Dall’Italia della Perdonanza allo Strapaese della Mignottanza. Dove il mese di agosto è stato chiuso degnamente dalla denuncia di Berlusconi contro il giornale la Repubblica, che ha tutta la nostra solidarietà

C’era una volta l’Italia, detta anche il Belpaese, oggi invece c’è lo Strapaese. E l’agosto dello Strapaese registra ovviamente avvenimenti da Strapaese, alcuni davvero straordinari. Il più straordinario di tutti è andato in vacca perché Vittorio Feltri, neo ri-direttore de Il Giornale di Berlusconi, da bravo zelante più realista del re, ha sferrato un tale attacco a Dino Boffo,  direttore del giornale dei vescovi L’Avvenire d’Italia, da far fare marcia indietro alla piccola Canossa del Chiavalier Berlusconi Silvio. Niente cena di pubblica assoluzione per il sempre più impresentabile nostro primo ministro al desco del segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, per l’annale festa della Perdonanza del 28 agosto a L’Aquila. La cena è saltata, però il miserabile mercanteggiamento in scena da molti giorni è comunque riuscito a trasformare la Perdonanza in Mignottanza. Ma andiamo per ordine. E con calma.

Alla famosa Noemi, caricatura partenopea dei sogni neppure a metà strada tra Lolita e Sophia Loren, ma tuttalpiù tra Cuccarini e “meteorine”, il premio ridicolo e scalcinato “Per il talento che verrà”. Al suo mentore, ganimede e papi, cioè a Silvio Berlusconi, il premio, mancato all’ultimo minuto, “Per i talenti che già vengono e che anche verranno”, ove per talenti in questo caso si intendono però non tanto le capacità personali quanto invece, e  non solo, quelli d’argento, cioè a dire i quattrini e i privilegi. Il mercato delle vacche – è il caso di dirlo – per poter esibire l’ex marito di Veronica Lario e nostro capo di governo intento a mangiare e ridere beato a L’Aquila con la buona forchetta – ed eterno sorriso a 32 denti – cardinal Bertone passerà alla storia come l’avvenimento che è riuscito a trasformare dopo 700 anni la Perdonanza in Mignottanza. Del resto alla base del premio per ora mancato a Berlusconi e di quello di consolazione a Noemi c’è la stessa sostanza: la furbizia bottegaia che tutto afferra per trarne profitto “particulare“, l’ipocrisia senza crepe e la morale da marciapiede che da sempre caratterizza gran parte del mondo della Chiesa e qualunque potere terreno.

L’orribile spettacolo attorno alla festa religiosa de L’Aquila per quanto orribile e prosistutorio ha un grande pregio: rimette in scena ai nostri giorni ciò che la Chiesa del papato ha sempre fatto, vale a dire le indecorose manovre, congiure, camarille, stragi e anche guerre per trarre profitto dalle umane debolezze e mascalzonaggini dei potenti e le elargizioni delle assoluzioni e indulgenze parziali o plenarie, ma sempre a tariffa. Tariffa a base di preghiere per i poveri, ma tariffe a base di quattrini per chi poteva pagare. Ciò che il gregge del buoni pastori man mano ufficialmente succeduti a Pietro ignora è che il sacramento della confessione è stato istituito non solo per sapere tutto di tutti fin nelle pieghe più segrete dell‘animo umano, cosa che neppure il Kgb o la Gestapo sono mai riuscite a realizzare, ma anche e soprattutto per far cassa. La stessa basilica di S. Pietro, oltre a molto altro, è stata realizata grazie alla gran massa di quattrini così realizzati. E quando il tariffario della confessione e pentimento non bastava, eccoti l‘invenzione dell‘Anno Santo: un modo ottimo per fare accorre a Roma milioni di pellegrini con le relative offerte, cioè molti quattrini. Ma tralasciamo.

Grazie al balletto della Perdonanza l’agosto 2009 chiude con la clamorosa dimostrazione che per larga parte dei cattolici italiani l’apparenza conta più della sostanza, gli interessi del Vaticano più di quelli morali, religiosi e nazionali e che il Vaticano è disposto a tutto pur di alimentare la sua demoniaca sete di potere. Finché Feltri, reo peraltro di avere esercitato il legittimo strumento dell’informazione  giornalistica, sia pure “finalizzata” e usando strumentalmente notizie note e vecchie come il cucco, non ha fatto saltare il banco ci è toccato anche assistere a un disonesto gioco della parti:  con una Chiesa allo stesso tempo “di governo e di opposizione”, proprio come il Partito Comunista Italiano dell’era Berlinguer. Da una parte le critiche a Berlusconi, sia pure espresse da figure del clero di basso rango, preferibilmente sul giornale diretto da Boffo, e avendo comunque sempre cura di tenere il vertice vaticano fuori dal certame. E dall‘altra parte l‘esatto contrario,  vale a dire al meccanismo del “volemose bene” che avrebbe dovuto sfociare nella Mignottanza, il pubblico spogliarello e amplesso in piazza che avrebbe dovuto fare rivoltare nella tomba non solo Celestino V.

Il sacro mercato delle vacche registra minacce strumentali lanciate dalla Lega di “rivedere il Concordato”, salvo poi rimangiarsi o rinfoderare le minacce su ordine del Chiavaliere pressato dal bisogno di non avere ostacoli sulla via della Mignottanza più che su quella di Damasco. A conti fatti, come sempre la morale cattolica reale umilia ferocemente quella personale e privata di una miriade di credenti, e si rivela quanto mai di bassa lega toccando nuovamente nella sua dimensione pubblica, coram populo,  bassezze postribolari che si pensava relegate ai tempi carnascialeschi del Rinascimento o di Anna Bolena. Tutto ciò mostra e permette di capire meglio su quali basi e su quale stoffa dell’elettorato si regge e si nutre il potere berlusconiano. Ma la Chiesa come sempre bada al sodo, cioè al soldo, etimologicamente equivalente. Ai danni, tanto per cambiare, della Repubblica italiana e della sua dignità e moralità oltre che laicità. Il messaggio e l’insegnamento è sempre quello, da secoli e secoli: se si bacia la pantofola e si paga un pedaggio adeguatamente ricco, può governare qualunque ceffo: se per un paio di Concordati ci si è venduti perfino a Mussolini e Hitler, per un altro ricco piatto di lenticchie e pepite ci si può vendere anche al simpatico Chiavaliere.

Una tara, quella della presenza del papa all’interno del territorio della Repubblica italiana, che pagheremo cara ancora una volta. Dovrebbero essere infatti i cittadini italiani, le loro forze politiche, e non il clero dello Stato estero Vaticano a stabilire se Berlusconi può o non può continuare a governare. Ancora una volta una clamorosa invasione di campo il cui scopo reale più che sdoganare e legittimare Berlusconi è continuare a legittimare il rovinoso potere clericale. Il colmo è che tale auto legittimazione avviene per opera di chi, Ratzinger e Bertone, a suo tempo, cioè nel 2001,  ha ordinato per iscritto a tutti i vescovi del mondo, Italia compresa, di mentire e tacere alle autorità civili dei rispettivi Paesi tutti i casi di pedofilia del clero. Direttiva che ha provocato e favorito fin troppe vittime, come dimostrano anche vari casi italiani, ma che nei pii cattolici italiani, dirigenti politici compresi, non ha suscitato né sdegno e neppure la minima curiosità nonostante le prove che inchiodano le attuali due massime autorità vaticane provengano da tribunali degli Stati Uniti.

La cosiddetta sinistra pagherà cara, e farà pagare caro all’Italia, la sua illusione che possa essere il clero a toglierle le castagne dal fuoco, cioè Berlusconi di torno. Sono 15 secoli che in Vaticano non fanno nulla gratis e sono una dozzina di secoli che in Vaticano usano fare di tutto pur di tenere lo Stivale sotto il tallone, preferibilmente diviso anziché unito come riouscirono a fare infine solo i Savoia.

Termino queste mie amare considerazioni su L’Aquila e dintorni con le parole scritte a chiusura del suo intervento “La Perdonanza mediatica”, per Repubblica del 28 agosto, dal cattolico Vito Mancuso. Cattolico non per modo di dire e con etica non da marciapiedi:
“Non posso concludere però senza chiedermi se questo spensierato teatro di potenti che si legittimano a vicenda non abbia qualcosa a che fare con quel nichilismo a proposito del quale Benedetto XVI ha avuto di recente parole di di pesantissima condanna. Il fatto che la gerarchia della Chiesa cattolica teoricamente condanni il nichilismo e poi praticamente lo alimenti, si può spiegare solo con una sete infinita di potere, la quale non giace nelle coscienze dei singoli prelati ma è intrinsecamente connaturata alla struttura di cui essi sono al servizio. La cosa è tanto più drammatica perché forse mai come ora gli uomini sentono il bisogno di apprendere l’arte del perdono e della riconciliazione”.
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Il clou de L’Aquila è stato preceduto nello Strapaese dallo snodarsi durante il mese di agosto di una serie di episodi anche piccini che bene illustrano lo modo di (s)ragionare che va ormai per la maggiore, sempre condito di ipocrisia e assurdità, senza che nessuno ci trovi nulla da ridire. Prendiamo il caso dell’industriale tessile Alberto Dubini, se non sbaglio milanese e pertanto si presume “più civile dei terroni”, che s’è meravigliato per le polemiche e la multa provocate dal suo andare a zonzo con una maxiauto, una Ranger 2.800 di cilindrata, sulla spiaggia dell’isolotto di Budelli, zona di massima tutela interna al Parco protetto della Maddalena, in Sardegna. Dubini s’è difeso dimostrando che la sua è un’auto anfibia, con regolare permesso per navigare in mare, tant’è che a Budelli con la sua Ranger 2.800 c’è arrivato dalla Corsica tenendo il volante come fosse un timone.
Che il (s)ragionamento sia demenziale è patente. A nessuna barca o nave è infatti concesso, nonostante siano barca o nave, di scorazzare su spiagge, specie se protette e vincolate per salvaguardarne l’ambiente. Forse il signor Dubini ha visto troppi spot pubblicitari televisivi, dove la cafonaggine e l’idiozia neppure si notano perché sono un continuo inno consumista alla libertà di scorazzare anche a vela su ruote in spiaggia o in yacht in autostrada. Che il suo attrezzo sia o no anche una barca o, viceversa, anche un’auto, non sposta di un acca il problema. Quello che trovo strano è che nessun giornalista o amministratore sardo, per quanto incazzato nero, abbia zittito il cafomeneghino con tale ragionamento terra terra ed elementare.

Un’altra faccenda straordinariamente comico-demenzial-italiota è il premio a Noemi Letizia, la cocchina di papi Berlusca, premio il cui nome e la cui motivazione sono quanto segue: “Per il talento che verrà”. Capisco che nello Strapaese la logica non sia più troppo di casa, ma se si dice che il talento “verrà” significa che per ora il talento non è ancora venuto, cioè non c’è. Verrà. Forse. Però non c’è. Motivo per cui, come si suol dire, sorge spontanea una domanda: ma che cavolo di premio è? La risposta sorge altrettanto spontanea: è il premio alla stracciaculeria di chi acchiappa al volo qualunque peto purché sufficientemente rumoroso e quindi utile per farsi riprendere da qualche tv e avere così un attimo di “celebrità”. In questo gli ideatori del premio dimostrano che nello sgangherato Strapaese loro non sono secondi a nessuno.
Tutto ciò a prescindere dalla volgarità e insulsaggine del cortometraggio per il quale la lieta Letizia Noemi è stata premiata, cortometraggio che non ricordo se è stato messo nel forum di questo blog da me o da un lettore nei giorni un cui Veronica Lario ha fatto esplodere la faccenda delle strane amicizie di suo marito Silvio per le fanciulle in fiore. Volgarità e insulsaggine a iosa, ma talento zero: come del resto dice lo stesso premio a Noemi: “Per il talento che verrà“. Mah. Auguri.

In fatto di parole in libertà, spacciate per quelli che Ciriaco De Mita definirebbe “raggiunamenti”, c’è da annoverare la frase “Provo pietà per le famiglie di quelle ragazze” profferita da Gianni Guido, uno dei tre feroci pariolini violentatori, massacratori e assassini di 34 anni fa al Circeo. Frase che a quanto pare è l’unica dimostrazione che Gianni Guido “si è pentito”, sufficiente quindi a farlo uscire di galera in anticipo, così che a 53 ani di età ha tutto il tempo di farsi o rifarsi una vita, nonostante, tra l’altro, due evasioni dal carcere.
Per carità, non sono un forcaiolo, ma questa vicenda mi pare eccessiva. Mi ricorda, si parva licet, papa Wojtyla che ha chiuso il Grande Giubileo del 2000 chiedendo scusa per vari delitti – vari, ma non tutti – della Chiesa nei secoli precedenti. Avere chiesto scusa anziché perdono è davvero sbalorditivo, perché si chiede scusa quando – che so – si urta qualcuno in metropolitana o si rovescia del caffè su una tovaglia altrui, non quando si è massacrata una marea di gente, cosa cui meglio si adatta una umile richiesta di perdono. Con quella soave richiesta di scusa – peraltro rivolta a Dio, ma non agli esseri umani, tra i quali si noti bene ci sono gli eredi dei secoli di vittime fatte dalla Chiesa – Wojtyla ritenne di avere “purgato la memoria”, cioè di avere cancellato dalla Storia le peggiori magagne e i peggiori delitti della Chiesa. E nessuno fiatò, nessuno fece notare al papa o agli italiani o ai credenti sparsi nel mondo che quella di Wojtyla era una trovata da venditore di tappeti, per nulla all’altezza della situazione, cioè della tragedia, anzi delle tragedia al plurale, della Storia alle quali si riferiva. E’ anche per questa facilità di servilismo che siamo diventati lo Strapaese della Memoria, purché a senso unico e priva di memoria.

Sempre a proposito di Chiesa, fa sorridere l’accusa “la Lega ci offende“ lanciata per conto del Vaticano da tale Antonio Maria Vegliò, presidente del pontificio Consiglio pastorale per i migranti. Se c’è qualcuno che offende è infatti proprio il Vaticano, che troppo spesso e troppo violentemente attacca l’autonomia e la laicità della Repubblica italiana, alzando sempre più la voce per incassare sempre più prebende, favori, sconti, esenzioni, invasioni di campo come per esempio nella scuola pubblica, privilegi anche incostituzionali e soldi. La Lega in fatto di immigrati dice e fa cose a volte indecenti, ma per ribattere e rintuzzarla ci sono i partiti politici, le forze politiche, civili, culturali, insomma gli italiani, e non è quindi il caso che il Vaticano distribuisca ogni volta pagelle magari urlando.
L’ultima perla vaticana è la recente dichiarazione di monsignor Agostino Marchetto, segretario del pontificio Consiglio per i migranti  che in polemica con il capogruppo leghista Roberto Cota così recita: “E’ un controsenso che alcuni uomini politici si dicano cattolici se non accettano la dottrina sociale cattolica”. Il monsignore trova cioè strano che a dettare la linea ai nostri politici cattolici in fatto di interventi sociali possa a volte essere la loro coscienza anziché il Vaticano! E poiché la dottrina sociale è in pratica quasi l’intera ragion d’essere della politica e del governo è come dire che il Vaticano, per bocca di questo suo rappresentante, trova “un controsenso” che in Italia non comandi il papa…
Sono peraltro più o meno 15 secoli che la dottrina sociale cattolica colleziona fallimenti, miseria, lacrime e spesso anche sangue. Sarebbe così cortese il signor Marchetto da indicarci in quale periodo storico, e non nelle favole, la dottrina sociale cattolica ha prodotto qualcosa di buono? Il signor Marchetto dovrebbe avere la modestia e l’onestà cattoliche di ricordarsi che la dottrina sociale di S. Paolo legittimava lo schiavismo e che la dottrina sociale di un altro papa legittimò la riduzione in schiavitù degli africani dopo la “scoperta” dell’America. Per non parlare del fatto che da sempre la dottrina sociale cattolica prevede per le donne solo ruoli mortificanti, di pura e semplice sottomissione al potere maschile, ruoli di puri e semplici barattoli contenitori di feti considerati proprietà “sociale”, o meglio ecclesiale, e in quanto a sessualità ruoli da S. Maria Goretti o da Madonna Vergine….. Marchetto farebbe meglio ad arrossire. E a tacere. La Lega è criticabilissima, ma con altri argomenti e senza pretenderne la sottomissione politica.

Il papalinato è ormai fin troppo pericoloso, anche perché è spalleggiato non solo dalle Gelmini e Binetti e dai Rutelli e Fioroni, ma anche dal citato mercanteggiamento tra Silvio Berlusconi, tramite il fido e vaselinoso Gianni Letta, e il Vaticano per evitare che le tare private e le pubbliche menzogne del nostro disinvolto capo del governo diventino motivo di ostracismo nei suoi confronti da Oltretevere. La  Perdonanza è stata istituita da papa Celestino V, ma il servilismo filo papalino è tale che di Celestino V si ricorda volentieri che è stato immortalato da Dante come il papa che fece “il gran rifiuto”, cioè che a un certo punto non ne volle più sapere del trono pontificio e si dimise da papa, ma quasi tutti tacciono riguardo il fatto che il papa suo successore, Benedetto Caetani, lo perseguitò e gli fece fare una brutta fine, per giunta dopo esserne stato l’infido segretario e malevolo e disonesto consigliere.

A proposito invece di Gelmini, c’è da segnalare che lo Strapaese nella scuola sta scivolando sempre di più verso l’autoritarismo di stampo non solo clericale, ma anche – si direbbe – un po’ fascista. “I presidi non devono criticare la politica del ministero. E’ una questione di lealtà nei confronti del datore di lavoro”, ha tuonato Marcello Limina, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna, puntando il dito in particolare contro il preside di un istituto di Bologna, professoressa Daniela Turci, rea di essere anche  consigliere comunale del Partito Democratico e in tale veste spesso critica verso la sciagurata politica scolastica della signora Gelmini. Avanti di questo passo verranno zittiti anche i rappresentanti dei vigili urbani, dei vigili del fuoco, dei poliziotti, dei carabinieri, ecc., che osassero criticare – come spesso fanno da decenni – la politica del governo nel loro settore o magari in settori non loro. E perché non proibire allora anche le critiche dei lavoratori nei confronti dei propri datori di lavoro? Si tratta infatti pur sempre di lealtà nei confronti del proprio datore di lavoro….
Benito Mussolini, meno ipocritamente, parlava di fedeltà al regime. E pretendeva tanto di giuramento. Non vorremmo lo pretendesse anche il regime da avanspettacolo e acquasantiera nel quale si sta velocemente trasformando il governo e il sistema di potere di Berlusconi&C.

L’incredibile denuncia del Chiavaliere contro Repubblica per le 10 domande cui non vuole assolutamente rispondere, se non mentendo un po’ qua e un po’ là – denuncia che fa seguito a varie altre intimidazioni, compreso il tentativo di tagliare le gambe a quel giornale consigliando agli industriali di non farvi inserzioni pubblicitarie – chiude degnamente un agosto di deliri di bassa lega ed è un altro passo in direzione dell’autoritarismo governativo. O meglio: in direzione di un governo autoritario. Non riesco a credere che l’Italia, nella quale sono nato e nella quale vivo e lavoro, sia caduta così in basso da finire tra le fauci di un pastore tedesco come quello assiso in Vaticano e di un Chiavaliere come quello assiso tra palazzo Grazioli, villa Certosa e palazzo Chigi. Ripudiato (tardivamente) dalla moglie, che molto bene lo conosce, mi pare auspicabile venga ripudiato anche e soprattutto dagli italiani. Non è saggio lasciarsi guidare da una macchina usata e gettata via dalla proprietaria.

A Repubblica la nostra più completa solidarietà, pronti a pubblicare anche noi nel nostro piccolo a ogni nuova puntata le famose 10 domande. Per condividerne l’onere e l‘onore.

146 commenti
Commenti più recenti »
  1. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Uroburo
    per ferrovia, la tratta è:
    Domodossola-Brig-Kandersteg-Spiez-Thun-Bern
    cambio a Bern
    Bern-Neuchatel
    Tra Domodossola e Brig, il tunnel del Sempione.
    Tra Brig e Kandersteg, la galleria del Lotchberg.

    Stradale, ho fatto sia il Gottardo che il Gran San Bernardo.
    Teniamo conto che in Svizzera distinguono il Ticino dalla Svizzera tedesca: per loro, la Svizzera comincia dal canton Uri.

  2. marco tempesta
    marco tempesta says:

    A Repubblica la nostra più completa solidarietà, pronti a pubblicare anche noi nel nostro piccolo a ogni nuova puntata le famose 10 domande. Per condividerne l’onere e l‘onore.
    —————
    Perfettamente d’accordo.

  3. marco tempesta
    marco tempesta says:

    “E’ un controsenso che alcuni uomini politici si dicano cattolici se non accettano la dottrina sociale cattolica”.
    ———-
    Io la trovo una giusta osservazione: se uno è cattolico deve fare il cattolico, ovvero essere asservito al Vaticano.
    Altrimenti, si dichiari cristiano, ma non cattolico. Tanto, di chiese cristiane ce ne sono 56, hai voglia a scegliere!

  4. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Noi invece dimentichiamo tutto, distruggiamo tutto e dobbiamo sempre ricominciare daccapo. Siamo un infelice paese anche per questo. ( U.)
    ———–
    caro U, sfondi una porta aperta. Se penso a cosa era Bisceglie prima della devastazione edilizia, mi vien da piangere!
    Ho visto obbrobri dappertutto, in Italia.
    Sul lago Maggiore, devastazioni che porterebbero ad invocare un intervento di Bin Laden!

  5. Peter
    Peter says:

    xPino

    sara´perche´mi trovo nella ex- sagrestia d´Europa (in cui un giorno forse acquistero´una casa di vacanze, e che l´Italia vada a quel paese) , ma se il Vaticano tuona conto la perfida lega a me va benissimo. Perche´mai non va bene a lei? tanto piu´che si parla di immigrati, mi pare. Certi distinguo, in termini di realpolitik, mi paiono a volte troppo gesuitici. Non avra´mica studiato da loro, neh?
    Per me andrebbe benissimo se Satana in persona se la prendesse con certa gentaglia.

    saludos queridos.

    Peter

  6. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    in sostanza, conferma cio´che dicevo sulle leggi in GB. Dov´e´la sua lamentela, prego? o meglio, in cosa consiste? chi ha un bambino (come donna, almeno) puo´andare in ferie per un anno. Le pare poco? o devono essere pagate per intero, per lei? ma lei e´proprio una comunista! (eh eh eh). Solo pero´se e´a spese di un altro paese…
    E lo dice lei stesa che questo (GB) e´il paese delle madri singole par excellence. E´misoginico se lo dico io, di grazia? dopotutto, sono io che pago tasse da quelle parti, non lei

    saludos espanoles

    Peter

  7. Anita
    Anita says:

    Buona sera.

    Sembra che abbiamo schivato anche il secondo uragano, Danny.

    Piove ed il vento rinforzera’, ma l’uragano e’ diminuito ad un livello di una burrasca tropicale.
    La gioia dei surfers, onde alte.

    Mio nipote Conrad era estatico durante la coda dell’uragano Bill, ha viaggiato su un alta onda per quasi un miglio.

    Oggi tutte le TV sono prese col funerale di Ted Kennedy, io mi rifugio sull’ History Channel, quasi sempre molto interessante ed istruttivo.

    Saluti, Anita

  8. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    lei è un po’ scarso in matematica!
    105 pound x 4 fanno 420 pounds/mese che con la crisi enorme in GB fanno poco più di 420 euro.
    Giusto per i pannolini del bambino, speran do che la mamma abbia latte di suo!
    Si vede che lei non è una massaia,nè un mammo!!!
    In Italia per cinque mesi cinque, non due, la mamma ha lo stipendio che percepiva al lavoro!
    Infatti se ne stanno tranquillamente a casa!

    Comunista? Vorrei che qui fossero “civili” come in GB e non ci troveremmo con mamme che fra maternità e ferie si vedono ricomparire in azienda dopo un paio d’anni, e un paio di figli, protestando se la scrivania non è spolverata!

    La Costa Brava è stata “assassinata” dal cemento, la costa Dorada e quella del Sol e giù fino a Marbella anche peggio!
    Sono proprio curiosa di sapere dove comprerà!

    Sempre mandi Sylvi

  9. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    sono in un bar a riposarmi, tra un giro e l´altro.
    In breve, mi chiedo quante ditte in Italia facciano come dice lei. Senza contare gli incidenti sul lavoro (o non contano tanto sono sempre maschi?…). Senza contare il nero, gli immigrati, etc etc.
    Se fare figli costa tanto, allora non si facciano. In Italia se ne fanno pochissimi (altro particolare di differenza).
    In GB, chi non ha altri mezzi per i figli riceve dallo stato molto piu´di 420 sterline al mese. Piu´alloggio gratuito ed altre cosine. Se invece i mezzi (del marito o partner) ci sono, allora no. Ci sono pero´sgravi fiscali….Chi e´che vuole moglie ubriaca e botte piena, ora? Ne´si puo´pretendere dalle ditte che 1)le impiegate si assentino per un anno, il che vuol dire assumere sostituti o far fare straordinari o extra lavoro agli altri 2)paghino le impiegate per intero per un anno. La befana non c´e´neanche li´…

    La situazione in Spgna non e´cosi´brutta. Specie in Catalogna. Ho visto bellissimi appartamenti con vista sul mare in alcuni paesetti che non le dico (eh eh eh). Forse un giorno…(cancelliere dello scacchiere permettendo…)

    saludos

    Peter

  10. Faust x precisazione
    Faust x precisazione says:

    le elargizioni delle assoluzioni e indulgenze parziali o plenarie, ma sempre a tariffa. Tariffa a base di preghiere per i poveri, ma tariffe a base di quattrini per chi poteva pagare.

    … il pizzo… da 15 secoli….. mmminchia… come la mafia… sono loro che comandano e mandano sto stivale bucato… insieme si chiama P2… o cchiamali come vuoi… ma ci siamo capiti… x loro non ccè , addifferenza dei mafiosi, ne il carcere ne gli ammazzamenti fra bande… Si son sconfitte le BR, ma questi non li ammazza nessuno… altro cche Ostie essangue di ccristo… Un pizzo… x pagare preti, banchieri, p2isti, pollitici e maffiosi… Lo stivale bbucato da bande di criminali sociali..!!
    Faust

  11. Faust x Peter
    Faust x Peter says:

    Per me andrebbe benissimo se Satana in persona se la prendesse con certa gentaglia.

    Mi querido amigo y hermano Peter, riferiroo… ammio cuggino Satana, lo vedro settimana prossima a Riccione… ma lui non ffa ppiu queste cose… ha lasciato lattivita ai figli… cche son venuti su lazzaroni e depravati… e vanno daccordo con sti delinquenti sociali e si differenziano x sociale, sono delinquenti semplici… Se non sbaglio cera anche mio cuggino Satanasso… lui picchiava duro… non so se lavora ancora… gli telefonero un gg di questi… eccheccazzo.. sembra cche quando nell Inferno dei Poveri Diavoli… manca Faust… non ffa una mazza ppiu nessuno… forse devo tirare un ppo di cazziatoni in giro… mah! Disfruta de tu vacacion los latinos son bella gente… ciao mi querido amigo, un abrazo!!
    Faust

  12. Faust x Peter
    Faust x Peter says:

    ..è saltato …

    Disfruta de tu vacacion los latinos son bella gente… mientras los italianos no son mas latinos.. F.

  13. sylvi
    sylvi says:

    x Peter,

    siamo stati, 40anni fa, in viaggio di nozze in Costa Brava: c’era ancora Franco!
    Palamos, Palafrugell, Sa Tuna, Sa Riera, paesini di pescatori da fiaba , qualche albergo pulitissimo, un Parador.
    Comunicavamo facilmente perchè c’era la volontà di farlo.!
    Stavamo ore a guardare i pescatori aggiustare le reti.
    E ad ascotare racconti in una lingua essenziale, il resto era lasciato alla fantasia.

    Mio marito faceva pesca subacquea, senza bombole, e il pesce ce lo cucinava il cuoco dell’albergo, e nei giorni fortunati lo mangiavano anche gli altri ospiti.
    Ci guardavano la fede che brillava e sorridevano compiacenti e comprensivi.
    Alla sera, in piazza, ballavano un flamenco improvvisato e ci offrivano un Fundador che accompagnava la musica!

    Siamo ritornati, qualche anno fa, e…abbiamo fatto malissimo!

    Ora quell’atmosfera si ritrova soltanto in certe isole della Dalmazia dove il comunismo e la sua chiusura al mondo ha preservato per anni l’ambiente.
    Eh,già!!
    E , nel frattempo, hanno avuto modo di capire dove può portare lo sfruttamento brutale e i guasti irreversibili all’ambiente.
    Anche per loro è naturalmente difficilissimo resistere alle sirene del progresso, ma sono fortunatamente indietro di qualche decennio!
    Si riesce ancora a trovare una vecchia osteria, una fisarmonica, i canti che superano le nazionalità e le etnie, una travarica (grappa) che fa un po’ schifo e dura a lungo nel bicchiere!

    E al mattino i pescatori escono dal porto a remi, per non svegliare gli ospiti che dormono in barca!

    Non so che cosa cerchi lei. A noi basta questo!

    Sylvi

  14. Anita
    Anita says:

    x Peter

    “In GB, chi non ha altri mezzi per i figli riceve dallo stato molto piu´di 420 sterline al mese”
    __________________________________

    Negli US, almeno nel mio Stato sono ancora piu’ generosi.

    Quando e’ morto mio figlio minore, mia nuora riceveva $800 al mese per ognuno dei due figli e credo $600 per lei.

    Inoltre ha fatto domanda per “section 8″, la casa era mia di proprieta’, ma lei ha dichiarato che pagava affitto.
    Lo Stato mi mandava $650 al mese che poi io ripassavo a lei, sempre per amore dei bambini.
    Non solo, lo stato pagava per pre-school ed anche una porzione per il riscaldamento.

    Questo fino a quando i bambini raggiungevano i 18 anni.

    Non era povera, la Coca Cola le passo’ l’assicurazione sulla vita di $100’000 ed il conto in banca era di $38’000.

    La sanita’ per lei ed i piccoli era pagata dalla ditta, dopo un periodo di anni doveva pagare solo un piccolo copay.
    Ne ha usufruito fino a non molto tempo fa’.

    Lo so benissimo perche’ per un primo periodo maneggiavo io le finanze, lei era un po’ distratta.

    Esagerazione, assolutamente…
    Gli aiuti ci sono ma si deve far le dovute richieste, se poi conosci qualcuno o hai un parente negli uffici…la strada e’ libera.

    Non so se sarebbe cosi’ facile oggigiorno, il nostro Stato e’ sull’orlo del precipizio.

    Anita

  15. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Quante ditte fanno quello che dico io?
    E’ una legge dello Stato e i sindacati provvedono, giustamente, a che sia rispettata!
    Gli incidenti sul lavoro riguardano soprattutto ditte non in regola con le leggi.
    E gli ispettori dormono!!! o forse no???

    Sylvi

  16. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Forse ,no,!!!
    Diciamo che avviene magari un processo di amorosi sensi all’italiana, tra le parti in gioco!

    cc

  17. Damocle
    Damocle says:

    per Nicotri
    non riesco a postare un’articolo sulla sanità Usa.

    un saluto e grazie.

  18. La  Striscia  rossa
    La Striscia rossa says:

    Essere attaccati così sfacciatamente da un governo è impensabile per la stampa in Francia.

    Ci si aspetta che chi detiene il potere dica: anche se mi attaccate vi difendo.

    In democrazia la libertà di stampa è sacra.

    Denis Olivennes, direttore Nouvel Observateur,

    29 agosto

  19. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Damocle

    Al solito: me lo invii per mail privata, che in giornata glielo inserisco. Ora vado a rosolarmi al sole e a tuffarmi a mare.
    Un saluto.
    pino

  20. ber
    ber says:

    x Pino,
    mi congratulo per l’articolo,…come al solito succinto e ben fatto.
    Che la perdonanza si trasformava in,…”mignottanza” a me personalmente mi ha fatto piacere,…la solita andata a canossa e
    il solito “vulemici bene”,…hanno rotto.

    Lo stratega ha piazzato l’artiglieria pesante,…feltri etc,…il vaticano
    risponde duro,…io ricomincio a sperare che l’arrogante si impicchi alla propria corda,…forse ci vorra’ ancora molto tempo e molta pazienza,…ma forse siamo sulla buona strda.
    Un caro saluto,Ber

  21. Damocle
    Damocle says:

    Per Nicotri; grazie,; l’ho or ora inviato e, buon rosolamento, quì, da dove scrivo c’è un venticello gradevole e un sole stanco, sembra aspetti con impazienza settembre, il mare spumeggia e s’infrange a riva con onde veloci e rumorose, sulla spiaggia stazionano diverse famigliole che s’affannano a tener retto l’ombrellone, i più si son rifugiati oltre le dune in pineta al riparo dal vento e là, regna una pace proletaria fantastica, nonni e bambini che giocano all’oscuro di tutte le miserie clerical/ berluscone che impazzano in questo bel fine settimana d’agosto.

  22. Il Passator Cortese
    Il Passator Cortese says:

    Caro Ber come auspichi il grande ladro ( di buona fede popolare) ha imboccato una strada senza ritorno.

    L’articolo del servo Feltri, sul quotidiano di famiglia Berlusconi ” Il Giornale”, è un disastro dalla prima all’ultima parola!

    Che colpe possono avere i Vescovi, il direttore dell’Avvenire Boffo, che poi Maroni, Ministro degli Interni, l’ha rassicurato che si tratta di una colossale bufala.

    E tutto questo perchè è andato a letto con la mignotta D’Addario. Tra l’altro, lui inconsciamente finisce per ammettere quello che finora aveva sempre negato, ovvero ch’è andato nel lettone di Putin con minorenni e con la mignotta D’Addario, solo che la mignottona s’era attrezzata e invece le minorenni essendo giovinette sprovvedute non s’erano premurate di attrezzarsi.

    Del resto, è schiacciato dalle prove, inchidato al muro da prove di colpevolezza semplicemente micidiali.
    E’ un politico finito, un uomo finito. Stanno solo prendendo le misure, prendono tempo per decidere come rottamarlo, come finirlo politicamente.

    Dopo mesi in cui lo hanno fatto «ballare», Berlusconi ha deciso la linea dura: cancellare in alleati, falsi amici e poteri forti, la chiesa, l’Oltretevere, che sino ad oggi l’aveva sostenuto, l’idea che sia un’anatra zoppa è sempre evidente, più reale.

    La mission feltriana di non fare prigionieri s’è rivelata un boomerang grandioso e che difficilmente potrà essere scansato,
    Berlusconi affonda sempre più, in un mare di sabbie mobili da lui stesso create.

    Non è un politico, è soltanto un grande cialtrone che ha saputo cavalcare un momento particolare della vita politica dell’Italia.

    Del resto, la tesi che picchiare è meglio che chiedere scusa, non è condivisa dai suoi stessi collaboratori, strategia patetica, disastrosa, fallimentare!
    Ma che cani sono questi suoi “strateghi”? mi rispondo da solo: sono solo dei pseudo giornalisti, lecchini, genuflessi di fronte al loro losco padrone.

  23. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x da parte di Damocle che non riesce a postarlo.
    ——————–

    La problematica riforma sanitaria degli Stati Uniti

    Un insolito evento ha riunito quest’anno dal 15 al 23 agosto migliaia di Statunitensi nel Forum di Los Angeles, dove si è offerto qualcosa che non si era mai visto prima: attenzione medica gratuita.

    Inglewood, California, il distretto nel quale si trova il colosseo, si trova a poche miglia dal lussuoso quartiere di Beverly Hills e di Holliwood, la mecca del cinema, anche se il suo livello di vita è decisamente differente.

    Lunghe code di persone hanno aspettato per diverse ore, dormendo in macchina, per misurarsi la pressione arteriosa, fare visite oculistiche, vaccinare i propri figli, o farsi una mammografia.

    Nei due primi giorni dell’attività sono stati visitati 1.500 uomini, donne e minori che avrebbero dovuto pagare 509.000 dollari. Trenta dentisti hanno praticato 471 estrazioni, 320 pazienti hanno ricevuto occhiali, 80 donne hanno fatto la mammografia, ed a molte più persone è stata praticata l’agopuntura, o sono state realizzate visite specialistiche. Il progetto iniziale per gli otto giorni del “magico” evento era di assistere 10.000 pazienti che avrebbero così risparmiato 2 milioni di dollari.

    Questo servizio che costituisce un diritto quotidiano in Paesi con molte meno risorse economiche, ma più sviluppo sociale, si sta fornendo come parte di una campagna ufficiale che ha lo scopo di esporre la disastrosa situazione che presenta l’attuale sistema sanitario che il Presidente Barak Obama ha promesso di riformare, ponendo questo obiettivo come quello di massima priorità del suo Governo in materia di politica interna. Ma questa è solo una facciata del problema.

    Le gigantesche corporation farmaceutiche e biotecnologiche statunitensi, che sono state segnalate da Obama come fonte di gravi mali dei quali è affetto il servizio sanitario nel Paese, sono stati ” ovviamente” i principali ostacoli per la riforma.

    Però, adesso, l’industria farmaceutica si è offerta di aiutare Obama nel suo programma di riforma sanitaria, e di investire tra i 150 ed i 200 milioni di dollari. Ciò, lungi dal tranquillizzare, allarma i sostenitori della riforma che, per questo, la vedono in pericolo.

    “La Casa Bianca ed i suoi alleati nel congresso sono coscienti che questi sforzi della PhaRMA (Pharmaceutical Research and Manifacturing of America, organizzazione che raggruppa 50 consorzi biotecnologici e farmaceutici, con una ventina di lobbisti nel Congresso), rappresenta un’alleanza politica spaventosa, data la tradizionale amicizia di quest’industria con i repubblicani e il suo sdegno verso i democratici”, dice uno studio dell’Associated Press di Washington, datato 4 agosto, con la firma del reporter David Espo, e pubblicato in vari giornali ed emittenti radio e TV.

    Nello stesso senso si è espresso, sempre il 4 agosto, il giornale Los Angeles Times, in un reportage del suo corrispondente da Washington, Tom Hamburger, che ricorda che da candidato Obama condannava con durezza l’influenza di cui godeva la lobby farmaceutica a Washington, apparendo anche in un annuncio televisivo nel quale si scagliava contro l’ex congressista della Lousiana Bill Tauzin, attuale Presidente e lobbista principale della potentissima industria, grazie al suo impegno nell’impedire diminuzioni nel prezzo dei medicinali.

    “Ma dopo l’assunzione del potere da parte di Obama, Tauzin ha subito una metamorfosi. Si è convertito nel socio del Presidente ed è stato invitato una mezza dozzina di volta nella Casa Bianca, dove dice di aver ottenuto un accordo in virtù del quale l’amministrazione non cercherà di abbattere la politica farmaceutica del Medicare che tanto criticava il Presidente durante la campagna elettorale,” segnala il lavoro di Hamburger.

    Tauzin ha assicurato che l’industria che rappresenta offre adesso appoggio politico e finanziario alle iniziative del Presidente nel campo della salute, ed in cambio, la Casa Bianca ha promesso non solo la rinuncia a negoziare i prezzi delle medicine di Medicare, ma anche di abbandonare l’idea di importare le medicine ad un costo inferiore dal Canada o dall’Europa.

    I funzionari della Casa Bianca hanno ammesso di aver trattato il tema con Tauzin, ma non si sono pronunciati circa l’esistenza dell’accordo di bloccare le negoziazioni dei futuri prezzi di Medicare.

    “Però è evidente che adesso le compagnie farmaceutiche – principali fonti di denaro dei lobbisti – partecipano direttamente alle tavole di discussione delle iniziative legislative sulle questioni sanitarie, che hanno luogo nella Casa Bianca e nella Collina del Capitolio”, dice l’articolo.

    Altri propositi della riforma, come quello di ridurre il numero di cittadini senza una copertura sanitaria, e di apportare meccanismi che evitino che le compagnie d’assicurazione medica cancellino la copertura con qualsiasi pretesto burocratico o tecnico, o neghino la copertura allegando requisiti prestabiliti quando l’assicurato si ammala, rimangono senza la minima prospettiva di concretizzazione.

    Nella misura in cui crescono le esigenze della cittadinanza perché si compiano le promesse, si moltiplicano le manovre neo-conservatrici che utilizzano milioni di dollari in pubblicità e per la corruzione dei funzionari.

    Si accusa la riforma di promuovere la socializzazione della medicina, dell’aborto e dell’eutanasia, approfittando dei pregiudizi ultra-conservatori manipolati negli Stati Uniti.

    È un compito difficile quello affronta l’équipe di Obama che appoggia le proiezioni popolari che lo hanno portato alla Presidenza. È complicato rendere compatibili gli interessi capitalisti con la giustizia sociale e il benessere umano.

    saluti.

  24. Anita
    Anita says:

    x Damocle

    Ma non era piu’ semplice mandare il link?
    http://www.granma.cu/italiano/2009/agosto/vier28/problematica-it.html

    Questa storia e’ gia’ stata discussa sul forum………

    La propaganda non e’ solo dalla parte dei neoconservatori, ma da repubblicani, indipendenti, democratici, apolitici.

    Consideri che la Casa Bianca=il partito democratico ha disponibile oltre il triplo di dollari per i loro ads televisivi e comandano la grande maggioranza dei media.

    Buona domenica.

  25. Peter
    Peter says:

    xAnita

    ti ostini a difendere l´indifendibile. L´assenza di un sistema sanitario egualitario, e gratuito, per tutti.
    Ripeti con me:
    -universal coverage
    -free at point of delivery
    -same quality of care for everybody

    Se non ce ne fosse bisogno, non ci sarebbero tante polemiche. E´molto semplice.

    Oggi ho visto la splendida collezione Thyssen. Vi sono anche molte opere dell´impressionismo americano, mai viste da me prima (XIX secolo). Bellisime spiagge del Massachussetes di Fitz Heny Lane, per esempio (Gloucester, ed io che pensavo a quello in UK…). E poi le paludi del Rhode Island (eh eh eh) di un certo Heade….Una delle pinacoteche piu´ricche del mondo. Con Matisse, Gaugin, Picasso, Braque, Renoir, Monet, Morandi, Degas, gli olandesi, e tanti altri. C´e´persino Canaletto e Tintoretto

    ciao, Peter

    ps
    Faust ha ragione, los italianos no sono mas latinos. Ieri in una vinoteca i due barmen (ragazzo e ragazza) si baciavano a abbraciavano mentre servivano i clienti, cui sorridevano amabilmente. Con grande naturalezza. Veniva voglia di benedirli. In GB, USA e forse anche in Italia verrebbero licenziati in tronco. Qui e´normale

  26. Damocle
    Damocle says:

    Più banche in pericolo negli Stati Uniti

    Il numero delle banche a rischio di fallimento negli Stati Uniti è asceso a 416 a fine giugno, il maggior numero degli ultimi 15 anni, quando il Fondo Ufficiale di Garanzia si ridusse di 2.600 milioni di dollari in tre mesi, come ha detto EFE.

    Le istituzioni sul filo del rasoio possiedono utili del valore di quasi 300.000 milioni di dollari, secondo la Corporazione Federale di Assicurazioni di Deposito (FDIC in inglese), che ha divulgato ieri un rapporto relativo al secondo trimestre dell’anno.

    Da aprile a giugno le banche statunitense hanno perso 3.700 milioni di dollari, rispetto ai 4.800 guadagnati nello stesso periodo dell’anno passato, ciò che dimostra che i problemi nel settore non sono ancora finiti.

    I dati negativi si devono all’aumento della morosità che obbliga le banche ad incrementare le proprie riserve per coprire le perdite, ha espresso in un comunicato Sheila Bair, Presidente della FDIC, entità che ha già smantellato 81 banche quest’anno

  27. Damocle
    Damocle says:

    Afghanistan: morti altri due soldati statunitensi, 45 in un mese

    ANSA – Con la morte di due soldati statunitensi questo giovedì nel sud afgano, diventano 45 i defunti di questa nazionalità nel solo mese d’agosto, nel quale si sono registrate più morti dal momento dell’invasione, il 7 ottobre del 2001.

    Un comunicato della NATO a Kabul, spiega che un militare del Pentagono, iscritto alla Forza Internazionale di Assistenza alla Sicurezza (ISAF), ha perso la vita durante un combattimento con l’insorgenza afgana, dopo l’esplosione di una bomba contro la sua pattuglia.

    Altre fonti dell’ISAF hanno riportato che l’altro soldato del Pentagono è stato colpito da un proiettile durante una battaglia con ribelli nella provincia di Paktika.

    Nel frattempo, nel vicino Pakistan, un aereo nordamericano senza pilota ha lanciato missili contro un villaggio in Waziristán del Sud, causando la morte di otto civili, stando a quanto riportato da EFE.

    Precedentemente altre 22 persone erano morte, per la maggior parte ufficiali della sicurezza pakistana, a causa di un attentato suicida in un posto di blocco a Khyber, alla frontiera con Afghanistan.

    BUONI e CATTIVI

    L’esercito statunitense in Afghanistan valuta secondo i suoi criteri interni i giornalisti “accreditati”in tale forza, dividendo gli articoli in tre categorie: “positivi”, “negativi”, o “neutri”.

    Così ha reso noto la rivista Stars and Stripes, organo di stampa del Pentagono, finanziata dal Governo e considerata indipendente dal punto di vista editoriale.

    Smentendo ciò che dicono gli alti Comandi del Dipartimento di Difesa statunitense, la rivista farebbe riferimento ad una griglia di valori in base alla quale giudicare la posizione di copertura dei giornalisti. Quasi una lista, un elenco dei “buoni e cattivi”.

    Secondo Stars and Stripes il Pentagono avrebbe un contratto con un’impresa che ha il compito di manipolare le storie di guerra da fornire ai giornalisti, per pubblicare articoli che migliorino l’immagine delle forze armate nordamericane

  28. L' Eretico
    L' Eretico says:

    Cose reali e cose fasulle.

    Il Gran Maestro della comunicazione sa benissimo che ai suoi acefali sostenitori basta dare in pasto quasiasi merdata perché questi la ingoiano senza nemmeno sentirne la puzza; e così con estrema facilità smentisce anche le cose evidenti e falsifica cose inesistenti, creandole dal nulla come nella migliore tradizione delle fictions televisive delle quali ormai è il padrone unico e incontrastato.

    Noi non abbiamo mai nutrito particolari simpatie per la classe ecclesiastica, è vero, ma i nostri “attacchi” più che attacchi sono sempre state delle “rivelazioni” storicamente provate e che persino la stessa Chiesa ha definito “errori” del passato, di un passato oscurantista che oggi molte correnti all’interno della stessa Chiesa tendono a superare, rifacendosi al solo messaggio di Cristo che se anche alcuni (atei o agnostici come me) non ne cogliamo l’essenza Divina, quanto meno ne sentiamo tutto il peso e ne cogliamo e ne condividiamo la grande dimensione Umana.

    Ma mai e poi mai ci saremmo permessi di “costruire” o di INVENTARE delle storie fasulle, farlocche, delle bufale insomma, solo per sostenere le nostre tesi e le nostre accuse alla Chiesa del passato.

    La cosa strana è che queste BUFALE PAZZESCHE vengano costruite ad hoc proprio da chi Cristiano si definisce e addirittura se ne erge come paladino e campione a difesa dei valori: Silvio Berlusconi!

    E non ci vengano a prendere per il culo, lui e quel furbacchione di Feltri che non sia tutto CONCORDATO a tavolino fra lui Berlusconi, IL PADRONE assoluto, e Vittorio Feltri, il “giornalista”, IL SERVO al suo totale servizio.

    Salvo poi evidentemente prenderne le distanze se (come spesso accade) la merda sollevata rischia di schizzargli tutta addosso, e allora lascia alla sola responsabilità del SERVO quel sollevamento di merda mediatica E FASULLA!!!

    Perché di una cosa noi dubitiamo seriamente:
    DELLA VERIDICITA’
    di quella “nota informativa” su Boffo che puzza di falso anche a noi che filo-clericali non siamo.

    Chi ha dato a Feltri la falsa “nota informativa”?

  29. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,
    non mi convincerai mai, vedo gia’ i tagli in preparazione, e io sono assicurata.

    Il Presidente o meglio, chi per lui propongono di ridurre drasticamente i costosi interventi di prevenzione e di diagnosi, come x-rays, MRI, cat scans, colonoscopie, sonogrammi, etc….
    I medici li richiedono per coprirsi dalle continue cause legali.

    Molti acquistano medicinali dal Canada, con le nuove riforme non sara’ permesso.
    A dire il vero i prezzi non sono molto differenti, solo che negli US da anni possono solo prescrivere dosi per 30 giorni, mentre nel Canada per 90 giorni o anche 120, il che riduce il prezzo.
    Poi ci sono droghe generiche che non sono state ancora permesse negli US.
    E’ l’unico Spam che ricevo giornalmente, “Drugs from Canada”, da una miriade di fonti, non a nome mio, ma ai soliti: “Undisclosed recipients”.

    ~~~

    I Musei erano la mia passione, ho scaffali pieni di libri di pittura, molti li ho dati alla libreria locale.
    Sono ormai anni che non visito un museo.

    Martin Johnson Heade e’ piu’ conosciuto per i suoi fiori e uccelli, le paludi del RI non esistono piu’, cerchiamo di conservare il piu’ possibile…..

    Gloucester e’ dove hanno filmato “The perfect storm” con George Clooney, il film “Jaws” e’ stato filmato sulle nostre costiere, del RI.

    Cosa fai, come me?
    Molte volte in vacanza trovavo il posto perfetto per una seconda casa, da Jamaica, El Salvador, Repubblica Domenicana, Bermuda…..in vacanza tutto e’ bello.

    Ciao, Anita

  30. ber
    ber says:

    Caro PC,n24,
    quello che lascia stupiti di questo personaggio e’ che ha costruito tutto sull’imbroglio,il ricatto,il malaffare.
    Lo ha potuto fare perche’ uomini senza scrupoli,…e nella sua coalizione cen’e’ un vasto campionario,…gli hanno tenuto il sacco
    per il loro bene paricolare,…carriera o altro.
    Agnelli diceva che ogni uomo ha il suo prezzo,…ma secondo me e’ un prezzo da fallimento,…gente che mente per una particina in tv o un posticino in parlamento,…
    Quando gli hanno fatto le famose 10 domande si e’ sentito offeso,
    la sua sacralita’ e’ stata messa in dubbio,…il ghedaffi locale, quello
    che fa miracoli per il suo popolo, che ha comperato tutto e tutti ha ancora degli omuncoli che lo criticano?
    I suoi collaboratori se li e’ scelto tra gli “imbecilli devoti”,pronti a tutte le truffe, e cosi si arriva allo scontro con il vaticano.
    Gia’,si e’ scordato di un particolare,….il vaticano ha costruito un’impero sull’arte di cui lui crede di essere maestro,e questo lo portera’ alla catastrofe.
    Siamo arrivati al punto di non ritorno per lui,…si e’ appeso all’amo da solo e ci rimarra’ fino alla fine.

    Comunque,quello che mi preoccupa a questo punto non e’ piu’il” chiavaliere”,e’ questa sinistra indecisa,che non e’ preparata per sostituirlo e opportunisti come casini e casinetti che ne approfitteranno disperdendo la protesta vera.

    Ottobre e’ troppo lontano per le primarie,….c’e’ tanto da fare,
    selezionare il grano dal miglio,…insomma mi hai capito binissimo,dove abiti in ER?

    Prodi dice che il giappone ci sta insegnando tante cose,….
    lo spero vivamente,…e spero anche che Prodi si rifaccia vivo.
    Un caro saluto,Ber

  31. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Just info:

    Healthcare Reform Foes Using Radical Alinsky’s Tactics

    Influential Chicago activist Saul Alinsky wrote the book on community organizing for the left.

    Now in an ironic twist, opponents of President Barack Obama and the Democrats’ healthcare reform plans are employing some of the very same tactics that Alinsky, who died in 1972, espoused in his work “Rules for Radicals.”

    As healthcare reform foes angrily confront lawmakers at town-hall meetings, The New York Times observed: “It is an irony of the current skirmishing about healthcare that those who could be considered Mr. Alinsky’s sworn enemies — the groups, many industry sponsored, who are trying to shout down Congressional town hall meetings — have taken a page from his handbook on community organizing.”

    Among the Alinsky “trademarks” that the Times’ Noam Cohen pointed to are “using spectacle to make up for lack of numbers,” targeting an individual — in this case Obama — and “using ridicule to persuade the undecided.”

    As for complaints from Democrats about the reform opponents’ sometimes belligerent tactics, Alinsky stated that “any effective means is automatically judged by the opposition as being unethical.”

    The Internet availability of many town-hall confrontations would have won approval from Alinsky, who urged activists to seek media attention — in particular by challenging public officials on camera.

    The boisterous disruption of the meetings by reform foes also jibes with Alinsky’s tactics. He advised organizers to “raise a din and clamor that will make the listener believe that your organization numbers many more than it does.”

    Among the many community organizers influenced by Alinsky, the most prominent today is — Barack Obama. He learned and taught Alinsky’s methods for community organizing while working for the Developing Communities Project in Chicago.

    Bye, Anita

  32. Linosse
    Linosse says:

    Per chi sa baciar la panto-fola riesco si può cambiar la storia in fola.

    Sono rientrato da una vacanza tapera(a proposito Peter se sei ancora in Spagna prova las tapas variadas con tinto de verano,o sangria,e mi saprai dire!)lontano da internet su una spiaggetta anni ’60 per cui ,anche se in ritardo, AUGURONI a Pino e Sylvi.
    Gli aggiornamenti sulla situazione nostrana non sono entusiasmanti,restano il solito intruglio mediatico-virtuale che, svaporato dal calore agostano ,cercano di farci sorbire con un poco di limone come si fceva ai “bei tempi” con l’olio di ricino.
    Dopo aver cavalcato ed ossidato tutto adesso l’ossido fatto persona si gioca tutto con la cavalcata della bufala ,a pelo(si fa per dire).
    Tanto con questa politica da “curva ex sud adesso nord”tutto si può ribaltare,cambiare,stravolgere;l’importante è che i pesci abbocchino ed in tanti!
    Che storia! Dopo i deliri dell’impero siamo arrivati alla fase II, ai microreami con dialetto-lingua incorporata per pochi addetti ai lavori ,anche se non sono più gli azzeccagarbugli di un tempo ma gli attuali mescitori del novello barbaria al metanolo che picchia subito in testa con gli effetti che constatiamo quotidianamente!
    E come vanno d’accordo !
    Tutti nello stesso conventicolo,la casa delle libertà che è ogni giorno ed unicamente solo la loro.
    E noi?
    Come sempre a spiare dalla persiana “l’effetto che fa”.
    Saluti a tutti
    L.

  33. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Non so , ma una spiatina ai risultati delle regionali tetesche lo darei…!!
    Sono solo exit-poll..per il momento

  34. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Eppure..nonostante tutto…
    vi dedico questa vecchia di Bertoli……

    E l’acqua si riempie di schiuma, il cielo di fumi
    la chimica lebbra distrugge la vita nei fiumi
    uccelli che volano a stento, malati di morte
    il freddo interesse alla vita ha sbarrato le porte,
    Un’isola intera ha trovato nel mare una tomba,
    il falso progresso ha voluto provare una bomba,
    poi pioggia che toglie la sete alla terra che � viva
    invece le porta la morte perch� � radioattiva

    Eppure il vento soffia ancora,
    spruzza l’acqua alle navi sulla prora
    e sussurra canzoni tra le foglie
    bacia i fiori, li bacia e non li coglie.

    Un giorno il denaro ha scoperto la guerra mondiale,
    ha dato il suo putrido segno all’istinto bestiale
    ha ucciso, bruciato, distrutto in un triste rosario
    e tutta la terra si � avvolta di un nero sudario.
    E presto la chiave nascosta di nuovi segreti
    cos� copriranno di fango persino i pianeti,
    vorranno inquinare le stelle la guerra tra i soli
    i crimini contro la vita li chiamano errori

    Eppure il vento soffia ancora,
    spruzza l’acqua alle navi sulla prora,
    e sussurra canzoni tra le foglie
    bacia i fiori, li bacia e non li coglie
    eppure sfiora le campagne
    accarezza sui fianchi le montagne,
    e scompiglia le donne fra i capelli
    corre a gara in volo con gli uccelli.

    Eppure il vento soffia ancora!!!

  35. sylvi
    sylvi says:

    xCC

    La Saar e alcuni Lands dell’Est!

    Il primo sempre in bilico sottosviluppo, quelli dell’Est potentemente foraggiati “in tempi normali”, ora vedono” l’eterno sussidio” che vacilla!
    Vedremo i Lands più importanti, come reagiscono!
    Quelli che tirano la carretta!

    La Merkel conosce i suoi polli, e i tedeschi, ahimè, non sono italiani!

    Sylvi

  36. sylvi
    sylvi says:

    x Peter,

    E perchè no, a questi cari colombini, in tempi di influenze più o meno suine, non permettiamo anche un bacio con lo schiocco e relativa sputatina nel calice di vino blanco o tinto?

    Non solo la benedizione, ma anche l’indulgenza plenaria!
    Sia generoso, parbleu!
    Sylvi

  37. Controcorrente
    Controcorrente says:

    x Sylv

    Ps- Disequilibrii cronici insanabili ?
    Contraddizzioni di fondo ??
    mah ????????

  38. sylvi
    sylvi says:

    x CC

    Finalmente a casa!

    Preoccupata ? e di che?
    Lafontaine è uomo di confini e coerente!
    La Saar assomiglia alle nostre frontiere, senza sbarre ma con tante contraddizioni!
    In fondo qualche disequilibrio ben calibrato “movimenta” la vita!
    Purchè non si chiami Giordano o Diliberto perchè allora non è più serio! Nemmeno buffo!
    Solo patetico!!!!!!!!!!

    Sylvi

  39. Vox
    Vox says:

    “Si prepara il colpo di Stato d’autunno”

    di Luigi De Magistris

    http://www.unita.it/news/italia/87784/de_magistris_si_prepara_il_colpo_di_stato_dautunno

    Credo che il popolo italiano debba essere consapevole che la maggioranza politica – di ispirazione piduista – tenterà di utilizzare le Istituzioni per portare a compimento – nei prossimi mesi- il più devastante disegno autoritario mai concepito dal dopoguerra in poi. Un vero golpe d’autunno.

    Da un punto di vista istituzionale si cercherà di rafforzare il progetto presidenzialista – di tipo peronista – disegnato su misura dell’attuale Premier.

    Poteri assoluti al Capo dello Stato eletto dal popolo. Elezioni supportate dalla propaganda di regime costruita attraverso il controllo quasi totale dei mezzi di comunicazione.

    Il Parlamento – coerentemente ad un assetto autoritario e verticistico del potere – ridotto ad organo di ratifica dei desiderata dell’esecutivo con le opposizioni democratiche messe in condizione di esercitare mera testimonianza.

    La distruzione dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura attraverso la sottoposizione del pubblico ministero al potere esecutivo con modifiche costituzionali realizzate illegittimamente con legge ordinaria (quale quella che subordina il Pm all’iniziativa della polizia giudiziaria e, quindi, del governo), nonché attraverso la mortificazione del suo ruolo attraverso leggi quale quella che elimina di fatto le intercettazioni (rafforzando quindi la cd. microcriminalità in modo, poi, da invocare poteri straordinari per combatterla).

    La revisione della Corte Costituzionale e del Consiglio Superiore della Magistratura – non però nella direzione di liberare tali fondamentali organi dalle influenze partitiche e di poteri che pure sono presenti – ma attraverso il rafforzamento della componente politica e partitocratica.

    La soppressione della libertà di stampa e del pluralismo dell’informazione formalizzando normativamente la scomparsa dei fatti.

    La disintegrazione della scuola pubblica, dell’università e della ricerca, in modo da favorire il consolidamento della sub-cultura di regime, quella per intenderci che ha realizzato il mito del «papi», ossia del padrone che dispensa posti e prebende.

    Il prossimo Presidente della Repubblica – il desiderio dei nuovi peronisti è ovviamente quello che Berlusconi diventi il Capo, il Capo di tutto e di tutti – dovrà avere ampi poteri e con questi anche il comando delle forze armate (dopo aver già ottenuto la gestione della sicurezza attraverso la sua privatizzazione con l’utilizzo delle ronde da lanciare magari a caccia di immigrati e omosessuali) in modo da poter governare anche eventuali conflitti sociali con la forza.

    Sul piano economico e del lavoro la maggioranza prepara la repressione al dissenso ed al conflitto sociale causato da un disegno che punta a rafforzare le disuguaglianze attraverso una politica economica che consolida sempre più i poteri forti e squilibra fortemente il Paese come nei regimi (chi ha già tanto deve avere di più, mentre sempre di più saranno quelli che non riescono ad arrivare alla fine del mese), con l’assenza del contrasto all’evasione fiscale e l’approvazione di norme che rafforzano il riciclaggio del denaro sporco.

    Il furto delle risorse pubbliche che vanno a finire nelle tasche dei soliti comitati d’affari. Il mancato adeguamento dei salari al costo della vita.

    L’incapacità di favorire l’iniziativa economica privata fondata sulla libera concorrenza supportando, invece, la rapacità dei soliti prenditori.

    L’assenza di strategia che possa rilanciare il lavoro – pubblico e privato – fondandolo sulla meritocrazia e non sul privilegio e sull’occupazione della cosa pubblica (come, per fare un esempio, nella sanità).

    Assenza di politiche economiche fondate su sviluppo e lavoro, tutela delle risorse e rispetto della natura e della vita. Il saccheggio, in definitiva, della nostra «Storia».

    Un progetto contro il nostro futuro.

    Il colpo di Stato – apparentemente indolore ed a tratti invisibile – reso possibile dall’istituzionalizzazione delle mafie, dalla loro penetrazione nelle articolazioni economiche e pubbliche del Paese, dal loro controllo del territorio, dalla capacità di neutralizzare la resistenza costituzionale.

    Un golpe senza armi – ma intriso di violenza morale – con l’utilizzo del diritto illegittimo,della creazione di norme in violazione della Costituzione.

    L’eversione attraverso l’uso di uno schermo legale. L’uccisione della democrazia dal suo interno.

    È necessario, quindi, che si realizzino subito le condizioni per una grande mobilitazione civile, sociale e politica che si opponga a questo disegno autoritario che stravolge gli equilibri costituzionali e l’assetto democratico del nostro Paese.
    [30 agosto 2009]

  40. Marta
    Marta says:

    I tedeschi, dai primi risultati delle votazioni, evidentemente non soddisfatti della loro Cancelliera, hanno lanciato un avvertimento.
    Il modo piu`semplice e l’unica forza a disposizione del cittadino.
    buona giornata M.

  41. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Come e quando finirà l’appassionante reality politico che ha come protagonista Silvio Berlusconi, meglio conosciuto in alcuni ambienti giovanili femminili come Papi?

    L’intera Europa sembra farsi questa domanda che molti italiani neppure si pongono.

    El País, 30 agosto

  42. marco tempesta
    marco tempesta says:

    In fondo qualche disequilibrio ben calibrato “movimenta” la vita!
    Purchè non si chiami Giordano o Diliberto perchè allora non è più serio! Nemmeno buffo!
    Solo patetico!!!!!!!!!!
    ————–
    WOW, CC che parla male dei comunisti!

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