica imperialistica.

  6. sylvi
    sylvi says:

    caro Faust,

    tu riduci tutto al Friuli e a Bisceglie.
    Non conosco l’America latina, nè da turista che non vede niente nè da residente come te.
    Posso parlare di quel che leggo e di quel che sento da chi ci vive e ha vissuto: quegli stati enormi o piccolissimi hanno problemi del tutto diversi anche se lo sfruttamento coloniale è stato lo stesso.
    Io non sottovaluterei le differenze abissali di cultura, di storia di quei popoli e di ricchezze del sottosuolo!!!E’ una difficoltà ulteriore.
    Ora come ora “Una latinoamerica unida y soc..ialista” mi pare ancora una aspirazione, non un dato di fatto.

    Ovunque, da uomini e donne di buona volontà, si lotta e si vive per la giustitizia, la solidarietà, la libertà, poi si chiami come vuole!!
    A proposito di Simon Bolivar, di Che Guevara anche tu parli di sogni.
    Anch’io ho cantato “El pueblo unido…” poi mi sono svegliata e ho pensato che non potendo salvare il mondo potevo almeno tentare di aggiustarne un angolino insieme a chi ci stava.
    Ho capito anche che, come dice la nonna di AZ “per forza non si fa niente di buono”.

    Ps: per capire qualcosa del mondo , per te occorre almeno abitare a Milano o a Roma?
    Una volta, quando mio marito andava a Milano per qualche giorno lo seguivo.
    Ho smesso quando ho capito che si era provincializzata più del mio paesello!
    Comunque se io do spazio ai tuoi sogni, perchè tu non ne dai al mio realismo?

    Ariviodisi Sylvi

  7. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    i bonus scandalosi delle grandi banche fallite che stanno preparando per i loro “super dirigenti”,stanno diventanto uno “scandalo mondiale”.

    Le notizie nell’era di internet,corrono velocissime e nessuno capisce,…salvo i “pochi addetti ai lavoro borsistici”,…come mai
    delle “banche fallite”,….che hanno elemosinato soldi al governo usa,…adesso, si ritagliano per loro, bonus da mezzo miliardo di dollari,…mentre i senza lavoro, aumentano…

    L’Italia la poca fiducia internazionale,se l’è giocata con Berlusconi,…voi ve la state giocando sulla “finanza allegra”,..
    è il Vs avvenire che è in gioco.

    Un caro saluto,Ber

  8. ber
    ber says:

    Cara Sylvi,
    mi ha fatto ridere sentirti dire che la “grande Milano da bere”,…
    si è provincializzata…..ammessa che sia stata prima una metropoli sul piano internazionale.

    Io,già venti fa, scherzando con mia figlia che è nata a Milano, le dicevo:
    “a Mi c’è troppo smog e il cervello per lavorare ha bisogno di
    molto ossigeno”,…lei adesso è sposata con un bresciano e vive nelle Marche,…

    Un caro saluto,Ber

  9. ber
    ber says:

    x CC,
    mi interessa quell’investimento di terreno agricolo per metterci su dei pannelli solari,…mi ricorda i soldi che hanno messo i sardi per la Maddalena,…200 milioni di euro,…
    per poi avere, quaranta milioni,in 40 anni dalla Mercegaglia,…
    IN AFFITTO.
    Ciao e saluti,Ber

  10. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Uroburo { 16.01.10 alle 10:31 }

    Caro Rodolfo,
    ancora una volta la trovo illogico: se non vuole dialogare con Shalom perché gli risponde?

    Caro Uroburo,
    No, ancora una volta sbaglia. Non sono io che non voglio dialogare ma siete voi.

    Ai miei post ed ai miei argomenti non si risponde. (e se ne avessi la voglia potrei portarne decine di esempi) Ma al contrario, quando non si sa´piu´che pesci prendere, si va´a rispolverare di volta in volta i pregiudizi , i scheletri negli armadi e le cazzate trite e ritrite in questo blog migliaia di volte.
    Quel famoso paraocchi di cui io scrissi per la prima volta 3 o oramai 4 anni fa´non si e´sgualcito ne´consumato. Rodolfo

  11. Peter
    Peter says:

    xUroburo

    direi che un concetto di nazione io ce l’ho, e non mi considero un GISPE (qualinque cosa sia…). Invece temo che sia Sylvi che lei NON ce l’abbiate, dato che siete entrambi degli italiani da manuale in una cosa: per voi la patria o nazione sono le vostre rispettive regioni, o citta’. E’ una cosa ampiamente nota anche agli stranieri (i non italiani, per capirci), e si legge nelle guide turistiche per l’Italia

    un saluto

    Peter

    ps
    lei piu’ di Sylvi, comunque

  12. Rodolfo
    Rodolfo says:

    E´vero pero´,che un dialogo sul problema Israele -Palestina con voi non ha SBOCCHI, perche´siete statici e premuniti con argomenti di vecchia data, antisionistici ed a volte senza che ve ne accorgete persino antisemitici.
    Non per caso se un soldato Israeliano ferisce o uccide un Palestinese, viene qui subito riportato, senza che se ne analizzi le cause. Se pero´avviene il contrario, non solo non se ne da´notizia, ma se la si da´si cercano delle attenuanti. Ma cosi non dura , dura minga, non puo´durare. Solo Nicotri mi e´venuto, sotto certi aspetti incontro.
    Rodolfo

  13. Rodolfo
    Rodolfo says:

    ps
    lei piu’ di Sylvi, comunque
    613 Peter { 16.01.10 alle 11:51 }

    xUroburo

    volevo dire, lei ce l’ha meno di Sylvi…

    Peter

    La prossima volta usa un metro.

  14. Peter
    Peter says:

    xRodolfo

    non parlavo di lunghezza, ma lei pensa sempre e solo ad una cosa! non mi dia del tu, siamo alle solite.
    Lei poi il concetto di nazione italiana non ce l’ha affatto, ma per altri motivi

    peter

  15. controcorrente
    controcorrente says:

    X quelli che si lamentano dei “bonus”…

    Io non mi lamento affato..mi pare nella perfetta Logica delle cose”
    Se mai mi rallegro, conferma solo che non può essere altrimenti.
    Anzi non vedo proprio tutto questo scandalo!
    _______________________________________
    Ah come è ingiusto questo mondo…!!
    Questi sciacalli che si arricchiscono alle mie spalle ,alle spalle dei miei poveri cospicui risparmi..prego Giove che rimedi…!!a questa ingiustizia!!!!
    ____________________________________________

    cc

  16. controcorrente
    controcorrente says:

    x Peter…

    xCC

    com’e’ permaloso acchisto, direbbero a Napoli…
    ________________

    Porta pazienza ,caro peter, sto studiando da DIO, ma mi mancano ancora un paio di esami!!
    Poi vedrai che Aplomb!!!

    cc

  17. Rodolfo
    Rodolfo says:

    X controcorrente
    Permaloso? Io?
    Io faccio una battuta, quell´altro risponde che il metro non era quello, che non avevo capito, che non gli devo dare del tu, e che non sono abbastanza Italiano perche´sono Ebreo.-
    Ma e´commovente comunque , questo venirsi in soccorso.
    Dagli all´Ebreo, ariidioti, ahahahahahhahahahahahaha
    Rodolfo

  18. Peter
    Peter says:

    xRodolfo

    siamo di nuovo agli insulti. Bene. Lei e’ oltre l’idiozia. Penso che una poveraccia con l’Alzheimer avrebbe molto da insegnarle.

    Peter

  19. controcorrente
    controcorrente says:

    Incitamento agli “gnomi ” di wall street” e ai meno gnomi… a continuare sulla benefica strada!!!

    Cari ragazzi non date peso a quanto si va scrivendo su questo Blog..continuate con più accanimento e perseveranza sulla strada intrapresa, aggirando tutti gli ostacoli che verrano messi sulla vostra strada.
    In fondo siete voi nel giusto e nell’etico della logica .
    In fondo voi “bruciate” in pochi secondi solo della carta, e poi..tutto sommato fate anche un’opera umanitaria importantissima..Voi soddisfate una domanda di illusioni…

    un sincero augurio di buon lavoro per il 2010, alla faccia dei tanti piagnoni che impestano ilmondo di lamentele…
    Fate bene il vostrolavoro ,che è un lavoro benedetto!!

    cc

  20. x Rodolfo (e x Uroburo)
    x Rodolfo (e x Uroburo) says:

    Che quelle dichiarazioni siano riportate su un sito palestinese significa forse che non sono vere? Lei è davvero razzista, mica per scherzo o per sbaglio. Comunque sono dichiarazioni riportate su vari libri e su vari giornali che con i palestinesi non c’entrano un fico. I suoi paraocchi le fanno dimenticare che il sito palestinese quelle dichiarazioni le ha prese da libri e giornali altrui, spesso ebraici e addirittura israeliani.

    Il fatto che Israele tolleri che quei delinquenti di coloni tengano in piazza un monumento a Goldstein autore della strage a colpi di mitra di palestinesi nella mosche di Hebron è un fatto orribile, incivile e peggio che fascista.

    Lei si lamenta che spesso non si risponde alle sue domande, ma è lei che non ha risposto per esempio alle mie dei commenti n. 164 e 479. Ora le faccio qualche altra domanda, alle quali dubito che risponderà.
    Perché mai se non si sposano le tesi e le pretese degli israeliani di destra o dei sionisti che odiano gli arabi e si preferiscono invece le posizioni degli israeliani pacifisti o degli ebrei non israeliani come Chomsky si viene accusati di antisemitismo? E’ un bel mistero: se si appoggiano posizioni “semite” pacifiste o comunque critiche verso Israele si viene accusati di antisemitismo, mentre invece non vale il contrario, si possono cioè appoggiare le pretese forcaiole dei “semiti” fascisti anzichè quelle dei “semiti” pacifisti o critici senza che per questo si venga accusati di antisemitismo. Incredibile! La disonestà degli untori e dei lapidatori.

    I Neturei Karta sono un non trascurabile gruppo di ebrei ultraortodossi, ma non fascisti come invece di solito lo sono gli ultraortodossi israeliani filogovernativi, e sostengono che lo stato di Israele non deve esistere. E si basano sulla bibbia esattamente come lei e i vari sionisti. Forse che i Neturei Karta, ebrei e quindi “semiti” al 100%, sono antisemiti?

    Insomma, perché lei e i tipi come lei pretendete di stabilire voi che cavolo è “politicamente corretto” in fatto di “semitismo” e cosa sia l’antisemitismo e il non antisemitismo?

    Lei predica bene e razzola male. Da un parte dice che bisogna saper dimenticare, quando si tratta di dimenticare i torti di Israele e dell’Europa, dall’altra pretende che per i sionisti e gli israeliani sia invece legittimo non solo ricordare tutto e minuziosamente fino ai tempi di re Davide e anche oltre, ma anche basare su quei ricordi le pretese di diritti odierni. Altro che i due pesi e due misure di cui parla spesso il blogmaster.
    Shalom

  21. Peter
    Peter says:

    x minus habens 623

    errore, o meglio manipolazione…genetica da parte sua, per cosi’ dire (non che la genetica c’entri, comunque).
    Lei il concetto di nazione non ce l’ha, Shalom si’, e siete entrambi ebrei. La ragione gliela spiego’ Shalom stesso.

    Peter

    o forse Shalom e’ uno ‘scomunicato’??

  22. controcorrente
    controcorrente says:

    Rodolfo,
    vedi di capire,…se ho ben capito io, per una volta tanto il buon peter non se la prendeva con te!(iersera)
    Oggi è un’altro giorno….!!!

  23. x Rodolfo (e x Uroburo)
    x Rodolfo (e x Uroburo) says:

    x Controcorrente e Peter

    Il mio commento n. 626 è anche per voi. Anzi, in realtà e per tutti.
    Shalom

  24. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xpeter
    Parli di insulti? E il tuo post Nr. 618 cos´era?
    Ínvece di rispondere , rifletti se ne sei capace e ne hai le facolta´ sul mio post 623.

  25. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    intanto che mi si cuoce quel bel pollo ruspante ripieno, leggerei volentieri, fra una girata e l’altra, qual’è il suo concetto di Nazione.
    Quello del meridionalista Giovanni Russo che scriveva che i settentrionali sono più stupidi dei meridionali e che i friulani non hanno fatto un bel niente, dopo il terremoto?
    Prima pagina del Corriere, anni fa!
    Oppure del prof: Cassese che sull’Espresso scriveva che i meridionali sono intelligenti e i settentrionali retrivi?
    Tanto per citarne due, senza tralasciare più affermazioni simili dell’esimio dott. Scalfari?
    Da sempre gli insegnanti meridionali salgono al nord per insegnare a insegnare a questi poveri sprovveduti !!!
    Sanno tutto sulle leggi che li tutelano, molto meno sui metodi per istruire ed educare gli allievi e minacciano in continuazione: Io ti denuncio!!!
    Abbiamo imparato a fare le pernacchie, per la verità!
    La nazione si fa fra gente volenterosa e disponibile a collaborare!
    Fra gente che ha il concetto di rispetto (non quello che si intende in meridione) e di legalità!

    Ma lei in UK queste cose le ha capite!
    Da noi sono innate!

    Sylvi

  26. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro ber,
    sto verificando di persona la bontà dell’offerta.
    Ti farò sapere,sono alle prese con cartine al 25.000 e rilevamenti satellitari.
    Per adesso ti lascio, devo prendere una pastiglia, non sai che dolori mi dà questa sifilide!
    Però sopporto stoicamente la giusta punizione del cielo,per i miei peccati di gioventù!

    cc

  27. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xShalom
    Ed e´per questo che la invito a rileggersi il mio post Nr.614. Altro non ho da dire, perche´e´perfettamente inutile.

  28. Peter
    Peter says:

    xRodolfo

    invece di ragliare come un somaro, leggiti la risposta che ti ho appunto dato a proposito della tua ‘perla’ 623. E poi ce ne uno molto piu’ specifico di Shalom

    Peter

  29. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Tra l´altro per me una gran perdita di tempo.
    Interverro´se e´il caso su altri argomenti, ma su quello, ricominciare ancora un´altra volta daccapo, veramente non mi va`Rodolfo

  30. controcorrente
    controcorrente says:

    Sylvi mia cara,
    spero ti venga bene il pollo.
    In merito al concetto di “nazione”,quello giusto è il risultato di quando ti dimentichi il pollo nel forno!

    cc

  31. controcorrente
    controcorrente says:

    x Sylvi che sta cucinando il pollo.

    Dimenticavo di dirti, che il tuo è vero “spirito missionario”!!

  32. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    guardi cara signora, che io dicevo italiani in genere, NON settentrionali. Lo vede che si da’ sempre con la zappa sui piedi? In altre parole, il campanilismo o regionalismo ce l’hanno tutti gli italiani, le valga come esempio Marco T. (chiedo scusa se lo cito spesso in sua ‘assenza’), che e’ di Bisceglie, in Puglia (anzi nelle Puglie, come ci tiene a dire lui, come se una non bastasse ed avanzasse…). E’ chiaro, carissima? Aggiungo che i napoletani si sentono superiori agli altri meridionali, i siciliani sono gelosissimi della loro insularita’ (e cosi’ i sardi), i calabresi della loro cocciutaggine (absit iniuria verbis, ma lo dicono loro stessi), e via dicendo.
    Ovviamente i friulani, e settentrionali in genere, sono migliori di tutti, su questo non ci piove. Voi avete le cose ‘innate’, vogliamo scherzare?!

    Peter

    ps
    il senso della legalita’ ce l’avevo da prima di approdare qui, cara la mia proterva friulana. Altrimenti mi avrebbero sbattuto fuori da chissa’ quanto tempo

  33. Peter
    Peter says:

    xRodolfo

    bisogna compatirti, lo sappiamo. Fatti frustare dalla tua nibelunga, ti fara’ bene al morale…

    Peter

  34. Uroburo
    Uroburo says:

    direi che un concetto di nazione io ce l’ho … Invece temo che sia Sylvi che lei NON ce l’abbiate Peter { 16.01.10 alle 11:51 }
    ——————————————–
    Caro Peter,
    per quanto riguarda me non ho nessuna difficoltà ad essere d’accordo con lei. Io ho una formazione adolescenziale nazionalista seguita però da una visione internazionalista iniziata durante il liceo. Adesso penso che la mia patria sia esattamente dove sto bene, ed io sono stato benissimo in alcuni luoghi e non in altri (raramente in Italia, tanto per essere precisi).
    Da qualche anno, dall’inizio dell’era bananiera, penso poi che l’Italia sia un paese perduto e senza più nessuna possibilità di cavarsela: l’evoluzione del paese non potrà esser che in peggio perché non si vede nessuna forza in grado di cambiare le cose e di dare un indirizzo, anche a lungo termine, diverso dall’andazzo attuale. Dopo il Banana verrà un altro Banana ma il sistema, qualunque sia il suo colore, non
    cambierà per nulla.

    Per quanto riguarda invece il nostro Gegno in Servizio Permanente Effettivo (GiSPE), non sono invece d’accordo con lei.
    Al Gegno il (fanatico) attaccamento alle sue radici locali serve come ponte per identificarsi in una terra più amplia per la quale abbiamo tanto sofferto, ooouuhhhyeahhhhh! Dimenticando i plotoni dei reali carabinieri che avevano l’obiettivo di dissuadere – con i soliti modi [“fucilati pochi pavidi” Amedeo di Savoia, “eroico” comandante “dell’invitta” III armata] – gli eventuali dissenzienti. In Ittaglia è sempre stato così, da Bronte ai fatti di Genova, ma sto divagando.
    Per me questi fatti sono più che sufficienti per farmi dire che io non voglio avere nulla a che fare con questo paese che subisco esattamente come si subisce una catastrofe naturale.
    Per la Silvy invece questo fatti servono per fare avere una fede, che io trovo cieca, in un futuro miglioramento per cui è disposta ancora a profondere sforzi ed impegno. Io invece mi sono arreso perché non ci credo più. Tengo a precisare che parlo della Silvy, in questo contesto, con molto rispetto ed assolutamente senza ironia.
    Io penso, come Celli, che sia meglio andarsene, soprattutto per quelli che valgono qualcosa. Meglio fare l’operaio in Olanda che il quadro in Ittaglia, meglio soprattutto per coloro che verranno dopo di noi. Si fa un salto di una generazione e poi, se si ha qualcosa di valido dentro, i nostri figli ricominceranno ad andare avanti dal punto in cui noi abbiamo fatto un passo indietro. E se invece uno riesce a mantenere il suo livello meglio per lui ma via, qui non vale più la pena di stare.
    Un saluto Uroburo

  35. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    mentre rosolavo il pollo, sedere cucito e gozzo semichiuso, girandolo mi è scoppiata una bolla!!!, scottature alle mani, non gravi, una pioggia di grasso in cucina, il forchettone saltato altrove!

    Che finisca così anche per la nazione?
    Ma io ho ripulito tutto e sono ripartita! Fra mezz’ora si mangia assieme ai triestini in visita!
    Perchè missionaria? Ti prego , non fare la Pizia!

    Sylvi

  36. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro uro,
    in ittaglia va così, ma aihmè anche i “commissari europei sembrano cavarsela maluccio..che li bbiamo contaminati..!!
    Da repubblica ..
    _________________________

    La modesta performance dei commissari designati si è aperta con Catherine Ashton, laburista inglese e Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza della Ue. Il futuro ministro degli esteri europeo ha eluso praticamente tutte le domande più scomode. Rispondendo all’italiano Mario Mauro (PPE), che le chiedeva quale fosse la miglior soluzione per avere un seggio europeo al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, la Ashton ha candidamente dichiarato che “il problema non le era neppure passato per la testa”. La britannica ha ottenuto comunque il via libera dai deputati.

    Meno bene è andata invece a Rumiana Jeleva (PPE) attuale ministro degli esteri bulgaro, designata come commissaria agli aiuti umanitari. Non solo la Jeleva ha fatto una figura penosa di fronte alle domande dei deputati arrivando a indicare la Georgia tra i Paesi del Medio Oriente da lei visitati, ma non è neppure riuscita a dissipare i dubbi sulla correttezza della sua “dichiarazione di interessi” in cui avrebbe omesso di segnalare la propria partecipazione in una società finanziaria bulgara. I so…ti ne chiedono a gran voce le dimissioni.
    _____________________________________

    Certo che i Bulgari anche da capitalisti,(in questo casi di scuola italica) si distinguono sempre…vediamo come andrà al prode Tajani, che magari in questo contesto finisce pure per passare come un Genio!

    cc

  37. controcorrente
    controcorrente says:

    x Uro
    seconda parte

    Bisogna però ammettere,che ilmetodo adottato dal parlamento EU è efficace.
    Non oso pensare a cosa succederebbe se in ittaglia fosse interrogato Gasparri …!!
    Il nostro Presidente del consiglio è super-partes ,ovviamente..!!
    A meno di interrogarlo su domande Kulturali, in questo caso non ci sarebbe gara!
    Un pò come Bush sui vari tipi di” fermentati” alcolici..

    un saluto
    cc

  38. controcorrente
    controcorrente says:

    cara Sylvi,
    c’è poco di arcano..nel tuo spirito missionario…ti ricorderai della maestrina della penna rossa….,potevi fare la crocerossina , la suora missionaria,in sostanza non mancano le occasioni..

    In merito al pollo ….ma il”coso” è stato chiuso da vivo o morto !

    cc

  39. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    come le ho detto per me la patria non è neanche la mia città ma il luogo dove sto bene. Io non mi sento minimamente legato alla Lombardia non foss’altro che per ragioni crasso-basso-bananiere. Visto che Milano è questa, o anche peggio come il Formichiere, alla larga!
    Tuttavia lei non dovrebbe sottovalutare o prender con ironia quel che il GiSPE dice nel suo messaggio n. 631 (Da sempre gli insegnanti meridionali salgono al nord per insegnare a insegnare a questi poveri sprovveduti !!! Sanno tutto sulle leggi che li tutelano, molto meno sui metodi per istruire ed educare gli allievi),
    Non solo perché questa è la pura verità – i meridionali vincono i concorsi perché nelle scuole meridionali in generale i voti sono un paio di punti più alti che da noi ed a volte per ragioni addirittura peggiori – e negare la verità è sempre senza senso. Ma anche perchè questa scelta, che risale agli anni Cinquanta (al Nord le industrie al Sud la burocrazia), ha il fiato corto per diverse ragioni.
    In primo luogo i meridionali hanno portato nel lavoro burocratico la loro mentalità per cui il lavoro è spesso una sinecura. Poi anche perchè le capacità organizzative dei meridionali sono, in generale, pietose. Inoltre perché che la burocrazia debba funzionare con una mentalità medievale, come spesso in Meridione, non è più ammissibile in un paese che vuol e progredire: la burocrazia blocca o frena o rallenta i già scarsi aneliti di progresso del paese. Infine perché lo stato è di tutti e se la scelta degli anni Cinquanta poteva ancora andare prima, in tempi di vacche grasse, non è più accettabile ora quando il lavoro è scarso per tutti.
    Le piaccia o meno la questione settentrionale è questa e rischia di spaccare in due il paese senza più nessuna possibilità di ricucirlo insieme. Se i meridionali non riescono funzionare in modo diverso, e non ce la possono fare senza l’aiuto di uno stato che è ormai del tutto latitante, questo paese si romperà in due come un frutto marcio.
    Personalmente credo che le cose dopo non saranno meglio di prima ma comunque a me pare che l’evoluzione sia questa. Un saluto U.

  40. AZ Cecina LI
    AZ Cecina LI says:

    (“e che non sono abbastanza Italiano perche´sono Ebreo.-“ ….
    “Dagli all´Ebreo, ari, ahahahahahhahahahahahaha
    Rodolfo”)

    No! No! Non è affatto così, è che sei troppo anche per essere italiano

    “ahahahahahhahahahahahaha” ne conosco un altro che si fa sempre delle lunghe ed ingiustificate risate, lo vado a prendere il mattino e lo accompagno mal centro diurno di igiene mentale dove gli psichiatri lo seguono tutto il giorno, a sera lo riaccompagno a casa ed è più tranquillo.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

    PS. – A puro titolo informativo. Non ho nessun contratto che mi obblighi a rispondere a chicchessia, ancor meno a chi spara cazzate a raffica, lo faccio solo quando e come voglio io, fattene una ragione.

  41. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xaz
    No, caro mio , non hai nessun contratto, ma te la prendi a cuore sempre piu´spesso,e non ti sono bastate ogni qualvolta le lezioni che ti ho dato. Segui il discorso o stai zitto. Rodolfo

  42. peter
    peter says:

    xUroburo

    caro Uroburo, non nego che in cio’ che lei e Sylvi dite sulla burocrazia ‘meridionale’ o meglio bizantina in Italia ci sia del vero. Sylvi pero’ parlava specificamente di insegnanti, non di pubblica amministrazione, il che mi urta non poco, per ragioni personali, se si vuole, quindi me le tengo per me.
    Quella scelta che lei dice, pero’, non risale affatto agli anni ’50 del XX secolo (se ho capito bene) ma al lontano 1860, quando si compi’ l’Unita’ del paese. O meglio, la scelta era industrie a Nord, latifondo feudale a Sud in saecula seculorum, coi braccianti scontenti destinati ad emigrare al Nord o nelle colonie a venire.. La nascente economia industriale del Sud, a partire da Napoli, venne semplicemente spazzata via. Amen.
    Tutto cio’ venne riconfermato dopo l’ultima guerra. Forse il favorimento della burocrazia ‘meridionale’ si ebbe allora per usare il Sud come serbatoio di voti bianchi contro il pericolo rosso in un’epoca in cui i voti, apparentemente, contavano piu’ che durante la monarchia (ed il fascismo…), questo glielo concedo.

    un saluto

    Peter

    ps
    ribadisco cio’ che le ho detto molte volte: il livello scolastico, ed accademico, dei meridionali NON e’ affatto inferiore al vostro. L’ho constatato di persona io stesso. Ma ognuno ha diritto ai propri pregiudizi

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